Avila e Genga: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome = ÁvilaGenga
|Panorama=Genga.jpg
|Nome ufficiale = Ávila de los Caballeros
|Didascalia=
|Panorama = Murallas de Ávila.jpg
|Bandiera=Genga-Gonfalone.png
|Didascalia =
|Voce bandiera=
|Stemma = Coat of Arms of Ávila (Spain).svg
|Stemma=Genga-Stemma.png
|Bandiera = Bandera de Ávila.svg
|Voce stemma=
|Stato = ESP
|Stato=ITA
|Grado amministrativo = 3
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1 = Castiglia e León
|Divisione amm grado 2 1= ÁvilaMarche
|Divisione amm grado 2=Ancona
|Amministratore locale =
|Amministratore locale=Giuseppe Medardoni
|Partito =
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione elezione= 8-6-2009
|Data istituzione=
|Latitudine decimale = 40.659025
|Altitudine=
|Longitudine decimale = -4.694252
|Abitanti=1758
|Altitudine = 1131
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|Superficie = 231.9
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|Note superficie =
|Sottodivisioni=Avenale, Bivio Filipponi, Camponocecchio, Capolavilla, [[Casamontanara]], Cerqueto, Colcello, Colleponi, Falcioni, Gattuccio, Genga Stazione, Meleto, Monticelli, Palombare, Pianello, [[Pierosara]], [[Rocchetta (Genga)|Rocchetta]], Rosenga, San Donnino, San Fortunato, San Vittore, Trapozzo, Trinquelli, Vallemania, Valtreara
|Abitanti = 56144
|Divisioni confinanti=[[Arcevia]], [[Fabriano]], [[Sassoferrato]], [[Serra San Quirico]]
|Note abitanti =
|Zona sismica=2
|Aggiornamento abitanti = 2008
|Gradi giorno=2195
|Sottodivisioni =
|Diffusività=
|Divisioni confinanti =
|Nome abitanti=gengarini
|Lingue =
|Patrono=[[san Clemente]]
|Codice postale = 05001 - 05005
|Festivo=23 novembre
|Codice statistico =
|PIL=
|Codice catastale =
|PIL procapite=
|Targa =
|Mappa=Map of comune of Genga (province of Ancona, region Marche, Italy).svg
|Nome abitanti =
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Genga nella provincia di Ancona
|Patrono = [[Teresa d'Ávila]]
|Sito=http://www.comune.genga.an.it/
|Festivo =
|Incipit=si
|Raggruppamento =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
 
'''Ávila''' è una città [[Spagna|spagnola]], capoluogo di Provincia nella regione di [[Castiglia e León]]. A circa 100 km nord-ovest dalla capitale [[Madrid]], sorge a 1.131 m sul livello del mare, in una zona rocciosa sulla sponda destra del fiume [[Adaja]], affluente del [[Duero]], e risulta essere il capoluogo di provincia più alto della [[Spagna]]. Il territorio del comune si estende per 231,9&nbsp;km<sup>2</sup>.
Genga è un piccolo castello medioevale immerso nella natura, che dette origini alla nobile dinastia dei [[conti della Genga]], che consegnò alla storia illustri personaggi e guerrieri.
[[File:ÁvilaAnsicht1.jpg|upright=1.5|thumb|220px|Le mura di Ávila]]
Inoltre è anche un centro termale, riserva naturalistica e zona di enorme interesse speleo-carsico con le celeberrime [[grotte di Frasassi]].
 
== Geografia fisica ==
Il comune di Genga è situato nella zona preappenninica delle Marche. Il territorio, uno dei più vasti della regione, si estende su una superficie di 74&nbsp;km². Le linee di confine sono costituite dai comuni di [[Arcevia]], [[Serra San Quirico]], [[Fabriano]] e [[Sassoferrato]]. Il suolo è quasi tutto di tipo collinare, con la sola eccezione dei tratti pianeggianti che delimitano il fiume Sentino, che scorre parallelo alla strada comunale Frasassi e che attraversa il paese in tutto il suo spazio. Dista 63&nbsp;km dal capoluogo di provincia [[Ancona]].
 
