Marsiglia e Teorema di Bell: differenze tra le pagine

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{{S|meccanica quantistica}}
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Marsiglia
|Nome ufficiale =Ville de Marseille
|Panorama = MarseillePaysage.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Flag of Marseille.svg
|Stemma = Armoiries de Marseille.svg
|Voce stemma = Armoriale dei comuni delle Bocche del Rodano
|Stato = FRA
|Grado amministrativo = 5
|Divisione amm grado 1 = Provenza-Alpi-Costa Azzurra
|Divisione amm grado 2 = Bocche del Rodano
|Divisione amm grado 3 = Marsiglia
|Divisione amm grado 3-2 = Arrondissement municipali
|Voce divisione amm grado 3-2 = Arrondissement municipali di Marsiglia
|Divisione amm grado 4 = Cantoni di Marsiglia
|Amministratore locale = Jean-Claude Gaudin
|Partito = [[I Repubblicani (Francia)|I Repubblicani]]
|Data elezione = [[1995]]
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 43.2975
|Longitudine decimale = 5.377223
|Superficie = 241
|Abitanti = 858120
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2014
|Divisioni confinanti =
|Codice postale = 13001 a 13016
|Prefisso =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = {{it}}marsigliesi, marsilioti
{{fr}}marseillais
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Marsiglia''' (in [[lingua francese|francese]]: ''Marseille'' [[alfabeto fonetico internazionale|[maʁ.sɛij(ə)]]], in [[Dialetto provenzale|provenzale]]: ''Marselha'' o ''Marsiho''<ref group="Nota">in [[Dialetto provenzale|lingua occitana provenzale]] ''Marselha'' nella [[Norma classica|forma classica]] o ''Marsiho'' nella [[norma mistraliana|grafia mistraliana]]</ref>, in [[lingua latina|latino]]: ''Massilia'' o ''Massalia''; in [[lingua greca|greco]]: ''Μασσαλία'' o ''Μασαλία'') è la più grande città della Francia meridionale, capoluogo della [[regioni della Francia|regione]] [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]] e del ''[[Dipartimenti francesi|dipartimento]]'' delle [[Bocche del Rodano (dipartimento)|Bocche del Rodano]], oltre che il primo [[porto]] della Francia, sesto del Mediterraneo ed a livello europeo<ref>[http://aapa.files.cms-plus.com/Statistics/WORLD%20PORT%20RANKINGS%202010.pdf AAPA Statistica mondiale Porti]</ref>. Fondata dai Greci durante l'Antichità, è una delle più antiche città francesi. Considerando il numero di abitanti della sola municipalità risulta essere la seconda città della [[Francia]], dopo [[Parigi]]. In realtà [[Lione]], pur avendo meno abitanti di Marsiglia nel territorio comunale, considerando l'area metropolitana supera il milione e mezzo di abitanti, contendendo a Marsiglia il primato di seconda città di Francia.
 
Il '''teorema di Bell''' afferma, nella forma più immediata, che nessuna [[Fisica teorica|teoria fisica]] [[Principio di località|locale]] e [[Realismo (filosofia)|realistica]] a [[Teoria delle variabili nascoste|variabili nascoste]] può riprodurre le predizioni della [[meccanica quantistica]].
Marsiglia è stata [[Capitale europea della cultura]] nel [[2013]], assieme a [[Košice]].
 
Elaborato da [[John Stewart Bell]], è considerato un importante contributo a favore della meccanica quantistica, in particolare del suo carattere controintuitivo nel rifiuto del [[Realismo (filosofia)|realismo]] e della [[Principio di località|località]], toccando questioni fondamentali per la filosofia della [[fisica moderna]].
== Etimologia ==
[[File:marseille.arp.750pix.jpg|thumb|upright=1.1|left|Marsiglia, attorno al vecchio porto]]
È soprannominata in francese la ''cité phocéenne'' (la città focese), perché fu fondata nel 600 a.C. da marinai greci originari di [[Focea]], l'attuale [[Foça]] (un toponimo sito a 60&nbsp;km nord-ovest di [[Smirne]], in [[Turchia]]) e ''"focesi"'' vengono ancora detti i suoi abitanti.
 
== Fondamenti ==
Secondo [[Timeo di Tauromenio]]<ref>Tim. FGrHist 566 F 72.</ref>, quando i focesi guidati da Furio e Perano (secondo [[Pompeo Trogo]], o Proto, secondo [[Plutarco]]) raggiunsero la riva di quella che divenne Marsiglia, incontrarono un pescatore. Perano, lanciandogli una [[Cima (nautica)|cima]] gli gridò "Lega, pescatore!" (in [[Lingua greca antica|antico eolico]]: μασσαι αλίεως ''massé alieos!''), per aiutarli ad attraccare.
L'articolo del 1964 che espone il teorema è intitolato "''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen''"<ref name="Bell 1964">J. S. Bell, ''[http://www.drchinese.com/David/Bell_Compact.pdf On the Einstein Podolsky Rosen Paradox''], Physics '''1''', 195-200 (1964)</ref><ref>J. S. Bell: On the problem of hidden variables in quantum mechanics, Rev. Mod. Phys. 38 (1966)</ref><ref>J. S. Bell, ''Sul paradosso Einstein-Podolsky-Rosen'', in J. S. Bell, ''Dicibile e indicibile in meccanica quantistica'', Milano, Adelphi, 2010, pp. 20-30</ref>. Il [[Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen|paradosso Einstein-Podolsky-Rosen]] (paradosso EPR) è un [[esperimento mentale]] che nel 1935, presumendo valido il realismo locale, ossia le nozioni intuitive che i parametri delle particelle abbiano valori definiti indipendentemente dall'atto di osservazione e che gli effetti fisici abbiano una velocità di propagazione finita, evidenziò il carattere non locale della meccanica quantistica nella sua [[Interpretazione di Copenaghen|interpretazione ortodossa]], ossia il fenomeno dell'[[Entanglement quantistico|entanglement]], giudicandolo incompatibile con la realtà fisica (da cui il paradosso) e concludendo per l'incompletezza della teoria, cioè per la presenza di variabili nascoste.
 
