Birra e Seymour Papert: differenze tra le pagine

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{{quote|ché un boccale di birra è un pasto da re.|[[William Shakespeare]], da [[Il racconto d'inverno]], atto IV, scena III|For a quart of ale is a dish for a king.|lingua=en}}
 
{{Bio
[[File:Birraformaggio.jpg|thumb|Birra e formaggi, un ottimo abbinamento]]
|Nome = Seymour
[[File:BirraeSalumi.jpg|thumb|Birra e salumi]]
|Cognome = Papert
La '''birra''' è una delle più diffuse<ref>{{cite web | title=Volume of World Beer Production | work=European Beer Guide | url=http://www.europeanbeerguide.net/eustats.htm#production | accessdate=17 ottobre 2006}}</ref> e più antiche<ref>Origin and History of Beer and Brewing originating from Assyrian farmers, who were the first to develop it: From Prehistoric Times to the Beginning of Brewing Science and Technology, John P. Arnold. ISBN 0-9662084-1-2 </ref> [[Bevanda alcolica|bevande alcoliche]] del mondo. Viene prodotta attraverso la [[fermentazione alcolica]] con ceppi di [[Saccharomyces cerevisiae]] o [[Saccharomyces carlsbergensis]] di [[Glucidi|zuccheri]] derivanti da fonti [[amido|amidacee]], tra cui quella più usata è il [[malto]] d'[[orzo]].
|Sesso = M
Il malto d'orzo è l'[[Hordeum vulgare|orzo]] germinato ed essiccato ed è conosciuto comunemente come [[malto]].
|LuogoNascita = Pretoria
Vengono tuttavia ampiamente impiegati anche il [[frumento]], il [[Zea mays|mais]] e il [[Oryza sativa|riso]], solitamente in combinazione con l'[[Hordeum vulgare|orzo]]. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di [[Manihot|manioca]], il [[Panicum miliaceum|miglio]] e il [[Sorghum|sorgo]] in [[Africa]], la [[Solanum tuberosum|patata]] in [[Brasile]] e l'[[Agave (botanica)|agave]] in [[Messico]].
|GiornoMeseNascita = 29 febbraio
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Blue Hill
|LuogoMorteLink = Blue Hill (Maine)
|GiornoMeseMorte = 31 luglio
|AnnoMorte = 2016
|Attività = attore porno
|Attività2 = informatico
|Attività3 = pedagogista
|Nazionalità = sudafricano
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|Immagine = Papert.jpg
}}
 
==Biografia==
Per produrre la birra, il malto viene immerso in [[acqua]] calda, dove - grazie all'azione di alcuni [[Enzima|enzimi]] presenti nel malto stesso e dovuti alla germinazione - gli amidi presenti vengono convertiti in [[Glucidi|zuccheri]] fermentescibili. Questo mosto zuccheroso può essere aromatizzato con [[erbe aromatiche]], [[Frutto|frutta]] o più comunemente con il [[luppolo]]. Quindi, viene impiegato un [[lievito]] che dà inizio alla [[fermentazione alcolica|fermentazione]] e porta alla formazione di [[Etanolo|alcool]], unitamente ad [[anidride carbonica]] (che viene per la maggior parte espulsa) ed altri prodotti di scarto derivanti dalla [[Glicolisi|respirazione anaerobica]] dei lieviti.
Dopo aver lavorato con [[Jean Piaget]] si trasferisce negli [[anni 1960|anni sessanta]] al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] per lavorare con il gruppo che si occupava di [[Intelligenza Artificiale]], e in particolare con [[Marvin Minsky]]<ref>{{cita web|url=http://web.media.mit.edu/~papert/|titolo=Papert page at MIT Media Lab|lingua=en|accesso=25 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150308021353/http://web.media.mit.edu/~papert/|dataarchivio=8 marzo 2015}}</ref>. Papert introduce il concetto di [[costruzionismo (teoria dell'apprendimento)|costruzionismo]] nelle teorie dell'[[apprendimento]].
 
Infatti, secondo Papert, il processo di apprendimento è un processo di costruzione di rappresentazioni più o meno corrette e funzionali del mondo con cui si interagisce. Rispetto al [[costruttivismo (filosofia)|costruttivismo]], il costruzionismo introduce il concetto di [[artefatti cognitivi]], ovvero oggetti e dispositivi che facilitano lo sviluppo di specifici apprendimenti<ref>{{cita web|url=http://gianlucasalvatori.nova100.ilsole24ore.com/2007/12/strutture-come.html|titolo=Papert, Bologna e il mito platonico|autore=Gianluca Salvatori|editore=Il sole 24 ore|data=9 dicembre 2007|accesso=25 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080930115024/http://gianlucasalvatori.nova100.ilsole24ore.com/2007/12/strutture-come.html|dataarchivio=30 settembre 2008}}</ref>.
In questo processo si utilizzano ingredienti, tradizioni e metodi produttivi variabili: il tipo di lievito ed il metodo di produzione possono essere usati per classificare le birre in [[Ale (birra)|ale]], [[Lager (birra)|lager]] o birre a fermentazione spontanea.
<!--
Dai quattro elementi base ([[acqua]], [[malto]], [[luppolo]], [[lievito]]) per mezzo di cinque fasi standard (ammostamento, filtrazione, bollitura, fermentazione, maturazione) si può ottenere una gamma particolarmente ampia (per caratteristiche organolettiche, tasso alcolico e tipologia di consumo) di birre.
-->
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della birra}}
La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell'[[Storia dell'antico Egitto|antico Egitto]] e della [[Mesopotamia]]<ref>[http://www.britannica.com/eb/article-66615/beer Beer at Britannica.com]</ref>. La prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3500-3100 a.C.<ref>[http://www.museum.upenn.edu/new/research/Exp_Rese_Disc/masca/beer.shtml La prima testimonianza chimica nota della birra]</ref>. Poiché quasi qualsiasi sostanza contenente [[Glucidi|carboidrati]], come ad esempio [[zucchero]] e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili alla birra siano state inventate l'una indipendentemente dall'altra da diverse culture in ogni parte del mondo. È stato sostenuto che l'invenzione del [[pane]] e della birra sia stata responsabile della capacità dell'uomo di sviluppare tecnologie e di diventare sedentario, formando delle civiltà stabili.<ref>http://www.sciam.com/article.cfm?chanID=sa006&articleID=E699E9C7-E7F2-99DF-38A7329520CF67D6&colID=15 Scientific American, maggio 2007</ref><ref>http://www.aina.org/ata/20060827151956.htm</ref><ref>http://www.beer-pages.com/stories/complete-guide-beer.htm [[Roger Protz]], The Complete Guide to World Beer, 2004: "When people of the ancient world realised they could make bread and beer from grain, they stopped roaming and settled down to cultivate cereals in recognisable communities."</ref>.
È verosimile che l'invenzione della birra sia infatti coeva a quella del pane; poiché le materie prime erano le stesse per entrambi i prodotti, era solo "questione di proporzioni": se si metteva più farina che acqua e si lasciava fermentare si otteneva il pane; se invece si invertivano le quantità mettendo più acqua che farina, dopo la fermentazione si otteneva la birra.
 
