Scalone degli Ambasciatori e DAM (singolo): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx
 
sistemo frase
 
Riga 1:
{{Album
[[File:Chateau de Versailles Model of the Escalier des Ambassadeurs 03.jpg|thumb|Riproduzione dello Scalone degli Ambasciatori.]]
|titolo = DAM
[[File:Escalier des Ambassadeurs.jpg|thumb|Incisione dello Scalone degli Ambasciatori di Louis de Surugue de Surgis (1686-1762).]]
|artista = Il Pagante
Lo '''Scalone degli Ambasciatori''' (in francese: ''Escalier des Ambassadeurs'') o '''Grande scalone di Versailles''' è uno scalone monumentale della [[Reggia di Versailles]].<ref name="Versailles ou la figure du roi">{{Cita libro|cognome1= Gérard|nome1=Sabatier |wkautore1=Gérard Sabatier|titolo=Versailles ou la figure du roi|editore=Albin Michel |lien éditeur= Éditions Albin Michel|città=Paris |mese=septembre |anno= 1999|collana=Bibliothèque Albin Michel histoire|pages totales= 701|p= 146 à 191 |isbn=2-226-10472-0 }}</ref> Questo scalone venne costruito e decorato tra il [[1672]] ed il [[1679]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>{{,}}<ref>[http://versailles1687.free.fr/c%20ambassadeurs.htm Versailles 1687]</ref> rispettivamente dall'architeto [[François II d'Orbay|François d'Orbay]] e dal pittore [[Charles Le Brun]].
|tipo album = singolo
 
|giornomese = 9 settembre
La denominazione gli perviene dal fatto che gli [[ambasciatori]] alla corte di Francia ricevevano qui la loro lettera di incarico dal re e qui presentavano le loro credenziali al sovrano.
|anno = 2016
 
|durata = 2:27
Venne distrutto nel [[1752]], sotto il regno di [[Luigi XV]].
|album di provenienza = [[Entro in pass (album)|Entro in pass]]
 
|genere = Elettronica
== Storia ==
|genere2 =
=== Progetto ed ispirazione all'epoca di Luigi XIV ===
|etichetta = [[Warner Music Italy]]
Il progetto dello scalone venne steso per la prima volta dall'architetto Le Vau nel [[1668]]<ref name = "Versailles disparu">{{Cita libro|cognome1= Philippe|nome1=Dasnoy |wkautore1=Philippe Dasnoy|illustrateur=Thierry Bosquet|préface=[[Philippe Beaussant]]|cognome2=Catherine|nome2=Loewer|directeur2=oui|titolo=Versailles disparu|sous-titre=Une vision argumentée |editore=Acatos |città= Lausanne|anno= 2001|pages totales= 283|p= 82|isbn= 2-940033-77-3}}.</ref> ma cominciò ad essere costruito dopo la sua morte nel [[1672]]<ref name = "Versailles disparu"/> o nel 1674<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>. In questo periodo, la costruzione del [[Grand Appartement du Roi|Grand Appartement]] e degli ''appartement des Bains'' stavano per essere realizzati come pure la [[Galleria degli Specchi]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>.
|produttore =
 
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|ITA|platino|singolo|50000+|{{cita news|url=http://www.allmusicitalia.it/interviste/il-pagante-paninaro-2-0-2.html|titolo=Videointervista A Il Pagante: “Dopo Anni Con Questo Disco Parliamo Anche Di Ciò Che Succede Fuori Milano!|editore=allmusicitalia.it|accesso=21 ottobre 2018|data=22 settembre 2018|autore=Simone Zani}}}}
Lo scalone si ispirò probabilmente nel progetto alla ''[[Salone dei Corazzieri|Sala Regia]]'' del [[Palazzo del Quirinale]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/> a [[Roma]] che Le Brun aveva visitato da poco e che era stato decorato tra il [[1616]] ed il [[1617]] da [[Agostino Tassi]] e da [[Giovanni Lanfranco]] in ''[[quadratura]]'' con pitture a [[trompe-l'œil]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>.
|formati = [[download digitale]]
 
