Fa' la cosa giusta e Teorema di Bell: differenze tra le pagine

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{{S|meccanica quantistica}}
{{Film
|titoloitaliano= Fa' la cosa giusta
|titolooriginale= Do the Right Thing
|immagine= Fa' la cosa giusta (1989).png
|didascalia= Titoli di testa
|linguaoriginale= inglese
|paese= [[Stati Uniti d'America]]
|annouscita= [[1989]]
|durata= 114 min
|tipocolore= colore
|tipoaudio= sonoro
|ratio=
|genere = Commedia
|genere2= Drammatico
|regista= [[Spike Lee]]
|soggetto= [[Spike Lee]]
|sceneggiatore= [[Spike Lee]]
|produttore= [[Spike Lee]], [[Zimmie Shelton]], [[Monty Ross]], [[Joe Kilik]]
|casaproduzione= [[40 Acres & a Mule Filmworks]]
|attori=
*[[Danny Aiello]]: Sal
*[[Ossie Davis]]: "Sindaco"
*[[John Turturro]]: Pino
*[[Richard Edson]]: Vito
*[[Spike Lee]]: Mookie
*[[Giancarlo Esposito]]: Buggin Out
*[[Bill Nunn]]: Radio Raheem
*[[Ruby Dee]]: Mother Sister
*[[Paul Benjamin]]: ML
*[[Rosie Perez]]: Tina
*[[Robin Harris]]: Sweet Dick Willie
*[[Frankie Faison]]: Coconut Sid
*[[Leonard L. Thomas]]: Punchy
*[[Samuel L. Jackson]]: Mister Señor Love Daddy
*[[Joie Lee]]: Jade, sorella di Mookie
*[[Miguel Sandoval]]: poliziotto
*[[Rick Aiello]]: agente Long
*[[Steve White (attore)|Steve White]]: Ahmad
*[[Martin Lawrence]]: Cee
*[[Roger Guenveur Smith]]: Smiley
*[[Christa Rivers]]: Ella
*[[Frank Vincent]]: Charlie
*[[Luis Ramos (attore)|Luis Ramos]]: Stevie
*[[Richard Habersham]]: Eddie
*[[Gwen McGee]]: Louise
*[[Steve Park]]: Sonny
*[[Ginny Yang]]: Kim
*[[Sherwin Park]]: bambino coreano
*[[Shawn Elliott]]: portoricano
*[[Diva Osorio]]: Carmen
|doppiatoriitaliani=
*[[Romano Ghini]]: Sal
*[[Glauco Onorato]]: "Sindaco"
*[[Massimo Rinaldi (doppiatore)|Massimo Rinaldi]]: Pino
*[[Teo Bellia]]: Vito
*[[Gaetano Varcasia]]: Mookie
*[[Piero Tiberi]]: Buggin Out
*[[Roberto Stocchi]]: Radio Raheem
*[[Mauro Gravina]]: Mister Señor Love Daddy
*[[Massimo Lodolo]]: agente Long
|fotografo= [[Ernest Dickerson]]
|montatore= [[Barry Alexander Brown]]
|effettispeciali=
|musicista= [[Bill Lee]], [[Branford Marsalis]], [[Terence Blanchard]]
|scenografo= [[Wynn Thomas]]
|costumista= [[Ruth Carter]]
|premi=
}}
 
Il '''teorema di Bell''' afferma, nella forma più immediata, che nessuna [[Fisica teorica|teoria fisica]] [[Principio di località|locale]] e [[Realismo (filosofia)|realistica]] a [[Teoria delle variabili nascoste|variabili nascoste]] può riprodurre le predizioni della [[meccanica quantistica]].
'''''Fa' la cosa giusta''''' (''Do the Right Thing'') è un [[film]] del [[1989]] scritto e diretto da [[Spike Lee]].
 
Elaborato da [[John Stewart Bell]], è considerato un importante contributo a favore della meccanica quantistica, in particolare del suo carattere controintuitivo nel rifiuto del [[Realismo (filosofia)|realismo]] e della [[Principio di località|località]], toccando questioni fondamentali per la filosofia della [[fisica moderna]].
Considerato uno dei migliori film del [[regista]] [[afroamericano]],<ref name="monografiaILCASTORO">Fernanda Moneta. ''Spike Lee''. Milano, Il Castoro Cinema, 1998.</ref> alla sua uscita nelle sale [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] suscitò grandi discussioni. Per alcuni critici, infatti, il film istigava i giovani afro-americani dei quartieri popolari alla rivolta.<ref name="monografiaILCASTORO" /> Ha ricevuto due nomination agli [[Premio Oscar|Oscar]]: [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|come migliore sceneggiatura originale]] e [[Oscar al miglior attore non protagonista|come miglior attore non protagonista]] ([[Danny Aiello]]).
 