== Storia ==
=== Origini ===
Già città vescovile, Avila è soprattutto nota come città natale di un'importante Santa del [[cattolicesimo]], [[Teresa d'Ávila]] (altrimenti detta [[Teresa d'Ávila|Santa Teresa Del Gesù]]), vissuta nel [[XVI secolo]] e [[Dottore della Chiesa]]. Vi ha anche vissuto, per un certo periodo, San [[Giovanni della Croce]] (''San Juan de la Cruz''), questi però originario di [[Fontiveros]], paese a circa 30 km nord da Avila, anch'egli [[Dottore della Chiesa]], contemporaneo di Santa Teresa e, insieme a lei, co-fondatore dell'[[Ordine dei Carmelitani Scalzi]] nel [[1568]].
Delle origini del castello di Genga non si sa molto perché sono molto antiche.
===Origini e toponimo===
Alcune leggende poetiche riporterebbero le origini ai tempi di [[Pirro]], re degli Epiri, allorché un certo Lucio Sentinate, dopo aver militato inizialmente con quel re e di poi con i [[Civiltà romana|romani]], acquistò il monte Giunguno e vi edificò il Castello di Genga.
Sito di un primitivo insediamento [[Spagna preromana|fenicio]] nell'[[VIII secolo a.C.]], quindi immediatamente seguito da uno [[Antica Grecia|greco]], il toponimo ha diverse teorie sulla sua origine. Una di queste, partirebbe da un antico termine [[Lingua fenicia|fenicio]]-[[Lingua punica|punico]] che indicherebbe ''alto monte, rilievo'': pare che, secondo lo stesso [[mitologia greca|eroe della mitologia greca]] [[Eracle]] (Ercole), ebbe un figlio chiamato ''Alcideo'' da una donna chiamata ''Abyla'', nome che avrebbe altresì dato vita ad un altro toponimo, quello dell'avamposto di una due antiche "[[Colonne d'Ercole]]" (l'attuale [[Stretto di Gibilterra]]) e, più precisamente, quella sul lato africano. Un'altra ipotesi farebbe originare il toponimo dall'[[lingua ebraica|ebraico]] ''[[Avila (Bibbia)|Hawilah]]'', un luogo simile a quello già citato nella [[Bibbia]] col significato di ''terra al'' - o - ''di confine''. Altre teorie lo fanno attribuire ad un [[prediale]] [[germani]]co di nome ''Awilo''. Riscontri storici più tardivi, ma più certi, danno il toponimo di ''Obyla'' già nel [[VI secolo a.C.]] da una popolazione [[Celti|celtica]] chiamati ''Vetoni''.
Un'altra leggenda ricorda che una ragazza di nome Genga s'innamorò di un tedesco di nome Gallo, con il quale unitasi in matrimonio diede origine alla famiglia dei Conti della Genga.
Certamente si può ritenere che popolazioni provenienti dalla valle del [[Sentino]] si stabilirono nel territorio; poi sopraggiunsero gli [[Umbri]] che uniti ai [[Piceni]] occuparono tutto il [[Piceno Annonario]].
 
