Unione di Centro (2002) e Biblioteche dell'Abruzzo: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
njn
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{Partito politico
|colore = cornflowerblue
|nome = Unione di Centro
|logo = [[File:Unione di Centro logo.png|200px]]
|segretario = [[Lorenzo Cesa]]
|presidente = [[Gianpiero D'Alia]]
|vicesegretario = [[Antonio De Poli]]<br />[[Giuseppe De Mita]]<br />[[Mauro Libè]]
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA
|partito =
|fondazione = 6 dicembre [[2002]] <small>(come UDC)</small><br />28 febbraio [[2008]] <small>(come Unione di Centro)</small>
|dissoluzione =
|sede = Via del Tritone, 102 - [[Roma]]<ref>{{cita web|url=http://www.udc-italia.it/Agenda/SchedaReader.aspx?TypeID=1&ID=98409|titolo=Inaugurazione sede Udc Roma con Lorenzo Cesa}}</ref>
|ideologia =[[Cristianesimo democratico ]] </small><br/>[[Conservatorismo sociale]]<ref name=Parties-and-Elections>{{cita web|lingua=en|url=http://www.parties-and-elections.eu/italy.html|titolo=Italy|sito=Parties and Elections in Europe|accesso=11 gennaio 2014|autore=Wolfram Nordsieck|data=2013}}</ref>
|internazionale = [[Internazionale Democratica Centrista]]
|collocazione = [[Centrismo|Centro]]
|coalizione = [[Casa delle Libertà]] <small>(2002-2007)</small><br />[[Nuovo Polo per l'Italia]] <small>(2010-2012)</small><br />[[Con Monti per l'Italia]] <small>(2013)</small><br />[[Nuovo Centrodestra - Unione di Centro|NCD-UdC]] <small>(2014)</small><br />[[Area Popolare]] <small>(2015)</small>
|partito europeo = [[Partito Popolare Europeo]]
|gruppo parlamentare europeo = [[Gruppo del Partito Popolare Europeo]]
|seggi1 = {{Partito politico/seggi|6|630|cornflowerblue}}
In [[Area Popolare]]
|seggi2 = {{Partito politico/seggi|1|321|cornflowerblue}}
In [[Area Popolare]]
|seggi3 = {{Partito politico/seggi|1|73|cornflowerblue}}
|seggi4 = {{Partito politico/seggi|22|917|cornflowerblue}}
|testata =
|giovanile = ''Giovani UDC''
|iscritti = 50.000
|anno iscritti = 2016
|colori = {{legenda|#00A4E0|[[Azzurro]]|border=1px solid #AAAAAA}}
|sito =
}}
 
{{torna a|Abruzzo}}
L''''Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro''' ([[Abbreviazione|abbr]] '''UDC'''), conosciuto comunemente come '''Unione di Centro'''<ref>{{Cita web|url=http://www.parlamento.it/application/xmanager/projects/parlamento/attachments/statuto_partito/statutos/000/000/029/04_UDC_Pubbl_Statuto_GU_294_del_18_12_2015_SO_67.pdf |titolo=Statuto UDC|lingua=it|formato=pdf|accesso=30 aprile 2016}}</ref> è un [[partito politico]] [[italia]]no nato nel [[2002]] dalla fusione di tre partiti [[Centro Cristiano Democratico]], [[Cristiani Democratici Uniti]] e [[Democrazia Europea]].
[[File:Pescara Palazzo del Governo 01 (raboe).jpg|thumb|Il Palazzo della Provincia di [[Pescara]], con un'ala sede della Biblioteca provinciale "Gabriele d'Annunzio"]]
Descrizione delle principali '''biblioteche dell'Abruzzo''' situate nelle città maggiori, e quelle più rilevanti dei comuni minori.
 
== Provincia dell'Aquila ==
Fin dalla fondazione ha sempre aderito al [[Partito Popolare Europeo]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/politica/centro/udccongr/udccongr.html|titolo=Centristi, oggi nasce l'Udc. Congresso senza Pera e Bossi|accesso=6 dicembre 2002}}</ref>.
[[File:Camera di commercio l aquila.JPG|thumb|upright=0.8|Il [[Palazzo del Convitto]] (foto anno 2015) con la Camera di Commercio a L'Aquila, fino al 2009 sede della biblioteca "Salvatore Tommasi", temporaneamente trasferita nella zona industriale di Bazzano]]
*''[[Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi]]'' ([[L'Aquila]]): si trova presso il [[Palazzo del Convitto]], ricavato dall'ex convento di San Francesco nel 1878, benché la biblioteca esistesse già dal 1848. Fino al 2009 è stata presso il Palazzo del Convitto Nazionale insieme alla sede della Camera di Commercio, successivamente traslata dopo il terremoto in una nuova temporanea struttura presso Bazzano. La biblioteca ospita oltre 30.000 volumi, e una copia originale dell ''[[Vite parallele]]'' di [[Plutarco]], stampata in città nel XV secolo da Adamo da Rotweill. L'edificio storico è stato ricavato dalla grande sala di lettura dell'antico convento, a pianta rettangolare con volta a botte ricca di stucchi e pennacchi. La biblioteca era inoltre collegata alla sede del Liceo classico "Domenico Cotugno", con l'aula magna decorata da una tela di [[Teofilo Patini]].
 
*''Archivio di Stato dell'Aquila'': si trovava presso la storica sede del [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]], accanto la chiesa di Sant'Agostino, pesantemente danneggiata dal terremoto del 2009 insieme al complesso. L'Archivio di stato di conseguenza è stato trasferito temporaneamente in una struttura a Bazzano. Istituito nel [[1835]] come Archivio provinciale del regno borbonico, ha avuto sede nell'ala posteriore dell'antico convento, trasformato nel periodo napoleonico nel Palazzo dell'Intendenza Provinciale, poi Prefettura.<ref>{{Cita web|url=http://www.asaq.beniculturali.it/index.php?it/101/larchivio-di-stato-comera/|titolo=L'Archivio di Stato, com'era}}</ref>Prima del 2009, si articolava in tre sedi: quella storica, con i fondi più antichi e importanti (pergamene, archivio comunale antico, antichi Catasti e atti notarili del distretto del Regno), la Direzione e l'ufficio amministrativo presso Palazzo Sidoni in Piazza della Rpubblica, la sede universitaria in via del Cardinale. e presso un edificio moderno nel centro antico, con gli archivi contemporanei (il catasto postunitario, quello del distretto militare, e lo stato civile preunitario).
Nonostante le recenti posizioni critiche verso il [[Governo Renzi]], un suo esponente, [[Gian Luca Galletti]], è [[Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana|Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare]].
[[File:Sulmona - San Francesco della Scarpa 02.jpg|thumb|La "rotonda" di San Francesco della Scarpa a Sulmona: accesso al palazzo civico con la biblioteca "Ovidio Nasone"]]
== Storia ==
*''Biblioteca diocesana dell'Aquila "Cardinale Carlo Confalonieri"'': la biblioteca arcivescovile è una raccolta ordinaria di documenti manoscritti, stampati e monografie. Fortemente voluta dall'arcivescovo metropolitano Giuseppe Molinari, intitolata a Carlo Confalonieri (arcivescovo dal 1941 al 1950), nacque a servizio della diocesi e della città di L'Aquila con lo scopo di raccogliere i fondi storici della biblioteca del Seminario e fondi provenienti da donazioni di privati.<ref>{{Cita web|url=http://www.bibliotecaconfalonieri.it/biblioteca-confalonieri/cenni-storici.html/|titolo=Cenni storici}}</ref> Dopo una riorganizzazione del materiale, catalogato informaticamente, si è provveduto ad ampliare con opportuni aggiornamenti le sezioni di filosofia, teologia, area biblica e abruzzesistica in maniera tale da poter offrire un contributo valido non solo alle attività dell'Isituto Superiore di Scienze Religiose "Fides et Ratio", ma anche agli studiosi esterni, secondo le disposizioni emanate dall'autorità ecclesiastica. La biblioteca nel 2008 ha aderito al progetto CEI-bib, un sistema di catalogazione messa a punto dalla Conferenza Episcopale Italiana, che custodisce il catalogo collettivo delle biblioteche ecclesiastiche. Nel dicembre 2008 con dei lavori la biblioteca si era dotata di nuove sale, fino al terremoto del 2009 che ha danneggiato l'edificio. La biblioteca oggi è provvisoriamente spostata nel quartiere Torretta, poiché la sede in via San Marciano 25 è inagibile.
[[File:Pier Ferdinando Casini.jpg|thumb|Pier Ferdinando Casini]]
 
*''Biblioteca della Deputazione di Storia Patria nell'Abruzzo "Anton Ludovico Antinori"'' (L'Aquila): si trova presso la [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio]], intitolata al cardinale e storico aquilano [[Anton Ludovico Antinori]], corrispondente del Muratori, nata contemporaneamente alla Deputazione stessa (1888), raccogliendo le numerose pubblicazioni di cui la Istituzione storica veniva in possesso per delle donazioni, acquisizioni dirette e recensioni sul proprio periodico- La biblioteca si è successivamente arricchita di grandi donazioni, tra le quali quelle della famiglia Rivera, dell'avvocato Gabriele Sartorelli, l'avvocato Ciarletta e della famiglia Bafile. I fondi librari sono quasi tutti a carattere storico, sia in relazione dell'Abruzzo e del Molise, che a dimensione nazionale ed internazionale. Sono presenti con raccolte quasi tutte le complete pubblicazioni di tutte le Deputazioni e Società storiche riconosciute, produzioni editoriali periodiche e non di circa 150 Istituti di alta cultura italiani.
=== Il tramonto della DC e i suoi eredi ===
{{vedi anche|Frammentazione della Democrazia Cristiana}}
Coinvolta pesantemente negli scandali di [[Tangentopoli]], nel [[1993]] la [[Democrazia Cristiana]] è in preda ad una grave crisi di identità. L'Assemblea programmatica costituente, che si svolge fra il 23 ed il 26 luglio dello stesso anno, dà modo al segretario [[Mino Martinazzoli]] di progettare una terza fase storica della tradizione cattolico-democratica con ''un soggetto nazionale di programma, fondato sul valore cristiano della solidarietà''.<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/55880/55946-per-litalia-una-nuova-presenza-popolare-assemblea-programmatica-costituente-della-dc "Per l'Italia una nuova presenza popolare" Assemblea programmatica costituente della DC (23/7/1993)]</ref>
 
Nella città di [[L'Aquila]] sono inoltre presenti le varie biblioteche delle varie Facoltà dell'[[Università degli Studi dell'Aquila]] (Medicina, Farmacia, Scienze motorie, Lettere, Filosofia, Architettura, Lingue straniere), la Biblioteca della Camera di Commercio, le biblioteche dei monasteri di San Bernardino, Santa Chiara e San Giuliano, e la biblioteca della Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Il 18 gennaio [[1994]] nascono così il [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], al quale aderirà la maggioranza dei parlamentari ex dc<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/20/PPI_primo_giorno_con_lite_co_0_940120381.shtml PPI, primo giorno con la lite sull'eredità]</ref>, e il [[Centro Cristiano Democratico]], fondato da alcuni esponenti della vecchia ''[[dorotei|corrente dorotea]]'' guidati da [[Pier Ferdinando Casini]]. Alle [[elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche del 1994]], il PPI, che han mantenuto lo storico simbolo dello ''scudo crociato'', aderisce alla coalizione centrista detta [[Patto per l'Italia]], che tuttavia non ha un buon risultato elettorale, mentre il CCD prende parte al [[centro-destra]] di [[Silvio Berlusconi]].
 
*''Biblioteca comunale'' ([[Avezzano]]): è la principale biblioteca della città, situata in via Cavalieri di Vittorio Veneto, mentre la sede storica stava in via D'Annunzio. L'edificio è moderno, come la città, e conserva le principali opere, anche d'abruzzesistica e di storia della città e della Marsica.
Nel luglio del [[1995]] [[Rocco Buttiglione]] decide di fondare i [[Cristiani Democratici Uniti]], uscendo dal PPI, e il dialogo con il CCD è subito naturale e sfocia nella presentazione di liste comuni nella quota proporzionale della [[Camera dei deputati|Camera]] alle [[elezioni politiche italiane del 1996|elezioni anticipate del 1996]], che raggiungono il 5,8% dei consensi e 12 seggi.
 
*''Biblioteca "Muzio Febonio"'' (Avezzano): si trova in un edificio storico nei pressi del Seminario diocesano, ed è la biblioteca più importante della città per quanto riguarda la sua storia e quella della Marsica. Essendo intitolata al famoso storico marsicano, contiene una copia stampata della ''Historia Marsorum''.
=== Nel Governo Berlusconi II ===
Alle [[elezioni politiche italiane del 2001|elezioni politiche del 2001]] i due partiti si presentano ancora insieme creando le liste del [[Biancofiore]] all'interno della coalizione della [[Casa delle Libertà]] a sostegno di [[Silvio Berlusconi]] e ottengono il 3,22%. Quella competizione elettorale vede anche la partecipazione solitaria di [[Democrazia Europea]], fondata da [[Sergio D'Antoni]] e sostenuta da [[Giulio Andreotti]].
 
Altre biblioteche di rilievo in città sono l'Archivio di Stato dell'Aquila nella sezione di Avezzano, la biblioteca dei Cappuccini della chiesa di San Francesco, e la biblioteca dell'Agenzia Regionale.
La [[Casa delle Libertà]] vince le elezioni e alcuni esponenti di CCD e CDU entrano nel [[Governo Berlusconi II]]. Per il CCD sono nominati: [[Carlo Giovanardi]] come [[Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana|ministro per i rapporti con il Parlamento]], [[Mario Baccini]] sottosegretario agli [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari esteri]], [[Michele Vietti]] sottosegretario alla [[Ministero della giustizia|Giustizia]], [[Giuseppe Galati]] alle Attività produttive e [[Francesco Bosi]] alla Difesa. Per i CDU sono nominati: [[Rocco Buttiglione]] come [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|Ministro per le politiche comunitarie]], [[Mario Tassone]] vice ministro alle Infrastrutture e [[Teresio Delfino]] sottosegretario all'Agricoltura.
[[File:Sulmona -Santa Chiara- 2007 by RaBoe 01.jpg|thumb|Chiostro del convento di Santa Chiara a Sulmona]]
*''[[Biblioteca comunale Publio Ovidio Nasone]]'' ([[Sulmona]]): fu fondata nel 1812 nel Palazzo San Francesco, oggi sede del Comune, da un gruppo di privati. Il primo fondo bibliografico venne trasferito nella Biblioteca del Collegio degli Abruzzi situata nella [[Badia Morronese]]. Nel 1816 il Regio Collegio fu trasferito a L'Aquila, e non si ebbe più traccia dei volumi, né testimonianze dell'esistenza di biblioteche pubbliche a Sulmona fino alla realizzazione del Regno d'Italia. Nel 1865 il Comune fondò una nuova biblioteca pubblica arricchendola nei due anni successivi con numerose opere provenienti da [[Scanno]], [[Pacentro]], [[Raiano]] e [[Castel di Sangro]]. La biblioteca monumentale dei Francescani, nel palazzo civico, fu ornata di stucchi e intonaci, e conserva libri risalenti al XVI-XIX secolo. Nel 1958 fu dedicata a l poeta sulmonese [[Publio Ovidio Nasone]], in occasione del bimillenario della nascita.
 
*''Biblioteca diocesana di Santa Chiara'' (Sulmona): si trova presso il [[monastero di Santa Chiara (Sulmona)|monastero di Santa Chiara d'Assisi]] in Piazza Garibaldi. Già biblioteca del seminario vescovile, la sua storia è legata al canonico Virgilio Orsini, letterato e storico che negli anni '60 si adoperò con grande impegno, acquistando molti volumi per l'istituzione di un primo fondo. Negli anni seguenti con varie donazioni di privati, la biblioteca si arricchì. I volumi furono collegati presso il palazzo vescovile, in un primo momento, nei pressi del Duomo, successivamente la biblioteca fu inaugurata nuovamente nel 2002 presso il Polo culturale diocesano di Santa Chiara, allestita in alcuni ambienti dell'ex convento.<ref>{{Cita web|url=http://www.visit-sulmona.it/poi/128/biblioteca-diocesana-di-santa-chiara/45#sthash.POEjf7Kb.dpbs/|titolo=Biblioteca Diocesana di Santa Chiara}}</ref>La sua gestione è affidata al personale della Soprintendenza BSAE dell'Abruzzo, insieme alla diocesi e al Comune. Il materiale bibliografico riguarda pressoché totalmente la religione, insieme a notizie storiche delle chiese della città e della valle Peligna.
Nella [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana]] il leader CCD [[Pierferdinando Casini]] è eletto Presidentedella [[Camera dei deputati]].
[[File:Chiostro SMV Celano 1.jpg|thumb|Chiostro del convento di Santa Maria Valleverde a Celano]]
*''Biblioteca della Fondazione "Giuseppe Capograssi"'' (Sulmona): la biblioteca dell'Agenzia dipende dall'Assessorato alle Politiche Culturali della regione, per la diffusione della lettura e dell'informazione e la programmazione di eventi culturali. Fu istituita nel 1970, e nel 1984 ospitata nella sede progettata dall'architetto Paolo Portoghesi nei presi del Palazzo di Giustizia. La biblioteca possiede un patrimonio librario di circa 30.000 volumi, con ricca sezione di migliaia di testi per ragazzi, dispone inoltre di 1200 materiali multimediali, degna di rilievo è la sezione dedicata a Capograssi, contenente le sue opere e i testi critici del suo lavoro di giurista.
 
