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[[File:Bayeux Tapestry scene55 William Hastings battlefield.jpg|thumb|upright=1.4|Un particolare dell'arazzo di Bayeux.]]
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
L''''arazzo di Bayeux''', noto anche con il nome di '''arazzo della [[Matilde delle Fiandre|regina Matilde]]''' e anticamente come ''Telle du Conquest'', è un [[tessuto]] [[ricamo|ricamato]] (non un vero e proprio [[arazzo]] a dispetto del nome corrente)<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Provero|titolo=Fedeltà inaffidabili: aristocrazia e vassallaggio nell'arazzo di Bayeux|rivista=Reti Medievali Rivista|editore=Firenze University Press|numero=16, 2 (2015)|ISSN=1593-2214}}</ref>, realizzato in [[Normandia]] o in [[Inghilterra]] nella seconda metà dell'[[XI secolo]], che descrive per immagini gli avvenimenti chiave relativi alla [[conquista normanna dell'Inghilterra]] del 1066, come la [[battaglia di Hastings]]. Circa la metà delle immagini rappresenta inoltre fatti precedenti l'invasione stessa.
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
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Benché apparentemente favorevole a [[Guglielmo il Conquistatore]] al punto da essere considerato talvolta un'opera di [[propaganda]], in realtà la sua finalità è l'affermazione della legittimità del dominio normanno in Inghilterra.<ref name=":0" /> L'arazzo si prefigge come obiettivo di creare una convivenza pacifica tra normanni ed anglosassoni: ne è la prova che, a differenza di altre fonti ([[Guglielmo di Poitiers (cronista)#Le Gesta Guillelmi|Le ''Gesta Guillelmi'']] o [[Carmen de Hastingae Proelio|''Carmen de Hastingae Proelio'']] ), l'arazzo vede sotto luce positiva [[Aroldo II d'Inghilterra|Aroldo]], elogiato per la sua vicinanza e intimità con il santo e re [[Edoardo il Confessore|Edoardo]] (scena 1), per il suo status aristocratico e signorile (scene 2 e 3) e il suo valore, riconosciuto dallo stesso Guglielmo (scene 17 e 21).<ref name=":0" /> Esso è l'espressione di settori del regno anglo-normanno che cercano di elaborare il trauma conseguente all'invasione, di sanare i conflitti e di avviare un'integrazione tra normanni e inglesi.<ref>Diversa l'interpretazione di Bernstein, ''The mistery'', secondo il quale l'arazzo è solo in apparenza una celebrazione di Guglielmo, in cui l'autore avrebbe inserito una serie di segnali in codice che avrebbero reso l'opera una celebrazione del popolo inglese, fino ad essere "the only subversive triumphal monument known in western art" (pag 164)</ref><ref>Se fosse solo un'opera celebrativa, l'autore dell'arazzo non avrebbe nesso in rilievo numerosi i morti normanni.</ref><ref name=":0" />
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
L'arazzo di Bayeux ha un valore documentario inestimabile per la conoscenza della Normandia e dell'Inghilterra dell'XI secolo. Costituito di varie pezze per una lunghezza totale di 68,30 metri, era conservato sino alla fine del [[XVIII secolo]] nella collezione della [[Cattedrale di Bayeux]] ed è attualmente esposto al pubblico nel [[Seminario di Bayeux|Centre Guillaume-le-Conquérant]] di [[Bayeux (Francia)|Bayeux]].<ref>{{lingue|en|fr}}[http://www.tapisserie-bayeux.fr/ Sito ufficiale del museo dell'arazzo]</ref>
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
Nel [[2007]] l'[[UNESCO]] lo ha inserito nel [[Memoria del mondo|Registro della Memoria del mondo]].
