Regioni dell'antica Grecia e Castello Scaligero (Lazise): differenze tra le pagine

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{{Infobox struttura militare
[[File:Ancient Regions Mainland Greece.png|thumb|upright=1.4|right|Mappa che mostra le principali regioni del continente Grecia antica, e terre dei "barbari" adiacenti]]
|Nome = Castello Scaligero di Lazise
Le '''regioni dell'[[antica Grecia]]''' erano aree identificate dai geografi greci come suddivisioni del mondo ellenico. Queste regioni sono descritte nelle opere di storici e geografi antichi, e nelle leggende e miti degli antichi greci.
|Nome originale =
|Parte di =
|Posizione geografica = Nord Italia
|Struttura = Castello
|Immagine = Lazise.jpg
|Didascalia =
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = {{IT-VEN}}
|Città = [[Lazise]]
|Tipologia = Castello medievale
|Utilizzatore =
|Primo proprietario = Libero Comune di Lazise
|Stile =
|Funzione strategica = Difesa del borgo
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = [[IX secolo]]
|Termine costruzione = [[XIV secolo]]
|Costruttore =
|Materiale = Pietra e laterizio
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale =
|Proprietario attuale = Conti Bernini
|Visitabile = No
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Ref = Fonti indicate nel testo della voce
|Sito web =
}}
 
Il '''castello scaligero di Lazise''' è una rocca medievale di [[Della Scala|epoca scaligera]] posta a difesa dell'antico borgo lacustre di [[Lazise]].
Concettualmente, la Grecia era semplicemente il [[Peloponneso]], visibile in primo luogo dai confini fisici come catene montuose e fiumi. Le regioni di questa penisola mantennero la loro identità, anche quando quella delle persone che vi abitavano cambiarono durante il [[Medioevo ellenico]] (o per lo meno, il cambiamento venne percepito dai Greci). Al contrario, la divisione della [[#Grecia centrale|Grecia centrale]] tra [[Beozia]], [[Focide]], [[Doride (Grecia)|Doride]] e le tre parti della [[Locride (Grecia)|Locride]] non può essere intesa come una divisione logica fatta da confini fisici e sembra invece seguire antiche divisioni tribali; tuttavia, queste regioni sopravvissero allo sconvolgimento del Medioevo ellenico, dimostrando che esse avevano acquisito minori connotazioni politiche. Al di fuori del Peloponneso e della Grecia centrale, le divisioni geografiche e identitarie cambiarono nel corso del tempo, suggerendo un collegamento più stretto con l'identità tribale. Col passare del tempo però, tutte le regioni acquisirono anche significati geopolitici e gli organismi politici che univano le città di una regione (come la [[Lega arcadica]]) divennero comuni nel [[Grecia classica|periodo classico]].
 
== Storia ==
Queste tradizionali suddivisioni della Grecia costituiscono la base del sistema moderno di [[unità periferiche della Grecia]]. Tuttavia ci sono differenze importanti, con molte delle più piccole regioni antiche non rappresentate nel sistema attuale. Per comprendere appieno la [[storia dell'antica Grecia]] occorre pertanto una descrizione dettagliata delle regioni antiche.
 
[[File:Lazise Castle 2 (14552424222).jpg|thumb|left]]
==Peloponneso==
{{vedi anche|Peloponneso}}
[[File:Ancient peloponnese.svg|thumb|upright=1.4|<center>Antico stato del Peloponneso {{Tutto attaccato|([[ShareMap:public/Ancient_peloponnese|versione interattiva]])}}]]
Il '''Peloponneso''' è una grande [[penisola]] sulla punta meridionale dei [[Balcani]] e fa parte del cuore tradizionale della Grecia. Risulta unito alla terraferma greca dall'[[istmo di Corinto]]. Il Peloponneso è convenzionalmente suddiviso in sette regioni, che rimangono in uso come unità periferiche della Grecia moderna. La maggior parte di queste regioni sono direttamente nominate nel "catalogo delle navi" dell’''[[Iliade]]'':<ref name=IliadII>Omero, ''Iliade'', II, 459-779.</ref> ciò suggerisce che questa divisione geografica del Peloponneso sia molto antica e risalga alla [[Grecia micenea]].
 
Le origini del castello di Lazise risalgono al [[IX secolo]], quando gli abitanti del borgo eressero delle prime difese per proteggersi dalle invasioni degli Ungari, completato sul finire del secolo successivo, come dimostra il privilegio concesso nel [[983]] dall'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]], nel quale egli diede facoltà alla popolazione locale di completare le proprie difese.<ref>''Monumenta Germaniae Historica'', ''Diplomata Ottonis II'', n. 291.</ref>
===Acaia===
{{vedi anche|Acaia (regione storica)}}
l''''Acaia''' geograficamente era, allora come oggi, la regione più settentrionale del Peloponneso: occupa la fascia costiera a nord dell'[[#Arcardia|Arcadia]]. Confinava: a sud con l'Arcadia, lungo la cresta di un'altura che va dal [[monte Erimanto]] al [[monte Cillene]]; a est con la [[#Corinzia|Corinzia]], vicino alla città di [[Sicione]]; ad ovest con l'[[Elide]], lungo il fiume [[Larisso]] e la cresta occidentale dell'Erimanto. A parte la pianura intorno a [[Dime (Grecia)|Dime]], a ovest, l'Acaia era generalmente una regione montuosa.
 
Nel [[1193]] il castello e l'abitato passarono sotto il governo del libero Comune di Verona e quindi, qualche anno più tardi, sotto la [[Della Scala|Signoria degli Scaligeri]], che in città avevano ormai accentrato nelle loro mani il potere: [[Alberto II della Scala|Alberto II]] e [[Mastino II della Scala]] nel [[1329]] ristrutturarono le mura del borgo, intervallandole da una ventina di torri scudate, mentre la ricostruzione della rocca venne iniziata da [[Cansignorio della Scala|Cansignorio]] nel [[1375]] e ultimata da [[Antonio della Scala|Antonio]] e [[Bartolomeo II della Scala|Bartolomeo II]] nel [[1381]]; Lazise divenne così un caposaldo dello scacchiere fortificato occidentale veronese.<ref>{{cita|AA.VV.|p. 34|aavv}}.</ref>
Il nome Acaia ha una storia piuttosto contorta. Nell’''[[Iliade]]'', [[Omero]] utilizza la denominazione [[Achei]] come termine generico per tutti i Greci; al contrario, non menziona una regione distinta avente questo nome, mentre chiama "Egialo" la parte della Grecia che in seguito fu chiamata con questo nome.<ref>Omero, ''Iliade'', II, 574-575.</ref>
 