|immagine =
Una realizzazione simile era stata approntata nello scalone d'onore del municipio di [[Lione]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>, elaborato nel [[1658]] e dipinto tra il [[1661]] ed il [[1667]] ad opera di [[Thomas Blanchet]] con cui Le Brun era in contatto<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>.
|didascalia =
 
|precedente = [[WiFi (singolo)|WiFi]]
=== Sotto Luigi XV ===
|anno precedente = 2016
Sotto il regno di Louis XIV già lo scalone era servito occasionalmente come luogo per concerti, ma Luigi XV lo utilizzò stabilmente come teatro per la [[marchesa di Pompadour]]<ref name = "Versailles disparu"/> dal [[1748]] e pertanto esso venne denominato «théâtre des Petits-Cabinets»<ref>[http://www.photo.rmn.fr/cf/htm/CSearchZ.aspx?o=&Total=90&FP=31087280&E=2K1KTSUVHAVJZ&SID=2K1KTSUVHAVJZ&New=T&Pic=9&SubE=2C6NU0ST4G2T Commentaire de la gravure de Charles Nicolas Cochin le Jeune (1715-1790)] sul sito dell'agenzia fotografica della [[Réunion des musées nationaux et du Grand Palais des Champs-Élysées|Réunion des musées nationaux]].</ref> ma venne fatto distruggere nel [[1752]]<ref name = "Versailles disparu"/> per fare spazio agli appartamenti dei suoi figli.
|successivo = [[Ultimo (singolo)|Ultimo]]
|anno successivo = 2016
}}
'''''DAM''''' è un [[singolo discografico|singolo]] del [[gruppo musicale]] [[Il Pagante]], pubblicato il 9 settembre 2016 ed ed estratto dall'[[album in studio]] ''[[Entro in pass (album)|Entro in pass]]''.
 
== Descrizione ==
Annunciata l'8 settembre 2016<ref>{{Cita tweet |utente=PaganteOfficial |numero=773956805366059008 |data = 8 settembre 2016 |titolo=Fuori stanotte all'una il pre-order del disco 🍁 DAM |accesso=21 febbraio 2019|editore=twitter.com }}</ref>, la canzone viene pubblicata come singolo il giorno seguente nelle piattaforme digitali. Il 16 settembre esce il video ufficiale, caricato sul canale ufficiale dell'etichetta [[Warner Music Italy]], registrato durante un viaggio dei membri del gruppo ad [[Amsterdam]], città a cui è dedicato il testo. Nella clip vengono mostrati vari luoghi dove i giovani sono soliti far visita durante le vacanze nella città olandese, tra cui i [[coffee-shop]], i musei<ref>{{cita news|url=https://www.allmusicitalia.it/news/il-pagante-amsterdam-dam.html|titolo=La trasgressione del viaggio ad Amsterdam al centro di "DAM" singolo apripista de Il Pagante. Ecco le date instore|editore=allmusicitalia.it|accesso=20 febbraio 2019|data=9 settembre 2016}}</ref> e i Burger Bar, richiamati anche nel testo<ref name=testo>{{cita web|url=https://genius.com/Il-pagante-dam-lyrics|titolo=Il Pagante – DAM Lyrics|editore=genius.com|accesso=20 febbraio 2019|data=9 settembre 2016}}</ref>. Porta alcune somiglianze con alcuni lungometraggi come ''[[Una notte da leoni]]'' e ''[[Notte prima degli esami]]''<ref>{{cita news|url=https://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2016/09/09/12163-radio-dam-singolo-de-pagante|titolo=In radio “Dam”, il nuovo singolo de Il Pagante|editore=ilpopoloveneto.it|accesso=20 febbraio 2019|data=9 settembre 2016|pubblicazione=Il Popolo Veneto}}</ref>. Il videclip vede la partecipazione di Andrea Alongi<ref>{{cita news|url=http://www.soundsblog.it/post/455283/il-pagante-dam-testo-video|titolo=Il Pagante, Dam: testo e video (con Andrea Alongi)|editore=soundsblog.it|accesso=21 febbraio 2019|autore=Giulio Pasqui|data=19 settembre 2016}}</ref> ed è stato girato nel luglio del 2016.
Come doveva apparire questo scalone lo si conosce sulla base dei cartoni e dei disegni conservati oltre che da alcune incisioni e disegni dell'epoca<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>. Il ''[[Mercure galant]]'' nel settembre del [[1680]] diede una descrizione molto dettagliata dello scalone una volta terminato compiutamente<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>.
 
