Lancia Flaminia e Ecdeiocoleaceae: differenze tra le pagine

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{{s|monocotiledoni}}
{{Auto
{{Tassobox
|nome=Lancia Flaminia
|nome=Ecdeiocoleaceae
|immagine=Flaminia collage.JPG
|statocons=
|didascalia=I sei modelli fondamentali di Lancia Flaminia
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|bandiera = ITA
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|costruttore=Lancia (azienda){{!}}Lancia
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<!-- Sezione descrizione generale -->
|regno=[[Plantae]]
|progetto=[[Antonio Fessia]]<br />[[Francesco De Virgilio]]
<!-- CLASSIFICAZIONE APG-->
|tipo=Berlina
|dominio= [[Eukaryota]]
|altre_versioni=[[Lancia Flaminia Coupé Pininfarina|Coupé (Pininfarina)]]<br />[[Lancia Flaminia GT Coupé|GT Coupé (Touring)]]<br />[[Lancia Flaminia GT Convertibile|GT Convertibile (Touring)]]<br />[[Lancia Flaminia Sport e Supersport|Sport (Zagato)]]<br />[[Lancia Flaminia Sport e Supersport|Supersport (Zagato)]]
|FIL?=x
|inizio_produzione=1957
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{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[angiospermae]]}}
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|altezza=1.480
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|note=ingombri e peso della berlina prima serie
|classe=[[Liliopsida]]
|antenata=Lancia Aurelia
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|altre_antenate=
|famigliaFIL='''Ecdeiocoleaceae'''<br /><small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009">{{Cita pubblicazione |cognome=Angiosperm Phylogeny Group |anno=2009 |titolo=An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III |rivista=Botanical Journal of the Linnean Society |volume=161 |numero=2 |pp=105–121 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/122630309/abstract |formato=PDF |accesso=26 giugno 2013 |doi=10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x |urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20170525104318/http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x/abstract |dataarchivio=25 maggio 2017 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="IPNI">''[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do;jsessionid=90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E?id=77126762-1&back_page=%2Fipni%2FeditAdvPlantNameSearch.do%3Bjsessionid%3D90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E%3Ffind_infragenus%3D%26find_isAPNIRecord%3Dtrue%26find_geoUnit%3D%26find_includePublicationAuthors%3Dtrue%26find_addedSince%3D%26find_family%3DEcdeiocoleaceae%26find_genus%3D%26find_sortByFamily%3Dtrue%26find_isGCIRecord%3Dtrue%26find_infrafamily%3D%26find_rankToReturn%3Dall%26find_publicationTitle%3D%26find_authorAbbrev%3D%26find_infraspecies%3D%26find_includeBasionymAuthors%3Dtrue%26find_modifiedSince%3D%26find_isIKRecord%3Dtrue%26find_species%3D%26output_format%3Dnormal Ecdeiocoleaceae]'', in: Kew. Bull., 19(3): 495. 1965 (26 luglio 1965).</ref>
|erede=Lancia Gamma
<!-- ALTRO -->
|concorrenti=[[Alfa Romeo 2600]]
|sinonimi =
|esemplari= 12.630 (3.932 berlina, 8.698 altre versioni)
|suddivisione=[[Genere (tassonomia)|Generi]]
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|suddivisione_testo=
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*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
}}
La '''Flaminia''' fu la grande ammiraglia della [[Lancia (azienda)|Lancia]]; nasceva per sostituire i fasti della precedente [[Lancia Aurelia|Aurelia]] e per porsi sul mercato come la nuova grande auto di rappresentanza di produzione italiana nel periodo che va dalla seconda metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]] agli [[anni 1960|anni sessanta]]. Non ha avuto una discendente diretta, poiché al momento del termine della produzione, nel [[1969]], nella medesima categoria di vetture il [[Gruppo Fiat]] aveva in produzione la [[Fiat 130]]. Per avere una vettura Lancia della stessa categoria si dovette attendere la [[Lancia Gamma]] nel 1975.
 
'''Ecdeiocoleaceae''' <small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009"/><ref name="IPNI"/> è una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[plantae|piante]] erbacee appartenente all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] [[Poales]]. Il nome botanico raramente è stato riconosciuto dai tassonomisti.
==La Flaminia ==
=== Dalla Aurelia alla Flaminia ===
Più o meno nel momento in cui, nel [[1955]], la famiglia Lancia cede la maggioranza azionaria al gruppo Pesenti ([[Italcementi]]), alla direzione tecnica avviene una piccola rivoluzione: al posto dell'ingegner [[Vittorio Jano]] che passa alla [[Ferrari]], il 27 marzo 1955 viene nominato il professor [[Antonio Fessia]], un tecnico illustre e di vasta esperienza<ref>Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore, 1994, pagina 216</ref>.
 
== Filogenesi e Tassonomia ==
Fessia, un fautore della [[trazione anteriore]] (che infatti di li a qualche anno progetterà la [[Lancia Flavia|Flavia]], prima vettura di serie italiana con ruote motrici anteriori), inizia con la revisione del modello di punta, l'[[Lancia Appia|Appia]], varando la seconda serie (che esce nei primi mesi del 1956), ma contemporaneamente deve occuparsi di progettare la macchina destinata a sostituire il modello [[Lancia Aurelia|Aurelia]] che comincia a denunciare i suoi anni.
Il sistema di [[classificazione APG II]] del 2003 (invariato rispetto al [[Angiosperm Phylogeny Group|sistema APG]] del 1998), riconosce questa famiglia e la assegna all'ordine [[Poales]] nel clade [[commelinidi]], fra le [[monocotiledoni]].
 
Alla famiglia sono assegnati due [[Genere (tassonomia)|generi]], ciascuno con un'unica specie ad oggi descritta<ref>D.A. Cooke, ''Centrolepidaceae'', in: K. Kubitzki (a cura di), ''Families and Genera of Vascular Plants'', Springer Verlag, Berlino, 4 (1998), pagg. 106-109.</ref><ref>[http://www.theplantlist.org/browse/A/Ecdeiocoleaceae/ Ecdeiocoleaceae] -''The Plant List'', Versione 1.1, settembre 2013.</ref>:
È così che nasce la Flaminia, un'automobile di alta classe, dall'indole assai meno vivace rispetto a quella della progenitrice, ma senza dubbio più moderna nella linea e più lussuosa nell'allestimento.
*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
 
Una terza specie, finora non descritta, è in corso di studio<ref>{{Cita web|url=http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|autore=Briggs, Barbara|titolo=A new close relative of the grasses - the third species of Ecdeiocoleaceae|accesso=10 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100711062247/http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|dataarchivio=11 luglio 2010}}</ref>.
La prima Flaminia vede la luce nell'aprile del [[1956]] ed è la versione [[berlina]]<ref>Quattroruote numero 4 anno 1956, pagina 51</ref><ref>Motor Italia numero 34 anno 1956 pagina 41</ref><ref>Auto Italiana numero 11 anno 1956 pagina 66</ref>.
 
== Distribuzione e habitat ==
Si tratta di una voluminosa limousine la cui linea è dovuta a [[Pininfarina]], dotata di motore a 6 cilindri a V di 60° da due litri e mezzo di [[cilindrata]] erogante circa 100 HP e capace di spingere la vettura fino a 160 km. orari.
I due generi noti di Ecdeiocoleaceae sono entrambi presenti nel settore sudoccidentale dell'[[Australia Occidentale]]<ref>[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.</ref>.
 
