Campagna di Norvegia e Teodorico II (Merovingi): differenze tra le pagine

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{{Monarca
{{NN|guerra|maggio 2010}}
|nome = Teodorico II
 
|immagine = Portrait Roi de france Thierri II (i.e. IV).jpg
{{Conflitto
|legenda = Ritratto di Teodorico II su medaglia bronzea, del [[1720]] circa di Jean Dassier ([[1676]]-[[1763]])
|nome del conflitto = Campagna di Norvegia
|titolo = [[Re dei Franchi]] di Burgundia
|parte_di = della [[Seconda guerra mondiale]]
|regno = [[587]]–[[613]]
|immagine = [[Immagine:German forces on march at Søre Øyhus.jpg|300px]]
|predecessore = [[Childeberto II]]
|didascalia = Forze tedesche in marcia presso Søre Øyhus, in Norvegia<br/>([[18 aprile]] [[1940]])
|successore = [[Sigeberto II]]
|data =[[9 aprile]] - [[10 giugno]] [[1940]]
|altrititoli =Re dei Franchi d'[[Austrasia]] e d'[[Aquitania]]
|luogo =[[Norvegia]], [[Danimarca]]
|luogo di nascita =
|casus =
|data di nascita = [[587]]
|mutamenti_territoriali =
|luogo di morte = [[Metz]]
|esito = Vittoria tedesca, occupazione della Danimarca e della Norvegia
|data di morte = [[613]]
|schieramento1 ={{Bandiera|DEU 1933-1945|nome}}
|casa reale =
|schieramento2 ={{Bandiera|Norvegia|nome}}<br/>{{Bandiera|Regno Unito|nome}}<br/>{{Bandiera|Francia|nome}}<br/>{{Bandiera|Polonia|nome}}<br/>{{Bandiera|Danimarca|nome}}
|dinastia = [[Merovingi]]
|comandante1 =
|padre = [[Childeberto II]]
|comandante2 =
|madre =Faileuba
|effettivi1 =9 divisioni,<br/>1 battaglione di artiglieria,<br/>1 Brigata motorizzata
|coniuge 1 =[[Ermenberga]]
|effettivi2 ={{Bandiera|Norvegia}}: 6 divisioni<br/>{{Bandiera|Danimarca}}: 2 divisioni
|figli = [[Sigeberto II|Sigeberto]]<br />Childeberto<br />Corbus e<br />Meroveo, illegittimi
|perdite1 =2 700<ref name="historyofwar">{{cita web|url=http://www.historyofwar.org/articles/wars_norway_1940.html|titolo=German invasion of Norway, 9 April-9 June 1940|autore=historyofwar.org|accesso=20-03-2008}}</ref>
|motto reale =
|perdite2 =Norvegia: 1 335, Francia e Polonia: 550, Regno Unito: 4 400<ref name="historyofwar"/>
|perdite3 =
|note =
}}
{{Bio
{{Campagnabox campagna di Norvegia}}
|Nome = Teodorico II
{{CampagnaBox Seconda guerra mondiale}}
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Teodorico 02
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 587
|LuogoMorte = Metz
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 613
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato un re [[franchi|franco]] della dinastia dei [[merovingi]] che, dal [[595]] alla morte, regnò sulla [[Borgogna]] e, dal [[612]], anche sull'[[Austrasia]] e sull'[[Aquitania]]
}}
 
== Origine ==
La '''Campagna di Norvegia''' o '''campagna norvegese''' è stata un'operazione bellica durante la [[Seconda guerra mondiale]] che si è svolta dal [[9 aprile]] al [[10 giugno]] [[1940]], e ha costituito il primo scontro terrestre tra le forze militari degli [[Alleati]] ([[Regno Unito]] e [[Francia]]) e la [[Germania Nazista]].
Era il figlio maschio secondogenito del re dei [[Franchi]] dell'[[Austrasia]], [[Childeberto II]] – l'unico figlio maschio del re dei [[Franchi]] dell'[[Austrasia]], [[Sigeberto I]] e di [[Brunechilde]], la figlia secondogenita del [[Re dei Visigoti|re dei visigoti]] [[Atanagildo]] e di Gosvinta dei Balti (?-[[589]]), molto probabilmente, figlia del re [[Amalarico]], ultimo sovrano della dinastia dei [[Balti (dinastia)|Balti]]<ref name=gregorio>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IV#27. Quod Sigiberthus Brunichildem accepit.|IV, 27]]</ref> – e di Faileuba che il [[Arcidiocesi di Tours|vescovo]] [[Gregorio di Tours]] ([[536]] – [[597]]), cita, senza però precisarne gli ascendenti<ref name=gregori>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IX#20. De eo, quod ad Gunthchramno directi sumus.|IX, 20]]</ref>
[[File:Division of Gaul - 587.jpg|thumb|left|Il regno dei Franchi, nel [[587]]. Nel [[595]], il regno di [[Regno di Borgogna|Burgundia]] (colorato in rosa) fu ereditato da Teodorico II.]]
== Biografia ==
La nascita di Teodorico è ricordata sia nelle cronache di Gregorio Tours<ref name=gregor>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IX#4. Quod Childebertho alius natus est filius.|IX, 4]]</ref>, che in quella di [[Fredegario]]<ref name=fredegario>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, VII</ref>.
 
I genitori, il re d'[[Austrasia]] e di [[Regno di Borgogna|Burgundia]], [[Childeberto II]] e la moglie, Faileuba, nel [[595]], morirono assieme, a quanto si dice, per avvelenamento<ref name=paolo>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum libri VI - Liber IV#11.|IV, 11]]</ref>, il fratello [[Teodeberto II|Teodeberto]], di dieci anni, e Teodorico, di nove, divennero rispettivamente re d'Austrasia e [[re di Burgundia]]<ref name=fredegari>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XVI</ref>, entrambi sotto la reggenza della nonna [[Brunechilde]], che dovette dovette fronteggiare una minaccia di invasione degli [[Unni]], che avevano invaso la [[Turingia]] e che, secondo [[Paolo Diacono]], furono convinti a rientrare in [[Pannonia]], dopo che era stato loro pagato un tributo in denaro<ref name=paolo/>.
I tedeschi occuparono la Norvegia a causa della loro dipendenza dalle miniere di [[minerali ferrosi]] svedesi, le cui materie prime erano trasportate via nave dal porto norvegese di [[Narvik]]. Assicurandosi l'accesso ai porti norvegesi, la Germania poteva ottenere i rifornimenti di ferro necessari per la produzione bellica nonostante il blocco navale britannico. Inoltre questa operazione permetteva sia ai tedeschi che agli Alleati di confrontarsi senza ricorrere alla [[guerra di trincea]].
Le basi aeree norvegesi, come la ''Sola Air Station'' a [[Stavanger]], aumentarono la loro importanza a causa dell'escalation militare nella [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|Battaglia dell'Atlantico]], poiché permettevano le missioni di ricognizione dei velivoli tedeschi di ampio raggio sopra il Nord Atlantico evitando il Regno Unito.
 
Teodeberto II si era insediato a [[Metz]]<ref name=fredegari/>, assieme alla nonna, e governò sotto la guida della nonna, che, da Metz, governava anche la Burgundia, per conto di Teodorico II, che si era insediato a Orleans<ref name=fredegari/>.
Anche se il conflitto venne vinto dalle forze tedesche, la campagna norvegese e la successiva occupazione impegnarono molte risorse della [[Kriegsmarine]] e numerose divisioni della [[Wehrmacht]].
 
=== La guerra contro la Neustria ===
== Importanza della Norvegia ==
Tra Brunechilde e [[Fredegonda]] (reggente per [[Clotario II]] del regno di [[Neustria]]) si riaprì il conflitto iniziato nel [[568]], quando Fredegonda aveva fatto uccidere la sorella di Brunechilde, [[Galsuinda]].<br /> Fredegonda e Clotario II, nel [[596]], occuparono [[Parigi]]<ref name=fredegar>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XVII</ref>, poi marciarono contro Teodorico II e Teodeberto II, su cui riportarono una chiara vittoria nello scontro, avvenuto nel bosco di Leucofao<ref name=fredegar/> (vicino al paese di [[Dizy-le-Gros]]).
Il Regno Unito e la Francia firmarono dei trattati di assistenza militare con la [[Polonia]] e due giorni dopo l'[[Campagna di Polonia|invasione della Polonia]] il [[1 settembre]] [[1939]], dichiararono guerra alla Germania.
Tuttavia, esse non aprirono un fronte di guerra occidentale contro la Germania per diversi mesi. Per questo motivo questa situazione venne soprannominata la "[[Finta guerra|Guerra finta]]".
 
Nel [[599]], quando Brunechilde venne cacciata dal regno di Austrasia da un gruppo di nobili rivoltosi e fu costretta a lasciare [[Metz]] e Teodebaldo e a riparare in Borgogna<ref name=fredega>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XIX</ref> da Teodorico.
Durante questo periodo, entrambe le parti si misero alla ricerca di fronti secondari. Gli Alleati, in particolare la Francia, desideravano evitare la [[guerra di trincea]], come era [[Fronte occidentale (Prima guerra mondiale)|avvenuto lungo il confine franco-tedesco]] durante la [[Prima guerra mondiale]]. L'alto comando tedesco non era inoltre convinto di avere le risorse necessarie per lanciare un assalto alla Francia in quel momento. La Norvegia era considerata da entrambi come una regione da cui lanciare un'offensiva al nemico.
 
