Matera e Biblioteche dell'Abruzzo: differenze tra le pagine

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{{Nd}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Matera
|Panorama= Matera - veduta della Civita da S. Maria di Idris.JPG
|Didascalia=La [[Sassi di Matera|Civita]] vista dalla [[Chiesa di Santa Maria di Idris]]
|Bandiera=Matera-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Matera-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Basilicata
|Divisione amm grado 2=Matera
|Amministratore locale=[[Raffaello De Ruggieri]]
|Partito=coalizione di [[Lista civica|liste civiche]]<ref>[http://www.trmtv.it/home/politica/2015_05_02/87625.html Coalizione]</ref><ref>[http://giornalemio.it/politica/tortorelli-sostiene-de-ruggieri-alla-conta-del-ballottaggio/ Apparentamento ballottaggio]</ref>
|Data elezione=15-6-2015
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=392.09
|Note superficie=
|Abitanti=60347
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2016gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=14&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico 2016|accesso=8 dicembre 2016}}
|Aggiornamento abitanti=31-7-2016
|Sottodivisioni=[[La Martella]], Picciano A, Picciano B, Venusio, [[Villaggio Timmari]]
|Divisioni confinanti=[[Altamura]] (BA), [[Ginosa]] (TA), [[Gravina in Puglia]] (BA), [[Grottole]], [[Laterza (Italia)|Laterza]] (TA), [[Miglionico]], [[Montescaglioso]], [[Santeramo in Colle]] (BA)
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=1776
|Nome abitanti=materani
|Patrono=[[Madonna della Bruna]], [[Eustachio (martire)|sant'Eustachio]]
|Festivo=2 luglio, 20 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Soprannome= ''Città dei Sassi''
|Motto= {{maiuscoletto|Bos Lassus Firmius Figit Pedem}}
|Mappa=Map of comune of Matera (province of Matera, region Basilicata, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Matera nella provincia omonima
|Diffusività=
}}
 
{{torna a|Abruzzo}}
'''Matera''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[maˈtɛra]}}<ref>{{Dipi|Matera}}</ref>; ''Matàrë''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|}}</ref> in [[dialetto materano]], [[Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]: {{IPA|[ma'tarə]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:60347}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Matera|omonima provincia]] e seconda città della [[Basilicata]] per popolazione<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/popolazione/|titolo=Comuni della Basilicata per popolazione|sito=Tuttitalia.it|accesso=7 dicembre 2016}}</ref>, nonché il più [[Primi 100 comuni italiani per superficie|grande comune per superficie]] della Basilicata<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/|titolo=Comuni della Basilicata per superficie territoriale|sito=Tuttitalia.it|accesso=7 dicembre 2016}}</ref> e il diciannovesimo in Italia.
[[File:Pescara Palazzo del Governo 01 (raboe).jpg|thumb|Il Palazzo della Provincia di [[Pescara]], con un'ala sede della Biblioteca provinciale "Gabriele d'Annunzio"]]
Descrizione delle principali '''biblioteche dell'Abruzzo''' situate nelle città maggiori, e quelle più rilevanti dei comuni minori.
 
== Provincia dell'Aquila ==
Dal [[1663]] al [[1806]] è stata il capoluogo della [[Giustizierato di Basilicata|Basilicata]] nel [[Regno di Napoli]]. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale.
[[File:Camera di commercio l aquila.JPG|thumb|upright=0.8|Il [[Palazzo del Convitto]] (foto anno 2015) con la Camera di Commercio a L'Aquila, fino al 2009 sede della biblioteca "Salvatore Tommasi", temporaneamente trasferita nella zona industriale di Bazzano]]
*''[[Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi]]'' ([[L'Aquila]]): si trova presso il [[Palazzo del Convitto]], ricavato dall'ex convento di San Francesco nel 1878, benché la biblioteca esistesse già dal 1848. Fino al 2009 è stata presso il Palazzo del Convitto Nazionale insieme alla sede della Camera di Commercio, successivamente traslata dopo il terremoto in una nuova temporanea struttura presso Bazzano. La biblioteca ospita oltre 30.000 volumi, e una copia originale dell ''[[Vite parallele]]'' di [[Plutarco]], stampata in città nel XV secolo da Adamo da Rotweill. L'edificio storico è stato ricavato dalla grande sala di lettura dell'antico convento, a pianta rettangolare con volta a botte ricca di stucchi e pennacchi. La biblioteca era inoltre collegata alla sede del Liceo classico "Domenico Cotugno", con l'aula magna decorata da una tela di [[Teofilo Patini]].
 
*''Archivio di Stato dell'Aquila'': si trovava presso la storica sede del [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]], accanto la chiesa di Sant'Agostino, pesantemente danneggiata dal terremoto del 2009 insieme al complesso. L'Archivio di stato di conseguenza è stato trasferito temporaneamente in una struttura a Bazzano. Istituito nel [[1835]] come Archivio provinciale del regno borbonico, ha avuto sede nell'ala posteriore dell'antico convento, trasformato nel periodo napoleonico nel Palazzo dell'Intendenza Provinciale, poi Prefettura.<ref>{{Cita web|url=http://www.asaq.beniculturali.it/index.php?it/101/larchivio-di-stato-comera/|titolo=L'Archivio di Stato, com'era}}</ref>Prima del 2009, si articolava in tre sedi: quella storica, con i fondi più antichi e importanti (pergamene, archivio comunale antico, antichi Catasti e atti notarili del distretto del Regno), la Direzione e l'ufficio amministrativo presso Palazzo Sidoni in Piazza della Rpubblica, la sede universitaria in via del Cardinale. e presso un edificio moderno nel centro antico, con gli archivi contemporanei (il catasto postunitario, quello del distretto militare, e lo stato civile preunitario).
Nota con gli appellativi di "Città dei Sassi" e "Città Sotterranea", è conosciuta per gli storici rioni [[Sassi di Matera|Sassi]], che fanno di Matera una delle città ancora abitate più antiche al mondo<ref name="Chisena">Leonardo A. Chisena, ''Matera dalla civita al piano: stratificazione, classi sociali e costume politico'', Congedo, 1984, p.7</ref><ref>[http://www.travel365.it/citta-piu-antiche-del-mondo.htm La classifica delle 10 più antiche città del mondo] travel365.it</ref>. I ''Sassi'' sono stati riconosciuti il 9 dicembre [[1993]], nell'assemblea di Cartagena de Indias (Colombia), [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]], primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento.
[[File:Sulmona - San Francesco della Scarpa 02.jpg|thumb|La "rotonda" di San Francesco della Scarpa a Sulmona: accesso al palazzo civico con la biblioteca "Ovidio Nasone"]]
*''Biblioteca diocesana dell'Aquila "Cardinale Carlo Confalonieri"'': la biblioteca arcivescovile è una raccolta ordinaria di documenti manoscritti, stampati e monografie. Fortemente voluta dall'arcivescovo metropolitano Giuseppe Molinari, intitolata a Carlo Confalonieri (arcivescovo dal 1941 al 1950), nacque a servizio della diocesi e della città di L'Aquila con lo scopo di raccogliere i fondi storici della biblioteca del Seminario e fondi provenienti da donazioni di privati.<ref>{{Cita web|url=http://www.bibliotecaconfalonieri.it/biblioteca-confalonieri/cenni-storici.html/|titolo=Cenni storici}}</ref> Dopo una riorganizzazione del materiale, catalogato informaticamente, si è provveduto ad ampliare con opportuni aggiornamenti le sezioni di filosofia, teologia, area biblica e abruzzesistica in maniera tale da poter offrire un contributo valido non solo alle attività dell'Isituto Superiore di Scienze Religiose "Fides et Ratio", ma anche agli studiosi esterni, secondo le disposizioni emanate dall'autorità ecclesiastica. La biblioteca nel 2008 ha aderito al progetto CEI-bib, un sistema di catalogazione messa a punto dalla Conferenza Episcopale Italiana, che custodisce il catalogo collettivo delle biblioteche ecclesiastiche. Nel dicembre 2008 con dei lavori la biblioteca si era dotata di nuove sale, fino al terremoto del 2009 che ha danneggiato l'edificio. La biblioteca oggi è provvisoriamente spostata nel quartiere Torretta, poiché la sede in via San Marciano 25 è inagibile.
 
*''Biblioteca della Deputazione di Storia Patria nell'Abruzzo "Anton Ludovico Antinori"'' (L'Aquila): si trova presso la [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio]], intitolata al cardinale e storico aquilano [[Anton Ludovico Antinori]], corrispondente del Muratori, nata contemporaneamente alla Deputazione stessa (1888), raccogliendo le numerose pubblicazioni di cui la Istituzione storica veniva in possesso per delle donazioni, acquisizioni dirette e recensioni sul proprio periodico- La biblioteca si è successivamente arricchita di grandi donazioni, tra le quali quelle della famiglia Rivera, dell'avvocato Gabriele Sartorelli, l'avvocato Ciarletta e della famiglia Bafile. I fondi librari sono quasi tutti a carattere storico, sia in relazione dell'Abruzzo e del Molise, che a dimensione nazionale ed internazionale. Sono presenti con raccolte quasi tutte le complete pubblicazioni di tutte le Deputazioni e Società storiche riconosciute, produzioni editoriali periodiche e non di circa 150 Istituti di alta cultura italiani.
Matera è stata la prima città del meridione d'Italia a insorgere in armi contro il nazifascismo ed è per questo tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] essendo stata insignita nel 1966 della [[Medaglia d'argento al valor militare]] e tra le [[città decorate al valor civile]] essendo stata insignita nel 2016 della [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/08/03/21-settembre-43medaglia-doro-a-matera_3063beba-af93-4855-bc43-2c05f43ea6a5.html|titolo=21 settembre '43: medaglia d'oro a Matera|editore=ansa.it}}</ref>.
 
Nella città di [[L'Aquila]] sono inoltre presenti le varie biblioteche delle varie Facoltà dell'[[Università degli Studi dell'Aquila]] (Medicina, Farmacia, Scienze motorie, Lettere, Filosofia, Architettura, Lingue straniere), la Biblioteca della Camera di Commercio, le biblioteche dei monasteri di San Bernardino, Santa Chiara e San Giuliano, e la biblioteca della Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Il 21 novembre 1954 è stata proclamata, con delibera comunale, ''Civitas Mariae''. San [[Giovanni Paolo II]] la visitò il 27 aprile 1991 la definì città della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]] e del [[Magnificat]]<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1991/april/documents/hf_jp-ii_spe_19910427_affidamento-matera.html|titolo=Visita Pastorale in Basilicata: Atto di affidamento alla Madonna della comunità di Matera - Irsina (27 aprile 1991) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=19 novembre 2016}}</ref>.
 
*''Biblioteca comunale'' ([[Avezzano]]): è la principale biblioteca della città, situata in via Cavalieri di Vittorio Veneto, mentre la sede storica stava in via D'Annunzio. L'edificio è moderno, come la città, e conserva le principali opere, anche d'abruzzesistica e di storia della città e della Marsica.
Il 17 ottobre 2014 Matera è stata designata, insieme a [[Plovdiv]] ([[Bulgaria]]), [[Capitale europea della cultura]] per il 2019.
 
*''Biblioteca "Muzio Febonio"'' (Avezzano): si trova in un edificio storico nei pressi del Seminario diocesano, ed è la biblioteca più importante della città per quanto riguarda la sua storia e quella della Marsica. Essendo intitolata al famoso storico marsicano, contiene una copia stampata della ''Historia Marsorum''.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.|[[Giovan Battista Pacichelli]], ''Il Regno di Napoli in Prospettiva''}}
[[File:Gravine di Matera.jpg|left|thumb|La Gravina]]
La città si trova nella parte orientale della [[Basilicata]] a 401 {{m s.l.m.}}, al confine con la parte sud-occidentale della [[città metropolitana di Bari]] (con i comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle) e l'estrema parte nord-occidentale della [[provincia di Taranto]] (con i comuni di Ginosa e Laterza). Sorge proprio al confine tra l'altopiano delle [[Murge]] ad est e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume [[Bradano]]. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, ed il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato Lago di San Giuliano, fa parte di una [[riserva naturale regionale]] denominata [[Riserva Naturale di San Giuliano]].
 
Altre biblioteche di rilievo in città sono l'Archivio di Stato dell'Aquila nella sezione di Avezzano, la biblioteca dei Cappuccini della chiesa di San Francesco, e la biblioteca dell'Agenzia Regionale.
Il torrente [[Gravina di Matera]], affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Sull'altra sponda c'è la [[Murgia]], protetta dal Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, più semplicemente detto [[Parco della Murgia Materana]]. Gli antichi rioni chiamati "[[Sassi di Matera|Sassi]]", assieme con le cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di originali ed antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, a ridosso di un profondo burrone, la "[[Gravina (geologia)|Gravina]]". Alla fine del [[1993]] l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] ha dichiarato i rioni Sassi [[Patrimonio dell'umanità|Patrimonio Mondiale dell'Umanità]].
[[File:Sulmona -Santa Chiara- 2007 by RaBoe 01.jpg|thumb|Chiostro del convento di Santa Chiara a Sulmona]]
*''[[Biblioteca comunale Publio Ovidio Nasone]]'' ([[Sulmona]]): fu fondata nel 1812 nel Palazzo San Francesco, oggi sede del Comune, da un gruppo di privati. Il primo fondo bibliografico venne trasferito nella Biblioteca del Collegio degli Abruzzi situata nella [[Badia Morronese]]. Nel 1816 il Regio Collegio fu trasferito a L'Aquila, e non si ebbe più traccia dei volumi, né testimonianze dell'esistenza di biblioteche pubbliche a Sulmona fino alla realizzazione del Regno d'Italia. Nel 1865 il Comune fondò una nuova biblioteca pubblica arricchendola nei due anni successivi con numerose opere provenienti da [[Scanno]], [[Pacentro]], [[Raiano]] e [[Castel di Sangro]]. La biblioteca monumentale dei Francescani, nel palazzo civico, fu ornata di stucchi e intonaci, e conserva libri risalenti al XVI-XIX secolo. Nel 1958 fu dedicata a l poeta sulmonese [[Publio Ovidio Nasone]], in occasione del bimillenario della nascita.
 
*''Biblioteca diocesana di Santa Chiara'' (Sulmona): si trova presso il [[monastero di Santa Chiara (Sulmona)|monastero di Santa Chiara d'Assisi]] in Piazza Garibaldi. Già biblioteca del seminario vescovile, la sua storia è legata al canonico Virgilio Orsini, letterato e storico che negli anni '60 si adoperò con grande impegno, acquistando molti volumi per l'istituzione di un primo fondo. Negli anni seguenti con varie donazioni di privati, la biblioteca si arricchì. I volumi furono collegati presso il palazzo vescovile, in un primo momento, nei pressi del Duomo, successivamente la biblioteca fu inaugurata nuovamente nel 2002 presso il Polo culturale diocesano di Santa Chiara, allestita in alcuni ambienti dell'ex convento.<ref>{{Cita web|url=http://www.visit-sulmona.it/poi/128/biblioteca-diocesana-di-santa-chiara/45#sthash.POEjf7Kb.dpbs/|titolo=Biblioteca Diocesana di Santa Chiara}}</ref>La sua gestione è affidata al personale della Soprintendenza BSAE dell'Abruzzo, insieme alla diocesi e al Comune. Il materiale bibliografico riguarda pressoché totalmente la religione, insieme a notizie storiche delle chiese della città e della valle Peligna.
Confina con i comuni di [[Montescaglioso]], [[Altamura]], [[Miglionico]], [[Laterza (Italia)|Laterza]], [[Santeramo in Colle]], [[Ginosa]], [[Gravina in Puglia]] e [[Grottole]].
[[File:Chiostro SMV Celano 1.jpg|thumb|Chiostro del convento di Santa Maria Valleverde a Celano]]
*''Biblioteca della Fondazione "Giuseppe Capograssi"'' (Sulmona): la biblioteca dell'Agenzia dipende dall'Assessorato alle Politiche Culturali della regione, per la diffusione della lettura e dell'informazione e la programmazione di eventi culturali. Fu istituita nel 1970, e nel 1984 ospitata nella sede progettata dall'architetto Paolo Portoghesi nei presi del Palazzo di Giustizia. La biblioteca possiede un patrimonio librario di circa 30.000 volumi, con ricca sezione di migliaia di testi per ragazzi, dispone inoltre di 1200 materiali multimediali, degna di rilievo è la sezione dedicata a Capograssi, contenente le sue opere e i testi critici del suo lavoro di giurista.
 
*''Biblioteca comunale "Beato Tommaso da Celano"'' ([[Tagliacozzo]]): si trova nel chiostro del convento di San Francesco, ed è una biblioteca che contiene varie opere per la consultazione, e dispone di oltre 6.000 volumi. La sezione storica di Tagliacozzo e delle sue chiese, insieme a volumi a tema religioso, si trova nella biblioteca del [[santuario della Madonna dell'Oriente]].
Inoltre, con 388,14&nbsp;km² di estensione territoriale, Matera è il comune più esteso della Basilicata<ref>[http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/ Comuni lucani per superficie] tuttitalia.it</ref>.
 