Rispetto all'Aurelia, presenta con una livrea totalmente diversa (tra cui l'abbandono della classica mascherina anteriore Lancia) ma con una meccanica non certo rivoluzionaria, in cui la variazione di maggior rilievo è data dal mutato sistema di sospensione anteriore, non più a foderi verticali ma a trapezi trasversali e molloni elicoidali.
 
La messa a punto del nuovo modello richiede tuttavia più di un anno: la versione definitiva, che si caratterizza per il nuovo sistema di apertura delle porte (ora tutte incernierate anteriormente) e per un notevole allargamento della carrozzeria, viene esposta al Salone di Ginevra (marzo [[1957]]) ma per le prime consegne ai clienti occorre attendere ancora qualche mese.
 
=== La scelta del nome ===
Nel 1956, quando esce la vettura di fascia superiore destinata a sostituire l'Aurelia, la direzione Lancia sceglie un nome che abbandona la serie di quelli aventi inizio con la lettera “a” ([[Lancia Aprilia|Aprilia]], [[Lancia Ardea|Ardea]], [[Lancia Aurelia|Aurelia]]) ma che ripercorre la via intrapresa con la Aurelia e proseguita con l'[[Lancia Appia|Appia]], designando cioè il modello con il nome di un'altra [[strada consolare]] romana cioè “[[Via Flaminia|Flaminia]]”.
 
La ''Via Flaminia'' è una via consolare romana che collega [[Roma]] a [[Rimini]]; oggi, nel tratto tra Roma e [[Fano]], è classificata come [[strada statale]] [[Strada statale 3 Via Flaminia|SS 3]].
 
È stata la prima, e per molti secoli l'unica, strada terrestre di collegamento tra Roma e il nord Italia. Da Rimini continuava verso Milano come [[Via Emilia]]; da Milano le strade si diramavano verso le altre località europee.
 
=== La dinastia Flaminia in breve ===
La berlina Flaminia inizia la sua carriera nel [[1957]]: quattro anni dopo ha la sua seconda serie, caratterizzata da alcune piccole varianti meccaniche (che peraltro influiscono marginalmente sulle prestazioni) poi, nel settembre [[1963]], riceve un motore di maggior cilindrata (2,8 litri contro 2,5) che accresce soprattutto le doti di elasticità e ripresa.<br>
{{vedi anche|Lancia Flaminia berlina}}
Il successo riscosso dalla Flaminia berlina al suo apparire sul mercato è indiscutibilmente buono: subito dopo però, dopo aver degnamente sostituito la berlina Aurelia, la Lancia deve pensare a lanciare le versioni dall'impronta più sportiva, quelle che debbono prendere il posto delle famose [[Lancia Aurelia B20|Aurelia B20 coupé]] e [[Lancia Aurelia B24|B24 spyder]]; per far questo, la casa torinese imbocca la strada già percorsa con l'[[Lancia Appia|Appia]], creando un telaio che possa essere degnamente rivestito dai migliori carrozzieri italiani.
 
Le Flaminia sportive vengono esposte al pubblico per la prima volta in occasione del XV [[Salone dell'automobile di Torino]] che si apre il 5 novembre [[1958]]: sono tre versioni, tutte aventi forma di coupé, logicamente molto diverse tra loro e realizzate da tre dei carrozzieri italiani più quotati, [[Pininfarina]], [[Carrozzeria Touring|Touring]] e [[Zagato]].
 
Rispetto a quella della berlina, la meccanica delle tre nuove coupé non presenta grandi rivoluzioni se non l'accorciamento del passo (275 cm. la coupé Pininfarina e 252 cm. la Touring e la Zagato, contro i 287 cm. della berlina), ed un incremento della potenza (da 102 a 119 HP).
 
Pininfarina presenta una lussuosa coupé, creata adattando il design del prototipo precedentemente realizzato su base Aurelia, chiamato Florida II (per anni auto personale dello stesso [[Battista Farina|Battista Pininfarina]]); questa coupé rimane comunque nel contesto delle auto da rappresentanza dalle dimensioni generose, più che delle sportive, anche se non mancheranno partecipazioni, anche di successo, di questa vettura ad alcune competizioni velocistiche.
{{vedi anche|Lancia Flaminia Coupé Pininfarina}}
Touring espone invece, con la classica struttura definita “Superleggera” (ossatura in tubi di acciaio con copertura in alluminio) un filante versione a soli 2 posti, caratterizzato dalla doppia fanaleria anteriore e da vistosi gruppi ottici posteriori.
{{vedi anche|Lancia Flaminia GT Coupé}}
Zagato, specializzato nelle costruzioni di tipo più sportivo, lancia la sua berlinetta più spartana, di peso contenuto e dalla linea che ricalca quella della sorellina minore Appia. Le Flaminia Sport di Zagato parteciperanno a numerose competizioni, cogliendo, nella propria categoria, un buon numero di significativi successi.
{{vedi anche|Lancia Flaminia Sport e Supersport}}
Grazie alla maggiore potenza ed alla diminuzione di peso, le tre coupé vantano prestazioni più elevate: le velocità massime dichiarate sono di 170 Km. orari per la coupé di Pininfarina., di 180 per la Touring e di 190 per la Zagato.
 
Per il parto della versione aperta della Flaminia, che sostituisce la B24 Aurelia, occorre pazientare ancora più di un anno: la “convertibile” (questa la denominazione ufficiale) - che porta a cinque il numero di versioni della Flaminia - esce infatti nel marzo del 1960 quando viene esposta al Salone di Ginevra. È dovuta a Touring ed ha una linea che è sostanzialmente identica a quella della coupé, dalla quale naturalmente eredita anche la meccanica.
{{vedi anche|Lancia Flaminia GT Convertibile}}
Le evoluzioni successive possono così sintetizzarsi:
*1962 (gennaio): le coupé Touring e Zagato e la convertibile Touring montano un motore che, grazie alla alimentazione mediante 3 carburatori, eroga una potenza di 140 HP (contro 128); queste vetture vengono identificate mediante l'aggiunta della sigla “3C”;
*1962 (settembre): anche la coupé Pininfarina viene modificata nell'alimentazione, ed adotta un carburatore triplo corpo; il motore eroga così 128 HP (contro 119); questa vettura viene identificata mediante l'aggiunta della sigla “3B”;
*1963 (settembre): nasce una nuova versione della GT Touring, maggiorata nel passo, che ora può ospitare 2 persone sul sediolo posteriore (cosiddetta versione 2+2); la nuova versione viene identificata come “3C-GTL”;
*1963 (settembre): come la berlina, anche tutte le versioni derivate possono montare, in luogo del 2,5 litri, il motore maggiorato a 2,8 litri.
*1964 (novembre): nasce l'ultima Flaminia, la Supersport, sempre carrozzata da Zagato.
*1970 (marzo): la Flaminia sparisce definitivamente dai listini; le ultime ad essere commercializzate sono state la berlina e la coupé di Pininfarina.
 
