Giornata internazionale della donna e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 aprile 11: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 86368159 di 14.140.179.94 (discussione)
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 11 aprile 2019
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{nota disambigua|la commedia di Aristofane|Le donne alle Tesmoforie|Festa delle donne}}
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|03:49, 21 apr 2019 (CEST)}}
{{Festività
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Anastasio (rapper) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|nomeFestività=Giornata internazionale della donna
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 2 |voce = Mick Kenney |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|nome originale=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 3 |voce = Cristobal Montiel Rodríguez |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|tipologia=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 4 |voce = Olivia Merilahti |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|immagine=WomDay13 (6966402973).jpg
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 5 |voce = Marino Catalani |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|didascalia=Donne che sfilano durante il giorno internazionale della donna a [[Goma]] l'8 marzo 2012 portando la bandiera ONU
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 6 |voce = Dan Levy |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|data=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 7 |voce = Tommy Di Giorno |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|periodo= 8 marzo
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 8 |voce = Verrospia |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|celebrata in=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 9 |voce = FabS |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|celebrata a=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 10 |voce = Angelo Minoli |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|religione=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 11 |voce = Edera Film Festival 2018 |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|avvenimento celebrato= Necessità del pieno raggiungimento dei diritti delle donne e della pace internazionale
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 12 |voce = Quartz (gruppo musicale) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = < un giorno |multipla = }}
|oggetti=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 13 |voce = Quartz (gruppo musicale italiano) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|feste correlate=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 14 |voce = Aonedis |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 11 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|tradizioni=
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Stop}}
|tradizioni religiose=
|tradizioni profane=
|tradizioni culinarie=
|data d'istituzione=1977
|chiamata anche= Festa della donna
}}
 
La '''Giornata internazionale della donna''' ricorre l'[[8 marzo]] di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.<ref>{{Cita web|url =http://www.europarl.europa.eu/news/it/top-stories/20160226TST16212/giornata-internazionale-della-donna-2016 |titolo =Giornata Internazionale della Donna 2016|sito =europarl.europa.eu |editore =Parlamento europeo |data =8 marzo 2016 |citazione =Tutti i rifugiati devono affrontare grandi difficoltà, ma le donne e le ragazze sono più vulnerabili e cercano protezione dalla guerra e dalla violenza. Hanno bisogno di una particolare attenzione perché spesso oggetto di violenza di genere e discriminazione |accesso =8 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://womenwatch.unwomen.org/international-womens-day-history |titolo =International Women's Day |autore = |wkautore = |sito =unwomen.org |editore =UN Women|data = |lingua =en |citazione =In December 1977, the UN General Assembly adopted a resolution proclaiming a United Nations Day for Women’s Rights |accesso =8 marzo 2016}}</ref>
In particolare, contro la violenza, 17 dicembre 1999 è stata istituita anche la [[Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne]].
 
Questa celebrazione si tiene negli [[Stati Uniti d'America]] a partire dal [[1909]], in alcuni paesi europei dal [[1911]] e in Italia dal [[1922]].<ref>{{Cita web|url =http://www.un.org/events/women/iwd/2008/history.shtml |titolo =History|sito =un.org |editore = The United Nations|data = 8 marzo 2008|lingua =en |citazione =International Women's Day first emerged from the activities of labour movements at the turn of the twentieth century in North America and across Europe.|accesso =8 marzo 2017}}</ref> Specialmente in passato ed ancora oggi, ad esempio dall'[[Unione Donne in Italia|UDI]], viene anche definita '''Festa della donna'''.<ref>{{Cita web|url =http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/03/07/news/l-udi-celebra-domani-la-festa-della-donna-1.13088119 |titolo =L’Udi celebra domani la festa della donna|autore = |wkautore = |sito =lanuovaferrara.gelocal.it |editore =Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A.|data =7 marzo 2016|accesso =8 marzo 2017}}</ref>
 