*''Biblioteca comunale "Vincenzo Balzano"'' ([[Castel di Sangro]]): dedicata al sindaco castellino che amministrò la città nel primo '900, si trova in Piazza Plebiscito ed ospita vari volumi di narrativa e trattatistica abruzzese.
[[Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009}}</ref>, Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
 
*''Museo e biblioteca del convento di Santa Maria Valleverde'' ([[Celano]]): fin dalle origini, il convento di Santa Maria di Valleverde fu dotato di una biblioteca discreta, necessaria per lo studio dei novizi e per la predicazione, meritando nel 1846 l'istituzione di uno "Stdudio generale" di prima classe, con la presenza di studenti anche di altre regioni. Da un inventario del 1600 la biblioteca risultava fornita di 160 volumi, di cui 53 ad "usum commune" e 107 "ad usum fratrum".<ref>{{Cita web|url=http://www.caicelano.it/celano/arte-e-cultura/biblioteca-museo-santa-maria-valleverde/|titolo=Biblioteca e Museo di Santa Maria Valleverde}}</ref>Nel '700 la biblioteca fu accresciuta dal padre Cesareo da Celano, che fu rettore provinciale, e successivamente entrò nella Collezione Pietro Antonio Corsignani, donata agli ultimi eredi. Nel 1811 la biblioteca contava 357 titoli. Nel 1982 la biblioteca si arricchì grazie al padre Osvaldo Lemme di vari titoli, per via di acquisti e donazioni del marchese Giulio Dragonetti, Giuseppe Capograssi, Ettore Petrolini, Casimiro Centi. Oggi la biblioteca con l'annesso archivio si trova nei piani superiori del convento, ricca di 100.000 titoli, tra i quali si annoverano manoscritti atografi di Manzoni, Tolstoj, Carducci, Hugo, Silone, Donizetti.
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Matera}}
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +6,0&nbsp;°C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +25,1&nbsp;°C<ref>{{cita web|url=http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/600%20%5BMatera%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|accesso=20 maggio 2009}}</ref>.
 
*''Centro studi "Antonio De Nino"'' ([[Pratola Peligna]]): è un importante centro di studi con annessa biblioteca che raccoglie il materiale di studi dell'archeologo locale [[Antonio De Nino]], che riscoprì il popolo dei [[Peligni]] e dei [[Vestini]] tra Sulmona e L'Aquila, organizzando varie campagne di scavo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. La biblioteca contiene quasi tutti gli studi dell'autore.
{{ClimaAnnuale
| nome = MATERA
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.1
| tempmax02 = 10.2
| tempmax03 = 12.8
| tempmax04 = 17.1
| tempmax05 = 21.9
| tempmax06 = 27.2
| tempmax07 = 30.5
| tempmax08 = 31.3
| tempmax09 = 26.7
| tempmax10 = 20.3
| tempmax11 = 15.1
| tempmax12 = 11.6
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.9
| tempmin02 = 2.9
| tempmin03 = 5.1
| tempmin04 = 8.0
| tempmin05 = 11.7
| tempmin06 = 15.8
| tempmin07 = 18.4
| tempmin08 = 19.0
| tempmin09 = 16.0
| tempmin10 = 11.7
| tempmin11 = 8.3
| tempmin12 = 5.2
}}
* [[Classificazione climatica]] di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm|titolo=Classificazioni climatiche dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009}}</ref>:
** [[Zona climatica]] D;
** [[Gradi giorno]] 1776.
 
*''Biblioteca-mediateca comunale "Vincenzo Tanturri"'' ([[Scanno]]): si trova nel piano terra del palazzo storico della scuola elementare, costituita da un patrimonio librario di 10.000 volumi di vario genere, tra cui opere Scannesi del '700, quali i testi di Antonio Silla e Arcangelo De Angelis<ref>{{Cita web|url=http://www.visit-scanno.it/poi/946/mediateca-comunale-vincenzo-tanturri/45#sthash.HfDKjLxu.dpbs/|titolo=Mediateca comunale Vincenzo Tanturri}}</ref>, nonché i romanzi finalisti al Premio Scanno. Di pregio alcune "cinquecentine", la biblioteca dispone di 4 postazioni internet e di una sala multimediale.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Matera}}
[[File:Basilicata Matera1 tango7174.jpg|thumb|La Civita]]
Le origini di Matera sono molto remote e ne è testimonianza il ritrovamento nel territorio circostante di alcuni insediamenti senza soluzione di continuità sin dall'età [[Paleolitico|paleolitica]]<ref name=Rota>{{cita|Rota-Tommaselli-Conese|p. 6}}</ref>. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo [[Neolitico]] gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati che risalgono a quel periodo, in particolare sulla Murgia Timone. Con l'[[Età dei metalli]] nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale ''Civita'', sulla sponda destra della [[Gravina (geologia)|Gravina]]<ref name=Rota />. Sorta su un preistorico villaggio trincerato, questa, ha probabili origini greche, come afferma il Volpe nelle sue ''Memorie storiche profane e religiose sulla città di Matera'', citando anche l'[[Ferdinando Ughelli|Ughelli]], il [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] ed il Padre Bonaventura da Lama che erano giunti a tale conclusione. Ciò sarebbe confermato dall'emblema della città, il bue con le spighe di grano, che secondo il Volpe stesso è un simbolo tipico della [[Magna Grecia]]; inoltre il [[Giuseppe Gattini|Gattini]] cita l'ipotesi di alcuni storici secondo i quali riprodurrebbe l'emblema della città di [[Metaponto]], che era appunto un bue, mentre le spighe di grano erano figure ricorrenti nelle monete greche. Gattini a conferma di ciò cita anche alcuni versi del poeta [[Tommaso Stigliani]]: «Il marinaro di Metaponto antica, la quale a nostra età dett'è Matera», e fa riferimento all'accoglienza data da Matera ai profughi metapontini dopo la distruzione della loro città da parte di [[Annibale]].
 
== Provincia di Pescara ==
Secondo alcune ipotesi (per esempio quella di Cely-Colaianni), Matera anticamente veniva chiamata ''Mataia ole'' dai [[Greci]], che deriva da Mataio olos, il cui significato è ''tutto vacuo'', con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da ''Mata'' (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici. Un'altra teoria, piuttosto fantasiosa, fa derivare Matera dal greco ''Meteoron'' ovvero ''cielo stellato'', dato che alcuni cronisti del passato, osservando i Sassi illuminati di notte, li hanno descritti come un ''riflesso del cielo stellato soprastante''.
[[File:Palazzo Provinciale Pescara DSC00224.JPG|thumb|Palazzo del Governo a Pescara: l'ala laterale della biblioteca "Gabriele d'Annunzio"]]
E non manca chi ricollega il toponimo a ''Mater'' ovvero "madre terra", a ''Materia'' (matheria) o ''Materies'', termini che indicavano la legna da taglio o da costruzione, in riferimento alle zone boschive in cui la città sorgeva; il [[Giuseppe Gattini|Gattini]], invece, riferisce il toponimo ai termini ebraici ''Matterah'' (carcere) o ''Me terah'' (acqua pura). Altri sostengono che il nome derivi dalle iniziali di [[Metaponto]] ed [[Heraclea]], avendo accolto profughi delle due città dopo la loro distruzione; infine ''Mateola'', nome antico della città, potrebbe derivare dal consolato romano di [[Quinto Cecilio Metello Numidico]], che la riedificò e la fece cingere di mura e di alte torri<ref>Le diverse ipotesi sull'origine del nome della città sono elencate nelle seguenti opere: {{cita|Francesco Paolo Volpe|pp. 19-21}}; {{cita|Giuseppe Gattini|pp. 5-7}}; {{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}</ref>. [[Plinio il Vecchio]] nella sua ''[[Naturalis historia]]'' (Liber III, 105) chiamò Mateolani gli abitanti della città e li elencò tra gli [[Apuli]], anche se la desinenza dell'aggettivo in ''-anus'' evidenzia chiaramente l'influenza [[lingua osca|osca]] dei [[Lucani]], in quanto la città era situata proprio sul confine apulo-lucano<ref>{{cita web|url=http://www.sirago.net/Upload/1987_Il_confine_Apulo_Lucano_al_tempo_di_Augusto.pdf|titolo=Vito Antonio Sirago, Il confine Apulo-Lucano al tempo di Augusto, pp. 5-6}}</ref> nella regione anticamente chiamata [[Peucezia]]<ref>{{cita libro|autore=[[Domenico Romanelli]]|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|url=http://books.google.it/books?id=QuE-AAAAYAAJ&pg=PA183#v=onepage&q&f=false|editore=Stamperia reale|città=Napoli|anno=1818|p=183}}</ref>.
*''Biblioteca provinciale "Gabriele d'Annunzio"'' ([[Pescara]]): si trova presso il Palazzo del Governo in Piazza Italia, istituita immediatamente dopo il 1927, quando fu creato il comune di Pescara con l'annessa provincia. Si occupa dell'acquisizione, accrescimento, conservazione e valorizzazione del patrimonio informativo e documentario, con particolare attenzione al patrimonio del territorio abruzzese, della cultura e dell'identità locale.<ref>{{Cita web|url=http://www.provincia.pescara.it/index.php?option=com_content&view=article&id=115&Itemid=162/|titolo=Servizio biblioteca provinciale}}</ref>Garantisce servizi essenziali alle biblioteche (informazione, consultazione e prestito), progettando ed attuando nuovi servizi tecnologicamente avanzati. Collabora con l'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara, dal 2010 gestisce l'Archivio di Storico dell'Ente di Pescara, e collabora con altre università italiane. Un fondo particolare è costituito dai documenti del Regio Subeconomati dei benefici vacanti, databili dal 1792 al primi decenni del XX secolo, confluiti nell'archivio provinciale tra il 1943 e il '44, quando gli uffici della Provincia e della Prefettura furono provvisoriamente trasferiti a [[Civitaquana]], poi a [[Pianella]]. Importante è anche la sezione del poeta ''[[Gabriele d'Annunzio]]'', che consta di 2500 documenti: il materiale è diviso in due sezioni: le opere del poeta, tra le quali manoscritti e prime edizioni, organizzate mediante prestiti anche con il fondo del Museo cada natale di D'Annunzio nel rione Porta Nuova, e i saggi successivi sulla personalità di D'Annunzio stesso. Vi si trovano anche lettere del poeta con amici e con la figlia "Cicciuzza". Nel 70simo anniversario della morte, si è intitolata una sala al poeta, con successivo trasferimento di tutto il materiale bibliografico su D'Annunzio nella sala stessa.
 
*''Biblioteca delle Genti d'Abruzzo e Biblioteca "Vittoria Colonna"'' (Pescara): si trova presso la vecchia fortezza borbonica del corso Manthoné, all'interno del [[Museo delle Genti d'Abruzzo]]. La biblioteca costituisce un complemento alle attività dell'ente ed alle sue ricerche, oltre che uno strumento per gli utenti interessati alle tematiche del museo dedicato alla storia culturale-sociale dell'Abruzzo. Essa si divide nella sezione delle Genti d'Abruzzo e nella sezione civica "[[Vittoria Colonna]]". La prima consta di 4000 documenti tra volumi, riviste e opuscoli, specializzata in abruzzesistica: etnografia, protostoria, storia locale, pastorizia, transumanza, tradizioni varie; la seconda sezione possiede l'archivio storico "Giovanni Pansa", e raccoglie testi di storia dell'arte locale. Il fondo dedicato al medico pennese Giovanni Pansa è stato istituito nel 1978, trasferito nel Museo nel 1988, e contiene numerosi documenti storici importanti per la storia locale abruzzese, specialmente del distretto di [[Penne (Italia)|Penne]]. Il Fondo consta di 2300 volumi, 3100 opuscoli e nutrita collezione di cataloghi di aste numismatiche e vendite d'arte delle principale case d'asta italiane e straniere, 60 testate di riviste di fine '800 e inizio '900. Tra i volumi si segnalano 44 "cinquecetine", circa 1300 edizioni del '600,'700,'800, 14 manoscritti sulla storia regionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.gentidabruzzo.com/?page_id=354/|titolo=Biblioteca}}</ref>
[[File:Matera - veduta della Civita da Palazzo Lanfranchi.JPG|thumb|Altra veduta de La Civita]]
Nel periodo della [[Magna Grecia]] Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa meridionale e, successivamente, in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento<ref>{{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}</ref>. Nel [[664|664 d.C.]] Matera passò sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e venne annessa al [[Ducato di Benevento]]. I secoli [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X]] furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi [[Longobardi]], i [[Saraceni]] ed i [[Bizantini]], che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta dalle truppe di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], imperatore dei [[Franchi]], proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni.
 
A Pescara si trovano anche la sezione dell'Archivio di Stato, la biblioteca universitaria di viale Pindaro delle sezioni di Architettura e Lingue straniere, la biblioteca "Fra' Tommaso da Celano", la biblioteca "Basilio Cascella" e quella della Soprintendenza dei Beni Culturali.
Nel frattempo, a partire dall'[[VIII secolo]], il territorio materano fu teatro di una notevole immigrazione di monaci [[benedettini]] e [[bizantini]], che si stabilirono lungo le grotte della Gravina trasformandole in chiese rupestri. Dopo l'insediamento dei [[Normanni]] avvenuto nel [[1043]] la città conobbe un periodo di pace. Nei secoli seguenti, fra carestie e terremoti, Matera fu a lungo città Regia, in quanto si liberava dal dominio feudale riscattandosi più volte, ma sotto gli [[Aragonesi]] la città fu ceduta al conte [[Giovan Carlo Tramontano]], che nel [[1514]] venne ucciso dalla popolazione oppressa dalle tasse. Nel [[1663]], in epoca spagnola, Matera uscì dalla provincia di [[Terra d'Otranto]], di cui fino ad allora era parte integrante, diventando capoluogo della [[Giustizierato di Basilicata|Basilicata]] e sede di [[Regia Udienza]]. Tale titolo le rimase fino al [[1806]], quando [[Giuseppe Bonaparte]] trasferì le competenze a [[Potenza (Italia)|Potenza]]. Nel periodo risorgimentale, il comitato prodittatoriale lucano non mantenne le promesse sulla redistribuzione delle terre demaniali, cominciò a diffondersi un malessere, anche fomentato dai legittimisti, che a Matera esplose l'otto agosto [[1860]] nella [[rivolta di Matera]] con l'eccidio Gattini, primo sintomo di ribellione che precedette il [[brigantaggio postunitario]]. Nel [[1927]] la città divenne capoluogo di provincia.
[[File:Pescara via delle caserme0002.JPG|thumb|Via delle Caserme a Pescara storica, l'ingresso alla biblioteca "Vittoria Colonna"]]
*''Biblioteca diocesana "Carlo Maria Martini"'' (Pescara-Penne): è stata aperta nel 2017 da Monsignor Tommaso Valentinetti, per dare una nuova sede al fondo conservato presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "G. Toniolo", divenuto troppo piccolo, poi per dare all'istituto una biblioteca in grado di soddisfare le esigenze accademiche. La nuova sede è costituita da più livelli collegati tra loro, d ospita importanti documenti di natura teologica e filosofica di carattere accademico.
 
*''Biblioteca comunale dell'Agenzia Promozione Culturale'' ([[Penne (Italia)|Penne]]): è la principale biblioteca del Comune, nata nel 1981, constante di 19.000 volumi con sala di lettura da 40 posti
Matera fu la prima città del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] ad insorgere contro i nazisti; infatti il 21 settembre [[1943]], giorno dell'[[insurrezione di Matera|insurrezione]] e della [[strage di Matera]], il popolo materano insorse contro l'oppressione esercitata dall'occupazione [[nazista]]. Undici persone trovarono la morte a seguito dei mitragliamenti tedeschi in ritirata. La giornata raggiunse il suo culmine con la feroce rappresaglia nazista che costò la vita ad altre 15 persone, sia civili che militari, fatte saltare in aria nel "palazzo della milizia". Nel [[1945]] vi furono tra le prime nel meridione, sommosse popolari per l'assegnazione delle terre incolte che si risolsero con l'emanazione fra il [[1946]] e il [[1947]] dei decreti Ponte, da (Aurelio Ponte Prefetto di Matera); furono anticipatarie della [[riforma agraria]]. Nel [[1948]] nacque la questione dei Sassi di Matera, sollevata da [[Palmiro Togliatti]] prima, e da [[Alcide De Gasperi]] dopo. Nel [[1952]] una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono i 15.000 abitanti dei Sassi. Nel [[1980]] fu parzialmente danneggiata dal [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto dell'Irpinia]] e dalle scosse che seguirono. Nel [[1986]] una nuova legge nazionale finanziò il recupero degli antichi rioni materani, ormai degradati da oltre trent'anni di abbandono.
 
