Gilberto Bernardini e Teodorico II (Merovingi): differenze tra le pagine

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{{Monarca
{{S|fisici italiani}}
|nome = Teodorico II
|immagine = Portrait Roi de france Thierri II (i.e. IV).jpg
|legenda = Ritratto di Teodorico II su medaglia bronzea, del [[1720]] circa di Jean Dassier ([[1676]]-[[1763]])
|titolo = [[Re dei Franchi]] di Burgundia
|regno = [[587]]–[[613]]
|predecessore = [[Childeberto II]]
|successore = [[Sigeberto II]]
|altrititoli =Re dei Franchi d'[[Austrasia]] e d'[[Aquitania]]
|luogo di nascita =
|data di nascita = [[587]]
|luogo di morte = [[Metz]]
|data di morte = [[613]]
|casa reale =
|dinastia = [[Merovingi]]
|padre = [[Childeberto II]]
|madre =Faileuba
|coniuge 1 =[[Ermenberga]]
|figli = [[Sigeberto II|Sigeberto]]<br />Childeberto<br />Corbus e<br />Meroveo, illegittimi
|motto reale =
}}
{{Bio
|Nome = GilbertoTeodorico II
|Cognome = Bernardini
|ForzaOrdinamento = Teodorico 02
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fiesole
|GiornoMeseNascita = 28 agosto
|AnnoNascita = 1906587
|LuogoMorte = FiesoleMetz
|GiornoMeseMorte = 4 agosto
|AnnoMorte = 1995613
|EpocaAttività = 1900
|Nazionalità =
|Attività = fisico
|Categorie = no
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato un re [[franchi|franco]] della dinastia dei [[merovingi]] che, dal [[595]] alla morte, regnò sulla [[Borgogna]] e, dal [[612]], anche sull'[[Austrasia]] e sull'[[Aquitania]]
}}
}}
== Biografia e carriera ==
Laureatosi con lode in [[fisica]] all'[[Università di Pisa]] nell'A.A. [[1927]]-[[1928|28]],<ref>Cfr. http://www.lnf.infn.it/media/notiziario/not9/origini.html</ref><ref>Cfr. http://centroarchivistico.sns.it/index.php?id=112</ref> quale allievo pure della [[Scuola Normale Superiore di Pisa]] a partire dal [[1923]],<ref>Cfr. ''Elenco degli Allievi della Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1847 al 1970'', Edizioni della Scuola Normale Superiore, Pisa, 1973, p. 10.</ref> subito dopo trovò un primo impiego presso una ditta di costruzioni ottico-meccaniche di Firenze associata anche all'Istituto Nazionale di Ottica di Firenze, dove vi rimase fino al 1930, insegnando, al contempo, presso il locale liceo scientifico.
Nel 1930, assunse l'incarico di assistente di [[meccanica razionale]] all'[[Università di Firenze]], quindi, nel 1931, quello di [[fisica sperimentale]], collaborando con [[Giuseppe Occhialini]], nel gruppo di ricerca diretto da [[Bruno Rossi]], allo sviluppo di nuove tecniche e strumenti per la ricerca di [[particella elementare|particelle atomiche]].
 
== Origine ==
Negli anni che vanno dal [[1934]] al [[1937]], con una borsa di studio dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]], si trasferì in [[Germania]], dove studiò presso la [[Società Kaiser Wilhelm]] di [[Berlino]], con Otto Hahn e Lise Meitner.
Era il figlio maschio secondogenito del re dei [[Franchi]] dell'[[Austrasia]], [[Childeberto II]] – l'unico figlio maschio del re dei [[Franchi]] dell'[[Austrasia]], [[Sigeberto I]] e di [[Brunechilde]], la figlia secondogenita del [[Re dei Visigoti|re dei visigoti]] [[Atanagildo]] e di Gosvinta dei Balti (?-[[589]]), molto probabilmente, figlia del re [[Amalarico]], ultimo sovrano della dinastia dei [[Balti (dinastia)|Balti]]<ref name=gregorio>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IV#27. Quod Sigiberthus Brunichildem accepit.|IV, 27]]</ref> – e di Faileuba che il [[Arcidiocesi di Tours|vescovo]] [[Gregorio di Tours]] ([[536]] – [[597]]), cita, senza però precisarne gli ascendenti<ref name=gregori>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IX#20. De eo, quod ad Gunthchramno directi sumus.|IX, 20]]</ref>
[[File:Division of Gaul - 587.jpg|thumb|left|Il regno dei Franchi, nel [[587]]. Nel [[595]], il regno di [[Regno di Borgogna|Burgundia]] (colorato in rosa) fu ereditato da Teodorico II.]]
== Biografia ==
La nascita di Teodorico è ricordata sia nelle cronache di Gregorio Tours<ref name=gregor>Gregorio di Tours, ''Historia Francorum'', [[s:la:Historiarum Francorum libri X - Liber IX#4. Quod Childebertho alius natus est filius.|IX, 4]]</ref>, che in quella di [[Fredegario]]<ref name=fredegario>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, VII</ref>.
 