== Fondamenti ==
La [[canzone]] ''[[Fight the Power]]'', dei [[Public Enemy]], dal testo fortemente critico verso la società statunitense, il [[capitalismo]], i [[Mezzo di comunicazione di massa|mass media]] e il fallimento dell'integrazione razziale, ottenne un gran successo. Dopo la fine delle riprese del film, Lee ne diresse anche il [[videoclip]].
L'articolo del 1964 che espone il teorema è intitolato "''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen''"<ref name="Bell 1964">J. S. Bell, ''[http://www.drchinese.com/David/Bell_Compact.pdf On the Einstein Podolsky Rosen Paradox''], Physics '''1''', 195-200 (1964)</ref><ref>J. S. Bell: On the problem of hidden variables in quantum mechanics, Rev. Mod. Phys. 38 (1966)</ref><ref>J. S. Bell, ''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen'', in J. S. Bell, ''Dicibile e indicibile in meccanica quantistica'', Milano, Adelphi, 2010, pp. 20-30</ref>. Il [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen|paradosso Einstein-Podolsky-Rosen]] (paradosso EPR) è un [[esperimento mentale]] che nel 1935, presumendo valido il realismo locale, ossia le nozioni intuitive che i parametri delle particelle abbiano valori definiti indipendentemente dall'atto di osservazione e che gli effetti fisici abbiano una velocità di propagazione finita, evidenziò il carattere non locale della meccanica quantistica nella sua [[Interpretazione di Copenaghen|interpretazione ortodossa]], ossia il fenomeno dell'[[Entanglement quantistico|entanglement]], giudicandolo incompatibile con la realtà fisica (da cui il paradosso) e concludendo per l'incompletezza della teoria, cioè per la presenza di variabili nascoste.
 
Ampliando l'"esperimento" del paradosso EPR nella versione proposta da [[David Bohm]] e [[Yakir Aharonov]], in particolare inserendo nel calcolo delle probabilità misure di [[spin]] su angolazioni intermedie rispetto alle sole ortogonali, combinando così più variabili, Bell ha dimostrato che la condizione di realismo locale impone alcune restrizioni delle correlazioni statistiche previste dalla meccanica quantistica tra misure su particelle considerate [[Entanglement quantistico|entangled]]<ref>L'analisi di Bell ha permesso anche di evidenziare che le correlazioni previste mantenendo i principi fondamentali della [[fisica classica]], pur inferiori a quelle della meccanica quantistica, sono molto superiori a quanto suggerisca il senso comune e a quanto ritenessero gli stessi autori EPR, ciò che avrebbe costituito in ogni caso un grande rinnovamento.</ref>. Di converso, previsioni in completo accordo con la teoria quantistica implicano la rinuncia ad almeno uno fra [[realismo (filosofia)|realismo]] e [[Principio di località|località]]. Ne consegue che la meccanica quantistica è una teoria intrinsecamente non locale, non potendo contenere variabili nascoste che ne modifichino tale caratteristica, e va quindi accettata come tale, o rifiutata. Il teorema non è in grado di escludere variabili nascoste non locali che conservino il principio di realtà.
Nel [[1999]] è stato scelto per la conservazione nel [[National Film Registry]] della [[Biblioteca del Congresso]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].<ref>{{cita web|url=http://www.loc.gov/today/pr/1999/99-174.html|lingua=en|titolo=Librarian of Congress Names 25 More Films to National Film Registry |editore=[[Biblioteca del Congresso|Library of Congress]]|data=16 novembre 1999|accesso=1º gennaio 2016}}</ref> Nel [[2007]] l'[[American Film Institute]] l'ha inserito al novantaseiesimo posto della classifica dei [[AFI's 100 Years... 100 Movies|cento migliori film americani]] di tutti i tempi (nella classifica originaria del [[1998]] non era presente).<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/movies10.aspx|titolo=AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition|editore=[[American Film Institute]]|accesso=1º gennaio 2016}}</ref> La [[Periodico|rivista]] ''[[Sight & Sound|Sight and Sound]]'' ha inserito il film al sesto posto della classifica dei film più belli degli ultimi venticinque anni.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA">. Spike Lee, Kaleem Aftab, ''Questa è la mia storia e non ne cambio una virgola'', Milano, Kowalski editore, 2005.</ref>
 
