Consiglio nazionale di transizione e Ecdeiocoleaceae: differenze tra le pagine

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{{s|monocotiledoni}}
{{recentismo|attendere la conclusione della crisi attuale}}
{{Tassobox
{{Organo governativo
|nome=Ecdeiocoleaceae
|nome =Consiglio Nazionale di Transizione <br/> المجلس الوطني الانتقالي <br/>''al-Majlis al-waṭanī al-intiqālī''<br/>Amqim n wamur n Libya
|statocons=
|stemma = Flag of Libya.svg
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|didascalia stemma = Bandiera adottata ufficialmente dal Consiglio nazionale di transizione come emblema della Libia <small>(precedentemente usata dal [[Regno di Libia]] nel 1951)</small><ref name=bandieraCNT />
|didascalia=
|immagine = Seal of the National Transitional Council (Libya).svg|250pX
|cronquist=no
|didascalia = Stemma del Consiglio
|regno=[[Plantae]]
|motto = ''Libertà - Giustizia - Democrazia''
<!-- CLASSIFICAZIONE APG-->
|tipo = governo ad interim
|dominio= [[Eukaryota]]
|suddivisioni =
|FIL?=x
|nome suddivisioni =
|regnoFIL=[[Plantae]]
|data_creazione = [[27 febbraio]] [[2011]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[angiospermae]]}}
|data_operativo =
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[monocotiledoni]]}}
|data_soppresso = [[8 agosto]] [[2012]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[commelinidi]]}}
|data_rinominato =
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|ridenominazione =
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|data_riformato2 =
|sede classe=[[TripoliLiliopsida]]
|ordineFIL=[[Poales]]
|indirizzo =
|famigliaFIL='''Ecdeiocoleaceae'''<br /><small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009">{{Cita pubblicazione |cognome=Angiosperm Phylogeny Group |anno=2009 |titolo=An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III |rivista=Botanical Journal of the Linnean Society |volume=161 |numero=2 |pp=105–121 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/122630309/abstract |formato=PDF |accesso=26 giugno 2013 |doi=10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x |urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20170525104318/http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x/abstract |dataarchivio=25 maggio 2017 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="IPNI">''[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do;jsessionid=90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E?id=77126762-1&back_page=%2Fipni%2FeditAdvPlantNameSearch.do%3Bjsessionid%3D90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E%3Ffind_infragenus%3D%26find_isAPNIRecord%3Dtrue%26find_geoUnit%3D%26find_includePublicationAuthors%3Dtrue%26find_addedSince%3D%26find_family%3DEcdeiocoleaceae%26find_genus%3D%26find_sortByFamily%3Dtrue%26find_isGCIRecord%3Dtrue%26find_infrafamily%3D%26find_rankToReturn%3Dall%26find_publicationTitle%3D%26find_authorAbbrev%3D%26find_infraspecies%3D%26find_includeBasionymAuthors%3Dtrue%26find_modifiedSince%3D%26find_isIKRecord%3Dtrue%26find_species%3D%26output_format%3Dnormal Ecdeiocoleaceae]'', in: Kew. Bull., 19(3): 495. 1965 (26 luglio 1965).</ref>
|sito = http://ntclibya.org/
<!-- ALTRO -->
|denominazione_capo = Segretario generale
|sinonimi =
|capo =[[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]]
|suddivisione=[[Genere (tassonomia)|Generi]]
|denominazione_vicecapo = Vicesegretario e portavoce
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|vicecapo =[[ʿAbd al-Ḥafīẓ Ghōqa|ʿAbd al-Ḥafīẓ ʿAbd al-Qādir Ghōqa]]
*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
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*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
|impiegati =
|note =
}}
{{Politica Libia}}
Il '''Consiglio nazionale di transizione''' ({{arabo|المجلس الوطني الانتقالي}}, ''al-majlis al-waṭanī al-intiqālī'', [[lingua berbera|berbero]]: '''Amqim n wamur n Libya'''), o anche '''Consiglio nazionale ''ad interim'' di transizione''' ([[Lingua inglese|inglese]]: ''Interim Transitional National Council''), era un'autorità politica nata in seguito alle [[sommosse popolari in Libia del 2011]] contro il regime di [[Mu'ammar Gheddafi|Gheddafi]] come guida della '''Coalizione della Rivoluzione del 17 febbraio'''<ref>Cfr. Marco Di Leddo, [http://www.cesi-italia.org/dettaglio.php?id_news=694 «Il congedo del Colonnello»], ''Ce.S.I.'', [[28 febbraio]] [[2011]].</ref>. Composto da 31 membri, ne facevano parte varie forze anti-Gheddafi e alcuni ex membri del [[Comitato Generale Popolare di Libia]] e dell'[[Esercito libico]] passati dalla parte delle forze di opposizione<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-02-27/lonu-unanime-sanzioni-contro-144423.shtml?uuid=AaUfK5BD|titolo = Sanzioni Onu alla Libia, a Bengasi nasce il Consiglio nazionale transitorio|pubblicazione = [[Il Sole 24 Ore|IlSole24ore.it]]|data = [[27 febbraio]] [[2011]]|accesso = 27 febbraio 2011}}</ref>.
 
