Battaglia d'Inghilterra e Charles de Rochefort: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{nota disambigua|descrizione=album dei [[Krokus]]|titolo=The Blitz (album)|redirect=The Blitz}}
|Nome = Charles
{{NN|guerra|arg2=aviazione|maggio 2016}}
|Cognome = de Rochefort
{{Infobox conflitto
|PostCognomeVirgola = nato '''Charles d’Authier de Rochefort''',<ref>Fabricio Cardenas, [http://vieuxpapierspo.blogspot.fr/p/extrait-de-naissance-de-charles-de.html Vieux papiers des Pyrénées-Orientales, ''Extrait de naissance de Charles de Rochefort'']</ref>
| Tipo = Battaglia
|Sesso = M
| Nome del conflitto = Battaglia d'Inghilterra
|LuogoNascita = Port-Vendres
| Immagine = [[File:Battle of britain air observer.jpg|300px]]
|GiornoMeseNascita = 7 luglio
| Didascalia = Una vedetta scruta i cieli sul tetto di un edificio a Londra
|AnnoNascita = 1887
| Parte_di = della [[seconda guerra mondiale]]
|LuogoMorte = Parigi
| Luogo = spazio aereo del [[Regno Unito]]
|GiornoMeseMorte = 31 gennaio
| Data = [[10 luglio]] - [[31 ottobre]] [[1940]]
|AnnoMorte = 1952
| Esito = I tedeschi rinunciano ad invadere l'Inghilterra
|Epoca = 1900
| Schieramento1 = {{DEU 1933-1945}}
|Attività = attore
| Schieramento2 = {{GBR}}<br />{{POL}}<br />[[File:Canadian Red Ensign 1921-1957.svg|border|22px]] [[Canada]]<ref>{{Cita web|url=http://www.canadianwings.com/Squadrons/squadronDetail.php?No.-1-Squadron-1|lingua=en|titolo= No. 1 Squadron City of Westmount|editore= Canadian Wings}}</ref><ref>{{Cita web | lingua = en| editore= Canadiana |url=http://www.canadiana.ca/citm/themes/constitution/constitution15_e.html |titolo=The Statute of Westminster, 1931}}</ref></center>
|Attività2 = regista
| Comandante1 = {{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Hermann Göring]]<br />{{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Albert Kesselring]]<br />{{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Hugo Sperrle]]<br />{{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Hans-Jürgen Stumpff]]<ref>{{Cita|Haining|p. 68|HA}}.</ref>
|Nazionalità = francese
| Comandante2 = {{Bandiera|GBR}} [[Hugh Dowding]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Keith Park]]<ref>Park era [[Nuova Zelanda|neozelandese]], ma era un ufficiale della RAF, la bandiera si riferisce a questo, non alla sua nazionalità.</ref><br />{{Bandiera|GBR}} [[Trafford Leigh-Mallory]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Quintin Brand|CJ Quintin Brand]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Richard Saul]]
| Effettivi1 = 1.260 bombardieri,<br />316 bombardieri da picchiata,<br />1.089 [[Aereo da caccia|caccia]]
| Effettivi2 = circa 700 [[Aereo da caccia|caccia]] (all'inizio)
| Perdite1 = 1.887 aerei distrutti<ref>873 caccia e 1.014 bombardieri.</ref><ref name = "Bungay p. 368">{{Cita|Bungay|p. 368|SG}}.</ref><br />2.698 aviatori morti<ref>{{Cita|Bungay|p. 373|SG}}.</ref><br />967 catturati<br />638 dispersi identificati dalle autorità britanniche<ref>{{Cita | Overy 2001 | p. 113 | Overy}}</ref>
| Perdite2 = 1.547 aerei distrutti<ref>1.023 caccia, 376 bombardieri e 148 aerei dal ''Coastal Command''.</ref><br />544 aviatori morti<ref name = "Bungay p. 368"/><ref>{{Cita |Ramsay|pp. 251–297|WR}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url= http://www.raf.mod.uk/bob1940/roll.html |titolo = Battle of Britain RAF and FAA role of honour | editore = RAF |città = UK | accesso = 14 luglio 2008}}</ref><br />422 aviatori feriti<ref name=autogenerated1>{{Cita|Wood, Dempster|p. 309| WD}}.</ref>
| Perdite4 = Perdite civili: 27.450 morti e 32.138 feriti
}}
{{CampagnaBox Seconda guerra mondiale}}
{{Campagnabox Fronte Occidentale (Seconda guerra mondiale)}}
{{Citazione|La [[campagna di Francia|battaglia di Francia]] è ormai finita. Suppongo che quella d'Inghilterra stia per iniziare...|[[Winston Churchill]]<ref>{{Cita|Gollin|p. 1|AG}}.</ref><ref>{{Cita|Bungay|p. 20| SG}}.</ref><ref>{{Cita |Donnelly|p. 8|LD}}</ref><ref>{{Cita web | url = http://www.bbc.co.uk/learningzone/clips/churchill-this-was-their-finest-hour-audio/6981.html | editore = BBC | titolo= Discorso di Churchill alla Camera dei Comuni |accesso = 27 febbraio 2011}}</ref>.|The Battle of France is over. I expect that the Battle of Britain is about to begin...| lingua = en}}
La '''battaglia d'Inghilterra''' (in [[lingua inglese|inglese]]: ''Battle of Britain'' ed in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Luftschlacht um England'') è il nome storico della campagna aerea svoltasi nella [[seconda guerra mondiale]] e combattuta dalla aeronautica militare tedesca, la ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'', contro il [[Regno Unito]] tra l'estate e l'autunno del 1940. L'obiettivo della campagna era di guadagnare la [[supremazia aerea|superiorità aerea]] sulla aviazione militare britannica, la [[Royal Air Force]] (RAF), e particolarmente contro i suoi [[aereo da caccia|aerei da caccia]] inquadrati nel [[RAF Fighter Command]].
 
== Filmografia ==
La battaglia d'Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra ad essere combattuta interamente da forze aeree<ref>{{Cita web| url = http://www.raf.mod.uk/bbmf/theaircraft/92sqngeoffwellum.cfm |titolo= 92 Squadron Geoffrey Wellum|sito= Battle of Britain Memorial Flight | editore = RAF, MoD |accesso=17 novembre 2010}}</ref> e fu anche la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a quella data. Nel luglio 1940, gli obiettivi principali furono i convogli di rifornimento e i porti, quali [[Portsmouth]]; un mese dopo, la ''Luftwaffe'' iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF. Con il progredire della battaglia, la ''Luftwaffe'' iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la ''Luftwaffe'' si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del [[bombardamento strategico]].<ref>Il bombardamento strategico iniziò dopo che i tedeschi colpirono Londra il 14 settembre 1940 a cui fece seguito il bombardamento di Berlino e di basi aeree tedesche in Francia. [[Adolf Hitler]] ritirò la sua direttiva di non bombardare centri abitati e ordinò attacchi contro le città britanniche.</ref><ref>{{Cita|Bungay|p. 305-306|SG}}.</ref>
===Attore===
* ''[[Max se marie]],'' regia di [[Lucien Nonguet]] e [[Max Linder]] (1911)
* ''[[Max et sa belle-mère]]'', regia di [[Lucien Nonguet]] e [[Max Linder]] (1911)
* ''[[Max boxeur par amour]]'', regia di Max Linder (1912)
* ''[[The Spanish Jade (film 1922)|The Spanish Jade]]'', regia di [[John S. Robertson]] (1922)
* ''[[Triste presagio]]'' (''Bella Donna''), regia di [[George Fitzmaurice]] (1923)
* ''[[Love and Glory]]'', regia di [[Rupert Julian]] (1924)
* ''[[Madame Sans-Gêne (film 1924)|Madame Sans-Gêne]]'', regia di [[Léonce Perret]] (1924)
* ''[[Paramount en parade]]'', regia di Charles de Rochefort (1930)
* ''[[La Croix du sud]]'', regia di [[André Hugon]] (1932)
 
===Regista===
Il fatto che la [[Germania nazista]] fallì nei suoi piani non riuscendo né a distruggere il sistema di [[arma contraerea|difesa aerea]] britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un [[armistizio]] o una resa, è considerato la prima sconfitta tedesca principale della seconda guerra mondiale e un punto di svolta cruciale nell'andamento del conflitto.<ref name = "Bungay 2000, p. 388">{{Cita|Bungay|p. 388|SG}}.</ref> Impedendo alla Germania di acquisire la superiorità aerea, la battaglia pose fine alla minaccia che Hitler desse il via all'[[Operazione Leone marino]], l'invasione della Gran Bretagna condotta da un [[attacco anfibio]] e con il lancio dei [[Fallschirmjäger]], i paracadutisti.
* ''[[Une femme a menti]]'' (1930)
 
