San Bonifacio (Italia) e Progetto:Progetto:GLAM/Fondazione Strozzi, Firenze/Iscritti: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
 
Riga 1:
{{Utente:Giaccai/progetti/Palazzo Strozzi menu}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=San Bonifacio
|Panorama=Piazza Costituzione San Bonifacio.jpeg
|Didascalia=Piazza Costituzione a San Bonifacio
|Bandiera=San Bonifacio-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma= Coat of arms of San Bonifacio (municipality).svg
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Divisione amm grado 2=Verona
|Amministratore locale=[[Giampaolo Provoli]]
|Partito=Partito Democratico
|Data elezione=8 giugno 2014
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=24
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11
|Longitudine minuti=17
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=31
|Superficie=33.79
|Note superficie=
|Abitanti=20605
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2012/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 novembre 2012.
|Aggiornamento abitanti=06-09-2013
|Sottodivisioni=Lobia, Locara, Prova, Villanova-Villabella<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/san_bonifacio.pdf Comune di San Bonifacio - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Arcole]], [[Belfiore]], [[Gambellara]] (VI), [[Lonigo]] (VI), [[Monteforte d'Alpone]], [[Soave]]
|Codice postale=37047, 37040
|Prefisso=[[045 (prefisso)|045]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=023069
|Codice catastale=H783
|Targa=VR
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=sambonifacesi
|Patrono=[[sant'Abbondio]]
|Festivo=8 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of San Bonifacio (province of Verona, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di San Bonifacio all'interno della provincia di Verona
|Sito=http://www.comune.sanbonifacio.vr.it/
}}
<!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
 
[[File:Wiki editathon Palazzo Strozzi 2018.jpg|miniatura|primo incontro 23 maggio 17]]
'''San Bonifacio''' (omofono in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita web|titolo=Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese|url=http://www.larenadomila.it/immagini/paese.htm|accesso=26 novembre 2011|editore=La Rena Domila, l'informassion veronese}}</ref>) è un [[comune italiano]] di 21.238 abitanti della [[provincia di Verona]] in [[Veneto]].
Partecipanti al corso:
==3° corso <small>marzo-maggio 19</small>==
Partecpanti:
{{Progetto:GLAM/Fondazione Strozzi, FirenzeBabel}}
* [[Utente:GemmaSordi]]
* [[Utente:Silvia zandomeneghi]]
* [[Utente:CorinnaSimo]]
* [[Utente:Sara derr]]
* [[Utente:Valent8]]
* [[Utente:Lalilaria]]
* [[utente:Nerissimo21]]
* [[Utente:FeBozz]]
* [[Utent:Roberto Rampone]]
 
==2° Corso <small>ottobre/dicembre 18</small>==
== Geografia fisica ==
Partecipanti:
San Bonifacio dista 26 chilometri da [[Verona]]. Rispetto al capoluogo è in posizione est. Confina con la [[provincia di Vicenza]].
*Beatrice [[Utente:BeaArt]] e Giuseppe [[Utente:Giuseppe792]] {{doing}} [[Utente:BeaArt/Sandbox|Bruce Nauman]]
È facilmente raggiungibile grazie all'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]] (uscita Soave-San Bonifacio), alla strada regionale 11 ed alla linea ferroviaria Milano - Venezia.
*Marta [[utente:Martadol]] e Federica [[utente:AutAut]] {{doing}} [[Utente:Martadol/Sandbox|Ulay]]
Come giurisdizione ecclesiastica il Comune di San Bonifacio appartiene alla [[diocesi]] di [[Vicenza]] e comprende le parrocchie del Duomo (Santa Maria Maggiore), del quartiere Praissola ([[San Giuseppe]] lavoratore), di Villanova ([[San Pietro]]; titolo abbaziale), di Prova (patrono [[San Biagio]] ma chiesa dedicata alla Presentazione della Vergine Maria), di Lobia ([[Santa Lucia]]) e di Locara ([[San Giovanni Battista]]).
*Elisa [[Utente:Elsafanelli]] {{doing}} [[Utente:Elsafanelli/Sandbox|Gina Pane]]
*Andrea [[utente:]] e Raffaella [[utente:RaffaellaFap]]
*Giada [[Utente:Aniloda]] e Aurora [[utente:farorua]] {{doing}} [[Utente:Farorua/Sandbox|Waltraud Lehner]]
*Martina [[utente:MartiDN]] e Alessandro [[utente:Gabriele Utterson]] {{doing}} [[Utente:MartiDN/Sandbox|Vito Hannibal Acconci ]]
*Andrea Del Carria [[Utente:Delcarria88]]
 