===Epoca romanaGalli e Romani ===
Nel [[386 a.C.]] gran parte di questo territorio fu invaso dai [[Galli Senoni]], che cacciati nel [[283 a.C.]] dai romani, stabilirono varie città-colonie, tra le quali più consistente quella di [[Senigallia]]. In epoca romana, il territorio di Genga dovrebbe aver fatto parte del municipio di Sentinum.
{{vedi anche|Spagna cartaginese|Spagna romana|Conquista romana della Spagna}}
Nel [[237 a.C.]], il [[cartagine]]se [[Amilcare Barca]] si rifornì di soldati per il suo esercito, facendo una leva militare dei giovani di Avila. Tuttavia, dopo la [[Conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica|sconfitta cartaginese della seconda guerra punica]], ovvero a partire dal [[200 a.C.]] circa, gli antichi Romani vi installarono qui un accampamento militare, costringendo altresì i pochi [[Celti|Vetoni]] rimasti ad abbandonare la città. Per circa cinque secoli di insediamento romano, data la sua posizione favorevole, la città non fu altro che un avamposto militare.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Medioevo===
[[File:Abaziasanvittorefrasassi.jpg|thumb|left|l'[[Abbazia di San Vittore alle Chiuse]].]]
Dopo la [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero Romano]], la città subì l'invasione prima degli [[Alani]] e poi dei [[Regno visigoto|Visigoti]], già cristianizzati attraverso i primi [[Concilio di Toledo|Concili di Toledo]] ([[V secolo]]), presenza testimoniata da documenti nei quali, fra l'altro, compare per la prima volta il nome di "Avila". Per un breve periodo, nel [[IV secolo]] la città fu il fulcro del "Priscillanesimo", un [[Dottrine cristologiche dei primi secoli|movimento cristologico dei primi secoli]] del [[Cristianesimo]] europeo, successivamente proibito poiché ritenuto al pari di una [[Setta]].
[[File:Genga Tempio del Valadier.jpg|thumb|left|[[Tempio del Valadier]]]]
 
* [[Abbazia di San Vittore alle Chiuse]], è il monumento più importante che sorge nel territorio comunale e uno dei migliori esempi di [[Architettura romanica]] nelle [[Marche]]. Si trova nella frazione di San Vittore Terme, dove sono anche le famose [[Grotte di Frasassi]].
La successiva occupazione degli [[Conquista islamica della penisola iberica|Arabi]], a partire dall'[[VIII secolo]], portò una disgregazione della struttura agricola, in favore della pastorizia e una diminuzione della popolazione della città. Si ebbero poi diverse incursioni dei Cristiani contro i Musulmani, fino a quando [[Alfonso VI di Castiglia]] occupò la città nel [[1088]], e ne affidò il governo a suo genero don [[Raimondo di Borgogna]], con l'incarico di ripopolare la città, fortificarla e ampliarne le mura. Iniziò così un periodo di splendore economico e commerciale. Arrivarono [[Mozarabo|mozarabi]] (ovvero spagnoli cristiani che vivevano sotto il dominio arabo), ebrei e ''[[Moriscos (gruppo religioso)|moriscos]]'', ovvero i "mori" battezzati che si sottraevano alle persecuzioni subite nella [[Spagna meridionale]]. La popolazione ebraica contribuì all'espansione economica e commerciale della città e dell'intera regione di [[Castiglia]]. La città quindi, si ripopolò rapidamente, ottendendo altresì privilegi (alcune delle famiglie nobili ad esempio sedevano nelle ''Cortes'' con diritto di voto).
 
* [[Grotte di Frasassi]]. Sono delle [[grotta|grotte]] [[Carsismo|carsiche]] sotterranee che si trovano all'interno del [[Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi]] nella frazione di San Vittore Terme. È un famoso complesso formato da una serie di grotte di cui la prima visitabile dall'attuale ingresso è l'Abisso Ancona: ha un'estensione di 180 x 120 m ed una altezza di 200 m; è talmente ampio (oltre 2 milioni di m<sup>3</sup>) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il [[Duomo di Milano]].
Con l'unificazione della Spagna ad opera dei re [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando II]] e [[Isabella di Castiglia|Isabella]], e con la successiva cacciata di Musulmani ed Ebrei sul finire del [[XV secolo]], l'economia della città entrò nuovamente in crisi. Durante il regno di [[Carlo V d'Asburgo|Carlos I]], la città fu coinvolta nelle proteste delle comunità popolari contro i soprusi fiscali, che culminò nella cosiddetta [[Rivolta dei comuneros]] (1520).
[[File:Teresa of Avila dsc01644.jpg|thumb|160px|left|[[Teresa d'Avila]] (ritratto di [[Pieter Paul Rubens|Rubens]])]]
 
