Renato Brunetta e Raffaello Tonon: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
|nome = Renato Brunetta
|immagine = Brunetta2009.jpg
|carica = [[Dipartimento per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione|Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione]]
|mandatoinizio = [[8 maggio]] [[2008]]
|mandatofine =
|presidente = [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore = [[Luigi Nicolais]]
|successore =
|partito = [[Il Popolo della Libertà|PDL]]
|}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|istituzione=Camera
| nome = Renato Brunetta
| immagine =
| dimensione =
| luogo_nascita= Venezia
| data_nascita= {{Calcola età|1950|5|26}}
| titolo = laureato in Scienze Politiche ed Economiche
| professione = Professore Ordinario di Economia, [[Politico]]
| partito = [[Popolo della Libertà]]
| legislatura = [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
| gruppo_parlamentare = Popolo della Libertà
| coalizione = con [[Lega Nord]] e [[MpA]]
| circoscrizione = VIII (VENETO 2)
| incarichi =
* Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e l'innovazione ([[Governo Berlusconi IV]])
* Membro della XIII Commissione (Agricoltura) (sostituito da Renato Farina)
|sito = http://www.camera.it/cartellecomuni/leg16/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d302875&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=d302875&Nominativo=BRUNETTA%20Renato
}}
{{Bio
|Nome = RenatoRaffaello
|Cognome = BrunettaTonon
|Sesso = M
|LuogoNascita = VeneziaMilano
|GiornoMeseNascita = 2620 maggioottobre
|AnnoNascita = 19501979
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = economistapersonaggio televisivo
|Attività2 = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Raffaello Tonon.jpg
}}
|Didascalia = Raffaello Tonon nel 2018
Ricopre oggi la carica di Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione.
}}
 
È opinionista, conduttore radiofonico, televenditore sulle reti [[Mediaset]] e piccole emittenti locali, e consulente per l'Accademia di moda di Milano Fashion Uptodate. È noto anche per il suo tono di voce, che risulta particolarmente grave sin dalla giovane età{{sf}}.
== Infanzia ==
Figlio di un [[venditore ambulante]] e ultimo di tre fratelli, Renato Brunetta si forma umanamente nell'''humus'' del proletariato [[Venezia|veneziano]],<ref>{{Cita news|autore=[[Aldo Cazzullo]]|url=http://www.corriere.it/politica/08_giugno_15/intervista_brunetta_con_tremonti_sfida_tra_geni_01e4a690-3ab0-11dd-b42b-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta: io ministro ma vendevo gondolette|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=15|mese=6|anno=2008|accesso=26-09-2009}}</ref> dal quale, già da ragazzino, inizia a distinguersi culturalmente, coltivando di propria iniziativa studi classici nei quali eccelle, nonostante un ''gap'' sociale paresse differenziarlo dai compagni del [[Liceo Foscarini]], come egli stesso racconta:
{{quote|Sono orgoglioso di essere figlio di gente povera. Figlio della Venezia popolare. [...] E andavo a lavorare con mio padre, venditore ambulante di ''gondoete'', gondole di plastica nera. [...] E lì, sui marciapiedi di [[Cannaregio]], ho imparato tutto. Il lavoro, il sacrificio. Vivevamo in nove in novanta metri quadri, con i miei due fratelli, mia zia vedova e i suoi tre figli. E comunque a casa mia non c'era un libro. Cominciai a studiare il greco di notte, di nascosto. Così ho dato l'esame per passare al Foscarini. Il figlio dell'ambulante, il piccolino, al liceo dei ''siori''. Alla maturità fui il primo della classe.<ref>Citato in [[Giovanni Floris]], ''La fabbrica degli ignoranti. La disfatta della scuola italiana'', Milano, Rizzoli, 2008, p. 170. ISBN 9788817024860</ref>}}
 
== Attività accademicaBiografia ==
Si laurea in [[Scienze_politiche|Scienze politiche ed economiche]] presso l'[[Università degli Studi di Padova]] il [[2 luglio]] [[1973]]. Inizia la sua carriera accademica presso lo stesso ateneo ricoprendo vari incarichi: dal 1973 al [[1974]] è assistente alle esercitazioni nei corsi di "Teoria e politica dello sviluppo" (Facoltà di Scienze Politiche) e di "Economia applicata" (Facoltà di Statistica). Nell'anno accademico [[1977]]-[[1978|78]] è professore incaricato dell'insegnamento di Economia e politica del lavoro (Facoltà di Scienze Politiche).
 
