LZ 129 Hindenburg e Villa Varda: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{Infobox aeromobile
|nome edificio = Villa Varda
|Aeromobile = dirigibile
|immagine = Villa Varda - Brugnera - panoramio (1).jpg
|Nome = LZ 129 ''Hindenburg''
|didascalia =
|Immagine = Zeppelin Postkarte 1936 a.jpg
|paese = ITA
|Didascalia = Il LZ 129 durante il varaggio del [[1936]]
|divamm1 = {{simbolo|CoA of Friuli-Venezia Giulia.png}} [[Friuli Venezia Giulia]]
|Tipo = trasporto passeggeri
|città = San Cassiano di Livenza
|Equipaggio = 61
|indirizzo = Via Villa Varda, 7
|Progettista =
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|Costruttore = {{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Luftschiffbau Zeppelin GmbH]]
|periodo costruzione =
|Cantieri = [[Friedrichshafen]]
|inaugurazione =
|Data_ordine =
|ricostruito =
|Data_impostazione =
|stile =
|Data_varo = [[26 marzo]] [[1936]]
|uso =
|Data_accettazione =
|altezza =
|Data_primo_volo = [[4 marzo]] [[1936]]
|altezza antenna/guglia =
|Matricola = D-LZ 129
|altezza tetto =
|Data_entrata_in_servizio = [[31 marzo]] [[1936]]
|altezza ultimo piano =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Volipiani =
|area calpestabile =
|Destino_finale = distrutto in seguito ad incendio in fase di attracco il [[6 maggio]] [[1937]]
|costo =
|Utilizzatore_principale =
|architetto =
|Proprietario = Deutsche Zeppelin-Reederei GmbH
|ingegnere =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplariappaltatore =
|Costo_unitariocostruttore =
|Sviluppato_dalproprietario =
|Altre_varianticommittente =
|Tavole_prospettiche =
|Struttura = Dirigibile rigido
|Lunghezza = 245 [[Metro|m]]
|Diametro = 41,2 m {{dxn|<ref name=Diametro>Talvolta come diametro massimo sono considerati 46,8 m: Diametro massimo aeronave, considerando le eliche propulsive</ref>}}
|Altezza = 4,7{{dxn|<ref name=Altezza>Altezza aeronave da terra, con carrello estratto</ref>}}
|Volume = 200.000 [[metro cubo|m³]] {{dxn|<ref name=Volume>Le celle erano in genere riempite al 95 %, per un volume complessivo di 195.000 di gas</ref>}}
|Gas = [[idrogeno]] in 16 celle
|Rivestimento =
|Peso_a_vuoto = 118.000 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri = 50 <br />72 dopo le modifiche dell'inverno [[1936]]-[[1937]]
|Cabine =
|Capacità = 60 [[Tonnellata|ton]]
|Capacità_combustibile =
|Motore = 4 motori V16 diesel
Daimler Benz LOF 6 VL2 da 900<ref name=Motore>I 900 CV sono intesi come erogazione continua; la potenza massima dei motori poteva arrivare a 1.200 CV</ref> CV ciascuno
|Potenza =
|Spinta =
|Velocità_max =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Autonomia = 16 500 [[Chilometro|km]]
|Raggio_azione =
|Quota di servizio =
|Tangenza =
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
|Impieghi_sperimentali =
|Record = [[Aeromobile]] più grande mai costruito, assieme alla aeronave gemella LZ 130 Graf Zeppelin II
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = Dati estratti da Zeppelins<ref> German Airships 1900-40 - New Vanguard ­ 101Charles Stephenson, Ian Palmer, ''Zeppelins: German Airships 1900-40 - New Vanguard ­ 101'', Osprey Publishing, 2004 ISBN 1-84176-692-5</ref>
}}
'''Villa Varda''' è una [[villa veneta]] di [[Brugnera]] ([[provincia di Pordenone|PN]]), ubicata nella frazione [[San Cassiano di Livenza]].
L<nowiki>'</nowiki>'''LZ 129 ''Hindenburg''''' è stato il più grande oggetto volante mai costruito. Era uno [[zeppelin]] [[Germania|tedesco]] e portava il nome del [[Presidente della Germania]], [[Paul von Hindenburg]].
 