In occasione della giornata della donna 2017 si auspica, da fonti [[ONU]], che nel mondo sia raggiunta una effettiva parità di genere entro il 2030. <ref>{{Cita web|url =http://www.un.org/fr/events/womensday/ |titolo =Thème 2017 : « Les femmes dans un monde du travail en évolution : une planète 50 - 50 d'ici à 2030 » |sito =un.org/fr |editore =NATIONS UNIES|data =2017 |lingua =fr|citazione =À l'occasion de l'édition 2017 de la Journée internationale de la femme, ONU Femmes - l’entité des Nations Unies pour l’égalité des sexes et l’autonomisation des femmes - exhorte toutes les parties prenantes à « Franchir le pas » vers l'égalité entre les sexes pour une planète 50-50 en 2030 |accesso =8 marzo 2017}}</ref>
 
==Storia==
 
===Origini===
[[File:Clara zetkin.jpg|thumb|left|upright=0.5|Clara Zetkin]]
Il VII Congresso della [[Seconda Internazionale|II Internazionale socialista]] si tenne a [[Stoccarda]] dal 18 al 24 agosto [[1907]] e vi parteciparono 884 delegati di 25 nazioni. Tra questi vi furono le più importanti personalità marxiste del tempo come i tedeschi [[Rosa Luxemburg]], [[Clara Zetkin]] e [[August Bebel]], i russi [[Lenin]] e [[Julij Martov|Martov]], il francese [[Jean Jaurès]]. In quella sede vennero trattati, oltre al problema dell'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea e al tema del [[colonialismo]], anche la [[Condizione femminile|questione femminile]] e la rivendicazione del [[Suffragio femminile|voto alle donne]].
 
Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a ''lottare energicamente per l'introduzione del [[suffragio universale]] delle donne'', senza ''allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne''. Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, ''Die Gleichheit'' (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle donne socialiste.
 
[[File:Ladies tailors strikers.jpg|thumb|Sciopero delle camiciaie di New York]]
 
=== Il «Woman's Day» negli Stati Uniti (1908-1909) ===
Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le «femministe borghesi»: negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], la socialista [[Corinne Brown]] scrisse, nel febbraio del [[1908]] sulla rivista ''The Socialist Woman'', che il Congresso non avrebbe avuto «alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione». Fu la stessa Corinne Brown a presiedere, il 3 maggio 1908<ref name="mmf1">{{cita web |url=https://web.archive.org/web/20110313064904/http://www.mmf2010.info/our-action/le-8-mars-2013-journee-internationale-des-femmes-a-la-recherche-de-la-memoire-perdue|titolo=8th of March - International woman’s day: in search of the lost memory|accesso=8 marzo 2014}}</ref>, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di [[Chicago]] nel Garrick Theater: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata «Woman's Day», il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.
 
Quell'iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell'anno il [[Partito socialista americano]] raccomandò a tutte le sezioni locali ''di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile''. Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale ''giornata della donna'' fu celebrata il 23 febbraio [[1909]].<ref>«The first International Woman's Day (singular) was held on February 23, 1909, in the United States»: T. Kaplan, ''On the Socialist Origins of International Women's Day'', in ''Feminist Studies'', 11, 1, 1985, p. 164.</ref> Verso la fine dell'anno, il 22 novembre, a [[New York]] iniziò un grande sciopero di ventimila [[camicia]]ie, che durò fino al 15 febbraio [[1910]].<ref>''American Working Women. A Documentary History'', 1976, pp. 187-193.</ref> La successivo domenica 27 febbraio, alla [[Carnegie Hall]], tremila donne celebrarono ancora il ''Woman's Day''.<ref>T. Capomazza, M. Ombra, ''8 marzo. Una storia lunga un secolo'', 2009, pp. 70-72.</ref>
 