== Verifica sperimentale==
==Premessa storica==
Le restrizioni statistiche evidenziate dal teorema, espresse matematicamente da relazioni di [[disuguaglianza]] chiamate '''disuguaglianze di Bell''', permettono, come suggerito dallo stesso Bell, una verifica sperimentale tramite misure della [[Polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]] di fotoni. Gli [[esperimenti sulle disuguaglianze di Bell|esperimenti]], effettuati negli anni ottanta e novanta, avevano indicato con alta probabilità che le disuguaglianze di Bell sono violate. Ulteriori esperimenti effettuati nel corso del 2015 da diversi gruppi indipendenti sono riusciti a soddisfare pienamente le condizioni teoriche previste e a fornire risultati conclusivi<ref> ''Azione inquietante'', Le scienze, Aprile 2019</ref>, fornendo una prova empirica contro il realismo locale e dimostrando che, quelle considerate dal paradosso EPR come "''raccapriccianti azioni a distanza''", sono reali. Questi esperimenti sono ritenuti un'ulteriore prova a favore della meccanica quantistica e dimostrano che il [[principio di località]] deve essere abbandonato, anche nell'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste.
Lo spunto del film deriva da alcuni fatti realmente accaduti: una rivolta ad [[Harlem]] avvenuta negli [[anni 1940|anni quaranta]], l'uccisione da parte di otto poliziotti bianchi di un uomo di colore e, soprattutto, il cosiddetto ''Howard Beach Incident'', ossia il pestaggio da parte di alcuni giovani bianchi ai danni di tre afro-americani, con l'ausilio di mazze da [[baseball]] e tirapugni, davanti a una pizzeria; uno di loro venne inseguito fino all'autostrada, dove morì investito da un'auto, scatenando la dura reazione della comunità afro-americana.<ref name="monografiaILCASTORO" />
 
I principi della [[relatività speciale]] sono salvati dal [[teorema di non-comunicazione]], che implica che gli osservatori non possono utilizzare gli effetti quantistici per comunicare informazione a velocità superiore a quella della luce.
==Trama==
[[Brooklyn]]. Sal è un italoamericano che gestisce una pizzeria insieme ai figli Pino e Vito. Sal e i suoi figli sono gli unici abitanti bianchi, e la loro pizzeria è un luogo di ritrovo per molti abitanti del quartiere, e la loro clientela è soprattutto afroamericana. Anche il loro garzone è afroamericano, e si chiama Mookie, fidanzato con Tina (da cui ha anche avuto un figlio), una ragazza portoricana che vive con la propria madre. Di fronte alla loro pizzeria c'è un fruttivendolo [[corea]]no. Mookie si trova in grande difficoltà: Sal infatti, oltre a pagarlo poco, gli deve anche dei soldi; per questo motivo Tina, seppur innamorata di lui, lo rimprovera spesso, in quanto il ragazzo non è in grado di mantenere lei ed il loro bambino.
 
== Note ==
Il "Sindaco" è un anziano afroamericano alcolizzato maltrattato da tutti, che parla con chiunque, soprattutto con Mother Sister, un'anziana signora che osserva dalla sua finestra tutto il viavai del quartiere. Radio Raheem è un giovane afroamericano robusto, che se ne va in giro con uno stereo sulle spalle che suona a tutto volume ''Fight the Power''. Nel quartiere si aggira anche Smiley, un ragazzo balbuziente che cerca di vendere a tutti delle immagini di [[Martin Luther King]] e di [[Malcolm X]].
<references/>
 
== Voci correlate ==
In pizzeria arriva Buggin Out, giovane ragazzo con velleità da attivista politico, che accusa Sal di essere razzista perché non ha nemmeno una fotografia di un afroamericano nel proprio locale. Maltrattato da Sal, Buggin Out cerca allora di convincere gli altri abitanti del quartiere a non servirsi più da lui, ma nessuno lo ascolta, perché a tutti piace la pizza di Sal. Anche Mookie e Pino, si confrontano sulla questione razziale, dopo che quest'ultimo ha accusato Mookie di essere uno sfaccendato: Pino, messo alle strette da Mookie poiché i suoi personaggi preferiti sono [[Magic Johnson]], [[Eddie Murphy]] e [[Prince]], sostiene che questi sono così in gamba da essere "più che neri".
* [[Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell]]
* [[Entanglement quantistico]]
* [[Informatica quantistica]]
* [[Misticismo quantico]]
* [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen]]
* [[Principio di località]]
* [[Teoria delle variabili nascoste]]
 