I genitori, il re d'[[Austrasia]] e di [[Regno di Borgogna|Burgundia]], [[Childeberto II]] e la moglie, Faileuba, nel [[595]], morirono assieme, a quanto si dice, per avvelenamento<ref name=paolo>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum libri VI - Liber IV#11.|IV, 11]]</ref>, il fratello [[Teodeberto II|Teodeberto]], di dieci anni, e Teodorico, di nove, divennero rispettivamente re d'Austrasia e [[re di Burgundia]]<ref name=fredegari>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XVI</ref>, entrambi sotto la reggenza della nonna [[Brunechilde]], che dovette dovette fronteggiare una minaccia di invasione degli [[Unni]], che avevano invaso la [[Turingia]] e che, secondo [[Paolo Diacono]], furono convinti a rientrare in [[Pannonia]], dopo che era stato loro pagato un tributo in denaro<ref name=paolo/>.
Tornato in Italia, dopo aver conseguito la libera docenza, fu nominato professore all'[[Università di Camerino]] nel [[1937]], dopodiché passò a [[Università di Bologna|Bologna]], insegnandovi fisica sperimentale dal [[1938]] al [[1946]]. Ivi, divenne ordinario di fisica sperimentale nel 1941, quindi direttore dell'Istituto di Fisica fino al 1946. In quegli anni, fondò una scuola italiana sui raggi cosmici, promuovendo la costruzione e dirigendo il programma di ricerca dei laboratori della Testa Grigia, a 3500 metri di quota, a Cervinia.<ref>Cfr. A. Bonetti, M. Mazzoni, ''L'Università degli Studi di Firenze nel centenario della nascita di Giuseppe Occhialini (1907-1993)'', Firenze University Press, Firenze, 2007.</ref>
 
Teodeberto II si era insediato a [[Metz]]<ref name=fredegari/>, assieme alla nonna, e governò sotto la guida della nonna, che, da Metz, governava anche la Burgundia, per conto di Teodorico II, che si era insediato a Orleans<ref name=fredegari/>.
Nel dopoguerra, passa all'[[La Sapienza|Università di Roma]], dove ricoprì prima la cattedra di [[Spettroscopia]] e poi quella di [[Fisica sperimentale]]. Qui, con grande vitalità e spirito d'iniziativa, assieme a [[Edoardo Amaldi]], si fa promotore della ripresa della ricerca fisica in Italia. Nel [[1964]] passò a [[Pisa]], insegnando presso l'università e la Scuola Normale Superiore, fino al ritiro, avvenuto nel [[1977]].
 
=== La guerra contro la Neustria ===
È stato caposcuola del gruppo italiano di ricerca sui [[raggi cosmici]]. In questo campo, si distinguono i suoi lavori sugli [[sciami elettromagnetici]], sul decadimento dei [[muone|muoni]], sulla teoria dei processi moltiplicativi, nonché sullo studio della fotoriproduzione dei [[pioni]].
Tra Brunechilde e [[Fredegonda]] (reggente per [[Clotario II]] del regno di [[Neustria]]) si riaprì il conflitto iniziato nel [[568]], quando Fredegonda aveva fatto uccidere la sorella di Brunechilde, [[Galsuinda]].<br /> Fredegonda e Clotario II, nel [[596]], occuparono [[Parigi]]<ref name=fredegar>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XVII</ref>, poi marciarono contro Teodorico II e Teodeberto II, su cui riportarono una chiara vittoria nello scontro, avvenuto nel bosco di Leucofao<ref name=fredegar/> (vicino al paese di [[Dizy-le-Gros]]).
 