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
== Descrizione ==
{{Cassetto inizio
{{Immagine grande|Teppich von Bayeux.jpg|20000px|L'arazzo di Bayeux completo}}
|titolo = Altre informazioni
L'arazzo di Bayeux è costituito dalla giustapposizione di nove pezze<ref>Le pezze sono unite tra loro in maniera così fine, che le cuciture non furono scoperte che nel 1874, e un'ultima cucitura fu rivelata dalle analisi del 1982-83 Cfr. {{cita|Bloch|}}</ref> di [[lino (fibra)|lino]] di lunghezza compresa tra 13,90 e 2,43 metri e larghe circa 50 centimetri, ricamate con filo di [[lana]] in nove tinte naturali, il tutto per una lunghezza complessiva di 68,30 metri.<ref>{{cita web|url=http://www.tapisserie-bayeux.fr/index.php?id=395|titolo=Les mystères de ses origines - Une broderie du XIe siècle|editore=sito ufficiale del museo dell'arazzo di Bayeux|lingua=fr}}</ref><ref name = needle>{{cita|Bloch|}}</ref>
}}
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
La sua impostazione grafica, articolata in azioni concatenate che vedono in scena un totale di 126 personaggi diversi, consente ad alcuni di vedervi l'antenato del [[fumetto]].<ref>Tuttavia, il fatto che non vi sia accordo tra gli specialisti circa l'identificazione delle singole scene, e vengano perciò individuate da 30 a 70 scene distinte, non rende del tutto calzante il paragone.</ref> Ogni scena è corredata di un breve commento in [[lingua latina]]. L'arazzo è amputato della parte finale, della lunghezza calcolata di 90–200 cm, e che doveva probabilmente contenere la raffigurazione dell'incoronazione di [[Guglielmo il Conquistatore|Guglielmo]].<ref name = needle/>
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
Contiene la raffigurazione di 626 persone, 202 cavalli e muli, 505 animali di altro genere, 37 edifici, 49 alberi. In totale 1515 soggetti forniscono una miniera di informazioni visive sull'XI secolo: per la storia navale, ad esempio, si apprende dalla forma delle vele che le navi utilizzate erano di tipo [[Vichinghi|vichingo]]; per l'[[oplologia]] che le armi usate da ambo le parti erano di origine scandinava; per l'[[araldica]] si registra il primo uso in battaglia di insegne allo scopo di distinguere amico da nemico.<ref name = needle/>
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== Storia ==
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Verso l'anno 1100 il cronista francese [[Balderico di Bourgueil]] compose per [[Adele d'Inghilterra|Adele di Normandia]], figlia di Guglielmo il Conquistatore, un poema nel quale descrive un arazzo intessuto di seta, oro e argento, e raffigurante la conquista dell'Inghilterra; anche se le misure dichiarate e i materiali costitutivi di tale arazzo indicano un oggetto diverso, benché l'esistenza stessa dell'arazzo della contessa Adele sia messa in discussione, è probabile che il poema di Balderico si ispiri, direttamente o indirettamente, all'arazzo di Bayeux.
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{{Cassetto inizio
Il più antico riferimento diretto all'arazzo è un inventario dei beni della [[cattedrale di Bayeux]] raccolto nel 1476, che ne menziona l'esistenza e precisa come venisse appeso lungo il perimetro della [[navata]] della cattedrale per alcuni giorni ogni estate.<ref name = needle/> Nel 1562 alcuni religiosi, avvertiti dell'imminente arrivo di soldati [[ugonotti]], nascosero gli oggetti sacri, tra cui l'arazzo, per salvarli dal saccheggio.
|titolo = Serve aiuto?
}}
Per molto tempo noto solo localmente, l'arazzo cominciò a destare l'interesse degli eruditi alla fine del XVII secolo: tra gli altri se ne occuparono Antoine Lancelot (1675-1740), membro dell'[[Académie des inscriptions et belles-lettres]], e [[Bernard de Montfaucon]] (1655-1741), storico e monaco benedettino<ref name = needle/>. All'epoca di Montfaucon, e da tempo immemorabile, l'arazzo era conservato arrotolato su una sorta di rullo, e custodito nella cattedrale, nel palazzo arcivescovile, o nella biblioteca cittadina; veniva svolto in alcune occasioni, come la visita di persone illustri, la festa delle reliquie e l'[[Ottava (liturgia)|Ottava]] di san Giovanni nel mese di luglio, durante la quale era appeso lungo il perimetro della navata della cattedrale.<ref name = needle/>
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