* ''[[Le Secret du docteur]]'' (1930)
== Premessa ==
* ''[[Paramount en parade]]'' (1930)
[[File:Churchill portrait NYP 45063 edit1.jpg|thumb|upright|left|Il Primo ministro inglese [[Winston Churchill]]]] Le prime fasi della seconda guerra mondiale videro il susseguirsi di invasioni compiute dai tedeschi sul continente europeo grazie al potere aereo della ''Luftwaffe'', in grado di stabilire la superiorità aerea tattica. Il 7 e 8 maggio 1940 il [[Dibattito sulla Norvegia]] mise in discussione la leadership del primo ministro britannico [[Neville Chamberlain]] che fu costretto alle dimissioni. Il 10 maggio i tedeschi [[Campagna di Francia|invasero la Francia]] e lo stesso giorno [[Winston Churchill]] divenne primo ministro. Il [[RAF Fighter Command]], il comando dell'aviazione da caccia britannico, era a corto di piloti addestrati e di aerei, ma malgrado le obiezioni del suo comandante [[Hugh Dowding]], circa il rischio di lasciare la Gran Bretagna indifesa, Churchill inviò i reparti da caccia a supporto delle operazioni in Francia,<ref>{{Cita|Deighton|p. 69-73|LD}}.</ref> dove la RAF subì gravi perdite.<ref name = "short hist 99">{{Cita web|url=http://www.raf.mod.uk/rafcms/mediafiles/F21D57C4_9913_5321_BB9830F0BB762B4E.pdf|formato=PDF|titolo=A Short History of the Royal Air Force|pagine=99-100|editore=RAF|accesso=10 luglio 2011}}</ref> I nuovi aerei inglesi ebbero modo di apprendere la tecnica aerea di combattimento tedesca dimostrando di seguirla al momento dello scontro diretto.
* ''[[Une histoire de cirque]]''
 
* ''[[Parada Paramount]]'' (1930)
Dopo l'[[battaglia di Dunkerque|evacuazione britannica di Dunkerque]] e la resa francese del 22 giugno [[1940]], [[Adolf Hitler|Hitler]] era principalmente concentrato sulle possibilità di invadere l'[[Unione Sovietica]]<ref>{{Cita|Ray|p. 62|RAY}}.</ref> credendo che i britannici, sconfitti sul continente e senza alleati in Europa, avrebbero cercato un accordo entro breve tempo.<ref>{{Cita|Bungay|p. 9|SG}}.</ref> I tedeschi erano così fiduciosi in un imminente armistizio che cominciarono a produrre le decorazioni da usare nelle strade per le parate celebrative delle truppe vittoriose.<ref name = "smith1942">{{Cita|Smith|p. 96|PGTB}}.</ref> Sebbene il [[Segretario di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth|Ministro degli esteri inglese]], [[Edward Wood, I conte di Halifax|Lord Halifax]], e una corrente di pensiero nell'opinione pubblica e nella classe politica fossero favorevoli ad una pace negoziata con la Germania, Churchill e la maggioranza del suo governo rifiutarono di prendere in considerazione l'ipotesi di un armistizio con Hitler.<ref>{{Cita|Bungay|p. 11|SG}}.</ref> Al contrario, Churchill utilizzò le sue capacità [[retorica|retoriche]] per rafforzare l'opinione pubblica contro l'ipotesi della capitolazione e per prepararsi per una lunga guerra. Nel suo discorso del 18 giugno 1940 alla Camera dei Comuni, in seguito ricordato come quello della «Quella fu la loro ora migliore» (in inglese ''[[This was their finest hour]]'') affermò: «Quella che il generale Weygand ha chiamato la battaglia di Francia è finita. Mi aspetto ora che stia per iniziare la battaglia d'Inghilterra (Bretagna nell'originale)».<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://winstonchurchill.org/learn/speeches/speeches-of-winston-churchill/1940-finest-hour/122-their-finest-hour|titolo=The Churchill Centre: Their Finest Hour|accesso=17 gennaio 2012|editore=The Churchill Centre}}</ref>
* ''[[Fausse alerte]]''
 
* ''[[Dorville chauffeur]]'' (1930)
Il rifiuto delle proposte di pace tedesche da parte britannica fu netto. Nel tentativo di terminare la guerra ad occidente e di spingere il governo di Londra a trattare la pace, il 16 luglio Hitler ordinò di preparare un piano d'invasione delle isole Britanniche. Il piano fu preparato dall'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]] (lo stato maggiore delle forze armate). L'operazione, battezzata [[operazione Leone marino|''Seelöwe'' (Leone marino)]], venne pianificata per metà settembre 1940 e prevedeva sbarchi lungo la costa meridionale dell'Inghilterra, appoggiati da lanci di paracadutisti nell'entroterra. I preparativi dovevano essere completati entro la metà di agosto.
* ''[[Televisione (film)|Televisione]]'' (1931)
 
* ''[[Un bouquet de flirts]]'' (1931)
L'operazione Leone Marino era un progetto gravemente carente: soffriva di mancanza di risorse (specialmente navi per il trasporto truppe e materiali, per non parlare dei mezzi da sbarco) e di gravi divergenze tra la [[Kriegsmarine|Marina]] e l'[[Wehrmacht|Esercito]]. Con la minacciosa presenza della [[Royal Navy]] ad un sol giorno di navigazione dalla Manica, sembra, col senno di poi, molto improbabile che il piano avrebbe mai potuto funzionare. Su una cosa tutti i [[Abwehr|servizi tedeschi]] concordavano: sarebbe stato irrealizzabile se prima la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] non avesse conquistato la superiorità aerea. Col predominio nei cieli, la [[Royal Navy]] poteva essere distrutta e le difese terrestri sconfitte. Così, il primo compito da assolvere era la distruzione della [[Royal Air Force]] (RAF) come forza combattente. Venne perciò ideato un piano per attaccare gli aeroporti ed i centri di produzione aeronautica. Il comandante della Luftwaffe, ''Reichmarshall'' [[Hermann Göring]], battezzò il piano ''Adlerangriff'' (Attacco dell'Aquila) e l'inizio delle operazioni fu stabilito per l'11 agosto 1940 (''Adlertag'', giorno dell'aquila) con un attacco in forze.
 
L<nowiki>'</nowiki>''Adlertag'' fu preceduto da un mese di attacchi ai convogli in navigazione lungo la Manica. Questo periodo, chiamato dai tedeschi ''Kanalkampf'' (battaglia del Canale), fu usato come occasione per saggiare le difese della RAF ed attirare i suoi [[Aereo da caccia|caccia]] in combattimento. La ''RAF'' data l'inizio della battaglia con i primi attacchi ai convogli: il 10 luglio 1940<ref>Caccia moderni RAF: 1938- 5 squadriglie,1939-,26,1940.47. Winston Churchill - Seconda guerra mondiale+,v.I,p,371.</ref>.
 
== La strategia della Luftwaffe ==
[[File:Heinkel He 111 during the Battle of Britain.jpg|thumb|left|Bombardiere [[Heinkel He 111]] durante la battaglia di Inghilterra.]]
La strategia tedesca era influenzata dalle teorie sul bombardamento strategico, come quelle dell'italiano [[Giulio Douhet]], che si erano sviluppate nel corso degli anni venti e trenta. Queste teorie enfatizzavano l'attacco aereo, la debolezza delle difese antiaeree, e gli effetti dei bombardamenti terroristici sul morale dell'opinione pubblica. Dopo la [[guerra civile spagnola|guerra di Spagna]], l'attenzione tedesca si era orientata principalmente verso operazioni aeree di carattere tattico. In Polonia e Francia, la Luftwaffe aveva operato congiuntamente alla ''Wehrmacht'', dando vita alla [[Guerra lampo|Blitzkrieg]] o ''guerra lampo''. Nella battaglia d'Inghilterra la Luftwaffe però doveva operare da sola, non come supporto all'offensiva delle truppe di terra, ma come arma decisiva. Gli alti comandi avevano una grande fiducia nell'efficacia del bombardamento strategico e [[Hermann Göring|Göring]] vedeva nell'imminente battaglia l'occasione per dimostrare che cosa era in grado di fare la sua forza aerea.
 