Secondo la formazione del trio, il singolo descrive Amsterdam come un luogo dove si pensa solo al divertimento e dove si lasciano i doveri alle spalle, oltreché ad essere "il luogo della trasgressione"<ref>{{cita news|url=https://www.panorama.it/musica/il-pagante-entro-in-pass/|titolo=Il Pagante: ecco il primo album|editore=panorama.it|accesso=20 febbraio 2019|data=16 settembre 2016|autore=Giovanni Ferrari|pubblicazione=[[Panorama (rivista)|Panorama]]}}</ref>, ossia dove è possibile utilizzare legalmente la [[cannabis]]<ref>{{cita news|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/il-pagante-estremizziamo-tutto-con-ironia-per-fare-ridere-e-non-criticare-_3031851-201602a.shtml|editore=tgcom24.mediaset.it|accesso=20 febbraio 2019|data=19 settembre 2016|titolo=Il Pagante: "Estremizziamo tutto con ironia per fare ridere e non criticare"|pubblicazione=[[TGcom24]]}}</ref>.
Vi si accedeva tramite un grande vestibolo. Una prima scalinata conduceva ad un pianerottolo da cui si diramavano due scalinate laterali, una forma piuttosto inusuale per il XVII secolo negli interni. L'ampiezza dello scalone gli conferiva importanza e solennità proprio come era nell'idea di [[Luigi XIV]], all'altezza del palazzo che aveva fatto costruire.
 
''DAM'' anticipa l'uscita del primo disco del gruppo ''[[Entro in pass (album)|Entro in pass]]'', pubblicato il 16 settembre successivo per la casa discografica Warner Music Italy e contenente il pezzo come traccia numero dieci. È stata registrata negli Icarus Studio, mixato e masterizzato da Gigi Barocco per Studio 104<ref name=testo/>. Il 21 ottobre 2016 esce il backstage che racconta la vacanza del trio e la realizzazione della clip ad Amsterdam.
Dal punto di vista architettonico, la sua grande novità e originalità fu nelle pitture con la realizzazione di un finto spazio aperto dietro lo scalone a simulare un porticato aperto che venne chiamato "baldacchino ambientale". L'altro importante riferimento era il sole che, tramite un soffitto completamente realizzato con vetrate, consentiva di illuminare accuratamente tutto l'ambiente durante tutti i momenti della giornata. Questo sistema, già noto nel [[Rinascimento]], era stato adottato anche al [[Castello di Chambord]] nella sua celebre scalinata doppia.
 
