Macchi M.C.202 e Imaginary: differenze tra le pagine

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{{F|brani musicali|aprile 2019|}}
{{P|la voce è farcita di dichiarazioni del tipo "il macchi fu l'aereo migliore, più forte, meglio di, sopra a, ecc.|aviazione|novembre 2010}}
 
{{W|aviazione|maggio 2015}}
{{Album
{{Citazione|Di linea eccezionalmente agile, dall'aspetto estetico impeccabile ed aggressivo, il "Folgore" è stato il più tipico [[aereo da caccia|caccia]] italiano della [[Seconda guerra mondiale]] |Giorgio Bignozzi, ''Aerei d'Italia'', Edizioni E.C.A. 2000 Milano}}
|titolo = Imaginary
{{Infobox aeromobile
|artista = Evanescence
|Aeromobile=aereo_militare
|tipo album = singolo
|Nome = Macchi M.C.202 "''Folgore''"
|giornomese = 7 giugno
|Immagine = Macchi M.C.202 Folgore.jpg
|anno = 2004
|Didascalia = Un Macchi M.C.202 in volo con ai comandi il Capitano pilota [[Franco Lucchini]]
|postdata =
|Tipo = [[aereo da caccia]]
|etichetta = [[Sony Music]]
|Equipaggio = 1
|produttore =
|Progettista = [[Mario Castoldi]]
|durata = 4:17
|Costruttore = {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alenia Aermacchi|Aeronautica Macchi]]
|genere = Gothic metal
|Data_ordine =
|album di provenienza = [[Fallen (album Evanescence)|Fallen]]
|Data_primo_volo = 10 agosto [[1940]]<ref name="petacco">{{Cita|Petacco 1979}}.</ref>
|registrato = 2002
|Data_entrata_in_servizio = maggio [[1941]]<ref name="petacco" />
|numero di dischi = 1
|Data_ritiro_dal_servizio =
|numero di tracce = 1
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regia Aeronautica]]
|note =
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aeronautica Cobelligerante Italiana|ICBAF]]<br />
|copertina =
{{Bandiera|RSI}} [[Aeronautica Nazionale Repubblicana|ANR]]<br />{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]<br />[[#Utilizzatori|altri]]
|info copertina = Singolo promozionale degli [[Evanescence]]
|Esemplari = 1&nbsp;150 <ref name="Skulski p. 12">{{cita|Skulski 2012|p. 12}}.</ref>
|numero dischi d'oro =
|Costo_unitario =
|numero dischi di platino =
|Sviluppato_dal = [[Macchi M.C.200]]
|Altre_varianti = [[Macchi M.C.205]]<br/>Modello sperimentale MM. 7768 con radiatore glicol avanzato ([[1941]])
|Tavole_prospettiche = Macchi MC.202.svg
|Lunghezza = 8,85 [[metro|m]]<ref name="petacco" />
|Apertura_alare = 10,58 m<ref name="petacco" />(ala sinistra più lunga di 21 [[centimetro|cm]], per compensare tendenza ad imbardata a sinistra dovuta alla coppia dell'elica)
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 3,51 m<ref name="petacco" />
|Superficie_alare = 16,80 [[metro quadrato|m²]]<ref name="petacco" />
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 2&nbsp;350 [[Chilogrammo|kg]]<ref name="petacco" />
|Peso_carico = 2&nbsp;989<ref name="petacco" />
|Peso_max_al_decollo = 2&nbsp;937 kg
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = un [[Daimler-Benz DB 601]] ''o''<br>[[Alfa Romeo RA 1000 RC.41]] 12V
|Potenza = 1&nbsp;175 [[Cavallo vapore|CV]] (864 [[chilowatt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 596 [[Chilometro orario|km/h]] a 5&nbsp;900 m<ref name="petacco" />
|VNE =
|Velocità_crociera = 430 km/h
|Velocità_salita = 1&nbsp;000 m in 34 [[secondo|s]]<br/>a 6&nbsp;000 m in 5 [[minuto|min]] e 55 [[secondo|s]]<ref name="petacco" />
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 765 [[Chilometro|km]]<ref name="petacco" />
|Raggio_azione =
|Tangenza = 11&nbsp;500 m<ref name="petacco" />
|Mitragliatrici = 2 [[Breda-SAFAT]] [[calibro (armi)|calibro]] [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm]]<br />con 400 cartucce per arma (dalla IV serie, altre due calibro [[.303 British|7,7 mm]] alari) con 500 cartucce per arma
|Bombe =
|Missili =
|Razzi =
|Piloni = nella versione CB (cacciabombardiere) possibilità installazione di due travetti sub-alari per trasporto di due serbatoi da 100 [[litro|L]] o ordigni fino a un massimo di 160 kg per travetto
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note = Medaglie d'oro assegnate a piloti combattenti sul "Folgore": 14. Di questi, 13 uccisi in combattimento, tra i decorati [[Luigi Gorrini]]
|Ref =
}}
'''''Imaginary''''' è una canzone dell'album [[Fallen (Evanescence)|Fallen]] della band [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Evanescence]], che è stata poi pubblicata come singolo promozionale in Spagna nel [[2004]].
 
== Descrizione ==
Il '''Macchi M.C.202 ''Folgore''''' era un aereo monomotore, monoposto, ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] progettato dalla [[italia]]na [[Alenia Aermacchi|Aeronautica Macchi]] e prodotto anche dalla Breda di Sesto S.Giovanni nel 1941-1943. Impiegato nella [[seconda guerra mondiale]] dalla [[Regia Aeronautica]], conservava dal suo predecessore, il [[Macchi M.C.200|M.C.200]] ''Saetta'', le ali e la coda ma aveva una fusoliera assai più affusolata ed aerodinamica<ref name= "Angelucci and Matricardi p. 219.">* {{cita|Angelucci e Matricardi 1978|p. 219}}.</ref> e soprattutto era equipaggiato con il motore tedesco [[Daimler-Benz DB 601|DB 601A]], in seguito costruito su licenza dall'[[Alfa Romeo]].<ref name=autogenerato1>{{cita|Ethell 1996|}}.</ref>
La canzone è stata scritta da [[Amy Lee]] e [[Ben Moody]].
Questa è una delle prime canzoni che gli Evanescence scrissero per la band. La prima versione della canzone risale al 1998, quando venne pubblicata nel [[Evanescence EP|primo EP]] della band. In quel tempo Ben ad Amy avevano soltanto 17 anni. Da quella pubblicazione in poi sono state create altre cinque versioni in studio (alcune mai pubblicate) per arrivare sino a quella conosciuta dai più, ossia quella pubblicata in [[Fallen (Evanescence)|Fallen]].
 