Già studente di giurisprudenza, fu notato da [[Maurizio Costanzo]]<ref name="Fattoria">{{Cita news|autore=Maria Volpe|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/31/ultimo_fenomeno_Tonon_conte_antidivo_co_9_050531016.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091116113613/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/31/ultimo_fenomeno_Tonon_conte_antidivo_co_9_050531016.shtml|titolo=L'ultimo fenomeno tv, Tonon il "conte" antidivo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=31|mese=5|anno=2005|pagina=39|accesso=30 novembre 2009|cid=|urlmorto=sì|dataarchivio=16 novembre 2009}}</ref>, che lo volle fra gli ospiti fissi del suo '' [[Maurizio Costanzo Show]]'' e in seguito nel cast di '' [[Buona Domenica]]''.
Nel [[1981]]
accede, tramite il giudizio di idoneità previsto dall'art. 49 del DPR 382/80, al ruolo di [[professore|professore associato]],
presentando
tre pubblicazioni.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Quel furbetto di Brunetta|rivista=L'Espresso|data=20-11-2008|numeo=46}}</ref><ref name="fittipaldi">{{cita web|titolo=Che furbetto quel Brunetta|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/che-furbetto-quel-brunetta/2049037|autore=Emiliano Fittipaldi|data=20-11-2008|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
Nel [[2005]] partecipa al [[reality show]] di [[Canale 5]] ''[[La fattoria (seconda edizione)|La fattoria]]'', venendo soprannominato ''Il Conte'', per i suoi modi eleganti rispetto a quelli degli altri concorrenti;<ref name = "Fattoria" /> e inoltre se ne aggiudica la vittoria con il 79% dei voti.<ref>{{Cita news|autore=[[Aldo Grasso]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/31/Sconfitte_tutte_false_ridanciane__co_9_050531020.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/31/Sconfitte_tutte_false_ridanciane__co_9_050531020.shtml|titolo=Sconfitte tutte le "false ridanciane"|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=31|mese=5|anno=2005|pagina=39|accesso=30 novembre 2009|cid=}}</ref> Nel [[2006]] è opinionista della terza edizione del reality e interpreta il conte Erba nella commedia ''[[Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me]]''. Nel [[2007]] conduce con [[Fanny Cadeo]] ''Sos Notte'', un nuovo talk-show di [[Alice Home TV]], sotto la direzione di Maurizio Costanzo.
Dal [[1982]] al [[1990]] è professore associato di Fondamenti di Economia presso il Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio (corso di Laurea di Urbanistica) dell'[[Università IUAV di Venezia|Istituto Universitario di Architettura di Venezia]].
Nel 2008 ha partecipato in qualità di ospite in una puntata del ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]''.
 
Nella stagione [[2008]]/[[2009]] è l'opinionista di punta delle varie trasmissioni Mediaset: è nel cast della terza edizione de ''[[La talpa (programma televisivo)|La talpa]]'' su [[Italia 1]], è ospite ricorrente di [[Barbara D'Urso]] nel suo ''[[Pomeriggio cinque]]'' e prende parte come opinionista fisso alla quarta edizione del reality ''[[La fattoria (quarta edizione)|La fattoria]]'', in cui per un paio di giorni ha il compito di "supervisionare" il lavoro dei contadini di quell'anno.<br>
Dal [[1991]] al [[1996]] è professore associato di Economia del Lavoro (Facoltà di Economia e Commercio) presso [[Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"|Tor Vergata]], dove ha ricoperto fino al 2009 (anno del suo pensionamento<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/02/04/visualizza_new.html_1681154395.html|titolo=Brunetta: prendo pensione da 3 mila euro|accesso=08-02-2010|data=04-02-2009}}</ref>) il ruolo di [[professore ordinario]] di Economia Politica.
 
Nel luglio 2009 Tonon è stato nominato [[assessore]] a ''Comunicazione, legalità e grandi eventi'' del comune di [[Campobello di Mazara]], in [[provincia di Trapani]], dal sindaco Ciro Caravà<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/29/star-della-fattoria-nuovo-assessore.html|titolo=Star della "Fattoria" nuovo assessore|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=29|mese=7|anno=2009|pagina=8|accesso=9 febbraio 2010|cid=}}</ref>, il quale però, vista la sua ingiustificata e totale assenza dalla vita amministrativa e politica dell'ente, ha deciso circa due mesi dopo di destituirlo<ref>{{Cita news|url=http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo461071.shtml?refresh_cens&fontsize=medium|titolo=Campobello di Mazara silura Tonon.|pubblicazione=[[TgCom]]|giorno=23|mese=9|anno=2009|accesso=22 marzo 2010}}</ref>.
== Attività editoriale ==
[[Editorialista]] de [[Il Sole 24 Ore]] e [[Il Giornale]], è autore di numerose pubblicazioni scientifiche in materia di economia del lavoro e relazioni industriali, con un [[H-index|indice H]] pari a 6.<ref>Cfr. {{cita web|url=http://delab.csd.auth.gr/~lakritid/ssearch.php?m=1&lan=1&tos=2&v=1&frop=1&sd=0&wtl=1&regc=it&query=renato+Brunetta&query2=&search=Search&sst=1&subj_all=1&st4=1&st5=1&st6=1&st7=1&ResPerPage=500&sp=1|titolo=Renato Brunetta|autore=QuadSearch|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
Nel [[2010]] è nel cast del programma pomeridiano '' [[Cuore di mamma (programma televisivo)|Cuore di mamma]]'' su [[Rai 2]] e, nello stesso anno, partecipa come concorrente a ''[[Ciao Darwin]]''. Nel [[2012]] partecipa come concorrente ad ''[[Avanti un altro!]]'', mentre dall'autunno [[2013]] fino alla primavera del [[2017]] è tutor di moda e bon ton nella trasmissione pomeridiana di Rai 2 ''[[Detto fatto]]'', condotta da [[Caterina Balivo]].
Fondatore e direttore della rivista ''Labour - Reviews of labour economics and industrial relations'', edita da ''Blackwell Publishing Ltd'' per il ''Centre for Economic and International Studies'' (CEIS) dell'[[Università degli studi di Roma Tor Vergata]] e la Fondazione Giacomo Brodolini di Roma. Ha curato insieme a [[Vittorio Feltri]] la collana ''Manuali di Conversazione Politica'' edita da ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' e ''Free Foundation''. È curatore della collana ''Manuali di Politica Tascabile'' edita da [[Il Giornale]] e ''Free Foundation''.
Nel [[2017]] diventa concorrente del ''[[Grande Fratello VIP (seconda edizione)|Grande Fratello Vip 2]]'', venendo eliminato poi nella serata finale. Dal mese di maggio dello stesso anno è ospite settimanale di [[Barbara D'Urso]] alla sua trasmissione ''[[Pomeriggio cinque]]''. Nel [[2018]] ha annunciato tramite social la conduzione di ''Pomeriggio Zeta'', uno dei programmi di [[Radio Zeta (emittente radiotelevisiva)|Radio Zeta]] (ricevibile in FM e sul canale 266 del digitale terrestre in tutta Italia), insieme a Susanna Scalzi e all'amico [[Uomini e Donne|Luca Onestini]], dal lunedì al venerdì dalle 15.
Sempre su Radio Zeta, da settembre 2018 conduce insieme a Luca Onestini il programma ''Proteina Zeta'', in onda dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17, e collabora in veste di social-corner al programma ''[[Password (programma radiofonico)|Password]]'', condotto da [[Mauro Coruzzi]] e da Nicoletta De Ponti su [[RTL 102.5]] dalle 17 alle 19.
 