Per chiudere la storia della Flaminia, occorre ancora citare i 4 o 5 esemplari di vettura "Presidenziale" costruiti (nel 1960-61) da Pininfarina per la Presidenza della Repubblica Italiana.
{{vedi anche|Lancia Flaminia tipo 335 (Presidenziali)}}
Quanto alle vere e proprie "fuoriserie" se ne contano soltanto cinque, tutte in esemplare unico.
{{vedi anche|Lancia Flaminia fuori serie}}
 
=== Schema periodi commercializzazione Flaminia ===
{| class="wikitable" style="font-size:100%;width:100%;float:lefttext-align:center;"
! colspan=7 align=center bgcolor="#CCCCCCC"|<big>'''Commercializzazione in Italia vetture Flaminia<br>con motore da 2457 cmc'''</big>
|- bgcolor="#EFEFEF"
|bgcolor="lightyellow"|'''Anni''' ||bgcolor=" | '''_Berlina_''' ||bgcolor="palegreen" |'''_Coupé_'''||bgcolor=#EFEFEF" |'''__GT__'''||bgcolor="palegreen"|''' Convert'''||bgcolor="#EFEFEF" |'''_GTL 2+2_'''||bgcolor="palegreen"|'''_Sport_'''
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|bgcolor="lightyellow"|'''1961'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno (da<br>dicembre 2ªserie)||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno
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|bgcolor="lightyellow"|'''1963'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|solo 2 o 3<br>esemplari||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno
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|bgcolor="lightyellow"|'''1964'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno
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|bgcolor="lightyellow"|'''1965'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|gennaio/giugno
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|bgcolor="lightyellow"|'''1966'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---
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|bgcolor="lightyellow"|'''1967'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---
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|bgcolor="lightyellow"|'''1968'''||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/ottobre||bgcolor="palegreen"|gennaio/ottobre||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/ottobre||bgcolor="palegreen"|gennaio/ottobre ||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---
|}
 
{| class="wikitable" style="font-size:100%;width:100%;float:lefttext-align:center;"
! colspan=8 align=center bgcolor="#CCCCCCC"|<big>'''Commercializzazione in Italia vetture Flaminia<br>con motore da 2774 cmc'''</big>
|- bgcolor="#EFEFEF"
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|bgcolor="lightyellow"|'''1964'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|gennaio/novembre||bgcolor="#EFEFEF"|dicembre
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|bgcolor="lightyellow"|'''1966'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno
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|bgcolor="lightyellow"|'''1968'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/ottobre||bgcolor="palegreen"|gennaio/ottobre||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/ottobre||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/ottob
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|bgcolor="lightyellow"|'''1969'''||bgcolor="#EFEFEF"|tutto l'anno||bgcolor="palegreen"|tutto l'anno||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|---
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|bgcolor="lightyellow"|'''1970'''||bgcolor="#EFEFEF"|gennaio/febbr||bgcolor="palegreen"|gennaio/febbr||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|---||bgcolor="palegreen"|---||bgcolor="#EFEFEF"|---
|}
 
=== Numerazione chassis Flaminia ===
 
'''Nota generale preliminare'''</br>
I dati di cui alle tabelle sotto-riportate sono tratti per la quasi totalità dal volume «La Lancia» di Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti, Edito da Motor Racing Publications LtD (Croydon, GB) nel 1991 e sono stati integrati con ulteriori notizie attinte principalmente da due volumi : 1. «Lancia Fulvia, Flavia, Flaminia» di Sergio Puttini, Edito da Giorgio Nada Editore(Milano, I) nel 1989; 2. «The Italian Car Registry» di John De Boer, Corrado Bellabarba e Lorenzo Boscarelli,Edito da John Fulton De Boer (Walnut Creek, USA) nel 1994.</br>
Il dato della produzione anno per anno é stato invece ricavato dal volume «Storia della Lancia: Impresa Tecnologie Mercati 1906-1969», Gruppo Editoriale Fabbri. Bompiani. Sonzogno. Etas s.p.a.(Milano, I)(1992) con una piccola integrazione (relativamente alle Flaminia da 2774 cmc) ricavata dal sito Internet http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/read.php?41,1076754
{| class="wikitable" style="font-size:100%;width:100%;float:lefttext-align:center;"
! colspan=9 align=center bgcolor="#CCCCCCC"|<big>'''Numerazione chassis vetture Flaminia<br>con motore da 2457 cmc'''</big>
|- bgcolor="#EFEFEF"
|bgcolor="lightyellow"|'''Sigla''' ||bgcolor="lightyellow" | '''Gui</br>da'''||bgcolor="lightyellow"|'''Anni''' ||bgcolor="silver" |'''Dal</br> n°'''||bgcolor="silver" |'''Al</br>n°'''||bgcolor="moccasin"|'''Quan</br>tità'''||bgcolor="beige" |'''Modello'''||bgcolor="beige"|'''Specifica'''||bgcolor="moccasin" |'''Esemplari'''
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|bgcolor="lightyellow"|813.00</br>813.03</br>813.36||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'57..'61||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|3695||bgcolor="moccasin"|2695||bgcolor="beige"| Berlina 1ª serie</br> ||bgcolor="beige"|Berlina</br>Berlina con frizione automatica</br>Berlina per gli USA||bgcolor="moccasin"|2616 '''[1]'''</br>48 '''[1]'''</br>31
|-
|bgcolor="lightyellow"|813.10</br>813.11||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'61..'63||bgcolor="silver"|5001||bgcolor="silver"|5638||bgcolor="moccasin"|638||bgcolor="beige"|Berlina 2ª serie||bgcolor="beige"|Berlina||bgcolor="moccasin"|638
|-
|bgcolor="lightyellow"|813.12||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'62||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1012||bgcolor="moccasin"|12||bgcolor="beige"|Berlina Speciale||bgcolor="beige"|Berlina Speciale||bgcolor="moccasin"|12
|-
|bgcolor="lightyellow"|813.50||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'59||bgcolor="silver"|0001||bgcolor="silver"|0001||bgcolor="moccasin"|1||bgcolor="beige"|Flaminia Florida II ||bgcolor="beige"|Flaminia Florida II||bgcolor="moccasin"|1
|-
|bgcolor="lightyellow"|813.99||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'61||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1004||bgcolor="moccasin"|4||bgcolor="beige"| Presidenziale||bgcolor="beige"|Presidenziale "335"||bgcolor="moccasin"|4 '''[2]'''
|-
|bgcolor="lightyellow"|823.00</br>823.01||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'59..'62||bgcolor="silver"|1001</br>1001||bgcolor="silver"|4053</br>1148||bgcolor="moccasin"|3053</br>148||bgcolor="beige"|Coupé 1ª serie||bgcolor="beige"|Coupé (Pininfarina) (guida SN)</br>Coupé (Loewy-Nardi-Motto) Loraymo '''[3]'''</br>Coupé (Pininfarina) (guida DS) ||bgcolor="moccasin"|3052</br>1 '''[3]'''</br>148
|-
|bgcolor="lightyellow"|823.02</BR>823.03||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'62..'63||bgcolor="silver"|4054</br>1149||bgcolor="silver"|4966</br>1185||bgcolor="moccasin"|913</br>37||bgcolor="beige"|Coupé 3B||bgcolor="beige"|Coupé 3B (Pininfarina)(guida SN)</br>Coupé 3B (Pininfarina)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|913</br>37
|-
|bgcolor="lightyellow"|824.00</br>824.01</br>824.02</br>824.03||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS</br>SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'59..'61||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|2067||bgcolor="moccasin"|1067||bgcolor="beige"|GT Coupé</br>Sport||bgcolor="beige"|GT Coupé (Touring)</br>Sport (Zagato)||bgcolor="moccasin"|868</br>199
|-
|bgcolor="lightyellow"|824.04||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'60..'61||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1421||bgcolor="moccasin"|421||bgcolor="beige"|Convertibile||bgcolor="beige"|Convertibile (Touring)</br>Convertibile (Vignale) '''[3]'''</br>Spider (Boneschi)</br>Riconvertiti '''[4]'''||bgcolor="moccasin"|378</br>1 '''[3]'''</br>1</br>41 '''[4]'''
|-
|bgcolor="lightyellow"|824.10</br>824.11</br>824.12</br>824.13</br>||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS</br>--</br>SN||bgcolor="lightyellow"|'62..'63||bgcolor="silver"|3001||bgcolor="silver"|3856||bgcolor="moccasin"|856||bgcolor="beige"|3C GT Coupé</br>3C Sport||bgcolor="beige"|3C GT Coupé (Touring) (guida SN)</br>3C GT Coupé (Touring) (guida DS)</br>3C Sport (Zagato) (guida SN)</br>Riconvertiti '''[5]'''||bgcolor="moccasin"|672</br>10</br>152</br>22 '''[5]'''
|-
|bgcolor="lightyellow"|824.14</br>824.15||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'62..'63||bgcolor="silver"|2001||bgcolor="silver"|2247||bgcolor="moccasin"|247||bgcolor="beige"|3C Convertibile||bgcolor="beige"|3C Convertibile (Touring)(guida SN)</br>3C Convertibile (Touring)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|245</br>2
|-
|bgcolor="lightyellow"|824.16||bgcolor="lightyellow"|SN||bgcolor="lightyellow"|'63||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1002 '''[6]'''||bgcolor="moccasin"|2 '''6]'''||bgcolor="beige"|3C GTL Coupé ||bgcolor="beige"|3C GTL Coupé (Touring)||bgcolor="moccasin"|2 '''[6]'''
|-
|}
'''Note'''</br>
'''[1]''' Secondo il volume «Lancia Fulvia, Flavia, Flaminia» di Sergio Puttini, Edito da Giorgio Nada Editore(Milano, I) nel 1989, le Flaminia tipo 813.00 sarebbero 2623 e quelle tipo 813.03 sarebbero 41.</br>
'''[2]''' Secondo alcuni, le Flaminia Presidenziali costruite sarebbero 5 e non 4.</br>
'''[3]''' Dato stimato.</br>
'''[4]''' Probabilmente riconvertiti in 824.14 (3C Convertibile) e come tali marchiati.</br>
'''[5]''' Riconvertiti in 826.232 (Supersport).</br>
'''[6]''' Secondo il volume «Lancia Fulvia, Flavia, Flaminia» di Sergio Puttini, Edito da Giorgio Nada Editore(Milano, I) nel 1989, gli esemplari cosrtuiti sarebbero 3, numerati da 1001 a 1003.
 