La canzone può essere interpretata come la scoperta di un posto bucolico che permette di evadere dal mondo reale e dai problemi ad esso connessi. Nella traccia si possono individuare dei riferimenti alla vecchia camera da letto della cantante, vista come un rifugio dai dolori della vita<ref name="evref">[http://evanescencereference.info/wiki/index.php?title=Imaginary/it Imaginary/it - The Evanescence Reference<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150406010936/http://evanescencereference.info/wiki/index.php?title=Imaginary%2Fit |data=6 aprile 2015 }}</ref>.
== Storia del progetto ==
La stessa Commissione di Valutazione della Regia Aeronautica che ebbe l'incarico di valutare gli aerei da caccia della cosiddetta "prima generazione" ([[Macchi M.C.200|Macchi C.200]], [[Fiat G.50]], [[Reggiane Re.2000]], [[Caproni Vizzola F.5]]), nella sua relazione finale del settembre [[1939]], affermava di ritenere indispensabile, per la generazione successiva, l'adozione di [[motore aeronautico|motori aeronautici]] [[motore in linea|in linea]] [[raffreddamento a liquido|raffreddati a liquido]], in modo da ridurre la sezione frontale degli aerei e aumentarne le prestazioni. Data l'incapacità manifesta dell'industria italiana di progettare una nuova generazione, modernamente concepita, di motori in linea, si decise di puntare ancora su propulsori prodotti su licenza, in particolare il [[Daimler Benz DB 601]], di cui l'[[Alfa Romeo Avio|Alfa Romeo]] acquisì la licenza di costruzione nel novembre del 1939.
 
{{citazione|Non dire che ho perso il contatto con la realtà / Con questo caos dilagante: la tua realtà / So bene cosa giace oltre il mio rifugio per dormire / Nell'incubo ho costruito il mio mondo per evadere|Imaginary, [[Fallen (album Evanescence)|Fallen]] - [[Evanescence]]|Don't say I'm out of touch / With this rampant chaos, your reality / I know well what lies beyond my sleeping refuge / The nightmare I built my own world to escape|lingua=en}}
L'ingegner [[Mario Castoldi]], progettista del [[Macchi M.C.200|Macchi C.200]] e degli idrovolanti da competizione ([[idrocorsa]]) della [[Coppa Schneider]], modificò il suo aereo, soprattutto la [[fusoliera]], per poter installare il nuovo motore. Il risultato fu un aereo completamente nuovo che venne portato in volo per la prima volta il 10 agosto 1940 dal collaudatore della Macchi [[Guido Carestiato]]<ref>{{Cita libro|autore=|wkautore=G. Apostolo|autore2=G. Cattaneo|autore3=G. Massimello|titolo=Ali d'Italia n.022. AerMacchi C.202|annooriginale=2006|editore=La Bancarella Aeronautica|città=Torino|ISBN=978-88-425-3531-7}}</ref> impiegando il motore tedesco Daimler Benz DB 601 a 12 cilindri a V raffreddati a liquido, in grado di erogare 1175 HP al decollo, un propulsore radicalmente nuovo, rispetto alla tradizione motoristica nazionale.<ref>{{cita|Matricardi 2006|pp. 70-71}}.</ref>
 
== Il singolo ==
I piloti della Regia Aeronautica iniziarono il passaggio sul M.C.202 dal maggio 1941 con la consegna ai reparti alla fine di luglio-inizio di agosto dello stesso anno. Il caccia dimostrò di avere ottime caratteristiche di velocità e manovrabilità ed era armato con due [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] da 12,7 mm, cui potevano essere aggiunte, successivamente alla prima serie di produzione, su richiesta ma con una riduzione della velocità massima ed a scapito della maneggevolezza, due armi da 7,7 mm alari.<ref name=autogenerato1 /> Un'altra delle sue caratteristiche positive era la sua costruzione estremamente robusta che permetteva ai suoi piloti di poter lanciare in ripidissime picchiate il loro apparecchio.<ref name="Caruana">{{cita|Caruana 1999|p. 175}}.</ref>
Si è più volte pensato che ''Imaginary'' sarebbe diventato il quarto singolo dell'album ''Fallen'', ma infine si decise di pubblicare'' [[Everybody's Fool]]''. ''Imaginary'' è stata poi pubblicata come singolo radio promozionale in Spagna nel 2004. Il singolo contiene una sola traccia<ref name=evref/>.
[[File:Piaggio elica Tripala A.P.V.V. vista anteriore.jpg|thumb|left|upright=0.7|Elica tripala Piaggio A.P.V.V.]]
[[File:Macchi M.C.202 MM445.svg|thumb|upright=1.1|Il prototipo del Folgore.]]
[[File:Macchi C202 Folgore 112511.jpg|thumb|upright=1.1|Macchi MC.202 conservato presso il [[National Air and Space Museum]] a [[Washington]]]]
 
* '''Imaginary Spain Promo Single'''
== Tecnica ==
{{Tracce
=== Struttura ===
|Titolo1 = Imaginary
La cellula del M.C.202 si distingueva da quella del M.C.200 per la forma della fusoliera, nel ''Folgore'' più affusolata e priva della "gobba" del ''Saetta''. Il M.C.202 era un caccia intercettatore diurno, monoposto, monoplano ad ala bassa a sbalzo, interamente metallico, con tutte le caratteristiche più moderne per un caccia dell'epoca: [[Carrello d'atterraggio|carrello retrattile]] (anche se solo quello anteriore), [[Ipersostentatore|ipersostentatori]], tettuccio chiuso ed una [[Radio (apparecchio)|radio ricetrasmittente]] [[Allocchio-Bacchini]] B.30 E. L'[[Elica#Eliche aeronautiche|elica]] tripala metallica con passo variabile in volo e velocità costante era la Piaggio.P1001, dal diametro di 3,05 metri. Il [[Serbatoio autosigillante|serbatoio principale di carburante]] si trovava in fusoliera, tra la paratia antifiamma e il posto di pilotaggio. Altri serbatoi erano nella [[Serbatoio alare|sezione centrale dell'ala]], da 40 litri ciascuno e uno di riserva da 80 dietro il seggiolino del pilota. Tutti ricoperti da trattamento autosigillante Semape. Alla [[Radice alare|radice dell'ala]] sinistra poteva essere montata una cinepresa FM-62.
|Durata1 = 4:17
 
|Note1 = Album version
=== Motori ===
}}
Sui primi esemplari del M.C.202 vennero montati motori DB 601A-1 originali. Esaurita la fornitura di 419 propulsori tedeschi, dal 1941 furono installati quelli assemblati dall'Alfa Romeo di [[Pomigliano d'Arco]] vicino a [[Napoli]], con parti e componenti forniti dalla Germania. In seguito nel 1942 entrò in produzione il RA 1000 RC.41 Ia.
 