Nel [[599]], quando Brunechilde venne cacciata dal regno di Austrasia da un gruppo di nobili rivoltosi e fu costretta a lasciare [[Metz]] e Teodebaldo e a riparare in Borgogna<ref name=fredega>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XIX</ref> da Teodorico.
Nel 1949, si recò negli Stati Uniti, come professore visitatore prima alla Columbia University poi, dal 1951 al '56, a [[Urbana (Illinois)]] e a [[Chicago]], dove, come ''research professor'', compì importanti studi sui [[pione|pioni]]. Nel 1951, contribuì a fondare l'[[Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]], divenendone il primo presidente fino al [[1959]].
 
Clotario II che intanto era rimasto orfano di Fredegonda ([[597]]<ref name=fredegar/>) fu facilmente vinto presso [[Dormelles]] ([[600]])dalle truppe di Teodeberto e Teodorico<ref name=fredeg>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XX</ref>.
In questo periodo, promosse l'avviamento, in Italia, di un nuovo programma di ricerca nel campo della fisica subnucleare, dando il via alla costruzione (dal 1953 al '58) dei laboratori di Frascati, creandovi, assieme a [[Giorgio Salvini]], il primo elettrosincrotrone da 1100 Mev, il quale fu allora, per un certo tempo, il più potente al mondo. Attorno a loro, si costituì un valido e preparato team italiano di fisici e ricercatori, di Pisa e Roma, tra i migliori al mondo, portando la scuola italiana di Fisica ai maggiori livelli internazionali.
 
Nel [[602]], assieme al fratello sconfissero i [[Vasconi]], rendendoli loro tributari<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXI</ref>.
Dal 1957 al 1964, fu anche Direttore delle Ricerche del [[CERN]] di [[Ginevra]] e del gruppo di ricerca del [[Acceleratore di particelle|protosincrotone]], negli anni [[1957]]-[[1960|60]]. In questi anni, diresse il gruppo di ricerca di cui faceva parte pure [[Antonino Zichichi]], coinvolto in prima persona, assieme ad altri validi fisici stranieri, in importanti progetti di ricerca in fisica delle alte energie; fra questi, quello cruciale che porterà alla scoperta dell'[[antimateria]].
 
Sotto la spinta della nonna, Teodorico nel [[604]] sbaragliò presso [[Étampes]] le truppe di Clotario, liberò [[Orléans]] assediata e occupò Parigi, ma non riuscì ad eliminare Clotario, in cui aiuto era giunto [[Teodeberto II]] con l'onerosa pace di [[Compiègne]], che Clotario fu costretto ad accettare, salvando il suo esercito e rientrando in patria<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXVI</ref>.
È stato presidente della Società Italiana di Fisica (SIF) dal 1962 al '66 e, nel 1968, è stato uno dei fondatori e primo presidente dell'European Physical Society (EPS), fino al 1970. È stato socio dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] dal 1949, delle Accademie delle Scienze di Modena e di Bologna, dell'Accademia dei XL dal 1970, dell'American Physical Society e dell'Institute of Physics (IOP) di Londra. È stato pure vice-presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
 
=== Gli scontri col fratello e la morte ===
Dal 1964 al 1977, diresse pure la [[Scuola Normale Superiore]], con una lungimirante gestione che permise, tra l'altro, la chiamata di altri validi docenti, l'apertura di nuovi laboratori scientifici e di ricerca interni alla Scuola, nonché l'istituzione di nuovi indirizzi di studio sia per la classe di lettere che per quella di scienze.<Ref>Cfr. P. Carlucci, ''La Scuola Normale Superiore. Percorsi del merito 1810-2010'', Edizioni della Normale, Pisa, 2010, pp. 106-110.</ref>
Gli anni seguenti, a partire dal [[605]], furono segnati dagl scontri armati col fratello Teodeberto II che, manovrato ormai dai nobili austrasiani, fu definito dalla nonna, figlio di un giardiniere<ref name=fred />.
 