Clotario II che intanto era rimasto orfano di Fredegonda ([[597]]<ref name=fredegar/>) fu facilmente vinto presso [[Dormelles]] ([[600]])dalle truppe di Teodeberto e Teodorico<ref name=fredeg>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XX</ref>.
La Norvegia, nonostante fosse neutrale, era considerata di importanza strategica da entrambi le parti in guerra per due motivi principali. Innanzitutto era importante il porto di Narvik, dal quale venivano esportate grandi quantità di ferro provenienti dalle miniere della Svezia, necessarie alla Germania; quella rotta era particolarmente importante durante i mesi invernali, quando il [[Mar Baltico]] era ghiacciato. Narvik aumentò ulteriormente la sua importanza agli inglesi quando divenne chiaro che il [[Progetto Catherine]], un piano per controllare il Mar Baltico, non era praticabile. In secondo luogo, i porti norvegesi potevano diventare un varco nel blocco navale della Germania, permettendo l'accesso a quest'ultima verso l'[[Oceano Atlantico]].
 
Nel [[602]], assieme al fratello sconfissero i [[Vasconi]], rendendoli loro tributari<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXI</ref>.
La Norvegia era inoltre significativa simbolicamente al [[nazionalsocialismo|partito nazista]] di [[Adolf Hitler]], poiché era considerata da molti come la culla della cosiddetta [[razza ariana]].
 
Sotto la spinta della nonna, Teodorico nel [[604]] sbaragliò presso [[Étampes]] le truppe di Clotario, liberò [[Orléans]] assediata e occupò Parigi, ma non riuscì ad eliminare Clotario, in cui aiuto era giunto [[Teodeberto II]] con l'onerosa pace di [[Compiègne]], che Clotario fu costretto ad accettare, salvando il suo esercito e rientrando in patria<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXVI</ref>.
== Guerra d'inverno ==
{{vedi anche|Guerra d'inverno}}
Quando l'[[Unione Sovietica]] invase la [[Finlandia]] il [[30 novembre]] [[1939]], gli Alleati si ritrovarono allineati con la Norvegia e la [[Svezia]] in supporto alla Finlandia contro l'aggressore.
 
=== Gli scontri col fratello e la morte ===
Questa fu un'opportunità per gli Alleati che, mentre erano in sintonia con la Finlandia, videro anche la possibilità di usare questa azione come pretesto per inviare delle truppe di supporto e occupare le miniere svedesi e i porti norvegesi. Inizialmente vennero pianificate due divisioni, con la possibilità di essere rinforzate fino a 150&nbsp;000 unità.
Gli anni seguenti, a partire dal [[605]], furono segnati dagl scontri armati col fratello Teodeberto II che, manovrato ormai dai nobili austrasiani, fu definito dalla nonna, figlio di un giardiniere<ref name=fred />.
 
Nel [[610]] Teodeberto attaccò Teodorico e, dopo averlo battuto, gli tolse a l'[[Alsazia]] (che aveva appena conquistato) e il territorio di [[Toul]], la [[Champagne (provincia)|Champagne]] attorno a [[Troyes]] e la [[Turgovia]]<ref name=fred>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXVII</ref>.<br />Ma nel [[611]], Teodorico fece un patto con Clotario II, affinché non intervenisse nella guerra tra lui e suo fratello, Teodeberto<ref name=fred/>.
Questo piano generò molta preoccupazione in Germania. Il [[Patto Molotov-Ribbentrop]] aveva posto la Finlandia nella sfera di interesse sovietica, quindi i tedeschi si dichiararono neutrali nel conflitto. Questa linea d'azione provocò un sentimento anti-tedesco in tutta la [[Scandinavia]], poiché era opinione comune che la Germania si sarebbe alleata con i sovietici. Iniziò ad emergere nell'alto comando tedesco il timore che la Norvegia e la Svezia avrebbero permesso alle truppe alleate di aiutare la Finlandia.
 
Dopo un anno di preparazione, Teodorico II attaccò Teodeberto e lo sconfisse a Toul, poi dato che Teodeberto era riuscito a fuggire, con parte dell'esercito, lo inseguì e lo raggiunse sulle rive della Mosella, a [[Zülpich|Tolbiac]], dove Teodeberto aveva raccolto intorno a sé anche [[Sassoni]] e [[Turingi]] ma dove fu definitivamente sconfitto ([[612]]), nelle cruenta battaglia che ne seguì. Allora Teodeberto tentò nuovamente di fuggire, con pochi intimi, ma fu catturatolo a sud di Tolbiac, condotto a Colonia, dove fu portato, senza vesti regali, davanti a Teodico, che lo inviò in catene a [[Chalon]]<ref name=fre>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXXVIII</ref>, dove fu giustiziato, probabilmente fatto uccidere dalla nonna Brunechilde.<br />Teoderico II divenne così anche re d'[[Austrasia]] ([[612]]) e finalmente poteva sconfiggere definitivamente Clotario II e conquistare la Neustria.
Gli Alleati attesero tanto ad inviare forze militari anche perché la Norvegia e la Svezia furono particolarmente caute ad accettare truppe alleate dopo aver assistito al "tradimento dell'occidente" durante la [[Campagna di Polonia|campagna polacca]], e non vollero rischiare la propria neutralità, poiché l'ingresso delle truppe alleate attraverso i propri confini le avrebbe coinvolte nella guerra. Norvegia e Svezia difatti avevano già negato il permesso di sbarco e transito agli alleati. Difatti l' unica via di rifornimento della Finlandia passava attraverso il porto norvegese di Narvik, essendo il baltico bloccato dai tedeschi. Narvik divenne quindi un importante obiettivo logistico anglo-francese.<ref name="ReferenceA">Enciclopedia "storia controversa della seconda guerra mondiale", de Agostini, 1976, volume 1, pagina 265</ref>
 
Ma, mentre si accingeva a riprendere la lotta contro Clotario II, morì, per la dissenteria, a Metz<ref name=fr>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXXXIX</ref>, lasciando il regno al figlio maggiore [[Sigeberto II]], che si accingeva a governare sotto la reggenza di Brunechilde ma che venne tradito dai nobili e dal clero austrasiani che, guidati da [[Pipino di Landen]] e da [[sant'Arnolfo di Metz|Arnolfo di Metz]], lo consegnarono a Clotario II.
Tra l'altro l'obbiettivo non dichiarato del corpo di spedizione era non tanto aiutare la Finlandia nelle operazioni ma mettere al sicuro i giacimenti di petrolio, le miniere di ferro, e varie risorse naturali della Lapponia svedese e finlandese.
 
== Matrimoni e discendenza ==
Con il [[Trattato di pace di Mosca]] il [[12 marzo]] [[1940]], gli Alleati annullarono il progetto.
Nel [[607]], Teodorico aveva inviato i suoi ministri nella penisola iberica, per chiedere in sposa, [[Ermenberga]], la figlia del re dei [[Visigoti]], [[Viterico]], che fu condotta in Austrasia, con una ricca dote, ma il matrimonio non fu mai consumato, a causa della nonna e della sorella, Teodila, che convinsero Teodorico a più riprese a rinviare la data delle nozze e dopo circa un anno, Ermenberga fu rinviata al padre, senza la dote<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXX</ref>. <br />Nonostante non abbia avuto figli dalla moglie, Teodorico ebbe quattro figli da diverse amanti:
 
* [[Sigeberto II|Sigeberto]] ([[602]]- [[613]]), re d'[[Austrasia]] e di [[Burgundi|Burgundia]]
Il mancato sbarco fece cadere il governo francese [[Édouard Daladier|Daladier]]. Il [[28 marzo]] [[1940]], ore 10, riunione a Downing street del consiglio supremo interalleato, si decide di consegnare il [[2 aprile]] una nota diplomatica intimidatoria agli svedesi e norvegesi, e minare il [[4 aprile]] in più punti la strada costiera norvegese.<ref name="ReferenceA"/>
* Childeberto ([[603]]- dopo il 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di [[Fredegario]]<ref name=Fredegario>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXIV</ref>, fu l'unico dei figli di Teodorico che scampò alla cattura dopo la sconfitta di suo fratello [[Sigeberto II]]<ref name=Fredegari>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XLII</ref>
 
* Corbus ([[604]]- 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di Fredegario<ref name=Fredegario/>, fu ucciso dopo la sconfitta di suo fratello [[Sigeberto II]]<ref name=Fredegari/>
{{quote|Resta il fatto che il problema delle forze da sbarcare per impedire ai norvegesi di dragare le mine posate con tanta disinvoltura nelle loro acque territoriali non fu trattato, e neppure quello della reazione che bisognava aspettarsi. Sarebbe temerario supporre che la Germania assista passivamente ad un nostro intervento nelle acque norvegesi|Ammiraglio Darlan<ref name="ReferenceA"/>}}
* Meroveo ([[606]]- dopo il 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di [[Fredegario]]<ref name=Fredegar>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXIX</ref>, fu catturato da [[Clotario II]], dopo la sconfitta di suo fratello Sigeberto II, ma fu graziato da Clotario II, che lo inviò segretamente in Neustria, dove visse diversi anni sotto la protezione del conte Ingobado<ref name=Fredegari/>.
 