== Produzione e versioni ==
Complessivamente, furono ordinati 1&nbsp;454 M.C.202 ''Folgore''. Le ordinazioni furono così distribuite: alla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] (900), all'[[Aermacchi (azienda)|Aermacchi]] stessa (403) e alla [[Società Aeronautica Italiana Ambrosini|SAI Ambrosini]] (150). In pratica la Breda riuscì a produrre 649 macchine, l'Aermacchi 390 e la SAI 67. Di seguito le versioni del M.C.202 ed alcuni prototipi:
 
'''M.C.202 MM.445''': il prototipo presentava una sorta di tettuccio "a goccia", avendo due trasparenti fissi per lato sulla carenatura posteriore dell'abitacolo ed il ruotino di coda retrattile, chiuso da due portellini. Il castello motore non era ancora in lega leggera, ma in tubi d'acciaio. Non aveva il prolungamento della presa d'aria sul lato sinistro del cofano motore, né l'antenna radio.
 
'''M.C.202''': la versione di serie iniziale non aveva l'asta di sostegno del filo dell'antenna, che comparve solo con le radio trasmittenti. I primi aerei operativi, infatti, avevano soltanto un ricevitore.
 
'''M.C.202 AS''': era il ''Folgore'' ''Africa Settentrionale'', dotato di un [[Filtro dell'aria|filtro antisabbia]] Corbetta alla presa d'aria (applicato praticamente a tutti gli esemplari). Con la serie VII fu introdotto il parabrezza in [[Vetro antiproiettile|blindovetro]] e l'ala era predisposta per ospitare due mitragliatrici da 7,7&nbsp;mm con 500 colpi per arma, montate dal maggio 1941. A causa dell'aumento di peso, per evitare di ridurne la maneggevolezza, i piloti le facevano spesso smontare.<ref name=Nico>{{cita|Sgarlato 2008|p. 36}}.</ref>
 
'''M.C.202AS/CB''': dalla Serie XI in poi, i M.C.202 potevano diventare AS/CB, cioè [[Cacciabombardiere|Caccia-Bombardieri]], con due [[Pilone alare|attacchi alari]] per bombe da 50, 100, o 160&nbsp;kg, oppure [[Serbatoio sganciabile|serbatoi ausiliari sganciabili]] da 100 o 150 litri (raramente usati). Gli attacchi in realtà vennero montati su pochissimi velivoli.
'''M.C.202EC''': Il ''Folgore'' MM.91974 - collaudato il 12 maggio 1943 - era dotato di due [[Gondola (aviazione)#Gondola motore|gondole subalari]] per cannoncini aeronautici [[Mauser]] [[MG 151|MG 151/20]] da 20&nbsp;mm con 200 colpi per arma. Ne furono realizzati altri quattro esemplari, ma i piloti italiani, che già avevano rifiutato le [[Breda-SAFAT]] da 7,7&nbsp;mm nelle ali, per l'aggravio di peso, non gradirono sufficientemente l'innovazione.
 
'''M.C.204''': Già nell'autunno 1940, per svincolarsi dalle consegne di DB 601, fu progettata una variante propulsa dal motore [[Isotta Fraschini Asso L.121]].<ref>{{Cita|Apostolo 2006|pp. 13-14}}.</ref> Si arrivò alla costruzione di un [[mock-up]] in legno del nuovo muso per definire le installazioni, ma il progetto venne abbandonato perché ci si rese conto che avrebbe comportato un inaccettabile calo delle prestazioni. Noto semplicemente come "C.202 ''Isotta Fraschini''", dopo la realizzazione del M.C.205, che prendeva l'ultima cifra dal motore DB 605, il progetto fu in seguito rinominato M.C.204, per occupare il numero rimasto libero. La denominazione M.C.203 venne invece assegnata, sempre in seguito, ad un [[idrovolante]] bimotore rimasto ai disegni preliminari.
 
Gli autori non concordano sul numero esatto dei M.C.202 prodotti.<ref name=Nico/>
 
"''Circa il totale degli esemplari consegnati alla Regia Aeronautica, la stima più attendibile si situa a 1&nbsp;094-1&nbsp;106, ma esistono anche valutazioni diverse, pari a 1&nbsp;164 o a 1&nbsp;207 aerei.''"<ref>{{cita|Sgarlato 2008|p. 41}}.</ref>
 
Rispetto ai precedenti caccia dotati di [[motore radiale]], il ''Folgore'' aveva migliore velocità di salita (salita a 6&nbsp;000 metri in 5 minuti e 55 secondi) ed era in grado di [[Picchiata|picchiare]] ad oltre 900&nbsp;km/h. I [[Comandi di volo e sistemi di controllo del volo|controlli]] risultavano leggeri, ben bilanciati e pronti alla risposta. Nonostante la potenza dei loro motori V12, gli M.C.202 non imbardavano da un lato in accelerazione durante il decollo perché, come per i M.C.200, le loro ali sinistre erano più lunghe di 21 centimetri di quelle destre: l'ala più lunga generava più [[portanza]] e così compensava quella che sarebbe stata la normale tendenza di [[Imbardata|imbardare]] verso sinistra<ref name="Glancey">{{cita|Glancey 2006}}.</ref>. La capacità di competere con gli ''[[Hawker Hurricane|Hurricane]]'', i Curtiss [[Curtiss P-40|P-40]] di fornitura americana e gli ''[[Supermarine Spitfire|Spitfire V]]'' "Nei primi combattimenti, sul Deserto Occidentale, costituì una sorpresa per i piloti della RAF e divenne un temibile avversario"<ref name="autogenerato1" /> grazie anche all'addestramento dei piloti italiani nel volo acrobatico.
 
