Piazza dei Miracoli e Teatro Tenda (Firenze): differenze tra le pagine

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{{Teatro
{{Coord|43|43|23.53|N|10|23|40.20|E|type:landmark|display=title}}
|NomeTeatro= Teatro Tuscanyhall
[[File:H0012046-P.JPG|thumb|600px|center|Vista panoramica]]
|Tipologia= [[teatro tenda]]
{{UNESCO
|Immagine= Saschall, firenze.JPG
|tipoBene = patrimonio
|Didascalia=
|nome = Piazza del Duomo, Pisa
|Fossa= <!-- Fossa per orchestra: presente/assente -->
|nomeInglese = Piazza del Duomo, Pisa
|Capienza= 1440/1700 (platea: 1160/1420; galleria: 280)
|immagine = Campo dei Miracoli overview2.jpg
|Periodo= [[1978]]
|anno = 1987
|Progettista= <!-- Nome del progettista -->
|tipologia =
|Indirizzo= Via Fabrizio De Andrè all'angolo con Lungarno Aldo Moro n. 3 - 50136 Firenze
|criterio = C (i) (ii) (iv) (vi)
|Città = Firenze
|pericolo = Nessuna indicazione
|CittàLink =
|link = 395
|Paese = ITA
}}
Il '''teatro Tuscanyhall''' è un teatro moderno di [[Firenze]], in zona [[Varlungo]]/[[Bellariva]], sul [[lungarno]] Aldo Moro 3. Usato come centro polifunzionale, è uno dei principali luoghi per concerti.
La '''piazza del Duomo''' è il centro artistico e turistico più importante di [[Pisa]]. Annoverata fra i [[patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]] dal [[1987]], vi si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, detti ''miracoli'' (da [[Gabriele d'Annunzio]]) per la loro bellezza e originalità: la [[Duomo di Pisa|Cattedrale]], il [[Battistero di Pisa|Battistero]], il [[Camposanto monumentale di Pisa|Campo Santo]], e il [[Torre pendente di Pisa|Campanile]], da cui il nome popolare di '''piazza dei Miracoli''' diffusosi poi nel dopoguerra, era del turismo di massa.
[[Gabriele d'Annunzio]] utilizzò questo termine nel romanzo ''[[Forse che sì, forse che no]]'', del [[1910]]:
{{Citazione|L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli.}}
 
Conosciuto per molti anni semplicemente come "teatro Tenda", dal 2002 fu noto come "teatro Saschall", legato alla marca d'abbigliamento "[[Sasch]]".<ref>{{cita web|url=http://www.sasch.it/web/ita/saschall.asp|titolo=Breve descrizione del Saschall sul sito Sasch|accesso=17 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Dal 29 settembre [[2011]], dopo la scadenza del contratto di sponsorizzazione con la Sasch, l'impianto cambia denominazione in "teatro Obihall", legato alla catena tedesca di negozi fai da te "[[OBI (azienda)|Obi]]". Dal 1 Gennaio 2019 il teatro cambia denominazione in Tuscanyhall<ref>[http://www.saschall.it/site/e_Product.asp?IdCategoria=1&TS02_ID=253&mese=9&anno=2011 Tributo a De André - Inaugurazione OBIHALL] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110926212244/http://www.saschall.it/site/e_Product.asp?IdCategoria=1&TS02_ID=253&mese=9&anno=2011 |data=26 settembre 2011 }} saschall.it</ref>
Spesso il termine "piazza dei miracoli" viene confuso con un altro: Campo dei Miracoli<ref>[http://www.filastrocche.it/leggi.asp?id=13802 Una parte di filastrocca di Gianni Rodari e illustrazione di Raul Verdini che mostrano ''il campo dei miracoli'' in ''Pinocchio'']</ref>. Quest'ultimo è un campo immaginario, presente nel racconto [[Pinocchio]], dove il burattino veniva invitato dal Gatto e la Volpe a piantare degli zecchini d'oro per ottenere un albero delle monete. La similitudine tra "piazza dei miracoli" e "campo dei miracoli", unita al fatto che molte famose piazze italiane si chiamano appunto "campo" porta a questa confusione.
 
==Storia==
La piazza è pedonalizzata ed è ricoperta da un grande prato. Assunse l'aspetto definitivo solo nel [[XIX secolo]], soprattutto ad opera dell'architetto [[Alessandro Gherardesca]], che demolì alcune costruzioni preesistenti, innalzò la nuova residenza capitolare (abbattuta nel [[1863]]) e si interessò al restauro dei celebri monumenti.
Realizzato nel [[1978]] a Bellariva, sulla riva destra dell'[[Arno]], sulla scia del fenomeno dei teatri tenda come spazi alternativi ai teatri tradizionali che da [[Roma]] si era diffuso in tutta Italia, questo nuovo spazio si è imposto nel panorama culturale grazie a una programmazione promiscua.
 