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La [[Rivoluzione francese]] per poco non portò alla distruzione dell'arazzo: nel 1792, sotto la minaccia d'invasione, la Francia ordinò un reclutamento di massa; al momento della partenza del contingente di Bayeux, ci si rese conto che uno dei carri degli approvvigionamenti era privo di telone di copertura; qualcuno propose di utilizzare a tale scopo l'arazzo conservato in cattedrale, ma il commissario di polizia Lambert Léonard Leforestier giunse in tempo per impedire lo scempio. Nel 1794, sotto la pressione di un movimento di opinione ansioso di preservare i beni artistici dalle violenze perpetrate durante il [[Regime del Terrore|Terrore]], l'arazzo fu dichiarato bene pubblico e posto sotto la tutela della Commissione Nazionale per le Arti, custodito in un deposito nazionale.<ref name = needle/>
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Progettando l'invasione dell'Inghilterra, [[Napoleone]] lo volle a Parigi a fini di propaganda nel novembre 1803, e ne ordinò l'esposizione al Musée Napoléon; fu allora che ricevette il soprannome di "arazzo della Regina Matilde", per iniziativa del direttore generale dei musei francesi, il quale si rifaceva alla tesi di Montfaucon. A quanto pare Napoleone studiò a fondo l'arazzo, rimanendo affascinato da una coincidenza: il 6 dicembre 1803, nel pieno dei preparativi per l'invasione, su [[Dover]] era apparso un luminoso corpo celeste (probabilmente un [[bolide]]) con traiettoria sud-nord, che consentiva paragoni benauguranti, ai fini della spedizione, con la cometa apparsa nel 1066. L'arazzo tornò a Bayeux nel febbraio 1804, ormai noto a livello nazionale ed internazionale.<ref name = needle/>
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Aumentarono dunque gli studiosi interessati all'arazzo, così come le preoccupazioni riguardo alla sua conservazione: dal 1842 fu spostato in una sala della biblioteca pubblica, svolto dal suo supporto ed esposto al pubblico protetto da una lastra di vetro.<ref name = needle/>
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page=Aiuto:Sportello_informazioni
Nella seconda metà del XIX secolo Elisabeth Wardle, moglie di un ricco commerciante inglese, finanziò la creazione di una copia delle medesime dimensioni conservata attualmente in Gran Bretagna al museo di [[Reading]]. L'arazzo fu nuovamente nascosto durante la [[guerra franco-prussiana]] e durante la [[seconda guerra mondiale]]. Dopo essere stato sottoposto a restauro negli anni 1982-83, è oggi esposto al ''Centre Guillaume le Conquérant'', a Bayeux.<ref name = needle/>
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=== Origini e attribuzioni ===
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
Non è chiaro chi sia stato il committente né la località di manifattura dell'arazzo. Il ''milieu'' culturale, politico ed economico che connotava allora le regioni sulle due sponde della [[La Manica|Manica]], costituenti di fatto un solo Paese, consente con difficoltà di attribuirne oggi il concepimento e la realizzazione ad un ambito francese o ad uno inglese. Se è vero che mancano prove certe al riguardo, il dibattito storico ottocentesco, con le correnti di pensiero che da esso scaturirono, fu peraltro fortemente inquinato da tendenze [[nazionalismo|nazionaliste]]; a ciò non sfuggirono i monumenti-simbolo quali l'Arazzo, e la battaglia di Hastings che vi viene rappresentata, tanto che l'indagine storica in materia ne porta ancora oggi i segni.<ref name = needle/>
</inputbox>
{{Cassetto fine}}
Dom Bernard de Montfaucon, che nel XVIII secolo fece conoscere l'arazzo alla comunità scientifica, attribuì l'opera alla moglie di Guglielmo il Conquistatore, la regina Matilde, basandosi su una leggenda locale e su alcune considerazioni opinabili quali la reputazione delle donne anglosassoni per sofisticati lavori di tessitura (reputazione menzionata anche dal biografo [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]]), e la frequenza con cui compaiono nelle cronache notizie di mogli intente a confezionare tessuti commemorativi delle gesta degli eroici mariti; tale ipotesi rimase incontestata per quasi un secolo, quando nel 1814 l'abate Gervais de La Rue, studioso esiliato in Inghilterra dopo la [[Rivoluzione francese]], lo attribuì ad [[Matilde d'Inghilterra (1102-1167)|un'altra Matilde]], l'imperatrice del [[Sacro Romano Impero]] pronipote di Guglielmo, datandone l'inizio al 1162, e ciò a partire dalla considerazione che l'arazzo non poteva aver resistito all'incendio della cattedrale di Bayeux del 1106.<ref name = needle/>
