Gabriele Sforza e Pieve di San Giovanni Evangelista (Montelupo Fiorentino): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Vescovo
 
|nome = Gabriele Sforza
|NomeEdificio = Pieve di San Giovanni Evangelista
|chiesa = cattolica
|Immagine = San Giovanni Evangelista (Montelupo Fiorentino), esterno 02.jpg
|arcivescovo = sì
|Didascalia = Esterno della Pieve di San Giovanni Evangelista
|immagine = 1450 - Milano S. Maria Immacolata - Franc. Solari (attr.), Lapide Arciv. Gabriele Sforza (1457) - Foto G. Dall'Orto, 24-Sep-2007.jpg
|Larghezza =
|didascalia = Ritratto di Gabriele Sforza dalla lapide tombale a Milano
|Città = [[Montelupo Fiorentino]]
|titolo =
|Regione = {{IT-TOS}}
|stemma = ArchbishopPallium PioM.svg
|mottoSiglaStato = ITA
|Latitudine = 43.733525
|nato = [[1423]], [[Aversa]]
|Longitudine = 11.022208
|ordinato =
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cattolica]]
|consacrato =28 luglio [[1454]]
|AnnoConsacr = [[1326]]
|arcelevato = 20 giugno [[1454]]<ref name=":0" />, [[Duomo di Milano]]
|Architetto =
|ruoliricoperti = [[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
|InizioCostr =
|deceduto = 12 settembre [[1457]], [[Milano]]
|FineCostr =
}}
|Website =
{{Bio
|Note = riconsacrata nel [[1796]]
|Nome = Gabriele
|Cognome = Sforza
|PostCognome = (alla nascita '''Carlo Sforza''')
|Sesso = M
|LuogoNascita = Aversa
|GiornoMeseNascita =15 giugno
|AnnoNascita = 1423
|NoteNascita = <ref name=":0" />
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 12 settembre
|AnnoMorte = 1457
|Attività = arcivescovo cattolico
|Epoca = 1400
|Nazionalità = italiano
}}
 
La '''pieve di San Giovanni Evangelista''' si trova a [[Montelupo Fiorentino]], a pochi passi dall'ex-Palazzo Podestarile.
== Biografia ==
 
== Storia ==
===Origini e carriera ecclesiastica===
Fondata nel [[1326]] come convento domenicano intitolato a San Niccolò, dopo i restauri del [[1785]] assunse il ruolo della vecchia [[Chiesa di San Lorenzo (Montelupo)|Prioria di San Lorenzo]] e nel [[1789]] ereditò anche i diritti della [[Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (Lastra a Signa)|pieve dei Santi Ippolito e Cassiano]], posta sul torrente [[Pesa (fiume)|Pesa]]. Fu riconsacrata nel [[1796]].
Figlio di [[Muzio Attendolo Sforza|Muzio Attendolo]] e della sua terza moglie, Maria Marziani dei duchi di Sessa, contessa di [[Celano]]<ref>Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', p. 210</ref>, fu chiamato Carlo per volontà della regina Giovanna II di Napoli (figlia di [[Carlo III di Napoli|Carlo III di Durazzo]])<ref name="ratti40">Nicola Ratti, ''Della famiglia Sforza Vol.I'', p. 40</ref>. In gioventù, Carlo seguì la tradizione militare di famiglia, per poi abbandonarla in favore della carriera ecclesiastica. Si fece frate dell'[[Ordine di Sant'Agostino|Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino]] professando i voti nel [[Eremo di San Salvatore di Lecceto|monastero di Lecceto]] ([[Siena]]) nell'anno 1443 nelle mani del [[beato Girolamo Bonsignori]]<ref name="ratti40" />. Fu giudicato un uomo dotato di ottima cultura da parte dei vari storici: ''scientiae, et professionis Theologicae eruditissimus, divinique eloquii praeco celeberrimus''<ref>Nicola Ratti, ''Della famiglia Sforza Vol.I'', pp. 40-41</ref>. Dopo anni trascorsi in convento (fino al 1449 risiedette a Lecceto, ove ricopriva la carica di [[Noviziato|maestro dei novizi]], lo Sforza fu spostato poi nel [[monastero di San Celso|monastero milanese di San Celso]], ove risiedeva al momento della nomina ad arcivescovo<ref>Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', pp. 210-211</ref><ref>Nicola Ratti, ''Della famiglia Sforza'', p. 41</ref>), su pressione del [[fratellastro]] [[Francesco I Sforza|Francesco]], ormai [[Duca di Milano|duca]] dal 1450, fu nominato arcivescovo (dopo la rinuncia di [[Timoteo Maffei]]<ref name=":2">{{Cita web|autore = Maria Grazia Tolfo e Paolo Colussi|url = http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|titolo = Storia di Milano: dal 1451 al 1475|accesso = 8 maggio 2015|data = }}</ref>) da parte di [[Niccolò V]] il giorno 20 giugno 1454<ref>Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', p. 210</ref><ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsforzacg.html|titolo = Archbishop Carlo Gabriele Sforza|accesso = 8 maggio 2015|lingua = Inglese|sito = www.catholic-hierarchy.org}}</ref> e consacrato come tale il 28 luglio<ref>{{Cita web|url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsforzacg.html|titolo = Archbishop Carlo Gabriele Sforza|accesso = 8 maggio 2015|lingua = Inglese|sito = www.catholic-hierarchy.org}}</ref>. Consacrante principale fu il [[vescovo di Pavia]] [[Giovanni Castiglione (1420-1460)|Giovanni Castiglione]], affiancato dal [[vescovo di Parma]] [[Delfino della Pergola]] e dal [[vescovo di Novara]] [[Bartolomeo Visconti]]<ref name=":0" />.
 