In merito a queste problematiche fu deciso il contemporaneo sbarco
di truppe, con la consapevolezza che il giorno seguente i tedeschi avrebbero reagito. L' ''[[Operazione Wilfred]]'' fu posticipata all' [[8 aprile]] la posa di mine, al [[9 aprile]] lo sbarco (pacifico, si sperava) dei britannici nei porti di Narvik, [[Trondheim]], [[Bergen]], [[Stavanger]]. Navi impiegate: Devonshire, Berwick, York, Glasgow. Porto di partenza: [[Rosyth]]. 8 aprile ore 18.45 un mercantile tedesco viene affondato nelle acque norvegesi dal sottomarino polacco [[Orzel]]. Teste di ponte anglofrancesi in Norvegia all' 8 maggio: Aandalsnes (15' brigata britannica) e Namsos (5' reggimento truppe alpine francesi)<ref>Enciclopedia "storia controversa della seconda guerra mondiale", de Agostini, 1976, volume 1, pagina 265-267</ref>.
 
== Incontro con Quisling ==
Inizialmente il comando tedesco riteneva che la neutralità della Norvegia fosse vantaggiosa. Fino a quando gli Alleati non avessero potuto entrare nelle acque norvegesi ci sarebbe stato un passaggio sicuro per le navi mercantili che viaggiavano lungo la costa e trasportavano le risorse provenienti dalla Svezia.
 
Tuttavia l'[[Ammiraglio|Großadmiral]] [[Erich Raeder]] era favorevole ad un'invasione, e riteneva che i porti norvegesi avrebbero potuto offrire le migliori infrastrutture per gli [[U-boot]] utilizzati per assediare le isole britanniche. Inoltre pensava che ci fosse la possibilità che gli Alleati atterrassero in Scandinavia.
 
L'[[11 dicembre]] [[1939]], Hitler e Raeder si incontrarono con [[Vidkun Quisling]], un ex Ministro della Difesa norvegese simpatizzante per i nazisti. Quisling riferì che c'era un alto rischio di invasione da parte dell'Inghilterra della Norvegia e che il governo norvegese avrebbe segretamente appoggiato l'occupazione della Germania (quest'ultima affermazione era falsa). Inoltre li informò che era nella posizione per assicurare la massima cooperazione con le forze tedesche. Tre giorni dopo Hitler ordinò all'[[Oberkommando der Wehrmacht]] di preparare i piani per una possibile invasione della Norvegia.
 
Durante un secondo incontro con Quisling il [[18 dicembre]], Hitler sottolineò il suo desiderio di mantenere la Norvegia neutrale ma indicò che se le forze alleate avessero esteso la guerra nella Scandinavia, egli avrebbe reagito in modo appropriato. Hitler annullò le future collaborazioni con Quisling, sospettando che avesse sovrastimato le proprie forze per trarne profitto.
 
== L'incidente dell'Altmark ==
{{vedi anche|Incidente dell'Altmark}}
Il [[14 febbraio]] [[1940]], il vascello tedesco ''Altmark'' che trasportava 303 prigionieri di guerra inglesi venne autorizzato all'attraversamento delle acque territoriali norvegesi. In base alle leggi internazionali, tutti i vascelli non combattenti appartenenti ad una nazione in conflitto potevano cercare rifugio per un certo periodo di tempo in acque neutrali, se autorizzati. Quando un gruppo di cinque [[cacciatorpediniere]] inglesi lo intercettò, l'''Altmark'' cercò rifugio in un [[fiordo]]. Ignorando gli accordi internazionali e la neutralità norvegese, l'[[HMS Cossack (F03)|HMS ''Cossack'']] entrò nel fiordo e abbordò la nave tedesca. L'operazione si concluse con l'uccisione di sette soldati tedeschi e la liberazione dei prigionieri. Questa violazione della sua neutralità irritò la Norvegia e suscitò dibattiti in entrambe le fazioni.
 
Questo evento portò gli Alleati a dubitare della capacità della Norvegia di controllare il proprio territorio ed iniziarono a preparare un piano, proposto per la prima volta dopo la caduta della Polonia da [[Winston Churchill]], per depositare delle [[mina navale|mine navali]] nella regione. Questa operazione venne in seguito rinviata nella speranza che la Norvegia accettasse il dispiegamento di truppe alleate per fornire aiuto alla Finlandia.
 
I tedeschi dedussero che la Norvegia non era in grado di mantenere la sua neutralità e che l'Inghilterra non la rispettava. Hitler ordinò di accelerare i piani di invasione, per anticipare i piani di Churchill ed impedirgli di controllare il porto di Narvik. Il [[21 febbraio]], il generale [[Nikolaus von Falkenhorst]] fu incaricato di pianificare l'invasione e gli venne consegnato il comando delle forze di terra.
 
== Piani iniziali ==
=== Piani Alleati ===
Con il termine della Guerra d'Inverno, gli alleati convennero che qualunque occupazione della Norvegia o della Svezia avrebbe arrecato più danno che utile, rischiando di trascinare le nazioni neutrali in alleanze con la Germania. Tuttavia, il nuovo [[Primo Ministro della Francia]] [[Paul Reynaud]] intraprese una nuova linea di azione, più aggressiva rispetto a quella del suo predecessore, e desiderava che fosse compiuta qualche forma di azione contro la Germania. Churchill era un forte sostenitore dell'invasione della Norvegia, poiché desiderava l'allontanamento delle battaglia dall'Inghilterra e dalla Francia per evitare la devastazione del loro territorio, come nella guerra precedente.
 
Venne deciso di mettere in pratica l'idea delle mine navali di Churchill, chiamata [[Operazione Wilfred]], per forzare le navi da trasporto ad entrare in acque internazionali dove potevano essere ingaggiate e distrutte dalla [[Royal Navy]]. Venne inoltre pianificato il ''piano R4'', un'operazione da effettuare in caso di una reazione della Germania all'operazione Wilfred che prevedeva l'occupazione di [[Trondheim]] e [[Bergen (Norvegia)|Bergen]] e la distruzione della base aerea di [[Sola (Norvegia)|Sola]].
 
Venne proposta anche l'[[Operazione Royal Marine]], che prevedeva il deposito di mine anche nel [[Reno (Germania)|fiume Reno]], ma la Francia si oppose. L'operazione Wilfred, pianificata per il [[5 aprile]] venne ritardata fino all'[[8 aprile]], quando l'Inghilterra acconsentì ad effettuare le operazioni in Norvegia separatamente da quelle nel continente.
 
=== Piani tedeschi ===
{{vedi anche|Operazione Weserübung}}
L'''Operazione Weserübung'' era già in pianificazione da molto tempo, anche se con bassa priorità, e con il susseguirsi degli eventi acquistò una nuova importanza dopo l'incidente dell'Altmark. Gli obiettivi principali dell'invasione erano la messa in sicurezza dei porti e delle miniere, con particolare rilievo per il porto di Narvik. Inoltre era previsto il controllo stabile della nazione per evitare la collaborazione con gli Alleati. Venne presentata come una "protezione armata" alla neutralità norvegese.
 
Uno delle questioni che venne dibattuta più intensamente tra gli strateghi tedeschi fu la necessità di occupare la Danimarca, come parte del piano principale. La Danimarca era considerata vitale per la sua posizione, che garantiva un controllo navale e aereo migliore della zona. Mentre alcuni desideravano semplicemente mettere pressione alla Danimarca in modo che accettasse, venne infine deciso che sarebbe stato più sicuro per l'operazione occupare la nazione con la forza.
 
In quel periodo era in pianificazione anche l'[[Campagna di Francia|invasione della Francia]], che avrebbe richiesto buona parte delle forze tedesche. Poiché alcuni reparti erano necessari per entrambe le invasioni, esse non potevano essere effettuate contemporaneamente.
Per la copertura delle forze navali era necessario compiere operazioni durante la notte, ma essa si accorciava man mano che si avvicinava la primavera. Per questo motivo, l'operazione Weserübung venne compiuta prima della Campagna di Francia.
 
L'operazione richiedeva la cattura di sei obiettivi primari per poter compiere gli sbarchi con i [[mezzo anfibio|mezzi anfibi]]: [[Oslo]], [[Kristiansand]], [[Egersund]], Bergen, Trondheim e Narvik. Inoltre, con il supporto dei [[paracadutista|paracadutisti]] ([[Fallschirmjäger]]), era pianificata la cattura di altre posizioni chiave come le basi aeree di [[Fornebu]] nei pressi di Oslo e di Sola vicino a [[Stavanger]]. Si sarebbe dovuta sopraffare velocemente la difesa della Norvegia ed occupare queste aree principali prima che si potesse formare una resistenza organizzata. Vennero impiegate le seguenti forze:
 
* '''Gruppe 1''': 10 [[cacciatorpediniere]] a Narvik
* '''Gruppe 2''': L'incrociatore pesante ''[[Admiral Hipper (incrociatore)|Admiral Hipper]]'' e quattro cacciatorpediniere a Trondheim
* '''Gruppe 3''': Gli incrociatori leggeri ''[[Köln (incrociatore)|Köln]]'' e ''[[Königsber (incrociatore)|Königsberg]]'' con vari vascelli di supporto più piccoli a Bergen
* '''Gruppe 4''': L'incrociatore leggero ''[[Karlsruhe (incrociatore)|Karlsruhe]]'' e altre piccole navi di supporto a Kristiansand.
* '''Gruppe 5''': Gli incrociatori pesanti ''[[Blücher (incrociatore)|Blücher]]'' e [[Lützow (incrociatore)|Lützow]], l'incrociatore leggero ''[[Emden (incrociatore)|Emden]] e navi più piccole di supporto a Oslo
* '''Gruppe 6''': Quattro [[dragamine]] a Egersund
 
Oltre a queste vennero inviate gli [[Incrociatore da battaglia|incrociatori da battaglia]] [[Scharnhorst (incrociatore da battaglia)|''Scharnhorst'']] e [[Gneisenau (nave da battaglia)|''Gneisenau '']] per scortare i gruppi 1 e 2 e altri scaglioni di navi per il trasporto di truppe ausiliarie, carburante ed equipaggiamento militare.
 
