Utente:Mimante25/Sandbox e Ecdeiocoleaceae: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta14)
 
Riga 1:
{{s|monocotiledoni}}
{{Bio
{{Tassobox
|Nome = Severo
|nome=Ecdeiocoleaceae
|Cognome = Sarduy
|statocons=
|Sesso = M
|immagine=
|LuogoNascita = Camagüey
|didascalia=
|GiornoMeseNascita = 25 febbraio
|cronquist=no
|AnnoNascita = 1937
|regno=[[Plantae]]
|LuogoMorte = Parigi
<!-- CLASSIFICAZIONE APG-->
|GiornoMeseMorte = 8 giugno
|dominio= [[Eukaryota]]
|AnnoMorte = 1993
|Epoca FIL?=x 1900
|regnoFIL=[[Plantae]]
|Attività = poeta
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[angiospermae]]}}
|Attività2 = scrittore
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[monocotiledoni]]}}
|Attività3 = drammaturgo
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[commelinidi]]}}
|AttivitàAltre = e [[Critica artistica|critico d'arte]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|Nazionalità = cubano
|sottodivisione=
|NazionalitàNaturalizzato = francese
|superclasse=
|classe=[[Liliopsida]]
|ordineFIL=[[Poales]]
|famigliaFIL='''Ecdeiocoleaceae'''<br /><small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009">{{Cita pubblicazione |cognome=Angiosperm Phylogeny Group |anno=2009 |titolo=An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III |rivista=Botanical Journal of the Linnean Society |volume=161 |numero=2 |pp=105–121 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/122630309/abstract |formato=PDF |accesso=26 giugno 2013 |doi=10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x |urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20170525104318/http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x/abstract |dataarchivio=25 maggio 2017 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="IPNI">''[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do;jsessionid=90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E?id=77126762-1&back_page=%2Fipni%2FeditAdvPlantNameSearch.do%3Bjsessionid%3D90FAEB07D7B52399F9EB8CA1339F255E%3Ffind_infragenus%3D%26find_isAPNIRecord%3Dtrue%26find_geoUnit%3D%26find_includePublicationAuthors%3Dtrue%26find_addedSince%3D%26find_family%3DEcdeiocoleaceae%26find_genus%3D%26find_sortByFamily%3Dtrue%26find_isGCIRecord%3Dtrue%26find_infrafamily%3D%26find_rankToReturn%3Dall%26find_publicationTitle%3D%26find_authorAbbrev%3D%26find_infraspecies%3D%26find_includeBasionymAuthors%3Dtrue%26find_modifiedSince%3D%26find_isIKRecord%3Dtrue%26find_species%3D%26output_format%3Dnormal Ecdeiocoleaceae]'', in: Kew. Bull., 19(3): 495. 1965 (26 luglio 1965).</ref>
<!-- ALTRO -->
|sinonimi =
|suddivisione=[[Genere (tassonomia)|Generi]]
|suddivisione_testo=
*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
}}
 
'''Ecdeiocoleaceae''' <small>[[David Frederick Cutler|D.F.Cutler]] & [[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], 1965</small><ref name="APGIII2009"/><ref name="IPNI"/> è una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[plantae|piante]] erbacee appartenente all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] [[Poales]]. Il nome botanico raramente è stato riconosciuto dai tassonomisti.
Considerato uno dei più brillanti narratori cubani contemporanei, Severo Sarduy è noto per la sua attività poliedrica come romanziere, poeta, saggista e pittore; e per uno stile narrativo caratterizzato da forte audacia sperimentale e da un gusto neo-barocco<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.biografiasyvidas.com/biografia/s/sarduy.htm|titolo=Biografías y Vidas: Severo Sarduy}}</ref>. La critica specializzata lo considera una delle figure centrali del cosiddetto ''postboom'' della [[letteratura latinoamericana]] e, allo stesso tempo, un rappresentante del [[postmodernismo]]<ref>{{Cita web|url=http://web.uchile.cl/vignette/cyberhumanitatis/CDA/texto_simple2/0,1255,SCID%253D3539%2526ISID%253D258,00.html|titolo=Severo Sarduy, o el sentido de saber de dónde son los cantantes. Por Héctor Ponce de la Fuente}}</ref>.
 