</div>
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
L'Ottocento si rifiutò di attribuire a mano femminile la composizione di figure discutibili o decisamente oscene come quelle che appaiono nell'arazzo, per cui si iniziò a coltivare l'"ipotesi Oddone". Esistono ragioni plausibili per accreditare l'arcivescovo [[Oddone di Bayeux]] tra i possibili committenti:<ref name=Bates>{{cita|Bates|}}</ref><ref name=brooks>{{Cita|Brooks|}}</ref> Oddone è la figura più importante nella narrazione dell'arazzo dopo Guglielmo il Conquistatore; oltre i maggiori protagonisti ([[Aroldo II d'Inghilterra|Harold Godwinson]], [[Edoardo il Confessore]], Guglielmo il Conquistatore, lo stesso Oddone) e la misteriosa Ælfgyva, sull'arazzo non hanno nome che tre persone: Wadard, Vital e Turold, ignoti ad ogni altra fonte contemporanea della battaglia di Hastings<ref name=brooks/>. I tre furono tutti [[Vassallo|vassalli]] di Oddone nel [[Kent]]<ref name=brooks/>, segno che facevano parte degli uomini che Oddone portò con sé in battaglia. Inoltre l'arazzo mostra Harold Godwinson mentre giura fedeltà ed ausilio a Guglielmo sopra alcune [[reliquia|reliquie]] a Bayeux, quindi sotto l'autorità religiosa di Oddone<ref name="Bates"/><ref name=brooks/>; [[Orderico Vitale]], invece, situa l'episodio a [[Rouen]], e Guglielmo di Poitiers a [[Bonneville-sur-Touques]]. Inoltre il ruolo di Oddone ad Hastings è appena menzionato nelle fonti non legate all'arazzo<ref name="Bates"/>. Da tutto ciò alcuni storici concludono che Oddone, fra i pochi a possedere i mezzi finanziari per commissionare un'opera del genere, avesse interesse a mettere in evidenza, in un atto di propaganda personale all'interno della più vasta vicenda della conquista, i propri possedimenti e le reliquie ospitate a Bayeux<ref name=brooks/>. Si è così ipotizzato che Oddone abbia commissionato l'arazzo per ornare la [[navata]] della ricostruita cattedrale di Bayeux, inaugurata nel 1077; un'altra congettura è che fosse destinato al palazzo che l'arcivescovo possedeva a [[Roma]].<ref name = needle/>
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
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Anche per quanto riguarda l'origine geografica gli studiosi si sono da sempre divisi fra due schieramenti opposti: alcuni attribuiscono l'opera ad una scuola francese, o comunque continentale, come all'[[abbazia di San Bertino]] di [[Saint-Omer (Passo di Calais)|Saint-Omer]], a quella di [[Mont Saint-Michel]], o a qualche monastero nella [[Paesi della Loira|regione della Loira]]; altri sostengono l'origine inglese, collocandone la fattura a [[Worchester]], all'[[abbazia di Barking]]<ref>All'epoca governata da una badessa di nome ''Ælfgiva'', che potrebbe essere la figura ignota citata nell'arazzo. Vedi {{cita|Bloch|}}</ref>, a [[Winchester (Hampshire)|Winchester]], o nel [[Kent]], dove Oddone aveva importanti possedimenti.
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| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
Conseguentemente alle diverse ipotesi sull'origine, le supposte date di realizzazione variano grandemente tra la decade immediatamente successiva alla Conquista, sino a oltre un secolo dopo: se realizzato dalla regina Matilde sarebbe anteriore alla morte di questa (1083); se commissionato da Oddone per la cattedrale sarebbe anteriore al 1077, se per il suo palazzo da collocarsi prima del 1082 o tra 1087 e 1097; se voluto dall'imperatrice Matilde si dovrebbe datare ad un secolo dopo la Conquista, o anche successivamente, secondo l'ipotesi ottocentesca di Bolton Corney che lo vorrebbe realizzato per onorare l'episcopato di Robert de Ableges, a capo della diocesi di Bayeux tra 1206 e 1231.<ref name = needle/>
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| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