== Altri progetti ==
La sera, a chiusura ormai avvenuta, Sal fa entrare comunque nel locale alcuni ragazzi del quartiere che chiedevano di mangiare. Poco dopo entrano anche Buggin Out e Smiley, convinti a mettere in pratica il boicottaggio del locale d'accordo con Radio Raheem. Quest'ultimo entra e piazza il suo stereo ad alto volume per provocare Sal. il pizzaiolo, stressato, gli chiede di spegnere lo stereo, ma Radio Raheem rifiuta e lo provoca ulteriormente alzando il volume; Sal, in preda all'ira, copre di insulti razziali il ragazzo, suscitando l'indignazione di tutti i ragazzi presenti, poi prende una mazza da baseball e sfascia lo stereo. Dopo un momento di stupore, Radio Raheem, in preda alla rabbia, gli salta addosso e tenta di strozzarlo. Pino e Vito tentano di difendere il padre, mentre i clienti incitano Radio Raheem. A seguito della rissa, interviene la polizia: è necessario un gran numero di agenti per immobilizzare e portar fuori Radio Raheem, che continua a dimenarsi; poco dopo, il giovane, trattenuto per il collo con un manganello, muore strangolato.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
La gente del quartiere si raduna di fronte alla pizzeria, osservando il cadavere di Radio Raheem. Il DJ locale, Mister Señor Love Daddy, aizza i cittadini annunciando alla radio il decesso del ragazzo, morto per mano di poliziotti bianchi per proteggere un bianco. Mookie, che all'interno del locale non è intervenuto per sedare gli animi per la paura di perdere il posto di lavoro, è uscito ed osserva la scena impietrito. Improvvisamente, si decide ed afferra un bidone della spazzatura, quindi lo scaglia contro la vetrina della pizzeria, mandandola in frantumi. Questo gesto scatena la violenza dei presenti: tutti sembrano impazziti, ed entrano nel negozio distruggendolo e dandogli fuoco. Smiley, soddisfatto, appende alle pareti della pizzeria distrutta le fotografie di Malcolm X e di Martin Luther King.
* {{cita web|http://www.pv.infn.it/~nicrosi/paradosso/home.htm|Paradosso EPR e teorema di Bell}}
* {{cita web|http://xoomer.virgilio.it/paaccom/Teorema_Bell.htm|Il teorema di Bell}}
* {{SEP||Bell's Theorem|[[Abner Shimony]]}}
* {{Cita video|cognome=Marco Coletti|data=2016-04-07|titolo=Teorema di Bell - Teorie delle Variabili Nascoste|accesso=2018-01-19|url=https://www.youtube.com/watch?v=FIxaRJmYdV8&feature=youtu.be}}
{{controllo di autorità}}
{{portale|filosofia|quantistica}}
 
[[Categoria:Meccanica quantistica]]
La mattina seguente Mookie si reca a quel che rimane del negozio, e vi trova Sal disperato, che lo accusa di essere il responsabile e lo insulta ripetutamente. Nonostante ciò, Mookie gli chiede i soldi che gli deve. Sal, dopo un dialogo acceso, glieli tira addosso: dopo un ulteriore battibecco, Mookie li prende e si allontana, alla ricerca di un nuovo lavoro.
 
[[File:MartinLutherKingMalcolmX.jpg|thumb|upright=1.4|Martin Luther King e Malcolm X. Una loro fotografia appare nel film]]
 
==Produzione==
Spike Lee scrisse per la prima volta il titolo del film il 25 dicembre [[1988]], sul suo diario.<ref name="monografiaILCASTORO"/> Lee aveva cercato di girare un film intitolato ''Heatwave'' (''Ondata calda''), ambientato nella giornata più calda dell'anno. Lee si domandò cosa sarebbe successo se un afroamericano fosse stato assassinato dalla polizia proprio in quella giornata. Riscrivendo la sceneggiatura il regista si ispirò a fatti di violenza contro afroamericani realmente accaduti. Inoltre Lee voleva girare un film che si svolgesse nel giro di ventiquattro ore.
 