*''Biblioteca comunale "Beato Tommaso da Celano"'' ([[Tagliacozzo]]): si trova nel chiostro del convento di San Francesco, ed è una biblioteca che contiene varie opere per la consultazione, e dispone di oltre 6.000 volumi. La sezione storica di Tagliacozzo e delle sue chiese, insieme a volumi a tema religioso, si trova nella biblioteca del [[santuario della Madonna dell'Oriente]].
=== Primo congresso e debutto elettorale ===
Nella primavera del [[2002]] CCD e CDU insieme a DE avviano il procedimento di nascita del partito Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro.
 
*''Biblioteca comunale "Vincenzo Balzano"'' ([[Castel di Sangro]]): dedicata al sindaco castellino che amministrò la città nel primo '900, si trova in Piazza Plebiscito ed ospita vari volumi di narrativa e trattatistica abruzzese.
Durante il primo congresso nazionale del 6 dicembre [[2002]] [[Marco Follini]] viene eletto segretario, con [[Rocco Buttiglione]] che assume la presidenza.
 
*''Museo e biblioteca del convento di Santa Maria Valleverde'' ([[Celano]]): fin dalle origini, il convento di Santa Maria di Valleverde fu dotato di una biblioteca discreta, necessaria per lo studio dei novizi e per la predicazione, meritando nel 1846 l'istituzione di uno "Stdudio generale" di prima classe, con la presenza di studenti anche di altre regioni. Da un inventario del 1600 la biblioteca risultava fornita di 160 volumi, di cui 53 ad "usum commune" e 107 "ad usum fratrum".<ref>{{Cita web|url=http://www.caicelano.it/celano/arte-e-cultura/biblioteca-museo-santa-maria-valleverde/|titolo=Biblioteca e Museo di Santa Maria Valleverde}}</ref>Nel '700 la biblioteca fu accresciuta dal padre Cesareo da Celano, che fu rettore provinciale, e successivamente entrò nella Collezione Pietro Antonio Corsignani, donata agli ultimi eredi. Nel 1811 la biblioteca contava 357 titoli. Nel 1982 la biblioteca si arricchì grazie al padre Osvaldo Lemme di vari titoli, per via di acquisti e donazioni del marchese Giulio Dragonetti, Giuseppe Capograssi, Ettore Petrolini, Casimiro Centi. Oggi la biblioteca con l'annesso archivio si trova nei piani superiori del convento, ricca di 100.000 titoli, tra i quali si annoverano manoscritti atografi di Manzoni, Tolstoj, Carducci, Hugo, Silone, Donizetti.
Il primo appuntamento elettorale riguarda le [[elezioni europee del 2004|europee dell 2004]], superate agevolmente con il 5,89%.
 
*''Centro studi "Antonio De Nino"'' ([[Pratola Peligna]]): è un importante centro di studi con annessa biblioteca che raccoglie il materiale di studi dell'archeologo locale [[Antonio De Nino]], che riscoprì il popolo dei [[Peligni]] e dei [[Vestini]] tra Sulmona e L'Aquila, organizzando varie campagne di scavo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. La biblioteca contiene quasi tutti gli studi dell'autore.
=== Follini vicepresidente, la crisi di governo e il secondo congresso ===
[[File:Mario Baccini.jpg|thumb|Mario Baccini]]
 
*''Biblioteca-mediateca comunale "Vincenzo Tanturri"'' ([[Scanno]]): si trova nel piano terra del palazzo storico della scuola elementare, costituita da un patrimonio librario di 10.000 volumi di vario genere, tra cui opere Scannesi del '700, quali i testi di Antonio Silla e Arcangelo De Angelis<ref>{{Cita web|url=http://www.visit-scanno.it/poi/946/mediateca-comunale-vincenzo-tanturri/45#sthash.HfDKjLxu.dpbs/|titolo=Mediateca comunale Vincenzo Tanturri}}</ref>, nonché i romanzi finalisti al Premio Scanno. Di pregio alcune "cinquecentine", la biblioteca dispone di 4 postazioni internet e di una sala multimediale.
Con la rimodulazione dei rapporti di forza nella coalizione Berlusconi acconsente ad aumentare la rappresentanza dell'UDC nell'ambito del Governo.
 
== Provincia di Pescara ==
Il 2 dicembre [[2004]] il segretario Follini viene nominato Vicepresidente del Consiglio (accanto a [[Gianfranco Fini]]) e [[Mario Baccini]] viene nominato ministro della Funzione Pubblica.
[[File:Palazzo Provinciale Pescara DSC00224.JPG|thumb|Palazzo del Governo a Pescara: l'ala laterale della biblioteca "Gabriele d'Annunzio"]]
*''Biblioteca provinciale "Gabriele d'Annunzio"'' ([[Pescara]]): si trova presso il Palazzo del Governo in Piazza Italia, istituita immediatamente dopo il 1927, quando fu creato il comune di Pescara con l'annessa provincia. Si occupa dell'acquisizione, accrescimento, conservazione e valorizzazione del patrimonio informativo e documentario, con particolare attenzione al patrimonio del territorio abruzzese, della cultura e dell'identità locale.<ref>{{Cita web|url=http://www.provincia.pescara.it/index.php?option=com_content&view=article&id=115&Itemid=162/|titolo=Servizio biblioteca provinciale}}</ref>Garantisce servizi essenziali alle biblioteche (informazione, consultazione e prestito), progettando ed attuando nuovi servizi tecnologicamente avanzati. Collabora con l'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara, dal 2010 gestisce l'Archivio di Storico dell'Ente di Pescara, e collabora con altre università italiane. Un fondo particolare è costituito dai documenti del Regio Subeconomati dei benefici vacanti, databili dal 1792 al primi decenni del XX secolo, confluiti nell'archivio provinciale tra il 1943 e il '44, quando gli uffici della Provincia e della Prefettura furono provvisoriamente trasferiti a [[Civitaquana]], poi a [[Pianella]]. Importante è anche la sezione del poeta ''[[Gabriele d'Annunzio]]'', che consta di 2500 documenti: il materiale è diviso in due sezioni: le opere del poeta, tra le quali manoscritti e prime edizioni, organizzate mediante prestiti anche con il fondo del Museo cada natale di D'Annunzio nel rione Porta Nuova, e i saggi successivi sulla personalità di D'Annunzio stesso. Vi si trovano anche lettere del poeta con amici e con la figlia "Cicciuzza". Nel 70simo anniversario della morte, si è intitolata una sala al poeta, con successivo trasferimento di tutto il materiale bibliografico su D'Annunzio nella sala stessa.
 
*''Biblioteca delle Genti d'Abruzzo e Biblioteca "Vittoria Colonna"'' (Pescara): si trova presso la vecchia fortezza borbonica del corso Manthoné, all'interno del [[Museo delle Genti d'Abruzzo]]. La biblioteca costituisce un complemento alle attività dell'ente ed alle sue ricerche, oltre che uno strumento per gli utenti interessati alle tematiche del museo dedicato alla storia culturale-sociale dell'Abruzzo. Essa si divide nella sezione delle Genti d'Abruzzo e nella sezione civica "[[Vittoria Colonna]]". La prima consta di 4000 documenti tra volumi, riviste e opuscoli, specializzata in abruzzesistica: etnografia, protostoria, storia locale, pastorizia, transumanza, tradizioni varie; la seconda sezione possiede l'archivio storico "Giovanni Pansa", e raccoglie testi di storia dell'arte locale. Il fondo dedicato al medico pennese Giovanni Pansa è stato istituito nel 1978, trasferito nel Museo nel 1988, e contiene numerosi documenti storici importanti per la storia locale abruzzese, specialmente del distretto di [[Penne (Italia)|Penne]]. Il Fondo consta di 2300 volumi, 3100 opuscoli e nutrita collezione di cataloghi di aste numismatiche e vendite d'arte delle principale case d'asta italiane e straniere, 60 testate di riviste di fine '800 e inizio '900. Tra i volumi si segnalano 44 "cinquecetine", circa 1300 edizioni del '600,'700,'800, 14 manoscritti sulla storia regionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.gentidabruzzo.com/?page_id=354/|titolo=Biblioteca}}</ref>
Al governo, tuttavia, si prospetta una fase di crisi in seguito alle [[elezioni regionali del 2005]], quando la CdL viene decisamente sconfitta dal centro-sinistra, nella veste de "[[L'Unione]]", che si aggiudica il governo di 12 regioni su 14 chiamate al voto. Scoppia, di conseguenza, una crisi di governo.
 
A Pescara si trovano anche la sezione dell'Archivio di Stato, la biblioteca universitaria di viale Pindaro delle sezioni di Architettura e Lingue straniere, la biblioteca "Fra' Tommaso da Celano", la biblioteca "Basilio Cascella" e quella della Soprintendenza dei Beni Culturali.
A porre i primi problemi è proprio l'UDC che, dopo un paio di settimane, chiede un rinnovamento dell'azione di governo ed annuncia il ritiro dei suoi ministri dall'esecutivo fin quando il premier non abbia elaborato una nuova piattaforma programmatica che prenda atto della sconfitta, individuando come strategia prioritaria una nuova politica per il Mezzogiorno. Poco dopo anche Alleanza Nazionale farà la stessa cosa. Così, Berlusconi è costretto a dimettersi per poi riuscire nell'intento di formare un nuovo governo (il [[Governo Berlusconi III]]), che ritrova l'unità della coalizione.
[[File:Pescara via delle caserme0002.JPG|thumb|Via delle Caserme a Pescara storica, l'ingresso alla biblioteca "Vittoria Colonna"]]
*''Biblioteca diocesana "Carlo Maria Martini"'' (Pescara-Penne): è stata aperta nel 2017 da Monsignor Tommaso Valentinetti, per dare una nuova sede al fondo conservato presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "G. Toniolo", divenuto troppo piccolo, poi per dare all'istituto una biblioteca in grado di soddisfare le esigenze accademiche. La nuova sede è costituita da più livelli collegati tra loro, d ospita importanti documenti di natura teologica e filosofica di carattere accademico.
 
*''Biblioteca comunale dell'Agenzia Promozione Culturale'' ([[Penne (Italia)|Penne]]): è la principale biblioteca del Comune, nata nel 1981, constante di 19.000 volumi con sala di lettura da 40 posti
Il segretario Follini, nella nuova compagine di governo, rifiuta l'incarico di vicepresidente, preferendo dedicarsi alla guida del partito e diventando, in seguito, la cosiddetta ''anima critica della coalizione''. Con il nuovo governo, Buttiglione viene promosso a ministro "col portafoglio", acquisendo la delega ai Beni Culturali; Giovanardi e Baccini restano al loro posto.
 
*''Biblioteca del convento di Santa Maria in Colleromano'' (Penne): il grande plesso conventuale si trova sul colle che guarda verso la città. Risalirebbe al [[1230]], in custodia della diocesi della provincia. L'aspetto attuale, dopo interventi del [[XVII secolo]], è frutto di alcuni restauri degli anni '50 che hanno cercato di riportate il convento all'aspetto medievale. Nei chiostri e in parte dei corridoio porticati, sono sistemati pregevoli pezzi del lapidario tra i quali i resti di un altare benedettino del XIV secolo. Nel chiostro maggiore è conservata una nicchia scavata sul muro del piano superiore, con una statua della Madonna assisa, con sulle ginocchia il modellino della chiesa con la facciata barocca del 1792, successivamente smantellata con i restauri. Importantissima è la biblioteca del convento con vari codici storici, tra i quali 5 centine, provenienti dal convento di San Domenico. Altri ambienti del convento ospitano una Pinacoteca, con opere a carattere religioso, un Museo etnografico, che raccoglie testimonianze della presenza dei Frati Minori nei vari paesi dell'America, dell'Asia e dell'Africa.<ref>{{Cita web|url=http://www.visitpenne.it/cosa-vedere/chiesa-di-santa-maria-in-colleromano.php/|titolo=Chiesa di Santa Maria in Colleromano}}</ref>
A luglio [[2005]] si svolge il secondo congresso nazionale, dove assistiamo ad una proposta finalizzata alla formazione di un partito unitario dei moderati.
 
*''Biblioteca comunale "N. Castagna"'' ([[Città Sant'Angelo]]): nel corso dell'800 Città Sant'Angelo ebbe tra le ricche famiglie quella dei Castagna. Il ricco Nicola Castagna divenne sindaco della città e il 2 ottobre 1904 scrisse un testamento olografo, dove donava al comune tutto il patrimonio della sua abitazione, composto da libri, manoscritti e autografi, con l'intento di creare una biblioteca pubblica. La biblioteca si trova presso il palazzo municipale, vicino alla chiesa di San Francesco, ed è ricca di documenti unici sulla famiglia Castagna, insieme a testi rari e storici, con dediche e appunti.
=== Le dimissioni di Follini ===
 
*''Biblioteca comunale di [[Pianella]]'': è stata istituita nel 1978, inizialmente ospitata fuori il centro storico, e poi nel 2001 riportata nel palazzo comunale.<ref>{{Cita web|url=http://www.abruzzovacanze.net/vr.php/it/3640/|titolo=Biblioteca Municipale}}</ref>Oltre ai volumi iniziali, negli ultimi anni si sono aggiunti 1.500 testi destinati esclusivamente ai ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni. All'interno dell'area per ragazzi, inaugurata nel 2004, è stato creato un ambiente speciale per lo svago dei bambini.
Inaspettatamente, il 15 ottobre [[2005]], con un breve intervento alla direzione nazionale del partito, Marco Follini presenta le sue dimissioni dalla carica di segretario dell'UDC. L'episodio avviene all'indomani dell'approvazione alla Camera della nuova [[Legge Calderoli|legge elettorale proporzionale]], sollecitata dalla stessa UDC, ma non proprio nella misura in cui la richiedeva Follini, che non avrebbe voluto le liste bloccate ma la possibilità che gli elettori esprimessero la preferenza del candidato da eleggere.
 
== Provincia di Chieti ==
{{Citazione|La mia opinione è che servisse un'altra legge, in un altro modo. Ritenevo che la possibilità per gli elettori di scegliere i candidati e di non subire troppo perentorie indicazioni dei partiti facesse parte di quel diritto in più e di quel potere in più che noi per primi avevamo evocato. In una parola, immaginavo una legge in cui la furbizia e la virtù si tenessero in equilibrio, e non una situazione in cui l'una schiacciasse l'altra.|[[Marco Follini]]}}
*''Biblioteca comunale "Angelo Camillo De Meis"'' ([[Chieti]]): istituita nei primi anni '30 nell'attuale Piazza dei Templi Romani, nel 2005 subì una frana, che la fece chiudere, e trasferire temporaneamente in una strutture del quartiere Filippone- I progetti per il futuro hanno previsto una nuova sede presso l'ex ospedale della caserma Bucciante nella villa comunale. L'edificio storico della De Meis, in restauro per diventare un centro di eventi culturali, ha un impianto polistilistico, a pianta a ventaglio, con una poderosa torre littoria, e facciata semicircolare, in stile razionalista del periodo del Ventennio. La biblioteca ospita vari volumi, ed è una delle più ricche della città.
[[File:Seminario regionale chieti.JPG|thumb|Palazzo del Seminario diocesano "San Pio X"]]
*''Archivio di Stato di Chieti'': si trova in via Ferdinando Ferri.
 
*''Biblioteca civica di Chieti'': è la biblioteca principale di Chieti, situata nel quartiere dello Scalo, in Piazza Carafa.
Follini sostiene che con questa nuova legge si apre una stagione nuova per la politica italiana mentre "non esistono uomini per tutte le stagioni". Nel suo discorso, Follini cita un solo personaggio, [[Lorenzo Cesa]], definendolo tra i principali artefici dei successi dell'UDC dalla sua nascita. Pochi giorni più tardi, lo stesso Cesa annuncia la sua candidatura alla segreteria del partito.
 