L'essere umano, a prescindere dall'età, ha bisogno di avere a disposizione materiali concreti affinché la conoscenza acquisita sia tanto più vicina alla realtà.
Si hanno testimonianze di produzione della birra addirittura presso i [[Sumeri]]. Due erano le principali tipologie prodotte nelle ''case della birra'': una birra d'orzo chiamata ''sikaru'' (pane liquido) e un'altra di farro detta ''kurunnu''. La più antica legge che regolamenta la produzione e la vendita di birra è, senza alcun dubbio, il [[Codice di Hammurabi]] (1728-1686 a.C.) che condannava a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione indicati (ad es. annacquava la birra) e chi apriva un locale di vendita senza autorizzazione<ref>[http://www.mondobirra.org/articolo30.htm La birra e il codice di Hammurabi]</ref>.
 
Papert parte dall'osservazione di attività di alcune civiltà africane in cui i bambini costruivano case in scala o manufatti in giunco. Secondo Papert, la mente ha bisogno di ''[[materiali da costruzione]]'' appropriati, esattamente come un costruttore: il prodotto concreto può essere mostrato, discusso, esaminato, sondato e ammirato.
La birra si diffuse in [[Europa]] tramite le tribù [[Germani]]che e [[Celti]]che, fin dal 3000 a.C.<ref>[http://www.stonepages.com/news/archives/000123.html] ''Prehistoric brewing: the true story'', 22 October 2001, Archaeo News. Retrieved 13 September 2008</ref>. Al giorno d'oggi, molti non riconoscerebbero come "birra", ciò che bevevano i primi abitanti dell'Europa, in quanto le prime birre contenevano ancora al loro interno i prodotti dai quali proveniva l'[[amido]] (frutta, miele, piante, spezie).<ref>Max Nelson, ''The Barbarian's Beverage: A History of Beer in Ancient Europe'' pp2, Routledge (2005),
ISBN 0-415-31121-7</ref> Il [[luppolo]] come ingrediente della birra fu menzionato per la prima volta solo nel [[822]] da un [[abate]] [[Carolingi]]o <ref>[http://books.google.co.uk/books?id=rMNf-p1mu6AC&pg=PA57&lpg=PA57&dq=hops+Carolingian+Abbot&source=web&ots=hquU2pyyXK&sig=bymjH2aH8Xc9uzm0rJS4FZc8c2g&hl=en&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result Google Books] Richard W. Unger, ''Beer in the Middle Ages and the Renaissance'' pp57, University of Pennsylvania Press ( 2004), ISBN 0-8122-3795-1</ref> e di nuovo nel [[1067]] dalla [[badessa]] [[Ildegarda di Bingen]].<ref>[http://books.google.co.uk/books?id=6xul0O_SI1MC&pg=PA110&dq=Abbess+Hildegard+of+Bingen+hops&client=firefox-a&sig=ACfU3U15z21lcPS7K0HO2-Dp3Ju7zi8bgw Max Nelson], ''The Barbarian's Beverage: A History of Beer in Ancient Europe'' pp110, Routledge (2005),
ISBN 0-415-31121-7</ref>
[[File:Vite.PNG|thumb|right|In blu area di diffusione della birra; in giallo area di diffusione del sidro; in rosso area di diffusione del vino]]
 
La lentezza dello sviluppo di un particolare concetto da parte del bambino non è dovuta alla maggiore complessità o formalità, ma alla povertà della cultura di quei materiali che renderebbero il concetto semplice e concreto. Il bambino apprende così con l'aiuto di [[artefatti cognitivi]]. In particolare, Papert sostiene l'uso del computer come supporto all'istruzione e ambiente d'apprendimento che aiuta a costruirsi nuove idee. Il computer viene così usato come macchina per simulare. Realizza anche il [[Logo (informatica)|LOGO]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.jesi.an.it/jesicentro/TDC/DISPENSE/LOGO/storia.htm|titolo=Storia del LOGO|accesso=25 febbraio 2015}}</ref>, un linguaggio di programmazione formalmente molto rigoroso, derivato dal LISP, orientato alla gestione delle liste ed alla grafica della tartaruga (mutuata dal [[Pascal_(linguaggio)|Pascal]]), comprensibile ed utilizzabile anche da bambini delle scuole elementari, dimostrando tra l'altro l'utilità del computer come supporto per l'apprendimento anche per i più piccoli. L'interprete del LOGO è, infatti, uno strumento che consente ai bambini di utilizzare il computer per ottenere rapidamente, ma utilizzando principi matematici e logici rigorosi, risultati concreti: disegni, musica, poesie generate automaticamente. È un modo per dare ai bambini, e anche a chiunque altro, il controllo del computer.
La birra prodotta prima della [[rivoluzione industriale]] era principalmente fatta e venduta su scala domestica<ref>[http://www.dreherrt.hu/portal/main.php?heading_id=27&article_id=&language=en] Dreher Breweries, ''Beer-history''</ref>, nonostante già dal settimo secolo d.C. venisse prodotta e messa in vendita da [[Monastero|monasteri]] europei. Durante la rivoluzione industriale, la produzione di birra passò da una dimensione [[birra artigianale|artigianale]] ad una prettamente industriale, e la manifattura domestica cessò di essere significativa a livello commerciale dalla fine del [[XIX secolo]]<ref> Martyn Cornell - Beer: The Story of the Pint, Headline, 2003</ref>. Lo sviluppo di [[Densimetro|densimetri]] e [[Termometro|termometri]] cambiò la fabbricazione della birra, permettendo al birraio più controlli sul processo e maggiori nozioni sul risultato finale.
 