Il regista scrisse la prima stesura della sceneggiatura in dodici giorni. Il film fu [[produzione cinematografica|prodotto]] dalla casa di produzione del regista, la [[40 Acres & a Mule Filmworks]]. Per la distribuzione del film Lee pensava alla [[Paramount Pictures]], ma lo studio, letta la sceneggiatura, impose di cambiare il finale. Lee rifiutò e propose il copione alla [[Touchstone Pictures]], che però lo rifiutò. Alla fine il copione arrivò alla [[Universal Studios|Universal Pictures]], che distribuì il film.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Lee sperava di avere a disposizione un [[budget]] di dieci milioni di [[dollaro|dollari]], ma la Universal arrivò a sei milioni e cinquecentomila dollari. Per risparmiare sui costi la Universal propose al regista di girare a [[Baltimora]] o a [[Filadelfia (Stati Uniti d'America)|Filadelfia]], con una troupe non iscritta al [[sindacato]], ma Lee voleva girare a tutti i costi a [[Brooklyn]], e dopo varie trattative ci riuscì.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
===Cast===
Inizialmente Spike Lee avrebbe voluto [[Robert De Niro]] per il ruolo di Sal, [[Laurence Fishburne]] per il ruolo di Radio Raheem e [[Matt Dillon]] per il ruolo di Pino, ma nessuno di essi accettò. De Niro disse che il personaggio di Sal era troppo simile ad altri che aveva interpretato. A Fishburne non piaceva il copione, mentre per quanto riguarda Matt Dillon fu il suo agente a sconsigliargli la parte.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Lee scelse [[Danny Aiello]] per la parte di Sal subito dopo averlo incontrato, consigliato da De Niro. Aiello gli disse: «Spike, tu sei la persona più di sinistra che conosca, io sono bianco, italiano e di destra. Cosa mai potremmo fare di buono, io e te insieme?». In seguito Aiello dichiarò che Lee l'aveva scelto anche per il fatto di essere un buon giocatore di baseball.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Lee scelse per sé il ruolo di Mookie, colui che dà il via alla rivolta, e scelse la sorella [[Joie Lee|Joie]] per il ruolo di Jade. Per quanto riguarda il ruolo di Tina, la ragazza portoricana di Mookie, Lee incontrò in un nightclub di [[Los Angeles]] una [[ballerina]], [[Rosie Perez]]. Al loro primo incontro la Perez non rimase molto colpita da Spike Lee, e rifiutò la sua offerta, poiché non aveva nessuna intenzione di diventare un'attrice. Lee continuò ad insistere, a ripeterle che era il destino che li aveva fatti incontrare, e finalmente la Perez accettò la parte. Letto il copione, rimase molto colpita dal linguaggio dei personaggi, perché si esprimevano come lei.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
La parte di Smiley fu scritta appositamente per [[Roger Guenveur Smith]], che chiedeva un ruolo nel film e ideò il personaggio che vendeva immagini di [[Malcolm X]] e [[Martin Luther King]].<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
===Riprese===
Le riprese del film iniziarono il 18 luglio [[1988]] e terminarono il 9 settembre dello stesso anno. Il budget era di 6.500.000 $.
 
Le ___location furono i quartieri Bedford-Stuyvesant (dove Lee aveva girato la sua tesi di [[laurea]], ''[[Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads]]''), a Brooklyn. Per quasi due mesi, quindi, la troupe si appropriò di un intero quartiere. La maggior parte degli abitanti reagì con curiosità a quell'"invasione di campo", anche se ci furono isolate lamentele. Alcuni abitanti del quartiere parteciparono attivamente alla realizzazione del film, come un operaio disoccupato e un ragazzo che diventò l'autista di Spike Lee.<ref name="makingofDVD">.''The Making of Do The Right Thing'', documentario presente nel DVD del film.</ref>
 