Il castello subì, nel corso della storia, diversi assedi:<ref>{{cita|Franzosi|pp.13-14|franzosi}}.</ref>.
Sia [[Erodoto]] sia [[Pausania il Periegeta|Pausania]] raccontano la leggenda secondo la quale la tribù degli Achei fu cacciata dall'[[Argolide]] da parte dei [[Dori]] durante la leggendaria [[invasione dorica]] del Peloponneso.<ref>Erodoto, ''Storie'', VIII, 73.</ref> Perciò gli Achei costrinsero gli Egialesi (meglio conosciuti come [[Ioni]]) a lasciare la loro terra.<ref>Erodoto, ''Storie'', VII, 94.</ref> Gli Ioni si rifugiarono temporaneamente ad Atene e l'Egialo divenne noto come Acaia.<ref name=PVIII1>Pausania, ''Periegesi'', VII, 1.</ref><ref>Erodoto, ''Storie'', I, 143-147.</ref>
* nel [[1387]], quando ormai la vita della Signoria Scaligera era quasi giunta a conclusione, gli eserciti nemici di [[Gian Galeazzo Visconti]], [[Francesco I Gonzaga]] e [[Francesco I da Carrara]] accerchiarono Lazise che, fedele agli Scaligeri, chiuse le porte cittadine e si preparò all'assedio, cedendo alle armi da fuoco nemiche il 13 ottobre;
Probabilmente è per questo motivo che la regione conosciuta come Acaia nell'età classica non corrisponde a quella di Omero.
* nel [[1439]] le truppe della [[Repubblica di Venezia|Serenissima]], guidate da [[Francesco Sforza]] e [[Gattamelata]], sfidarono quelle del visconteo [[Niccolò Piccinino|Piccinino]], asserragliate nella fortezza;
* l'ultimo assedio avvenne nel [[1528]], quando il Duca di Brunswich attaccò il capitano veneto Nicolò Barbaro.
 
==== StoriaDescrizione ====
Sotto i [[Roma antica|Romani]], l'Acaia era una [[Acaia (provincia romana)|provincia]] che copriva gran parte della Grecia centro-meridionale. Questa è l'Acaia nominata nel [[Nuovo Testamento]] (ad esempio, [[Atti degli Apostoli]] 18:12 e 19:21; [[Lettera ai Romani]] 15:26 e 16:5). In ogni caso Pausania, scrivendo nel [[II secolo]], dedica uno dei libri della sua ''[[Periegesi della Grecia]]'' all'antica regione dell'Acaia, affermando che il nome, almeno localmente, manteneva il significato del periodo classico.<ref>Pausania, VII.</ref>
 
=== Cortina muraria urbana ===
Il nome Acaia in seguito fu usato anche per uno [[stato crociato]], il [[Principato d'Acaia]] ([[1205]]-[[1432]]), che comprendeva tutto il Peloponneso, cioè una regione molto simile a quella della provincia romana.
 
Il borgo lacustre di Lazise è munito di buona parte della cinta muraria, di cui è stata perduta solamente la parte più a nord della cortina orientale e la parte della cortina occidentale che, partendo dal castello, proseguiva lungo il lago fino al porto antico, concludendosi nella scomparsa torre del Cadenon, eliminata nel [[1939]] per far posto al monumento ai caduti, ma la cui figura è rimasta nella memoria della comunità lacisiense tanto da continuare ad esistere nella festa popolare nota come [[Cuccagna del Cadenon|Palio della Cuccagna del Cadenon]], che si svolge ogni anno proprio laddove si ergeva la torre medievale.
La moderna [[Acaia (unità periferica)|prefettura greca dell'Acaia]] è in gran parte basata sull'antica regione storica.
 
La cortina meridionale e settentrionale della cinta muraria urbana sono invece interamente conservate e intervallate, insieme alla porzione rimanente della cortina orientale, da tredici [[Torre scudata|torri scudate]] e da tre porte cittadine:<ref>{{cita|Agostini|pp. 32-33|agostini}}.</ref>
===Arcadia===
{{vedi anche|Arcadia}}
L''''Arcadia''', geograficamente, occupava le alture al centro del Peloponneso. A nord, confinava con l'[[Acaia (regione storica)|Acaia]] lungo la cresta di un'altura che va dal Monte Erimanto al Monte Cillene; la maggior parte del [[monte Aroania]] si trovava all'interno dell'Arcadia. A est, confinava con l'[[#Argolide|Argolide]] e la [[#Corinzia|Corinzia]] lungo la cresta di un'altura che va dal monte Cillene al monte [[Oligirto]] e a sud con il [[monte Partenio]]. Ancora a sud, il confine con la [[#Laconia|Laconia]] e la [[#Messenia|Messenia]] correva attraverso le colline del [[Parnone]] e del [[Taigeto]], in modo tale che l'Arcadia conteneva tutte le sorgenti del fiume [[Alfeo (fiume del Peloponneso)|Alfeo]], ma nessuna dell'[[Eurota]]. A sud-ovest, il confine con la Messenia correva lungo le cime del [[monte Nomia]] e del [[monte Eleumo]], e da lì il confine con l'[[Elide]] correva lungo le valli dei fiumi [[Erimanto (fiume)|Erimanto]] e [[Diagone (fiume)|Diagone]]. La maggior parte della regione dell'Arcardia era montuosa, a parte le pianure intorno a [[Tegea]] e [[Megalopoli (Grecia)|Megalopoli]] e le valli dei fiumi Alfeo e [[Ladone (fiume)|Ladone]].
 
* porta Nuova (o Cansignorio) a settentrione, realizzata tra il [[1375]] ed il [[1376]] ma murata nel [[1701]] per proteggere il borgo da alcune milizie che stavano depredando il territorio circostante, quindi riaperta nel [[1955]];
A causa del suo isolamento, dato dal carattere montano del suo territorio, l'Arcadia sembra essere stata un rifugio culturale. Quando, durante il medioevo ellenico, il [[dialetto dorico]] venne introdotto nel Peloponneso, la lingua più antica apparentemente sopravvisse in Arcadia, quella che faceva parte del [[dialetto arcado-cipriota]]. [[Erodoto]] dice che gli abitanti dell'Arcadia erano [[Pelasgi]], il nome greco per i presunti abitanti indigeni "della Grecia, che abitava lì prima dell'arrivo delle tribù di [[Elleno]].<ref>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126%3Abook%3D1%3Achapter%3D57 I, 56–57]</ref> Mentre Erodoto sembra aver trovato l'idea che i Pelasgi non erano 'greci' inverosimilmente, è chiaro che gli Arcadi erano considerati come gli abitanti originari della regione.<ref>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0126:book=8:chapter=73&highlight=peloponnese VIII, 73]</ref>
* porta Superiore (o San Zeno) a oriente, probabilmente coeva all'impianto altomedievale, l'unica destinata alla popolazione e ai transiti, nella cui nicchia esterna era dipinta in origine una [[Madonna col Bambino]], poi sostituita dall'Aquila Imperiale e infine dall'immagine di [[Marco evangelista|San Marco]], protettore della [[Repubblica di Venezia]];
* porta Lion per l'accesso da meridione, così chiamata in quanto recava lo stemma della Serenissima o forse perché utilizzata dalle milizie venete, un tempo dotata di un [[rivellino]] a sua difesa.
 