Ristrutturato più volte, la sua ultima redazione, prima dell'attuale, risale a quella realizzata per rimediare ai danni provocati il 28 agosto 1989 da una tromba d'aria abbattutasi su Firenze.
A differenza di altre città, il Duomo non sorge nel mezzo del centro storico, ma in una zona decentrata, più precisamente l'angolo nord-ovest. Tale scelta deriva sia dall'espansione della vecchia città altomedioevale, molto più piccola e quindi come segno di potere, sia perché vicino all'arcivescovado e costruito sopra una precedente chiesa sempre intitolata a Santa Maria. Il mantenimento, insieme a quello del complesso monumentale, è affidato fin dai tempi della sua costruzione all'[[Opera della Primaziale Pisana]].
 
Negli ultimi anni il teatro, dopo un periodo di chiusura, è stato interessato da un radicale intervento di riprogettazione che si è posto l'obiettivo non solo di risolvere i problemi di adeguamento alle vigenti normative di sicurezza, ma di risolvere gli aspetti di precarietà e di inserimento nel contesto urbano che avevano fino ad allora caratterizzato la struttura. Il nuovo spazio, inaugurato finalmente nel [[2002]], pur richiamando lo spirito del teatro Tenda che ormai è entrato a pieno titolo nella memoria della città, si connota come un intervento contemporaneo capace di esprimere forme e funzionalità contemporanee.
[[File:Pisa Campo Miracoli.jpg|thumb|250px|right|Da sinistra: il battistero, il duomo e il campanile]]
[[File:Piazza dei Miracoli dalla torre.JPG|thumb|250px|right|Veduta del Duomo e del Battistero dalla Torre Pendente]]
 
==Struttura==
== Storia e dove si trova il Duomo. ==
[[File:Steve vai at Saschall (Florence).jpeg|thumb|[[Steve Vai]] durante un concerto al Saschall]]
Le edificazioni nella piazza non nascono nel medioevo. Sappiamo infatti che fu utilizzata già dal periodo etrusco e sicuramente in quello romano. Infatti l'[[Auser (fiume)|Ozzeri]] scorreva a ridosso della parte nord, mentre ad est si trovava un porto fluviale. L'intera area era un declivio verso, appunto, l'area portuale. Di epoca romana sono state ritrovate le fondamenta e parti di mosaico pavimentale di due [[domus]] nell'area tra la Cattedrale e il Campo Santo.
Il teatro si articola in tre corpi distinti. Il primo con il [[foyer]] e la sala conferenze, di forma trapezoidale e aperto con un loggiato verso il fiume: è una struttura metallica che richiama una tettoia industriale e contiene il doppio volume del foyer, mentre nei volumi al piano terra sono ricavati la biglietteria, il guardaroba e la caffetteria; il volume del primo piano è destinato alla sala conferenze (200 posti).
Successivamente la piazza si trasforma dall'uso civile a quello sacro, probabilmente con la caduta dell'[[Impero Romano]] di Occidente e la contrazione della civitas. È forse in questo periodo che il terreno viene approssimativamente appianato. Al [[Età longobarda|periodo longobardo]] risalgono numerose sepolture su tutto il piazzale.
In epoca [[Alto medioevo|altomedioevale]] fu edificata una chiesa, intorno al X secolo, che si suppone fosse intitolata a Santa Maria. Tale chiesa era dotata di un battistero a sé stante. Recenti scavi archeologici hanno mostrato come tale chiesa effettivamente sia esistita, ma mai completata. Un edificio di forma ottogonale le cui fondamenta si conservano all'interno del chiostro del Campo Santo, che era ritenuto essere il battistero di questa prima cattedrale è stato invece fatto risalire al XIV secolo e quindi facente parte del Campo Santo stesso in una delle sue differenti fasi di costruzione.
 
