Discussione:Ragusa (Croazia) e Diocesi di San Cristóbal de Las Casas: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
+note
 
Riga 1:
{{diocesi della chiesa cattolica
ok, ho capito [[Utente:Iron Bishop|Iron Bishop]] 09:15, Lug 8, 2004 (UTC)
|immagine=San Cristóbal de Las Casas 18.jpg
|nome=[[Diocesi]] di [[San Cristóbal de Las Casas]]
|latino=Dioecesis Sancti Christophori de Las Casas
|titolo=[[vescovo]]
|titolare=[[Rodrigo Aguilar Martínez]]
|coadiutore=
|ausiliari=
|emeriti=Felipe Arizmendi Esquivel
|vicario=
|stato=Messico
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|eretta=19 marzo [[1539]]
|stemma=
|mappa=Roman Catholic Diocese of San Cristóbal de las Casas in Mexico.jpg
|mappacollocazione=
|mappaprovincia=
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]]
|regione=[[Regione ecclesiastica Pacífico-Sur|Pacífico-Sur]]
|battezzati=1.339.000
|popolazione=1.752.000
|proporzione=76,4
|sacerdotisecolari=67
|sacerdotiregolari=41
|sacerdoti=108
|battezzatipersacerdote=12.398
|diaconi=316
|religiosi=46
|religiose=244
|vicariati=
|parrocchie=57
|superficie=36.821
|cattedrale=San Cristoforo
|indirizzo=Calle 20 de Noviembre n. 1, 29200 San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México
|sito=www.diocesisdesancristobal.mx/
|anno=2015
|ch=sncr
}}
[[File:Bartolomedelascasas.jpg|thumb|right|Il [[servo di Dio]] [[Bartolomé de las Casas]], vescovo del Chiapas dal [[1543]] al [[1550]].]]
 
La '''diocesi di San Cristóbal de Las Casas''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Sancti Christophori de Las Casas'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Messico]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Pacífico-Sur]]. Nel [[2014]] contava 1.339.000 battezzati su 1.752.000 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Rodrigo Aguilar Martínez]].
== Discussione trasferita dal [[Wikipedia:Bar]] ==
 
== Ragusa Territorio==
La diocesi comprende 48 [[Comuni del Messico|comuni]] dello [[Stati federati del Messico|stato]] [[Messico|messicano]] del [[Chiapas]].
Sto pasticciando su Ragusa (inserendo dati). Ho trovato un rimando alla Ragusa dalmata alla parola Dubrovnik. Visto che chiamiamo Parigi cosi' e non Paris, Pechino non lo scriviamo con ideogrammi, come si e' deciso di usare il nome croato per una citta' italianissima, o meglio veneziana, di storia e in cui una piccola minoranza e' ancora di lingua italiana? E lo stesso succede per Zadar, Rovinj, Pula Rijeka e Koper? e Foscolo non e' piu' nato a Zante? [[Utente:Sen2fi|Sen2fi]] 19:44, Nov 6, 2004 (UTC)
 
Sede vescovile è la città di [[San Cristóbal de Las Casas]], dove si trova la [[cattedrale]] di San Cristoforo.
:Foscolo è nato a Zacinto, e Ragusa è un nome ''latino'', non italiano... tanto che la res publica ragusina è praticamente sempre stata indipendente da Venezia. Su Zara, Pola, Fiume nulla da eccepire, ma per me Dubrovnik resta la prima scelta. --<small><tt>.mau.</tt></small> [[Discussioni utente:.mau.|<small>(ca m' disa...)</small>]] 20:28, Nov 6, 2004 (UTC)
 
Il territorio si estende su 36.821&nbsp;km² ed è suddiviso in 57 [[parrocchie]], raggruppate in 7 [[Zona pastorale|zone pastorali]].
Se usi la lingua croata e scrivi su wiki croata sono d'accordo con te. Se 150 anni di dominio diretto veneziano e la presenza del leone di San Marco sulle monete ragusane fino alla fine della libera repubblica e la presenza di una popolazione di lingua italiana per secoli ti porta ad usare Dubrovnik sono d'accordo con te. Il nome della citta' e' italiano, forse di derivazione latina, anzi tardo latina vista la nascita della citta' nel medio evo. Sul poeta italo greco Ugo hai ragione tu ed ho ragione io contemporaneamente, sul resto penso proprio di no. libero di usare Dubrovnik, ma nella wikipedia in lingua croata. [[Utente:Sen2fi|Sen2fi]] 22:46, Nov 6, 2004 (UTC)
 