Recentemente se è affermata con sicurezza l'ipotesi che l'arazzo sia stato prodotto negli anno 70-80 del secolo XI a [[Canterbury]], nell'[[abbazia di Sant'Agostino]], commissionata da [[Oddone di Bayeux|Oddone]].<ref name=":0" /><ref>in una seconda tesi meno convincente, essi annullano la presenza di Oddone, lasciando la composizione dell'opera esclusivamente ai monaci dell'abbazia. La sua perenne e forte presenza sull'arazzo però rimane una prova del contrario. Egli è presente nelle scene 23 (giuramento di Aroldo), 43 (banchetto prima della battaglia, che richiama e iconografie dell'[[Ultima Cena]]), 44 (Guglielmo assieme ai fratellastri [[Roberto di Mortain|Roberto]] e Oddone in un consiglio di guerra, una scena intesa a celebrare la famiglia come centro della conquista normanna), 54-55 (Oddone in combattimento che, assieme a Guglielmo, ribalta le sorti della battaglia di Hastings)</ref> Resta invece tutt'ora incerta la collocazione originaria dell'arazzo: non solo il luogo specifico in cui fu esposto, ma anche il tipo di edificio a cui era destinato (cattedrale, monastero, palazzo nobiliare).<ref name=":0" /><ref>La presenza dell'arazzo nella cattedrale di Bayeux è attestata solo a partire dalla fine del XV secolo, e per i decenni precedenti sono stati individuati riscontri documentari che pongono l'arazzo nelle mani del re di Francia, del [[duca di Bedford]] e di [[Duchi di Borgogna|quello di Borgogna]]:Brown, ''The Bayeux Tapestry'', pp- XXIII-XXIV. per la possibile destinazione dell'arazzo, le discussione più recente è quella di Carson Pastan, White, ''The Bayeux Tapestry'', pp. 260-287, che optano per il coro di Saint-Augustine di Canterbury; ma ad esempio Brilliant, ''The Bayeux Tapestry'', presenta un'articolata analisi di una possibile collocazione in una sala nobiliare laica.</ref> Questi monaci, secondo Elizabeth Carson Pastan e Stephen White, probabilmente erano orientati verso un processo di ricomposizione tra normanni e anglosassoni e a consolidare la rete dei sostenitori del monastero.<ref>{{Cita libro|autore=Carson Pastan|titolo=Problematizing Patronage}}</ref>I due studiosi quindi relativizzano la capacità di condizionamento di Oddone, finanziatore dell'opera, attribuendo ai monaci i veri e propri creatori indipendenti dell'opera.<ref name=":0" /> Ciò potrebbe spiegare l'orientamento ideologico "neutrale" dell'arazzo (con la non demonizzazione di Aroldo) e la sfiducia che l'arazzo ha verso i nobili laici, incapaci di siglare una pace definitiva e duratura; ciò spiegherebbe anche la presenza di numerosi personaggi minori, essendo questi appartenenti al circolo dei benefattori dell'abbazia di Sant'Agostino; spiegherebbe infine l'attenzione dell'arazzo verso la [[Bretagna]] e la [[Bassa Normandia]], in quanto l'abate dell'abbazia era [[Scolland]], già monaco e scriba di [[Mont Saint-Michel|Mont-Saint-Michel]] e tra i firmatari dell'[[accordo di Winchester]].<ref name=":0" />
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| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
== Contenuto ==
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{{vedi anche|Conquista normanna dell'Inghilterra}}
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
[[File:Bayeux Tapestry William.jpg|thumb|left|Il duca Guglielmo]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
[[File:Bayeux tapestry stitches detail..jpg|thumb|Il conte Harold]]
'''[[Utente:Borgil|<span style="color:green;">Borgil</span>]]''' <small>'''[[Discussioni utente:Borgil|<span style="color:green;">(nin á quetë)</span>]]'''</small> 16:30, 2 apr 2019 (CEST)
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L'arazzo espone il punto di vista normanno sulla vicenda, in particolare giustificando l'invasione da parte di Guglielmo con il suo legittimo diritto al trono. Harold vi è rappresentato come un furfante, spergiuro, spregiatore di un giuramento sacro, quando sembra vi sia traccia di tale giuramento se non nell'arazzo e nelle ''Gesta Guillelmi'' di [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], altra fonte normanna, scritte forse dieci anni dopo la conquista. Detto ciò, vi è generale concordanza nel pensare che tale giuramento sia realmente avvenuto ma che si sia potuto trattare di un inganno, poiché Harold avrebbe affermato di non sapere che vi fossero delle sante reliquie nascoste sotto il libro sul quale aveva giurato.
Ciononostante l'arazzo lascia un po' di spazio al punto di vista inglese: Harold, lo spergiuro, compare per primo all'inizio del racconto, salva due normanni dalle acque del fiume [[Couesnon]], lo vediamo mentre prega, la sua incoronazione mostra la legittimità del suo titolo, e le iscrizioni durante la battaglia provano la sua dignità di re. Pur imponendosi il punto di vista normanno la rappresentazione consente dunque una lettura multipla, inglese e normanna insieme, sugli aspetti secondari.