"''Molti dei piloti da caccia italiani incontrati dalle forze aeree della RAF e del Commonwealth erano abili e molto esperti, avendo combattuto nella guerra civile in Spagna; se attaccati, anche da forze preponderanti, non si sottraevano al combattimento, anche in situazioni in cui i tedeschi avrebbero preferito allontanarsi rapidamente.''"<ref>{{cita|Jackson 1989|}}.</ref>
[[File:Flugformation Rotte.jpg|sinistra|miniatura|193x193px|Formazione Rotte]]
[[File:Four Finger Formation.png|miniatura|230x230px|Formazione Quattro Dita]]
Queste tattiche non necessariamente erano da considerarsi positive: i reparti tendevano a logorarsi, l'addestramento al volo acrobatico era enfatizzato troppo rispetto a quello per le tattiche di combattimento e il tiro a segno, le formazioni di volo erano primitive, anche se alcuni reparti adottarono autonomamente la disciplina di volo a [[Organizzazione della Luftwaffe (Wehrmacht)#Schwarm.2C Rotte e Kette|doppia coppia tedesca]] (detti doppia Rotte, Schwarm , quattro dita), in luogo della coppia singola o del terzetto. Inoltre la quantità dei velivoli italiani (e tedeschi) in condizioni di volare diminuiva fortemente a causa dell'insufficiente produzione atta a ripianare le perdite.
 
Per accelerare la produzione dei nuovi apparecchi, la fabbricazione fu affidata a tre diverse imprese: la [[Aermacchi (azienda)|Macchi]], la [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] e la [[Società Aeronautica Italiana Ambrosini]].
 
Dal "Folgore" derivò direttamente il [[Macchi M.C.205|Macchi C. 205V ''Veltro'']] che differiva dal ''202'' soltanto per l'adozione del più potente motore [[Daimler-Benz DB 605]] da 1&nbsp;475 [[cavallo vapore|CV]], un'elica di maggior diametro e di due [[radiatore|radiatori]] tubolari per l'olio, sotto il muso.
 
== Impiego operativo ==
[[File:Macchi M.C.202D prototype.jpg|thumb|Prototipo di un Macchi M.C. 202D, MM 7768 (serie III), con radiatore modificato]]
[[File:Macchi MC202 MSAM.jpg|thumb|Un Macchi M.C.202 conservato presso il [[Museo storico dell'Aeronautica Militare]] di [[Vigna di Valle]]]]
[[File:Macchi C202.jpg|thumb|4 Macchi C 202 probabilmente a Napoli-Capodichino sede del XXII Gruppo C.T. fine 1942 estate 1943. Dietro si intravede un Macchi C 200]]
[[File:Macchi M.C.202 - rifornimento in Africa settentrionale.jpg|thumb|Rifornimento di un caccia Macchi M.C.202 su una pista in Africa settentrionale.]]
Il Macchi 202 operò su tutti i fronti. L'aereo ebbe il suo battesimo del fuoco alla fine del settembre 1941, a causa dei molti difetti che i primi esemplari presentavano. Alcuni difetti poterono essere eliminati in breve tempo come:
* difetto al carrello
* difetto comando dei pani di coda
* vibrazioni
* inclinazione bloccata delle pale dell'elica
* alloggiamento armi
* nastri delle munizioni
* filtri anti sabbia
{{Citazione necessaria|Il 21 agosto 1941 a Lonate Pozzolo il tenente Giulio Reiner, uno dei piloti esperti del 9º Gruppo, effettuò il volo di controllo militare e gli strumenti dell'Ufficio tecnico registrarono la velocità di picchiata in candela di 1 078,27 km/h ed un'accelerazione nella richiamata di 5,8 G}}. Durante la picchiata si verificarono alcuni inconvenienti: il volantino di comando dell'[[assetto]] dei [[Piano orizzontale (aeronautica)|piani di coda]] si era bloccato e non interveniva nella manovra di richiamo del M.C.202 che tendeva a rimanere in picchiata. Inoltre, alla massima velocità raggiunta si erano manifestate fortissime vibrazioni, in particolare sulla [[Barra di comando|cloche]]. Infine, l'inclinazione delle pale dell'elica si bloccavano sul passo massimo anche con la [[Manetta (aeronautica)|manetta]] al minimo, agevolando l'affondata ma ostacolando l'[[atterraggio]].<ref name="Duma p. 216.">{{cita|Duma 2007|p. 216}}.</ref>
 
Tra gli altri difetti che poterono essere eliminati, il cofano delle armi che si spaccava, i nastri delle munizioni che si inceppavano e la presa d'aria anti-sabbia che a causa delle vibrazioni del motore si cristallizzava e poi si fratturava. Altri difetti come il cattivo funzionamento dell'[[Impianti velivolo|impianto dell'ossigeno]] e l'armamento insufficiente, non poterono mai essere risolti del tutto. Così come il problema delle radio, che emettevano tanti e tali rumori che i piloti preferivano tenerle spente.<ref name="Duma p. 217.">{{cita|Duma 2007|p. 217}}.</ref>
 
=== Malta ===
Il Folgore ebbe il suo battesimo del fuoco sotto le insegne del "''[[Cavallino Rampante (pattuglia acrobatica)|Cavallino Rampante]]''". La prima unità a registrare il primo abbattimento fu il [[9º Gruppo caccia|9º Gruppo]] ([[4º Stormo]]) il 30 settembre 1941<ref name= "Duma p. 217." /> (il 29 settembre secondo altri autori)<ref name= "Malizia p. 95.">{{cita|Malizia 2002|p. 95}}.</ref>. Quel giorno poco dopo le due pomeridiane, sei Hurricane decollati dalla base di [[Hal Far]] a [[Malta]] piombarono sull'aeroporto di [[Comiso]], mitragliando e lanciando spezzoni. Tra le esplosioni, tre Macchi della 97ª Squadriglia decollarono per intercettare i caccia-bombardieri inglesi. Il sottotenente Jacopo Frigerio, raggiunti gli aerei britannici, diretti a Malta, attaccò l'Hurricane (Z5265) del ''Pilot Officer'' D.W Lintern, incendiandolo. Il pilota inglese si lanciò con il paracadute sul mare a 15&nbsp;km a sud di Capo Scaramia, a nord di [[Gozo]]. Poco dopo, un [[CANT Z.506|Cant Z.506]] da soccorso scortato da tre M.C.202 giunse per soccorrere il pilota, ma sette Hurricane cercarono di abbattere l'idrovolante di soccorso. I Folgore attaccarono allora gli Hurricane e diversi velivoli britannici furono colpiti. Tra questi uno esplose prima di cadere in mare.<ref name= "Duma p. 223.">{{cita|Duma 2007|p. 223}}.</ref>
 