== Attività politicaTelevisione ==
[[File:Brunettalega.jpg|thumb|200px|Brunetta con il Presidente della [[Provincia di Venezia]] [[Francesca Zaccariotto]]]]
 
* ''[[Maurizio Costanzo Show]]'' ([[Canale 5]], 2004) ''Ospite fisso''
Di formazione [[Partito Socialista Italiano|socialista]] collabora, in qualità di consigliere economico, con i governi [[Governo Craxi I|Craxi I]], [[Governo Craxi II|Craxi II]], [[Governo Amato|Amato]] e [[Governo Ciampi|Ciampi]].
* ''[[Buona Domenica]]'' ([[Canale 5]], 2004) ''Opinionista''
* ''[[La fattoria|La fattoria 2]]'' ([[Canale 5]], 2005) ''Concorrente''
 
== Filmografia ==
A 35 anni è co­ordinatore della commissione sul lavoro voluta dall'allora mi­nistro [[Gianni De Michelis]]; nel 1993, durante [[Mani Pulite]], fir­ma la proposta di rinnovamen­to del [[Partito Socialista Italiano|Psi]] di [[Gino Giugni]].<ref name="roncone">{{Cita news|autore=Fabrizio Roncone|url=http://www.corriere.it/politica/09_maggio_15/brunetta_roncone_roncone_a241fb98-4120-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta e l'amore per gli ultimatum: «Io non mi faccio mai intimidire»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=15|mese=5|anno=2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
*''[[Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me]]'', regia di [[Carlo Vanzina]] (2006)
Dal [[1983]] vive ininterrottamente sotto scorta<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo433051.shtml|titolo=Brunetta risponde all'Espresso|data=4-11-2008|accesso=26-6-2009|autore=Tgcom}}</ref> a causa del contenuto delle consulenze da lui prestate al [[Ministero del Lavoro]],<ref name="fittipaldi"></ref> che gli hanno valso l'interessamento da parte delle [[Brigate Rosse]].
 
Dal [[1985]] al [[1989]] ricopre la carica di Vicepresidente del Comitato Manodopera e Affari Sociali dell'[[OCDE]] ([[Parigi]]). Dal [[1983]] al [[1987]] è responsabile, presso il Ministero del Lavoro, di tutte le strategie per l'occupazione e la politica dei redditi. Nel 1989 contribuisce alla fondazione dell'associazione EALE (''European Association of Labour Economist''), diventandone il primo presidente ([[1989]]–[[1993]]).<ref>{{cita web|titolo=Past EALE Presidents|url=http://www.eale.nl/about%20eale/previous%20presidents.htm|autore=EALE|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
Nel [[1999]] entra a far parte dello schieramento di [[Forza Italia]] in qualità di deputato al [[Parlamento Europeo]]. È stato iscritto al [[Partito Popolare Europeo|gruppo europeo PPE-DE]], dove ha ricoperto l'incarico di Vicepresidente della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia, e ha ricoperto la carica di membro di varie delegazioni:
* delegazione alla commissione parlamentare mista UE-[[Croazia]];
* delegazione parlamentare mista UE-[[Turchia]];
* delegazione per le relazioni con la [[Cina|Repubblica popolare cinese]].
 
Tra i colleghi europarlamentari si piazza al 611<sup>mo</sup> posto per le presenze con una percentuale di assenteismo pari al 51,79%.<ref>{{cita web|url=http://www2.ansa.it/europarliament/news/2008-06-12_112238592.html|titolo=Parlamento UE: Brunetta assenteista|data=12-06-2008|accesso=26-06-2009|autore=Ansa}}</ref>
 
Nel [[2000]] è candidato a sindaco di Venezia per il [[Polo delle libertà]], venendo sconfitto dal candidato del centrosinistra [[Paolo Costa]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/20/brunetta-il-candidato-per-venezia.html|titolo=È Brunetta il candidato per Venezia|data=20-02-2000|accesso=21-01-2010|autore=Repubblica}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/30/venezia-sceglie-il-nuovo-doge-brunetta-costa-sul.html|titolo=Venezia sceglie il nuovo Doge Brunetta-Costa sul filo del voto|data=30-4-2000|accesso=21-01-2010|autore=Repubblica}}</ref>.
 
