Oasis e Progetto:Progetto:GLAM/Fondazione Strozzi, Firenze/Iscritti: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FixBot (discussione | contributi)
m Bot: collegamento articolo di qualità en:Oasis (band)
 
 
Riga 1:
{{Utente:Giaccai/progetti/Palazzo Strozzi menu}}
{{Avvisounicode}}
{{Nota disambigua|altri significati del termine|[[Oasis (disambigua)]]}}
{{quote|Gli Oasis sono probabilmente la band di maggiore talento e successo che la Gran Bretagna abbia prodotto dai tempi dei [[The Beatles|Beatles]].|Ros Wynne-Jones<ref>{{cita news|autore=Ros Wynne-Jones|url=http://www.independent.co.uk/opinion/profile-oasis--five-get-above-themselves-1250539.html|titolo=Profile: Oasis - Five get above themselves |editore=The Independent|data=13-07-1997|lingua=en}}</ref>}}
{{Artista musicale
|nome = [[File:Oasisworklogo.png|160px]]
|nazione = Regno Unito
|immagine = Oasis Noel and Liam WF.jpg
|didascalia = [[Liam Gallagher|Liam]] (in primo piano) e [[Noel Gallagher]] in concerto
|genere = Pop rock
|nota genere = <ref name="allmusic.com">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p44888|titolo=allmusic.com - Oasis|lingua=en}}</ref>
|genere2 = Britpop
|nota genere2 = <ref name="allmusic.com" />
|genere3 = Alternative rock
|nota genere3 = <ref name="allmusic.com" />
|genere4 = Indie rock
|nota genere4 = <ref name="allmusic.com" />
|genere5 = Hard rock
|nota genere5 = <ref name="allmusic.com"/>
|genere6 = British Traditional rock
|nota genere6 = <ref name="allmusic.com"/>
|anno inizio attività = 1991
|anno fine attività = 2009
|note periodo attività =
|tipo artista = Gruppo
|url = [http://www.oasisinet.com/ oasisinet.com]
|numero totale album pubblicati = 11
|numero album studio = 7
|numero album live = 1
|numero raccolte = 3
}}
Gli '''Oasis''' sono stati un [[rock band|gruppo rock]] [[Regno Unito|britannico]] formatosi a [[Manchester]] nel [[1991]] e attivo fino al [[2009]]. Una delle band più note e di successo del [[rock]] e, in particolare, del [[britpop]], movimento di cui figurano tra i pionieri, gli Oasis hanno pubblicato in totale 11 album, hanno venduto circa 7<!--NON MODIFICARE: Se la cifra è cambiata cercare una nuova fonte affidabile-->0 milioni di dischi in tutto il mondo<ref>{{cita web|url=http://www.belfasttelegraph.co.uk/entertainment/music/reviews/some-might-say-oasis-are-still-world-beaters-after-slane-gig-14351086.html|titolo=Some might say Oasis are still world beaters after Slane gig|editore=Belfast Telegraph|data=22-06-2009|lingua=en}}</ref> (di cui 18 nel solo 1996<ref name="charity">{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/1806093.stm|titolo=Oasis perform charity gig|editore=BBC News|data=07-02-2002|lingua=en}}</ref>), piazzato 8 singoli al primo posto nel Regno Unito, 22 singoli consecutivi nella top 10 inglese e raccolto 15 [[NME Awards]], 6 [[Brit Awards]], 9 [[Q Awards]] e 4 [[MTV Europe Music Awards]]<ref>{{cita web|url=http://new.music.yahoo.com/blogs/live/1419/oasis-interview-whats-the-story|titolo=Oasis Interview: What's The Story?|editore=news.music.yahoo.com|data=06-10-2008|lingua=en}}</ref>. Sono tra gli artisti più titolati e seguiti dagli [[Anni 1990|anni novanta]] ad oggi.
 
[[File:Wiki editathon Palazzo Strozzi 2018.jpg|miniatura|primo incontro 23 maggio 17]]
Guidato dal [[chitarrista]], [[vocalist]] e [[paroliere]] [[Noel Gallagher]] e dal fratello [[Liam Gallagher]], vocalist e in seguito anche [[paroliere]], quello degli Oasis è uno dei gruppi che hanno avuto maggiore successo e influenza nella società [[Regno Unito|britannica]] e nel mondo tra quelli nati negli anni novanta nell'ambito del movimento britpop, fino ad assurgere a vero e proprio fenomeno di costume<ref name="knebworth">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/13/Oasis_record_battono_anche_disco_co_0_9608135252.shtml|titolo=Oasis da record battono anche il disco mito dei Beatles|editore=Corriere della Sera|data=13-08-1996}}</ref>. La loro musica, a metà tra il rock [[anni 1970|anni settanta]] e il [[rock and roll]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/29/nipotini_dei_Beatles_co_0_96032912617.shtml|titolo=I nipotini dei Beatles|editore=Corriere della Sera|data=29-03-1996}}</ref>, al tempo stesso ruvida e melodica<ref>{{Cita|Lodetti}}</ref>, ha saputo dare un nuovo significato al termine britpop, mentre i loro continui litigi e il loro atteggiamento talvolta bizzoso e rude sono stati oggetto di un'attenzione crescente da parte dei media<ref name="oasisbio">{{cita web|url=http://www.rollingstone.com/artists/oasis/biography|titolo=Oasis Biography|editore=Rolling Stone|lingua=en}}</ref>.
Partecipanti al corso:
==3° corso <small>marzo-maggio 19</small>==
Partecpanti:
{{Progetto:GLAM/Fondazione Strozzi, FirenzeBabel}}
* [[Utente:GemmaSordi]]
* [[Utente:Silvia zandomeneghi]]
* [[Utente:CorinnaSimo]]
* [[Utente:Sara derr]]
* [[Utente:Valent8]]
* [[Utente:Lalilaria]]
* [[utente:Nerissimo21]]
* [[Utente:FeBozz]]
* [[Utent:Roberto Rampone]]
 
==2° Corso <small>ottobre/dicembre 18</small>==
I fratelli Gallagher sono gli unici membri della formazione originaria che vi hanno fatto parte fino al 2009. Nel [[1991]] a [[Manchester]] si costituirono i [[The Rain|Rain]]: Liam Gallagher (voce), [[Paul Arthurs]] (chitarra), [[Paul McGuigan (musicista)|Paul McGuigan]] (basso) e [[Tony McCarroll]] (batteria). Poco dopo ai quattro si aggregò Noel (chitarra e voce) e Liam suggerì il nuovo nome. Il gruppo conobbe la fama già con l'album di debutto, ''[[Definitely Maybe]]'' ([[1994]]), che propose con forza la band come leader del movimento britpop. Con il nuovo batterista [[Alan White (Oasis)|Alan White]] gli Oasis realizzarono il secondo album, ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]'' ([[1995]]), che toccò quota 20 milioni di copie vendute<ref name=ItemVN>{{cita web|url=http://www.itemvn.com/artist/?id=1267|titolo=Oasis|editore=Itemvn|lingua=en}}</ref>. Da quel momento dilagò una specie di ''Oasismania''<ref name="inf">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/29/Oasis_ecco_Beatles_del_Duemila_co_0_9601297601.shtml|titolo=Oasis, ecco i Beatles del Duemila|editore=Corriere della Sera|data=29-01-1996}}</ref>: a metà degli anni novanta gli Oasis conobbero una popolarità altissima, esemplificata dal grande concerto di [[Knebworth]], [[agosto]] [[1996]], quando in due serate accorsero 250.000 spettatori<ref name="knebworth"/>. Il terzo album, ''[[Be Here Now]]'' ([[1997]]), divenne disco record per l'elevatissimo numero di copie vendute in un giorno<ref name="bhn">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/24/Per_disco_degli_Oasis_gia_co_0_9708245836.shtml|titolo=Per il disco degli Oasis è già record in 24 ore|editore=Corriere della Sera|data=24-08-1997}}</ref>, ma non fu risparmiato da critiche. Verso la fine del decennio la band visse un periodo di crisi. Due membri storici, McGuigan e Arthurs, furono avvicendati da Colin "Gem" Archer e, più tardi, da Andy Bell. Tra il [[1999]] e il [[2000]] la band registrò e pubblicò ''[[Standing on the Shoulder of Giants]]'', album che presentava un sound più sperimentale e psichedelico, seguito nel [[2001]] dall'[[album live]] ''[[Familiar To Millions]]''. Nel [[2002]] gli Oasis tornarono al suono delle origini con ''[[Heathen Chemistry]]'' e rividero il successo. Nel [[2005]] uscì il sesto album, ''[[Don't Believe the Truth]]'', registrato insieme al nuovo batterista [[Zak Starkey]]. Il disco registrò ottime vendite riportò gli Oasis in classifica anche negli Stati Uniti. Nel [[2006]] uscì ''[[Stop the Clocks]]'', il primo ''best of'' degli Oasis, che ha venduto tre milioni di copie nel mondo<ref name="stc">{{cita web|url=http://www.amazon.com/Stop-Clocks-Oasis/dp/B001SGEULK|titolo=Stop the Clocks|editore=Amazon|lingua=en}}</ref>. Nell'ottobre [[2008]] è stato pubblicato ''[[Dig Out Your Soul]]'', settimo album, seguito da un lungo tour mondiale, in cui alla batteria figurava [[Chris Sharrock]]. Il [[28 agosto]] [[2009]], a tre date dalla conclusione della tournée, Noel Gallagher ha comunicato ufficialmente il proprio abbandono alla band<ref>{{cita news|url=http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo458731.shtml|titolo=Noel Gallagher lascia gli Oasis|editore=tgcom.it|data=29-08-2009|lingua=it}}</ref>. Nell'[[ottobre]] seguente Liam ha confermato le voci di uno scioglimento, dichiarando che «gli Oasis sono finiti»<ref name="Times">{{cita news|autore=Luke Leitch|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/life_and_style/men/article6864909.ece|titolo=Liam Gallagher: the end of Oasis|editore=timesonline.co.uk|data=08-10-2009|lingua=en}}</ref>, ma a [[dicembre]] ha detto di essere al lavoro insieme al resto della band per pubblicare un nuovo disco<ref name="NME-04-12-2009">{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/48716|titolo=Andy Bell to return to guitar for Liam Gallagher's new band|editore=NME.com|data=04-12-2009|lingua=en}}</ref>, che dovrebbe vedere la luce nell'estate del 2011<ref name="NMEnewalbum">{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/50406|titolo=Liam Gallagher: 'David Bowie and T.Rex have inspired my post-Oasis album' - video|editore=NME.com|data=27-03-2010|lingua=en}}</ref>. Il [[25 maggio]] [[2010]] un comunicato ufficiale<ref name="beadyeye">{{cita news|url=http://www.oasisinet.com/NewsArticle.aspx?n=809|titolo=News from Liam, Gem, Andy and Chris|editore=oasisinet.com|data=25-05-2010|lingua=en}}</ref> pubblicato sul sito ufficiale e accompagnato da una foto della band in studio con il produttore [[Steve Lillywhite]] ha reso noto che il nuovo nome del gruppo è [[Beady Eye]], mettendo dunque fine alla storia degli Oasis.
Partecipanti:
*Beatrice [[Utente:BeaArt]] e Giuseppe [[Utente:Giuseppe792]] {{doing}} [[Utente:BeaArt/Sandbox|Bruce Nauman]]
*Marta [[utente:Martadol]] e Federica [[utente:AutAut]] {{doing}} [[Utente:Martadol/Sandbox|Ulay]]
*Elisa [[Utente:Elsafanelli]] {{doing}} [[Utente:Elsafanelli/Sandbox|Gina Pane]]
*Andrea [[utente:]] e Raffaella [[utente:RaffaellaFap]]
*Giada [[Utente:Aniloda]] e Aurora [[utente:farorua]] {{doing}} [[Utente:Farorua/Sandbox|Waltraud Lehner]]
*Martina [[utente:MartiDN]] e Alessandro [[utente:Gabriele Utterson]] {{doing}} [[Utente:MartiDN/Sandbox|Vito Hannibal Acconci ]]
*Andrea Del Carria [[Utente:Delcarria88]]
 
==1° Corso <small>maggio/giugno 18</small>==
[[File:Liam Gallagher.jpg|thumb|right|200px|[[Liam Gallagher]] in un concerto a [[San Diego]] nel [[2005]]]]
Partecipanti:
 
* [[utente:andrea.piccioli|Andrea Piccioli]], lavora alla voce [[Utente:Giuliadig/Sandbox|Emilio Vedova]]
== Storia ==
* [[utente:Blake2018|Carlo Martino]], lavora alla voce [[Michelangelo Pistoletto]]
===Dagli esordi con i ''The Rain'' a ''Definitely Maybe'' (1991-1994)===
* [[utente:heesun.moon|Moon Heensun]]
Gli Oasis hanno origine a [[Burnage]], quartiere di [[Manchester]], da una band formatasi verso la fine degli [[anni 1980|anni '80]] e di nome ''The Rain''. Inizialmente il gruppo era composto da [[Paul McGuigan (musicista)|Paul McGuigan]] (detto ''Guigsy'') al basso, da [[Paul Arthurs]] (detto ''Bonehead'') alla chitarra, da [[Tony McCarroll]] alla batteria, e da Chris Hutton come cantante. Quando questi fu allontanato dalla band, Guigsy chiese al suo compagno di scuola [[Liam Gallagher]] di rimpiazzarlo<ref name="Mathur13">{{Cita|Mathur, 1997|pag. 13}}</ref>. Liam era il terzo e ultimo figlio di immigrati [[Irlanda|irlandesi]] trasferitisi a Manchester, Peggy e Thomas Gallagher. La sua infanzia e quella degli altri due suoi fratelli (Paul e [[Noel Gallagher|Noel]]) era stata segnata dalle violenze del padre alcolizzato, che nel [[1984]] avevano spinto la madre a scappare di casa insieme ai figli. Liam e Noel, più grande di lui di cinque anni, erano stati adolescenti difficili, inclini alla ribellione, alle risse e ai furti<ref name="VH1">''Behind the music - Oasis''. [[VH1]], 2000.</ref>. Liam non aveva mai mostrato grande interesse per la musica fino al [[1988]], quando era rimasto colpito da un concerto degli [[The Stone Roses|Stone Roses]]<ref name="liveforever">{{Cita|Live Forever, 2004}}</ref> al quale si era recato insieme a Noel, appassionato di musica e [[chitarrista]]. Liam accettò la proposta di "Guigsy" e poco dopo propose di cambiare il nome del gruppo in Oasis, ispirato da un poster appeso ai muri della sua stanza che riportava la scritta "Oasis Leisure Centre in [[Swindon]]"<ref>{{Cita|Harris, 2004|pagg. 124-125}}</ref>. Liam lo scelse perché gli piacquero le immagini che evocava<ref name="Mathur13"/>.
* [[utente:Mariagrazia94|Maria Grazia Fantini]], lavora alla voce [[Giovanni Anselmo]]
 
