Statua della Libertà e Teorema di Bell: differenze tra le pagine

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{{S|meccanica quantistica}}
{{nota disambigua}}
{{Coord|40.687|-74.045|type:landmark|display=title}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Statua della Libertà
|nomeInglese = Statue of Liberty
|immagine = Liberty-statue-from-below.jpg
|anno = 1984
|tipologia = Culturali
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|criterio = (i) (vi)
|link = 307
}}
 
Il '''teorema di Bell''' afferma, nella forma più immediata, che nessuna [[Fisica teorica|teoria fisica]] [[Principio di località|locale]] e [[Realismo (filosofia)|realistica]] a [[Teoria delle variabili nascoste|variabili nascoste]] può riprodurre le predizioni della [[meccanica quantistica]].
La '''Statua della Libertà''' (''Statue of Liberty''), inaugurata nel 1886, è un [[monumento]] simbolo di [[New York]] e degli interi [[Stati Uniti d'America]], uno dei monumenti più importanti e conosciuti al mondo.
 
Elaborato da [[John Stewart Bell]], è considerato un importante contributo a favore della meccanica quantistica, in particolare del suo carattere controintuitivo nel rifiuto del [[Realismo (filosofia)|realismo]] e della [[Principio di località|località]], toccando questioni fondamentali per la filosofia della [[fisica moderna]].
Svetta all'entrata del [[porto (struttura)|porto]] sul [[fiume]] [[Hudson]] al centro della baia di [[Manhattan]], sulla rocciosa [[Liberty Island]]. Il nome dell'opera è ''La Libertà che illumina il mondo'' (''Liberty Enlightening the World'' in inglese, ''La Liberté éclairant le monde'' in francese).
 
== Fondamenti ==
Fu progettata dal francese [[Auguste Bartholdi| Frédéric Auguste Bartholdi]]; la statua è costituita da una struttura reticolare interna in [[acciaio]] e all'esterno rivestita da 300 fogli di [[rame]] sagomati e rivettati insieme, poggia su un basamento [[granito|granitico]] grigio-rosa che si è a lungo pensato fosse di provenienza [[Sardegna|sarda]],<ref>{{Cita web|url=http://www.osservatoriodistretti.org/node/324/dati-qualitativi|titolo= Distretto Industriale del granito della Gallura | sito=Osservatorio Nazionale dei Distretti Italiani|accesso=12 luglio 2015}}</ref> benché recenti ricerche abbiano smentito la provenienza della roccia dall'isola della Maddalena e l'abbiano ricondotta alla cava di Stony Creecy nel Connecticut.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2005/01/23/SGGPO_SGG02.html?ref=search|titolo=Peccato, quel granito non è maddalenino |data=23 gennaio 2005|autore=Barbara Calanca}}</ref>
L'articolo del 1964 che espone il teorema è intitolato "''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen''"<ref name="Bell 1964">J. S. Bell, ''[http://www.drchinese.com/David/Bell_Compact.pdf On the Einstein Podolsky Rosen Paradox''], Physics '''1''', 195-200 (1964)</ref><ref>J. S. Bell: On the problem of hidden variables in quantum mechanics, Rev. Mod. Phys. 38 (1966)</ref><ref>J. S. Bell, ''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen'', in J. S. Bell, ''Dicibile e indicibile in meccanica quantistica'', Milano, Adelphi, 2010, pp. 20-30</ref>. Il [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen|paradosso Einstein-Podolsky-Rosen]] (paradosso EPR) è un [[esperimento mentale]] che nel 1935, presumendo valido il realismo locale, ossia le nozioni intuitive che i parametri delle particelle abbiano valori definiti indipendentemente dall'atto di osservazione e che gli effetti fisici abbiano una velocità di propagazione finita, evidenziò il carattere non locale della meccanica quantistica nella sua [[Interpretazione di Copenaghen|interpretazione ortodossa]], ossia il fenomeno dell'[[Entanglement quantistico|entanglement]], giudicandolo incompatibile con la realtà fisica (da cui il paradosso) e concludendo per l'incompletezza della teoria, cioè per la presenza di variabili nascoste.
 
Ampliando l'"esperimento" del paradosso EPR nella versione proposta da [[David Bohm]] e [[Yakir Aharonov]], in particolare inserendo nel calcolo delle probabilità misure di [[spin]] su angolazioni intermedie rispetto alle sole ortogonali, combinando così più variabili, Bell ha dimostrato che la condizione di realismo locale impone alcune restrizioni delle correlazioni statistiche previste dalla meccanica quantistica tra misure su particelle considerate [[Entanglement quantistico|entangled]]<ref>L'analisi di Bell ha permesso anche di evidenziare che le correlazioni previste mantenendo i principi fondamentali della [[fisica classica]], pur inferiori a quelle della meccanica quantistica, sono molto superiori a quanto suggerisca il senso comune e a quanto ritenessero gli stessi autori EPR, ciò che avrebbe costituito in ogni caso un grande rinnovamento.</ref>. Di converso, previsioni in completo accordo con la teoria quantistica implicano la rinuncia ad almeno uno fra [[realismo (filosofia)|realismo]] e [[Principio di località|località]]. Ne consegue che la meccanica quantistica è una teoria intrinsecamente non locale, non potendo contenere variabili nascoste che ne modifichino tale caratteristica, e va quindi accettata come tale, o rifiutata. Il teorema non è in grado di escludere variabili nascoste non locali che conservino il principio di realtà.
Con i suoi 93 metri d'altezza (incluso in basamento), che dominano l'intera baia di Manhattan a New York, essa risulta perfettamente visibile fino a 40 chilometri di distanza. Raffigura una donna che indossa una lunga [[toga]] e sorregge fieramente nella mano destra una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra tiene un libro recante la data del giorno dell'[[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|Indipendenza americana]] (il 4 luglio [[1776]]); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una [[corona (copricapo)|corona]], le cui sette punte rappresentano i [[sette mari]] o i [[Continenti|sette continenti]].
 