== Filogenesi e Tassonomia ==
==Biografia==
Il sistema di [[classificazione APG II]] del 2003 (invariato rispetto al [[Angiosperm Phylogeny Group|sistema APG]] del 1998), riconosce questa famiglia e la assegna all'ordine [[Poales]] nel clade [[commelinidi]], fra le [[monocotiledoni]].
===Infanzia ed educazione===
Severo Felipe Sarduy Aguilar nasce il [[25 febbraio]] [[1937]] a [[Camagüey]], [[Cuba]]. Sul giorno della propria nascita, lo stesso Sarduy scrive:
{{Citazione|Nacqui, dunque, ''annegato''. Una levatrice nera e obesa, Inés María, mi tirò fuori, la poverina come poté: uscii viola e con la bocca aperta, come in quel quadro di Munch, in un grido silenzioso. A forza di sberle e sculacciate riuscì finalmente a trasformare quel grido muto in un grido sonoro. Non appena fui in grado di dare un segno di vita, feci il gesto caratteristico della famiglia Sarduy: aggrottare le sopracciglia in un certo modo. Una santera - mia madre mi ha giurato quando la vidi qualche anno fa (credo che non ci vedremo più) - consigliò che cercassero una medaglietta di Santa Teresa d'Ávila (si doveva vedere la penna): Sarà - disse catalettica - scrittore.|Severo Sarduy, ''Severo Sarduy (1937...), 1999|Nací, pues, ''ahogado''. Una comadrona obesa y negra, Inés María, me sacó, la pobre como pudo: salí morado y con la boca abierta, como en ese cuadro de Munch, en un grito mudo. A fuerza de galletas y nalgadas logró al fin convertir ese grito mudo en grito pelado. Según pude dar un signo de vida hice el gesto característico de la familia Sarduy: fruncir el ceño de un cierto modo. Una santera-me ha jurado mi madre cuando la vi hace unos años (supongo que no nos veremos más)- aconsejó que buscaran una medalla de Santa Teresa de Ávila escribiendo (tenía que verse la pluma): Va a ser -dijo cataléptica- escritor<ref>{{Cita libro|curatore=Gustavo Guerrero - François Wahl|titolo=Severo Sarduy. Obra Completa. Tomo I|collana=Archivos / ALLCA XX|annooriginale=1999|editore=Galaxia Gutenberg: Círculo de Lectores|città=Barcellona|p=7|OCLC=851115689}}</ref>.|lingua=es}}
Il padre, Severo Sarduy Ruiz, è un ferroviere proveniente da una famiglia di quattordici fratelli: i nomi dei maschi iniziavano con la lettera "S" e quelli delle femmine con "C". Si tratta delle zie del romanzo ''Cocuyo'' (1990). Il nonno paterno, Severo Sarduy Machado, era un ''mambí'' (termine utilizzato per definire i guerriglieri indipendentisti dominicani, cubani e filippini che nel [[XIX secolo]] avevano preso parte alle guerre di indipendenza) che aveva combattuto nella [[Storia di Cuba|guerra di indipendenza di Cuba]] come parte della scorta di [[Máximo Gómez]]. La famiglia della madre, invece, era meno numerosa: aveva solo due fratelli, Ernesto e Gabriel<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.severo-sarduy-foundation.com/vida.htm|titolo=Apuntes de una biografia familiar}}</ref>.
 
Alla famiglia sono assegnati due [[Genere (tassonomia)|generi]], ciascuno con un'unica specie ad oggi descritta<ref>D.A. Cooke, ''Centrolepidaceae'', in: K. Kubitzki (a cura di), ''Families and Genera of Vascular Plants'', Springer Verlag, Berlino, 4 (1998), pagg. 106-109.</ref><ref>[http://www.theplantlist.org/browse/A/Ecdeiocoleaceae/ Ecdeiocoleaceae] -''The Plant List'', Versione 1.1, settembre 2013.</ref>:
Quando Severo ha quattro mesi, la famiglia si trasferisce a Colonia María, nella parte centrale dell'isola. Lì vive fino al [[1941]], anno in cui la famiglia torna a [[Camagüey]]<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.escritores.org/biografias/2187-sarduy-severo|titolo=Escritores.org: Severo Sarduy}}</ref>.
*''[[Ecdeiocolea]]'' <small>F.Muell., 1874</small>
*''[[Georgeantha]]'' <small>B.G.Briggs & L.A.S.Johnson, 1998</small>
 