*''Biblioteca del convento di Santa Maria in Colleromano'' (Penne): il grande plesso conventuale si trova sul colle che guarda verso la città. Risalirebbe al [[1230]], in custodia della diocesi della provincia. L'aspetto attuale, dopo interventi del [[XVII secolo]], è frutto di alcuni restauri degli anni '50 che hanno cercato di riportate il convento all'aspetto medievale. Nei chiostri e in parte dei corridoio porticati, sono sistemati pregevoli pezzi del lapidario tra i quali i resti di un altare benedettino del XIV secolo. Nel chiostro maggiore è conservata una nicchia scavata sul muro del piano superiore, con una statua della Madonna assisa, con sulle ginocchia il modellino della chiesa con la facciata barocca del 1792, successivamente smantellata con i restauri. Importantissima è la biblioteca del convento con vari codici storici, tra i quali 5 centine, provenienti dal convento di San Domenico. Altri ambienti del convento ospitano una Pinacoteca, con opere a carattere religioso, un Museo etnografico, che raccoglie testimonianze della presenza dei Frati Minori nei vari paesi dell'America, dell'Asia e dell'Africa.<ref>{{Cita web|url=http://www.visitpenne.it/cosa-vedere/chiesa-di-santa-maria-in-colleromano.php/|titolo=Chiesa di Santa Maria in Colleromano}}</ref>
=== Stemma ===
[[File:Matera-Stemma.png|upright|thumb|Stemma di Matera]]
Il sito Comuni Italiani descrive lo stemma della città in questo modo: ''D'azzurro al bue fermo d'argento con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontata in capo dalla lettera M, il tutto d'oro. Motto: Bos Lassus Firmius Figit Pedem.''
 
*''Biblioteca comunale "N. Castagna"'' ([[Città Sant'Angelo]]): nel corso dell'800 Città Sant'Angelo ebbe tra le ricche famiglie quella dei Castagna. Il ricco Nicola Castagna divenne sindaco della città e il 2 ottobre 1904 scrisse un testamento olografo, dove donava al comune tutto il patrimonio della sua abitazione, composto da libri, manoscritti e autografi, con l'intento di creare una biblioteca pubblica. La biblioteca si trova presso il palazzo municipale, vicino alla chiesa di San Francesco, ed è ricca di documenti unici sulla famiglia Castagna, insieme a testi rari e storici, con dediche e appunti.
Il motto latino Bos lassus firmius figit pedem si può tradurre con: ''il bue stanco affonda la zampa più fermamente''; tale motto, che indica come un popolo pacifico ma stanco dei soprusi può ribellarsi al giogo, rappresenta la morale dell'episodio che vide il popolo materano ribellarsi ed assassinare il conte [[Giovan Carlo Tramontano]]<ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/la-citta-di-matera/castello-tramontano/|titolo=Il Castello del conte Tramontano|accesso=8 marzo 2010}}</ref>.
 
*''Biblioteca comunale di [[Pianella]]'': è stata istituita nel 1978, inizialmente ospitata fuori il centro storico, e poi nel 2001 riportata nel palazzo comunale.<ref>{{Cita web|url=http://www.abruzzovacanze.net/vr.php/it/3640/|titolo=Biblioteca Municipale}}</ref>Oltre ai volumi iniziali, negli ultimi anni si sono aggiunti 1.500 testi destinati esclusivamente ai ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni. All'interno dell'area per ragazzi, inaugurata nel 2004, è stato creato un ambiente speciale per lo svago dei bambini.
Secondo il [[Giacomo Racioppi|Racioppi]]<ref>{{cita libro|autore=[[Giacomo Racioppi]]|titolo=Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata|editore=Ermanno Loescher & C.|città=Roma|anno=1889}}</ref>, lo stemma di Matera è un'[[arma parlante]], in quanto la lettera "M" in alto sarebbe l'iniziale del nome della città, mentre le spighe in bocca al bue aggiungerebbero il resto del nome; infatti spiga in greco si dice "Ather-Eros", quindi dall'insieme delle parole si ottiene ''Mather-Eros'', da cui Matera. La corona che il bue ha sulla testa indicherebbe che la città era libera, cioè non dipendente da alcun feudatario ma direttamente dalla corona reale.
 
== Provincia di Chieti ==
Secondo altre interpretazioni, lo scudo porta sull'alto del campo, in argento, la lettera M in oro; e nel basso del campo è un bue che agli araldisti usa dire "passante", con in bocca tre spighe. Alla testa del bue sormonta una corona principesca. Intorno all'orlo dello scudo corre una lista su cui è scritto il motto di "Bos lassus firmius figit pedem". Il detto è forse stato coniato dopo l'uccisione del conte Gian Carlo Tramontano, esprimendo la stanchezza per le oppressioni e le gabelle che la cittadinanza materana doveva pagare al conte. Quanto allo scudo, la lettera M in oro si presume possa indicare l'iniziale lettera del nome della città. Ma secondo altri indicherebbe anche la parola municipio essendo stata Matera Regio Demanio, e quindi dipendente direttamente dal re. Questo spiega anche il perché della corona principesca presente sopra il capo del bue. Resta, dunque, proprio la figura del bue la più difficile da decifrare. C'è chi ritiene che il bue indichi la famiglia [[Del Balzo]], che viene dal francese ''baux'', la cui fonetica somiglia molto alla parola bue. Altri ritengono fermamente che il bue e le spighe simboleggino il possesso di terre fertili dedite alla pastorizia e all'agricoltura. Le spighe invece hanno una certa somiglianza con quelle della monetazione metapontina, il che dà maggiori certezze sul nome di Matera, che potrebbe derivare dai fondatori della città, i cittadini di Metaponto ed Heraclea, scampati ai Romani. Quindi Met-Hera.
*''Biblioteca comunale "Angelo Camillo De Meis"'' ([[Chieti]]): istituita nei primi anni '30 nell'attuale Piazza dei Templi Romani, nel 2005 subì una frana, che la fece chiudere, e trasferire temporaneamente in una strutture del quartiere Filippone- I progetti per il futuro hanno previsto una nuova sede presso l'ex ospedale della caserma Bucciante nella villa comunale. L'edificio storico della De Meis, in restauro per diventare un centro di eventi culturali, ha un impianto polistilistico, a pianta a ventaglio, con una poderosa torre littoria, e facciata semicircolare, in stile razionalista del periodo del Ventennio. La biblioteca ospita vari volumi, ed è una delle più ricche della città.
[[File:Seminario regionale chieti.JPG|thumb|Palazzo del Seminario diocesano "San Pio X"]]
*''Archivio di Stato di Chieti'': si trova in via Ferdinando Ferri.
 
*''Biblioteca civica di Chieti'': è la biblioteca principale di Chieti, situata nel quartiere dello Scalo, in Piazza Carafa.
=== Onorificenze ===
{{vedi anche|Insurrezione di Matera|Strage di Matera}}
Matera è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] per la quale le è stato insignito il premio della [[Medaglia d'argento al valor militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni durante la [[seconda guerra mondiale]]. Tale onorificenza venne conferita il 1º settembre [[1966]] e consegnata tre anni dopo dal Ministro della Difesa, il quale decorò della medaglia il gonfalone della città e scoprì una lapide con la seguente iscrizione:
{{Citazione|Matera prima città del Mezzogiorno insorta in armi contro il nazifascismo addita l'epico sacrificio del 21 settembre 1943 alle generazioni presenti e future perché ricordino e sappiano con pari dignità e fermezza difendere la libertà e la dignità della coscienza contro tutte le prevaricazioni e le offese.|}}
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione = Indignati dai molteplici soprusi perpetrati dal nemico, gruppi di cittadini insorsero contro l'oppressore e combatterono con accanimento, pur con poche armi e munizioni, per più ore, senza smarrimenti e noncuranti delle perdite. Sorretti da ardente amor di Patria, con coraggio ed ardimento, costrinsero l'avversario, con aiuto di elementi militari, ad abbandonare la Città prima dell'arrivo delle truppe alleate. Città di Matera, 21 settembre 1943.
|luogo =
}}
 
*''Biblioteca dell'Università "Ettore Paratore"'' (Chieti): è la biblioteca principale dell'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]], situata nella palazzina rossa della Facoltà di Lettere nel campus di Chieti Scalo. Ubicata su tre piani, ha spazi alla lettura di periodici, e ai fondi del piano terra, sale di consultazione e studioli per i laureandi al primo piano, una sala informativa al secondo. La biblioteca è intitolata allo studioso Ettore Paratore che presso l'università catalogò il primo fondo. Altri prestigiosi fondi sono quelli di A. Mola, A. Piccone Stella e S. Pasquanzi
Il 19 agosto 2016 è stata conferita alla città la [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=339712 Le onorificenze della Repubblica Italiana] quirinale.it</ref>, consegnata dal Presidente della Repubblica durante una cerimonia svoltasi al Quirinale il 17 novembre 2016<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=58345 Il Presidente Mattarella ha consegnato la Medaglia d'Oro al Merito civile alla città di Matera], ''Quirinale.it''</ref>.
{{Onorificenze
|immagine= Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor civile
|motivazione = Durante gli ultimi giorni di permanenza dei tedeschi in città, la popolazione materana, sempre più esasperata dalle distruzioni, dai saccheggi e dai soprusi compiuti dagli invasori che si preparavano alla ritirata, si rese protagonista di atti di eroismo e di martirio per contrastare la violenza perpetrata dagli occupanti, sia nel centro urbano che nelle campagne, che causò rastrellamenti e numerose vittime innocenti. Splendido esempio di identità comunitaria e alto spirito umanitario, orientati ad affermare i valori di libertà e giustizia. Settembre 1943 - Matera.
|luogo =
}}
 
*''Biblioteca del Seminario diocesano'' (Chieti): si trova nell'antica Villa Nolli, oggi sede del "Pontificio seminario regionale "San Pio X". Fu fondata nel 1914, disponendo di un patrimonio di circa 35-000 volumi a stampa e periodici estinti e correnti, riguardanti le [[Sacre scritture]], teologia, diritto canonico, filosofia, liturgia, patristica, storia della Chiesa. La biblioteca inoltre promuove e favorisce al ricerca scientifica degli alunni dell'Istituto Teologico Abruzzese-Molisano, e degli studiosi delle discipline teologiche e filosofiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.seminariochieti.it/biblioteca/|titolo=Biblioteca}}</ref>Nella sala di consultazione è collocata una riserva di libri adottati dai docenti nell'ambito dei corsi accademici dell'anno corrente. I testi antichi antecedenti il 1831 possono essere consultati soltanto sotto il controllo del personale di sala.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Vasto Palazzo Ritucci Chinni settembre 2017.jpg|thumb|Palazzo Ritucci Chinni a Vasto, ed a fianco il palazzo della biblioteca Mattioli]]
=== I Sassi di Matera ===
{{vedi anche|Sassi di Matera}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = I Sassi di Matera
|nomeInglese = The Sassi and the park of the Rupestrian Churches of Matera
|immagine = Matera - veduta della Civita dal Sasso Caveoso 02.JPG
|anno = 1993
|tipologia = architettonico
|criterio = C (iii)(iv)(v)
|pericolo = no
|link = 670
}}
 
*''Biblioteca comunale "Raffaele Mattioli"'' ([[Vasto]]): si trova sul Corso De Parma, a fianco il Palazzo Ritucci Chinni. Nel 1988 i figli del banchiere Raffaele Mattioli di Vasto, decisero di donare alla città il loro palazzo familiare, affinché fosse adibito a finalità culturali. Integrarono la donazione con circa 3.000 volumi della biblioteca paterna, il cui Raffaele fu presidente della Banca Commerciale Italiana. Il Comune accettò la donazione per fondare la nuova biblioteca nel Palazzo Mattioli, che venne prima restaurato dall'architetto Maurizio Smargiassi, in modo da sfruttare bene gli spazi a disposizione senza stravolgere troppo l'architettura antica. Nell'ottobre 1998 il Comune trasferì i volumi della Casa Rossetti nella biblioteca civica, lasciando in Largo Piave l'importante sezione dell'Archivio Storico Comunale. Al pianterreno la biblioteca ha una prestigiosa sala di lettura e dimostra varie.
{{Citazione|Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.|[[Carlo Levi]]}}
 
[[File:Casa Rossetti.jpg|thumb|upright|left|Casa di Gabriele Rossetti]]
Matera è nota anche come ''città dei Sassi'', proprio per la peculiarità e l'unicità del suo centro storico. Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio in due, i [[Sassi di Matera]], rioni che costituiscono la parte antica della città, si distendono in due vallette, che guardano ad est, leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti, separate tra loro dallo sperone roccioso della Civita. Questa posizione invidiabile, ha reso di fatto la città invisibile agli occhi dei suoi nemici per millenni, permettendole di passare pressoché indenne attraverso secoli di storia.
*''Biblioteca del centro studi "Casa di Gabriele Rossetti"'': si trova nella casa natale del poeta [[Gabriele Rossetti]]. La casa dopo la morte del poeta a [[Londra]], divenne sede della storica biblioteca civica, e nel 1952 la casa fu ampiamente restaurata per diventare sede del centro sturi rossettiani. Si trova sulla loggia Amblingh affacciata sul mare, la sala di lettura è intitolata a Pompeo Giannantonio, docente di letteratura presso l'Università di Napoli e primo commentatore critico dell'opera rossettiana.
 
La città del Vasto possiede anche la Biblioteca Capitolare in Piazza Pudente, principale sede degli studi teologici, poi la biblioteca del convento dei Cappuccini di Santa Maria Incoronata, e la sede dell'Agenzia Regionale per la Promozione Culturale.
Il Sasso ''Barisano'', girato a [[nord]]-[[ovest]] sull'orlo della rupe, se si prende come riferimento la ''Civita'', fulcro della città vecchia, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo. Il Sasso ''Caveoso'', che guarda invece a [[sud]], è disposto come un anfiteatro romano, con le case-grotte che scendono a gradoni, e prende forse il nome dalle cave e dai teatri classici. Al centro la Civita, sperone roccioso che separa i due Sassi, sulla cui sommità si trovano la [[Cattedrale di Matera|Cattedrale]] ed i palazzi nobiliari. Insieme formano l'antico nucleo urbano di Matera, dichiarato dall'UNESCO ''paesaggio culturale''.
 
*''Biblioteca comunale "Raffaele Liberatore"'' ([[Lanciano]]): si trova fuori il centro storico presso la nobile Villa Marciani. La biblioteca ebbe origini nel 1868 quando dopo la soppressione dei conventi, il comune entrò in possesso delle librerie di Frati Minori Osservanti di San Francesco e dei Cappuccini di Sant'Antonio, per rendere pubblico il patrimonio librario. Per molti anni la biblioteca civica ebbe scarso incremento e non fu sempre aperta ai lettori. Nel 1921 con solennità fu intitolata al lancianese Raffaele Liberatore, letterato, storico e filosofo. Dal 1925 ebbe incremento per lasciti e donazioni private, e funzionò con regolarità.<ref>{{Cita web|url=http://www.lanciano.eu/comune/index.php?option=com_content&view=article&id=250&Itemid=197/|titolo=La biblioteca a l'Archivio Storico}}</ref>Nel 1964 è stata trasferita dalla vecchia sede presso il liceo classico Vittorio Emanuele II, in locali più vasti e decorosi, e dal 2006 definitivamente presso Villa Marciani. La biblioteca è specializzata in abruzzesistica e in saggi e documenti su Lanciano, con volumi storici e di approfondimenti concentrati nella sezione dell'Archivio Storico di Lanciano, presso il Palazzo De Crecchio, nel centro storico. La sede di Villa Marciani consta di 80.000 volumi, molti dei quali della locale casa editrice "[[Rocco Carabba]]", insieme ad incunaboli, cinquecentine, seicentine, e manoscritti vari.
I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione ed antropizzazione succedutesi nel tempo. Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo [[neolitico]], all'habitat della civiltà rupestre di matrice orientale ([[IX secolo|IX]]-[[XI secolo]]), che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi, con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; dalla ''civitas'' di matrice occidentale normanno-sveva ([[XI secolo|XI]]-[[XIII secolo]]), con le sue fortificazioni, alle successive espansioni rinascimentali ([[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]]) e sistemazioni urbane barocche ([[XVII secolo|XVII]]-[[XVIII secolo]]); ed infine dal degrado igienico-sociale del [[XIX secolo|XIX]] e della prima metà del [[XX secolo]] allo sfollamento disposto con legge nazionale negli [[anni 1950|anni cinquanta]], fino all'attuale recupero iniziato a partire dalla legge del [[1986]].
[[File:Lanciano - Palazzo Arcivescovile.jpg|thumb|upright=1.2|Il palazzo vescovile di Lanciano]]
*''Biblioteca diocesana di Lanciano'': situata presso il palazzo vescovile, istituita nel 1987 per volere dell'arcivescovo Enzio D'Antonio. Inizialmente era composta da due grandi fondi librari, quello del seminario e quello del Capitolo della Cattedrale, e successivamente furono aggiunti fondi minori come quello dell'Episcopio, e l'altro personale del Monsignor Alberto Carinci<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/1317/Biblioteca+diocesana/|titolo=Biblioteca diocesana}}</ref>. Il fondo del Seminario, dopo i lavori che distrussero la scaffalatura antica negli anni '60, giacque nella stanza per vent'anni, e grazie all'aiuto di volontari il materiale è stato riordinato. Il fondo librario della Cattedrale si trovava sopra la sagrestia in completo disordine, e successivamente il materiale fu riordinato e trasferito in nuova sede. Il trasferimento iniziò nel 1988 sotto la guida del dottor Michele Scioli, direttore della biblioteca. Furono restaurati il primo piano, il salone con scaffalature, il secondo piano con ballatoio e tavoli di consultazione. I due fondi maggiori comprendono testi di svariate discipline dalla letteratura alla matematica, mentre altri incunaboli ed edizioni a stampa contengono opere di [[Giovanni Pico della Mirandola]], gli ''Annalis Frentanorum'' di [[Anton Ludovico Antinori]], e le ''Vite dei pittori'' di [[Giorgio Vasari]].
 
