Porto di Gioia Tauro e Diocesi di San Cristóbal de Las Casas: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
{{Porto
|immagine=San Cristóbal de Las Casas 18.jpg
|nomeporto = Porto di Gioia Tauro
|nome=[[Diocesi]] di [[San Cristóbal de Las Casas]]
|immagine = Gioiatauro seaport.jpg
|latino=Dioecesis Sancti Christophori de Las Casas
|image_text = Panoramica del porto di Gioia Tauro
|titolo=[[vescovo]]
|sigla_paese = ITA
|titolare=[[Rodrigo Aguilar Martínez]]
|mare = [[Mar Tirreno]]
|coadiutore=
|lago =
|ausiliari=
|fiume =
|emeriti=Felipe Arizmendi Esquivel
|regione = {{IT-CAL}}
|vicario=
|provincia = {{IT-RC}}
|stato=Messico
|comune = Gioia Tauro
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|infrastrutturecollegate = [[Autostrada A3 (Italia)|Autostrada A3]], [[Aeroporto di Lamezia Terme]], [[Aeroporto di Reggio Calabria]], [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]]
|eretta=19 marzo [[1539]]
|tipologia = Porto commerciale e industriale
|stemma=
|gestori = Autorità Portuale Gioia Tauro
|mappa=Roman Catholic Diocese of San Cristóbal de las Casas in Mexico.jpg
|passeggeri =
|mappacollocazione=
|anno =
|mappaprovincia=
|trafficomerci =
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]]
|anno =
|regione=[[Regione ecclesiastica Pacífico-Sur|Pacífico-Sur]]
|postibarcatotali =
|battezzati=1.339.000
|postipernatantiintransito =
|popolazione=1.752.000
|lunghezzamassimaimbarcazioni =
|proporzione=76,4
|profonditàfondali = da 12,5 a 18,00 m
|sacerdotisecolari=67
|accessodifficoltosoconventidi =
|sacerdotiregolari=41
|rifornimentocarburante = Sì
|sacerdoti=108
|assistenza = Sì
|battezzatipersacerdote=12.398
|latitudine_d = 38.451944
|diaconi=316
|longitudine_d = 15.906111
|religiosi=46
|religiose=244
|vicariati=
|parrocchie=57
|superficie=36.821
|cattedrale=San Cristoforo
|indirizzo=Calle 20 de Noviembre n. 1, 29200 San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México
|sito=www.diocesisdesancristobal.mx/
|anno=2015
|ch=sncr
}}
[[File:Bartolomedelascasas.jpg|thumb|right|Il [[servo di Dio]] [[Bartolomé de las Casas]], vescovo del Chiapas dal [[1543]] al [[1550]].]]
Il '''porto di [[Gioia Tauro]]''', a nord di [[Reggio Calabria]], è il più grande terminal per transhipment del [[mar Mediterraneo]]<ref>[http://www.portodigioiatauro.it/ sito del Porto di Gioia Tauro]</ref>, e il principale scalo commerciale marittimo situato in [[provincia di Reggio Calabria]].
 
La '''diocesi di San Cristóbal de Las Casas''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Sancti Christophori de Las Casas'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Messico]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Pacífico-Sur]]. Nel [[2014]] contava 1.339.000 battezzati su 1.752.000 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Rodrigo Aguilar Martínez]].
Il gestore del terminal contenitori del Porto di Gioia Tauro è la società Medcenter Container Terminal S.p.A., partecipata pariteticamente da Contship Italia, Terminal Investments Limited, Apm Terminals<ref>[http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Per_i_Giornalisti/Rassegna_Stampa/Indice_Cronologico/2012/Gennaio/18/SETTORE_MARITTIMO/info-259963809.jsp inail.it]</ref><ref>[http://www.rdlog.it/storico/rdlog-partner-mct.html rdlog.it]</ref><ref>[http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1836376 garanteprivacy.it]</ref>.
 