Una terza specie, finora non descritta, è in corso di studio<ref>{{Cita web|url=http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|autore=Briggs, Barbara|titolo=A new close relative of the grasses - the third species of Ecdeiocoleaceae|accesso=10 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100711062247/http://www.rbgsyd.nsw.gov.au/science/Plant_Diversity_Research/Ecdeiocoleaceae|dataarchivio=11 luglio 2010}}</ref>.
Nel [[1950]], Sarduy entra all'istituto di istruzione secondaria di Camagüey e termina gli studi in Scienze e Lettere nel [[1955]]. Durante tutti questi anni, è il primo del suo corso. In questa fase della sua giovinezza, scrittori e poeti visitano casa Sarduy. Tra loro, la sorella Mercedes Sarduy ricorda: Rolando Escardó, Clara Niggeman e le sue figlie, Enrique Piedra, Luis Suardíaz<ref name=":0" />.
 
== Distribuzione e habitat ==
Nel [[1956]], Severo Sarduy si trasferisce a [[L'Avana]], per studiare [[medicina]], [[arte]] e [[letteratura]]. Sono gli ultimi anni del governo di [[Fulgencio Batista]] e gli studenti universitari sono continuamente in [[sciopero]] contro il regime fino alla chiusura dell'Università de [[L'Avana]]<ref name=":0" />. Durante gli anni dell'università, Sarduy collabora inoltre con la [[rivista]] ''Ciclón''. Dopo il trionfo della [[Rivoluzione cubana|Rivoluzione]], scrive per ''Diario Libre'', del quale dirige la pagina letteraria, e per ''Lunes de la Revolución'' come critico letterario e d'arte. Nel [[1959]] riceve una borsa di studio per specializzarsi come critico d'arte a [[Madrid]]. Non passa nemmeno un mese che un incidente politico tra [[Cuba]] e la [[Spagna]] gli impedisce di proseguire il suo corso. Decide quindi di recarsi a [[Parigi]], e in seguito ad [[Amsterdam]] e in [[Italia]]<ref name=":7" />, dove incontra François Wahl, che sarà per sempre il suo compagno<ref>{{Cita web|url=http://www.liberation.fr/portrait/2007/02/28/la-fin-de-l-exception-juive_86156|titolo=Libération: La fin de l'exception juive}}</ref>.
I due generi noti di Ecdeiocoleaceae sono entrambi presenti nel settore sudoccidentale dell'[[Australia Occidentale]]<ref>[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.</ref>.
 
===Gli anniNote parigini===
<references/>
Nel [[1960]], grazie a una sovvenzione del governo cubano, si trasferisce a [[Parigi]], dove studia [[storia dell'arte]] presso l'[[École du Louvre]]. A Parigi si unisce al gruppo degli scrittori [[Strutturalismo|strutturalisti]], collabora con la rivista [[Tel Quel]] e lavora per le [[Éditions du Seuil]] come sceneggiatore per la radio e la televisione francese. Non farà più ritorno a Cuba<ref name=":6" />.
 