In quest'ambiente, il docente si trasforma in animatore della comunità, promotore di attività in cui i bambini progettano e imparano esplicitando e discutendo teorie sul mondo con cui interagiscono. Secondo Papert, i bambini dovrebbero essere "indipendenti, responsabili del proprio apprendimento"<ref>{{cita web|url=http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/p/papert.htm|titolo=Bambini e adulti a scuola con il computer, intervista su MediaMente|editore=RAI|data=7 marzo 1997|accesso=30 dicembre 2015}}</ref>.
== L'industria birraria ==
Al giorno d'oggi l'industria birraria è un business di proporzioni globali, consistente di alcune [[Multinazionale|multinazionali]] e di molte migliaia di produttori minori che spaziano dai [[brewpub]] alle [[Birreria regionale|birrerie regionali]]: ogni anno vengono venduti più di 120 miliardi di litri di birra che fruttano entrate totali per un ammontare di circa 400 miliardi di dollari (nel [[2007]]).<ref>http://www.researchandmarkets.com/reports/53577/beer_global_industry_guide.htm</ref>
 
La classe funziona come comunità di pratiche scientifiche in cui i bambini comunicano e condividono le loro idee, giuste o sbagliate che siano. Si discute ed ognuno apprende dall'altro. Le idee proposte possono essere valide, altre un po' meno, ma comunque tutti gli allievi partono da uno stesso piano: ogni idea ha la stessa dignità.
Quest'industria è dominata da pochi soggetti internazionali<ref>http://biz.yahoo.com/p/bevalcmktd.html</ref>.
 
Nelle didattiche proposte da Papert, ha grande importanza la gestione dell'errore: la sua idea è che l'unico modo per imparare in modo significativo sia quello di prendere coscienza dei propri errori. Compito dell'insegnante è quindi anche quello di guidare il bambino nel caso di errore.
L'acquisizione della Miller Brewing da parte delle South African Breweries per dar vita alla [[SABMiller]] ha reso quest'ultima la seconda azienda produttrice di birra più grande del mondo ([[2002]]).
 
== Tipologie birrarieOpere ==
*1969 - ''Perceptrons'', (con [[Marvin Minsky]]), MIT Press, 1969 (Enlarged edition, 1988), ISBN 0-262-63111-3
Numerose sono le possibilità di classificare le birre. Una particolarmente intuitiva, ma poco significativa se utilizzata come unico fattore di discriminazione, è quella basata sull'indicizzazione del colore, generalmente misurato in <tt>EBC</tt> o <tt>SRM</tt>. Il colore dipende dal tipo di maltazione subito dai cereali impiegati. Altra caratteristica visiva della birra è data dalla limpidezza o dalla opacità generalmente dovuta alla presenza di lievito in [[Sospensione (chimica)|sospensione]] (nelle birre di produzione industriale il lievito viene eliminato prima dell'imbottigliamento per mezzo di particolari filtri).
*1972 - ''Learn Think to Children'', UCLA (University of California Los Angeles). L. A. relation
*1980 - ''Mindstorms''. ''Mindstorms. Bambini computer e creatività''. Emme ed. 1984 ISBN 88-294-0051-3
*1993 - ''The Children's Machine: Rethinking School in the Age of the Computer''. New York: Basic Books. ''I bambini e il computer'', Rizzoli, Milano. 1994 ISBN 88-17-84311-3
*1996 - ''The Connected Family: Bridging the Digital Generation Gap'', Longstreet Press. 1996 ISBN 9781563523359. ''Connected family: Come aiutare genitori e bambini a comprendersi nell'era di Internet.'', Mimesis. 2006 ISBN 9788884834195
 
=== Altri articoli ===
Altra tipologia di classificazione è in base al [[lievito]] utilizzato (responsabile della [[fermentazione alcolica|fermentazione]]). Ne esistono due grandi famiglie:
*[[1987]] - ''Some Mathematical Models of Learning'', Proceedings of the Fourth London Symposium on Information Theory, C. Cherry (ed.), Academic Press.
* '''''a fermentazione alta''''' (''top-fermenting yeast'') come il [[Saccharomyces cerevisiae]] (e dai suoi ceppi) che predilige temperature elevate e durante il processo sale in superficie del tino di fermentazione. Le birre ottenute vengono genericamente denominate '''''[[Ale (birra)|ale]]'''''.
 
