Le confessioni d'un italiano e The Wayans Bros.: differenze tra le pagine

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{{FictionTV
{{Libro
|titolo italiano=The Wayans Bros.
|tipo =
|titolo originale=
|titolo = Le confessioni d'un italiano
|titolo alfabetico= Wayans Bros., The
|titoloalfa = Confessioni d'un Italiano, Le
|tipo fiction= serie TV
|titolialt = Le confessioni di un ottuagenario
|immagine = Le confessioni d'un italiano.jpg
|didascalia = Manoscritto autografo del romanzo
|paese= Stati Uniti d'America
|autore = Ippolito Nievo
|genere=sitcom
|annoorig = 1867
|anno prima visione=[[1995]]-[[1999]]
|annoita =
|durata= 30 min (episodio)
|genere = [[romanzo]]
|lingua originale= [[Lingua inglese|inglese]]
|sottogenere = [[romanzo storico|storico]], [[romanzo di formazione|di formazione]]
|aspect ratio= 1,33 : 1
|lingua = it
|ideatore=[[Leslie Ray]], [[Shawn Wayans]], [[Marlon Wayans]], [[David Steven Simon]]
|ambientazione = Italia
|produttore=
|seguito =
|produttore esecutivo =
|sceneggiatore=
|casa produzione = [[Baby Way Productions]], [[Next to Last Productions]], [[Warner Bros. Television]]
|attori=
*[[Marlon Wayans]]: Marlon Williams
*[[Shawn Wayans]]: Shawn Williams
*[[John Witherspoon]]: John 'Pops' Williams
*[[Anna Maria Horsford]]: Deirdre 'Dee' Baxter
|doppiatori italiani=
|fotografo=
|montatore=
|musicista=[[Tom Rizzo]]
|inizio prima visione =11 gennaio 1995
|fine prima visione =20 maggio 1999
|rete TV =[[The WB Television Network]]
|opera originaria=
|precedenti=
|seguiti=
|remake=
|spin-off=
|altre opere=
}}
'''''The Wayans Bros.''''' è una [[serie televisiva]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] in 101 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5 stagioni dal [[1995]] al [[1999]].
'''''Le confessioni d'un italiano''''' (inizialmente pubblicato con il titolo di ''Le confessioni di un ottuagenario'') è un [[romanzo]] di [[Ippolito Nievo]] pubblicato postumo nel 1867 di carattere storico, la cui vicenda si svolge nei cinquant'anni che vanno dalla [[Napoleone Bonaparte|campagna napoleonica]] in [[Italia]] ai [[Risorgimento|moti insurrezionali risorgimentali]] del [[1848]].
 
È una [[sitcom]] incentrata sulle vicende dei fratelli Marlon e Shawn Williams (interpretati dalla coppia di comici, e fratelli anche nella vita reale, [[Marlon Wayans]] e [[Shawn Wayans]], due dei [[fratelli Wayans]]).
Nel romanzo viene narrata, sotto forma di un'[[autobiografia]] fittizia, la vicenda di Carlo Altoviti, personaggio che narra in prima persona la propria vita trascorsa come [[patriota]], ma soprattutto come uomo che ha vissuto la trasformazione della propria identità da [[Repubblica di Venezia|veneziano]] a [[cittadinanza italiana|italiano]].
 
==Trama==
== Storia editoriale ==
Shawn e Marlon Williams sono due fratelli che vivono in un appartamento sulla [[Isola Roosevelt (New York)|Roosevelt Island]] a [[New York]]. Shawn possiede un'edicola nell'immaginario Neidermeyer Building. Nello stesso edificio, il loro padre John "Pops" Williams possiede un ristorante e Deirdre 'Dee' Baxter lavora come guardia di sicurezza.
Il romanzo fu scritto tra il dicembre del [[1857]] e l'agosto del [[1858]] e si compone di ventitré capitoli, ognuno dei quali anticipato da un breve riepilogo. Nievo, però, non riuscì a pubblicare subito la sua opera, non trovando un editore disposto ad affrontare le difficoltà della lunghezza del testo e della [[censura]].
 