Il secondo corpo costituisce la vera e propria memoria del vecchio teatro Tenda: una grande tensostruttura in tessuto speciale, impostata su pareti laterali di varia altezza e fissata al centro su quattro [[pilastri]] reticolari, copre la grande platea pavimentata in calcestruzzo e che presenta un palcoscenico soprelevato di 1,20 metri. Un terzo corpo di fabbrica, il più piccolo, sul fronte che guarda verso il fiume ospita al piano inferiore i servizi igienici per il pubblico, le centrali tecnologiche e i locali per il servizio ristorazione e [[catering]]; al piano superiore, invece, sono ricavati i camerini per gli artisti e per il personale di servizio e i servizi igienici di pertinenza.
La piazza per come la conosciamo inizia ad avere forma nel [[1063]] ([[1064]] secondo il [[Capodanno pisano|calendario in stile pisano]] vigente all'epoca) quando viene fondato il nuovo duomo della città intitolato a Santa Maria Maggiore. All'epoca la zona rimaneva al di fuori delle [[Mura di Pisa|mura]] per le quali era previsto un ampliamento realizzato poi nel [[1156]] dal console [[Cocco Griffi]]. Tre anni prima delle mura inizia anche la costruzione del nuovo Battistero, stavolta posto di fronte alla chiesa e con un diametro pari alla larghezza della facciata del duomo. La porta d'accesso delle mura è la [[Porta del Leone]], che si configura come uno dei principali punti d'accesso alla città: tale porta è aperta nell'angolo nord ovest della piazza in una piccola area maggiormente fortificata e protetta da tre torri: [[Torre di Santa Maria (Pisa)|Santa Maria]], [[Torre del Leone|del Leone]] e [[Torre di Catallo|di Catallo]]. Nel 1173 si inizia la costruzione del campanile. Verso la fine di questo secolo si inizia anche la costruzione della residenza dei [[Canonico|canonici]] a sud del campanile, chiudendo così la piazza sul lato est.
La piazza viene poi delimitata a sud dall'edificio dello Spedale Nuovo di Santo Spirito nel [[1257]] ed a nord, a ridosso delle mura, dal Campo Santo ([[1277]]).
 
==Programmazione==
Il volto della piazza cambia profondamente durante il dominio [[Medici|mediceo]] della città: la Porta del Leone viene chiusa per sempre e l'area davanti a tale accesso viene concessa alla comunità ebraica per il loro cimitero; viene aperta una nuova porta chiamata, per l'appunto, [[Porta Nuova (Pisa)|Porta Nuova]] sul lato ovest della piazza lungo la strada davanti all'ospedale; quest'ultimo viene totalmente modificato in stile fiorentino, perdendo ogni connotazione gotica originale.
[[File:Fabri FIbra Tradimento.jpg|thumb|[[Fabri Fibra]] al Saschall nel 2006]]
Dai concerti di musica pop e rock (si pensi solo ad alcuni nomi che si sono esibiti qui negli anni ottanta: [[Fabrizio De André]] e la [[Premiata Forneria Marconi]], [[Franco Battiato|Battiato]] e [[Vasco Rossi]], [[Claudio Baglioni|Baglioni]] e [[Roberto Vecchioni|Vecchioni]], [[Pino Daniele]], [[Gianna Nannini]], [[Ivano Fossati]], i [[Litfiba]], gli [[Skiantos]], [[Francesco Guccini]], [[Lucio Dalla]] e [[Francesco De Gregori]], [[Vasco Brondi]], [[Valerio Scanu]], [[Antonello Venditti]], [[Renato Zero]], [[Gianni Morandi]], [[Luca Carboni]], [[Emma Marrone|Emma]] nel [[2012]], e poi artisti stranieri come [[Bob Geldof]], [[Level 42]], [[Simply Red]], [[Beady Eye]], [[Matt Bianco]], [[Steve Vai]]) a quelli che hanno aperto Firenze alla [[musica afroamericana]], che hanno fatto conoscere le nuove tendenze del [[jazz]], la musica di ricerca e la musica creativa e infine la [[fusion]] contemporanea.
 
Eppure già nei suoi primi mesi di vita lo spazio si apriva anche al teatro drammatico con un evento eccezionale, ''La ballata dei 14 giorni di Masaniello'', frutto della collaborazione del giovane gruppo di ''Pupi e Fresedde'' diretto da [[Angelo Savelli]] e il famoso ''Bread and Puppet'' di [[Peter Schumann]]. Da qui anche un'intensa attività teatrale legata a tanti nomi fra i quali [[Dario Fo]] e [[Franca Rame]], e ancora la [[danza]] con [[Liliana Cosi]] e [[Marinel Stefanescu]] e infine il [[cabaret]] e gli spettacoli di comici che poi avrebbero dominato la scena italiana degli ultimi decenni(dagli storici [[Roberto Benigni]], [[Paolo Hendel]], [[David Riondino]], [[Carlo Isola]], i [[Gemelli Ruggeri]], [[Stefano Bicocchi|Vito]], [[Daniele Trambusti]], ai più recenti [[Leonardo Pieraccioni]], [[Giorgio Panariello]] e [[I Fichi d'India]]).
Durante tutto il periodo mediceo e lorenese in seguito furono edificati diversi edifici negli spazi liberi: venne costruito un altro edificio dei canonici a nord del campanile e quello a sud venne ampliato con la [[chiesa di San Ranierino]]; il campanile stesso fu circondato da un muretto di collegamento tra i due edifici vicini; a ovest del Battistero vi era la casa dell'ortolano e il recinto del suo orto; sempre ad ovest, adiacente alle mura, c'era la Dogana, essa pure con il suo piccolo orto; a nord, tra il Campo Santo e la porta del Leone vi era la casa del becchino. Altri piccoli edifici sorgevano poi nell'area a sud della Cattedrale.
A completare un'importante presenza culturale nella città sono da ricordare anche i convegni politici e le feste etniche (per esempio gli omaggi all'[[Irlanda]] e a [[Cuba]]), manifestazioni come [[FirenzeGioca]] o incontri eccezionali come quello del maggio [[1999]] con il [[Dalai Lama]].
 