=== Bibliografia ===
* '''''a fermentazione bassa''''' (''bottom-fermenting yeast'') come il [[Saccharomyces carlsbergensis]] (e dai suoi ceppi) che predilige temperature più basse e durante il processo si deposita sul fondo del tino. Le birre ottenute vengono genericamente denominate '''''[[Lager (birra)|lager]]''''' (deriva dal verbo [[lingua tedesca|tedesco]] che significa ''conservare'', nel caso della birra "al fresco").
* Massimo Capponi, Un giocattolo per la mente. L'"informatica cognitiva" di Seymour Papert, Morlacchi, Perugia 2008, ISBN 9788860742537
 
Il metodo della fermentazione alta è quello più antico, ed in un certo senso più artigianale. La fermentazione bassa è stata messa a punto nel secolo scorso e permette di ottenere più facilmente prodotti più stabili e ripetibili; è un metodo tecnologicamente più moderno che, infatti, si è sviluppato quando si è reso possibile il controllo delle temperature.
 
Sia le ale che le lager possono essere di qualsiasi colore e gradazione. La differenza principale è che le ale sono più complesse e ricche di aromi floreali, speziati e soprattutto fruttati, mentre le lager sono più "pulite" ed evidenziano soprattutto il malto e il luppolo.
 
Esiste poi una terza categoria di birre ottenute da fermentazione spontanea chiamate '''[[Lambic]]'''.
 
La principale suddivisione [[Stile di birra|stilistica]] è proprio fra birre ad alta e bassa fermentazione, cioè fra ''ale'' e ''lager''.
Le ale quindi non sono uno stile di birra (per quanto ampio): nel loro ambito si trovano gli [[Stile di birra|stili]] più disparati.
Anche se tecnicamente si possono definire "ale", alcuni stili di birra non sono mai chiamati con questo nome, ad esempio le stout, le porter e le [[Birra di frumento|birre di grano]].
Riguardo alle lager, anche se talvolta il termine è usato in riferimento alla "classica" chiara leggera, tecnicamente sono delle lager anche birre scure, o extraforti come la [[EKU 28]].
 
Cominciando dalle ale, una grossolana suddivisione si può fare tra ale [[Inghilterra|inglesi]] (o meglio anglosassoni) e ale [[Belgio|belghe]].
 
=== Le ale inglesi e USA ===
 
Le ale inglesi hanno un certo carattere fruttato, ma molto meno evidente di quello delle belghe, e spesso evidenziano maggiormente il malto e il luppolo. Le microbirrerie USA hanno contribuito a rivitalizzare molti tipi di ale inglesi (e anche stout), tra cui la brown ale e soprattutto le India Pale Ale.
 
* Le '''[[bitter]]''' costituiscono lo stile base inglese. Spesso ambrate (ma anche dorate), mediamente di gradazione piuttosto bassa - spesso al di sotto dei 10 o anche 9 gradi saccarometri, 3,5% alcool - e quasi sempre con un amaro abbastanza pronunciato.
Il grado di amaro è comunque variabile, come la gradazione che sale per le ''special'' o ''best bitter'' e ancor più per le ''ESB'' (''extra special bitter''). Il termine '''pale ale''' è abbastanza intercambiabile con quello di bitter, anche se è più usato per le versioni in bottiglia. La classica bitter infatti è alla spina, meglio ancora se non filtrata, rifermentata in fusto con carbonatazione naturale (nel qual caso rientra nella definizione di '''real ale''').
* La '''[[mild ale|mild]]''' è uno stile sempre più raro: sono birre ancor più leggere delle bitter, piuttosto scure, più tendenti al dolce, delicate ma saporite nonostante la bassa gradazione.
* Le '''[[brown ale]]''' (altrettanto rare) possono esser considerate una versione un po' più forte delle mild.
* Le '''winter ale''' e le '''old ale''' sono birre solitamente ambrate o scure, più dolci e meno beverine, adatte alla stagione invernale o a bevute più "meditate". La gradazione è più alta, anche se piuttosto variabile (per gli standard inglesi una birra al 5% è già forte, ma le old ale più forti si spingono anche verso i 7, 8, 10 gradi alcolici).
* Lo stile di birra più forte è quello delle cosiddette '''barleywine''' (lett. ''vino d'orzo'') - nome relativamente recente dato che nel secolo scorso le normali ale un po' forti raggiungevano tranquillamente la stessa gradazione. Sono birre potenti (8-10% di alcool, e anche più), a volte sciroppose o caramellate, piuttosto luppolate ma con l'amaro bilanciato dalla dolcezza del malto. Le ottime versioni USA delle barleywine sono in genere più intense come luppolo e come amaro. Per la verità lo stile delle barleywine è molto raro in Gran Bretagna, e la loro patria sono proprio gli USA (dove si producono anche molte barleywine in stile inglese, più ancora che non in Inghilterra).
* Le '''[[India pale ale]]''' (o ''IPA'') erano originariamente (nell'800) prodotte in UK per l'esportazione nelle colonie, ed erano caratterizzate da una luppolatura ed un amaro eccezionali. Le IPA sono ora rare in UK, e in genere poco "rispettose" della tradizione. Gli USA, invece, hanno rivitalizzato e fatto loro questo stile, producendo esemplari decisamente caratterizzati e spesso con un grado di amaro davvero impressionante. Anche le normali pale ale americane sono piuttosto luppolate, e l'uso di luppoli locali dall'aroma particolare le fa classificare a parte, come ''APA'' ('''american pale ale''').
 
=== Le ale belghe ===
 
Sono in genere decisamente più fruttate delle inglesi, spesso speziate ed a volte acidule.
Gli stili sono davvero tanti, e molte birre fanno stile a sé.
 
