Schutzstaffel e Stazione di Pracchia: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|la stazione ferroviaria della FAP|Stazione di Pracchia (FAP)}}
{{Nota disambigua}}
{{Infobox stazione ferroviaria
{{NN|storia|febbraio 2012}}
|nazione = ITA
|nome = Pracchia
|nome originale =
|immagine = Pracchia Stazione 07 lug 2004.png
|didascalia = La stazione di Pracchia nel 2004
|apertura = 1863
|stato attuale = In uso
|soppressione =
|riattivazione =
|localizzazione = [[Pistoia]], frazione [[Pracchia]]
|latitudine = 44.055052
|longitudine = 10.907243
|tipologia = Stazione in superficie, passante
|binari = 3
|interscambio = Autolinee extraurbane, [[Ferrovia Alto Pistoiese|Ferrovia Pracchia-San Marcello-Mammiano]] (1926-1965)
|vicinanza = [[Pracchia]], [[Stazione di Pracchia (FAP)]]
|note =
}}
 
La '''stazione di Pracchia''' è una [[stazione ferroviaria]] posta sulla [[Ferrovia Porrettana|linea Pistoia-Bologna]], costruita per servire [[Pracchia]], una frazione del comune di [[Pistoia]], che permise lo sviluppo delle attività commerciali (fabbriche del ghiaccio, pastorizia, turismo) nella [[Montagna Pistoiese]].
[[File:Flag Schutzstaffel.svg|thumb|Simbolo delle SS: due [[Sowilo]] affiancate.]]
 
[[File:Stosstrupp Adolf Hitler con al centro Julius Schreck.jpg|thumb|Alcuni membri dello ''Stosstrupp Adolf Hitler'' (la brigata dalla quale nacquero le SS)]]
Tra il 1926 e il 1965 la stazione divenne di interscambio con la quella di [[Stazione di Pracchia (FAP)|Pracchia FAP]] che serviva la linea [[Ferrovia Alto Pistoiese|Pracchia-Mammiano]].
Le '''SS''', abbreviazione del [[lingua tedesca|tedesco]] {{Link audio|De-Schutzstaffel.ogg|'''''Schutz-staffeln''''' }} («squadre di protezione»), erano un'organizzazione [[paramilitare]] d'[[Corpo d'élite|élite]] del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|partito nazista tedesco]].
 
== Storia ==
[[File:Pracchia-1900.jpg|thumb|left|Vista dell'area della stazione nei primi del Novecento]]
{{citazione|Così ci siamo schierati e secondo leggi immutabili marciamo come ordine militare nazionalsocialista, uomini di impronta nordica, comunità giurata della nostra stirpe, verso un lontano avvenire, e desideriamo e crediamo di essere non soltanto i pronipoti che meglio la difendono, ma anche e in più i padri di generazioni future, necessarie alla vita eterna del popolo tedesco-germanico| Dichiarazione di Himmler sulle SS come ordine nazionalsocialista, 1939<ref>''Il disonore dell'uomo'' (titolo originale:Macht Ohne Moral), di Reimund Schnabel, pag. 23 e 24, Lerici Editore, Milano 1962</ref>}}
 
Le SS vennero formate nel [[1925]], reclutando appartenenti delle [[Sturmabteilungen|SA]], di cui fino al [[1926]] fecero parte, per essere la guardia personale di [[Adolf Hitler]] e per sorvegliare i raduni del partito. Il 6 gennaio [[1929]] Hitler nominò [[Heinrich Himmler]] capo delle SS, le quali al momento contavano solo 280 uomini. Con l'approvazione di Hitler, Himmler ampliò i ranghi delle SS e per la fine del [[1932]] queste contavano già {{formatnum:52000}} membri. Dopo un solo anno erano arrivate a oltre {{formatnum:209000}} uomini.
 
Prima del 1932 le SS vestivano la stessa uniforme delle SA, ad eccezione di una cravatta nera e di un berretto nero con un simbolo a forma di teschio (''[[Totenkopf]]'', "testa di morto"). Successivamente adottarono un'uniforme nera e, appena prima della guerra, una grigia (Feldgrau). Il loro [[motto]] era "Il mio onore si chiama fedeltà" (in tedesco: ''Meine Ehre heißt Treue''). Il sistema dei [[gradi delle SS]] era unico, perché le gerarchie non riflettevano quelle usate nella [[Wehrmacht]].
 
Heinrich Himmler, assieme al suo braccio destro [[Reinhard Heydrich]], consolidò il potere dell'organizzazione. Nel [[1931]] Himmler diede a Heydrich l'incarico di costituire un servizio di ''intelligence'' all'interno delle SS, il ''[[Sicherheitsdienst]]'' (SD).
 
Le SS ricevettero il controllo della [[Gestapo]] nel [[1936]]. Al momento dell'inizio della [[seconda guerra mondiale]] il numero dei membri salì a {{formatnum:250000}}; vennero formate le [[Waffen-SS]] nel dicembre [[1940]] per combattere a fianco della ''[[Wehrmacht]]'', l'esercito regolare tedesco.
 
Le SS si trasformarono durante la seconda guerra mondiale in una forza altamente efficace e letale, macchiandosi di innumerevoli [[crimini di guerra]] a danno della popolazione civile dei paesi occupati. Al loro culmine, il nome e la reputazione per una violenza efficiente e terrificante, erano sufficienti a infondere paura nel cuore di chiunque. Hitler diede alle SS giurisdizione su tutti i [[campo di concentramento|campi di concentramento]] e permise loro di supervisionare il controllo quotidiano di tutte le nazioni conquistate dalla [[Germania nazista|Germania]] durante la guerra.
 
Verso la fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di ex-ufficiali delle SS si rifugiò in [[Argentina]] e mise in piedi una rete di fuggitivi nazisti con il nome in codice di [[ODESSA]] (un acronimo per ''Organisation der ehemaligen SS-Angehörigen'') con diramazioni in [[Germania]], [[Svizzera]] e [[Italia]], diretta dai dintorni di [[Buenos Aires]], e che aiutò [[Adolf Eichmann]], [[Josef Mengele]], [[Erich Priebke]] e molti altri criminali di guerra a trovare rifugio in [[America Latina]].
 