{| class="wikitable" style="font-size:100%;width:100%;float:lefttext-align:center;"
! colspan=9 align=center bgcolor="#CCCCCCC"|<big>'''Numerazione chassis vetture Flaminia<br>con motore da 2774 cmc'''</big>
|- bgcolor="#EFEFEF"
|bgcolor="lightyellow"|'''Sigla''' ||bgcolor="lightyellow" | '''Gui</br>da'''||bgcolor="lightyellow"|'''Anni''' ||bgcolor="silver" |'''Dal_____</br> n°'''||bgcolor="silver" |'''Al______</br>n°'''||bgcolor="moccasin"|'''Quan</br>tità'''||bgcolor="beige" |'''Modello'''||bgcolor="beige"|'''Specifica__________'''||bgcolor="moccasin" |'''Esemplari'''
|-
||
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.000</br>826.001||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'63..'69||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1599||bgcolor="moccasin"|599||bgcolor="beige"|Berlina||bgcolor="beige"|Berlina (guida SN)</br>Berlina (guida DS)||bgcolor="moccasin"|556</br>43
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.030</br>826.031||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'63..'67||bgcolor="silver"|1001 '''[1]'''||bgcolor="silver"|2085 '''[1]'''||bgcolor="moccasin"|1085 '''[1]'''||bgcolor="beige"|Coupé 3B||bgcolor="beige"|Coupé 3B (Pininfarina)(guida SN)</br>Coupè 3B (Pininfarina)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|1037 '''[1]'''</br>48 '''[1]'''
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.132</br>826.133||bgcolor="lightyellow"|SN</br>--||bgcolor="lightyellow"|'63..'64||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1070||bgcolor="moccasin"|70 ||bgcolor="beige"|3C Sport||bgcolor="beige"|3C Sport (Zagato)</br>Riconvertiti '''[2]'''||bgcolor="moccasin"|33</br>37 '''[2]'''
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.134</br>826.135||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'63..'64||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1180||bgcolor="moccasin"|180||bgcolor="beige"|3C Convertibile||bgcolor="beige"|3C Convertibile (Touring)(guida SN)</br>3C Convertibile (Touring)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|176</br>4
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.138</br>826.139||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'63..'65||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1168||bgcolor="moccasin"|168||bgcolor="beige"|3C GT Coupé</br>Coupé Speciale Pininfarina</br>Coupé Ghia||bgcolor="beige"|3C GT Coupé (Touring)(guida SN)</br>3C GT Coupé (Touring)(guida DS)</br>Coupé Speciale (Pininfarina)(#1167)</br>Coupé Marica (Ghia)(#1168)||bgcolor="moccasin"|165</br>1</br>1</br>1
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.140</br>826.141||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'63..'65||bgcolor="silver"|1001||bgcolor="silver"|1300||bgcolor="moccasin"|300||bgcolor="beige"|3C GTL Coupé||bgcolor="beige"|3C GTL Coupé (Touring)(guida SN)</br>3C GTL Coupé (Touring)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|295</br>5
|-
|bgcolor="lightyellow"|826.232</br>826.233||bgcolor="lightyellow"|SN</br>DS||bgcolor="lightyellow"|'64..'67||bgcolor="silver"|2001||bgcolor="silver"|2150||bgcolor="moccasin"|150||bgcolor="beige"|Supersport||bgcolor="beige"|Supersport (Zagato)(guida SN)</br>Supersport (Zagato)(guida DS)||bgcolor="moccasin"|148</br>2
|-
|}
'''Note'''</br>
'''[1]''' Secondo il volume «La Lancia» di Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti, Edito da Motor Racing Publications LtD (Croydon, GB) nel 1991, le Flaminia Coupé 3B da 2,8 litri sarebbero state costruite in 1133 esemplari (anziché 1048) e le numerazioni sarebbero state, da 1001 a 2085 per la 826.030 e da 1001 a 1048 per la 826.031. Secondo invece il volume «Lancia Fulvia, Flavia, Flaminia» di Sergio Puttini, Edito da Giorgio Nada Editore(Milano, I) nel 1989, le Flaminia Coupé 3B da 2,8 litri sarebbero in tutto 1085, con numerazione unica da 1001 a 2085.</br>
'''[2]''' Riconvertiti in 826.232 (Supersport).
 