* [[Tempio del Valadier]] ed [[eremo di Santa Maria Infra Saxa]]. Sono due strutture religiose ricavate all'ingresso di una grotta nella stessa vallata delle [[grotte di Frasassi]].
===Il periodo religioso===
Grazie alla politica e alle conquiste militari del successore al trono, re [[Filippo II di Spagna]] (Avila dista a soli 50 km dal [[Monastero dell'Escorial|Escorial]], il Pantheon Reale), a partire dalla seconda metà del [[XVI secolo]] la città vide un periodo di straordinaria prosperità economica, culturale e, soprattutto, religiosa. Il nucleo urbano si ripopolò rapidamente di conventi, chiostri, chiese, chiostri, che si aggiunsero a quelle di epoca medioevale, come le già esistenti ''Chiesa di San Vicente'' o, ancor più importante, la Cattedrale centrale (dedicata al Cristo Salvatore), primo esempio in [[Spagna]] di passaggio dal [[architettura romanica|romanico]] al [[architettura gotica|gotico]]. Nel [[1479]], donna ''Elvira Gonzáles de Medina'' fondò l'importante ''Carmelo dell’Incarnazione''. All'inizio del [[XVI secolo]] fu completamente rinnovato il medioevale monastero reale di ''Santa Ana'', mentre iniziò la costruzione di quello di ''Santo Tomàs''. È proprio in questo periodo, pregno di fervore [[mistica|mistico]]-religioso, che nacquero ed agirono Santa [[Teresa d'Ávila]] e, a pochi chilometri dalla città, anche il suo contemporaneo, San [[Giovanni della Croce]], oltre che il celebre musicista [[Tomás Luis de Victoria]]. Nel luogo di nascita della Santa fu successivamente eretto un convento e una chiesa dedicati a lei, dove è visitabile anche la sua stanza natale. Contemporaneamente, nella città vennero realizzate numerose opere civili (condutture per l'acqua, illuminazione e pavimentazione delle strade), e le famiglie nobili migliorarono e ampliarono le loro abitazioni secondo un sobrio stile rinascimentale. La nota monaca [[Teresa d'Avila]] fondò qui il primitivo monastero dedicato a San Giuseppe dove, nel [[1562]] venne abitato dalle prime [[monache carmelitane scalze]]. Agli inizi del [[XVII secolo]] inoltre, fu eretta anche l'Università Cattolica, appena fuori le mura.
 
* Il Museo di Genga è stato istituito attorno al [[1980]] da don Andrea Caporali e don Enrico Principi e raccoglie opere d'arte, suppellettili e oggetti di culto di proprietà della parrocchia di San Clemente e di altre chiese del comprensorio di Genga. La raccolta, costituita da ventitré quadri su tavola o su tela, tre sculture e alcuni pezzi di paramenti liturgici, di mobili di sacrestia, di reliquiari, calici e libri liturgici antichi, è allestita nella chiesa di San Clemente, la prima sede parrocchiale del Castello medievale, sorta nell'XI secolo, restaurata e modificata nei secoli XVI e XVII.
===Tempi moderni===
I pezzi più rilevanti sono:
Nel corso del [[XIII secolo]] cominciò una sorta di declino della città causato dalla progressiva perdita dell'[[Impero, dalle guerre intraprese dalla [[Spagna]] in Europa e dalla diminuzione della popolazione. Tuttavia, verso la seconda metà del [[XIX secolo]] la città ebbe un risveglio, di cui i segni più evidenti furono l'arrivo della ferrovia, una incipiente industrializzazione e una specializzazione nei servizi. I monasteri e le chiese furono ristrutturati, mentre le tradizioni furono riprese con feste e ricorrenze particolari, come il settembrino ''Mercato medioevale delle tre culture'', in ricordo della pacifica convivenza in città di arabi, ebrei e cristiani (uno simile si trova anche a [[León (Spagna)|León]].
** ''Trittico di [[Antonio da Fabriano]]'' (secolo XV);
** ''San Girolamo e committente'', tela su tavola, secolo XV, opera di [[Antonio da Fabriano]];
** ''Sant'Antonio Abate'', statua in terracotta dipinta di [[Pietro Paolo Agabiti]] (secolo XV).
[[File:Genga02.jpg|thumb|le celebri [[Grotte di Frasassi]].]]
[[File:Genga Via Roma.jpg|thumb|Via Roma]]
[[File:Genga Sentiero del papa.jpg|thumb|Sentiero del papa]]
 