===La Conferenza di Copenaghen (1910)===
[[File:Aleksandra Kollontaj 10.gif|left|thumb|upright=0.7|[[Aleksandra Michajlovna Kollontaj|Aleksandra Kollontaj]]]]
Il Woman's Day tenuto a [[New York]] il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell'ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella ''Folkets Hus'' (Casa del popolo) di [[Copenaghen]] dal 26 al 27 agosto [[1910]] - due giorni prima dell'apertura dell'VIII Congresso dell'Internazionale socialista - di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
 
[[File:Frauentag 1914 Heraus mit dem Frauenwahlrecht.jpg|thumb|Manifesto tedesco relativo alle locali manifestazioni della Giornata della Donna dell'8 marzo 1914, la cui richiesta principale era il diritto di voto<ref name="mmf1" />]]
 
Negli ordini del giorno dei lavori e nelle risoluzioni approvate in quella Conferenza non risulta che le 100 donne presenti in rappresentanza di 17 paesi abbiano istituito una giornata dedicata ai diritti delle donne: risulta però nel ''Die Gleichheit'', redatto da Clara Zetkin, che una mozione per l'istituzione della ''Giornata internazionale della donna'' fosse «stata assunta come risoluzione».
 
Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi [[Europa|europei]] - [[Germania]], [[Austria]], [[Svizzera]] e [[Danimarca]] - la giornata della donna si tenne per la prima volta domenica 19 marzo [[1911]]<ref>T. Capomazza, M. Ombra, cit., p. 75.</ref> su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di [[Aleksandra Michajlovna Kollontaj|Aleksandra Kollontaj]], quella data fu scelta perché, in [[Germania]], «il 19 marzo [[1848]], durante la rivoluzione, il [[sovrani di Prussia|re di Prussia]] dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]<ref>{{de}} Natascha Vittorelli, ''[http://www.dieuniversitaet-online.at/dossiers/beitrag/news/internationaler-frauentag-2005-1-der-8-marz-und-seine-geschichten/79.html Der 8. März und seine Geschichten]'', articolo dell'8 marzo 2005, sul sito dell'[[Università di Vienna]].</ref>, così come a [[Vienna]], dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell'insurrezione.<ref name=Kaplan /> In [[Svezia]] si svolse il 1º maggio 1911, in concomitanza con le manifestazioni per la [[Festa del lavoro|Giornata del lavoro]]<ref name="mmf1" />.
 
La manifestazione non fu ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in [[Russia]] si tenne per la prima volta a [[San Pietroburgo]] solo nel [[1913]], il 3 marzo, su iniziativa del [[Bolscevismo|Partito bolscevico]], con una manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, e fu interrotta dalla polizia zarista che operò numerosi arresti; l'anno seguente gli organizzatori vennero arrestati, impedendo di fatto l'organizzazione dell'evento<ref name="mmf1" />. In Germania, dopo la celebrazione del 1911, fu ripetuta per la prima volta domenica 8 marzo [[1914]]<ref name="mmf1" />, giorno d'inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi. Lo stesso giorno vi furono degli scontri a Londra, dove era prevista una marcia di protesta: la giornalista socialista [[Sylvia Pankhurst]], che aveva da poco fondato la [[Workers' Socialist Federation|East London Federation of Suffragettes]], venne arrestata a [[Charing Cross]], mentre si stava dirigendo verso [[Trafalgar Square]], dove avrebbe dovuto tenere un comizio.<ref>{{en}}{{Cita news|titolo=Suffragist Disorders|giornale=The Times|data=9 marzo 1914}}</ref>.Sempre nel 1914, in [[Francia]], si tenne con una manifestazione organizzata dal [[Partito Socialista (Francia)|Partito socialista]] a [[Parigi]] il 9 marzo.
 