Contro la Danimarca vennero inviate due brigate motorizzate per catturare i ponti e le truppe; la ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'' si sarebbe occupata della presa di [[Copenaghen]] ed i paracadutisti di controllare le basi aeree a nord.
 
Nella speranza della Germania di evitare il confronto armato con la popolazione in entrambe le nazioni, alle truppe tedesche venne dato ordine di fare fuoco solo se attaccati.
 
== Invasione ==
===Movimento della flotta ===
[[Immagine:UK-NWE-Norway-1a.jpg|right|thumb|Movimenti navali del 7-9 aprile]]
L'invasione iniziò il [[3 aprile]] [[1940]], quando delle navi di supporto iniziarono a guidare la flotta principale. Gli Alleati diedero il via ai loro piani il giorno successivo, con l'invio di 16 sottomarini a [[Skagerrak]] e [[Kattegat]] come sentinelle. Dodici cacciatorpediniere salparono da [[Scapa Flow]] verso i [[Vestfjord]] alla guida dell'Ammiraglio [[William Whitworth]].
 
Il [[7 aprile]] le condizioni meteorologiche nella regione iniziarono a peggiorare, con mare agitato e una densa [[nebbia]] che resero difficile la navigazione. In una forte [[tempesta di neve]], l'[[HMS Glowworm (H92)|HMS ''Glowworm'']], uno dei cacciatorpediniere di scorta, dovette lasciare la formazione per recuperare un uomo in mare. Tuttavia il tempo aiutò i tedeschi poiché fornì una copertura per le loro forze, e nella prima mattina inviarono i gruppi 1 e 2, che avevano la distanza maggiore da percorrere.
 
Anche se le ricognizioni erano difficili, i due gruppi tedeschi vennero scoperti a 170&nbsp;km sud di Naze (la parte più a sud della Norvegia), poco dopo le 08:00 dai pattugliatori della [[Royal Air Force|RAF]]. Una squadra di bombardieri venne inviata all'attacco delle navi, ma questi non riuscirono a causare danni rilevanti.
 
Dalle informazioni ricevute sui movimenti tedeschi, l'ammiragliato giunse alla conclusione che la Germania cercava di forzare il blocco navale alleato posto per fermare le rotte commerciali atlantiche. L'ammiraglio [[Charles Forbes]], comandante in capo della flotta britannica, venne informato degli eventi ed iniziò l'intercettazione alle 20:15.
 
Le fazioni, non al corrente della portata della situazione, procedettero secondo i piani. La [[HMS Renown (1916)|''Renown'']] giunse a Vestfjord a tarda notte e mantenne la posizione nei pressi dell'entrata mentre i dragamine procedettero nei loro compiti. Nel frattempo, i tedeschi lanciarono il resto della loro forza di invasione. Il primo contatto diretto tra le due parti avvenne il mattino seguente in modo non intenzionale.
 
La ''Glowworm'', che procedeva per riunirsi alla ''Renown'', giunse dietro al cacciatorpediniere [[Z11 (cacciatorpediniere)|Z11 ''Bernd von Arnim'']] e successivamente al cacciatorpediniere [[Z18 (cacciatorpediniere)|Z18 ''Hans Lüdemann'']] l'[[8 aprile]]. Ne risultò un duello, a cui si unì la ''Admiral Hipper'', che giunse in risposta alla richiesta di aiuto delle due navi. La ''Admiral Hipper'' danneggiò la ''Glowworm'' e quest'ultima, nell'impossibilità di contrastare la nave tedesca più grande, la speronò. La ''Hipper'' ricevette dei danni ingenti e rispose facendo fuoco sulla ''Glowworm'', che venne distrutta. Durante la battaglia, la ''Glowworm'' ruppe il [[silenzio radio]] e informò l'ammiragliato della situazione. Non fu in grado di completare la comunicazione, e al comando giunse solo l'informazione che la nave si stava confrontando con una grande nave tedesca, che erano stato fatto fuoco e che non era stato ripristinato il contatto con il cacciatorpediniere. Di risposta, il comando ordinò che la ''Renown'' e il suo cacciatorpediniere di scorta (gli altri due si erano diretti verso dei porti amici per il rifornimento di carburante) di abbandonare le posizioni a Vestfjord e dirigersi sull'ultima posizione conosciuta della ''Glowworm''. Alle 10:45 venne ordinato agli otto cacciatorpediniere restanti di unirsi.
 
Nel pomeriggio, il sottomarino polacco ''[[ORP Orzel|Orzeł]]'' affondò la nave tedesca di trasporto truppe ''Rio de Janeiro'' a Skagerrak. Anche se il sottomarino riferì l'incidente, il comando era troppo impegnato con la situazione della ''Glowworm'' e la forzatura del blocco da parte dei tedeschi. Di conseguenza l'informazione non venne inoltrata. Molti dei soldati tedeschi vennero recuperati dai pescherecci norvegesi e sotto interrogatorio rivelarono che erano stati assegnati per proteggere Bergen dagli alleati. Questa informazione venne inoltrata ad Olso, dove il parlamento norvegese liquidò l'evento come un atto di ignoranza da parte dei soldati tedeschi e non stabilì misure difensive, tranne l'allerta della guardia costiera.
 
Alle 14:00 l'ammiragliato ricevette l'informazione che i ricognitori aerei avevano localizzato un gruppo di navi tedesche a considerevole distanza a ovest-nordovest di Trondheim, dirette a ovest. Questo rinforzò la convinzione che i tedeschi stavano tentando di forzare il blocco e la flotta britannica cambiò direzione da nordest verso nordovest per intercettare nuovamente le forze della Germania. Inoltre, Churchill annullò il piano R4 e ordinò ai 4 incrociatori che trasportavano le truppe di scaricarli assieme ai rifornimenti e unirsi alla flotta. In realtà le navi tedesche, il Gruppe 2, stava solo effettuando delle manovre circolari di ritardo per avvicinarsi alla loro destinazione al momento stabilito.
 
Quella notte, dopo essere giunto a conoscenza di molti avvistamenti di navi tedesche a sud della Norvegia, Charles Forbes iniziò a dubitare che i tedeschi stessero forzando il blocco, e ordinò alla flotta di dirigersi in direzione sud verso Skagerrak e alla [[HMS Repulse (1916)|HMS ''Repulse'']], assieme ad un altro incrociatore e a qualche cacciatorpediniere di dirigersi a nord e unirsi alla ''Ronown''.
 
Alle 23:00, quando Forbes venne informato dell'incidente con il sottomarino Orzeł, il Gruppe 5 tedesco si stava avvicinando al vascello di pattugliamento norvegese ''[[KNM Pol III|Pol III]]'' nei pressi dell'ingresso dell'[[Oslofjord]]. Il ''Pol III'' lanciò velocemente un avvertimento alle batterie costiere a Rauøy (nell'omonima isola) e aprì il fuoco sulla [[torpediniera]] ''Albatros'' poco prima di collidere con essa. L'''Albatros'' e altre due navi risposero con la mitragliatrice antiaerea, uccidendo il capitano e dando fuoco alla nave. Il gruppo entrò nell'Oslofjord e distrusse le batterie esterne senza incontrare troppi problemi. Diverse navi minori si staccarono dal gruppo per catturare le fortificazioni che erano state aggirate. Dopo aver raggiunto Oslo, il parlamento si riunì, ordinando la mobilitazione parziale e di non aprire il fuoco su navi inglesi e francesi.
 
In quel momento, più a nord, la ''Renown'' stava tornando indietro verso Vestfjord dopo aver raggiunto l'ultima posizione nota della ''Glowworm'' e non aver trovato nulla. A causa delle acque agitate Whitworth si era spinto più a nord del normale ed era separato dai suoi cacciatorpediniere quando incontrò la ''Scharnhorst'' e la ''Gneisenau''. La ''Renown'' ingaggiò le due navi da battaglia e durante la breve battaglia venne danneggiato il sistema di controllo delle armi della ''Gneisenau''. Le due navi tedesche si diressero a nord, con la ''Renown'' all'inseguimento, ma alle 04:00 vennero perse di vista a causa del maltempo.
 