* [[Utente:opi2908|Camilla Guidi]], lavora alla voce [[Giulio Turcato]]
La band provava una volta a settimana, ma stentava a decollare. Secondo Liam il problema erano i testi che venivano scritti da lui e Bonehead e che, per stessa ammissione di Liam, erano davvero mediocri<ref name="VH1"/>. Serviva qualcuno capace di scrivere bei testi e di lanciare la band. Nell'[[aprile]] [[1991]] il fratello maggiore di Liam, Noel, tornato dagli Stati Uniti dove faceva il roadie per un tour americano degli [[Inspiral Carpets]], seppe dalla madre che il fratello minore era entrato a far parte di una band e il [[18 agosto]] [[1991]] si presentò al [[Boardwalk]], piccola sala vicina al noto [[nightclub|locale notturno]] [[The Haçienda]]<ref name="Mathur14">{{Cita|Mathur, 1997|pag. 14}}</ref>, per assistere all'esibizione dei Rain. Conoscendo le qualità del fratello, Liam pensò subito a lui come quell'elemento mancante capace di poter portare in alto il gruppo<ref name="VH1"/>. La passione di Noel, infatti, era quella di scrivere canzoni. Dopo aver visto l'esibizione, Noel riferì apertamente al fratello che la band non gli piaceva affatto e, alla domanda se fosse disposto a far loro da manager<ref name="Mathur14"/>, replicò proponendo di entrare a far parte del gruppo, a patto di esserne il leader, l'unico compositore e il chitarrista principale<ref name="Mathur14"/>. "Aveva scritto già molte cose" – ricorda Bonehead riguardo a Noel – "Quando abbiamo iniziato facevamo il diavolo a quattro con poche canzoni. Improvvisamente con lui nel gruppo ci furono un sacco di idee"<ref>{{Cita|Harris, 2004|pagg. 125-126}}</ref>. La band era così al completo. Con Noel Gallagher l'approccio musicale degli Oasis si indirizzò verso una maggiore semplicità. Arthurs suonava prevalentemente accordi con barré, McGuigan note basse e McCarroll eseguiva ritmi base, mentre gli amplificatori erano predisposti in modo da creare una distorsione. In questo modo gli Oasis forgiarono un suono "privo a tal punto di finezza e complessità da risultare pressoché inarrestabile"<ref>{{Cita|Harris, 2004|pagg. 127-128}}</ref>.
* [[utente:Giuliadig|Giulia di Giacomo]], lavora a [[Utente:Giuliadig/Sandbox|Emilio Vedova]]
 
* [[utente:Platipus7|Anna De Bernardis]], lavora alla voce [[Michelangelo Pistoletto]]
[[File:Oasisworklogo.png|thumb|left|250px|Il logo storico della band, ideato da Brian Cannon]]
* [[utente:elemari-r95|Elena Romanelli]], lavora alla voce [[Utente:Elemari-r95/Sandbox|Pino Pascali]]
Dopo aver trascorso oltre un anno ad esibirsi nei vari locali di Manchester, nel maggio del [[1993]] la band ebbe finalmente la sua grande occasione. Gli Oasis erano stati invitati da una band chiamata Sister Lovers a suonare al King Tut's Wah Wah Hut Club di [[Glasgow]], in [[Scozia]]. Noel e Bonehead raccolsero il denaro necessario, noleggiarono un furgone e partirono insieme agli altri membri del gruppo per un viaggio di sei ore<ref name="VH1"/>. Inizialmente la loro richiesta di ingresso fu respinta poiché non erano previsti in scaletta. Il rifiuto avrebbe suscitato le ire della band, che si sarebbe fatta largo con le maniere forti (sebbene i componenti del gruppo abbiano fornito versioni contrastanti in merito)<ref name="VH1"/>. Alla fine, in qualche modo, la band riuscì ad ottenere uno spazio per suonare qualche brano. La loro esibizione impressionò molto [[Alan McGee]], [[produttore discografico]] della [[Creation Records]], [[etichetta indipendente]] minore di proprietà della [[Sony Music|Sony]], il quale era lì per assistere alla performance di un'altra band, gli 18 Wheeler. A fine serata McGee si avvicinò al gruppo per chiedere loro se poteva avere una demo con qualche loro canzone. Qualche giorno dopo Noel lo accontentò consegnandogli una cassetta di 35 minuti di nome ''[[Live Demonstration]]''<ref name="DVD">[[Definitely Maybe (DVD)]]</ref>, dove comparve per la prima volta quello che sarebbe diventato lo storico logo del gruppo, disegnato per l'occasione da Tony French. Dopo aver sentito questa cassetta McGee rimase ancora più colpito del potenziale della band e decise quindi di offrire al gruppo il loro primo contratto discografico appena quattro giorni dopo<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 129}}</ref>. A causa di problemi sorti nella stipula di un contratto valido negli Stati Uniti, gli Oasis finirono poi per firmare un contratto mondiale con la Sony, che a sua volta assegnò gli Oasis alla Creation Records per il Regno Unito<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 131}}</ref>. Noel disse di avere moltissime canzoni già pronte, anche se alcuni anni dopo avrebbe ammesso che in quel momento il repertorio degli Oasis comprendeva soltanto sei brani originali e alcune cover<ref name="VH1"/>.
* [[utente:Emeret|Emma Rossi]], lavora alla voce [[Giovanni Anselmo]]
 
* [[Utente:Noe.Bzs]]
La prima canzone degli Oasis che iniziò a circolare fu ''Columbia'', pubblicata come singolo in edizione limitata, la famosa "White Label demo". Nel [[dicembre]] 1993 la Creation Records distribuì alle radio un 12 pollici contenente la registrazione demo del brano, che fu trasmesso per ben 19 volte della [[BBC Radio 1]] nelle due settimane successive, evento raro per un brano non ancora lanciato sul mercato<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 132}}</ref>. Nell'[[aprile]] del [[1994]] uscirono, invece, i primi due singoli, ''[[Supersonic (Oasis)|Supersonic]]'' e ''[[Shakermaker]]''. I due pezzi ebbero un discreto successo, guadagnandosi il passaggio nelle radio ed entrando nella Top 40 inglese: il primo fu 31º<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 149}}</ref>, mentre il secondo divenne oggetto di una disputa legale con i [[The New Seekers|New Seekers]], i quali chiesero un risarcimento danni di 500.000 [[Dollaro|dollari]] per plagio. Fu con il terzo singolo, ''[[Live Forever]]'', uscito ai primi di [[agosto]], che gli Oasis iniziarono a farsi conoscere veramente, entrando per la prima volta nella top 10 dei singolo inglesi, alla posizione numero dieci<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 13}}</ref>. L'indomani, [[9 agosto]], Noel fu colpito da uno spettatore in pieno volto durante un concerto a [[Newcastle]] e reagì sfasciandogli la chitarra in testa<ref name="Vivaldi14">{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 14}}</ref>.
* [[Utente:Iruycamp]], lavora alla voce [[Domenico Gnoli (pittore)]]
 
* [[Utente:Alex_dal]], lavora alla voce [[Domenico Gnoli (pittore)]]
Trascinato dal buon risultato dei singoli, il [[30 agosto]] 1994 uscì l'album di debutto della band, ''[[Definitely Maybe]]'', che andò a collocarsi direttamente alla prima posizione in classifica ed entrò nella storia come album di debutto capace di vendere più copie nel minor tempo<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 178}}</ref>, 150.000 nei primi tre giorni<ref name="Vivaldi14"/><ref>Il record di vendite inglese per un album di debutto sarebbe stato battuto dodici anni dopo dagli [[Arctic Monkeys]] con ''[[Whatever People Say I Am, That's What I'm Not]]''</ref>. In concomitanza con l'uscita del disco gli Oasis tennero un concerto acustico nel negozio londinese Virgin di Marble Arch, dove fu ospite inatteso [[Evan Dando]], leader dei [[The Lemonheads|Lemonheads]]<ref name="Vivaldi14"/>.
 
Intanto i litigi e la vita turbolenta dei due fratelli divennero oggetto di attenzione da parte dei media. Il [[23 settembre]] 1994 a [[Seattle]] cominciò il primo tour nei piccoli e medi locali degli Stati Uniti<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 15}}</ref>. Alla fine di ottobre, durante un'esibizione a Whisky a Go-Go [[Los Angeles]] le tensioni esplosero. A un fotografo della rivista ''NME'', presenza non gradita, fu ordinato di allontanarsi e il suo tentativo di scattare ugualmente delle foto non fece che inasprire la situazione<ref name="Mathur131">{{Cita|Mathur, 1997|pagg. 131-132}}</ref>. Sul palco i cinque si trovarono disorientati, dato che le scalette erano tutte diverse e nessuno sapeva quale pezzo avrebbe suonato l'altro<ref name="Mathur131"/>. Alla fine ne eseguirono uno, ma l'esibizione, deludente, suscitò le ire di Liam, che inveì contro il pubblico e litigò con il fratello su ''I'm the Walrus''<ref name="Mathur131"/>. Noel abbandonò il palco, talmente scosso da lasciare la band per volare a [[Las Vegas]] (fu in questa occasione che scrisse la canzone ''[[Talk Tonight]]''). La band rischiò seriamente di sciogliersi. Lo stesso Noel ricorda come fosse veramente deciso a tornare a casa, ma cambiò idea dopo aver letto, in taxi, l'elenco dei prossimi concerti della band in Gran Bretagna riportata sul ''[[Melody Maker]]''<ref name="Mathur131"/>, anche se fu soprattutto la mediazione di Tim Abbot della Creation a convincere Noel a tornare sui suoi passi e a riappacificarsi con il fratello. Il tour poté così ripartire da [[Minneapolis]]<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 189}}</ref>. A dicembre Liam, ritrovatosi privo di voce sul palco del Barrowlands di Glasgow, spaccò il microfono prima di volatilizzarsi<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 19}}</ref>.
 
Il [[10 ottobre]] 1994 era uscito il quarto singolo estratto da ''Definitely Maybe'', ''[[Cigarettes & Alcohol]]'', mentre il [[19 dicembre]] fu la volta di ''[[Whatever]]'', che divenne il primo singolo del gruppo a raggiungere la top 5 delle classifiche britanniche, dove entrò direttamente al terzo posto<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 213}}</ref>.
 
Il [[9 novembre]] gli Oasis erano stati premiati ai ''[[Q Awards]]'' come miglior nome nuovo dell'anno<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 17}}</ref>.
 
=== Il successo di ''(What's the Story) Morning Glory?'' e l'era britpop (1995-1996) ===
Nell'aprile del [[1995]] gli Oasis raggiunsero per la prima volta la vetta della classifica inglese con il singolo ''[[Some Might Say]]'', uscito il [[24 aprile]]. Cinque giorni prima, il batterista Tony McCarroll era stato escluso dal gruppo. McCarroll disse di essere stato "cacciato ingiustamente per via di uno scontro personale" con i fratelli Gallagher, ma Noel motivò l'allontanamento dicendo che la tecnica di Tony era insufficiente per accompagnare le canzoni sempre più mature che egli scriveva<ref name="Mathur 169">{{Cita|Mathur, 1997|pag. 169}}</ref>. Nel 1997, McCarroll avrebbe fatto causa alla band, chiedendo l'equivalente di 45 miliardi di lire, un quinto dei guadagni del gruppo<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/30/batterista_chiede_miliardi_agli_Oasis_co_0_97063014580.shtml|titolo=L'ex batterista chiede 45 miliardi agli Oasis|editore=Corriere della Sera|data=30-06-1997}}</ref>, e avrebbe ottenuto un risarcimento di 555.000 sterline<ref name="bonhead">{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/415855.stm|titolo=Gallagher shrugs off Oasis departure|editore=BBC News|data=10-08-1999|lingua=en}}</ref>. Al suo posto subentrò il [[Londra|londinese]] [[Alan White (Oasis)|Alan White]], fratello di [[Steve White]], batterista del gruppo di [[Paul Weller]]. Alan incontrò Noel di domenica in un pub di Camden<ref name="Mathur 169"/> e debuttò alla batteria degli Oasis di mercoledì durante un'esecuzione di ''Some Might Say'' a ''[[Top of the Pops]]''<ref>{{Cita|Mundy, 1996|pag. 5}}</ref>.
 
In questo periodo la stampa inglese montò e amplificò una rivalità tra Oasis e [[Blur]]<ref>{{Cita|Mathur, 1997|pag. 190}}</ref>, altra band emergente nel panorama della musica inglese e, in particolare, del neonato movimento [[britpop]]. A dire il vero in un primo momento gli Oasis non si definivano band del movimento britpop e non furono invitati al programma ''Britpop Now'' della BBC, condotto dal cantante dei Blur, [[Damon Albarn]]<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Stuart MacOnie|titolo=Blur: 3862 Days: The Official History|editore=Virgin Books|anno=1999|isbn=0-7535-0287-9}}</ref>. Un primo contatto tra i due gruppi si era già avuto nel 1994, nel corso di un'altra trasmissione condotta da Albarn. Gli Oasis suonarono ''Whatever'' a ''Top of the Pops'', presentati proprio dal frontman dei Blur. Durante la presentazione Liam e Noel non risparmiarono gesti irriguardosi alle spalle di Albarn. Fu così che nacque quella che sarà considerata, con espressione giornalistica, la "Battaglia delle band" (''Band battle''), combattuta sul piano commerciale e mediatico. La rivista ''[[New Musical Express|NME]]'' arrivò a definire la sfida, in una famosa copertina, il "Campionato inglese dei pesi massimi". L'uscita di ''[[Roll With It]]'', singolo degli Oasis, e di ''[[Country House]]'', singolo dei Blur, venne programmata infatti lo stesso giorno, il [[14 agosto]] 1995, alimentando ancor di più la rivalità. A spuntarla furono i Blur<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 235}}</ref>, con 274.000 copie vendute contro le 216.000 di ''Roll With It''. L'entourage degli Oasis giustificò il dato con il minor prezzo di ''Country House'' (1,99 [[Sterlina britannica|sterline]] contro 3,99) e con il fatto che le due diverse versioni del singolo dei Blur, con diverse b-side, avevano invogliato i fan a comprare entrambi i tipi di copie<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 233}}</ref>. All'epoca la Creation diede una spiegazione alternativa: il singolo dei Blur aveva venduto ufficialmente più copie perché, a causa di un problema con i codici a barre di ''Roll With It'', non erano state registrate tutte le vendite del singolo degli Oasis<ref>"Cockney revels". NME. 26-08-1995.</ref>.
 