Dopo la [[campagna di Francia|battaglia di Francia]], la Luftwaffe si riorganizzò sulla base di tre ''Luftflotten'' (flotte aeree) lungo i fianchi meridionale e settentrionale dell'[[Inghilterra]]. La Luftflotte 2, comandata dal ''Generalfeldmarschall'' (grado equivalente a quello di generale di Armata Aerea, generale a quattro stelle) [[Albert Kesselring]] era responsabile per i bombardamenti dell'Inghilterra sud-orientale e della zona di [[Londra]]. La ''Luftflotte'' 3, comandata dal ''Generalfeldmarschall'' [[Hugo Sperrle]] era responsabile per la [[West Country]], le [[Midlands]] e l'Inghilterra nord-occidentale. La Luftflotte 5, comandata dal ''Generaloberst'' (grado equivalente a quello di generale Squadra Aerea) [[Hans-Jürgen Stumpff|Hans-Jurgen Stumpff]], con quartier generale in [[Norvegia]], era responsabile per le operazioni contro il Nord Inghilterra e la [[Scozia]]. Nel corso della battaglia le responsabilità dei comandi si modificarono, con la ''Luftflotte'' 3 che si fece carico degli attacchi notturni, mentre il peso degli attacchi diurni ricadde progressivamente sulle spalle della ''Luftflotte'' 2. Per breve tempo, ai combattimenti prese parte anche una forza di spedizione italiana, il [[Corpo Aereo Italiano]].
 
[[File:WWW-Goering.jpg|thumb|left|[[Hermann Göring]], capo della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]].]]
 
Le stime iniziali della ''Luftwaffe'' circa la durata della campagna prevedevano quattro giorni per sconfiggere il Comando [[Aereo da caccia|Caccia]] (Fighter Command) della RAF nell'Inghilterra meridionale, cui dovevano far seguito altre quattro settimane in cui bombardieri e caccia a lungo raggio avrebbero spazzato il resto del paese e distrutto l'industria aeronautica britannica. Il piano prevedeva di iniziare attaccando gli aeroporti vicino alla costa, estendendo in seguito gli attacchi verso l'entroterra, verso Londra e l'anello di aeroporti incaricati della sua difesa. Nel complesso la ''Luftwaffe'' si attenne a questo schema, ma i suoi comandanti avevano gravi divergenze sulla strategia complessiva dell'operazione: il comandante della Luftflotte 3, Hugo Sperrle, voleva sradicare l'infrastruttura della difesa antiaerea facendo ricorso ai bombardieri, la sua controparte nella Luftflotte 2, Albert Kesselring, chiedeva di attaccare direttamente Londra - sia per costringere il governo britannico alla resa, sia per costringere i caccia della RAF ad una battaglia decisiva. Göring, ossessionato come era dal mantenere la propria base di potere all'interno della ''Luftwaffe'', non fece nulla per appianare queste divergenze strategiche tra i suoi comandanti. Va aggiunto che le convinzioni sulla guerra aerea cui era attaccato erano superate e, in seguito, lo portarono a commettere gravi errori, sia tattici sia strategici.
 
La ''Luftwaffe'' risentì inoltre di una grave carenza di informazioni circa l'apparato difensivo britannico. I servizi di informazione tedeschi erano frammentati, divisi da profonda rivalità e, nel complesso, scarsamente efficienti. Nel [[1940]] c'erano pochi agenti tedeschi operativi in [[Inghilterra]], e qualche sporadico tentativo di infiltrare spie nel paese non diede alcun esito. Così la ''Luftwaffe'' non ebbe a disposizione informazioni aggiornate sullo stato e sull'organizzazione della difesa aerea della RAF, in particolare sul sistema di comando e controllo che era già stato organizzato prima della guerra, e che si rivelò di cruciale importanza per l'efficace gestione della battaglia da parte britannica. Va detto che anche quando si avevano informazioni recenti e valide, gli alti comandi della Luftwaffe tendevano ad ignorarli se apparivano in contrasto con l'opinione prevalente.
 
Per la maggior parte della battaglia, la ''Luftwaffe'' operò alla cieca, senza conoscere l'effettiva forza dell'avversario, né le sue capacità né il suo schieramento. Più volte gli alti comandi tedeschi si convinsero che il Comando Caccia fosse stato ridotto allo stremo, mentre più volte si attaccarono basi del Comando Bombardieri o della Difesa Costiera nella errata convinzione che fossero aeroporti del Comando Caccia. I risultati dei bombardamenti e degli scontri aerei furono sovrastimati, col risultato che la visione della situazione che avevano gli alti comandi della Luftwaffe si allontanò progressivamente dalla realtà. Queste carenze di comando e di informazione fecero sì che i tedeschi non riuscissero ad adottare una strategia coerente, anche quando la RAF si trovò con le spalle al muro.
 
== Il sistema di Dowding ==
[[File:Hugh Dowding.jpg|thumb|[[Hugh Dowding]], comandante del Comando Caccia della RAF.]]
La battaglia di Inghilterra fece entrare nella leggenda i caccia della RAF: lo [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] e l'[[Hawker Hurricane|Hurricane]], ma la vera pietra angolare della difesa inglese fu la complessa organizzazione di avvistamento, comando e controllo che gestì la battaglia, nota come il 'sistema di Dowding', dal nome del suo principale artefice, il Maresciallo dell'Aria (''Air Chief Marshall'') Sir [[Hugh Dowding]], comandante del Comando Caccia della RAF.
 
I primi rilevamenti degli attaccanti in arrivo provenivano dalle stazioni [[radar]], chiamate in codice Catena Nazionale (''Chain Home''), che erano distribuite lungo le coste inglesi e che telefonavano l'avvistamento alla Sala Filtro del Comando Caccia. Gli incursori, una volta oltrepassate le stazioni della Rete Nazionale (che avevano le antenne radar puntate verso il mare), erano presi in carico dal Corpo Avvistatori (''Observer Corp''), che li seguiva da terra utilizzando una rete di osservatori dotati di binocoli. Le informazioni, valutate e integrate dalla ''Sala Filtro'' erano poi passate alla ''Sala Operativa del Comando Caccia'', a quella del Gruppo e a quelle di tutti i settori interessati.
 
Ogni Sala Operativa aveva il proprio tavolo a mappa (''plotting table''), grandi mappe sulle quali le formazioni delle forze in campo erano rappresentate da pedine la cui posizione era continuamente aggiornata sulla base delle informazioni che man mano affluivano. Nella sala operativa del gruppo, il controllore di turno decideva quale settore doveva contrastare l'incursione e quanti [[aereo da caccia|caccia]] bisognava far intervenire. Il controllore di Settore coordinava le squadriglie alle sue dipendenze, ordinando i vari livelli di prontezza operativa o il decollo su allarme. Di solito, almeno all'inizio della battaglia, i controllori erano ufficiali pilota con esperienza di combattimento.
 
Non è chiaro il ruolo svolto nella battaglia d'Inghilterra dalla decifrazione delle comunicazioni segrete tedesche, criptate usando le macchine cifratrici [[Enigma (crittografia)|Enigma]]. [[Ultra (crittografia)|Ultra]], l'insieme di informazioni ottenute grazie alle intercettazioni di [[Enigma (crittografia)|Enigma]], fornì agli alti comandi inglesi una preziosa visione delle intenzioni tedesche, ma sembra che ben poco di tutto questo sia giunto sino alla scrivania di [[Hugh Dowding|Dowding]]. D'altro canto il servizio di ascolto radio 'Y', che teneva sotto controllo il traffico radio tedesco, contribuì notevolmente all'individuazione precoce delle incursioni della Luftwaffe.
 
La responsabilità della difesa dello spazio aereo inglese fu ripartita tra più Gruppi (Brigate Aeree) di Caccia: il 10º Gruppo, responsabile della difesa del [[Galles]] e dell'Inghilterra occidentale, era comandato dal Vice Maresciallo dell'Aria Sir [[Quintin Brand]]. L'11º Gruppo copriva il Sud-Est dell'Inghilterra e le vitali rotte di accesso a [[Londra]], il suo comandante era il Vice Maresciallo dell'Aria [[Keith Park]]. Il 12º Gruppo, comandato dal Vice Maresciallo dell'Aria [[Trafford Leigh-Mallory]], difendeva le [[Midlands]] e l'East Anglia. Infine, il 13º Gruppo copriva il nord dell'[[Inghilterra]], la [[Scozia]] e l'[[Irlanda del Nord]], ed era comandato dal Vice Maresciallo dell'Aria [[Richard Saul]].
 