*''Biblioteca dell'Università "Ettore Paratore"'' (Chieti): è la biblioteca principale dell'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]], situata nella palazzina rossa della Facoltà di Lettere nel campus di Chieti Scalo. Ubicata su tre piani, ha spazi alla lettura di periodici, e ai fondi del piano terra, sale di consultazione e studioli per i laureandi al primo piano, una sala informativa al secondo. La biblioteca è intitolata allo studioso Ettore Paratore che presso l'università catalogò il primo fondo. Altri prestigiosi fondi sono quelli di A. Mola, A. Piccone Stella e S. Pasquanzi
=== Cesa è il nuovo segretario ===
 
*''Biblioteca del Seminario diocesano'' (Chieti): si trova nell'antica Villa Nolli, oggi sede del "Pontificio seminario regionale "San Pio X". Fu fondata nel 1914, disponendo di un patrimonio di circa 35-000 volumi a stampa e periodici estinti e correnti, riguardanti le [[Sacre scritture]], teologia, diritto canonico, filosofia, liturgia, patristica, storia della Chiesa. La biblioteca inoltre promuove e favorisce al ricerca scientifica degli alunni dell'Istituto Teologico Abruzzese-Molisano, e degli studiosi delle discipline teologiche e filosofiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.seminariochieti.it/biblioteca/|titolo=Biblioteca}}</ref>Nella sala di consultazione è collocata una riserva di libri adottati dai docenti nell'ambito dei corsi accademici dell'anno corrente. I testi antichi antecedenti il 1831 possono essere consultati soltanto sotto il controllo del personale di sala.
La direzione nazionale del partito si riunisce il 27 ottobre [[2005]] per eleggere il nuovo segretario nazionale: nel corso dei lavori emerge la candidatura, già preannunciata, di Cesa (che segna una continuità rispetto a Follini e con l'appoggio del leader Casini), accanto a quelle di [[Mario Tassone]] ed [[Erminia Mazzoni]]. Dopo la discussione e prima di andare al voto, queste ultime vengono ritirate in nome dell'unità del partito e per conferire l'immagine della convergenza sulla figura politica del segretario. Cesa viene proclamato, dunque, all'unanimità.
[[File:Vasto Palazzo Ritucci Chinni settembre 2017.jpg|thumb|Palazzo Ritucci Chinni a Vasto, ed a fianco il palazzo della biblioteca Mattioli]]
 
*''Biblioteca comunale "Raffaele Mattioli"'' ([[Vasto]]): si trova sul Corso De Parma, a fianco il Palazzo Ritucci Chinni. Nel 1988 i figli del banchiere Raffaele Mattioli di Vasto, decisero di donare alla città il loro palazzo familiare, affinché fosse adibito a finalità culturali. Integrarono la donazione con circa 3.000 volumi della biblioteca paterna, il cui Raffaele fu presidente della Banca Commerciale Italiana. Il Comune accettò la donazione per fondare la nuova biblioteca nel Palazzo Mattioli, che venne prima restaurato dall'architetto Maurizio Smargiassi, in modo da sfruttare bene gli spazi a disposizione senza stravolgere troppo l'architettura antica. Nell'ottobre 1998 il Comune trasferì i volumi della Casa Rossetti nella biblioteca civica, lasciando in Largo Piave l'importante sezione dell'Archivio Storico Comunale. Al pianterreno la biblioteca ha una prestigiosa sala di lettura e dimostra varie.
Nel suo discorso di insediamento, Cesa ribadisce i successi dell'UDC:
{{Citazione|Dal 1994 ad oggi siamo riusciti a riunire porzioni significative della [[Frammentazione della Democrazia Cristiana|diaspora democristiana]]. Grazie a Marco Follini il partito è passato dal 3 al 6%, esprime una classe dirigente di governo di tutto rispetto, nonché la terza carica dello Stato, l'amico Pier Ferdinando Casini.|[[Lorenzo Cesa]]}}
 
[[File:Casa Rossetti.jpg|thumb|upright|left|Casa di Gabriele Rossetti]]
La linea politica seguita è quella tracciata dall'ultimo congresso. Il neo-segretario pone infine un obiettivo sostanziale: che l'UDC diventi "il caposaldo dei moderati".
*''Biblioteca del centro studi "Casa di Gabriele Rossetti"'': si trova nella casa natale del poeta [[Gabriele Rossetti]]. La casa dopo la morte del poeta a [[Londra]], divenne sede della storica biblioteca civica, e nel 1952 la casa fu ampiamente restaurata per diventare sede del centro sturi rossettiani. Si trova sulla loggia Amblingh affacciata sul mare, la sala di lettura è intitolata a Pompeo Giannantonio, docente di letteratura presso l'Università di Napoli e primo commentatore critico dell'opera rossettiana.
 
La città del Vasto possiede anche la Biblioteca Capitolare in Piazza Pudente, principale sede degli studi teologici, poi la biblioteca del convento dei Cappuccini di Santa Maria Incoronata, e la sede dell'Agenzia Regionale per la Promozione Culturale.
=== La leadership di Casini alle elezioni politiche del 2006 ===
 
*''Biblioteca comunale "Raffaele Liberatore"'' ([[Lanciano]]): si trova fuori il centro storico presso la nobile Villa Marciani. La biblioteca ebbe origini nel 1868 quando dopo la soppressione dei conventi, il comune entrò in possesso delle librerie di Frati Minori Osservanti di San Francesco e dei Cappuccini di Sant'Antonio, per rendere pubblico il patrimonio librario. Per molti anni la biblioteca civica ebbe scarso incremento e non fu sempre aperta ai lettori. Nel 1921 con solennità fu intitolata al lancianese Raffaele Liberatore, letterato, storico e filosofo. Dal 1925 ebbe incremento per lasciti e donazioni private, e funzionò con regolarità.<ref>{{Cita web|url=http://www.lanciano.eu/comune/index.php?option=com_content&view=article&id=250&Itemid=197/|titolo=La biblioteca a l'Archivio Storico}}</ref>Nel 1964 è stata trasferita dalla vecchia sede presso il liceo classico Vittorio Emanuele II, in locali più vasti e decorosi, e dal 2006 definitivamente presso Villa Marciani. La biblioteca è specializzata in abruzzesistica e in saggi e documenti su Lanciano, con volumi storici e di approfondimenti concentrati nella sezione dell'Archivio Storico di Lanciano, presso il Palazzo De Crecchio, nel centro storico. La sede di Villa Marciani consta di 80.000 volumi, molti dei quali della locale casa editrice "[[Rocco Carabba]]", insieme ad incunaboli, cinquecentine, seicentine, e manoscritti vari.
Ad un passo dalle nuove [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]], la CdL avanza la necessità di rilanciare lo schieramento. Dopo aver ipotizzato il ricorso ad eventuali consultazioni primarie per la scelta del candidato premier (ipotesi sfumata dopo l'approvazione della legge proporzionale), si ricorre all'ipotesi del ''gioco a tre punte'' che coinvolge i leader dei tre principali partiti della coalizione.
[[File:Lanciano - Palazzo Arcivescovile.jpg|thumb|upright=1.2|Il palazzo vescovile di Lanciano]]
*''Biblioteca diocesana di Lanciano'': situata presso il palazzo vescovile, istituita nel 1987 per volere dell'arcivescovo Enzio D'Antonio. Inizialmente era composta da due grandi fondi librari, quello del seminario e quello del Capitolo della Cattedrale, e successivamente furono aggiunti fondi minori come quello dell'Episcopio, e l'altro personale del Monsignor Alberto Carinci<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/1317/Biblioteca+diocesana/|titolo=Biblioteca diocesana}}</ref>. Il fondo del Seminario, dopo i lavori che distrussero la scaffalatura antica negli anni '60, giacque nella stanza per vent'anni, e grazie all'aiuto di volontari il materiale è stato riordinato. Il fondo librario della Cattedrale si trovava sopra la sagrestia in completo disordine, e successivamente il materiale fu riordinato e trasferito in nuova sede. Il trasferimento iniziò nel 1988 sotto la guida del dottor Michele Scioli, direttore della biblioteca. Furono restaurati il primo piano, il salone con scaffalature, il secondo piano con ballatoio e tavoli di consultazione. I due fondi maggiori comprendono testi di svariate discipline dalla letteratura alla matematica, mentre altri incunaboli ed edizioni a stampa contengono opere di [[Giovanni Pico della Mirandola]], gli ''Annalis Frentanorum'' di [[Anton Ludovico Antinori]], e le ''Vite dei pittori'' di [[Giorgio Vasari]].
 
[[File:Palazzo Corvo (interni) - Ortona, Corso Matteotti.jpg|thumb|Palazzo Corvo di Ortona, sede dell'Istituto Nazionale Tostiano, e della biblioteca musicale]]
Si stabilisce, infatti, che la nomina del premier, in caso di vittoria elettorale, spetti al partito che raccoglierà il maggior numero di voti. [[Pier Ferdinando Casini]], leader dell'UDC, insieme a [[Silvio Berlusconi]] e a [[Gianfranco Fini]] (sostenuti da FI e AN), è in lizza. Il partito, infatti, il 24 gennaio [[2006]] delibera che, nel simbolo da presentare alle elezioni, sia presente il nome di Casini (in colore bianco su sfondo rosso) marcando anche la presenza dello scudo crociato con scritta ''Libertas''. Gli slogan dell'UDC per la campagna elettorale prevedono l'immagine di Casini con l'iscrizione "Un'idea diversa" e "Io c'entro" (giocando sull'omofonia che richiama il [[centrismo|centro]] come collocazione politica).
*''Biblioteca diocesana "San Domenico"'' ([[Ortona]]): si trova sul corso Matteotti, presso l'ex convento degli agostiniani di San Domenico. Fu istituita nel 1941 come "biblioteca del clero", trasformata in biblioteca Capitolare successivamente, e solo nel 1999 in biblioteca diocesana. Ha una specializzazione di testi di filosofia, teologica, e altri fondi di letteratura, storia, arte e abruzzesistica. Conserva inoltre l'archivio storico della Cattedrale di San Tommaso.
 
*''Biblioteca musicale dell'Istituto Nazionale Tostiano'' (Ortona): si trova presso il Palazzo Corvo nel centro storico, creata nel 1996 insieme al Museo dell'Istituto Nazionale "[[Francesco Paolo Tosti]]", dedicata al materiale musicale del compositore e di altri abruzzesi. La biblioteca conserva periodici, monografie, partiture a stampa e manoscritti, con 10.000 documenti e fondi importanti. I fondi sono quelli di Giuseppe Montanari, Giampiero Tintori, Cesare Serafini, Antonio Garzarelli, Giuseppe Gargarella.<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonazionaletostiano.it/it/biblioteca-musicale/|titolo=Biblioteca Musicale}}</ref>
In seguito ad una campagna pressante, la [[Casa delle Libertà]] riesce a riconquistare la fiducia di molti elettori, ottenendo un risultato in ascesa rispetto alle previsioni, ma comunque non sufficiente a evitare la sconfitta elettorale. Il centrosinistra trionfa per poche decine di migliaia di voti alla [[Camera dei deputati]], dove ottiene il 49,81% dei consensi contro il 49,74% della CdL. Al [[Senato della Repubblica|Senato]], la situazione è ribaltata: la CdL ottiene più voti (il 49,78% contro il 49,42% dell'Unione), ma con l'apporto dei voti della circoscrizione Estero, [[l'Unione]] conquista comunque due seggi in più.
[[File:Biblioteca Guardiagrele1.jpg|thumb|left|L'ex chiesa di Santa Maria del Popolo a Guardiagrele, oggi sede della biblioteca]]
*''Biblioteca comunale "Antonio Russo"'' ([[Francavilla al Mare]]): si trova presso il Palazzo San Domenico nel centro storico, collegata con il Museo "Francesco Paolo Michetti" (o anche "MuMi"). Istituita nel 1998 circa, è la biblioteca principale della città, con diversi volumi per la consultazione, tra cui una sezione speciale dedicata al pittore abruzzese.
 
*''Biblioteca comunale "Teodoro Rosica"'' ([[Guardiagrele]]): si trova in Piazza Santa Maria Maggiore, presso 'ex chiesa di Santa Maria del Popolo. Istituita alla fine degli anni '90, occupa tutta la navata unica della chiesa, e si divide in un due sezioni, dedicate ai ragazzi, e alla specialistica in storia locale e abruzzesistica. Conserva anche delle prime edizioni del poeta locale [[Modesto Della Porta]].
L'UDC è in aumento, attestandosi su una media nazionale del 6,8%: le liste guidate da Casini ottengono 2,5 milioni di voti alla Camera e 2,3 milioni al Senato, eleggendo 39 deputati e 21 senatori. Al Senato la presidenza del gruppo viene affidata a [[Francesco D'Onofrio]]; alla Camera alla guida del gruppo viene eletto [[Luca Volontè]].
 
*''Biblioteca comunale "A. Bajocco"'' ([[Atessa]]): si trova presso il corso Vittorio Emanuele, ed è specializzata in sezioni per ragazzi, e nei manoscritti musicale di [[Antonio Di Jorio]], compositore di musica da banda locale.
=== La voglia di cambiare la CdL e l'abbandono di Follini ===
 
== Provincia di Teramo ==
Il centro-destra, all'indomani delle elezioni, però, è accomunato soltanto dall'opposizione nei confronti del [[Governo Prodi II]]: soprattutto in estate, infatti, l'UDC promuove la necessità di un cambiamento interno alla coalizione, rimettendo anche in discussione la leadership di Berlusconi.
[[File:Biblioteca Delfico Scalinata pre inaugurazione.jpg|thumb|upright=0.8|Scalinata monumentale del Palazzo Delfico a Teramo]]
*''[[Biblioteca regionale Melchiorre Dèlfico]]'' ([[Teramo]]): si trova prezzo il Palazzo Delfico; nel 1814 fu inaugurato a Teramo il Regio Collegio, nel 1816 con il decreto di [[Gioacchino Murat]] fu istituita la biblioteca, e la costruzione del palazzo spett alla famiglia Delfico. Esponente di spicco nella ricerca della cultura e delle tradizioni teramane fu [[Melchiorre Delfico]], che raccolse 300 volumi nella biblioteca, con varie edizioni seicentesche e settecentesche. Tra il 1839 e il 1841 la biblioteca fu destinata ad uso pubblico, nel 1849 la gestione passò ai Padri Barnabiti. Dopo l'unificazione del Regno, il collegio divenne Convitto Nazionale di Teramo, con annesso liceo ginnasio e biblioteca scolastica, che venne notevolmente arricchita con volumi provenienti dai conventi della città appena soppressi: la Madonna delle Grazie, la chiesa dei Cappuccini, il convento di [[Cermignano]], il convento di San Gabriele a Isola del Gran Sasso. Nel 1903 fu nominato bibliotecario Luigi Savorini, che la arricchì ulteriormente, con nuova catalogazione e materiali librario più recente. Alle soglie della [[seconda guerra mondiale]] la biblioteca era arrivata a contare 7.000 volumi. Nel 1949 la gestione passò alla [[Provincia di Teramo]], che l'ha mantenuta sino al 2016. Dal quello stesso anno, la gestione della biblioteca è stata trasferita alla [[Regione Abruzzo]].
 
*''Biblioteca diocesana di Teramo'': si trova all'interno del palazzo del Seminario Aprutino ed è gestita dalla [[Diocesi di Teramo-Atri|Curia Vescovile di Teramo-Atri]]. La biblioteca raccoglie i testi del Seminario e del vicino Palazzo Vescovile, e i testi sono a carattere religioso e filosofico.
Da una parte vi è la posizione netta di Marco Follini, che chiede insistentemente di concludere questa esperienza ; dall'altra emerge l'intenzione di non rprovocare rotture traumatiche<ref>''[http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/politica/cdl/cdl/cdl.html La Repubblica.it]'', «Cdl, gli alleati contro Casini. Da Follini ultimatum al partito», 7 settembre 2006</ref> Uno schieramento che considerano dotato di due anime diverse, una, quella di Berlusconi, populista, l'altra, quella dell'UDC, moderata; secondo Cesa gli italiani percepiscono questa posizione alternativa interna nella coalizione, e premiano di conseguenza il partito che si pone in contrasto con atteggiamenti più moderati. Volendo favorire questa tendenza, l'UDC rifiuta la proposta di Berlusconi di costituire un partito unico della CdL.
[[File:ChiesaSanDomenico.JPG|thumb|La chiesa di San Domenico a Teramo, il cui convento ospita l'Archivio di Stato]]
*''Biblioteche delle Facoltà dell'Università degli Studi di Teramo'': il sistema bibliotecario dell'UniTE si articola in due poli: il Polo Umanistico-Bioscienze (delle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze della comunicazione, Scienze politiche e Bioscienze), e la Biblioteca della Facoltà di Medicina veterinaria. Per la sede distaccata della Facoltà di Giurisprudenza di Avezzano è presente un fondo presso la Biblioteca dell'Agenzia Regionale di Promozione Culturale; il patrimonio di tutto il complesso bibliotecario è di 200.000 volumi, periodici, materiale multimediale e risorse elettroniche. Presso il Polo Umanistico - Bioscienze è a disposizione degli studenti un fondo antico di notevole prestigio, il cui nucleo principale è costituito da edizioni giuridiche del XVII-XVIII secolo. Fino al 1994 esisteva solo un catalogo cartaceo, successivamente digitalizzato.
 