'''Ecdeiocoleaceae''' <small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009"/><ref name="IPNI"/> è una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[plantae|piante]] erbacee appartenente all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] [[Poales]]. Il nome botanico raramente è stato riconosciuto dai tassonomisti.
Il Consiglio Nazionale controllava e gestiva le regioni occupate dai rivoluzionari libici. Si è riunito la prima volta a [[Beida]] il [[24 febbraio]] [[2011]] e a partire dal [[27 febbraio]] ha avuto sede a [[Bengasi]]. Il [[25 agosto]] è stato annunciato il trasferimento e l'inizio dei lavori nella capitale [[Tripoli]].<ref>[http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201108260817-ipp-rt10007-libia_gheddafi_in_fuga_cnt_formera_governo_a_tripoli Libia: Gheddafi in fuga; Consiglio nazionale di transizione: A Tripoli nuovo governo] su ''agi''.it</ref> Autoproclamatosi il [[5 marzo]] [[2011]] “unico legittimo rappresentante della Repubblica libica”<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-364a6e08-f6af-466e-a24b-5dced69bfdbd.html|titolo = Libia. Ribelli: "Ad Al-Zawiyah almeno 50 morti"|pubblicazione = [[TG1|TG1 online]]|data = [[5 marzo]] [[2011]]|accesso = 5 marzo 2011}}</ref>, il ruolo di suo Segretario generale è rivestito da [[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]]. Lo stesso Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl, è al contempo membro del Comitato di crisi inizialmente composto assieme a [[Omar al-Hariri|ʿOmar al-Ḥarīrī]] (responsabile delle questioni militari) e [[Ali Abd al-Aziz al-Isawi|ʿAlī ʿAbd al-ʿAzīz al-ʿIsāwī]] (responsabile dei rapporti internazionali)<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-Consiglio-nazionale-nomina-ex-ministro-Jalil-suo-presidente_311757490586.html|titolo = Libia: Consiglio nazionale nomina ex ministro Jalil suo presidente|pubblicazione = [[Adnkronos]]|data = [[5 marzo]] [[2011]]|accesso = 5 marzo 2011}} Si noti come, con costante fraintendimento, la stampa si riferisca a lui pensando che Jalil sia il cognome, ignorando che in varie parti del mondo arabo (tra cui l'Iraq, la Siria, l'Egitto, oltre alla Libia), il nome proprio di persona viene seguito da quello paterno (''[[nasab]]''), senza farlo precedere, come in altri Paesi arabi, dal sostantivo "[[ibn]]", "ben", "bin". Nel caso dell'interessato, il padre si chiamava ʿAbd al-Jalīl e perciò ''Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl'' significa ''Muṣṭafā'' (figlio di) ''ʿAbd al-Jalīl''. Quasi un errore di minor gravità potrebbe essere considerato il fatto che "Jalīl" (Glorioso) è poi un epiteto riferibile al solo [[Allah]] e, se ha un senso chiamarsi "Schiavo del Glorioso", indubbiamente blasfemo sarebbe invece essere chiamato "Glorioso".</ref>.
 
== Filogenesi e Tassonomia ==
Compiti principali del Consiglio erano quelli di proseguire le azioni della Rivoluzione fino alla liberazione dell'intera Libia e in seguito organizzare libere elezioni e redigere una nuova costituzione.
Il sistema di [[classificazione APG II]] del 2003 (invariato rispetto al [[Angiosperm Phylogeny Group|sistema APG]] del 1998), riconosce questa famiglia e la assegna all'ordine [[Poales]] nel clade [[commelinidi]], fra le [[monocotiledoni]].
 
Alla famiglia sono assegnati due [[Genere (tassonomia)|generi]], ciascuno con un'unica specie ad oggi descritta<ref>D.A. Cooke, ''Centrolepidaceae'', in: K. Kubitzki (a cura di), ''Families and Genera of Vascular Plants'', Springer Verlag, Berlino, 4 (1998), pagg. 106-109.</ref><ref>[http://www.theplantlist.org/browse/A/Ecdeiocoleaceae/ Ecdeiocoleaceae] -''The Plant List'', Versione 1.1, settembre 2013.</ref>:
Il Consiglio era affiancato da un Consiglio militare, con sede a Bengasi, composto da 15 alti ufficiali delle forze armate passate con la Rivoluzione, e ha istituito un “Governo” di crisi per la gestione politica ed economica della Cirenaica controllata dalla Rivoluzione.
*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
 
Una terza specie, finora non descritta, è in corso di studio<ref>{{Cita web|url=http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|autore=Briggs, Barbara|titolo=A new close relative of the grasses - the third species of Ecdeiocoleaceae|accesso=10 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100711062247/http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|dataarchivio=11 luglio 2010}}</ref>.
== Bandiera ==
La bandiera adottata ufficialmente dal Consiglio nazionale di transizione come "emblema della Repubblica Libica" è quella usata dal [[Regno Unito di Libia|Regno di Libia]] tra il 1951 e il 1969. È composta da tre bande orizzontali, rossa nera e verde (la banda centrale è grande il doppio delle altre due), che simboleggiano le regioni storiche [[Tripolitania]], [[Cirenaica]] e [[Fezzan]]. Nella banda centrale sono raffigurate una mezzaluna e una stella bianche.<ref name=bandieraCNT>{{en}}[http://www.ntclibya.com/InnerPage.aspx?SSID=25&ParentID=20&LangID=1 Libya National Flag] sul sito del Consiglio nazionale di transizione</ref>
I ribelli hanno issato questa bandiera sui luoghi occupati fin dalle prime fasi delle sommosse del febbraio 2011.
 