Nel settembre dello stesso anno, il bassista Paul McGuigan lasciò il gruppo per un po' di tempo a causa di esaurimento nervoso<ref>{{Cita|Mathur, 1997|pag. 205}}</ref>. Il sostituto, consigliato dal manager degli Stone Roses Gareth Evans, fu Scott McLeod degli Ya-Yas, che comparve anche in alcune esibizioni dal vivo, prima di andarsene bruscamente durante un tour del gruppo negli Stati Uniti. In seguito McLeod chiamò Noel Gallagher e gli riferì di sentire di aver preso la decisione sbagliata. Gallagher replicò seccamente: "Lo credo anch'io. Buona fortuna quando ti presenti all'ufficio di collocamento"<ref>{{cita news|autore=John Robinson|url=http://arts.guardian.co.uk/glastonbury2004/story/0,,1242267,00.html|titolo=Not here now|editore=The Guardian|data=19-06-2004|lingua=en}}</ref>. Per completare il tour fu arruolato nuovamente McGuigan, convinto a tornare a far parte della band.
 
Gli accesi scambi di vedute, lo stile di vita sregolato e la spavalderia erano ormai divenuti un tratto caratterizzante dell'immagine pubblica dei fratelli Gallagher e della band. I frequenti battibecchi trovarono perfino una documentazione su singolo, ''[[Wibbling Rivalry]]'', contenente una registrazione (14 minuti) dell'intervista fatta il [[7 aprile]] 1994 da John Harris della rivista ''[[Q (rivista)|Q]]'' ai due fratelli, che litigavano su qualunque cosa, dai meriti dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] e dei [[Sex Pistols]] al fatto di conoscere o meno [[John Lennon]]. Stranamente la registrazione fu pubblicata in [[vinile]] anziché su [[Compact disc|CD]], forse perché il primo formato sembra adattarsi perfettamente ad un archivio<ref>{{cita web|autore=Gregor Muir|url=http://www.frieze.com/issue/article/wibbling_rivalry|titolo=Wibbling Rivalry|data=gennaio-febbraio 1996|editore=frieze.com|lingua=en}}</ref>.
 
Intanto erano finite le registrazioni del secondo album, iniziate a [[maggio]] ai Rockfield Studios di [[Monmouth (Regno Unito)|Monmouth]]<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 226}}</ref>. ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]'' uscì il [[2 ottobre]] e divenne subito un successo commerciale di proporzioni enormi. La band di Manchester ottenne così la rivincita sui Blur, dato che, ad oggi, il disco ha venduto nel mondo oltre 20 milioni di copie<ref name=ItemVN/> e compare al terzo posto nella classifica degli album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito, dove ha venduto oltre 4.300.000 copie<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6151050.stm|titolo=Queen head all-time sales chart|editore=BBC news|data=16-11-2006|lingua=en}}</ref>. Il disco, dal sound più melodico del precedente, vendette 346.000 copie nei primi sette giorni<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 29}}</ref> e contiene pezzi entrati nella storia del rock, tra cui il primo singolo, ''[[Wonderwall]]'', assurto a vero e proprio inno generazionale<ref>{{Cita web|url=http://www.ondarock.it/popmuzik/oasis.htm|autore=Pier Eugenio Torri|titolo=Oasis|editore=ondarock}}</ref>. ''Wonderwall'' uscì il [[30 ottobre]] 1995 con tre inediti, raggiunse il primo posto nel Regno Unito ed entrò nella top ten delle classifiche dei singoli americani (unico singolo della band ad aver raggiunto questo risultato)<ref name="Vivaldi30">{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 30}}</ref>. La notorietà di cui gode ne fa, forse, il pezzo più conosciuto nel repertorio della band. Il singolo successivo, ''[[Don't Look Back in Anger]]'', fu quello più venduto del [[1996]] nel Regno Unito e anche l'ultimo singolo estratto, ''[[Champagne Supernova]]'' – che vide l'importante collaborazione di [[Paul Weller]] come chitarrista principale e seconda voce – fu salutato con entusiasmo da gran parte della critica, piazzandosi al primo posto della [[Modern Rock Tracks]] statunitense. Anche [[Bono (cantante)|Bono]] degli [[U2]] espresse massimo rispetto per la band<ref name="Vivaldi30"/>. Intanto i due concerti tenuti all'[[Earls Court Exhibition Centre|Earls Court]] di [[Londra]] il [[4 novembre|4]] e [[5 novembre]] 1995 avevano battuto, con 19.000 spettatori a serata, il record di affluenza a una manifestazione al chiuso in Gran Bretagna<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 31}}</ref>.
 
Nel [[febbraio]] 1996 la band di Manchester vinse tre [[BRIT Awards]] come migliore band britannica, miglior album per ''(What's the Story) Morning Glory?'' e miglior video per ''Wonderwall''. Nel corso della premiazione Liam Gallagher e il fratello si distinsero per alcune intemperanze, [[parodia]]ndo irriguardosamente la canzone ''[[Parklife (singolo)|Parklife]]'' dei Blur. Gli Oasis avevano prima accettato e poi rifiutato di esibirsi<ref>{{Cita|Mundy, 1996|pag. 5}}</ref>.
 
Gli Oasis tennero i loro primi due concerti all'aperto come ''headliner'' (attrazione principale) al [[Maine Road]] Football Ground di Manchester il [[27 aprile|27]] e il [[28 aprile]] 1996. Alcune riprese della seconda serata avrebbero fatto parte del video ''[[...There and Then]]'', commercializzato in [[videocassetta]] nell'[[ottobre]] 1996 e per la prima volta in [[DVD]] nel [[novembre]] 1997.
 
Il gruppo toccò il picco della fama in estate, quando nell'arco di due serate ([[10 agosto|10]] e [[11 agosto]]) ben 250.000 persone<ref>{{Cita|Harris, 2004|pp. 298-299}} (il calcolo è cumulativo)</ref>, distribuite su 10&nbsp;km² di terreno<ref name="knebworth"/>, assistettero sul prato del parco di [[Knebworth]] a uno dei più grandi concerti all'aperto mai realizzati in Inghilterra<ref name="ganzerli">{{Cita|Ganzerli, 1996}}</ref>. Ad oggi si tratta dello spettacolo con più richieste in assoluto nella storia della Gran Bretagna. Furono, infatti, ben 2,5 milioni (quasi il cinque per cento della popolazione britannica) le persone che cercarono inutilmente di acquistare un biglietto per il concerto<ref name="liveforever"/>, come confermano i botteghini. Del resto i biglietti andarono esauriti nel giro di otto ore e il ricavato delle vendite superò i sei milioni di sterline (14 miliardi di lire), mentre l'evento fu trasmesso in diretta radiofonica in 34 paesi<ref name="ganzerli"/>. La frase pronunciata da Noel Gallagher all'inizio del concerto (''This is history, this is history, right here, right now...'', "La storia è qui, adesso, stiamo facendo la storia"<ref name="ganzerli"/>) e l'irriverente risposta del fratello rimasero celebri. L'avvenimento, cui partecipò pure il chitarrista degli Stone Roses [[John Squire]], chiamato sul palco da Liam per l'esecuzione di ''Champagne Supernova'', consacrò gli Oasis come star internazionali: se giornali autorevoli come il ''[[The Times|Times]]'', l<nowiki>'</nowiki>''[[The Independent|Independent]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[The Observer|Observer]]'' dedicarono loro le copertine, un sondaggio condotto tra gli appassionati di musica dai 15 ai 45 anni rivelò che i fratelli Gallagher erano più amati dei Beatles<ref name="ganzerli"/>. Il loro successo era ormai all'apice.
 
Il mese successivo si rivelò, tuttavia, difficile per la band, ma in realtà l'intero 1996 fu l'anno in cui lo scioglimento degli Oasis sembrò più che mai imminente. Il [[23 agosto]] il gruppo registrò una puntata di ''[[MTV Unplugged]]'' alla [[Royal Festival Hall]], ma Liam diede forfait per mal di gola. Nonostante la defezione, Liam presenziò ugualmente in sala<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/28/Liam_degli_Oasis_snobba_band_co_0_9608285783.shtml|titolo=Liam degli Oasis snobba la band|editore=Corriere della Sera|data=28-08-1996}}</ref> e, da un balcone, assistette all'esibizione acustica del fratello con in mano sigarette e birra, ironizzando su di lui nelle pause tra un brano e l'altro<ref name="VH1"/>. Tre giorni dopo il padre di Noel e Liam, Thomas, che i fratelli non vedevano da dodici anni, raggiunse, remunerato dal ''[[News of the World]]'', l'hotel di [[Dublino]] dove i figli si trovavano per la tappa [[Irlanda|irlandese]] del tour. Noel evitò il contatto con il genitore si chiuse nella sua stanza, mentre Liam affrontò il padre in un bar con minacce<ref name="VH1"/>: il peggio fu evitato grazie all'intervento della security, che allontanò Thomas Gallagher<ref name="VH1"/>.
 
Il [[27 agosto]] la band salì sul volo che l'avrebbe condotta in tour negli Stati Uniti, ma Liam scese dall'aereo pochi minuti prima del decollo. Il resto del gruppo decise di recarsi ugualmente oltreoceano, continuando il tour con Noel come cantante<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 310}}</ref>. Liam, che aveva lasciato gli Stati Uniti dicendo di voler "cercare casa"<ref name="ritorno">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/30/Liam_Usa_Oasis_riuniti_Italia_co_0_9608306067.shtml|titolo=Liam in Usa. Oasis riuniti In Italia il 2 ottobre|editore=Corriere della Sera|data=30-08-1996}}</ref>, raggiunse i suoi compagni il 29 agosto<ref name="ritorno"/>, ma poche settimane più tardi fu Noel a tornare a casa senza la band, la quale, a sua volta, lo raggiunse con un altro volo<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 312}}</ref>. Sull'episodio si concentrarono le speculazioni dei media, che ipotizzarono lo scioglimento del gruppo, ma la riconciliazione tra i due fratelli non si fece attendere. Così la band riprese il tour regolarmente<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 313}}</ref>, ma a settembre tra Noel e Liam scoppiò, a [[Charlotte (Carolina del Nord)|Charlotte]], una nuova lite<ref name="lite">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/13/Oasis_lite_rottura_vicina_co_0_9609139999.shtml|titolo=Oasis in lite: rottura vicina|editore=Corriere della Sera|data=13-09-1996}}</ref>, in seguito alla quale Noel decise di abbandonare il resto della band e tornare in Inghilterra, mettendo nuovamente a repentaglio il futuro del gruppo. La casa discografica cancellò i restanti quattro concerti<ref name="lite"/> degli Oasis negli Stati Uniti, espresse dubbi sulla prosecuzione del tour europeo e tentò di minimizzare l'accaduto<ref name="lite"/>. Secondo i media britannici alla base del dissidio ci sarebbero stati i contrasti mai sopiti tra Noel e [[Patsy Kensit]], l'allora compagna di Liam (chiamata "Yoko" da Noel<ref name="noelekensit">{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/16/Devi_lasciare_Patsy_come_Yoko_co_0_96091613011.shtml|titolo="Devi lasciare Patsy, è come Yoko Ono"|editore=Corriere della Sera|data=16-09-1996}}</ref>, che paragonò la sua influenza a quella, negativa, che [[Yoko Ono]] ebbe sui Beatles), e una questione di denaro: Noel, grazie ai diritti d'autore, guadagnava circa 16 milioni di sterline all'anno, contro i 2,3 milioni di Liam<ref name="noelekensit"/>.
 
=== Il controverso ''Be Here Now'' (1997-1998)===
Dal [[novembre]] 1996 al [[marzo]] [[1997]]<ref>Come riportato nel booklet dell'album ''Be Here Now''</ref> la band si riunì agli [[Abbey Road Studios]] di Londra e ai [[Ridge Farm Studios]], nel [[Surrey]], per registrare il terzo album, ''[[Be Here Now]]''. Il disco, che uscì il [[21 agosto]] 1997, fu anticipato dal singolo ''[[D'You Know What I Mean?]]'', lungo brano dalle numerose influenze elettroniche, ispirato da ''[[Setting Sun]]'', canzone frutto della collaborazione di Noel con i [[The Chemical Brothers|Chemical Brothers]] e forse unico nel repertorio della band<ref name="rollingstone1997">{{Cita|Rolling Stone, 1997}}</ref>. La canzone raggiunse subito la prima posizione nella classifica dei singoli mondiali.
 
Fu, probabilmente, questo l'album più atteso nella storia del gruppo e, come tale, divenne oggetto di particolare attenzione da parte dei media e del pubblico. A testimonianza di ciò, quasi due mesi prima dell'uscita del disco si verificò un episodio bizzarro: alcuni dirigenti della Sony si erano dimenticati le finestre aperte dallo studio in cui stavano ascoltando le nuove canzoni della band, causando un ingorgo nella strada sottostante, dove la gente, incuriosita, cercava di sentire o di registrare i brani<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/01/Oasis_musica_dalla_finestra_gigantesco_co_0_9707012869.shtml|titolo=Oasis: musica dalla finestra gigantesco ingorgo a Londra|editore=Corriere della Sera|data=01-07-1997}}</ref>. La grande curiosità suscitata raggiunse il culmine con un documentario sugli Oasis dal titolo ''Right Here, Right Now'', trasmesso da [[BBC One]] alla vigilia della messa in vendita del CD.
 
Grazie all'incessante attesa e all'enorme pressione della stampa, il disco, al quale collaborò anche [[Johnny Depp]] (suo l'assolo di chitarra in ''Fade In-Out'')<ref name="rollingstone1997"/>, si piazzò direttamente al primo posto nelle classifiche di vendita britanniche e diventò l'album venduto più velocemente di sempre nel Regno Unito<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 342}}</ref> (questo primato non va confuso con il record di ''Definitely Maybe'', relativo all'album di debutto e non in senso assoluto), grazie alle circa 350.000 copie vendute in Gran Bretagna già nel primo giorno di pubblicazione<ref name="bhn"/> e le 696.000 nella prima settimana<ref name=ItemVN/>. Il disco ottenne molto successo di vendite anche negli Stati Uniti, dove riuscì a piazzarsi al secondo posto delle classifiche, per quello che ancora oggi è il miglior piazzamento raggiunto degli Oasis in una classifica musicale statunitense.
 