Ampliando l'"esperimento" del paradosso EPR nella versione proposta da [[David Bohm]] e [[Yakir Aharonov]], in particolare inserendo nel calcolo delle probabilità misure di [[spin]] su angolazioni intermedie rispetto alle sole ortogonali, combinando così più variabili, Bell ha dimostrato che la condizione di realismo locale impone alcune restrizioni delle correlazioni statistiche previste dalla meccanica quantistica tra misure su particelle considerate [[Entanglement quantistico|entangled]]<ref>L'analisi di Bell ha permesso anche di evidenziare che le correlazioni previste mantenendo i principi fondamentali della [[fisica classica]], pur inferiori a quelle della meccanica quantistica, sono molto superiori a quanto suggerisca il senso comune e a quanto ritenessero gli stessi autori EPR, ciò che avrebbe costituito in ogni caso un grande rinnovamento.</ref>. Di converso, previsioni in completo accordo con la teoria quantistica implicano la rinuncia ad almeno uno fra [[realismo (filosofia)|realismo]] e [[Principio di località|località]]. Ne consegue che la meccanica quantistica è una teoria intrinsecamente non locale, non potendo contenere variabili nascoste che ne modifichino tale caratteristica, e va quindi accettata come tale, o rifiutata. Il teorema non è in grado di escludere variabili nascoste non locali che conservino il principio di realtà.
Citata da [[Strabone]] come "''Massalìa''", da [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] come "''Masalìa''", ''Mas - Alieus'', potrebbe semplicemente significare "casa di pescatori" o, volendo accostare ad "[[aliseo]]", "casa dei venti".
 
== Verifica sperimentale==
Numerose sono altre proposte etimologiche, tra le quali la più conosciuta è quella che fa derivare "Massalìa" (con due [[S]]) da ''mas'' ("casa") e ''salya'' ("[[salluvi|salii]]"), patria dei Salii, popolazione ligure nativa del luogo, ma non vi è motivo che i Greci chiamassero con un nome straniero una propria colonia.
Le restrizioni statistiche evidenziate dal teorema, espresse matematicamente da relazioni di [[disuguaglianza]] chiamate '''disuguaglianze di Bell''', permettono, come suggerito dallo stesso Bell, una verifica sperimentale tramite misure della [[Polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]] di fotoni. Gli [[esperimenti sulle disuguaglianze di Bell|esperimenti]], effettuati negli anni ottanta e novanta, avevano indicato con alta probabilità che le disuguaglianze di Bell sono violate. Ulteriori esperimenti effettuati nel corso del 2015 da diversi gruppi indipendenti sono riusciti a soddisfare pienamente le condizioni teoriche previste e a fornire risultati conclusivi<ref> ''Azione inquietante'', Le scienze, Aprile 2019</ref>, fornendo una prova empirica contro il realismo locale e dimostrando che, quelle considerate dal paradosso EPR come "''raccapriccianti azioni a distanza''", sono reali. Questi esperimenti sono ritenuti un'ulteriore prova a favore della meccanica quantistica e dimostrano che il [[principio di località]] deve essere abbandonato, anche nell'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste.
 
I principi della [[relatività speciale]] sono salvati dal [[teorema di non-comunicazione]], che implica che gli osservatori non possono utilizzare gli effetti quantistici per comunicare informazione a velocità superiore a quella della luce.
Per curiosità, l'arabo ''Marsīliyā'' (مرسيليا) deriva da ''marsa'', "porto".
 
== Storia ==
[[File:Marseille en 1575.jpg|thumb|right|Marsiglia nel [[1575]].]]
[[File:Chevalier Roze à la Tourette - 1720.PNG|thumb|''Scena della peste del 1720 a la Tourette (Marsiglia)'', tavola di [[Michel Serre]] ([[museo Atger]], [[Montpellier]]).<br>Marsiglia durante la [[peste di Marsiglia|grande peste del 1720]].]]
[[File:The harbor, Marseilles, France-LCCN2001698459.jpg|thumb|upright=1.3|Il [[porto di Marsiglia]] tra il 1890 e il 1900.]]
[[File:Dellepiane Marseille-Exposition-Coloniale-1906.jpg|thumb|upright|[[David Dellepiane]]: poster per l'esposizione coloniale del [[1906]].]]
[[Image:Bundesarchiv Bild 101I-027-1480-30, Marseille, Zerstörung des alten Hafenviertels.jpg|thumb|upright=0.8|alt=Destruction du quartier du Vieux-Port janvier 1943|Distruzioni al quartiere del [[Porto vecchio di Marsiglia|porto vecchio]] (''Vieux-Port'') nel gennaio 1943.]]
I [[Focea|Focesi]] fondarono la colonia di Masalia nel 600 a.C., in un momento storico particolare, essendo la costa microasiatica minacciata dai [[Lidi]]. La città di Focea quindi sostanzialmente si divise tra sostenitori e oppositori, questi ultimi andando a rinfoltire le file dei primi coloni Masalioti.
 
Gli iniziali rapporti con gli indigeni [[Liguri]] sono raccontati nella leggenda dell'incontro e dell'unione fra il marinaio Protis (focese) e la bella Gyptis (figlia del re dei ''[[Segobrigi|Liguri Segobrigi]]'' Nanno).
 
Circa trentacinque anni dopo Focea venne conquistata dai persiani. I Focesi si rifugiarono nella colonia di [[Alalia]] in [[Corsica]], ma ormai la regione non aveva più spazio per un ulteriore polo dirigenziale, e fu la guerra: [[Etruschi]] e [[Cartaginesi]] li affrontarono nella [[Battaglia di Alalia|battaglia navale di Alalia]] ([[535 a.C.]]). I Focesi vinsero, ma riportarono danni così gravi alle loro navi che preferirono trasferirsi a [[Elea]]. Masalia rimase quindi l'unica vera forza commerciale greca nel bacino che sarà poi dominato da Roma.
 
Fino al 49 a.C. Marsiglia, è una [[città-stato]] governata da un'oligarchia che fonda il suo potere sull'attività mercantile. Nel [[49 a.C.]] la città, che parteggia per [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]], [[Guerra civile tra Cesare e Pompeo|viene sconfitta da]] [[Giulio Cesare]]. Essa riesce, comunque, a mantenere la sua indipendenza, ma da questo momento in poi inizia la sua decadenza commerciale. Alla fine del [[V secolo|V sec.]] la città cade nelle mani dei [[Visigoti]] ([[476]]) poi dei [[Burgundi]] e degli [[Ostrogoti]], ma le dominazioni barbare non hanno effetti rilevanti su Marsiglia. Nel [[536]] d.C. la [[Provenza]] è annessa al territorio dei [[Franchi]], e la città torna ad essere un importante nodo commerciale. Un altro periodo buio arriva, però, dal [[600]] fino al [[650]] circa, quando sommosse ed epidemie causano un calo demografico. Nell'[[838]] la città viene saccheggiata dagli [[Arabi]], e gli attacchi dei [[Saraceni]] e dei [[Pirateria|pirati]], nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X sec.]] provocano un temporaneo arresto dell'attività commerciale, già indebolita. La città si ripiega su se stessa, e nuove mura vengono erette all'interno della cinta greco romana. Intorno al [[950]], la Provenza è ceduta al [[re di Borgogna]], e Marsiglia è dichiarata asilo per gli stranieri.
 