== Verifica sperimentale==
La statua, che prende a sua volta ispirazione da diversi modelli storici come la dea egizia [[Iside]],<ref name="Ballerini">Selene Ballerini, ''I 7 veli di Iside'', Akkuaria, 2004, pp. 62-63.</ref> o altre figure come l'assiro-babilonese [[Semiramide]],<ref name="Ballerini" /> rappresenta la [[dea Ragione]], la cui torcia simboleggia il sapere [[massoneria|massonico]].<ref>Sandro Bassetti, ''Ludovico Negroni: Un carbonaro di Orvieto da Cortona a Sapri'', Lampi di stampa, 2009, p. 32.</ref>
Le restrizioni statistiche evidenziate dal teorema, espresse matematicamente da relazioni di [[disuguaglianza]] chiamate '''disuguaglianze di Bell''', permettono, come suggerito dallo stesso Bell, una verifica sperimentale tramite misure della [[Polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]] di fotoni. Gli [[esperimenti sulle disuguaglianze di Bell|esperimenti]], effettuati negli anni ottanta e novanta, avevano indicato con alta probabilità che le disuguaglianze di Bell sono violate. Ulteriori esperimenti effettuati nel corso del 2015 da diversi gruppi indipendenti sono riusciti a soddisfare pienamente le condizioni teoriche previste e a fornire risultati conclusivi<ref> ''Azione inquietante'', Le scienze, Aprile 2019</ref>, fornendo una prova empirica contro il realismo locale e dimostrando che, quelle considerate dal paradosso EPR come "''raccapriccianti azioni a distanza''", sono reali. Questi esperimenti sono ritenuti un'ulteriore prova a favore della meccanica quantistica e dimostrano che il [[principio di località]] deve essere abbandonato, anche nell'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste.
 
I principi della [[relatività speciale]] sono salvati dal [[teorema di non-comunicazione]], che implica che gli osservatori non possono utilizzare gli effetti quantistici per comunicare informazione a velocità superiore a quella della luce.
== Origine ==
Nel [[1865]], in una conversazione a casa propria a [[Versailles]], l'intellettuale [[Édouard René de Laboulaye|Edouard Laboulaye]], ardente sostenitore dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] nella [[Guerra di secessione americana]], disse: «Se un monumento deve sorgere negli Stati Uniti come un ricordo della loro indipendenza, devo credere che sia naturale realizzarlo con sforzi comuni - un lavoro comune delle nostre due nazioni "Francia e America"».<ref name=Harris7-9>{{Cita|Harris|pp. 7-9}}</ref> Il commento di Laboulaye non era evidentemente una proposta, ma ispirò un giovane scultore, il francese [[Frédéric Auguste Bartholdi]], che era presente al pranzo.<ref name=Harris7-9/>
[[File:Currier and Ives Liberty2 courtesy version.jpg|thumb|right|Stampa in [[cromolitografia]] realizzata un anno prima che la statua venisse eretta: in questa immagine la statua è rivolta a sud mentre nella realtà è rivolta ad est]]
 
A causa del regime repressivo di [[Napoleone III]], Bartholdi non intraprese alcuna azione in merito, salvo il parlarne con Laboulaye. Invece egli contattò [[Isma'il Pascià]], [[Chedivè|Khedivè]] d'[[Egitto]], per progettare un grande [[faro]] in forma di una popolana egiziana ''fellah'' (contadina), vestita e portante in alto una torcia, all'ingresso settentrionale del [[canale di Suez]] a [[Porto Said]]. Schizzi e modelli della proposta vennero approntati, sebbene il faro non sia poi mai stato realizzato. Vi era un precedente classico, per questa proposta di Suez: il [[Colosso di Rodi]]: un'antica statua in [[bronzo]] rappresentante il Dio Sole [[Helios]]. Si ritiene che questa statua sia stata alta oltre 30 m, posta all'ingresso del porto di [[Rodi]].
 