== Storia Territorio==
La diocesi comprende 48 [[Comuni del Messico|comuni]] dello [[Stati federati del Messico|stato]] [[Messico|messicano]] del [[Chiapas]].
Le origini progettuali del porto di Gioia Tauro sono riportabili alla confusa situazione politico-programmatica determinatasi in Calabria all'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] ([[fatti di Reggio]]) che prevedeva l'assegnazione delle sede del capoluogo della costituenda [[Calabria|regione]] a [[Catanzaro]].
 
Sede vescovile è la città di [[San Cristóbal de Las Casas]], dove si trova la [[cattedrale]] di San Cristoforo.
L'area costiera della [[Piana di Gioia Tauro]], tradizionalmente coltivata ad [[agrumi]] e ad [[Oliveto|oliveti]], venne designata come sito adatto ospitare il porto del progettato ''polo siderurgico'' di [[Reggio Calabria]] (che sarebbe divenuto il ''quinto'' centro siderurgico italiano ma che non fu mai realizzato, al pari di altri fantomatici progetti del governo inclusi nel cosiddetto ''pacchetto Colombo''). Il progetto era stato elaborato come ''misura compensativa'' rispetto alla mancata assegnazione della sede del capoluogo di regione da parte della città in seguito ai [[Fatti di Reggio]]. Dette soluzioni sul momento venivano ritenute importanti, ma fuorvianti rispetto ai problemi generali e strutturali della regione.
 
Il territorio si estende su 36.821&nbsp;km² ed è suddiviso in 57 [[parrocchie]], raggruppate in 7 [[Zona pastorale|zone pastorali]].
In quella circostanza, l'allora presidente del consiglio dei ministri [[Emilio Colombo]] inserì nel ''suo pacchetto'': l'insediamento del ''quinto centro siderurgico a Reggio'', la ''Liquichimica di Saline'' e la ''SIR'' di [[Lamezia Terme]]. Oggi è noto che nessuna di queste iniziative è andata a buon fine dato che la sovrapproduzione di acciaio ha reso del tutto inutile il progetto siderurgico e la ''Liquichimica'' di [[Montebello Ionico|Saline Joniche]] è ridotta oggi ad un ammasso di ruggine mai entrato in funzione. L'area di Gioia Tauro venne in seguito designata come sede di una nuova [[centrale elettrica]] [[ENEL]] a [[carbone]] anch'essa mai realizzata ma l'area portuale interessata dai lavori, incompleti, fu infine ridestinata a grande porto commerciale, che vide la luce nel [[1994]]. La trasformazione in scalo portuale di ''transhipment'' comportò l'istituzione di una [[Capitaneria di Porto]], di una [[dogana|sede doganale]], della [[Guardia di Finanza]], di [[Vigili del Fuoco]] e di un posto di [[Polizia di Stato]].
 
==Storia==
Il porto ha assunto molto presto un ruolo importantissimo con oltre 2 milioni di container/anno movimentati nel [[1998]] dalla società MCT (gruppo Contship) con l'impiego di migliaia di unità lavorative.<ref>http://www.portodigioiatauro.it/info.php</ref>
La diocesi del Chiapas fu eretta il 19 marzo [[1539]], ricavandone il territorio dalla diocesi di [[arcidiocesi di Antequera|Antequera]] (oggi [[arcidiocesi]]). Originariamente era suffraganea dell'[[arcidiocesi di Siviglia]].
Nel [[2006]] lo scalo portuale risultava al 10º posto nella [[Lista dei porti italiani per flusso di merci]]. Nel [[2007]] la quota di container movimentati ha superato la cifra di 3 milioni di unità.
 