== Altri progetti ==
Nel settembre del [[1960]], il governo cubano chiede agli studenti di fare ritorno in patria. Sarduy decide di rimanere a [[Parigi]], desideroso di finire il suo primo romanzo, già in fase di creazione, e di proseguire con gli studi. Chiede l'estensione della sua borsa di studio ma non riceve mai risposta. Da questo momento in poi è considerato un traditore controrivoluzionario (aggettivo con cui si definiva chiunque non vivesse a [[Cuba]] o che non simpatizzasse con il sistema)<ref name=":0" />.
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
Fino al settembre del [[1960]], prosegue la sua collaborazione con la rivista ''Lunes de la Revolución'' e nel [[1961]] appaiono alcuni dei suoi lavori nella rivista ''Artes Plásticas.'' Studia [[critica d'arte]] presso l'[[École du Louvre]] e viene inoltre nominato studente titolare presso l'[[École pratique des hautes études]] dell'[[Università della Sorbona]], dove studia [[arte greca]] e [[metodologia]] [[Strutturalismo|strutturalista]] con [[Roland Barthes]]. Segue anche alcuni corsi con [[Roger Bastide]]<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.cubaliteraria.cu/autor.php?idautor=1904|titolo=Sarduy, Severo. Poeta y narrador}}</ref>.
*[http://delta-intkey.com/angio/www/Ecdeioco.htm Ecdeiocoleaceae], in: L. Watson and M.J. Dallwitz, ''[http://delta-intkey.com/angio/ The families of flowering plants]: descriptions, illustrations, identification, information retrieval'', DELTA, 1992 e sgg., versione: 27 aprile 2006.
*{{cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Tree&id=98867&lvl=3&lin=f&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=NCBI Taxonomy Browser}}
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=1066|titolo=''Ecdeiocolea monostachya'': mappa di distribuzione}}
*{{cita web|url=http://florabase.calm.wa.gov.au/browse/flora?f=039a&level=s&id=18404|titolo=''Georgeantha hexandra'': mappa di distribuzione}}
 
{{Portale|botanica}}
Scrive Sarduy sull'incontro con [[Roland Barthes]]:
{{Citazione|La prima persona che conobbi in Europa fu François Wahl. Lo conobbi a Roma, nella Cappella Sistina. Fu più di trent'anni fa e, in questo momento, sta leggendo ciò che scrivo, foglio per foglio. Lui, non appena arrivammo a Parigi, mi presentò uno dei suoi migliori amici. Era uno scrittore francese, si definiva un "sociologo". Lo incontrai in rue du Dragon. Articolava il francese molto bene. Gli dissi che il mio non era molto buono, ma che la fonetica poteva funzionare. Rispose: "Sarai molto fonetico, ma non fonologico". E iniziammo a ridere. Ridiamo sempre. Di questo e di tutto. Era Roland Barthes.|Severo Sarduy, ''Para una biografía pulverizada...'', 1991|La primera persona que conocí en Europa fue a François Wahl. Lo conocí en Roma, en la Capilla Sixtina. Hace más de treinta años y en este momento está leyendo hoja por hoja lo que escribo. Él, según llegamos a París, me presentó a uno de sus mejores amigos de entonces. Era un escritor francés, se decía "sociólogo". Lo conocí en la rue du Dragon. Articulaba muy bien el francés. Yo le dije que el mío no era muy bueno, pero que la fonética podía funcionar. Me respondió: "Serás muy fonético, pero no fonológico". Y nos empezamos a reír. Siempre nos reímos. De eso y de todo. Era Roland Barthes<ref>{{Cita libro|curatore=Gustavo Guerrero - François Wahl|titolo=Severo Sarduy. Obra Completa. Tomo I|collana=Archivos / ALLCA XX|annooriginale=1999|editore=Galaxia Gutenberg : Círculo de Lectores|città=Barcellona|p=13-14|OCLC=851115689}}</ref>.|lingua=es}}
 
[[Categoria:Ecdeiocoleaceae| ]]
Per un ragazzo cubano in fuga dalla [[Madrid]] di [[Francisco Franco]], [[Parigi]] è un ambiente propizio e stimolante. Sarduy fa amicizia con [[Philippe Sollers]], partecipa a riunioni di gruppo e seminari e pubblica poesie e articoli sulla rivista [[Tel Quel]]. Tuttavia, per lui, il rapporto di amicizia e cameratismo intellettuale più importante in quel momento è quello che lo unisce a [[Roland Barthes]]. Nonostante la differenza di età, ci sono molte cose che i due condividono: entrambi hanno un'avversione viscerale verso le ideologie - che considerano le malattie della coscienza moderna - entrambi sono interessati agli sviluppi formali della pittura contemporanea e provano lo stesso fascino per il teatro non solo come spettacolo ma come modello di interpretazione [[semiotica]]. Ma la più profonda affinità che lo lega a Barthes è, in realtà, ad un altro livello: quello di un concetto rigorosamente moderno di scrittura come sovversione di ciò che è già stato pensato e detto, e la gioiosa rivelazione dell'inconcepibile e dell'indicibile. Sarduy impara molto grazie a Barthes, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo dell'apparato di analisi linguistica sviluppata dallo [[Strutturalismo]]; ma, soprattutto, deve a questa amicizia l'elaborazione di un'idea trasgressiva ed [[Edonismo|edonistica]] della [[letteratura]], [[metafora]] che diventerà una delle sue principali fonti di ispirazione: la correlazione tra scrittura e corpo<ref>{{Cita web|url=http://www.letraslibres.com/mexico-espana/severo-sarduy-0|titolo=Letras Libres: Severo Sarduy}}</ref>.
 