[[File:Palazzo Corvo (interni) - Ortona, Corso Matteotti.jpg|thumb|Palazzo Corvo di Ortona, sede dell'Istituto Nazionale Tostiano, e della biblioteca musicale]]
==== Le cisterne e i sistemi di raccolta delle acque ====
*''Biblioteca diocesana "San Domenico"'' ([[Ortona]]): si trova sul corso Matteotti, presso l'ex convento degli agostiniani di San Domenico. Fu istituita nel 1941 come "biblioteca del clero", trasformata in biblioteca Capitolare successivamente, e solo nel 1999 in biblioteca diocesana. Ha una specializzazione di testi di filosofia, teologica, e altri fondi di letteratura, storia, arte e abruzzesistica. Conserva inoltre l'archivio storico della Cattedrale di San Tommaso.
[[File:IMGMater 1768 - Casa Grotta Matera.jpg|thumb|Interno con cisterna]]
La scelta di questo sito, sebbene abbia garantito una estrema sicurezza all'abitato, ha comportato ai suoi abitanti enormi difficoltà nell'approvvigionamento delle acque. Di fatto i Sassi si trovano su di un enorme banco calcarenitico a circa 150 metri dal livello del torrente, mentre le colline d'argilla che li circondano ad ovest risultano essere troppo lontane, per una città che costruita nell'ottica dell'assedio, doveva garantirsi l'autonomia al suo interno.
 
*''Biblioteca musicale dell'Istituto Nazionale Tostiano'' (Ortona): si trova presso il Palazzo Corvo nel centro storico, creata nel 1996 insieme al Museo dell'Istituto Nazionale "[[Francesco Paolo Tosti]]", dedicata al materiale musicale del compositore e di altri abruzzesi. La biblioteca conserva periodici, monografie, partiture a stampa e manoscritti, con 10.000 documenti e fondi importanti. I fondi sono quelli di Giuseppe Montanari, Giampiero Tintori, Cesare Serafini, Antonio Garzarelli, Giuseppe Gargarella.<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonazionaletostiano.it/it/biblioteca-musicale/|titolo=Biblioteca Musicale}}</ref>
Sin dai primi giorni, quindi, i suoi abitanti concentrarono le loro energie non tanto sulla costruzione delle case, quanto sullo scavo di cisterne e palombari e dei relativi sistemi di canalizzazione delle acque.
[[File:Biblioteca Guardiagrele1.jpg|thumb|left|L'ex chiesa di Santa Maria del Popolo a Guardiagrele, oggi sede della biblioteca]]
*''Biblioteca comunale "Antonio Russo"'' ([[Francavilla al Mare]]): si trova presso il Palazzo San Domenico nel centro storico, collegata con il Museo "Francesco Paolo Michetti" (o anche "MuMi"). Istituita nel 1998 circa, è la biblioteca principale della città, con diversi volumi per la consultazione, tra cui una sezione speciale dedicata al pittore abruzzese.
 
*''Biblioteca comunale "Teodoro Rosica"'' ([[Guardiagrele]]): si trova in Piazza Santa Maria Maggiore, presso 'ex chiesa di Santa Maria del Popolo. Istituita alla fine degli anni '90, occupa tutta la navata unica della chiesa, e si divide in un due sezioni, dedicate ai ragazzi, e alla specialistica in storia locale e abruzzesistica. Conserva anche delle prime edizioni del poeta locale [[Modesto Della Porta]].
Vista in quest'ottica Matera risulta essere uno dei più antichi e meglio conservati esempi di bio-architettura al mondo. Una breve analisi dei sistemi insediativi costruiti intorno all'acqua, mostra come di fatto le civiltà e le tradizioni costruttive più antiche del mondo, abbiano numerosi punti in comune, sebbene secoli e chilometri le vedano come elementi distinti. Strutture apparentemente semplici e rudimentali si rivelano come dei prodigi di efficienza tecnica. Le umili tecniche arcaiche, dimenticate dagli stessi abitanti, acquistano un fascino ed un valore un tempo inimmaginabile<ref>{{Cita libro|autore=Statuto A., Gambetta G.|titolo=Matera e l'acqua|anno=2016|editore=Collana ParcoMurgia|città=Matera}}</ref>.
 
*''Biblioteca comunale "A. Bajocco"'' ([[Atessa]]): si trova presso il corso Vittorio Emanuele, ed è specializzata in sezioni per ragazzi, e nei manoscritti musicale di [[Antonio Di Jorio]], compositore di musica da banda locale.
=== Architetture religiose ===
[[File:Matera0008.jpg|thumb|La cattedrale di Matera]]
* [[Cattedrale di Matera|Cattedrale]], in stile [[romanico pugliese]], fu costruita nel [[XIII secolo]] sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, sull'area dell'antico monastero benedettino di [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], uno dei due santi protettori della città. All'esterno sono da notare il rosone a sedici raggi ed il campanile alto 52 metri; all'interno un affresco bizantino della Madonna della Bruna, un presepe cinquecentesco dello scultore [[Altobello Persio]] ed un affresco raffigurante il Giudizio finale.
[[File:Matera - Chiesa di San Giovanni 01.JPG|thumb|Chiesa di San Giovanni Battista]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Matera)|Chiesa di San Giovanni Battista]], costruita nel [[1233]], anch'essa in stile romanico. All'interno, a tre navate, vi è una grande volta a vele rifatta nel [[1793]], anno in cui furono effettuate diverse modifiche per preservare la staticità della chiesa, bei capitelli di tipo pugliese che ornano le colonne con figure antropomorfe, zoomorfe e vegetali, ed un'imponente abside.
* [[Chiesa di San Pietro Caveoso]], costruita nel [[1218]], è uno dei punti più caratteristici della città. Nel [[XVII secolo]] l'intera struttura subì numerose modifiche e ci fu l'aggiunta del campanile, tutto in stile barocco. All'interno sono presenti numerose tele settecentesche e affreschi di santi. Le numerose cappelle sono stuccate e presentano affreschi e polittici di legno.
[[File:Matera - Chiesa di San Pietro caveoso.JPG|thumb|Chiesa di San Pietro Caveoso]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], ricostruita quasi completamente nel [[1670]] in stile barocco. Rilevanti sono la facciata esterna in stile tardo barocco, mentre al suo interno vi è l'antica cripta dei Santi Pietro e Paolo, che conserva un affresco raffigurante la visita a Matera del [[papa Urbano II]] nel [[1093]]. Rimarchevoli, inoltre, sono i pannelli di un polittico smembrato di scuola veneta variamente attribuito a [[Bartolomeo Vivarini]] o a [[Lazzaro Bastiani]].
[[File:Matera s francesco d'assisi.JPG|thumb|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
* Chiesa di Santa Chiara, fu costruita alla fine del [[XVII secolo]] insieme agli attigui locali che ospitarono dapprima l'ospedale, poi il convento delle clarisse ed infine i locali del museo archeologico nazionale "Domenico Ridola". La facciata, ricca di decori, presenta un lunettone nella parte superiore ed in basso il portale con ai lati due semicolonne e due nicchie con statue di santi. L'interno è ad una navata.
* [[Chiesa del Purgatorio (Matera)|Chiesa del Purgatorio]], costruita nel [[1747]] in stile tardo barocco, presenta una facciata con decorazioni sul tema della morte e della redenzione delle anime. Notevole il portale in legno diviso in 36 riquadri che riporta in alto i teschi di prelati e regnanti ed in basso quelli di comuni cittadini. All'interno, a croce greca, vi è una cupola ottagonale.
* [[Chiesa di San Domenico (Matera)|Chiesa di San Domenico]], fu costruita insieme al convento a partire dal [[1230]] in stile [[romanico pugliese]]. Molto bello il rosone con intorno quattro figure a rilievo raffiguranti un telamone, due figurine ai lati, ed in alto l'Arcangelo Michele. Al centro del rosone un cane con la fiaccola in bocca, simbolo dei domenicani. L'interno, a tre navate con altari laterali e con una cupola emisferica a cassettoni, è stato rimodernato nel [[1774]]; fra le opere conservate all'interno c'è la ''Crocifissione con san Domenico'', realizzata dal [[Giovanni De Gregorio|Pietrafesa]] nel 1653.
* Chiesa di Santa Lucia e Agata alla Fontana, la sua costruzione fu ultimata nel [[1797]], quando vi furono trasferite la chiesa ed il monastero delle [[monache benedettine|benedettine]], fino ad allora ospitate nel monastero di Santa Lucia alla Civita nei Sassi. Situata insieme all'attiguo monastero delle benedettine accanto alla fontana ferdinandea nella centrale piazza Vittorio Veneto, è composta da una navata.
[[File:Matera - Convento di Sant'Agostino.JPG|thumb|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Convento di Sant'Agostino (Matera)|Convento di Sant'Agostino]], [[monumento nazionale]] italiano, situato nel Sasso Barisano e sorto nel [[1593]], insieme all'omonima chiesa, sull'antica cripta rupestre di San Giuliano risalente al [[XII secolo]] (sinora descritta come cripta di San Guglielmo a causa di un errore storico).
* Santuario della Madonna di Picciano, situato sulla sommità dell'omonimo colle a 15&nbsp;km dalla città, è meta di pellegrinaggi. La leggenda narra che la Madonna apparve sui rami di una quercia ad alcuni pastori abruzzesi che percorrevano quei luoghi per la transumanza. A partire dal [[XIII secolo]] si insediò una comunità monastica benedettina, e nei secoli successivi Picciano appartenne ai [[templari]] prima ed ai [[cavalieri di Malta]] poi, che ampliarono la chiesa ed i locali annessi. All'interno della chiesa, sopra l'altare maggiore, vi è l'immagine della Madonna, databile al [[XV secolo]], e nella cappella alle spalle dell'altare la statua della Madonna che viene portata in processione. Oggi il Santuario ed il monastero sono custoditi dai monaci [[benedettini]] [[olivetani]].
* Santuario della Madonna della Palomba, situato sulla Murgia quasi a strapiombo sulla Gravina di Matera, si trova nei pressi di una grotta dove era venerato un affresco con l'immagine bizantina della Vergine col bambino. A partire dal [[1580]] fu costruito un nuovo edificio di culto. La facciata mostra un rosone ed un campanile a vela, mentre l'interno ad una navata conserva l'antico affresco databile intorno al [[XIII secolo]].
[[File:MateraSctAntonius.jpg|thumb|Chiesa rupestre]]
* [[Chiesa di San Nicola al Seminario]]
* [[Chiesa di San Pietro alla Civita]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Matera)|Chiesa di Sant'Antonio Abate]]
* [[Chiesa di San Clemente (Matera)|Chiesa di San Clemente]]
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso a Chiancalata]]
* [[Chiese rupestri di Matera|Chiese rupestri]], nella città e lungo le Gravine del [[Parco della Murgia Materana]] si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti chiese rupestri nei Sassi vi sono ''[[Chiesa di Santa Lucia alle Malve|Santa Lucia alle Malve]]'', complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica, il ''Convicinio di S. Antonio'' un comprensorio costituito da 4 cripte rupestri, ''[[Chiesa di Santa Maria di Idris|Santa Maria di Idris]]'' sulla sommità dell'omonima rupe, ''Santa Barbara'' ricca di affreschi, la ''Madonna delle Virtù'' che insieme alla sovrastante chiesa di ''San Nicola dei Greci'' oggi ospita importanti mostre di scultura, e ''San Pietro Barisano'' con facciata e campanile in muratura e interno quasi completamente scavato nella roccia. All'esterno del perimetro urbano vi sono, tra le altre, la ''Cripta del Peccato Originale'', recentemente restaurata, esempio di [[pittura longobarda]] con uno straordinario ciclo pittorico di affreschi che coprono le pareti di sinistra e di fondo<ref>{{cita web|url=http://www.zetema.org/jahia/page755.html|titolo=La Cripta del Peccato Originale|accesso=15 luglio 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lacittadelluomo.it/pagina_sez03_06a.htm|titolo=La Cappella Sistina della civiltà rupestre|accesso=15 luglio 2009}}</ref>, e la chiesa di ''Santa Maria della Valle'', comunemente detta ''La Vaglia'', la più grande chiesa rupestre della città, con facciata in muratura e interni ipogei.
 
=== ArchitettureProvincia civilidi Teramo ===
[[File:MateraBiblioteca -Delfico PalazzoScalinata dell'Annunziatapre inaugurazione.JPGjpg|thumb|upright=0.8|Scalinata monumentale del Palazzo dell'AnnunziataDelfico a Teramo]]
*''[[Biblioteca regionale Melchiorre Dèlfico]]'' ([[Teramo]]): si trova prezzo il Palazzo Delfico; nel 1814 fu inaugurato a Teramo il Regio Collegio, nel 1816 con il decreto di [[Gioacchino Murat]] fu istituita la biblioteca, e la costruzione del palazzo spett alla famiglia Delfico. Esponente di spicco nella ricerca della cultura e delle tradizioni teramane fu [[Melchiorre Delfico]], che raccolse 300 volumi nella biblioteca, con varie edizioni seicentesche e settecentesche. Tra il 1839 e il 1841 la biblioteca fu destinata ad uso pubblico, nel 1849 la gestione passò ai Padri Barnabiti. Dopo l'unificazione del Regno, il collegio divenne Convitto Nazionale di Teramo, con annesso liceo ginnasio e biblioteca scolastica, che venne notevolmente arricchita con volumi provenienti dai conventi della città appena soppressi: la Madonna delle Grazie, la chiesa dei Cappuccini, il convento di [[Cermignano]], il convento di San Gabriele a Isola del Gran Sasso. Nel 1903 fu nominato bibliotecario Luigi Savorini, che la arricchì ulteriormente, con nuova catalogazione e materiali librario più recente. Alle soglie della [[seconda guerra mondiale]] la biblioteca era arrivata a contare 7.000 volumi. Nel 1949 la gestione passò alla [[Provincia di Teramo]], che l'ha mantenuta sino al 2016. Dal quello stesso anno, la gestione della biblioteca è stata trasferita alla [[Regione Abruzzo]].
[[File:Matera, palazzo del sedile.jpg|thumb|Palazzo del Sedile]]
* [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], monumento seicentesco fatto costruire da Frate Francesco da Copertino per ordine del Vescovo [[Vincenzo Lanfranchi]] tra il [[1668]] e il [[1672]], che originariamente ha ospitato il [[Seminario]] diocesano. Ospita i locali del [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]] e gli uffici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata.
* [[Palazzo dell'Annunziata]], palazzo settecentesco sito in Piazza Vittorio Veneto, ha dapprima ospitato il convento delle Domenicane, per poi diventare tribunale nel 1865 e ancora la scuola media. Oggi l'edificio che domina la piazza centrale di Matera è sede della Mediateca e della Biblioteca Provinciale oltre a ospitare il Cinema Comunale.
* Ipogei di piazza Vittorio Veneto, situati sotto la piazza principale della città e tornati alla luce da pochi anni, contengono oltre a numerosi ambienti ipogei anche un'antica cisterna, detta il Palombaro lungo, ed una torre facente parte delle mura che anticamente dovevano essere a ridosso del Castello Tramontano.
* Fontana ferdinandea, restaurata dal re [[Ferdinando II di Borbone]] nel [[1832]], era originariamente posta ai piedi della collina del castello e raccoglieva le acque provenienti da quella collina. Dopo la seconda guerra mondiale, esaurita la sua funzione di approvvigionamento, fu trasferita all'interno della villa comunale. Nel mese di aprile del [[2009]] è stata riportata nel suo luogo originario in piazza Vittorio Veneto.
* Palazzo Malvinni Malvezzi, situato in piazza Duomo, è appartenuto alla famiglia dei [[duca|Duchi]] di [[Santa Candida]]. Al suo interno, nel piano nobile sono collocate 14 tele di pregevole fattura ed arredi in [[stile Luigi XVI]].<ref>{{cita web|url=http://www.consiglio.basilicata.it/basilicata_regione_notizie/brn111-2005/brn111_18.pdf|titolo=Opere degli interni di Palazzo Malvinni Malvezzi|accesso=18 maggio 2009}}</ref>
* Palazzo del Sedile, situato nella centrale Piazza Sedile, è stato costruito nel [[1540]], ristrutturato nel [[1759]], è la sede del Conservatorio di Musica "[[Egidio Romualdo Duni]]" e dell'Auditorium Gervasio. La facciata presenta due torri campanarie ed è ornata da sei statue. Affacciato alla medesima piazza si trova inoltre il Palazzo del Governatore, risalente al XVII secolo, prima sede della Regia Udienza di Basilicata. I suoi sotterranei furono adibiti a carcere della città. Oggi è sede di un albergo.
* Villa Longo, dimora del [[XIX secolo]] della nobile famiglia materana di antiche origini napoletane.
 