Il 12 febbraio [[1546]] entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Città del Messico]].
== Caratteristiche ==
Gioia Tauro risulta attualmente il primo porto italiano per movimentazione contenitori, con 2.300.000 TEUs movimentati nel corso del 2011<ref>http://www.uominietrasporti.it/notizie_dettaglio.asp?id=743</ref>, distaccando largamente non solo i porti di trasbordo di Taranto e Cagliari, ma anche porti di destinazione finale come Genova e La Spezia.
 
Dopo che vi si stabilirono i primi spagnoli nel [[1541]] i vescovi del Chiapas esercitarono per vicinanza la loro giurisdizione sullo Yucatán, fino all'erezione della [[arcidiocesi di Yucatán|diocesi di Yucatán]] (oggi arcidiocesi) il 19 novembre [[1561]].<ref>Lo Yucatán era il territorio previsto per la diocesi Carolense (da cui trae origine l'odierna [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles]]), ma nessuna parrocchia vi era mai stata stabilita e i vescovi avevano scelto una residenza nel Messico centrale. Il vescovo del Chiapas iniziò a occuparsi dei territori dello Yucatán, autorizzato dalla ''real cédula'' del 20 febbraio 1534 che stabiliva che i vescovi potessero estendere la loro giurisdizione per vicinanza. Vedasi Juan Francisco Molina Solís, ''El primer obispado de la nacion mejicana; articulos publicados sobre esta materia y sobre otros puntos de nuestra historia'', Mérida de Yucatán, 1897, pp. 49-53</ref>
Tale ragguardevole traguardo risulta tuttavia inferiore rispetto ai dati riportati negli anni precedenti, con punte pari a circa 3,5 milioni di Teus, in particolare negli anni successivi al formidabile decollo delle attività portuali basate sul Transhipment.
 
Il 16 dicembre [[1743]] divenne suffraganea dell'[[arcidiocesi di Guatemala]], ma con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Dominico gregi'' di [[papa Gregorio XVI]] il 25 aprile [[1837]] fu restituita alla giurisdizione [[metropolia|metropolitica]] dell'arcidiocesi di Città del Messico. Il 23 giugno [[1891]] entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Antequera.
Le coordinate del porto sono: {{Coord|38|27|7|N|15|54|22|E|scale:50000}}
*Imboccatura: larghezza 280 m
*Bacino di rotazione - Sud: diametro 750 m
*Bacino di rotazione - Nord: diametro 450 m
*Banchina per transhipment container: lunghezza 3380 m
*Banchina per transhipment automobili: lunghezza 670 m
*Banchina per traffico commerciale e passeggeri: lunghezza 991 m
*Banchina per darsena di servizio: lunghezza 257 m
*Banchina pontoni: lunghezza 200 m
*Canale: larghezza 260 m
*Profondità fondali: 12,50 - 18,00 m
 
Il 19 giugno [[1957]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Tapachula]].
== Collegamenti intermodali ==
*Collegamenti su strada: Il porto è servito dalla Strada Statale 18 e dall'Autostrada A3.
*Collegamenti ferroviari: Gli impianti attuali rendono possibile l'effettuazione di 5 treni giornalieri.
*Collegamenti aerei:
**[[Aeroporto di Lamezia Terme]] a 72 chilometri.
**[[Aeroporto di Reggio Calabria]] a 75 chilometri.
 
Il 27 ottobre [[1964]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez|Tuxtla Gutiérrez]] (oggi arcidiocesi) e contestualmente ha assunto il nome attuale.
== Traffici ==
Traffico Porto di Gioia Tauro anni [[1995]]-[[2007]]:
 