== Storia ==
Il [[toponimo]] della villa trova le sue origini probabilmente nel termine ''Guarda'' o ''Guardia'', forse dovuto alla presenza di qualche opera difensiva preesistente ''in loco''.
=== Sviluppo ===
Aveva una struttura innovativa, interamente in [[alluminio]]: 245 m di lunghezza (24 m in meno del [[RMS Titanic|Titanic]]) e 46,8 m di diametro, conteneva 211.890 m³ di gas divisi in 16 scomparti, con una spinta utile di 112 tonnellate, ed era spinto da quattro motori da 1200 [[cavallo vapore|CV]] (890&nbsp;kW), che gli consentivano una velocità massima di 135&nbsp;km/h. Poteva portare 72 passeggeri (50 nei voli transatlantici) ed aveva un equipaggio di 61 uomini.
 
La struttura trova le sue origini nel [[XV secolo]], quando la nobile famiglia [[Bergamo|bergamasca]] dei Mazzoleni divenne proprietaria di vaste estensioni in località ''Varda'' e vi costruì una propria residenza.
Per motivi aerodinamici, i passeggeri erano alloggiati all'interno del corpo del dirigibile, piuttosto che nelle gondole. Il rivestimento era in cotone, drogato con ossido di [[ferro]] e acetato butirrato di cellulosa impregnato con polvere d'alluminio.
 
Nel [[1670]] Fabio Mazzoleni, ultimo erudito esponente della famiglia, annesse alla villa una [[cappella]], inserita tra il verde del parco, nella quale progettò la propria sepoltura. Per mancanza di eredi la villa fu lasciata inizialmente a Ottavio Negri, zio di Fabio, ma poi passò a numerosi proprietari, tra i quali si ricordano gli ultimi, i Morpurgo: a metà [[XIX secolo]] tale casata, oltre a restaurare gli edifici, diede, per volontà di Carlo, l'aspetto attuale al parco, con adeguamento alla moda vigente dei parchi all'inglese; Mario Morpurgo invece si ricorda per aver lasciato in eredità Villa Varda e l'intera tenuta di San Cassiano alla Curia.
Costruito dalla [[Luftschiffbau Zeppelin GmbH]] nel [[1935]] al costo di 500.000£, fece il suo primo volo nel marzo del [[1936]] e completò una doppia traversata atlantica nel tempo record di 5 giorni, 19 ore e 51 minuti, nel luglio dello stesso anno.
 
Ultimo e attuale proprietario è la Regione [[Friuli-Venezia Giulia]], che ne ha fatto un parco comunale aperto a tutti.
L'''Hindenburg'' era stato pensato per essere riempito con [[elio]], ma un embargo militare statunitense su questa sostanza, costrinse i tedeschi ad utilizzare l'altamente infiammabile [[idrogeno]]. Conoscendo i rischi che l'idrogeno comportava, gli ingegneri impiegarono diverse misure di sicurezza per evitare che l'idrogeno causasse incendi in caso di perdite, e trattarono il rivestimento dell'aeronave per prevenire le scintille elettriche che potevano causare il fuoco.
 
Dal 2016 al 2017 il complesso è stato oggetto di lavori di restauro grazie alla donazione della famiglia '''Maccan di Villanova''', proprietaria delle [[Friul Intagli Industries]], la quale ha inziato la proria produzione di vini autoctoni friulani promuovendo l'immagine della Villa anche all'estero.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1986-127-05, Bau des Luftschiffs LZ 129 "Hindenburg".jpg|left|thumb|Ai tempi della costruzione.]]
[[File:Bundesarchiv Bild 147-0640, Luftschiff Hindenburg (LZ-129), Speisesaal.jpg|250px|right|thumb|La sala
pranzo.]]
 