Rieletto al Parlamento Europeo nel [[2004]], ha concluso il mandato nell'aprile [[2008]]. Nella statistiche delle presenze all'Europarlamento risulta essere stato presente al 62.88% delle sedute.<ref>{{cita web|url=http://www.votewatch.eu/cx_parlamentar_voturi.php?euro_parlamentar_id=80&eps=22|titolo=European Parliament - BRUNETTA, Renato - Italy - votes|autore=VoteWatch.eu|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
Il [[21 novembre]] [[2005]] è eletto consigliere comunale a [[Bolzano]],<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2005/11/22/AZ4PO_AZ402.html|titolo=La carica dei 49 tra sorrisi e frecciate|pubblicazione=Alto Adige|giorno=22|mese=novembre|anno=2005|pagina=15|accesso=13-1-2010}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://www.comune.bolzano.it/prog/elezioni/com2005b/inc/consiglio.php3|titolo=Elezioni comunali 2005|autore=Comune di Bolzano|accesso=28-01-2010}}</ref> incarico dal quale si dimette dopo circa un mese.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2005/12/22/AZ1PO_AZ103.html|titolo=Senza Titolo|pubblicazione=Alto Adige|giorno=22|mese=dicembre|anno=2005|pagina=13|accesso=13-01-2010}}</ref>
 
Dal [[2007]] fino al novembre del [[2008]] è Vicecoordinatore Nazionale di [[Forza Italia]] e responsabile del ''Settore Programma''. Dal [[29 marzo]] [[2009]] – data del primo congresso nazionale – entra a far parte dei componenti della Direzione Nazionale del Popolo della Libertà.<ref>{{cita web|url=http://www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_16088.htm|titolo=Direzione Nazionale PdL: elenco dei componenti|data=30-06-2009|accesso=01-01-2010}}</ref>
 
Per la tornata amministrativa di [[marzo]] [[2010]] è candidato sindaco di [[Venezia]] per il PdL.
 
=== Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione (2008) ===
Viene nominato [[Ministro]] per la [[Pubblica amministrazione (ordinamento italiano)|Pubblica Amministrazione]] e l'[[Innovazione]] nel [[Governo Berlusconi IV|quarto governo Berlusconi]] nel 2008. In questo ruolo si mette in evidenza per aver detto di voler maggior trasparenza nell'amministrazione pubblica e per la sua azione contro i cosiddetti "fannulloni".
 
==== Il Decreto Brunetta (112/2008) ====
Il 25 giugno 2008 viene promulgato il Decreto Legge 112/2008, il così detto ''decreto anti-fannulloni''.<ref>{{cita web|titolo=D.L. 25 giugno 2008, n. 112, recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria"|url=http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08112d.htm|data=25-06-2008|accesso=26-06-2009}}</ref> A questo fanno seguito una serie di circolari attuative ed esplicative.<ref>{{cita web|url=http://www.fialstoscana.it/content.asp?Id=426|titolo=Legge 133 di conversione del Dlgs. 112 e le ultime circolari "Brunetta" su mobilità, assenze per malattia, legge 104|data=25-10-2008|autore=Sindacato FIALS - Regionale Toscana|accesso=26-06-2009}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://unamelalgiorno.wordpress.com/2008/07/18/decreto-legge-112-del-25-giugno-2008-%E2%80%9Cdecreto-brunetta%E2%80%9D-circolare-del-ministro/|titolo=Decreto Legge 112 del 25 giugno 2008 "Decreto Brunetta" circolare del ministro|data=18-07-2008|accesso=26-06-2009|autore=Sabino Berardino}}</ref>
 
L'articolo 71 disciplina la normativa delle assenze dei pubblici dipendenti. Prevede la decurtazione della retribuzione per ogni evento di malattia, a prescindere dalla durata, nei primi dieci giorni di assenza. Il terzo evento di malattia nell'anno solare e le assenze superiori a dieci giorni debbono essere giustificati con la presentazione all'amministrazione di un certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o dai medici convenzionati, in quanto parte del [[Ssn]]. Le amministrazioni dovranno inoltrare obbligatoriamente la richiesta di visita fiscale anche nel caso di assenza per un solo giorno.
 
Il Decreto Brunetta riceve le critiche dell'[[Associazione Volontari Italiani del Sangue|Avis]], che la considera una norma «devastante» e che penalizza la donazione di sangue. La legge 112 infatti toglie il diritto alla retribuzione aggiuntiva, legata alla contrattazione integrativa, ai lavoratori del settore pubblico che donano il sangue: «Il ministro Brunetta ha ormai lanciato l'esempio, ha fatto "cultura" equiparando la donazione di sangue con l'assenteismo».<ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=18675&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=|titolo=L'Avis: legge Brunetta devastante per le donazioni di sangue|pubblicazione=Il Messaggero|giorno=9|mese=6|anno=2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
==== La Legge Brunetta (15/2009) ====
Il 4 marzo 2009 viene promulgata la legge 15/2009, la così detta ''Legge Brunetta''.<ref>{{cita web|titolo=L. 4 marzo 2009, n. 15, in materia di "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti"|url=http://www.camera.it/parlam/leggi/09015l.htm|data=4-3-2009|accesso=26-06-2009}}</ref> Essa prevede,<ref>{{cita web|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/25/153996-ecco_cosa_prevede_legge_brunetta.shtml|titolo=Ecco cosa prevede la legge Brunetta|autore=Quotidiano.net|data=25-02-2009|accesso=26-06-2009}}</ref> tramite il ricorso a decreti delegati:
* una riforma degli ambiti della disciplina del rapporto di lavoro pubblico riservati alla contrattazione collettiva e di quelli riservati alla legge, con la semplificazione del procedimento di contrattazione;
* la riforma dell'[[Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni]] ([[ARAN]]), che conterrà anche un organismo centrale di valutazione della [[Pubblica Amministrazione]] in base ad obiettivi annuali predisposti dalla stessa PA;
* l'introduzione nella PA di strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività, secondo le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva, con percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttività;
* la riforma della dirigenza pubblica, con il taglio degli stipendi accessori per i dirigenti di strutture inefficienti, concorsi per l’accesso ad una percentuale di posti della prima fascia dirigenziale e riduzione degli incarichi conferiti ai dirigenti non appartenenti ai ruoli e ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione. Infine si prevede di promuovere la mobilità nazionale e internazionale dei dirigenti;
* la razionalizzazione dei tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari; più rigore nelle visite legali; la definizione della tipologia di infrazioni che comportano il licenziamento; l'identificabilità dei dipendenti pubblici tramite cartellino di riconoscimento;
* la facoltà della [[Corte dei Conti]] di controllare gestioni pubbliche durante il loro svolgimento e dare comunicazione di eventuali gravi irregolarità al Ministro competente, che può disporre la sospensione dei fondi.
 