Le porte erano tutte munite di [[saracinesca]] e [[ponte levatoio]] su [[Fossato (architettura)|fossato]], questo completamente scomparso per lunghi tratti.
L'Arcadia è una delle regioni descritte nel "[[catalogo delle navi]]" nell'[[Iliade]].<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D581 ''Iliade'' II, 603–611]</ref> [[Agamennone]] diede all'Arcadia le navi per la guerra di Troia perché la regione non aveva una sua marina.
 
=== Fortezza ===
Oggi esiste l'unità periferica regionale che porta lo [[Arcadia (unità periferica)|stesso nome]], più estesa dell'antica regione.
[[File:Castello di Lazise - Avesani.jpg|thumb|left|Rilievo del castello di Lazise eseguito dall'ingegnere Xaverio Avesani nel 1756.]]
 
La fortezza vera e propria venne realizzata tra il [[1375]] e il [[1381]], quindi appartiene ad una serie di opere difensive iniziate da [[Cansignorio della Scala|Cansignorio]] e concluse dagli ultimi due Scaligeri, [[Antonio della Scala|Antonio]] e [[Bartolomeo II della Scala]]. Essa è costituita da due recinti affiancati: una cortina rettangolare più grande, adibita a porto militare, sul lato verso il lago, ed una rettangolare più piccola, la piazza d'armi, sul lato verso l'entroterra: entrambe le cortine sono intervallate da sei torri scudate, con volte murarie che sorreggono le terrazze merlate e strutture lignee che sostengono i piani intermedi; vi sono quattro torri angolari e due intermedie poste sul lato lungo, circondate sia verso la campagna che verso l'abitato da un ampio fossato acqueo dotato di [[controscarpa]] in muratura e, sul lato campagna, pure da una controfossa. Vi sono due accessi al castello, uno verso campagna ed uno verso città, entrambi protetti da un rivellino munito di porte a doppio battente e da un ponte levatoio su fossato. Inoltre, per offrire una maggiore difesa del castello, ai lati del rivellino verso campagna si dipanava una seconda cortina muraria, leggermente più bassa di quella principale.<ref>{{cita|Perbellini|p. 99|perbellini}}.</ref>
====Storia====
Dal [[VI secolo a.C.]], [[Sparta]] dominò il Peloponneso, e costrinse i suoi vicini, tra cui l'Arcadia, a partecipare alla sua [[Lega peloponnesiaca]] e a combattere le sue guerre. Il dominio militare spartano che comportò questa interferenza negli affari arcadici terminò improvvisamente nel 371 a.C., quando [[Epaminonda]] e il suo esercito [[Tebe (Grecia)| tebano]] sconfissero un esercito spartano a [[Battaglia di Leuttra|Leuttra]]. In seguito, venne costituita la [[Lega arcadica]] unendo varie città dell'Arcadia in una struttura federale. Dopo la sua fondazione, la Lega arcadica assunse un ruolo attivo nella politica del Peloponneso.
 
Particolarmente imponente il mastio del castello in mattoni di cotto, con un basamento alto due metri in pietra e un coronamento formato da una struttura pensile merlata, con caditoie su archeggiature che scaricano il proprio peso su una triplice mensola digradante in pietra. A questo elemento ultimo di difesa si poteva accedere dal cammino di ronda tramite un piccolo ponte levatoio: dal piano raggiunto si poteva quindi scendere tramite botole alle prigioni, oppure tramite scale salire ai piani soprastanti.<ref>{{cita|Bresciani|p. 71|bresciani}}.</ref> Alla base del mastio, all'interno della piazza d'armi, si ergevano un tempo la residenza del castellano e le caserme della milizia, a ridosso della cinta muraria.
Tuttavia, nel 362 a.C., si pose il problema di decidere se l'alleanza con Tebe era diventata così pressante da dividere la Lega arcadica. Le città della Lega, quindi, finirono col combattere su fronti differenti alla [[battaglia di Mantinea (362 a.C.)|battaglia di Mantinea]]. Dopo la battaglia, e la fine dell'[[egemonia tebana]], l'influenza della Lega arcadica diminuì. Anche se non riacquistò mai il rilievo che aveva avuto durante gli anni 360 a.C., una lega arcadica, in qualche forma, continuò ad esistere o venne ricreata, negli anni successivi alla battaglia di Mantinea. Vari riferimenti indicano che la Lega durò almeno fino al III secolo a.C. La data della sua scomparsa finale è incerta, ma al più tardi si pensa sia cessata intorno agli anni 230 a.C., quando le città arcadiche si unirono alla [[Lega achea]].<ref>James Roy, "Arcadian League," from ''The Oxford Classical Dictionary'', Simon Hornblower and Antony Spawforth, ed.</ref>
 
Il castello appare ancora integro in un rilievo del [[1756]] realizzato dall'ingegnere militare Xaverio Avesani, ma purtroppo ad oggi importanti elementi della fortificazione sono andati perduti: la controfossa, la fossa e la controscarpa muraria sono completamente scomparse; lo stesso vale per la cortina muraria più esterna, che forniva un'ulteriore protezione nel lato verso campagna; il porto militare è stato quasi completamente interrato e sopravvivono pochi frammenti della relativa cinta muraria, completa solo nel lato verso il lago, e tre torri.
===Argolide===
{{vedi anche|Argolide}}
L''''Argolide''' occupava la parte orientale del Peloponneso, in primo luogo la penisola Argolide, insieme con la regione costiera a est dell'[[#Arcadia|Arcadia]] e a nord la [[#Laconia|Laconia]]. Ancora a nord, al confine con il [[#Corinzia|territorio di Corinto]] i confini erano un po' meno delineati e questi territori erano talvolta considerati difformemente. Ad esempio, [[Pausania il Periegeta|Pausania]] scrisse di Argolide e Corinzia come di una sola entità nel suo trattato ''Descrizione della Grecia'';<ref> Pausania, Libro II </ref> allo stesso modo, nella Grecia moderna, la prefettura di "Argolide-Corinzia" è esistita in tempi diversi. L'Argolide prese il nome dalla città principale della regione durante il [[Grecia arcaica|periodo arcaico]] e [[Grecia classica|classico]], [[Argo (Grecia)|Argo]].
 