== Cenni descrittivi ==
=== Arcivescovo di Milano (1454-1457) ===
Ha un gradevole aspetto settecentesco e custodisce nell'interno a tre [[navate]] varie opere d'arte.
==== La fondazione dell'Ospedale Maggiore ====
Una grande tavola, attribuita alla bottega del [[Botticelli]], rappresenta la ''Vergine in trono tra i Santi Lorenzo, Giovanni Evangelista, Sebastiano e Rocco''.
Appena asceso alla cattedra ambrosiana, Gabriele spinse il fratello duca alla costruzione dell'[[Ospedale Maggiore di Milano|Ospedale Maggiore]]<ref>{{Cita libro|autore = Caterina Santoro|titolo = Gli Sforza: La casata nobiliare che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535|anno = |editore = |città = |url = https://books.google.it/books?id=xMrUAgAAQBAJ&pg=PA58&dq=Gabriele+Sforza+Ospedale+Maggiore&hl=it&sa=X&ei=DgRNVYC8Fcj_UsaOgIAJ&ved=0CD4Q6AEwBw#v=onepage&q=Gabriele%20Sforza%20Ospedale%20Maggiore&f=false|accesso = 8 maggio 2015|p = 58}}</ref>, progetto già formulato dai suoi immediati predecessori. Mentre l'opera architettonica veniva realizzata, su commissione ducale, dal [[Filarete]], l'arcivescovo riusciva ad ottenere dal [[papa Pio II]] una [[Bolla pontificia|bolla]] (9 dicembre 1458<ref>{{Cita libro|autore = Caterina Santoro|titolo = Gli Sforza: La casata nobiliare che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535|anno = |editore = |città = |url = https://books.google.it/books?id=xMrUAgAAQBAJ&pg=PA58&dq=Gabriele+Sforza+Ospedale+Maggiore&hl=it&sa=X&ei=DgRNVYC8Fcj_UsaOgIAJ&ved=0CD4Q6AEwBw#v=onepage&q=Gabriele%20Sforza%20Ospedale%20Maggiore&f=false|accesso = 8 maggio 2015|p = 59}}</ref>) con cui le varie istituzioni ospedaliere fondate dai laici andavano a confluire in questa nuova istituzione ecclesiastica<ref name="euca211">Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', p. 211</ref>. Lo dotò di buone rendite e dell'amministrazione di 18 membri dell'[[Nobiltà milanese|aristocrazia milanese]].
 