==Storia==
Per quanto sia un sostenitore dell'uso dei nomi italiani delle città, adesso ci sono gli articoli [[Dubrovnik]] e [[Ragusa]], altrimenti bisogna avere [[Ragusa (Croazia)]] e [[Ragusa (RG)]], più [[Ragusa]] come disambigua e [[Dubrovnik]] come redirect.
La diocesi del Chiapas fu eretta il 19 marzo [[1539]], ricavandone il territorio dalla diocesi di [[arcidiocesi di Antequera|Antequera]] (oggi [[arcidiocesi]]). Originariamente era suffraganea dell'[[arcidiocesi di Siviglia]].
In oltre adesso sotto ragusa c'è scritto "Per l<nowiki>'</nowiki>'''omonima''' città dalmata si veda Dubrovnik", mentre l'inizio dell'articolo Dubrovnik recita "Dubrovnik è il nome in serbocroato della città di Ragusa in Dalmazia" (e non "Ragusa è il nome italiano della città croata di Dubrovnik"). Ma se c'è disogno di evidenziare ulteriormente che si chiama Ragusa....
:--[[Utente:Snowdog|Snowdog]] 22:08, Nov 7, 2004 (UTC)
 
Il 12 febbraio [[1546]] entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Città del Messico]].
Per me non e' un bisogno di evidenziare, ma rispettare le regole di wiki (linguistiche) e le esigenze di chi consulta. Se uno ricerca un posto turistico cerca di sicuro Dubrovnik, se è un giovinetto che cerca le repubbliche marinare italiane cerca Ragusa..... Ragusa fa parte della storia, lingua e letteratura italiana. Fino a pochi anni fa in Yugoslavia era vietato usare il toponimo Ragusa, ora molti Croati ricominciano ad usarlo se parlano di Storia. Con la logica di Dubrovnik dovremmo chiamare Istambulese il periodo bizantino? o no? [[Utente:Sen2fi|Sen2fi]] 23:12, Nov 7, 2004 (UTC)
 
Dopo che vi si stabilirono i primi spagnoli nel [[1541]] i vescovi del Chiapas esercitarono per vicinanza la loro giurisdizione sullo Yucatán, fino all'erezione della [[arcidiocesi di Yucatán|diocesi di Yucatán]] (oggi arcidiocesi) il 19 novembre [[1561]].<ref>Lo Yucatán era il territorio previsto per la diocesi Carolense (da cui trae origine l'odierna [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles]]), ma nessuna parrocchia vi era mai stata stabilita e i vescovi avevano scelto una residenza nel Messico centrale. Il vescovo del Chiapas iniziò a occuparsi dei territori dello Yucatán, autorizzato dalla ''real cédula'' del 20 febbraio 1534 che stabiliva che i vescovi potessero estendere la loro giurisdizione per vicinanza. Vedasi Juan Francisco Molina Solís, ''El primer obispado de la nacion mejicana; articulos publicados sobre esta materia y sobre otros puntos de nuestra historia'', Mérida de Yucatán, 1897, pp. 49-53</ref>
La soluzione te l'ho data sopra. Se uno cerca Ragusa adesso finisce su quella in Sicilia è li scopre che se cercava quella dalmata deve guardare sotto Dubrovnik. Se la ragusa dalmata fosse stata l'unica del mondo non ci sarebbero problemi. Le regole linguistiche vanno bene ma in questo caso sono state violate per risolvere un problema di omonimia. Non c'è niente di "politico" in questa scelta, quindi lascia perdere divieti jugoslavi e periodi istanbulesi.
:--[[Utente:Snowdog|Snowdog]] 23:46, Nov 7, 2004 (UTC)
 