I Conti di Provenza lasciarono alla città di Marsiglia, governata da un console, una grande autonomia fino alla dominazione di [[Raimondo Berengario IV di Provenza]]. Marsiglia inizialmente resistette al suo tentativo di controllo, ma dovette infine sottomersi e riconoscerne la sovranità nel [[1243]].<ref> Abulafia 1999, p. 373: "[Some, like] Marseilles, had had their consulates confirmed by the counts and were close to enjoying complete independence. Ramon-Berenguer V set out to reverse this ... Marseille, however, refused ... the Marseillais did recognize Ramon-Berenguer's suzerainty in 1243."</ref> Dopo la sua morte, sua figlia [[Beatrice di Provenza]] si sposò nel [[1246]] con il fratello di [[Luigi IX]], Carlo, facendolo conte. Carlo continuò i cambiamenti amministrativi di suo genero, il che riaccese il malcontento. Marsiglia si ribellò nel [[1248]], sotto la guida di due nobili locali, [[Barral di Baux]] e [[Bonifaci VI de Castellana]], mentre Carlo era impegnato nella [[Settima Crociata]]. Carlo tornò nel [[1250]] e costrinse Marsiglia ad arrendersi nel [[1252]]. Marsiglia si sollevò ancora una volta, nel [[1262]], sotto Bonifacio di Castellane e [[Ugo di Baux]], cugino di Barral des Baux (che rimase fedele e contribuì a contenere la rivolta).<ref>[[Steven Runciman]], ''The Sicilian Vespers: A History of the Mediterranean World in the Later Thirteenth Century'', Londra, 1958, Cambridge University Press. pp. 72–76. OCLC 315065012</ref> Carlo abbatté la rivolta nel [[1263]]. Il commercio prosperò e Marsiglia non gli diede più problemi.<ref> Abulafia 1999, p. 374: "[Marseille] was subdued once and for all in 1263. Probably the major factor in reconciling the Provençal towns to the loss of their independence was their general economic prosperity."</ref> Nel 1348 la città fu colpita terribilmente dalla [[peste bubbonica]], che continuò a colpire in modo intermittente fino al 1361. Come porto importante, si ritiene che Marsiglia sia stato uno dei primi posti in Francia ad incontrare l'epidemia e circa 15.000 persone morirono in città su una popolazione di 25.000 durante il suo periodo di prosperità economica nel secolo precedente.<ref> Duchêne & Contrucci 1998, p. 182.</ref> Le ricchezze della città diminuirono ancora di più quando venne [[Sacco di Marsiglia|saccheggiata e depredata]] dagli [[Aragonesi]] di [[Alfonso V di Aragona|Alfonso V]] nel [[1423]], che, di ritorno da Napoli con la sua flotta, volle punire i marsigliesi per l'appoggio navale dato a [[Luigi III d'Angiò]].
 
Marsiglia venne unita alla Provenza nel [[1481]] e poi incorporata al [[Regno di Francia]] l'anno successivo, ma acquistò ben presto la reputazione di una città ribelle al [[Stato federale|governo centrale]].<ref>Duchêne & Contrucci, ''Chronologia'', 1998, pagina 182 e Parte III, Capitoli 25–36.</ref> Circa 30 anni dopo l'annessione alla Francia, il re [[Francesco I di Francia|Francesco I]] visitò Marsiglia, spinto dalla curiosità di vedere il [[rinoceronte]] che il re [[Manuele I del Portogallo]] aveva inviato a [[Papa Leone X]] ma che era [[relitto|naufragato]] con la nave sull'Île d'If. Come risultato della visita, venne costruita la fortezza di Château d'If, il che contribuì qualche anno dopo ad impedire che Marsiglia venisse assediata dalle truppe del [[Sacro Romano Impero]].
 
Marsiglia divenne una base per l'[[alleanza franco-ottomana]] nel [[1536]], quando una flotta franco-turca stazionò nel porto della città, minacciata dall'Impero e soprattutto dalla [[Repubblica di Genova]].<ref>{{Cita libro|cognome=Leathes |nome=Stanley |data=1906 |curatore-cognome1=Ward |curatore-nome1=Adolphus William |curatore-cognome2=Prothero |curatore-nome2=G.W. |curatore-cognome3=Leathes |curatore-nome3=Stanley |titolo=The Cambridge Modern History |url=https://books.google.com/books?id=yKo8AAAAIAAJ&pg=PA72 |volume=10 |città=Cambridge |editore=University Press |p=72 |accesso=1º febbraio 2010}}</ref> Verso la fine del [[XVI secolo]] Marsiglia venne colpita da un'epidemia di peste.
 
Il ''Grand-Saint-Antoine'', una nave proveniente da Levante (una regione della [[Siria]]), attraccò a Marsiglia il [[25 maggio]] [[1720]] e diede origine alla [[peste di Marsiglia del 1720|peste del 1720]], l'ultima epidemia di [[peste]] registrata in [[Francia]]. In realtà, il suo carico costituito da tessuti e batuffoli di cotone era infettato dai [[Yersinia pestis|bacilli di Yersin]], che causarono l'epidemia di peste. A seguito di gravi negligenze, e nonostante la presenza di regolamenti molto rigorosi di [[quarantena]] per passeggeri e per le merci, la piaga della peste si diffuse in tutta la città. I quartieri degradati e più antichi furono i più colpiti. La peste si diffuse molto rapidamente nella città dove causò circa 40.000 vittime su 90.000 abitanti, a cui si sommano le oltre 120.000 vittime in [[Provenza]] su una popolazione di circa 400.000 abitanti.
 
Un'altra caratteristica della città è la sua indipendenza nei confronti delle altre città e del potere (inteso come potere centrale francese, del Re e di Parigi): Marsiglia è una città che cambia bandiera (e sovrano) in base ai suoi interessi. Per molto tempo ha avuto una propria amministrazione. Solo con la [[Rivoluzione francese]], con l'intento di unificazione della Francia sotto un'unica moneta, un'unica lingua e con gli stessi diritti e doveri per tutti, Marsiglia perderà questa tendenza autonoma che ha sempre cercato di mantenere.
 