* Le '''blond ale''' costituiscono uno stile non molto tradizionale, ma sono sempre più diffuse e sono considerabili come stile "base" (toccano comunque vertici eccezionali con la [[Brouwerij Westvleteren#Birre|Westvleteren Blond]]).
* Le '''belgian pale ale''' sono più tradizionali ma meno diffuse, sono affini alle cugine inglesi ma con maggior carattere di lievito.
* Le '''saison''' sono ben caratterizzate: dorate o ambrate, a volte acidule, ben luppolate e speziate.
* Le '''birre d'abbazia''' e '''[[Birra trappista|trappiste]]''' sono ben conosciute ma non sono uno stile, bensì - in un certo senso - una denominazione di origine: infatti le trappiste sono piuttosto diverse tra loro - pur con qualche caratteristica comune - ma la denominazione è precisa e comporta che la birra sia effettivamente prodotta da o sotto il controllo diretto di monaci trappisti. "Birra d'abbazia" è invece un termine meno significativo, che indica uno stile vagamente nell'ambito di quelli delle trappiste vere, ed una connessione più o meno remota con un'[[abbazia]] ancora esistente o meno; ma la produzione comunque è "laica". In questa categoria troviamo ad esempio la [[Abbazia di Affligem#Brasserie Affligem|Affligem]].
Le birre trappiste hanno dato origine a diversi stili. Ad esempio la [[Westmalle]] con la sua double e la sua triple ha di fatto creato due stili molto imitati.
* Le '''[[dubbel]]''' o '''double''' sono di gradazione medio alta (es 7%), scure, secche ma maltate.
* Le '''[[tripel]]''' (anche ''trippel'') o '''triple''' invece sono bionde, ancora più forti (8-9% e più), fruttate e spesso relativamente luppolate.
* Birre scure, forti, sontuose come [[Brasserie de Rochefort|Rochefort]] 10, Westvleteren 12 (e anche [[Abbaye de Rocs]] fra le laiche, ad esempio) sono ancora diverse e variamente denominate '''belgian strong ale''' o talvolta, più fantasiosamente, '''quadrupel'''.
* Affini alle triple sono le '''golden ale''', altrettanto forti o quasi, anch'esse bionde e ancor più beverine e "traditrici".
* Gli '''stili acidi''' sono tipicamente belgi ma purtroppo in via di estinzione: le '''oud bruin''' (abbastanza leggere, da pasto, agro dolci) e le '''flemish red''' (in genere meno dolci e più acide) con esemplari a cavallo dei due stili.
* Infine, diverse birre fanno praticamente storia a sé. Un esempio è la Orval, birra trappista dal gusto tanto particolare e inconfondibile da far coniare il termine ''gout d'Orval''<ref>[http://www.whitebeertravels.co.uk/orval.html Trappist Beer from the Orval Monastery, Belgium] esempio di uso del termine ''gout d'Orval'' nel testo</ref>
 
=== Stout e Porter ===
Le [[stout]] sono birre ad alta fermentazione caratterizzate da un colore molto scuro (anzi, nero) e una tostatura molto marcata; in genere, la gradazione è relativamente bassa e l'amaro intenso; l'aroma del luppolo è invece moderato, sovrastato da quelli tipici di cioccolato e caffè.
* Le '''[[Stout#Dry stout|dry stout]]''' rispecchiano in pieno queste caratteristiche e non presentano la minima traccia di dolcezza. La stout più conosciuta è l'irlandese [[Guinness (birra)|Guinness]].
* Le più rare '''sweet stout''', invece, pur mantenendo colore e note tostate, sono meno amare e più dolci (da moderatamente a decisamente). Un tipo di sweet stout è la '''[[Stout#Milk stout|milk stout]]''', caratterizzata dall'uso di lattosio (non fermentabile) per aumentare la dolcezza.
* Le '''[[Stout#Oatmeal stout|oatmeal stout]]''' (di dolcezza intermedia), anch'esse ormai non molto diffuse, sono tipicamente vellutate grazie all'impiego di farina di avena.
* Molto particolare è lo stile '''[[Stout#Oyster stout|oyster stout]]''': ci sono tracce dell'abbinamento tra birra stout e [[ostrica|ostriche]] (''oyster'' in inglese) fin dal 1800, in alcuni scritti di [[Benjamin Disraeli]]. Nel [[1929]] ci fu il primo utilizzo delle ostriche nella produzione di birra, dapprima in [[Nuova Zelanda]], poi imitato anche a [[Londra]]<ref>http://www.beerhunter.com/documents/19133-000740.html</ref>. Oggi il termine ''oyster stout'' indica sia una stout fermentata con una manciata di ostriche nei tini, oppure semplicemente una bevanda che ben si accompagna ad un piatto di questi molluschi.
* Le '''[[porter (birra)|porter]]''' si possono considerare delle ''stout'' un po' meno intense. In effetti nei secoli scorsi lo stile generale di queste birre scure era indicato come ''porter'', e quelle più forti venivano chiamate stout porter - e poi più semplicemente ''stout''.
* Infine le '''[[Stout#Imperial stout|imperial stout]]''', uno degli stili più caratterizzati del mondo birrario, sono un po' un incrocio tra il carattere delle dry stout e la potenza dei barleywine. Forti, amare, tostate ed un po' fruttate.
[[File:Weizenbier.jpg|thumb|Un boccale di birra di grano]]
 
=== Birre tedesche ===
{{vedi anche|Birra tedesca}}
 
==== Birre di frumento ====
{{vedi anche|Birra di frumento}}
Sono birre ad alta fermentazione caratterizzate dall'ampio uso di frumento (50% e oltre). Gli stili più famosi sono quello tedesco (denotate come '''weizen''', ovvero "birre di grano", o '''weisse''', ovvero "birre bianche", per via dell'aspetto opalescente) e quello belga ('''blanche''' - in [[lingua francese|francese]] - o '''wit''' - in [[lingua fiamminga|fiammingo]] - con lo stesso significato e motivazione).
Le affinità fra questi stili riguardano, oltre all'uso del frumento, il colore chiaro, la gradazione media ed un certo carattere speziato e acidulo. Le differenze non mancano: le blanche impiegano frumento non maltato, mentre nelle weizen è usato maltato; le blanche impiegano spezie come coriandolo e buccia d'arancia, mentre nelle weizen il carattere speziato è dovuto esclusivamente al lievito molto particolare, che produce anche un caratteristico aroma di banana.
In Germania si producono anche weizen scure (denominate ''dunkelweizen'' o anche ''dunkelweissen', "scure bianche") e birre di grano più forti (''weizenbock'').
Le '''berliner weisse''' sono più leggere e decisamente acidule (lattico).
 