==1° Corso <small>maggio/giugno 18</small>==
== Storia ==
Partecipanti:
{{NN|storia|dicembre 2013}}
* [[utente:andrea.piccioli|Andrea Piccioli]], lavora alla voce [[Utente:Giuliadig/Sandbox|Emilio Vedova]]
=== Le origini e l'epoca romana ===
* [[utente:Blake2018|Carlo Martino]], lavora alla voce [[Michelangelo Pistoletto]]
Nella zona di San Bonifacio probabilmente esistevano piccoli villaggi (vicus o pagus) fin da epoche remote con epicentro sull'altura della Motta, tuttavia non se ne hanno prove documentarie o archeologiche.
* [[utente:heesun.moon|Moon Heensun]]
Di epoca romana abbiamo l'[[Altare#Religione romana|ara]] dedicata a [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] (attualmente murata, come pietra angolare, nel [[campanile]] della chiesa parrocchiale), un'ara di marmo dedicata a [[Giove (divinità)|Giove]], una lapide funeraria (entrambe nella cripta dell'abbazia di Villanova) e iscrizioni trovate a Villabella (ora in musei di Verona).
* [[utente:Mariagrazia94|Maria Grazia Fantini]], lavora alla voce [[Giovanni Anselmo]]
La [[via Postumia]] attraversava (probabilmente) a nord il territorio di San Bonifacio. In particolare, a Villanova, venne trovato nel 1942 (in occasione dell'allargamento dell'ex SS 11), a circa due metri sotto il letto del torrente Tramigna (che qui si getta nell'Alpone) un ponte romano sovrastato da una via romana dai caratteristici blocchi di sasso nero, consumati dal passaggio di ruote.
* [[Utente:opi2908|Camilla Guidi]], lavora alla voce [[Giulio Turcato]]
Si è inoltre confermato che già in epoca romana i confini tra Verona e Vicenza passavano per la frazione Locara: infatti la strada Lobia - Locara costituiva l'ultimo cardine orientale della [[centuriazione]] dell'agro veronese di [[Colognola ai Colli]] (oltre questa strada iniziava la [[centuriazione]] di [[Lonigo]]).
* [[utente:Giuliadig|Giulia di Giacomo]], lavora a [[Utente:Giuliadig/Sandbox|Emilio Vedova]]
Nella frazione di Lobia, nel 1490, venne scoperto un importantissimo [[cippo romano]] (attualmente presso il Museo Lapidario Maffeiano di [[Verona]]) che indicava i confini tra il territorio romano d'[[Este]] e quello di [[Vicenza]].
* [[utente:Platipus7|Anna De Bernardis]], lavora alla voce [[Michelangelo Pistoletto]]
 
* [[utente:elemari-r95|Elena Romanelli]], lavora alla voce [[Utente:Elemari-r95/Sandbox|Pino Pascali]]
=== Il Medioevo ===
* [[utente:Emeret|Emma Rossi]], lavora alla voce [[Giovanni Anselmo]]
 
* [[Utente:Noe.Bzs]]
Questo confine fu mantenuto anche durante il periodo medievale fino ad arrivare ai nostri giorni, nonostante modesti cambiamenti. Importante è la località chiamata "Torri di Confine" con la sua chiesetta dedicata a [[San Michele Arcangelo]], venerato (specie dai [[Longobardi]]) come difensore dei confini.
* [[Utente:Iruycamp]], lavora alla voce [[Domenico Gnoli (pittore)]]
È proprio un luogo di culto come la chiesetta di San Michele a Torri di Confine in Locara a testimoniare la presenza longobarda sul territorio del comune sambonifacese mentre frati [[benedettini]], tra VI e VII secolo d.C. edificarono l'[[abbazia]] di Villanova dedicandola a [[San Pietro]](probabilmente in sostituzione di un antico tempio pagano dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]]).
* [[Utente:Alex_dal]], lavora alla voce [[Domenico Gnoli (pittore)]]
La storia riferisce che intorno al 763, [[sant'Anselmo del Friuli]], fondatore del [[monastero]] di [[Nonantola]], fece costruire una chiesetta ai confini della diocesi vicentina, dedicandola a [[San Pietro]]. Questa si presume possa essere stata, nella sua struttura originaria, nell'[[abside]] destra dell'abbazia di Villanova. I [[benedettini]] chiamarono a raccolta gli abitanti del luogo e col loro aiuto bonificarono l'intera campagna che dalla [[Postumia]] si estendeva fino all'[[Adige]].
Nel periodo carolingio la zona di San Bonifacio rientrava nel Comitato Vicentino che si estendeva verso occidente ben oltre gli attuali confini della [[provincia di Vicenza]] visto che comprendeva località come Porcile (l'odierna [[Belfiore]]), [[Montecchia di Crosara]], [[Arcole]] ed [[Albaredo d'Adige]].
Di pari estensione era la [[Diocesi]] vicentina, tant'è che ancora il Comune di San Bonifacio, pur essendo in [[provincia di Verona]], ne fa parte.
Dissolto l'impero carolingio, la minaccia veniva da est ed erano gli [[Magiari|Ungari]]: probabilmente il castello della Motta venne costruito in tal occasione.
 
