[[Categoria:Festival per stato|Senegal]]
{{Vescovo della Chiesa Cattolica
[[Categoria:Cultura del Senegal]]
|nome=Alberto Ablondi
|immagine=Profilo.ablondi.jpg
|larghezza=200px
|stemma= Stemma.ablondi.jpg
|ordinato=[[31 maggio]] [[1947]]
|titolo=
|ruolo=
|motto= Veritas in Charitate
|consacrato=[[1º ottobre]] [[1966]]
|nato=[[18 dicembre]] [[1924]]
|deceduto=[[21 agosto]] [[2010]]
}}
{{Bio
|Nome = Alberto
|Cognome = Ablondi
|PostCognomeVirgola =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 18 dicembre
|AnnoNascita = 1924
|LuogoMorte = Livorno
|GiornoMeseMorte = 21 agosto
|AnnoMorte = 2010
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = vescovo cattolico
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Didascalia =
}}
== Biografia<ref>Dal libro ''A passo d'uomo verso il divino'', Morcelliana, 2009; e da spunti di articoli de ''Il Tirreno'' del 22/08/2010</ref> ==
===L'infanzia e l'ingresso in seminario (1924-1946)===
Alberto Ablondi nacque il [[18 dicembre]] a Milano da una famiglia di cuochi: erano cuochi il nonno, lo zio e il padre.
Lui e la mamma rischiarono di morire lo stesso giorno durante il parto.
A soli otto anni ([[1932]]) fu chiamato da una brava suora della parrocchia al ruolo di catechista e da lì cominciò il cammino di fede, che continuò poi per tutta la vita. Infatti tre anni dopo ([[1935]]), all'età di 11 anni, entrò in [[seminario]].
===I successi degli studi e i primi impegni (1947-1965)===
Dopo aver compiuto gli studi a [[Ventimiglia]], all'età di 23 anni ([[1947]]), si laureò in lettere classiche a indirizzo archeologico e durante lo stesso anno il [[31 maggio]] [[1947]] fu ordinato sacerdote a [[Sanremo]]. A Sanremo svolse il ministero come [[cappellano]] nella parrocchia della vecchia Sanremo e insegnò [[letteratura]] e [[filosofia]] in seminario e Religione al liceo. Nel [[1950]] dopo aver insegnato per vari anni filosofia in seminario si laureò in filosofia e nel [[1952]] svolse il ministero come parroco di [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Sanremo)|Santa Maria degli Angeli]] in Sanremo, continuando ad insegnare religione al liceo. Nel [[1955]] conseguì la terza laurea, in giurisprudenza; in questi anni fu anche assistente della [[FUCI]] e dei [[Laureati Cattolici]].
===Il dialogo fra le varie religioni e il sequestro di Aldo Moro (1966-1983)===
Dopo il [[Concilio Vaticano II]] fu eletto alla sede titolare di [[Diocesi di Mulli|Mulli]] il [[9 agosto]] [[1966]], e fu consacrato vescovo il [[1º ottobre]] [[1966]]. Svolse il suo ministero come [[vescovo ausiliare]] di [[Diocesi di Livorno|Livorno]] ed [[amministratore apostolico]] di [[Diocesi di Massa Marittima-Piombino|Massa Marittima]]. Il [[26 settembre]] [[1970]] diventò [[vescovo]] di Livorno. Da vescovo di Livorno divenne il precursore del dialogo con le altre religioni, e manifestò la sua vocazione ecumenica con uno speciale rapporto con la comunità ebraica per rimuovere diffidenze e silenzi. Simbolo di questo riavvicinamento fu l'amicizia con il rabbino [[Elio Toaff]], con il quale era unito a una numerosa comunità ebraica e a numerose presenze dell'universo musulmano.
Nel [[1978]] fu tra i cosiddetti "vescovi-coraggio" (insieme a [[Luigi Bettazzi]] e [[Clemente Riva]]) che, durante il [[rapimento Moro]] si offrirono, senza successo, alle [[Brigate Rosse]] per essere presi in ostaggio al posto dello statista.
Nel [[1979]] ebbe la prima esperienza in campo ecclesiale durante il Consiglio Europeo dell'Associazione Biblica universale.
===L'amicizia con Italo Piccini e l'istituzione della giornata dell'Ebraismo (1984-1990)===
Nel [[1984]] divenne presidente mondiale della Federazione Universale per l'apostolato Biblico e nel [[1988]] divenne vicepresidente mondiale delle società Bibliche e a Livorno nello stesso anno chiamò la diocesi a rifondarsi col [[sinodo]]. Negli anni a seguire condusse la lotta a fianco con il capo dei portuali livornesi ([[Italo Piccini]]) nella protesta del [[1989]] contro i [[decreti Prandini]]. Nello stesso anno il [[28 settembre]], su sollecitazione del Segretariato all'[[Attività Ecumeniche]] e della Federazione delle [[Amicizie ebraico-cristiane]], la commissione ecumenica della [[Conferenza Episcopale Italiana]], presieduta da lui, istituì la [[Giornata dell'ebraismo]] da celebrarsi il 17 gennaio di ogni anno all'inizio della Settimana per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio). Fu la prima iniziativa del genere nel mondo a rimarcare i progressi in Italia del dialogo ebraico-cristiano.
===L'ingresso nel Pontificio Consiglio e il dialogo coi Giovani (1990-2000)===
Nel [[1990]] fu nominato membro del [[Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani]].
Dal [[1993]] gli venne affiancato come vescovo ausiliare [[Vincenzo Savio]], che aveva già avuto come braccio destro durante il sinodo diocesano. Nello stesso anno partì l'idea del dialogo con i giovani che non consisteva più nel "fargli la predica", ma nello starli ad ascoltare. I risultati di questo confronto li pubblicò nel libro ''No, una predica no!'', Borla 1994.