*''Archivio di Stato di Teramo'': si trova presso l'ex convento della [[chiesa di San Domenico (Teramo)|chiesa di San Domenico]], complesso monumentale del XIII secolo. L'immobile, di notevoli dimensioni, è di pertinenza demaniale, fino al 1798 fu adibito a caserma militare, e successivamente assegnato al Ministero della Difesa, sotto il titolo di "Caserma San Domenico". Con i restauri del 1997 si propose l'idea di realizzare uno spazio adibito alla consultazione dei documenti dell'antico complesso, anche per dare un nuovo spazio al materiale dell'Archivio di Stato di Teramo. Per quanto riguarda la storia del complesso dei Domenicani, le prime notizie risalgono al [[1287]] quando si decise in un documento di fondare un complesso a Teramo. Nel 1353 il vescovo Niccolò degli Arcioni concedeva un'indulgenza ai fedeli che si fossero recati a visitare la chiesa, appena ultimata in quell'anno. Il chiostro del convento fu ultimato nel 1407, sotto il priorato di Vincenzo da Chieti. In un volume del catasto di Teramo, nel XVI secolo si elencano le proprietà del convento, tali ricchezze aumentarono nel 1664. Nelle vicende belliche dell'occupazione francese il convento terminò la sua funzione nel 1798, quando divenne sede militare, e definitivamente fu chiuso nel 1809 quando vi si insediarono stabilmente i militari, divenendo scuola di leva.<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodistatoteramo.beniculturali.it/it/130/sede-di-san-domenico/|titolo=Archivio di Stato di Teramo}}</ref>
Durante questa fase di incomprensioni, Follini, che già in precedenza aveva fondato dei circoli culturali denominati , ad ottobre [[2006]] decide di abbandonare l'UDC dando autonomia alla sua [[Italia di Mezzo]], con il dichiarato obiettivo di accogliere quegli elettori che non si sentono rappresentati nell'attuale bipolarismo e creare dunque un nuovo centro. In seguito confluirà [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].
[[File:Santuario San Gabriele dell'Addolorata Abruzzo 14.JPG|thumb|Il convento di San Gabriele dell'Addolorata, sede della biblioteca]]
*''Biblioteca comunale di [[Atri]]'': si trova nel Palazzo Duchi Acquaviva, principale biblioteca del comune,
 
*''Biblioteca civica "Vincenzo Bindi"'' ([[Giulianova]]): si trova nella parte alta del centro, intitolata al professore e storico dell'arte abruzzese [[Vincenzo Bindi]], che nel 1928 donò al comune la sua collezione bibliografica, che constava di 8.000 volumi e pubblicazioni sulla storia dell'arte dell'Abruzzo, insieme a 15.000 documenti di appunti, studi, scritti e manoscritti inediti. L'amico Giuseppe De Bartolomeis fu il primo custode della raccolta, il quale fondò la biblioteca dividendola nella sezione dell'arbuzzesistica, e l'altra di cultura generale. La biblioteca stata ufficialmente inaugurata nel 1937, dedicata al Bindi, e nel 2017 sono iniziati dei lavori di nuova catalogazione e restauro per modernizzare la struttura.
=== 2007: le distanze dalla Casa delle Libertà ===
 
*''Biblioteca emeroteca "Vanessa Creati"'': ([[Pineto]]): è stata istituita nel gennaio 1998, mentre nel 2002 è stata intitolata a Vanessa Creati, consigliere comunale dal 1993 al 1997. La biblioteca si trova nel centro cittadino, presso il centro polifunzionale di Pineto, diviso in spazi di area ragazzi, area emeroteca, area lettura, area internet.
L'UDC, intanto, avvia un cammino autonomo e punta a differenziarsi dalla Casa delle Libertà, che giudica ormai come un'esperienza conclusa e punta, piuttosto, alla nascita di un nuovo soggetto spiccatamente di centro ma pur sempre alternativo alla sinistra, continuando a dichiarare la sua opposizione al [[Governo Prodi II|Governo Prodi]].
 
*''Biblioteca dei Padri Passionisti "San Gabriele dell'Addolorata"'' ([[Isola del Gran Sasso d'Italia]]): si trova presso il [[santuario di San Gabriele dell'Addolorata]], risalente al 1847, anno in cui i Passionisti presero possesso dell'antico convento di San Francesco d'Assisi. Il primo fondo era molto modesto, successivamente vennero acquistati altri libri da [[Roma]], e nel 1850 il Municipio consegnò altri volumi alla biblioteca. Il santo Gabriele d'Assisi fu anche bibliotecario dal 1859 al 1861, e in quest'epoca essa conteneva 1150 volumi. Con l'acquisto di prestigio del santuario, dopo la morte e la beatificazione di Gabriele, la biblioteca si arricchì notevolmente, divenendo parte di un istituto filosofico-teologico. Oggi si trova al piano terra dell'ala di ponente del convento vecchio, ed è una delle più fornite della regione Abruzzo per quanto riguarda il noviziato sacerdotale.
I principali strappi consumati nei confronti della CdL sono due:
* il 2 dicembre [[2006]] l'UDC decide di non partecipare alla manifestazione di piazza organizzata a [[Roma]] dal centrodestra contro la Legge Finanziaria del Governo e, piuttosto, organizza una manifestazione parallela e contemporanea, a [[Palermo]], dove viene sancito che "esistono due opposizioni al centro-sinistra": una, quella dei moderati, rappresentata appunto dall'UDC; l'altra, quella delle forze di destra, rappresentata da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]] e [[Lega Nord]] che si avviano - seppur con dei distinguo - alla costituzione di un partito unitario, definito da Berlusconi come il ''Partito della Libertà''. In questa circostanza, Casini afferma che "la Casa delle Libertà non ha più senso. Il suo ritualismo fa parte del passato e non di una prospettiva politica del presente";
* il 27 marzo [[2007]], distinguendosi dal resto della CdL ma coerentemente con quanto votato nella precedente legislatura dall'intero centrodestra, l'UDC vota a favore del rifinanziamento delle missioni umanitarie italiane all'estero, in primis quella in [[Afghanistan]], mentre gli altri esponenti della CdL, con in testa Berlusconi, pur favorevoli al rifinanziamento delle missioni, si astengono con l'annunciato motivo di voler mettere alla prova il centrosinistra, che al Senato rischiava di non avere la maggioranza a causa di paventate defezioni di esponenti della [[sinistra radicale]].
 
=== Il terzo congresso ===
Il terzo Congresso dell'UDC si svolge a [[Roma]] dal 13 al 15 aprile [[2007]] e denota una contrapposizione interna:
* da una parte viene chiesto ai delegati di consolidare la linea perseguita dal partito negli ultimi tempi, a guida di Casini e Cesa, di dichiararsi indipendenti dalla [[Casa delle Libertà]] e di intraprendere iniziative autonome nell'opposizione al [[centro-sinistra]];
* dall'altra, invece, [[Carlo Giovanardi]] propone un ritrovato dialogo con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] in nome dalla comune appartenenza al [[Partito Popolare Europeo]].
 
Cesa viene riconfermato segretario con l'86% dei delegati, mentre Giovanardi riceve il 14%. Nelle conclusioni, Casini definisce l'UDC il mezzo per la costruzione di un orgoglioso riferimento dei moderati.
 
In occasione della crisi di governo che si consuma in Senato con la caduta del [[Governo Prodi II]], nelle consultazioni con il Presidente della Repubblica, [[Giorgio Napolitano]], l'UDC si esprime a favore della costituzione di un governo ''di pacificazione'' nazionale, finalizzato alla realizzazione di alcune riforme, discosta dunque dalla altre forze di centro-destra che chiedono il ritorno immediato alle urne. Quando il Capo dello Stato affida un incarico esplorativo al Presidente del Senato [[Franco Marini]], l'UDC si ritiene quindi indisponibile a partecipare al governo qualora l'esecutivo non comprenda anche altri esponenti del centrodestra.
 
A seguito di quest'ultima posizione, il 30 gennaio [[2008]], [[Bruno Tabacci]] e [[Mario Baccini]] lasciano il partito, ipotizzando un'alternativa di centro denominata [[Rosa per l'Italia|Rosa Bianca]] (poi rinominata [[Rosa per l'Italia]]).
 
Il 4 febbraio [[2008]], [[Carlo Giovanardi]] e una parte dell'area che aveva sostenuto la mozione di minoranza all'ultimo congresso, riunita nei circoli dei [[Popolari Liberali]], lascia il partito per aderire al nuovo progetto di [[Silvio Berlusconi]], il [[Popolo della Libertà]].
 
=== La corsa solitaria alle elezioni politiche del 2008 col nuovo nome ===
[[File:UDC-Quirinale.jpg|thumb|Al Quirinale: [[Pier Ferdinando Casini]] (al centro), [[Lorenzo Cesa]] (a sinistra) e [[Michele Vietti]] (a destra)]]
Il 16 febbraio [[2008]] il gruppo dirigente del partito rifiuta la proposta di confluire nel [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]], a causa di divergenze insormontabili con i vecchi alleati.<ref>{{cita web|titolo=Casini rompe gli indugi: Udc da sola|url=http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-3/rotura-casini/rotura-casini.html|data=16 febbraio 2008}}</ref>
 
Il successivo 28 febbraio viene invece raggiunto un accordo con la [[Rosa per l'Italia]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_28/accordo_rosa_bianca_udc_b9a97066-e60b-11dc-ab61-0003ba99c667.shtml Accordo tra Rosa Bianca e Udc],[http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-7/verso-elezioni-7/verso-elezioni-7.html Udc e Rosa Bianca trovano l'accordo]</ref>, con Pier Ferdinando Casini candidato alla [[Presidenza del Consiglio dei Ministri]]. In quell'occasione viene adottata la denominazione di ''Unione di Centro''.
 
Al termine delle elezioni del [[2008]] il risultato dell'UDC è molto simile a quello ottenuto nel [[2006]], con 2 milioni di voti e un risultato del 5,62%, conquistando 36 deputati e superando lo sbarramento regionale dell'8% in [[Sicilia]] che gli consente di eleggere anche 3 senatori; obiettivo mancato per pochi voti in [[Calabria]] e [[Puglia]] dove si ferma al 7,9%.
 
Il risultato è ritenuto positivo, in quanto l'UDC è l'unica forza politica, presentatasi al di fuori dei poli, che riesce ad entrare in Parlamento, confermando la propria consistenza al contrario di altre formazioni che, in situazioni analoghe, ottengono risultati molto modesti, come le forze della sinistra radicale, riunite ne [[La Sinistra l'Arcobaleno]].
 
Il leader Casini sottolinea che, coerentemente col risultato delle urne, il suo partito farà opposizione al [[Governo Berlusconi IV]] e alla maggioranza PdL - Lega Nord, rimarcando nelle sue politiche una forte insofferenza proprio verso il partito di [[Umberto Bossi]] tant'è che deciderà di votare, unica forza parlamentare, contro la riforma del [[federalismo fiscale]].
 
=== Le elezioni regionali del 2008 e del 2009 ===
{{vedi anche|Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2008}}
In occasione delle [[elezioni regionali in Abruzzo del 2008]] viene siglata un'alleanza con i [[Popolari UDEUR]], al fine di sostenere Rodolfo de Laurentiis alla carica di Presidente.<ref>[http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=17443 L'Udc ha ufficializza la candidatura di Rodolfo De Laurentiis], PrimaDaNoi, 22 ottobre 2008.</ref>
La lista ottiene il 5,6% dei consensi.
 
Per quanto riguarda le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale Trentino il gruppo dirigente locale ufficializza l'appoggio a [[Lorenzo Dellai]], candidato Presidente della coalizione di [[centro-sinistra]]<ref>[http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/articolo/1519075 Dellai-Divina è già diventato un test nazionale], Trentino, 26 settembre 2008.</ref>.
 
Alcuni vizi di forma, avvalorati dai pronunciamenti del [[Tribunale Amministrativo Regionale|TAR]] di [[Trento]] e del [[Consiglio di Stato (Italia)|Consiglio di Stato]], impediscono però l'ammissibilità della lista<ref>[http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/articolo/1528969 Esclusione dell'Udc, ecco le motivazioni], Trentino, 17 ottobre 2008.</ref>, ma i suoi dirigenti&nbsp;– il leader nazionale [[Pier Ferdinando Casini]] e i politici locali&nbsp;– confermarono l'appoggio a [[Lorenzo Dellai|Dellai]] invitando i propri elettori a votare l'Unione per il Trentino<ref>[http://www.unioneperiltrentino.it/node/256 Casini con Dellai porta i voti UdC all'Upt], l'Adige, 22 ottobre 2008.</ref>.
 
Il partito consegue invece il 9,4% dei consensi alle [[elezioni regionali in Sardegna del 2009]], vinte da [[Ugo Cappellacci]].
 
=== Le elezioni europee del 2009 ===
Alle [[elezioni europee del 2009]], l'UDC presenta tra i candidati il giornalista ed ex vicedirettore del ''[[Corriere della Sera]]'', [[Magdi Allam]], di recente conversione al [[Cristianesimo]], il nobile e personaggio televisivo [[Emanuele Filiberto di Savoia (1972)|Emanuele Filiberto di Savoia]], l'ex calciatore [[Gianni Rivera]] (europarlamentare uscente che aveva aderito alla [[Rosa per l'Italia]]) e l'anziano esponente democristiano [[Ciriaco De Mita]].
 
Viene confermato il bacino elettorale di circa 2 milioni di consensi (6,51%) con l'elezione di 5 eurodeputati ([[Magdi Allam]] nel nord-ovest, [[Tiziano Motti]] nel nord-est, [[Carlo Casini]] al centro, [[Ciriaco De Mita]] al sud e [[Antonello Antinoro]] nelle isole). La ratifica del [[trattato di Lisbona]] permetterà poi, il 1º dicembre 2011, l'elezione del sesto europarlamentare ([[Gino Trematerra]]).
 
Il 29 luglio 2009 [[Gabriella Mondello]] lascia il Popolo della Libertà per aderire al gruppo dell'Udc; quattro mesi dopo l'[[europarlamentare]] Magdi Allam lascia fonda il movimento Io Amo l'Italia.
 
=== La festa di Chianciano Terme del 2009 e le nuove adesioni ===
Dall'11 al 13 settembre 2009 [[Chianciano Terme]] ha ospitato gli Stati Generali del Centro, che hanno visto la partecipazione dell'intero gruppo dirigente, del presidente della Camera [[Gianfranco Fini]] e del senatore del PD [[Francesco Rutelli]] che, intervistato dai giornalisti, non ha escluso un progetto comune<ref>[http://www.agi.it/politica/notizie/200909121234-pol-rt11037-udc_rutelli_io_casini_e_fini_si_vedra Ultime Notizie Online | Agenzia Giornalistica Italia | AGI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
A seguito della riuscita dell'assemblea, il deputato [[Lorenzo Ria]], eletto nel PD e passato successivamente nel PdL, ha scelto di aderire all'Unione di Centro.<ref>[http://www.udc-parabita.it/ UDC Parabita<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.portadimare.it/index.php?option=com_content&task=view&id=9694&Itemid=1</ref><ref>[http://www.udc-italia.it/?page=front/pageref&pageref=%3C?REF%20type:page;src:giornale;par:rubrica=9%territorio=%idarticolo=12440%container=no;?%3E UDC Italia | Unione dei Democratici Cristiani e di Centro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 24 novembre aderisce [[Alberto Tomassini]], che lascia la carica di presidente del [[Partito Socialista Democratico Italiano (2004)|PSDI]] per assumere quella di responsabile lavoro del nuovo partito.<ref>[http://www.udc-italia.it/?page=front/pageref&news_mode=1&pageref=%3C?REF%20type:page;src:giornale;par:rubrica=9%territorio=%idarticolo=13354%container=no;?%3E UDC Italia | Unione dei Democratici Cristiani e di Centro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 27 ottobre 2009, in alla vittoria di [[Pier Luigi Bersani]], Rutelli abbandona ufficialmente il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], avviando il progetto di un nuovo partito moderato e riformista che entri nella Costituente di Centro di Pier Ferdinando Casini.
 