Sebbene le prime recensioni fossero molto positive<ref name=myplay>{{cita web|url=http://myplay.com/artists/oasis/bio|titolo=Oasis bio|editore=Myplay|lingua=en}}</ref>, una volta spentosi l'entusiasmo generale per l'uscita del nuovo disco, l'album iniziò a ricevere critiche molto pesanti<ref name=myplay/>. Le maggiori accuse si indirizzarono verso la scarsa originalità del disco, secondo alcuni ai limiti del plagio: ''D'You Know What I Mean'', per esempio, è costruito sui medesimi accordi di ''Wonderwall''. Altro oggetto di critica fu l'eccessiva lunghezza e ripetitività di molti brani dell'album. Il CD, infatti, dura più di 70 minuti ed è il più lungo della discografia degli Oasis. Negli anni successivi l'album fu comunque, almeno in parte, rivalutato<ref>{{cita news|url=http://news.q4music.com/2007/04/classic_clip_oasis.html|titolo=Be Here Now - was it really so bad?|editore=Q the music|data=25-04-2007|lingua=en}}</ref>, anche se lo stesso Noel Gallagher considera questo il lavoro peggiore del gruppo<ref>{{cita news|url=http://www.rockol.it/news-66039|titolo=Noel Gallagher dice che 'Be here now' degli Oasis fa schifo|editore=Rockol|data=14-10-2004}}</ref>.
 
Dal disco furono estratti quattro singoli. Al già citato ''D'You Know What I Mean'' si affiancò dapprima ''[[Stand by Me (Oasis)|Stand by Me]]'', che raggiunse la seconda posizione<ref>{{cita web|url=http://www.songfacts.com/detail.php?id=9621|titolo=Stand By Me by Oasis|editore=Songfacts|lingua=en}}</ref> della [[UK Singles Chart|classifica dei singoli del Regno Unito]] nel settembre 1997. Nel [[gennaio]] del 1998 fu invece pubblicato ''[[All Around the World]]'', il brano più lungo mai registrato dalla band e vero e proprio ''opus magnum'' dell'album<ref>{{cita web|http://www.scaruffi.com/vol6/oasis.html|autore=Piero Scaruffi|titolo=The History of Rock Music - Oasis|data=1999}}</ref>, impreziosito da [[Archi (musica)|archi]] e [[Aerofoni|fiati]]. Il [[videoclip]] della canzone, diretto dalla coppia [[Jonathan Dayton e Valerie Faris]], fu il più costoso mai realizzato per un brano degli Oasis. L'ultimo brano a essere estratto come singolo fu ''[[Don't Go Away]]'', pubblicato solo in [[Giappone]] e per questo divenuto oggetto del desiderio dei collezionisti.
 
Il [[14 giugno]] 1997 a [[Irvine (California)|Irvine]], in [[California]], era partito il ''Be Here Now Tour'' con una performance di supporto agli [[U2]]. La tournée durò fino al [[marzo]] [[1998]], per un totale di 85 tappe. Alla fine di [[gennaio]] 1998, a Los Angeles, Noel si disse «stufo del rock» e accusò il fratello di «avere in testa una turbolenza che dura 24 ore al giorno»<ref name="corsera31-01-98">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/31/Noel_Gallagher_Sono_stufo_del_co_0_9801317471.shtml|titolo=Noel Gallagher: "Sono stufo del rock, in primavera lascerò gli Oasis"|editore=Corriere della Sera|data=31-01-1998}}</ref>, dichiarazioni che alimentarono nuove voci su un eventuale scioglimento della band. A gettare acqua sul fuoco ci pensò ancora una volta la Creation Records, che insieme al portavoce del gruppo Johnny Hopkins smentì le illazioni<ref name="corsera31-01-98"/>.
 
Il [[23 febbraio]] 1998 i due fratelli furono al centro di un nuovo caso. Durante il volo della Cathay Pacific Airways diretto da [[Hong Kong]] in [[Australia]], dove era in programma la prosecuzione del tour, si comportarono in modo molesto, prendendo di mira i passeggeri e il personale di volo<ref name="VH1"/>. Nella tappa australiana del tour Liam fu poi arrestato con l'accusa di aver aggredito un fan 19enne con una testata, a quanto pare perché gli aveva chiesto di fare una foto. Ai danni del cantante fu intentata solo una causa civile. In seguito Liam avrebbe ammesso l'aggressione, dicendo di aver perso il controllo a causa dell'insistenza del giovane<ref name="VH1"/>.
 
La band rimase lontano dagli studi fino al [[1999]]. In questo periodo, esattamente nel [[novembre]] 1998, venne pubblicata ''[[The Masterplan]]'', una raccolta di 14 b-side tratte dai singoli precedenti del gruppo, tra cui una versione live (registrata alla Cathouse di Glasgow nel [[giugno]] 1994) di ''[[I Am the Walrus]]'' dei Beatles, vero e proprio cavallo di battaglia della band mancuniana sin dagli esordi, e una di ''[[Helter Skelter]]'', altro pezzo dei Beatles. In un'intervista del [[2008]], Noel, riferendosi al periodo di ''Be Here Now'', ha dichiarato: «La roba più interessante di quel periodo sono le b-side. Credo che la musica delle b-side sia molto più ispirata rispetto a quella di ''Be Here Now''»<ref>{{cita news|autore=Tom Lanham|url=http://www.thewavemag.com/pagegen.php?pagename=article&articleid=26083|titolo=Far from Idle|editore=The Wave Magazine|data=Volume 6, Issue 21|lingua=en}}</ref>. Nella raccolta non figurano, infatti, brani dall'album del 1997, ma è presente ''Stay Young'', una b-side di ''D'You Know What I Mean'' divenuta una delle canzoni più popolari tra i fan.
 
=== La crisi e ''Standing on the Shoulder of Giants'' (1999-2001) ===
[[File:GemArcher.jpg|thumb|[[Gem Archer]], chitarrista degli Oasis dal [[1999]]]]
Nel corso del [[1999]] il gruppo affrontò forse il suo periodo più duro. Durante le registrazioni del nuovo album, ''[[Standing on the Shoulder of Giants]]'' (i cui primi dettagli furono rivelati a [[febbraio]]), il chitarrista Bonehead decise, ad [[agosto]], di lasciare il gruppo. All'epoca l'abbandono fu descritto come amichevole: Noel dichiarò che Arthurs intendeva trascorrere più tempo accanto alla propria famiglia, mentre lo stesso Arthurs chiarì la sua scelta dicendo di volersi "concentrare su altre cose"<ref name="bonhead"/>. In seguito, però, Noel fornì versioni contraddittorie: Arthurs avrebbe violato la regola "no drink or drugs" ("niente bibite e niente droghe"), imposta da Noel in modo che Liam potesse cantare bene, e ne sarebbe nato un litigio<ref NAME="book">{{cita libro|autore=Mick St. Michael|titolo=Oasis: In Their Own Words|editore=Omnibus Pr|anno=1996|isbn=0-7119-5695-2}}</ref>. Due settimane dopo fu, invece, il bassista Paul McGuigan a lasciare la band per la seconda volta, quella definitiva. I fratelli Gallagher, durante una conferenza stampa, smentirono le voci di uno scioglimento e rassicurarono i fan, dicendo: "Il futuro degli Oasis è certo, la storia e la gloria andranno avanti"<ref>{{cita news|autore=Jenny Eliscu|url=http://www.rollingstone.com/artists/oasis/articles/story/5923147|titolo=Gallagher Brothers Say Oasis Bassist's Departure Won't Kill the Band|editore=Rolling Stone|data=25-08-1999|lingua=en}}</ref>.
 
Gli Oasis erano rimasti in tre, con il solo batterista Alan White al fianco dei fratelli Gallagher. In questo periodo di transizione Noel, che nel frattempo si era disintossicato dalla droga<ref name="VH1"/>, si vide costretto a suonare da solo tutte le parti di chitarra e basso, insieme con il tecnico del suono Paul Stacey. La situazione rientrò alla fine dell'anno con l'ingresso alla chitarra di [[Gem Archer|Colin "Gem" Archer]], già negli Heavy Stereo, il quale riferì di aver conosciuto personalmente Noel solo alcuni giorni prima dell'abbandono di Arthurs<ref name="DVD"/>. La band provò per un breve periodo con David Potts, che si sarebbe defilato di lì a poco lasciando il posto ad [[Andy Bell (musicista)|Andy Bell]], ex chitarrista, paroliere e cantante dei [[Ride (gruppo musicale)|Ride]] e degli [[Hurricane No. 1|Hurricane #1]]. Bell, che non aveva mai suonato il basso fino a quel momento, dovette imparare a suonare lo strumento facendo riferimento ad alcune canzoni storiche del repertorio della band, in previsione di un tour in programma negli Stati Uniti per [[dicembre]]. Intanto la Creation Records era scomparsa, così gli Oasis crearono un'etichetta propria, seppur affiliata alla [[Sony]], la [[Big Brother Recordings]], nome ispirato al ruolo di Noel Gallagher nella band.
 
Il [[28 febbraio]] [[2000]] uscì ''Standing on the Shoulder of Giants'', album dal sound sperimentale, decisamente lontano dallo stile originario<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/22/Oasis_tour_ancora_nel_segno_co_0_00032211682.shtml|titolo=Oasis in tour ancora nel segno dei Beatles Ma stavolta spunta un omaggio agli Stones|editore=Corriere della Sera|data=22-03-2000}}</ref>, che nella prima settimana registrò buone vendite. Dal disco, che raggiunse il vertice delle classifiche britanniche e il 24º posto nella ''Billboard'' chart<ref>{{cita web|url=http://www.oasisinet.com/site.php?site=album&atype=0&country=172&idx=19|titolo=Oasis - Official Website - Discography|editore=Oasisinet|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.billboard.com/bbcom/discography/index.jsp?pid=36756&aid=412763|titolo=Billboard.com - Discography - Oasis - Standing on the Shoulders of Giants|editore=Billboard|lingua=en}}</ref>, furono estratti tre singoli: ''[[Go Let It Out]]'', ''[[Who Feels Love?]]'' (pezzo dalle sonorità spiccatamente psichedeliche<ref>{{cita web|url=http://www.popmatters.com/music/reviews/o/oasis-standing.shtml|titolo=Standing on the Shoulder of Giants|autore=Sarah Zupko|editore=Popmatters|lingua=en}}</ref>) e ''[[Sunday Morning Call]]'', tutti entrati nella top 5 dei singoli del Regno Unito<ref>{{cita web|url=http://www.thetop40charts.co.uk/top40|titolo=Top 40 Singles|editore=The Top 40 Charts|lingua=en}}</ref>. La partenza di due dei membri fondatori aprì la strada ad alcuni cambiamenti nell'immagine e nel suono della band. Sulla copertina del nuovo album non campeggiava più il logo storico del gruppo, bensì uno nuovo ideato dal neo-entrato Gem Archer, mentre per la prima volta in un disco degli Oasis comparve una canzone, ''Little James'', scritta da Liam Gallagher. Nonostante un inizio promettente, la critica si dimostrò fredda nei confronti del disco<ref name="allmusicstanding">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r466450|autore=Stephen Thomas Erlewine|titolo=allmusic Standing on the Shoulders of Giants > Overview|editore=Allmusic|lingua=en}}</ref>, che rimane il meno venduto nella storia della band.
 
In seguito all'uscita dell'album la band avviò un tour mondiale, nel corso del quale fu presentata una cover del brano ''[[Hey Hey, My My (Into the Black)]]'' di [[Neil Young]], divenuto celebre perché un suo verso fu scritto da [[Kurt Cobain]] dei [[Nirvana]] prima di suicidarsi nell'aprile 1994. Il [[5 aprile]] 2000, durante il concerto di [[Seattle]], Noel Gallagher dedicò la canzone a Cobain, proprio nella sua città natale<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/3035|titolo=Oasis pay tribute to Kurt Cobain|editore=NME|data=06-04-2000|accesso=27-05-2010|lingua=en}}</ref>.<br>Il tour sfociò in un altro litigio tra Noel e Liam. Nel maggio 2000 gli Oasis, alle prese con le prime date europee del tour, furono costretti a cancellare la data di [[Barcellona]] perché Alan White aveva problemi al braccio e trascorsero la serata bevendo. Liam si lasciò andare ad un commento sprezzante nei confronti dell'allora moglie di Noel, Meg Mathews, e mise in dubbio la paternità della figlia Anais, provocando una colluttazione a seguito del quale Noel decise di abbandonare il gruppo<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/760729.stm|titolo=Oasis Noel quits tour|editore=BBC News|data=23-05-2000|lingua=en}}</ref>. Liam ne divenne il leader. Al nuovo chitarrista Matt Deighton fu affidata la parte ritmica di Gem, il quale a propria volta sostituì Noel nel ruolo di prima chitarra<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/24/Oasis_nuova_lite_Noel_Gallagher_co_0_0005245285.shtml|titolo=Oasis, nuova lite Noel Gallagher abbandona il tour mondiale|editore=Corriere della Sera|data=24-05-2000}}</ref>. Con l'apporto di Deighton il sound degli Oasis si fece più [[punk rock|punk]]. Dal tour venne tratto un album live, ''[[Familiar to Millions]]'', e un DVD, registrati in occasione del primo dei due concerti tenuti al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]] il [[21 luglio|21]] e [[22 luglio]] 2000 di fronte a 70.000 persone<ref name="ftm">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/15/Tra_una_lite_altra_gli_co_0_0011158487.shtml|titolo=Tra una lite e l' altra gli Oasis si celebrano|editore=Corriere della Sera|data=15-11-2000}}</ref>, concerti per i quali Noel rientrò nel gruppo. Il disco ''Familiar To Millions'' venne pubblicato alla fine dell'anno.
 
=== Il ritorno alle origini: ''Heathen Chemistry'' (2002-2004) ===
Verso la fine del 2000 gli Oasis tornarono in studio per la realizzazione del quinto album. Per tutto il 2001 si divisero, dunque, tra registrazioni e spettacoli dal vivo in giro per il mondo, come il [[Tour of Brotherly Love]] insieme con [[The Black Crowes|Black Crowes]] e [[Spacehog]] e il concerto di Parigi a supporto di [[Neil Young]].
 
Nel [[febbraio]] [[2002]] anche gli Oasis si esibirono alla [[Royal Albert Hall]] di Londra per sostenere la causa benefica della Teenage Cancer Trust<ref name="charity"/>. Accompagnato da [[Paul Weller]]<ref name="charity"/> nell'esecuzione di ''Don't Look Back in Anger'', il gruppo suonò anche due nuove canzoni, ''[[The Hindu Times]]'' e ''Hung in a Bad Place'', già presentate in anteprima nel 2001 durante il tour Noise and Confusion, che celebrava il decennale della band<ref name="charity"/>.
 