*''Biblioteca diocesana di Teramo'': si trova all'interno del palazzo del Seminario Aprutino ed è gestita dalla [[Diocesi di Teramo-Atri|Curia Vescovile di Teramo-Atri]]. La biblioteca raccoglie i testi del Seminario e del vicino Palazzo Vescovile, e i testi sono a carattere religioso e filosofico.
=== Architetture militari ===
[[File:ChiesaSanDomenico.JPG|thumb|La chiesa di San Domenico a Teramo, il cui convento ospita l'Archivio di Stato]]
[[File:Castello Tramontano.JPG|thumb|Il Castello Tramontano]]
*''Biblioteche delle Facoltà dell'Università degli Studi di Teramo'': il sistema bibliotecario dell'UniTE si articola in due poli: il Polo Umanistico-Bioscienze (delle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze della comunicazione, Scienze politiche e Bioscienze), e la Biblioteca della Facoltà di Medicina veterinaria. Per la sede distaccata della Facoltà di Giurisprudenza di Avezzano è presente un fondo presso la Biblioteca dell'Agenzia Regionale di Promozione Culturale; il patrimonio di tutto il complesso bibliotecario è di 200.000 volumi, periodici, materiale multimediale e risorse elettroniche. Presso il Polo Umanistico - Bioscienze è a disposizione degli studenti un fondo antico di notevole prestigio, il cui nucleo principale è costituito da edizioni giuridiche del XVII-XVIII secolo. Fino al 1994 esisteva solo un catalogo cartaceo, successivamente digitalizzato.
* [[Castello Tramontano]], in stile aragonese, con un maschio centrale e due torri laterali rotonde, rimase incompiuto per l'uccisione del conte [[Giovan Carlo Tramontano]] da parte della popolazione nel [[1514]].
* Torre Metellana, ubicata nel Sasso Barisano, facente parte della cinta muraria a difesa della "Civita".
 
*''Archivio di Stato di Teramo'': si trova presso l'ex convento della [[chiesa di San Domenico (Teramo)|chiesa di San Domenico]], complesso monumentale del XIII secolo. L'immobile, di notevoli dimensioni, è di pertinenza demaniale, fino al 1798 fu adibito a caserma militare, e successivamente assegnato al Ministero della Difesa, sotto il titolo di "Caserma San Domenico". Con i restauri del 1997 si propose l'idea di realizzare uno spazio adibito alla consultazione dei documenti dell'antico complesso, anche per dare un nuovo spazio al materiale dell'Archivio di Stato di Teramo. Per quanto riguarda la storia del complesso dei Domenicani, le prime notizie risalgono al [[1287]] quando si decise in un documento di fondare un complesso a Teramo. Nel 1353 il vescovo Niccolò degli Arcioni concedeva un'indulgenza ai fedeli che si fossero recati a visitare la chiesa, appena ultimata in quell'anno. Il chiostro del convento fu ultimato nel 1407, sotto il priorato di Vincenzo da Chieti. In un volume del catasto di Teramo, nel XVI secolo si elencano le proprietà del convento, tali ricchezze aumentarono nel 1664. Nelle vicende belliche dell'occupazione francese il convento terminò la sua funzione nel 1798, quando divenne sede militare, e definitivamente fu chiuso nel 1809 quando vi si insediarono stabilmente i militari, divenendo scuola di leva.<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodistatoteramo.beniculturali.it/it/130/sede-di-san-domenico/|titolo=Archivio di Stato di Teramo}}</ref>
=== Siti archeologici ===
[[File:Santuario San Gabriele dell'Addolorata Abruzzo 14.JPG|thumb|Il convento di San Gabriele dell'Addolorata, sede della biblioteca]]
* Un'importante area archeologica è quella situata sul colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]]; dove sono stati ritrovati numerosi reperti sia di epoca [[preistoria|preistorica]] sia di tipo [[apuli|apulo]] risalenti al [[IV secolo a.C.]] (tra cui una tomba ricchissima di arredi funerari), molti dei quali sono custoditi nel museo archeologico "Domenico Ridola".
*''Biblioteca comunale di [[Atri]]'': si trova nel Palazzo Duchi Acquaviva, principale biblioteca del comune,
 
*''Biblioteca civica "Vincenzo Bindi"'' ([[Giulianova]]): si trova nella parte alta del centro, intitolata al professore e storico dell'arte abruzzese [[Vincenzo Bindi]], che nel 1928 donò al comune la sua collezione bibliografica, che constava di 8.000 volumi e pubblicazioni sulla storia dell'arte dell'Abruzzo, insieme a 15.000 documenti di appunti, studi, scritti e manoscritti inediti. L'amico Giuseppe De Bartolomeis fu il primo custode della raccolta, il quale fondò la biblioteca dividendola nella sezione dell'arbuzzesistica, e l'altra di cultura generale. La biblioteca stata ufficialmente inaugurata nel 1937, dedicata al Bindi, e nel 2017 sono iniziati dei lavori di nuova catalogazione e restauro per modernizzare la struttura.
=== Aree naturali ===
[[File:Basilicata Matera5 tango7174.jpg|thumb|Sul ciglio del Parco della Murgia Materana]]
* [[Parco della Murgia Materana]], parco regionale istituito nel [[1990]], comprende il territorio della Gravina di Matera, le chiese rupestri disseminate lungo i pendii delle gravine e l'altopiano della Murgia materana. Importanti le numerose masserie, molte delle quali fortificate. Simbolo del parco è il falco [[grillaio]], piccolo rapace presente nel territorio di Matera con numerosissimi esemplari.
* [[Riserva regionale San Giuliano]], area protetta istituita nel [[2000]], comprende il lago di San Giuliano, invaso artificiale creato dallo sbarramento del fiume Bradano, ed i tratti fluviali a monte ed a valle del fiume. Molto rilevante è la presenza dell'[[avifauna]].
* Colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]], polmone verde situato a circa 15&nbsp;km dalla città, domina la valle del Bradano ed il lago di San Giuliano. È un'amena località residenziale, e sulla cima del colle si trova il piccolo Santuario di San Salvatore, risalente al [[1310]], ed un'importante area archeologica.
 
*''Biblioteca emeroteca "Vanessa Creati"'': ([[Pineto]]): è stata istituita nel gennaio 1998, mentre nel 2002 è stata intitolata a Vanessa Creati, consigliere comunale dal 1993 al 1997. La biblioteca si trova nel centro cittadino, presso il centro polifunzionale di Pineto, diviso in spazi di area ragazzi, area emeroteca, area lettura, area internet.
=== Parchi urbani ===
* Parco del Castello - via Castello
* Parco Giovanni Paolo II - via Lucana angolo via Gramsci
* Villa dell'Unità d'Italia - via XX Settembre angolo via Tommaso Stigliani
* Parco Centrale
* Parco Giovanni Falcone - via IV Novembre
* Parco bosco Serra Venerdì
* Parco dei Quattro Evangelisti - zona PAIP
* Parco del rione Lanera
 
*''Biblioteca dei Padri Passionisti "San Gabriele dell'Addolorata"'' ([[Isola del Gran Sasso d'Italia]]): si trova presso il [[santuario di San Gabriele dell'Addolorata]], risalente al 1847, anno in cui i Passionisti presero possesso dell'antico convento di San Francesco d'Assisi. Il primo fondo era molto modesto, successivamente vennero acquistati altri libri da [[Roma]], e nel 1850 il Municipio consegnò altri volumi alla biblioteca. Il santo Gabriele d'Assisi fu anche bibliotecario dal 1859 al 1861, e in quest'epoca essa conteneva 1150 volumi. Con l'acquisto di prestigio del santuario, dopo la morte e la beatificazione di Gabriele, la biblioteca si arricchì notevolmente, divenendo parte di un istituto filosofico-teologico. Oggi si trova al piano terra dell'ala di ponente del convento vecchio, ed è una delle più fornite della regione Abruzzo per quanto riguarda il noviziato sacerdotale.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Matera}}
 
La città di Matera fin dagli inizi del Novecento ha sempre visto una crescita della popolazione leggera ma costante, eccezion fatta per un aumento sensibile avvenuto nel secondo dopoguerra, dovuto in parte ad un saldo naturale sempre positivo ed in parte allo spopolamento dei piccoli centri limitrofi.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri regolari sono 2.314 (985 maschi e 1329 femmine) pari al 3,82% della popolazione materana. Le principali comunità rappresentate sono le seguenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/query.php?lingua=eng&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=14&paese=A9999&submit=Table|titolo=Statistiche ISTAT 31/12/2014. La presenza straniera a Matera|accesso=16 giugno 2015}}</ref>:
 
* [[Romania]], 597 - 25,80%
* [[Cina]], 580 - 25,06%
* [[Albania]], 138 - 5,96%
* [[Bulgaria]], 109 - 4,71%
* [[Marocco]], 107 - 4,62%
* [[Ucraina]], 105 - 4,54%
 
=== Dialetto ===
{{vedi anche|Dialetto materano}}
Il dialetto materano (''u matarràsë'') rientra nel gruppo dei dialetti meridionali medi; presenta forti affinità con il gruppo dei dialetti pugliesi, specie rispetto al [[dialetto barese|barese]] ed in misura minore al tarantino. Conserva tuttavia delle peculiarità, come la quasi totale assenza di suoni vocalici in alcuni vocaboli ed effetti di inversione vocalica rispetto all'italiano.
 
Tipici proverbi:
* «''Ci sckëjtë 'ngjlë 'mboccë së chegghjë''» («Chi sputa in cielo si coglie in faccia»)
* «''Ci s' avondë silë silë na mmelë monghë në fasilë''» («Chi si vanta solo solo non vale nemmeno un fagiolo»)
* «''Attocchë 'u ciuddë addò vaelë 'u patrëinë''» («Attacca l'asino dove vuole il padrone»)
 
Esclamazioni tipiche:
* «''Mo mèrië!''» - letteralmente «Ora muoio!», esclamazione di fatica o dolore, richiesta di aiuto.
* «''Egghia!''» - abbreviativo di ''mannegghia'', nella forma abbreviata è un'esclamazione di stupore. Da ricordare che "mannegghia" altro non è che la forma dialettizzata dell'espressione "mannaggia" a sua volta derivante da "mal n'aggia", cioè di "mal ne aggia" proveniente da "mal ne abbia".
* «''Gistëjzzë!''» - letteralmente «Giustizia!», accidenti! Abbreviativo di «Gistjëzzë të vò bbënìë!», imprecazione che significa «Che ti venga un accidente!».
* «''Mogghià'Ddëjë!''» - letteralmente «Non voglia Dio!», non sia mai!
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Arcidiocesi di Matera-Irsina}}
Matera è sede vescovile sin dal [[X secolo]]<ref>in un decreto del [[968]] di [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]] veniva dato mandato a [[Polieucte]] di consacrare i vescovi di Acerenza, Tricarico, Irsina, Matera, Gravina e Tursi.</ref>. Per anni sotto l'influsso bizantino, fu elevata ad arcidiocesi nel [[1203]] quando fu unita con [[bolla pontificia]] all'arcidiocesi di Acerenza. L'arcidiocesi conta 52 parrocchie in 13 comuni. La città nel tempo è stata visitata da due papi; [[Papa Urbano II]] e San [[Giovanni Paolo II]], un suo [[arcivescovo metropolita]] invece divenne Papa; [[Urbano VI]]. Papa Urbano VI, sulla scorta della festa in onore di Maria SS. della Bruna celebrata a Matera già da tempo, istituì la festa della Visitazione per il 2 luglio, oggi ancora celebrata oltre che a Matera anche a [[Siena]] ed a [[Enna]] in quella data anche se la festa ufficiale è stata spostata il 31 maggio. Protettori della città sono la [[Madonna della Bruna]] e [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], del quale la leggenda narra che durante un assedio subito dalla città ad opera dei Saraceni intorno all'anno [[1000]], salvò Matera dall'invasione facendo apparire ai nemici centinaia di cavalieri guidati dal Santo stesso e mettendoli in fuga. La città ha dato i natali a due santi: [[San Giovanni da Matera]] e [[Ilario di Matera|Sant'Ilario]], ed a una Beata; la Beata Eugenia da Matera.
 
Nell'agro materano tra i vari, sono ancora attivi due santuari; il Santuario di S. Maria di Picciano e il Santuario di S. Maria della Palomba.
 
Lo storico G. Gattini narra di un'incisione che era presente sulla facciata gotica della chiesa di [[San Francesco d'Assisi]] in Matera, prima del suo rifacimento tardo barocco, la quale indicava che la stessa fosse stata voluta da Santo in persona (mancano fonti autorevoli; visto che lo storico era vissuto nel XIX secolo). Racconta che nella città fosse giunto San Francesco, nel suo viaggio verso oriete si sarebbe fermato a Matera, dove fuori le mura cittadine avrebbe chiesto un sito su cui erigerere una sua chiesa, cosa che gli fu negata per altro sito, che il santo rifiutò. Giunto in un paese del circondario ebbe modo di compire un miracolo (il miracolo di [[Pomarico]]) che suscitò cotanto scalpore da convincere il clero materano ad istituire, nel luogo da lui chiesto, la chiesa che è tutt'oggi presente.
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Francesco Pentasuglia - edizione 1978.jpeg|thumb|Il Carro trionfale della Madonna della Bruna]]
La festa patronale della [[Madonna della Bruna]] si celebra il 2 luglio di ogni anno sin dal lontano [[1389]], quando il [[Papa Urbano VI]], già arcivescovo di Matera, istituì la festa della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]], e va ricordata per la tradizione della distruzione di un carro trionfale di cartapesta che ogni anno viene ricostruito <ref>Per un'organica documentazione visiva riferita alla festa si veda, La Madonna della Bruna, Matera, luglio 1989, ricerca demo-antropologica Ester Maria Console, regia [[Paolo Mercurio]], ICBSA_VI_SC258_F1-400R_1</ref>.
 
La tradizione del [[Presepe vivente]] nei Sassi di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.presepe.matera.it|titolo=Il Presepe narrante di Matera|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>, iniziata negli [[anni 1970|anni settanta]] grazie al ''Gruppo Teatro Matera'' e successivamente interrotta per molti anni, è ripresa nel dicembre [[2010]] con l'evento promosso dall'Unione Nazionale delle [[Pro loco]] d'Italia e dalla Regione Basilicata. Con la partecipazione di diverse centinaia di figuranti su un percorso di 700 metri, è considerato il più grande presepe vivente al mondo<ref>{{cita web|url=https://www.agi.it/cronaca/notizie/matera_ai_sassi_presepe_vivente_piu_grande_del_mondo-201501021620-cro-rt10142|titolo=Matera: ai Sassi presepe vivente più grande del mondo|editore=agi.it|accesso=6 gennaio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/regioni/2015/01/02/matera-2019-migliaia-per-il-presepe-piu-grande-del-mondo_569dc708-6cb2-4630-b123-0dbd289a0f26.html|titolo=Matera: migliaia per il 'Presepe più grande del mondo'|editore=ansa.it|accesso=6 gennaio 2015}}</ref>. Sempre nei Sassi ha luogo una [[Via Crucis]]<ref>{{cita web|url=http://www.viacrucisneisassidimatera.it/|titolo=La Via Crucis nei Sassi di Matera|accesso=19 aprile 2011}}</ref>.
 
Il primo di agosto si festeggia la [[crapiata]], zuppa di legumi e cereali, per festeggiare il raccolto dell'annata<ref>{{cita web|url=http://www.lacittadelluomo.it/pagina_sez04_21a.htm|titolo=La Crapiata|editore=lacittadelluomo.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>; un tempo svolta nei Sassi, oggi si festeggia nel borgo [[La Martella]]<ref>{{cita web|url=http://www.guidematera.it/eventi/sagra-della-crapiata-a-matera-31-luglio-e-1-agosto_29.html|titolo=Sagra della crapiata a Matera|editore=guidematera.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>.
 
Per i festeggiamenti carnascialeschi sono di tradizione le [[matinate]]<ref>{{cita web|url=http://www.old.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/stella/01_presentazione.pdf|titolo=Presentazione|editore=old.consiglio.basilicata.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, canti popolari di questua in cui si portava musica e allegria in casa di parenti e conoscenti.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Corridoi Ospedale di Matera.JPG|thumb|Ospedale]]
{{vedi anche|Ospedale Madonna delle Grazie}}
Presente in città sin dal [[1865]], l'Ospedale intitolato alla "Madonna delle Grazie" è stato trasferito nel [[2001]] in una nuova struttura comprendente 430 posti letto e macchinari all'avanguardia.
 