Il sole apparteneva tra l'altro al simbolismo della [[massoneria]], di cui Bartholdi era un membro, ed è rinvenibile nella statua come ad esempio nei raggi che partono dalla testa.<ref>[[Corrado Augias]], ''I segreti di New York'', cap. 1, Mondadori, 2010.</ref>
 
== Realizzazione e trasporto ==
Consultata la fonderia francese di Gaget, Gauthier & Co., Bartholdi concluse che sarebbe stato conveniente realizzare il rivestimento della statua in fogli di rame battuto con la tecnica [[Sbalzo (arte)|a sbalzo]].<ref>{{Cita|Khan|pp. 118, 1125}}</ref> Uno dei vantaggi, nell'utilizzare tale tecnica era quello di alleggerire in modo enorme il peso della statua, ottenendo un peso per unità di volume incredibilmente basso, soprattutto per i metalli costosi, (il rame non doveva superare lo spessore di 2,4&nbsp;mm).
A seguito di tali considerazioni si decise per un'altezza dell'opera pari a 46&nbsp;m, doppia di quella della statua italiana del [[Colosso di San Carlo Borromeo]] (detto anche ''San Carlone'') e del [[Germania|tedesco]] ''[[Hermannsdenkmal]]'' di [[Detmold]], dedicato al condottiero dei [[Cherusci|Germani Cherusci]] [[Arminio]], realizzati con la medesima tecnica.<ref>{{Cita|Harris|p. 26}}</ref>
 
Bartholdi si interessò al progetto in proposito uno dei suoi ex insegnanti, l'architetto francese [[Eugène Viollet-le-Duc]], il quale progettò per la statua un sostegno in mattoni, al quale il rivestimento sarebbe stato ancorato.<ref>{{Cita|Khan|p. 120}}</ref> Tuttavia Le Duc morì subito dopo senza lasciare istruzioni su come connettere sostegno e rivestimento.<ref>{{Cita|Khan|pp. 136-137}}</ref> La realizzazione del sostegno venne quindi affidata a [[Gustave Eiffel]] (il creatore dell'[[Torre Eiffel|omonima torre]]), che abbandonò l'idea della struttura in mattoni, optando per una a [[colonna|colonne]], e [[trave|travi]] a [[struttura reticolare]].
 
Eiffel decise di non utilizzare una connessione rigida del rivestimento in rame alla struttura di sostegno in acciaio, che avrebbe indotto tensioni nel rivestimento, ad effetto delle dilatazioni termiche differenti tra parte esterna, fortemente riscaldata nelle estati, raffreddata negli inverni, e la parte interna a diversa temperatura ed enormemente più rigida, oltre che per effetto dei differenti coefficienti di dilatazione.
Tali tensioni avrebbero reso problematico qualsiasi vincolo ristretto.
Per consentire alle parti di rivestimento piccoli spostamenti relativi, previde un collegamento più labile, elastico, di tali parti alla struttura, realizzato mediante una serie di nastri metallici [[rivetto|rivettati]], che pur assicurando un buon sostegno del rivestimento mediante le cosiddette "selle", ne permettessero in maniera apprezzabile piccoli spostamenti.
Data la forma complessa del rivestimento ogni singola sella di connessione alla struttura di sostegno dovette essere foggiata singolarmente con un minuzioso lavoro artigianale.<ref>{{Cita|Khan|pp. 139-143}}</ref> Per prevenire la corrosione [[galvani]]ca dovuta al contatto di metalli diversi, Eiffel isolò il rivestimento con [[asbesto|amianto]] impregnato di [[gommalacca]].<ref>{{Cita|Harris|p. 30}}</ref> Il cambiamento nella struttura del materiale dalla muratura al metallo permise a Bartholdi di modificare i suoi piani per l'assemblaggio della statua: egli pensava inizialmente di installare in posto il rivestimento non appena la struttura in mattoni fosse stata pronta, decise invece di far costruire la Statua in Francia, struttura e rivestimento, in un apposito cantiere, quindi smontarla per il trasporto negli Stati Uniti, e riassemblarla nel luogo definivo a Bedloe's Island (oggi Liberty Island).<ref>{{Cita|Khan|p. 144}}</ref>
 
Il progetto di Eiffel rese la statua uno dei primi esempi di costruzione a [[facciata continua]] (''Mur-rideau'' in [[lingua francese|francese]]), nella quale la struttura non è autoportante ma è sostenuta da un'altra che sta all'interno. Egli incluse due scale a chiocciola interne per rendere più facile l'accesso ai visitatori che potevano così recarsi sul punto di osservazione nella corona.<ref>{{Cita|Harris|p. 33}}</ref> L'accesso invece alla piattaforma che circondava la torcia venne previsto, ma lo spazio limitato intorno al braccio consentì la costruzione di una sola stretta scala, lunga 12 m.<ref>{{Cita|Harris|p. 32}}</ref> Man mano che la struttura cresceva, Eiffel e Bartholdi coordinavano il loro lavoro accuratamente in modo che i segmenti del rivestimento si adattassero perfettamente alla struttura di sostegno.<ref>{{Cita|Harris|p. 34}}</ref>
 
La statua fu donata dai [[francesi]] agli [[Stati Uniti d'America]] in 1883 casse trasportate a New York per mezzo di una piccola nave (che dovette effettuare numerosi viaggi) e ivi assemblata, in segno di amicizia tra i due popoli e in commemorazione della [[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|dichiarazione d'Indipendenza]] di un secolo prima ([[1776]]). La statua venne trasportata via mare, naturalmente senza basamento. In mancanza di fondi per costruire quest'ultimo (oltre un milione di dollari dell'epoca) il New York Times lanciò una sottoscrizione pubblica. La gente rispose prontamente e la somma necessaria all'inizio dei lavori fu depositata in pochi giorni.
 