Il 6 dicembre 2009 la senatrice del PD [[Dorina Bianchi]], appartenente al gruppo Teodem, in un'intervista al [[Corriere della Sera]] annuncia l'abbandono del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] per ritornare nell'Unione di Centro<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Pd-Rutelli-dice-addio-a-Bersani-E-necessario-un-tragitto-differente_3916644100.html "È necessario un tragitto differente'&#39;. Rutelli dice addio al Pd targato Bersani - Adnkronos Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.unita.it/news/italia/90361/rutelli_verso_laddio_sar_ponte_tra_pd_e_udc_primo_obiettivo_il_gruppo_parlamentare Pagina non trovata - l'Unità<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 10 dicembre aderisce anche [[Antonio Satta]] (ex [[Udeur]]) e presidente dell'[[Unione Popolare Cristiana]].
 
Il 12 dicembre [[2009]] viene inoltre proposta un'alleanza con il Partito Democratico e l'[[Italia dei Valori]] per creare un'alternativa nei confronti del governo di [[Silvio Berlusconi]] raccogliendo le adesioni del segretario democratico [[Pier Luigi Bersani]]<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200912articoli/50314girata.asp# La Stampa, 12 dicembre 2009. Casini propone uno schieramento anti-Silvio.]</ref>.
 
Il 5 gennaio [[2010]] abbiamo anche l'adesione anche il consigliere regionale [[Campania|campano]] [[Pasquale Sommesse]]<ref>[http://www.metropolisweb.it/legginews.asp?idarticolo=24417&titolo=Politica,%20Sommese:%20%22Pronto%20per%20l%C2%B4Unione%20di%20Centro%22 Politica, Sommese: "Pronto per l'Unione di Centro" - Politica - MetropolisWeb<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.metropolisweb.it/legginews.asp?idarticolo=24612&titolo=Politica:%20Pasquale%20Sommese%20aderisce%20all%C2%B4Udc Politica: Pasquale Sommese aderisce all´Udc - Politica - MetropolisWeb<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ilnolano.it/index.php?page=0&news=8867 ILNOLANO.IT - Quotidiano online - Ufficiale, Sommese nell'Udc<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che alle ultime elezioni europee aveva totalizzato 96&nbsp;000 preferenze: primo dei non eletti, grazie a un ricorso alla Corte Europea dovrebbe vedersi assegnato il seggio.
 
=== Le elezioni regionali del 2010 ===
Il 23 dicembre [[2009]], in vista delle elezioni regionali del marzo 2010, il deputato di [[Alleanza per l'Italia|ApI]] [[Marco Calgaro]] lancia l'idea della costruzione di un polo centrista insieme all'Unione di Centro da presentare nelle regioni chiamate al voto.<ref>[http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/108332/ Udc-Bresso, affare fatto in dote entra la Sanità- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In [[Piemonte]] l'idea viene subito accolta e il 30 dicembre i deputati [[Michele Giuseppe Vietti|Michele Vietti]] e [[Gianni Vernetti]] annunciano una lista unica a sostegno della ricandidatura di [[Mercedes Bresso]].<ref>[http://www.pagina.to.it/index.php?method=section&action=zoom&id=5996 Alle elezioni Regionali lista unica fra Udc e Alleanza per l'Italia - CRONACA - Pagina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.alleanzaperlitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=303:rutelli-udc-piemonte&catid=6:interventi&Itemid=23</ref><ref>http://www.alleanzaperlitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=335:piemonte-accordo-udc-api&catid=6:notizie&Itemid=23</ref> In [[Puglia]] invece il deputato [[Alleanza per l'Italia|ApI]] [[Pino Pisicchio]] invita il proprio partito a partecipare alle primarie del centro-sinistra senza l'UDC,<ref>http://www.alleanzaperlitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=241:pisicchio-primarie-udc&catid=6:interventi&Itemid=23</ref> prospettiva questa poi accantonata in nome dell'unità del Centro.<ref>http://www.alleanzaperlitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=310:puglia-pisicchio-primarie&catid=6:interventi&Itemid=23</ref> Una lista unica ApI e UDC sarà presentata anche in Veneto, dove i rutelliani, guidati da [[Massimo Calearo]], hanno annunciato il loro pieno sostegno al candidato UDC [[Antonio De Poli]].<ref name="Sito di Antonio De Poli">[http://www.antoniodepolipresidente.com Sito di Antonio De Poli]</ref> Durante i primi giorni di gennaio 2016, attraverso due articoli pubblicati sul sito ufficiale del [[Partito Liberale Italiano (1997)|PLI]]<ref>http://www.partitoliberale.it/2010/01/04/liberali-e-cattolici-necessita-di-un-incontro-di-stefano-de-luca/</ref><ref>http://www.partitoliberale.it/2009/12/31/le-future-alleanze-di-roberto-petrassi/</ref>, il segretario [[Stefano De Luca]] apre a una collaborazione con l'UdC e a un possibile ingresso del suo partito nel progetto della [[Costituente di Centro]].
 
Dopo numerose consultazioni con i vari leader politici, il comitato organizzativo dell'UdC ha dichiarato il seguente piano di alleanze, andando da sola in 6 regioni, con la destra in 3 e con la sinistra in 4:
* [[Piemonte]]: l'UdC decide di sostenere l'uscente presidente della regione del PD, [[Mercedes Bresso]], in contrapposizione al candidato leghista per la destra [[Roberto Cota]] e presentando una lista unica di centro con l'[[Alleanza per l'Italia|ApI]], il [[Partito Liberale Italiano (1997)|PLI]] e [[Intesa Civica Popolare]].<ref>[http://www.insu.it/michele_vietti_new/upload/file_rassegna_stampa/df126e64cc4e6b50052a4bbdc2d67bad.pdf insu.it: The Leading Insu Site on the Net<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Lombardia]]: l'UdC, escludendo ogni possibilità di sostenere [[Roberto Formigoni]] per via dell'appoggio della Lega; corre da sola presentando come candidato [[Savino Pezzotta]], che ha ricevuto l'appoggio anche di [[Alleanza per l'Italia|ApI]] e di diversi [[La Margherita|ex popolari]] usciti dal PD.<ref>[http://www.ilgiornale.it/milano/e_pezzotta_arruola_sua_squadra_cattocomunisti/21-02-2010/articolo-id=423868-page=0-comments=1 E Pezzotta arruola la sua squadra tra i cattocomunisti - Milano - ilGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Veneto]]: l'UdC corre da sola presentando [[Antonio De Poli]]<ref name="Sito di Antonio De Poli" />, segretario regionale e portavoce nazionale del partito, appoggiato da [[Alleanza per l'Italia|ApI]], [[Partito Socialista Democratico Italiano (2004)|PSDI]], liste autonome locali (come [[Progetto NordEst]] e la [[Intesa Civica Popolare|Rete Civica Veneta]]) e che prenderà il nome di ''Alleanza per il Veneto''.<ref>[http://www.asca.it/news-REGIONALI_VENETO__CALEARO__NUOVO_PARTITO_TRA_API_E_UDC-892368-ORA-.html ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Liguria]]: l'UdC si presenta nella coalizione di centrosinistra capeggiata dal presidente uscente del PD [[Claudio Burlando]].
* [[Emilia-Romagna]]: l'UdC presenta un proprio candidato, [[Gianluca Galletti]], deputato nazionale.
* [[Toscana]]: l'UdC corre da sola, presentando [[Francesco Bosi]], appoggiato anche da [[Alleanza per l'Italia|ApI]], [[Partito Pensionati|Pensionati]] e [[Toscana Granducale]].<ref>[http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=Q354E Rassegna Stampa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Marche]]: l'UDC appoggia [[Gian Mario Spacca]], presidente uscente della regione per il PD.
* [[Umbria]]: l'UdC non ha raggiunto nessun accordo con i partiti maggiori. Dopo essersi fatta avanti la candidatura di [[Maurizio Ronconi]], presidente regionale dell'Udc e responsabile nazionale del partito dei rapporti con gli enti locali, l'UdC umbra sceglie di schierare la teodem [[Paola Binetti]].
* [[Lazio]]: l'UdC dà il sostegno alla candidata del PdL, [[Renata Polverini]], contro la candidata [[Emma Bonino]], radicale appoggiata anche dal PD.
* [[Campania]]: l'UdC decide di sostenere il candidato del PdL [[Stefano Caldoro]], ex leader del [[Nuovo PSI]], confluito nel PdL a patto di avere la presidenza della [[Provincia di Caserta]].
* [[Puglia]]: l'UdC era inizialmente disposta ad appoggiare [[Francesco Boccia]], candidato per il PD. Tuttavia, su esortazione del presidente uscente [[Nichi Vendola]], si sono svolte le primarie del centrosinistra, che hanno visto trionfare il leader di [[Sinistra e Libertà]]. Per questo l'UdC si è detta indisponibile a sostenerlo e ha annunciato la sua corsa solitaria anche in Puglia, candidando l'ex senatrice di [[Alleanza Nazionale|AN]] [[Adriana Poli Bortone]] e formando una coalizione con [[Io Sud]] e il [[Movimento per le Autonomie|MpA]].
* [[Basilicata]]: l'UdC appoggia il governatore uscente del PD, [[Vito De Filippo]]<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/?id=3.0.4247063626 Regionali: Udc conferma accordi con centrosinistra in Liguria, Marche e Basilicata - Adnkronos Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, in seguito alla decisione di [[Magdi Cristiano Allam]] di uscire dall'Udc e di presentare la sua candidatura come indipendente alla presidenza della regione, sostenuto dal [[Popolo della Libertà]].<ref>http://www.magdiallam.it/node/1578</ref><ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/01/21/visualizza_new.html_1675797749.html Magdi Allam confermo, corro con Pdl - Politica - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Successivamente, salterà l'accordo tra Allam e PdL.
* [[Calabria]]: l'UdC aveva inizialmente candidato [[Roberto Occhiuto]], deputato nazionale che avrebbe avuto anche l'appoggio del PD; successivamente tale ipotesi è saltata e il 27 gennaio si è stipulato un accordo col PdL per sostenere [[Giuseppe Scopelliti]], attuale presidente della Regione [[Calabria]].
 
Nel frattempo, i deputati [[Enzo Carra]], appartenente alla corrente del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] teodem, e [[Renzo Lusetti]], a lungo considerato come un fedelissimo di [[Francesco Rutelli]], scelgono di aderire all'UdC dopo aver abbandonato il PD, in quanto entrambi delusi dal progetto politico.<ref>[http://www.asca.it/news-PD__ENZO_CARRA_LASCIA_IL_PARTITO_E_VA_CON_CASINI-887042-ORA-.html ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=PAYVR Rassegna Stampa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Scelgono di aderire anche i [[Liberal Democratici (Italia)|Liberal Democratici]] di [[Daniela Melchiorre]], movimento [[centrismo|centrista]] e [[liberalismo|liberale]]<ref>[http://www.insomma.it/Politica/tabid/319/ctl/Details/Mid/1411/ItemId/5922/language/en-US/Default.aspx Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.liberal-democratici.it/images/document/invito%206feb.pdf 100x140_UDR.cdr<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, insieme al [[Movimento Associativo Italiani all'Estero|MAIE]] di [[Ricardo Antonio Merlo]].
 
Il 14 febbraio, invece, annuncia la sua adesione all'UdC la deputata teodem [[Paola Binetti]], che ha spiegato di "credere nella rinascita di una nuova Dc, un partito-pensatoio da 15-20%".<ref>http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/02_febbraio/14/udc_binetti_ha_scelto_vado_con_l_udc_voglio_rifare_la_dc,22978890.html</ref><ref>[http://www.ilgiornale.it/interni/addio_democratici_la_binetti_nelludc/15-02-2010/articolo-id=421994-page=0-comments=1 Addio Democratici La Binetti nell’Udc - Interni - ilGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo473965.shtml La Binetti passa all'Udc. Bersani:"Dispiaciuto, ma non condivido" - politica -Tgcom - pagina 1<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=91305&sez=HOME_INITALIA&ssez=POLITICA Il Messaggero<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/02/15/news/pd_via_binetti-2303095/ L'addio della Binetti divide il Pd esulta il popolo di Facebook - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nella stessa tornata elettorale che coinvolgerà 462 amministrazioni comunali, l'Udc si presenterà principalmente in autonomia, stringendo però alleanze particolari con il PD, come per il Comune di [[Venezia]]. Curiose le alleanze strette con la [[Federazione dei Verdi]] al Comune di [[Corsico]] ([[Milano]]) e in Puglia ad [[Andria]] con l'[[Italia dei Valori]] e [[Io Sud]].
 
Alle urne, nonostante il forte dato dell'astensionismo, l'UdC ottiene il 5.57% su base nazionale confermando il risultato delle [[elezioni regionali]] precedenti. Nelle 6 regioni dove si è presentata da sola, l'UdC riesce a entrare in tutti i consigli regionali, superando le singole soglie di sbarramento; invece su 7 regioni dove l'Udc si era alleata (Liguria, Marche, Lazio, Basilicata, Campania e Calabria), risulta determinante solo nel Lazio, ma riesce a far parte delle giunte di queste regioni, tranne che in Piemonte, dove la coalizione di [[Roberto Cota]] batte la coalizione della [[Mercedes Bresso]]. Il 28 aprile al Senato aderisce al gruppo UDC-SVP-Autonomie anche la senatrice [[Luciana Sbarbati]], del [[Movimento Repubblicani Europei]] e ex Pd.<ref>http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/04_aprile/27/terzo_polo_sbarbati_lascia_pd_e_aderisce_a_udc-svp-autonomie,24051160.html</ref><ref>[http://www.affaritaliani.it/politica/pd_ermete_realacci_sbarbati_udc_rutelliani280410.html Ermete Realacci ad Affari: "Il Pd sbaglia, ritrovi la bussola" - Affaritaliani.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.repubblicanieuropei.org/stampa_interviste.tab.aspx?idDoc=661 Movimento Repubblicani Europei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In seguito all'elezioni, è seguito un lungo silenzio stampa da parte del leader [[Pier Ferdinando Casini]], che si è esentato dal commentare la spaccatura fra [[Gianfranco Fini]] e [[Silvio Berlusconi]] nel [[Popolo della Libertà|PdL]], alimentando così le voci di un possibile riavvicinamento al centro destra. Tuttavia il 4 aprile in un'intervista al TG1 Casini conferma la sua distanza da entrambe le parti e confermando la nascita del nuovo "Partito della Nazione" entro la fine dell'anno.
 
=== Seminario di Todi: verso il Partito della Nazione ===
Dal 20 al 22 maggio del 2010 a Todi si è tenuto un seminario organizzato dalla [[Fondazione Liberal]] di [[Ferdinando Adornato]], in cui si è deciso l'azzeramento delle cariche dirigenziali dell'Udc e il lancio del nuovo Partito moderato.<ref>[http://www.apcom.net/newspolitica/20100521_135243_4b188ed_88855.html TMNews - Contenuto non disponibile<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.dire.it/HOME/ludc_si.php?c=31485&m=3&l=it L'Udc si scioglie, via al tesseramento per il Partito della nazione | Agenzia DIRE | Agenzia DIRE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20100521_000060.xml Notizie del giorno - Tendenzeonline.info<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Al seminario prendono parte il presidente della [[Confindustria]] [[Emma Marcegaglia]], che ha annunciato di essere interessata a questo progetto, il repubblicano [[Giorgio La Malfa]], che ha assicurato la partecipazione del [[Partito Repubblicano Italiano]] alla [[Costituente di Centro]]<ref>http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=416597</ref>, l'ex Pdl [[Giuseppe Gargani]]<ref>http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/05_maggio/21/udc_l_ex_fi_giuseppe_gargani_mi_iscrivo_al_partito_della_nazione,24413914.html</ref>, il presidente di "Rete Italia", [[Gian Carlo Sangalli]] e la leader di [[Io Sud]], [[Adriana Poli Bortone]], che ha scelto di aderire al progetto dell'Udc di costruire un più largo 'Partito della Nazione' ma ha invitato i centristi a rinunciare al simbolo dello Scudo Crociato. Il comitato promotore della Costituente di Centro, si è poi riunito la mattina del 25 maggio per prendere le prime concrete decisioni per avviare il processo che, in linea con quando definito nel seminario di Todi, avrebbe dovuto portare l'Udc al congresso nazionale inizialmente previsto per gennaio 2011. È stato istituito un Comitato dei garanti del processo di adesione, aperto a movimenti, associazioni, liste civiche e singole persone, che sarà presieduto dal portavoce nazionale dell'Udc [[Antonio De Poli]]. L'onorevole [[Paola Binetti]] è stata invece nominata presidente del Comitato etico, che avrà il compito di stilare un codice etico per gli aderenti al nuovo partito.<ref>[http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeId=3&ID=90597 Unione di Centro - Udc: parte concorso on line per nome Costituente di Centro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 25 giugno, il Coordinamento nazionale della [[Costituente di Centro]] ha approvato il regolamento per le adesioni al nuovo soggetto politico verso il Partito della Nazione e ha varato le prime nomine di riorganizzazione del territorio, per sette regioni.<ref>[http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeID=3&ID=91070 Unione di Centro - Udc: prime nomine per Udc per riorganizzazione sul territorio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Le elezioni amministrative in Sardegna e Sicilia del 2010 ===
Nella tornata elettorale del 30 e 31 maggio 2010 si è votato in [[Sicilia]] e in [[Sardegna]] per il rinnovo di molti sindaci, consigli comunali e presidenti di provincia. In Sardegna, l'UdC supera quasi ovunque il 10%, con una punta massima del 24% nella città di [[Iglesias (Italia)|Iglesias]]. Parallelamente, insieme all'aumento dell'UdC si assiste al crollo del [[Popolo della Libertà|PdL]] (dal 30% delle regionali precedenti all'attuale 16%) e al ritorno del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] come primo partito della regione, anche se pure esso in calo rispetto alle ultime regionali. In Sicilia, l'UdC riesce a fare eleggere molti suoi sindaci, raggiungendo nella [[provincia di Agrigento]] risultati del 20-25%.
 