[[File:Bayeux_Tapestry_scene29-30-31_Harold_coronation.jpg|miniatura|in questa immagine è visibile la [[Stato (medioevo)|tripartizione della società]]. A sinistra vi è l'aristocrazia militare che rende omaggio ad Aroldo appena incoronato presentando la spada, emblema del proprio status; a destra l'Arcivescovo di Canterbury [[Stigand]], con i paramenti sacri; all'esterno del palazzo, volti verso la sala del trono,cinque personaggi privi di connotati particolari, a rappresentare il resto della società.]]
[[File:Tapisserie bato1.jpg|thumb|Nel 1064 il conte Harold sbarca, trascinato dalle correnti, sulle terre del conte [[Guido I di Ponthieu]]]]
[[File:Bayeux Tapestry scene32 Halley comet.jpg|thumb|left|La [[cometa di Halley]], osservata nell'aprile 1066]]
La prima metà dell'arazzo racconta le avventure di Harold Godwinson, fratellastro di Edoardo il Confessore, la cui nave trascinata dalle correnti giunse sui possedimenti del conte [[Guido I di Ponthieu]], nell'attuale [[Somme (dipartimento)|Somme]], nel 1064. Harold venne catturato dal conte, che ne esigeva il riscatto. Guglielmo, informato da una spia, chiese ed ottenne la liberazione di Harold; dopodiché, a [[Rouen]]<ref>Secondo Orderico Vitale, vd. [[#Origini e attribuzioni]].</ref>, lo [[Adoubement|fece cavaliere]]. Durante la cerimonia, come vediamo nell'arazzo, Harold giurò a Guglielmo sulle reliquie di un santo il proprio sostegno nella successione al trono d'Inghilterra. Rinnegò la promessa più tardi, il che gli valse la [[scomunica]] da parte del Papa. L'arazzo mostra poi Harold di ritorno in Inghilterra, acclamato re dopo la morte di Edoardo.
[[File:Bayeux Tapestry scene57 Harold death.jpg|thumb|La morte di Harold il 14 ottobre 1066]]
L'arazzo contiene la rappresentazione di una cometa, identificata come la [[cometa di Halley]], osservabile dall'Inghilterra alla fine di aprile del 1066; essa è considerata come presagio di negativo del potere di Aroldo, come mostra il suo trono traballante e le navi fantasma che evocano le prossime invasioni di Harald e Guglielmo (scena 33);<ref name=":0" /> a sostenere l'identificazione, il motivo raffigurante la cometa è del resto situato, nella successione degli eventi, in una posizione compatibile con quel periodo, ossia tra la scena dell'incoronazione di Harold (gennaio 1066) e l'annuncio a lui recato di una possibile invasione da parte della flotta normanna, riunita all'inizio di agosto del 1066 alla foce della [[Dives (fiume)|Dives]] e nei porti circostanti.
Successivamente sull'arazzo si vedono i preparativi di Guglielmo per l'invasione; seguono immagini della [[battaglia di Hastings]] (14 ottobre 1066), rappresentata in maniera piuttosto accurata, in accordo con le fonti scritte.
=== I fregi ===
[[File:Tapisserie cavaliers.JPG|left|thumb|Fregi, in alto e in basso, con raffigurazioni di animali]]
Gli elementi (animali fantastici, selvaggi o domestici, favole, scene erotiche) raffigurati nella parte inferiore e superiore del tessuto non sembrano avere un rapporto col racconto principale solo secondo una minoranza di studiosi come Wolgang Grape o Carole Hicks.