Nel [[luglio]] 2002 fu pubblicato l'album ''[[Heathen Chemistry]]'', che a detta di Noel segnava «l'inizio di una nuova era» per la band<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/07/Basta_liti_droga_crisi_gli_co_0_0204072499.shtml|titolo=«Basta liti, droga e crisi: gli Oasis sono rinati»|editore=Corriere della Sera|data=07-04-2002}}</ref>. Il disco raggiunse la vetta della classifiche britanniche e la posizione numero 23 negli Stati Uniti<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/2113780.stm|titolo=Elvis and Oasis enjoy chart success|editore=BBC News|data=07-07-2002|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r595973|titolo=Heathen Chemistry > Charts & Awards > Billboard Albums|editore=Allmusic|lingua=en}}</ref>, anche se i commenti che sollevò furono di tenore contrastante<ref name="allmusicheathen">{{cita web|autore=Stephen Thomas Erlewine|url=http://www.allmusic.com/album/r595973|titolo=allmusic Heathen Chemistry > Overview|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.pitchforkmedia.com/article/record_review/20520-heathen-chemistry|titolo=Pitchfork: Heathen Chemistry review|editore=Pitchfork Media|lingua=en}}</ref>. Il suono ricorda ancora quello sperimentale di ''Standing on the Shoulder of Giants'', ma è privo di ghirigori elettronici<ref name="allmusicheathen"/> e risulta più vicino all'anima rock delle origini<ref>{{cita news|autore=C.Balzarotti|url=http://www.newsic.it/album/body_album.php?id=45|titolo=HEATHEN CHEMISTRY|editore=newsic.it|data=18-07-2002|accesso=25-07-2009}}</ref>. La novità principale è la partecipazione alla scrittura dei testi da parte di tutti i componenti del gruppo, ad eccezione di Alan White. È di Gem Archer il brano ''Hung In a Bad Place'', probabilmente il pezzo più rock dell'opera<ref>{{cita web|url=http://www.amazon.co.uk/Heathen-Chemistry-Oasis/dp/B000068PYL|titolo=Heathen Chemistry - Amazon.co.uk Review|editore=amazon.com|lingua=en}}</ref>, mentre Andy Bell è autore di un brano strumentale di un minuto, noto come ''A Quick Peep''<ref name="allmusicheathen"/>. In un paio di canzoni una delle chitarre e la seconda voce furono di [[Johnny Marr]]. Da ''Heathen Chemistry'' furono estratti quattro singoli: ''[[The Hindu Times]]'', ''[[Stop Crying Your Heart Out]]'', che divenne uno dei singoli più venduti dell'anno e fu paragonato a ''Don't Look Back in Anger'' per la sua carica di incoraggiamento<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/reviews/oasis/6492|titolo=Oasis : Heathen Chemistry|editore=NME.com|data=25-06-2002|accesso=25-07-2009|lingua=en}}</ref>, ''[[Little by Little (Oasis)|Little by Little]]'' e ''[[Songbird (Oasis)|Songbird]]'', breve ballata acustica, prima canzone scritta da Liam e dedicata alla compagna [[Nicole Appleton]]<ref>{{cita news|url=http://www.thelondonpaper.com/going-out/whats-new/live-music-review-of-oasis-gig-at-wembley-stadium|titolo=Live music review of Oasis gig at Wembley Stadium|editore=thelondonpaper.com|data=10-07-2009|accesso=25-07-2009|lingua=en}}
</ref>.
 
A sostegno del disco la band fece partire un altro tour mondiale. Ad agosto un incidente d'auto occorso a [[Indianapolis]] a Noel, Andy e al tastierista [[Jay Darlington]], che riportarono ferite e contusioni, costrinse la band ad annullare il concerto previsto nella città statunitense<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/oasis/oasis/oasis.html|titolo=Usa, due membri degli Oasis feriti in un incidente d'auto|editore=La Repubblica|data=07-08-2002}}</ref>. A [[dicembre]] Liam, Alan e tre membri dell'entourage furono coinvolti in una brutta rissa in un lussuoso hotel di [[Monaco di Baviera]] con un gruppo di cinque italiani<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/oasis/rissa/rissa.html|titolo=Oasis, rissa in un hotel - due denti rotti per Liam|editore=La Repubblica|data=02-12-2002}}</ref>. Gli Oasis furono costretti a cancellare quattro concerti in terra tedesca, ma li recuperarono nell'aprile [[2003]], terminando in tal modo il tour.
 
=== La ripresa con ''Don't Believe the Truth'' (2005-2006) ===
[[File:Liamsinging.jpg|thumb|left|Liam Gallagher in un concerto del 2005 in [[California]]]]
Alla fine di [[dicembre]] del 2003 la band cominciò le registrazioni per il sesto album presso i Sawmills Studios, in [[Cornovaglia]]. Il disco fu prodotto per le prime 3-4 settimane dai Death in Vegas<ref>{{cita news|url=http://www.xfm.co.uk/news/2003/oasis-record-with-death-in-vegas?spid=26271|titolo=Oasis Record With Death In Vegas|editore=xfm.co.uk|data=12-11-2003|lingua=en}}</ref>. Originariamente prevista per settembre 2004, in modo da coincidere con il decimo anniversario del lancio di ''Definitely Maybe'', l'uscita dell'album fu posticipata a causa dell'abbandono del batterista Alan White, il quale si fece da parte ai primi di [[gennaio]] del [[2004]] dopo quasi nove anni di militanza nel gruppo. Per la lavorazione dell'album venne assunto provvisoriamente [[Zak Starkey]], batterista degli [[The Who|Who]] e figlio di Richard, meglio noto come [[Ringo Starr]], batterista dei [[The Beatles|Beatles]]. Nonostante provasse in studio e fosse sempre presente alla batteria durante i tour, Starkey, che si esibì per la prima volta con gli Oasis al Lighthouse di [[Poole]]<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/16913|titolo=OASIS ON THE POOLE!|editore=NME|data=13-05-2004|lingua=en}}</ref>, non diventò mai un membro ufficiale del gruppo. Pertanto, pur prendendo parte ai [[videoclip]] ufficiali, raramente avrebbe fatto la propria comparsa in occasione di attività promozionali quali interviste o servizi fotografici e giornalistici.
 
Le registrazioni proseguirono per tutto il [[2004]], inframmezzate dall'uscita di un [[DVD]], ''Definitely Maybe'', celebrativo dei 10 anni dall'uscita dell'omonimo disco – e che diventò uno dei DVD più venduti nel Regno Unito – e dalla seconda apparizione degli Oasis al [[festival di Glastonbury]]. Qui la band eseguì i brani storici e due nuove canzoni (''A Bell Will Ring'', di Gem Archer, e ''The Meaning of Soul'', di Liam Gallagher), ma la critica fu severa nei confronti della performance<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/reviews/oasis/7678|titolo=Oasis : Astoria Tuesday May 10th|editore=NME|data=21-05-2005|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|autore=Tom Bishop|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/film/3842947.stm|titolo=Oasis fail to surprise Glastonbury|editore=BBC News|data=26-06-2004|lingua=en}}</ref>. Le sessioni del nuovo disco furono ultimate ai Capitol Studios di [[Los Angeles]] da [[ottobre]] a dicembre 2004.
 
[[File:Oasis Liam and Noel.jpg|thumb|300px|Gli Oasis in concerto nel 2005]]
Il [[30 maggio]] [[2005]] uscì l'album ''[[Don't Believe the Truth]]'', il primo dopo tre anni. In copertina tornava il logo originario della band. Come già accaduto per ''Heathen Chemistry'', alla realizzazione delle nuove canzoni collaborarono tutti i membri della band<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/reviews/oasis/7660|titolo=Oasis : Don't Believe The Truth|editore=NME|data=01-06-2005|lingua=en}}</ref> tranne Zak Starkey, peraltro al debutto discografico con gli Oasis. Il disco riscosse subito notevole successo, entrando, come i precedenti cinque del gruppo, al primo posto nella classifica degli album più venduti nel Regno Unito<ref>{{cita news|autore=Lars Brandle|url=http://www.billboard.biz/bbbiz/content_display/industry/e3i1ca7985186841ea87483ec13fbe528aa|titolo=Oasis Go For 'Soul' With New Album|editore=Billboard|data=25-06-2008|lingua=en|data=24-06-2009}}</ref>. I primi due singoli, ''[[Lyla]]'' e ''[[The Importance of Being Idle]]'', raggiunsero la prima posizione in classifica; il terzo, ''[[Let There Be Love]]'', primo singolo cantato da entrambi i fratelli (era già accaduto nel 1995 per il lato b ''[[Acquiesce]]''), giunse al secondo posto: gli Oasis erano di nuovo sulla cresta dell'onda, come confermarono anche i due [[Q Awards]], il [[People's Choice Award]] e il Best Album Award, vinti alla cerimonia organizzata dall'[[Q (rivista)|omonimo]] magazine musicale<ref>{{cita news|url=http://www.bbc.co.uk/6music/news/20051010_Q.shtml|titolo=Q Awards play safe|editore=BBC Music|data=10-10-2005|lingua=en}}</ref>. Critici e pubblico furono generalmente concordi nel reputare questo il miglior lavoro della band dai tempi del pluridecorato ''(What's the Story) Morning Glory?''<ref>{{cita web|url=http://www.billboard.com/bbcom/discography/index.jsp?pid=36756&aid=681003|titolo=Don't Believe the Truth - Album review|editore=Billboard|lingua=en}}</ref>. L'album esordì alla posizione numero 1 nel Regno Unito. Fu triplo [[disco di platino]] nel Regno Unito nella prima settimana del 2006 (oltre 900.000 copie vendute), mentre negli Stati Uniti ha venduto oltre 200.000 copie<ref name="Billboard">{{cita news|autore=Lars Brandle|url=http://www.billboard.biz/bbbiz/content_display/industry/e3i1ca7985186841ea87483ec13fbe528aa|titolo=Oasis Go For 'Soul' With New Album|editore=Billboard.biz|data=25-06-2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|autore=Gary Trust|url=http://www.billboard.com/bbcom/thisday/ask-billboard-mariah-carey-abba-oasis-the-1003934063.story|titolo=Ask Billboard: "English Beat"|editore=Billboard|data=23-01-2009|lingua=en}}</ref>.
 
In seguito il gruppo lanciò un lungo tour mondiale, iniziato il [[10 maggio]] 2005 all'Astoria di Londra e terminato il [[31 marzo]] 2006 con un tutto esaurito a [[Città del Messico]], esibendosi dal vivo 110 volte e in 26 paesi diversi, fatto che non succedeva dai tempi del tour di ''Definitely Maybe''. Il tour, che per gli Oasis fu quello con maggiore seguito in più di dieci anni, fece registrare il tutto esaurito anche al [[Madison Square Garden]] di [[New York]] e all'[[Hollywood Bowl]] di Los Angeles<ref>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/arts/main.jhtml?xml=/arts/2005/06/04/bmoasis2.xml|titolo=Back in anger (...continued)|editore=The Telegraph|data=04-06-2005|lingua=en}}</ref> e fu l'oggetto del documentario ''[[Lord Don't Slow Me Down (DVD)|Lord Don't Slow Me Down]]'', pubblicato nel [[2007]] in DVD e corredato da un DVD aggiuntivo contenente alcune riprese di uno dei tre concerti tenuti al [[City of Manchester Stadium]], quello del [[2 luglio]] 2005.
 
Nel [[settembre]] 2005 uscì il [[film]] ''[[Goal! (film)|Goal!]]'', alla cui colonna sonora parteciparono gli Oasis con ''Who Put the Weight of the World on My Shoulders?'', nuova canzone scritta da Noel, e versioni [[remix]]ate di ''Cast No Shadow'' e ''[[Morning Glory (Oasis)|Morning Glory]]''<ref>{{cita news|url=http://www.rte.ie/arts/2005/0902/goal.html|titolo=New Oasis song on Goal! soundtrack|editore=RTÉ.ie Entertainment|data=02-09-2005|accesso=14-07-2009|lingua=en}}</ref>. Nel film figura anche il brano ''[[Acquiesce]]'', poi escluso dal disco della colonna sonora.
 
===La raccolta ''Stop the Clocks'' (2006-2007)===
[[File:Noel Gallagher3.jpg|thumb|left|210px|Noel Gallagher a [[San Diego]] nel 2005]]
Verso la fine del [[2005]] iniziarono a trapelare delle notizie sulla pubblicazione di una raccolta di ''[[greatest hits]]'' della band da parte della [[Sony Music|Sony]] contro il parere di Noel, che in più occasioni si era detto contrario alla pubblicazione di una raccolta di greatest hits a meno che il gruppo non si fosse sciolto<ref name="ftm"/>. In un'intervista pubblicata sul sito ''news.com.au'' del [[dicembre]] 2005 Noel fece capire che la Sony stava pensando di pubblicare ugualmente la raccolta e che, pur essendo in disaccordo, avrebbe accettato la decisione. Nel [[settembre]] 2006 Noel confermò alla rivista ''[[New Musical Express|NME]]'' che, una volta comunicata alla Sony l'intenzione degli Oasis di risolvere il contratto discografico, la casa discografica aveva in qualche modo imposto alla band di pubblicare un greatest hits.
 
Il [[13 novembre]] 2006 uscì l'[[Extended Play]] ''[[Stop the Clocks EP|Stop the Clocks]]'' e il [[20 novembre]] fu la volta della raccolta ''[[Stop the Clocks]]'', con 18 brani tratti da ''Definitely Maybe'', ''(What's the Story) Morning Glory?'', ''Standing on the Shoulder of Giants'', ''Heathen Chemistry'' e ''Don't Believe the Truth'', oltre ad alcune vecchie b-side. I brani furono scelti dallo stesso Noel e racchiusi in due CD. Contro ogni previsione il ''best of'' riscosse un grande successo, vendendo tre milioni di copie nel mondo<ref name="stc"/>, nonostante mancassero inediti e fossero stati esclusi tutti i brani dell'album ''Be Here Now''. Dal disco mancava anche l'atteso brano ''[[Stop the Clocks (brano musicale)|Stop the Clocks]]'', composto da Noel già nel [[2001]] e poi trapelato su [[Internet]] nel [[2008]]. La curiosità attorno al pezzo era stata alimentata da un'esibizione acustica di Noel al Zanzibar club di [[Liverpool]] il [[3 maggio]] 2003. In quell'occazione Noel Gallagher aveva eseguito il brano in pubblico per la prima volta, accompagnato dal [[chitarrista]] [[Gem Archer]] e dal [[percussionista]] Terry Kirkbride in un set di 5 canzoni come supporto ai [[The Bandits|Bandits]], principale attrazione della serata<ref name="nme">{{cita news|url=http://www.wagonband.com/noel/zanzibar.html|titolo=Noel finds time to play new song!|editore=wagonband.com, NME.com|data=14-05-2003|lingua=en}}</ref>.
 