=== ''Weserzeit'' ===
[[Immagine:Oslofjord.png|thumb|right|L'[[Oslofjord]]]]
I dieci cacciatorpediniere tedeschi del gruppo 1 entrarono nell'[[Ofotfjord]] che porta a Narvik. Non vennero ostacolati poiché non era presente alcuna nave britannica. Nel momento in cui raggiunsero l'aerea interna nei pressi del porto, la maggior parte dei cacciatorpediniere erano usciti dalla formazione principale per catturare le batterie esterne, lasciando solo tre navi tedesche a confrontarsi con due vecchie navi da battaglia norvegesi: la ''[[HNoMS Eidsvold|Eidsvold]]'' e la ''[[HNoMS Norge|Norge]]''. Anche se antiquate, queste ultime erano superiori ai cacciatorpediniere. Le navi tedesche aprirono il fuoco preventivamente sulla ''Eidsvold'', affondandola dopo averla colpita con tre siluri. La ''Norge'' entrò poco dopo nella battaglia aprendo il fuoco, ma i tiratori, che possedevano poca esperienza, mancarono le navi tedesche e venne affondata da una salva di siluri.
 
A Trondheim, il gruppo 2 stava incontrando una blanda resistenza. Nel [[Trondheimsfjord]], la ''Admiral Hipper'' ingaggiò le batterie di difesa, mentre i cacciatorpediniere le stavano sorpassando a 25 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]. Un buon colpo della ''Hipper'' interruppe i cavi elettrici per le luci di ricerca e rese le postazioni inoffensive. Solo un cacciatorpediniere ricevette un colpo durante l'approdo.
 
A Bergen, le fortificazioni difensive posero della resistenza all'avvicinamento del gruppo 3 e danneggiarono l'incrociatore leggero ''Königsberg'' e la ''Bremse''. Tuttavia l'artiglieria era poco efficace in assenza di luci e le navi riuscirono ad approdare al porto senza troppi problemi. Le fortificazioni si arresero quando giunsero le unità della Luftwaffe.
 
Le fortificazioni a Kristiansand opposero una resistenza maggiore, respingendo due volte l'approdo e danneggiando la ''Karlsruhe''. I norvegesi entrarono in confusione quando ricevettero l'ordine di non aprire il fuoco sulle navi inglesi e francesi. I tedeschi iniziarono infatti ad usare i codici norvegesi catturati a Horten, e giunsero velocemente al porto e sbarcarono le truppe, catturando la città alle 11:00.
 
Il gruppo 5 incontrò la dura resistenza delle fortificazioni difensive interne dell'Oslofjord, nei pressi di [[Drøbak]]. Il gruppo, guidato dalla ''Blücher'', si avvicinò ai forti ipotizzando che presi di sorpresa non avrebbero risposto al fuoco in tempo, come era successo per le difese esterne. Quando l'incrociatore si trovò a breve distanza, la fortificazione aprì il fuoco. Nell'arco di qualche minuto la ''Blücher'' era in fiamme e venne finita da una salva di siluri provenienti da lanciasiluri posti a terra. L'equipaggio comprendeva molto personale amministrativo che doveva essere impiegato sia per l'occupazione che per i quartier generali della divisione dell'esercito assegnata per l'assedio di Oslo. L'incrociatore ''Lützow'', anch'esso danneggiato e con la convinzione che la ''Blücher'' era entrata in un campo minato, tornò indietro verso il gruppo 5 e a 19&nbsp;km a sud di [[Sonsbukten]] sbarcò le truppe. Questa distanza ritardò l'arrivo della forza principale di invasione ad Oslo di oltre 24 ore, anche se la capitale venne catturata circa venti ore dopo dalle truppe giunte alla base aerea di Fornebu.
 
Il ritardo fornì tempo per la fuga del Re, del parlamento e della tesoreria nazionale in Inghilterra. Come risultato, la Norvegia non si arrese mai, il governo Quisling venne reso illegale e la Norvegia, assieme alla sua grande flotta mercantile rimase alleata nella guerra e non un territorio conquistato.
 
Era pianificata la cattura e messa in sicurezza della base di Fornebu da parte dei paracadutisti circa un'ora dopo l'arrivo delle prime truppe, ma le forze si persero nella nebbia e non giunsero. Comunque la base non era altamente difesa e i soldati tedeschi la catturarono in breve tempo. La forza aerea norvegese di stanza a Fornebu resistette con i suoi [[biplano|biplani]] Gloster Gladiator fino all'esaurimento delle munizioni. In seguito si diressero verso basi aeree secondarie. Il personale di terra rimase presto con scarse munizioni, preso nella confusione generale nessuno pensò o ebbe il tempo di distribuire le munizioni. I tentativi norvegesi di creare un contrattacco ebbero vita breve e non condussero ad alcun risultato. A causa della situazione, Oslo venne dichiarata [[città aperta]] e si arrese.
 
Il gruppo 6 a [[Egersund]] e i paracadutisti a [[Stavanger]] non incontrarono resistenza significativa e catturarono velocemente i loro obiettivi.
 
==== Conquista della Danimarca ====
{{vedi anche|Occupazione della Danimarca}}
La [[Wehrmacht]] attraversò il confine danese il [[9 aprile]] alle 04:15. In un'operazione coordinata, le truppe tedesche vennero sbarcate nel porto di Langelinie nella capitale [[Copenaghen]] e iniziarono ad occupare la città. I [[paracadutista|paracadutisti]] tedeschi ([[Fallschirmjäger]]) presero anche il controllo dell'[[aeroporto di Aalborg]]. Contemporaneamente l'ambasciatore tedesco presentò un [[ultimatum]] a re [[Cristiano X di Danimarca|Cristiano X]]. Dei rapporti che descrivevano i piani tedeschi erano stati inviati al governo qualche giorno prima, ma vennero ignorati. L'esercito danese era piccolo, mal preparato e con equipaggiamento obsoleto ma resistette in varie zone della nazione, in particolare le guardie reali nel [[Palazzo di Amalienborg]] a Copenaghen e le forze nei pressi di [[Haderslev]].
Alle 06:30 il Re, dopo aver consultato il Primo Ministro [[Thorvald Stauning]] decise la resa, convinto che ulteriori scontri avrebbero solo causato la perdita inutile di vite danesi. Il popolo venne preso completamente di sorpresa dall'occupazione e il governo li invitò a cooperare con le autorità tedesche. L'[[occupazione della Danimarca]] venne completata il [[10 aprile]] e durò fino al [[5 maggio]] [[1945]].
 
Buona parte delle navi commerciali danesi riuscì a fuggire, poiché il presidente della compagnia di trasporti [[A.P. Moller-Maersk Group|Mærsk]], Arnold Peter Møller, comunicò alle sue 36 navi di allontanarsi in alto mare e spostarsi verso porti Alleati o neutrali.
 
Come azione preventiva per evitare l'invasione tedesca, il [[12 aprile]] [[1940]] le forze inglesi occuparono le [[isole Fær Øer]] e una [[Comunità amministrativa (Germania)|comunità amministrativa]] danese.
 
=== Risposta alleata ===
[[Immagine:UK-NWE-Norway-1b.jpg|right|thumb|Movimenti navali del 9-13 aprile]]
Ben presto divenne nota l'invasione tedesca a Trondheim, Bergen, Stavanger, come le schermaglie nell'Oslofjord. Non essendo nota la posizioni delle due navi da battaglia tedesche, la flotta inglese si concentrò alla vicina Bergen e inviò una forza d'attacco. I rapporti dei ricognitori della [[Royal Air Force|RAF]] che riferirono un'opposizione più forte del previsto e la possibilità che i tedeschi controllassero anche le difese costiere costrinse gli inglesi a richiamare l'attacco e inviare la [[portaerei]] [[HMS Furious (47)|HMS ''Furious'']] per lanciare degli [[aerosilurante|aerosiluranti]] contro le navi nemiche. Tuttavia questo attacco non ebbe luogo poiché i bombardieri della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] lanciarono un assalto contro la flotta, affondando il cacciatorpediniere [[HMS Gurkha (F20)|HMS ''Gurkha'']] e costringendola a spostarsi verso Nord quando le misure antiaeree si rivelarono inefficaci. La superiorità aerea tedesca nell'area indusse l'Inghilterra a concentrare i vascelli di superficie a nord e i sottomarini e l'aviazione nelle regioni del sud.
 
L'Ammiragliato venne informato che solo un cacciatorpediniere tedesco era situato a Narvik, e venne deciso di inviare la 2º flottiglia di cacciatorpediniere, costituita da navi che avevano prestato servizio di supporto precedentemente per l'operazione Wilfred.
Questa flottiglia, al comando del capitano [[Bernard Warburton-Lee]] si era già distaccata dalla ''Renown'' durante l'inseguimento della ''Scharnhorst'' e della ''Gneisenau'', poiché era stata assegnata al controllo dell'ingresso del Vestfjord. Alle 16:00 del [[9 aprile]] la flotta di cacciatorpediniere sbarcò un ufficiale a [[Tranøy]], a 50 miglia ad ovest di Narvik, il quale apprese da persone del posto che le forze nemiche erano costituite da un sottomarino e da 4 a 6 cacciatorpediniere. Warburton-Lee informò l'Ammiragliato, assieme alle sue intenzioni di attaccare il giorno successivo all'alba in alto mare, in modo da sfruttare l'effetto sorpresa ed essere protetto dalle mine. La decisione venne approvata dall'Ammiragliato durante quella notte.
 