Sede nel [[2010]] del primo congresso di [[Sinistra Ecologia Libertà]].
Dopo l'intervento di [[Alessandro Gherardesca]], che contribuì alla formazione della piazza per come si presenta oggi, alla fine del XIX secolo si decise un ripristino alle condizioni originali: pian piano vennero abbattuti tutti gli edifici sorti durante il dominio mediceo-lorenese dando così respiro alla piazza.
 
Le ultime modifiche che vi sono state apportate si hanno solo all'inizio del XX secolo durante l'epoca [[Fascismo|fascista]] con il monumento alla [[Lupa capitolina|Lupa di Roma]] nel pratino a nord del campanile, i diciassette cipressi piantati lungo l'estremità est della piazza in memoria di altrettanti militanti fascisti deceduti e l'apertura di due portelli ai fianchi di Porta Nuova.
 
Nel 2007 è stato inoltre affidato, in conclusione ad una gara internazionale svoltasi in due fasi, a [[David Chipperfield]] il più importante progetto dei 19 contenuti all'interno del [[PIUSS]], riguardante l'area adiacente dell'[[ospedale Santa Chiara]]. La realizzazione è prevista entro il 2015.
 
==Monumenti==
La disposizione dei monumenti, sebbene edificati in diverse epoche, non è casuale: essi fanno parte di uno stesso progetto che includeva fin dall'inizio la chiesa, il battistero e il campanile secondo uno schema ben preciso. Quale esso fosse è ancora oggetto di studi: alcuni ci ritrovano costellazioni, altri invece riferimenti alla latitudine e longitudine. Diversamente invece Campo Santo e Spedale di Santo Spirito che furono costruiti come "cornice" alla piazza per assolvere ad alcuni obblighi.
 
[[File:Piazza dei Miracoli.jpg|thumb|center|450px|Dettagli architettonici]]
=== Duomo ===
{{vedi anche|Duomo di Pisa}}
[[File:Pise Duomo.jpg|thumb|Complesso]]
[[File:PisaDuomoSunset20020322.JPG|thumb|Il Duomo al tramonto]]
[[File:Piazza dei Miracoli incisione 500.jpg|thumb|La piazza in un'incisione ottocentesca<ref>Francesco Fontani, ''Viaggio pittorico della Toscana'', Firenze, Vincenzo Batelli e C., 1827.</ref>]]
Il cuore del complesso è la [[Primaziale]]. Fondata nel [[1063]] e dedicata a Santa Maria Assunta, ma inizialmente nota come Santa Maria Maggiore, è una chiesa a cinque navate col transetto a tre navate, architettonicamente è composta da tre basiliche (corpo centrale e i due transetti). Non è consacrata come basilica (l'unica basilica di Pisa è [[Basilica di San Pietro Apostolo|San Piero a Grado]]). Essa è anche il [[Duomo]] di Pisa, essendone la chiesa principale e sede arcivescovile, quindi una [[Cattedrale]].
Nel caso particolare di Pisa, essendo stato conferito il titolo di [[Primate (ecclesiastico)|Primate]] di [[Corsica]] e [[Sardegna]] all'arcivescovo [[Dagoberto da Pisa|Daiberto]] da [[Papa Urbano II]] nel [[1092]], il Duomo di Pisa è una Primaziale. Tale onorificenza, rimane oggi soltanto formale.
 
Cominciata nel [[1063]] dall'architetto [[Buscheto|Busketo]], ha dato origine al distintivo stile [[Romanico pisano]]. La ricchissima decorazione comprende marmi multicolori, mosaici (importantissimo quello del catino absidale, eseguito da varie maestranze fra cui [[Cimabue]]) e numerosi oggetti di bronzo provenienti dal bottino di guerra, fra cui il [[Grifone (mitologia)|Grifone]] utilizzato come [[acroterio]] est del tetto. Gli archi a profilo acuto fanno riferimento ad influenze [[Musulmano|musulmane]] e del meridione d'Italia, soprattutto la seconda [[Abbazia di Montecassino]]
 
Le porte sulla facciata in [[bronzo]] massiccio furono fuse da vari artisti riconducibili alla scuola di [[Fra Domenico Portigiani]] nel XVII secolo. Esse vengono a sostituire le originali porte distrutte dall'incendio che devastò gran parte dell'interno della chiesa nel [[1595]]. L'unica porta originale salvatasi è la cosiddetta ''Porta di San Ranieri'', situata di fronte al campanile: essa venne fusa intorno al [[1180]] da [[Bonanno Pisano]].
 