La maggioranza degli specialisti ritiene invece che esistano dei collegamenti tra i fregi e la parte centrale della raffigurazione. D. Beirstein e Daniel Terkla ne hanno dato dimostrazione, ma il dibattito si appunta sul punto di vista riflesso dalle favole: R. Wissolik e D. Bernstein ne hanno dato spiegazione come un commentario anglosassone di ordine morale; per Bard McNulty e D. Terkla, si tratta di una parafrasi a sostegno del punto di vista normanno. Per altri storici dell'arte i disegni dei fregi avrebbero un significato [[apotropaico]]. Le scene erotiche delle scene 14 e 15 sembrano alludere ad uno scandalo sessuale legato alla misteriosa figura di Aelfgyva.<ref name=":0" /> Sia dello scandalo che di Aelfgyva non sappiamo nulla.<ref name=":0" /> La scena 33 mostra nella fascia inferiore delle navi fantasma in basso, ed è strettamente legato alla fascia centrale (vedi prima).<ref name=":0" /> Si può con ciò notare che nella parte bassa dell'arazzo, una scena della [[Favole di Esopo|favola]] del [[Il corvo e la volpe|corvo e della volpe]] da [[Esopo]], ripresa da [[Fedro]], strettamente legato alla conquista.<ref name=":0" /><ref>La favola della volpe e il corvo torna ben tre volte nell’Arazzo: sotto la scena 4, quando Harold sta imbarcandosi per la sua missione in Normandia, vediamo il formaggio che sta cadendo dal becco del corvo verso la bocca della volpe; sotto la scena 16, quando Harold e Guglielmo partono insieme per la spedizione in Bretagna, il formaggio è saldamente nella bocca della volpe; infine sopra la scena 24, quando Harold sbarca in Inghilterra al ritorno dalla Normandia, è rappresentato l’inizio della storia, quando il formaggio è ancora nel becco del corvo e la volpe non è ancora sotto l’albero, ma ne è separata da alcuni elementi decorativi. È evidente quindi che la rappresentazione non segue l’ordine della storia, ma è anche chiaro come le tre raffigurazioni si prestino bene a una lettura politica: se vediamo nel formaggio la corona d’Inghilterra, più Harold è vicino a Guglielmo, più la corona si avvicina al duca di Normandia (e il formaggio si avvicina alla volpe); il formaggio è in avvicinamento quando Harold si imbarca per la Normandia, è nel pieno controllo della volpe quando i due protagonisti vanno in spedizione fianco a fianco, è ben lontano dalla volpe quando Harold torna in Inghilterra (Bernstein, ''The Mistery'', pp.133 eg, Lewis, ''The Rethoric of Power'', p. 63)</ref> Vi è anche la [[favola della capra che canta]]<ref>Un lupo cattura una capra e sta per mangiarla, ma quest’ultima gli chiede il permesso di cantare un’ultima volta; con i suoi belati, attira i cacciatori e i cani che costringono alla fuga il lupo.</ref>, rappresentata nella scena 7 (Aroldo catturato da Guido I di Ponthieu) e 51 (attacco di Guglielmo ad Hastings): essa è legata in modo univoco alla scena 7, in cui vi è Aroldo che caccia con falchi e lavrieri, mentre nella fascia centrale è preda di Guido, così come il lupo al termine della caccia diventa preda.<ref name=":0" /> Rimane tuttavia difficile applicare in modo coerente questo tipo di interpretazioni a tutte le favole.<ref name=":0" /> Si rivela inoltre infruttuoso tentare di individuare, secondo White,<ref>{{Cita libro|autore=White|titolo=The Bayeux Tapestry|pp=154-182}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=White|titolo=The Beast Who Talk}}</ref> un buono o un cattivo negli animali di Esopo (e quindi nei personaggi e nelle vicende storiche dell'arazzo) per individuare l'orientamento dell'autore dell'arazzo nella conquista: se la volpe sottrae con l’inganno il formaggio al corvo, quest’ultimo lo aveva rubato da una finestra; il leone è un signore infedele, che non ricompensa la gru che lo ha liberato di un osso fermatosi in gola, ma la gru rappresenta chi serve i malvagi; la cagna incinta si impossessa con l’inganno e la forza della tana dell’altra cagna, ma quest’ultima è quantomeno ingenua.<ref name=":0" /> Questa è una chiave di lettura importante: le favole possono essere viste non tanto come un giudizio sui singoli eventi e i singoli personaggi, ma come un generale commento alla vicenda, tendente a criticare in modo più profondo i comportamenti dell’aristocrazia laica. Sia l’uso delle fasce inferiore e superiore, sia il richiamo alle favole, consentono all'autore una libertà d’espressione e di critica del mondo laico.<ref name=":0" /><ref name=":1">I cadaveri mutilati e decapitati e, verso la fine della battaglia, spogliati e lasciati in modo indecoroso all'aperto non sono delle vittime inevitabili, ma una prova tangibile della tracotanza aristocratica, che hanno portato la violenza al di là dei limiti accettabili.</ref>