Il 30 settembre [[1946]], i giudici del tribunale del [[processo di Norimberga]] condannarono le SS, dichiarandole una [[Criminalità organizzata|organizzazione criminale]]. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: ''le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell'amministrazione dei territori occupati, l'amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra''. La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone ''che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS... che divennero o rimasero membri dell'organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall'articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra''.<ref>IMT, 1947-1949, Vol. XXII, pgg. 516-517, cit. in: Höhne, 1969, p. 3.</ref>
 
== Caratteristiche ==
 
Una caratteristica fondamentale delle SS era il tatuaggio (obbligatorio) nella parte interna del braccio sinistro che riportava il gruppo sanguigno e il numero di matricola della SS. Il tatuaggio aveva scopi essenzialmente pratici: permetteva di agevolare e rendere più rapido il compito dei medici quando era necessario soccorrere una SS e al tempo stesso era utile per il riconoscimento dei cadaveri. È proprio sulla base del tatuaggio che gli Alleati selezionarono, una volta caduto il Terzo Reich, chi continuare a tener prigioniero e chi rilasciare. Un caso esemplare in tal senso fu quello di [[Josef Mengele]], medico delle SS, che stranamente privo di tatuaggio non fu arrestato ma rilasciato.
 
== Organizzazione ==
=== Allgemeine-SS ===
{{Vedi anche|Allgemeine-SS}}
Dalla metà del [[1934]] le SS non militari e quindi non impegnate attivamente nella protezione di [[Adolf Hitler|Hitler]], quindi lo scheletro dell'organizzazione, cominciarono ad essere chiamate ''Allgemeine-SS'' (dal [[Lingua tedesca|tedesco]] "SS generiche") per distinguerle dalle divisioni armate.
 
Con lo sviluppo delle SS crebbero di pari passo anche i poteri e le funzioni, facendo in modo che, a partire dal [[1942]], la direzione, l'organizzazione e l'amministrazione delle SS vennero suddivise in otto ''Hauptämter'' (dipartimenti).
 
==== Hauptamt Persönlicher Stab RfSS ====
{{Vedi anche|Persönlicher Stab RfSS}}
Lo Stato maggiore personale del ''Reichsführer-SS'' o '''Pers. Stab RfSS''', situato a [[Berlino]] in Prinz Albrecht Strasse 8, era il vero e proprio centro d'influenza nel comando delle SS. Oltre alle funzioni di coordinamento, era responsabile in tutte le questioni in cui [[Heinrich Himmler|Himmler]] era coinvolto e che non rientravano nelle competenze di nessuno degli altri ''Hauptämter''. Inoltre fungeva da intermediario tra il governo e gli uffici del [[Partito nazista]], oltre a gestire i rapporti d'affari e finanziari per contro dello stesso Himmler.
 
Fu diretto fin dal [[1936]], e per tutta la durata della [[Seconda guerra mondiale]], dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Karl Wolff]].
 
==== SS-Hauptamt ====
{{Vedi anche|SS-Hauptamt}}
L'Ufficio centrale delle SS o '''SS-HA''', situato a [[Berlino]]-[[Grunewald]] in Douglasstraße 7-11, era il più vecchio tra i dipartimenti delle SS, e di fatto era responsabile di tutte le varie mansioni di competenza dell'amministrazione generale delle SS. Tuttavia nel [[1940]], vista il gran numero di mansioni che erano finite sotto la propria giurisdizione, in seguito ad una riorganizzazione dell'apparato burocratico delle SS, uffici precedentemente appartenenti all<nowiki>'</nowiki>''SS-Hauptamt'' vennero innalzati al rango di ''Hauptamt'' (dipartimenti): il risultato di questa riorganizzazione, fu la perdita da parte dell'SS-HA di otto dei suoi tredici uffici.
 
Nonostante ciò, tra il [[1941]] e il [[1945]], l'SS-HA fu pesantemente impegnato nell'assistenza ai membri di razza germanica che entravano nell'orbita delle SS; così come nella promozione della [[Cultura della Germania|cultura tedesca]] in [[Europa]], oltre a svolgere un servizio di sorveglianza generale sulla [[propaganda]], sulle [[pubblicazioni]], l'[[istruzione]], e lo [[sport]] per tutte le SS e la polizia.
 
Nel corso degli anni, fu diretto dal<nowiki>'</nowiki>''SS-Gruppenführer'' [[Kurt Wittje]] e dagli ''SS-Obergruppenführer'' [[August Heißmeyer]] e [[Gottlob Berger]].
 
==== SS-Führungshauptamt ====
{{Vedi anche|SS-Führungshauptamt}}
Il Quartiere operativo delle SS o '''SS-FHA''', situato a [[Berlino]]-[[Wilmersdorf]] in Kaiserallee 188, fu creato nell'agosto del [[1940]] dal Dipartimento per le operazioni dell'SS-Hauptamt. Tutte le unità delle SS in servizio e non sottoposte al comando della ''[[Wehrmacht]]'' erano totalmente subordinate all'SS-FHA sia per gli scopi amministrativi che per quelli operativi: difatti organizzava il pagamento dei salari, il rifornimento degli equipaggiamenti, di armi, munizioni e di veicoli, oltre alla manutenzione ordinaria e alla riparazione degli equipaggiamenti in deposito.
 
La guida dell'SS-FHA venne assunta direttamente da [[Heinrich Himmler]], il 15 agosto [[1940]], fino al 30 gennaio [[1943]], quando il comando venne assunto dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Hans Jüttner]].
 