Il primo ottobre 1941, vi fu un altro combattimento tra i Folgore e gli [[Hawker Hurricane|Hurricane]] del 185° ''Fighter Squadron''. A circa trenta miglia a Nord-Est dell'isola di Malta veniva colpito, precipitando in fiamme, l'Hurricane IIc del Comandante l'unità britannica, lo ''Squadron Leader'', [[Boy Mould|Peter William Olber "Boy" Mould]], un asso pluridecorato<ref name= "Malizia p. 97.">{{cita|Malizia 2002|p. 97}}.</ref>, nonché il primo pilota britannico ad abbattere un aereo nemico durante la seconda guerra mondiale, che si lanciò col paracadute e finì in mare, ma non fu mai più ritrovato.<ref>{{cita|Jackson 1989|p. 12}}.</ref> Sempre gli M.C.202 del 9º Gruppo il 26 novembre 1941 incontravano una formazione di caccia Curtiss P-40 e secondo i registri italiani abbatterono sette P-40 senza perdite.<ref name=Neulen>{{cita|Neulen 2000|}}.</ref> La presenza dei Folgore nel cielo di Malta durò però solo fino alla fine di novembre, quando la maggior parte dei Macchi fu trasferita in Nord Africa. Il 4º Stormo tornò in Sicilia in aprile del 1942 per un paio di settimane, prima di continuare il suo trasferimento a [[Campoformido]]. Nel frattempo il 16º Gruppo del 54º Stormo iniziò ad equipaggiarsi con gli M.C.202 verso la fine del 1941. I Macchi del 51º Stormo e quelli del 23º Gruppo del 3º Stormo arrivarono nel maggio 1942. Alla fine di giugno in Sicilia erano stati trasferiti circa 60 Macchi per operare contro Malta, che aveva nel frattempo iniziato a ricevere gli Spitfire V.<ref>{{cita|Caruana 1999|pp. 175-177}}.</ref>
 
{{Vedi anche|Battaglia di mezzo giugno}}
 
Per tutta l'estate e parte dell'autunno i Macchi si scontrarono quasi quotidianamente con gli Spitfire, con perdite continue da entrambe le parti. Il 27 luglio 1942, nel cielo di Gozo vi fu uno scontro che vide protagonisti l'[[asso dell'aviazione|asso]] [[Canada|canadese]] [[George Beurling]] (soprannominato "Buzz"), del 249° Squadron e il capitano [[Furio Niclot Doglio]] della 151ª Squadriglia del 51º Stormo Caccia, un abile pilota italiano con sette abbattimenti accreditati e molti primati mondiali al suo attivo raccolti prima del conflitto. Beurling sullo [[Supermarine Spitfire|Spitfire Mk V]] sigla BR 301/UFS fece saltare in aria da grande distanza il Folgore (M.M.9042) di Niclot. Prima di Doglio aveva abbattuto anche il 202 del sergente Faliero Gelli della 378ª Squadriglia del 155º Gruppo, pilota con tre abbattimenti al suo attivo.<ref>{{cita|Nolan 1981|pp. 64-66}}.</ref> Beurling, impiegava il "deflection shot", il tiro a distanza di bersagli in rapido movimento e quello stesso giorno abbatté anche due [[Messerschmitt Bf 109]], incluso quello del tenente [[Karl-Heinz Preu]] dello ''Stabst./JG53'', un asso con 8 abbattimenti. Colpì il Macchi del sergente Gelli prima ancora di essere avvistato<ref>{{cita|Nolan 1981|p. 65}}.</ref> e la stessa sorte dovette subire anche Niclot Doglio: intento a battere le ali per poi manovrare e attaccare dal basso altri Spitfire, non si avvide dell'attacco laterale portato dalla sua sinistra dalla formazione con cui volava l'asso canadese che lo centrò con numerosi colpi dei cannoncini da 20 millimetri. "Quel povero diavolo semplicemente saltò in pezzi."<ref>{{cita|Beurling e Roberts 1943|pp. 165-166}}.</ref><ref>{{cita|Massimello 1998|pp. 46, 50-52, 57}}.</ref><ref>{{cita|Caruana 1999|p. 176}}.</ref><ref>{{cita|Rogers 1999|pp. 192-193}}.</ref> riferì [[George Beurling|George Buzz Beurling]], che per i successi di quel giorno ottenne la [[Distinguished Flying Medal]].
 
Due settimane dopo, il 13 agosto, [[Adriano Visconti]] venne inviato in ricognizione su Malta ai comandi di un M.C.202 fotografico armato, in coppia con un altro Folgore alla ricerca di una flotta in avvicinamento all'isola. Quando fu sulla verticale delle navi i due Macchi vennero attaccati da quattro Spitfire di scorta al convoglio. Visconti, al suo secondo combattimento con il M.C.202, abbatté due Spitfire, mettendo in fuga gli altri due, permettendo al ricognitore di svolgere la sua missione. Per questa doppia vittoria aerea, Visconti venne insignito di una Medaglia d'Argento al Valor Militare.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|p. 50}}.</ref>
 