==Personaggi e interpreti==
''Le confessioni'' vennero pubblicate, quindi, postume, con il titolo ''Le confessioni di un ottuagenario'' nel [[1867]] a [[Firenze]] dall'editore [[Le Monnier]] e a cura di Erminia Fuà Fusinato<ref>[http://www.archiviocapitolinorisorsedigitali.it/files/archivio_69/51_1976_07_08_60-65_00001.pdf Vd. Mario Bosi, ''Erminia Fuà Fusinato'', in "Capitolium", LI (1976), pp. 58-63.]</ref>, moglie di [[Arnaldo Fusinato]], amico dello stesso Nievo.
===Personaggi principali===
*Marlon Williams (101 episodi, 1995-1999), interpretato da [[Marlon Wayans]].
*Shawn Williams (101 episodi, 1995-1999), interpretato da [[Shawn Wayans]].
*John 'Pops' Williams (101 episodi, 1995-1999), interpretato da [[John Witherspoon]].
*Deirdre 'Dee' Baxter (80 episodi, 1995-1999), interpretata da [[Anna Maria Horsford]].
===Personaggi secondari===
*T.C. (20 episodi, 1995-1998), interpretato da [[Phill Lewis]].
*Monique (12 episodi, 1995-1996), interpretata da [[Paula Jai Parker]].
*Nonna (10 episodi, 1996-1998), interpretata da [[Ja'net DuBois]].
*Lou (7 episodi, 1995), interpretata da [[Jill Tasker]].
*Lisa (6 episodi, 1995), interpretata da [[Lela Rochon]].
*Dupree (6 episodi, 1996-1998), interpretato da [[Jermaine 'Huggy' Hopkins]].
*White Mike (6 episodi, 1995-1996), interpretato da [[Mitch Mullany]].
*Benny (5 episodi, 1995), interpretato da [[Benny Quan]].
*Reggie (4 episodi, 1995), interpretato da [[Darrel Heath]].
*Stacey (3 episodi, 1995-1996), interpretata da [[Roxanne Beckford]].
*Carol (3 episodi, 1995-1996), interpretata da [[Karen Needle]].
*Gail (3 episodi, 1995-1996), interpretata da [[Gail Neely]].
*Cooper (3 episodi, 1998-1999), interpretato da [[Jeff Boland]].
*Heather (3 episodi, 1998-1999), interpretata da [[Joy Stevens]].
*Vanessa (3 episodi, 1998-1999), interpretata da [[Constance Zimmer]].
===Guest star===
[[Paula Abdul]], [[Adrienne Barbeau]], [[Beau Billingslea]], [[Earl Billings]], [[Johnny Brown]], [[Orlando Brown]], [[Angelle Brooks]], [[Monica Calhoun]], [[Héctor Camacho]], [[Bill Cobbs]], [[Kelly Coffield Park|Kelly Coffield]], [[Busta Rhymes]], [[Gary Coleman]], [[Dee Jay Daniels]], [[Melissa De Sousa]], [[Michael Clarke Duncan]], [[Missy Elliott]], [[Chip Fields]], [[En Vogue]], [[Antonio Fargas]], [[Carmen Filpi]], [[Gloria Gaynor]], [[Pam Grier]], [[Pat Harrington, Jr.]], [[Lawrence Hilton-Jacobs]], [[Shari Headley]], [[Sherman Hemsley]], [[Roy Jones, Jr.]], [[Tamala Jones]], [[Tracey Cherelle Jones]], [[Andre Kinney|Andre Jamal Kinney]], [[Tembi Locke]], [[Kenny Lofton]], [[Faizon Love]], [[Barney Martin]], [[Bernie Mac]], [[Christopher Michael]], [[Garrett Morris]], [[Iona Morris]], [[Elise Neal]], [[Ron O'Neal]], [[Devika Parikh]], [[Jack Plotnick]], [[Richard Roundtree]], [[Ronnie Schell]], [[Kellita Smith]], [[Nick Spano]], [[BernNadette Stanis]], [[Keith Sweat]], [[Tammy Townsend]], [[Thea Vidale]], [[Steve Vinovich]], [[Adam West]], [[Kym Whitley]], [[Fred Willard]].
 