Durante la prima metà del [[XX secolo]], Marsiglia celebrò il suo ''status'' di «porto dell'impero» attraverso le esposizioni coloniali del [[1906]] e del [[1922]];<ref name="Landau 2002 248">{{Cita pubblicazione|titolo=Images and empires: visuality in colonial and postcolonial Africa|nome=Paul Stuart|cognome=Landau|nome2=Deborah D.|cognome2=Kaspin|editore=[[University of California Press]]|anno=2002|isbn=0-520-22949-5|p=248}}</ref> la monumentale scalinata della stazione ferroviaria, glorificante le conquiste coloniali francesi, risale a quel periodo.<br>Alle quattro del pomeriggio del 9 ottobre [[1934]], il re [[Alessandro I di Jugoslavia]] sbarcò al porto di Marsiglia accolto dal Ministro degli esteri francese [[Louis Barthou]]; alle quattro e un quarto del pomeriggio, [[Vlada Černozemski]], appartenente all'[[Organizzazione Rivoluzionaria Interna Macedone]], che mirava all'indipendenza della Macedonia dalla Jugoslavia e che aveva collegamenti con la formazione degli [[Ustascia|Ustascia croati]] di [[Ante Pavelić]],<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/14042/Alexander-I Alexander I] sul sito dell'Enciclopedia britannica - URL consultato il 17/10/2011</ref> si avvicinò alla vettura reale, si aggrappò alla fiancata e svuotò il caricatore della sua [[Mauser C96]] sul re e sul ministro Barthou. Immediatamente gli agenti di scorta aprirono il fuoco all'impazzata, e Černozemski fu ucciso all'istante dai colpi di [[pistola]] e dalle sciabolate della guardia a cavallo. L'auto col re e il ministro fu condotta presso la stazione di polizia dove si cercò di prestare i primi soccorsi ai feriti, ma Alessandro, alle cinque, perse conoscenza e morì. Il ministro Barthou fu trasportato all'ospedale [[Hôtel-Dieu]] dove si spense il giorno successivo: l'autopsia mostrò che le pallottole che lo uccisero erano quelle sparate dalla polizia francese. A causa del panico che si venne a creare tra la folla due civili vennero accidentalmente uccisi da pallottole vaganti. L'assassinio di Alessandro I fu il primo omicidio filmato della storia e rimane una delle più importanti riprese per [[Cinegiornale|cinegiornali]] ancora esistenti.
 
Nel periodo tra le due guerre mondial, Marsiglia divenne nota per la sua fitta rete di [[crimine organizzato]]. [[Simon Kitson]] ha dimostrato come la [[corruzione]] fosse estesa anche all'interno dell'amministrazione e della polizia.<ref>Simon Kitson, ''[https://books.google.it/books?id=SY2fAwAAQBAJ&redir_esc=y Police and Politics in Marseille, 1936-1945]'', Brill, 2014, ISBN 978-90-04-26523-3</ref>
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], Marsiglia venne colpita il [[1º giugno]] [[1940]] da un bombardamento tedesco che causò 32 morti e una sessantina di feriti, lo stesso giorno in cui il battaglione di pompieri della marina militare, recentemente creato, lasciò la caserma temporanea nella ''rue de Lyon'' e prese possesso quella del ''Boulevard de Strasbourg''.<ref name="libertyship.be">[http://www.libertyship.be/la-liberation-de-marseille/ ''La libération de Marseille''] sur ''libertyship.be''.</ref> Il [[21 giugno]] un [[Bombardamento di Marsiglia (1940)|secondo pesante bombardamento]], questa volta effettuato dagli italiani, provocò 144 morti e 136 feriti.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.sovavtoprom.fr/forum/viewtopic.php?f=20&t=291 Marseille Bombardement 21 juin 40] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Forum Italie 1935-45</ref><ref>Eddy Florentin, ''Les rebelles de La Combattante'', Flammarion, 2008, pagina 58, ISBN 9782841412266</ref><br>
 
Dopo la capitolazione della Francia, Marsiglia rimase nel territorio della [[Francia di Vichy]], di cui seguì la sorte fino all'[[Operazione Anton|invasione italo-tedesca del 1942]] decisa da [[Hitler]]. La città venne quindi occupata, come il resto della «zona libera», dalle [[Wehrmacht|truppe tedesche]] il [[12 novembre]] [[1942]] fino all'agosto 1944. La città soffrì notevolmente dall'occupazione tedesca, soprattutto durante il rastrellamento di Marsiglia, che colpì il quartiere di ''[[Le Panier]]'' a nord del [[porto vecchio di Marsiglia|porto vecchio]], che veniva considerato un «quartiere criminale» dai nazisti. La notte tra il [[22 gennaio|22]] e il [[23 gennaio]] 1943, diverse migliaia di persone vennero arrestate e due giorni dopo, il [[24 gennaio]], il generale delle [[SS]] [[Karl Oberg]], assistito dal prefetto [[René Bousquet]] (responsabile, tra l'altro, anche del [[rastrellamento del Velodromo d'Inverno]]), intimò ai residenti sul Porto Vecchio di lasciare le proprie case entro due ore, con 30 kg di bagagli. 30.000 persone vennero espulse. Nelle successive due settimane, 1.500 edifici vennero fatti esplodere con la [[dinamite]], distruggendo il porto vecchio e lasciando un campo di rovine fino alla liberazione alleata della città. Oltre 4.000 [[Ebrei]] vennero rastrellati a Marsiglia durante l'operazione ''Tiger''; furono trasferiti in campi di detenzione prima di essere deportati nei ''lager'' della [[Occupazione della Polonia|Polonia occupata dai nazisti]] per essere eliminati.<ref>{{Cita libro|cognome=Gilbert |nome=Martin |titolo=The Holocaust: The Jewish Tragedy |data=1986 |editore=Collins |pp=530-531}}</ref><br>Marsiglia subì inoltre in quel periodo diversi bombardamenti aerei. Il [[27 maggio]] [[1944]] un [[Bombardamento di Marsiglia (1944)|devastante bombardamento strategico americano]] causò ingenti danni in città e provocò la morte di 1.752 marsigliesi, 2.761 feriti e oltre 20.000 sfollati; nel bombardamento trovarono la morte anche circa 400 tedeschi delle truppe d'occupazione.<ref name="libertyship.be"/> Il [[21 agosto]] 1944, l'esercito tedesco mise fuori uso tutte le strutture portuali e militari prima di lasciare la città e vennero colate a picco oltre 200 navi. Venne distrutto anche il celebre ''pont transbordeur'':<ref>[http://www.jeanclaudegaudin.net/v4_jcg/index.php?option=com_content&view=article&id=391:marseille-honore-ses-liberateurs-marocains&catid=8:actualite-marseille&Itemid=47 ''Marseille honore ses libérateurs marocains''], 23 settembre 2006.</ref>
il [[22 agosto]] 1944, l'esercito tedesco fece saltare il ponte del porto vecchio per ostruire il porto nel corso della [[Battaglia di Marsiglia (1944)|battaglia di Marsiglia]], ma dei due piloni, uno solo cadde. L'altro fu distrutto il 1 settembre 1945, con una carica di 400&nbsp;kg di esplosivo.<br>Il [[23 agosto]] 1944, le truppe francesi, comandate dal generale de Montsabert, entrarono in città e presero possesso della ''Rue de Rome'' a ''Belle-de-Mai'', ma la città venne liberata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] il [[29 agosto]], quando il generale [[Jean de Lattre de Tassigny|de Lattre de Tassigny]] fece sfilare l<nowiki>'</nowiki>''[[armée d'Afrique]]'' sulla ''[[Canebière]]''.<ref name="libertyship.be"/>
 