Nella zona "sambonifacese" esistevano già degli agglomerati rurali e, con la disgregazione del Comitato vicentino, il marchese [[Milone di San Bonifacio]], di origine franca e capostipite della famiglia dei [[Sambonifacio|Conti di San Bonifacio]], approfittò della situazione per estendere i suoi domini anche in queste terre "sambonifacesi" dando così l'attuale nome al paese.
La Famiglia dei Conti di San Bonifacio primeggiò per quasi due secoli nella [[Verona|Città di Verona]], della quale i San Bonifacio furono anche spesso Conti e Podestà.
Il testamento di Milone (955) parla di un castello e di una cappella dedicata a San Bonifacio. Questa chiesetta, di cui non resta nulla (ma si sa che si trovava all'interno delle mura del castello sulla Motta) diede probabilmente il nome al castello ma anche a tutto il territorio (da qui il nome del paese) in parte incolto e coperto da boschi e paludi e in parte coltivato (terre appartenenti ai [[San Bonifacio (famiglia)|Conti]] ma anche all'abbazia di Villanova) .
Intorno al XII secolo, nel territorio fra il castello della Motta e l'abbazia, stava nascendo una numerosa comunità rurale; per tale motivo si costruì una nuova chiesa dedicata a [[Sant'Abbondio]] (vicino alle mura del castello), una pieve che possedeva alcuni terreni nella zona.
 
Sempre nel XII nacquero alcune realtà rurali come i Comuni di San Bonifacio, di Villanova e Locara (ma sarà il primo ad avere un territorio molto grande). Non è un caso che la chiesa di [[Sant'Abbondio]] venga costruita fuori dalle mura e a Locara si costruisca una nuova chiesa indipendente dall'abbazia di Villanova: questi sono segni di una volontà d'indipendenza come quella di un [[comune]] rurale.
Nel 1222 abbiamo il primo documento che dimostra l'esistenza della chiesa di Santa Maria Maggiore (dove ora sorge, con stesso titolo, il [[Duomo]]), chiesa nella quale si trasferì l'arciprete di [[Sant'Abbondio]] ancora prima della distruzione del castello.
Sia la chiesa di [[Sant'Abbondio]] che la chiesetta di San Bonifacio, infatti, vennero distrutte nel 1243 assieme al castello dal tiranno [[Ezzelino da Romano]] (che già aveva assediato il castello nel 1237).
San Bonifacio, passata sotto il dominio scaligero, divenne così una villa di confine e la sua [[Pieve]] dipendeva dalla [[Diocesi]] di [[Vicenza]]. Per assicurarsi la fedeltà dei sambonifacesi, nel 1299 [[Bartolomeo della Scala]] stipulò un patto col Comune di San Bonifacio (ripreso da tutti i successivi dominatori di [[Verona]])
Sotto [[Cansignorio della Scala]] il territorio scaligero venne ordinato in Capitaniati ovvero aggregazioni di Comuni; la zona sambonifacese apparteneva al Capitaniato con centro [[Soave]].
I Capitaniati, ebbero però breve durata e a fine Trecento furono sostituiti dai "Vicariati" aventi minore estensione. Sede del Vicariato nella zona divenne San Bonifacio con giurisdizione su località come Torri di Confine, Locara e Villanova. Ad una maggior potenza del Comune sambonifacese corrispondeva il periodo di decadenza dell'abbazia di Villanova.
La dominazione veneziana portò (con la pace) un aumento dei traffici e degli scambi commerciali tra i prodotti rurali e quelli della città. Per questo nel secolo XV San Bonifacio godette di una gran prosperità arricchendosi di estese campagne, ricostruendo molte case in muratura, allargando l'area abitativa del paese e vedendosi riconfermare nel 1407 i privilegi concessi dal patto del 1299.
Dell'aumentata ricchezza della zona ne approfittano anche l'[[Abate]] di Villanova e l'[[Arciprete]] della [[Pieve]] di San Maria Maggiore.
Il primo, Guglielmo da Modena, tra fine Trecento e inizio Quattrocento fece restaurare l'[[abbazia]] dopo un lungo periodo di decadenza e le restituì gran parte del perduto prestigio. Fu lui a far elevare l'enorme cuspide del [[campanile]] di Villanova e, probabilmente, fu sempre lui ad arricchire la chiesa con l'[[ancona (arte)|ancona]] absidale.
L'[[Arciprete]] della [[Pieve]], invece, nel 1417 promosse l'ampliamento della chiesa di Santa Maria-Sant'Abbondio, ormai incapace ad accogliere le persone che in sempre maggior numero assistevano alle celebrazioni sacre. Oltre alla chiesa appena citata venne costruita anche un'altra chiesa (dove ora si trova il Cinema Centrale) detta di S. Maria della Misericordia oppure della Disciplina, con accanto un piccolo ospedale (adesso entrambi distrutti).
Sarà presa invece a fine Quattrocento la decisione di ricostruire la chiesa di [[Sant'Abbondio]] nel luogo dove si trovava (ovvero fuori dalle mura del distrutto castello).
 
=== L'età moderna ===
 
La rinascita dell'[[abbazia]] di Villanova durò poco visto che dal 1450 al 1562 venne data in
"[[commenda]] perpetua e talora ereditaria" ad altissimi prelati (molti dei quali vissero a Roma) facendo così cadere la vita monastica e l'interesse per la cura d'anime a favore di riscossione di [[decime]] e [[Livello (contratto)|livelli]].
Nel 1562, a seguito del Concilio di Trento, i frati [[benedettini]] rinunciarono all'[[abbazia]] di Villanova ed a loro subentrarono gli [[Olivetani]], anch'essi aventi per regola quella benedettina. [[San Pietro]] di Villanova restò dunque per qualche tempo aggregato al monastero (olivetano anch'esso) di Santa Maria in Organo di [[Verona]] ma poi, a fine Cinquecento, la vita monastica era ripresa.
 