== Distribuzione e habitat ==
== Finalità e obiettivi del Consiglio nazionale ==
I due generi noti di Ecdeiocoleaceae sono entrambi presenti nel settore sudoccidentale dell'[[Australia Occidentale]]<ref>[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.</ref>.
La "Dichiarazione di fondazione del Consiglio nazionale di transizione", esplicita gli obiettivi principali del Consiglio come segue<ref>{{Cita news| url = http://ntclibya.org/arabic/first-announcement/ | titolo = إعلان تاسيس المجلس الوطني الانتقالي المؤقت | الجمهورية الليبية - المجلس الوطني الانتقالي | pubblicazione = Ntclibya.org | data = [[17 febbraio]] [[2011]] | accesso = 25 marzo 2011}}</ref>:
 
* Garantire la sicurezza del territorio nazionale e dei cittadini.
* Coordinamento degli sforzi nazionali per liberare il resto della Libia.
* Supporto agli sforzi dei consigli locali per consentire il ripristino della normale vita civile.
* Supervisione del Consiglio militare per garantire il conseguimento della nuova dottrina dell'Esercito Popolare libico nella difesa del popolo e proteggere le frontiere della Libia.
* Facilitare l'elezione di un'assemblea costituente per redigere una nuova costituzione per il paese e sottoporla a referendum popolare.
* Formare un governo di transizione per preparare lo svolgimento di elezioni libere.
* Guida per la gestione della politica estera, la disciplina dei rapporti con altri paesi e organizzazioni internazionali e regionali, e la rappresentanza del popolo libico.
 
Per quel che riguarda il possibile scenario postbellico, il manifesto politico del Consiglio, intitolato "Visione per una Libia democratica"<ref>{{Cita news|url = http://ntclibya.org/english/libya/ | titolo = A vision of a democratic Libya | pubblicazione = Ntclibya.org | data = [[29 marzo]] [[2011]] | accesso = 30 marzo 2011}}</ref>, prevede una nuova costituzione che renda legali le associazioni politiche, sindacali, popolari; che promuova il rispetto dei diritti umani e delle garanzie individuali quali libertà di parola, di associazione, di stampa ecc., il pluralismo e la tutela delle minoranze; che costruisca istituzioni democratiche basate sullo svolgimento di libere elezioni e sulla separazione dei poteri; che condanni i regimi dispotici ed autoritari, l'estremismo religioso e l'intolleranza; che tratti i cittadini senza discriminazioni in base a genere, colore, razza o posizione sociale, che cerchi la costruzione di nuove relazioni internazionali basate sul rispetto delle istituzioni democratiche, della cooperazione internazionale, del rispetto dei diritti umani e contro razzismo, discriminazione e terrorismo.
 
==Composizione ed organismi del Consiglio==
=== Consiglio nazionale di transizione (organo legislativo) ===
Il Consiglio nazionale di transizione afferma di essere "l'unico organo legittimato a rappresentare il popolo della Libia e lo Stato libico"<ref>{{Cita news|url = http://ntclibya.org/english/about/ | titolo = Introducing the Council | pubblicazione = Ntclibya.org | data = | accesso = 10 marzo 2011}}</ref>.
 
Pur non essendo state rese note inizialmente alla stampa le identità dei membri del Consiglio, [[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]] ha assunto fin dall'inizio il ruolo di leadership all'interno del nuovo consiglio e l'avvocato esperto in diritti umani [[ʿAbd al-Ḥafīẓ Ghōqa|ʿAbd al-Ḥafīẓ ʿAbd al-Qādir Ghōqa]]<ref>Nella pronuncia libica la consonante araba ''qaf'' (traslitterata "q") viene pronunciata come una "g" dura: quindi "Ghoga", esattamente come il nome "Qadhdhafi" che viene pronunciato localmente "Ghaddafi" (quindi mutato in Gheddafi).</ref> ha svolto il ruolo di portavoce. L'intenzione del Consiglio è di ospitare cinque membri di ogni città o paese sotto il controllo dell'opposizione, e di stabilire un contatto con le nuove città che passeranno sotto il controllo dell'opposizione per permettere loro di aderire al Consiglio<ref>{{cita news| titolo = Libya opposition launches council | url = http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/02/2011227175955221853.html | pubblicazione = [[Al Jazeera|Aljazeera.net]] (edizione inglese) | data = [[27 febbraio]] [[2011]] | accesso = 5 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita news | scorso = | prima = | authorlink = | coautori = | titolo = Council members | lavoro = | = Consiglio nazionale di transizione | pubblicazione = Ntclibya.org | url = http://www.webcitation.org/5x0zNNNFG | formato = | doi = | data = [[7 marzo]] [[2011]] | archiveurl = http://www.webcitation.org/5x0zNNNFG | accesso = 7 marzo 2011| deadurl = no}} [[Web cache|Copia cache]] conservata su ''Webcitation.org''.</ref>.
 
Il consiglio è composto da 31 membri, le identità dei vari membri non sono state rese pubbliche per proteggere la loro sicurezza<ref>Rolla Scolari, {{cita news | | pubblicazione = The National.ae | luogo = AE | journal = Mondo News | url = http://www.thenational.ae/news/worldwide/council-says-its-libyas-sole-representative | titolo = Council says it's Libya's sole representative | data = [[6 marzo]] [[2011]] | accesso = 2 maggio 2011}}</ref>.
 