==== Il DDL sulla valutazione della Pubblica Amministrazione ====
Nell'aprile 2009 Brunetta elabora una prima bozza del decreto di attuazione della legge, che qualifica l'organismo garante come [[Authority|autorità indipendente]], dotato di potere di auto-organizzazione e piena autonomia finanziaria, garantendogli così l'indipendenza e l'autorevolezza necessaria per fare da arbitro tra PA e cittadini ed assicurare la trasparenza: si trattava di una proposta dell'opposizione, fatta propria dal ministro Brunetta, e scritta in collaborazione col politologo e deputato Pd [[Pietro Ichino]].
 
Nel mese di maggio, a seguito delle prime resistenze del Ministro dell'Economia, Brunetta minaccia le dimissioni, chiedendo che il decreto passi immodificato entro due mesi: «Mi dimetto se vi sarà qualche potere forte che mi blocca. Io me ne vado».<ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=350409|titolo=Brunetta: riforma entro due mesi o do le dimissioni|pubblicazione=Il Giornale|giorno=12|mese=5|anno=2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
In seguito, il decreto viene riscritto con profonde modifiche:
* l'autorità indipendente è sostituita da una "commissione ministeriale", che opera "in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei Ministri e con il ministro dell'Economia" (il che impedisce che essa assuma posizioni in contrasto con il Governo);
* la commissione è composta da cinque esperti di elevata professionalità con comprovate competenze specifiche in Italia e all'estero:
** nominati con decreto del Presidente della Repubblica
** previa deliberazione del presidente del Consiglio dei Ministri
** su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione
** di concerto con il ministro per l'attuazione del programma di governo
** previo parere delle commissioni parlamentari competenti espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti,
* i membri della Commissione rimangono in carica per sei anni come in altre autorità amministrative indipendenti, possono essere confermati una sola volta e sono sottoposti a un rigido statuto di incompatibilità. La Commissione regola i suoi lavori e la sua organizzazione con regolamenti propri, dispone di un contingente di personale fino a trenta unità;
* l'autonomia dell'agenzia è ridotta in modo sostanziale: scompaiono l'autonomia operativa, organizzativa e finanziaria dell'organo, che dipenderà dal Governo;
* la commissione sarà priva di potere sanzionatorio o di interdizione, di fronte a violazioni del principio di trasparenza e a difetto di autonomia dei valutatori di ciascuna amministrazione, che devono elaborare e comunicare ai cittadini gli indici di qualità e quantità del lavoro delle PA;
* scompare l'[[class action|azione collettiva]] da parte dei cittadini contro l'inadempimento delle pubbliche amministrazioni
* viene totalmente esentata l'amministrazione della [[presidenza del Consiglio dei Ministri]] dalla nuova disciplina: essa non sarà vincolata né al principio di trasparenza né a quello della valutazione indipendente.
 
Di fronte a tali modifiche [[Pietro Ichino]], già coestensore del decreto, ha suggerito di resuscitare il comitato tecnico-consultivo della presidenza del Consiglio, oggi presieduto da [[Cirino Pomicino]], e ha richiesto a Brunetta spiegazioni circa il suo impegno a dimettersi.<ref>{{Cita news|autore=Pietro Ichino|url=http://www.pietroichino.it/?p=4094#more-4094|titolo=Il cedimento di Brunetta|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=19|mese=6|anno=2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
== Controversie ==
* Nel 2008 si scaglia contro i "fannulloni" della Pubblica Amministrazione, minacciandone il licenziamento.<ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.corriere.it/politica/08_maggio_12/brunetta_pagelle_on_line_0ea022a8-2005-11dd-895d-00144f486ba6.shtml|titolo=Brunetta: licenzieremo i «fannulloni» della Pubblica amministrazione|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=12|mese=5|anno=2008|accesso=26-06-2009}}</ref> <ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/economia/conti-pubblici-80/brunetta-secondafase/brunetta-secondafase.html|titolo=Brunetta: "Fannulloni sconfitti ora premi e rinnovo del contratto"|pubblicazione=la Repubblica|giorno=3|mese=9|anno=2008|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
* Il [[18 giugno]] 2008, nel corso di una puntata di [[Matrix (programma televisivo)|Matrix]], sollecitato da [[Enrico Mentana]] a parlare di qualche suo errore, dichiara: «Volevo vincere il [[Premio Nobel]] per l'Economia. Ero anche bravo, ero... non dico lì lì per farlo, però ero nella giusta... ha prevalso il mio amore per la politica, ed il Premio Nobel non lo vincerò più».<ref>{{cita web|url=http://it.youtube.com/watch?v=pXKBd3Cg8f0|titolo=Brunetta Premio Nobel da Matrix|data=23-06-2008|accesso=26-06-2009}}</ref>. Incalzato sull'argomento dal settimanale [[L'Espresso]],<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=La casta Brunetta|rivista=L'Espresso|data=6-11-2008|numeo=44}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Quel furbetto di Brunetta|rivista=L'Espresso|data=20-11-2008|numeo=46}}</ref> <ref name="fittipaldi">{{cita web|titolo=Che furbetto quel Brunetta|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/che-furbetto-quel-brunetta/2049037|autore=Emiliano Fittipaldi|data=20-11-2008|accesso=26-06-2009}}</ref> Brunetta risponde con un articolo a firma di [[Ricardo Franco Levi]] pubblicato sul Corriere della Sera una decina di anni prima, che trattava dei "futuri [[John Maynard Keynes|Keynes]]".
 