Dopo la [[peste]] di memoria manzoniana (1630) e le guerre (specie nel Cinquecento) la popolazione lentamente si stava riprendendo.
Nel 1743 l'[[Arciprete]] di Santa Maria Maggiore segnalò al [[Comune]] la cattiva situazione della sua chiesa (tanto che una [[visita pastorale]] del 1745 segnalerà la mancanza di vetri alle finestre) che era divenuto piccolo per le necessità dell'epoca. Nel 1753 iniziarono i lavori (mentre la chiesa vecchia veniva incapsulata in quella nuova, permettendo così la continuità dei divini offici) ma questi durarono a lungo e procedettero con lentezza (per motivi finanziari ma anche di continui cambi di direzione della costruzione) fino agli anni sessanta dell'Ottocento. L'8 settembre 1883 la chiesa venne consacrata ufficialmente.
Mentre si edificava la nuova parrocchiale, il Senato della Serenissima soppresse il [[monastero]] di San Pietro di Villanova (1771). L'[[abbazia]] diveniva così sottoposta alla giurisdizione della [[Diocesi]] vicentina.
 
Era arrivata l'epoca napoleonica e l'11 novembre 1796, prima della celebre [[battaglia d'Arcole]], [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] fu sconfitto a Villanova in uno scontro furioso contro il generale austriaco Alvinczj che vi aveva posto il quartier generale. Dello scontro restano alcune tracce (lasciate dai proiettili dei cannoni) visibili sulle murature dell'abbazia e del suo campanile. Oltre 400 soldati francesi, feriti o ammalati, furono ammassati nell'antico complesso monastico. In seguito, comunque, il generale francese vinse ad [[Arcole]]: San Bonifacio risentì solo marginalmente della battaglia.
 
=== L'età contemporanea ===
 
Ciò che cambiò profondamente il paesaggio sambonifacese sarà, negli anni cinquanta dell'Ottocento il tracciato della "strada ferrata lombardo-veneta" detta anche "Ferdinandea". Essa aveva una stazione (eretta nel 1849) nel Comune di San Bonifacio e lo attraversava interamente collegando Milano a Venezia. Fu una fortuna per l'economia locale.
Vista l'importanza come centro del Distretto austriaco, il livello economico di molti cittadini e la facilità di comunicazione con i comuni vicini e con le città di [[Verona]] e [[Vicenza]], San Bonifacio fu uno dei pochi comuni dotati di un teatro stabile durante la dominazione austriaca: era il "Teatro Adelfico".
Nel 1876, con San Bonifacio nel regno d'Italia, si costruì l'odierno [[Municipio]], realizzato su disegno di [[Antonio Caregaro Negrin]]. Nello stesso anno si sostituì il vecchio ponte sull'Alpone (quello che conduceva alla Motta) con un altro avente strutture in ferro ma più basso degli argini.
 
Per favorire l'attività produttiva agricola, nel 1892, venne costituita l'Associazione Agraria del Basso Veronese che prese successivamente il nome di Unione dei Consorzi Agrari di [[Legnago]], [[Cologna Veneta]], [[Isola della Scala]], [[Sanguinetto]] e San Bonifacio. Fu grazie all'Unione che si sviluppò in maniera particolare la coltivazione delle [[barbabietole da zucchero]] che portarono alla costruzione dello [[zuccherificio]] a Villanova (edificio esistente,esempio di archeologia industriale seppure in stato di abbandono). Altro campo d'intervento fu la zootecnia per cui venne rilanciata l'antica Fiera di [[San Marco]] in occasione del 25 aprile e continuò la felice tradizione della Fiera di San Michele (che prima si svolgeva a Torri di Confine) il 29 settembre.
Verso la fine del XIX secolo Locara volle dotarsi di una chiesa più grande per soddisfare le esigenze della popolazione aumentata. Così nel 1875 vennero gettate le fondamenta del nuovo edificio sacro poco lontano dalla vecchia chiesa del 1750. I lavori però si bloccarono e ripresero solamente nel 1906 e, nel 1911, il parroco benediceva il nuovo edificio (consacrato, in seguito a nuovi lavori, nel 1927).
Agli inizi del XX secolo venne restaurata anche l'antica chiesa di [[Sant'Abbondio]].
 
Altri episodi da segnalare nella prima metà del Novecento sono la bonifica della valle Zerpana nel primo dopoguerra, la nascita della parrocchia di Lobia (1925), l'inaugurazione dell'ospedale Zavarise Manani (1933), la nascita dell'oratorio con la chiesa di [[San Giovanni Bosco]] (1935), la costruzione della nuova chiesa di parrocchiale di Prova (anni quaranta).
Durante la [[seconda guerra mondiale]], causa la linea ferroviaria e il ponte per Monteforte d'Alpone, il paese e le sue vicinanze subirono bombardamenti e mitragliamenti intensi (provocando anche alcuni morti e sfiorando l'abbazia di Villanova).
 