<ref>http://www.ilfriuli.it/articolo/Cronaca/I_soldi_dei_privati_fanno_risplendere_Villa_Varda_/2/164995</ref><ref>http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2016/06/08/pordenone-avviati-i-lavori-per-riqualificare-villa-varda-43.html?ref=search</ref><ref name=IZC>http://www.nuovaizc.it/project/restauro-facciate-e-copertura-di-villa-varda-brugnera/</ref>
<ref>https://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/01/29/news/villa-varda-restauro-al-via-maccan-finanzia-i-lavori-1.12864785</ref>
<ref>http://www.northberkeleyimports.com/wordpress/project/societa-agricola-villa-varda/</ref>
<ref>https://www.winespectrum.com/wine/V3348/</ref>
 
== Descrizione ==
[[File:Brugnera - Villa Varda, il parco col Livenza - Foto di Paolo Steffan.jpg|thumb|left|Il parco col [[Livenza]]]]
 
Villa Varda si presenta come una villa padronale immersa nel suo grande parco, che si estende lungo le rive del [[Livenza]].
 
Il parco, occupato da un rigoglioso [[bosco]], costituito in origine da specie arboree autoctone, conserva al suo interno strutture di valore architettonico:
* un'[[aranciera]] sovrastata da una [[terrazza]] [[balaustra]]ta in pietra
* una cappella gentilizia in [[architettura neogotica|stile neogotico]]
* una [[ghiacciaia]], rimaneggiata nel [[1932]], quando le venne sovrapposta una torre merlata.
 
Il parco presenta attualmente una varietà arborea che si slega dall'originario assetto, con molti esemplari secolari di importazione. Tra gli alberi hanno importanza un [[libocedro]] (''[[Calocedrus decurrens|Libocedrus decurrens]]'') che cresce di fronte alla villa, una [[sofora]] (''Sophora japonica'') in riva al fiume; alcune [[fotina|fotine]] (''Photinia serrulata''), alcuni [[ginepro|ginepri]] della [[Virginia]] (''Juniperus virginiana'') e pini nepalesi (''Pinus wallichiana'').
[[File:Schloss Varda Venetien 27.7.18. (BildID 15622135).jpg|thumb|La villa nel 1918]]
 
==Note==
 
<references/>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
=== Incidenti ===
Il [[6 maggio]] [[1937]] alle 19:25 l'Hindenburg prende fuoco e viene completamente distrutto, nel giro di circa mezzo minuto, mentre cerca di attraccare al pilone di ormeggio della Stazione Aeronavale di [[Lakehurst]] nel [[New Jersey]]. Anche se il disastro è famoso, delle 97 persone a bordo, solo 36 morirono (13 passeggeri, 22 membri dell'equipaggio, e un membro dell'equipaggio a terra).
 
Il [[disastro]] è ricordato a causa della sua straordinaria copertura da parte di [[cinegiornale|cinegiornali]], fotografi e della testimonianza radiotrasmessa dal campo d'atterraggio dell'annunciatore [[Herbert Morrison]]. Le parole di Morrison non vennero trasmesse se non il giorno dopo, ma rimasero celebri le parole pronunciate al momento dell'impatto: "''Oh, the humanity!''".
 
Parti del suo racconto vennero in seguito sovrapposte alle sequenze del [[Cinegiornale sul disastro dell'Hindenburg|cinegiornale]] (dando la scorretta impressione, ad alcuni spettatori moderni abituati alla televisione dal vivo, che le parole e le immagini siano sempre state assieme).
 
C'erano stati diversi incidenti con altre aeronavi (nessuna delle quali della ditta [[Zeppelin]]), prima dell'incendio dell'''Hindenburg'', principalmente a causa del cattivo tempo. Comunque, gli Zeppelin avevano accumulato un record impressionante in fatto di sicurezza. Ad esempio, il [[LZ 127 Graf Zeppelin|Graf Zeppelin]] aveva volato tranquillamente per più di un milione e mezzo di chilometri, comprendenti la prima circumnavigazione completa del globo. La Luftschiffbau Zeppelin era molto orgogliosa del fatto che nessun passeggero si fosse mai fatto un graffio sulle sue aeronavi.
 