=== Dati di produzione ===
''' Anno per anno '''</br>
I dati sotto-riportati sono stati tratti dal volune «La Lancia» di Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti, Edito da Motor Racing Publications LtD (Croydon, GB) nel 1991
 
{| class="wikitable" style="width:50%;text-align:left;" style="font-size:95%;float:left;background:#FFF;
!colspan="4" bgcolor="#CCCCCC" align="center" | <big>'''Produzione</br>Flaminia</br>anno per anno'''</big>
|-
!Anno || Berlina || Derivate || Totale
|-
||
|-
|align="center" |1957 || align="right" | 479 || align="right" | --- || align="right" | 479 ||
|-
|align="center" |1958 || align="right" | 1069 || align="right" | --- || align="right" | 1069 ||
|-
|align="center" |1959 ||align="right" |421 || align="right" | 688 || align="right" | 1109 ||
|-
|align="center" |1960 ||align="right" | 508 || align="right" | 1865 || align="right" | 2373 ||
|-
|align="center" |1961 || align="right" | 338 || align="right" | 1856 || align="right" | 2194 ||
|-
|align="center" |1962 ||align="right" |348 || align="right" | 1238 || align="right" | 1586 ||
|-
|align="center" |1963 || align="right" |338 || align="right" | 1688 || align="right" | 2026 ||
|-
|align="center" |1964 || align="right" |206 || align="right" | 920 || align="right" | 1126 ||
|-
|align="center" |1965 || align="right" |91 || align="right" | 177 || align="right" | 268 ||
|-
|align="center" |1966 || align="right" |37 || align="right" | 46 || align="right" | 83 ||
|-
|align="center" |1967 || align="right" |40 || align="right" | -- || align="right" | 40 ||
|-
|align="center" |1968 || align="right" |41 || align="right" | -- || align="right" | 41 ||
|-
|align="center" |1969 || align="right" |36 || align="right" | -- || align="right" | 36 ||
|-
|align="center" |1970 || align="right" |8 || align="right" | -- || align="right" | 8 ||
|-
|bgcolor="#CCCCCC" align="center" | <big> '''Totale'''</big> || bgcolor="#CCCCCC" align="right" | <big>'''3.960'''|| bgcolor="#CCCCCC" align="right" | <big>'''8.478''' || bgcolor="#CCCCCC" align="right" |<big>'''12.438'''<br/></big>
|-
|}
 
'''Modello per modello'''</br>
I dati sotto-riportati (tratti nella quasi totalità dal volune «La Lancia» di Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti, Edito da Motor Racing Publications LtD (Croydon, GB) nel 1991) sono ricavati essenzialmente dalle numerazioni degli chassis.
{| class="wikitable" style="width:50%;text-align:left;" style="font-size:95%;float:left;background:#FFF;
!colspan="4" bgcolor="#CCCCCC" align="center" | <big>'''Produzione</br>Flaminia</br>anno per anno'''</big>
|-
!Modello || Anno || Quantità || Dettaglio ||
|-
||
|-
|-
|}
 
== Flaminia berlina ==
{{vedi anche|Lancia Flaminia berlina}}
 
== Flaminia Coupé (Pininfarina) ==
{{vedi anche|Lancia Flaminia Coupé Pininfarina}}
 
== Flaminia GT Coupé (Touring) ==
{{vedi anche|Lancia Flaminia GT Coupé}}
 
== Flaminia GT Convertibile (Touring) ==
{{vedi anche|Lancia Flaminia GT Convertibile}}
 
== Flaminia Sport e Supersport (Zagato) ==
{{vedi anche|Lancia Flaminia Sport e Supersport}}
 