Nel 2013 il ponte della Motta viene rimosso per poetr consentire la messa in sicurezza degli argini e sostituito da una passerella pedonale.<ref>[http://www.larena.it/stories/2593_san_bonifacio/582300_il_ponte_della_motta_ha_i_giorni_contati/ L'Arena.it - Territori - Est - San Bonifacio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Simboli ===
 
Lo stemma adottato dal comune di San Bonifacio è composto di uno scudo diviso in quattro mediante linea a croce nel mezzo. Nel quarto superiore a sinistra e inferiore a destra si trovano due stelle d'argento in campo azzurro; nel quarto inferiore a sinistra e superiore a destra tre fasce verticali d'argento in campo azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{D|Abbazia di San Pietro (San Bonifacio)}}
* Abbazia di San Pietro - [[VII secolo]]
 
[[File:110707 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (101).JPG|thumb|left|Abbazia di San Pietro in Villanova]]
 
L'[[abbazia]] romanica di [[San Pietro]] di Villanova, sicuramente l'edificio storico più interessante del paese, venne costruita nel VII secolo, è facilmente visibile (e raggiungibile) vista la sua vicinanza all'ex-SS 11 (ora strada regionale). È una chiesa in [[Architettura romanica|stile romanico]] a tre navate con tre absidi rivolte verso est.
 
La facciata è divisa in tre parti; il [[rosone]] centrale (che, probabilmente, sostituisce un'originaria [[bifora]] romanica) venne chiuso a causa dell'abbassamento del soffitto della chiesa e, per dar luce all'interno, vennero aperti tre finestroni. Aggiunte barocche sono invece le statue e gli stemmi dell'ordine benedettino olivetano.
Sulla sinistra, attaccato alla chiesa, si eleva l'imponente [[campanile]] avente base romanica risalente al 1131 (probabilmente, in origine, appartenente ad una torre di difesa), trifore gotiche e [[cuspide (architettura)|cuspide]] quattrocentesca.
 
L'interno della chiesa, a tre navate, aveva in origine una copertura a [[capriata|capriate]] che venne coperta, in età barocca, dalle volte ancora esistenti.
Nella fiancata meridionale della navata centrale si apriva una serie di finestre romaniche che, oggi scomparse, hanno lasciato il posto a tre mezzelune barocche.
Interessanti, a destra, sono degli affreschi di scuola giottesca con scene della vita di [[San Benedetto]] mentre, sulla parete sinistra, è visibile un affresco rettangolare con sei figure di santi, fra i quali [[San Zeno]] e San Michele Arcangelo.
Il [[presbiterio]], a causa della sottostante [[cripta]], è molto sopraelevato rispetto al piano della chiesa.
 
Il catino absidale ospita un affresco del 1700 rappresentante la gloria di [[san Benedetto]] (a memoria dei benedettini, antichi custodi dell'abbazia) mentre a sinistra, in basso, sta [[Bernardo Tolomei (santo)|san Bernardo Tolomei]] (a ricordo dei benedettini [[Olivetani]], custodi dell'abbazia) e, a destra, è dipinta [[Santa Francesca Romana]] con accanto il figlio. Opera pregevole è l'"[[ancona]]" in pietra del XV secolo situata al centro dell'[[abside]]. Sono presenti delle figure ad altorilievo, chiuse in cinque nicchie separate da colonnine tortili. Nella nicchia centrale, più ampia delle altre, è raffigurato [[San Pietro]] in trono. Nello spazio ricavato sopra l'abside di destra si ammira un [[affresco]] con l'[[Annunciazione]], sembra di scuola giottesca.
 
La [[cripta]] è una delle più belle fra quelle romaniche della provincia veronese. Vi si accede mediante due scalinate laterali aperte nel 1925 sulle tracce delle scale originarie romaniche (da segnalare come in passato la [[cripta]] fosse stata parzialmente murata ed usata come cantina). Larga quanto la chiesa, è costituita da cinque piccole navate; da notare che la [[navata]] destra è parte dell'antica chiesetta, anch'essa dedicato a [[San Pietro]], poi incorporata nella costruzione della nuova (e più grande) chiesa. Nel pavimento vi sono reperti della prima epoca romana come una lapide funeraria (usata come base di una colonna) e un [[vaso cinerario]]. Anche nella [[cripta]] si trovano affreschi (passione e martirio di Sant'Agata; Cristo tra i Santi Pietro e Paolo). Nella [[cripta]] si trova un sarcofago nel quale riposa il corpo del venerabile [[don Giuseppe Ambrosini]] (del quale è in corso la causa di beatificazione).
 
Su una colonna della navata centrale della chiesa (a sinistra, entrando dall'ingresso) è incisa una figura a forma di piede: è il "piede del viandante" o "piede del pellegrino".<ref>http://www.luoghimisteriosi.it/veneto_bonifacio.html</ref>
 
La chiesa, a sud, è affiancata da ciò che rimane del [[monastero]], soppresso nel 1735 e trasformato in [[casa colonica]]; tutto il complesso è stato recentemente restaurato ed ospita, tra l'altro, il Museo geopaleontologico “Giuseppe Dalla Tomba”.
 