Nella mattina successiva, Warburton-Lee portò la sua nave ammiraglia [[HMS Hardy (H87)|HMS ''Hardy'']] e quattro cacciatorpediniere all'interno dell'Ofotfjord. Alle 04:30 giunse alla darsena di Narvik e vi entrò con la [[HMS Hunter (H35)|HMS ''Hunter'']] e la [[HMS Havock (H43)|HMS ''Havock'']], lasciando la [[HMS Hotspur (H01)|HMS ''Hotspur'']] e la [[HMS Hostile (H55)|HMS ''Hostile'']] all'ingresso di guardia. La nebbia e la neve erano molto intense, permettendo l'avvicinamento furtivo. Quando giunsero al porto trovarono cinque cacciatorpediniere tedeschi ed aprirono il fuoco, iniziando la [[Battaglie di Narvik|Prima battaglia di Narvik]]. Dopo che la ''Hotspur'' e la ''Hostile'' si unirono, vennero affondati due cacciatorpediniere, sei navi cisterne e di rifornimento e un cacciatorpediniere venne disabilitato. Il Commodoro [[Friedrich Bonte]], a comando della flotta tedesca, perse la vita quando la sua nave ammiraglia [[Z21 (cacciatorpediniere)|Z21 ''Wilhelm Heidkamp'']] venne affondata. La flotta di Warburton-Lee uscì dal porto quasi senza danni.
 
Alle 06:00 la 2º flottiglia di cacciatorpediniere stava tornando verso l'entrata del Vestfjord quando dall'Herjangsfjord, che si trovava dietro, emersero tre cacciatorpediniere tedeschi, comandati dal Comandante [[Erich Bey]]. Qualche minuto dopo altre due navi tedesche giunsero di prua, circondando le forze inglesi. La ''Hardy'' fu la prima nave ad essere colpita e venne velocemente messa fuori combattimento, incagliandosi. La successiva fu la ''Hunter'', che si bloccò dopo essere stata colpita ripetutamente. La ''Hotspur'' venne colpita al timone, e fuori controllo urtò la ''Hunter''. La coppia di navi subì altri colpi, prima che la ''Hotspur'' riuscisse a disincagliarsi. La ''Hostile'' e la ''Havoc'' nel frattempo si erano allontanate, ma tornarono indietro per fornire aiuto alla ''Hotspur'' in ritirata. Le navi tedesche ricevettero pochi colpi, ma essendo a corto di carburante, non furono in grado di inseguire. Quando uscirono dall'Ofotfjord, le tre navi inglesi riuscirono ad affondare la nave da rifornimento tedesca ''Rauenfels''.
 
Poco dopo la prima battaglia di Narvik, altre due navi tedesche vennero affondate dalle forze inglesi. Un attacco a lungo raggio della [[Fleet Air Arm]] dalla base situata ad [[Hatston]] nelle [[Isole Orcadi]] distrusse l'incrociatore ''Königsberg'', già danneggiato precedentemente, stabilendo il record come nave più grande affondata da un aereo. Inoltre il sottomarino [[HMS Truant (N68)|HMS ''Truant'']] affondò l'incrociatore leggero ''Karlsruhe'' nella notte del [[9 aprile]] poco dopo aver lasciato Kristiansand. Il giorno successivo, il [[10 aprile]], la ''Furious'' e la nave da battaglia [[HMS Warspite (1913)|HMS ''Warspite'']] si unirono alla flotta e venne condotto un altro attacco aereo su Trondheim con lo scopo di affondare la ''Admiral Hipper''. Tuttavia, la nave da battaglia tedesca si era già allontanata ed era in rotta verso la Germania; nessun'altra nave tedesca venne colpita durante l'attacco. A sud la [[HMS Spearfish (69S)|HMS ''Spearfish'']] danneggiò gravemente l'incrociatore pesante ''Lützow'' a mezzanotte dell'[[11 aprile]], il quale dovette essere sottoposto a riparazioni per un anno.
 
Quando divenne chiaro che la flotta tedesca era uscita dalle acque norvegesi, la flotta britannica continuò verso Narvik sperando di incontrare i cacciatorpediniere restanti, tuttavia venne ostacolata da bombardieri nemici che la costrinsero a dirigersi verso ovest allontanandosi dalla costa. Ma il [[12 aprile]] le navi inglesi riuscirono a portarsi sufficientemente vicine per lanciare un attacco aereo sul porto. I risultati furono tuttavia deludenti e venne quindi deciso di inviare la nave da battaglia ''Warspite'', assieme ad una considerevole scorta, al comando di Whitworth.
 
[[Immagine:UK-NWE-Norway-2.jpg|300px|right|thumb|Battaglie di Narvik]]
 
Nella mattinata del [[13 aprile]] Whitworth entrò nel Vestfjord utilizzando come guida l'aereo di esplorazione della ''Warspite''. Oltre alla localizzazione di due navi tedesche, l'aereo affondò un sottomarino. I cacciatorpediniere di scorta della ''Warspite'' si spostarono 5&nbsp;km in avanti rispetto alla nave ammiraglia e furono i primi ad ingaggiare le navi tedesche. In questa [[Battaglie di Narvik|Seconda battaglia di Narvik]] entrambe le fazioni non riuscirono a causare molti danni alle controparti. Quando i tedeschi furono a corto di munizioni, indietreggiarono verso la darsena. Nel pomeriggio tentarono di fuggire verso [[Rombaksfjord]], tranne la [[Z19 (cacciatorpediniere)|Z19 ''Hermann Künne'']] che si incagliò e venne distrutta dalla [[HMS Eskimo (F75)|HMS ''Eskimo'']]. I quattro cacciatorpediniere inglesi continuarono a dare la caccia alle navi tedesche attraverso il Rombaksfjord e la ''Eskimo'' venne danneggiata. Tuttavia la situazione tedesca era senza speranza, poiché le navi erano a corto di carburante e munizioni. Quando giunsero le navi inglesi gli equipaggi tedeschi avevano abbandonato le navi ed erano fuggiti. Alle 18:30 le navi inglesi tornarono indietro.
 
== Situazione norvegese ==
L'invasione tedesca aveva raggiunto molta parte dei suoi scopi, avendo attaccato e colto le forze norvegesi impreparate. Questa situazione non venne aiutata dall'ordine del governo di una mobilitazione solo parziale. Non tutto era perduto per gli Alleati: la sconfitta del gruppo 5 nell'Oslofjord aveva fornito alcune ore di vantaggio alla Norvegia, che vennero usate per evacuare la famiglia reale ed il governo ad [[Hamar]]. Con il [[governo in esilio]], [[Vidkun Quisling]] prese il controllo di una stazione radio, annunciando il [[Colpo di stato]] e proclamandosi primo ministro della Norvegia. Il suo primo atto ufficiale fu, alle 19:30, la cancellazione dell'ordine di mobilitazione.
 
In serata il governo norvegese si stabilì a [[Elverum]], ritenendo Hamar poco sicuro. Tutte le richieste tedesche vennero respinte, anche se continuarono i negoziati con la Germania. Per precauzione, il colonnello norvegese [[Otto Ruge]], ispettore generale della fanteria, costituì un blocco stradale a 110&nbsp;km a Nord di Oslo, nei pressi di [[Midtskogen]]. Ben presto incontrò un piccolo distaccamento di truppe, guidate dall'[[air attacheé]] per l'ambasciata tedesca, che stavano dirigendosi a nord per sistemare la situazione istantaneamente catturando il Re [[Haakon VII di Norvegia|Haakon VII]]. Dopo uno scontro tra le forze, i tedeschi si ritirarono dopo che l'air attacheé venne ucciso dalle guardie reali norvegesi. Il [[10 aprile]] i negoziati tra la Norvegia e la Germania fallirono definitivamente dopo il rifiuto dei delegati norvegesi, guidati da [[Haakon VII di Norvegia|Haakon VII]], della richiesta tedesca di riconoscere il nuovo governo di Quisling.
 
Uno degli atti finali delle autorità norvegesi prima di andare in esilio fu la promozione di Otto Ruge al grado di [[maggior generale]] e la nomina a [[comandante in capo]] dell'esercito, con la supervisione delle forze di resistenza all'invasione. Con il controllo delle città maggiori, dei porti e degli aeroporti, assieme alla maggior parte dei depositi di armi e delle reti di comunicazioni, il contrasto delle forze tedesche era comunque un compito impossibile. Ruge decise che la sua unica possibilità era nel cercare di mettere in stallo la Germania fino all'arrivo dei rinforzi dal Regno Unito e dalla Francia.
 
L'[[11 aprile]], dopo aver ricevuto rinforzi ad Oslo, iniziò l'offensiva del generale Falkenhorst, con l'obiettivo di ricollegare le forze tedesche che si erano sparpagliate prima della mobilitazione vera e propria della popolazione oppure dell'intervento degli Alleati. Il primo obiettivo fu la messa in sicurezza dell'area di Oslofjord, e in seguito l'utilizzo della 196º divisione fanteria e della 163º divisione fanteria per stabilire il contatto con le forze presenti a Trondheim.
 
Il [[14 aprile]] la 1º divisione norvegese, che si trovava ad est dell'Oslofjord nei pressi di [[Østfold]], fuggì in [[Svezia]] e la 3º divisione norvegese, stanziata a Kristiansand, si arrese. La 4º divisione a Bergen evitò gli iniziali sbarchi di truppe tedesche e le ingaggiò per rallentarle mentre si muovevano verso est dalla città, ma gli sforzi vennero annullati velocemente dal trasferimento della divisione a Valdres per fornire supporto a Østlandet, dove la situazione stava diventando critica. La 5º divisione a Trondheim perse quasi tutti i rifornimenti all'inizio dell'invasione e il suo comandante decise di rimanere a [[Steinkjer]] invece di attaccare. La 6º divisione era molto a nord, vicino ai confini con la [[Finlandia]] e praticamente non in contatto con alcun'aerea occupata dai tedeschi.
 