[[File:SpitfireIX 2 611Sqn Biggin Hill 1943.jpg|left|thumb|L'[[aereo da caccia]] britannico [[Supermarine Spitfire|Spitfire]].]]
 
Le aree di competenza dei Gruppi erano a loro volta suddivise in Settori, ciascuno dei quali aveva alle proprie dipendenze un numero di Squadroni variabile tra i due ed i quattro. Le basi di Settore, costituite da un aeroporto e da un posto comando, erano il cuore di questa organizzazione, ma ciascuna base aveva degli aeroporti satellite presso cui disperdere gli Squadroni. I Quartieri Generali di Gruppo passavano le informazioni alle basi di Settore e dava istruzioni circa il decollo su allarme (''[[scramble]]'') degli squadroni loro assegnati. Una volta in volo, gli Squadroni erano guidati via radio dalle loro basi di Settore che ne stabiliva l'impiego: agli Squadroni poteva venir ordinato di intercettare gli incursori oppure di proteggere gli aeroporti o altri bersagli di vitale importanza.
 
Sebbene a quel tempo fosse il più sofisticato sistema di difesa aerea del mondo, il "Sistema di Dowding" presentava molti limiti. Nella lettura dei dati [[radar]] si potevano verificare gravi errori di interpretazione (ed era compito della Sala Filtro cercare di ridurne il numero), mentre il Corpo Avvistatori non era in grado di seguire le forze attaccanti di notte e col cattivo tempo. Le comunicazioni radio con gli apparecchi in volo risentivano del fatto che la [[Royal Air Force|RAF]] utilizzava ricetrasmittenti in banda [[Frequenza|HF]] (alta frequenza), che avevano limiti di portata e, anche utilizzando una rete di ponti radio, gli Squadroni erano costretti ad operare all'interno del proprio settore o, al massimo, in uno di quelli adiacenti. Inoltre, le apparecchiature erano limitate ad una sola frequenza per Squadroni, rendendo così impossibile la comunicazione tra Squadroni diversi. Infine, il sistema per seguire i caccia della [[Royal Air Force|RAF]], noto come HF/DF o "Huff-Duff", non consentiva l'uso contemporaneo di più di quattro Squadroni per Settore.
 
Nonostante questi limiti, il Comando caccia della RAF riuscì a raggiungere alti livelli di efficienza, riuscendo ad ottenere anche tassi di intercettazione superiori all'80%. I problemi connessi alle radiotrasmissioni in fonia furono risolti più avanti nel corso della battaglia con l'adozione di apparati radio operanti in frequenza altissima (Very High Frequency-[[Frequenza|VHF]]), che permettevano comunicazioni in fonia più chiare, avevano una portata maggiore e consentivano l'uso di più canali. Pur con tutti i suoi difetti, la [[Royal Air Force|RAF]] aveva comunque un sistema di controllo a terra che consentiva ai suoi caccia di essere là dove servivano. La Luftwaffe, priva di un sistema simile, si trovò sempre in svantaggio.
 
== Le tattiche della Luftwaffe ==
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-407-0686-39, Flugzeug Junkers Ju 88.jpg|thumb|Lo [[Junkers Ju 88]], il primo aereo della Luftwaffe ad effettuare una incursione in [[Gran Bretagna]].]]
Nel corso della battaglia, la Luftwaffe cambiò in misura notevole le proprie tattiche per cercare di aprirsi un varco nelle difese della RAF. Si lanciarono molte missioni di "Freie Jagd" (caccia libera), nella speranza di sorprendere i caccia della [[Royal Air Force|RAF]]. I controllori della [[Royal Air Force|RAF]] furono spesso in grado di identificare queste ''cacce libere'' e di indicare ai propri Squadroni come evitarle. La Luftwaffe cercò anche di usare come esca piccole formazioni di bombardieri, protette da vicino da un gran numero di caccia di scorta. Questa tattica ebbe maggiore successo, ma il compito della scorta ravvicinata costringeva i caccia a volare alla stessa quota e velocità dei più lenti bombardieri e con ciò li rendeva più vulnerabili. Le perdite più gravi si ebbero di conseguenza proprio tra le unità di scorta.
 
Le tattiche standard per i Raid divennero presto un amalgama di tecniche diverse. Una caccia libera poteva precedere un attacco, per cercare di sgomberare dagli intercettori la rotta degli incursori. I bombardieri penetravano ad altitudini comprese tra i 10.000 ed i 16.000 [[piede (unità di misura)|piedi]] (approssimativamente fra i 3.000 ed i 5.000 metri), a volte protetti da una scorta ravvicinata di caccia. Una scorta ''distaccata'' (o ''top cover'', copertura in quota) poteva proteggere i bombardieri da una quota superiore e garantiva una protezione a distanza più efficace perché non era costretta alle quote e alle velocità, penalizzanti per i [[Aereo da caccia|caccia]], tenute dalle formazioni dei bombardieri.
 
Le tattiche della Luftwaffe furono influenzate dalle caratteristiche dei loro caccia, essenzialmente il monomotore [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] ed il bimotore [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]]. I Bf 110 ''[[Zerstörer]]'' (caccia distruttore) si rivelarono, però, troppo vulnerabili di fronte agli agili caccia monomotore della [[Royal Air Force|RAF]] e ben presto dovettero venire essi stessi scortati. In seguito il loro impiego venne sottoposto a severe restrizioni. L'onere maggiore delle missioni di caccia ricadde quindi sulle spalle dei Bf 109, non adatti a tale tipo di missione a causa della loro autonomia piuttosto scarsa che ad un certo punto li costringeva ad abbandonare i bombardieri scortati per rientrare o ad accettare il combattimento coi caccia britannici aumentando enormemente il consumo di carburante con tutte le conseguenze del caso.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-344-0741-30, Frankreich, notgelandete Me 109.jpg|thumb|left|Atterraggio di emergenza in spiaggia di un [[Messerschmitt Bf 109]] tedesco.]]
 
Nonostante queste limitazioni i Bf 109 si rivelarono combattenti formidabili grazie soprattutto alle tattiche più moderne impiegate dai piloti tedeschi, nel complesso più esperti dei loro avversari britannici. I Bf 109 erano impiegati in formazioni sciolte a coppie (''Rotte'') o in quartetti (''Schwarm'') che permettevano a ciascun membro della formazione di proteggere i propri compagni. La libertà della formazione consentiva incroci rapidi e attacchi estremamente flessibili, con frequente ricorso alla maggiore velocità ascensionale e in picchiata del Bf 109. Le tattiche di impiego dei caccia vennero peraltro complicate dalle richieste degli equipaggi dei bombardieri che pretendevano una protezione più ravvicinata. I manuali per i piloti da caccia della Luftwaffe scoraggiavano l'eroismo inutile, evidenziando al massimo, invece, l'importanza di attaccare solo quando le probabilità erano a favore del pilota. Questa regola non poteva essere seguita nelle missioni di scorta ravvicinata ai bombardieri, dato che, così facendo, il caccia perdeva la sua flessibilità tattica e il vantaggio della quota.
 
I bombardieri ebbero l'appoggio di Göring che, dopo le aspre battaglie del 15 agosto e del 18 agosto, non si fece pregare per ordinare l'incremento delle scorte ravvicinate, cosa che costrinse molti più Bf 109 a restare vicino ai bombardieri, e, se questo garantì una più efficace protezione ai bombardieri, causò molte perdite ai reparti da caccia.
 
== Le tattiche della RAF ==
Il peso della battaglia ricadde sull'11º Gruppo della RAF. La tattica di Keith Park era quella di lanciare in battaglia singoli Squadroni. Lo scopo era di sottoporre gli incursori ad attacchi continui, sferrati da un numero relativamente ridotto di aerei, e di scompaginare in questo modo le formazioni dei bombardieri. Una volta rotta la formazione, i bombardieri dispersi sarebbero stati colpiti uno per uno. Nel caso in cui più squadroni avessero intercettato una incursione, i più lenti Hurricane avrebbero attaccato i bombardieri, mentre sarebbe toccato ai più agili Spitfire affrontare i caccia di scorta. Non sempre si poté applicare questa procedura, e [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] e Hurricane spesso si scambiarono i ruoli.
 
Nelle fasi iniziali della battaglia, la RAF fu ostacolata dalla fiducia riposta in tattiche di combattimento obsolete che costringevano i propri Squadroni a volare in rigide formazioni di tre aerei (dette ''vics'', in cui il leader e le due ali volavano in formazione ravvicinata e alla stessa quota, ostruendosi così a vicenda la visuale) e a condurre gli attacchi ''secondo il manuale'' (cioè secondo procedure definite prima della guerra e che non tenevano conto né delle caratteristiche dei nuovi caccia ora disponibili né del modo di combattere dei piloti della Luftwaffe).
 