Collegato a un'epidemia di [[peste]] è un ''Crocifisso'' del [[XIV secolo]], il cui corpo è coperto di pustole.
==== Le visite pastorali ====
Seguendo l'esempio del suo predecessore, a partire dal [[1454]] eseguì una serie [[visita pastorale|visite pastorali]] nelle parrocchie dell'[[arcidiocesi di Milano]], redigendo proprio quell'anno uno dei primi ''Stati diocesani'' (resoconti di visite pastorali). La prima risale all'11 novembre, quando si accertò delle condizioni in cui versava lo stato del [[Duomo di Milano|Duomo]]<ref name=":1">{{Cita web|autore = Cristina Belloni|url = http://www.academia.edu/1717387/Visite_pastorali_nella_diocesi_di_Milano_in_et%C3%A0_sforzesca|titolo = Visite pastorali nella diocesi di Milano in età sforzesca|accesso = 8 maggio 2015|data = |p = 5}}</ref>. Seguirono quelle del 15 novembre alla chiesa di [[San Giorgio al Palazzo]]<ref name=":1" /> e poi il 22 dello stesso mese a [[Santa Tecla (Milano)|Santa Tecla]]<ref name=":1" />. Impressionante la lista delle visite pastorali compiute nel 1455 in tutto il territorio della diocesi<ref>{{Cita web|autore = Cristina Bellani|url = http://www.academia.edu/1717387/Visite_pastorali_nella_diocesi_di_Milano_in_et%C3%A0_sforzesca|titolo = Visite pastorali nella diocesi di Milano in età sforzesca|accesso = 8 maggio 2015|pp = 5-6}}</ref>.
 
Una ''Visitazione'' di gusto controriformato racconta il sacro episodio con un tono familiare.
==== Gli ordini religiosi ====
Nella cappella battesimale, vicino all'entrata, è stata sistemata una scultura cinquecentesca in terracotta rappresentante ''San Sebastiano''.
Come già ricordato nella biografia dell'arcivescovo [[Enrico Rampini|Rampini]], gli [[monache|ordini femminili]] stavano attraversando una grave crisi morale. Anche l'arcivescovo Sforza dovette fronteggiare questo genere di problemi, intervenendo presso le religiose [[agostiniane]] del monastero detto ''De Vedano''<ref name="euca211" />: il problema consisteva nel fatto che alcune volevano mantenere la regola vigente delle agostiniane (esortate a continuare su questa strada dal [[Vicario generale|Vicario Generale]]; successivamente poi furono inviate nel monastero di S. Agnese perché rinvigorissero la regola tra le consorelle di quest'ultimo) e altre che invece volevano seguire quella di S.Francesco (inviate nel monastero di S.Chiara)<ref name="euca211" />.
 
== Plebato di San Giovanni Evangelista ==
==== La crociata contro i turchi ====
* Chiesa di Santa Maria a Marliano
{{Vedi anche|Callisto III#Governo della Chiesa}}Nel 1455 ascese al trono pontificio [[Papa Callisto III|Callisto III]], al secolo Alonso de Borja. Questi indisse una [[crociata]] contro i [[Turchi ottomani|Turchi]], per la riconquista di [[Costantinopoli]] caduta nel 1453 in mano ottomana. Pertanto, il pontefice ordinò ai vescovi e arcivescovi cattolici di leggere le suddette le lettere papali pubblicamente. L'arcivescovo Sforza si prodigò particolarmente nella lettura di queste il giorno 20 settembre 1455<ref name="euca211" />, davanti al fratello duca e all'intera popolazione di Milano. Benché poi la crociata cadde nel vuoto a causa delle controversie tra i principi europei, la popolazione milanese si attivò subito alla richiesta del Papa:{{Citazione|Milano rispose all'appello del Pontefice mandando come crociati numerosi cittadini che si erano arruolati spontaneamente, raccogliendo generose offerte destinate a sopperire alle spese di quella spedizione e pregando quotidianamente, come aveva ordinato l'Arcivescovo, al richiamo della campana serale, per il buon esito della Crociata.| Eugenio Cazzani, Arcivescovi e Vescovi di Milano, pp. 211-212}}
* [[Chiesa di Santa Maria a Sammontana]]
* Chiesa San Paolo e San Giusto a Petrognano
* Chiesa di San Pietro a Malmantile
* Chiesa di Santa Maria a Pulica
* [[Chiesa dei Santi Quirico, Lucia e Pietro d'Alcantara]] dell'Ambrogiana
* [[Chiesa di Santa Maria (Samminiatello)|Chiesa di San Miniato a Samminiatello]]
* Chiesa di San Lorenzo a Cacciacane
 