L'interno è rivestito di marmi bianchi e neri, ha un soffitto a cassettoni dorati e alcuni affreschi. Fu ampiamente ridecorato dopo l'incendio del 1595, che distrusse la maggior parte delle opere medievali; furono aggiunti allora gli altari laterali e i grandi dipinti lungo le pareti delle navate laterali.
 
L'impressionante [[mosaico]] absidale del [[1302]], del Cristo in Maestà, affiancato dalla [[Maria, madre di Gesù|Vergine]] e da [[San Giovanni Evangelista]], generalmente attribuito a [[Cimabue]] (ma che fu autore solo del San Giovanni), sopravvisse comunque all'incendio. La cupola in [[legno strutturale]], all'intersezione della navata e del transetto, dall'inusitato profilo ellittico, fu decorata da [[Riminaldi]] con l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine''. La leggenda vuole che [[Galileo]] abbia formulato la sua teoria sull'''isocronismo del [[pendolo]]'' guardando l'oscillazione del lampadario per incenso che scendeva dal soffitto della navata.
Il lampadario presente tutt'oggi, noto come [[Lampada di Galileo]], non è quello che vide all'epoca lo scienziato, ma risale a qualche anno dopo. L'originale lampada, molto più piccola e semplice (e che quindi poteva oscillare col vento), è oggi presente nel Campo Santo all'interno della cappella Aulla. Le impressionanti colonne granitiche in stile corinzio fra la navata e l'abside provengono dalla moschea di [[Palermo]], bottino della battaglia nella ''Cala'' dai Pisani nel [[1063]].
 
Il [[pulpito del Duomo di Pisa|pergamo]], capolavoro di [[Giovanni Pisano]] (1302-1310), sopravvissuto all'incendio, fu però smontato durante i lavori di restauro e non fu rimontato fino al [[1926]]. Mostra nove scene del [[Nuovo Testamento]], in formelle convesse, e si articola con grande libertà nello spazio, costituendo un progresso formale notevolissimo rispetto ai pergami[[pulpito del Duomo di Siena|di Siena]] e [[Pulpito del Battistero di Pisa|del Battistero di Pisa]], opera di [[Nicola Pisano]], padre di Giovanni. Non essendoci documentazione di come fosse il pergamo prima dello smantellamento, esso è stato ricostruito in una posizione diversa da quella originaria e, sicuramente, con le parti non nello stesso ordine e orientamento di come era stato pensato.
 
L'edificio, come la torre campanaria, è sprofondato percettibilmente nel suolo, e alcuni dissesti nella costruzione sono ben visibili, come le differenze di livello tra la navata di Busketo e il prolungamento ad opera di [[Rainaldo]] (le campate verso ovest e la facciata).
 
<gallery>
Image:Pisa Duomo middledoor01.jpg|Lunetta sovrastante la porta centrale, raffigurante la Beata Maria di Giuseppe Modena da Lucca
Image:Pisa.Duomo.apsis01.jpg|Abside con mosaico
Image:Pisa.Duomo.ceiling01.jpg|Soffitto a cassettoni
Image:Pisa.Duomo.pulpit.Pisano01.jpg|Pergamo
</gallery>
 