{{Vedi anche|Battaglia di mezzo agosto}}
 
=== [[Africa settentrionale italiana|Africa Settentrionale]], Pantelleria, Sicilia ===
Il Nord Africa fu lo scacchiere dove si alternarono più o meno tutti gli stormi che impiegarono il Folgore, sempre disponibile in numero insufficiente. Alla vigilia dell'attacco di [[Erwin Rommel|Rommel]] contro l'[[Egitto]] che lo avrebbe portato ad [[El Alamein]], dei 182 caccia italiani di pronto impiego, 93 erano Macchi 202.
Utilizzando tattiche "mordi e fuggi" più simili a quelle adottate con successo dalla ''Luftwaffe'', durante la [[Battaglia di Bir Hakeim]] (26 maggio 1942-11 giugno 1942), anche se spesso soverchiati nel numero, i 202 combatterono con successo contro i caccia della Desert Air force, ottenendo 22 vittorie aeree confermate ai danni di Hurricane e P-40, a fronte della perdita di cinque Folgore, con un rateo abbattimenti/perdite di 4,4/1, superiore anche a quello ottenuto dai più potenti e meglio armati Messerschmitt Bf 109 (con un rateo di 3,5/1).<ref name="Palermo pp. 255-266">{{cita|Palermo 2014|pp. 255-266}}.</ref>
Nell'ottobre 1942 il 3º Stormo ricevette i primi Folgore ed il 20 dello stesso mese, il tenente Franco Bordoni-Bisleri dell'83ª Squadriglia del 18º Gruppo abbatté su [[Governatorato di Matruh|Fuka (governatorato di Matruh)]] un bimotore [[Martin Baltimore]] (secondo altri autori, un [[Martin Maryland]]) del 203 ''Squadron''. Sei giorni dopo, il 26, ci fu una battaglia aerea su Fuka, tra diciannove Macchi 202 da una parte e trenta P-40 e dieci Spitfire di scorta a diciotto Douglas DB-7 Boston dall'altra. Il tenente Giulio Reiner della 73ª Squadriglia colpì uno Spitfire che precipitò ed esplose al suolo, a 20&nbsp;km a sud est di Fuka. Il tenente Vittorio Squarcia, sempre della stessa unità (73ª Squadriglia), in collaborazione con altri piloti del 23º Gruppo, attaccò un Curtiss P-40 e ne costrinse il pilota, ''Sergeant'' Emy Meredith, del 344 ''Squadron'', a un atterraggio a carrello retratto a sud di El Daba. Un altro P-40 colpito da più Macchi precipitava esplodendo al suolo. Bordoni-Bisleri colpì uno dei Kittyhawk, che si distrusse in un atterraggio di fortuna, a 15&nbsp;km sud-est di Fuka. Solo un Macchi non rientrò, quello del Sergente Maggiore Celso Zemella, costretto a lanciarsi col paracadute su El Quteifiya ([[Governatorato di Matruh|Sānyet el Quteīfiya - Governatorato di Matruh]]) per guasti al motore.<ref>[http://surfcity.kund.dalnet.se/italy_bisleri.htm Italian biplane fighter aces - Franco Bordoni-Bisleri].</ref>
All'inizio del 1943, la Regia Aeronautica aveva soltanto 54 Macchi 202 ancora operativi suddivisi in 12 squadriglie. Nello stesso periodo però riusciva ad ottenere vittorie contro un nemico sempre più forte. Tra il 6 e 7 marzo 1943 i piloti dei Macchi rivendicavano 19 aerei della RAF e due dell'USAF a fronte della perdita di due caccia.<ref name="Skulski p. 36">{{cita|Skulski 2012|p. 36}}.</ref>
Il 17 marzo, 17 caccia Macchi M.C.202 del 16º stormo abbattevano nove [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] e un [[Lockheed P-38]], perdendo soltanto due del loro numero.<ref name=Neulen/>
 
In aria le forze Anglo-americane superavano quelle dell'Asse di 6 a 1, ma anche in questo contesto [[Adriano Visconti]], allora in forza al 54º Stormo, l'8 aprile 1943 decollava su allarme insieme ai sergenti Giuseppe Marconcini e Domenico Laiolo. Visconti con vantaggio di quota e con il sole alle spalle guidava i suoi uomini all'attacco di una squadriglia di Spitfire V e ne abbatté il comandante britannico e mitragliava un altro Spitfire. Il sergente Marconcini abbatté il gregario di sinistra del comandante britannico. Laiolo attaccò uno Spitfire che cercò di sfuggire invertendo la rotta, ma il Folgore lo anticipò e lo colpì in pieno facendolo precipitare. Per Visconti era la quarta vittoria.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|p. 60}}.</ref>
 
Il 18 aprile, tra le 17.25 e le 18.30, cinque Macchi M.C. 200 andarono all'attacco dei carri armati della 1ª Divisione Corazzata dell'8ª Armata britannica a [[Governatorato di Susa|Sidi Bou Ali (Governatorato di Susa]]). Ventidue M.C.202 del 54º Stormo di scorta alle "Saette" si scontrarono con una formazione di P-40 e Spitfire. Il Capitano Sergio Maurer, il tenente Giuseppe Robetto e il sergente Mauri abbatterono uno Spitfire a testa, mentre il sergente Rodoz fece precipitare un P-40.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|p. 63}}.</ref> Undici giorni dopo, il 29 aprile vi fu l'ultimo grande scontro aereo prima della caduta della Tunisia. In mattinata, il tenente Oscar Patuelli della 167ª Squadriglia del 54º Stormo su un Folgore, sorprese due caccia nemici in decollo da un aeroporto a 8&nbsp;km a sud di [[Medjez el-Bab|Medjez el Bab]] e li abbatté. Lo stesso giorno, tra le 17.45 e le 18.50, tredici Macchi 202 del 7º Gruppo di protezione a un [[convoglio navale]] in navigazione tra [[Capo Bon]] e l'isola di [[Zembra]], attaccarono sessanta tra Spitfire e P-40 diretti contro le navi. Il tenente Visconti abbatté un P-40 con bombe alari. Altri quattro caddero sotto i colpi di altri piloti del 54°. Altri cinque P-40 furono dichiarati probabili. I piloti dei P-40 dichiararono a loro volta tre Macchi abbattuti, ma il 54° riportò una sola perdita, quella del capitano Ugo Diappi della 86ª Squadriglia lanciatosi con il paracadute più il danneggiamento grave di tre Macchi. Visconti venne proposto per la concessione di una [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento]] al valor militare che gli verrà concessa il 10 giugno 1948, tre anni dopo la morte.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|pp. 65-66}}.</ref>
Nel pomeriggio di giovedì 6 maggio 1943, i Macchi 202 del 54º Stormo si alzarono per contrastare le decine di aerei alleati in volo sulla Tunisia. Visconti decollò da [[Governatorato di Nabeul|Soliman (Governatorato di Nabeul]]) alla guida del 7º Gruppo, mentre il tenente colonnello Giovanni Zappetta decollò da [[Korba (Tunisia)|Korba]] al comando del 16°. I 14 Macchi M.C.202 attaccarono nel cielo di Capo Bon gli Spitfire V del 31° ''Fighter group''. Visconti colpì uno Spitfire (sua sesta vittoria individuale e ultima nella Regia Aeronautica) e probabilmente un secondo. Un altro Spitfire fu abbattuto dai piloti del 7º Gruppo di Visconti e altri due vennero dichiarati "probabili". Il capitano Sergio Mauer, comandante della 98ª Squadriglia, fu a sua volta abbattuto e ucciso quasi certamente dal Lieutenant Dale Shafer jr. Il tenente colonnello Zappetta, colpito dal Major Frank Hill, fu costretto a un atterraggio di emergenza su una spiaggia. Fu l'ultimo combattimento aereo della Regia Aeronautica in Africa Settentrionale: il 7 maggio 1943 [[Tunisi]] si arrese agli anglo-americani.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|}}.</ref>
 