==== Reichssicherheitshauptamt ====
[[File:Prigioni SS.jpg|thumb|Resti delle prigioni delle SS nelle cantine di una villa requisita in Prinz-Albrecht-Str. 9 a Berlino]]
{{Vedi anche|RSHA}}
L'Ufficio centrale della sicurezza del Reich o '''RSHA''', situato a [[Berlino]] in Prinz-Albrecht-Straße 8, venne creato dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Reinhard Heydrich]] il 27 settembre [[1939]] attraverso l'unificazione del ''[[Sicherheitsdienst]]'', della ''[[Gestapo]]'' e della ''[[Reichskriminalpolizei]]''. Il RSHA era responsabile delle operazioni dei [[servizio segreto|servizi segreti]] in [[Germania]] e all'estero, dello [[spionaggio]] e del [[controspionaggio]], della lotta contro i crimini politici e i crimini comuni, e del sondaggio dell'opinione pubblica sul [[Germania nazista|regime nazista]].
 
Il suo primo comandante fu l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Reinhard Heydrich]], che mantenne la guida fino al suo assassinio, avvenuto nel [[1942]]; il suo successore, l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Ernst Kaltenbrunner]], mantenne tale incarico fino al termine della guerra.
 
==== SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt ====
{{Vedi anche|WVHA}}
Il Dipartimento economico e amministrativo delle SS o '''SS-WVHA''', situato a [[Berlino]]-[[Lichterfelde (quartiere di Berlino)|Lichterfelde]] in Unter der Eichen 126-135, si occupava del sistema dei [[campo di concentramento|campi di concentramento]] e dell'amministrazione delle finanze delle SS; oltre a gestire un gran numero di imprese industriali e agricole delle stesse SS.
 
Fu diretto dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Oswald Pohl]].
 
==== SS-Rasse- und Siedlungshauptamt ====
{{Vedi anche|RuSHA}}
Il Dipartimento delle SS per la razza e il popolamento o '''RuSHA''', situato a [[Berlino]] in Hedemannstraße 24, era l'ufficio delle SS incaricato di controllare la purezza ideologica e razziale di tutti i membri delle SS. Era l'autorità principale in materia di genealogia e rilasciava ai membri delle SS certificati di attestazione del lignaggio e permessi di matrimonio; era inoltre responsabile dell'esecuzione della politica di colonizzazione dei territori orientali conquistati.
 
Nel corso degli anni, fu diretto dagli ''SS-Obergruppenführer'' [[Richard Walther Darré]], [[Günther Pancke]], [[Otto Hofmann (militare)|Otto Hofmann]] e [[Richard Hildebrandt]].
 
==== Hauptamt SS Gericht ====
{{Vedi anche|Hauptamt SS Gericht}}
L'Ufficio centrale legale delle SS o '''HA SS Gericht''', situato a [[Monaco di Baviera]] in Karlstraße 10, era l'ufficio legale delle SS, che amministrava l'aspetto disciplinare del codice legislativo speciale cui erano soggetti i membri delle SS e della polizia.
 
Il dipartimento fu diretto dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Gruppenführer'' [[Paul Scharfe]], fino alla sua morte e poi dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Franz Breithaupt]].
 
==== SS-Personalhauptamt ====
{{Vedi anche|SS-Personalhauptamt}}
L'Ufficio centrale del personale delle SS, situato a [[Berlino]]-[[Charlottenburg]] in Wilmersdorferstrasße 98-99, coordinava il lavoro delle sezioni per il personale dei vari ''Hauptämter''.
 
Fu diretto dagli ''SS-Obergruppenführer'' [[Walter Schmitt]] e [[Maximilian von Herff]].
 
==== Uffici minori ====
Oltre agli ''Hauptämter'' erano inseriti nella struttura di comando alcuni dipartimenti minori:
 
* ''Hauptstelle der Hauptamt Ordnungspolizei'', teneva aggiornato [[Heinrich Himmler|Himmler]] su tutte le organizzazioni riguardanti la ''[[Ordnungspolizei]]''.
* ''Hauptamt Dienstelle Heissmeyer'', era responsabile della supervisioni delle ''[[Napolas|National Politische Erziehungsanstalten]]'', le scuole fondate per educare i giovani tedeschi.
* ''Stabshauptamt der Reichskommissar für die Festigung de deutschen Volkstums'', era responsabile delle questioni riguardanti la "conservazione della qualità" della [[razza ariana]] e la protezione e lo sviluppo della razza tedesca.
* ''[[VoMi|Hauptamt Volksdeutsche Mittelstelle]]'', era responsabile dell'organizzazione del ritorno nel ''[[Deutsches Reich|Reich]]'' dei discendenti delle generazioni dei coloni tedeschi stabilitisi in [[Russia]] e nei [[Balcani]].
* ''SS-Vorgerücktestudien'', la cosiddetta “Divisione Paranormale delle SS”, la cui esistenza è stata resa nota nel 2006, dopo l'apertura degli archivi Britannici e Americani. Aveva sede a Wewelsburg, presso [[Paderborn]].
 
=== Organizzazione territoriale ===
Ad un livello immediatamente inferiore agli ''Hauptämter'' vi erano gli ''Oberabschnitte'' ("regioni"), che costituivano la base dell'organizzazione territoriale delle SS. Dagli iniziali cinque del [[1932]], crebbero fino ai diciassette (uno per ognuno dei [[distretto militare|distretti militari]] in cui si suddivideva la [[Germania]]) del [[1944]]. Oltre a questi esistevano sei ''Oberabschnitte'' all'estero che si svilupparono durante la guerra: "[[Cecoslovacchia|Böhmen-Mähren]]", "[[Norvegia|Nord]]", "[[Paesi Bassi|Nordwest]]", "[[Polonia|Ost]]", "[[Stati baltici|Ostland]]" e "[[Ucraina|Ukraine]]".
 
Ciascun ''Oberabschnitte'' a sua volta comprendeva in media tre ''Abschnitte'' ("distretti"), che da otto del [[1931]] crebbero fino ai quarantacinque del [[1944]].
 