===Battistero===
[[File:Battistero Piazza del Duomo, Pisa.jpg|thumb|Battistero]]
{{vedi anche|Battistero di San Giovanni (Pisa)}}
Il [[Battistero]], dedicato a [[San Giovanni Battista]], s'innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo. L'edificio fu iniziato a metà del [[XII secolo]]: "[[1153]] Mense Augusti fundata fuit haec..." (Nel mese di Agosto 1153 fu fondata...). Sostituisce un precedente battistero, più piccolo, che si trovava a nord della Cattedrale. Fu costruito inizialmente in stile [[Architettura romanica|romanico]] da [[Diotisalvi]] e nella struttura originaria, voleva essere un misto tra l'[[Anastasis]] del [[Basilica del Santo Sepolcro|Santo Sepolcro in Gerusalemme]] e la [[Cupola della Roccia|Moschea d'Omar]], sempre in Gerusalemme e ritenuta all'epoca il [[Tempio di Salomone]]. Presenta una curiosa cupola troncoconica, come quella della chiesa degli [[Ospitalieri]] a Pisa, che copre solo il giro interno di pilastri (la tecnica costruttiva per una cupola emisferica o poligonale di grandi dimensioni, come a Firenze, era quasi ignota): originariamente la parte superiore era aperta lasciando un osculo, ma a differenza del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], da cui entrava la pioggia per andare a riempire la fonte battesimale, qui era solo simbolico, dato che il fonte è privo di scarichi per l'acqua. In epoca posteriore la cupola fu mascherata da un'altra calotta emisferica e l'osculo fu chiuso. Rimase incompiuto fino al [[XIV secolo]], quando la loggia, il piano superiore e la cupola furono terminati in stile [[Architettura gotica|gotico]] da [[Nicola Pisano]] e il figlio [[Giovanni Pisano|Giovanni]], modificando quindi il progetto di Diotisalvi. La struttura è fortemente simbolica, infatti al suo interno presenta: 12 colonne come il numero degli apostoli; una fonte battesimale a 8 lati, numero che indica il giorno non creato, posta su 3 scalini, a simbolo del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. È il più grande [[battistero]] in Italia: la sua circonferenza misura 107.25 m.
 
L'interno, sorprendentemente semplice e privo di decorazioni, ha inoltre una eccezionale [[acustica]] (è famoso in tutto il mondo l'eco che si forma e che ricorda il suono dell'organo). Spicca il pergamo, scolpito fra il [[1255]] e il [[1260]] da [[Nicola Pisano]]. Le scene sul pergamo e specialmente la figura dell'Ercole nudo e di Marina (nel bassorilievo con i 3 magi) mostrano bene come l'influsso classico rendesse Nicola una precursore del [[Rinascimento]].
 
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Image:Pisa.Baptistery.font01.jpg|Fonte battesimale di Guido Bigarelli da Como
Image:Pisa.Baptistery.pulpit01.jpg|Pergamo di Nicola Pisano
Image:Pisa.Baptistery.stained01.jpg|Vetrate
Image:Pisa.Baptistery.tomb.jpg|Tomba
</gallery>
 
===Campanile===
[[File:Torre di Pisa.jpg|thumb|right|200px|Il campanile]]
{{vedi anche|Torre pendente di Pisa}}
La cosiddetta Torre di Pisa è la più famosa torre pendente del mondo, oltre a un monumento universalmente noto. Iniziata nel [[1173]], cominciò a inclinarsi sul lato prima che fosse completato il terzo ordine ([[1274]]), per via del suolo di limo sabbioso sul quale poggiano le fondazioni poco profonde, di solo tre metri. La costruzione continuò comunque fino al completamento nel [[1350]], quando fu ultimata la cella campanaria e vi furono poste le sette campane, essendo la torre il [[campanile]] della cattedrale. Sei degli otto piani sono circondati da una loggetta con archi a tutto sesto, che riprendono il motivo della facciata della cattedrale. L'altezza è di circa 56 metri (nella parte di contropendenza), la pendenza di circa cinque metri rispetto alla verticale nel punto più alto. In seguito ai restauri della fine del Novecento, che ne hanno assestato la pendenza, è stata riaperta al pubblico, seppure con un accesso limitato e controllato.
 
Non si conoscono con esattezza i vari architetti che hanno lavorato al campanile. Per anni era stato attribuita a [[Bonanno Pisano]], negli stessi anni autore delle porte bronzee del Duomo, ma studi recenti confutano questa ipotesi e la attribuiscono piuttosto a [[Diotisalvi]], già autore del Battistero. Pare altresì che la cella campanaria sia stata opera di [[Giovanni Pisano]] nelle vesti, stavolta, di capomastro dell'[[Fabbriceria|Opera]].
 
=== Campo Santo ===
{{vedi anche|Camposanto monumentale di Pisa}}
[[File:Pisa.Camposanto01.jpg|thumb|left|250px|Campo Santo]]
Il Campo Santo, noto anche come '''Camposanto monumentale''' o '''Camposanto vecchio''', si trova al limite nord della Piazza. Si tratta essenzialmente di un [[cimitero]] cinto da mura. Si dice, secondo uno schema di ''leggenda di fondazione'' tipica di altri edifici simili in tutta [[Europa]], che il Campo Santo sia nato intorno ad uno strato di terra portato dalla [[Terrasanta]] via nave dopo la [[Terza Crociata]] dall'arcivescovo [[Ubaldo Lanfranchi]] nel [[XII secolo]].
 
La sua struttura, iniziata nel [[1278]] da [[Giovanni di Simone]], è quella di un [[chiostro]] oblungo in stile [[architettura gotica|gotico]] fiorito, che però non fu completato fino al [[1464]], a causa della crisi provocata della sconfitta pisana nella [[battaglia della Meloria]] avvenuta nel [[1284]]. Il muro esterno è composto di 43 archi ciechi con due porte.
 