=== Russia ===
I Folgore arrivarono sul fronte orientale nell'estate del 1942.
Gli M.C.202 andarono ad affiancare o sostituire i Macchi 200 in forza al 21º Gruppo. Durante la [[Prima battaglia difensiva del Don|battaglia del Don]] - i caccia Italiani erano allora basati sugli aeroporti di [[Millerovo]] e [[Kantemirovka|Kantamirovka]] - gli aviatori furono impegnati in combattimento e il 13 agosto sette piloti italiani vennero decorati con la croce tedesca di seconda classe.<ref name="Neulen p. 64">{{cita|Neulen 2000|p. 64}}.</ref> In seguito, tuttavia, il 21º Gruppo, che aveva in forza 17 M.C.202, impiegò in modo limitato i Folgore: nel corso di quattro mesi, i 202 svolsero soltanto 17 missioni. Una di queste fu la scorta a [[Junkers Ju 52]] in volo su [[Stalingrado]], l'11 dicembre 1942, durante la quale il tenente pilota Gino Lionello venne abbattuto e dovette paracadutarsi dal suo Folgore.<ref name="Bergström p. 98">{{cita|Bergström 2007|p. 98}}.</ref> Cinque giorni dopo, il 16 dicembre, quando i sovietici lanciarono l'offensiva contro l'[[Reparti italiani al fronte orientale|8ª Armata Italiana in Russia]], o "ARMIR", i Macchi M.C.202 dispiegati sul fronte orientale erano ridotti a 11. Appena due giorni dopo, sotto la pressione dell'Armata Rossa e degli attacchi dell'aviazione sovietica, l'aeroporto di Kantamirovka dovette essere abbandonato.<ref name="Neulen p. 65">{{cita|Neulen 2000|p. 65}}.</ref>
 
=== Italia ===
Uno degli "assi" del Folgore fu il veterano "spagnolo" [[Franco Lucchini]] che aggiunse 21 abbattimenti alle sue 5 vittorie in Spagna. Pilotando il Macchi M.C. 202 ottenne almeno 16 vittorie individuali e diverse altre in collaborazione sulla Libia, ma fu abbattuto e ucciso sulla Sicilia il 5 luglio 1943<ref>{{cita|Spick 1999}}.</ref>
Il Macchi 202 rimase in prima linea anche oltre l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]]. Quando la Regia Aeronautica riprese l'attività bellica al fianco degli Alleati, alcuni Folgore equipaggiarono fino alla completa usura reparti come la ''208ª Squadriglia Caccia-Bombardieri''. Al nord i pochi apparecchi rimasti vennero utilizzati per l'addestramento delle forze aeree della [[Repubblica Sociale Italiana|R.S.I.]]. Dopo il conflitto, i Folgore non più in condizioni di volare e non ricondizionati in Macchi M.C. 205 da vendere all'estero vennero usati tra l'altro per anni come bersagli per l'addestramento degli armieri al tiro con le Breda-SAFAT da 12,7&nbsp;mm, fino a completa distruzione.
 
== Utilizzatori ==
Il Macchi M.C. 202 volò quasi esclusivamente con la Regia Aeronautica che assorbì la quasi totalità della produzione. La Luftwaffe acquistò dall'aeronautica italiana dodici "Folgore" che girò al 1º Gruppo Caccia della Legione Croata, seguiti da un ulteriore numero non documentato.<ref>{{cita|Sgarlato 2008|}}.</ref>
 
=== Con insegne croate ===
Nella primavera 1944, l'Aeronautica dello Stato Indipendente di Croazia - ''Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske'' (ZNDH) - ricevette alcuni quantitativi di Macchi, Un primo gruppo di 16 "Folgore" della "serie XII" prodotta dalla Breda dopo l'occupazione tedesca, venne assegnata al ''Kro'' JGr 1. Tuttavia i piloti croati non nutrirono un'opinione positiva dell'intercettore della Macchi, a causa del suo armamento (una coppia di mitragliatrici da 12,7&nbsp;mm e una coppia di 7,7&nbsp;mm) ritenuto poco efficace contro i quadrimotori da bombardamento americani, pesantemente armati e corazzati.<ref name="Savic & Ciglic p. 63">{{cita|Savic e Ciglic 2002|p. 63}}.</ref>
Il comandante del 2/JGr ''Kro'', il maggiore Helebrant, considerava i Macchi come "vecchi, stanchi ed inutilizzabili" e descriveva il morale dei suoi uomini come "basso e i risultati della sua unità uguali a zero". In realtà il primitivo sistema di avvistamento e segnalazione dei croati costringeva i piloti dei Macchi a decollare quando i bombardieri si trovavano sulla verticale dell'aeroporto, ormai irraggiungibili.<ref name="Savic & Ciglic p. 63" />
 