Dagli [[anni 1950]] in poi, Marsiglia rappresentò un porto di entrata per più di un milione di immigrati in Francia. Nel [[1962]], dopo la fine della [[guerra d'Algeria]], l'ex-colonia dell'[[Algeria francese]] ottenne l'indipendenza (causando la fine della [[Quarta Repubblica francese|quarta Repubblica]]<ref>''The French defeat in the war effectively signaled the end of the French Empire"''Collective Memory: France and the Algerian War (1954-1962), Jo McCormack - 2010 [https://books.google.fr/books?id=DbnhuiJ8pEgC&pg=PA1&dq=algerian+war+end+of+the+french+empire&hl=fr&sa=X&ved=0ahUKEwiO987r2sLUAhWeOsAKHRlfD5sQ6AEIKzAB#v=onepage&q=algerian%20war%20end%20of%20the%20french%20empire&f=false]</ref> e dell'[[impero coloniale francese]]) e ci fu a Marsiglia un forte flusso di immigranti provenienti dal Paese adesso indipendente, inclusi circa 150.000 coloni francesi (''[[pieds-noirs]]'').<ref>{{Cita web|url=http://www.unesco.org/most/p97mars.doc |titolo=Multicultural Policies and Modes of Citizenship in European Cities: Marseilles |cognome=Moore |nome=Damian |editore=UNESCO |formato=DOC |accesso=5 maggio 2009}}</ref> La maggioranza degli immigrati rimase in città facendo nascere così un quartiere franco-africano con un grande mercato.
 
A partire dagli [[anni 1970]] e [[anni 1980|'80]], la [[Decolonizzazione|progressiva indipendenza delle colonie]] francesi ha minato l'economia della città. Marsiglia soffrì anche di una cattiva reputazione legata all'insicurezza e agli affari di grande banditismo (''[[French Connection]]'', assassinio del giudice [[Pierre Michel (giudice)|Pierre Michel]] il [[21 ottobre]] [[1981]], ecc.).
Nel [[1973]], in un contesto di tensioni intorno all'immigrazione e dopo l'assassinio di un autista di un autobus da parte di un algerino, squilibrato secondo l'ambasciata di Algeria, nella città scoppiò un'ondata di violenza razzista.
 
Nel [[1977]] venne messa in servizio la [[metropolitana]].
 
L'[[attentato della stazione Saint-Charles di Marsiglia]] del [[31 dicembre]] [[1983]] alle ore 20:09, compiuto dai terroristi della rete internazionalista e mercenaria ''[[Separat]]'', provocò 3 morti (5 con le vittime della contemporanea esplosione sul treno TGV vicino a [[Tain-l'Hermitage]]) e 50 feriti.<ref name=lexpress>{{cita web |lingua=fr |data=27 novembre 2006|url=http://www.lexpress.fr/actualite/politique/carlos-juge-a-nouveau-en-france_461510.html|titolo="Carlos" jugé à nouveau en France|editore=Lexpress.fr}}</ref>
 
Il [[1º ottobre]] [[2017]] un tunisino islamista, sostenitore dell'[[ISIS]], [[Attacco di Marsiglia|uccise 2 ragazze di 17 e 21 anni]] a colpi di coltello prima di essere eliminato dalla polizia; lo Stato Islamico rivendicò l'attacco.<ref>http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/01/news/francia_marsiglia_uomo_accoltella_passanti-177040351/ Marsiglia: due donne morte in attacco con coltello, ucciso l'aggressore. L'Isis rivendica]</ref>
 
== Stemma ==
{{Vedi anche|Stemma di Marsiglia}}
Lo stemma di Marsiglia ha la seguente [[blasonatura]]: ''d'[[argento (araldica)|argento]]'' alla [[Croce araldica|croce]] d'[[azzurro (araldica)|azzurro]]''.
 
== Geografia del territorio ==
Marsiglia si trova nella regione della Provenza, a sud della Francia. Si trova sulla costa sud-orientale della Francia, affacciandosi così sul mar Mediterraneo e in particolare sul Golfo del Leone.
=== Suddivisione ===
Marsiglia è divisa in 16 ''[[Arrondissement municipali di Marsiglia|arrondissements municipali]]'', anch'essi divisi in quartieri (111 in totale). Gli ''arrondissements'' sono raggruppati due a due in settori, e ognuno degli 8 settori ha il proprio consiglio e il proprio sindaco, come gli ''arrondissements'' di [[Parigi]] o di [[Lione]]. Il fiume cittadino si chiama [[Huveaune]].
 
=== La Grande Marsiglia ===
{{vedi anche|Grande Marsiglia}}
[[File:Vista di Marsiglia01.JPG|thumb|center|Panoramica della città dalla basilica di [[Notre-Dame-de-la-Garde]]|1000x1000px]]
Da luglio [[2000]], Marsiglia si è associata con dei comuni limitrofi per formare la ''Communauté urbaine Marseille Provence Métropole'', riconoscendo a livello amministrativo la "[[Grande Marsiglia]]" come [[comunità urbana]]. Questa struttura intercomunale conta 18 membri: [[Allauch]], [[Carnoux-en-Provence]], [[Carry-le-Rouet]], [[Cassis]], [[Ceyreste]], [[Châteauneuf-les-Martigues]], [[La Ciotat]], [[Ensuès-la-Redonne]], [[Gémenos]], [[Gignac-la-Nerthe]], [[Marignane]], Marsiglia, [[Plan-de-Cuques]], [[Roquefort-la-Bédoule]], [[Le Rove]], [[Saint-Victoret]], [[Sausset-les-Pins]], [[Septèmes-les-Vallons]].
 
=== Cantoni ===
Fino al 2014 la città di Marsiglia è stata amministrativamente divisa in 25 '''cantoni''':
 
{{div col|2}}
* cantone di Marsiglia-La Belle-de-Mai
* cantone di Marsiglia-Belsunce
* cantone di Marsiglia-La Blancarde
* cantone di Marsiglia-Le Camas
* cantone di Marsiglia-La Capelette
* cantone di Marsiglia-Les Cinq-Avenues
* cantone di Marsiglia-Les Grands-Carmes
* cantone di Marsiglia-Mazargues
* cantone di Marsiglia-Montolivet
* cantone di Marsiglia-Notre-Dame-du-Mont
* cantone di Marsiglia-Notre-Dame-Limite
* cantone di Marsiglia-Les Olives
* cantone di Marsiglia-La Pointe-Rouge
* cantone di Marsiglia-La Pomme
* cantone di Marsiglia-La Rose
* cantone di Marsiglia-Saint-Barthélemy
* cantone di Marsiglia-Sainte-Marguerite
* cantone di Marsiglia-Saint-Giniez
* cantone di Marsiglia-Saint-Just
* cantone di Marsiglia-Saint-Lambert
* cantone di Marsiglia-Saint-Marcel
* cantone di Marsiglia-Saint-Mauront
* cantone di Marsiglia-Les Trois Lucs
* cantone di Marsiglia-Vauban
* cantone di Marsiglia-Verduron
{{div col end}}
 
Nessuno dei cantoni includeva comuni limitrofi.
 
