Elisabetta Sofia di Brandeburgo e Stazione di Canicattì: differenze tra le pagine

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{{Infobox stazione ferroviaria
{{Monarca
|nazione = ITA
|nome = Margravia Elisabetta Sofia di Brandeburgo
|nome = Canicattì
|immagine = Elisabeth Sophie von Brandenburg Gedeon Romandon 001.JPG
|nome originale =
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|titolo = Duchessa di Sassonia-Meiningen
|sottotitoloapertura = 1876
|stato attuale = In uso
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|linea = [[Ferrovia Caltanissetta-Agrigento|Caltanissetta Xirbi-Agrigento]]<br>[[Ferrovia Catania-Agrigento|Catania-Agrigento]]<br>[[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa|Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa]]
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|tipologia = Stazione in superficie, passante, di diramazione
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{{Hohenzollern (Brandeburgo)}}
{{Bio
|Nome = Elisabetta Sofia di
|Cognome = Hohenzollern
|Sesso = F
|LuogoNascita = Cölln
|GiornoMeseNascita = 5 aprile
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|LuogoMorte = Römhild
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|FineIncipit = fu una [[principe]]ssa del [[Brandeburgo]]
}}
La '''stazione di Canicattì''' è una [[stazione ferroviaria]] di diramazione di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e lo scalo ferroviario della città siciliana di [[Canicattì]].
 
== BiografiaStoria ==
La stazione di Canicattì venne costruita nell'ambito della costruzione della ferrovia da Catania e [[Caltanissetta]] verso [[Licata]] realizzata dalla [[Società Vittorio Emanuele]] come parte importante del progetto di connessione mediante la [[ferrovia|strada ferrata]] delle aree interne zolfifere della Sicilia centro-orientale dirigendone i prodotti minerari verso i porti di imbarco e per il convogliamento verso il porto di Catania dei prodotti agricoli.
 
La stazione venne costruita in prossimità del centro abitato. Venne inaugurata il 24 settembre [[1876]] in concomitanza con l'apertura all'esercizio della tratta ferroviaria Caltanissetta-Canicattì di 28,871&nbsp;km; ma si dovettero attendere ancora due anni perché l'8 aprile [[1878]] con apertura dell'ultimo ed impegnativo tratto di 6,3&nbsp;km si realizzasse il collegamento con la linea proveniente da ''[[Stazione di Caltanissetta Xirbi|S.Caterina Xirbi]]'' e [[Catania]]. La stazione venne collegata con la [[Stazione di Aragona Caldare]] alla fine del [[1880]] realizzando il collegamento con la [[Ferrovia Palermo-Agrigento-Porto Empedocle]]. Si poteva proseguire quindi per Palermo via Aragona Caldare fino al [[1885]], anno dell'inaugurazione della [[Galleria di Marianopoli]] che aprì l'altro collegamento via Caltanissetta.
Elisabetta Sofia nascque da [[Federico Guglielmo I di Brandeburgo|Federico Guglielmo I, Elettore di Brandeburgo]] e [[Sofia Dorotea di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg]]. Sposò il 29 aprile 1691 suo cugino, il Duca [[Federico Casimiro Kettler]] di Curlandia (1650–1698)<ref name=autogenerato1>[http://genealogy.euweb.cz/hohz/hohenz3.html Hohenzollern 3<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il matrimonio fu combinato rafforzare i legami tra le due famiglie, già unita tramite le nozze della zia di Elisabetta Sofia, [[Luisa Carlotta di Brandeburgo]], con [[Giacomo Kettler]]; nel 1703 suo fratello [[Alberto Federico di Brandeburgo-Schwedt|Alberto Federico]] avrebbe sposato la figlia di suo marito, Maria Dorotea di Curlandia. Quando suo marito morì nel 1698, Elisabetta Sofia divenne tutore-reggente congiunto insieme con il suo ex cognato Ferdinando. Nel gennaio del 1701, Elisabetta Sofia lasciò la Curlandia, suo figlio e la figliastra per la corte di suo fratello a Berlino. Nel 1703, fu formalmente privata della custodia di suo figlio e della reggenza. In seguito le fu data una indennità russa da [[Anna di Russia]].
 