== Flaminia tipo 335 (Presidenziali) ==
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 5.jpg|thumb|upright=1.5|La prima foto ufficiale della Flaminia "335"]]
[[File:Flaminia Regina Elisabetta.jpg|thumb|left|La Flaminia "335" recante a bordo la Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta]] ed il Presidente [[Giovanni Gronchi|Gronchi]] (Roma, maggio 1961)]]
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 1.jpg|thumb|left|La Flaminia "335" recante a bordo il Presidente [[John Fitzgerald Kennedy]]; accanto a lui il Presidente [[Antonio Segni|Segni]] (Roma, 1 luglio 1963)]]
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 2.jpg|thumb|left|Il Presidente [[Antonio Segni|Segni]] si avvia ad inaugurare il 45° [[Salone dell'automobile di Torino]] (30 ottobre 1963); la macchina è la Flaminia "335" nella versione con tetto completamente trasparente]]
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 3.jpg|thumb|right|Il Presidente della Repubblica Italiana [[Giuseppe Saragat]] e Il Presidente della Repubblica Francese [[Charles De Gaulle]] alla inaugurazione del [[Traforo del Monte Bianco]] (16 luglio 1965)]]
[[File:2june 2007 611.jpg|thumb|upright=1.0|Il Presidente [[Giorgio Napolitano]] sulla Flaminia "335" alla parata del 2 giugno 2007]]
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 6.jpg|thumb|upright=2.3|La Flaminia "335" con tetto trasparente]]
[[File:Flaminia 335 abitacolo 2.jpg|thumb|left|La parte posteriore dell'abitacolo della Flaminia "335"]]
[[File:Lancia Flaminia Presidenziale 4.jpg|thumb|left|La Flaminia "335" modificata nel 1967]]
Dalla famiglia delle Flaminia, grazie alla sua immagine "altolocata" (è stata infatti l'auto di molti "[[Very Important Person|VIP]]" dell'epoca), è derivata una versione di sicuro spicco, la cosiddetta "335" (la sigla corrisponde alla misura del passo), realizzata per il [[Presidente della Repubblica Italiana]] ed ancora oggi utilizzata nelle grandi parate di Stato. Questa vettura è stata progettata da [[Pinin Farina]] nel 1960 su richiesta del presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] il quale - in vista della visita in Italia della [[Elisabetta II del Regno Unito|Regina Elisabetta d'Inghilterra]] - decide sia giunta l'ora di mandare in pensione la vecchia cabriolet ministeriale d'anteguerra (una mastodontica [[Fiat 2800]] del 1939) che qualche volta fa i capricci e vuole esser certo di poter ospitare l'ospite regale su una macchina degna del ruolo.<br>
In pochi mesi, il maestro carrozziere, partendo da uno chiassis Flaminia, realizza quattro esemplari, che, continuando la tradizione, vengono battezzati con nomi propri: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito.<br>
Rispetto alla berlina da cui deriva, la meccanica si differenzia per la aggiunta di una pompa del carburante elettrica e di una bobina (entrambe di scorta), per l'aumento di quasi mezzo metro del passo (cm 335 invece di 287), per l'aumento delle carreggiate e per il più corto rapporto finale di trasmissione.<br>
La carrozzeria, che certamente non tradisce l'origine Flaminia, è più lunga (cm 546 invece di 485,5), più larga (cm 189 invece di 175) e, naturalmente, assai più pesante (un po' più di due tonnellate).<br>
Le prime tre Flaminia speciali (Belfiore, Belmonte e Belvedere) vengono immatricolate il 27 aprile 1961 e sono caratterizzate dalla carrozzeria cabriolet con la capote in tela rigida, ripiegabile con meccanismo idraulico, mentre l'ultima, la Belsito, ha il posto dell'autista coperto da una capote in tela non apribile che non consente il montaggio del grande tetto rigido trasparente<ref>Lancia (serie Story Collection), Milano [I], Hachette, modellini Lancia ed enciclopedia a fascicoli, capitolo "Loro Maestà le Lancia Flaminia"</ref>.
Il primo impiego importante è quello in occasione della visita della Regina Elisabetta, ai primi di maggio del 1961.<br>
Durante tutti gli anni sessanta le quattro "335" vengono utilizzate come vetture di rappresentanza durante le visite di Stato, come quella famosa di [[John Fitzgerald Kennedy]] il 1° luglio 1963.<br>
Nel 1967 una importante modifica al sistema di apertura e chiusura della parte posteriore del tetto, che lascia fissa la parte sovrastante il posto di guida.<br>
Le quattro Flaminia rimangono in servizio attivo fino al 1982, poi vengono rispolverate solo in alcune occasioni, anche se [[Oscar Luigi Scalfaro]] le ha volute per le visite ufficiali e [[Carlo Azeglio Ciampi]] addirittura se ne è servito nella cerimonia del suo insediamento.<br>
Un esemplare risulta ceduto all'[[Esercito Italiano]], un altro al [[Museo dell'Automobile di Torino]]: le restanti due vetture sono usate come auto ufficiali dal Presidente [[Giorgio Napolitano]].<br>
Anche se mancano i necessari riscontri, si dice che un quinto esemplare sarebbe stato costruito per espresso desiderio della Regina Elisabetta, rimasta colpita dalla bellezza e comodità della Flaminia 335, e si troverebbe ancora conservato a Buckingham Palace<ref>La Manovella numero 12, anno 2005, pagina 57</ref>.
** '''Periodo di produzione''': 1961.
** '''Modelli''':
*** tipo 813.99, cabriolet presidenziale, 4 porte, 7 posti, con guida a sinistra
** '''Numerazione progressiva''': '''vedi Nota (1)'''
*** da 1001 a 1004 (o 1005)
** '''Unità prodotte''': '''vedi Nota (1)'''
*** 4 o 5
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''': anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 102 cv (DIN) a 4600-4800 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''': cabriolet presidenziale 4 porte, 7 posti, telaio con longheroni e traverse, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion); '''trasmissione''': con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia; '''dimensioni e peso''': passo cm 335, lunghezza cm 546, larghezza cm 189, peso approssimativo (a vuoto) oltre kg 2000; '''velocità max''': (approssimativa) km/h 110-120.<br>
'''Nota (1)''': secondo alcune fonti, sarebbe stato costruito un 5° esemplare per la Regina Elisabetta: in quel caso, potrebbe essere stato contraddistinto dalla numerazione 1005.
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia tipo 335 (Presidenziali)''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "813.00”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; peso del motore a secco (senza acqua e senza olio) kg 175; sospensione motore tramite quattro supporti su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; ogni valvola è richiamata da una molla singola; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 11° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 49° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 49° prima del P.M.I., chiusura: 11° dopo il P.M.S.; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm; cilindri 1-6 al P.M.S. (Punto Morto Superiore): con segno “0” sul volano motore che coincide con l’indicazione ¼ sulla scatola volano; controllo della messa in fase: inizio apertura della valvola di aspirazione del cilindro n° 1 al P.M.S. (Punto Morto Superiore) con gioco al controllo di 0,8 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 7,85:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 102 [[cavallo vapore|cv]] a 4.600-4.800 [[giri al minuto|giri/minuto]] (misurata col sistema DIN); il regime massimo di rotazione è superiore a quello della potenza massima, ed è fissato in 5.200 giri/minuto; la potenza media al regime di coppia massima (3000 giri/minuto) è di circa 80 cv.
|-
|Coppia||19,5 mkg a 3000 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” tipo FRAM posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; manometro pressione olio sul quadro strumentazione.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; 1 bobina Marelli più una seconda bobina di scorta.
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] 35 PAAI, doppio corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter); pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete; pompa supplementare elettrica.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]].
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno L’albero di trasmissione è in due tronchi, con supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco tipo.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,60:1; leva di comando al volante.
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione (approssimativo) 5,9:1.
|-
|Scocca|| telaio a longheroni e traverse.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio a disco (Dunlop), a pedale, idraulici ed agenti sulle 4 ruote, con servofreno; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto) ; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale;
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, a base allargata.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]|| misura 185x400.
|-
|Passo||cm 335,0.
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 146,0 -cm 142,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (cabriolet) cm 546,0 x cm 189,0 x cm 160,0.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': cabriolet 4 porte, 7 posti con capote in tela grigia, ripiegabile con meccanismo idraulico; volante a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico; divisorio trasparente tra i due posti anteriori e la parte posteriore dell’abitacolo; selleria in pelle Connolly 8500; telefono/interfono per consentire al passeggero seduto posteriormente sulla destra di comunicare con l’autista;due autoradio Voxson<br />
'''sedili''': sedile anteriore unico, fila di sedili intermedi (2 trapuntini), sedile posteriore unico.
<br />'''vano motore''': illuminato.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione, leva del cambio e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeratore del contachilometri parziale, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro; <br />
'''comandi al cruscotto''': chiave di inserimento servizi (nonché accensione ed avviamento motore), fendinebbia, accensione fari (luci di posizione, mezze luci ed abbaglianti), illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), illuminazione abitacolo, ventilatore, tergicristallo e lavaparabrezza, accendisigaro, cassetto ripostiglio con serratura, portacenere .<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 180 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente), della temperatura dell’olio e della temperatura dell’acqua nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie: starter, dinamo e luci.<br>
'''accessori''' :
|-
|Peso|| a vuoto kg 2000 (abbondanti) circa.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||110-120 km/h circa; velocità massime (km/h) nelle varie marce:: I=36 II=52, III=76; Retromarcia=32; tutti i valori sono indicativi ed approssimativi.
|-
|}
<br>
 