Il 16 dicembre [[1743]] divenne suffraganea dell'[[arcidiocesi di Guatemala]], ma con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Dominico gregi'' di [[papa Gregorio XVI]] il 25 aprile [[1837]] fu restituita alla giurisdizione [[metropolia|metropolitica]] dell'arcidiocesi di Città del Messico. Il 23 giugno [[1891]] entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Antequera.
ok, argomento chiuso, dissento ma accetto la spiegazione che dai, ne avrete discusso e deciso. Da parte mia nessuna posizione politica, ma solo storica. La tentazione di chiamare Istanbulesi amici ravennati non la reprimo :)) ciao [[Utente:Sen2fi|Sen2fi]] 07:36, Nov 8, 2004 (UTC)
 
Il 19 giugno [[1957]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Tapachula]].
Foscolo è nato a Zante o a Zacinto, sone due nomi della stessa isola (http://www.italialibri.net/autori/foscolou.html)
--[[Utente:Paolopk2|Paolopk2]] 16:07, ott 4, 2005 (CEST)
 
Il 27 ottobre [[1964]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez|Tuxtla Gutiérrez]] (oggi arcidiocesi) e contestualmente ha assunto il nome attuale.
== Inserimento di anonimo ==
 
Il 25 novembre [[2006]] è entrata a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]].
Oggetto: *La Voce 17.12.04 - ( *** ) Giovanni Modrich, scrittore zaratino di lingua italiana - Ville, parchi e sentieri della costa ragusea ( 1º parte )
Giovanni Modrich, scrittore zaratino di lingua italiana -
Ville, parchi e sentieri della costa ragusea
 
Il 15 febbraio [[2016]] la diocesi ha ricevuto la visita pastorale di [[papa Francesco]].
 