===L'8 marzo 1917===
Le celebrazioni furono interrotte in tutti i paesi belligeranti negli anni seguenti allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], avvenuto nel luglio 1914, così come venne cancellato il congresso della Seconda Internazionale previsto a Vienna tra il 23 ed il 29 agosto di quell'anno, in concomitanza del quale si sarebbe dovuta svolgere anche la terza Conferenza internazionale delle donne socialiste<ref>{{en}}Gerd Callesen, ''[http://library.fes.de/si-online/frauen-intro-en.html The International Socialist Women's Conference]'' e ''[http://library.fes.de/si-online/wien-intro-en.html The X International Socialist Congress in Vienna]</ref>. A [[San Pietroburgo]], l'8 marzo [[1917]] (il 23 febbraio secondo il [[calendario giuliano]] allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra<ref>{{fr}}[http://www.un.org/fr/events/womensday/history.shtml L'origine della Giornata della Donna], dal sito dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]</ref>: la fiacca reazione dei [[cosacchi]] inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della ''[[Rivoluzione russa di febbraio]]''. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno [[1921]] la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a [[Mosca (Russia)|Mosca]] una settimana prima dell'apertura del III congresso dell'[[Internazionale Comunista|Internazionale comunista]], fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia».
 
In [[Italia]] la ''Giornata internazionale della donna'' fu tenuta per la prima volta soltanto nel [[1922]], per iniziativa del [[Partito Comunista d'Italia|Partito comunista d'Italia]], che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. In quei giorni fu fondato il periodico quindicinale ''[[Compagna (periodico)|Compagna]]'', che il 1º marzo [[1925]] riportò un articolo di [[Lenin]], scomparso l'anno precedente, che ricordava l'otto marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo.
 
===La confusione sulle origini della ricorrenza e l'ufficializzazione dell'ONU===
[[File:Triangle Building.jpg|thumb|upright=0.7|Il ''Brown Building'' (dal nome del filantropo Frederick Brown, che lo donò all'[[Università di New York]] nel 1929) nel quartiere di [[Greenwich Village|Greenwich]], dove si trovava ''la Triangle Shirtwaist Factory'', teatro [[Incendio della fabbrica Triangle|del tragico incendio]] del 25 marzo [[1911]].]]
La connotazione fortemente politica della Giornata della donna nelle sue prime incarnazioni, le vicende della [[seconda guerra mondiale]] ed infine il successivo isolamento politico della Russia e del movimento comunista nel [[Civiltà occidentale|mondo occidentale]], contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.
Così, nel [[Dopoguerra|secondo dopoguerra]], cominciarono a circolare [[leggenda metropolitana|fantasiose versioni]], secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie ''Cotton'' o ''Cottons'' avvenuto nel 1908 a New York<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/03/08/giornata-internazionale-della-donna-2015/|titolo=Perché si festeggia la Giornata Internazionale della donna|editore=ilpost.it|data=8 marzo 2015|accesso=8 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ritacharbonnier.it/2009/03/8-marzo-la-bufala-dellincendio-in-fabbrica/|titolo=8 marzo: la bufala dell'incendio in fabbrica|editore=ritacharbonnier.it|data=8 marzo 2009|accesso=8 marzo 2015}}</ref>, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo [[1911]], l'[[incendio della fabbrica Triangle]], nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini<ref>{{en}}[https://www.apwu.org/laborhistory/04-2_trianglefire/04-2_trianglefire.htm Sweatshop Tragedy Ignites Fight for Workplace Safety], articolo del ''The American Postal Work Magazine'' (March/April 2004), riportato sul sito del American Postal Workers Union</ref>, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.npr.org/2011/03/24/134814089/Triangle-Fire-Remembrance|titolo=100 Years After Triangle Fire, Are Workers Safer?|editore=[[National Public Radio]]|data=24 marzo 2011|accesso=9 marzo 2014}}</ref>).
 
Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel [[1857]]<ref>Anno che, come è stato fatto notare da alcune femministe francesi che indagavano sull'origine della Giornata della donna, coincide con quello di nascita di Clara Zetkin e potrebbe quindi essere stato scelto per il suo valore simbolico. Cfr. Liliane Kandel et Françoise Picq, [http://www.archivesdufeminisme.fr/ressources-en-ligne/articles-et-comptes-rendus/articles-historiques/kandel-l-journee-des-femmes-le-mythe-des-origines/ ''Le mythe des origines, à propos de la journée internationale des femmes''], «La Revue d'En face», n° 12, automne 1982.</ref>, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.
 
Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli [[anni 1970|anni settanta]] e gli [[anni 1980|ottanta]] abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i [[Mezzo di comunicazione di massa|mass media]] che nella propaganda delle [[Sindacato|organizzazioni sindacali]].<ref name=Kaplan>Temma Kaplan, [http://www.emancipatie.nl/_documenten/vvnl/doc/2006/KaplanSocialistOrigins.pdf ''On the Socialist Origins of International Women's Day''], in «Feminist Studies», 11, 1, 1985, pp. 163-171, articolo relativo alle versioni circolanti sull'origine della data dell'8 marzo.</ref><ref name="Capomazza">Tilde Capomazza, Marisa Ombra, cit., pp. 84-89.</ref><ref>{{cita web|autore=Susanna Nirenstein|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/06/il-giallo-marzo-ma-quella-data.html|titolo=Il giallo '8 marzo', ma quella data è un falso storico|data=6 marzo 1987|accesso=8 marzo 2014|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref><ref>{{cita web|autore=[[Gian Antonio Stella]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/08/Quella_svista_sull_marzo_co_9_040308002.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/08/Quella_svista_sull_marzo_co_9_040308002.shtml|titolo=Quella svista sull'8 marzo|data=8 marzo 2004|accesso=8 marzo 2014|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref>
 
Con la risoluzione 3010 (XXVII) del 18 dicembre [[1972]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://unesdoc.unesco.org/images/0000/000069/006974eb.pdf|titolo=International Women's Year (1975) - Risoluzione 3010 (XXVII) dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata nel 2013|accesso=8 marzo 2014}}<sup>o</sup> incontro planetario del 18 dicembre 1973.</ref>, ricordando i 25 anni trascorsi dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne (svolta a Lake Success, nella [[Contea di Nassau (New York)|Contea di Nassau]], tra il 10 ed il 24 febbraio [[1947]]), l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] proclamò il [[1975]] "''Anno Internazionale delle Donne''". Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "''Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace''" ("''United Nations Decade for Women: Equality, Development and Peace''", 1976-1985), tramite la risoluzione 3520 (XXX)<ref>{{en}}[http://www.un.org/en/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/RES/3520%20%28XXX%29 World conference of the international Women's year], risoluzione 3520 (XXX)</ref>. Il 16 dicembre [[1977]], con la risoluzione 32/142 <ref>{{en}}[http://www.worldlii.org/int/other/UNGARsn/1977/145.pdf Women's Participation in the Strengthening of International Peace and Security and in a Struggle Against Colonialism, Racism, Racial Discrimination, Foreign Aggression and Occupation and All Forms of Foreign Domination &#91;1977&#93; UNGARsn 145; A/RES/32/142 (16 December 1977)]</ref> l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "''Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale''" ("''United Nations Day for Women's Rights and International Peace''") e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.
 