Nel [[610]] Teodeberto attaccò Teodorico e, dopo averlo battuto, gli tolse a l'[[Alsazia]] (che aveva appena conquistato) e il territorio di [[Toul]], la [[Champagne (provincia)|Champagne]] attorno a [[Troyes]] e la [[Turgovia]]<ref name=fred>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXVII</ref>.<br />Ma nel [[611]], Teodorico fece un patto con Clotario II, affinché non intervenisse nella guerra tra lui e suo fratello, Teodeberto<ref name=fred/>.
Ottenne molti premi e riconoscimenti, tra cui la medaglia d'oro della SIF, che ha poi istituito un premio annuale per giovani ricercatori a lui dedicato, la medaglia Augusto Righi nel 1955, la Medaglia Tate della EPS nel 1971, la medaglia d'oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte nel 1965 e nel 1974 la Legion d'Honneur, il titolo che più amava.
 
Dopo un anno di preparazione, Teodorico II attaccò Teodeberto e lo sconfisse a Toul, poi dato che Teodeberto era riuscito a fuggire, con parte dell'esercito, lo inseguì e lo raggiunse sulle rive della Mosella, a [[Zülpich|Tolbiac]], dove Teodeberto aveva raccolto intorno a sé anche [[Sassoni]] e [[Turingi]] ma dove fu definitivamente sconfitto ([[612]]), nelle cruenta battaglia che ne seguì. Allora Teodeberto tentò nuovamente di fuggire, con pochi intimi, ma fu catturatolo a sud di Tolbiac, condotto a Colonia, dove fu portato, senza vesti regali, davanti a Teodico, che lo inviò in catene a [[Chalon]]<ref name=fre>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXXVIII</ref>, dove fu giustiziato, probabilmente fatto uccidere dalla nonna Brunechilde.<br />Teoderico II divenne così anche re d'[[Austrasia]] ([[612]]) e finalmente poteva sconfiggere definitivamente Clotario II e conquistare la Neustria.
Dopo il pensionamento, si ritirò nella sua amata campagna toscana, in località "La Romola" (San Casciano in Val di Pesa), non lontano dalla sua precedente residenza di "Brucianesi" (Lastra a Signa), pur continuando a seguire ed esser partecipe, con lucidità e passione, degli sviluppi della fisica, in particolare la fisica delle alte energie, alla quale aveva dedicato una vita intensa di ricerca e di dirigenza organizzativa. Le sue ceneri riposano accanto a quelle della moglie Nella nel cimitero di Trespiano, non lontano dal suo borgo natale.
 
Ma, mentre si accingeva a riprendere la lotta contro Clotario II, morì, per la dissenteria, a Metz<ref name=fr>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXXXIX</ref>, lasciando il regno al figlio maggiore [[Sigeberto II]], che si accingeva a governare sotto la reggenza di Brunechilde ma che venne tradito dai nobili e dal clero austrasiani che, guidati da [[Pipino di Landen]] e da [[sant'Arnolfo di Metz|Arnolfo di Metz]], lo consegnarono a Clotario II.
==Opere==
* ''Introduzione allo studio della relatività ristretta'', Istituto di Fisica, Firenze, 1933.
* ''Appunti di fisica'', Tipografia G. Filippini, Firenze, 1934.
* ''Esercizi di fisica'', Tipografia G. Filippini, Firenze, 1934.
* ''Lezioni di fisica sperimentale'', Tipografia G. Filippini, Firenze, 1937.
* ''Fisica sperimentale'', R. Pioda, Roma, 1940 (con successive edizioni).
* ''Questioni di fisica'' (con G. Gentile jr., G. Polvani, G.C. Wick), Parte I, Volume I, G.C. Sansoni Editore, Firenze-Roma, 1947.
* ''Guida alle esercitazioni pratiche di fisica sperimentale'' (con E. Pancini e S. Petralia), Libreria Universitaria, Bologna, 1950.
* ''Fisica generale'', Parte I, Eredi Virgilio Veschi, Roma, 1964 (con successive edizioni).
* ''Complementi di fisica generale'', ETS, Pisa, 1965 (con successive edizioni).
* ''Che cosa ha veramente detto Galileo'' (con [[Laura Fermi]]), Ubaldini, Firenze, 1969.
* ''Perché la fisica'', La Scuola, Brescia, 1984.
 