* Nell'agosto 2008 il sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione pubblica 11 vignette satiriche pubblicate dai giornali, tra cui ''[[Il Foglio]]'' e ''[[Quaderni Padani]]'', con una connotazione positiva del Ministro e negativa dei dipendenti statali, suscitando polemiche per l'utilizzo propagandistico di un sito istituzionale. Brunetta ribatte che il sito «ne ha pubblicate anche di sgradevoli [verso il Ministro] e lo faremo ancora in futuro, quando arriveranno, senza alcun filtro o censura».<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/conti-pubblici-78/vignette-statali/vignette-statali.html|titolo=Vignette anti-statali. Rivolta contro Brunetta|data=02-08-2008|accesso=08-02-2010|autore=Aldo Fontanarosa}}</ref>
* Nel febbraio 2009 il settimanale [[L'Espresso]] rivela che il libro "Microeconomia del Lavoro", di cui Brunetta è co-autore, è ampiamente basato sul più noto testo americano del 1980 ([http://books.google.com/books?id=S6agurcrH1kC&q=labor+economics+fleisher&dq=labor+economics+fleisher&cd=1 Labor Economics], prima edizione del 1970, edito da Prentice-Hall, Inc.) di Belton M. Fleisher e Thomas J. Kniesner, non citato nel testo italiano.<ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Brunetta-il-copione/2065897&ref=hpsp|titolo=Brunetta il copione|pubblicazione=L'Espresso|data=12-02-2009|accesso=05-02-2009}}</ref>
* Il 2 aprile 2009 è entrato in polemica con la collega [[Mara Carfagna]] per aver dichiarato che «Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro».<ref>{{cita web|url=http://www.agi.it/politica/notizie/200904021556-pol-rt11232-art.html|titolo=Assenteismo rosa, duello Brunetta-Carfagna|autore=AGI news on|data=02-04-2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
* Il 27 maggio 2009 una sua dichiarazione sui poliziotti («Bisogna mandare i poliziotti per le strade. Ma non è facile farlo: non si può mandare in strada il poliziotto ''panzone'' che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano») scatena polemiche da parte dei sindacati di polizia.<ref name="klauscondicio">{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.corriere.it/politica/09_maggio_28/brunetta_polizia_panzoni_eff05cee-4b71-11de-a6f4-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta: «In polizia troppi panzoni» È polemica. La replica: «Scherzavo»|pubblicazione=Corriere della Sera.it|giorno=28|mese=5|anno=2009|accesso=26-06-2009}}</ref>
* Nella stessa occasione propone lo scioglimento dell'[[antimafia]]: «La mafia dev'essere affrontata in modo laico e non ideologico. Se della mafia facciamo un simbolo ideologico, con la sua cultura, la sua storia e così via, rischiamo di farne un'ideologia e come tale, alla fine, produce professionisti di quella ideologia proprio nei termini in cui ne parlava Sciascia, professionisti dell'antimafia».<ref name="klauscondicio"></ref>
* Il 15 settembre 2009, per rispondere ad un articolo del settimanale [[L'Espresso]] critico nei confronti dei risultati della battaglia contro i "fannulloni",<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/brunetta-bluff/2109330&ref=hpsp Brunetta bluff|titolo=Brunetta bluff|data=10-09-2009|accesso=17-09-2009|autore=Gianni Del Vecchio, Stefano Pitrelli|opera=L'Espresso}}</ref> Brunetta utilizza la prima pagina del sito istituzionale del Ministero, titolando a caratteri rossi ''Il bluff de L'Espresso''. L'iniziativa, difesa dal suo portavoce Vittorio Pezzuto come una «difesa dell'operato non della ''persona'' Renato Brunetta ma del Ministro Brunetta e di tutti gli uffici di Palazzo Vidoni», raccoglie molteplici critiche per utilizzo privato di un sito istituzionale.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/09_settembre_16/innovazione_brunetta_espresso_e82aecb4-a29b-11de-a7b6-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta, la replica all'Espresso al posto della home page del Ministero|data=16-09-2009|autore=Germano Antonucci|opera=Corriere della Sera|accesso=17-09-2009}}</ref>
* Il 19 settembre 2009, al convegno del Pdl veneto a Cortina d'Ampezzo, afferma che «Ci sono élite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato» e mette in contrapposizione «i compagni della sinistra per bene» e quella che definisce «la sinistra per male» o «''di merda''» alla quale augura «vada a morire ammazzata».<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/09_settembre_19/brunetta_elite_vogliono_colpo_stato_1fbb5354-a4fd-11de-8486-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta: «Le élite irresponsabili vogliono un vero colpo di Stato»|accesso=20-09-2009|editore=Corriere della Sera|data=19-09-2009}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-29/brunetta-sinistra/brunetta-sinistra.html|titolo=Brunetta: "Vada a morire ammazzata la sinistra che prepara colpo di Stato"|accesso=20-09-2009|editore=la Repubblica|data=19-09-2009}}</ref> Successivamente dichiara di non pentirsi di quanto affermato pubblicamente.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/09_settembre_20/brunetta_non_si_pente_ee042ebe-a5ea-11de-a2a4-00144f02aabc.shtml|titolo=Brunetta: «Su élite non mi pento, non sono ipocrita»|accesso=20-09-2009|editore=Corriere della Sera|data=20-09-2009}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-29/brunetta-insiste/brunetta-insiste.html|titolo=Brunetta insiste: "Non mi scuso è in gioco la democrazia"|accesso=20-09-2009|editore=la Repubblica|data=20-09-2009}}</ref>
* Il 28 settembre 2009, durante un dibattito in occasione della presentazione del libro di Stefano Livadiotti «Magistrati - l'ultracasta», Brunetta definisce «mostro» il [[Consiglio Superiore della Magistratura]], in riferimento al fatto che gli equilibri all'interno di esso vengano pesantemente condizionati dalle correnti dell'[[Associazione Nazionale Magistrati]], dichiarando altresì che i magistrati «forse si sono montati un po' la testa», e lamentando gravi carenze organizzative all'interno degli uffici.<ref>{{cita web|url=http://www.renatobrunetta.it/2009/09/29/brunetta-e-l%e2%80%99associazione-magistrati/|titolo=Brunetta e l'Associazione magistrati|data=29-09-2009|accesso=01-10-2009}}</ref> In risposta al ministro, l'[[ANM, Napoli|ANM]] diffonde l'indomani un duro comunicato,<ref>{{cita web|url=http://www.associazionemagistrati.it/public/File/dichiarazioni_brunetta29sett09.pdf|titolo=L'Anm al Ministro Brunetta: «Non sa di cosa parla. L'organizzazione è responsabilità del Governo»|data=29-09-2009|accesso=01/10/2009|autore=Associazione Nazionale Magistrati}}</ref> nel quale si fa tra l'altro presente che i tagli operati dall'esecutivo di cui fa parte Brunetta, su suggerimento del dicastero di cui egli stesso è titolare, non hanno fatto altro che peggiorare una situazione già precaria in partenza.
 