A seguito della riforma approvata con decreto del 18 febbraio 2014<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028664760&fastPos=1&fastReqId=1501985594&categorieLien=cid&oldAction=rechTexte|titolo = Décret n° 2014-271 du 27 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département des Bouches-du-Rhône |accesso = 10 giugno 2015|editore = http://www.legifrance.gouv.fr/|data = 27 febbraio 2014|lingua = fr}}</ref>, che ha avuto attuazione dopo le elezioni dipartimentali del 2015, il territorio comunale della città è stato diviso in 12 cantoni:
{{div col|2}}
* Cantone di Marsiglia-1
* Cantone di Marsiglia-2
* Cantone di Marsiglia-3
* Cantone di Marsiglia-4
* Cantone di Marsiglia-5
* Cantone di Marsiglia-6
* Cantone di Marsiglia-7
* Cantone di Marsiglia-8
* Cantone di Marsiglia-9
* Cantone di Marsiglia-10
* Cantone di Marsiglia-11
* Cantone di Marsiglia-12
{{div col end}}
 
Nessuno dei cantoni include comuni limitrofi.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio della città è prevalentemente collinare.{{...||centri abitati}}
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Marsiglia}}
La città di Marsiglia e i suoi dintorni godono dei benefici del [[clima mediterraneo]]. L'[[inverno]] si caratterizza per il freddo molto moderato, mentre l'[[estate]] è calda ma ben ventilata. Le [[precipitazioni]] si concentrano prevalentemente in [[autunno]] e nel periodo di transizione tra l'inverno e la [[primavera]]; in [[estate]] sono possibili prolungati eventi di [[siccità]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
===Ferrovie===
La [[stazione di Marsiglia Saint-Charles]] è il principale [[stazione ferroviaria|scalo ferroviario]] cittadino.
 
===Mobilità urbana===
{{Vedi anche|Metropolitana di Marsiglia}}
La città è dotata di un servizio metropolitano di trasporti.
 
===Porti===
{{vedi anche|Gran porto marittimo di Marsiglia|Porto vecchio di Marsiglia}}
Marsiglia ha un importante porto, il [[Gran porto marittimo di Marsiglia]], mentre lo storico [[Porto vecchio di Marsiglia]], nel centro della città, è rimasto come [[porto turistico]] dopo la costruzione del nuovo porto nel [[XIX secolo]].
 
===Aeroporti===
La città è servita dall'[[Aeroporto di Marsiglia Provenza]].
 
== Amministrazione ==
Le elezioni municipali si svolgono per settore. Ogni settore elegge i suoi consiglieri (303 in totale), di cui un terzo saranno consiglieri municipali.
 
Numero di consiglieri eletti per settore:
{| border="1"
|-----
! Settore
! 1
! 2
! 3
! 4
! 5
! 6
! 7
! 8
! Totale
|----- align="center"
! Consiglieri di settore
| 22 || 16 || 22 || 30 || 30 || 26 || 32 || 24
| 202
|----- align="center"
! Consiglieri municipali
| 11 || 8 || 11 || 15 || 15 || 13 || 16 || 12
| 101
|----- align="center"
! Numero totale di eletti
| 33 || 24 || 33 || 45 || 45 || 39 || 48 || 36
| 303
|}
 
Ultimi sindaci di Marsiglia:
* [[1953]]-[[1986]]: [[Gaston Defferre]] (già sindaco dal [[1944]] al [[1946]], rieletto nel [[1959]], [[1965]], [[1971]], [[1977]], [[1983]])
* [[1986]]-[[1995]]: [[Robert Vigouroux]] (rieletto nel [[1989]])
* [[1995]]-''in carica'' : [[Jean-Claude Gaudin]] (rieletto nel [[2001]], [[2008]] e [[2014]])
 
=== Gemellaggi ===
Marsiglia è gemellata con:
{|width=100%
| valign=top|
* {{Gemellaggio|Ucraina|Odessa|1972}}
* {{Gemellaggio|Belgio|Anversa|1958}}
* {{Gemellaggio|Italia|Genova|1958}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=tf1xr1viw3_layout_eqibtdviw6.psml|titolo=Città gemellate dal sito di Genova|accesso=30 dicembre 2010|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Israele|Haifa|1958}}
* {{Gemellaggio|Costa d'Avorio|Abidjan|1958}}
* {{Gemellaggio|Germania|Amburgo|1958}}
* {{Gemellaggio|Danimarca|Copenaghen|1958}}
* {{Gemellaggio|Giappone|Kobe|1961}}
* {{Gemellaggio|Italia|Napoli|1984}}
| valign=top|
* {{Gemellaggio|Senegal|Dakar|1968}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Pireo|1984}}
* {{Gemellaggio|Cina|Shanghai|1987}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Danzica|1992}}
* {{Gemellaggio|Marocco|Marrakech|2004}}
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Glasgow|2006}}
* {{Gemellaggio|Marocco|Khemisset|2006}}
* {{Gemellaggio|Albania|Tirana}}<ref>{{cita web|url=http://www.tirana.gov.al/common/images/International%20Relations.pdf|titolo=Città gemellate con Tirana dal suo sito ufficiale|accesso=26 luglio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111010042121/http://www.tirana.gov.al/common/images/International%20Relations.pdf|dataarchivio=10 ottobre 2011}}</ref>
|}
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Marsiglia}}
=== Immigrazione ===
[[File:Endoume-Marseille.jpg|thumb|upright|Il 7° arrondissement di Marsiglia]]
Per via della sua importanza di porto mediterraneo, Marsiglia è sempre stata una delle principali porte di ingresso per la Francia. Ciò ha attratto molto immigrati facendo di Marsiglia un cosmopolitano [[melting pot]]. Già verso la fine del XVIII secolo circa la metà della popolazione cittadine era nata da qualche altra parte in [[Provenza]] o in Francia meridionale.<ref>Claude Liauzu, ''Histoire des migrations en Méditerranée occidentale'', Bruxelles, 1996, Editions Complexe. ISBN 2-87027-608-7.</ref><ref>Roger & Duchêne Jean Contrucci, ''Marseille, 2600 ans d'histoire'', Parigi, 1998, Editions Fayard. ISBN 2-213-60197-6.</ref>
 