== Flaminia fuori serie ==
 
Sono soltanto 5 le Flaminia carrozzate "fuori serie" in esemplare unico di cui si ha notizia.<br>
In ordine cronologico:<br>
Una spider carrozzata da '''[[Vignale (azienda)|Vignale]]''' (1959)<br>
Lo stravagante esemplare Nardi-Loewy, denominato "Loraymo", realizzato da '''[[Motto]]''' (1960)<br>
Una convertibile, denominata "Amalfi", carrozzata da '''[[Boneschi]]''' (1961)<br>
Una coupé, denominata "Speciale", carrozzata da '''[[Pininfarina]]''' (1963)<br>
Una coupé, denominata "Marica", carrozzata da '''[[Ghia]]''' (1969)<br>
===Flaminia Spider Vignale (1959)===
[[File:Lancia Flaminia spider Vignale 1.jpg|thumb|left|La Flaminia spider Vignale al Salone dell'Automobile di Torino 1959]]
[[File:Lancia Flaminia spider Vignale 2.jpg|thumb|right|La parte posteriore della Flaminia spider di Vignale]]
[[File:Lancia Flaminia spider Vignale 4.jpg|thumb|left|Cruscotto e comandi della Flaminia spider di Vignale]]
Alla 41.esima edizione del [[Salone dell'Automobile di Torino]] che si tiene dal 31 ottobre all'11 novembre del 1959, molti si aspettano che la Lancia. dopo aver lanciato le splendide versioni "chiuse" derivate dalla Flaminia berlina (la lussuosa Coupé di [[Pininfarina]], quella filante di [[Touring]] e la più sportiveggiante [[Zagato]]), presenti come novità la versione "aperta", spider o cabriolet che sia.</br>
Delusione : nello stand Lancia solo Flaminia chiuse, berlina o coupé. C'é invece, nello spazio del carrozziere Vignale, una bella spider/cabriolet, progettata da [[Giovanni Michelotti]], costruita sull'autotelaio Flaminia con passo di 252 cm e motore da 119 cv (lo stesso utilizzato per le coupé Touring e Zagato).</br>
Sembrerebbe una delle numerose fuoriserie che popolano il Salone: si saprà poi che invece questa macchina rappresenta il prototipo della versione aperta della Flaminia, che la carrozzeria [[Vignale]] ha approntato in concorrenza con analogo prodotto della Touring.</br>
Caratterizzata da una linea piacevole e d'effetto ma con alcuni particolari poco convincenti (i semiparaurti anteriori troppo massicci in primis) viene scartata dalla Lancia, che le preferisce le linee forse più armoniose proposte dalla Touring sulla coupé e trapiantate tali e quali sulla spider.</br>
L'esemplare esposto a Torino, che è poi l'unico costruito, ha colore azzurro scuro (è definito all'epoca come ''"luce di mezzanotte"''), gli interni in pelle, la capote che scompare nella coda. Da notare la presa d'aria sul cofano motore, che è rovesciata, ovvero con la fessura rivolta verso il parabrezza.</br>
Originale anche il disegno del cruscotto, con cornice trapezoidale.
 
===Flaminia Coupé Loevy-Motto-Nardi "Loraymo" (1960)===
[[File:Flaminia Nardi Loewy 3.jpg|thumb|upright=1.5|L'originalissima Flaminia "Loraymo" - meccanicamente elaborata dallo specialista Nardi - disegnata dall'architetto e stilista americano [[Raymond Loewy]] (che è appoggiato alla vettura) e realizzata in alluminio dal carrozziere [[Rocco Motto|Motto (1960)]]]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 10.jpg|thumb|left|La Lancia Flaminia speciale "Loraymo" Loewy-Motto-Nardi vista di 3/4 posteriore]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 5.jpg|thumb|left|Particolare del frontale della "Loraymo"]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 7.jpg|thumb|upright=1.5]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 4.jpg|thumb|upright=0.8|Particolare dell'alettone della "Loraymo"]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 6.jpg|thumb|left|Particolare del posto di guida della "Loraymo": da notare il volante, che ovviamente è un Nardi, e un embrione di bar itinerante posto sul tunnel della trasmissione]]
Complici le confidenze di qualche alto dirigente della Lancia, l'eco della bravura dell'eclettico carrozziere torinese [[Rocco Motto]] giunge alle orecchie di un ricco americano, [[Raymond Loewy]] - molto noto in quanto designer, tra l'altro, della [[Studebaker]], di treni, del marchio della [[Lucky Strike]] e della bottiglia della [[Coca Cola]] - il quale ha disegnato una originalissima carrozzeria per uno chassis Flaminia Coupé con passo di cm 275<ref>Ruoteclassiche numero 191, anno 2004, pagine 29 e 33)</ref> (tipo 823.00), e chiede a Rocco Motto di realizzargliela.</br>
In realtà pare che Loewy si fosse rivolto ad altri carrozzieri che però avevano preferito defilarsi, probabilmente spaventati dalla complessità del progetto.
Invece Motto, che tra l'altro è uno specialista nella lavorazione dell'alluminio, accetta e compie uno straordinario lavoro, tanto che alla fine perviene ad un risultato talmente entusiasmante per Loewy, che questi lo vuole con sé al 47° [[Salone dell'automobile di Parigi]] che si svolge dal 6 al 16 ottobre del 1960, quando la singolare vettura (color ambra scuro metallizzato) viene esposta per la prima volta al pubblico.</br>
Tra le tante particolarità o stravaganze della linea: l'alettone regolabile, posto sopra al lunotto (tipo quello che parecchi anni dopo verrà adottato da altre due Lancia, la [[Lancia Stratos|Stratos]] prima e la Delta Integrale Evoluzione poi), la calandra (che ha un bordo cromato - di sagoma vagamente arieggiante lo stile "Luigi XVI" - che è libero di scorrere per svolgere la funzione di paraurti, dei quali in realtà anteriormente è priva), i parafanghi anteriori arretrati, i fari antinebbia posti al di fuori della carrozzeria, l'assenza dell'apertura del cofano del bagagliaio (accessibile quindi soltanto dall'abitacolo).</br>
Particolare anche il nome dato alla macchina, "Loraymo", acronimo del nome-cognome del designer americano e corrispondente all'indirizzo telegrafico dello studio Loewy.</br>
La "Loraymo" è munita del motore Flaminia tipo 823.00 (quello montato sulle Flaminia derivate) elaborato però dallo specialista torinese Nardi, il quale ne ricava una potenza di circa 150 cv<ref>Quattroruote numero 11 anno 1960 pagina 82</ref> (contro i 119 originali).</br>
Loewy, che ha fatto costruire la vettura per usarla personalmente, la impiega dapprima in Europa e successivamente in America, poi se ne perdono le tracce. Qualche anno dopo la morte del designer (14 luglio 1986) la macchina viene scovata dal presidente del Club Lancia d'America che la dona alla Casa madre torinese<ref>Lancia (serie Story Collection), Milano [I], Hachette, modellini Lancia ed enciclopedia a fascicoli, capitolo "omaggio alla Lancia"</ref> per il suo Museo, dove viene perfettamente restaurata.
 
===Flaminia Convertibile Boneschi "Amalfi" (1961)===
[[File:Lancia Flaminia Boneschi 1.jpg|thumb|upright=1.4|La Flaminia "Amalfi" carrozzata [[Boneschi]]]]
[[File:Lancia Flaminia Boneschi 2.jpg|thumb|left]]
[[File:Lancia Flaminia Boneschi 3.jpg|thumb|left]]
Nell'aprile del 1961, la carrozzeria milanese [[Boneschi]] allestisce una convertibile su uno degli chassis Flaminia destinati alle [[Touring]] (siglati 824.04) munito dunque del motore da 119 cv.</br>
La macchina, denominata [[Amalfi|"Amalfi"]], suscita pareri contrastanti, perché la sua linea estremamente spigolosa non è da tutti apprezzata.</br>
Si tratta comunque di un esemplare unico, senza seguito produttivo neppure di modesta entità.</br>
Il disegno è opera dello stilista [[Rodolfo Bonetto]], il quale ha probabilmente interpretato in maniera volutamente "provocatoria" il tema propostogli.
</br></br>
 