Il singolo entra nella classifica singoli [[FIMI]] alla posizione numero 58 nella settimana d'uscita<ref>{{cita web|url=https://www.fimi.it/top-of-the-music/classifiche.kl#/charts/3/2016/37|editore=fimi.it|accesso=20 febbraio 2019|titolo=Classifica settimanale WK 37 (dal 09.09.2016 al 15.09.2016)}}</ref>, per poi salire alla 43esima e raggiungendo la sua posizione massima<ref>{{cita web|url=https://www.fimi.it/top-of-the-music/classifiche.kl#/charts/3/2016/38|titolo=Classifica settimanale WK 38 (dal 16.09.2016 al 22.09.2016)|editore=fimi.it|accesso=20 febbraio 2019}}</ref>. Rimane in classifica per sedici settimane. Successivamente, viene certificato [[disco di platino]]<ref name=fimi>{{cita web|url=https://www.fimi.it/top-of-the-music/history.kl#/history|titolo=History|editore=fimi.it|accesso=20 febbraio 2019}}</ref>. Con la pubblicazione del secondo album del gruppo, ''[[Paninaro 2.0]]'', viene registrato un seguito del brano dal titolo ''Dam 2'', in featuring con [[MadMan]]<ref>{{cita news|url=https://www.nonsensemag.it/no-review-paninaro-2-0-la-sociologia-attraverso-il-pagante-recensione/|titolo=No Review – Paninaro 2.0: la sociologia attraverso Il Pagante|editore=nonsensemag.it|accesso=21 febbraio 2019|data=16 ottobre 2018|autore=Nicola Lombardo|pubblicazione=NonsenseMag}}</ref>.
=== Il vestibolo ===
[[File:Chateau de Versailles Model of the Escalier des Ambassadeurs 14.jpg|thumb|Modellino riproducente lo Scalone degli Ambasciatori: particolare del vestibolo d'ingresso.]]
Il grande vestibolo d'ingresso allo scalone era dotato di una volta a botte con tre aperture ad arco, chiuse nella parte esterna da cancelli di ferro battuto dorate e invetriate che consentivano l'accesso alla [[Corte di Marmo]], cancelli che sono in seguito stati reimpiegati per l'accesso allo Scalone della Regina dalla parte opposta della Corte di Marmo, nel vestibolo progettato da [[Nicolas Delobel]].
 
== StoriaTracce ==
Pannelli di [[marmo di Rance|marmo venato di Rance]], [[marmo verde]] di [[Campan]] e marmo grigio e rosso della [[Linguadoca]], decoravano le parti inferiori della sala, sotto gli affreschi<ref name = "Versailles disparu"/>.
{{Tracce
|Titolo1 = DAM
|Autore testo e musica1 = Cremona
|Minuti1 = 2
|Secondi1 = 27
}}
 
=== LaFormazione scala ===
=== Gruppo ===
Dal portico iniziale si dipartiva la scalinata culminante in un pianerottolo al centro del quale si trovava una nicchia con una grande vasca di marmo rosso e bianco con le statue di bronzo dorato di due delfini. Questa venne rimaneggiata nel [[1712]] con l'installazione<ref name="Versailles ou la figure du roi"/> di una scultura antica<ref name = "Versailles disparu"/>, rappresentante un [[Sileno]] sopra un centauro marino, regalo di [[papa Clemente XI]] tramite suo nipote, il principe [[Alessandro Albani]]<ref name = "Versailles disparu"/> durante una sua visita a [[Versailles]]<ref name = "Versailles disparu"/>. Sopra la nicchia centrale venne collocato un busto di Luigi XIV di [[Jean Varin]], realizzato nel [[1665]] che necessariamente attirava l'occhio del visitatore<ref name="Versailles ou la figure du roi"/> col tipico colore bianco che spiccava in mezzo alla sala colorata. Venne sostituito dopo il [[1703]] con un altro busto di Luigi XIV realizzato da [[Antoine Coysevox]] nel [[1681]]<ref name="Versailles ou la figure du roi"/>.
*Roberta Branchini - [[canto|voce]]
*Federica Napoli - voce
*Eddy Veerus - voce
=== Produzione ===
*[[Merk & Kremont]] e Sissa - [[produttore discografico|produzione]]
 
== Classifiche ==
Ogni scalinata terminava nella parte superiore con un breve pianerottolo e porte su due sale differenti, il [[Salone di Diana (Versailles)|Salone di Diana]] ed il [[Salone di Venere (Versailles)|Salone di Venere]] dove il re riceveva in seguito gli ambasciatori dopo il loro arrivo a corte.
{|class="wikitable sortable"
 