=== Aree naturali ===
Nel [[1985]], il suo centro storico fu dichiarato dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] [[patrimonio dell'umanità]] con riferimento alla città vecchia entro le mura turrite, capolavoro dell'architettura militare, e alle numerose opere religiose intraprese da Santa Teresa, riformatrice dell'ordine delle Carmelitane.
Le grotte, il verde circostante, i fiumi [[Esino (fiume)|Esino]] e [[Sentino]], la storia, tutto concorre a rendere questo comune un centro di attenzione internazionale.
 
==== MonumentiFlora ====
La flora presente sul territorio locale presenta una notevole differenza di aspetti vegetazionali condizionati dal substrato, dall'esposizione, dall'altitudine e dalla presenza dell'acqua.
{{UNESCO
Tre sono le aree floristiche protette.
|tipoBene = patrimonio
* [[Gola di Frasassi]]
|nome = Città vecchia di Avila, con le sue chiese fuori le mura
* [[Valle Scappuccia]]
|nomeInglese = Old Town of Ávila with its Extra-Muros Churches
* [[Pontechiaradovo]]
|immagine = Muralla de Ávila 01.jpg
|anno = 1985
|tipologia = Culturali
|criterio = (iii) (iv)
|pericolo =
|link = 348
}}
[[File:Avila.jpg|thumb|left|180px|La ''Plaza del Mercato Chico'', soprannominata ''Plaza Mayor'']]
La costruzione più spettacolare della città sono le sue mura difensive, che circondano interamente tutto il centro storico, alternate da torri e torrioni; fortemente volute sul finire dell'[[XI secolo]] dal re [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]], quindi restaurate nel [[1596]] da [[Filippo II di Spagna]], da esse si aprono ben nove porte di accesso, di cui la più importante rimane quella settentrionale di ''Alcázar''.<br/>
Molto caratteristica rimane anche la centralissima ''Plaza del Mercato Chico'', dove viene allestita una piccola aera mercatale. Eretta già in epoca romana, fu dotata di lunghi porticati su tre lati introno al [[XI secolo]] e, per tal motivo, è conosciuta anche come [[Plaza Mayor (Madrid)|Plaza Mayor]] poiché, anche se molto più piccola, ricorda quella di [[Madrid]]. Sulla piazzetta si affacciano anche il Municipio (lato nord) e la chiesa de [[Giovanni Battista|San Juan Baptista]] (lato sud).<br/>
Altri monumenti entro le mura sono:
* la ''[[Cattedrale di Ávila|Cattedrale]]'' dedicata al ''Cristo Salvatore'', primo esempio di transizione tra [[architettura romanica|romanico]] e [[architettura gotica|gotico]] in [[Spagna]], eretta inizialmente tra il [[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]] ma effettivamente ultimata nel [[XIII secolo|XIII]]- [[XIV secolo]].
{{vedi anche|Cattedrale di Ávila}}
* Convento e Chiesa di Santa [Teresa d'Avila]], in piazzetta omonima, entrambi eretti nel [[1636]] nel luogo della casa natale della Santa, su progetto del frate architetto ''Alonso de San José'', con la facciata in stile [[architettura barocca|barocco]] e interni decorati con sculture di ''Gregorio Fernández''. E' compreso anche un giardino interno e il ''Museo de recuerdos Teresianos'', con alcune reliquie della Santa; prospicente alla facciata, una statua in bronzo della Santa, seduta su una panchina, opera di ''Óscar Alvariño'' del [2015]] per il cinquecentenario della nascita della [misticismo|mistica]]<ref>https://delaruecaalapluma.wordpress.com/2016/08/25/avila-inaugura-una-nueva-escultura-de-santa-teresa/</ref>.
* ''Cappella del Mosén Rubi'', costruita in periodo chiesa di stile [[architettura gotica|gotico]], fu utilizzata per il battesimo di Santa Teresa. Fu tuttavia rimaneggiata con il [[manierismo]] dell'inizio del [[XVI secolo]]. Sebbene sia stata voluta dai nobili ''Herrera'' e ''Vázquez Dávila'', essa fu invece dedicata a chi ne seguì i lavori, ovvero il nobile ''Mosén Rubi Bracamonte, Signore di Fuente del Sol''.
* chiesa di Santo Tomé, costruita dai Gesuiti nei secoli dal 1675 al 1687.
 