Nel [[1965]], scrive lo spettacolo radiofonico ''Dolores Rondón'', realizzato dalla ''Süddeutsche Rundfunk'' di [[Stoccarda]]. Si lega al gruppo [[Strutturalismo|strutturalista]] della rivista [[Tel Quel]], per cui collabora, e nel [[1967]] adotta la [[cittadinanza]] [[francese]]. Per molti anni lavora come scrittore e annunciatore per l'emittente radiofonica francese e come direttore della Collezione Ispanoamericana per la [[casa editrice]] [[Éditions du Seuil]]. È stato anche animatore di ''Literatura en debate'', un programma in [[lingua spagnola]] di [[Radio France Internationale]]<ref name=":8" />.
 
===L'inizio dell'attività letteraria===
Riguardo il proprio processo creativo, Sarduy scrive:
{{Citazione|Scrivo per costituire un'''immagine'', una parola che, prima di tutto, deve essere interpretata nel senso visivo e plastico del termine, e poi in un altro senso che trovo più difficile da definire: qualcosa in cui ci si riconosce, che in un certo modo ci riflette, che allo stesso tempo ci sfugge e ci guarda da un'oscura affinità.|Severo Sarduy, ''Pourquoi le roman?'', 1982|J'écris pour constituer une ''image'', et ce mot doit être lu d'abord au sens plastique et visuel du terme, mais ensuite en un autre sens, plus difficile à définir pour moi: quelque chose en quoi on se reconnaît, qui, en quelque sorte, vous reflète, mais qui en même temps échappe, et qui vous regarde depuis une obscure parenté<ref>{{Cita libro|curatore=Gustavo Guerrero - François Wahl|titolo=Severo Sarduy. Obra Completa. Tomo I|collana=Archivos / ALLCA XX|annooriginale=1999|editore=Galaxia Gutenberg: Círculo de Lectores|città=Barcellona|p=23|OCLC=851115689}}</ref>.|lingua=fr}}
Nel [[1963]], viene pubblicato il suo primo [[romanzo]], ''Gestos'', che, attraverso l'ambigua pluralità della sua protagonista, lavandaia di giorno, cantante e attrice di notte e rivoluzionaria clandestina nel tempo libero, già annuncia una rottura con la tradizione. La consacrazione dell'autore arriva però con il secondo romanzo ''De donde son los cantantes'' (1967), una composizione polifonica sulle tre culture cubane (spagnola, africana e cinese) nella quale vengono sconvolte le convenzioni narrative<ref name=":6" />.
 
Parallelamente, pubblica il [[saggio]] ''Escrito sobre un cuerpo'' ([[1969]])<ref name=":7" />. Nel [[1970]], vengono inoltre pubblicati i libri di [[poesia]] ''Flamenco'' e ''Mood Indigo''<ref name=":0" />.
 