==Produzione==
La presunta incompiutezza del romanzo indusse i primi editori ad apportare correzioni al testo, modifiche che crearono parecchi fraintendimenti critici, soltanto di recente messi nella loro chiara luce. Comunque il manoscritto originale, dal 1931 donato dalla famiglia Nievo è conservato nella Biblioteca comunale di [[Mantova]].
La serie, ideata da [[Leslie Ray]], [[Shawn Wayans]], [[Marlon Wayans]] e [[David Steven Simon]], fu prodotta da [[Baby Way Productions]], [[Next to Last Productions]] e [[Warner Bros. Television]].<ref name="companycredits">{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0112220/companycredits|titolo= The Wayans Bros. - IMDb - Crediti per le compagnie di produzione e distribuzione|accesso=24 giugno 2012 }}</ref> Le musiche furono composte da [[Tom Rizzo]].<ref name="fullcredits" />
 
===Registi===
L'opera ebbe una buona popolarità. Nel [[1960]] ne venne ricavata una riduzione per la [[televisione]] dal titolo ''[[La Pisana (sceneggiato televisivo)|La Pisana]]''.
Tra i [[regista|registi]] sono accreditati:<ref name="fullcredits">{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0112220/fullcredits|titolo=The Wayans Bros. - IMDb - Cast e crediti completi |accesso=24 giugno 2012 }}</ref>
 
*[[John Bowab]] in 29 episodi (1995-1999)
== Lingua e stile ==
*[[Buzz Sapien]] in 15 episodi (1996-1999)
Il tono del romanzo è [[Ironia|ironico]] ma coinvolto nelle vicende del protagonista, mentre il [[Lingua (linguistica)|linguaggio]] del [[Narratologia|narratore]] non è aulico né volutamente popolareggiante, ma intermedio. Si può parlare di impronta orale della lingua, in quanto l'autore inserisce, accanto a termini aulici, termini che derivano dai dialetti mantovano e veneto (ciò si ricollega all'imprevedibilità della vita, altro tema affrontato nell'opera).
*[[Glynn Turman]] in 7 episodi (1996-1997)
*[[Tony Singletary]] in 6 episodi (1995-1996)
*[[Gerren Keith]] in 5 episodi (1995-1996)
*[[Shelley Jensen]] in 5 episodi (1995)
*[[Scott Baio]] in 4 episodi (1996)
*[[Glenn Casale]] in 3 episodi (1995)
*[[Rob Schiller]] in 2 episodi (1995)
*[[Joel Zwick]] in 2 episodi (1995)
*[[Gary Halvorson]] in 2 episodi (1996)
*[[Rae Kraus]] in 2 episodi (1996)
*[[Terri McCoy]] in 2 episodi (1997)
*[[Aaron Speiser]] in 2 episodi (1998-1999)
*[[Shawn Wayans]]
 
== Temi =Sceneggiatori===
Tra gli [[sceneggiatore|sceneggiatori]] sono accreditati:<ref name="fullcredits" />
L'ispirazione [[etico]]-religiosa circola in tutto il romanzo ed è presente fin dalla "scoperta del mare", prima avventura di Carlino fanciullo.
 