Le condizioni economiche e l'instabilità politica in Europa e nel resto del mondo causarono diverse ondate di immigrati durante il XX secolo: [[greci]] e [[italiani]] arrivarono alla fine del XIX secolo (nella prima metà del XX secolo il 40% della città era di origine italiana),<ref name="eu">{{Cita web|url=http://www.eurofound.europa.eu/pubdocs/2006/31/en/1/ef0631en.pdf |titolo=Local0631EN:Quality0667EN |formato=PDF |data=|accesso=8 luglio 2009}}</ref> i [[russi]] nel 1917; gli [[armeni]] nel 1915 e nel 1923; i vietnamiti negli anni 1920, nel 1954 e dopo il 1975;<ref>[http://newvietart.net/index4.3.html Les Vietnamiens a Marseille] Alain Guillemin, {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20140323092304/http://newvietart.net/index4.3.html |date=23 marzo 2014 }}</ref> i [[Corsica|corsi]] durante gli anni '20 e '30; spagnoli dopo il 1936; nordafricani (sia [[arabi]] che [[berberi]]) nel periodo tra le due guerre mondiali; africani sub-sahariani dopo il 1945; i ''[[Pied-Noir|pieds-noirs]]'' in fuga dall'ex [[Algeria francese]] nel 1962; infine immigrati dalle [[Comore]]. I residenti in città di origine [[Maghreb|magrebina]] erano ben 70.000 (soprattutto dall'Algeria) nel 2006 e addirittura più di 100.000 nel 2011, appena cinque anni dopo.
 
La seconda più numerosa comunità straniera a Marsiglia è costituita dagli immigrati provenienti dalle [[Comore]], che ammontano a circa 45.000 persone.<ref name="eu"/>
 
Lo storico [[Michel Vovelle]] ha stimato che alla fine del [[XVIII secolo]] gli italiani a Marsiglia fossero già tra le 5.000 e le 6.000 persone, su una popolazione totale di 100.000 abitanti: rappresentavano allora il 70% degli stranieri residenti in città.<ref name=archives13Italiens>[http://www.archives13.fr/archives13/webdav/users/Gallician/public/Pedagogique/TpsdesItaliensDPgq.pdf ''Le temps des Italiens''], Dossier pédagogique, Archives Départementales des Bouches-du-Rhône, 40 pagina.</ref>
L'immigrazione italiana andò a crescere soprattutto tra il 1850 e il periodo tra le due guerre mondiali e nel 1934 gli italiani in città erano ben 127.000, andando a rappresentare i due terzi della popolazione straniera. A partire da quel periodo, la politica anti-esodo attuata dal regime fascista pose un freno considerevole all'emigrazione italiana<ref name=archives13Italiens/>.
Attualmente, sono circa 300.000 i marsigliesi di origini [[italia]]ne, ovvero il 35% della popolazione di Marsiglia.<ref name=NPR>Sylvia Poggioli, [http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=5044219 NPR - ''Diverse Marseille Spared in French Riots''], 10 dicembre 2005.</ref>
 
Marsiglia ha anche la seconda più numerosa comunità di [[corsica|corsi]] e [[Armenia|armeni]] della Francia, dopo Parigi. Altre importanti comunità sono quelle [[Turchia|turca]], [[Cina|cinese]] e [[vietnam]]ita.<ref>{{Cita web|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=5044219 |titolo=Diverse Marseille Spared in French Riots |editore=Npr.org |data=10 dicembrer 2005|accesso=1º febbraio 2010}}</ref>
 
Nel 1999, in diversi ''arrondissement'', circa il 40% dei giovani con meno di 18 erano di origine magrebina (almeno un genitore).<ref>Michèle Tribalat, ''[http://www.societe-de-strategie.asso.fr/pdf/agir28txt4.pdf Les concentrations ethniques en France]'', 2007 {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20110916215150/http://www.societe-de-strategie.asso.fr/pdf/agir28txt4.pdf |date=16 settembre 2011 }}</ref>
 
Sin dal 2013 gli immigrati provenienti dall'[[Europa orientale]] vengono a lavorare a Marsiglia, attratti da migliori opportunità di lavoro e dal bel clima della città mediterranea. Le nazionalità più numerose sono i [[Romania|rumeni]] e o [[Polonia|polacchi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.insee.fr/fr/themes/document.asp?reg_id=0&ref_id=ip1524|titolo=Insee – Population – Les immigrés récemment arrivés en France – Une immigration de plus en plus européenne|autore=|data=|sito=insee.fr}}</ref>
{| class="infobox" style="float:right;"
|-
|colspan="2"|'''Maggiori comunità di immigrati<br>(oltre 5.000 persone)'''
|-
! Nazionalità || Popolazione (2011)<ref>{{Cita web|url=http://insee.fr/fr/themes/tableau_local.asp?ref_id=NAT1&millesime=2011&niveau=3&nivgeo=AU2010&codgeo=003 |titolo=Aire urbaine 2010 de Marseille – Aix-en-Provence (003) – NAT1 – Population par sexe, âge et nationalité – 2011 |sito=INSEE |accesso=2 giugno 2015}}</ref>
|-
|{{Algeria}} || 37.673
|-
|{{Bandiera|Tunisia}} [[Tunisia]]|| 32.800
|-
|{{Bandiera|Marocco}} [[Marocco]]|| 30.000
|-
|{{Bandiera|Turchia}} [[Turchia]]|| 12.283
|-
|{{Bandiera|Italia}} [[Italia]] || 9.094
|-
|{{Bandiera|Polonia}} [[Polonia]] || 8.227
|-
|{{Bandiera|Romania}} [[Romania]]|| 7.134
|-
|{{Bandiera|Portogallo}} [[Portogallo]]|| 6.988
|-
|{{Bandiera|Spagna}} [[Spagna]]|| 5.002
|-
|}
 