I membri noti del Consiglio sono<ref>{{cita news | url = http://ntclibya.org/english/council-members/ | titolo = Council members | pubblicazione = Ntclibya.org | data = | accesso = 2 maggio 2011}}</ref>:
* [[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]] - Segretario generale
* [[ʿAbd al-Ḥafīẓ Ghōqa]] - Vicesegretario generale e portavoce
* Sulaymān ʿOthmān al-Meghirahī - Rappresentante della [[municipalità di Al Butnan]]
* Sulaymān al-Fortiya - Rappresentante della [[municipalità di Al Butnan]]
* ʿAshur Būrāshed Ḥāmed - Rappresentante della città di [[Derna (Libia)|Derna]]
* ʿAbd Allāh Mūsā al-Myehub - Rappresentante dell'area di [[Gubba]]
* Aḥmad ʿAbd Rabbuh al-ʿAbbār - Rappresentante della città di [[Bengasi]]
* Fātiḥ Muḥammad al-Baʿja - Rappresentante della città di Bengasi
* Muḥammad al-Muntaṣir - Rappresentante della città di [[Misurata]]
* Zubayr Aḥmad al-Sharīf - Rappresentante dei prigionieri politici<ref>Zubayr Aḥmad ha trascorso 30 anni nelle carceri del regime.</ref>
* [[Omar al-Hariri|ʿOmar al-Ḥarīrī]] - Rappresentante delle forze armate<ref>ʿOmar al-Ḥarīrī era stato, assieme a Gheddafi, tra gli ufficiali delle forze armate - autodenominatisi "Liberi Ufficiali Unionisti ({{arabo|الضباط الوحدويين الأحرار |al-Ḍubbāṭ al-waḥdawiyyīn al-aḥrār }}) - che avevano condotto a termine il ''[[golpe]]'' del settembre 1969. Era poi caduto in disgrazia e imprigionato.</ref>
* Fatḥī Tirbil - Rappresentante dei giovani
* Salwā Fawzī al-Deghali - Rappresentante delle donne
 
=== Governo provvisorio (organo esecutivo) ===
Il [[5 marzo]] [[2011]], un comitato di crisi è stato istituito per agire come il braccio esecutivo del consiglio. Un governo di transizione viene reso noto il [[23 marzo]] [[2011]]<ref>{{cita news | url =http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/03/2011322193944862310.html | titolo = Libyan rebels form 'interim government' | pubblicazione = [[Al Jazeera|Aljazeera.net]] (edizione inglese) | data = [[22 marzo]] [[2011]]| accesso = 25 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita news | url = http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/03/201132316258646677.html | titolo = Libyan air force 'no longer exists' | pubblicazione = [[Al Jazeera|Aljazeera.net]] (edizione inglese) | data = [[23 marzo]] [[2011]]| accesso = 25 marzo 2011}}</ref>.
 
L'organo esecutivo è composto da<ref name="CrisisCommittee">{{cita news | titolo = Rebels in east Libya set up crisis committee | autore = | url = http://uk.reuters.com/article/2011/03/05/libya-east-council-idUKLDE7240EP20110305 | pubblicazione = [[Reuters]] | data = [[5 marzo]] [[2011]] | accesso = 5 marzo 2011}}</ref>:
* [[Mahmud Jibril|Maḥmūd Jibrīl]] - [[Primo ministro]] ''ad interim'' (sostituito il [[23 ottobre]] [[2011]] da [[Ali Tarhuni]], a sua volta rimpiazzato il [[31 ottobre]] [[2011]] da [[Abd al-Rahim al-Kib]])
* [[Omar al-Hariri|ʿOmar al-Ḥarīrī]] - ministro degli [[Esercito Nazionale di Liberazione Libico|Affari militari]]
* [[Ali Abd al-Aziz al-Isawi|ʿAlī ʿAbd al-ʿAzīz al-ʿIsāwī]] - ministro degli Affari esteri
* [[Ali Tarhuni|ʿAlī Tarhūnī]] - ministro delle Finanze<ref>Karim Fahim, {{cita news | url = http://www.nytimes.com/2011/03/24/world/africa/24minister.html | titolo = Rebel Insider Concedes Weaknesses in Libya | pubblicazione = [[The New York Times|NYTimes.com]] | data = [[23 marzo]] [[2011]] }}</ref>
Gli altri ministri devono ancora essere annunciati<ref name="CrisisCommittee"/>. A metà settembre 2011 era stato annunciato la formazione di un nuovo governo provvisorio che guidasse il Paese nordafricano alle elezioni dell'Assemblea costituente, ma il processo si è interrotto per gli scontri verificatisi tra la componente "islamista" ([[Fratelli Musulmani]] e [[Salafiti]]) e la componente laica e liberale del Consiglio nazionale di transizione. Intanto nuovi partiti si stanno formando, soprattutto liberali e islamisti (Fratelli Musulmani e Salafiti), e alcune piccole e deboli strutture sindacali dei lavoratori.
 