=== Giardino ===
L'argolide era presente nel "catalogo delle navi" dell'Iliade, senza che le venisse dato quel nome esplicito, ma le principali città della regione erano elencate insieme sotto la guida di [[Diomede]].<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D581 ''Iliade'' II, 559–568]</ref> Esiste una moderna unità periferica della Grecia con lo [[Argolide|stesso nome]], che occupa una piccola area dell'antica regione.
[[File:Parco del Castello di Lazise.jpg|thumb|right|L'ingresso al Parco di Villa Bernini-Buri, con il castello di Lazise sullo sfondo.]]
 
Il castello si trova all'interno del grande giardino romantico ottocentesco di villa Buri-Bernini, sorto grazie all'opera di Gian Battista Buri, figlio del più noto conte Giovanni Danese Buri, uomo erudito dedito specialmente alla botanica e all'architettura del verde, figura di spicco nell'ambito veronese in quanto diffusore delle nuove teorie inglesi nell'arte dei giardini. Gian Battista acquistò nel [[1871]] il castello di Lazise e, una volta ristrutturata la villa, si diede alla costruzione del grande parco annesso, da cui ne derivarono radicali cambiamenti alle forme del castello.
===Corinzia===
La '''Corinzia''', cioè il territorio associato all'antica città di [[Corinto]], nell'antica Grecia, si estendeva su entrambi i lati dell'istmo di Corinto. Sul lato nord dell'[[istmo]], era delimitata da [[Monte Geraneia]], che lo separava dai [[#Megara|Megaresi]]. Sul lato del Peloponneso era delimitata dall'[[#Acaia|Acaia]] a oves, e a sud dal territorio dell'Argolide. Come discusso sopra, il confine tra Argolide e Corinzia era piuttosto fluido e in entrambi i tempi antichi e moderni, le regioni sono spesso state considerate unite.
 
Utilizzando le pietre della cortina più esterna al castello, in quel periodo già in rovina, e le pietre ricavate dalla demolizione di parte delle mura e di alcune torri del porto militare, venne creato un promontorio artificiale a sud del castello, detto ''la mara'', e venne quasi completamente prosciugata la darsena militare: questa operazione generò opinioni contrastanti negli intellettuali dell'epoca, infatti vi furono molte critiche positive per i lavori di pulitura e recupero del castello, purtroppo non completati a causa della morte del conte, ma d'altro canto venne fortemente contestata la demolizione di parte delle mura medievali. Durante i lavori di realizzazione del parco venne lasciato comunque riconoscibile l'ingresso al porto, grazie al mantenimento delle mura e delle due torri che segnalavano l'ingresso dal lago, inoltre un altro breve tratto di cortina muraria, interrotta da una torre, è stato utilizzato come spalla di una serra dedicata alla specie più delicate del giardino.
La Corinzia è citata nel "catalogo delle navi" dell'Iliade, senza indicarne esplicitamente il nome, ma citando l'elenco delle maggiori città sotto il comando di [[Agamennone]].<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D581 ''Iliade'' II, 570–573]</ref> Esiste oggi una moderna unità periferica con lo [[Corinzia|stesso nome]].
 
Il parco romantico progettato dal conte Buri si svolge come un percorso attorno al castello, unico grande episodio che segna il cammino, senza altri elementi di sorpresa. Delle essenze originali molte sopravvivono ancora oggi: risultano particolarmente significative, per le loro dimensioni e bellezza, una [[Sequoiadendron giganteum|wellingtonia]], una [[Sequoia sempervirens|sequoia]] e due esemplari di [[Magnolia grandiflora]], le quali hanno una dimensione tale che le loro chiome si fondono, creando una galleria verde sotto la quale si svolge il percorso. Sui margini de ''la mara'', nella porzione meridionale del giardino, crescono invece numerose piante a foglia caduca, come ippocastani, platani, tigli, carpini neri, olmi e querce, mentre nel sottobosco si trovano aceri, biancospini, pitosfori, allori, tassi e bossi, rinvigoriti dalle acque del ruscello che raccoglie le acque delle colline che circondano Lazise e che, proprio nel parco della villa, confluiscono nel lago.<ref>{{cita|Da Sacco|pp. 84-89|dasacco}}.</ref>
===Elide===
{{vedi anche|Elide}}
L''''Elide''' occupava la parte occidentale e più pianeggiante del Peloponneso. A nord-est, era delimitata dall'[[#Acaia|Acaia]] lungo il fiume Larisso e lo sperone occidentale del monte Erimanto, e ad est confinava con l'Arcadia lungo i fiumi Errimanto e Diagone fino al monte Eleumo. Dall'Eleumo, il confine con la [[#Messenia|Messenia]] correva lungo il fiume [[Neda (fiume)|Neda]] fino al mare.
 
== Note ==
L'Elide era nominata nel "catalogo delle navi" dell'Iliade, senza citarne esplicitamente il nome (Elide, viene usato solo per il nome della città), ma erano indicate le maggiori città.<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D615 ''Iliade'' II, 615–624]</ref> Esiste oggi un'unità periferica che porta lo [[Elide (unità periferica)|stesso nome]].
 
<references/>
===Laconia===
La '''Laconia''' (chiamata anche '''Lacedemonia'''; {{lang-grc|Λακεδαίμων}}, ''Lakedaimōnia''), occupava la parte di sud-est del Peloponneso. I suoi confini erano costituiti dalle catene montuose del Parnone e del Taigeto. I confini occidentali, riguardavano la [[#Messenia|Messenia]], lungo il corso del fiume [[Koskaraka]] fino a sud della città di [[Avia (Messenia)|Abia]], e poi fino alla catena del Taigeto e poi ancora a nord seguendo la stessa catena montuosa. Il confine nord con l'[[#Arcadia|Arcadia]] seguiva le colline del Taigeto e del Parnone, in modo tale che la Laconia comprendeva tutte le sorgenti del fiume [[Eurota]]. A nord-est della catena del Parnone c'era la zona costiera di [[Cinuria]]; questa era originariamente parte dell'Argolide, ma dal periodo classico era diventata parte della Laconia. La terra tra le catene del Taigeto e del Parnone formava il cuore della Laconia; la regione costiera a est del Parnone, e a sud di Cinuria faceva anche parte della Laconia.
 
== Bibliografia ==
La Lacedemonia era una delle regioni descritte nel "catalogo delle navi" nell'Iliade.<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D581 ''Iliade'' II, 581–590]</ref> Nei periodi arcaico e classico, i Laconi furono membri dell'[[anfizionia delfica]], e condivisero i due voti dei [[Dori]] al Consiglio anfizionico. Vi è oggi una moderna unità regionale della Grecia che porta lo [[Laconia| stesso nome]].
 