Per quanto riguarda la protezione del set, Lee prese una decisione inconsueta, rifiutando l'aiuto della polizia e rivolgendosi ai vigilantes del [[Fruit of Islam]], ossia il reparto sicurezza della [[Nation of Islam]], il movimento [[Indipendentismo|separatista]] di [[Louis Farrakhan]]. L'arrivo del FoI allontanò gli spacciatori, che sparirono dal quartiere fino alla fine delle riprese.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Rosie Perez non restò molto soddisfatta delle riprese, poiché Spike Lee le faceva ripetere la scena iniziale, in cui balla al ritmo di ''Fight the Power'', molte volte, tanto che alla fine dovette camminare con l'aiuto delle stampelle. Inoltre la Perez era imbarazzata a causa della lunga scena di [[Rapporto sessuale|sesso]] tra lei e Spike Lee, durante la quale il regista, nei panni di Mookie, le accarezza con un cubetto di ghiaccio tutto il corpo. La Perez trovò la scena molto sessista. Il [[direttore della fotografia]] [[Ernest Dickerson]] ha dichiarato che per quella scena promosse la sua apprendista primo operatore, così durante le riprese della scena erano presenti solo lui, Spike Lee, la Perez e l'apprendista. Ma nonostante questo la Perez era sconvolta, e alla fine si mise a piangere. A questo punto Dickerson mise fine alla ripresa della scena, poiché il materiale era già buono.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Lee ebbe dei battibecchi anche con Giancarlo Esposito, che non gradiva come era scritta la scena in cui Buggin Out litiga con [[John Savage]], che interpreta un ragazzo bianco reo di avergli sporcato le scarpe da basket nuove di zecca. Lee ascoltò i suoi suggerimenti, ma alla fine diresse la scena così come l'aveva scritta.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Numerosi furono i diverbi con Danny Aiello, che non voleva usare il termine "[[negro]]" poiché non era mai stato razzista. Durante la sequenza della rissa nella pizzeria, Aiello si rifiutò di farsi lanciare oltre il bancone, in una sequenza che avrebbe voluto citare le liti dei [[western]]. Dopo la fine delle riprese, in un'intervista alla rivista ''[[Film Comment]]'', Aiello sostenne che la parte di Sal l'aveva riscritta lui.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
John Turturro si sentiva intimidito e imbarazzato, poiché il suo era il personaggio più razzista del film. Durante le prove le sue battute quasi le sussurrava, tanto era l'imbarazzo e la paura di offendere il resto del cast. Via via si sciolse, ma c'era soprattutto una ragazza che non gli rivolgeva mai la parola.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Durante la [[Post-produzione|post produzione]] la scena finale del film, che aveva causato la rottura con la Paramount, causò nuovamente dei problemi con la Universal, che era molto preoccupata. Non volevano assolutamente che Mookie andasse via dopo aver preso i soldi di Sal. Lee fu irremovibile: «A Mookie interessano solo i soldi. Il denaro è il suo Dio. Sal glieli getta in faccia, e se Mookie avesse avuto un po' di rispetto per sé stesso non li avrebbe mai raccolti. Ma lui pensa solo ai soldi, quindi li prende». Ma la Universal insisteva, così a [[Barry Alexander Brown]], il [[montatore]] del film, venne l'idea della foto che ritrae insieme Malcolm X e Martin Luther King e le due citazioni. Quella foto, prima dell'uscita del film, era quasi sconosciuta, in seguito divenne un'icona.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
==Accoglienza==
''Fa' la cosa giusta'' venne presentato in anteprima mondiale al [[Festival di Cannes]], nel maggio [[1989]]. Il film era in concorso, ed era ritenuto dai critici cinematografici uno dei candidati alla [[Palma d'oro]]. Ma nessun premio andò al [[lungometraggio]] di Spike Lee, che non nascose il suo risentimento verso [[Wim Wenders]], presidente della giuria in quell'edizione. Lee dichiarò alla stampa: «A casa ho una mazza da baseball, e sopra c'è scritto il nome di Wim Wenders».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Durante la cerimonia di premiazione degli Oscar, il 26 marzo 1990, [[Kim Basinger]], mentre presentava uno spezzone di ''[[L'attimo fuggente]]'', nominato come miglior film, smise di leggere il discorso per lamentarsi della mancata nomination per ''Fa' la cosa giusta'': «Il miglior film dell'anno, ''Fa' la cosa giusta'', non è in elenco», disse.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Il film incassò complessivamente 27.545.445 $ negli Stati Uniti.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=dotherightthing.htm|titolo=Do the Right Thing|editore=boxofficemojo.com|accesso=1º gennaio 2016}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
{{MultiCol}}
* [[Premi Oscar 1990|1990]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Danny Aiello]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[Spike Lee]]
* [[Golden Globe 1990|1990]] - '''[[Premio Golden Globe|Golden Globe]]'''
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]''
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Spike Lee]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Danny Aiello]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Spike Lee]]
* [[Festival di Cannes 1989|1989]] - '''[[Festival di Cannes]]'''
** ''Nomination'' ''[[Palma d'oro|Palma d'Oro]]'' a [[Spike Lee]]
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* [[Chicago Film Critics Association Awards 1989|1989]] - '''[[Chicago Film Critics Association|Chicago Film Critics Association Award]]'''
** ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior film|Miglior film]]''
** ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Spike Lee]]
** ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Danny Aiello]]
* [[Los Angeles Film Critics Association Awards 1989|1989]] - '''[[Los Angeles Film Critics Association|Los Angeles Film Critics Association Award]]'''
** ''[[Los Angeles Film Critics Association Award al miglior film|Miglior film]]''
** ''[[Los Angeles Film Critics Association Award al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Spike Lee]]
** ''[[Los Angeles Film Critics Association Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Danny Aiello]]
** ''[[Los Angeles Film Critics Association Award alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Bill Lee]]
* [[New York Film Critics Circle Awards 1989|1989]] - '''[[New York Film Critics Circle Awards|New York Film Critics Circle Award]]'''
** ''[[New York Film Critics Circle Award alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Ernest Dickerson]]
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== Critiche ==
La critica cinematografica accolse il film con grandi polemiche: i critici delle riviste ''New York'', ''[[TIME]]'' e ''[[USA Today|Usa Today]]'' dichiararono che ''Fa' la cosa giusta'' era una vera e propria provocazione, che incitava disordini presso la comunità afroamericana. ''Usa Today'' arrivò a definire il film «un ''[[Pettegolezzo|gossip]]'' [[comunismo|comunista]]», e molte trasmissioni [[televisione|televisive]] aprirono dei dibattiti sul film.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
La rivista [[Francia|francese]] ''Première'' scrisse che una volta visto il film era difficile dimenticarlo. In [[Europa]] ''Fa' la cosa giusta'' fu accolto con più calore, rispetto agli Stati Uniti. Molti furono i critici che fecero riferimento all'errore di non assegnare la Palma d'oro al film di Spike Lee, che fu definito come l'unico vero film shock dell'edizione di quell'anno.<ref name="monografiaILCASTORO"/>
 