*Leslie Ray in 101 episodi (1995-1999)
Il ''tema patriottico'' è presente e sorretto da un senso religioso del dovere che si esprime nel sacrificio della giovinezza e della vita.
*David Steven Simon in 101 episodi (1995-1999)
*Marlon Wayans in 100 episodi (1995-1999)
*Shawn Wayans in 100 episodi (1995-1999)
*Maiya Williams in 17 episodi (1995-1999)
*Phil Beauman in 14 episodi (1995-1999)
*Robert Bruce in 12 episodi (1996-1999)
*Buddy Johnson in 12 episodi (1996-1999)
*Xavier Cook in 11 episodi (1995-1998)
*Devon Shepard in 5 episodi (1995-1997)
*Josh Goldstein in 4 episodi (1996-1998)
 
==Distribuzione==
L'''amore'' è inteso come trasporto dei sensi e passione sublime nel contempo. La Pisana è l'espressione della passione genuina che ha in sé la sua [[Redenzione (religione)|redenzione]] (differente posizione da quella di [[Manzoni]]). Esprime inoltre una rivolta contro il moralismo cattolico-conformista.
La serie fu trasmessa negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dall'11 gennaio 1995 al 20 maggio 1999<ref name="episodes IMDb">{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0112220/episodes?season=1|titolo=The Wayans Bros. - IMDb - Elenco degli episodi |accesso=24 giugno 2012 }}</ref><ref name="episodes tv.com">{{cita web|url=http://www.tv.com/shows/the-wayans-bros/episodes/all/?sortmode=oldest|titolo=The Wayans Bros. - tv.com - Elenco degli episodi |accesso=24 giugno 2012 }}</ref> sulla rete televisiva [[The WB Television Network]].<ref name="companycredits" />
 
Alcune delle uscite internazionali sono state:<ref name="releaseinfo">{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0112220/releaseinfo|titolo=The Wayans Bros. - IMDb - Date di uscita |accesso=24 giugno 2012}}</ref>
Il tema ''storico-evocativo'' (il castello di Fratta, la caduta di [[Venezia]], l'incontro con [[Napoleone Bonaparte]], ecc.) è basato su una salda fede e su una costante e rinnovata speranza nel riscatto della patria<ref>F. Gavino Olivieri, ''Storia della letteratura italiana, '800-'900'', Nuove Edizioni Del Giglio, Genova, 1990, pag. 82.</ref>.
 
*in [[Francia]] il 1º ottobre 2001 (''Les frères Wayans'')
La figura della Pisana è una riuscita rappresentazione di figura femminile: frivola, incostante, capricciosa, angelo e peccatrice insieme, ma profondamente legata a Carlino, pronta a sacrificarsi a lui quando è necessario.
*in [[Svezia]] il 26 gennaio 2003
*nel [[Regno Unito]] il 7 aprile 2003
*in [[Svezia]] il 13 giugno 2005
 
==Episodi==
Si tratta di un ''[[romanzo di formazione]]'' in quanto Carlo, attraverso tutte le età della vita, giunge ad un processo di maturazione che lo porta alla saggezza della vecchiaia. Si tratta anche però di un ''[[romanzo storico]]'', ampio e documentato, nonché di un ''romanzo d'amore'' e di un ''romanzo di avventura''. Gli aspetti di quest'ultimo genere sono riscontrabili nelle varie peripezie affrontate dai personaggi non senza colpi di scena (così le [[agnizione|agnizioni]]).
{| class="wikitable" style="text-align:center"
 
|-
Attraverso la vita di Carlino che nasce ''veneziano'' e morirà ''italiano'', il romanzo dimostra come gli Italiani dalla fine del [[Settecento]] alla metà dell'[[Ottocento]] si siano gradualmente aperti alle idee di libertà ed abbiano conquistato con lotte e sacrifici il diritto ad essere un popolo libero ed indipendente, consapevole e fiero della propria dignità civile. Si tratta quindi della presa di coscienza dello sviluppo e della maturazione civile e politica del nostro Paese.
!Stagione!! Episodi!! Prima TV USA
 