In quel periodo Noel Gallagher e Gem Archer, accompagnati dal percussionista Terry Kirkbride, tennero una serie di concerti semi-acustici che toccarono le seguenti città: Los Angeles, Toronto, Manchester, Melbourne, Sydney, Brisbane, Perth, Tokyo, Mosca, Parigi, Londra e Milano. Furono concerti molto apprezzati dalla critica ed ebbero un grande successo di pubblico. Nelle esibizioni acustiche furono eseguite anche delle cover, come quella di ''[[Strawberry Fields Forever]]'' dei Beatles.
 
Il [[1º settembre]] 2006 Liam e l'ex [[calciatore]] [[Paul Gascoigne]] vennero alle mani al Groucho Club di Londra<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/05/gazza.shtml|titolo=Gallagher-Gascoigne, pugni in un pub|editore=corriere.it|data=05-09-2006}}</ref>.
 
Il [[14 febbraio]] [[2007]] gli Oasis furono premiati ai BRIT Awards con il prestigioso premio ''Outstanding Contribution To Music'' per lo straordinario contributo dato alla musica<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/oasis/26453|titolo=Oasis 'Outstanding' at BRIT Awards|data=14-02-2007|editore=NME}}</ref> e a marzo si esibirono per la prima volta a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Ad [[aprile]] furono tra gli artisti invitati da [[BBC Radio 2]] a celebrare il quarantennale del celebre album dei Beatles ''[[Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'', in occasione del quale il canale radiofonico indisse speciali sessioni di registrazione riproducendo l'attrezzatura musicale utilizzata dal quartetto di [[Liverpool]] nel [[1967]]<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6530959.stm|titolo=Rock stars to recreate Sgt Pepper |editore=BBC|data=06-04-2007|lingua=en}}</ref>, sotto la supervisione di Geoff Emerick, l'ingegnere del suono che aveva curato la produzione dell'album dei Beatles.
 
Ad [[ottobre]] fu la volta dell'unica pubblicazione nel solo formato digitale di una canzone degli Oasis. Si trattò di ''[[Lord Don't Slow Me Down]]'', brano contenuto anche nell'omonimo DVD sopraccitato e che esordì al decimo posto nelle classifiche dei singoli del Regno Unito<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/31293|titolo=Oasis releasing brand new single 'Lord Don't Slow Me Down'|editore=NME|data=24-09-2007|lingua=en}}</ref>.
 
Da [[luglio]] a [[settembre]] 2007 gli Oasis si riunirono negli [[Abbey Road Studios]], ultimando due nuove canzoni e le demo del settimo album in studio. Interrotte le registrazioni per un paio di mesi per via della nascita di Donovan, figlio di Noel, il gruppo tornò in studio [[5 novembre]] 2007 e finì le sessioni verso [[marzo]] 2008<ref>{{cita news|url=http://www.musicloversgroup.com/oasis-dig-out-your-soul-album-review|titolo=Oasis - Dig Out Your Soul Album Review|editore=Music Lovers Group|data=02-10-2008|lingua=en}}</ref> con il produttore Dave Sardy. L'album fu mixato a [[Los Angeles]].
 
===''Dig Out Your Soul'' e l'abbandono di Noel (2008-2009) ===
[[File:Noel Gallagher playing Champagne Supernova.jpg|thumb|Noel Gallagher durante il concerto tenuto al Virgin Mobile Festival 2008 di [[Toronto]]]]
Il recupero di popolarità degli Oasis fu confermato da un sondaggio condotto nel [[febbraio]] [[2008]] dalle riviste ''[[Q (rivista)|Q]]'' e ''HMV'' per decretare i migliori 50 album britannici degli ultimi 50 anni: due dischi degli Oasis, ''Definitely Maybe'' e ''(What's the Story) Morning Glory?'', furono inseriti rispettivamente al primo e al secondo posto<ref name=poll>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7249473.stm|titolo=Oasis top best British album poll|editore=BBC News|data=18-02-2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.oasis-news.com/oasis-albums-come-out-on-top-in-q-magazine-hmv-poll.php|titolo=Oasis Albums come out on top in Q Magazine / HMV Poll|editore=Oasis-news.com|data=17-02-2008|lingua=en}}</ref>. Nella lista comparvero pure ''Don't Believe The Truth'', quattordicesimo<ref name=poll/>, e ''Be Here Now'', ventiduesimo<ref name=poll/> malgrado le numerose critiche ricevute poco tempo dopo la sua uscita. Nel [[settembre]] [[2006]] lo stesso magazine ''Q'' aveva incoronato, dopo un sondaggio, ''Live Forever'' miglior canzone di tutti i tempi, con ''Wonderwall'' al secondo posto<ref>{{cita news|url=http://www.independent.co.uk/news/uk/this-britain/the-greatest-song-in-the-history-of-the-world-maybe-413550.html|titolo=The greatest song in the history of the world. Maybe|editore=''The Independent''|data=27-08-2006|lingua=en}}</ref>.
 
Nel [[maggio]] [[2008]] fu reso noto che Zak Starkey non avrebbe partecipato al tour successivo all'uscita del nuovo disco degli Oasis. Al suo posto subentrò, sempre come membro non ufficiale, [[Chris Sharrock]], noto al pubblico per essere stato il batterista di [[Robbie Williams]].
 
Firmato a [[giugno]] un nuovo contratto con la Sony per la produzione di tre album<ref>{{cita news|url=http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/bizarre/article1321582.ece|titolo=Oasis in new three album deal|editore=The Sun|data=21-06-2008|lingua=en}}</ref>, il [[14 agosto]] il gruppo aprì le porte della propria sala prove a soli 100 fan per un concerto chiamato ''Standing on the Edge of the Noise'', caratterizzato da un'atmosfera insolitamente raccolta che fece da preludio al tour mondiale<ref>{{cita news|url=http://www.oasisinet.com/NewsArticle.aspx?n=708|titolo=Standing on the Edge of the Noise|editore=oasisinet|data=27-11-2008|accesso=07-09-2009|lingua=en}}</ref>. All'evento partecipò anche Chris Sharrock, al suo debutto con gli Oasis.
 
Il [[7 settembre]] [[2008]] Noel Gallagher fu aggredito e buttato giù dal palco durante il concerto tenutosi al Virgin Mobile Festival 2008 di [[Toronto]]<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/39549|titolo=Oasis' Noel Gallagher assaulted in Toronto|editore=NME|data=08-09-2008|lingua=en}}</ref>. Dopo una lunga attesa il concerto è ripreso e si è concluso regolarmente; poi Noel si è recato in ospedale, dove gli è stata diagnosticata la rottura di tre costole<ref>{{cita news|url=http://www.usatoday.com/life/music/2008-09-08-3169445535_x.htm|titolo=Man charged with assault on Oasis' Noel Gallagher|editore=USA Today|data=09-08-2008|lingua=en}}</ref>.
 
Il settimo [[album in studio]], ''[[Dig Out Your Soul]]'', uscì nei negozi del Regno Unito il [[6 ottobre]] 2008. L'uscita del disco, che trae il nome da un verso della canzone ''To Be Where There's Life'', scritta da [[Gem Archer]], fu preceduta da quella del singolo ''[[The Shock of the Lightning]]'', pubblicato il [[29 settembre]] con una versione di ''[[Falling Down (Oasis)|Falling Down]]'' remixata dai [[Chemical Brothers]] come b-side. Gli altri due singoli estratti furono ''[[I'm Outta Time]]'', uscito il [[1º dicembre]], e ''[[Falling Down (Oasis)|Falling Down]]'', il [[9 marzo]]. In [[Giappone]] l'album fu pubblicato il [[1º ottobre]], in una versione con due [[bonus track]]: ''I Believe in All'' e una versione alternativa di ''The Turning''. Noel Gallagher aveva dichiarato che ''Dig Out Your Soul'' non è un disco britpop, ma uno dal sound più sperimentale<ref name=nme>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/39047|titolo=Noel Gallagher: 'New Oasis album is not Britpop'|editore=NME|data=19-08-2008|lingua=en}}</ref><ref name="BBC Radio 6 Interview">{{cita news|url=http://www.idiomag.com/artist/oasis#/38496/1/|titolo=Noel Gallagher Talks Dig Out Your Soul|editore=Idiomag|data=21-08-2007|lingua=en}}</ref>, «l'album che volevo fare da ''Standing on the Shoulder of Giants'' in avanti»<ref name="deluca">{{Cita|De Luca, 2008|pag. 72}}</ref>. La critica lo definisce «un disco compatto e visceralmente "Oasis", pur nella parziale inusualità dei suoni»<ref name="deluca"/>, accostati al [[blues]] britannico di fine [[Anni 1980|anni ottanta]], che vide tra gli artefici principali i [[Fleetwood Mac]]<ref name="clausi">{{Cita|Clausi, 2008|pag. 79}}</ref>, e al sound dei Beatles, rivisitati in chiave moderna e a tratti [[Krautrock|kraut]], come in ''Waiting for the Rapture''<ref name="deluca"/>.
 
[[File:ChrisSharrock.jpg|thumb|left|200px|[[Chris Sharrock]] in concerto con gli Oasis durante il tour di ''Dig Out Your Soul'']]
 
L'album, registrato in pochi mesi, ha subito riscosso notevole successo, piazzandosi al primo posto in Italia, nel Regno Unito e nel mondo per numero di vendite. Nel Regno Unito ha venduto 90.000 copie nel giorno d'esordio, risultando il secondo album venduto più velocemente del 2008<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/nme/40281|titolo=Oasis' 'Dig Out Your Soul' a cert for Number One|editore=NME|data=07-10-2008|lingua=en}}</ref>. Ha debuttato al primo posto della [[UK album chart]] e ha venduto 200.866 copie nella prima settimana<ref>{{cita news|url=http://www.musicweek.com/story.asp?sectioncode=1&storycode=1035818&c=1|titolo=Oasis score seventh number one album|editore=Music Week|data=13-10-2008|lingua=en}}</ref> (51º album venduto più velocemente in tutte le epoche nel Regno Unito). Ha poi esordito al 5º posto nella US [[Billboard 200]] con 53.000 copie vendute. Dal 1997, con ''Be Here Now'', gli Oasis non raggiungevano una posizione così alta negli Stati Uniti, sebbene le vendite della prima settimana siano inferiori a quelle di ''Don't Believe the Truth''<ref name="billboard">{{cita news|autore=Katie Hasty|url=http://www.billboard.com/bbcom/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1003874108|titolo=T.I. Begins Second Week Atop Billboard 200|editore=billboard.com|data=15-10-2008|lingua=en}}</ref>. Ciononostante ''I'm Outta Time'', secondo singolo, non è andato oltre la dodicesima posizione nel Regno Unito, interrompendo una serie di singoli degli Oasis giunti tutti in vetta alla classifica, da ''Supersonic'' in poi<ref>{{cita news|url=http://stopcryingyourheartoutnews.blogspot.com/2008/12/oasis-im-outta-time-chart-position.html|titolo=Oasis' 'I'm Outta Time' Chart Position|editore=SCYHO|data=07-12-2008|lingua=en}}</ref>. Insieme a ''Dig Out Your Soul'' sono tornati nelle classifiche britanniche degli album più venduti anche la raccolta ''[[Stop the Clocks]]'' e l'album del 1995 ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]'', che si stima abbia venduto 18 milioni di copie nel mondo<ref>{{cita web|url=http://www.amazon.ca/Whats-Story-Morning-Glory/dp/B000002BBY|titolo=(What's the Story) Morning Glory?|editore=Amazon|lingua=en}}</ref>, consolidando la propria posizione di disco fondamentale nella scena rock di tutti i tempi.
 
Alla pubblicazione ha fatto seguito un tour di 18 mesi che ha toccato varie parti del mondo, tra cui, per la prima volta<ref>{{cita news|url=http://www.sagoodnews.co.za/arts_entertainment/oasis_headline_coca_cola_fest_for_first_gig_in_sa_.html|titolo=Oasis headline Coca Cola Fest for first gig in SA|editore=Sagoodnews|data=30-01-2009|accesso=24-06-2009|lingua=en}}</ref>, il [[Sudafrica]], con due date. Il [[25 febbraio]] 2009 gli Oasis hanno vinto l'NME Award come Migliore band britannica del 2009<ref>{{cita news|url=http://www.guardian.co.uk/music/2009/feb/26/oasis-win-nme-awards|titolo=Oasis win best British band at NME awards|editore=The Guardian|data=26-02-2009|lingua=en}}</ref>, mentre a marzo hanno dovuto cancellare i loro concerti previsti in [[Cina]] in quanto il governo locale non ha concesso ai membri della band il visto d'entrata, a causa della partecipazione, nel 1997, di Noel ad un concerto pro-[[Tibet]].
 
[[Image:Oasis Live Forever Concert In Taipei.jpg|thumb|Gem Archer in concerto con gli Oasis a [[Taipei]] nell'aprile 2009]]
Nel [[marzo]] 2009 il ''[[The Times|Times]]'' ha pubblicato insieme con [[iTunes]] alcuni brani scelti dal concerto acustico tenuto da Noel e Gem alla [[Royal Albert Hall]] di Londra il [[27 marzo]] 2007. La raccolta, intitolata ''[[The Dreams We Have as Children (Live for Teenage Cancer Trust)|The Dreams We Have as Children]]'' (da un verso della canzone ''Fade Away''), ha finanziato l'associazione benefica Teenage Cancer Trust.
 
Il [[4 giugno]] la band ha inaugurato il proprio tour estivo tornando a Manchester per tre date all'Heaton Park, di fronte a 70.000 spettatori a sera. I concerti hanno riscosso grande successo<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/45159|titolo=Oasis triumph at second Manchester Heaton Park show|editore=NME|data=07-06-2009|lingua=en}}</ref>, ma non sono mancate, durante il tour estivo, nuove voci sul futuro della band.
 