* {{cita libro|AA.|VV.|Guida ai castelli del veronese|2000|Cierre|Verona|cid=aavv}}
====Storia====
* {{cita libro|Giovanni|Agostini|Lazise nella storia e nell'arte|1955|Scuola d'arte tipografica Don Bosco|Verona|cid=agostini}}
{{Vedi anche|Sparta}}
* {{cita libro|Bruno|Bresciani|Castelli veronesi|1962|Vita Veronese|Verona|cid=bresciani}}
Durante il periodo classico, la Laconia fu dominata dalla [[città-stato]] di [[Sparta]]. C'erano altri insediamenti nella regione, e la maggior parte degli abitanti non erano pieni cittadini spartani ([[Spartiati]]), ma [[Lacedemoni]] o ''[[perieci]]'' ("sub-abitanti"). Tuttavia, tutti questi cittadini e cittadine facevano parte dello stato spartano. Solo dopo l'eclissi finale del potere spartano dopo la [[Guerra contro Nabide]] il resto della Laconia si liberò dalla dominazione spartana. Tuttavia, cadde sotto il dominio della [[Lega achea]] fino a quando tutto il Peloponneso fu conquistato dai Romani nel 146 a.C
* {{cita libro|Maria Giulia|Da Sacco|Il giardino romantico veronese|1998|Canal & Stamperia|Venezia|cid=dasacco}}
* {{cita libro|Mario|Franzosi|Lazise|1974|Vita Veronese|Verona|cid=franzosi}}
* {{cita libro|Gianni|Perbellini|Castelli Scaligeri|1982|Grafiche Milani|Segrate|cid=perbellini}}
 
== Voci correlate ==
===Messenia===
{{vedi anche|Messenia}}
La '''Messenia''' occupava la parte sud-occidentale del Peloponneso. A nord aveva un confine con l'[[Elide]] lungo il [[Neda (fiume)|Neda]], da dove si dipanava il confine con l'[[#Arcadia|Arcadia]] lungo le cime dei monti Eleumo e Nomia. Il confine settentrionale con l'Arcadia correva ai piedi della catena del Taigeto, ma tutte le sorgenti del fiume Alfeo si trovavano al di fuori della Messenia. Il confine orientale con la [[#Laconia|Laconia]] correva lungo la cresta del Taigeto fino al fiume Koskaraka, e poi lungo quel fiume fino al mare, vicino alla città di [[Avia (Peloponneso)|Abia]].
 
* [[Castello Scaligero]]
Esiste oggi un'unità periferica che porta lo [[Messenia (unità periferica)|stesso nome]].
* [[Della Scala]]
* [[Castelli degli Scaligeri]]
 
==GreciaAltri centraleprogetti==
{{interprogetto|commons=Category:Castello di Lazise}}
[[File:Ancient Regions Central Greece.png|thumb|right|upright=1.4|Mappa con le antiche regioni della Grecia dell'est.]]
 
{{Lago di Garda}}
===Eniania===
{{portale|Architettura|Medioevo|Veneto}}
{{vedi anche|Eniania}}
L''''Eniania''' ({{lang-grc| Αἰνιανία}}) era una piccola antica regione della Grecia centrale a sud dell'[[antica Tessaglia]] (della quale è stato a volte considerata una parte).<ref>[http://books.google.com/books?id=4O6ls6NQI3sC&pg=PA158&dq=Aeniania&lr=&as_drrb_is=b&as_minm_is=0&as_miny_is=1980&as_maxm_is=0&as_maxy_is=&as_brr=0&hl=el&cd=2#v=onepage&q=Aeniania&f=false Marco Tullio Cicerone]</ref> Le regioni Eniania e [[Etea (regione storica)|Etea]] erano strettamente collegate, in quanto occupavano la valle del fiume [[Spercheo]], con l'Eniania che occupava la terra inferiore a nord, e l'Etea posta sulle alture a sud del fiume. I confini di queste due regioni erano costituiti da un arco di alture in direzione ovest dal [[monte Eta]] intorno a [[monte Tinfristo]], e poi a nord intorno alle sorgenti dello Spercheo, e quindi ad est fino allo sperone occidentale di [[monte Otri]]. Il confine di pianura nella valle dello Spercheo con la [[Malide]] correva approssimativamente in direzione nord-sud lungo lo Eta allo sperone occidentale dell'Otri.
 
[[Categoria:Castelli della provincia di Verona|Lazise]]
Durante i periodi arcaico e classico, gli Eniani (in greco Αἰνιᾶνες) furono membri dell'[[anfizionia delfica]], e condividevano due voti al Consiglio anfizionico con gli Etei.
[[Categoria:Architetture di Lazise]]
 
[[Categoria:Della Scala]]
===Attica===
{{vedi anche|Attica}}
L''''Attica''' si dice debba il nome da [[Attide]], figlia di [[Cranao]], che si ritene sia stato il secondo re di [[antica Atene|Atene]]. L'Attica era delimitata a est dal [[mare Egeo]], a ovest da [[Megara (Attica)|Megara]] e dal [[golfo Saronico]] e a nord dalla [[Beozia]]. Risultava separata dalla Beozia da una serie di montagne. Nei periodi arcaico e classico, gli Attici furono membri dell'anfizionia delfica e condivisero uno dei due voti degli [[Ioni]] al Consiglio anfizionico con l'[[Eubea]].
 
===Beozia===
{{vedi anche|Beozia}}
La '''Beozia''', era una regione antica della Grecia centrale, che, insieme a molte delle sue città presenti nel periodo classico, è descritta nel "catalogo delle navi", nell'Iliade.<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D459 ''Iliade'' II, 494–510]</ref> Nei periodi arcaico e classico, i Beoti erano membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti in Consiglio anfizionico.
 
===Doride===
{{vedi anche|Doride (Grecia)}}
La '''Doride''' era una regione antica della Grecia centrale, i cui abitanti, i [[Dori]], nei periodi arcaico e classico, furono membri dell'anfizionia delfica, e condivisero i loro due voti nel consiglio anfizionico con i loro consanguinei Laconiani. Si contavano quattro città: Citinio, Erineo, Boion e Pindo.
 
===Eubea===
{{vedi anche|Eubea}}
L''''Eubea''' era un'isola della Grecia centrale, il cui nome, secondo la tradizione, deriva dal greco "eu" = "bene, buono" e "bous" = "bue", riferendosi alla buona qualità della razza bovina locale. Nel periodo arcaico e classico, gli Eubei, gli abitanti dell'isola, furono membri dell'anfizionia delfica, e condivisero i loro due voti nel consiglio anfizionico con gli Ateniesi.
 
===Locride===
{{vedi anche|Locride (Grecia)|Locride Ozolia|Locride Epicnemidia|Locride Opunzia}}
La '''Locride''' era una regione antica della Grecia centrale, che però non era contigua, quindi si presume fosse divisa secondo logiche tribali. In particolare la parte orientale ("che risiedeva di fronte alla sacra Eubea"), è descritta nell'Iliade.<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D511 ''Iliade'' II, 527–535]</ref> Nel periodo arcaico e classico, i Locridi furono membri dell'anfizionia delfica, e avevano due voti nel consiglio anfizionico.
 