La prima pietra della statua della Libertà viene posata su Bedloe's Island, a New York il 5 agosto [[1884]], fu completata entro il [[1885]] e inaugurata il 28 ottobre [[1886]], dieci anni dopo la ricorrenza per la quale era stata progettata. Nel [[1886]], durante l'inaugurazione, furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co.
 
Nel corso delle celebrazioni per l'inaugurazione, si formò spontaneamente la prima ''[[ticker-tape parade]]'', evento divenuto tipico della cultura statunitense e legato particolarmente alla città di New York. Nel [[1924]] la statua divenne [[Monumento nazionale (Stati Uniti)|monumento nazionale]] insieme all'isola sulla quale è posta. Sul piedistallo vi è inciso un [[sonetto]] intitolato ''The New Colossus'', scritto dalla [[Poeta|poetessa]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Emma Lazarus]], fatto che fu enfatizzato dalla stampa al fine di completare la raccolta dei fondi per finanziare il completamento dell'opera:
 
{{Citazione|''Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa - grida essa [la statua] con le silenti labbra - Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.''}}
 
Il sonetto non fu ispirato alla Lazarus dal concetto di libertà, ma dalla sua presa di coscienza, in seguito ad una sua visita coinvolgente nei miseri quartieri di quarantena degli immigrati, in attesa nel porto di New York.
 
[[File:Torcia originale.JPG|thumb|destra|La vecchia torcia della Statua della Libertà situata all'ingresso del basamento che porta al museo e al piedistallo. La torcia originale venne sostituita con l'attuale nel [[1986]], in occasione del 100º anniversario del monumento.]]
 
La pubblicazione del sonetto fu l'occasione della ripresa della raccolta dei fondi necessari al completamento ([[crowdfunding]]), che si era arenata.
 
== Ispirazione del progetto e modello ==
Pare che le forme generali della statua, opera di [[Frédéric Auguste Bartholdi]], siano state ispirate, tra gli altri modelli di derivazione [[illuminismo|illuministico]]-[[massoneria|massonica]],<ref>Marcello Fagiolo, ''Architettura e massoneria: l'esoterismo della costruzione'', Gangemi, 2007, p. 169.</ref> anche dalla statua della ''[[Libertà della Poesia]]'', presente sul monumento funebre di [[Giovanni Battista Niccolini]] nella [[basilica di Santa Croce]] a [[Firenze]], ad opera dello [[scultore]] [[Pio Fedi]]; il volto della statua ebbe probabilmente come modello quello della madre di Bartholdi anche se altre fonti (l'autrice [[Elizabeth Mitchell]],<ref>{{Cita web|url=http://elizabethmitchell.info/general/what-they-are-saying-about-libertys-torch/|titolo= What they are saying about LIBERTY’S TORCH | sito= elizabeth mitchell|accesso=07 luglio 2016}}</ref> ipotizzano che che Bartholdi si sarebbe ispirato al fratello malato che spesso aveva lo sguardo perso nel vuoto.
 
La statua della Libertà presenta inoltre una notevole somiglianza con un'opera marmorea di [[Camillo Pacetti]], collocata a sinistra sulla balconata sovrastante il portale maggiore del [[Duomo di Milano]]: la scultura di Pacetti si intitola ''La Legge Nuova'' e fu collocata, dove ancora oggi si trova, nel [[1810]].<ref>Marco Dell'Acqua, Giuliano Pavone, ''101 perché sulla storia di Milano'', cap. 30, Newton Compton Editori, 2015.</ref>
 
Secondo Will Gompertz, direttore per sette anni della Tate Gallery nonché personaggio inserito tra i cinquanta intellettuali più creativi del mondo dalla rivista newyorkese ''Creativity'', il dipinto di [[Eugène Delacroix]] ''La Libertà che guida il popolo'', ora esposto al [[Louvre]], avrebbe fornito un'ulteriore ispirazione da cui è nata la Statua della Libertà: il personaggio principale è una donna impetuosa che impersona la libertà.
 
Il primo modello della statua, in scala ridotta (11,50 m), fu costruito nel [[1870]]. Si trova a Parigi, vicino al ponte Grenelle, sull'[[Île aux Cygnes (Parigi)|Île aux Cygnes]], un'isola sulla [[Senna]], nelle vicinanze del vecchio laboratorio di Bartholdi. Donato alla città il 15 novembre [[1889]], guarda verso l'[[Oceano Atlantico]], verso la sua "sorella maggiore" nel porto di New York, eretta tre anni prima. Prima di diventare il simbolo della città, la statua, tra la fine dell'[[Ottocento]] e i primi del [[Novecento]], fungeva da faro. Fu anche il primo faro ad elettricità, visibile in un raggio di circa 40&nbsp;km.
 