== Waffen-SS ==
{{Vedi anche|Waffen-SS}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-024-3535-23, Ostfront, Waffen-SS-Angehörige bei Rast.jpg|thumb|Waffen SS della [[3. SS-Panzerdivision "Totenkopf"]] sul fronte russo nel [[1944]]]]
'''Waffen-SS''' ("SS Combattenti") è il termine utilizzato, a partire dall'aprile [[1940]], per indicare il ramo militare delle ''Schutzstaffeln''; la piccola unità che all'inizio della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] aveva un forza di poco meno {{formatnum:18000}} uomini sarebbe cresciuta fino a diventare un esercito di quasi un milione di soldati di diverse nazionalità, che si sarebbe guadagnato su tutti i fronti operativi una fama di efficienza e crudeltà non soltanto rispetto alle [[Wehrmacht|forze armate tedesche]] ma anche delle armate contro cui combatteva.
 
Non appena salito al potere, [[Adolf Hitler|Hitler]] incaricò [[Heinrich Himmler|Himmler]] di formare un'unità armata di guardie SS per la sua protezione personale e come strumento per compiti speciali. In origine tale unità fu l'"''SS-Stabswache''" (Comando guardia) che, nel settembre [[1933]] venne ingrandita e rinominata [[1. SS-Panzer-Division Leibstandarte SS Adolf Hitler|"SS-Leibstandarte Adolf Hitler"]] o LAH (Reggimento guardia del corpo Adolf Hitler). Sotto l'energica guida di [[Joseph Dietrich]] e con l'aiuto di istruttori della ''[[Wehrmacht]]'' la LAH si sviluppò rapidamente; in seguito vennero costrituti altri due reggimenti (''Deutschland'' e ''Germania''), sotto la guida di [[Paul Hausser]].
 
Quando, il 1º marzo [[1935]], la [[Germania]] ristabilì la coscrizione obbligatoria, la forza complessiva dei tre reggimenti (''SS-Verfügungstruppe'', la futura divisione [[2. SS-Panzer-Division Das Reich|"Das Reich"]]) era di {{formatnum:8459}} uomini. In seguito all'[[Anschluss|annessione]] dell'[[Austria]] nel [[1938]] venne creato un nuovo reggimento con personale esclusivamente austriaco a cui fu attribuito la denominazione ''Der Führer''. Parallelamente gli elementi che formavano le unità più politicizzate delle SS vennero raggruppati in un corpo destinato ad assumere una triste fama: le ''[[SS-Totenkopfverbände]]'' (Unità testa di morto, da non confondere con la divisione [[3. SS-Panzer-Division Totenkopf|"Totenkopf"]] comandate da [[Theodor Eicke]]) e preposte alla custodia dei [[Campo di concentramento|campi di concentramento]].
 
La "SS-Verfügungstruppe", la "SS-Leibstandarte Adolf Hitler" e le "SS-Totenkopfverbände" presero parte alla [[Campagna di Polonia]], di [[Campagna di Francia|Francia]] e dei [[Campagna dei Balcani|Balcani]], e all'[[Operazione Barbarossa|invasione dell'Unione Sovietica]], non come unità a sé stanti, ma ripartite tra le grandi unità dell'[[Wehrmacht|esercito]].
 
La forza delle Waffen-SS, che nel settembre del [[1942]] era di {{formatnum:188000}} uomini, nell'autunno del [[1943]] aveva raggiunto i {{formatnum:350000}} uomini. Va detto che, parallelamente all'accrescimento dell'impegno bellico della Germania, furono pure costituite [[Truppe straniere nelle Waffen-SS|numerose legioni di Waffen-SS straniere]], reclutate in quasi tutti i Paesi invasi dai Tedeschi (solo la Boemia-Moravia, la porzione di Polonia occupata dal Terzo Reich, la Grecia e la Lituania non ebbero una loro legione) e formate in parte da volontari (francesi, valloni, olandesi e fiamminghi, scandinavi ecc.) e in parte da prigionieri di guerra (sovietici, indiani ecc.). Durante gli ultimi anni di guerra le unità delle Waffen-SS giocarono un ruolo primario nella [[terza battaglia di Kharkov]], nella [[battaglia di Kursk]], nella [[Offensiva delle Ardenne|battaglia delle Ardenne]], e nel [[1945]] nell'ultima grande offensiva tedesca presso le rive del lago [[Balaton]] in [[Ungheria]] ([[Operazione Frühlingserwachen]], "risveglio di primavera"); venendo impiegate, come fossero dei pompieri, per accorrere a chiudere le brecce sul fronte tedesco ogni volta che occorreva.
 
A fronte di questa indubbia capacità militare le truppe delle Waffen-SS furono inoltre accusate di numerosi [[crimine di guerra|crimini di guerra]], come quelli di [[Oradour-sur-Glane]], [[Massacro di Marzabotto|Marzabotto]] e di [[Massacro di Malmedy|Malmedy]]. Proprio per questo le Waffen-SS vennero dichiarate organizzazione criminale al [[Processo di Norimberga]].
 
== Lo Stato delle SS ==
 
Oltre allo sviluppo nella polizia e nei servizi segreti, le SS consolidarono, impercettibilmente ma costantemente, la propria sfera di influenza su ogni ramo della vita pubblica della [[Germania nazista]]: nel maggio del [[1944]], all'apice del proprio potere, facevano parte delle SS non meno di 300 delle {{formatnum:1200}} personalità di rilievo del [[Germania nazista|Terzo Reich]], compresi industriali, finanziari e accademici.
 
Nate come guardie del corpo di [[Adolf Hitler|Hitler]], le SS, infatti erano presenti in massa nell<nowiki>'</nowiki>''entourage'' del ''[[Führer]]'': il suo segretario particolare era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Philipp Bouhler]], il suo aiutante personale era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Julius Schaub]], il medico personale era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Gruppenführer'' Prof. [[Karl Brandt]], il pilota personale era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Brigadeführer'' [[Hans Baur]], e il suo autista era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Sturmbannführer'' [[Erich Kempka]]. Oltre a questi la maggioranza dei giovani aiutanti di [[Adolf Hitler|Hitler]] erano uomini delle SS.
 