Canicattì continuò a crescere e a divenire uno snodo ferroviario di interscambio sempre più importante con traffico merci e viaggiatori per tutte le direzioni con la costruzione della linea a scartamento ridotto verso [[Naro]], [[Favara]] e Agrigento e [[Palma di Montechiaro]] e Licata. Venne costruita anche quella che l'avrebbe collegata a [[Delia (Italia)|Delia]], [[Sommatino]], [[Riesi]] e [[Caltagirone]] passando per il complesso minerario ''[[Provincia di Caltanissetta#Storia|Trabia-Tallarita]]'' ma dato l'eccessivo tempo impiegato per realizzarla non venne mai completata ed inaugurata.
Sposò a [[Potsdam]] il 30 marzo [[1703]] [[Cristiano Ernesto di Brandeburgo-Bayreuth]]<ref name=autogenerato1 />, divenendone la terza moglie. Ebbe molta influenza politica presso il marito, instaurando un governo filo-prussiano<ref>Max Spindler, Andreas Kraus: ''Handbuch der bayerischen Geschichte'', Band 3, C. H. Beck, 1995, p. 503</ref>. Convinse il marito a comprarle il castello di [[Erlangen]], dove soggiornò e contribuì a incrementare enormemente il debito pubblico<ref>Martin Schieber: ''Erlangen: eine illustrierte Geschichte der Stadt'', C. H. Beck, 2002, p. 49</ref>.
 
La progressiva diminuzione della produzione e in seguito la chiusura di molte miniere di zolfo ha prodotta la contrazione del traffico merci relativo ma la stazione sviluppò un consistente traffico viaggiatori durante l'ondata migratoria degli anni cinquanta e sessanta successiva alla chiusura delle miniere stesse, che produsse un fortissimo calo demografico in molte aree della [[Sicilia centrale]] a causa dell'esodo di migliaia di lavoratori verso le miniere di carbone del Belgio ed altre zone dell'Europa centrale. Negli ultimi decenni del [[XX secolo]] si è tuttavia sviluppato un notevole traffico merci legato allo sviluppo dei [[vigneto|vigneti]] e delle [[serra|attività serricole]].
Non diede alcun figlio Cristiano Ernesto e rimase vedova nel [[1712]]<ref>[http://genealogy.euweb.cz/hohz/hohenz3.html#CEBB Hohenzollern 3<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Caratteristiche ==
Il 3 giugno [[1714]] a [[Ehrenburg]] sposò in terze nozze il duca [[Ernesto Luigi I di Sassonia-Meiningen]]<ref name=autogenerato1 />. Anche da questo matrimonio non ebbe figli<ref>[http://genealogy.euweb.cz/wettin/wettin6.html Wettin 6<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
La stazione insiste sulla direttrice ferroviaria [[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì|Caltanissetta-Licata]] per la quale è stazione passante con arrivo e partenza dal secondo binario. In essa confluisce, sul primo binario con una singolare immissione da nord, la linea proveniente da [[Ferrovia Caltanissetta-Agrigento|Aragona Caldare e Agrigento]], oggi elettrificata a [[corrente continua]] a 3000 [[volt]].
 
== Servizi ==
Elisabetta morì nella sua residenza presso il castello di [[Glücksburg]] a 74 anni e venne sepolta a [[Meiningen (Germania)|Meiningen]].
La stazione dispone di:
*[[File:Feature ticket office.svg|24px|Biglietteria]] Biglietteria
*[[File:Feature ticket office inv 2.svg|24px|Biglietteria automatica]] Biglietteria automatica
*[[File:Aiga waitingroom inv.svg|24px|Sala d'Attesa]] Sala d'attesa
*[[File:AB-Autobahnkiosk.svg|24px|Bar]] Bar
*[[File:News.svg|24px|Edicola]] Edicola
*[[File:RWBA WC.svg|24px|WC]] Servizi igienici
 