|-
== Trama ==
| [[Episodi di The Wayans Bros. (prima stagione)|Prima stagione]]
=== Capitolo I ===
| 13
<div style="float:right; width:25%; padding:15px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:8px; margin-right:8px;margin-bottom:15px; text-align:left">
| 1995
<center>'''L'[[incipit]]'''</center>
|-
<small>"Io nacqui veneziano ai 18 ottobre [[1775]], giorno dell'[[Luca evangelista|Evangelista San Luca]]; e morrò per la grazia di [[Dio]] italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che governa misteriosamente il [[mondo]]".</small>
| [[Episodi di The Wayans Bros. (seconda stagione)|Seconda stagione]]
</div>
| 22
La [[Narratologia|narrazione]] inizia con la descrizione del castello di [[Fratta (Fossalta di Portogruaro)|Fratta]] a [[Fossalta di Portogruaro]] e con la rassegna dei personaggi che lo abitano: il conte di Fratta, il suo fidato cancelliere, il fratello monsignore Orlando (che, a dispetto del nome e del volere del padre, abbraccia la vita religiosa e non quella militare), il capitano Sandracca (comandante delle [[Esercito|milizie]] del castello), ser Andreino (autorevole personaggio di [[Teglio Veneto|Teglio]]), Martino (già servitore del padre del conte), il piccolo Carlino (nipote del conte, allevato da questo dopo che i genitori naturali lo avevano abbandonato in una cesta davanti al castello), Marchetto (messo del conte), il [[pievano]] di Teglio (maestro di Carlino), il [[cappellano]] del castello, la contessa veneta Navagero, la madre del conte (vecchissima e semi paralizzata), Clara e Pisana (entrambe figlie del conte: la prima malinconica e devota, mentre la seconda irrequieta, esuberante e passionale sin da bambina - personaggio quest'ultimo che si contrappone per indole al modello femminile della "Lucia manzoniana").
| 1995-1996
 
|-
=== Capitolo II e III ===
| [[Episodi di The Wayans Bros. (terza stagione)|Terza stagione]]
Carlino rievoca la propria infanzia di ospite poco gradito al castello, il consueto pranzo dei castellani nel tinello mentre egli con gli ospiti modesti mangiava nella cucina, le passeggiate ed i rumorosi [[Gioco|giochi]], ai quali si abbandonava con «la Pisana» e lo sbocciare della bellezza di Clara, che a 19 anni aveva già un folto stuolo di pretendenti, tra i quali Lucilio Vianello, figlio di un [[medico]] di Fossalta, entrato presto nelle simpatie della nonna di Clara e della ragazza stessa. Ricorda ancora quando fu segregato in una specie di topaia per aver commesso una birichinata e di come «la Pisana» andò a trovarlo e gli diede il primo [[bacio]].
| 22
 
| 1996-1997
=== Capitolo IV e V ===
|-
Carlino narra dell'ostilità sorta tra il castellano di Venchieredo e il cappellano di Fratta, dell'improvviso ordine di arresto del prepotente castellano che era giunto da [[Venezia]] e motivato da ragioni [[politica|politiche]]; di quando per vendetta il signore di Venchieredo fece assalire il castello di Fratta dai suoi sgherri; di come il [[ponte levatoio]] fu abbattuto per ordine del conte (così da precludere al nemico ogni possibile via d'accesso) e nessuno si accorse che Clara era rimasta fuori; di come Carlino si offerse per uscire alla ricerca della fanciulla, che trovò al sicuro, e di come tornò al castello assieme a Lucilio e Clara, mentre gli assedianti vennero messi in fuga dal Partistagno, un nobile pretendente all'amore di Clara.
| [[Episodi di The Wayans Bros. (quarta stagione)|Quarta stagione]]
 
| 22
=== Capitolo VI-X ===
| 1997-1998
Nel frattempo la situazione incerta della [[Serenissima Repubblica di Venezia]], che dopo i [[Rivoluzione francese|moti rivoluzionari]] in Francia teme echi anche in Italia, consiglia Almorò Frumier, cognato del conte, a lasciare la [[Venezia|città lagunare]] per [[Portogruaro]], dove la famiglia Frumier istituisce un centro di vita intellettuale al quale partecipano gli amici del conte.
|-
 
