Pace di Castelnuovo e Teorema di Bell: differenze tra le pagine

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{{S|meccanica quantistica}}
[[File:Castelnuovo Magra - Castello3.JPG|thumb|upright=1.4|Il [[castello di Castelnuovo Magra]]]]
{{Quote|Ed elli: "Or va; che 'l sol non si ricorca<br />sette volte nel letto che 'l Montone<br />con tutti e quattro i piè cuopre e inforca,<br /><br />che cotesta cortese oppinïone<br />ti fia chiavata in mezzo de la testa<br />con maggior chiovi che d'altrui sermone,<br /><br />se corso di giudicio non s'arresta".|Dante Alighieri, Commedia, Pur.VIII, 133-139}}
 
Il '''teorema di Bell''' afferma, nella forma più immediata, che nessuna [[Fisica teorica|teoria fisica]] [[Principio di località|locale]] e [[Realismo (filosofia)|realistica]] a [[Teoria delle variabili nascoste|variabili nascoste]] può riprodurre le predizioni della [[meccanica quantistica]].
La '''pace di Castelnuovo''' fu siglata nel castello vescovile di [[Castelnuovo Magra]], in [[Val di Magra]], il 6 ottobre del [[1306]], tra i marchesi [[Malaspina]] e il vescovo-conte di [[Diocesi di Luni|Luni]].
 
Elaborato da [[John Stewart Bell]], è considerato un importante contributo a favore della meccanica quantistica, in particolare del suo carattere controintuitivo nel rifiuto del [[Realismo (filosofia)|realismo]] e della [[Principio di località|località]], toccando questioni fondamentali per la filosofia della [[fisica moderna]].
Rogati dal notaro sarzanese ser Giovanni di Parente di Stupio, gli ''Atti della pace di Castelnuovo'' sono conservati, in originale, presso l'Archivio di Stato della [[La Spezia|Spezia]].
 
== Fondamenti ==
I documenti furono rinvenuti fortunosamente nel [[1765]] (IV centenario della nascita di Dante), nel corso di ricerche d'archivio commissionate dall'ultimo [[Malaspina]] del ramo di Terrarossa, che rivendicava alcuni diritti sul feudo di [[Treschietto]]. Essi rappresentano l'unica testimonianza certa della presenza di Dante dell'intero, lungo periodo dell'esilio.
L'articolo del 1964 che espone il teorema è intitolato "''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen''"<ref name="Bell 1964">J. S. Bell, ''[http://www.drchinese.com/David/Bell_Compact.pdf On the Einstein Podolsky Rosen Paradox''], Physics '''1''', 195-200 (1964)</ref><ref>J. S. Bell: On the problem of hidden variables in quantum mechanics, Rev. Mod. Phys. 38 (1966)</ref><ref>J. S. Bell, ''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen'', in J. S. Bell, ''Dicibile e indicibile in meccanica quantistica'', Milano, Adelphi, 2010, pp. 20-30</ref>. Il [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen|paradosso Einstein-Podolsky-Rosen]] (paradosso EPR) è un [[esperimento mentale]] che nel 1935, presumendo valido il realismo locale, ossia le nozioni intuitive che i parametri delle particelle abbiano valori definiti indipendentemente dall'atto di osservazione e che gli effetti fisici abbiano una velocità di propagazione finita, evidenziò il carattere non locale della meccanica quantistica nella sua [[Interpretazione di Copenaghen|interpretazione ortodossa]], ossia il fenomeno dell'[[Entanglement quantistico|entanglement]], giudicandolo incompatibile con la realtà fisica (da cui il paradosso) e concludendo per l'incompletezza della teoria, cioè per la presenza di variabili nascoste.
 
Ampliando l'"esperimento" del paradosso EPR nella versione proposta da [[David Bohm]] e [[Yakir Aharonov]], in particolare inserendo nel calcolo delle probabilità misure di [[spin]] su angolazioni intermedie rispetto alle sole ortogonali, combinando così più variabili, Bell ha dimostrato che la condizione di realismo locale impone alcune restrizioni delle correlazioni statistiche previste dalla meccanica quantistica tra misure su particelle considerate [[Entanglement quantistico|entangled]]<ref>L'analisi di Bell ha permesso anche di evidenziare che le correlazioni previste mantenendo i principi fondamentali della [[fisica classica]], pur inferiori a quelle della meccanica quantistica, sono molto superiori a quanto suggerisca il senso comune e a quanto ritenessero gli stessi autori EPR, ciò che avrebbe costituito in ogni caso un grande rinnovamento.</ref>. Di converso, previsioni in completo accordo con la teoria quantistica implicano la rinuncia ad almeno uno fra [[realismo (filosofia)|realismo]] e [[Principio di località|località]]. Ne consegue che la meccanica quantistica è una teoria intrinsecamente non locale, non potendo contenere variabili nascoste che ne modifichino tale caratteristica, e va quindi accettata come tale, o rifiutata. Il teorema non è in grado di escludere variabili nascoste non locali che conservino il principio di realtà.
[[File:Portrait de Dante.jpg|thumb|Ritratto di Dante <br> [[Sandro Botticelli]]]]
 