Anche all'interno del [[NSDAP]] era massiccia la presenza, e l'influenza, delle SS: il tesoriere del partito era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Franz Xaver Schwarz]]; il massimo giudice del partito era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Walter Buch]]; il capo dell'ufficio stampa era l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Max Amann (Politico)|Max Amann]]; mentre l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' [[Martin Bormann]] era a capo della cancelleria del partito.
 
All'interno del [[Membri del governo Hitler|governo Hitler]] vi erano uomini delle SS: l<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' Dr. [[Hans Lammers]] era a capo della [[Cancelleria del Reich]]; [[Konstantin Freiherr von Neurath]] e [[Joachim von Ribbentrop]] furono entrambi Ministri degli Esteri. In totale ben trentanove posizioni chiave furono occupate, nei vari dicasteri, da uomini delle SS.
 
Nei vari territori occupati dalla ''[[Wehrmacht]]'' durante la [[Seconda guerra mondiale]], uomini delle SS vennero nominati governatori di città e regioni. Le SS ebbero inoltre nella figura del ''[[SS- und Polizeiführer]]'' («Comandante delle SS e della Polizia») un ruolo di grande potere i cui designati rispondevano, nell'esecuzione del loro operato, esclusivamente ad Himmler ed Hitler. Gli ''[[SS- und Polizeiführer]]'' furono coinvolti nei più brutali episodi di persecuzione del popolo ebraico e nella repressione [[partigiano|antipartigiana]], in particolar modo nelle zone dell'[[Unione Sovietica]] occupate dall'esercito tedesco e nell'area del [[Governatorato Generale]].
 
Anche in campo civile, nell'industria, negli armamenti, nelle attività bancarie le SS erano ben rappresentate: direttori di banca, di associazioni industriali, ispettori statali e imprenditori di fama, ma anche nel mondo dell'educazione, della cultura e delle organizzazioni caritatevoli (ad esempio la [[Croce rossa]] tedesca fu guidata per tutta la durata del conflitto dall<nowiki>'</nowiki>''SS-Obergruppenführer'' Dr. [[Ernst-Robert Grawitz]]) tutti ricevettero un grado onorario delle SS.
 
Difatti la penetrazione delle SS in tutti gli aspetti della vita tedesca fu raggiunto conferendo un grado onorifico (''SS-Ehrenführer'') a personaggi pubblici di spicco: in tal modo, tramite il giuramento di fedeltà a [[Heinrich Himmler|Himmler]], le SS si fecero strada nel ''gotha'' politico-finanziario del ''[[Germania nazista|Reich]]''.
 
== Gradi delle SS ==
{{vedi anche|gradi delle Schutzstaffel}}
[[Reichführer|SS-Reichsführer]] – (Capo delle SS, ''senza equivalente italiano'')<br />
[[SS-Oberst-Gruppenführer]] – Generale<br />
[[Obergruppenführer|SS-Obergruppenführer]] – Generale di Corpo d'Armata<br />
[[Gruppenführer|SS-Gruppenführer]] – Generale di divisione<br />
[[Brigadeführer|SS-Brigadeführer]] – Generale di brigata<br />
[[Oberführer|SS-Oberführer]] – ''senza equivalente italiano''<br />
[[Standartenführer|SS-Standartenführer]] – Colonnello<br />
[[Obersturmbannführer|SS-Obersturmbannführer]] – Tenente Colonnello<br />
[[Sturmbannführer|SS-Sturmbannführer]] – Maggiore<br />
[[Hauptsturmführer|SS-Hauptsturmführer]] – Capitano<br />
[[Obersturmführer|SS-Obersturmführer]] – Tenente<br />
[[Untersturmführer|SS-Untersturmführer]] – Sotto Tenente<br />
[[Hauptscharführer|SS-Hauptscharführer]] – Maresciallo Maggiore<br />
[[Oberscharführer|SS-Oberscharführer]] – Maresciallo<br />
[[Sturmscharführer|SS-Sturmscharführer]] – Sergente Maggiore<br />
[[Scarführer|SS-Scharführer]] – Sergente (nelle SA fino al 1934, sostituito, dopo la riorganizzazione dei gradi, da ''Unterscharführer'')<br />
[[Unterscharführer|SS-Unterscharführer]] – Sergente<br />
[[Rottenführer|SS-Rottenführer]] – Caporale<br />
[[Oberschütze|SS-Oberschütze]] – Soldato scelto<br />
[[SS-Schütze]] – Soldato semplice
 
== Simboli delle SS ==
A partire dal [[1934]], le SS non solo vennero dipinte come un'élite razziale ma anche come un Ordine segreto; a questo scopo vennero ideati emblemi di potere simbolici e le eleganti uniformi accuratemente disegnate e confezionate dalla nota casa stilistica tedesca [[Hugo Boss]].
[[File:SS Totenkopf Fahrzeugwimpel.svg|thumb|right|Il ''Totenkopf'' raffigurato in una bandiera]]
=== ''Totenkopf'' ===
 
Il ''Totenkopf'' (dal [[Lingua tedesca|tedesco]]: testa di morto), formato da un teschio sogghignante e da ossa incrociate, fu senza dubbio l'emblema simbolo delle SS e del terrore ad esse legato. Rifacendosi alla tradizione dei corpi militari del [[Regno di Prussia]] prima, e di numerosi ''[[Freikorps]]'' poi, anche le SS adottarono come loro caratteristica decorazione la testa di morto. Il ''Totenkopf'' venne utilizzato sui capi di vestiario di tutti i membri delle SS, e sulle divise delle ''[[SS-Totenkopfverbände]]'' e della ''[[3. SS-Panzer-Division Totenkopf|SS-Totenkopf-Division]]''; così come venne utilizzato sulle bandiere, gli arazzi, i drappi dei tamburi e delle trombe, oltre che sui distintivi di guerra delle unità anti-guerriglia delle SS e della polizia.
Il motto riguardante questo simbolo recitava: "portiamo un teschio come simbolo per due motivi, per dire al nemico che non abbiam paura della morte e per premonirgli la sorte che lo attende"
 
=== ''SS-Runen'' ===
Le [[Alfabeto runico|rune]] erano i caratteri che componevano gli alfabeti utilizzati dalle tribù germaniche per la scrittura. Nel [[XIX secolo]] e all'inizio del [[XX secolo]], le rune iniziarono a diventare di gran moda in diversi circoli storico-culturali dell'Europa del nord, che promuovevano l'interesse per le leggende, i culti e le feste tradizionali.
 