===Il viaggio in India===
Nel [[1971]], realizza un sogno: quello di visitare l'[[India]]. In una lettera indirizzata alla sorella Mercedes<ref name=":0" />, Sarduy scrive:{{Citazione|Febbraio 1971, in aereo da Aurangabad a Bombay.
"Siamo in India da 4 giorni. È come se stessimo sognando. Tutto è favoloso, dal paesaggio e dalla gente agli dei. Tutto è bello, letterario. I colori hanno una luminosità unica, i profumi, i fiori e gli uccelli sono magnifici. Sto scrivendo un diario che pubblicherò alla fine di ''Cobra'', il «diario indiano», così vedrete i dettagli."||Febrero 1971, en avión desde Aurangabad hacia Bombay.
“Llevamos 4 días en la India. Estamos como si soñáramos. Todo es fabuloso, desde el paisaje y la gente hasta los dioses. Todo es bello, literario. Los colores tienen un brillo único, los perfumes, las flores y los pájaros son magníficos. Estoy escribiendo un diario que publicaré al final de Cobra, el «diario indio», de modo que ya verán los detalles.”|lingua=es}}Di ritorno dall'[[India]], nel [[1972]], Sarduy pubblica il [[romanzo]] ''Cobra'', in cui viene affrontato il tema della ricerca religiosa o [[Misticismo|mistica]]. ''Cobra'' riceve nello stesso anno l'importante [[premio letterario]] [[Prix Médicis]], che consolida il prestigio e la notorietà del suo autore<ref name=":6" />.
 
Affascinato dalla cultura orientale e dal [[Buddhismo]], nel [[1973]] Sarduy compie un ulteriore viaggio in [[Asia]], questa volta in [[Indonesia]]<ref name=":0" />.
 
Il [[1975]] è un anno importante per Sarduy: dopo quindici anni di lontananza, in occasione di un viaggio in [[Algeria]], incontra la sorella Mercedes, allora incinta del suo primogenito, Pedro. Nel suo diario, Mercedes racconta che Sarduy in quell'occasione le parlò del romanzo che stava scrivendo, ''Maitreya'' (1978). Mercedes promette a Sarduy che, se dovesse avere una figlia, la chiamerà così<ref name=":0" />.
 
I viaggi in [[Asia]] continuano, e nel [[1977]] Sarduy si trova a [[Ceylon]] (oggi [[Sri Lanka]]). In una serie di cartoline indirizzate alla sorella e alla famiglia<ref name=":0" />, Sarduy scrive:{{Citazione|Ceylon, 1 febbraio 77:
"Colombo; cari tutti. Ecco un elefante simbolo di fortuna per dirvi quanto sono felice su quest'isola, dove Marco Polo pensava di aver trovato il paradiso. Mille baci a tutti e più ancora a Pedritín. Non vi dimentico. Calore. Sole. Spiagge. Buddhismo. Amore, Severo."||Ceilán, 1 febrero 77:
“Colombo; queridos todos. Ahí va un elefante símbolo de la suerte para decirles lo feliz que soy en esta isla, donde Marco Polo creyó encontrar el paraíso. Mil besos a todos y más a Pedritín. No los olvido. Calor. Sol. Playas. Budismo. Amor, Severo.”|lingua=es}}
{{Citazione|Kandy, Ceylon, 3 febbraio 77:
"Cari tutti: non sembra Cuba? Aspetto i miei quaranta con felicità. Aspetto Maitreya.
Baci, amore. / Severo."||Kandy, Ceilán, 3 febbraio 77:
"Queridos todos: ¿No se parece a Cuba? Espero mis cuarenta con felicidad. Espero a Maitreya.
Besos, Amor. / Severo."|lingua=es}}Il [[1978]] è l'anno della pubblicazione della sua opera più significativa, ''Maitreya'', nella quale offre un'inedita interpretazione del [[Buddhismo]] come una maniera possibile per riunire le ideologie<ref name=":6" />. ''Maitreya'' è, senza dubbio, l'opera più celebre di Severo Sarduy, una grande miscela di [[barocco]] e [[umorismo]] che si articola attorno alle variazioni del [[Buddha]] futuro, inteso come un illuminato<ref>{{Cita web|url=https://www.buscabiografias.com/biografia/verDetalle/1697/Severo%20Sarduy|titolo=Severo Sarduy - biografía}}</ref>.
 