== Modifiche e limiti di accesso ==
L'accesso al pubblico al balcone che circonda la torcia è stato chiuso per ragioni di sicurezza nel [[1916]]. Nel [[1984]] la statua venne chiusa al pubblico per due anni e ristrutturata in occasione del 100º anniversario e la sua torcia originale, ormai vecchia e corrosa venne sostituita da una nuova placcata in oro a 24 carati, in seguito la vecchia torcia venne anch'essa restaurata ed esposta nell'entrata principale del basamento. La cerimonia di riapertura della statua fu il 4 luglio [[1986]] (giorno ricorrente alle celebrazioni dell'[[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|Indipendenza americana]]) e in tale occasione vi fu la presenza dell'allora [[Presidente degli Stati Uniti d'America]], [[Ronald Reagan]] . A seguito degli [[attentati dell'11 settembre 2001]], la statua e [[Liberty Island]] sono state immediatamente chiuse al pubblico. L'isola e l'accesso al basamento sono stati riaperti solo agli inizi di dicembre [[2001]] in occasione del periodo pre natalizio, mentre l'accesso al piedistallo e alla corona della statua sono rimasti chiusi.
 
Il piedistallo venne riaperto ufficialmente il 3 agosto del [[2004]], su approvazione dell'amministrazione di [[George W. Bush]]. Il 17 maggio [[2009]], il presidente [[Barack Obama]] e il segretario degli Interni, Ken Salazar, annunciarono che come "dono speciale" per l'America, la statua sarebbe stata riaperta al pubblico a partire dal 4 luglio (giorno di indipendenza americana), ma con un afflusso quotidiano limitato, e prenotando online con largo anticipo il biglietto direttamente sul sito ufficiale ''"Statue of Liberty Cruises.com"'' o direttamente alle biglietterie dei moli di Battery Park a [[New York]] o Liberty Harbor a [[Jersey City]]. La statua, compreso il piedistallo e l'accesso fino alla corona, sono stati nuovamente chiusi il 29 ottobre [[2011]] (il giorno dopo le celebrazioni per 125 ° anniversario della statua), per l'installazione di nuovi ascensori e della nuova struttura della scala a chiocciola interna. Anche se la Statua della Libertà è rimasta chiusa al pubblico, [[Liberty Island]] ed il museo all'interno del basamento sono rimasti comunque aperti.
 
Ad un anno esatto dalla chiusura per restauri e l'installazione di una nuova e sofisticata scala mobile all'interno a partire dal 28 ottobre [[2012]], l'accesso completo ma pur sempre "limitato" alla statua dal piedistallo fino alla corona è stato nuovamente riaperto al pubblico. Tale annuncio è stato fatto ufficialmente da [[David Luchsinger]], il sovrintendente di Ellis Island.<ref>{{Cita news
|url = http://it.notizie.yahoo.com/statua-della-libert%C3%A0-riapre-al-pubblico-il-28-214816437.html
|titolo = Statua della Libertà riapre al pubblico il 28 ottobre
|pubblicazione = Yahoo! Notizie
|editore = LaPresse
|data = 12 settembre 2012
|accesso = 30 maggio 2014
}}</ref>
 
A causa del blocco del congresso americano, causato dalla bocciatura da parte del partito repubblicano al pacchetto della riforma "Obamacare", dal 1º ottobre al 13 ottobre [[2013]], tutti i parchi nazionali e quindi federali inclusa [[Liberty Island]] sono stati chiusi al pubblico, scatenando diverse polemiche. In seguito l'amministrazione Obama ha raggiunto un accordo con tutti gli Stati coinvolti, incluso quello di New York, per riaprire i propri parchi nazionali a spese degli stessi Stati, con previsto rimborso da parte della amministrazione dei parchi alla risoluzione del blocco, risoluzione che si è avuta ufficialmente il 17 ottobre [[2013]].
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:La Statua della Libertà vista dal retro..JPG|La Statua della Libertà vista dal retro.
File:Scala a chiocciola nella Statua..JPG| La nuova scala a chiocciola situata all'interno della Statua della Libertà. Essa è composta da 356 scalini che consentono l'accesso fino alla corona.
File:Corona (SX).JPG|La parte interna dal lato sinistro nella corona della Statua della Libertà.
File:Corona (DX).JPG|La parte interna dal lato destro nella corona della Statua della Libertà, dove è possibile vedere parte del braccio che sorregge la torcia.
File:Faccia Statua.JPG|La struttura in rame del volto della Statua della Libertà vista dall'interno.
File:Nancy Reagan reopens Statue of Liberty 1986.jpg|La First Lady [[Nancy Reagan]] e il marito Presidente degli Stati Uniti [[Ronald Reagan]] il 4 luglio [[1986]] in cima alla corona della Statua della Libertà, in occasione della riapertura e cerimonia del 100º anniversario del monumento.
</gallery>
 