<gallery>
110707 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (102).JPG
110709 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (103).JPG
110709 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (104).JPG
110709 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (105).JPG
110709 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (106).JPG
110709 San Bonifacio Abbazia di San Pietro (107).JPG
</gallery>
 
* Duomo di Santa Maria Maggiore - [[XII secolo]]
 
[[File:Chiesa Parrocchiale San Bonifacio (Provincia di Verona).jpeg|thumb|Duomo di Santa Maria Maggiore]]
 
{{D|Duomo di Santa Maria Maggiore}}
La chiesa parrocchiale (e [[Duomo]]), che chiude a sud la piazza centrale del paese, piazza Costituzione, intitolata a Santa Maria Maggiore, fu costruita all'inizio del XII secolo e ricostruita nel 1417. Successivamente venne trascurata a tal punto che fu riedificata nel 1769 ed ampliata nel 1837 in stile ottocentesco e consacrata l'8 settembre 1883. Attualmente si presenta ad un'unica [[navata]] e con sei altari laterali. Da segnalare la pala di [[San Rocco]] attribuita a Bonifacio de' Pitati.
Pochi anni fa è stato restaurato l'alto [[campanile]] che si slancia alla sinistra della facciata; da notare che nella costruzione venne usata, come pietra angolare, un'[[Altare#Religione romana|ara]] romana dedicata al dio Mercurio.
 
* Chiesetta di Sant'Abbondio alla Motta - [[XV secolo]]
 
Poco lontana dal [[Duomo]], verso sud, al di là dell'Alpone, si trova la chiesetta romanica di [[Sant'Abbondio]], ad un'unica [[navata]], ricostruita nel biennio 1491 - 1493 sopra i resti di una precedente chiesetta dedicata ai Santi Abbondio e Bonifacio (distrutta con il castello dei [[San Bonifacio (famiglia)|Conti di San Bonifacio]] nel 1243 ad opera di [[Ezzelino da Romano]]).
All'interno vi sono vari affreschi (opera di anonimi), dipinti, alcuni ex voto, una statua dedicata al Santo titolare ed una Pietà in terracotta.
 
Vicino alla chiesa, la vegetazione del “Parco della Rimembranza”, sulla collinetta della Motta nasconde i ruderi del distrutto castello dei [[San Bonifacio (famiglia)|Conti di San Bonifacio]], coloro che diedero il nome al paese.
 
* Chiesetta di San Biagio - [[XVII secolo]]
 
Dall'altro lato della strada che delimita villa Carlotti, troviamo, addossata alla corte Lora, la chiesetta (detta anche oratorio) di [[San Biagio]], prima chiesa parrocchiale di Prova (con la costituzione della parrocchia nel 1838).
 
L'edificio (sotto il quale si trova una cantina a volta) venne terminato nel 1695, come attesta una lapide sopra l'[[altare]], che attribuisce la costruzione al marchese Giulio Carlotti.
Il portale d'ingresso è probabilmente proveniente da un'altra chiesa, più antica e anch'essa dedicata a San Biagio, che doveva trovarsi non lontano e che andò in rovina.
La chiesetta è ricca internamente di affreschi di pregevole valore storico, è stata restaurata negli anni novanta del XX secolo.
 
La pianta è di forma poligonale secondo una metodologia tipica del periodo barocco; l'originale
copertura a [[capriata|capriate]] lignee della navata è attualmente occultata da un controsoffitto.
Al centro dell'altare troviamo la pala (attribuita al Prunati ma sicuramente precedente) dedicata a [[San Biagio]] tra [[San Carlo Borromeo]] e [[San Francesco]], anch'essa restaurata per motivi di conservazione ma anche a causa di un trafugamento che aveva subito.
 
* Chiesa parrocchiale di Lobia - [[XVII secolo]]
 
Passata la frazione di Prova, sulla strada per [[Lonigo]], troviamo il paese di Lobia e la sua chiesa dedicata a [[Santa Lucia]]. Venne eretta nel 1645 ad unica [[navata]] e fu affidata alla gestione di un curato che dipendeva dalla pieve di San Giovanni di Locara (in quanto Lobia era, all'epoca, contrada di Locara).
 
Nel 1925 venne costituita la parrocchia di Lobia e per l'occasione la chiesa venne ampliata con due navate laterali; un ulteriore ampliamento fu realizzato nel 1935.
 
* Chiesa parrocchiale di Locara - [[XX secolo]]
 
L'attuale chiesa parrocchiale di Locara fu ricostruita a tre navate negli anni 1906-1909 e fu consacrata il 23 luglio 1927. È dedicata a [[San Giovanni Battista]] e si trova a pochi metri dalla precedente chiesetta del 1750. In realtà l'esistenza della parrocchia è documentata già precedentemente dai [[registri parrocchiali]] di metà Seicento; inoltre è probabile che risalga al VII secolo il ruolo di Locara come oratorio (luogo di preghiera) dipendente da [[Montecchia di Crosara]].
 