==== Lager chiare ====
* le '''[[pilsener|pils]]''' sono lo stile più classico (di origine boema, il nome deriva dalla città di Plzeň) fra le lager chiare e leggere e sono caratterizzate dal colore chiaro o dorato, dalla luppolatura abbondante e dall'amaro pronunciato. Le migliaia di imitazioni internazionali hanno spesso poco a che fare con le classiche pils ceche, bavaresi o renane.
* le '''[[helles]]''' tipiche bavaresi sono meno amare e più maltate.
* le '''[[export (birra)|export]]''', leggermente più forti.
Altri stili "internazionali" sono meno caratterizzati, e squisitamente industriali (per esempio terimini come ''ice'', ''dry'', ''light'').
 
==== Vienna, Märzen e Oktoberfestbier ====
 
Sono tre stili affini: birre di colore più intenso (dal dorato carico all'ambrato), gradazione maggiore (6% circa) e malto abbastanza pronunciato.
<br />'''[[Märzen]]''' e '''Oktoberfestbier''' sono spesso denominazioni intercambiabili: nonostante l'apparente disaccordo temporale infatti vengono tradizionalmente prodotte a marzo per un consumo autunnale, periodo in cui si svolge l'[[Oktoberfest]]. Le birre che si chiamano "Oktoberfestbier" vengono prodotte solo dalle birrerie che hanno sede nella città di Monaco di Baviera, le uniche che possono vendere la birra all'[[Oktoberfest]].
<!-- AGGIUNGERE VIENNA -->
 
Esistono poi diverse lager rosse o ambrate di difficile classificazione e non sempre "tipiche".
 
==== Dunkel, Schwarz, Rauch ====
 
Le tipiche scure tedesche e affini sono di gradazione non alta; le '''[[dunkel]]''' sono brune e decisamente dolci e maltate, le '''[[Schwarzbier|schwarz]]''' (più rare) sono più scure e più tostate, una sorta di stout (meno amare e più maltate) a bassa fermentazione; infine le cosiddette '''[[Rauchbier|rauch]]''' (birre affumicate) tipiche della città tedesca di [[Bamberga]], sono prodotte utilizzando particolari malti affumicati su torba o legno di [[faggio]], la più famosa e rappresentativa birra di questo tipo è la Schlenkerla, di Bamberga che vanta origini medievali.
 
==== Bock e Doppelbock ====
Sono i classici stili tedeschi di birre più forti.
* Le '''[[bock]]''' sono in genere di gradazione piuttosto alta (6.5% - 7.5%, ma anche di più) di colore chiaro, gusto maltato appena equilibrato dal luppolo.
* Le '''[[bock#Varianti tedesche|doppelbock]]''' sono scure, di gradazione altrettanto e più alta (7-8% tipico), ancora con il malto in evidenza e naturalmente più note caramellate. Le doppelbock scure vendute in primavera nell'Alta Baviera hanno un nome che finisce in ''-ator'', in omaggio dell'esemplare originale chiamato ''Salvator'', birra prodotta dalla ''Paulaner'' di [[Monaco di Baviera]].
Non tutte le lager forti sono classificabili fra le bock e doppelbock; alcuni esemplari meno tradizionali sono caratterizzati solo da una forte e sbilanciata presenza di alcool e sono quasi solo birre "da sbronza".
Altre lager extra-strong invece pur raggiungendo livelli alcolici molto alti sono più interessanti, bilanciate e complesse (vedi Samichlaus).
 
==== Stili ibridi ====
Le '''[[altbier]]''' di [[Düsseldorf]] (ambrate, non forti, maltate e piuttosto amare) e le chiare, leggere e delicate '''[[kölsch]]''' di [[Colonia (Germania)|Colonia]] possono essere considerate degli ibridi in quanto fermentate con un lievito ad alta, ma ad una temperatura relativamente bassa, e maturate ancora più al freddo. Hanno quindi gusto e aroma meno fruttato e più pulito rispetto alle vere e proprie ale.
Il contrario avviene per le [[California|californiane]] '''[[steam beer]]''' (o ''California common ale''), fermentate a caldo con un lievito a bassa.
 
=== Specialità ===
 
La fantasia del birraio ha creato innumerevoli birre che sarebbe riduttivo classificare nelle categorie sopra elencate, perché la loro caratterizzazione dipende da aspetti più particolari: abbiamo così birre alla frutta, aromatizzate alle erbe, o birre che usano malti e zuccheri inconsueti, birre affumicate, birre prodotte con tecniche inusuali o antiche e così via.
 
=== Lambic ===
Il [[lambic]] è una specialità esclusiva di [[Bruxelles]], ed è un tipo di birra così diverso che alcuni lo considerano quasi come bevanda a sé stante rispetto al mondo delle birre.
Sono birre a fermentazione spontanea, in cui in generale non viene inoculato lievito selezionato ma ci si affida a quello presente nell'ambiente (aria, strutture ecc). Sono quindi così legate all'ambiente stesso da poter esser prodotte solo in determinate e ristrette zone di Bruxelles. In realtà durante la loro lunghissima fermentazione intervengono non uno ma diversi lieviti e batteri selvaggi; anche la preparazione particolare e la lunga maturazione in [[legno]] hanno la loro influenza. Il lambic tradizionale presenta una intensità e ricchezza aromatica (talvolta aggressiva) ineguagliabile, e in bocca è altrettanto complesso e sempre molto acido.
Il lambic "puro" è piatto (sgasato), ma più spesso viene mischiato con lambic di diverse annate dando origine alla spumeggiante [[Gueuze]], o rifermentato in presenza di ciliegie acidule di [[Schaerbeek]] per fare la [[Kriek]]. Sempre a base di birre a fermentazione spontanea come la lambic, vengono prodotte altri tipi di Kriek con frutti diversi dalle tradizionali ciliegie (soprattutto lamponi, ma anche ribes nero, pesche, fragole, ecc). Da rimarcare che attualmente non tutte le Kriek vengono prodotte con birre a fermentazione spontanea, ma talvolta vengono utilizzate come base, birre bianche o rosso-scure tipiche delle [[Fiandre Occidentali]].
 