L'[[incidente aereo|incidente]] dell'''Hindenburg'' tuttavia cambiò tutto. La fiducia del pubblico nelle aeronavi venne mandata completamente in frantumi dalle spettacolari sequenze cinematografiche e dalle registrazioni sonore della scena. A causa della vivida pubblicità, i trasporti con gli Zeppelin giunsero al capolinea immediatamente. L'evento segnò la fine dell'epoca del trasporto passeggeri su gigantesche aeronavi rigide.
 
=== Teorie sulle cause del disastro ===
Questioni e controversie circondano l'incidente ancor oggi. Ci sono due punti principali di contesa:
# Come scoppiò l'incendio;
# Perché il fuoco si diffuse così rapidamente.
 
All'epoca, il [[sabotaggio]] veniva spesso avanzato come causa dell'incendio, in particolare da [[Hugo Eckener]], ex capo della Luftschiffbau Zeppelin e "grande vecchio" delle aeronavi tedesche. Gli Zeppelin erano largamente visti come simboli della Germania e del potere [[Nazismo|Nazista]]. Come tali, erano un bersaglio invitante per gli oppositori del regime. Comunque, nessuna prova evidente a supporto di questa teoria venne mai prodotta alle audizioni formali su questa questione.
Anche se le prove non sono affatto conclusive, si può dare un certo sostegno alla teoria alternativa che l'incendio scoppiò a causa di una scintilla causata dall'accumulo di [[elettricità statica]]. I sostenitori della "scintilla statica" fanno il seguente ragionamento:
 
[[File:Hindenburg burning.jpg|300px|thumb|right|Il disastro dell'Hindenburg]]
L'involucro dell'aeronave non era costruito in modo da permettere alla sua carica di distribuirsi uniformemente, ed era separato dall'[[intelaiatura]] in alluminio da funi isolanti in [[ramiè]], una fibra vegetale. Il dirigibile passò attraverso un fronte di aria umida. Il pilone di approdo era bagnato e quindi conduttivo.
 
Quando l'aeronave si mosse attraverso l'aria umida, l'involucro si caricò. Quando il pilone bagnato si connesse alla struttura di alluminio lo mise a terra. La messa a terra della struttura provocò una scarica elettrica che andò dall'involucro all'intelaiatura in alluminio. I testimoni riportarono di aver visto un bagliore simile a un [[fuoco di Sant'Elmo]].
 
La controversia sul rapido diffondersi delle fiamme cerca per lo più di capire se incolpare principalmente l'uso dell'idrogeno o la copertura infiammabile usata per la parte esterna del tessuto che costituiva l'involucro.
 
I sostenitori della teoria del "tessuto infiammabile" asseriscono che la copertura estremamente infiammabile in ossido di ferro e acetato butirrato di cellulosa impregnato di alluminio può aver preso fuoco a causa della statica atmosferica, producendo una falla attraverso la quale l'idrogeno sarebbe fuoriuscito. Dopo il disastro gli ingegneri della compagnia degli Zeppelin determinarono che questo tipo di materiale, usato solo sull'''Hindenburg'', era più infiammabile di quello usato per l'involucro delle aeronavi precedenti. L'acetato butirrato di cellulosa è ovviamente infiammabile, ma l'ossido di ferro incrementa l'infiammabilità della polvere di alluminio. Infatti l'ossido di ferro e l'alluminio possono essere usati come componenti per il carburante solido dei [[Razzo|razzi]].
 
L'idrogeno brucia senza fiamma (emettendo luce nello spettro [[ultravioletto]]) quindi le fiamme visibili (vedi foto a lato) non possono essere state causate da quest'ultimo. Inoltre, le riprese cinematografiche mostrano l'incendio che si propaga verso il basso. L'idrogeno, essendo meno denso dell'aria, brucia verso l'alto. Alcuni hanno speculato sul fatto che il governo tedesco diede la colpa all'idrogeno, allo scopo di mettere in cattiva luce l'embargo statunitense sull'elio, di cui gli Stati Uniti erano l'unico produttore.
 