[[File:Air Chf Mshl Leigh-Mallory.jpg|thumb|[[Trafford Leigh-Mallory]], comandante del 12º Gruppo RAF.]]
 
I piloti tedeschi soprannominarono le ''vics'' ''Idiotenreihen'' (fila degli idioti) perché rendevano gli Squadroni più vulnerabili agli attacchi<ref>{{Cita web|url=http://www.thefreelibrary.com/Formation+%26+tactics.-a0236409778|lingua=en|titolo=Formation & tactics}}</ref>. I tedeschi usavano invece la formazione a quattro (''Schwarm''), con due coppie di caccia (''Rotten'') scalati in quota e ampiamente distanziati tra loro, meno rigida e più flessibile che permetteva maggiore copertura reciproca e tattiche di attacco rapide e aggressive con frequenti incroci e utilizzo della maggiore velocità in salita e di accelerazione degli aerei tedeschi. Questa formazione, chiamata in seguito dagli anglosassoni ''quattro dita'' (''finger four'') e messa a punto dai piloti della Luftwaffe durante la [[guerra civile spagnola|guerra di Spagna]] (principalmente da [[Werner Mölders]]) si dimostrò molto più efficace e permise ai caccia tedeschi di ottenere risultati notevoli, nonostante le eccellenti prestazioni dei caccia britannici, l'aggressività dei piloti inglesi (pur meno esperti di quelli tedeschi) e lo svantaggio di combattere su territorio nemico con limitatissima autonomia di volo. Dopo la fine della battaglia d'Inghilterra anche i piloti della [[Royal Air Force|RAF]] adottarono, con un certo successo, la formazione tedesca.
 
Il fatto che i caccia tedeschi impegnati in missioni di caccia libera venissero spesso ignorati dal Comando Caccia, conferma che ciò che interessava alla [[Royal Air Force|RAF]] era distruggere i bombardieri. Dowding vigilava affinché i suoi uomini si preoccupassero di distruggere i [[Aereo da caccia|cacciabombardieri]] e cercassero di evitare lo scontro diretto con i caccia tedeschi in modo da salvaguardare i mezzi inglesi.
 
Durante la battaglia, alcuni comandanti, in modo particolare [[Trafford Leigh-Mallory]] del 12º Gruppo, propose che gli squadroni si riunissero in grosse formazioni (''[[big wing]]'') per attaccare in massa il nemico. I sostenitori di questa tesi affermavano che l'intercettazione da parte di forze consistenti causava maggiori perdite agli attaccanti, riducendo al contempo le proprie. Chi vi si opponeva sottolineava che la formazione di un ''big wing'' richiedeva troppo tempo e che quella strategia aumentava il rischio di far sorprendere i caccia a terra in fase di rifornimento. Analisi condotte nel dopoguerra concordano nel ritenere che l'approccio di Dowding e Park fosse il migliore per l'11º Gruppo, che era più vicino alla costa e quindi non aveva a disposizione il tempo necessario a far salire in quota e comporre in formazione un gran numero di aerei. Questa controversia danneggiò la carriera di Park dopo la fine della battaglia e fu una delle cause delle dimissioni di Dowding dal Comando Caccia.
 
== Le fasi della Battaglia ==
La battaglia d'Inghilterra può essere divisa in quattro fasi:
* 10 luglio - 11 agosto: la ''Kanalkampf'', le battaglie sulla Manica
* 12 agosto - 23 agosto: ''Adlerangriff'', i primi attacchi contro gli aeroporti lungo la costa
* 24 agosto - 6 settembre: la Luftwaffe attacca gli aeroporti, è la fase più critica della battaglia.
* dal 7 settembre in poi: gli attacchi diurni si concentrano su Londra.
 
=== Kanalkampf ===
La ''Kanalkampf'' si concretizzò in una serie di combattimenti nello spazio aereo sovrastante i convogli di mercantili in rotta attraverso il [[La Manica|Canale della Manica]]. In generale queste battaglie al largo della costa favorivano i tedeschi: le massicce scorte di cui godevano i bombardieri erano sempre in superiorità numerica rispetto alle pattuglie inviate in difesa ai convogli. Il numero di affondamenti fu tale che l'Ammiragliato britannico sospese la navigazione commerciale lungo la Manica. Questi primi scontri servirono comunque ad entrambi gli schieramenti per accumulare esperienza, e indicarono anche che alcuni tipi di aerei, ad esempio il [[Boulton Paul P.82 Defiant|Defiant]], caccia biposto della [[Royal Air Force|RAF]] con quattro mitragliatrici in una torretta posteriore ed il [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]] della Luftwaffe, erano inadeguati agli intensi scontri manovrati (''dogfight'') che avrebbero caratterizzato il seguito della battaglia.
 
=== Adlerangriff ===
 
[[File:Battle of Britain map.svg|thumb|left|La mappa mostra le basi inglesi e tedesche e la zona coperta dai [[radar]].]]
 
Le condizioni meteorologiche, che tanta parte avrebbero avuto nell'evolversi della campagna, ritardarono l<nowiki>'</nowiki>''Adlertag'' fino al 13 agosto. Ma già il 12 fu effettuato un primo tentativo di accecare il sistema di Dowding: aerei dell'unità speciale di caccia-bombardieri ''Erprobungsgruppe 210'' attaccarono quattro stazioni radar; di queste, tre furono messe fuori servizio, ma tornarono operative nel giro di sei ore. Questo raid dimostrò che non era semplice mettere fuori uso per un lungo periodo di tempo i radar inglesi, ma il fatto che la Luftwaffe non si impegnò in attacchi ripetuti contro di essi, consentì alla [[Royal Air Force|RAF]] di riattivarli rapidamente dopo ogni incursione.
 
L<nowiki>'</nowiki>''Adlertag'' iniziò con una serie di attacchi contro gli aeroporti situati lungo la costa, usati dalla [[Royal Air Force|RAF]] come postazioni avanzate per i propri [[Aereo da caccia|caccia]]. Nel corso della settimana gli attacchi si spostarono verso l'interno e vennero lanciate ripetute incursioni contro la rete di radar. Il 15 agosto fu il ''gran giorno'', quello in cui la Luftwaffe lanciò il massimo numero di incursioni di tutta la campagna. In questa data si vide anche il più importante contributo dato dalla Luftflotte 5 alla battaglia, con l'attacco all'Inghilterra settentrionale. Poiché si credeva che l'intera forza del Comando Caccia fosse concentrata nelle basi del lontano sud, la forza di attacco, proveniente dalla [[Danimarca]] e dalla [[Norvegia]], si trovò impreparata di fronte alla dura resistenza dei difensori: la scorta era costituita dai caccia a lungo raggio Bf 110 ''Zerstorer'', inadeguati a fronteggiare i caccia inglesi. Il risultato fu che venne abbattuta una gran quantità di [[bombardiere|bombardieri]] attaccanti; la Luftflotte 5, dopo questa dura sconfitta, non partecipò più in forze alla battaglia.
 
Il 18 agosto, il ''giorno più duro'', fu il giorno in cui entrambi gli schieramenti subirono il massimo delle perdite. In seguito a ciò, alla prostrazione fisica degli equipaggi e al maltempo, il ritmo delle operazioni rallentò, consentendo alla Luftwaffe di fare il punto della situazione. Il ''giorno più duro'' segnò la fine dell'impiego del bombardiere in picchiata [[Junkers Ju 87|Junkers Ju 87 Stuka]]. Questo veterano della ''Blitzkrieg'' era semplicemente troppo vulnerabile agli attacchi dei caccia e, per salvare la flotta degli [[Junkers Ju 87|Ju 87 ''Stuka'']], [[Hermann Göring|Göring]] li ritirò dai combattimenti. Questa decisione, però, privò la Luftwaffe del suo principale strumento per I bombardamenti di precisione, compito che ricadde sulle spalle del già oberato ''Erprobungsgruppe 210''. Ma [[Hermann Göring|Göring]] non aveva ancora finito: il Me 110 ''Zerstörer'' si era mostrato troppo pesante e senza accelerazione per poter contrastare i caccia avversari nel combattimento manovrato, perciò si decise di limitarne l'utilizzo solo nei casi in cui fosse necessaria la loro grande autonomia, o quando fosse disponibile un'adeguata scorta di caccia monomotore.
 