=== Religione ===
[[File:2014-09 Cathédrale de la Major de Marseill IMG 0733.JPG|thumb|upright=1.2|Cattedrale ''La Major'']]
Marsiglia è la città francese con la più grande proporzione di musulmani con i suoi 200&nbsp;000 fedeli (un abitante su quattro) e i 63 luoghi di culto già adibiti ai musulmani.<ref>''[http://www.liberoquotidiano.it/news/416594/Una-nuova-mega-Moschea--sorger%C3%A0-a-Marsiglia.html Una nuova mega Moschea sorgerà a Marsiglia]''. URL consultato il 20-01-2012</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:DSC 5208-MR-NotreDameDeLaGarde.jpg|thumb|upright=1.1|Vista sul porto, sullo sfondo, Notre Dame de la Garde]]
* Il ''[[Vieux Port]]'' (Vecchio Porto), attorno al quale la città si sviluppò durante i secoli. Simbolo di Marsiglia assieme alla Basilica di Notre Dame de La Garde che si staglia sulla collina come per proteggerla e salutare i marinai, il Vieux Port è stato modificato nel 2013 in concomitanza con l'assegnazione di Marsiglia Capitale della Cultura: la parte centrale del Vieux Port ospita una grande struttura a specchio che protegge i passanti dalle intemperie e permette a quest'ultimi di guardarsi riflessi alzando la testa. Sempre dal 2013, il Vieux Port ospita la ruota panoramica a pagamento che precedentemente sostava lungo le spiagge del quartiere Pointe Rouge.
* Il ''[[Jardin des Vestiges]]'' (Giardino delle Vestigia), dove si trovano i resti del porto dove sbarcarono i Greci
* La ''[[Canebière]]'', il viale centrale della città che un tempo collegava i campi a nord della città con il Vieux Port
[[File:Marseille Canebière and Palais de la Bourse.jpg|thumb|La Canebière e il Palazzo della Borsa]]
* ''[[Le Panier]]'', il quartiere più antico della città
* ''[[Notre Dame de la Garde]]'', la [[basilica]] situata sul monte più alto della città
* Il [[Castello d'If]] (le ''Château d'If''), ex carcere che si trova su un'[[Arcipelago delle Frioul|isola]] davanti Marsiglia in cui viene incarcerato il [[conte di Montecristo]] nell'omonimo romanzo di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]]
* ''La [[Unité d'Habitation|Cité Radieuse]]'', costruzione realizzata dall'architetto svizzero [[Le Corbusier]]
 
== Cultura ==
{{Citazione|Sono convinto che Marsiglia sia la più bella città della Francia. È talmente diversa da tutte le altre.|[[Arthur Schopenhauer]], ''Diario di viaggio''<ref>Armando Editore, 1997, 96 p.</ref>}}
 
===Istituzioni culturali===
L'[[Osservatorio astronomico di Marsiglia]] fu fondato nel 1863.
 
===Teatri e locali===
Tra i tanti luoghi di spettacolo cittadini si devono ricordare i teatri: l'[[Opéra municipal de Marseille]], ''[[La Criée]]'', ''[[Théâtre du Gymnase (Marsiglia)|Le Gymnase]]'', ''[[Friche de la Belle de Mai|La Friche]]''
===Sport===
Il [[calcio (sport)|calcio]] ([[Olympique de Marseille]], le cui partite si svolgono allo [[Stadio Vélodrome|stade Vélodrome]]) e la ''[[pétanque]]''
===Cucina===
[[Pastis]] (bevanda alcolica speziata a base di anice bevuto come aperitivo), [[aioli]] (salsa a base di aglio), [[tapenade]] (antipasto a base di [[acciughe sotto sale]], olive, capperi e aglio), [[bouillabaisse]] (zuppa di pesce, con salse e verdure), [[Panisse]] (sottile galletta di farina di ceci). La birra [[La Cagole]] vuole rifarsi alla rappresentazione popolare della vecchia Marsiglia di [[Marcel Pagnol]].
 
== Arte ==
[[File:Église Saint-Cannat à Marseille, façade.JPG|miniatura|[[Chiesa di San Cannato]].]]
Marsiglia ospita vari musei d'arte tra i quali i più importanti sono il Museo di Belle Arti, il museo Cantini.
 
* Il [[Museo di belle arti di Marsiglia]] conserva dipinti di artisti come [[Perugino]], [[Giulio Romano]], [[Annibale Carracci]], [[Luca Giordano]], [[Canaletto]], [[Giandomenico Tiepolo]], [[Jusepe de Ribera]], [[Rubens]], [[Jacob Jordaens]], [[Charles Le Brun]], [[Jacques-Louis David]], [[Gustave Courbet]], [[Camille Corot]] e una grande collezione di opere dello scultore barocco [[Pierre Puget]], nativo di Marsiglia. Vi si trova anche il quadro l'''[[Idolatria]] di [[Re Salomone|Salomone]]'', opera di [[Paolo Pagani]]
* Il [[Museo Cantini]] è principalmente dedicato all'arte moderna ed ospita opere di artisti come [[André Derain]], [[Pablo Picasso]], [[Kandinsky]], [[Max Ernst]] o [[Francis Bacon (pittore)|Francis Bacon]]
* Il MuCEM (''[[Museo delle Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo]]''), inaugurato nel 2013, è un museo nazionale di antropologia dedicato alle società e le culture dell'area europea e mediterranea. Le sue collezioni comprendono più di un milione di oggetti
* Il [[Cabinet des monnaies et médailles]], ospitato dagli ''Archives municipales'', ha una collezione di circa {{formatnum:30000}} monete, medaglie e altri oggetti numismatici
 
== Educazione ==
* [[Università di Aix-Marseille]]
* [[École pour l'informatique et les nouvelles technologies]]
 
== Note ==
<references/>
=== Esplicative ===
<references group="Nota"/>
=== Bibliografiche ===
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell]]
* [[Grande Marsiglia]]
* [[Entanglement quantistico]]
* [[Aeroporto di Marsiglia-Provence]]
* [[ArrondissementInformatica di Marsigliaquantistica]]
* [[Misticismo quantico]]
* [[Arrondissement municipali di Marsiglia]]
* [[MetropolitanaParadosso di MarsigliaEinstein-Podolsky-Rosen]]
* [[TunnelPrincipio Pradodi Carénagelocalità]]
* [[Teoria delle variabili nascoste]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Marseille|wikt=Marsiglia|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.pv.infn.it/~nicrosi/paradosso/home.htm|Paradosso EPR e teorema di Bell}}
* {{it}} [https://web.archive.org/web/20131021024538/http://www.france.fr/it/regioni-e-metropoli/marsiglia-capitale-mediterranea Marsiglia Capitale mediterranea] - Il sito ufficiale della Francia
* {{cita web|http://wwwxoomer.mairie-marseillevirgilio.frit/paaccom/Teorema_Bell.htm|MarsigliaIl (sitoteorema ufficiale)|lingua=frdi Bell}}
* {{SEP||Bell's Theorem|[[Abner Shimony]]}}
* {{cita web|http://www.marseille-provence2013.fr/|Capitale culturelle européenne 2013|lingua=fr}}
* {{Cita video|cognome=Marco Coletti|data=2016-04-07|titolo=Teorema di Bell - Teorie delle Variabili Nascoste|accesso=2018-01-19|url=https://www.youtube.com/watch?v=FIxaRJmYdV8&feature=youtu.be}}
* {{cita web|http://marseillecityofculture.eu/|Marseille City of Culture|lingua=en}}
{{controllo di autorità}}
 
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{{Capitali europee della cultura}}
{{Dipartimento Bocche del Rodano}}
 
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[[Categoria:Marsiglia|Meccanica quantistica]]