| [[Episodi di The Wayans Bros. (quinta stagione)|Quinta stagione]]
In questo luogo si accentua l'idillio nato tra Clara e Lucilio che, per le sue doti, suscita l'ammirazione di tutti, compresa quella della Pisana. L'incostanza affettiva della ragazzina, da sempre attratta da giovani ammirevoli, prestanti e di buone maniere, spinge Carlino a studiare alacremente per "diventare qualcuno". Constatatane la sincera convinzione e assicurati dalla sua promessa d'impegno, Carlino viene mandato a [[Padova]] per conseguire la laurea di dottore. Intanto Clara, spinta dai genitori a stringere matrimonio dapprima con Raimondo (figlio di quel signore di Venchieredo incarcerato) e poi col Partistagno, rifiuta tutte le proposte di matrimonio, decisa piuttosto a farsi monaca. Compreso che il vero motivo del suo comportamento era un'infatuazione per Lucilio, la contessa decide di stabilirsi insieme alla figlia a Venezia, nella dimora Frumier, sperando che la lontananza tra i due giovani rinsavisse la primogenita e la riportasse all'obbedienza filiale. Lucilio, che fino ad allora si era sempre rifiutato di laurearsi in medicina, nonostante esercitasse già da tempo la professione, decide di prendere la laurea e si stabilisce a Venezia, nel tentativo di ricongiungersi all'amata.
| 22
 
| 1998-1999
Carlino intanto, tenuto conto del contegno di Pisana - che civetta con Venchieredo e con un altro pretendente - rinuncia al suo amore e ritorna a Fratta per sostituire il cancelliere del conte che è morto. Clara intanto si rinchiude in convento, Pisana è chiamata dalla madre a Venezia e il conte muore. Carlino rimane coinvolto in una sommossa popolare a Portogruaro mentre cominciano le grandi vittorie di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Quando ritorna a Fratta trova il paese e il castello devastati e la vecchia contessa in fin di vita.
|}
 
Chiede pertanto un'udienza a Bonaparte per protestare e l'ottiene, ma senza alcun risultato. In seguito riceve una lettera della contessa che lo chiama a Venezia perché riveda suo padre e riprenda in società il posto che si conviene ad un rappresentante del casato [[patrizio (titolo)|patrizio]] degli Altoviti.
 
===Capitolo XI-XVI===
 
Carlino viene così riconosciuto come figlio legittimo e nella seduta del 2 aprile [[1797]] entra a far parte del Maggior Consiglio, come patrizio votante. In seguito però agli avvenimenti politici appoggia l'idea [[Democrazia|democratica]] [[Francia|francese]] e quando viene proclamata a Venezia la repubblica popolare viene nominato primo segretario.
 
Intanto Clara prende il velo e Pisana sposa il nobile Navagero, vecchio ma ricco. Il padre di Carlino, dopo che Venezia viene venduta all'[[Austria]] con il [[trattato di Campoformio]], ritorna in [[Est|Oriente]] lasciando presso la famiglia Apostulus un discreto capitale per Carlino che rimane solo e triste.
 
Un giorno arriva a casa di Carlino Pisana che, stanca del marito, vuole vivere con lui. Carlino, per sfuggire agli sbirri mandati dai pretendenti di lei, si rifugia presso gli Apostulus e provvede con il suo [[denaro]] alle necessità di Pisana e parte per Milano.
 
A [[Padova]] si rivela Aglaura, la figlia degli Apostulus che - in cerca del suo pretendente sposo e per sfuggire al rischio di un incesto col presunto fratello Spiro - è partita con lui travestita da marinaio. Si recano insieme a [[Milano]] dove nel frattempo è stata instaurata la [[Repubblica Cisalpina]] e dove Carlino viene nominato ufficiale della legione organizzata dal comandante [[Ettore Carafa]] per liberare [[Napoli]].
 