Interessante è la presenza di una statua di [[San Benedetto]] all'interno della chiesa in quanto ricorda i benedettini di Villanova (è documentata, nel X secolo, la presenza a Locara di una cappella sottoposta all'abbazia di San Pietro) mentre sull'altare dedicato a [[San Giovanni Battista]] è posta una tela della "Natività" del santo, opera di scuola veneziana del [[Tiziano]] (questo era anche l'altare maggiore della vecchia chiesa; tutti gli altari della parrocchiale e il fonte battesimale provengono dalla vecchia chiesa). Accanto alla sacrestia c'è la cappella con l'altare barocco in marmo dedicato alla Madonna della Salute la cui immagine viene portata in processione il 15 agosto e nella festa del Santo Rosario.
 
=== Architetture civili ===
==== Ville ====
* Villa Carlotti - [[XVIII secolo]]
 
Uscendo dal centro e dirigendosi verso [[Lonigo]], nella campagna ad est della frazione Prova abbiamo villa Carlotti (ora abitata dalla famiglia Colli) avente struttura tipica di un palazzo signorile del primo Settecento: a tre piani, vastissima, con ampie sale ad ogni piano ed in ottimo stato di conservazione.
 
All'altezza del tetto si erge un [[attico (architettura)|attico]], al centro del quale si trova una statua raffigurante "[[Giove (divinità)|Giove]] con aquila" ai cui piedi è sistemato lo stemma dei marchesi Carlotti con la data 1704 (anno in cui si completò il rinnovamento della primitiva villa). La statua della divinità greca, attribuita a "Francesco Filippini", è probabilmente l'unico pezzo superstite di un più ampio ciclo di sculture raffigurante divinità dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]] e resta unico segno dello splendore settecentesco che il palazzo ha smarrito con la perdita degli arredi originali.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Bonifacio}}
 
* Come in buona parte del [[Veneto]], anche San Bonifacio è caratterizzato da una nutrita presenza di cittadini stranieri, che al 31 dicembre 2012 risultavano essere 3.929, ovvero il 19% della popolazione del comune.
=== Eventi ===
* Fiera di San Marco
Parcheggio Palù (vicino al centro di San Bonifacio) intorno al 25 aprile
* Festa di San Giuseppe lavoratore
Quartiere Praissola intorno al 1º maggio
* Festa di Sant'Antonio a Coalonga
Piazza Sant'Antonio verso il 13 giugno
* Festa della Sorana
A Locara in agosto
* Sagra di Sant'Abbondio
In agosto presso la chiesa di Sant'Abbondio
* Truck Festival
Festival dei camion a Lobia in maggio
* Sagra di San Biagio
A Prova, nei weekend adiacenti al 3 febbraio
* Sagra Madonna della Neve
A San Bonifacio, Piazzetta Asiago, inizio agosto.
* Concerto di Capodanno
Orchestra da Camera "''Alio Modo Ensemble''" (dal 2001) - Sala Barbarani, 1º gennaio ore 17.00
* Concerto della domenica delle Palme
* Rassegna Teatrale "Il febbraio del sabato sera"
Teatro Centrale, tutti i sabato di febbraio
* Rassegna Teatrale "Teatro in Villa"
Villa Gritti (villanova di S.Bonifacio), luglio
* Trofeo Ferroli
Stadio di San Bonifacio, maggio
 
== Cultura ==
{{...}}
 
== Economia ==
Questa è una zona di produzione del vino [[Arcole (vino)|Arcole DOC]].
 
Sono presenti alcune aziende leader nei propri settori, come il gruppo ''Ferroli S.p.A.'' nella produzione di [[caldaia (riscaldamento)|caldaie]] e sistemi di riscaldamento e "''Pedrollo S.p.A''." nelle [[elettropompa|elettropompe]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
A San Bonifacio è presente il casello Soave - San Bonifacio dell'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]]; la città è inoltre interessata dalle strade provinciali SP12 (da Lonigo), SP7 (da Cologna Veneta), SP38 (da Belfiore) e dalla [[Strada statale 11 Padana Superiore]].
 
La [[Stazione di San Bonifacio|stazione ferroviaria]] si trova in Corso Venezia, vicina al centro ed è posta sulla [[ferrovia Milano-Venezia]]; vi fermano i treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Veneto]].
 
La località svolse inoltre, fra il [[1881]] e il [[1956]], un'importante funzione di nodo tranviario, per la presenza delle [[tranvia Verona-Caldiero-San Bonifacio]], che percorreva la suddetta statale, della [[Tranvia San Bonifacio-Lonigo-Cologna Veneta|San Bonifacio-Lonigo-Cologna Veneta]] e della diramazione [[Tranvia San Bonifacio-San Giovanni Ilarione|San Bonifacio-San Giovanni Ilarione]].
 