Il [[28 agosto]], a tre date dalla conclusione del tour, l'esibizione degli Oasis al festival ''Rock en Seine'' di [[Parigi]] è stata annullata dopo un violento litigio tra i fratelli Gallagher, culminato con due chitarre sfasciate<ref name=CDS>{{cita web |url=http://www.corriere.it/spettacoli/09_agosto_29/oasis_rissa_98b46430-9468-11de-aa5b-00144f02aabc.shtml|lingua=|editore=Corriere.it|titolo=Oasis, rissa con Liam e Noel lascia la band|accesso=01-09-2009}} Si veda anche la testimonianza della cantante [[Amy Macdonald]]: {{cita news|url=http://news.smh.com.au/breaking-news-world/noel-gallagher-quits-oasis-20090829-f31n.html|titolo=Noel Gallagher quits Oasis|editore=smh.com.au|data=29-08-2009|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/48361|titolo=Liam Gallagher: 'I'll play my first post-Oasis gigs in a couple of months'|editore=NME.com|data=13-11-2009|lingua=en}}</ref>. In seguito all'accaduto Noel Gallagher ha annunciato il proprio abbandono ufficiale alla band con queste parole:
 
{{Quote|È con un po' di tristezza e grande sollievo che vi dico che questa notte lascio gli Oasis. La gente scriverà e dirà quello che vorrà, ma semplicemente non potevo lavorare con Liam un giorno di più. Le mie scuse a tutte le per­sone che avevano comprato i bi­glietti per Parigi, Costanza e Milano.|[[Noel Gallagher]]<ref name=CDS/>}}
 
Nel [[settembre]] 2009 gli Oasis sono entrati per la seconda volta nel prestigioso [[Guinness dei Primati]] per aver piazzato 22 successive hit nella top 10 del Regno Unito. Il primo ingresso della band nel libro dei record risale a quattro anni prima, grazie alle 765 settimane trascorse nella top 75 di singoli e album dal 1995 al 2005<ref>{{cita news|url=http://www.newsic.it/news/body_news.php?id=26317|titolo=Oasis da Guinness|editore=newsic.it|data=17-09-2009}}</ref>.
Cinque mesi più tardi sono stati premiati per la sesta volta ai BRIT Awards per ''(What's the Story) Morning Glory?'', votato «miglior album britannico degli ultimi trent'anni»<ref>{{cita news|url=http://www.rttnews.com/ArticleView.aspx?Id=1215444&SMap=1|titolo=Oasis Wins Best U.K. Album Of Past 30 Years|editore=RTT News|data=18-02-2010|lingua=en}}</ref>.
 
===La nuova band di Liam (2009-2010)===
Nell'[[ottobre]] 2009, in un'intervista al ''[[The Times|Times]]'', Liam Gallagher ha dichiarato: «Gli Oasis non esistono più, penso lo abbiamo capito tutti. È finita». Il cantante ha poi alluso alla probabile carriera da solista del fratello<ref name="Times"/>. Ai primi di [[dicembre]] ha detto di aver già composto alcune canzoni con Gem Archer, Andy Bell (tornato a suonare la chitarra), Chris Sharrock, Jay Darlington e un nuovo bassista, con i quali si è riunito in studio di registrazione a [[gennaio]] [[2010]]<ref name="NME-04-12-2009"/>. Non ha escluso l'eventualità che il gruppo continui a chiamarsi comunque Oasis<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/48716|titolo=Liam Gallagher: 'My new band may still be named Oasis' |editore=NME.com|data=01-12-2009|lingua=en}}</ref>. Alla fine di marzo Liam ha riferito che per il nuovo disco, la cui uscita è prevista<ref name="NMEnewalbum"/> per l'estate del 2011, la band si è ispirata ai [[T. Rex (gruppo musicale)|T.Rex]] e a [[David Bowie]]<ref name="NMEnewalbum"/>, forgiando un mix di [[psichedelia]] e [[rock 'n' roll]]. Della nuova formazione fa parte anche il giovane bassista Jeff Wootton, come confermato dallo stesso Gallagher in un'intervista successiva<ref>{{cita news|url=http://www.live4ever.uk.com/2010/03/live4evers-interview-with-rocks-greatest-frontman-liam-gallagher-part-ii/|titolo=Live4ever’s Interview With Rock’s Greatest Frontman ‘Liam Gallagher’ - Part II|editore=live4ever.uk.com|data=28-03-2010|lingua=en}}</ref>. Il [[25 maggio]] [[2010]] il sito della band ha reso noto, tramite un comunicato ufficiale<ref name="beadyeye"/> accompagnato da una foto della band con il produttore [[Steve Lillywhite]], che il nuovo nome del gruppo è [[Beady Eye]], mettendo dunque fine alla storia degli Oasis.
 
Il nuovo album è stato preceduto dalla raccolta di singoli ''[[Time Flies… 1994–2009]]'', lanciata sul mercato.<ref>{{cita news|url=http://www.clashmusic.com/news/oasis-unveil-time-flies-cover-art|titolo=Oasis unveil 'Time Flies' cover art. It's them at Knebworth|editore=Clashmusic|data=09-04-2010|lingua=en}}</ref>Il 14 giugno 2010 è salita subito in vetta alla [[UK Albums Chart|classifica britannica degli album]]<ref>{{cita news|url=http://www.gigwise.com/news/56939/Oasis-Singles-Collection-Time-Flies-Tops-UK-Album-Chart|titolo=Oasis Singles Collection 'Time Flies' Tops UK Album Chart|editore=Gigwise|data=20-06-2010|lingua=en}}</ref>.
 
==Stile musicale e influenze==
[[File:Liam Gallagher2.jpg|thumb|Liam Gallagher con i caratteristici [[occhiali da sole]]]]
Gli Oasis sono stati influenzati soprattutto dai [[The Beatles|Beatles]], influenza che i media britannici si sono spinti a definire "un'ossessione"<ref>{{cita news|autore=Dan Cairns| url=http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article4669276.ece|titolo=Song of the Year 1995: Oasis Wonderwall|editore=Times Online|data=07-09-2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/arts/main.jhtml?xml=/arts/2005/05/12/bmcold12.xml|titolo= Can Coldplay steal Oasis's crown?|editore=Daily Telegraph|data=12-05-2005|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/1452393.stm|titolo=The Beatles' musical footprints|editore=BBC News Online|lingua=en}}</ref>. All'apogeo della loro carriera gli Oasis furono soprannominati perfino i ''Beatles del Duemila''<ref name="inf"/>, per aver creato un fenomeno musicale e sociale comparabile, secondo alcuni, soltanto a quello del gruppo di [[Liverpool]]<ref name="knebworth"/>. Nello stesso periodo Noel Gallagher ebbe a dire che i punti di riferimento della band sono Beatles e [[Sex Pistols]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/16/Oasis_siamo_come_Beatles__co_0_970716211.shtml|titolo=Oasis: "Sì, siamo come i Beatles"|editore=Corriere della Sera|data=16-07-1997}}</ref>, tanto che per gli Oasis fu coniato il nome ''Sex Beatles'', e che [[John Lennon]] è il suo vero idolo<ref name="inf"/>. Liam, più volte accostato a [[John Lydon|Johnny Rotten]] per la vocalità e a Lennon per il modo di vestire<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/27/Oasis_basta_cocaina_meglio_gazzosa_co_8_080927034.shtml|titolo=Oasis: basta cocaina, meglio la gazzosa|editore=Corriere della Sera|data=27-09-2008}}</ref>, di recente ha indicato nei [[Sex Pistols]] la band che più ha influito sulla formazione musicale del gruppo. Le sonorità della band sono state paragonate anche a quelle dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]]<ref name="inf"/>, che figurano al secondo posto, dopo i Beatles, tra i cantanti preferiti da Noel<ref name="clausi"/>. Altre band di riferimento per la band di Manchester sono: [[The Who|Who]]<ref name="inf"/>, [[The Kinks|Kinks]]<ref name="inf"/>, [[The Smiths|Smiths]]<ref name=mysp>{{cita web|url=http://www.myspace.com/oasis|titolo=Oasis' official MySpace|lingua=en}}</ref>, [[Neil Young]]<ref name=mysp/>, [[The Stooges|Stooges]]<ref name=nme/>, [[The Doors|Doors]]<ref name=nme/>, [[The La's|La's]]<ref name="clausi"/> e [[The Stone Roses|Stone Roses]]<ref>{{cita web|url=http://www.ready-steady-go.org.uk/oasis2.html|titolo=Oasis - Exclusive Interview from 1993!|editore=Ready Steady Go|data=1994|lingua=en}}</ref>.
 
[[File:Oasis 2005.jpg|thumb|left|220px|Concerto degli Oasis in California nel 2005]]
D'altra parte sono numerose le band che si sono ispirate dichiaratamente agli Oasis: gli [[Arctic Monkeys]]<ref>{{cita news|autore=Matt Diehl|url=http://findarticles.com/p/articles/mi_m1285/is_6_36/ai_n26910626|titolo=Arctic Monkeys:a year ago, no one had heard of them (...)|data=luglio 2006|lingua=en}}</ref>, i [[Coldplay]]<ref>{{cita news|autore=Steve Ciabattoni|url=http://prod1.cmj.com/articles/display_article.php?id=34673|titolo=COLDPLAY: Talk About The Passion|editore=prod1.cmj.com|data=10-09-2002|lingua=en}}</ref>, i [[The Killers|Killers]]<ref>{{cita news|autore=Mike Kalil|url=http://www.reviewjournal.com/lvrj_home/2005/Sep-18-Sun-2005/living/3337781.html|titolo=IN DEPTH: killers rising|editore=Las Vegas Review-Journal|data=18-09-2005}}</ref>, i [[The Coral|Coral]]<ref>{{cita web|url=http://www.myspace.com/thecoral|titolo=The Coral's official Myspace|lingua=en}}</ref> e i [[Kasabian]]<ref>{{cita news|url=http://www.contactmusic.com/news.nsf/story/kasabians-oasis-dreams_1105876|titolo=KASABIAN'S OASIS DREAMS|editore=contactmusic.com|data=09-06-2009|lingua=en}}</ref>, il cui cantante [[Tom Meighan]] è grande amico di Noel<ref>{{cita news|url=http://www.exposay.com/noel-gallagher-takes-new-shooting-hobby/v/18228|titolo=Noel Gallagher Takes New Shooting Hobby|editore=Exposay|data=07-03-2008|lingua=en}}</ref>. Degli Oasis esiste anche una cover band, i [[No Way Sis]], originari di [[Glasgow]], che nel [[1996]] riuscirono a piazzare il singolo ''[[I'd Like to Teach the World to Sing]]'', cover dei [[The New Seekers|New Seekers]] cantata alla maniera degli Oasis, nella top 40 del Regno Unito<ref>{{cita news|url=http://www.westnet.com/consumable/1997/01.18/revnoway.html|autore=Tim Mohr|titolo=No Way Sis, "I'd Like To Teach The World To Sing"|editore=Westnet|data=18-01-1997|lingua=en}}</ref>. A queste band si aggiunge quella giapponese dei [[Little by Little (gruppo musicale)|Little by Little]], che si chiamano così in omaggio all'[[Little by Little (Oasis)|omonima canzone]] della band dei fratelli Gallagher<ref>{{cita web|url=http://music.goo.ne.jp/artist/ARTLISD1163697/index.html|titolo=little by little (りとるばいりとる)|editore=Musicgoone|lingua=ja}}</ref>.
 
Alcune influenze più evidenti in alcune composizioni musicali della band hanno indotto alcuni artisti a citare gli Oasis in giudizio. È il caso di [[Neil Innes]], che accusò la band di plagio per la canzone ''Whatever'', a suo dire copiata dalla sua ''How Sweet to Be an Idiot''. Il giudice gli diede ragione, concedendogli i diritti d'autore del testo del brano degli Oasis. Il gruppo di Manchester fu citato in giudizio anche dalla [[Coca-Cola]] per aver utilizzato senza permesso il brano ''[[I'd Like to Teach the World to Sing]]'', canzone dei [[New Seekers]] nota negli anni '70 come jingle della pubblicità della bevanda. La band fu costretta poi a cambiare il testo del brano<ref name="oasisbio"/>. Inoltre, al momento della loro distribuzione, le copie promozionali di ''(What's the Story) Morning Glory?'' contenevano in origine un brano intitolato ''Step Out''. Il CD promozionale fu subito ritirato e sostituito con una versione che ometteva la controversa canzone, troppo somigliante a un brano di [[Stevie Wonder]], ''Uptight (Everything's Alright)''<ref name="Mathur181">{{Cita|Mathur, 1997|pag. 181}}</ref>. Il pezzo poi comparve come lato b di ''Don't Look Back in Anger'' e a Wonder furono corrisposte mille sterline e riconosciuta la dizione "Wonder, et. al" nella lista dei parolieri<ref name="Mathur181"/>. Il CD promozionale dell'album contenente ''Step Out'' oggi è un oggetto ricercato dai collezionisti.
 
== Formazione ==
===Componenti===
*[[Liam Gallagher]] - [[cantante|voce]] ([[1991]]-[[2009]])
*[[Noel Gallagher]] - [[chitarra]], [[cantante|voce]] ([[1991]]-[[2009]])
*[[Paul Arthurs]] detto "Bonehead" - [[chitarra]] ([[1991]]-[[1999]])
*[[Paul McGuigan (musicista)|Paul McGuigan]] detto "Guigsy" - [[basso elettrico|basso]] ([[1991]]-[[1999]])
*[[Tony McCarroll]] - [[Batteria (musica)|batteria]] ([[1991]]-[[1995]])
*[[Alan White (Oasis)|Alan White]] - [[Batteria (musica)|batteria]] e [[percussioni]] ([[1995]]-[[2003]])
*[[Gem Archer]] - [[chitarra]] ([[1999]]-[[2009]])
*[[Andy Bell (musicista)|Andy Bell]] - [[basso (cordofono)|basso]] ([[1999]]-[[2009]])
*[[Zak Starkey]] - [[Batteria (musica)|batteria]] ([[2004]]-[[2008]]) - membro non ufficiale
*[[Chris Sharrock]] - [[Batteria (musica)|batteria]] ([[2008]]-[[2009]]) - membro non ufficiale
 
Ha fatto parte integrante della band anche il tastierista [[Jay Darlington]], che ha partecipato ai tour degli Oasis dal 2002 al 2009.
 