==Cronotassi dei vescovi==
Giovanni Modrich, scrittore zaratino di lingua italiana che però si professava croato in ogni suo libro (Gli inglesi a Suaskim, 1885; "Nella Bulgaria unita", "Repubblica Argentina", 1890; "Abbazia", 1891; "La Dalmazia", 1892; "I Conti di Bribir", romanzo storico,1894 ed altre opere) ci ha lasciato una dettagliata descrizione di Ragusa e dei suoi territori da lui attraversati in veste di turista all'inizio degli anni Novanta dell'Ottocento.
* Juan de Arteaga y Avendaño † ([[1539]] - 8 settembre [[1541]] deceduto)
* [[Bartolomé de las Casas]], [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (19 dicembre [[1543]] - 11 settembre [[1550]] dimesso)
* Tomás Casillas, O.P. † (19 gennaio [[1551]] - 29 ottobre [[1567]] deceduto)
* Pedro de Feria (Martín Fernández), O.P. † (30 aprile [[1572]] - [[1588]] deceduto)
* Andrés de Ubilla, O.P. † (21 maggio [[1592]] - 29 gennaio [[1603]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Morelia|Michoacán]])
* Lucas Durán, [[Ordine di Santiago|O.S.]] † (7 gennaio [[1605]] - [[1607]] dimesso)
* Juan Pedro González de Mendoza, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (7 maggio [[1607]] - 17 novembre [[1608]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Popayán|Popayán]])
* Juan Tomás de Blanes, O.P. † (12 gennaio [[1609]] - 5 febbraio [[1612]] deceduto)
* Juan de Zapata y Sandoval, O.S.A. † (13 novembre [[1613]] - 13 settembre [[1621]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Bernardino de Salazar y Frías † (25 ottobre [[1621]] - [[1626]] deceduto)
* Agustín de Ugarte y Sarabia † (3 dicembre [[1629]] - 2 dicembre [[1630]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Marcos Ramírez de Prado y Ovando, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (31 gennaio [[1633]] - 30 maggio [[1639]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Morelia|Michoacán]])
* Cristóbal Pérez Lazarraga y Maneli Viana, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (3 ottobre [[1639]] - 8 ottobre [[1640]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Cartagena|Cartagena]])
* Domingo de Villaescusa y Ramírez de Arellano, [[Ordine di San Gerolamo|O.S.H.]] † (19 novembre [[1640]] - 2 dicembre [[1651]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Yucatán|Mérida]])
* Mauro Diego (Marcos) de Tovar y Valle Maldonado, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (16 dicembre [[1652]] - 3 novembre [[1666]] deceduto)
* Cristóbal Bernardo de Quiros † (1º settembre [[1670]] - 16 maggio [[1672]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Popayán|Popayán]])
* Marcos Bravo de la Serna Manrique † (12 marzo [[1674]] - [[1679]] deceduto)
* Francisco Núñez de la Vega, O.P. † (8 giugno [[1682]] - [[1698]] deceduto)
* Juan Bautista Álvarez de Toledo, O.F.M. † (24 settembre [[1708]] - 9 dicembre [[1713]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Jacinto Olivera y Pardo † (26 febbraio [[1714]] - 10 luglio [[1733]] deceduto)
* José Cubero Ramírez de Arellano, [[Ordine di Santa Maria della Mercede|O. de M.]] † (9 luglio [[1734]] - 20 giugno [[1752]] deceduto)
* José Vidal de Moctezuma y Tobar, O. de M. † (28 maggio [[1753]] - 2 ottobre [[1766]] deceduto)
* Miguel Cilieza y Velasco † (27 aprile [[1767]] - 7 aprile [[1768]] deceduto)
* Juan Manuel Garcia de Vargas y Ribera, O. de M. † (20 novembre [[1769]] - 14 dicembre [[1774]] deceduto)
* Francisco Martínez-Polanco y López de Lerena † (13 novembre [[1775]] - [[1785]] deceduto)
* José Martínez-Palomino y López de Lerena † (19 dicembre [[1785]] - 8 marzo [[1788]] dimesso)
* Francisco Gabriel de Olivares y Benito † (15 settembre [[1788]] - 22 febbraio [[1795]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Durango|Durango]])
* Fermín José Fuero y Gómez Martinez Arañon † (18 dicembre [[1795]] - 14 luglio [[1800]] deceduto)
* Andrés Ambrosio de Llanos y Valdés, O.F.M. † (23 dicembre [[1801]] - 14 giugno [[1815]] deceduto)
* Salvador de Sanmartín y Cuevas † (22 luglio [[1816]] - 17 febbraio [[1821]] deceduto)
* Luis García Guillén, O. de M. † (28 febbraio [[1831]] - 19 agosto [[1834]] deceduto)
* José María Luciano Becerra y Jiménez † (23 dicembre [[1839]] - 27 luglio [[1852]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles|Tlaxcala]])
* Carlos María Colina y Rubio † (7 aprile [[1854]] - 19 marzo [[1863]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles|Tlaxcala]])
* Carlos Manuel Ladrón de Guevara † (19 marzo [[1863]] - 28 agosto [[1869]] deceduto)
* Germán de Ascensión Villalvazo y Rodríguez † (22 novembre [[1869]] - 8 maggio [[1879]] deceduto)
* Ramón María de San José Moreno y Castañeda, [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] † (22 settembre [[1879]] - 13 luglio [[1883]] dimesso)
* Miguel Mariano Luque y Ayerdi † (13 novembre [[1884]] - 14 maggio [[1901]] deceduto)
* José Francisco Orozco y Jiménez † (9 luglio [[1902]] - 2 dicembre [[1912]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Guadalajara|Guadalajara]])
* Maximino Ruiz y Flores † (8 luglio [[1913]] - 8 marzo [[1920]] dimesso)
* Gerardo Anaya y Diez de Bonilla † (8 marzo [[1920]] - 3 ottobre [[1941]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di San Luis Potosí|San Luis Potosí]])
* Lucio Torreblanca † (22 gennaio [[1944]] - [[1959]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Durango|Durango]])
* [[Samuel Ruiz Garcia|Samuel Ruiz García]] † (14 novembre [[1959]] - 13 marzo [[2000]] ritirato)
* Felipe Arizmendi Esquivel (31 marzo [[2000]] - 3 novembre [[2017]] ritirato)
* Rodrigo Aguilar Martínez, dal 3 novembre [[2017]]
 
==Statistiche==
Lasciando da parte la città entro le mura, seguiamo l'itinerario percorso dallo scrittore più di un secolo addietro lungo le coste ragusee, cominciando dal Canale di Calamotta attraverso il quale il piroscafo entra nel porto di Gravosa. Qui "vi si presenta un panorama incantevole. Quel porto, uno dei più antichi acquisti della piccola repubblica, distante dalla città un paio di chilometri, porge un aspetto così ameno e contorni così deliziosi, da sembrare una baia romantica. Chiuso all'ingresso dallo scoglio Daxa, fiancheggiato a sinistra da alti monti alpestri e a destra dai colli verdeggianti del promontorio Lapad, il porto di Gravosa è un paesaggio ridente".
La diocesi al termine dell'anno 2014 su una popolazione di 1.752.000 persone contava 1.339.000 battezzati, corrispondenti al 76,4% del totale.
 