;{{HRV 1941-1945}}
* [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske]]
;{{ITA 1861-1946}}
* [[Regia Aeronautica]]
;{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regno del Sud]]
* [[Aeronautica Cobelligerante Italiana]]
;{{RSI}}
* [[Aeronautica Nazionale Repubblicana]]
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Angelucci|nome=Enzo|coautori=Paolo Matricardi|titolo=World Aircraft: World War II, Volume I'' (Sampson Low Guides)|editore=Sampson Low|città=Maidenhead, UK|anno=1978|lingua=en|cid=Angelucci e Matricardi 1978}}
* {{cita libro|nome=Giorgio|cognome=Apostolo|titolo=Ali d'Italia n. 22 - Aer.Macchi C.202|anno=2006|editore=La Bancarella Aeronautica - Giorgio Apostolo Editore|città=Torino|cid=Apostolo 2006|ISBN=978-88-425-3531-7}}
* {{cita libro|cognome=Bergström|nome=Christer|titolo=Stalingrad—The Air Battle: 1942 through January 1943|editore=Midland|città=Hinckley England|anno=2007|lingua=en|ISBN=978-1-85780-276-4|cid=Bergström 2007}}
* {{cita libro|cognome=Beurling|nome=George|wkautore=George Beurling|coautori=Leslie Roberts|titolo=Malta Spitfire: The Buzz Beurling Story|editore=Penguin Books|città=London|anno=2002|lingua=en|ISBN=0-14-301237-1 |cid=Beurling e Roberts 2002}}
* {{cita libro|cognome=Beurling|nome=George|wkautore=George Beurling|coautori=Leslie Roberts|titolo=Malta Spitfire: The Story of a Fighter pilot|editore=Farrar & Rinehart Inc.|città=New York/Toronto|anno=1943|lingua=en|ISBN=no|cid=Beurling e Roberts 1943}}
* {{cita libro|cognome=Borgiotti|nome=Alberto|coautori=Cesare Gori|titolo=Macchi MC 202 folgore|editore=Stem Mucchi|città=Modena|anno=1994|ISBN=no|cid=Borgiotti 1994}}
* {{cita libro|cognome=Boyne|nome=J. Walter|titolo=Scontro di Ali - L'aviazione militare nella Seconda guerra mondiale|editore=Mursia|città=Milano|anno=1997|ISBN=88-425-2256-2|cid=Boyne 1997}}
* {{cita libro|cognome=Brotzu|nome=Emilio|coautori=Gherardo Cosolo (a cura di)|titolo=Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.2, Caccia-Assalto Vol.2|editore=Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri|città=Roma|anno=1977|pp=53-60|cid=Brotzu e Cosolo 1977}}
* {{cita libro|cognome=Caruana|nome=Richard J.|titolo=Victory in the air|editore=Modelaid InternationaL Publications|città=Malta|anno=1996|lingua=en|ISBN=1-871767-12-1|cid=Caruana 1996}}
* {{cita libro|cognome=Duma|nome=Antonio|titolo=Quelli del Cavallino Rampante – Storia del 4º Stormo Caccia Francesco Baracca|editore=Aeronautica Militare – Ufficio Storico|città=Roma|anno=2007|ISBN=no|cid=Duma 2007}}
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* {{cita libro|cognome=Pesce|nome=Giuseppe|coautori=Giovanni Massimello|titolo=Adriano Visconti Asso di guerra|editore=Albertelli Edizioni speciali s.r.l.|città=Parma=anno=1997|ISBN=88-85909-80-9|cid=Pesce e Massimello 1997}}
* {{cita libro|cognome=Petacco|nome=Arrigo|wkautore=Arrigo Petacco|coautori=Mario Francini, Giuseppe Mayda, Piero Pieroni|altri=Franco Puddu per le armi e i mezzi militari|titolo=La seconda guerra mondiale|editore=Armando Curcio editore|città=Roma|pp=1110-1111|volume=Vol.3|anno=1979|ISBN=no|cid=Petacco 1979}}
* {{cita libro|cognome=Rogers|nome=Anthony|titolo=Battle over Malta: Aircraft Losses & Crash Sites 1940-42|editore=Sutton Publishing|città=|anno=2000|lingua=en|ISBN=0-7509-2392-X|cid=Rogers 2000}}
* {{cita libro|cognome=Savic|nome=Dragon|coautori=Boris Ciglic|titolo=Croatian Aces of World War II (Osprey Aircraft of the Aces-49)|editore=Osprey Publishing|London: Oxford, UK|anno=2002|lingua=en|ISBN=1-84176-435-3|cid=Savic e Ciglic 2002}}
* {{cita libro|cognome=Sgarlato|nome=Nico|titolo=Aermacchi C202 Folgore|editore=Delta Editrice|città=|Parma|anno=2008|cid=Sgarlato 2008}}
* {{cita libro|cognome=Skulski|nome=Przemysław|titolo=Macchi C.202 FOLGORE|editore=MMPBOOKS|città=|anno=2012|lingua=pl en|ISBN=978-83-61421-66-5|cid=Skulski 2012}}
* {{cita libro|cognome=Spick|nome=Mike|titolo=Allied Fighter Aces of World War II|editore=Greenhill Books|città=London|anno=1997|lingua=en|ISBN=1-85367-282-3|cid=Spick 1997}}
 
== Modellismo ==
* {{cita web|http://www.modelingtime.com/2008/02/%E2%80%9Cfolgore%E2%80%9D-in-tunisia-macchi-c202-dal-kit-pacific-coast-model-in-scala-132/|titolo="Folgore" in Tunisia|accesso=20 aprile 2009|editore=http://www.modelingtime.com/|sito=Modeling Time|data=14 febbraio 2008}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/italy/macchi_c-202.php|titolo=Macchi C.202 Folgore
|accesso=11 aprile 2009|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org|sito=Virtual Aircraft Museum|data=}}
* {{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=621|titolo=Macchi C.202 Folgore (Thunderbolt)|accesso=11 aprile 2009|lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|sito=Military dictionary|data=1º giugno 2008}}
* {{cita web|url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/Macchi%20MC.202%20Folgore.htm|titolo=Macchi MC.202 Folgore|accesso=11 aprile 2009|lingua=en|editore=http://www.century-of-flight.net|sito=The History of Flight|data=}}
*[http://www.aviazione.org/mc202.shtml Il Macchi MC-202] su www.aviazione.org
* http://surfcity.kund.dalnet.se/italy_bisleri.htm
 
{{Macchi}}
{{Portale|aviazione|guerra}}
 
{{Evanescence}}
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
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[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
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