 
===Flaminia Speciale Coupé Pininfarina (1963)===
 
{{clear}}
[[File:Lancia Flaminia Speciale PF 1.jpg|thumb|upright=1.7|La Flaminia Speciale Pininfarina 1963]]
[[File:Lancia Flaminia Speciale PF collage.jpg|thumb|left]]
[[File:Lancia Flaminia Speciale PF 6.jpg|thumb|left|Così si presenta la stessa Flaminia nell'estate del 1965; notare, oltre al diverso colore, la scomparsa della presa d'aria sul cofano e i fanalini tondi]]
Al 45° [[Salone dell'automobile di Torino]] (30 ottobre-10 novembre 1963) Pininfarina espone, su meccanica Flaminia 3C di 2.8 litri, un filante coupé caratterizzato da un originale e non casuale contrasto stilistico tra il frontale - chiaramente ispirato a quello della sorella più piccola, la Flavia coupé - ed il resto della macchina, molto faccettato e sfuggente.</br>
Il disegno è da attribuire allo stilista [[Tom Tjaarda]], recentemente passato dalla [[Ghia]] alla [[Pininfarina]], e segue le linee guida viste nelle contemporanee [[Fiat 2300]] Coupé Speciale (1962)<ref>Style Auto, nunero 1, anno 1963, pagine 69 e 75)</ref> e Lausanne (1963) e nella Chevrolet Corvair, anche se nella Flaminia Tjaarda ha evitato di inserire i fari a mandorla che caratterizzano invece la Chevrolet.
Nel lussuoso abitacolo, si notano: tutta la selleria in pelle nera, i sedili di forma anatomica
[[File:Fiat 2300 Coupé Speciale Pininfarina (1962-63).jpg|thumb|upright=1.3|Abbastanza evidente la somiglianza, in particolare nell'anteriore, con la Fiat 2300 Coupé Speciale carrozzata dallo stesso Pininfarina nel 1962]]
muniti nello schienale di una feritoia praticata al fine di consentire una costante aerazione ed
il cruscotto completamente imbottito atto a proteggere meglio gli occupanti in caso di eventuali urti.</br>
La vettura esposta al Salone di Torino (color paglierino) appare, inalterata, al 34° [[Salone dell'automobile di Ginevra]] (12-22 marzo 1964), ma successivamente subisce alcune modifiche, tra cui la riverniciatura in altra tinta, più esattamente in grigio metallizzato. Le prime modifiche riguardano il cofano motore, in cui scompare la presa d'aria e appare invece un rilievo (necessario per ospitare i tre carburatori). Successivamente, vengono modificati i fanalini anteriori (che diventano rotondi) e le maniglie delle porte; l'ultima variazione nota riguarda l'aggiunta dei deflettori alle portiere; la macchina, va precisato, è sempre la stessa, e reca il numero di telaio 826.138-1167.
===Flaminia Coupé Ghia "Marica" (1969)===
[[File:Lancia Flaminia Marica 1.jpg|thumb|upright=1.7|La Flaminia Marica di Ghia presentata al Salone di Torino nell'autunno del 1969]]
[[File:Lancia Flaminia Marica 2.jpg|thumb|left|La "coda" della Flaminia Marica]]
[[File:Lancia Flaminia Marica 3.jpg|thumb|right|Il frontale della Marica]]
L'ultima delle 5 Flaminia fuori serie, tutte realizzate da carrozzieri Italiani, è una Coupé firmata da [[Ghia]], chiamata [[Marica|"Marica"]] (dal nome mitologco di una ninfa romana), che appare al 51° [[Salone dell'Automobile di Torino]] (29 ottobre-9 novembre 1969).</br>
Si tratta di un esemplare unico che effettivamente vede la luce un po' tardivamente, nel senso che nell'autunno del 1969, quando viene esposto a Torino, la Flaminia è ormai di fatto fuori di produzione; per di più, la macchina viene costruita partendo dal telaio (con passo di cmc 252) numero 1168, che è l'ultimo della serie contraddistinta dalla sigla 826.138 che identifica, tranne due eccezioni (la Speciale di Pininfarina del 1963 e, appunto, la Marica) le Flaminia 3C 2800 GT carrozzate Coupé da Touring, e che probabilmente è uscito dalla fabbrica qualche tempo prima.</br>
Pare peraltro che la Marica sia stata costruita per espresso volere di [[Alejandro De Tomaso]], che da poco ha rilevato la Ghia, al fine di richiamare l'attenzione sulla Lancia, che versa in grosse difficoltà economico-finanziarie ed è in cerca di un compratore.</br>
[[File:Lancia Flaminia Marica 4.jpg|thumb|left]]
La vettura, classica e affatto eccentrica, ha una calandra di evidente stile Lancia, il parabrezza e il lunotto fortemente inclinati, gli interni spaziosi e raffinati, la plancia rivestita in radica di noce, gli alzacristalli elettrici e le ruote di disegno esclusivo, pressofuse in lega leggera.</br>
Della vettura vengono fornite anche le dimensioni : lunghezza cm 441, larghezza cm 167,4 e altezza cm 126.
 
</br>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
Collezione della rivista «Quattroruote»<br>
Collezione della rivista «Motor Italia»<br>
Collezione della rivista «Lancia»<br>
Collezione della rivista «Auto Italiana»<br>
Collezione della rivista «Auto-In Vogue»<br>
Collezione della rivista «Auto Capital»<br>
Collezione della rivista «Auto d'Epoca»<br>
Collezione della rivista «Ruoteclassiche»<br>
Elio Zagato. «Elio Zagato: storie di corse e non solo», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore,2002.<br>
Sergio Puttini. «Lancia Fulvia, Flavia e Flaminia», Milano [I], Giorgio Nada Editore, 1989.<br>
Colin Pitt. «Lancia 1938 to 1968», (città N.D.)[GB], Unique Motoring Portfolio, 1997 (anno stimato).<br>
Halwart Schrader. «Lancia 1946-72», Uelzen [D], Schrader Verlag Gmbh, 1992.<br>
Michael Frostick. «Lancia», London [CH], Dalton Watson Publisher Ltd, 1976.<br>
Peter Garnier. «Lancia (serie Autocar)», Middlesex [GB], The Hamlyn Publishing Group Limited, 1981.<br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia: Catalogue Raisonné 1907-1983», Milano [I], Automobilia, (2 volumi), 1983.<br>
Autori diversi. «Lancia: le ammiraglie dall'Aurelia alla Thesis», Rozzano (Milano) [I], Editoriale Domus, 2002.<br>
Marco Matteucci. «Lancia: le grandi berline», Milano [I], Gruppo Rusconi-Gente Motori, 1994.<br> Riccardo P. Felicioli. «Lancia: L'armonia e l'invenzione», Torino [I], libro realizzato a cura della Lancia, 1996.<br>
Nigel Trow. «Lancia: the sield and flag», Vermont [USA], David & Charles, 1980.<br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia. Una storia, una leggenda, una realtà - 1906-1981», Torino [I], Lancia Pubblicità e immagine, 1981.<br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia. Una storia, una leggenda, una realtà - 1906-1986», Torino [I], Lancia Pubblicità e immagine, 1986.<br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia - 70 years of excellence», London [GB], Motor Racing Publications Ltd, 1979.<br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore, 1994.<br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Croydon [GB], Motor racing Publications LtD, 1991.<br>
Angelo Tito Anselmi. «Le Lancia di Pininfarina», Torino [I], Edizione del periodico "Motori", 1990.
 
== VociCollegamenti correlateesterni ==
*[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.
* [[Lancia (azienda)]]
*{{cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Tree&id=98867&lvl=3&lin=f&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=NCBI Taxonomy Browser}}
* [[Risultati sportivi della Lancia Flaminia]]
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=1066|titolo=''Ecdeiocolea monostachya'': mappa di distribuzione}}
 
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=18404|titolo=''Georgeantha hexandra'': mappa di distribuzione}}
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