Nel [[1945]] le SS adoperavano quattordici varianti fondamentali di rune, ognuno con un preciso significato.
 
=== ''Totenkopfring der SS'' ===
{{Vedi anche|Totenkopfring der SS}}
[[File:Totenkopfring.jpg|thumb|right]]
Istituito da [[Heinrich Himmler|Himmler]] il 10 aprile [[1934]], il ''Totenkopfring der SS ("Anello con il teschio delle SS")'', era una delle più ambite decorazioni delle SS. Aveva il valore di un riconoscimento altissimo poiché era indice dei meriti personali di chi lo indossava, della sua devozione al dovere, della lealtà a Hitler e al nazionalsocialismo.
 
Il ''Totenkopfring'' comprendeva una larga fascia, finemente incisa, di foglie di quercia, una testa di morto e una serie di rune, che riassumevano un significato recondito:
 
* la ''[[Simboli runici adottati dalle SS|Sig-Rune]]'' dentro un triangolo rappresentava l'appartenenza alle SS.
* la ''[[Simboli runici adottati dalle SS|Hakenkreuz]]'' indicava la filosofia nazista.
* lo ''[[Simboli runici adottati dalle SS|Heilszeichen]]'' dentro un cerchio simboleggiava la prosperità.
* la ''[[Simboli runici adottati dalle SS|Hagall-Rune]]'' dentro un esagono rappresentava la fede incrollabile.
 
Tra il [[1934]] e il [[1944]] furono conferiti circa {{formatnum:14500}} anelli.
 
La stazione di Pracchia venne raggiunta dalla prima corsa di prova della tratta Vergato-Pracchia della linea Bologna-Pistoia il 13 novembre del 1863 in vista dell'inaugurazione della stessa che avvenne il successivo 21 novembre<ref>{{cita|Panconesi|parte II, p. 185.|Panconesi}}</ref>.
== Le SS e la Shoah ==
Le SS furono direttamente, e attivamente, coinvolte, in particolare dopo la [[Conferenza di Wannsee]] del gennaio [[1942]], nell'esecuzione della ''[[Soluzione finale della questione ebraica]]'' (in [[lingua tedesca]] ''Endlösung der Judenfrage''), ossia il [[genocidio]] di tutti gli [[Ebrei]] presenti in Europa (calcolati in 11 milioni di persone).
 
Quello fu un giorno epico per il piccolo centro della montagna pistoiese, in quanto l'impianto ferroviario venne raggiunto dal Treno Reale salito da Bologna e si fregiò di ospitare nel primo pomeriggio di quel giorno anche [[Vittorio Emanuele II]] che, risalito l'Appennino da Pistoia, intervenne insieme al Ministro dei lavori pubblici [[Stefano Jacini]] e al progettista della linea, all'inaugurazione della tratta<ref>''Corriere Emilia'', 22 novembre 1863.</ref><ref>{{cita|Panconesi|parte II, pp. 185-187, 190.|Panconesi}}</ref>.
Le eliminazioni di massa venivano condotte in modo sistematico: venivano fatte liste dettagliate di vittime presenti, future e potenziali, così come sono state trovate le meticolose registrazioni delle esecuzioni. Oltre a ciò, uno sforzo considerevole fu speso durante il corso delle operazioni per trovare metodi sempre più efficienti per uccidere persone in massa, ad esempio passando dall'avvelenamento con [[monossido di carbonio]] dei campi di sterminio dell'[[Operazione Reinhard]] di [[campo di sterminio di Bełżec|Bełżec]], [[campo di sterminio di Sobibór|Sobibór]] e [[campo di sterminio di Treblinka|Treblinka]], all'uso dello [[Zyklon-B]] di [[campo di concentramento di Majdanek|Majdanek]] e [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]; camere a gas che utilizzavano monossido di carbonio per gli omicidi di massa venivano usati nel [[campo di sterminio di Chelmno]].
 
Per il fatto di essere posta al culmine della linea, la stazione divenne subito la più importante della nuova ferrovia, specialmente per quanto atteneva alle esigenze di servizio. A questo impianto facevano capo infatti tutte le locomotive utilizzate per il rinforzo in coda dei treni che salivano le difficili rampe del versante pistoiese<ref>{{cita|Panconesi|parte II, p. 198.|Panconesi}}</ref>.
=== I campi di concentramento ===
[[File:Auschwitz-2.jpg|thumb|[[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], il più tristemente noto campo di sterminio [[Nazismo|nazista]]]]
{{vedi anche|Campo di concentramento|Lager|Lista dei campi di concentramento nazisti}}
I campi di concentramento ([[lingua tedesca|tedesco]] ''Konzentrationslager'', KZ) per detenere [[ebrei]], [[zingaro|zingari]], [[omosessuali]] e dissidenti politici vennero inizialmente istituiti, subito dopo la presa del potere del Partito nazista. Il primo, [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], creato da [[Heinrich Himmler|Himmler]] il 20 marzo [[1933]] venne inizialmente pensato come luogo in cui "concentrare" e detenere comunisti, socialdemocratici ed altri presunti nemici politici tedeschi.
 