In quello stesso anno fu dichiarato anche [[cittadino onorario]] di Livorno dal sindaco [[Gianfranco Lamberti]]. Nel [[1995]] venne eletto numero due dei vescovi italiani (lo rimarrà fino al [[2000]]) e il [[26 novembre]] [[1999]] annunciò la lettera di dimissione in anticipo sulla scadenza dei 75 anni, secondo il [[diritto canonico]]. Il [[9 dicembre]] [[2000]] arrivò l'annuncio ufficiale e dopo trent'anni lasciò l'ufficio di vescovo di Livorno: con le lacrime agli occhi lesse ai livornesi il messaggio di congedo e disse che sarebbe rimasto sempre con loro. Gli succedette [[Diego Coletti]].
===Il progetto di una nuova catechesi e la sua scomparsa (2000-2010)===
Il [[18 dicembre]] [[2004]] per i suoi ottant'anni il sindaco di Livorno, [[Alessandro Cosimi]] gli consegnò la [[Livornina d'Oro]], massima onorificenza consegnata dalla città labronica ai cittadini illustri. Nel [[2009]] insieme ai suoi collaboratori partì il progetto di una catechesi nuova con dei fogli che venivano distribuiti alle persone riguardanti la nuova catechesi. I fogli furono poi raccolti nello stesso anno nel libro ''A passo d'uomo verso il divino'', Morcelliana 2009.
Colpito da un arresto cardiocircolatorio, si spense all'ospedale di Livorno alle 11:15 del [[21 agosto]] [[2010]]. In mattinata circa 200 persone avevano partecipato a un pellegrinaggio al [[Santuario della Madonna delle Grazie (Livorno)|santuario di Montenero]] guidato dal vescovo di Livorno [[Simone Giusti]] per pregare per lui; nella sua degenza in ospedale e nei giorni precedenti alla sua morte i suoi collaboratori e la sua città gli erano stati molto vicini.
Al termine della messa esequiale, tenutasi il [[23 agosto]] nella cattedrale di Livorno e presieduta dall'arcivescovo di Firenze [[Giuseppe Betori]], fu sepolto nella tomba di famiglia presso il [[Cimitero della Misericordia (Livorno)|cimitero della Misericordia]] di Livorno.
== L'Associazione Alberto Ablondi ==
Ad un anno dalla scomparsa viene costituita l'[[Associazione Alberto Ablondi]] con lo scopo di "custodire, mantenerne viva e trasmetterne la memoria del percorso umano, intellettuale, cristiano e pastorale" del vescovo Ablondi "e la sua testimonianza ecclesiale di servizio all'attuazione del Concilio Vaticano II".
==Incarichi svolti e onorificenze ricevute==
Alberto Ablondi è stato (in ordine cronologico):
* Assistente della [[FUCI]]
* Assistente del Movimento Laureati di Azione Cattolica
* Presidente mondiale della [[Federazione Universale Cattolica per l’Apostolato Biblico]] (WCFBA, adesso CBF);
* Vicepresidente mondiale per [[l’Europa delle Società Bibliche]];
* Vice presidente della [[CEI]]
* Presidente della Commissione CEI per l'Ecumenismo (Per tre turni triennali)
* Presidente della Commissione CEI per la Dottrina della Fede (Per due turni triennali)
* Membro del [[Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani]];
* Grande ufficiale dell’Ordine del Santo Sepolcro;
* [[Grande ufficiale al merito della Repubblica]];
* [[Cittadino onorario]] di ''[[Livorno]]'';
* Presidente del CeDoMEI (Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano) dal 2000 al 2007.
==Pubblicazioni==
===Libri===
Alberto Ablondi fu autore di numerosi libri, tra i quali:
*''Sposarsi in Chiesa''
*''Questa nostra comunità'', Elledici, 1978
*''Per una pastorale del mondo del lavoro'', Elledici, 1982
*''La avventura della parola di Dio'', Elledici, 1982
*''Eucarestia, comandamento nuovo'', Elledici, 1984
*''Don Guano. Vescovo teologo'', scritto con Anastasio A Ballestrero e Massimo Marcocchi
*''No, una predica, no! Dialogo fra giovani e il vescovo Ablondi'', Borla, 1994
*''Saggi di esperienze pastorali'', Elledici, 2005
*''A passo d'uomo verso il divino'', Morcelliana, 2009
===Prefazioni===
Scrisse inoltre numerose prefazioni, tra cui quelle per:
*Niels Stensen, ''Il beato Niccolò Stenone, uno scienziato innamorato del vangelo e dell’Italia di Roberto Angeli; presentazione di Emilio Guano'', Cinisello Balsamo, San Paolo, 1996
*''La Bibbia come un’avventura'', di Laura e Claudio Gentili, Borla, 1990
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
*[http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2010/08/22/news/il-vescovo-che-sposo-livorno-2278438 Il vescovo che sposò Livorno]
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Mulli|Vescovo titolare di Mulli]]
|periodo = [[9 agosto]] [[1966]] - [[26 settembre]] [[1970]]
|precedente = -
|successivo = [[Elías Yanes Alvarez]]
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{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Livorno|Vescovo di Livorno]]
|periodo = [[26 settembre]] [[1970]] - [[9 dicembre]] [[2000]]
|precedente = [[Emilio Guano]]
|successivo = [[Diego Coletti]]
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{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
[[Categoria:Personalità legate a Livorno]]
[[de:Alberto Ablondi]]
[[en:Alberto Ablondi]]
[[la:Albertus Ablondi]]
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[[pt:Alberto Ablondi]]
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