== Galleria d'immagini ==
Durante il proprio incarico pastorale, Gabriele provvide a confermare tutte le esenzioni e i privilegi di cui godeva la [[Veneranda fabbrica del Duomo di Milano]], elargendo anche a favore di essa grandi donazioni.
<gallery>
 
Immagine: Pieve di San Giovanni Evangelista (Montelupo Fiorentino), interno 01.jpg|navata principale
==== Morte ====
Immagine:Montelupo - Pieve San Giovanni Evangelista - navata sinistra.jpg|navata sinistra
Alla sua morte, avvenuta il 12 settembre [[1457]]<ref name=euca212/><ref>{{Cita web|url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsforzacg.html|titolo = Archbishop Carlo Gabriele Sforza|accesso = 8 maggio 2015|lingua = Inglese|sito = www.catholic-hierarchy.org}}</ref><ref name=":2" /> a [[Milano]] alla giovane età di 34 anni<ref>{{Cita web|url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsforzacg.html|titolo = Archbishop Carlo Gabriele Sforza|accesso = 8 maggio 2015|lingua = Inglese|sito = www.catholic-hierarchy.org}}</ref>, venne sepolto nella chiesa cittadina di [[Santa Maria Incoronata]] (consacrata dallo stesso Gabriele)<ref name=euca211/> eretta dal fratello e che egli stesso aveva consacrato, presso il convento omonimo ove risiedeva negli ultimi momenti della sua vita<ref>{{Cita libro|autore = Monica Pedralli|titolo = Novo, grande, coverto e ferrato: gli inventari di biblioteca e la cultura a ...|anno = |editore = |città = |url = https://books.google.it/books?id=uyiDNZIRJ3IC&pg=PA342&dq=Gabriele+Sforza&hl=it&sa=X&ei=Z_tMVbecCMbuULDUgfAI&ved=0CD0Q6AEwBQ#v=onepage&q=Gabriele%20Sforza&f=false|accesso = 8 maggio 2015|p = 35|citazione = ...Gabriele Sforza, monaco agostiniano, che aveva mantenuto un forte legame con l'Incoronata, il suo convento d'origine, e che aveva continuato a risiedervi...}}</ref>. In questa chiesa ancora oggi si può ammirare il suo monumento funebre, attribuito a [[Francesco Solari]]<ref name="euca212">Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', p. 212</ref>.
Immagine:Montelupo - Pieve San Giovanni Evangelista - navata destra.jpg|navata destra
 