Proprio per questo fatto la stazione di Pracchia arrivò a contare anche 70 ferrovieri stabilmente impiegati nell'impianto e nel 1901 riuscì nell'impresa di superare per introiti di biglietti venduti anche l'impianto di [[Porretta Terme]] (allora Bagni della Porretta)<ref>{{cita|Panconesi|parte II, p. 194.|Panconesi}}</ref>.
Con il corso della Seconda guerra mondiale alcuni campi di concentramento vennero trasformati in campi di sterminio per l'eliminazione sistematica di tutti gli "indesiderabili".
 
[[File:Ventilatore-Saccardo.jpg|thumb|Il Ventilatore Saccardo utilizzato per aerare la [[Galleria dell'Appennino]] fotografato ai tempi dell'alimentazione trifase. Si noti in primo piano (in basso a sinistra nella foto) il binario che permetteva alle locomotive a vapore di raggiungerlo in caso di interruzioni dell'alimentazione elettrica]]
=== I campi di sterminio ===
{{vedi anche|Campo di sterminio}}
All'interno del ''lager'' nazista, la ''baracca'' (in [[Lingua tedesca|tedesco]]: ''Block'') era, generalmente, l'edificio adibito a dormitorio dei deportati. Vi erano diverse tipologie di baracche, sia per dimensioni e/o per materiali con cui erano state costruite (potevano essere in legno o in muratura), sia per lo scopo cui venivano adibite. Fra le varie tipologie di baracca ricordiamo:
ricoveri per i deportati, baracche di [[quarantena]], [[infermeria]], infermeria speciale (chiamata anche blocco della morte, era riservata ai deportati destinati ad essere soppressi entro breve tempo), lavanderia, cucina, edificio del [[carcere]], [[camera a gas|camere a gas]], [[forno crematorio|forni crematori]], locali adibiti alle [[esecuzione capitale|esecuzioni capitali]] ed alle torture, locali adibiti agli [[Esperimenti nazisti su esseri umani|esperimenti su esseri umani]], officine, baracche dei sorveglianti, edifici degli uffici interni.
 
Sempre nello stesso anno detta stazione ebbe modo di sperimentare il ventilatore Saccardo (progettato dall'omonimo Ingegnere) realizzato al fine di aerare la [[Galleria dell'Appennino]] (o di [[San Mommè]]) da sempre sofferente di problemi di evacuazione dei fumi prodotti dalle locomotive a vapore. Il ventilatore rimase in funzione anche dopo il passaggio della linea alla trazione elettrica trifase (avvenuta nel [[1927]]) e per garantirne il funzionamento anche nel caso in cui fosse stata interrotta l'alimentazione elettrica, l'impianto fu dotato di un binario di raccordo che portasse le locomotive (a vapore) nei pressi del ventilatore per alimentarne il moto<ref>{{cita|Panconesi|parte II pp. 185-205.|Panconesi}}</ref>.
=== I ghetti ===
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] i [[ghetto|ghetti]] servirono come contenitori in un forzoso [[Fasi dell'Olocausto|processo di concentramento]] della popolazione ebraica, che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti. Gli abitanti dei ghetti dell'Europa Orientale, trasportati da varie regioni europee, privati di ogni diritto e sottoalimentati, vennero progressivamente deportati nei [[campo di sterminio|campi di sterminio]]. Tra i più tristemente famosi ricordiamo: il [[Ghetto di Cracovia]], il [[Ghetto di Łódź]] e quello di [[Ghetto di Varsavia|Varsavia]].
 
Sempre nello stesso anno venne costruita anche la sottostazione elettrica di Pracchia, posta quasi frontalmente al fabbricato viaggiatori<ref>{{cita|Panconesi|parte II pp. 205.|Panconesi}}</ref>.
=== Gli Einsatzgruppen ===
{{vedi anche|Einsatzgruppen}}
Gli ''Einsatzgruppen'' furono truppe speciali di combattimento tedesche, composte da uomini delle SS, della ''[[Kriminalpolizei|Kripo]]'' e dell'[[Sicherheitsdienst|SD]], impegnate durante la [[Seconda guerra mondiale]] in particolar modo in [[Unione Sovietica]], dopo l'avvio dell'[[Operazione Barbarossa]], con il compito di "ripulire" politicamente la zona individuando e distruggendo ogni opposizione, effettiva o potenziale, nel territorio occupato.
 
Il 24 maggio [[1927]] venne attivato l'esercizio a trazione elettrica a corrente alternata trifase; la linea venne convertita alla corrente continua il 13 maggio [[1935]]<ref>{{Cita libro
== Personaggi di spicco delle SS ==
|titolo = Locomotive elettriche FS
=== Capi delle SS – Reichsführer-SS ===
|autore = Giovanni Cornolò, Claudio Pedrazzini
* [[Julius Schreck]] (1925-1926)
|editore = Ermanno Albertelli Editore
* [[Joseph Berchtold]] (1926-1927)
|città = Parma
* [[Erhard Heiden]] (1927-1929)
|anno = 1983
* [[Heinrich Himmler]] (1929-1945)
|pp = 71-72
* [[Karl Hanke]] (1945)
|ISBN =
}}</ref>.
 
=== GerarchiStrutture e impianti ===
In stazione, il piano del ferro raggiunge il punto più elevato sul livello del mare.<br />
{{Vedi anche|ufficiali e personalità delle Schutzstaffel}}
È totalmente impresenziata dal [[1992]] e il traffico dei treni regionali viene telecomandato.
 