== Cultura ==
Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, dispone di un'offerta culturale piuttosto ampia e variegata. La città aderisce inoltre all'Associazione città d'arte e cultura<ref>{{cita web|url=http://www.mecenate90.it/CIDAC/citta.html|titolo=Sito CIDAC|accesso=20 maggio 2009}}</ref> ed è stata la prima città al mondo ad essere riconosciuta paesaggio culturale.
 
=== Capitale Europea della Cultura 2019 ===
Candidata nel 2008, Matera è stata designata il 17 ottobre 2014 [[Capitale europea della cultura]] per il 2019<ref>{{cita web|url=http://www.matera2019.it|titolo=Sito Matera 2019|accesso=20 maggio 2009}}</ref>. È la prima città dell'[[Italia meridionale]] a ricevere questo riconoscimento, ottenuto dopo essere entrata in una shortlist che comprendeva le candidature di altre 5 città italiane ([[Cagliari]], [[Lecce]], [[Perugia]], [[Ravenna]], [[Siena]]). Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria internazionale di selezione composta da 13 membri (sei italiani e sette stranieri), al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo ([[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Mibact]]) [[Dario Franceschini]]<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/cultura/2014/10/17/news/ravenna_matera_cagliari_lecce_perugia_siena_capitale_europea_cultura_2019_italia-98351774/|titolo = Capitale europea della Cultura 2019, designata Matera|accesso = 3 ottobre 2015}}</ref>; lo slogan scelto da Matera per la sua candidatura è stato "Open Future".
 
=== Istruzione ===
Riguardo all'ambito scolastico, Matera è sede di numerosi istituti di istruzione secondaria, molti dei quali frequentati anche da alunni provenienti da comuni limitrofi. Il principale e storico istituto è il Liceo Classico [[Emanuele Duni]], inaugurato nel 1864 e chiamato poi Regio Liceo dal 1882. Tra i docenti di maggiore fama [[Giovanni Pascoli]], che insegnò tra il 1882 e il 1884. Tra gli altri vi si sono diplomati; il critico letterario [[Giuseppe De Robertis]], il filosofo e storico della filosofia [[Eustachio Paolo Lamanna]], il filologo classico [[Nicola Festa]], il pittore [[Luigi Guerricchio]].
 
==== Università degli Studi della Basilicata ====
{{vedi anche|Università degli Studi della Basilicata}}
 
In città si trova una delle due sedi dell'[[Università degli Studi della Basilicata]] che conta due corsi di laurea triennali ([[Beni culturali|Operatore dei Beni Culturali]] e Paesaggio, ambiente e verde urbano), un [[Corso di laurea|corso di laurea magistrale]] (Scienze del turismo e dei patrimoni culturali), due corsi di laurea magistrale a ciclo unico ([[Architettura]] e [[Scienze della formazione primaria]]) e un corso di specializzazione post-laurea (Scuola di specializzazione in beni archeologici), facenti capo all'unico [[Dipartimento universitario|dipartimento]] presente in città, il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: architettura, ambiente, patrimoni culturali (DICEM). Sono presenti, inoltre, tre biblioteche e tre sedi universitarie: in via San Rocco, in via A. M. di Francia e in via Lazazzera.
 
==== Istituto superiore per la conservazione ed il restauro ====
{{vedi anche|Istituto superiore per la conservazione ed il restauro}}
 
A Matera risiede la seconda delle due sedi dell'[[Istituto superiore per la conservazione ed il restauro|ISCR]] presso il convento di Santa Lucia la nova, dedicata a Michele d'Elia direttore dal 1987 al 1991, operativa dall'anno accademico 2015/2016 ed inaugurata dal Ministro per le attività i beni culturali ed il turismo [[Dario Franceschini]] nel 2017, è l'unico istituto per la conservazione ed il restauro al sud Italia.
 
=== Ricerca ===
A Matera opera sin dal [[1983]], per volontà congiunta del [[Consiglio nazionale delle ricerche|CNR]], della Regione Basilicata e della [[NASA]] il ''[[Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo]]'' dell'[[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]], che si occupa di osservazione della [[Terra]] per mezzo di tecnologie spaziali avanzate. Oggi è una struttura di oltre 5000&nbsp;m² dove vi lavorano 100 persone con un budget di circa 10 milioni di euro l'anno, ed è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico nel Mezzogiorno. Dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerilevamento, il CGS (Centro di geodesia spaziale) sta ultimamente rivolgendosi anche ad altri campi, primi fra tutti la robotica spaziale e le missioni interplanetarie; tutte le attività sono svolte in un contesto di collaborazione internazionale. [[Telespazio]] è, fin dal 1983, responsabile della gestione operativa. Recentemente è stato raggiunto un accordo tra l'Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Basilicata per il potenziamento delle attività del centro, con la costituzione di una ''cittadella dello spazio''<ref>{{cita web|titolo=Nasce a Matera la Cittadella dello spazio|url=http://www.asi.it/it/news/nasce_a_matera_la_cittadella_dello_spazio_0|autore=[[Agenzia Spaziale Italiana]]|data=17 novembre 2009}}</ref>.
 
=== Musei ===
* [[Museo archeologico nazionale Domenico Ridola]]: contiene materiale proveniente prevalentemente dal territorio materano e riveste particolare interesse per lo studio della preistoria nell'Italia meridionale e per la conoscenza delle culture e delle popolazioni indigene (Enotrie e Lucane) venute in contatto con le colonie greche della costa ionica. Vi si trova la sezione preistorica, la più tipica del museo, e poi le sale della valle del Bradano, della valle del Basento, di Matera e dintorni, e infine la sala Ridola, in cui vi sono documenti testimonianti l'attività di [[Domenico Ridola]], medico e archeologo materano e fondatore del museo.
[[File:Palazzo Lanfranchi.jpg|thumb|Palazzo Lanfranchi]]
* [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna]]: è ospitato nei locali del seicentesco [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]]. È suddiviso in quattro sezioni: Arte Sacra, Collezionismo, Arte Contemporanea e Sezione etnoantropologica, e vi sono esposti dipinti di alcuni importanti artisti come [[Luca Giordano]], [[Carlo Levi]], ed opere di [[Abraham Brueghel]], [[Giovan Battista Ruoppolo]] e [[Mattia Preti]] appartenenti alla collezione di Camillo D'Errico.
* [[MUSMA]] Museo della scultura contemporanea di Matera: posto all'interno di Palazzo Pomarici, un vasto edificio risalente al [[XVII secolo]] situato nei Sassi, raccoglie una collezione di opere che raccontano la storia della scultura dalla fine del [[XIX secolo]] ad oggi.
* [[Museo-laboratorio della civiltà contadina]]: raccolta di oggetti ed attrezzi degli antichi mestieri dei Sassi.
* [http://www.casagrotta.it Casagrotta di Vico Solitario]: antica abitazione scavata nella roccia tipicamente arredata.
* [[Museo Diocesano]]: inaugurato nel [[2011]], ha sede negli ambienti dell'ex Seminario, e si sviluppa in tre sale in cui sono esposte opere datate tra l'[[XI secolo|XI]] ed il [[XIX secolo]], tra cui una croce pettorale bizantina risalente alla metà dell'XI secolo, il [[reliquiario]] a braccio di [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]] ed il reliquiario di [[San Giovanni da Matera]], risalenti entrambi al [[XV secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1300351656.html|titolo=Inaugurazione Museo Diocesano di Matera|editore=Beniculturali.it|accesso=19 aprile 2011}}</ref>.
* [[Museo della raccolta delle acque]] : ha sede nelle chiese sconsacrate di San Giovanni da Matera e del Purgatorio Vecchio con il sottostante Palombaro, riserva di acqua pubblica del Sasso Caveoso<ref>{{Cita web|url=http://www.sassisantiesecoli.it|titolo=Sassi Santi e Secoli|sito=www.sassisantiesecoli.it|accesso=19 novembre 2016}}</ref>.
 
=== Radio, TV e giornali ===
Alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]] nasce l'emittente radio-televisiva [[Televisione Radio del Mezzogiorno|TRM]], che ha dato vita negli anni a diversi appuntamenti di costume che hanno rivitalizzato la città. A cavallo tra gli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|anni novanta]] va ricordata anche l'emittente [[Tele Basilicata Matera]], abbreviato TBM, successivamente trasferitasi nella città di [[Taranto]].
 
Sul versante dell'emittenza radiofonica è presente a Matera [[Radio Radiosa]] che trasmette in città sulla frequenza di 98.500&nbsp;MHz e che, oltre a mandare in onda musica si interessa di notiziari locali e nazionali.
 
Dal 2003 è stato creato un settimanale chiamato ''Il Resto'', che forniva le informazioni più importanti della settimana, e che nel 2009 si è trasformato in quotidiano chiamato ''Il Resto Quotidiano''<ref>[http://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=1368&t=il_resto_diventa_quotidiano Il Resto diventa quotidiano] sassiland.com</ref>.
 
Dal 1999 è pubblicato in rete ''Il Pomeridiano'', giornale telematico.
 
Le puntate 3, 4 e 5 dell'anime ''[[D.Gray-man]]'', dal titolo "Il fantasma di Matera"<ref>{{cita web|url= http://www.sassiphoto.com/|titolo= Anteprima de "Il Fantasma di Matera" |accesso=2 settembre 2008}}</ref>, "Aria del vecchio della terra e della notte del cielo" e "Fammi sentire una ninna-nanna" sono ambientate nella Matera dell'Ottocento.
 
=== Cinema ===
Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, Matera è stata scelta spesso come ambientazione di molti film, e negli ultimi anni anche di diverse [[Fiction televisiva|fiction]] e serie televisive. Finora, le pellicole registrate in tutto o in parte nel comune materano sono<ref>{{cita web|url=http://www.cinemavvenire.it/architettura/appendice-i-film-girati-nei-sassi-e-nel-materano|titolo=Appendice - I film girati nei Sassi e nel materano|editore=cinemavvenire.it|accesso=5 giugno 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/cinema-a-matera/film-girati-a-matera/|titolo=Film girati a Matera, da sassiweb.it|editore=sassiweb.it|accesso=15 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.percorsiguidati.it/matera/cinema|titolo=Cinema a Matera|editore=percorsiguidati.it|accesso=5 giugno 2013}}</ref>:
* [[1949]]: ''Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato'', documentario diretto da [[Carlo Lizzani]].
* [[1950]]: ''[[Le due sorelle (film 1950)|Le due sorelle]]'', diretto da [[Mario Volpe]].
* [[1953]]: ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'', diretto da [[Alberto Lattuada]].
* [[1961]]: ''Italia '61'', documentario diretto da [[Jan Lenica]].
* [[1963]]: ''[[Il demonio]]'', diretto da [[Brunello Rondi]].
* [[1964]]: ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'', diretto da [[Pier Paolo Pasolini]].
* [[1965]]: ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'', film ad episodi, diretto da [[Nanni Loy]].
* [[1967]]: ''[[C'era una volta... (film 1967)|C'era una volta...]]'', diretto da [[Francesco Rosi]], con [[Omar Sharif]] e [[Sophia Loren]].
* [[1972]]: ''[[Il decamerone nero]]'', diretto da [[Piero Vivarelli]].
* [[1974]]: ''[[Allonsanfan]]'', diretto da [[Paolo e Vittorio Taviani]], con [[Marcello Mastroianni]] e [[Lea Massari]].
* 1974: ''[[Il tempo dell'inizio]]'', diretto da [[Luigi Di Gianni]].
* [[1975]]: ''[[L'albero di Guernica]]'', diretto da [[Fernando Arrabal]], con [[Mariangela Melato]].
* [[1975]]: ''[[Qui comincia l'avventura]]'', diretto da [[Carlo Di Palma]], con [[Monica Vitti]], [[Claudia Cardinale]].
* [[1978]]: ''[[Volontari per destinazione ignota]]'', diretto da [[Alberto Negrin]], con [[Michele Placido]].
* [[1979]]: ''[[Cristo si è fermato a Eboli (film)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', diretto da Francesco Rosi, con [[Gian Maria Volonté]].
* [[1981]]: ''[[Tre fratelli (film 1981)|Tre fratelli]]'', diretto da [[Francesco Rosi]].
* [[1985]]: ''[[King David]]'', con [[Richard Gere]].
* [[1990]]: ''[[Il sole anche di notte]]'', diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
* [[1995]]: ''[[L'uomo delle stelle]]'', diretto da [[Giuseppe Tornatore]].
* [[1998]]: ''[[Del perduto amore]]'', diretto e interpretato da [[Michele Placido]].
* [[1999]]: ''[[Terra bruciata (film 1999)|Terra bruciata]]'', diretto da Fabio Segatori, con [[Giancarlo Giannini]] e [[Raul Bova]].
* [[2004]]: ''[[La passione di Cristo (film 2004)|La Passione di Cristo]]'', diretto da [[Mel Gibson]], con [[James Caviezel|Jim Caviezel]] e [[Monica Bellucci]].
* [[2005]]: ''[[Mary (film 2005)|Mary]]'', diretto da [[Abel Ferrara]], con [[Juliette Binoche]] e [[Forest Whitaker]].
* [[2006]]: ''[[Il rabdomante]]'', regia di [[Fabrizio Cattani]], con [[Andrea Osvárt]], [[Riccardo Zinna]], [[Lucianna De Falco]], [[Massimo Sarchielli]], [[Pascal Zullino]], [[Nando Irene]].
* 2006: ''[[Omen - Il presagio]]'', diretto da [[John Moore (regista)|John Moore]].
* 2006: ''[[Il lato grottesco della vita]]'', diretto da [[Federica Di Giacomo]], premio Cipputi al [[Torino Film Festival]].
* 2006: ''[[Nativity]]'', diretto da [[Catherine Hardwicke]].
* 2006: ''[[Artemisia Sanchez]]'', fiction diretta da [[Ambrogio Lo Giudice]] con [[Fabio Fulco]] e [[Lucio Dalla]].
* [[2008]]: ''[[Paolo VI - Il Papa nella tempesta]]'', regia di [[Fabrizio Costa]] con [[Fabrizio Gifuni]].
* [[2010]]: ''[[Episodi di Crimini (seconda stagione)#Bestie|Crimini (seconda stagione) - Episodio "Bestie"]]'', diretto da [[Andrea Manni]] con [[Pietro Taricone]], [[Christiane Filangieri]], [[Tomas Arana]].
* [[2011]]: ''[[Passannante (film)|Passannante]]'', regia di [[Sergio Colabona]] con [[Fabio Troiano]], [[Ulderico Pesce]], [[Andrea Satta]], [[Alberto Gimignani]] e [[Luca Lionello]].
* [[2012]]: ''[[Il ragioniere della mafia]]'', regia di [[Federico Rizzo]] con [[Lorenzo Flaherty]], [[Tony Sperandeo]], [[Ernesto Mahieux]] e [[Nando Irene]].
* [[2015]]: ''[[Noi e la Giulia]]'', regia di [[Edoardo Leo]] con [[Luca Argentero]], [[Stefano Fresi]], [[Claudio Amendola]].
* 2015: ''[[Let's get married]]'', regia di [[Liu Jiang]] con [[Gao Yuanyuan]] e [[Jiang Wu]].
* [[2016]]: ''[[Ben-Hur (film 2016)|Ben-Hur]]'', regia di [[Timur Bekmambetov]] con [[Jack Huston]] e [[Morgan Freeman]]
* [[2017]]: ''[[Sorelle (serie televisiva)|Sorelle]]'', regia di [[Cinzia TH Torrini]] con [[Anna Valle]] e [[Loretta Goggi]]
* 2017: ''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'', regia di [[Patty Jenkins]] con [[Gal Gadot]] e [[Chris Pine]]
 
Matera appare nei videoclip dei brani ''[[Sun Goes Down (Robin Schulz)|Sun Goes Down]]'' (2014) di [[Robin Schulz]]<ref>{{cita web|url=http://www.vocespettacolo.com/sun-goes-down-il-videoclip-di-robin-schulz-girato-anche-a-matera/|titolo=Sun Goes Down, il videoclip di Robin Schulz girato anche a Matera|editore=vocespettacolo.com|accesso=20 novembre 2016}}</ref> e ''Spit Out the Bone'' (2016) dei [[Metallica]].<ref>{{cita web|url=http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|titolo=Matera nel nuovo video dei Metallica|editore=retecinemabasilicata.it|accesso=20 novembre 2016}}</ref>
 
=== Teatro ===
* [[Cineteatro Duni]]
 
==== Compagnie teatrali ====
{{chiarire|In città operano diverse compagnie teatrali e scuole di teatro, come il ''Teatro dei Sassi'', l<nowiki>'</nowiki>''Hermes Teatro Laboratorio'', il centro di cultura teatrale ''Skenè'', il ''Gruppo Teatro Matera'', la Compagnia ''Talìa Teatro'' che propone sia teatro in lingua che teatro dialettale, ed altre compagnie di teatro dialettale quali ''Il Sipario'', il ''Teatro del Carro Parlante'', la ''Compagnia del Teatro Povero'' e il ''Teatro fatto in casa''.|Chiarire la rilevanza. Le fonti?}}
 
=== Musica ===
* [[Coro della polifonica materana Pierluigi da Palestrina|Polifonica materana "Pierluigi da Palestrina"]]: sorta nel [[1944]] e tuttora in attività. Organizza annualmente la rassegna polifonica ''Petra Matrix'' ambientata nelle chiese storiche e rupestri del centro storico e dei Sassi<ref>{{cita web|url=http://www.polifonicamaterana.it/attivita/rassegna_est.htm|titolo=Rassegna Polifonica Petra Matrix|accesso=19 maggio 2009}}</ref>.
* [[Gruppo musicale|Gruppi musicali]]: a Matera vi sono diversi gruppi musicali di vario genere, tra i quali il gruppo rock [[Le Mani]], i cui componenti sono originari della città dei Sassi.
* Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera (Istituzione di alta cultura)<ref>{{cita web|url=http://www.conservatoriomatera.it/|titolo=Sito ufficiale Conservatorio di Matera|accesso=13 febbraio 2013}}</ref>.
* L.A.M.S. - Laboratorio Arte Musica e Spettacolo, Onlus, svolge la sua attività dal 1989 in tre ambiti: 1-Attività concertistica con l'Orchestra da Camera di Matera e la Polifonica Rosa Ponselle; 2- Accademia Musicale Rosa Ponselle che organizza corsi musicali ordinari, pre-accademici e di perfezionamento; Promozione dei giovani talenti con l'organizzazione del Concorso di Esecuzione Musicale Città di Matera e il Concorso Internazionale di Composizione Musicale.
 