== Nella cultura di massa ==
La Statua della Libertà è uno dei monumenti e simboli più celebri e in oltre 125 anni d'esistenza è apparsa in tante di opere di ogni genere, soprattutto cinematografiche e videoludiche.<ref>{{YouTube|autore = WatchMojo.com|titolo = Top 10 Film Appearances of The Statue of Liberty |id=EhpIRDIW3-Q|accesso = 30 maggio 2104|data = 27 ottobre 2010|lingua = en}}</ref>
* Nel film i ''[[Sabotatori]]'' del [[1942]] diretto da [[Alfred Hitchcock]], i due protagonisti inseguono il vero sabotatore; trasportati da una carovana carica di artisti da circo arrivano in una città del sale disabitata e, successivamente, a una festa di beneficenza in una ricca casa di New York, per giungere infine in cima alla torcia alla Statua della Libertà. Nonostante gli sforzi del protagonista, il colpevole farà un salto nel vuoto dalla stessa torcia, ma almeno Barry riuscirà a provare la sua innocenza.
* Nel film, ''[[Il pianeta delle scimmie (film 1968)|Il pianeta delle scimmie]]'' del [[1968]], diretto da [[Franklin J. Schaffner]] e tratto dall'omonimo romanzo di [[Pierre Boulle]], i ruderi della Statua sono situati in riva al mare e vengono scoperti dal protagonista George Taylor, interpretato da [[Charlton Heston]].
* Nella storica pellicola de il ''[[Il padrino (film)|Padrino]]'' del [[1972]] tratta dall'omonimo romanzo di [[Mario Puzo]] e diretto da [[Francis Ford Coppola]], la Statua è visibile di schiena e in lontanza direttamente dai campi paludosi che vi erano fino al [[1976]] nella periferia di [[Jersey City]], nel [[New Jersey]], nella scena in cui il caporegime della Famiglia Corleone [[Peter Clemenza]] e il suo soldato fidato [[Rocco Lampone]] uccidono il traditore [[Paulie Gatto]] (le scene sono state girate nel 1971 e quindi precedentemente alla costruzione e apertura del parco "Liberty State Park" nel [[1976]]).
* Nel [[Il padrino - Parte II|secondo capitolo]] cinematografico della saga, la statua appare in primo piano nelle scene ad inizio del film, quando il giovane [[Vito Corleone]] arriva a [[New York]] nel [[1901]] con la nave d'immigrati dall'[[Italia]], venendo messo poi in quarantena ad [[Ellis Island]]. Poiché il film fu girato nel 1973 ma le sequenze dell'arrivo di Vito in America sono ambientate nel 1901, la Statua della Libertà nel film appare già di colore verde acqua. In realtà nei primi anni del 1900 era di color nativo [[bronzo]] e divenne color verde acqua in seguito alle piogge e soprattutto a causa dell'effetto di [[ossidazione]], dovuto principalmente alla convivenza di posizione con acque del [[Hudson|Fiume Hudson]].
* Nel film ''[[Splash - Una sirena a Manhattan]]'' del [[1984]] di [[Ron Howard]] la sirena Madison, tramite il portafoglio perso da Alan, rintraccia il suo indirizzo e si dirige, via acqua, verso [[Manhattan]]. Approda a [[Liberty Island]] ai piedi della Statua della Libertà, nuda, in mezzo ai turisti, creando scalpore. La polizia telefona ad Alan, che accorre. La ragazza non sa parlare, ma dimostra palesemente la sua gioia nell'averlo ritrovato. Alan è in estasi. Comincia a trascurare il suo lavoro, pensa solo all'amore. Lei si rivela piena di risorse: in un solo pomeriggio, guardando la tv ai grandi magazzini, impara l'inglese.
* Nel film ''[[Superman IV]]'' del [[1987]] di [[Sidney J. Furie]], il pericoloso Uomo nucleare ([[Mark Pillow]]) solleva l'intera Statua della Libertà e cercherà di farla precipitare nel centro della città di [[New York]]. Verrà fermato dallo stesso Superman, che salverà la stessa Statua e la riposizionerà sul proprio piedistallo a Liberty Island.
* In ''[[Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II]]'' del [[1989]] di [[Ivan Reitman]] i protagonisti usano una melma particolare all'interno del monumento, rendendo così viva e in grado di muoversi la stessa Statua della Libertà, in modo che la sua stessa torcia possa accendersi e con il cosiddetto "fuoco della libertà" sconfiggere il pericoloso fantasma ottocentesco Vigo.
* Nel film ''[[Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York]]'' del [[1992]] di [[Chris Columbus]]. Il piccolo protagonista Kevin visita [[New York]] e una volta arrivato a Battery Park osserverà in lontananza con il binocolo la Statua della Libertà.
* In ''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' del [[1997]] diretto da [[James Cameron]], la statua è visibile nel finale, quando i pochi sopravvissuti alla tragedia tra cui la protagonista Rose Dawson (interpretata da [[Kate Winslet]] ), arrivano in America e passano dal porto sul fiume [[Hudson]].
* Nel cinecomic del [[2000]] '' [[X-Men (film)|X-Men]]'' diretto da [[Bryan Singer]], basato sui mutanti della [[Marvel Comics]], [[Magneto]] decide di intrappolare [[Rogue (personaggio)|Rogue]] in una macchina d'energia situata nel punto più alto del monumento, ovvero la torcia, decidendo di sfruttare il potere mutante della ragazza per dare energia alla macchina stessa, in modo di mutare il [[DNA]] degli esseri umani presenti quella sera, alla conferenza internazionale dei diritti umanitari, presso il palazzo di vetro delle [[ONU|Nazioni unite]] . Sempre nella pellicola della [[20th Century Fox]] : [[Sabretooth]] e [[Wolverine]] ingaggiano anche un pericoloso scontro situato sorpra la corona della Statua.