=== L'elezione di Michele Vietti a vicepresidente del CSM ===
L'Unione di Centro ottiene un ottimo risultato centrando l'elezione di [[Michele Vietti]] a vicepresidente del [[Consiglio Superiore della Magistratura]], eletto con 24 voti su 26. Vietti, insediandosi, ha detto che il Csm dovrà «recuperare prestigio e consenso» dopo «i recenti scandali» legati all'inchiesta sulla P3. Ha sottolineato che in particolare servirà attenzione «alle regole deontologiche, non solo per i magistrati ma anche per i membri del Csm, cercando di recuperare uno stile di rigore e serietà». Nel suo discorso di insediamento ha anche evidenziato che occorre «liberarsi dalle astratte contrapposizioni polemiche tra politica e giustizia avendo di mira il funzionamento del sistema con particolare riguardo alla durata dei processi».<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-08-03/vietti-vicepresidente-080141.shtml?uuid=AYqP8dDC Vietti vicepresidente Csm - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.apcom.net/newspolitica/20100803_125802_40fc515_94264.html TMNews - Contenuto non disponibile<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.larena.it/stories/Italia%20&%20Mondo/172025___vietti_il_vice_del_csm_il_colle_basta_correnti/ L'Arena.it - Home - Italia & Mondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Il Fronte Moderato ===
In occasione della mozione di sfiducia al sottosegretario alla Giustizia, [[Giacomo Caliendo]], il neonato gruppo dei [[finiani]] [[Futuro e Libertà. Per l'Italia]], l'Unione di Centro, l'[[Alleanza per l'Italia]] e il [[Movimento per le Autonomie]] scelgono di astenersi.<ref>[http://www.ultimenotizie.tv/notizie-politiche/patto-fini-casini-rutelli-nasce-il-fronte-dei-moderati.html Patto Fini-Casini-Rutelli: nasce il fronte dei moderati, Notizie politica, Ultime Notizie<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> [[Pier Ferdinando Casini]] ha definito questa alleanza "un'area di responsabilità nazionale"<ref>[http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeId=3&ID=91642 Unione di Centro - Caliendo: Casini, astenersi prova responsabilità e serietà<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; [[Francesco Rutelli]] ha parlato della necessità di "unire le forze che vogliono fare le riforme ed esercitare una grande responsabilità"<ref>[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=143637 Rainews24.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; dello stesso avviso anche il capogruppo di FLI, [[Italo Bocchino]], che in un editoriale su [[Il Secolo d'Italia]] ha scritto che si tratta di una "responsabilità - aggiunge - spesso messa sotto i piedi da un violento spirito di parte, da una faziosità senza limiti e da una partigianeria che non possiamo condividere".<ref>http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/08_agosto/04/governo_bocchino_nessun_terzo_polo_ma_area_della_responsabilita,25484492.html</ref> Gli astenuti totali sono stati 75<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-08-04/berlusconi-astensione-caliendo-senso-131329.shtml Respinta la sfiducia a Caliendo. Rissa tra finiani ed ex. Alfano: «P3 frutto di un'elaborazione dei pm» - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Sono stati molti, tra giornali e intellettuali, a definire questa alleanza tra moderati, un possibile embrione di Terzo Polo.<ref>[http://www.bresciaoggi.it/stories/Italia%20&%20Mondo/172680___partita_sul_terzo_polo_il_pd_governo_alla_fine/ Bresciaoggi.it - Home - Italia & Mondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.trentinoweb.it/blog/2010/08/il-grande-centro-cuando-caliendo-el-sol-sorge-il-terzo-polo/ Area riservata | Trentino Web Blog<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.asca.it/news-TERZO_POLO__CASINI__NON_E__MANOVRA_PALAZZO__SI_ALLARGHERA__NEL_PAESE-940442-ORA-.html ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Il convegno di Chianciano Terme 2010 ===
In data 10-11-12 settembre 2010 si è tenuto il convegno annuale del Partito. Sono intervenuti, oltre a esponenti di spicco di maggioranza e opposizione come [[Dario Franceschini]], [[Fabrizio Cicchitto]], [[Italo Bocchino]], [[Roberto Formigoni]] e [[Giuseppe Fioroni]], anche [[Raffaele Bonanni]], segretario della [[CISL]], [[Piero Grasso]], procuratore nazionale antimafia e [[Massimo Cacciari]], ex sindaco di Venezia. Durante il convegno, si è discusso della possibile futura nascita del Partito della Nazione, il cui primo congresso sarebbe dovuto tenersi nel marzo 2011, e si sono raccolte le adesioni di molti dirigenti locali ed esponenti politici presenti in Parlamento, tra i quali il deputato letto da PD nella circoscrizione estero [[Ricardo Antonio Merlo]], il senatore e leader dell'ApI [[Francesco Rutelli]] (che ha auspicato la nascita di un "terzo polo" alternativo al bipolarismo) e l'Onorevole [[Giorgio La Malfa]] del [[Partito Repubblicano Italiano]] (entrato in contrasto col collega [[Francesco Nucara]], intento invece ad aderire al cosiddetto "Gruppo di Responsabilità Nazionale", il gruppo di 20 deputati ideato da Berlusconi che dovrebbero permettere al governo di avere una maggioranza alla Camera, anche senza finiani usciti dal PdL). Alla fine del convegno, [[Pier Ferdinando Casini]], intervistato da [[Enrico Mentana]], conferma la decisione del suo partito di continuare ad andare da solo e di non allearsi con i due partiti maggiori [[Il Popolo della Libertà|PdL]] e [[Partito Democratico (Italia)|PD]], a suo parere continuamente ricattati rispettivamente dalla [[Lega Nord]] e dall'[[Italia dei Valori|IdV]] e chiede a [[Silvio Berlusconi]] di dimettersi e di dichiarare la crisi della sua maggioranza, così da poter formare un "Governo Tecnico" a tempo determinato con le forze responsabili del Parlamento, al fine di modificare l'attuale legge elettorale. L'invito è rivolto principalmente ai delusi del PdL, ai finiani in rotta con la maggioranza e al Partito Democratico.
 
=== La scissione dei ''Popolari di Italia Domani'' ===
Durante il convegno di [[Chianciano Terme]] emerge l'insoddisfazione di alcuni esponenti siciliani, capeggiati del segretario regionale [[Saverio Romano]], il quale contesta un atteggiamento eccessivamente critico nei riguardi di [[Sivlio Berlusconi|Berlusconi]], soprattutto senza aver preso atto dei cinque punti su cui il Governo intende chiedere la fiducia in Parlamento. La spaccatura si concretizza con il sostegno al quarto Governo Lombardo. Dopo giorni di trattative e discussioni, in data 28 settembre, a lasciare il gruppo alla Camera sono cinque deputati, [[Giuseppe Drago]], [[Calogero Mannino]], [[Michele Pisacane]], [[Giuseppe Ruvolo]] e lo stesso [[Saverio Romano]], che fondano immediatamente [[I Popolari di Italia Domani]], con il beneplacito di [[Salvatore Cuffaro]], impegnato con i suoi problemi giudiziari.
 
Il 25 ottobre, a [[Palermo]] viene presentato il nuovo gruppo all'[[Assemblea regionale siciliana]], nel quale figurano otto componenti<ref>[http://www.livesicilia.it/2010/10/26/lentini-lascia-lombardo-lmpa-si-svuota-a-palermo/ Lentini lascia Lombardo L’Mpa si svuota a Palermo « Quotidiano Sicilia | Cronaca Sicilia | Notizie, attualità e politica siciliana – Live Sicilia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>), [[Giulia Adamo]] e [[Raffaele Nicotra]] (entrambi prima nel [[Popolo della Libertà|PdL]], poi transitati nel PdL-Sicilia di Gianfranco Micciché)<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/10/25/news/casini_battezza_la_nuova_udc_siciliana_e_conferma_la_fiducia_a_lombardo-8423687/ Casini battezza la nuova Udc siciliana e conferma la fiducia a Lombardo - Palermo - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/111756/regioni-deputato-regionale-nicotra-passa-alludc.htm SiciliaInformazioni | Regione, i transfughi del Pdl: Nicotra passa all'Udc<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Gli altri membri sono Giovanni Ardizzone, Marco Forzese, Salvatore Giuffrida, Mario Parlavecchio e Orazio Ragusa<ref>http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=543382</ref><ref>[http://www.livesicilia.it/2010/12/01/salvatore-giuffrida-subentra-a-fausto-fagone/ Giuffrida subentra a Fagone E si dimette da commissario Asi « Quotidiano Sicilia | Cronaca Sicilia | Notizie, attualità e politica siciliana – Live Sicilia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>), che già facevano parte del gruppo scudocrociato prima della scissione del Pid. "Noi qui lavoreremo per aiutare - ha aggiunto Casini - credendo però che la stagione delle polemiche, anche in Sicilia, è finita. Per cui anche quei partiti che stanno all'opposizione e non hanno condiviso la giunta di Lombardo, credo che farebbero bene a dare una mano alla Sicilia".<ref>[http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/16:03/3860386 Sicilia: Casini presenta nuovo gruppo all'Ars | Palermo la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/132467/ Ecco il nuovo gruppo Udc all'Ars- gds.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In seguito all'arresto del deputato [[Fausto Fagone]], passato con il PID, verrà nominato in sostituzione [[Salvatore Giuffrida]], rimasto nell'UdC e che quindi si unirà al neo gruppo all'[[Assemblea regionale siciliana|ARS]].
 
Il 25 novembre Buttiglione annuncia l'adesione dei [[liberalismo|liberali]] [[Giuseppe Basini]] (ex [[Alleanza Nazionale|aennino]]) e Giancarlo Morandi.<ref>[http://www.asca.it/news-UDC__BUTTIGLIONE_ACCOGLIE_ESPONENTI_LIBERALI_BASINI_E_MORANDI-969295-ORA-.html ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== La mozione di sfiducia del Terzo Polo ===
In vista del voto di fiducia al Governo fissato per il 14 dicembre 2010, l'Unione di Centro presenta una mozione di sfiducia alla Camera in comune accordo con [[Futuro e Libertà per l'Italia]] e [[Alleanza per l'Italia]]. A dare l'annuncio in conferenza stampa il 3 dicembre 2010 sono i rispettivi leader [[Pier Ferdinando Casini]], [[Gianfranco Fini]] e [[Francesco Rutelli]], i quali comunicano che, oltre alle firme dei deputati dei propri gruppi parlamentari, hanno firmato anche i deputati del [[Movimento per le Autonomie]] di [[Raffaele Lombardo]] (in precedenza usciti dalla maggioranza insieme agli esponenti di FLI), dei [[Liberal Democratici (Italia)|Liberal Democratici]] di [[Daniela Melchiorre]] e i singoli deputati [[Giorgio La Malfa]] e [[Paolo Guzzanti]] (i giornali hanno raccontato di questo evento come la nascita del Terzo Polo). La mozione raggiunge così un totale di 85 firme che se si vanno a sommare alle 232 firme raccolte nella mozione di sfiducia del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e dell'[[Italia dei Valori]] si raggiunge un totale di 317 firme, che sancirebbe di fatto al momento del voto la caduta del Governo.
 
Tuttavia, successivamente in Parlamento si assiste a uno spostamento di deputati dall'opposizione alla maggioranza, tanto che [[Antonio Di Pietro]], in seguito all'uscita improvvisa dal gruppo di due deputati del suo partito a favore del Governo, chiede alla Magistratura di aprire un'inchiesta sulla presunta "Compravendita di Parlamentari". Inoltre 4 parlamentari che avevano firmato la mozione di sfiducia del Terzo Polo votano, invece, contro la stessa: il Liberal Democratico [[Maurizio Grassano]] (da sempre vicino alla Lega e al tema del Federalismo), e tre deputati di FLI, [[Silvano Moffa]], [[Catia Polidori]] e [[Maria Grazia Siliquini]] (il primo, che fino all'ultimo ha cercato una mediazione col PdL, alla fine si è astenuto, le altre due invece votano contro la sfiducia). Così il Governo ottiene la fiducia con 314 voti favorevoli e 311 contrari. Una maggioranza di 3 voti "non migliora la situazione del Governo" sostengono gli esponenti del Terzo Polo dato che tra loro molti sono Ministri, vice-ministri, sotto-segretari o sindaci, i quali non possono garantire una costante presenza in Parlamento, mettendo a rischio la maggioranza nel corso delle votazioni. Berlusconi, pertanto, dichiara di volere allargare la maggioranza all'UdC, poiché ormai il rapporto con FLI è irrecuperabile, altrimenti sarà costretto ad andare dal Presidente della Repubblica per chiedere le elezioni anticipate. Casini, però, nega la sua disponibilità a sostenere il Governo.
 
=== Il Nuovo Polo per l'Italia ===
[[File:Logo Nuovo Polo per l'Italia.png|thumb|Logo del Nuovo Polo per l'Italia]]
 
Il 15 dicembre [[2010]] si tiene una riunione di tutti
i rappresentanti del Terzo Polo nella quale, in comune accordo, viene comunicato che tutte queste forze parlamentari (UdC, FLI, ApI, MpA, LD e vari) agiranno d'ora in poi in completa sintonia all'interno del Parlamento, prendendo decisioni comuni sui singoli provvedimenti del Governo. L'iniziativa, che è stata battezzata «Polo della Nazione» da Pier Ferdinando Casini, raccoglie l'adesione di più di 100 Parlamentari fra Camera e Senato.
Ad aderire al gruppo UdC-SVP e Autonomie sono in seguito i senatori [[Vincenzo Galioto]], passato dal PdL all'UdC, mentre [[Maurizio Fistarol]] aderisce a [[Verso Nord]]. Nel [[2011]] entrano a far parte dell'alleanza: il senatore [[Enrico Musso]], in quota [[Partito Liberale Italiano (1997)|Partito Liberale Italiano]] (25 febbraio)<ref>[http://www.genovaogginotizie.it/cronaca-cronaca-locale/2011/2/25/news-11667/genova-enrico-musso-trasloca-all-udc.html Genova - Enrico Musso trasloca all´Udc - GENOVA OGGI NOTIZIE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.blitzquotidiano.it/italia/liguria/genova/primocanale/enrico-musso-entra-gruppo-1636618/ domenica, 11 marzo 2012 Notizie | Blitzquotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e [[Giuseppe Gargani]], ex PdL (2 marzo) che è entrato nell'UdC. L'8 marzo hanno poi annunciato la loro adesione al partito Marisa Raciti, vedova di [[Filippo Raciti|Filippo]], il poliziotto ucciso quattro anni fa negli scontri dopo la partita Catania-Palermo, e [[Azar Karimi]], presidente dei giovani iraniani in Italia<ref>http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2011/03_marzo/08/8_marzo_vedova_raciti_con_udc_coordinera_circoli_liberal_catania,28646031.html</ref>. Il 22 marzo annuncia la sua adesione al partito anche il deputato (già ex teodem) dell'[[Alleanza per l'Italia]], [[Marco Calgaro]].
Il 19 maggio [[2011]] il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato nella primavera 2009, dopo le elezioni europee, da due candidati, [[Giuseppe Gargani]] (all'epoca nel PdL) e [[Pasquale Sommese]] (al tempo eletto col PD, oggi assessore regionale campano con l'UdC). L'Unione di Centro guadagna così due europarlamentari.
 