Il 25 novembre [[2006]] è entrata a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Tuxtla Gutiérrez]].
{| border="0" style="border: 1px solid #999; background-color:#FFFFFF"
|- align="center" bgcolor="#0b4a9e"
! <span style="color:#FFFFFF">Anno</span>
! [[1995|<span style="color:#FFFFFF">1995</span>]]
! [[1996|<span style="color:#FFFFFF">1996</span>]]
! [[1997|<span style="color:#FFFFFF">1997</span>]]
! [[1998|<span style="color:#FFFFFF">1998</span>]]
! [[1999|<span style="color:#FFFFFF">1999</span>]]
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! [[2007|<span style="color:#FFFFFF">2007</span>]]
! [[2004|<span style="color:#FFFFFF">2008</span>]]
! [[2005|<span style="color:#FFFFFF">2009</span>]]
! [[2006|<span style="color:#FFFFFF">2010</span>]]
! [[2007|<span style="color:#FFFFFF">2011</span>]]
|- align="center"
| Navi (Num.)
| 50
| 1.331
| 2.729
| 3.254
| 3.058
| 3.060
| 3.000
| 3.400
| 3.065
| 2.850
| 2.851
| 2.806
|- align="right" bgcolor="#eeeeee"
| Contenitori (Teu)
| 17.000
| 572.000
| 1.448.531
| 2.093.650
| 2.202.951
| 2.652.701
| 2.500.000
| 3.008.000
| 3.148.662
| 3.261.034
| 3.160.981
| 2.938.176
| 3.445.337
| 3.467.772
| 2.857.438
| 2.851.261
| 2.304.982
|}
 