===Linea del tempo===
<div align="center">
<timeline>
ImageSize = width:800 height:370
PlotArea = left:100 bottom:60 top:0 right:50
Alignbars = justify
DateFormat = dd/mm/yyyy
Period = from:01/01/1991 till:01/09/2009
TimeAxis = orientation:horizontal format:yyyy
 
Colors =
id:Vocals value:red legend:Canto
id:Guitar value:blue legend:Chitarre
id:Bass value:green legend:Basso
id:Drums value:orange legend:Batteria
id:Lines value:black legend:Album
Legend = orientation:horizontal position:bottom
 
ScaleMajor = increment:2 start:1991
 
BarData =
 
bar:Liam text:"Liam Gallagher"
bar:Bonehead text:"Paul Arthurs"
bar:Guigsy text:"Paul McGuigan"
bar:Tony text:"Tony McCarroll"
bar:Noel text:"Noel Gallagher"
bar:White text:"Alan White"
bar:Gem text:"Gem Archer"
bar:Bell text:"Andy Bell"
bar:Zak text:"Zak Starkey"
bar:Chris text:"Chris Sharrock"
 
PlotData=
 
width:10 textcolor:black align:left anchor:from shift:(10,-4)
bar:Liam from:01/01/1991 till:end color:Vocals
bar:Bonehead from:01/01/1991 till:01/04/1999 color:Guitar
bar:Guigsy from:01/01/1991 till:01/08/1995 color:Bass
bar:Tony from:01/01/1991 till:01/05/1995 color:Drums
bar:Noel from:01/09/1991 till:28/08/2009 color:Guitar
bar:White from:01/05/1995 till:01/02/2004 color:Drums
bar:Guigsy from:01/10/1995 till:01/05/1999 color:Bass
bar:Gem from:01/08/1999 till:end color:Guitar
bar:Bell from:01/11/1999 till:end color:Bass
bar:Zak from:01/03/2004 till:01/05/2008 color:Drums
bar:Chris from:01/05/2008 till:end color:Drums
 
LineData =
 
at:30/08/1994 color:black layer:back
at:02/10/1995 color:black layer:back
at:21/08/1997 color:black layer:back
at:28/02/2000 color:black layer:back
at:01/07/2002 color:black layer:back
at:30/05/2005 color:black layer:back
at:06/10/2008 color:black layer:back
 
</timeline>
</div>
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia degli Oasis}}
;Album in studio
* 1994 - ''[[Definitely Maybe]]''
* 1995 - ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]''
* 1997 - ''[[Be Here Now]]''
* 2000 - ''[[Standing on the Shoulder of Giants]]''
* 2002 - ''[[Heathen Chemistry]]''
* 2005 - ''[[Don't Believe the Truth]]''
* 2008 - ''[[Dig Out Your Soul]]''
 
;Demo
* 1993 - ''[[Live Demonstration]]'' (audiocassetta)
 
;Album live
* 2000 - ''[[Familiar to Millions]]''
 
;Raccolte
* 1998 - ''[[The Masterplan]]''
* 2006 - ''[[Stop the Clocks]]'' [[best of]]
* 2010 - ''[[Time Flies… 1994–2009]]'' [[compilation]]
 
==Videografia==
{{vedi anche|Discografia_degli_Oasis#Video_musicali{{!}}Video musicali degli Oasis}}
Nella loro carriera gli Oasis hanno prodotto 36 [[videoclip]] musicali per promuovere i singoli estratti dai vari album.
 
Tra i video del 1994 una menzione particolare va riservata a ''[[Supersonic]]'' e ''[[Live Forever]]'', per ciascuno dei quali furono prodotti due versioni del video, una per il mercato britannico e una per il mercato statunitense. Anche il singolo ''[[Whatever]]'', pubblicato nel [[dicembre]] 1994, fu accompagnato da un video nonostante non fosse stato estratto da alcun album.
 
Il video di ''[[Some Might Say]]'', pubblicato nel 1995, è singolare perché consta di spezzoni tratti dai video di ''[[Cigarettes & Alcohol]]'' e dalla versione statunitense del video di ''Supersonic''.
 
Nel 1998 ''[[Acquiesce]]'', già nota come lato b del singolo ''Some Might Say'', fu trasmessa dalle radio statunitensi per promuovere l'imminente pubblicazione della raccolta di lati b ''[[The Masterplan]]''. Del brano furono prodotti due videoclip: il primo comprendeva immagini tratte dall'esibizione dal vivo al G-Mex Centre di [[Manchester]], il [[14 dicembre]] [[1997]]; il secondo, girato nel [[settembre]] 2006, è interpretato da una band composta da [[sosia]] [[Giappone|giapponesi]] degli Oasis. È del settembre 2006 anche il video della canzone ''[[The Masterplan (brano musicale)|The Masterplan]]'', messo sul mercato per promuovere il [[greatest hits]] ''[[Stop the Clocks]]''. Il videoclip, ispirato ai quadri di LS Lowry, pittore britannico che negli [[anni 1950|anni '50]] dipinse la [[Manchester]] industriale, è simile a un [[cartone animato]]: protagonisti sono riproduzioni stilizzate dei membri della band<ref>{{cita news|autore=Dianne Bourne|url=http://www.citylife.co.uk/music/news/5163_oasis__masterplan_to_step_into_world_of_lowry|titolo=Oasis' Masterplan to step into world of Lowry|editore=CityLife|data=18-10-2006|accesso=18-10-2009|lingua=en}}</ref>.
 
Risale al 2007 ''[[Lord Don't Slow Me Down]]'', singolo edito nel solo formato per il [[download digitale]]. Il videoclip del brano è costituito da una selezione di immagini tratte dall'[[Lord Don't Slow Me Down (DVD)|omonimo DVD]].
 
==Premi==
{{Vedi anche|Lista dei premi conferiti agli Oasis}}
Oltre ai numerosi premi, gli Oasis vantano alcuni primati legati agli [[NME Awards]], conquistati per 15 volte.
 
Nel [[1995]] quella dei fratelli Gallagher divenne la prima band dell'epoca moderna a vincere tre premi e nel [[1996]] migliorò il record, diventando la prima band dell'epoca moderna a ricevere quattro riconoscimenti (Best Band, Best Live band, Best Album per ''(What's the Story) Morning Glory?'' e Best Single per ''Wonderwall''. Nel [[2004]] furono vincitori del premio Best DVD, appena istituito, mentre nel [[2009]] sono stati nominati in sette categorie, un record.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
;In inglese
*{{cita pubblicazione|quotes=no|autore=Jason Cohen|data=18 maggio 1995|titolo=The Trouble Boys - Cross the Atlantic With a Hot Record, Two Battling Brothers and Attitude to Spare|rivista=Rolling Stone|pagine=50-52|numero=104}}
*{{Cita libro|autore=Jemma Wheeler|titolo=Oasis: How Does It Feel?|editore=UFO Music|anno=1995|id= ISBN 1-873884-35-4}}
*{{Bibliografia|Mundy, 1996|Chris Mundy (2 maggio 1996), ''Ruling Asses - Oasis have conquered America, and they won't shut up about it'', Rolling Stone (68): 32-35}}
*{{Cita libro|autore=Lee Henshaw|titolo=Oasis: Revealed|editore=Parragon Publishing|anno=1996|id= ISBN 0-7525-1859-3}}
*{{Cita libro|autore=Mick Middles|titolo=Oasis: Round Their Way|editore=Independent Music Press|anno=1996|id= ISBN 1-897783-10-8}}
*{{Cita libro|autore=Paul Gallagher, Terry Christian|titolo=Brothers, from Childhood to Oasis. The Real Story|editore=Virgin Books|anno=1996|id= ISBN 1-85227-671-1}}
*{{Bibliografia|Mathur, 1996|Paul Mathur, ''Take Me There - Oasis: The Story'', Bloomsbury Publishing Plc, 1996. ISBN 0-7475-3388-1}}
*{{Cita libro|autore=Paul Moody|titolo=Oasis: Lost Inside|editore=UFO Music|anno=1996|id= ISBN 1-873884-50-8}}
*{{Bibliografia|Rolling Stone, 1997|(luglio 1997), ''Noel Gallagher'', Rolling Stone (764/765).}}
*{{Cita libro|autore=Eugene Masterson|titolo=The Word on the Streets: The Unsanctioned Story of Oasis|editore=Mainstream Publishing|anno=1997|id= ISBN 1-85158-890-6}}
*{{Cita libro|autore=Ian Robertson|titolo=Oasis: What's the Story?|editore=Delta|anno=1997|id= ISBN 0-385-31835-9}}
*{{Cita libro|autore=Michael Krugman|titolo=Oasis: Supersonic Supernova|editore=St. Martin's Griffin|anno=1997|id= ISBN 0-312-15376-7}}
*{{Cita libro|autore=Paolo Hewitt|titolo=Getting High: The Adventures of Oasis|editore=Hyperion Books|anno=1997|id= ISBN 0-7868-8228-X}}
*{{Cita libro|autore=Paol Lester|titolo=Oasis: The Illustrated Story|editore=Hamlyn|anno=1997|id= ISBN 0-600-59414-9}}
*{{Cita libro|autore=Susan Wilson|titolo=Oasis: A Year in the Life|editore=UFO Music|anno=1997|id= ISBN 1-873884-76-1}}
*{{Cita libro|autore=Tim Abbot|titolo=Oasis Definitely|editore=Fireside|anno=1997|id= ISBN 0-684-83746-3}}
*{{Cita libro|autore=Chris Hutton & Richard Kurt|titolo=Don't Look Back in Anger: Growing Up with Oasis|editore=Pocket Books 2|anno=1998|id= ISBN 0-671-01567-2}}
*{{Cita libro|autore=Paolo Hewitt|titolo=Forever the people - Six months on the road with Oasis|editore=Boxtree|anno=1999|id= ISBN 0-7522-2448-4}}
*{{Cita libro|autore=Harry Shaw|titolo=Oasis "Talking" (In Their Own Words)|editore=Omnibus Press|anno=2002|id= ISBN 0-7119-9200-2}}
*{{Bibliografia|Harris, 2004|John Harris, ''Britpop!: Cool Britannia and the Spectacular Demise of English Rock'', Da Capo Press, 2004. ISBN 0-306-81367-X}}
*{{Bibliografia|Live Forever, 2004|''Live Forever: The Rise and Fall of Brit Pop'', Passion Pictures, 2004 (DVD).}}
*{{Cita libro|autore=Paul Slattery|titolo=Oasis: A Year On The Road|editore=Music Sales|anno=2008|id= ISBN 1-84772-565-1}}
 
;In italiano
*{{Bibliografia|Vivaldi, 1996|Antonio Vivaldi, ''Oasis. Beat per gli anni '90'', Giunti, 1996. ISBN 88-09-20847-1}}
*{{Bibliografia|Ganzerli, 1996|M. Ganzerli (settembre 1996), ''Oasis: This is history'', Tutto - Musica e Spettacolo.}}
*{{Cita libro|autore=Gabriele Sacchi|titolo=Oasis - Frammenti rock|editore=Arcana|anno=1996|id= ISBN 88-7966-085-3}}
*{{Cita libro|autore=Ian Robertson|titolo=Oasis: what's the story?|editore=Mondadori|anno=1997|id= ISBN 88-04-45944-1}}
*{{Cita libro|autore=Nando Cruz|titolo=Oasis|editore=Logos|anno=1997|id= ISBN 88-7940-035-5}}
*{{Bibliografia|Mathur, 1997|Paul Mathur, ''Oasis - I più grandi - La biografia ufficiale'', Giunti, 1997. ISBN 88-09-21149-9}}
*{{Cita libro|autore=Paolo Hewitt|titolo=Oasis. Fuori di testa!|editore=Tarab|anno=1997|id= ISBN 88-86675-20-8}}
*{{Cita libro|autore=Luca Bonanni|titolo=Oasis... «come sentirsi vivi negli anni '90»|editore=Lo Vecchio|anno=2005|id= ISBN 88-7333-128-9}}
*{{Bibliografia|Clausi, 2008|Leonardo Clausi (ottobre 2008), ''Oasis - Io e mio fratello'', Rock Star (336): 76-83.}}
*{{Bibliografia|De Luca, 2008|Fabio De Luca (ottobre 2008), ''Oasis - Di nuovo in campo'', Rolling Stone (60): 70-72.}}
*{{cita pubblicazione|quotes=no|autore=Paolo Madeddu|data=settembre 2009|titolo=Noel Gallagher - Bilanci brit|rivista=Rolling Stone|pagine=84-88|numero=71}}
*{{Bibliografia|Lodetti|Antonio Lodetti (30 agosto 2009), ''Titoli di coda sul western dei «fratelli Oasis»'', Il Giornale, pag. 27}}
 
==Voci correlate==
*[[Discografia degli Oasis]]
*[[Lista delle canzoni degli Oasis]]
*[[Lista dei premi conferiti agli Oasis]]
*[[The Rain]]
*[[Britpop]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Oasis (band)|q|commons_preposizione=sugli|q_preposizione=degli o sugli}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{dmoz|World/Italiano/Arte/Musica/Artisti/O/Oasis}}
* {{en}} [http://www.oasisinet.com/ Sito ufficiale]
* {{en}} [http://www.myspace.com/oasis MySpace ufficiale]
{{mvideo}}
{{mvideo|Google|Oasis}}
{{mvideo|Qooqle|Oasis}}
 
{{Oasis}}
{{Portale|Rock}}
 
[[Categoria:Oasis| ]]
{{Link VdQ|en}}
 
[[af:Oasis]]
[[ar:أويسس]]
[[bg:Оуейсис]]
[[ca:Oasis]]
[[cs:Oasis]]
[[cy:Oasis]]
[[da:Oasis]]
[[de:Oasis]]
[[el:Oasis]]
[[en:Oasis (band)]]
[[eo:Oasis]]
[[es:Oasis (banda)]]
[[et:Oasis]]
[[eu:Oasis]]
[[fa:اوئیسیز]]
[[fi:Oasis]]
[[fr:Oasis (groupe)]]
[[ga:Oasis]]
[[gl:Oasis (grupo musical)]]
[[he:אואזיס]]
[[hu:Oasis]]
[[id:Oasis (grup musik)]]
[[is:Oasis]]
[[ja:オアシス (バンド)]]
[[ka:ოაზისი (ჯგუფი)]]
[[ko:오아시스 (음악 그룹)]]
[[lt:Oasis]]
[[lv:Oasis]]
[[nl:Oasis (band)]]
[[no:Oasis]]
[[pl:Oasis]]
[[pms:Oasis]]
[[pt:Oasis]]
[[ro:Oasis]]
[[ru:Oasis]]
[[simple:Oasis (band)]]
[[sk:Oasis (skupina)]]
[[sl:Oasis]]
[[sr:Oasis]]
[[sv:Oasis]]
[[th:โอเอซิส (วงดนตรี)]]
[[tr:Oasis (grup)]]
[[uk:Oasis]]
[[uz:Oasis]]
[[vo:Oasis (musiganef)]]
[[zh:绿洲乐队]]
[[zh-yue:Oasis]]