In aggiunta, l'idrogeno, normalmente inodore, sull'''Hindenburg'' era "aromatizzato" con l'[[aglio]], in modo da poter individuare eventuali perdite, e nessuno riportò alcun odore di aglio durante il volo o durante la fase di atterraggio precedente al disastro.
 
Si è anche fatto notare che nessuna delle vittime morì bruciata dall'idrogeno. Delle 35 vittime, 33 morirono perché saltarono dall'aeronave.
 
Gli oppositori alla teoria del "tessuto infiammabile" sostengono che questa è un'analisi sviluppata di recente allo scopo di deviare la preoccupazione dell'opinione pubblica sulla sicurezza dell'idrogeno. Secondo loro, la teoria del "tessuto infiammabile" non riesce a rendere conto di molti fatti importanti di questo caso.
 
Negli ultimi anni è stata pubblicata un'altra teoria riguardo al disastro: l'Hindenburg viaggiava con diverse ore di ritardo e quando arrivò a destinazione il tempo atmosferico non era dei migliori; questi due fattori fecero si che il capitano ormai esausto ordinò un'improvvisa virata prima a destra poi a sinistra per permettere l'allineamento del dirigibile col vento e favorirne l'attracco; senza aspettare che le condizioni meteorologiche migliorassero.
Queste due violente virate provocarono la rottura di uno dei tanti cavi elettrici che passavano all'interno dell'Hindenburg andando a frustare le cisterne dell'idrogeno permettendo la fuoriuscita del gas che a contatto con l'elettricità cominciò a bruciare senza fiamma (tipico dell'idrogeno).
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto pochi secondi prima dell'incendio una luce sulla parte posteriore del mezzo (idrogeno che cominciava a bruciare) e successivamente le fiamme causate dal contatto del gas con il rivestimento esterno del dirigibile.
Coloro che formularono questa ipotesi andranno a scoprire poco dopo che l'Hindenburg non era stato progettato per effettuare virate strette e che si raccomandasse all'equipaggio di guida di effettuare manovre piuttosto ampie in fase d'attracco e di volo.
 
[[File:Deutsche Zeppelin Reederei flag.jpg|200px|left|thumb|Lo stemma del ''Deutsche Zeppelin Reederei''.]]
 
== Riferimenti al disastro ==
* Un film intitolato ''[[Hindenburg (film)|Hindenburg]]'', diretto da [[Robert Wise]], venne distribuito nel [[1975]]. È un [[Thriller (genere)|thriller]] altamente speculativo, che ritrae una [[teoria del complotto|cospirazione]] che porterà alla distruzione dell'aeronave.
* La copertina del [[Led Zeppelin (album)|primo album]] dei [[Led Zeppelin]] raffigura un'immagine dell'incidente dell'Hindenburg, realizzata dall'artista [[George Hardie]].
* La celebre trasmissione radiofonica ''[[La guerra dei mondi (radio)|La guerra dei mondi]]'', realizzata da [[Orson Welles]] nel [[1938]], si ispirò allo stile del reportage del disastro dell'Hindenburg.
* Il musicista blues [[Leadbelly]] ha scritto una canzone intitolata "The Hindenburgh Disaster", dedicata all'incidente dell'Hindenburg.
* Nell'episodio dei [[Simpsons]] [[Episodi de I Simpson (quarta stagione)|Lisa la reginetta di bellezza]] (''Lisa the Beauty Queen''), [[Barney Gumble|Barney]] sta manovrando il "Duff Blimp" (una [[parodia]] dell'Hindenburg) e dopo una brusca virata il dirigibile esplode. [[Kent Brockman]] commenta con le parole di Morrison: "''Oh, the humanity!''".
* Nell'episodio dei [[I Griffin|Griffin]] [[Episodi de I Griffin (quarta stagione)#Amicizia tradita|Amicizia tradita]] (''The Cleveland-Loretta Quagmire''), [[Peter Griffin|Peter]] parla di numerose invenzioni, tra cui l'"Hindenpeter". Nel finale della scena il dirigibile precipita sulla casa del vicino di casa [[Joe Swanson|Joe]] ed esplode.
* Il primo atto di 'Three Tales', una video opera del compositore americano [[Steve Reich]] e della video artista [[Beryl Korot]], dal titolo 'Hindenburg' narra del disastro famoso Zeppelin del [[1937]].
* In una striscia delle [[Sturmtruppen]] di [[Bonvi]], in cui un goffo plotone di esecuzione tenta invano e a più riprese di fucilare un prigioniero, una delle raffiche che mancano il condannato colpisce un dirigibile, facendolo precipitare vicino al plotone di esecuzione. Sul fianco del dirigibile si può leggere la scritta "Hindemburg".
* Il gruppo progressivo italiano [[Area]] ha scritto una canzone chiamata "L'Abbattimento dello Zeppelin".
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{en}} Charles Stephenson, Ian Palmer, ''Zeppelins: German Airships 1900-40 - New Vanguard ­ 101'', Osprey Publishing, 2004 ISBN 1-84176-692-5
 