==Relazioni internazionali==
Il [[28 febbraio]], il [[Ministero degli Affari Esteri|Ministro degli esteri italiano]] [[Franco Frattini]], dichiara che l'[[Italia]] è stato il primo paese ad avervi avuto contatti<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/28/visualizza_new.html_1561924532.html|titolo = Frattini: contatti con Consiglio Libia|pubblicazione = [[ANSA]]|data = [[28 febbraio]] [[2011]]|accesso = 2 marzo 2011}}</ref>.
Il [[5 marzo]] Bernard Valero, portavoce del ministero degli esteri francesi afferma che la Francia sostiene il Consiglio Nazionale Libico e il ministro degli esteri francese [[Alain Juppé]] dichiara che l'offensiva di Gheddafi è una "follia militare"<ref name = "RFI">{{Cita news | pubblicazione = RFI.fr (edizione inglese) | place = France | series = Africa | data = [[6 marzo]] [[2011]] | url = http://www.english.rfi.fr/africa/20110306-france-recognises-libyan-rebel-council-uk-diplomatic-bind | titolo = France welcomes Libyan rebel council, UK in diplomatic bind}}</ref>.
Lo stesso giorno il ministro alla difesa britannico [[Liam Fox]] afferma che un piccolo gruppo diplomatico britannico è già presente a Bengasi e ha contatti con il Consiglio Nazionale Libico<ref name = "RFI" />.
 
Il [[21 marzo]] anche ʿAbd al-Khatib, inviato delle [[Nazioni Unite]] in [[Libia]], incontra per la prima volta il leader dei ribelli<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/02/16/visualizza_new.html_1587570705.html|titolo = Spari a Misurata, vittime. L'Onu incontra i ribelli|pubblicazione = [[ANSA]]|data= [[22 marzo]] [[2011]]|accesso = 22 marzo 2011}}</ref>. Il Consiglio ha inoltre il sostegno di [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita news|url = http://www.haaretz.com/news/international/clinton-to-meet-anti-gadhafi-opposition-as-world-weighs-libya-options-1.348385 | titolo = Clinton to meet anti-Gaddafi opposition as world weighs Libya options | pubblicazione = [[Haaretz|Haaretz.com]]| data = [[10 marzo]] [[2011]]}}</ref><ref>{{Cita news|url = http://www.haaretz.co.il/hasite/spages/1220891.html | titolo = ארה"ב מבקשת מהאו"ם לאשר תקיפות אוויריות וירי ארטילרי בלוב | pubblicazione = [[Haaretz|Haaretz.co.il]] | data = [[17 marzo]] [[2011]]}}</ref>, [[Portogallo]]<ref>Richard Adams - Haroon Siddique - Sam Jones, {{Cita news|url = http://www.guardian.co.uk/world/blog/2011/mar/10/libya-uprising-gaddafi-live#block-15
|titolo = Libya uprising - Thursday 10 March | accesso = 10 marzo 2011 | pubblicazione = [[The Guardian|Guardian.co.uk]] |data = [[10 marzo]] [[2011]]}}</ref>, e di organizzazioni internazionali quali l'[[Unione Europea]]<ref>Wyre Davies, {{Cita news|url = http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-12711162 |titolo = Libya: US and EU say Muammar Gaddafi must go | pubblicazione =[[BBC News|BBC.co.uk]] | data = [[11 marzo]] [[2011]] | accesso = 25 marzo 2011}}</ref> e la [[Lega Araba]]<ref>{{Cita news|url=http://www.monstersandcritics.com/news/africa/news/article_1625543.php/Arab-League-to-study-recognition-of-Libyan-National-Council |titolo=Arab League to study recognition of Libyan National Council |pubblicazione = MonstersandCritics.com |data = [[12 marzo]] [[2011]] |accesso = 25 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://newsinfo.inquirer.net/breakingnews/world/view/20110313-325099/Libyan-regime-lost-legitimacyArab-League |titolo=Libyan regime 'lost legitimacy'—Arab League |pubblicazione = INQUIRER.net |data = [[13 marzo]] [[2011]] |accesso = 25 marzo 2011}}</ref>.
 
Dopo essersi opposta all'[[Intervento militare in Libia nel 2011|intervento armato in Libia]] e alle rivendicazioni dei ribelli, il [[24 maggio]] la [[Russia]] riconosce il Consiglio come legittimo partner di futuri, eventuali negoziati di pace, senza comunque ritenerlo l'unico rappresentate del popolo libico, e senza interrompere i rapporti ufficiali col governo di Gheddafi, nel tentativo di porsi come mediatore tra le parti in conflitto<ref>{{Cita news|url=http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/5_maggio/24/libia_mosca_riconosce_ribellima_non_unico_interlocutorepunto,29748249.html |titolo=Mosca riconosce ribelli,"ma non unico interlocutore"|pubblicazione = [[Virgilio (portale)|Virgilio.it]] |data = [[24 maggio]] [[2011]] |accesso = 29 maggio 2011}}</ref>.
 