==In Italia==
===La mimosa===
[[File:Acacia dealbata.jpg|thumb|right|La [[Acacia dealbata|mimosa]], simbolo italiano della ''Giornata internazionale della donna'']]
Nel settembre del [[1944]], si creò a [[Roma]] l'[[Unione Donne in Italia|UDI]], Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al [[Partito Comunista Italiano|PCI]], al [[Partito Socialista Italiano|PSI]], al [[Partito d'Azione]], alla [[Sinistra Cristiana]] e alla [[Partito Democratico del Lavoro|Democrazia del Lavoro]] e fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo [[1945]], la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a [[Londra]] veniva approvata e inviata all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] una ''Carta della donna'' contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo [[1946]] fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la [[Acacia dealbata|mimosa]], che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di [[Teresa Noce]],<ref>Teresa Noce, ''Rivoluzionaria professionale'', Edizioni Aurora, 2003 (ristampa)</ref> di [[Rita Montagnana]] e di [[Teresa Mattei]].<ref>Laura Fantone, Ippolita Franciosi, ''(R)Esistenze: il passaggio della staffetta'', Morgana, 2005, p. 34.</ref>
[[File:Manifestazione femminista in Italia del 1977.JPG|thumb|left|Carica di polizia contro un corteo femminista]]
Nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]], anni di guerra fredda e del ministero [[Mario Scelba|Scelba]], distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere ''[[Noi donne]]'', il mensile dell'[[Unione Donne in Italia|Unione Donne Italiane]] (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico».<ref>T. Capomazza, M. Ombra, cit., pp. 93-95.</ref> Nel [[1959]] le senatrici [[Luisa Gallotti Balboni|Luisa Balboni]], comunista, [[Giuseppina Palumbo]] e [[Giuliana Nenni]], socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.
 
Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli [[anni 1970|anni settanta]], in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
 
===Il femminismo===
{{Vedi anche|Femminismo}}
[[File:Manif. Femmin. 1977.JPG|thumb|upright=0.7|Manifestazione femminista italiana del 1977]]
L'8 marzo [[1972]] la giornata della donna a Roma si tenne in piazza [[Campo de' Fiori]]: vi partecipò anche l'attrice statunitense [[Jane Fonda]], che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestavano con cartelli chiedendo la legalizzazione dell'[[aborto]] e la liberazione [[Omosessualità|omosessuale]]. Il [[matrimonio]] venne definito prostituzione legalizzata e circolò un volantino che chiedeva che non fossero lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità. Quelle scritte furono giudicate intollerabili e la polizia, senza lo squillo di tromba previsto, caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti.<ref>Fu ferita alla testa [[Alma Sabatini]], la femminista del gruppo di via Pompeo Magno "Movimento femminista romano"divenuta in seguito famosa per le ''Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana''. T. Capomazza, M. Ombra, cit., pp. 111-115.</ref> In molte città d'Italia sono stati intitolati all'8 marzo strade e giardini.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Tilde Capomazza, Marisa Ombra, ''8 marzo. Una storia lunga un secolo'', Pavona di Albano Laziale, Iacobelli, 2009 ISBN 978-88-6252-042-3
* Mirco Volpedo, ''8 marzo'', Genova, Erga, 2009 ISBN 88-8163-437-6
* Alessandra Gissi, ''Otto marzo. La Giornata internazionale delle donne in Italia'', Roma, Viella, 2010 ISBN 978-88-8334-447-3
 
==Voci correlate==
* [[Giornata internazionale dell'uomo]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:International Women's Day}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|http://www.internationalwomensday.com/|internationalwomensday.com|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.un.org/french/events/women/iwd/|Giornata internazionale della donna|lingua=fr}}
* {{cita web|http://www.un.org/events/women/iwd/2008/history.shtml|Storia ufficiale della Giornata internazionale della donna|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.un.org/womenwatch/daw/cedaw/|Convenzione internazionale per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://books.google.it/books?id=3D9FE-UfYxEC&pg=PA155&lpg=PA155&dq=shirtwaist+strike&source=bl&ots=1eZNrAnDJA&sig=_sd4QbQ0hkPGKMExnOjy4tAAMs4&hl=it&sa=X&ei=vNk4Ubf5OonLtAbKw4GIBw&sqi=2&ved=0CH0Q6AEwCw#v=onepage&q=shirtwaist%20strike&f=false|titolo=Lo sciopero delle camiciaie di New York|lingua=en}}
 
{{Femminismo}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|festività}}
 
[[Categoria:Femminismo]]
[[Categoria:Eventi sociali]]
[[Categoria:Giornate internazionali|Donna]]