== Verifica sperimentale==
Nel trattato il nome di [[Dante Alighieri]] viene più volte citato, tuttavia la presenza in Lunigiana del Sommo Poeta era già attestata dalla profezia astronomica del ''[[Purgatorio - Canto ottavo|canto VIII del Purgatorio]]'' (vv. 133-139) (cfr. [[Livio Galanti]]), mossa per bocca di Corrado Malaspina il Giovane, Marchese di [[Villafranca in Lunigiana]].
Le restrizioni statistiche evidenziate dal teorema, espresse matematicamente da relazioni di [[disuguaglianza]] chiamate '''disuguaglianze di Bell''', permettono, come suggerito dallo stesso Bell, una verifica sperimentale tramite misure della [[Polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]] di fotoni. Gli [[esperimenti sulle disuguaglianze di Bell|esperimenti]], effettuati negli anni ottanta e novanta, avevano indicato con alta probabilità che le disuguaglianze di Bell sono violate. Ulteriori esperimenti effettuati nel corso del 2015 da diversi gruppi indipendenti sono riusciti a soddisfare pienamente le condizioni teoriche previste e a fornire risultati conclusivi<ref> ''Azione inquietante'', Le scienze, Aprile 2019</ref>, fornendo una prova empirica contro il realismo locale e dimostrando che, quelle considerate dal paradosso EPR come "''raccapriccianti azioni a distanza''", sono reali. Questi esperimenti sono ritenuti un'ulteriore prova a favore della meccanica quantistica e dimostrano che il [[principio di località]] deve essere abbandonato, anche nell'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste.
 
I principi della [[relatività speciale]] sono salvati dal [[teorema di non-comunicazione]], che implica che gli osservatori non possono utilizzare gli effetti quantistici per comunicare informazione a velocità superiore a quella della luce.
I documenti attestano che a [[Sarzana]], nell'antica piazza della Calcandola, la prima mattina del 6 ottobre del 1306, Dante ricevette da [[Franceschino Malaspina]], Marchese di [[Mulazzo]], la procura generale valida per concludere, in nome e per conto dell'intero ramo ghibellino dei Malaspina, detto dello Spino Secco, la pace con [[Antonio Nuvolone da Camilla]], vescovo-conte di Luni. Lo storico accordo fu concluso nell'arco della stessa mattinata presso il palazzo vescovile in Castelnuovo Magra e segnò, di fatto, la fine del potere temporale della Chiesa in Lunigiana.
 
Nel preambolo del documento è stata di recente identificata una [[parafrasi]] delle ''Variae'' di [[Cassiodoro]] (Dolcini, 2003), autore non in uso tra i notai e giureconsulti del tempo ma ben presente, invece, nei fondamenti filosofici del ''Paradiso'', dunque nella biblioteca del Sommo Poeta. Tale elemento ha assunto una importanza cruciale, poiché, trattato dagli studiosi come la prima forma compiuta di un pensiero propriamente politico in Dante, ha permesso al Centro Lunigianese di Studi Danteschi di ricostruire l'evoluzione delle idee che portarono allo sviluppo della filosofia di Pace Universale formalizzata nel trattato maturo della ''[[Monarchia]]''<ref>{{Cita libro|autore = Mirco Manuguerra|titolo = Lunigiana Dantesca|anno = 2006|editore = Centro Lunigianese di Studi Danteschi|città = La Spezia}}</ref>.
 
I due documenti sono leggibili in "Gli antichi archivi degli Uffici del Registro nella Liguria sud orientale" - ed. Cassa Di Risparmio della Spezia (1983), nella traduzione italiana di Amerigo Grassi
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro| Mirco |Manuguerra| titolo=Lunigiana dantesca| editore=CLSD| anno=2006 }}
* {{cita libro| Claudio |Palandrani| titolo=Dante, i Malaspina e la Lunigiana| editore=| anno=2005 }}
* {{cita libro| Carlo |Dolcini| titolo=Qualcosa di nuovo su Dante: sue tesi politiche nel 1306| editore=in “Pensiero Politico Medievale”, n. 1, (pp. 19-25)| anno=2003 }}
* {{cita libro| Livio |Galanti| titolo=Il soggiorno di Dante in Lunigiana| editore=| anno=1985 }}
 
== Voci correlate ==
* [[Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell]]
* [[Museo dantesco lunigianese]]
* [[Entanglement quantistico]]
* [[Informatica quantistica]]
* [[Misticismo quantico]]
* [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen]]
* [[Principio di località]]
* [[Teoria delle variabili nascoste]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.pv.infn.it/~nicrosi/paradosso/home.htm|Paradosso EPR e teorema di Bell}}
* {{cita web|http://xoomer.virgilio.it/paaccom/Teorema_Bell.htm|Il teorema di Bell}}
* {{SEP||Bell's Theorem|[[Abner Shimony]]}}
* {{Cita video|cognome=Marco Coletti|data=2016-04-07|titolo=Teorema di Bell - Teorie delle Variabili Nascoste|accesso=2018-01-19|url=https://www.youtube.com/watch?v=FIxaRJmYdV8&feature=youtu.be}}
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