L'[[11 settembre]] 2011 il [[Fondo Monetario Internazionale]] ha riconosciuto il CNT come «governo ufficiale» della Libia<ref>{{cita news|url=http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/96534-libia-fmi-riconosce-cnt-come-governo-ufficiale|titolo=Libia: Fmi riconosce Cnt come governo ufficiale|pubblicazione=italian.irib.ir|data=11 settembre 2011|accesso=20 settembre 2011}}</ref>. Il [[16 settembre]] 2011 è arrivato anche il riconoscimento da parte dell'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite|Assemblea generale]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], con 114 voti a favore, 17 contrari e 15 astenuti; contemporaneamente il suo [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di sicurezza]] ha ridotto [[sanzioni]] ed [[embargo]] d'armi verso [[Tripoli]], impegnandosi ad appoggiare formalmente il nuovo governo libico<ref name=ONU >{{cita news|url=http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2011/09/16--ONU-il-CNT-rappresenta-la-Libia|titolo=ONU, il CNT rappresenta la Libia|pubblicazione=[[RSI (azienda)|info.rsi.ch]]|data=16 settembre 2011|accesso=20 settembre 2011}}</ref>. Il rapporto tra il CNT e [[Amnesty International]] ha assunto aspetti controversi nell'autunno 2011, a causa di accuse secondo cui i ribelli libici avrebbero più volte violato i [[diritti umani]].<ref>[http://www.globalpost.com/dispatch/news/regions/africa/110913/libya-tripoli-mustafa-abdel-jalil-amnesty Libya's Jalil calls for sharia law, as Amnesty says NTC guilty of war crimes | GlobalPost<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://thesantosrepublic.com/2011/10/amnesty-briefing-exposes-libyas-national-transitional-councils-true-colors-racist-lawless-war-criminals/ Amnesty Briefing exposes Libya’s National Transitional Council’s true colors: Racist Lawless War Criminals | The Santos Republic<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
===Stati che hanno riconosciuto ufficialmente il CNT===
Il primo paese ad aver riconosciuto il Consiglio come legittimo rappresentante del popoli libico è, il [[6 marzo]] [[2011]], la [[Francia]], spingendo anche per un riconoscimento da parte degli altri paesi dell'[[Unione Europea]]<ref>{{cita news|titolo=Paris affiche son soutien à la rébellion libyenne|pubblicazione=[[Le Monde]]|autore=Natalie Nougayrède|data=8 marzo 2011|pagina=7}}</ref>, e il [[29 marzo]] inviando un proprio ambasciatore a [[Bengasi]]<ref>{{cita news|url=http://it.euronews.net/2011/03/10/parigi-riconosce-il-consiglio-dei-ribelli-libici/|titolo=Parigi riconosce il Consiglio dei ribelli libici|pubblicazione=[[euronews|it.euronews.net]]|data=10 marzo 2011|accesso=10 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita news|lingua=fr|url=http://www.lexpress.fr/actualites/2/actualite/la-france-reconnait-le-cnl-comme-representant-de-la-libye_970758.html|titolo=La France reconnaît le CNL comme représentant de la Libye|pubblicazione=[[L'Express|L'Express.fr]]|data=10 marzo 2011|accesso=10 marzo 2011}}</ref>. A fine [[marzo]] anche il [[Qatar]] riconosce il Consiglio<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.bna.bh/portal/en/news/451015?date=2011-04-15|titolo=Qatar Recognizes Libyan National Transition Council|pubblicazione=bna.bh|data=28 marzo 2011|accesso=4 maggio 2011}}</ref>, e ad [[aprile]] dello stesso anno anche [[Maldive]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.presidencymaldives.gov.mv/Index.aspx?lid=11&dcid=5071|titolo=Maldives Recognises Libyan National Council as sole representative of the Libyan people|pubblicazione=presidencymaldives.gov.mv|data=3 aprile 2011|accesso=3 aprile 2011}}</ref>, [[Italia]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://news.smh.com.au/breaking-news-world/italy-recognises-libyan-opposition-council-20110405-1cytw.html|titolo=Italy recognises Libyan opposition council|pubblicazione=[[The Sydney Morning Herald|The Sydney Morning Herald.com.au]]|data=5 aprile 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Kuwait]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://english.ruvr.ru/2011/04/22/49293259.html|titolo=Kuwait recognizes Libyan rebels|pubblicazione=english.ruvr.ru|data=22 aprile 2011|accesso=23 aprile 2011}}</ref> e [[Gambia]]<ref>{{cita news|lingua=en|lingua0en|url=http://sundaytimes.lk/index.php/world-news/6732-gambia-recognises-libya-rebel-council|titolo=Gambia recognises Libya rebel council|pubblicazione=sundaytimes.lk|data=22 aprile 2011|accesso=4 maggio 2011}}</ref>.
 