== Amministrazione ==
Il comune fa parte dell'associazione [[città del vino]]
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Luigi Gaetano Trevisoi
|Inizio = gennaio 1989
|Fine = luglio 1990
|Carica =
|Partito = Democrazia Cristiana
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1989|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=186251&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Carlo Bressan
|Inizio = luglio 1990
|Fine = aprile 1994
|Carica =
|Partito = Democrazia Cristiana
|Note = Sospensione del consiglio<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1990|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=186180&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Mario Ombrosi
|Inizio = aprile 1994
|Fine = dicembre 1994
|Carica = Commissario prefettizio
|Partito =
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1994 prefettizio|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=4277&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1994 straordinario|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=4351&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Silvano Polo
|Inizio = dicembre 1994
|Fine = dicembre 1998
|Carica =
|Partito = Lega Nord
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1994|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=597311&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Guglielmo Rinaldi
|Inizio = dicembre 1998
|Fine = febbraio 2001
|Carica =
|Partito = Centro Sinistra (Liste Civiche)
|Note = Sospensione del consiglio<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1998|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=760375&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giuseppe Oneri
|Inizio = febbraio 2001
|Fine = maggio 2001
|Carica = Commissario prefettizio
|Partito =
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2001 prefettizio|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=2074&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2001 straordinario|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=2078&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Antonio Casu
|Inizio = maggio 2001
|Fine = ottobre 2003
|Carica =
|Partito = Centro Destra (Liste Civiche)
|Note = Sospensione del consiglio<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2001|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=318329&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Elio Faillaci
|Inizio = ottobre 2003
|Fine = giugno 2004
|Carica = Commissario prefettizio
|Partito =
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2003 prefettizio|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=5228&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2003 straordinario|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=5313&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Silvano Polo
|Inizio = giugno 2004
|Fine = giugno 2009
|Carica =
|Partito = Liga Veneta
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2004|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=897250&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Antonio Casu
|Inizio = giugno 2009
|Fine = ottobre 2013
|Carica =
|Partito = Il Popolo delle Libertà
|Note = Dimissioni del consiglio<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2009|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1101799&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Iginio Olita
|Inizio = ottobre 2013
|Fine = giugno 2014
|Carica = Commissario prefettizio
|Partito =
|Note = <ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2013 prefettizio|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1221133&campo2=VERONA&campo3=08/12/2013&campo4=SAN%20BONIFACIO|accesso=8 dicembre 2013}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giampaolo Provoli
|Inizio = giugno 2014
|Fine = ''in carica''
|Carica = Sindaco
|Partito = Partito Democratico
|Note = <ref>{{cita web|http://www.larena.it/stories/Home/751752_strepitoso_provoli_vinco_e_cambio_tutto/}}</ref><ref>{{cita web|http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom3}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
* Dopo la promozione in [[Lega Pro Seconda Divisione]] del [[Serie D 2007-2008|2007-2008]] la [[Associazione Calcio Sambonifacese|Sambonifacese]] è stata la terza squadra professionistica di [[calcio (sport)|calcio]] della [[provincia di Verona]] dopo [[Hellas Verona]] e [[Chievo Verona]].
* Nel basket maschile la Pallacanestro Ferroli San Bonifacio è la squadra del territorio. Presente con attività dal 1962, nel 1976 ha sfiorato la promozione in A2 disputando gli spareggi del campionato di serie B a Forlì. Nella stagione 2012/2013 partecipa per il quarto anno consecutivo alla Divisione Nazionale C. Il campo di casa è il Palaferroli, realizzato dal main sponsor e donato all'Amministrazione comunale. L'impianto da 1.500 posti è stato inaugurato il 9 ottobre 2010.
* Nella [[pallacanestro]] femminile la [[New Polibasket San Bonifacio]] è il club più prestigioso della [[provincia di Verona]] e vanta molte stagioni nella [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|Serie A1]].
 
== Persone legate a San Bonifacio ==
* [[Pier Eleonoro Negri]] ([[1818]] - [[1887]]), nato a Locara, frazione di San Bonifacio, ufficiale decorato con [[medaglia d'oro al valor militare]]
* [[Dante Olivieri]] ([[1877]]&nbsp;– [[1968]]), nato a San Bonifacio, filologo, glottologo e linguista
* [[Arturo Burato]] ([[Montebello Vicentino]], 17 ottobre [[1898]]&nbsp;– 25 ottobre [[1967]]), politico, primo sindaco di San Bonifacio dopo la Liberazione e membro del Parlamento Italiano
* [[Giovanni Piubello]] (1921-1983), nato a San Bonifacio, scrittore
* [[Germano Mosconi]] (1932-2012), nato a San Bonifacio, giornalista
* [[Massimo Fiorio (scrittore)|Massimo Fiorio]] (Verona, 1977), scrittore e musicista.
* Damiano Cannizzaro (Avola, 1989), allocco
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Adelfino Nestori: ''San Bonifacio nella storia'', 1992
* Fausto Rossi: ''San Bonifacio e le sue frazioni'', 1995
* Ernesto Santi: ''Chiese romaniche nel territorio dell'Est veronese: secoli IX - XII'', Premariacco (UD), 1998
* Guida rossa del Touring Club: ''Veneto'', 2005
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.cittadelvino.it/ Associazione città del vino]
* [http://vitaebenessere.org/it/ Associazione Vita e Benessere]
* [http://www.comune.sanbonifacio.vr.it/ Comune di San Bonifacio - Rete Civica]
* {{Provincia di Verona}}
{{portale|veneto|verona}}
 
[[Categoria:San Bonifacio (Italia)| ]]