===Morte===
 
==La poetica==
 
==Opere==
 
=== Romanzi ===
* ''Gestos'' ([[1963]]) - ''La bomba dell'Avana'', tr. di A. Gonzalez-Palacios, Milano 1964
* ''De dónde son los cantantes'' ([[1967]])
* ''Cobra'' ([[1972]]) - ''Cobra'', tr. di Renzo Guidieri, Torino 1976. Vincitrice del [[Prix Médicis]]
* ''Maitreya'' ([[1978]]) - ''Maitreya, il Buddha che deve venire'', tr. di Piero Verni, Milano 1982
* ''Colibrí'' ([[1984]])
* ''Cocuyo'' ([[1990]])
* ''Pájaros de la playa'' ([[1993]]). Postuma
 
=== Raccolte di poesie ===
* ''Flamenco'' ([[1970]])
* ''Mood Indigo'' ([[1971]])
* ''Big Bang'' ([[1974]])
* ''Daiquiri'' ([[1980]])
* ''Un testigo fugaz y disfrazado'' ([[1985]])
* ''Un testigo perenne y dilatado'' ([[1993]])
* ''Lusidez'' ([[1993]])
 
=== Saggi ===
* ''Escrito sobre un cuerpo'' ([[1969]])
* ''Barroco'' ([[1974]]) -  ''Barocco'', tr. di [[Fulvio Papi]], Milano 1980 - ''Barroco'', a cura di Salvatore Grassia, tr. di Lorenzo Magnani, Palermo 2014
* ''La simulación'' ([[1982]])
* ''El cristo de la Rue Jacob''([[1987]])
* ''Nueva inestabilidad'' ([[1987]])
* ''Ensayos generales sobre el barroco'' ([[1987]])
 
=== Pièces radiofoniche ===
* ''La playa'' ([[1971]])
* ''La caída'' ([[1971]])
* ''Relato'' ([[1971]])
* ''Los matadores de Hormigas'' ([[1971]])
* ''Para la voz'' ([[1977]])
 
==Note==
{{references}}
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore=Blanche Wiesen Cook|titolo=Women and support networks|anno=1979|editore=Out & Out Books|città=Brooklyn, N.Y.|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=7589769|ISBN=}}
*{{Cita libro|autore=Crystal Eastman|autore2=Max Eastman|titolo=Toward the great change : Crystal and Max Eastman on feminism, antimilitarism, and revolution|anno=1976|editore=Garland Pub.|città=New York|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=2188566|ISBN=}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Sylvia Law|anno=1991|mese=dicembre|titolo=Crystal Eastman: NYU law graduate|rivista=New York University Law Review|volume=|numero=|lingua=inglese}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Sylvia Law|anno=1994|titolo=Crystal Eastman: Organizer for Women's Rights, Peace, and Civil Liberties in the 1910s|rivista=Valparaiso University Law Review|volume=28|numero=4|lingua=inglese|url=http://scholar.valpo.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1919&context=vulr|pagine=1305-1326}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Cynthia Schmidt|anno=1983|titolo=Socialist-feminism: Max Eastman, Floyd Dell and Crystal Eastman|rivista=|editore=Marquette University|volume=|numero=|lingua=inglese|url=http://search.proquest.com/docview/303171177}}
*{{Cita pubblicazione|autore=John Fabian Witt|anno=2004|titolo=Crystal Eastman and the Internationalist Beginnings of American Civil Liberties.|rivista=Duke Law Journal|volume=|numero=|lingua=inglese|pagine=705-763}}
 
==Collegamenti esterni==
* [https://archive.org/search.php?query=%28%28subject%3A%22Eastman%2C%20Crystal%22%20OR%20subject%3A%22Crystal%20Eastman%22%20OR%20creator%3A%22Eastman%2C%20Crystal%22%20OR%20creator%3A%22Crystal%20Eastman%22%20OR%20title%3A%22Crystal%20Eastman%22%20OR%20description%3A%22Eastman%2C%20Crystal%22%20OR%20description%3A%22Crystal%20Eastman%22%29%20OR%20%28%221881-1928%22%20AND%20Eastman%29%29%20AND%20%28-mediatype:software%29 Scritti di o su Crystal Eastman,] in [[Internet Archive]]
* [http://nrs.harvard.edu/urn-3:RAD.SCHL:sch00562 Crystal Eastman Papers Finding Aid,] presso la Schlesinger Library, Radcliffe Institute, Harvard University.
 
{{Authority control}}