I muri erano una volta [[affresco|affrescati]]: il primo affresco fu eseguito nel [[1360]], l'ultimo circa tre secoli più tardi. Le ''Storie dell'Antico testamento'' di [[Benozzo Gozzoli]] (XV secolo) si trovavano nella galleria nord, mentre quella sud era famosa per le ''Storie della Genesi'' di Piero di Puccio (fine del XV secolo). L'affresco più interessante è il realistico [[Trionfo della Morte (Buffalmacco)|Trionfo della Morte]], opera di [[Buonamico Buffalmacco]].
 
Il 27 luglio [[1944]] una scheggia di bomba [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleata]] provocò un inizio di incendio il quale, non potendo essere spento rapidamente a causa delle cisterne sotto vigilanza militare, fece scaturire un vero e proprio incendio che bruciò le travi in legno del tetto del Campo Santo il quale collassò arrecando ingenti danni alle opere custodite. Il piombo della copertura del tetto, fuso dal calore, danneggiò gli affreschi in modo gravissimo. Dal 1945 ad oggi sono ancora in corso lavori di restauro, che fra l'altro hanno portato al recupero delle preziose [[sinopie]] oggi esposte nel [[Museo delle Sinopie (Pisa)|Museo delle Sinopie]], situato nell'antico ospedale del XIII secolo a sud della piazza.
 
===Altri edifici===
Il complesso monumentale della piazza comprende altri tre edifici di particolare importanza.
 
L''''ex-Spedale di Santo Spirito''', edificato probabilmente sotto la direzione di Giovanni di Simone nel [[1257]] fu voluto da papa Alessandro. La struttura rettangolare fu creata per chiudere a sud la piazza. Pesantemente modificato negli anni, soprattutto durante il periodo di dominazione medicea, durante il quale vennero a perdersi le connotazioni gotiche, è arrivato fino a noi come parte dell'attuale ospedale di Santa Chiara.
Alcune aree dell'antico ospedale sono state date in gestione a terzi: una parte per anni è stata utilizzata da un istituto di credito locale, mentre un'altra, quella centrale, fu restaurata e parzialmente ripristinata nella sua forma originale per accogliere il [[Museo delle sinopie]] ([[1979]]). Internamente sono ancora visibili le pareti dipinte a righe orizzontali bianche e nere, richiamando i marmi degli edifici sacri in romanico pisano, e le nicchie al pian terreno. La struttura superiore, che all'epoca dell'ospedale era in legno e serviva ai medici per assistere a distanza i malati di peste, chiaramente non esiste più. Del soffitto pre-restauri è rimasto solo un piccolo pezzo, il resto fu rifatto in stile moderno.
 
L'edificio che chiude la piazza ad est ha una storia molto complessa. Nato come residenza dei canonici del Duomo nel XII secolo conserva ben poco di questo periodo, essenzialmente una struttura a torre che oggi fa parte dell'angolo sud-est dell'edificio stesso e che reca nella sua pianta bassa delle volte affrescate con Gesù Cristo e i simboli degli evangelisti.
Varie furono le modifiche e le espansioni fatte negli anni, tra le quali l'aggiunta della chiesetta di San Ranierino (poi demolita nel XIX secolo) e, nel XVII secolo, la trasformazione dell'edificio in seminario diocesano. Nel 1784, col trasferimento del seminario, il palazzo passò a mani private diventando un'accademia di belle arti. Nel 1887 infine l'edificio tornò ad una gestione religiosa divenendo un convento di suore di clausura. Infine, nel 1989, il palazzo fu acquistato dall'[[Opera della Primaziale Pisana|Opera del Duomo]] per trasformarlo definitivamente in [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museo]], in modo da poter raccogliere le opere d'arte che fino ad allora erano custodite nei magazzini della [[fabbriceria]].
 
L'ultimo edificio di interesse si trova nel lato nord-est lungo le mura, a continuazione del Campo Santo, e si tratta del '''palazzo dell'[[Opera della Primaziale Pisana|Opera del Duomo]]'''. Tale edificio, anch'esso molto modificato nei secoli, conserva parti antiche unite a moderne. È visitabile solo in piccola parte, essendo tutt'oggi adibito ad abitazioni private e uffici amministrativi. Alcune parti sono però visibili al pubblico nell'atrio dell'ingresso principale, dove è possibile vedere una pianta del complesso datata 1917 assieme ad alcune foto d'epoca, nel bookshop e nella biglietteria. Sono ancora visibili parti di affreschi o bozzetti sulle pareti e qualche bassorilievo, oltre alla struttura muraria originaria.
 