[[Hermann Göring|Göring]] prese anche la fatale decisione di imporre scorte più consistenti ai bombardieri, a spese delle missioni di caccia libera. Il peso maggiore dei bombardamenti ricadeva sulla Luftflotte 2 e la maggior parte dei Me 109 in carico alla Luftflotte 3 venne trasferita sotto il commando di [[Albert Kesselring|Kesselring]] e andò a rinforzare le basi dei [[Aereo da caccia|caccia]] attorno al Passo di [[Calais]]. Privata della propria forza di caccia, la Luftflotte 3 si dovette concentrare sulla campagna di bombardamento notturno.
Come ultima cosa [[Hermann Göring|Göring]] ordinò di interrompere gli attacchi alla catena radar, considerati un fallimento: né il Reichsmarschall né i suoi subordinati compresero l'importanza vitale per la difesa dell'Inghilterra delle stazioni della Rete Nazionale. Era noto che i radar fornivano una qualche forma di allarme precoce contro le incursioni, ma i piloti da caccia tedeschi tendevano a sottovalutare l'argomento perché stavano cercando lo scontro risolutore con la [[Royal Air Force|RAF]] e ritenevano che qualsiasi cosa potesse spingere gli inglesi al combattimento fosse la benvenuta.
 
=== La Luftwaffe mira agli aeroporti ===
A partire dal 24 agosto, la battaglia fu essenzialmente un feroce combattimento fra la Luftflotte 2 di Kesselring e l'11º Gruppo di Park. La Luftwaffe concentrò tutta la propria forza nel tentativo di annientare il Comando Caccia e si dedicò ad attacchi ripetuti agli aeroporti. Dei 33 attacchi principali condotti nelle due settimane successive, 24 furono contro gli aeroporti. Le stazioni dei settori chiave furono attaccate più volte: Biggin Hill e Hornchurch, quattro volte ciascuna, Debden e North Weald due. Subirono pesanti attacchi anche Croydon, Gravesend, Rochford, Hawkinge e Manston.
 
A dimostrazione delle loro lacune nel campo dello spionaggio, i tedeschi tentarono per almeno sette volte di attaccare Eastcurch, nell'errata convinzione che fosse una base del Comando Caccia. A volte queste incursioni misero fuori uso le stazioni di settore, minacciando l'integrità del sistema di Dowding, e gli inglesi dovettero ricorrere a misure di emergenza per mantenere operativi i Settori o, almeno, per mascherare le falle che si aprivano nella Rete.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R93434, Albert Kesselring.jpg|thumb|[[Albert Kesselring]], generale tedesco protagonista della battaglia.]]
 
Fu un periodo disperato per la RAF, che stava anche subendo molte perdite nei cieli. Le industrie potevano rimpiazzare gli aerei, ma più grave era la situazione dei piloti: nella settimana dopo l'Adlertag [[Hugh Dowding|Dowding]] aveva perso l'80% dei suoi comandanti di squadriglia (morti, feriti o ritirati dalla battaglia). I nuovi piloti riuscivano a fatica a colmare le perdite, ma il periodo di addestramento venne ridotto dai 6 mesi pre-bellici a 15 giorni. Per i novellini, inviati ai reparti senza una sufficiente esperienza di volo e privi di un reale addestramento al combattimento, era già un atto eroico atterrare con un caccia monoposto ad alte prestazioni. Emerse in questo periodo il carattere multinazionale della RAF: i molti piloti dei Dominion già arruolati nel Comando Caccia (australiani, sudafricani, neozelandesi e canadesi) furono rinforzati dall'arrivo dei nuovi squadroni composti da cechi e polacchi. In forza ai vari squadroni c'erano anche piloti di altre nazionalità, inclusi francesi, belgi e alcuni statunitensi.
 
Se non altro, la RAF aveva il vantaggio di combattere sopra territorio amico. I piloti che riuscivano a lanciarsi col paracadute dal proprio aereo abbattuto potevano essere di ritorno al proprio aeroporto nel giro di qualche ora. Per gli equipaggi della Luftwaffe, un lancio sopra l'Inghilterra significava la cattura, mentre farlo sopra la Manica molto spesso significava morire affogati o congelati. Il loro morale iniziò a risentirne e cominciò ad apparire il 'kanalkrankheit', o 'Malattia della Manica', una forma di stress da combattimento. Per i tedeschi il problema dei rimpiazzi era ancora più grave che non per gli inglesi. Sebbene la Luftwaffe mantenesse sempre la superiorità numerica, il rifornimento di nuovi aerei e piloti era lento, e questo pesava sempre più sulle risorse delle forze restanti.
 
Eppure, la Luftwaffe stava vincendo la battaglia degli aeroporti. Ancora poche settimane di questo martellamento, e la RAF sarebbe stata costretta a ritirare i propri squadroni dall'Inghilterra meridionale. Il comando della Luftwaffe, però, non se ne rendeva conto: vedeva solo la propria forza di bombardieri assottigliarsi, e cominciava a disperare di riuscire a rispettare la tempistica originale. Non si riusciva a capire come mai la RAF non fosse già collassata, o come riuscissero sempre ad avere i caccia nel posto giusto, indipendentemente da quante incursioni si organizzassero (conseguenza questa dell'incomprensione del ruolo dei radar nel sistema di difesa aerea inglese). Bisognava fare qualcosa per spingere la RAF ad una battaglia decisiva. Va comunque ricordato che i tedeschi (privi di un adeguato sistema di informazioni) sottostimarono sempre la capacità industriale inglese di rimpiazzare le perdite subite.
 
Il 4 settembre, in seguito al raid su [[Berlino]] della notte tra il 25 agosto ed il 26 agosto (effettuato come ritorsione al bombardamento accidentale di [[Londra]]), [[Adolf Hitler|Hitler]], la cui residenza era stata sfiorata da una delle bombe cadute nel quartiere della Wilhelmstrasse, tolse il divieto a bombardare la capitale inglese («Ho tentato di risparmiare gli inglesi. Essi hanno preso la mia umanità per debolezza, e rispondono assassinando donne e bambini tedeschi. Raderò al suolo le loro città»). L'incursione su [[Berlino]] scosse profondamente l'orgoglio di Göring, che in precedenza aveva proclamato che mai sarebbe stato permesso agli inglesi di bombardare la città («Se un aeroplano inglese riesce a forzare le nostre difese aeree, se una sola bomba cade su Berlino, voglio chiamarmi Mayer»). [[Albert Kesselring|Kesselring]] colse la propria occasione e propose a Göring di cambiare strategia. Nonostante Sperrle sostenesse la necessità di continuare gli attacchi contro gli aeroporti, Kesselring riuscì a convincere il Maresciallo del Reich ad attaccare [[Londra]]. I raid avrebbero gettato nel panico gli inglesi, facendo loro accettare la resa, o, almeno, avrebbero costretto al combattimento gli «ultimi cinquanta Spitfire», consentendone la distruzione. Questo attacco non era più visto come una premessa a ''[[Operazione Leone marino|Seelöwe]]'', ma era visto come un'azione in sé risolutiva.
 
=== Attacchi su Londra ===
[[File:Blitz West End Air Shelter.jpg|thumb|Una stazione della [[metropolitana di Londra]] usata come rifugio antiaereo.]]
[[File:Surreydocks1941.jpg|thumb|left|Un fotomontaggio della propaganda nazista mostra un [[Heinkel He 111|He 111]] sui [[London Docklands|Docks]] di Londra.]]
Il 7 settembre fu lanciato il primo attacco su [[Londra]], obiettivo i moli dell'East End della città. Nei giorni seguenti ci furono massicci e ripetuti attacchi contro la città. A volte il loro bersaglio furono le installazioni portuali (obiettivi militari 'legittimi'), altre volte, però, si trattò di bombardamenti indiscriminati. La RAF entrò in azione, con forze nettamente superiori a quanto si aspettava la Luftwaffe. Per la prima volta venne schierato il ''big wing'' caldeggiato dal 12.mo Gruppo, e questo gettò nello sconforto i piloti tedeschi. Gli attacchi su Londra, in ogni caso, continuarono a scapito degli attacchi contro gli aeroporti. Questo allentamento della pressione contro le proprie infrastrutture ridiede fiato alla RAF ed al suo personale che riuscì a ripristinare le proprie basi nell'Inghilterra meridionale, duramente colpite nelle settimane precedenti. Fu il punto di svolta della campagna.
 