===Malide===
La '''Malide''' era una regione antica della Grecia centrale, i cui abitanti, i Mali, sconosciuti ad [[Omero]], nel periodo arcaico e classico, furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel consiglio anfizionico. Città principali sono Trachis, Ira, Eraclea, Lamia, Anticira ed Echino.
 
=== Megaride ===
{{vedi anche|Megara (Attica)}}
La '''Megaride''' era una regione antica della Grecia centrale, che prende il nome dalla città-stato di [[Megara (Attica)|Megara]], confinante a nord-est con l'[[Attica]], a nord-ovest con la [[Beozia]], e a sud con la [[Corinzia]], con cui divideva l'[[Istmo di Corinto]].
 
===Etea===
L''''Etea''' ({{lang-grc|Οἰταία}}) era una piccola antica regione della Grecia centrale, situata a sud della Tessaglia (della quale era talvolta considerato parte).<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0064:entry=oeniadae-geo&highlight=oetaea Dictionary of Greek and Roman Geography (1854)]</ref> Era strettamente legata alla [[Eniania]], dividendo l'ubicazione nella valle dello Spercheo (vedi sopra).
Gli Etei furono membri dell'anfizionia delfica, e condivisero i loro due voti nel consiglio anfizionico con gli Ateniesi.
 
===Focide===
{{vedi anche|Focide}}
La '''Focide''' era una regione antica della Grecia centrale, che, insieme ad alcune delle città che esistevano sul suo territorio nel periodo classico, è descritta nell'Iliade.<ref>Omero, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0134%3Abook%3D2%3Acard%3D511 ''Iliade'' II, 517–526]</ref> Nel periodo arcaico e classico, i Focesi furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel consiglio anfizionico, fino a quando non vennero espulsi dopo la [[terza guerra sacra]].
 
==Grecia occidentale==
[[File:Ancient Regions North and West Greece.png|thumb|right|upright=1.4|Mappa delle antiche regioni dell'ovest e del nord della Grecia.]]
 
===Acarnania===
{{Vedi anche|Acarnania}}
L''''Acarnania''' ({{lang-grc|Ακαρνανία}}) era una regione della [[Grecia]] occidentale che si affacciava sul [[mare Ionio]], a ovest dell'[[Etolia]], con il fiume [[Acheloo]] come confine, a nord del golfo di [[Calidone]], che è l'ingresso al [[golfo di Corinto]]. Oggi costituisce la parte occidentale dell'[[unità periferiche della Grecia|unità regionale]] dell'[[Etolia-Acarnania]]. La capitale e principale città nell'antichità era [[Stratos (Grecia Occidentale)|Stratos]]. La parte settentrionale<ref>Adages III iv 1 to IV ii 100 by Desiderius Erasmus,2005,ISBN-0802036430,page 538,"Acarnania, sulla parte nord del golfo di Corinto, era parte dell'Epiro"</ref> della Acarnania nel [[golfo di Corinto]] era considerata parte dell'[[Epiro]]. La fondazione dell'Acarnania, nella [[mitologia greca]], viene tradizionalmente ascritta a [[Acarnano]] figlio di [[Alcmeone]].
 
===Etolia===
{{vedi anche|Etolia}}
L''''Etolia''' era una regione antica della Grecia centro-occidentale, confinante con l'[[Acarnania]] ad ovest (dalla quale è separata dal fiume [[Aspropotamo]]); a nord con l'[[Epiro]] e la [[Tessaglia]]; ad est con la [[Locride Ozolia]]; e a sud, l'ingresso del [[golfo di Corinto]]. In epoca classica era divisa in due zone: ''antica Etolia'' ad ovest, dal fiume Aspropotamo a [[Eveno]] e [[Calidone]]; e ''nuova Etolia'' ad est, da Eveno e Calidone alla Locride Ozolia. Il paese aveva una fruttuosa zona costiera, ma un interno improduttivo e montuoso. Le montagne contenevano molte bestie feroci, e acquisirono la fama, nella [[mitologia greca]], di scena della caccia per il [[cinghiale di Calidone]].
 
===Aperanzia===
L''''Aperanzia'''<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0059:entry=Aperantia&highlight=aperantia Aperanzia]</ref> (Ἀπεραντία) era una piccola regione antica della Grecia centro-occidentale, posta a nord dell'Etolia. Gli abitanti, gli Aperanti, vivevano in castelli piuttosto che in vere e proprie città, in modo da potersi anche difendere dalle scorrerie dei Dolopi, gli abitanti montanari della [[Dolopia]], la regione con cui l'Aperanzia confina a nord. La stessa città principale, Aperanzia o Peranzia, era di più un castello che ospitava abitanti delle contrade vicine.
 
===Dolopia===
{{vedi anche|Dolopia}}
La '''Dolopia'''<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0059:entry=Dolopes&highlight=dolopia A Latin Dictionary]</ref> ({{lang-grc|Δολοπία}}) era una regione antica della Grecia centro-occidentale, prevalentemente montuosa<ref>[http://books.google.com/books?id=22jupg3FqdYC&pg=PA676&dq=dolopia&lr=&as_drrb_is=b&as_minm_is=0&as_miny_is=1980&as_maxm_is=0&as_maxy_is=&as_brr=0&hl=el&cd=4#v=onepage&q=dolopia&f=false An inventory of archaic and classical poleis]</ref>, ubicata a nord dell'[[Etolia]] e a sud della [[Tessaglia]]. Gli abitanti, i Dolopi, furono membri dell'anfizionia delfica, e divisero i due voti nel Consiglio anfizionico con i Perrebi. L'unica città degna di nota è Ctimene.
 
==Tessaglia==
{{Vedi anche|Antica Tessaglia}}
 
I Tessali furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel Consiglio anfizionico.
 
===Acaia Ftiotide===
L''''Acaia Ftiotide''' era uno dei quattro distretti della Tessaglia antica, i cui abitanti, gli Achei Ftiotidi, furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel Consiglio anfizionico.
 
===Estiotide===
{{vedi anche|Estiotide}}
 
L''''Estiotide''' era uno dei quattro distretti della Tessaglia antica, confinante con la Macedonia (Elimea), con la Perrebia a nord-est e a est, la Tessaliotide a sud e l'Epiro (Atamania) a ovest.
 
===Magnesia===
La '''Magnesia''' era una regione nell'orbita della Tessaglia antica, i cui abitanti, i Magneti, furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel Consiglio anfizionico. Città principali erano Melibea, Bebe, Pagase e Metone.
 