<gallery>
File:Spedale Santo Spirito.jpg|L'ex-Spedale di Santo Spirito, oggi in parte Museo delle Sinopie
File:Pisa-vista01.jpg|Il Palazzo dell'Opera del Duomo
File:Pisa, museo dell'opera del duomo.JPG|Museo dell'Opera del Duomo
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===Altro===
La Piazza del Duomo è chiusa a nord e ovest dalle [[mura di Pisa|mura medievali]] con la [[Torre di Santa Maria (Pisa)|Torre di Santa Maria]], la [[Porta del Leone]], la [[Torre di Catallo]] e [[Porta Nuova (Pisa)|Porta Nuova]], mentre il lato sud è occupato dalla lunga struttura dell'antico Spedale di Santo Spirito, oggi parte degli Spedali Riuniti di Santa Chiara e ospita tra l'altro il [[Museo delle sinopie]]; accanto al campanile si trova il [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museo dell'Opera del Duomo]].
 
La lupa di Roma fu messa nel pratino tra il campanile e il palazzo dell'Opera del Duomo nel [[1926]] in occasione della visita di [[Benito Mussolini|Mussolini]] a Pisa.
 
La monumentale fontana che accoglie all'ingresso della piazza da Via Santa Maria è opera di Giuseppe Vaccà (basamento e fontana) e di [[Giovanni Antonio Cybei]] (il gruppo marmoreo dei putti che reggono gli stemmi di Pisa e dell'[[Opera della Primaziale Pisana|Opera]]).
 
Vicino alla porta di San Ranieri si trova una colonna che sorregge un vaso di foggia Romana. Esso era una volta un monumento molto più grande e prezioso, simbolo del potere imperiale. Secondo la leggenda infatti il vaso, che riporta una scena [[Bacco|bacchica]], era ritenuto il vaso del ''"talento che Cesare imperatore diede a Pisa con lo quale si misurava lo censo che a lui era dato"''. Il monumento, creato da [[Lupo di Francesco]] nel [[1320]], era composto da una base attica sulla quale poggiava una colonna di [[Porfido rosso antico|porfido rosso]]. Sopra tale colonna, a sua volta poggiava un capitello composito che sorregeva un abaco sagomato recante l'iscrizione commemorativa del monumento. Infine, sopra l'abaco, era posto un leone in marmo il quale reggeva sulla schiena una piccola colonna con sopra il vaso del talento. Tale vaso era chiuso da un coperchio sormontato da una statuetta.
Dopo l'incendio in Duomo del [[1595]] l'opera fu smantellata e poi sostituita da una versione semplificata con una colonna in granito e una copia del vaso Romano.
Attualmente la colonna in porfido rosso si trova nel Campo Santo, il leone in marmo è usato come basamento di un leggio nel Battistero, mentre il vaso originale è nei magazzini dell'Opera del Duomo.
 
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File:PISA by creactions.jpg|La fontana dei putti
File:Pisa Leone.JPG|Il leone etrusco sulle mura
File:DSCN3851r.jpg|Vaso "del talento"
File:DSCN3784r.jpg|Lupa capitolina
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==Collegamenti==
La Piazza del Duomo dista poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di [[Stazione di Pisa San Rossore|Pisa San Rossore]]. È facilmente raggiungibile anche dalla stazione di [[Stazione di Pisa Centrale|Pisa Centrale]], attraverso la linea di autobus 4, nonché dall'[[Aeroporto internazionale Galileo Galilei|aeroporto cittadino]], attraverso la linea di autobus "''LAM''<ref>Linea ad Alta Mobilità.</ref> Rossa".
 
==Note==
<references />
 
==Voci correlate==
* [[TorreTeatri di PisaFirenze]]
* [https://www.tuscanyhall.it/ Sito ufficiale Tuscanyhall]
*[[Romanico pisano]]
*[[Arcidiocesi di Pisa]]
*[[Piazze di Pisa]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Piazza dei MiracoliSaschall (PisaFlorence)}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.cultura.toscana.it/spettacolo/teatri/firenze/teatro_saschall_firenze.shtml|Scheda della Regione Toscana}}
*[http://www.opapisa.it/ L'Opera della Primaziale pisana, che gestisce il complesso monumentale e la piazza]
*[http://www.hvweb.net/it/foto360/toscana/ Foto panoramica interattiva ad alta risoluzione a 360° di Piazza dei Miracoli - virtual tour] di Hans von Weissenfluh
 
{{Varlungo}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{portale|Firenze|teatro}}
{{Portale|Patrimoni dell'umanità|Toscana}}
 
[[Categoria:PatrimoniTeatri dell'umanitàdi d'ItaliaFirenze|Tuscanyhall]]
[[Categoria:Piazze di Pisa|Miracoli]]