Immagine: Sandro Botticelli (bottega), Madonna con Bambino in trono tra san Sebastiano, san Lorenzo, san Giovanni Evangelista e san Rocco, Cristo in pietà, Elemosina e martirio di san Lorenzo, 1490-1500.jpg|[[Sandro Botticelli]] e aiuti, ''Vergine in trono tra i Santi Lorenzo, Giovanni Evangelista, Sebastiano e Rocco''
== La controversia sulla santità ==
</gallery>
I membri dell'[[agostiniani|ordine degli agostiniani]] gli affibbiarono, fin dal giorno dopo la sua morte, il titolo di ''[[Beato]]''. [[Filippo Sforza Cesarini]], zio del duca Francesco, cercò di ottenere l'avvio per il processo di canonizzazione ma "non potendosi riunire tutte le prove, e documenti necessari a verificare il culto ab immemorabili, la cosa restò in sospeso"<ref>Nicola Ratti, ''Della famiglia Sforza Vol.I'', p. 42, nota 11</ref>. Difatti, il nome di Gabriele Sforza non compare nel [[Martirologio Romano]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.santiebeati.it/santi_search.php?query=Sforza&Submit=Cerca|titolo = Sforza|accesso = 8 maggio 2015|data = |sito = www.santiebeati.it}}</ref>.
== [[Stemma]] ==
{| border=1 cellspacing=5 width="100%"
|- valign=top align=center
!width="200" | Immagine
! Blasonatura
|- valign=top
|align=center | {{Stemma con ornamenti comuni | Arcivescovo | stemma = Coat of arms of the House of Sforza.svg |coef =0.8}}
| '''Gabriele Sforza'''<br>[[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
Inquartato: nel primo e nel quarto, d'oro all'aquila abbassata di nero, lampassata di rosso e coronata del campo; nel secondo e nel terzo, d’argento alla biscia d’azzurro ondeggiante in palo e coronata d’oro, ingolante un moro di carnagione (Sforza). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte dieci per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4.
|}
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* R. C. Proto Pisani (a cura di), ''Empoli, il Valdarno inferiore e la Valdelsa fiorentina'', collana "I Luoghi della Fede", Milano, Mondadori, 1999, pp.&nbsp;94 – 96.
* {{Cita libro|autore = Caterina Santoro|titolo = Gli Sforza: La casata nobiliare che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535|anno = 1994|editore = TEA|città = Milano|annooriginale = 1992|url = https://books.google.it/books?id=xMrUAgAAQBAJ&pg=PA58&dq=Gabriele+Sforza+Ospedale+Maggiore&hl=it&sa=X&ei=DgRNVYC8Fcj_UsaOgIAJ&ved=0CD4Q6AEwBw#v=onepage&q=Gabriele%20Sforza%20Ospedale%20Maggiore&f=false|accesso = 8 maggio 2015|ISBN = 88-488-0056-4}}
* {{cita libro| autore= Cristina Belloni |titolo=Visite pastorali nella diocesi di Milano in età sforzesca|URL=http://www.academia.edu/1717387/Visite_pastorali_nella_diocesi_di_Milano_in_et%C3%A0_sforzesca|accesso= 8 maggio 2015|data originale=24 settembre 2008 - San Miniato|editore=Fondazione Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo di San Miniato|}}
* {{Cita libro|autore=[[Gaetano Moroni]]|titolo=[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica|Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni]]|editore=Tipografia Emiliana|città=Venezia|anno=1879|SBN=IT\ICCU\NAP\0143949}}''
* {{Cita libro|autore=Eugenio Cazzani|titolo=Arcivescovi e Vescovi di Milano|editore=Massimo - Ned|città=Milano|anno=1996|SBN=IT\ICCU\LO1\0399304}}
* {{Cita libro|autore=Nicola Ratti|titolo=Della famiglia Sforza|editore=Salomoni|città=Roma|anno=1794|volume=I, parte II|SBN=IT\ICCU\RAVE\005332}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Toscana/Città metropolitana di Firenze/Montelupo Fiorentino/Montelupo Fiorentino - Pieve di San Giovanni Evangelista|commons=Category:San Giovanni Evangelista (Montelupo Fiorentino)|preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
{{interprogetto|commons=Category:Gabriele Sforza}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsforzacg.html|titolo = Archbishop Carlo Gabriele Sforza, O.S.A. †|accesso = 8 maggio 2015|data = |sito = http://www.catholic-hierarchy.org|lingua = Inglese}}
* {{Cita web|autore = Maria Grazia Tolfo e Paolo Colussi|url = http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|titolo = Cronologia di Milano dal 1451 al 1475|accesso = 8 maggio 2015|data = 24 gennaio 2009|sito = www.storiadimilano.it}}
* {{Cita web|autore = |url = http://www.santiebeati.it/santi_search.php?query=Sforza&Submit=Cerca|titolo = Sforza|accesso = 8 maggio 2015|data = |sito = www.santiebeati.it}}
 
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/|Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana}}
{{Box successione
{{Chiese toscane}}
|tipologia = episcopale
{{Portale|Architettura|Cattolicesimo|Toscana}}
|carica = [[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
|periodo = [[1454]]-[[1457]]
|precedente = [[Timoteo Maffei]]
|successivo = [[Carlo Nardini]]
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}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|storia|storia di famiglia}}
 
[[Categoria:SforzaChiese di Montelupo Fiorentino|GabrieleGiovanni Evangelista, Pieve]]
[[Categoria:Pievi della città metropolitana di Firenze]]
[[Categoria:Chiese dedicate a san Giovanni Evangelista|Montelupo Fiorentino]]