== Discendenza Bibliografia==
*{{cita libro
Diede al marito due figli<ref>[http://genealogy.euweb.cz/small/kettler.html#FK Kettler<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
| cognome=Molino <!-- dell'autore -->
* [[Federico Guglielmo Kettler|Federico Guglielmo]] ([[Mitau]], 19 luglio [[1692]]-[[Kippinghof]], 21 gennaio [[1711]]), successore del padre;
| nome=Nico <!-- dell'autore -->
* Leopoldo Carlo (14 dicembre [[1693]]-21 luglio [[1697]]).
| coautori= <!-- Nome Cognome, separati da virgole (,), oppure ''et al'' -->
| wkautore= <!-- se presente in WP inserire la pagina dell'autore -->
| titolo=La rete FS a scartamento ridotto della Sicilia <!-- Titolo del libro (NO ''corsivo'') , se è presente come voce su WP aggiungere parentesi quadre [[ ]] -->
| editore=Edizioni elledi <!-- Nome della casa editrice -->
| città=Torino <!-- di stampa dell'edizione -->
| anno=1985 <!-- di stampa dell'edizione -->
| isbn=88-7649-037-X
| id=<!-- ISBN xxxxxxxxxx (Wikilink automatico)-->
}}
 
{{Navbox ferrovia
==Onorificenze==
|Nome = Canicattì
===Onorificenze straniere===
|Linea = [[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa|Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa]]
{{Onorificenze
|PK = 161+008 / 154+242
|immagine=Band to Order St Ekaterin.png
|Direzione 1 = [[Caltanissetta]]<br>[[Enna]]<br>[[Catania]]<br>[[Palermo]]<br>[[Messina]]
|nome_onorificenza=Dama di Gran Croce dell'Ordine di Santa Caterina
|Stazione precedente = [[Stazione di Serradifalco|Serradifalco]]
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}}
}}
 
==Voci Note correlate==
*[[Ferrovie siciliane]]
<references/>
*[[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì]]
 
*[[Ferrovia Caltanissetta-Agrigento]]
== Bibliografia ==
*[[Società Vittorio Emanuele]]
* Ludwig Brunier: ''Kurland: Schilderungen von Land und Leuten'', H. Matthes, 1868, p.&nbsp;251 ff.
*[[Società per le Strade Ferrate della Sicilia]]
* Julius Mebes: ''Beiträge zur Geschichte des Brandenburgisch-Preussischen Staates und Heeres,'' Band 2, Lüderitz, 1867, p.&nbsp;146
*[[Freccia del Sud]]
 
== Voci correlate ==
* [[Brandeburgo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{portale|Sicilia|trasporti}}
{{Box successione
|carica = [[Duchessa di Curlandia|Duchessa di Curlandia e Semigallia]]
|periodo = [[1691]]-[[1698]]
|precedente = [[Sofia Amalia di Nassau-Siegen]]
|successivo = [[Anna I di Russia]]
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{{Box successione
|carica = [[Consorti dei sovrani di Brandeburgo#Margravie di Brandeburgo-Bayreuth|Margravia di Brandeburgo-Bayreuth]]
|periodo = [[1703]]-[[1712]]
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{{Box successione
|carica = [[Consorti dei sovrani sassoni#Duchesse di Sassonia-Meiningen|Duchessa di Sassonia-Meiningen]]
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}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Casa Hohenzollern|Elisabetta Sofia di BrandeburgoCanicattì]]
[[Categoria:DuchesseStazioni ferroviarie della provincia di Sassonia-MeiningenAgrigento|Elisabetta SofiaCanicattì]]
[[Categoria:Duchesse di Curlandia|Elisabetta Sofia di Brandeburgo]]
[[Categoria:Dame di Gran Croce dell'Ordine di Santa Caterina|Elisabetta Sofia di Brandeburgo]]