{{tabella dati diocesi}}
I giardini dell'area ragusea
|-
| 1949 || 623.641 || 628.498 || 99,2 || 30 || 30 || || 20.788 || || || 46 || 40
|-
| 1958 || 609.092 || 625.163 || 97,4 || 37 || 33 || 4 || 16.461 || || 7 || 52 || 32
|-
| 1966 || 611.000 || 637.500 || 95,8 || 53 || 33 || 20 || 11.528 || || 28 || 89 || 27
|-
| 1968 || 611.000 || 637.500 || 95,8 || 85 || 60 || 25 || 7.188 || || 37 || 107 || 29
|-
| 1976 || 756.400 || 787.950 || 96,0 || 65 || 38 || 27 || 11.636 || || 47 || 135 || 39
|-
| 1980 || 840.000 || 908.000 || 92,5 || 61 || 34 || 27 || 13.770 || || 43 || 144 || 38
|-
| 1990 || 870.500 || 1.200.000 || 72,5 || 62 || 35 || 27 || 14.040 || 69 || 48 || 180 || 50
|-
| 1999 || 974.336 || 1.454.233 || 67,0 || 56 || 25 || 31 || 17.398 || 311 || 41 || 157 || 44
|-
| 2000 || 1.186.846 || 1.543.245 || 76,9 || 54 || 24 || 30 || 21.978 || 336 || 44 || 205 || 38
|-
| 2001 || 995.322 || 1.531.372 || 65,0 || 62 || 28 || 34 || 16.053 || 337 || 44 || 191 || 37
|-
| 2002 || 995.322 || 1.531.372 || 65,0 || 73 || 37 || 36 || 13.634 || 342 || 55 || 209 || 46
|-
| 2003 || 995.322 || 1.531.312 || 65,0 || 49 || 45 || 4 || 20.312 || 341 || 53 || 168 || 48
|-
| 2004 || 995.322 || 1.707.059 || 58,3 || 84 || 46 || 38 || 11.849 || 340 || 58 || 190 || 51
|-
| 2010 || 1.346.000 || 1.691.000 || 79,6 || 88 || 49 || 39 || 15.295 || 329 || 56 || 207 || 52
|-
| 2014 || 1.339.000 || 1.752.000 || 76,4 || 108 || 67 || 41 || 12.398 || 316 || 46 || 244 || 57
|}
 
==Note==
Alzando gli occhi al di sopra di "villine e casine e parchi e giardini" sparpagliati sulle colline, il viaggiatore scorge e ammira "le colossali fortificazioni sulle cime dei monti circostanti"costruite nei punti strategici a difesa degli accessi alla città capitale della piccola repubblica marinara.
<references/>
 
==Bibliografia==
Da Gravosa, prendendo un calessino, il viaggiatore si porta nella "fioritissima vallata dell'Ombla" vantandone la pace celestiale, il panorama grazioso e le "superbe rose" della valle di Gionchetto (oggi Sumet) odorosissime. Con una barchetta, poi, costeggia estasiato, quelle "rive freschissime". A questo punto il Modrich cede la penna Antonio Kaznacich, "uno degli scrittori più poetici che abbia onorato i fasti letterari di Ragusa moderna". Il quale, dopo aver accennato all'Ombla, il maggiore fiume sul territorio dell'antica repubblica, con un corso di soli cinque chilometri, sfociando quasi ririmpetto all'isoletta di Daxa, descrive i villaggi di San Stefano e Mokoscizza posti sulle sponde del fiume presso lo sbocco, aprendo "la deliziosa scena del paesaggio che si spiega con intonazione sempre più aggradevole fino alla sorgente".
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii01martgoog#page/n193/mode/1up Bolla ''Dominico gregi''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo V, Romae 1893, p.&nbsp;184
 