* In ''[[Men in Black II]]'' del [[2002]], K con un congegno attiva un gigantesco neuralizzatore nella statua della libertà che colpisce tutta la città.
* Nel film ''[[A.I. - Intelligenza artificiale]]'' diretto da [[Steven Spielberg]] uscito nel [[2001]] e ambientato nel 2125, la parte del braccio della statua che sorregge la torcia è visibile nei resti di una [[New York]] abbandonata e completamente allagata, causa effetto serra e dall'innalzamento degli oceani.
* Nel film del [[2004]] ''[[The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo]]'' diretto da [[Roland Emmerich]], [[Liberty Island]] viene sommersa dalle onde dell'oceano, a causa al distacco di una porzione immensa di banchisa dall'Antartide, pari alla superficie del [[Rhode Island]].
* Nel [[monster movie]] del [[2008]] ''[[Cloverfield]]'', diretto da [[Matt Reeves]] e co-prodotto da [[J.J. Abrams]] . Parte della città rimane al buio e ne segue una forte esplosione. Successivamente i ragazzi protagonisti escono dall'appartamento e vedono la testa della Statua della Libertà scagliata in strada di fronte ad essi.
* Nel [[videogioco]] ''[[Grand Theft Auto IV]]'' uscito nel [[2008]], la città di [[Liberty City]] è una fedele caricatura della reale [[New York]] e vi è l'isola ''Happiness Island'' (caricatura di Liberty Island) e vi è la ''Statua della Felicità'' , che a differenza dell'originale ha il volto della ex- [[First Lady]] [[Hillary Clinton]] e sorregge in mano un bicchiere, invece della classica torcia. Sotto la storica dicitura 4 luglio [[1776]] presente nel libro, la Statua della Felicità riporta anche il seguente discorso: «Send us your brightest , your sharpest , your most intelligent. Yearning to breathe free and submit to our authority; Watch us trick them into wiping rich people's asses , While we convince them it's a land of opportunity», una presa sarcastica del [[sonetto]] ''"The New Colossus"'' , scritto dalla [[Poeta|poetessa]] [[Emma Lazarus]] e riportato nella realtà in una lapide incisa sul piedistallo della Statua della Libertà. È inoltre possibile raggiungere l'interno della statua, in cui si trova un cuore pulsante sospeso da catene, il "cuore della città".
* Nel videogioco arcade ''[[Chelnov]]'', il protagonista omonimo e il boss finale si affrontano sulla Statua della Libertà.
* Nella serie televisiva ''[[I Soprano]]'' prodotta da [[HBO]] dal [[1999]] al [[2007]] ambientata negli anni novanta a [[Bellville]] nel [[New Jersey]], la Statua della Libertà appare sempre nella sigla d'apertura e viene vista di schiena nelle sequenze che vedono il protagonista Tony Soprano tornare a casa dopo essere passato nei pressi del [[Aeroporto Internazionale di Newark-Liberty]]. Sempre nell'omonima serie televisiva, la Statua della Libertà appare vista sempre dal retro nella scena iniziale del penultimo episodio della sesta stagione, dove: [[Christopher Moltisanti]] e [[Tony Soprano]] si trovano in riunione con il capo della famiglia mafiosa newyorkese dei Lupertazzi [[Phil Leotardo]] e suoi due capiregime, presso il parco di "''Liberty State Park''" a [[Jersey City]].
* Nella serie televisiva ''[[True Blood]]'' prodotta da [[HBO]] dal [[2008]] al [[2014]], il vampiro [[Eric Northman]] posside nell'ufficio del suo night club "Fangtasia" , un riquadro con all'interno un dipinto che raffigura l'ex-presidente degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] : [[George W.Bush]] mordere il collo della Statua della Libertà, con dei canini da vampiro. Nelle stagioni successive in seguito all'elezione a Presidente degli [[Stati Uniti d'America]] di [[Barack Obama]] nel [[2009]], lo stesso dipinto è presente nello studio di Northman, ma con raffigurato l'attuale presidente statunitense.
* Nel videogioco ''[[Assassin's Creed: Unity]]'' ambientato a [[Parigi]] in [[Francia]] durante la [[Rivoluzione francese]], la Statua della Libertà appare in fase di costruzione situata in una piazza della città non molto distante dalla [[Tour Eiffel]].
* Nel videogioco ''[[Deus Ex]]'' ambientato nel 2052, il livello della prima missione si svolge in [[Liberty Island]] e si può vedere la Statua della Libertà decapitata a causa di un attacco terroristico. Proseguendo nella Missione si ritroverà la testa ai piedi della stessa Statua.
*Nella serie TV Fringe la statua viene ripresa più volte lungo il corso della serie, in particolare durante la fuga della protagonista, l'agente Olivia Dunham dalla prigione di Liberty Island nel mondo alternativo dove addirittura la statua stessa sarebbe stata realizzata in oro e non in rame come l'originale.
* In un fumetto della rivista "Topolino", s'immagina che anche [[Paperopoli]] per emulare New York, innalzi una propria Statua della Libertà nello stesso anno della "consorella"; un secolo dopo, Zio Paperone si offrirà di restaurare la statua a sue spese, ed essendo l'unico finanziatore, la modificherà a sua immagine e somiglianza.
 