===Pelasgiotide===
{{vedi anche|Pelasgiotide}}
 
La '''Pelasgiotide''' era uno dei quattro distretti della Tessaglia antica, i cui abitanti, ormai di stirpe greca, prendono il nome dai Pelasgi, nome con cui gli antichi greci designavano le popolazioni preelleniche già ai loro tempi estinti. Confina a nord e a est con la Magnesia, a sud con l'Acaia Ftiotide, a sud-ovest con la Tessaliotide e a nord-ovest con la Perrebia.
 
===Perrebia===
{{vedi anche|Perrebia}}
 
La '''Perrebia''' era una regione nell'orbita della Tessaglia antica, confinante a nord-ovest e a nord con la Macedonia (Elimea e Pieria), a est ha un breve sbocco a mare, a sud-est con la Pelasgiotide, a sud-ovest con la Tessaliotide, a ovest con l'Estiotide. Gli abitanti, i [[Perrebi]], furono membri dell'anfizionia delfica e disponevano di due voti nel Consiglio anfizionico che divisero con i Dolopi.
 
===Tessaliotide===
{{vedi anche|Tessaliotide}}
 
La '''Tessaliotide''' era uno dei quattro distretti della Tessaglia antica, confinante a nord con l'Estiotide, a est con l'Acaia Ftiotide, a sud con la Dolopia e a ovest con l'Epiro (Atamania).
 
==Epiro==
[[File:Ancient Regions Epirus and Macedon.png|right|thumb|upright=1.4|Mappa delle regioni dell'antico Epiro e della Macedonia.]]
{{vedi anche|Antico Epiro}}
 
===Anfilochia===
L''''Anfilochia''' era una regione dell'Epiro antico, confinante a est con la Dolopia e a ovest con il golfo d'Ambracia, che deve il nome dai suoi abitanti, gli Anfilochi. Questi sono sicuramente greci ma avevano un dialetto più lontano dalla parlata greca classica letteraria, fin tanto da essere considerati barbari dallo stesso Filippo V di Macedonia. Le loro principali città erano Argo Anfilochico, Idomene e Olpe.
 
===Atamania===
L''''Atamania''' era una regione dell'Epiro antico, che occupava l'alto corso dell'[[Acheloo]], nella vallata dell'Inaco, e confinava con la Tinfea a nord-ovest, con la Tessaglia (Estiotide e Tessaliotide) a nord-est e ad est, con la Dolopia a sud-est e con l'Aperanzia a sud. Era chiamata così dal nome dei suoi abitanti, gli Atamani, i cui centri principali erano Argitea e Ateneo.
 
===Atintania===
L''''Atintania''' era una regione dell'Epiro antico, nella sua parte nord-orietale e sulla sponda destra del fiume [[Aoos|Aoo]], che all'incirca lo separa ad occidente dalla Caonia. Gli abitanti, gli Atintani, erano molto probabilmente di stirpe greca in quanto epirotici.
 
===Caonia===
{{vedi anche|Caonia}}
La '''Caonia''' ({{lang-grc|Χαονία}}) era una regione dell'Epiro antico al confine con l'[[Illiria]], chiamata così dai suoi abitanti, i [[Caoni]].<ref>Errington, Malcolm. ''A History of Macedonia''. University of California Press, 1990.</ref><ref>The Cambridge Ancient History: Vol. 6, the Fourth Century BC.</ref>Essi erano stanziati fino ai [[monti Acrocerauni]] e confinavano a sud con la Tesprozia, dal quale erano separati per mezzo del fiume Thyamis (l'attuale [[Kalamas (fiume)|Kalamas]]); la parte più meridionale del loro insediamento era la [[pianura di Cestrine]]. Le sue città principali erano [[Fenice (città)|Fenice]] e Butroto, l'attuale [[Butrinto]]. Secondo [[Virgilio]], [[Caone]] fu l'[[eponimo]] antenato dei Caoni.<ref>Virgilio. ''Eneide'', 3.295.</ref>
 
===Dassaretide===
La '''Dassaretide''' era una regione dell'Epiro antico al confine con l'[[Illiria]], che prende il nome dagli abitanti Dassareti, il cui centro principale era la città di Licnido, l'attuale [[Ocrida]], nell'[[Albania]] meridionale.
 
===Molosside===
La '''Molosside''' era una regione dell'Epiro antico, che prende il nome dai suoi abitanti, i Molossi ({{Lang-grc|Μολοσσοί}} ''Molossoi''), i quali erano stanziati in questa zona sin dal [[Grecia micenea|periodo miceneo]].<ref>Lewis Boardman, 1994, pp. 430, 433–434</ref><ref> Wilkes, 1995, p. 104</ref><ref>Errington, 1990, p. 43</ref><ref>Borza, 1992, pp. 62, 78, 98</ref><ref>Boardman Hammond, 1982, p. 284</ref><ref>Hammond, 1998</ref><ref>Encyclopædia Britannica ("Epirus"), 2013</ref><ref>Hornblower, Spawforth, Eidinow, 2012, p. 966: "Molossi: nome di una tribù che aveva costituito uno stato formale (''koinon'') in Epiro, che si originò a nord del Pindo."</ref> Essi confinavano a nord con l'[[Illiria]], a nord-est con la [[Caonia]] e a sud con la [[Tesprozia]]. La principale città era [[Dodona]], dove era sito un santuario oracolare dedicato a Zeus, meta di tantissimi pellegrinaggi, sul cui controllo si basò la federazione epirotica e il prestigio dei Molossi all'interno delle relative tribù.
 
===Paravea===
{{vedi anche|Paravea}}
La '''Paravea''' ({{lang-grc|Παραυαία}}) era una regione dell'Epiro antico.<ref>The Cambridge ancient history: The Hellenistic world, Part 2, by Frank William Walbank, 1989, ISBN 0-521-23446-8, page 461: "e Paravea al confine tra Epiro e Macedonia"</ref> Gli abitanti erano i Paravei, chiamati così in quanto vicini al fiume Aua (l'attuale [[Aoos |Voiussa]]).
 
===Tesprozia===
La '''Tesprozia''' era una regione dell'Epiro antico, che deve il nome ai suoi abitanti, i Tesproti. Essa confinava a nord con la Caonia, dal quale erano separati per mezzo del fiume Thyamis, l'attuale [[Kalamas (fiume)|Kalamas]], a nord-est con la Molosside, a sud-est con il golfo di Ambracia, e a ovest era bagnata dal mare Ionio, pur non avendo porti. Il loro territorio comprendeva il santuario oracolare dedicato a Zeus di Dodona fino al V secolo a. C., dopo il quale questo si è trovato nelle mani dei Molossi.
 