Nel giro di pochi mesi il CNT ha ottenuto un ampissimo e largamente maggioritario riconoscimento internazionale, tra cui, in particolare, di [[Spagna]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-06/08/c_13917867.htm|titolo=Spain's FM says Libyan opposition NTC only representative of Libya|pubblicazione=news.xinhuanet.com|autore=Xiong Tong|data=8 giugno 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Australia]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.smh.com.au/world/canberra-backs-new-libya-20110609-1fvas.html|titolo=Canberra backs new Libya|pubblicazione=[[The Sydney Morning Herald|The Sydney Morning Herald.com.au]]|autore=Dan Oakes|data=10 giugno 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Germania]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://af.reuters.com/article/libyaNews/idAFWEA561320110613|titolo=Germany recognises Libya rebel council -rebel says|pubblicazione=[[Reuters|Reuters.com]]|data=13 giugno 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref> e [[Canada]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.theglobeandmail.com/news/politics/canada-recognizes-anti-gadhafi-rebels-as-libyas-new-government/article2060025/|titolo=Canada recognizes Libya's rebel council as legitimate voice|pubblicazione=[[The Globe and Mail|The Globe and Mail.com]]|autore=Campbell Clark|data=14 giugno 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref> nel mese di [[giugno]], di [[Turchia]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/15/news/libia_usa-19166745/?ref=HREC1-8|titolo=Libia, il Consiglio nazionale di transizione riconosciuto "governo legittimo"|pubblicazione=[[la Repubblica|la Repubblica.it]]|data=15 luglio 2011|accesso=15 luglio 2011}}</ref>, [[Giappone]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-07/15/c_13988116.htm|titolo=Libya Contact Group to recognize NTC as legitimate authority: FM|pubblicazione=news.xinhuanet.com|autore=Fang Yang|data=15 luglio 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Regno Unito]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/27/libya-transitional-council-london-embassy-hague|titolo=Britain recognises Libyan rebels and expels Gaddafi's London embassy staff|pubblicazione=[[The Guardian|The Guardian.co.uk]]|autore=Nicholas Watt|data=27 luglio 2011|accesso=27 luglio 2011}}</ref> a [[luglio]], di [[Russia]]<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/01/news/libia_russia_riconosce_cnt-21099424/?ref=HRER2-1|titolo=Gheddafi: "Mettete Libia a ferro e fuoco"|pubblicazione=[[la Repubblica|la Repubblica.it]]|data=1º settembre 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Cina]]<ref>{{cita news|url=http://italian.cri.cn/761/2011/09/12/283s151811.htm|titolo=Cina: dichiarato il riconoscimento del CNT libico|pubblicazione=italian.cri.cn|data=12 settembre 2011|accesso=12 settembre 2011}}</ref>, [[Sudafrica]] (sebbene pochi giorni prima del riconoscimento ufficiale abbia votato, al palazzo di vetro dell'ONU, contro il riconoscimento del CNT), [[Svizzera]] a [[settembre]] [[2011]].
 
===Stati che hanno votato in favore del CNT===
Gli Stati che il [[16 settembre]] [[2011]] hanno votato in favore del CNT al palazzo delle [[Nazioni Unite]], ma che non lo hanno riconosciuto ufficialmente sono:
*{{bandiera|Brasile|nome}} (riconoscimento informale)
*{{bandiera|Georgia|nome}}
*{{bandiera|Islanda|nome}}
*{{bandiera|Messico|nome}}
*{{bandiera|Singapore|nome}}
*{{bandiera|Siria|nome}}
*{{bandiera|Yemen|nome}}
*{{bandiera|Guatemala|nome}}
*{{bandiera|Belize|nome}}
*{{bandiera|Saint Lucia|nome}}
*{{bandiera|Perù|nome}}
*{{bandiera|Paraguay|nome}}
*{{bandiera|Argentina|nome}}
*{{bandiera|Moldavia|nome}}
*{{bandiera|Andorra|nome}}
*{{bandiera|Liechtenstein|nome}}
*{{bandiera|Monaco|nome}}
*{{bandiera|San Marino|nome}}
*{{bandiera|Israele|nome}}
*{{bandiera|Madagascar|nome}}
*{{bandiera|Sudan del Sud|nome}}
*{{bandiera|Mauritius|nome}}
*{{bandiera|Sri Lanka|nome}}
*{{bandiera|Thailandia|nome}}
*{{bandiera|Brunei|nome}}
*{{bandiera|Timor Est|nome}}
*{{bandiera|Vanuatu|nome}}
*{{bandiera|Figi|nome}}
 
===Stati che hanno dichiarato di non riconoscere il CNT===
Gli Stati che hanno deciso di non riconoscere il CNT sono:
*{{bandiera|Angola|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Bolivia|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Repubblica Democratica del Congo|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Cuba|nome}}: il ministero degli esteri cubano ha dichiarato che l'isola «non riconosce al CNT alcuna autorità e attenderà che si costituisca un governo legittimo senza interventi stranieri per riallacciare relazioni diplomatiche». Contemporaneamente ha ritirato tutto il suo personale diplomatico dalla Libia<ref name=venezuela-cuba />. Il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Ecuador|nome}}: a seguito della operazioni militari della [[NATO]], nel [[marzo]] [[2011]] il ministero degli esteri ecuadoriano aveva diramato un comunicato ufficiale in cui dichiarava: «condanniamo l’intervento militare straniero in Libia ed esigiamo l’immediato cessate il fuoco». Nel [[settembre]] 2011 il ministro degli esteri [[Ricardo Patiño]], commentando le vicende libiche, ha parlato di «una vera e propria invasione per il controllo delle risorse libiche», e sul CNT ha dichiarato che «non riconosciamo questo organismo»<ref>{{cita news|url=http://www.durito.it/2011/09/lecuador-non-riconosce-la-nuova-libia/|titolo=L’Ecuador non riconosce la nuova Libia|pubblicazione=durito.it|data=3 settembre 2011|accesso=20 settembre 2011}}</ref>. Il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Guinea Equatoriale|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Lesotho|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Malawi|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Namibia|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Nicaragua|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Swaziland|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Tanzania|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Venezuela|nome}}: il presidente venezuelano [[Hugo Chávez]], amico di [[Mu'ammar Gheddafi]], si è rifiutato di riconoscere il Consiglio nazionale di transizione<ref name=venezuela-cuba >{{cita news|url=http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/4026948|titolo=Libia: Cuba non riconosce CNT e ritira personale diplomatico|pubblicazione=[[la Repubblica|repubblica.it]]|data=4 settembre 2011|accesso=20 settembre 2011}}</ref>, ed ha affermato che l'unico governo legittimo era quello di Gheddafi. Il [[16 settembre]] [[2011]] il [[Venezuela]] ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Zambia|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
*{{bandiera|Zimbabwe|nome}}: il 16 settembre 2011 ha votato contro il riconoscimento del CNT da parte dell'ONU<ref name=ONU />.
 