=== Le elezioni amministrative del 2011 ===
Per le [[Elezioni amministrative italiane del 2011|elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011]] l'Unione di Centro presenta candidati unici con gli altri partiti del [[Nuovo Polo per l'Italia|Nuovo Polo]] nelle quattro città città più importanti chiamate al voto ([[Milano]], [[Torino]], [[Bologna]] e [[Napoli]]) e in 62 su 134 comuni superiori ai 15.000 abitanti. In tutti gli altri comuni l'UdC opta scelte diverse, per via delle diverse realtà locali. I risultati differiscono in ogni città: a [[Milano]] e [[Napoli]] (rispettivamente 5,5%<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0491450.htm|titolo=Elezioni comunali 15-16 maggio 2011 - Milano| editore=Ministero dell'Interno}}</ref> e 11,5%<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0510490.htm|titolo=Elezioni comunali 15-16 maggio 2011 - Napoli| editore=Ministero dell'Interno}}</ref>) le percentuali del [[Nuovo Polo per l'Italia|Terzo Polo]] non permettono a nessuna delle due principali coalizioni di prendere il 50%+1 dei voti, arrivando così al [[ballottaggio]] e facendo pesare il proprio elettorato. A [[Torino]] si ottengono risultati più modesti (5,1%<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0812620.htm|titolo=Elezioni comunali 15-16 maggio 2011 - Torino| editore=Ministero dell'Interno}}</ref>) e a [[Bologna]] risultati più deludenti (4,7%<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0130060.htm|titolo=Elezioni comunali 15-16 maggio 2011 - Bologna| editore=Ministero dell'Interno}}</ref>). Risulta invece che il nuovo schieramento ottiene risultati più che soddisfacenti e a due cifre nelle altre città più piccole e ottiene una media che supera il 10%.
 
Per quanto riguarda le undici province chiamate alle urne, l'Unione di Centro si presenta ovunque ottenendo il peggior risultato a [[Provincia di Treviso|Treviso]] (dove aveva creato una lista in comune con [[Futuro e Libertà per l'Italia|FLI]] ed [[Alleanza per l'Italia|ApI]]) con il 3,09%<ref>{{cita web|url=http://provinciali.interno.it/provinciali/amm110515/P084.htm|titolo=Elezioni provinciali 15-16 maggio 2011 - Treviso| editore=Ministero dell'Interno}}</ref> ed il migliore a [[Provincia di Macerata|Macerata]] con il 7,64% e l'elezione di due [[Consigliere provinciale|consiglieri]]<ref>{{cita web|url=http://provinciali.interno.it/provinciali/amm110515/P044.htm|titolo=Elezioni provinciali 15-16 maggio 2011 - Macerata| editore=Ministero dell'Interno}}</ref>. In totale, l'UdC ha raccolto 85.106 voti, pari al 4,97% e alla nomina di otto [[Consigliere provinciale|consiglieri provinciali]].
 
Le elezioni del 28 e 29 maggio sono il primo test elettorale dell'Unione di Centro in seguito alla scissione dei [[Popolari di Italia Domani|PID]] del [[Ministro]] [[Francesco Saverio Romano]]. Contrariamente alle aspettative che vedevano il partito calare drasticamente nei consensi, l'UdC, a guida del [[senatore]] [[Gianpiero D'Alia]], dimostra una buona tenuta con una media del 7,12% perdendo solo 3 punti rispetto al passato<ref>{{cita web|url=http://affaritaliani.libero.it/politica/sicilia_udc__futuro_liberta_voto_politiche_demopolis160411.html|titolo=Demopolis; In Sicilia UDC al 7%, Futuro e Libertà al 7,5%.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gianpierodalia.it/sicilia.php?idNews=298&PHPSESSID=5069f94fedc9adfcbb48cb469b6c2098|titolo=Sondaggi: Demopolis "In Sicilia Udc al 7%, Fli al 7,5%".}}</ref> e riuscendo a eleggere [[sindaci]] e diversi [[consigliere comunale|consiglieri comunali]]. Inoltre risulta evidente l'importanza dell'UdC all'interno del [[Nuovo Polo per l'Italia|Terzo Polo]] siciliano, che riesce a eleggere due sindaci nei comuni di [[Bagheria]] e [[Noto (Italia)|Noto]]<ref>{{cita web|url=http://bagheria.blogolandia.it/2011/06/14/grandi-successi-del-terzo-polo-e-fli-a-bagheria-e-terrasini-comunicato-di-alessandro-arico/|titolo=Grandi successi del Terzo Polo e FLI a Bagheria e Terrasini.}}</ref>.
 
=== L'Unione di Centro al primo convegno nazionale del Terzo Polo ===
In data 22 luglio [[2011]] si è tenuto il primo convegno nazionale del Nuovo Polo a [[Roma]], ''Io cambio l'Italia'', all'Auditorium Conciliazione. Esso è stato organizzato dagli esponenti di UdC, FLI, ApI e MpA. Dei 2000 posti dell'Auditorium, settecento sono spettati all'Unione di Centro, altrettanti per [[Futuro e Libertà]], cinquecento per [[Alleanza per l'Italia]] e i restanti cento al [[Movimento per le Autonomie]].
 
Dopo l'introduzione del coordinatore nazionale [[Ferdinando Adornato]], a parlare sono stati molti giovani (tra cui il diciottenne [[sindaco]] di [[Bonea]] Salvatore Paradiso), studenti e parlamentari, senza dimenticare i quattro esponenti nazionali [[Pier Ferdinando Casini|Casini]], [[Gianfranco Fini|Fini]], [[Francesco Rutelli|Rutelli]], [[Raffaele Lombardo|Lombardo]] : tra questi, il leader dell'UdC ha più volte ribadito la possibile nascita di una Terza Repubblica. È stato inoltre presentato il manifesto del convegno stesso<ref>{{cita web|url=http://www.udc-italia.it/News/UploadedFiles/Manifesto_Terzo_Polo.pdf.|titolo=Manifesto del Terzo Polo.}}</ref>.
 
=== Il convegno di Chianciano Terme 2011 ===
Dall'8 all'11 settembre [[2011]] si è tenuto l'annuale convegno a [[Chianciano Terme]]. Durante la riunione, sono intervenute personalità come [[Emma Marcegaglia]], presidente di [[Confindustria]], [[Raffaele Bonanni]], segretario nazionale della [[CISL]], e [[Vasco Errani]], Presidente della [[Conferenza delle Regioni e delle Province autonome]]. Hanno accettato l'invito anche numerosi esponenti della maggioranza e delle opposizioni, come il sindaco di Roma [[Gianni Alemanno]], che ha messo in evidenza le problematiche all'interno del PdL e i rapporti difficili con la Lega<ref>{{cita web|url=http://www.romacapitalenews.com/alemanno-dopo-la-manovra-indispensabile-aprire-dialogo-confronto-a-360-gradi/|titolo=Roma Capitale News; ALEMANNO: DOPO LA MANOVRA, ALFANO APRA DIALOGO. CONFRONTO A 360 GRADI
}}</ref>, il presidente della Commissione Parlamentare Bicamerale Antimafia [[Giuseppe Pisanu]], che in seguito al voto di fiducia sulla manovra economica del [[Governo]] al [[Senato della Repubblica|Senato]] aveva dichiarato che sarebbero state opportune le dimissioni del Premier, e [[Giuseppe Fioroni]], che ha espresso il malumore delle componente cattolica all'interno del PD.
 
Anche il presidente dell'ApI [[Francesco Rutelli]] è intervenuto, rimarcando ancora una volta l'importanza del [[Nuovo Polo per l'Italia|Terzo Polo]], affermando che la sua nascita è imminente ma richiede tempo, poiché deve radicarsi sul territorio e rispettare le rispettive realtà locali dei partiti della coalizione<ref>{{cita web|url=http://www.asca.it/news-CRISI__RUTELLI__GOVERNO_LARGA_RESPONSABILITA__PER_AFFRONTARE_DIFFICOLTA_-1048583-ORA-.html|titolo=www.asca.it; CRISI: RUTELLI, GOVERNO LARGA RESPONSABILITÀ PER AFFRONTARE DIFFICOLTÀ}}</ref>.
 
Si è svolta anche l'Assemblea Nazionale del partito, in cui si è deciso di partire il prima possibile con i Congressi nei vari livelli di amministrazione (comuni, provincie, regioni).
 
Durante il suo intervento, [[Pier Ferdinando Casini]] ha condannato duramente l'operato del [[Governo]] e rinnovato l'invito alle forze responsabili di maggioranza e opposizioni di formare con l'UdC e il [[Nuovo Polo per l'Italia|Terzo Polo]] un governo di unità nazionale, al fine di fronteggiare la grave crisi economica<ref>{{cita web|url=http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/1034/Udc%20OCasini%20ONecessarioO%20governoOpoliticoOconOmiglioriOenergieOdelOPaese%20.html|titolo=Italia chiama Italia; Udc, Casini: Necessario 'governo politico con migliori energie del Paese'}}</ref>.
 
Infine, [[Lorenzo Cesa]], durante il discorso conclusivo del convegno, ha rimarcato l'equidistanza dell'Unione di Centro da entrambi gli schieramenti di [[Destra (politica)|Destra]] e [[Sinistra (politica)|Sinistra]] e l'intenzione di rimanere all'opposizione di questo [[Governo Berlusconi IV|Governo]]<ref>{{cita web|url=http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-f626e7d7-7f60-4715-8d9f-ea5af244d114.html|titolo=Rai Giornale Radio; Cesa: "Berlusconi si dimetta"}}</ref>.
 
In data 23 settembre il deputato [[Deodato Scanderebech]] lascia nuovamente il gruppo dell'UdC alla Camera per aderire al gruppo di [[Futuro e Libertà]]<ref>{{cita web|url=http://www.asca.it/news-FLI__SCANDEREBECH_LASCIA_UDC_E_ADERISCE_A_GRUPPO_CAMERA-1052254-ORA-.html|titolo=Asca News; Scanderebech lascia UDC e aderisce a Gruppo FLI alla Camera.}}</ref>.
 
=== Elezioni regionali in Molise del 2011 ===
{{vedi anche|Elezioni regionali in Molise del 2011}}
Per le elezioni regionali in Molise del 16 e 17 ottobre, l'UdC decide di schierarsi col presidente uscente del [[centrodestra]] [[Angelo Michele Iorio]], nonostante si sia tentato di trovare in precedenza un candidato comune per il Terzo Polo (tentativo vano poiché l'[[Movimento per le Autonomie|MpA]] era quasi assente in regione; [[Futuro e Libertà per l'Italia|FLI]], per via della diversità di opinioni all'interno del partito regionale, decide di non presentare nessuna lista e lasciare libertà di scelta ai suoi singoli rappresentati; l'[[Alleanza per l'Italia|ApI]] invece decide di sostenere il candidato del [[centrosinistra]] [[Paolo Di Laura Frattura]]).
 
Ad urne chiuse, l'UdC ottiene il 6,78%<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/static/application/tg24/speciale_elezioni/2011/regionali/risultati_molise.html|titolo= Sky TG24; Elezioni Regionali 2011.}}</ref>, risultando determinante per la vittoria risicata di [[Michele Iorio]] (46,94%) sul [[centrosinistra]] (46,15%). Nonostante il calo di consensi rispetto alle precedenti consultazioni regionali (9,99%), causato dal 6,73% conseguito dall'[[Alleanza di Centro|AdC]] di [[Francesco Pionati]], l'UdC locale guadagna consensi rispetto alle [[Elezioni politiche del 2008|Politiche del 2008]] (5,6%) e le [[Elezioni europee del 2009|Europee del 2009]] (6,5%) ed è il terzo partito di una [[coalizione]] di [[centrodestra]] che registra un calo molto più evidente rispetto al passato, passando dal 54,14% del 2006 al 46,94% del 2011.
 
Il 24 ottobre il deputato dell'[[Assemblea Regionale Siciliana|ARS]] [[Nino Dina]] annuncia l'abbandono dei [[Popolari di Italia Domani]]<ref>{{cita web|url=http://www.livesicilia.it/2011/10/24/nino-dina-lascia-il-pid/|titolo=Nino Dina lascia il PID|sito=Live Sicilia}}</ref> (il marzo scorso si era dimesso da coordinatore regionale in [[Sicilia]]), poiché contrario al sostegno al [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]] e considerando il [[Popolari di Italia Domani|PID]] un partito mai nato<ref>{{cita web|url=http://www.marsala.it/politica/vita-dei-partiti/item/53167-nino-dina-lascia-il-pid-un-partito-mai-nato.html|titolo=Nino Dina lascia il Pid. "Un partito mai nato"|sito=Marsal@.it}}</ref>. Due giorni dopo, il 26 ottobre, ufficializza il suo ritorno nella file dell'UdC alla presenza del coordinatore nazionale [[Lorenzo Cesa]], del coordinatore regionale [[Giampiero D'Alia]] e di altri esponenti del partito.
 
=== Le dimissioni di Berlusconi e l'appoggio al governo Monti ===
{{vedi anche|Governo Monti}}
Nei giorni in cui si consuma lo sfaldamento della maggioranza, il 3 novembre i deputati [[Alessio Bonciani]] e [[Ida D'Ippolito]] lasciano il [[Popolo della Libertà]] per aderire al partito<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/11/03/news/dopo_vertice-24332487|titolo=Berlusconi rassicura l'Ue: "Metto la fiducia" - Ma intanto perde altri due deputati|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=3|mese=novembre|anno=2011|accesso=3 novembre 2011}}</ref>, mentre il 6 novembre è la volta di un'altra deputata PdL, [[Gabriella Carlucci]]<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168984&sez=HOME_INITALIA Il Messaggero<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il passaggio di questi parlamentari contribuisce a far perdere la maggioranza numerica al governo Berlusconi. In conseguenza di ciò e nonostante non sia stato sfiduciato, [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] decide di rassegnare le dimissioni dopo l'approvazione della legge di stabilità economica. Le opposizioni decidono di ritirare i propri emendamenti al fine di velocizzare il tutto e l'UDC, e il Terzo Polo al completo, arrivano a votare anche la [[legge di stabilità]] alla Camera, per assicurare il numero legale. In seguito alle dimissioni di [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], [[Giorgio Napolitano]] avvia le consultazioni e una delegazione del [[Terzo Polo]], composta da esponenti di [[Camera dei deputati|Camera]] e [[Senato]] di UDC, [[Futuro e Libertà|FLI]] ed [[Alleanza per l'Italia|ApI]] guidata da [[Pier Ferdinando Casini]] afferma di essere disposta a sostenere un esecutivo guidato da [[Mario Monti]], ritenuta la persona più quotata a condurre un governo tecnico, e di dare a quest'ultimo carta bianca sulla composizione del governo, accettando quindi che sia interamente composto da [[ministro|ministri]] che non provengono dai partiti.
 
In data 1º dicembre, [[Gino Trematerra]] si vede assegnato il seggio al [[Parlamento europeo]]: gli [[eurodeputati]] dell'Unione di Centro salgono così a 5<ref>{{cita web|url=http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeId=3&ID=98808|titolo=Ue: Trematerra nuovo eurodeputato Udc, i complimenti di Cesa|autore: udc-italia.it|accesso=1º dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeId=3&ID=98807|titolo=Ue: Udc conquista seggio, Gino Trematerra nuovo europarlamentare
|autore: udc-italia.it|accesso=1º dicembre 2011}}</ref>.
 
=== Le elezioni amministrative e regionali siciliane del 2012 ===
Per le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012, l'Unione di Centro si presenta col [[Nuovo Polo per l'Italia]] solo in poche città (Genova e Trapani le più importanti) e lo stesso fanno anche Futuro e Libertà, Alleanza per l'Italia e Movimento per le Autonomie. Opta principalmente per alleanze di centro, con liste civiche equidistanti dagli altri poli. Nelle altre città più importanti al voto fa alleanze variabili (col PdL a Palermo e Verona, col PD a Taranto, da sola ad Agrigento, Asti<ref>Solo successivamente al ballottaggio si allea col PD</ref>, Parma, Cuneo, l'Aquila, Monza, Piacenza e Lecce). All'indomani del voto, secondo uno studio del Sole 24 Ore, l'UdC risulta uno dei pochi Partiti ad aumentare i propri voti, aumenta il numero di sindaci e di consiglieri comunali e conquista in solitaria 2 comuni Capoluogo di Provincia, ovvero Cuneo ed Agrigento. In seguito all'analisi del voto, il leader Pier Ferdinando Casini, nonostante l'aumento numerico dei voti, denuncia preoccupato l'alto numero degli italiani che non hanno votato e "archivia il Terzo Polo" per la formazione di un nuovo progetto politico che sappia intercettare quei voti degli italiani che si sono astenuti durante la tornata elettorale. Nell'Ottobre 2012 il senatore [[Riccardo Milana]] aderisce all'UdC.
 