Ad ogni modo, alla fine del racconto, quando infuria la battaglia tra Guglielmo e Aroldo, i motivi decorativi inferiori spariscono, e il fregio si riempie di cadaveri, scudi ed armi cadute a terra, come se tale "sconfinamento" dovesse rendere la furia del combattimento, impossibile a contenersi nella zona centrale dell'arazzo.<ref name=":0" /><ref name=":1" /> Un altro sconfinamento si ha quanto vi è la traversata della Manica da parte di Guglielmo, le cui navi riempie la fascia superiore.<ref name=":0" /> Un ulteriore sonfinamento si ha nella scena 32 (cometa di Halley).<ref name=":0" />
=== Altri apporti ===
L'arazzo ci consente una conoscenza importante riguardo fatti storici dei quali abbiamo poche altre tracce. Ci apporta informazioni sulla spedizione, sul ruolo che i fratelli di Guglielmo ebbero nella conquista, su Oddone. Soprattutto è inestimabile il suo valore per la conoscenza della vita dell'epoca, innanzitutto sulle tecniche di ricamo dell'XI secolo, in particolare per la comparsa di quello che da allora è detto ''punto di Bayeux'', ma anche su altre tecniche, dato che sono rappresentate scene di costruzione di castelli e navi; compaiono poi la corte di Guglielmo, l'interno del castello di Edoardo, a [[Westminster]]; dalle numerose raffigurazioni di soldati si sono potute trarre informazioni circa l'equipaggiamento, ad esempio notando come vestissero in maggioranza una tunica rinforzata da anelli metallici ([[Lorica (corazza)|lorica]], o ''brogne'' in francese, dal latino ''brunea''), e non una [[cotta di maglia]] come si è a lungo ritenuto.
Così, sono ben visibili dei segni distintivi sugli scudi, cosa poco diffusa fino ad allora; ed ancora, i soldati sono rappresentati mentre combattono a mani nude quando tutte le altre fonti scritte dell'epoca descrivono i soldati che si battono (e cacciano) quasi sempre muniti di guanti. Osserviamo poi che l'acconciatura dei capelli dei protagonisti varia secondo la nazionalità: gli inglesi portavano capelli corti su tutto il capo, mentre i normanni e la maggior parte dei loro alleati francesi avevano la nuca e la base del cranio rasati.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione|nome=David R.|cognome=Bates|titolo=The Character and Career of Odo, Bishop of Bayeux (1049/50-1097)|rivista=Speculum|volume=50|numero=1|anno=1975|p=5|cid = Bates}}
* {{cita libro|nome = R. Howard|cognome = Bloch|titolo = A Needle in the Right Hand of God: the Norman conquest of 1066 and the making and meaning of the Bayeux Tapestry|anno = 2006|editore = The Random House Publishing Group|città = New York|isbn = 978-0-307-49701-7|cid=Bloch}}
* {{cita libro|autore = N. P. Brooks, H. E. Walker|capitolo=The authority and Interpretation of the Bayeux Tapestry|titolo=Anglo-Norman Studies I: Proceedings of the Battle Conference 1978|curatore=R. Allen Brown & Marjorie Chibnall|editore= Boydell & Brewer|anno=1979|pp=1-34|isbn=0-85115-107-8|cid=Brooks}}
* Setton, Kenneth M. (1966), ''900 Years Ago: the Norman Conquest'', in ''National Geographic Magazine'', a. 1966, agosto, pp. 206–251 - l'articolo illustra l'invasione normanna e riproduce l'arazzo a colori, fotografato da Milton A. Ford e Victor R. Boswell, Jr.
* Wilson, David M. (1985), ''The Bayeux Tapestry: the complete tapestry in colour'', [[Londra]], Thames and Hudson. ISBN 978-0-500-23447-1.
* Rud, Modens (1992), ''The Bayeux Tapestry and the Battle of Hastings 1066'', [[Copenaghen]], Christian Eilers. ISBN 978-87-7241-592-5.
== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Hastings]]
* [[Domesday Book]]
* [[Motta (archeologia)]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.bayeuxmuseum.com/la_tapisserie_de_bayeux.html|Sito ufficiale del museo dell'arazzo|lingua=en fr}}
* {{cita web|http://www.bayeuxtapestry.org.uk/|Descrizione delle singole scene dell'arazzo, dalla copia del XIX secolo|lingua=en}}
* {{cita web|http://culturevisuelle.org/dejavu/1068|Riferimenti visivi nella cultura moderna|lingua=fr}}
* {{cita web|http://lastoriaviva.it/larazzo-di-bayeux-trascrizione-e-commento/|L'arazzo di Bayeux: trascrizione e commento|lingua=it}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Arte|Francia|Medioevo}}
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