===Riconoscimenti di organizzazioni internazionali===
 
Inoltre, hanno riconosciuto il CNT alcune Organizzazioni Internazionali:
*[[File:Flag of the United Nations.svg|20px]] [[Nazioni Unite]]
*[[File:Flag of Europe.svg|20px]] [[Unione Europea]]
*[[Unione Africana]]
*[[File:Flag of the Arab League.svg|20px]] [[Lega Araba]]
*[[File:Flag of OIC.svg|20px]] [[Organizzazione della Conferenza Islamica]]
*[[File:GCC Flag.svg|20px]] [[Consiglio di Cooperazione del Golfo]]
*[[File:Flag of CARICOM.svg|20px]] [[CARICOM]]
*[[File:Emblem of the Bolivarian Alliance for the Americas.png|20px]] [[Alleanza Bolivariana per le Americhe]]
*[[File:Flag of OPEC.svg|20px]] [[OPEC]]
 
== Note ==
<div class="references-small"/>
{{references|3}}
</div>
 
== Voci correlate ==
*[[Mustafa Abd al-Jalil]]
*[[Guerra civile libica]]
*[[Intervento militare in Libia nel 2011]]
*[[Esercito Nazionale di Liberazione Libico]]
*[[Libia, Libia, Libia]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
* {{lingue|ar|en}} [http://www.ntclibya.com/Default.aspx?SID=1&ParentID=0&LangID=1 Sito ufficiale]
** [http://voicefreelibya.blogspot.com/ Future for Libya]
*Gruppi di opposizione a Gheddafi:
** [http://www.libya-nclo.com/ National Conference for the Libyan Opposition]
** [http://www.libyanfsl.com/ National Front for the Salvation of Libya]
** [http://www.libya-watanona.com/ La Libia nostra patria]
** [http://feb17.info/ Libyan Youth Movement]
** [http://www.libyanconstitutionalunion.net/ Lybian Constitutional Union]
 
== Collegamenti esterni ==
{{portale|Nordafrica|politica}}
*[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.
*{{cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Tree&id=98867&lvl=3&lin=f&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=NCBI Taxonomy Browser}}
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=1066|titolo=''Ecdeiocolea monostachya'': mappa di distribuzione}}
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=18404|titolo=''Georgeantha hexandra'': mappa di distribuzione}}
 
{{Portale|botanica}}
[[Categoria:Guerra civile libica]]
 
[[Categoria:Ecdeiocoleaceae| ]]
[[ar:المجلس الوطني الانتقالي]]
[[az:Liviya Milli Keçid Şurası]]
[[be:Нацыянальны Пераходны Савет Лівіі]]
[[bs:Nacionalno prijelazno vijeće (Libija)]]
[[cs:Dočasná národní přechodná rada]]
[[cy:Y Cyngor Trawsnewidiol Cenedlaethol]]
[[da:Det libyske overgangsråd]]
[[de:Nationaler Übergangsrat]]
[[el:Εθνικό μεταβατικό Συμβούλιο]]
[[en:National Transitional Council]]
[[eo:Nacia Transira Konsilio]]
[[es:Consejo Nacional de Transición (Libia)]]
[[eu:Trantsiziozko Kontseilu Nazionala]]
[[fa:شورای ملی انتقالی لیبی]]
[[fi:Siirtymäajan kansallinen neuvosto]]
[[fr:Conseil national de transition]]
[[he:מועצת המעבר הלאומית]]
[[hr:Nacionalno prijelazno vijeće (Libija)]]
[[hy:Լիբիայի անցման ազգային խորհուրդ]]
[[id:Dewan Transisi Nasional]]
[[ja:リビア国民評議会]]
[[ko:리비아 과도국가위원회]]
[[la:Consilium Nationale Provisorium Transitorium Libyae]]
[[lt:Libijos nacionalinė taryba]]
[[map-bms:Dewan Transisi Nasional (Libya)]]
[[ms:Majlis Peralihan Kebangsaan]]
[[nl:Nationale Overgangsraad]]
[[no:Det nasjonale overgangsrådet]]
[[pl:Narodowa Rada Tymczasowa]]
[[pt:Conselho Nacional de Transição]]
[[ro:Consiliul Național de Tranziție]]
[[ru:Переходный национальный совет Ливийской республики]]
[[scn:Cunsigghiu nazziunali di transizzioni]]
[[sh:Nacionalno prelazno vijeće (Libija)]]
[[sr:Прелазни национални савет (Либија)]]
[[sv:Nationella övergångsrådet]]
[[ta:தேசிய இடைக்காலப் பேரவை]]
[[th:สภาถ่ายโอนอำนาจแห่งชาติ]]
[[tr:Geçici Ulusal Konsey]]
[[vi:Hội đồng Chuyển tiếp Quốc gia Libya]]
[[zh:利比亚全国过渡委员会]]
[[zh-yue:利比亞全國過渡委員會]]