==== Fauna ====
Edifici civili notevoli entro la cinta muraria rimangono altresì il ''Palacio de los Águilas'' e il ''Palacio de los Verdugo'' entrambi rinascimentali con portali scolpiti e rilievi in pietra, il ''Palacio Episcopal'' del secolo XVII, la ''Casa del conde de Oñade'' del secolo XV con un torrione merlato, la ''Casa de Superunda'' e la ''Casa de los Almarza'' entrambe del XVI secolo e il ''Palacio de los Velada'' con patio a tre piani di gallerie dove più volte risiedette l'imperatore Carlo V.
In un territorio vasto, composito e multiforme, anche la fauna è ben rappresentata. Le specie animali assecondano la versatilità dell'ambiente e in questo si integrano associandosi con il paesaggio. L'areale più caratteristico del luogo è costituito dalla Gola di Frasassi, corrispondente ad una parte dell'Appennino calcareo peninsulare dove si riproduce e vive l'aquila reale (Aquila chrysaitos).
[[File:Chiesa di San Vicente (Avila).jpg|thumb|right|180px|Chiesa di San Vicente]]
Queste alture, per la loro tipicità carsica e il panorama aspro e selvaggio costituiscono il luogo ideale di ricettività per altri rapaci come il [[gheppio]]. Consueta dell'ambiente è la [[Corvus cornix|cornacchia grigia]].
Ampliando l'area di osservazione a tutto il paesaggio locale, si nota ancora qualche esemplare di [[gufo comune]]. Dell'avifauna si segnala ancora la poiana e nella stagione calda il cuculo.
 
Numerosi sono gli esemplari di volpe e di tasso. Sui rami degli alberi vive lo [[scoiattolo]]. La [[lepre]] è visibile nel loro habitat preferito, la [[pianura]] e la [[collina]].
Le chiese fuori le mura rimangono:
* [[Pietro Apostolo|San Pedro]], risalente al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], si affaccia sulla grande ''Plaza de Santa Teresa De Jesus'', anche conosciuta come Piazza del Mercato Grande, ed è
una delle chiese della città meglio conservate. Si presenta in stile [[Architettura romanica|romanico]], con pianta a croce latina a tre navate che terminano in tre absidi.
* [[Real Monasterio de San Tomas]], con la chiesa tardo-gotica che conserva i sepolcri del celebre don Juan, figlio dei Re cattolici, e del [[Inquisizione spagnola|Grande Inquisitore di Spagna]] [[Tomas de Torquemada]]. Fu costruito tra il 1482 e il 1493, in gran parte a spese dei Re Cattolici, con i beni sottratti agli inquisiti di [[criptogiudaismo]]<ref name="Iannuzzi152">Isabella Iannuzzi, ''{{collegamento interrotto|1=[http://w3.uniroma1.it/dprs/sites/default/files/Iannuzzi.pdf Processi di esclusione e contaminazione alla fine del Quattrocento spagnolo] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}. Il caso del [[Niño de La Guardia]]'', p. 152</ref>
* [[Convento de Nuestra Senora de Gracia]], grande complesso tardo-gotico che fu la scuola di Santa Teresa.
* Iglesia de Santiago, chiesa romanica con una torre a pianta poligonale
* Convento de San José, primo convento fondato da Santa Teresa dopo la riforma del "Carmelo" nel 1562
* San Antonio, chiesa barocca del sec. XVIII
 
Nelle [[grotte di Frasassi]] possiamo trovare il [[geotritone]], vertebrato senza polmoni che ha bisogno di ambienti umidi per vivere.
A 55&nbsp;km si trova '''Arevalo''', borgo medioevale murato, ove in gioventù visse la regina [[Isabella di Castiglia]] e nacque [[Giovanni della Croce|San Giovanni della Croce]], celebre mistico. Ha molte chiese e conventi e un antico castello.
 