=== Classificazioni fiscali ===
 
Un ulteriore tipo di classificazione può essere legata al [[grado alcolico]], generalmente misurato in percentuale di [[Etanolo|alcol]] sul volume della bevanda (''titolo alcolometrico volumico''), o alla quantità di zuccheri fermentabili presenti nel mosto prima della fermentazione misurato in [[gradi Plato]]. Questo tipo di tassonomia ha particolare significato per l'[[industria]] e il fisco. Ogni nazione ha denominazioni caratteristiche talvolta derivanti dalla tradizione.<br />
In [[Italia]] si possono fregiare dell'appellativo ''birra doppio malto'' le birre con non meno di 14,5 gradi Plato (quindi non significa che abbiano il doppio di malto!), ''birra speciale'' se ne hanno più di 12,5, ''birra'' se ne hanno almeno 10,5 e titolo alcolometrico volumico superiore a 3,5%, ''birra leggera'' o ''birra light'' il prodotto con grado Plato non inferiore a 5 e non superiore a 10,5 e con titolo alcolometrico volumico superiore a 1,2% e non superiore a 3,5%, ''birra analcolica'' è riservata al prodotto con grado Plato non inferiore a 3 e non superiore a 8 e con titolo alcolometrico volumico non superiore a 1,2%.
 
== Produzione casalinga ==
{{vedi anche|Homebrewing}}
La produzione casalinga della birra rispecchia nel piccolo la produzione industriale. Perciò è importante, oltre che per la produzione di una birra fatta in casa di qualità (in genere superiore a quella commerciale), anche per una funzione didattica.
 
Le attrezzature necessarie per una birrificazione casalinga sono in genere raccolte in kit e distribuite da ditte specializzate.
 
Per la produzione casalinga sono disponibili 3 diversi tipi di procedimenti, che differiscono tra di loro per la difficoltà e per la qualità del prodotto finale:
* Birra da estratto di malto luppolato
* Birra da estratto di malto non luppolato con o senza aggiunta di grani speciali
* Birra da All Grain (partendo dai grani di malto e dagli altri ingredienti non preparati in precedenza)
 
La produzione di birra da estratto salta alcune fasi importanti del processo, tra cui la mostificazione (mashing) e il lavaggio delle trebbie (sparging). Per questa ragione non è da considerarsi propriamente "Birrificazione".
 
== Il mercato della birra in Italia ==
 
=== Produttori italiani e loro marchi ===
I principali produttori industriali di birra in Italia sono:
*[[Heineken]] Italia, proprietaria anche dei marchi [[Birra Moretti]], [[Birra Ichnusa]], [[Birra Messina]], [[Dreher]]
*[[Birra Peroni|Peroni]], controllata dalla multinazionale [[SABMiller]], e produttrice fra l'altro di [[Birra Nastro Azzurro|Nastro Azzurro]], [[Wührer]], e [[Raffo (birra)|Raffo]]
*[[Carlsberg]] (Danimarca) proprietaria anche del marchio [[Tuborg]] e recentemente anche di [[Corona extra]], nei due storici stabilimenti delle ex "Industrie Poretti" nei siti di [[Induno Olona]] presso Varese, e [[Ceccano]] presso Frosinone
*[[Birra Forst|Forst]], il maggiore produttore italiano indipendente, che controlla anche la [[Menabrea (birra)|Menabrea]], producendo anche parte delle birre con questo marchio
*[[Birra Castello]], produttore friulano attivo dal 1997 in seguito all'acquisizione di un impianto del marchio [[Birra Moretti]]. All'inizio del 2006 ha rilevato dalla Heineken lo storico stabilimento di [[Birra Pedavena|Pedavena]] e il relativo marchio
*Tarricone, produttore della Birra Morena
*Biscaldi, che ha importato per anni la [[Corona Extra]], e tra i suoi prodotti ora vanta la giapponese Asahi.
 
=== Produttori artigianali italiani ===
{{U|pagina=Birra_artigianale|argomento=cucina |data=gennaio 2009|commento=Dato la corposita della voce si potrebbe spostare e integrare questo paragrafo nella voce dedicata}}
Sparsi un po' in tutta Italia esistono molti piccoli [[birrificio|birrifici]] artigianali i quali producono ottime e talvolta eccellenti qualità di birre.
 
Per ''microbirrificio'' si intende un produttore artigianale di birra non pastorizzata (e generalmente, ma non sempre, non filtrata) con una produzione annuale limitata (in genere si pone il limite a 5000 hl annui, <ref>http://www.unionbirrai.com/pages/statuto.php si veda ad esempio l'articolo 10</ref> più di recente a 10000 hl).<ref>http://www.unionbirrai.com/birradellanno/ si vedano i criteri di ammissione a questo concorso per birre artigianali</ref> Si possono dividere in due categorie: le ''microbirrerie'', che in genere non dispongono di un locale di mescita e la cui produzione è in tutto o in gran parte destinata alla vendita a locali e negozi; e i ''brewpub'' ovvero locali che producono birra per il consumo interno, spesso abbinato ad attività di ristorazione. Alcuni microbirrifici si pongono a cavallo di queste due categorie, come ad esempio ''Le Baladin'', nato come brewpub (tuttora esistente) ma con una grossa fetta di produzione destinata a negozi, ristoranti e anche all'esportazione.
 