A Milano, Spiro, il figlio degli Apostulos, gli fa sapere che in realtà Aglaura è sorella di Carlino: ciò è causa di confusione ma al tempo stesso di felicità per il giovane. Spiro e Aglaura, non essendo fratelli, potranno smettere di reprimere il loro amore e si sposeranno.
A Napoli, inoltre, lo attende una sorpresa: Carlino scopre che il suo comandante, Ettore Carafa, convive con Pisana, che faceva ciò solo per dispetto a suo cugino, poiché era convinta che egli amoreggiasse con Aglaura. Dopo che il giovane prova la sua "innocenza", però, Pisana torna a vivere con lui come una sorella.
 
===Capitolo XVII-XXI===
<div style="float:right; width:35%; padding:15px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:8px; margin-right:8px;margin-bottom:15px; text-align:left">
 
<center> '''L'[[explicit]]'''</center>
<small>"O primo ed unico [[amore]] della mia vita, o mia Pisana, tu pensi ancora, tu palpiti, tu respiri in me e intorno a me! Io ti veggo quando tramonta il [[sole]], vestita del tuo purpureo manto d'eroina, scomparir fra le fiamme dell'occidente, e una folgore di luce della tua fronte purificata lascia un lungo solco per l'[[aria]], quasi a disegnarmi il cammino. Ti intravedo azzurrina e compassionevole al raggio morente della [[luna]], ti parlo come a [[donna]] viva e spirante nelle ore meridiane del giorno. Oh tu sei ancora con me, tu sarai sempre con me, perché la tua [[morte]] ebbe affatto la sembianza d'un sublime ridestarsi a vita più alta e serena. Sperammo ed amammo insieme; insieme dovremo trovarci là dove si raccolgono gli amori dell'umanità passata, e le speranze della futura. Senza di te, che sarei mai io?... Per te, per te sola, o divina, il cuore dimentica ogni suo affanno, e una dolce malinconia, suscitata dalla speranza, lo occupa soavemente".</small>
</div>
 
Napoleone intanto si trova in [[Egitto]] e nel napoletano infuria la rivolta. Carlino segue la legione di Carafa che in [[Puglia]] fa strage di [[Turchia|Turchi]] e [[Albania|Albanesi]] chiamati dai ribelli e trova il padre, ferito e prigioniero, che gli muore tra le braccia. Insieme a Pisana e Lucilio si rifugia a [[Genova]] dove vengono soccorsi da Sandro Giorgi, mugnaio di Fratta che è diventato colonnello. Carlino, in seguito alla [[Battaglia di Marengo|vittoria di Marengo]] che ristabilisce la potenza di Napoleone, viene nominato prefetto delle Finanze a [[Bologna]].
 
Date le dimissioni dopo breve tempo ritorna a Milano che lascerà, dopo [[Battaglia di Austerlitz|Austerlitz]], per recarsi a Venezia quando questa è unita al [[Regno d'Italia]]. A Venezia Carlino sposa Aquilina, sorella di Bruto Provedoni, per volere di Pisana, e per alcuni anni è un marito e un padre felice. Ma nel [[1820]], tornato a Napoli, partecipa alla rivoluzione contro [[Ferdinando I delle Due Sicilie|re Ferdinando]], viene ferito e fatto prigioniero. In carcere perde la vista e viene liberato grazie all'intervento di Pisana e con lei parte in esilio per [[Londra]].
 
A Londra i due stentano la vita e Pisana, per aiutare Carlino, si mette a chiedere l'elemosina. Quivi incontrano Lucilio che esercita la sua professione di medico. Carlino viene operato da questi e riacquista la vista, mentre Pisana si ammala e muore. Carlino ritorna coi suoi a Venezia, dove gli muore il figlio Donato, già ferito nella rivoluzione di [[Emilia-Romagna|Romagna]] e muoiono di [[colera]] Lucilio e Spiro.
 