== Matrimoni e discendenza ==
==Note==
Nel [[607]], Teodorico aveva inviato i suoi ministri nella penisola iberica, per chiedere in sposa, [[Ermenberga]], la figlia del re dei [[Visigoti]], [[Viterico]], che fu condotta in Austrasia, con una ricca dote, ma il matrimonio non fu mai consumato, a causa della nonna e della sorella, Teodila, che convinsero Teodorico a più riprese a rinviare la data delle nozze e dopo circa un anno, Ermenberga fu rinviata al padre, senza la dote<ref>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXX</ref>. <br />Nonostante non abbia avuto figli dalla moglie, Teodorico ebbe quattro figli da diverse amanti:
* [[Sigeberto II|Sigeberto]] ([[602]]- [[613]]), re d'[[Austrasia]] e di [[Burgundi|Burgundia]]
* Childeberto ([[603]]- dopo il 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di [[Fredegario]]<ref name=Fredegario>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXIV</ref>, fu l'unico dei figli di Teodorico che scampò alla cattura dopo la sconfitta di suo fratello [[Sigeberto II]]<ref name=Fredegari>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XLII</ref>
* Corbus ([[604]]- 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di Fredegario<ref name=Fredegario/>, fu ucciso dopo la sconfitta di suo fratello [[Sigeberto II]]<ref name=Fredegari/>
* Meroveo ([[606]]- dopo il 613), la sua nascita è citata nel Chronicum di [[Fredegario]]<ref name=Fredegar>Fredegario, ''Fredegarii scholastici chronicum'', Pars quarta, XXIX</ref>, fu catturato da [[Clotario II]], dopo la sconfitta di suo fratello Sigeberto II, ma fu graziato da Clotario II, che lo inviò segretamente in Neustria, dove visse diversi anni sotto la protezione del conte Ingobado<ref name=Fredegari/>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{la}} [[Gregorio di Tours]], ''[[Historia Francorum]]'' [http://la.wikisource.org/wiki/Historiarum_Francorum_libri_X <small>Testo disponibile su Wikisource</small>].
* {{la}} [[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'' {{collegamento interrotto|1=[http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Langobardorum_libri_VI <small>Testo disponibile su Wikisource</small>] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}.
* {{la}} [[Fredegario]], [http://www.thelatinlibrary.com/fredegarius.html FREDEGARII SCHOLASTICI CHRONICUM CUM SUIS CONTINUATORIBUS, SIVE APPENDIX AD SANCTI GREGORII EPISCOPI TURONENSIS HISTORIAM FRANCORUM].
 
=== Letteratura storiografica ===
* G. Battimelli, M. De Maria, G. Paoloni, ''L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Storia di una comunità di ricerca'', Editori Laterza, Roma-Bari, 2002.
* {{cita libro|autore=|nome= Christian|cognome= Pfister|titolo=Storia del mondo medievale - Vol. I|anno= 1978|editore=Cambridge University Press|città= Cambridge|capitolo= La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche|pagine=688-711}}
* {{cita libro|autore=|cognome= L.M. Hartmann e W.H. Hutton|titolo=Storia del mondo medievale - Vol. I|anno= 1978|editore=Cambridge University Press|città= Cambridge|capitolo= L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno|pagine=810-853}}
 
== Voci correlate ==
* Cfr. Prefazione a: ''Old and new problems in Elementary Particles. A volume dedicated to Gilberto Bernardini in his sixtieth birthday'', Edited by G. Puppi, Academic Press, Inc., New York, 1968.
* [[Merovingi]]
* [[Sovrani franchi]]
* [[Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale]]
* [[Franchi]] (storia dei regni Franchi)
* [[Elenco di re franchi]]
* [[Storia della Francia]]
 
== Altri progetti ==
* Cfr. Part I, B)-[14], di: ''20th Century Physics: Essays and Recollections. A Selection of Historical Writings by Edoardo Amaldi'', Edited by G. Battimelli, G. Paoloni, World Scientific, Singapore, 1998, pp. 342-368.
{{interprogetto|commons=Category:Theuderic II}}
 
* Cfr. ''Proceedings of the Symposium on Frontier Problems in High Energy Physics, in honour of Gilberto Bernardini on his 70th birthday'', Pisa, June 1976.
 
{{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=bernard}}
* {{cita libro |autore= Varone G. (a cura di)|titolo= Scritti di Michele Rosa|url =|editore= Arte Expo| città= Sora (FR)| anno=2010, pp. 80-81|cid=Scritti di Michele Rosa 2010 |SBN=IT\ICCU\RMS\2362124}}
{{Box successione
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[[Categoria:Personalità del CERN]]
[[Categoria:Direttori della Scuola normale superioreMerovingi]]
[[Categoria:Re dei Franchi di Borgogna]]
[[Categoria:Re di Austrasia]]