* Nella serie televisiva [[The Man in the High Castle (serie televisiva)|The Man in the High Castle]] prodotta da [[Amazon]] e basata sul romanzo [[La svastica sul sole]] di [[Philip K. Dick]], la serie è ambientata in un universo storico alternativo in cui le potenze dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e dominano gran parte del mondo. Gli [[Stati Uniti]] non esistono più e il loro territorio è stato spartito tra [[Germania]] e [[Giappone]] : ad ovest si trovano gli Stati Giapponesi del Pacifico; ad est sorge il Grande Reich Nazista; i due territori sono divisi dagli Stati delle Montagne Rocciose, noti anche come Zona Neutrale. La Statua della Libertà appare in una locandina promozionale e in alcune scene di alcuni episodi, ma invece di reggere con il braccio destro la famosa torcia porge il gesto del [[Saluto nazista|Saluto romano]].
 
== Liberty Island ==
{{Vedi anche|Liberty Island}}
Liberty Island è stata di proprietà del [[Governo federale degli Stati Uniti]] dal [[1800]] fino al [[1944]]. Dal [[1937]] è gestita dal [[National Park Service]].
 
Anche se è definita "l'isola della Statua della Libertà di New York", territorialmente, per poche centinaia di metri, è interna alle acque del contiguo Stato del [[New Jersey]].
 
[[Ellis Island]] e [[Liberty Island]] sono distanziate di pochissimo dal parco nazionale di [[Liberty State Park]], inaugurato nel [[1976]] e situato a [[Jersey City]].
 
== Repliche ==
{{Vedi anche|Repliche della statua della Libertà}}
A [[Parigi]], sulla [[Senna]], si trova una copia della statua. Altre copie sono a [[Tokyo]], a [[Las Vegas]] e in varie altre parti del mondo. Degna di nota la replica della statua della Libertà costruita nel [[2004]], alta 12 metri e posta all'ingresso settentrionale della città natale di Bartholdi, [[Colmar]].
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Bibliografia ==
* {{en}} Michael S. Durham, ''New York'', New York, National Geographic, 2009. ISBN 978-88-540-0717-8.
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Jonathan Harris|titolo=A Statue for America: The First 100 Years of the Statue of Liberty|città=New York|editore=Four Winds Press|anno=1985|ISBN= 978-0-02-742730-1|cid=Harris}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Yasmin Sabina Khan|titolo=Enlightening the World: The Creation of the Statue of Liberty|città=Ithaca, N.Y.|editore=Cornell University Press|anno=2010|ISBN=978-0-8014-4851-5|cid=Khan}}
 
== Voci correlate ==
* [[Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell]]
* [[Dea Ragione]]
* [[Entanglement quantistico]]
* [[Statue più alte del mondo]]
* [[Informatica quantistica]]
* [[Misticismo quantico]]
* [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen]]
* [[Principio di località]]
* [[Teoria delle variabili nascoste]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.pv.infn.it/~nicrosi/paradosso/home.htm|Paradosso EPR e teorema di Bell}}
* [http://www.nps.gov/stli/ Statue of Liberty National Monument] ([[National Park Service]])
* {{cita web|http://wwwxoomer.crvirgilio.nps.govit/historypaaccom/online_books/hh/11/hh11gTeorema_Bell.htm|The officialIl Historicalteorema Sitedi handbookBell}}
* {{SEP||Bell's Theorem|[[Abner Shimony]]}}
* {{cita web|http://www.americanparknetwork.com/parkinfo/sl/history/liberty.html|American Park Network}}
* {{Cita video|cognome=Marco Coletti|data=2016-04-07|titolo=Teorema di Bell - Teorie delle Variabili Nascoste|accesso=2018-01-19|url=https://www.youtube.com/watch?v=FIxaRJmYdV8&feature=youtu.be}}
* {{cita web|http://statueofliberty.org|Statueofliberty.org}}
{{controllo di autorità}}
* {{cita web|url=http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=liberty+island&sll=38.145729,13.342118&sspn=0.001257,0.002425&ie=UTF8&ll=40.689758,-74.045309&spn=0.002424,0.004849&t=k&z=17|titolo=Vista della statua della Libertà dal satellite}}
{{portale|filosofia|quantistica}}
* {{cita web|http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-30acc54e-f00f-476b-ad1c-8927e80b8944.html|Gian Luca Favetto racconta l'arrivo della Statua della Libertà in America, Wikiradio, Radio3 Rai}}
 
{{Patrimoni Unesco|Stati Uniti d'America|negli [[Stati Uniti d'America]]}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|patrimoni dell'umanità|scultura|Stati Uniti d'America}}
 
[[Categoria:MonumentiMeccanica di New Yorkquantistica]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità degli Stati Uniti d'America]]
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[[Categoria:Sculture moderne e contemporanee]]
[[Categoria:Sculture bronzee]]
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[[Categoria:Personificazioni degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:National Historic Landmark degli Stati Uniti d'America]]