===Capitolo XXII-XXIII===
 
Allo scoppio della rivoluzione del [[1848]], Carlino viene nominato colonnello, il figlio Giulio, che nel [[1849]] aveva combattuto alla difesa di Roma, muore combattendo in [[Argentina]] e Carlino, ormai ottuagenario, rimane con i figli e i nipoti "''contento di aver vissuto e contento di morire''".
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
Su ''Le Confessioni d'un italiano'':
 
* [[Luigi Russo]], ''Prefazione a Ippolito Nievo, Le Confessioni d'un italiano'', Le Monnier, Firenze 1934.
* [[Emilio Cecchi]], ''Prefazione a Ippolito Nievo, Le Confessioni d'un italiano'', Einaudi, Torino 1942.
* [[Mario Marcazzan]], ''Ippolito Nievo e le «Confessioni»'', Principato, Milano 1942.
* C. Bozzetti, ''Le «Confessioni» di Ippolito Nievo e la critica'', in ''Studi urbinati'', XXVII, 1, 1953.
* F. Portinari, ''Un grande romanzo «inglese»'', in ''Le parabole del reale'', Einaudi, Torino 1976.
* Maria Antonietta Cortini, ''L'autore, il narratore, l'eroe: proposte per una rilettura delle «Confessioni d'un italiano»'', Bulzoni, Roma 1983.
* [[Sergio Romagnoli]], ''Introduzione a Ippolito Nievo, Le Confessioni d'un italiano'', Marsilio, Venezia 1990.
* [[Arnaldo Di Benedetto]], ''Ippolito Nievo e altro Ottocento'', Napoli, Liguori, 1996.
* Simone Casini, ''Le Confessioni d'un italiano di Ippolito Nievo, Saggio di edizione critica e commentata'', in ''Antologia Vieusseux'', IV, 11-12 (1998), pp.&nbsp;33–107.
* Claudio Milanini (a cura di), ''Le Confessioni d'un italiano'', Bur Rizzoli, Milano 2011.
 
Sul personaggio della ''Pisana'':
 
* Graziano Rodolfo Ceriello, ''La Pisana nelle Confessioni di Ippolito Nievo'', in ''Saggi di critica e varia letteratura'', Guida, Napoli 1931.
* Luigi Ciceri, ''Pisana: studi nieviani'', Il Tesaur, Udine 1949.
* Emilio Cecchi, ''La Pisana'', in ''Ritratti e profili'', Garzanti, Milano 1957.
* [[Giuseppe Iadanza]], ''Una vetta dell'arte narrativa: la Pisana'', in ''Nostro Tempo'', XI, 119 (1962), pp.&nbsp;2–11.
* Marcella Gorra, ''La donna nel Nievo: ideologia e poesia'', Olschki, Firenze 1963.
* Elsa Chaarani Lesourd, ''L'altra Sand di Nievo'', in Casini, Ghidetti, Turchi, ''Ippolito Nievo tra letteratura e storia'', Bulzoni, Roma 2004.
* Stefania Segatori, ''Forme, temi e motivi nella narrativa di Ippolito Nievo'', Olchki, Firenze 2011.
 
==Voci correlate==
*[[Ippolito Nievo]]
*[[La Pisana (sceneggiato televisivo)]]
*[[Carlo Marin]]
*[[Carlo Antonio Marin]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|testo|testo_preposizione=de}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Imdb}}
*[http://www.repubblicaletteraria.it/IppolitoNievo_Confessioni.html la grande favola de ''Le Confessioni'' di Ippolito Nievo], approfondimento critico di Fausta Samaritani. Sito "La Repubblica Letteraria Italiana. Letteratura e lingua italiana online".
*{{tv.com}}
 
*{{en}} Scheda su [http://www.tvrage.com/shows/id-6282 ''The Wayans Bros.''] di TVRage
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