Per il Generale Ruge era disponibile solo la 2º divisione, che attraverso dei volontari crebbe da 3&nbsp;000 fino a 12&nbsp;000 unità. Ruge venne finanziato con 11,1 milioni di [[Corona norvegese|corone]], ma le forze a sua disposizione non avrebbero mai potuto condurre delle azioni offensive dirette. Il generale scelse quindi di concentrare la divisione nelle valli di [[Gudbrandsdal]] e [[Østerdalen]], che conducevano da Olso a Trondheim. Da lì, in un terreno favorevole, attaccarono i tedeschi con tecniche di tipo "colpisci-e-fuggi", imboscate e demolizioni selettive per ostacolare lo spostamento verso il nord delle due divisioni.
 
Tuttavia non vi era possibilità di bloccare completamente i tedeschi, che iniziarono ad usare il supporto aereo e piccoli mezzi per rompere le posizioni norvegesi. Il [[20 aprile]] le forze tedesche riuscirono ad avanzare fino a Elverum, situato a 305&nbsp;km a sud di Trondheim. I continui combattimenti avevano indebolito le forze norvegesi, che si trovavano anche a corto di rifornimenti.
 
== Campagna di terra ==
Quando l'invasione tedesca divenne chiara all'Inghilterra, vennero iniziati i preparativi per un contrattacco. Si svilupparono forti contrasti interni tra il comando dell'esercito che, dopo aver conferito con Otto Ruge, era intenzionato ad attaccare Trondheim e Churchill che voleva conquistare Narvik. come compromesso si inviarono truppe su entrambi gli obiettivi.
 
=== Campagna nella Norvegia centrale ===
[[Immagine:NorwegianGroundCampaign.jpg|right|thumb|Operazioni in Norvegia nell'aprile e maggio 1940]]
L'iniziale pianificazione della campagna nella regione centrale della Norvegia, chiamata [[Operazione Hammer (1940)|Operazione Hammer]], prevedeva un attacco su tre lati a Trondheim dalle forze Alleate mentre i norvegesi contenevano le forze nemiche a sud. Le forze Alleate sarebbero sbarcate a Namsos a nord ('''Mauriceforce'''), ad [[Andalsnes]] a sud ('''Sickleforce''') e attorno a Trondheim ('''Hammerforce'''). I piani vennero modificati velocemente, poiché venne giudicato troppo rischioso un assalto diretto a Trondheim, che venne annullato mantenendo gli attacchi a nord e a sud.
 
Per fermare lo sbarco degli alleati il comando della ''Wehrmacht'' ordinò ad una compagnia di paracadutisti di atterrare sullo snodo ferroviario di [[Dombås]] nella parte superiore della valle di [[Gudbrandsdal]]. Le forze tedesche giunsero il [[14 aprile]] e bloccarono la ferrovia e la rete stradale nella Norvegia centrale per cinque giorni nella [[Battaglia di Dombås]], prima di arrendersi alle forze norvegesi<ref>Bjørn Jervaas: [http://www.nuav.net/fallschirm.html The Fallschirmjäger Battle at Dombaas]</ref>.
 
Il [[17 aprile]], la ''Mauriceforce'', composta principalmente dalla 146º brigata fanteria inglese al comando del Maggior Generale [[Adrian Carton de Wiart]] giunse a Namsos. Durante il viaggio le truppe vennero trasferite tramite i cacciatorpediniere invece delle navi da trasporto a causa dello stretto passaggio del [[fiordo]] che conduce a Namsos. Un così grande trasferimento di rifornimenti provocò della confusione e la mancanza di supporto aereo causarono dei problemi. Poco dopo de Wiart spostò le truppe fuori da Namsos verso Steinkjer dove si unì alla 5º fanteria norvegese. Le offensive aeree impedirono qualunque attacco e il [[21 aprile]] la ''Mauriceforce'' venne attaccata dalla 181º divisione tedesca da Trondheim. I norvegesi furono costretti a ritirarsi, lasciando Steinkjer ai tedeschi.
 
La ''Sickleforce'', costituita principalmente dalla 148º brigata fanteria al comando del Maggior Generale [[Bernard Paget]] giunse ad Åndalsnes i l[[18 aprile]]. Da questa città le forze inglesi viaggiarono via treni al villaggio di Dombås per proseguire a nord verso Trondheim. Esse si incontrarono invece con il generale Ruge, il quale riferì che non era possibile contenere a lungo i tedeschi lungo le valli. Sapendo che un eventuale assalto li avrebbe tagliati fuori dai rifornimenti e si sarebbero trovati circondati, Paget si diresse verso sud a [[Lillehammer]]. Le forze inglesi non poterono soffermarsi a lungo, poiché vennero ingaggiate dalle truppe di Pellengahr e furono costrette alla ritirata attraverso la valle [[Tretten]]. In un successivo attacco la 148º brigata venne distrutta. Nel frattempo la 15º brigata fanteria inglese giunse ad Åndalsnes e si iniziò a spostare a sud per soccorrere la 148º. Incontrarono le forze tedesche a [[Kvam]], situata tra Tretten e Dombås e vennero respinti indietro fino a [[Kjorem]] dove furono esposti ad ulteriori assalti.
 
Il [[28 aprile]] entrambi i gruppi erano in difficoltà e venne deciso il ritiro delle forze dalla Norvegia centrale. La ''Sickleforce'', con l'aiuto del generale Ruge, riuscì a tornare ad Åndalsnes ed evacuare il [[2 maggio]] alle 02:00, poche ore prima che la 196º divisione tedesca catturasse il porto. La ''Mauriceforce'', venne evacuata il [[3 maggio]] anche se due navi di supporto, il cacciatorpediniere francese ''Bison'' e il cacciatorpediniere inglese [[HMS Afridi (F07)|''Afridi'']] vennero affondate dai bombardieri da picchiata [[Junkers Ju 87 Stuka]].
 
Il fallimento della campagna nella Norvegia centrale è considerato una delle cause dirette della sconfitta alleata, che ebbe come conseguenza le dimissioni del primo ministro inglese [[Neville Chamberlain]] e la nomina dell'incarico a [[Winston Churchill]].
 
=== Campagna nella Norvegia settentrionale ===
Venne lanciata contemporaneamente alle azioni su Trondheim una seconda campagna al nord per recuperare Narvik. Come la campagna nelle regioni centrali della Norvegia, anche la spedizione a Narvik dovette affrontare numerosi ostacoli.
 
Uno dei primi problemi fu la disorganizzazione del comando. Le forze navali nell'aerea erano gestite dall'[[Ammiraglio di Flotta (Regno unito)|Ammiraglio di Flotta]] [[William Henry Dudley Boyle|William Boyle]], a cui venne ordinato di ripulire la zona dalle forze tedesche prima possibile. Al comandante delle forze di terra, il Maggior Generale [[Pierse Mackesy]] venne invece ordinato di non far sbarcare le truppe in aree con forte presenza nemica per non danneggiare le regioni popolate. I due si incontrarono il [[15 aprile]] per decidere le azioni. Boyle puntò su un assalto immediato a Narvic e Mackesy ribatté che una motta di quel genere avrebbe decimato le sue forze. Boyle infine seguì i consigli di Mackesy.
 
Le forze alla guida di Mackesy, con il nome in codice di ''Rupertforce'', erano costituite dalla 24º brigata fanteria e da unità francesi e polacche. Il [[15 aprile]] vennero sbarcate ad [[Harstad]], una piccola città sull'isola di [[Hinnøya]], ma a causa di confusione generale, maltempo, attrezzature inadeguate e attacchi costanti dei bombardieri tedeschi, lo sbarco completo impiegò più di una settimana. Nel frattempo, la [[Royal Navy]] catturò l'[[U-Boot 49]], che conteneva documenti riguardanti la disposizione di tutti gli U-Boot nel [[Mare di Norvegia]].
 
Dopo il fallimento nella Norvegia centrale, vennero intensificati i preparativi per le forze situate al nord, tra cui due squadroni di aerei da combattimento dalla base di Bardufoss che vennero trasportati per mezzo di portaerei.
 
Il [[28 maggio]] gli Alleati riuscirono a catturare Narvik, ma l'[[Campagna di Francia|invasione della Francia]] da parte della Germania mutò completamente tutta la situazione della guerra e l'importanza della Norvegia diminuì considerevolmente. La ritirata dalla Norvegia, con il nome in codice di [[Operazione Alphabet]] venne approvata il [[24 maggio]] e l'[[8 giugno]], dopo aver sabotato le linee ferroviarie e le attrezzature del porto, tutte le truppe vennero evacuate. I tedeschi avevano lanciato l'[[Operazione Juno]] per allentare la pressione sulle truppe tedesche a Narvik e, dopo aver scoperto l'evacuazione, intercettarono ed affondarono due cacciatorpediniere inglesi e la portaerei [[HMS Glorious (77)|HMS ''Glorious'']].
 