Quando nell'estate del [[2012]] [[Raffaele Lombardo]] rassegna le proprie dimissioni, le elezioni regionali vengono anticipate al 28 ottobre dello stesso anno. I dirigenti del partito scelgono di sostenere l'ex sindaco di [[Gela]] e parlamentare europeo del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] [[Rosario Crocetta]]. Questi costruisce una coalizione comprendente anche [[Alleanza per l'Italia|ApI]] di [[Francesco Rutelli]] e il [[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista]] di [[Riccardo Nencini]]. Tale candidatura segna anche una frattura con gli storici alleati del [[centro-destra]], dal momento che [[Il Popolo della Libertà]], [[I Popolari di Italia Domani|PID]] di [[Saverio Romano]] e [[la Destra]] di [[Francesco Storace]] appoggiano la candidatura di [[Nello Musumeci]], ex Presidente della [[Provincia di Catania]]. Il 28 ottobre si vota e risulta eletto presidente [[Rosario Crocetta|Crocetta]] con il 30,50%, staccando di quasi 5 punti Musumeci, mentre la coalizione di PD, UdC e Crocetta Presidente prende 30,40% dei voti. L'Unione di Centro raggiunge il 10,8% e perde un punto e mezzo rispetto alla precedente tornata elettorale, ma diventa la quarta forza della Regione (dietro al M5S, PD e PdL) e riesce a far eleggere 11 deputati regionali più 2 all'interno del listino del Presidente Crocetta, per un totale di 13 rappresentati all'ARS, due in più rispetto all'ultima elezione regionale.
 
=== Le elezioni politiche del 2013 con Monti===
Il 29 dicembre [[2012]] il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei Ministri]] in carica [[Mario Monti]] annuncia la sua candidatura alla guida dell'esecutivo per le [[elezioni politiche italiane del 2013]] come capo della coalizione che porta il suo nome: [[Con Monti per l'Italia]].
 
In occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 2013]], l'UDC partecipa alla coalizione [[Con Monti per l'Italia]], composta anche da da [[Futuro e Libertà per l'Italia]] e da una serie di associazioni, tra le quali [[Italia Futura]] di [[Luca Cordero di Montezemolo]] che creano la lista [[Scelta Civica]], in una coalizione denominata<ref>{{Cita web|url=http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeID=3&ID=104246|titolo=I candidati di Udc e Scelta Civica per le Elezioni 2013|accesso=21 febbraio 2013}}</ref>.
 
Al [[Senato della Repubblica|Senato]] l'UdC ha invece preso parte alla lista unica [[Con Monti per l'Italia]]. Sono stati eletti due senatori.
 
I risultati non sono confortanti, con l'1,74% alla Camera e solamente 8 seggi. Nella XVII legislatura vengono costituiti gruppi unici alla Camera e al Senato denominati [[Scelta Civica per l'Italia]], formati da tutti gli eletti della coalizione.
 
=== Il sostegno al Governo Letta ===
{{vedi anche|Governo Letta}}
A seguito del fatto che nessuna forza politica è uscita dalle elezioni in grado di formare un governo autonomo, dopo lunghe consultazioni il neo-rieletto [[Presidenza della Repubblica|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] incaricherà l'esponente del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] [[Enrico Letta]], già sottosegretario alla [[presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidenza del Consiglio]] nel [[Governo Prodi II|secondo governo Prodi]] e più volte ministro, di trovare una maggioranza in grado di sostenerlo a capo del governo. La maggioranza che sosterrà la formazione del [[Governo Letta]]<ref name="autogenerato1">{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_27/enrico-letta-dopo-braccio-ferro-governo_bcf59786-af46-11e2-a5a6-3fc36303fbd5.shtml|titolo=Nasce il governo Letta, ora la fiducia. Il premier: «Sobria soddisfazione»|data=27 aprile 2013|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref> è composta da [[Scelta Civica]], Unione di Centro, [[Popolo della Libertà]] e [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. La carica di [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]], viene affidata da Napolitano ad [[Enrico Letta]]<ref name="autogenerato1" />, vice segretario del PD. Il governo Letta si configura come il primo esecutivo di [[grande coalizione]] della storia della Repubblica Italiana, in quanto comprende esponenti di entrambe le principali coalizioni che si contrapponevano prima delle elezioni.
 
L'UdC ha ottenuto la nomina di [[Gianpiero D'Alia]] a ministro della [[Dipartimento per la pubblica amministrazione e la semplificazione|Pubblica amministrazione e semplificazione]].
 
Il 15 novembre 2013 il presidente di [[Scelta Civica]] [[Alberto Bombassei]] pone fine all'alleanza con l'Unione di Centro. Il 27 novembre e il 10 dicembre l'UdC aderisce ai nuovi gruppi ribattezzati [[Per l'Italia]].
 
=== Il IV congresso e il sostegno al Governo Renzi ===
 
Dal 21 al 23 febbraio [[2014]] si celebra il quarto congresso ordinario del partito. Il segretario uscente e deputato nazionale [[Lorenzo Cesa]] è confermato con 435 voti contro 431 del contendente [[Gianpiero D'Alia]].
 
Negli stessi giorni si forma il [[Governo Renzi]], nel quale l'esponente UDC [[Gian Luca Galletti]] viene nominato [[Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare|ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare]], ma [[Gianpiero D'Alia]] non viene confermato [[Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione della Repubblica Italiana|ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione]].
 
=== Le elezioni europee del 2014 ===
In vista delle [[elezioni europee del 2014 (Italia)|elezioni europee del 2014]], inizialmente l'UDC e i [[Popolari per l'Italia]] presentano il simbolo di una lista comune<ref>{{cita news|url=http://www.udc-italia.it/News/SchedaReader.aspx?TypeID=3&ID=106789|titolo=Europee: scudo crociato per lista Pi-Udc, contro i populismi|data=19 marzo 2014|accesso=13 aprile 2014|editore=[[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]]}}</ref>, ma successivamente l'UDC sceglie di aderire alla lista unica promossa dal [[Nuovo Centrodestra]] di [[Angelino Alfano]], detta [[Nuovo Centrodestra - Unione di Centro]], ed i [[Popolari per l'Italia|Popolari]] di [[Mario Mauro]], a causa delle divisioni interne sull'ipotesi di aderire alla lista di [[Angelino Alfano|Alfano]], decidono infine di non aderire ufficialmente a nessuna lista<ref>{{cita news|url=http://www.formiche.net/2014/04/08/mario-mauro-doppio-fronte-popolari-europee/|titolo=Mario Mauro e il doppio fronte dei Popolari alle Europee|autore=Fabrizia Argano|editore=Formiche|data=8 aprile 2014|accesso=13 aprile 2014}}</ref>
 
Il cartello elettorale ottiene il 4,38% dei voti ed elegge tre deputati al Parlamento Europeo tra i quali il segretario del partito [[Lorenzo Cesa]], capolista della circoscrizione sud, che rinuncia quindi al proprio seggio alla Camera dei Deputati e aderisce al [[Gruppo del Partito Popolare Europeo]].
 
=== Le elezioni regionali del 2015 ===
L'UdC in vista delle regionali del 31 maggio entra nella coalizione di [[centro-sinistra]] in tre regioni, di centro in due e di centrodestra in altre due.
* In Toscana si allea con [[Nuovo Centrodestra|NCD]] con il quale forma la lista [[Area Popolare|Passione per la Toscana]] che con l'1,2% non riesce ad ottenere seggi.
* Nelle Marche forma un'alleanza col [[Partito Democratico (Italia)|PD]] a sostengo di [[Luca Ceriscioli]] e col 3,7% riesce a far eleggere un consigliere regionale.
* In Veneto con NCD, [[Partito Pensionati]] e varie liste civiche appoggia il sindaco di [[Verona]] [[Flavio Tosi]] e la lista Area Popolare col 2% dei voti ottiene un seggio, in quota NCD.
* In Puglia candida il democratico [[Michele Emiliano]], sostenuto anche da [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]], e la lista unica detta ''Popolari'' formata con [[Centro Democratico (Italia)|Centro Democratico]] e Realtà Italia ottiene il 5,9% e l'elezione di tre consiglieri, tutti esponenti dello scudo crociato.
* In Campania appoggia [[Vincenzo De Luca (1949)|Vincenzo De Luca]] unitamente al PD e la lista guidata da [[Ciriaco De Mita]] col 2,3% conquista due seggi al [[Consiglio regionale della Campania|consiglio campano]].
* In Umbria con NCD forma una lista unica e sostiene il sindaco di Assisi Ricci assieme a tutto il centrodestra e la lista dei popolari ottiene il 2,6%.
* In Liguria rompe l'alleanza col centrosinistra e schiera [[Giovanni Toti]] sostenuto da [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Lega Nord]] e [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|Fratelli d'Italia]] e NCD con cui forma una lista comune che ottiene solo l'1,7% e nessun seggio ma, siccome [[Giovanni Toti|Toti]] è risultato vincitore, nel listino del candidato è stato eletto un esponente del [[Nuovo Centrodestra]].
 
Alle amministrative di [[Agrigento]] diventa sindaco un esponente del partito, Calogero Firetto.
 
L'intesa con [[Angelino Alfano]], che si concretizza nella costituzione di gruppi parlamentari unitari, sembra inizialmente condurre alla nascita di una nuova formazione unitaria; sarà tuttavia Cesa, intervenendo alla Direzione nazionale, ad annunciare l'avvio di una stagione caratterizzata da congressi e tesseramento<ref>[http://www.loccidentale.it/node/138487]</ref>.
 
=== L'abbandono del fondatore ===
A fine maggio 2016 Casini decide clamorosamente di non rinnovare la tessera, contestando l'atteggiamento critico verso il [[Partito Democratico]], a suo dire inaccettabile soprattutto nella scelta di non aderire ai circoli del sì per il referendum costituzionale<ref>[http://ilgiornale.it/news/politica/ludc-scarica-alfano-e-casini-lascia-1266096.html]</ref>.
 
== Rapporti con il mondo dell'associazionismo cattolico ==
L'Unione di Centro ha intessuto rapporti con il mondo dell'associazionismo cattolico e del volontariato.
 
Abbiamo associazioni come il [[Movimento per la Vita]] (il cui presidente, [[Carlo Casini]], è un europarlamentare del partito), il [[Forum delle Associazioni Familiari]] ([[Luisa Capitanio Santolini]], parlamentare Udc, è un ex presidente), ''Scienza e Vita'' (di cui [[Paola Binetti]] è presidente) e le associazioni cattoliche che hanno preso parte al [[Progetto:Cattolicesimo/vivaio/1|Family Day]].
 
Possiamo annoverare anche una porzione del sindacato [[CISL]] e dell'associazione [[Persone e Reti]].
 
Le altre interlocuzioni sono con [[Rinnovamento nello Spirito]] e [[Alessandra Borghese]], vicina alla [[Croce Rossa]].
 
== Ideologia ==
I suoi riferimenti valoriali sono riconducibili al [[Cristianesimo democratico]], al [[Conservatorismo sociale]] e alle figure di [[Don Luigi Sturzo]], [[Alcide De Gasperi]], [[Aldo Moro]], [[Amintore Fanfani]] e [[Mariano Rumor]]
<ref name=Parties-and-Elections/>.
 
Una minoranza guidata da Adornato si attesta infine su posizioni tipicamente [[liberalismo|liberali]].
 
=== Altri soggetti aderenti ===
* '''[[Movimento Associativo Italiani all'Estero]]''' di [[Ricardo Antonio Merlo]]
* '''Alleanza Cristiana'''
* '''Autonomisti Democratici''' di Maurizio Ballistreri
* '''Democrazia Futura''' di Alberto Tommassini
* '''EuropaSud''' di [[Giuseppe Gargani]]
* '''Popolari per la Puglia''' di [[Marcello Vernola]]
* '''Popolari per la Sicilia''' di Nino Borrometi
* '''Veneto per il Partito Popolare Europeo''' di [[Giorgio Carollo]]
 
=== Scissioni ===
* 30 aprile 2005 - [[Movimento per l'Autonomia]] di [[Raffaele Lombardo]].
* 25 giugno 2005 - [[Democrazia Cristiana per le Autonomie]] di [[Gianfranco Rotondi]].
* 21 ottobre 2006 - ''Italia di Mezzo'' di [[Marco Follini]].
* 20 giugno 2008 - [[Federazione dei Cristiano Popolari]] di [[Mario Baccini]].
* 4 dicembre 2008 - [[Alleanza di Centro]] di [[Francesco Pionati]].
* 28 settembre 2010 - [[I Popolari di Italia Domani]] di [[Saverio Romano]].
* 14 marzo 2014 - ''Nuovo CDU'' di [[Mario Tassone]].
 
== Struttura ==
=== Organi nazionali ===
 
==== Segretario ====
* [[Marco Follini]] (6 dicembre 2002 - 15 ottobre 2005)
* [[Lorenzo Cesa]] (27 ottobre 2005 - ''in carica'')
 
==== Presidente ====
* [[Rocco Buttiglione]] (6 dicembre 2002 - 22 marzo 2014)
* [[Gianpiero D'Alia]] (22 marzo 2014 - ''in carica'')
 
==== Presidenti dei gruppi parlamentari ====
 
===== Camera dei Deputati =====
* 6 maggio 2008 - 26 aprile 2012: [[Pier Ferdinando Casini]]<small>, vice vicario: [[Gian Luca Galletti]] (dal 18 ottobre 2010 al 26 aprile 2012)</small>
* 27 aprile 2012 - 19 marzo 2013: [[Gian Luca Galletti]]
 
===== Senato della Repubblica =====
* 6 maggio 2008 - 19 marzo 2013: [[Giampiero D'Alia]]<small>, vice vicario: [[Manfred Pinzger]] ([[Südtiroler Volkspartei]]), vice: ''(dal 7 luglio [[2011]])'' [[Achille Serra]] (UdC)</small>
 
===== Parlamento europeo =====
{{...||politica}}
 
=== Coordinatori regionali ===
{{Div col}}
* Valle d'Aosta: Piero Vicquery
* Piemonte: Alberto Goffi
* Lombardia: Christian Campiotti
* Veneto: [[Antonio De Poli]]
* Trentino-Alto Adige: Ivo Tarolli
* Friuli-Venezia Giulia: [[Angelo Compagnon]]
* Liguria: Rosario Monteleone
* Emilia-Romagna: Davide Torrini
* Toscana: Lorenzo Zirri
* Umbria: [[Maurizio Ronconi]]
* Marche: Antonino Pettinari
* Lazio: [[Luciano Ciocchetti]]
* Abruzzo: [[Enrico Di Giuseppantonio]]
* Molise: Luigi Velardi
* Campania: [[Ciriaco De Mita]]
* Basilicata: Agatino Mancusi
* Puglia: [[Angelo Sanza]]
* Calabria: [[Gino Trematerra]]
* Sardegna: Giorgio Oppi
* Sicilia: [[Gianpiero D'Alia]]
{{Div col end}}
 
=== Organizzazione giovanile ===
L'organizzazione giovanile dell'Unione di centro è costituita dal movimento ''Giovani Popolari Europei - Giovani Unione di Centro''.
 
== Risultati elettorali ==
{| class="wikitable"
|- bgcolor="EFEFEF"
| colspan=2 |
!Voti
!%
!Seggi
|- bgcolor="lightblue"
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 2004 (Italia)|Europee 2004]]
|align=center|1 914 726
|align=center|5,89
|align=center|5
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2006|Politiche 2006]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|2 580 190
|align=center|6,76
|align=center|39
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|2 309 442
|align=center|6,76
|align=center|21
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2008|Politiche 2008]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|2 050 229
|align=center|5,62
|align=center|36
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|1 866 356
|align=center|5,69
|align=center|3
|- bgcolor="lightblue"
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 2009 (Italia)|Europee 2009]]
|align=center|1 996 021
|align=center|6,51
|align=center|5
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2013|Politiche 2013]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|608 210
|align=center|1,79
|align=center|8
|-
!align=left|<small>Senato
|colspan=2; align=center|<small>nella lista [[Con Monti per l'Italia]]</small>
|align=center|2
|- bgcolor="lightblue"
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 2014 (Italia)|Europee 2014]]
|colspan=2; align=center|<small>nella lista [[Nuovo Centrodestra - Unione di Centro]]</small>
|align=center|1
|-
|}
 
== Congressi ==
* I Congresso - [[Roma]], 6 dicembre 2002
* II Congresso - [[Roma]], 1-3 luglio 2005
* III Congresso - [[Roma]], 13-15 aprile 2007
* IV Congresso - [[Roma]], 21-23 febbraio 2014
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Voci correlate ==
* [[Provenienza dei politici appartenenti all'Unione di Centro]]
* [[Con Monti per l'Italia]]
* [[Per l'Italia]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|n=Categoria:Unione dei Democratici Cristiani e di Centro}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.udc-italia.it/|Sito ufficiale}}
 
{{Partiti politici italiani}}
{{Membri del Partito Popolare Europeo}}
{{Diaspora della Democrazia Cristiana}}
{{Portale|cattolicesimo|Italia|politica}}
 
[[Categoria:Unione di CentroAbruzzo|Biblioteche dell'Abruzzo]]
[[Categoria:Biblioteche dell'Abruzzo]]