Senza dubbio, l'aspetto più negativo della nuova strategia tedesca per gli attaccanti era la maggior distanza di Londra dalle loro basi di partenza. I Me 109 di scorta non portavano abbastanza carburante: una volta sulla capitale, avevano solo dieci minuti di volo prima di dover tornare alle proprie basi. Molte volte i bombardieri si trovarono completamente indifesi, perché la loro scorta era dovuta rientrare. Il risultato fu una serie di attacchi disastrosi, che raggiunsero il loro culmine il 15 settembre (195 aerei tedeschi abbattuti secondo gli annunci britannici dell'epoca, 60 in realtà come riconosciuto a guerra finita). Göring, colpito da questo rovescio, accusò furiosamente di mancanza di combattività i piloti dei caccia, che vennero difesi dall'asso [[Adolf Galland]]<ref>A Göring che gli chiedeva di cosa avesse bisogno per battere gli inglesi, Galland rispose con audacia: «Degli Spitfire».</ref>.
 
=== Partecipazione italiana nel novembre del 1940 ===
Scrive John E. Johnson: {{Citazione|Il Comandante di una squadriglia di Hurricane, che tentava di intercettare degli intrusi sull'estuario del Tamigi, rimase stupito di vedere avanzare strani bombardieri scortati da caccia biplani. Era la Regia Aeronautica e i piloti da caccia italiani fecero buona impressione sui loro Fiat; ma i bombardieri vennero rapidamente dispersi e 12 abbattuti senza perdite. Poco dopo, ebbero un eguale trattamento, quando ebbero l'imprudenza di ripresentarsi, e ci si può domandare cosa pensassero i duri veterani della Luftwaffe nell'osservare i loro inesperti alleati decollare dai campi belga sui loro antiquati apparecchi. [...] Quando il capitano britannico Eric M. Brown testò il C.R.42 del sergente Paolo Salvatori della 96 Squadriglia che l'11 novembre fece un atterraggio forzato vicino al faro di [[Orfordness]], nel Suffolk, restò colpito dalle prestazioni del C.R.42. Scoprì che il Fiat era delizioso da pilotare: era veloce per un biplano, con una velocità massima di 270 mph e gloriosamente (sic) acrobatico, ma era anche poco protetto, leggermente armato e generalmente vulnerabile agli attacchi<ref>{{Cita|Johnson|S. 309|COS}}.</ref>}}
Per volontà di Mussolini venne inviato un corpo aereo di 180 apparecchi per partecipare alla battaglia d'Inghilterra che si concluse con la perdita dei migliori piloti italiani che secondo Hitler sarebbe stato meglio inviare in Africa settentrionale. Questo fatto dimostra come lo Stato Maggiore del governo Italiano ritenesse sicura una vittoria.
Nel novembre 1940 sessanta italiani tentarono di bombardare convogli alleati nella Medway, 8 bombardieri e 5 caccia furono abbattuti.<ref>Winston Churchill, ''La seconda guerra mondiale'', Milano, edizione VII, v. II, p.541.</ref>
 
=== Hitler rinuncia all'invasione ===
Il 19 settembre, accertata l'impossibilità di neutralizzare la RAF, Hitler rinviò a tempo indefinito l'[[operazione Leone marino|operazione Seelöwe]]. Ma la battaglia d'Inghilterra non era ancora terminata. Gli attacchi aerei sarebbero continuati sporadicamente sino alla fine dell'anno. I caccia sarebbero stati adattati al ruolo di bombardieri veloci per attacchi fastidiosi sull'Inghilterra meridionale. Dall'ottobre [[1940]] fino all'inizio dell'[[operazione Barbarossa]], vennero lanciate ancora 40.000 sortite e vennero sganciate più di 38.000 tonnellate di bombe ad alto esplosivo e 3.500 tonnellate di bombe incendiarie.
 
Entrambi gli schieramenti della battaglia esagerarono la stima del numero di apparecchi avversari abbattuti. Di solito gli abbattimenti rivendicati erano il doppio o il triplo di quelli effettivi, questo avveniva a causa della confusione della concitazione degli scontri aerei: chiunque sparasse una raffica contro un aereo che poi precipitava, lo reclamava come propria vittima; nessuno, inoltre, aveva tempo di stare a guardare cosa succedesse effettivamente ad un avversario colpito. Le analisi effettuate nel dopoguerra mostrano che tra luglio e settembre la RAF perse 1.023 [[Aereo da caccia|caccia]], mentre gli aerei persi dalla Luftwaffe furono 1.887, di cui 873 erano caccia. I piloti polacchi sono accreditati di 201 abbattimenti. Alle perdite della RAF vanno aggiunti anche 376 aerei del Comando Bombardieri e 148 del [[Royal Air Force Coastal Command]], persi in missioni di bombardamento, pattugliamento costiero e di posa mine.
 
== Le conseguenze ==
[[File:Battle of britain firefighting.jpg|thumb|Vigili del fuoco mentre cercano di domare un incendio causato dai bombardamenti]]
Nel complesso la battaglia d'Inghilterra fu una significativa vittoria britannica. Si trattò certamente di una battaglia piccola sia in termini di numero di combattenti impiegati che di perdite subite, ma, se fosse stata vinta dai tedeschi, la storia si sarebbe svolta in maniera profondamente diversa. La vittoria britannica segnò il primo fallimento della macchina da guerra di [[Adolf Hitler|Hitler]] e generò un netto cambiamento di orientamento dell'opinione pubblica americana, sino ad allora dubbiosa circa la capacità britannica di resistere ancora a lungo contro la Germania.
 
Gli studiosi moderni hanno suggerito che fosse impossibile per la Luftwaffe vincere la battaglia, dopo aver concesso agli inglesi tempo prezioso per riorganizzarsi in seguito alla [[Battaglia di Dunkerque|disfatta di Dunkerque]]; la semplice superiorità numerica non bastava per acquisire il dominio dell'aria. La strategia di [[Hugh Dowding|Dowding]] e Park, scegliere quando affrontare il nemico e nel frattempo mantenere una forza coerente, si mostrò corretta.
 
Le teorie favorevoli al bombardamento terroristico, che facevano affidamento sul collasso morale del nemico, furono contraddette dalla resistenza britannica di fronte agli attacchi diurni e notturni. Lo spostamento dai bombardamenti strategici verso quelli terroristici permise alla RAF di riprendersi e di difendere lo spazio aereo britannico. Anche se gli attacchi contro le basi dell'11º Gruppo continuarono, la RAF poté ritirarsi più a nord, fuori dal raggio d'azione dei caccia tedeschi e proseguire da lì la battaglia. I documenti analizzati nel dopoguerra mostrano che le perdite britanniche vennero rimpiazzate più velocemente che non quelle tedesche: la RAF mantenne la propria forza, mentre quella della Luftwaffe declinò gradualmente. Questo era dovuto anche al fatto che i combattimenti avvenissero principalmente sulla terraferma inglese, così ogni aviatore tedesco costretto a lanciarsi col paracadute veniva fatto prigioniero, diminuendo gli effettivi della Luftwaffe, mentre i piloti britannici e alleati, nella stessa situazione toccavano terra in territorio amico e potevano tornare al proprio reparto entro breve tempo, a volte anche lo stesso giorno. In termini di perdite di aerei ed equipaggi esperti, la battaglia d'Inghilterra fu un colpo dal quale la Luftwaffe non si riprese mai del tutto.
 
[[File:LondonBombedWWII full.jpg|thumb|left|Danni a Londra a seguito dei bombardamenti.]]
 
Contrariamente ai calcoli dell'Alto Comando tedesco, la strategia del terrore in se stessa non poteva forzare il [[Regno Unito]] alla resa. Anche se i tedeschi lanciarono alcuni spettacolari attacchi contro importanti industrie britanniche, cessarono i bombardamenti strategici ben prima di distruggere il potenziale industriale britannico. Ma ogni ragionamento a posteriori non può negare che la minaccia per la RAF fosse reale e che ai protagonisti sembrò davvero che ci fosse solo un ''piccolo margine'' tra la vittoria e la sconfitta. La vittoria fu sia fisica che psicologica: arrestò la marea delle sconfitte iniziata con l'[[Campagna di Polonia|Invasione della Polonia]] e rincuorò i nemici dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]].
 
Il totale delle perdite civili britannici tra luglio e dicembre [[1940]] fu di 23.002 morti e 32.138 feriti. Una delle incursioni più drammatiche fu quella del 29 dicembre [[1940]] in cui morirono circa 3.000 civili.
 