=== Eventi ===
* ''Grandi Mostre nei Sassi''<ref>{{cita web|url=http://www.lascaletta.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5&Itemid=9|titolo=Le Grandi Mostre nei Sassi|editore=lascaletta.net|accesso=19 maggio 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3003167|titolo=Si chiude a Matera rassegna "Grandi Mostre nei Sassi"|editore=regione.basilicata.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, mostre antologiche di scultura contemporanea realizzate ogni anno nei mesi estivi all'interno del complesso rupestre di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù nel Sasso Barisano, organizzate dal [[1978]] e poi stabilmente dal [[1987]] dal Circolo Culturale ''La Scaletta''.
* ''Festival Duni''<ref>{{cita web|url=http://www.festivalduni.it/|titolo=Festival Duni|editore=festivalduni.it|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1121917643.html|titolo=Inizia oggi a Matera il XVI Festival Duni|editore=beniculturali.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, rassegna concertistica dedicata al compositore materano [[Egidio Romualdo Duni]], che si tiene nel mese di luglio;
* ''Women's Fiction Festival''<ref>{{cita web|url=http://www.womensfictionfestival.com/|titolo=Women's Fiction Festival|editore=womensfictionfestival.com|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.illibraio.it/matera-womens-fiction-festival-250272/|titolo=Women's Fiction Festival: a Matera incontri d'autore|editore=illibraio.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, evento dedicato alla narrativa femminile che si svolge nel mese di settembre;
* Festival ''Gezziamoci''<ref>{{cita web|url=http://gezziamociamatera.onyxjazzclub.it/|titolo=Gezziamoci a Matera|editore=gezziamociamatera.onyxjazzclub.it|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/cultura/2015/06/30/viaggio-in-italia-sulle-note-del-jazz_b5e12a64-9841-4a30-8ba6-7b72c46609a1.html|titolo=Viaggio in Italia sulle note del jazz|editore=ansa.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, rassegna di musica jazz, nei mesi di giugno, agosto e dicembre;
 
== Persone legate a Matera ==
{{Vedi categoria|Persone legate a Matera}}
 
=== Decedute ===
Qui di seguito vi è un elenco di alcuni tra i più illustri materani del passato<ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/la-citta-di-matera/introduzione/materani-illustri/|titolo=Biografie dei personaggi illustri di Matera|editore=sassiweb.it|accesso=12 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Antonio Giampietro|titolo=Personaggi della storia materana|url=http://altrimediaedizioni.blured.it/485|città=Matera|editore=Altrimedia Edizioni|anno=1999|isbn=88-86820-08-9}}</ref>:
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* [[Ilario di Matera|Sant'Ilario]] (976-1045), abate [[benedettino]].
* [[Lupo Protospata]] (1030-1102), cronista.
* [[San Giovanni da Matera]] (1070-1139), monaco e santo.
* [[Alano da Matera]] (1300), letterato, filosofo ed astronomo presso l'Università di Parigi.
* [[Eustachio da Matera]] (1300), giurista e poeta alla corte [[Hohenstaufen|sveva]] e [[Angioini|angioina]].
* [[Altobello Persio]] (1507-1593), scultore.
* [[Antonio Persio]] (1542-1612), filosofo.
* [[Ascanio Persio]] (1554-1610), linguista, umanista e grecista.
* [[Tommaso Stigliani]] (1573-1651), poeta.
* [[Donato Paolo Conversi]] (1697-1760), pittore.
* [[Antonio Duni]] (1700-1766), compositore.
* [[Egidio Romualdo Duni]] (1709-1775), compositore.
* [[Vito Antonio Conversi]] (1713-?), pittore.
* [[Emanuele Duni]] (1714-1781), giurista e filosofo.
* [[Onofrio Tataranni]] (1727-1803), illuminista e sacerdote.
* [[Francesco Paolo Volpe]] (1779-1852), storico e sacerdote.
* [[Cesare Firrao]] (1806-1878), militare ed ingegnere.
* [[Giambattista Pentasuglia]] (1821-1880), patriota garibaldino.
* [[Eustachio Fasano]] (18?? -1862), salnitraio e brigante.
* [[Michele Torraca]] (1840-1906), giornalista e parlamentare.
* [[Francesco Paolo Festa]] (1840-1909), poeta e fotografo.
* [[Domenico Ridola]] (1841-1932), medico e archeologo.
* [[Giuseppe Gattini]] (1843-1917), storico.
* [[Laura Battista]] (1845-1884), poetessa.
* [[Vincenzo D'Addozio]] (1850-1908), insegnante.
* [[Antonio Loperfido]] (1859-1938), ingegnere e geografo.
* [[Raffaele Sarra]] (1861-1938), entomologo e paleontologo.
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* [[Eustachio Chita]] detto ''Chitaridd'' (1862-1896), [[brigante]].
* [[Nicola Festa]] (1866-1940), filologo classico e docente universitario.
* [[Gioacchino Cappelluti]] (1868-1931), industriale.
* [[Luigi Loperfido]] (1877-1960), sindacalista e predicatore.
* [[Ignazio Pisciotta]] (1883-1977), generale, scultore.
* [[Eustachio Paolo Lamanna]] (1885-1967), filosofo.
* [[Francesco D'Alessio (politico)|Francesco D'Alessio]] (1886-1949), parlamentare.
* [[Marcello Morelli]] (1886-1972), scrittore e sacerdote.
* [[Antonio Passarelli]] (1887-1943), generale.
* [[Giuseppe De Robertis]] (1888-1963), critico letterario.
* [[Michele Bianco]] (1895-1981), parlamentare e avvocato.
* [[Rocco Lazzazzera]] (1898-1941), giornalista e scrittore, medaglia d'oro al valor militare.
* [[Vincenzo Rutigliano]] (1902-1943), finanziere, medaglia di bronzo al valor militare.
* [[Niccolò De Ruggieri]] (1899-1993), avvocato.
* [[Francesco Paolo Nitti]] (1914-1979), storico.
* [[Ettore Stella]] (1915-1951), architetto e urbanista.
* [[Michele Guanti]] (1915-2013), politico.
* [[Elisa Springer]] (1918-2004), scrittrice.
* [[Gerardo Guerrieri]] (1920-1986), regista, drammaturgo, sceneggiatore.
* [[José Ortega (artista)|José Ortega]] (1921-1990), artista.
* [[Nicola Morelli]] (1921-1994), scultore, attore e scrittore.
* [[Francesco Salerno (politico 1925)|Francesco Salerno]] (1925-1998), parlamentare e dirigente sportivo.
* [[Giovanni Battista Bronzini]] (1925-2002), antropologo.
* [[Vincenzo Parisi]] (1930-1994), prefetto e capo della Polizia.
* [[Luigi Guerricchio]] (1932-1996), pittore.
* [[Raffaele Giura Longo]] (1935-2009), parlamentare e storico.
|}
 
=== Viventi ===
{|style="width: 100%; align:top"
|-
|valign=top|
* [[Antonio Andrisani]], regista e sceneggiatore.
* [[Anna Rita Del Piano]], attrice.
* [[Carlo De Ruggieri]], attore.
* [[Domenico Fortunato]], attore.
* [[Cosimo Fusco]], attore.
* [[Nando Irene]], attore.
* [[Domenico Giannace]], sindacalista e politico.
* [[Carmen Lasorella]], giornalista RAI.
* [[Pietro Laureano]], architetto e urbanista.
| valign="top"|
* [[Pasquale Natuzzi]], presidente e stilista del Gruppo [[Natuzzi]].
* [[Giuseppe Palumbo (fumettista)|Giuseppe Palumbo]], fumettista.
* [[Amerigo Restucci]], architetto ed accademico.
* [[Francesco Romano (attore)|Francesco Romano]], attore e regista.
* [[Mariolina Venezia]], scrittrice.
* [[Pascal Zullino]], attore e sceneggiatore.
* [[Kengiro Azuma]], scultore.
|}
 
=== Sportivi ===
* [[Valerio Antezza]], hockeista su pista.
* [[Luigi De Canio]], allenatore di calcio.
* [[Sergio Festa]], hockeista su pista.
* [[Francesco Mancini (calciatore)|Francesco Mancini]], ex calciatore.
* [[Enzo Masiello]], fondista.
* [[Gianvito Plasmati]], calciatore.
* [[Nicola Salerno (dirigente sportivo)|Nicola Salerno]], dirigente sportivo.
* [[Franco Selvaggi]], ex calciatore.
* [[Massimo Tataranni]], hockeista su pista.
* [[Biagio Tralli]], [[kickboxer]].
* [[Michele Uva]], dirigente sportivo.
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Quartieri di Matera}}
[[File:View of Matera.jpg|thumb|Panoramica della zona nord della città]]
[[File:Panoramica Matera.jpg|thumb|Veduta panoramica dei Sassi]]
La città, che fino ai primi [[anni 1950|anni cinquanta]] era equamente divisa tra i Sassi ed il ''piano'', cioè la dorsale corrispondente all'attuale centro cittadino che corre lungo tutto il ciglio dei Sassi, a partire dal [[1952]], anno in cui fu approvata la legge di sfollamento dei Sassi, cominciò ad espandersi nei nuovi quartieri.
 
=== Anni cinquanta ===
I primi quartieri della nuova città avevano come principali caratteristiche ampi spazi verdi comuni ed edifici di pochi piani, per cercare di riprodurre il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi; in quegli anni, grazie anche all'intervento di [[Adriano Olivetti]] - allora Presidente dell'Istituto di Urbanistica e Vicepresidente dell'UNRRA Casas (ente preposto all'assistenza economica e civile delle popolazioni delle Nazioni Unite danneggiate dalla guerra) - i più grandi nomi dell'architettura italiana si concentrarono sulla città di Matera, trasformandola in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Nacquero il borgo rurale di [[La Martella]], opera di grande rilevanza architettonica della corrente [[Neorealismo architettonico|Neorealista]] del [[Razionalismo italiano]], inaugurato il 17 maggio 1953 da Alcide De Gasperi, progettato dall'architetto [[Ludovico Quaroni]]; Serra Venerdì, primo complesso urbano inaugurato nel 1956, sorto dopo la legge speciale e progettato dall'architetto [[Luigi Piccinato]], autore tra l'altro del primo Piano Regolatore della città; il rione Lanera (1957), in posizione elevata su una delle colline più alte della città, progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'architetto Coppa; il rione Spine Bianche (1957), interamente in cotto, con la parrocchia ed i servizi al centro del quartiere, progettato dall'architetto [[Carlo Aymonino]]; più in là il rione Villalongo, sorto per iniziativa dell'[[INA-Casa]], il rione Agna, nato inizialmente come borgo rurale poi congiuntosi al resto della città, con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, progettato dal [[Genio civile]], il rione Platani, San Giacomo, Serra Rifusa, Rione Pini e quelli più recenti.
[[File:Vista sud di Matera.JPG|thumb|Veduta dall'edificio civile più alto della città.]]
[[File:Grattaicielo Matera Fronte.JPG|thumb|Il grattacielo visto dal basso.]]
 
=== Anni novanta ===
Alla precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è seguita invece una dinamica più disordinata dando vita a nuove zone edificate caratterizzate da edifici sproporzionati in altezza. A questa situazione si è aggiunta: una riduzione degli spazi verdi, una riduzione della dimensione delle carreggiate stradali, una frequente assenza di completamento delle opere di urbanizzazione. Così, mentre la città continuava ad espandersi ai due estremi opposti con le nuove zone di Matera 2000, Aquarium ed Agna Le Piane, nascevano anche i due principali esempi di tale urbanizzazione proiettata verso l'alto, il Centro direzionale, alle spalle del palazzo comunale, e la Zona 33 di Via La Martella. Al centro di quest'ultima vi è il cosiddetto grattacielo di Via La Martella, un palazzo di 14 piani (più due sotterranei). Il palazzo si trova a 340 [[Livello del mare|m s.l.m.]] ed è un simbolo della fagocitazione della città nuova a discapito degli agri rurali che giungevano fin dentro la città stessa.
 
== Economia ==
=== Agricoltura e prodotti tipici ===
 
Da sempre centro agricolo, Matera è famosa per la coltivazione dei [[cereali]], in particolare il [[grano duro]], e la produzione della pasta, del pane (il [[pane di Matera]] [[Indicazione geografica protetta|IGP]]), dell'olio e del vino (i vini [[Matera DOC]]). La città fa parte dell'[[Associazione nazionale città del pane]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadelpane.it/comuni.asp|titolo=Sito Città del pane|accesso=20 maggio 2009}}</ref>, a testimonianza dell'antichissima tradizione nella lavorazione del pane, uno degli alimenti principali del territorio materano, e dal [[2012]] fa parte anche dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]]. La cucina tipica materana è strettamente collegata alla tradizione agricola e pastorale del suo territorio, e comprende oltre ai prodotti suindicati, anche piatti a base di legumi (come la tradizionale zuppa chiamata ''[[crapiata]]''), formaggi, salumi e carni (con i tipici agnello a ''cutturidd'' e la pecora alla ''pignata''). Le migliori ricette della cucina materana comprendono le [[orecchiette]] alla Materana, le tagliatelle con la mollica di pane, la cotechinata, la frittura di maiale, la pulljata, il pane cotto con le rape, le [[fave bianche e cicorie]], la panaredda (tipico dolce pasquale), le [[cartellate]] e le [[pettole]], legate alle festività natalizie<ref>{{cita web|url=http://www.originalitaly.it/guide-turistiche/basilicata/guida-matera/ricette|titolo=Ricette della cucina materana|accesso=19 maggio 2010}}</ref>.
 
=== Industria ===
Al tradizionale settore primario, si è affiancato negli ultimi decenni anche quello industriale, che ha visto Matera costituire insieme alle città pugliesi di [[Altamura]] e [[Santeramo in Colle]] un polo industriale nel quale si è sviluppata sia l'industria ferroviaria con la [[Ferrosud]] che il cosiddetto ''polo del salotto''. Questa definizione si deve ad una forte crescita industriale avvenuta durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] – [[anni 1990|novanta]] che ha permesso lo sviluppo di molte aziende di produzione di arredi da soggiorno, prevalentemente divani. Tra le più famose aziende del settore spiccano i nomi di [[Natuzzi]] (Divani & Divani), Nicoletti e Calia. Il trend positivo della produzione degli ultimi anni novanta, è rallentato considerevolmente con la crescita dei mercati asiatici, oggi principali concorrenti e luoghi in cui gli stessi imprenditori materani del salotto stanno spostando le loro attività attraverso una operazione di delocalizzazione. Il trend negativo dell'economia materana è aumentato con la chiusura definitiva del pastificio Barilla nel 2006. Questo processo è stato accelerato soprattutto dalla mancanza di arterie autostradali e dall'assenza della ferrovia di stato, ostacolando così le attività produttive e di distribuzione non solo della Barilla, ma delle altre piccole medie imprese del materano e del circondario.
 
=== Artigianato tipico ===
Grande importanza nella tradizione materana ha la produzione di oggetti di artigianato tipico, con particolare diffusione della lavorazione della [[cartapesta]] (che ha il suo massimo emblema nella costruzione del carro trionfale della [[Madonna della Bruna]] ad opera di artigiani locali), della [[terracotta]] (con il tipico fischietto a forma di gallo detto ''cucù'', simbolo di prosperità), della calcarenite e del [[ferro battuto]]<ref name="Aci">{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=8}}</ref>.
 