===Tinfea===
La '''Tinfea''' era una regione dell'Epiro antico, confinante con la Macedonia e comprendente la valle alta del [[Peneo (fiume)|Peneo]], dove è sita una montagna che era molto probabilmente l'antico [[monte Tinfe]], da dove si narra nasca il fiume [[Aratto (fiume)|Aratto]]. Prende il nome dai suoi abitanti, i Tinfei, citati come aventi origini non del tutto sicure (alcuni pensano siano Macedoni, altri Etolici, altri ancora Epirotici), i quali avevano fondato città come Eginio e Tinfea; quest'ultima è citata come Trampia o ancora Stinfea (abitanti Stinfei e monte Stinfe), e per questo si pensa sia connessa al distretto della Stinfalide.
 
==Macedonia==
{{vedi anche|Regno di Macedonia}}
La '''Macedonia''' ({{lang-grc|Μακεδονία}}) era un antico regno ubicato nella parte nord-orientale della [[penisola greca]],<ref name=britannica>{{Cita web|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/354266/Macedonia|titolo=Macedonia|anno=2008|sito=[[Encyclopædia Britannica]]|editore=Encyclopædia Britannica Online|accesso=3 novembre 2008}}</ref> confinante con la [[antica Tessaglia|Tessaglia]] a sud, l'[[antico Epiro|Epiro]] e l'[[Illiria]] a ovest, la [[Peonia (regione storica)|Peonia]] a nord, avendo raggiunto in qualche punto il 42^ parallelo, e la [[Tracia]] ad est, essendosi estesa in seguito fino all'[[Vardar|Assio]] e allo [[Struma (fiume)|Strimone]]. I suoi abitanti, i Macedoni, devono il loro nome all'aggettivo greco "makednos" = "eccelso", con riferimento probabilmente alla posizione altolocata tra le montagne. Gli antichi greci distinguevano già delle regioni della Macedonia: inferiore, superiore e orientale, ciascuna delle quali divisa in sottoregioni.
 
===Macedonia inferiore===
La '''Macedonia inferiore''' è stata il primo nucleo del [[Regno di Macedonia]], avendo in se le due capitali: [[Ege]] e [[Pella]], corrispondente alla sua zona meridionale e quindi più vicina a sbocchi sul [[Mar Egeo]].
 
====Bottiea====
La '''Bottiea''' o '''Bottice''' era una sottoregione antica della Macedonia inferiore, al confine con la [[penisola Calcidica]], che prende il nome dai suoi abitanti, i Bottiei, di stirpe Peonica e distinti tra quelli macedoni e quelli calcidici. La città principale è [[Spartolo]].
 
====Pieria====
La '''Pieria''' era una stretta sottoregione costiera antica della Macedonia inferiore, sita sul golfo Termaico, tra le foci del [[Peneo (fiume)|Peneo]] e dell'[[Aliacmone]] e a est dell'[[monte Olimpo|Olimpo]]. Prende il nome dai suoi abitanti, i Pieri, di antichissima e vasta origine Tracica. Tra le città più importanti ci sono Fila, Eraclio, Dion, Pidna e Metone.
 
====Almopia====
L''''Almopia''' o '''Enozia''', conosciuta anche come '''Moglena''' nel Medioevo, era una sottoregione antica della Macedonia inferiore, sita nella fertile valle fra il Pajak e il Nidze Planina. Gli abitanti erano noti come Almopi o Enoti.
 
====Emazia====
L''''Emazia''' era una sottoregione antica della Macedonia inferiore, sita fra la città di Beroea ([[Veria|Verria]]) e il fiume Assio; essa da vari autori è citata come sinonimo di Macedonia in generale, ma dagli storici del [[V secolo]] a. C. viene usata in modo controverso come sinonimo di quella regione chiamata Bottiea: per questo gli studiosi pensano che l'Emazia indichi a livello etimologico ("àmathos"/"Emathìa" = "sabbia" in greco) la sabbiosa pianura costiera. Le città principali sono Edessa, Pella e Berea.
 
===Macedonia superiore===
La '''Macedonia superiore''' era una regione della Macedonia corrispondente alla sua zona settentrionale, e teatro delle prime conquiste dei suoi re.
 
====Elimea====
L''''Elimea''' o '''Elimiotide/Emmiotide''' era una sottoregione antica della Macedonia superiore, originariamente facente parte dell'Epiro, e avente una dinastia di regnanti a se stante, probabilmente imparentata con gli [[Argeadi]]. La città principale si chiama, anch'essa, Elimea.
 
====Orestide====
L''''Orestide''' o '''Orestiade''' era una sottoregione antica della Macedonia superiore, a nord della Molosside epirotica, tra l'Elimiotide e la Lincestide, sulle vette che fanno da separatrici del bacino dei fiumi [[Aunte]] dell'Epiro e [[Aliarto]] della Macedonia. Prende il nome dai suoi abitanti, gli Oresti, di ceppo epirotico, che secondo la tradizione devono il nome al personaggio mitologico [[Oreste]], rifugiatosi qui dopo aver ucciso la madre [[Clitennestra]], e fondatore quindi della città Argo Orestica.
 
====Lincestide====
La '''Lincestide''' era una sottoregione antica della Macedonia superiore, tra questa e l'[[Illiria]] nella fertile valle del fiume [[Erigone]]. La capitale era Herakleia, la futura Pelagonia, quindi vicino all'omonima sottoregione dei Pelagoni.
 
====Eordea====
L''''Eordea''' era una sottoregione antica della Macedonia superiore, confinante a ovest con la Lincestide, a nord con la Pelagonia e a sud con l'Elimiotide. Prende il nome dai suoi abitanti, gli Eordi, e la città principale si chiama, anch'essa, Eordea.
 
===Pelagonia===
{{Vedi anche|Pelagonia (regione)}}
La '''Pelagonia''' era una regione antica della Macedonia, che deve il nome ai suoi abitanti, i Pelagoni, connessi in qualche modo ai Pelasgi pregreci. La città più importante è una antica Eraclea, chiamata in seguito Pelagonia, sita in un punto strategico per difendere la Macedonia dalle incursioni di altri popoli, come gli Illiri.
 
==Colonie greche==
[[File:Map of Archaic Greece (English).jpg|thumb|upright=1.4|right|Struttura politica dell'antica Grecia]]
{{vedi anche|Colonie greche}}
 
===Magna Grecia===
{{vedi anche|Magna Grecia}}
 
===Asia Minore===
{{vedi anche|Ionia|Esapoli dorica|Eolide}}
 
==Note==
{{references}}
 
==Bibliografia==
*[[Omero]], ''[[Iliade]]''
*[[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''
*[[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''Descrizione della Grecia''
*Bunson, Matthew (1994). ''Encyclopedia of the Roman Empire''. New York: Facts on File Inc.
 
{{portale|antica Grecia}}
 
[[Categoria:Suddivisioni antiche della Grecia]]