Il 15 febbraio [[2016]] la diocesi ha ricevuto la visita pastorale di [[papa Francesco]].
== 'Ndrangheta ==
Il porto, fin dalla sua nascita fu tenuto sotto controllo dalle cosche della regione, [[Piromalli]] e [[Molè]].
È un centro di arrivo fondamentale per la [['ndrangheta]] calabrese per il [[traffico di droga]] internazionale.
Nell'Operazione Decollo, dalle forze dell'ordine fu rivelato un traffico di sostanze stupefacenti che andava dall'[[Europa]] al [[Sud America]] all'[[Australia]] e ogni anno vengono sequestrate ingenti quantità di droga.
Il porto è anche crocevia di merci contraffatte di vario genere.
<ref>http://www2.unicatt.it/pls/unicatt/mag_gestion_cattnews.vedi_notizia?id_cattnewsT=7604</ref><ref>[http://news.kataweb.it/item/413307/ndrangheta-antimafia-gioia-tauro-porto-franco-clan Kataweb TvZap - Vivi e condividi la TV<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.narcomafie.it/news_archivio/news_2000_06.htm 'Ndrangheta in Calabria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Cronotassi dei vescovi==
Secondo una relazione del 2006, gli investigatori stimano che l' 80% della cocaina in Europa arrivi dalla Colombia via Gioia Tauro. Il porto è anche coinvolto nel traffico illegale di armi. Queste attività sono controllate dalla criminalità di famiglie calabresi note come 'ndrangheta.
* Juan de Arteaga y Avendaño † ([[1539]] - 8 settembre [[1541]] deceduto)
* [[Bartolomé de las Casas]], [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (19 dicembre [[1543]] - 11 settembre [[1550]] dimesso)
* Tomás Casillas, O.P. † (19 gennaio [[1551]] - 29 ottobre [[1567]] deceduto)
* Pedro de Feria (Martín Fernández), O.P. † (30 aprile [[1572]] - [[1588]] deceduto)
* Andrés de Ubilla, O.P. † (21 maggio [[1592]] - 29 gennaio [[1603]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Morelia|Michoacán]])
* Lucas Durán, [[Ordine di Santiago|O.S.]] † (7 gennaio [[1605]] - [[1607]] dimesso)
* Juan Pedro González de Mendoza, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (7 maggio [[1607]] - 17 novembre [[1608]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Popayán|Popayán]])
* Juan Tomás de Blanes, O.P. † (12 gennaio [[1609]] - 5 febbraio [[1612]] deceduto)
* Juan de Zapata y Sandoval, O.S.A. † (13 novembre [[1613]] - 13 settembre [[1621]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Bernardino de Salazar y Frías † (25 ottobre [[1621]] - [[1626]] deceduto)
* Agustín de Ugarte y Sarabia † (3 dicembre [[1629]] - 2 dicembre [[1630]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Marcos Ramírez de Prado y Ovando, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (31 gennaio [[1633]] - 30 maggio [[1639]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Morelia|Michoacán]])
* Cristóbal Pérez Lazarraga y Maneli Viana, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (3 ottobre [[1639]] - 8 ottobre [[1640]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Cartagena|Cartagena]])
* Domingo de Villaescusa y Ramírez de Arellano, [[Ordine di San Gerolamo|O.S.H.]] † (19 novembre [[1640]] - 2 dicembre [[1651]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Yucatán|Mérida]])
* Mauro Diego (Marcos) de Tovar y Valle Maldonado, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (16 dicembre [[1652]] - 3 novembre [[1666]] deceduto)
* Cristóbal Bernardo de Quiros † (1º settembre [[1670]] - 16 maggio [[1672]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Popayán|Popayán]])
* Marcos Bravo de la Serna Manrique † (12 marzo [[1674]] - [[1679]] deceduto)
* Francisco Núñez de la Vega, O.P. † (8 giugno [[1682]] - [[1698]] deceduto)
* Juan Bautista Álvarez de Toledo, O.F.M. † (24 settembre [[1708]] - 9 dicembre [[1713]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Guatemala|Guatemala]])
* Jacinto Olivera y Pardo † (26 febbraio [[1714]] - 10 luglio [[1733]] deceduto)
* José Cubero Ramírez de Arellano, [[Ordine di Santa Maria della Mercede|O. de M.]] † (9 luglio [[1734]] - 20 giugno [[1752]] deceduto)
* José Vidal de Moctezuma y Tobar, O. de M. † (28 maggio [[1753]] - 2 ottobre [[1766]] deceduto)
* Miguel Cilieza y Velasco † (27 aprile [[1767]] - 7 aprile [[1768]] deceduto)
* Juan Manuel Garcia de Vargas y Ribera, O. de M. † (20 novembre [[1769]] - 14 dicembre [[1774]] deceduto)
* Francisco Martínez-Polanco y López de Lerena † (13 novembre [[1775]] - [[1785]] deceduto)
* José Martínez-Palomino y López de Lerena † (19 dicembre [[1785]] - 8 marzo [[1788]] dimesso)
* Francisco Gabriel de Olivares y Benito † (15 settembre [[1788]] - 22 febbraio [[1795]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Durango|Durango]])
* Fermín José Fuero y Gómez Martinez Arañon † (18 dicembre [[1795]] - 14 luglio [[1800]] deceduto)
* Andrés Ambrosio de Llanos y Valdés, O.F.M. † (23 dicembre [[1801]] - 14 giugno [[1815]] deceduto)
* Salvador de Sanmartín y Cuevas † (22 luglio [[1816]] - 17 febbraio [[1821]] deceduto)
* Luis García Guillén, O. de M. † (28 febbraio [[1831]] - 19 agosto [[1834]] deceduto)
* José María Luciano Becerra y Jiménez † (23 dicembre [[1839]] - 27 luglio [[1852]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles|Tlaxcala]])
* Carlos María Colina y Rubio † (7 aprile [[1854]] - 19 marzo [[1863]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Puebla de los Ángeles|Tlaxcala]])
* Carlos Manuel Ladrón de Guevara † (19 marzo [[1863]] - 28 agosto [[1869]] deceduto)
* Germán de Ascensión Villalvazo y Rodríguez † (22 novembre [[1869]] - 8 maggio [[1879]] deceduto)
* Ramón María de San José Moreno y Castañeda, [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] † (22 settembre [[1879]] - 13 luglio [[1883]] dimesso)
* Miguel Mariano Luque y Ayerdi † (13 novembre [[1884]] - 14 maggio [[1901]] deceduto)
* José Francisco Orozco y Jiménez † (9 luglio [[1902]] - 2 dicembre [[1912]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Guadalajara|Guadalajara]])
* Maximino Ruiz y Flores † (8 luglio [[1913]] - 8 marzo [[1920]] dimesso)
* Gerardo Anaya y Diez de Bonilla † (8 marzo [[1920]] - 3 ottobre [[1941]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di San Luis Potosí|San Luis Potosí]])
* Lucio Torreblanca † (22 gennaio [[1944]] - [[1959]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Durango|Durango]])
* [[Samuel Ruiz Garcia|Samuel Ruiz García]] † (14 novembre [[1959]] - 13 marzo [[2000]] ritirato)
* Felipe Arizmendi Esquivel (31 marzo [[2000]] - 3 novembre [[2017]] ritirato)
* Rodrigo Aguilar Martínez, dal 3 novembre [[2017]]
 