[[Winston Churchill]] riassunse l'effetto della battaglia ed il contributo della RAF con parole passate alla storia: «Mai nel campo degli umani conflitti tanti dovettero così tanto a così pochi»<ref>Discorso alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]] del 20 agosto [[1940]].</ref>. Ancora oggi i piloti che hanno combattuto questa battaglia sono noti come ''I Pochi'' (''The Few'').
In Inghilterra il 15 settembre è celebrato come il ''giorno della battaglia d'Inghilterra'', segnando il giorno di svolta delle battaglie diurne sopra i cieli di [[Londra]].
 
Nella tradizione militare britannica, la battaglia d'Inghilterra è ricordata con orgoglio, alla pari di [[battaglia di Waterloo|Waterloo]], Trafalgar ed [[Battaglia di Azincourt|Agincourt]]. Inoltre la battaglia è entrata nella leggenda popolare come l'esempio di una "piccola" isola (se si esclude il vasto [[Impero britannico|Impero Britannico]]) che, resistendo da sola contro l'aggressore nazista, riuscì a ottenere la primissima vittoria contro un nemico fino ad allora ritenuto invincibile.
 
La cosa più importante, ai fini dello sviluppo successivo della [[seconda guerra mondiale|guerra]], fu che la fine della battaglia d'Inghilterra consentì al Regno Unito di ricostituire la propria forza militare e di confermarsi come roccaforte degli Alleati. In seguito la [[Gran Bretagna]] servì da base per l'[[operazione Overlord]], cioè lo sbarco in Normandia, nonché per i bombardamenti strategici nel cuore del Reich, culminati all'inizio del 1945 con il [[Bombardamento di Dresda]].
 
== Il contributo straniero ==
 
[[File:Antoni Glowacki.jpeg|thumb|[[Antoni Glowacki]] pilota [[Polonia|polacco]] affiliato alla RAF, accreditato come [[Asso dell'aviazione|asso]] durante la battaglia.]]
 
Sin dall'inizio della guerra, la [[Royal Air Force|RAF]] accettò piloti stranieri per integrare le proprie fila. L'11 giugno [[1940]] il Governo polacco in esilio firmò un accordo col Governo britannico per costituire un Esercito polacco nel Regno Unito e, più in specifico, una Forza Aerea Polacca. Il primo dei due Squadroni polacchi (che crebbero di numero nel corso della guerra sino a diventare 10) entrò in azione nell'agosto [[1940]]. In totale furono quattro gli Squadroni polacchi che presero parte alla battaglia (gli Squadroni da bombardamento n. 300 e 301 e gli Squadroni da caccia 302, e 303) con un organico di 89 piloti. Se a questi si aggiungono gli oltre 50 che combatterono nelle file degli squadroni britannici, si ha un totale di 145 piloti polacchi che difesero i cieli inglesi. I piloti polacchi furono tra i più esperti ed agguerriti tra quelli coinvolti nella battaglia, molti di loro avevano già combattuto nella [[Campagna di Polonia|campagna di settembre]] in [[Polonia]] e nella battaglia di Francia. Bisogna anche rilevare l'elevato standard di addestramento di questi piloti: lo Squadrone 303 (battezzato [[Tadeusz Kościuszko|Tadeusz Kosciuszko]] dal nome dell'eroico generale polacco-americano) ottenne il maggior numero di vittorie (273) tra tutti gli Squadroni da caccia impiegati nel corso della battaglia d'Inghilterra, anche se entrò in combattimento solo a partire dal 30 agosto.
 
Per mettere le cose in prospettiva, il 5% dei piloti fu responsabile del 12% delle vittorie totali della Battaglia.
 
Ci fu anche una presenza significativa di piloti cecoslovacchi. Due Squadroni da [[Aereo da caccia|caccia]] cechi (310 e 312) presero parte alla battaglia. Contando anche i piloti operativi in altre unità alleate, un totale di 87 cechi difese i cieli inglesi. Fra questi, [[Josef Frantisek]], che volava con lo Squadrone 303 (polacco), fu il maggiore asso alleato della battaglia d'Inghilterra con 17 abbattimenti confermati.
 
Ci furono anche tre Squadroni di volontari [[statunitensi]], noti come ''Squadroni Eagle'' che operarono nella RAF in questo periodo, col primo che divenne operativo nel febbraio 1941.
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome = Bungay | nome = Stephen | lingua = en | titolo = The Most Dangerous Enemy: An Illustrated History of the Battle of Britain|anno=4 luglio 2010|editore=MBI Publishing |ISBN = 978-0-7603-3936-7 |cid= SB}}
* {{cita libro|autore=Winston Churchill|wkautore=Winston Churchill | titolo = La seconda guerra mondiale| editore= Rizzoli| curatore = Dossena P | anno=2000|isbn= 978-88-17-86576-0 | cid = Churchill}}
* {{cita libro |cognome = Deighton |nome=Len |cid=LD|titolo= La battaglia d'Inghilterra |editore=TEA|anno=2003|isbn = 978-88-502-0491-5}}
* {{cita libro | cognome = Donnelly | nome= Larry |lingua = inglese | cid = Donnelly |editore=Red Kite/Air Research|anno=2004|titolo= The Other Few: The Contribution Made by Bomber and Coastal Aircrew to the Winning of the Battle of Britain|ISBN= 0-9546201-2-7}}
* {{cita libro | cognome = Gollin| nome=Alfred | cid= AG|lingua = inglese | titolo =No Longer an Island: Britain and the Wright Brothers, 1902-1909 | anno=1984|editore=Stanford University Press|ISBN = 0-8047-1265-4}}
* {{cita libro | cognome = Haining |cid=HA| nome=Peter |lingua=en | titolo =The Chianti Raiders: The Extraordinary Story of the Italian Air Force in the Battle of Britain|città= Londra|editore= Robson Books | anno = 2005|ISBN= 1-86105-829-2}}
* {{cita libro | cognome = Holland|nome= James|titolo= The Battle of Britain | città=Londra|editore=Bantam|anno=2010|lingua=en|isbn= 978-0-593-05913-5 | cid = Holland}}
* {{cita libro | cognome = Johnson |autore=John E |titolo=Il duello aereo |editore=Ferro Edizioni|città=Milano|anno=1967|cid= COS}}
* {{cita libro | cognome = Keegan|nome=John|wkautore=John Keegan | titolo = The Second World War|città= Londra|editore= Pimlico| anno = 1997 |lingua = en | isbn= 978-0-7126-7348-8 | cid = Keegan}}
* {{cita libro | cognome = Overy| nome= Richard| wkautore = Richard Overy | titolo = The Battle of Britain: The Myth and the Reality| città = New York | editore=W.W. Norton|anno=2002|lingua=en|isbn = 0-393-32297-1 | cid = Overy}}
* {{cita libro | cognome = Ramsay | nome = Winston | lingua = en | titolo = The Battle of Britain Then and Now Mk V| città= Londra | editore = Battle of Britain Prints International |anno =1989|ISBN = 0-900913-46-0 |cid= WR}}
* {{cita libro | cognome = Ray | nome = John |lingua= en| titolo = Battle of Britain |città=Londra|editore=The Orion Publishing Co.|anno=2003 | ISBN = 1-85409-345-2|cid= RAY}}
* {{cita libro |cognome = Sarkar |nome=Dilip |titolo=How the Spitfire Won the Battle of Britain|città=Londra|editore=Amberly|anno=2011 | lingua = en| isbn= 1-84868-868-7 | cid = Sarkar}}
* {{cita libro | cognome = Smith |lingua=en| titolo=Last Train from Berlin | editore=Knopf | nome=Howard K | anno=1942|cid= PGTB}}
* {{cita libro | cognome = Wood | nome = Derek | lingua = en | nome2 = Derek | cognome2 = Dempster| titolo= The Narrow Margin: The Battle of Britain and the Rise of Air Power, 1930–1949 | città = Londra | editore = Pen & Sword | ed=1|anno=1961|ISBN=978-0-85052-915-9|cid= DW}}
 
== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Dunkerque]]
* [[Bombardamento di Coventry]]
* [[Corpo Aereo Italiano]]
* [[Radar]]
* [[Operazione Leone marino]]
* [[Ultra (crittografia)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
*{{cita web|http://www.lasecondaguerramondialecineartistes.itcom/btginghilterrafiche-Charles+de+Rochefort.html|Cineartistes}}
{{Aviazione nella seconda guerra mondiale}}
{{Seconda guerra mondiale}}
 
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{{Controllo di autorità}}
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