== Galleria d'immagini ==
== Società ==
<gallery>
=== Evoluzione demografica ===
File:AvilaIglesiaDeSanPedroF.jpg|thumb|Chiesa di San Pedro, esterno
{{Demografia/Genga}}
File:Chiesa di San Pedro (Avila) interno.jpg|Chiesa di San Pedro, interno
 
File:Chiesa_di_San_Vicente_Avila_porticato_sud.jpg|Chiesa di San Vicente: vista del porticato meridionale
== Cultura ==
</gallery>
=== Cucina ===
I casolari rurali forniscono ottimi salumi e gustosi prosciutti che possono essere assaggiati con il pane nero prodotto con il grano locale. Le tagliatelle stese con il "lasagnolo" sono un piatto unico quando sono servite con il sugo di asparagi o di funghi del sottobosco, in dipendenza delle stagioni. Il vino, prodotto in queste colline apriche, arricchisce la tavola e invoca soltanto di essere bevuto con ampia liberalità, con la certa garanzia che accorda l'allegria e compiace la digestione. Altre specialità sono: la "crescia" cotta sotto la brace, le lumache, la polenta con il ragù di cinghiale, i "vincisgrassi" e il "mistrà".
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Stazione di Genga.jpg|thumb|Stazione di Genga]]
Le vie di comunicazione sono numerose e ben identificate dalla sede autostradale A14 con l'uscita di Ancona Nord.
L'[[Aeroporto di Ancona-Falconara|aeroporto di Falconara]] costituisce un'ottima congiunzione con i voli da e per Milano, Roma, Pescara.
La linea ferroviaria Ancona-Roma fa scalo nella stazione di Genga e consente in questa un comodo e facile ingresso.
La strada [[Strada statale 360 Arceviese|SS 360 Arceviese]] e la [[Strada statale 76 della Val d'Esino|SS 76]] sono poi le naturali congiunzioni con il territorio di Genga.
All'altezza di Marotta si può utilizzare anche la agevole e rapida comunicazione SS. 424 che, attraverso Pergola, si unisce alla strada comunale Frasassi.
 
== Amministrazione ==
[[File:Genga-Pierosara.jpg|thumb|La frazione [[Pierosara]]]]
=== Gemellaggi ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
* {{gemellaggio|Francia|Villeneuve-sur-Lot}}
{{ComuniAmminPrec
* {{gemellaggio|Francia|Rueil-Malmaison}}
|13 giugno [[2004]]
* {{gemellaggio|Italia|Teramo}}
|7 giugno [[2009]]
|Raniero Nepi
|[[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno [[2009]]
|in carica
|Giuseppe Medardoni
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|2 mandati
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra propria del paese era il Genga Grotte che ha militato la sua ultima stagione in [[Terza Categoria]] ma ora non esiste più. È stato fondato il Sassoferrato Genga calcio che, pur avendo sede a [[Sassoferrato]], rappresenta anche Genga e gioca in Eccellenza.
 
=== Calcio a 5 ===
Il paese ha una squadra di calcio a 5 che gioca in Serie D, l'Avis Genga.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi]]
* [[Stazione di Ávila]]
* [[Grotte di Frasassi]]
* [[Museo d'arte sacra San Clemente]]
* [[Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga]]
* [[Comunità montana dell'Esino Frasassi]]
* [[Pierosara]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voycommons=Category:Genga}}
 
{{Comuni della provincia di Ancona}}
== Collegamenti esterni ==
{{Comunità montana dell'Esino Frasassi}}
* {{cita web|http://whc.unesco.org/en/list/348|Scheda UNESCO}}
{{Comuni della provincia di Ávila}}
{{Patrimoni Unesco|Spagna|patrimoni dell'umanità}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|SpagnaMarche}}
 
{{DEFAULTSORT:Avila}}
[[Categoria:ÁvilaGenga| *]]