!Classifica (2016)
La decorazione di questo scalone, tanto ricca da poter essere paragonata alla Grande Galleria, venne firmata da Le Brun e rappresentava le grandi vittorie di Luigi XIV.
!Posizione<br />massima
 
|-
Al pianerottolo finale della scalinata, le colonne e i pilastri della sala formavano un insieme architettonico della sala. Il pittore fiammingo [[Adam François van der Meulen|van der Meulen]] venne chiamato a dipingere degli affreschi con finte tappezzerie rappresentanti la presa di [[Valenciennes]] (17 marzo 1677), la [[Battaglia di la Peene|battaglia di Cassel]] (11 aprile 1677), l'assedio di [[Cambrai]] (19 aprile 1677) e la presa di [[Saint-Omer (Pas-de-Calais)|Saint-Omer]] (22 aprile 1677). Tra i ''trompe-l'œil'' della sala si scorgevano anche diversi spettatori di diverse nazionalità (indiani, persiani, greci, armeni, russi, tedeschi, italiani olandesi e africani) a simboleggiare i luoghi con cui la Francia aveva dei legami diplomatici o commerciali.
|Italia (FIMI)<ref name=fimi/>
 
| align="center" |43
Annualmente, da qui passava la processione dell'[[Ordine dello Spirito Santo]].
|-
 
|}
== Ricostruzioni ==
[[File:Herrenchiemsee17.jpg|thumb|Replica dello Scalone degli Ambasciatori al [[Castello di Herrenchiemsee]] in Baviera, c. 1878.]]
[[File:Bruxelles Palais d'Egmont 1302.jpg|thumb|Replica dello Scalone degli Ambasciatori al [[Palais d'Egmont]] a Bruxelles, c. 1910.]]
In [[Belgio]], il duca [[Engelberto Maria d'Arenberg]] fece realizzare dal [[1892]], presso il [[Palazzo di Egmont]], a [[Bruxelles]], una copia dello Scalone degli Ambasciatori che esiste tutt'oggi e che viene utilizzato dal ministero degli esteri belga per il ricevimento dei diplomatici di stato. Esso servì inoltre per la cerimonia di ingresso della [[Gran Bretagna]] nella [[Comunità Europea]] il 24 gennaio 1972 alla presenza del primo ministro [[Edward Heath]].
 
In [[Germania]], re [[Ludovico II di Baviera]], grande ammiratore di Luigi XIV che prese più volte a proprio modello di governante, fece ricostruire il corpo centrale del Castello di Versailles nel proprio [[Castello di Herrenchiemsee]], presso il lago di [[Chiemsee]], in [[Baviera]], tra il [[1878]] ed il [[1886]]. Oltre ad una [[Galleria degli Specchi]] più grande di quella originale, egli fece realizzare una replica dello Scalone degli Ambasciatori ma i lavori si arrestarono con la destituzione di Ludovico II che aveva gravemente indebitato le casse dello stato per questo e molti altri suoi ambiziosi progetti, consegnandoci ad ogni modo ancora oggi uno splendido esempio di come doveva apparire lo scalone originale.
 
Nel 1895, [[Boniface de Castellane (1867-1932)|Boniface de Castellane]] fece realizzare un adattamento moderno del medesimo scalone per il Palazzo Rose presso l' ''Avenue Foch'' a [[Parigi]], demolita nel [[1969]] malgrado le proteste degli esteti, degli storici e degli artisti dell'epoca.
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|Musica}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://musee.louvre.fr/expo-imaginaire/escalierdesambassadeurs/fr/index.html Les dessins de Charles Le Brun : reconstitution d'un escalier du château de Versailles] sul sito del [[Museo del Louvre]]
<br />
 
[[Categoria:Reggia di Versailles]]