Subito dopo le riprese del film ci furono infinite polemiche per un'intervista rilasciata da [[Professor Griff]], uno dei componenti dei Public Enemy, al ''[[The Washington Post|Washington Post]]''. Nell'intervista Professor Griff attaccava gli [[ebreo|ebrei]], ritenendoli «responsabili di gran parte della malvagità del mondo. Sono gli ebrei che finanziano gli esperimenti sull'[[AIDS]], condotti sui neri in [[Africa]]». L'intervista preoccupò molto i dirigenti della Universal, poiché la canzone ''Fight the Power'' aveva, anche dal punto di vista dei contenuti, un'importanza fondamentale nel film. Spike Lee telefonò più volte a [[Chuck D]], altro componente del gruppo, per cercare di capire cosa fosse accaduto. Questo fu uno dei motivi per i quali Professor Griff fu espulso dalla band, anche se in seguito il cantante sostenne che le sue parole furono estrapolate dal contesto.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Lee fu criticato anche per aver "nascosto" il problema della [[droga]] nel film. Il regista si difese affermando: «Questo è un film sul razzismo. Le droghe sono un problema troppo grande per condividere lo stesso spazio di un film sul razzismo».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Nonostante ''Fa' la cosa giusta'' fosse all'epoca il miglior incasso di un film diretto da Spike Lee, il regista non fu soddisfatto del risultato, in termini di incassi, e diede la colpa alle troppe critiche negative: «Tutta quella pubblicità negativa ci ha danneggiati. Il pubblico bianco si è spaventato e non è andato a vedere il film».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
==Colonna sonora==
La [[colonna sonora]] del film contiene i seguenti brani:
# ''[[Fight the Power]]'' ([[Public Enemy]])
# ''Don't Shoot Me'' ([[Take 6]])
# ''Can't Stand It'' ([[Steel Pulse]])
# ''Tu y Yo'' ([[Rubén Blades]])
# ''Why Don't We Try'' ([[Keith John]])
# ''Hard to Say'' ([[Lori Pelly]] e [[Gerald Alston]])
# ''Party Hearty'' ([[EU (gruppo musicale)|EU]])
# ''Prove to Me'' (Perri)
# ''Feel So Good'' (Perri)
# ''My Fantasy'' ([[Teddy Riley]])
# ''Never Explain Love'' ([[Al Jarreau]])
# ''WE LOVE Radio Jingles'' (Take 6)
# ''Lift Every Voice and Sing'' ([[James Weldon Johnson]] e [[Rosamond Johnson]])
 