== Voci correlate ==
* [[Dirigibile]]
* [[Elenco degli zeppelin]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogettoInterprogetto|commons=Category:LZ_129_HindenburgVilla Varda}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.villavarda.it/index.php?id=2881|titolo=Descrizione della villa nel sito ufficiale}}
* {{lingue|de|en}} [http://www.ezep.de/ www.eZEP.de] Sito web filatelico della posta dello zeppelin/gruppo di studio degli aerogrammi zeppelin
 
* {{cita web
=== Video ===
|url = http://irvv.regione.veneto.it/xw/lod/front/file/86139.pdf
{{mvideo}}
|titolo = Villa Mazzoleni, Negri, Amalteo, Giacomuzzi Caine, Morpurgo de Nilma, detta “Villa Varda”
 
|accesso = 1º marzo 2018
{{Luftschiffbau Zeppelin}}
|editore = [[IRVV]]
{{Portale|aeronautica|catastrofi|trasporti}}
|urlmorto = no
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180301100554/http://irvv.regione.veneto.it/xw/lod/front/file/86139.pdf
|dataarchivio = 1º marzo 2018
}}
 
{{portale|architettura|Friuli-Venezia Giulia}}
[[Categoria:Dirigibili]]
[[Categoria:Incidenti e disastri aerei]]
 
[[Categoria:Ville di Brugnera|Varda]]
[[az:Hindenburq (dirijabl)]]
[[bg:Хинденбург]]
[[ca:LZ 129 Hindenburg]]
[[cs:LZ 129 Hindenburg]]
[[cy:LLE 129 Hindenburg]]
[[da:LZ 129 Hindenburg]]
[[de:LZ 129]]
[[en:LZ 129 Hindenburg]]
[[es:Dirigible Hindenburg]]
[[et:Hindenburg]]
[[fi:Hindenburg (zeppeliini)]]
[[fr:LZ 129 Hindenburg]]
[[he:הינדנבורג (ספינת אוויר)]]
[[hu:LZ 129 Hindenburg]]
[[hy:Հինդենբուրգ (դիրիժաբլ)]]
[[id:Musibah Hindenburg]]
[[is:LZ 129 Hindenburg]]
[[ja:LZ 129 (飛行船)]]
[[ko:LZ 129 힌덴부르크]]
[[ml:LZ 129 ഹിൻഡെൻബർഗ്]]
[[ms:Malapetaka Hindenburg]]
[[nl:LZ129 "Hindenburg"]]
[[no:Luftskipet «Hindenburg»]]
[[pl:LZ 129 Hindenburg]]
[[pt:LZ 129 Hindenburg]]
[[ro:LZ 129 Hindenburg]]
[[ru:Гинденбург (дирижабль)]]
[[simple:LZ 129 Hindenburg]]
[[sk:Hindenburg (vzducholoď)]]
[[sv:Luftskeppet Hindenburg]]
[[th:แอลแซด 129 ฮินเดนบวร์ก]]
[[tr:LZ 129 Hindenburg]]
[[uk:LZ 129 «Гінденбург»]]
[[zh:興登堡號飛船]]