=== Turismo ===
[[File:Matera - Piazza Vittorio Veneto.JPG|miniatura|Piazza Vittorio Veneto]]
Il settore turistico è in forte sviluppo, grazie alle numerose attrattive e peculiarità della città, all'inserimento dei Sassi di Matera nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, alla vincita del titolo di [[Capitale europea della cultura|Capitale europea della cultura 2019]]. Questo trionfo negli ultimi anni ha permesso di registrare un aumento nelle presenze di turisti sia italiani che stranieri. Un effetto traino che ha dato rilievo a tutta la regione. Un altro fattore importante è sicuramente legato alle località della provincia, le cui spiagge situate sul [[Mar Jonio]] distano dalla città di Matera non più di 40&nbsp;km.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Matera non è servita da grandi direttrici viarie, quali [[Autostrada|Autostrade]] o [[Raccordo autostradale|Raccordi Autostradali]], ma dato il suo vasto territorio può comunque contare su 4 arterie fondamentali. La principale via di comunicazione stradale è rappresentata dalla [[SS99]] che collega Matera ad [[Altamura]], e che consente di raggiungere [[Bari]] proseguendo per la [[Strada statale 96 Barese|SS96]]. Matera poi è attraversata per un lungo tratto dalla [[Strada statale 7 Via Appia|SS7]] che è fondamentale per raggiungere la statale Basentana, quest'ultima il più rapido collegamento per raggiungere l'[[Val Basento|area industriale di Pisticci Scalo]], e [[Potenza (Italia)|Potenza]]. Percorrendo ad est la SS7 è possibile raggiungere [[Taranto]]. La [[Strada statale 655 Bradanica|SS655 Bradanica]], in fase di ultimazione, collega Matera a [[Foggia]] e quindi all'autostrada A14, A16 dal casello di Candela (FG). Infine la [[Strada statale 175 della Valle del Bradano|strada provinciale 175]] collega la città dei Sassi a [[Metaponto]] e alla [[SS 106 Jonica|Statale Jonica 106]], via [[SS380]] (Matera-[[Montescaglioso]])
 
=== Ferrovie ===
La [[Ferrovia Bari-Matera|rete ferroviaria di Matera]] è gestita dalle [[Ferrovie Appulo Lucane]] che, oltre ad utilizzare una linea (in fase di raddoppio), con binario a [[scartamento ridotto]]<ref>{{Cita web|autore = FAL|url = http://ferrovieappulolucane.it/le-ferrovie/chi-siamo/|titolo = Ferrovia Bari-Matera|accesso = 22 ottobre 2014|data = }}</ref> per il raggiungimento principalmente delle città di [[Stazione di Altamura (FAL)|Altamura]], [[Stazione di Bari Centrale (FAL)|Bari]] e [[Stazione di Potenza Città|Potenza]], al termine della sua nomina di Capitale Europea della Cultura, ovvero nel 2019, verrà adottato un servizio di metropolitana leggera con frequenza di un treno ogni circa 15 minuti. Nel 1986 iniziarono i lavori per collegare la città alla rete ferroviaria nazionale presso la [[Stazione di Ferrandina-Pomarico-Miglionico|stazione di Ferrandina]], ma non sono mai stati ultimati e la [[Ferrovia Ferrandina-Matera|linea Matera-Ferrandina]] è rimasta un'incompiuta<ref>{{Cita web|autore = Davide Vallese|url = http://www.academia.edu/3714668/Le_ferrovie_della_Basilicata_e_lisolamento_ferroviario_di_Matera|titolo = Le ferrovie della Basilicata e l'isolamento ferroviario di Matera|accesso = 23 ottobre 2014|data = }}</ref>. Tuttora risulta essere insieme alla città di Nuoro, l'unico capoluogo di provincia a non essere mai stato servito dalle [[Ferrovie dello Stato]]<ref>{{Cita web|autore = SassiKult|url = http://www.sassikult.it/ita/web/img_item.asp?nav=126|titolo = Matera è l'unico capoluogo di Provincia in Italia a non avere mai avuto un treno delle Ferrovie dello Stato.|accesso = |data = }}</ref>.
 
=== Mobilità urbana e interurbana ===
Il servizio di mobilità urbana è svolto via bus e può contare su circa 20 linee urbane gestite dalla società Miccolis S.p.a<ref>{{Cita web|autore = Miccolis AutoLinee|url = http://www.miccolis-spa.it/lecce-napoli-da-scoprire/matera|titolo = Linee autobus Matera|accesso = |data = }}</ref>.
 
Inoltre per le linee interurbane e i collegamenti ai paesi limitrofi che avvengono via autobus, sono gestite da [[Sita Sud]] e Fal, stessa ditta del collegamento via treno per Altamura e Bari. A queste si aggiungono linee extra per ambiti scolastici e per raggiungere il Borgo La Martella. È inoltre attivo un servizio di navette che collega la città con l'[[Aeroporto di Bari-Palese|Aeroporto Karol Wojtyla di Bari-Palese]] chiamato Pugliairbus<ref>{{Cita web|autore = Puglia AirBus|url = http://pugliairbus.aeroportidipuglia.it/Shuttle-Bus-Puglia-Air-Bus.pdf|titolo = Navette Aeroporto di Bari Palese - Matera|accesso = |data = }}</ref>.
 
Matera non essendo servita di binari a scartamento ordinario quindi priva delle reti ferroviarie italiane ha sempre avuto necessità di avere collegamenti su gomma per le principali stazioni del sud Italia. Così è stato attivato un servizio di bus da aziende come: Flixbus, Marino e Sita che collegano la città a Napoli sul versante tirrenico per il raggiungimento di Roma, Firenze e Milano, mentre Bari sul versante Adriatico per collegare Bologna. Negli ultimi tempi anche Italo ha collegato Matera all'alta velocità presente a Salerno, lo stesso è stato replicato da Ferrovie dello Stato con il servizio chiamato FrecciaLink.
 
La città è dotata di una rete di piste ciclabili<ref>{{Cita web|autore = Sassi Land|url = http://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=31661&t=matera_prima_per_piste_ciclabili_e_ztl_potenza_per_aree_pedonali|titolo = Matera prima per piste ciclabili e ZTL, Potenza per aree pedonali|accesso = 22 ottobre 2014|editore = Sassi Land|data = 1º agosto 2014}}</ref>, Zone a Traffico Limitato (ZTL) e aree pedonali nella zona centro.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Matera}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Vigevano}}
* {{Gemellaggio|Colombia|Cartagena de Indias}}
* {{Gemellaggio|Giordania|Petra (Giordania){{!}}Petra}}
* {{Gemellaggio|Italia|Mantova}}
 
== Sport ==
;Calcio
La principale squadra di calcio del comune è la [[Società Sportiva Matera Calcio]], nata nel 1933, che milita in [[Lega Pro]]. Ha assunto diverse denominazioni nella sua storia e come massimo risultato ha raggiunto il campionato di [[Serie B]] (1979-80) ed ha vinto 1 [[Trofeo Jacinto]] ed 1 [[Coppa Italia Serie D]].
 
La seconda società di calcio della città è l'A.S.D. Sporting Matera, nata nel [[2010]], che disputa il campionato di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza lucana]].
 
Per quanto riguarda invece il calcio a 5, ha sede nella località la società [[Real Team Matera Calcio a 5]], fondata nel 1985. Milita nella [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]] ed ha vinto 1 [[Coppa Italia di Serie B (calcio a 5)|Coppa Italia di Serie B]].
 
;Pallacanestro
La squadra maschile più importante della città è l'[[Olimpia Basket Matera]], fondata nel 1960 e che partecipa al campionato di [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]]. Le altre due società di pallacanestro sono, la Pielle e la Virtus, entrambe militanti in [[Serie C regionale]].
 
;Pallavolo
In questo sport, sono presenti: la società [[Pallavolo Femminile Matera]], fondata nel 1976, che ha vinto nella sua storia, 4 [[Scudetto (sport)|Scudetti]], 3 [[Coppa Italia (pallavolo femminile)|Coppe Italia]], e numerosi titoli internazionali essendo stata per due volte Campione d'Europa. Ha concluso la sua attività nel 2000, e dal 2012 le attività pallavolistiche vengono svolte dalla A.S.D. PVF Matera che milita nel campionato di Serie C. In campo maschile il Volley Club Matera come massimo campionato ha disputato due volte la [[Serie A2 (pallavolo maschile)|serie A2]]. Altra società cittadina è la [[Pallavolo Matera Bulls]], che ha militato nel campionato di Serie A2 dal 2012 al 2015.
 
Nel 2003 ha avuto luogo, in compartecipazione con le città di [[Andria]] e [[Gioia del Colle]], l'undicesima edizione del [[World Grand Prix di pallavolo femminile 2003|World Grand Prix di pallavolo femminile]].
 
;Ciclismo
Matera è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
* [[Giro d'Italia 1976|1976]]: 6ª tappa (26 maggio), vinta da [[Johan De Muynck]].
* [[Giro d'Italia 1985|1985]]: 8ª tappa (25 maggio), vinta da [[Acácio Da Silva]].
* [[Giro d'Italia 1998|1998]]: 7ª tappa (23 maggio), vinta da [[Mario Cipollini]].
* [[Giro d'Italia 2000|2000]]: 4ª tappa (17 maggio), vinta da [[Mario Cipollini]].
* [[Giro d'Italia 2003|2003]]: 2ª tappa (11 maggio), vinta da [[Fabio Baldato]].
* [[Giro d'Italia 2013|2013]]: 5ª tappa (8 maggio), vinta da [[John Degenkolb]].
 
;Hockey su pista
Ha sede in città l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinomania Matera]], fondata nel 1997 e militante in [[serie A1 (hockey su pista)|serie A1]]. Ha vinto 1 [[Scudetto (sport)|Scudetto]] femminile nel 2015<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Sinus Matera campione d'Italia - VIDEO - Altri sport - RaiSport|accesso = 4 ottobre 2015|url = http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/Sinus-Matera-campione-daposItalia-cbb68a15-2d5b-48b2-a69a-507b8eb20943.html}}</ref>.
 
Nel 2015, la città di Matera ha ospitato il tredicesimo [[Campionati europei femminili di hockey su pista 2015|Campionato Europeo femminile di Hockey su pista]].
 
=== Altri sport ===
Per l'atletica leggera è presente la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera, fondata nel [[1963]].
 
La squadra di pallanuoto è l'AICS Matera Nuoto, quella di rugby è la Murgia Rugby, nata dall'unione dell'A.S. Rugby Matera con altre tre associazioni rugbistiche dei centri vicini<ref>{{cita web|url=http://www.murgiarugby.com/|titolo=Sito ufficiale Murgia Rugby|accesso=24 ottobre 2015}}</ref>. Il Circolo Schermistico Matera è un'associazione sportiva dilettantistica che svolge attività dal [[1956]]<ref>{{cita web|url=http://www.scherma-matera.it|titolo=Sito ufficiale Circolo Schermistico Matera|accesso=23 dicembre 2010}}</ref>.
 
Nel comune è presente un Circolo Tennis fondato nel 1962 che organizza il Torneo nazionale Open Città di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.circolotennismatera.it/|titolo=Sito ufficiale Circolo Tennis Matera|accesso=11 luglio 2011}}</ref>, si svolge inoltre attività di tennistavolo, le società rappresentative in campionati a squadre nazionali sono l'ASD Colmarboys TT Matera in serie C/1 maschile e la Polisportiva Casalnuovo Matera in serie B/1 maschile<ref>{{cita web|url=http://www.fitet.org/|titolo=Sito ufficiale Federazione Italiana Tennistavolo|accesso=24 novembre 2014}}</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio XXI Settembre-Franco Salerno.JPG|thumb|[[Stadio XXI Settembre - Franco Salerno]]]]
* Campo scuola-pista d'atletica Raffaele Duni; vi gioca la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera. Ha ospitato la Finale Argento dei Campionati Italiani Assoluti di Società 2015.
* Campi tennis; circolo tennis.
* [[Palasassi]] Salvatore Bagnale; 2000 posti vi gioca l'[[Olimpia Basket Matera]].
* [[Stadio XXI Settembre]] Franco Salerno; 7490 posti vi gioca la [[Società Sportiva Matera Calcio]].
* Tensostruttura; vi giocano l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinomania Matera]] e la [[Real Team Matera Calcio a 5]]. Ha ospitato i Campionati europei femminili di hockey su pista 2015.
 
=== Eventi sportivi ===
La città ospita nel mese di giugno due eventi sportivi giovanili: la [[coppa Gaetano Scirea]], torneo internazionale di calcio e per i giovanissimi; il [[Minibasket in piazza]]<ref>{{cita web|url=http://www.piellematera.it/ita/web/item.asp?nav=89|titolo=Albo d'oro|accesso=24 marzo 2009}}</ref>, manifestazione cestistica internazionale riconosciuta dalla [[FIBA Europe]]<ref>{{cita web|url=http://www.piellematera.it/ita/web/news_item.asp?nav=677|titolo=Minibasket in piazza: è arrivato il riconoscimento della FIBA Europe|accesso=24 marzo 2009}}</ref> che si svolge dal 1993. Viene inoltre organizzato il Giro dei due Sassi, gara podistica internazionale.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Matera - Veduta del Sasso Barisano.JPG|Sasso Barisano
File:IMGMater_1747.JPG|Sasso Caveoso
File:I sassi di matera di notte.jpg|Veduta notturna dei Sassi
File:Sassi innevati.jpg|Sassi innevati
File:IMGMater_1753.JPG|Recupero di acqua piovana
File:IMGMater 1729 - Matera, Casa Grotta.jpg|Interno ricostruito
File:Matera02.jpg|Vista dei Sassi
File:Matera - Scalinate nei Sassi.JPG|Scalinate
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
[[Categoria:Abruzzo|Biblioteche dell'Abruzzo]]
== Bibliografia ==
[[Categoria:Biblioteche dell'Abruzzo]]
* {{cita libro|autore=[[Carlo Levi]]|titolo=[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|città=Torino|anno=1945|isbn=88-06-42283-9}}
* {{cita libro|autore=[[Francesco Paolo Volpe]]|titolo=Memorie storiche profane e religiose sulla città di Matera|url=http://books.google.it/books?id=G5IsAAAAIAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|editore=Simoniana|città=Napoli|anno=1818|cid=Francesco Paolo Volpe}}
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Gattini]]|titolo=Note storiche sulla città di Matera|editore=Perrotti|città=Napoli|anno=1882|cid=Giuseppe Gattini}}
* {{cita libro|autore=[[Raffaele Giura Longo]]|titolo=Sassi e secoli|editore=BMG|città=Matera|anno=1970}}
* {{cita libro|autore=Lorenzo Rota - Mario Tommaselli - Franco Conese|titolo=Matera - storia di una città|editore=BMG|città=Matera|anno=1981|cid=Rota-Tommaselli-Conese}}
* {{cita libro|autore=Raffaele Giura Longo|titolo=Breve storia della città di Matera|editore=BMG|città=Matera|anno=1981|cid=Raffaele Giura Longo}}
* {{cita libro|autore=Leonardo Sacco|titolo=Matera contemporanea - cultura e società|editore=Basilicata Editrice|città=Matera|anno=1982}}
* {{cita libro|autore=[[Pietro Laureano]]|titolo=Giardini di pietra - I Sassi di Matera e la civiltà mediterranea|editore=[[Bollati Boringhieri]]|città=Torino|anno=1993|isbn=88-339-0812-7}}
* [[Cosimo Damiano Fonseca]],Rosalba Demetrio, Grazia Guadagno, ''Matera'', Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1999, ISBN 88-420-5670-7.
* {{cita libro|cognome=Fortunato|nome=Giulio |titolo=Merovingi in Lucania e a Matera. Il Principe Paolo Onofrio Nuzzolese.|anno=2001 |editore=S.E.M. |città= }}
* Federico Bilò, Ettore Vadini, Matera e Adriano Olivetti. Conversazioni con Albino e Leonardo Sacco, [[Fondazione Adriano Olivetti]], Collana Intangibili, 2013
* Federico Bilò, Ettore Vadini, ''Matera e Adriano Olivetti'', Francesca Limana (a cura di), [[Edizioni di Comunità]], 2016
* Statuto A., Gambetta G., ''Matera e l'acqua'', Matera, Collana ParcoMurgia, 2016.
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione nazionale città del pane]]
* [[Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto]]
* [[Conti di Matera]]
* [[Ferrovia Ferrandina-Matera]]
* [[Primi 100 comuni italiani per superficie]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=Categoria:Matera|commons=Category:Matera|q|wikt=Matera|q_preposizione=su|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.matera.it/it/|Sito istituzionale ufficiale}}
* [http://www.sassidimatera.net Matera, Portale Turistico della città]
* {{Treccani|matera|Matera}}
* {{cita web|http://www.matera-basilicata2019.it/it/|Matera 2019 official website}}
 
{{Matera}}
{{Provincia di Matera}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Capitali europee della cultura}}
{{Comuni del Parco della Murgia Materana}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata|patrimoni dell'umanità}}
 
[[Categoria:Matera| ]]