== Riconoscimenti ==
* [[1988]] - [[Premio Saint Vincent]] - Giornalismo<ref>Per il volume: Renato Brunetta, ''Microeconomia del lavoro. Teorie e analisi empiriche'', Venezia, Marsilio Editori, 1997.</ref>
* [[1992]] - Premio [[Ezio Tarantelli]] - Migliore opera di economia del lavoro<ref>Per il volume: Renato Brunetta, ''Disoccupazione, isteresi e irreversibilità. Per una nuova interpretazione del mercato del lavoro'', Milano, ETASLIBRI, 1992.</ref>
* [[1994]] - [[Premio Scanno]] - Migliore opera di relazioni industriali<ref>Per il volume: Renato Brunetta, ''La fine della società dei salariati'', Venezia, Marsilio Editori, 1994.</ref>
* [[2002]] - Premio internazionale Rodolfo Valentino - Economia, finanza e comunicazione<ref>{{cita web|url=http://www.wondersanddreams.com/It/Events/Valentino.shtml|titolo=Albo dei premiati|autore=Premio Internazionale
Economia, Finanza e Comunicazione Rodolfo Valentino|accesso=26-06-2009}}</ref>
 
== Produzione Scientifica, Divulgativa e Giornalistica ==
 
=== Produzione Scientifica ===
 
Sul database [[ISI Web of Knowledge]], Renato Brunetta risulta avere 7 pubblicazioni dal gennaio 1986 al marzo 2010, delle quali 5 classificate come "Conference Information".
Il suo [[h-index]], risulta essere 0, cosi' come il suo tasso medio
di citazioni per anno.
Le pubblicazioni con [[peer review]] di Renato Brunetta riportate da ISI web of Science
sono:
 
* R. Brunetta R, L. Tronti, ''Structural-changes in public-employment - from implicit contracts to collective-bargaining reform'', Review of Economic Conditions in Italy, Issue n. 1, pp 119-154 (1993)
 
* R. Brunetta, '' Italy's other left '', Daedalus, Vol. 130/3, pp 25-46 (2001)
 
=== Libri, monografie e produzione a carattere economico, politico, giornalistico e divulgativo ===
 
Al marzo del 2010, secondo [[Google Scholar]], risultano 52 lavori pubblicati da Renato Brunetta.
All'aprile 2009, risultavano 79 i lavori pubblicati da Renato Brunetta elencati dal database EconLit.[http://en.wikipedia.org/wiki/EconLit].
 