==Collegamenti ad altre pellicole==
*Radio Raheem sulla maglieta ha scritto "Bed-Stuy", chiaro riferimento al cortometraggio diretto da Spike Lee intitolato ''[[Joe's Bed-Stuy Barbershop]]''.
*I due pugni di ferro placcati in [[Ottone (lega)|ottone]], che riproducono lo scritte "hate" e "love", sono un riferimento ai due [[tatuaggio|tatuaggi]] che [[Robert Mitchum]] portava sul dorso delle mani in ''[[La morte corre sul fiume]]'', diretto da [[Charles Laughton]] nel [[1955]].
*La prima parola che dice Mister Señor Love Daddy è «Wake Up!» (Svegliatevi!), la stessa parola che chiude ''Aule turbolente'', diretto da Spike Lee nel 1988.
*Il bambino che riceve dei soldi dal "Sindaco", per comprargli una bottiglia di vino, indossa una maglietta con la scritta ''Da Butt''. In ''Aule turbolente'', ''Da Butt'' è il titolo di una canzone che fa da sottofondo a una scena musicale.
*In ''[[Jungle Fever]]'', diretto da Spike Lee nel [[1991]], in una sequenza un uomo legge un giornale che titola ''Do the Right Thing''.
*In ''[[Inside Man]]'', diretto da Spike Lee nel [[2006]], in una scena si intravede la scritta ''Sal's'', sul cartone di una [[pizza]].
 
==Riferimenti politici e culturali==
*In alcune sequenze del film appare il [[Graffitismo|graffito]] ''Tawana told the truth!'' (Tawana ha detto la verità!), riferimento al caso della quindicenne Tawana Brawley, una ragazza afroamericana presunta vittima di un [[Sequestro di persona|rapimento]] e [[Violenza sessuale|stupro]] da parte di un gruppo di uomini bianchi, alcuni dei quali portavano distintivi della polizia. Gli esami medici però non rilevarono alcun segno di violenza sul corpo della ragazza.<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
*Spike Lee rese omaggio a [[Mike Tyson]], commissionando un enorme murales che raffigurava il pugile, e che appare di fronte alla pizzeria di Sal.
*Molti sono i riferimenti e le [[citazione|citazioni]] tratti dall'''[[Autobiografia di Malcolm X]]'', e dai discorsi di [[Martin Luther King]]. Oltre alle citazioni finali, infatti, l'autobiografia di [[Malcolm X]] viene chiamata in causa nella scena del fruttivendolo coreano, che per evitare la distruzione del suo negozio durante la rivolta finale urla alla folla «Sono anch'io un nero!». Questo è un chiaro riferimento al racconto che fa Malcolm X nella sua autobiografia, quando durante una rivolta tutti risero guardando un cartello appeso in un negozio [[Cina|cinese]], su cui vi era scritto: «Me colored too».
*Su una parete del locale di Sal "''Wall of Fame",'' sono presenti cornici rappresentanti volti famosi della cultura italo-americana; si intravedono le foto degli attori [[Robert De Niro]], [[Al Pacino]] e [[John Travolta]], i cantanti [[Frank Sinatra]] e [[Liza Minnelli|Liza Minelli]], il tenore [[Luciano Pavarotti]] e l'attrice [[Sophia Loren]].
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Spike Lee, Lisa Jones, ''Do the Right Thing: A Spike Lee Joint'', Fireside - Simon & Schuster, Stati Uniti, 1990.
 
==Collegamenti esterni==
*{{Imdb}}
* {{dopp|film|falacosagiusta}}
*{{cita web|http://www.script-o-rama.com/movie_scripts/d/do-the-right-thing-script.html|Sceneggiatura|lingua=en}}
 
{{Spike Lee}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cinema}}
 
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film diretti da Spike Lee]]
[[Categoria:Film ambientati a New York]]
[[Categoria:Film sul razzismo]]
[[Categoria:Film conservati nel National Film Registry]]