== Occupazione ==
Dopo la fuga degli Alleati, l'esercito norvegese cadde velocemente e iniziò l'occupazione tedesca. Era presente comunque un movimento di resistenza, che operò attraverso la flotta mercantile norvegese e la disobbedienza civile. Il re e il gabinetto si stabilirono a Londra e diressero la resistenza, che divenne più efficiente durante gli ultimi anni di occupazione.
 
La marina e l'aeronautica norvegese si stabilirono in Inghilterra - costituite dalle forze sopravvissute dalla campagna - e vennero impegnate in estesi combattimenti nei convogli dell'Atlantico e nei cieli europei. I ranghi vennero rinforzati da gruppi di rifugiati che scapparono dalla Norvegia e l'equipaggiamento venne portato agli standard inglesi e statunitensi.
 
In [[Scozia]] venne ricostituito l'esercito norvegese. Tuttavia, a parte un piccolo gruppo di forze speciali, venne poco impiegato nel resto della guerra. Parte dell'esercito norvegese partecipò nella liberazione della [[Finnmark]] (la provincia più settentrionale della [[Norvegia]]) durante l'inverno del 1944-45, dopo che l'area fu evacuata dai tedeschi.
 
Anche in Svezia, negli ultimi due anni di guerra, si raggrupparono delle forze.
 
== Analisi ==
L'operazione fu un successo decisivo per la Germania. Sia la Danimarca che la Norvegia furono occupate con perdite relativamente leggere: 3&nbsp;800 tedeschi uccisi e 1&nbsp;600 feriti. L'effetto sorpresa fu quasi totale, soprattutto in Danimarca, e solo nell'area di Narvik ci furono dei problemi. La ''Luftwaffe'' perse 100 aerei, circa il 10% di quelli coinvolti nell'operazione.
 
Tuttavia in mare la ''Kriegsmarine'' perse un [[incrociatore pesante]], due [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]], dieci [[cacciatorpediniere]] e sei [[sottomarino|sottomarini]], lasciando la marina indebolita durante i mesi estivi, quando Hitler stava pianificando l'invasione della Gran Bretagna.
 
Anche gli inglesi subirono danni alla loro flotta, perdendo una [[portaerei]], due [[incrociatore|incrociatori]], sette cacciatorpediniere e un sottomarino, ma la Royal Navy poté assorbire meglio le perdite rispetto alla Germania. L'Inghilterra si avvantaggiò anche della marina mercantile norvegese, una delle più grandi del mondo.
 
La marina francese perse un grande cacciatorpediniere durante la campagna e la marina norvegese un cacciatorpediniere, due navi da difesa costiere e tre sottomarini furono abbandonati.
 
L'Inghilterra ottenne un parziale successo a Narvik, il cui porto venne bloccato dagli Alleati per un anno.
 
L'occupazione tedesca fu una spina nel fianco degli Alleati per gli anni successivi. Con lo stanziamento degli aerei a lungo raggio tedeschi, diversi squadroni di aerei da combattimento inglesi dovettero rimanere al nord durante la [[Battaglia d'Inghilterra]] e le navi tedesche usarono la Norvegia come base di partenza per raggiungere il Nord Atlantico indisturbate. Dopo l'invasione tedesca della Russia nel [[1941]], le basi aeree norvegesi furono utilizzate per interdire i [[Convogli artici nella seconda guerra mondiale|convogli artici alleati]], infliggendo pesanti perdite.
 
L'occupazione della Norvegia divenne onerosa per la Germania, poiché le lunghe ed esposte linee costiere crearono delle opportunità per dei raid. Inoltre, la nazione richiese un numero ingente di forze, che raggiunse il massimo nel [[1944]] con 400&nbsp;000 unità. Queste forze non poterono essere impiegate in Russia o durante gli sbarchi alleati in Francia.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
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*Dickens, P. (Capt.) (1974) ''Narvik: battles in the fjords'', Sea battles in close-up, '''9''', London: Ian Allan, ISBN 0-7110-0484-6
* {{la}} [[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'' {{collegamento interrotto|1=[http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Langobardorum_libri_VI <small>Testo disponibile su Wikisource</small>] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}.
*Elting, J.R. (1981) ''Battles for Scandinavia'', World War II Series, Alexandria, VA: Time-Life Books, ISBN 0-8094-3395-8
* {{la}} [[Fredegario]], [http://www.thelatinlibrary.com/fredegarius.html FREDEGARII SCHOLASTICI CHRONICUM CUM SUIS CONTINUATORIBUS, SIVE APPENDIX AD SANCTI GREGORII EPISCOPI TURONENSIS HISTORIAM FRANCORUM].
*Hubatsch, W. (1960) ''Weserübung: die deutsche Besetzung von Dänemark und Norwegen 1940'', Studien und Dokumente zur Geschichte des Zweiten Weltkrieges, '''7''', 2nd Ed., Göttingen: Musterschmidt-Verlag, 586 p.
 
*Moulton, J.L. (Maj. Gen.) (1966) ''The Norwegian campaign of 1940: a study of warfare in three dimensions'', London: Eyre & Spottiswoode, 328 p.
=== Letteratura storiografica ===
*Ottmer, H.-M. (1994) ''Weserübung: der deutsche Angriff auf Dänemark und Norwegen im April 1940'', Operationen des Zweiten Weltkrieges, '''1''', München: Oldenbourg, ISBN 3-486-56092-1
* {{cita libro|autore=|nome= Christian|cognome= Pfister|titolo=Storia del mondo medievale - Vol. I|anno= 1978|editore=Cambridge University Press|città= Cambridge|capitolo= La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche|pagine=688-711}}
*Ziemke, E.F. (1960) ''The German northern theater of operations 1940-1945'', Department of the Army pamphlet, '''20-271''', Washington, D.C. : U.S. Govt Printing Office, 342 p., [[LCCN]] 60-060912
* {{cita libro|autore=|cognome= L.M. Hartmann e W.H. Hutton|titolo=Storia del mondo medievale - Vol. I|anno= 1978|editore=Cambridge University Press|città= Cambridge|capitolo= L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno|pagine=810-853}}
 
== Voci correlate ==
* [[Operazione WeserübungMerovingi]]
* [[Sovrani franchi]]
* [[Fronte Occidentale (seconda guerra mondiale)]]
* [[Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale]]
* [[Seconda guerra mondiale]]
* [[Franchi]] (storia dei regni Franchi)
* [[Elenco di re franchi]]
* [[Storia della Francia]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
|carica = [[Borgogna|Re di Borgogna]]
* [http://www.bbc.co.uk/history/worldwars/wwtwo/norway_campaign_01.shtml BBC - History - The Norway Campaign in World War Two]
|immagine =
* [http://www.ibiblio.org/hyperwar/UN/UK/UK-NWE-Norway/ HyperWar: The Campaign in Norway (UK Military Series)]
|periodo = [[595]]-[[613]]
* [http://hem.fyristorg.com/robertm/norge/index.html Robert Mårtensson - Norway 1940]
|precedente = [[Childeberto II]]
* [http://www.electronicmuseum.ca/Poland-WW2/norwegian_campaign/norway.html Poles in the Norwegian Campaign of 1940]
|successivo =[[Sigeberto II]]
* [http://www.feldgrau.com/norwegian.html Feldgrau.com - Units and events of the Norwegian Campaign]
}}
* [http://www.army.mil/cmh-pg/books/70-7_02.htm U.S. Army - Decision to Invade Norway and Denmark]
{{Box successione
* [http://www.nuav.net/ndWW2.html Nuav.net - Norway during WW2]
|carica = [[Regno di Austrasia|Re di Austrasia]]
* [http://www.naval-history.net/WW2CampaignsNorway.htm NAVAL-HISTORY.NET - NORWEGIAN CAMPAIGN 1940]
|immagine =
* [http://www.magweb.com/sample/sconflic/co03wese.htm MagWeb.com - The German Invasion of Norway, 1940]
|periodo = [[612]]-[[613]]
* [http://www.achtungpanzer.com/articles/norway.htm Achtung Panzer! - German Panzer Unit in Norway April - June of 1940]
|precedente = [[Teodeberto II]]
* [http://www.dtic.mil/doctrine/jel/jfq_pubs/jfq1301.pdf Defense Technical Information Center - OPERATION WESERÜBUNG and the Origins of Joint Warfare]
|successivo =[[Sigeberto II]]
* [http://www.blackvault.com/documents/ADA394016.pdf THE DAWN OF DECISIVE AIRPOWER DURING JOINT MILITARY OPERATIONS]
}}
* [http://www.engdahl.oilgeopolitics.net/History/MacKinder/mackinder.html Halford Mackinder's Necessary War] An essay describing the political manoeuvers behind the Norwegian Campaign
* [http://rundskriv.trygdeetaten.no/rtv/lpext.dll/Infobase3/h31/h31-r/h31-r01 Nice overall view (Norwegian)]
* [http://digital.library.wisc.edu/1711.dl/FRUS.FRUS1940v01 United States Department of State Foreign relations of the United States diplomatic papers, 1940. General Volume I] Pg. 136 onwards provides original documents which show how the conflict began.
* [http://www.svetskirat.net/istorija/norveska.htm Norwegian Campaign]
* [http://www.uboat.net/allies/warships/war_losses.html?navy=HNoMS Norwegian Navy Losses]
 
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