Se ne riportano alcuni:
 
==== Volumi ====
* Renato Brunetta, ''Sud. Alcune idee perché il Mezzogiorno non resti com'è'', Roma, Donzelli, 1980. ISBN 9788879891844
* Renato Brunetta, ''Spesa pubblica e conflitto'', Bologna, Il Mulino, 1987. ISBN 9788815014771
* Renato Brunetta e Alessandra Venturini, "Microeconomia del lavoro. Teorie e analisi empiriche", Venezia, Marsilio, 1987. ISBN 9788831749435
* Renato Brunetta, Renzo Turatto, ''Disoccupazione, isteresi e irreversibilità. Per una nuova interpretazione del mercato del lavoro'', Milano, ETASLIBRI, 1992. ISBN 9788845305399
* Renato Brunetta, ''La fine della società dei salariati'', Venezia, Marsilio Editori, 1994. ISBN 9788831761260
* Renato Brunetta, ''Il coraggio e la paura. Scritti di economia e di politica 1999-2003'', Milano, Sperling & Kupfer, 2003. ISBN 9788820036058
* Renato Brunetta, Giuliano Cazzola, ''Riformare il welfare è possibile'', Roma, Ideazione, 2003. ISBN 9788888800004
* Renato Brunetta, ''Rivoluzione in corso'', Milano, Mondadori, 2009. ISBN 9788804587330
 
==== Opere curate ====
* Renato Brunetta, Carlo Dell'Aringa (a cura di) ''Labour Relations and Economic Performance'', London, Macmillan, 1990. {{NoISBN}}
* Renato Brunetta (a cura di) ''Economics for the New Europe'', London, Macmillan, 1991. {{NoISBN}}
* Renato Brunetta, Leonello Tronti (a cura di) ''Welfare State e redistribuzione'', Milano, Franco Angeli, 1991. ISBN 9788820465483
* Renato Brunetta (a cura di) ''Il mercato del lavoro. Regolazione e deregolazione: il capitale umano; la destrutturazione del mercato'', Torino, Giappichelli Editore, 1992. ISBN 8820487624
 
==== Articoli e saggi ====
* Renato Brunetta ''et altri'', ''Tasso di partecipazione, mercato del lavoro, sviluppo dualistico'', in Augusto Graziani (a cura di) ''Crisi e ristrutturazione nell'economia italiana'', Torino, Einaudi, 1975, pp. 407-417. ISBN 9788806423094
* Renato Brunetta, ''Marginalità e precarietà nel mercato del lavoro italiano'', in: Giovanni Sarpellon, (a cura di) ''La povertà in Italia'', Milano, Franco Angeli, 1979, pp. 211-306. ISBN 9788820471910
* Renato Brunetta ''et altri'', ''For a New Incomes Policy. Growth, Prices and Wages in the Italian Model'', in Tiziano Treu (a cura di) ''Participation in Public Policy-Making'', Berlin-New York, Walter de Gruyter, 1992, pp. 197-219. {{NoISBN}}
* Renato Brunetta, ''Salari e stipendi'' in AA.VV., ''Enciclopedia delle Scienze sociali'', Roma, Istituto della Enciclopedia italiana Giovanni Treccani, 1997, vol. 7, pp. 559-571. {{NoISBN}}
 
==== Selezione di scritti divulgativi ====
* {{cita web|autore=Renato Brunetta, Vittorio Feltri|url=http://www.freefoundation.com/libri/tutteleballesuberlusconi.pdf|titolo=Tutte le balle su Berlusconi|anno=2006|accesso=26-06-2009}}
* {{cita web|autore=Renato Brunetta, Vittorio Feltri|url=http://www.freefoundation.com/libri/i-peccati-di-prodi.pdf|titolo=I peccati di Prodi|anno=2006|accesso=26-06-2009}}
* {{cita web|autore=Renato Brunetta, Vittorio Feltri|url=http://www.freefoundation.com/libri/Il_Berlusconismo-01.pdf|titolo=Il berlusconismo|anno=2007|accesso=26-06-2009}}
* {{cita web|autore=Renato Brunetta, Vittorio Feltri|url=http://www.freefoundation.com/libri/I_sindacati-01.pdf|titolo=I sindacati|anno=2007|accesso=26-06-2009}}
* {{cita web|autore=Renato Brunetta, Vittorio Feltri|url=http://www.freefoundation.com/libri/Parte%20come%2001.pdf|titolo=Come si vota|anno=2008|accesso=26-06-2009}}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
*[[Dipartimento per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione]]
*[[Governo Berlusconi IV]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Renato Brunetta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.renatobrunetta.it|titolo=Sito ufficiale|accesso=14-11-2008}}
* {{cita web|url=http://www.governo.it/Governo/Biografie/ministri/Brunetta_Renato.html|titolo=Biografia sul sito ufficiale del Governo|accesso=14-11-2008}}
* {{cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/ep-dif/4422_20-07-2004.PDF|titolo=Dichiarazione degli interessi di carattere finanziario - europarlamento|anno=2004|accesso=14-11-2008}}
* {{cita web|url=http://www.economia.uniroma2.it/nuovo/facolta/docenti/curriculum/RenatoBrunetta.doc|titolo=Curriculum scientifico sul sito dell'Università di Roma "Tor Vergata"|accesso=26-06-2009}}
* {{Openpolis|id=14}}
=== Approfondimenti ===
* {{cita web|url=http://www.dillinger.it/riforma-brunetta-36466.html|titolo=La riforma Brunetta è legge|anno=2009|accesso=13-12-2009}}
* {{cita web|url=http://www.riformabrunetta.it|titolo=Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione|accesso=18-12-2009}}
 
{{EuroparlamentareItaliano|
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{{Box successione|carica=[[Dipartimento per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione|Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione]]
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|periodo = dall'[[8 maggio]] [[2008]]
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<references/>
{{Governo Berlusconi IV}}
{{Portale|biografie|politica|economia}}
 
{{Portale|Biografie|Televisione}}
[[Categoria:Personalità legate a Venezia]]
[[Categoria:Politici di Forza Italia]]
[[Categoria:Politici del Popolo della Libertà]]
[[Categoria:Ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Personalità legate all'Università Tor Vergata]]
[[Categoria:Deputati della XVI Legislatura della Repubblica italiana]]
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[[Categoria:Vincitori di reality]]
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