== Altri progetti ==
Questa scaturisce da "cavernose montagne" che, "declinando con dolce pendìo, cangiano l'arida nudità delle loro vette in rigogliosa vegetazione presso le falde, coperte da fittissimi boschi d'olivi, tra cui biancheggiano vari gruppi di rustici casolari frammezzo a ridenti giardini, e s'elevano lungo le sponde eleganti casini di campagna, prediletta villeggiatura delle famiglie patrizie di Ragusa"; che imitavano anche in questo i costumi della nobilità veneziana; "le rive dell'Ombla tennero luogo delle delizie estive sul "Brenta".
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
La rumorosa sorgente dell'ombla
*[[Annuario pontificio]] del 2015 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{es}} [http://www.diocesisdesancristobal.mx/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/zcri2.htm Scheda della diocesi] su Gcatholic
*{{collegamento interrotto|1=[http://www.diocesisdesancristobal.com.mx/Archivos_Principal/image002chi.jpg Mappa] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} della diocesi
 
{{Portale|diocesi}}
Avanzando verso la sorgente dell'Ombla, la scena cambia all'improvviso: l'alveo del fiume si spande "in vasto e amenissimo seno, da cui crescono palustri canneti". Sulla riva sinistra sta il villaggio di Rozato con un convento e chiesa dei francescani del XIV secolo; sulla destra una magnifica scalinata porta alla villa dei conti Sorgo e, più oltre verso Gionchetto, a quella della famiglia Bizzano fra boschetti di querce e cipressi. "Nel fondo di questo panorama incantevole, a picco di un arido e scosceso burrone, spumeggia la sorgente rumorosa dell'Ombla" formando un bacino vasto e profondo, le cui acque fanno girare le ruote di sei mulini. Con le loro casupole e le rovine di un'antichissima cappella, essi accrescono le bellezze della natura. In realtà l'Ombla è la continuazione del fiume Trebisnizza che, scorrendo dall'Erzegovina, si perde nei sotterranei carsici per riapparire nella copiosa e grandiosa sorgente dell'Ombla. Un fiume che i greci chiamarono Arione, i romani Umbla.
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche in Messico|San Cristobal de Las Casas]]
 
[[Categoria:Diocesi erette da Paolo III|San Cristobal de Las Casas]]
Il Modrich si sofferma a lungo sulla vallata dell'Ombla, che percorre estasiato, dice, ritrovando "la voluttà e la poesia della vita". Tornato poi in calesse a Gravosa, il viaggiatore di fine Ottocento raggiunge successivamente Ragusa, costeggiando il santuario della Madonna delle Grazie e attraversando il sobborgo Pile che dà il nome alla Porta di Città. Saltiamo a piè pari la decrizione della città nella quale il viaggiatore si trattiene a lungo, spostandosi dallo Stradone alle torri e bastioni, dai palazzi alle chiese, dall'una all'altra Fontana di Onofrio, da Palazzo Ducale alla cattedrale fino alla Porta Plocce ed all'omonimo sobborgo fuori le mura.
 
 
All'ammirazione per i monumenti e le opere d'arte si mescolano i lamenti dello scrittore per la decadenza economica della città sopraggiunta con l'occupazione austriaca di Ragusa: "Con lo splendore politico di Ragusa ne decadde pure lo splendore economico e commerciale. La nostra marina a vela ebbe le stesse sorti de' nostri commerci: è in completa rovina (.) I nostri cantieri sono muti come tombe". Soltanto cinque piroscafi navigano, per tenere le linee con Trieste, Spalato, Bari, Brindisi e Molfetta e la locale Ragusa-Stagno. Due di questi bastimenti portano ancora nomi italiani: Arrigo ed Epidauro, gli altri tre si chiamano Dubrovnik, Cavtat e Bojana.
Fuori Porta Ploce, sulla destra, c'è il mandracchio della Città, il Porto Casson. La strada porta alla vallata di Breno, a Ragusavecchia, alla riviera dei Canali. In mezzo al mare sorge la storica e verdeggiante isoletta di Lacroma, dalle forme di un vermicello.
Giacomo Scotti
(1. e continua)
:sospetta violazione di Copyright ed errata titolazione (la voce si chiamava Ragusa/Dubrovnik) - [[Discussioni utente:Gac|<font color="green">'''Gac'''</font>]] 14:10, Gen 5, 2005 (UTC)
Ritorna alla pagina "Ragusa (Croazia)".