==Statistiche==
Nel [[febbraio]] [[2008]] la Commissione parlamentare antimafia ha concluso che la 'ndrangheta "controlli o influenzi gran parte dell'attività economica intorno al porto e utilizza l'impianto come base per il traffico illegale". Nella sua relazione ha detto che "l'intera gamma di interni o in subappalto attività di mafia è influenzato, dalla gestione della distribuzione e della trasmissione al controllo doganale e contenitori di stoccaggio. "Il tentativo di estorsione a Ravano e a Contship, è stato parte di un progetto che" non ha comportato semplicemente questo, ma anche il controllo delle attività legate al porto, l'assunzione di lavoratori, e le relazioni con il porto sindacati e le istituzioni locali ", aggiunge la relazione. "E 'legittimo effettivamente affermare che la malavita ha eliminato la concorrenza di società non controllate o influenzate dalla mafia nella fornitura di beni e servizi, eseguire lavori di costruzione e di assunzione di personale. E che ha gettato un'ombra sul comportamento del governo locale e altri organismi pubblici<ref name=ll210208>[http://beta.lloydslist.com/ll//news/viewArticle.htm?articleId=20017507911 Gioia Tauro 'controlled by mafia for over a decade'], Lloyd’s List, February 21, 2008</ref><ref>[http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/005/INTERO.pdf Relazione annuale sulla 'ndrangheta], [[Commissione parlamentare Antimafia|Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare]] (Relatore: [[Francesco Forgione]]), February 2008</ref>.
La diocesi al termine dell'anno 2014 su una popolazione di 1.752.000 persone contava 1.339.000 battezzati, corrispondenti al 76,4% del totale.
 
{{tabella dati diocesi}}
Il clan Piromalli ha tentato di condizionare la gestione del nuovo terminal container. Stabilito nella metà degli anni 1990, divenne il più grande terminale del bacino del Mediterraneo, dove si spostano più di 2 milioni di container nel 1998. Dal 1994, quando Contship Italia affittò l'area portuale per avviare l'attività di trasbordo e la Medcenter Container Terminal è stato creato grazie a 138 miliardi di lire del finanziamento statale, i Piromalli mirano a obbligare la società Medcenter, attraverso il suo vice presidente Walter Lugli, Contship e la società, attraverso il suo presidente Enrico Ravano, a pagare un ''kickback'' di US $ 1,50 per ogni contenitore trasbordato, una somma che corrispondeva a circa la metà dei profitti netti acquisiti dalle due società.<ref name=paoli218>Paoli, ''Mafia Brotherhoods'', p. 218</ref><ref name=relazione>[http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/doc/xxiii/042/d060.htm Il caso Gioia Tauro], Relazione sullo stato della lotta alla criminalità organizzata in Calabria, Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, luglio 2000</ref>
|-
 