La stazione è la più grande della linea, dopo quella di Porretta Terme, ed è convenientemente utilizzata per effettuare gli incroci tra i convogli che la percorrono, pur non essendo dotata di sottopasso (fatto che ne vincola in parte l'utilizzo a causa della necessità di proteggere l'attraversamento a raso).
=== Militari delle Waffen-SS ===
{{Vedi anche|ufficiali e personalità delle Schutzstaffeln#Waffen-SS}}
 
=== AltriMovimento personaggi ===
Il numero di passeggeri che ogni giorno fruisce della stazione è pari a 126 unità ([[2010]]). È la stazione con il più alto numero di passeggeri della Porrettana, nel tratto Toscano.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.toscana-notizie.it/2011/02/16/porrettana-per-la-regione-non-ci-sono-linee-da-dismettere-garantiti-i-cittadini-interessati-dalla-linea/ Toscana Notizie] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
== Servizi ==
* [[Hans Aumeier]] (Comandante del Campo di concentramento di [[Vaivara]], [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], [[Esterwegan]], [[Lichtenburg]], [[Buchenwald]], [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], [[Riga]] e [[Grini]])
La stazione dispone di:
* [[Karl Genzken]] (Comandante dell'Ufficio medico delle [[Waffen-SS]])
* [[File:Feature ticket office inv 2.svg|24px|Biglietteria automatica]] Biglietteria automatica
* [[Erich Naumann]] (Comandante dell'[[Einsatzgruppen|Einsatzgruppe B]])
* [[File:Aiga waitingroom inv.svg|24px|Sala d'attesa]] Sala d'attesa
* [[Ferdinand von Sammern-Frankenegg]] (Comandante delle SS a [[Varsavia]])
* [[Karl Eberhard Schöngarth]] (Comandante della [[Gestapo]] nei [[Paesi Bassi]])
* [[Bernard Franc]] (Soldato delle SS Charlemagne)
*[[Josef Mengele]] (Medico delle SS, famoso per i vari esperimenti che effettuava sui prigionieri)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{bibliografia|Panconesi|Maurizio Panconesi, ''Porrettana... memorie tra i monti alla riscoperta dell'antica strada ferrata degli appennini'', Calosci, Cortona, 2006; ISBN 88-7785-213-5}}
* Reimund Schnabel, ''Il disonore dell'uomo'' (titolo originale:''Macht Ohne Moral''), Lerici Editore, Milano 1962
* Tribunale Militare Internazionale (indicato come IMT), ''Record of the Nuremberg Trials November 14th, 1945 – October 1st, 1946'', 42 Voll., London, HMSO, 1947-1949.
* Höhne, H., ''The Order of the Death's Head, The Story of Hitler's SS'', London, Pan Books Ltd., 1969.
* Gerald Reitlinger, ''Storia delle SS'', Longanesi, Milano, 1969.
* Verri M, ''La speranza tradita'', Pisa, Pacini Editore, 1992.
* Sternhell Z''., Nascita dell'ideologia fascista'', Milano, Baldini & Castoldi, 1989.
* Neumann F., ''Behemoth'', Milano, Mondadori, 1999.
* Browning C.R., ''Uomini Comuni'', Torino, Einaudi, 1992.
* Arendt H., ''La Banalità del Male'', Milano, Feltrinelli, 1964.
* Arendt H., ''L'immagine dell'inferno'', Roma, Editori Riuniti, 2001.
* Hilberg R., ''Carnefici, Vittime, Spettatori'', Milano, Mondadori, 2001.
* Hilberg R., ''La distruzione degli Ebrei d'Europa'', Torino, Einaudi, 1995.
* Goldhagen D.J., ''I volonterosi carnefici di Hitler'', Milano, Mondadori, 2002.
* {{cita libro|autore=Nicola Guerra|titolo=I volontari italiani nelle Waffen-SS. Pensiero politico, formazione culturale e motivazioni al volontariato.|editore=Solfanelli Editore|anno=2014|url=https://www.academia.edu/6392213/I_volontari_italiani_nelle_Waffen-SS._Pensiero_politico_formazione_culturale_e_motivazioni_al_volontariato}}
* Lifton R.J., ''I medici nazisti'', Milano, BUR, 2003.
* Hoss R., ''Comandante ad Auschwitz'', Torino, Einaudi, 1960.
* Brauman R. Sivan E., ''Adolf Eichmann'', Torino, Einaudi, 2003.
* Lefèvre, Eric, ''Sturmbataillon "Charlemagne"'', C.D.L. Edizioni, Casteggio (PV), 1997
* Duprat, François, ''Storia delle SS'', Ritter, Milano, 1998
* Saint-Paulien, ''I leoni morti'', Ritter, Milano, 1999
* Lumsden Robin " La vera storia delle SS" Newton - Compton, Roma 2014
 
== Voci correlate ==
* [[CampoStazione di concentramentoPracchia (FAP)]]
* [[DasFerrovia SchwarzeAlto KorpsPistoiese]]
* [[EinsatzgruppenFerrovia Porrettana]]
* [[Glossario della Germania nazista]]
* [[Gradi delle SS]]
* [[Kapo]]
* [[Lager]]
* [[Lagersprache]]
* [[Olocausto]]
* [[ODESSA]]
* [[SA]]
* [[Simboli dei campi di concentramento nazisti]]
* [[Simboli runici adottati dalle SS]]
* [[Totenkopf]]
* [[Waffen-SS]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogettoInterprogetto|commons=Category:Schutzstaffel|wikt=Schutzstaffel|wikt_etichetta=SchutzstaffelPracchia train station}}
 
{{Navbox ferrovia
{{Schutzstaffel}}
|Nome = Pracchia
{{olocausto}}
|Linea = [[Ferrovia Porrettana|Bologna-Pistoia]]
{{Controllo di autorità}}
|PK = 58+596
{{portale|nazismo|seconda guerra mondiale}}
|Direzione 1 = [[Bologna]]
|Stazione precedente = [[Stazione di Biagioni-Lagacci|Biagioni-Lagacci]]
|Stazione successiva = [[Stazione di San Mommè|San Mommè]]
|Direzione 2 = [[Pistoia]]
}}
{{Linee ferroviarie in Toscana}}
{{Montagna pistoiese}}
{{Stazioni ferroviarie di Pistoia}}
{{portale|Toscana|trasporti}}
 
[[Categoria:SS|Stazioni ferroviarie di Pistoia|Pracchia]]
[[Categoria:Pracchia]]