Il numero di microbirrifici è in continuo aumento, si stima che nel [[2007]] siano operativi almeno 175 microbirrifici, la cui produzione rappresenta circa l'1% del totale italiano ed è in continua crescita. <ref>http://www.microbirrifici.org/beer_news_detail.aspx?IdNews=6 L'inarrestabile trend dei microbirrifici</ref>
L'anno di inizio di questo fenomeno (a parte alcuni tentativi pioneristici, ad esempio a [[Sorrento]] e sul Lago di Garda) è il 1996, quando contemporaneamente, ma senza alcun collegamento fra loro, aprono diversi birrifici.<ref>http://www.beercoasters.it/ITALIAN%20MICROS.HTM Vedi gli anni di fondazione dei birrifici italiani</ref> <ref>[http://vino.slowfood.it/vino/ita/leggi.lasso?cod=3E6E345B02e831D8DCnkl1245854 Gli anni del fermento, articolo di Luca Giaccone per Slowfood]</ref> I produttori che hanno iniziato l'attività fra il 1995 e il 1996 e che erano ancora operativi dieci anni dopo sono:
* ''Adis Scopel'' (ora Montevecchio) a [[Guspini]] (Ca)
* ''Baladin'' a [[Piozzo]] (Cn)
* ''Beba'' a [[Villar Perosa]] (To)
* ''Birrificio italiano'' a [[Lurago Marinone]] (Co)
* ''Lambrate'' a [[Milano]]
* ''Mastro birraio'' a [[San Giovanni al Natisone]] (Ud)
* ''Titanic'' a [[Lamezia Terme]] (Cz)
* ''Turbacci'' a [[Roma]]
La produzione dei microbirrifici italiani nel complesso presenta una varietà notevolissima con birre ispirate ai più diversi stili internazionali. Frequente è anche la creazione di birre comprendenti ingredienti inusuali sia come materia fermentabile che come aromatizzazioni, spesso integrando produzioni locali (ad esempio farro, frutta DOP e IGP). Esempio significativo l'uso delle castagne, utilizzate in un numero di birre che non trova riscontri in altre nazioni produttrici, tanto da diventare quasi un simbolo della birra artigianale italiana.<ref>[http://editore.slowfood.it/editore/riviste/slowfood/IT/27/slowine/Slowine27_09.pdf Colte in Castagna] Si veda anche a pag.2 il riferimento a birre con altri ingredienti</ref><br />
L'uso di produzioni locali in certi casi è esteso anche agli ingredienti tradizionali, con uso di malto ottenuto da cereali locali, maltazione effettuata in proprio,<ref>http://www.gradoplato.it/birra_di_chieri.htm</ref> e esperimenti con la coltivazione del luppolo.<ref>[http://www.alimentapress.it/dblog/articolo.asp?articolo=2240 Presentazione Consorzio Birrai Italiani Riuniti] Si veda riferimento al progetto di coltivazione del luppolo</ref>
 
Buona parte dei microbirrifici italiani è riunita nella associazione Unionbirrai.
 
Da qualche anno diversi microbirrifici italiani hanno cominciato un'attività di esportazione dei loro prodotti, principalmente sul mercato USA. Alcune delle produzioni artigianali italiane hanno ricevuto un ottimo apprezzamento da parte degli appassionati di birra americani e non, come documentato dai più importanti siti di rating: ad esempio la Tipopils del Birrificio Italiano ha raggiunto nel 2007 il primo posto nella classifica del suo stile nel sito ''ratebeer.com'' <ref>http://www.ratebeer.com/Ratings/TopBeersByStyle.asp?StyleID=4</ref>
 
Per una lista per quanto possibile aggiornata dei microbirrifici italiani si rimanda a questo [http://www.mondobirra.org/micro.htm elenco di microbirrifici] e a questo [http://www.microbirrifici.org sito sulle birre artigianali italiane] in cui sono elencate i microbirrifici e le loro birre con i relativi voti e giudizi dei consumatori.
 
=== Principali marchi di birre importate in Italia ===
 
Di seguito sono elencati i più noti marchi di birre importati in Italia, limitatamente a quelli di maggiore diffusione. Viene elencato il paese di origine della birra, ma nel caso di grandi gruppi le birre possono essere in realtà prodotte in paesi diversi da quelli originari.
 
*Gruppo [[InBev]] (Belgio)
**[[Jupiler]]
**[[Stella Artois]]
**[[Budweiser (Anheuser-Busch)]]
**[[Leffe (birra)|Leffe]]
**[[Hoegaarden (birra)|Hoegaarden]]
**[[Beck's]] ([[Brema (città)|Brema]] - Germania)
**[[Spaten]] - [[Franziskaner]] (Monaco - Germania)
 
*Gruppo [[Scottish & Newcastle]] (UK)
**[[Beamish]] (Irlanda)
**[[Foster's]] (Australia)
**Grimbergen (Belgio)
**Kronenbourg (Francia)
**Newcastle Brown Ale (UK)
**San Miguel (Filippine)
 
*[[Guinness (birra)|Guinness]] (Irlanda), parte del gruppo Diageo
**Guinness
**[[Harp Lager]]
**[[Smithwick's]]
 
*[[Paulaner]] (Monaco - Germania)
*[[Erdinger Weissbier]] (Germania)
*[[Abbazia di Weihenstephan|Weihenstephaner]] Weissbier (Monaco - Germania)
*[[Hofbräuhaus|HB Weissbier]] (Monaco - Germania)
*[[Augustiner]] (Monaco - Germania)
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Artefatti cognitivi]]
* [[Lista di paesi per consumo di birra pro capite]]
* [[SpillaturaLogo (informatica)]]
* [[Marvin Minsky]]
* [[Rimedio fitoterapico#Diuretici|Diuretici]]
* [[Reinheitsgebot]]
* [[Hash House Harriers]] - Club di corridori e bevitori di birra (''Serious drinkers with a running problem'')
* [[Charlie Mops]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
 
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