| 1949 || 623.641 || 628.498 || 99,2 || 30 || 30 || || 20.788 || || || 46 || 40
Nel dicembre 2009 sono state arrestate dai carabinieri del ROS 26 persone, stroncando un giro d'affari imponente e sequestrando beni per diversi milioni di euro.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/ndragheta-1/operazione-22dic/operazione-22dic.html 'Ndrangheta, 26 arresti per il porto di Gioia Tauro]</ref>
|-
 
| 1958 || 609.092 || 625.163 || 97,4 || 37 || 33 || 4 || 16.461 || || 7 || 52 || 32
==Voci correlate==
|-
*[[Lista dei porti italiani per flusso di merci]]
| 1966 || 611.000 || 637.500 || 95,8 || 53 || 33 || 20 || 11.528 || || 28 || 89 || 27
*[[Golfo di Gioia Tauro]]
|-
| 1968 || 611.000 || 637.500 || 95,8 || 85 || 60 || 25 || 7.188 || || 37 || 107 || 29
|-
| 1976 || 756.400 || 787.950 || 96,0 || 65 || 38 || 27 || 11.636 || || 47 || 135 || 39
|-
| 1980 || 840.000 || 908.000 || 92,5 || 61 || 34 || 27 || 13.770 || || 43 || 144 || 38
|-
| 1990 || 870.500 || 1.200.000 || 72,5 || 62 || 35 || 27 || 14.040 || 69 || 48 || 180 || 50
|-
| 1999 || 974.336 || 1.454.233 || 67,0 || 56 || 25 || 31 || 17.398 || 311 || 41 || 157 || 44
|-
| 2000 || 1.186.846 || 1.543.245 || 76,9 || 54 || 24 || 30 || 21.978 || 336 || 44 || 205 || 38
|-
| 2001 || 995.322 || 1.531.372 || 65,0 || 62 || 28 || 34 || 16.053 || 337 || 44 || 191 || 37
|-
| 2002 || 995.322 || 1.531.372 || 65,0 || 73 || 37 || 36 || 13.634 || 342 || 55 || 209 || 46
|-
| 2003 || 995.322 || 1.531.312 || 65,0 || 49 || 45 || 4 || 20.312 || 341 || 53 || 168 || 48
|-
| 2004 || 995.322 || 1.707.059 || 58,3 || 84 || 46 || 38 || 11.849 || 340 || 58 || 190 || 51
|-
| 2010 || 1.346.000 || 1.691.000 || 79,6 || 88 || 49 || 39 || 15.295 || 329 || 56 || 207 || 52
|-
| 2014 || 1.339.000 || 1.752.000 || 76,4 || 108 || 67 || 41 || 12.398 || 316 || 46 || 244 || 57
|}
 
==Note==
== Collegamenti esterni ==
<references/>
*[http://www.portodigioiatauro.it Sito ufficiale dell'autorità portuale]
*[http://www.portodigioiatauro.it/gallery.htm Galleria immagini]
 
== Note Bibliografia==
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii01martgoog#page/n193/mode/1up Bolla ''Dominico gregi''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo V, Romae 1893, p.&nbsp;184
<references />
 
== Altri progetti ==
==Galleria fotografica==
{{interprogetto}}
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File:San_Ferdinando_(RC)_-_Porto_Gioia_Tauro01.jpg|Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando
File:San_Ferdinando_(RC)_-_Porto_Gioia_Tauro02.jpg|Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando
File:San_Ferdinando_(RC)_-_Porto_Gioia_Tauro03.jpg|Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando
File:San_Ferdinando_(RC)_-_Porto_Gioia_Tauro04.jpg|Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando
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==Collegamenti esterni==
{{Portale|Reggio Calabria}}
*[[Annuario pontificio]] del 2015 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{es}} [http://www.diocesisdesancristobal.mx/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/zcri2.htm Scheda della diocesi] su Gcatholic
*{{collegamento interrotto|1=[http://www.diocesisdesancristobal.com.mx/Archivos_Principal/image002chi.jpg Mappa] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} della diocesi
 
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