Silvio Berlusconi e Carpi: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: sintassi delle note e modifiche minori
 
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{nota disambigua|altri componenti della famiglia Berlusconi|[[Berlusconi (disambigua)]]|Berlusconi}}
{{Divisione amministrativa
{{protetta}}
|Nome=Carpi
{{Carica pubblica
|Panorama=Carpi (Modena) - 25 aprile 2017 49.jpg
|nome = Silvio Berlusconi
|Didascalia=
|immagine = Silvio Berlusconi (2010).jpg
|Stemma=Carpi-Stemma.png
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del<br />Consiglio dei ministri]]
|Bandiera=Carpi-Bandiera.png
|presidente = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
|Voce bandiera=
|mandatoinizio = [[10 maggio]] [[1994]]
|Voce stemma=
|mandatofine = [[17 gennaio]] [[1995]]
|Stato=ITA
|predecessore = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|Grado amministrativo=3
|successore = [[Lamberto Dini]]
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|presidente2 = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|Divisione amm grado 2=Modena
|mandatoinizio2 = [[11 giugno]] [[2001]]
|Amministratore locale=Alberto Bellelli
|mandatofine2 = [[23 aprile]] [[2005]]
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|predecessore2 = [[Giuliano Amato]]
|Data elezione=26-5-2014
|successore2 = Silvio Berlusconi
|Data istituzione=
|presidente3 = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|Altitudine=26
|mandatoinizio3 = [[23 aprile]] [[2005]]
|Abitanti=71814
|mandatofine3 = [[17 maggio]] [[2006]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
|predecessore3 = Silvio Berlusconi
|Aggiornamento abitanti=30-11-2018
|successore3 = [[Romano Prodi]]
|Sottodivisioni=[[Budrione]], [[Cortile (Carpi)|Cortile]], [[Fossoli]], Gargallo, Migliarina, Santa Croce, [[San Marino (Carpi)|San Marino]], [[San Martino Secchia]]<ref>[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/carpi.pdf Comune di Carpi - Statuto] </ref>
|presidente4 = [[Giorgio Napolitano]]
|Divisioni confinanti=[[Campogalliano]], [[Cavezzo]], [[Correggio (Italia)|Correggio]] (RE), [[Fabbrico]] (RE), [[Modena]], [[Novi di Modena]], [[Rio Saliceto]] (RE), [[Rolo]] (RE), [[San Prospero (comune)|San Prospero]], [[Soliera]]
|mandatoinizio4 = [[8 maggio]] [[2008]]
|Zona sismica=3
|mandatofine4 = [[16 novembre]] [[2011]]
|Gradi giorno=2246
|predecessore4 = [[Romano Prodi]]
|Nome abitanti=carpigiani
|successore4 = [[Mario Monti]]
|Patroni=[[san Bernardino da Siena]], [[san Bernardino Realino]]
|carica5 = [[Presidente del Consiglio europeo]]
|Festivo=20 maggio
|mandatoinizio5 = [[1 luglio]] [[2003]]
|PIL=
|mandatofine5 = [[31 dicembre]] [[2003]]
|PIL procapite=
|predecessore5 = [[Costas Simitis]]
|Mappa=Map of comune of Carpi (province of Modena, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|successore5 = [[Bertie Ahern]]
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Carpi all'interno della provincia di Modena
|partito = [[Il Popolo della Libertà]],<br />[[Partito Popolare Europeo]]
|Sito=http://www.comune.carpi.mo.it
|alma_mater = [[Università degli Studi di Milano]]
|Diffusività=
|firma = Silvio Berlusconi Signature.svg
|}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome=Silvio Berlusconi
|istituzione=Camera
|legislatura = [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] Legislatura
|circoscrizione =
[[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]] (XII), <br /> III [[Lombardia]] 1 (XIII, XIV), <br />XIX [[Campania]] 1 (XV), <br />[[Circoscrizione Molise (Camera dei deputati)|Molise]] (XVI)
|collegio = [[Milano]] 1 (XIII, XIV legislatura)
|sito = http://nuovo.camera.it/29?shadow_deputato=35330
}}
{{Bio
|Nome = Silvio
|Cognome = Berlusconi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 29 settembre
|AnnoNascita = 1936
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Attività2 = imprenditore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , detto "il Cavaliere" in ragione dell'onorificenza di [[cavaliere del lavoro]] conferitagli nel [[1977]]. Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia. Nel [[1975]] ha fondato la società finanziaria [[Fininvest]] e nel [[1993]] la società di produzione multimediale [[Mediaset]]
}}
 
'''Carpi''' (''Chèrp'' in [[dialetto carpigiano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:71814}} abitanti della [[provincia di Modena]] in [[Emilia-Romagna]].
Nell'[[ottobre]] dello stesso anno ha lanciato il movimento politico di [[centro-destra]] [[Forza Italia]],<ref>{{Cita news|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1159493|titolo=Il caso. Fra politica e spettacolo. Il presidente Fininvest smentisce la notizia. «Non fondo un partito» «Nè Mike nè Funari candidati» Berlusconi: c'è una guerra contro di me. Sgarbi: «Io mi presento alle amministrative, ma dal gruppo non avrò alcun tipo di appoggio»|autore=Giorgio Dell'Arti|data=18 ottobre 1993|pubblicazione=La Stampa|accesso=20 settembre 2011}}</ref> strutturatosi nel [[gennaio]] successivo<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/04/partito_nato_non_segretario_presidente_co_0_9402048072.shtml|titolo=Il partito è nato. Non ha segretario ma il presidente|autore=Parodi Enrico|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 febbraio 1994|accesso=20 settembre 2011}}</ref> e confluito nel [[2008]] ne [[Il Popolo della Libertà]].<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_21/forza_italia_diventa_pdl_9a0f5cb6-b7e3-11dd-8fa8-00144f02aabc.shtml|titolo=Forza Italia si scioglie, ora è Pdl Berlusconi: «Dal '94 nulla è cambiato»|data=21 novembre 2008|pubblicazione=Corriere della sera}}</ref>
 
Il comune, il più popoloso della provincia dopo il capoluogo, è sede principale dell'[[Unione delle Terre d'argine|Unione delle Terre d'Argine]], insieme ai comuni di [[Soliera]], [[Novi di Modena]] e [[Campogalliano]], ed è situato a circa 20&nbsp;chilometri a nord-ovest da [[Modena]]. Famosa la frazione [[Fossoli]] per via del [[Campo di Fossoli|campo di concentramento]] utilizzato durante il periodo nazifascista.
Eletto alla [[Camera dei Deputati]] nel [[elezioni politiche italiane del 1994|marzo 1994]], viene confermato nelle successive legislature. Ha ottenuto quattro incarichi da [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]]: il primo nella [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura]] ([[1994]]), due consecutivi nella [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]] ([[2001]]-[[2005]] e [[2005]]-[[2006]]);<ref>Nel corso del quale na ricoperto gli incarichi ''[[ad interim]]'' di [[Ministero degli Affari Esteri|ministro degli esteri]], dell'[[Ministero italiano dell'Economia e delle Finanze|Economia]], della [[Ministero della Salute|Salute]] e della [[Ministero delle Riforme e l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione|Funzione pubblica]]</ref> ed infine nella [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] ([[2008]]-[[2011]]). Con 3340 giorni nella carica di presidente del Consiglio, è il terzo politico italiano [[Governi italiani per durata|per durata complessiva al governo]], il primo dell'Italia repubblicana ed inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica.
 
== Quartieri ==
Secondo la rivista americana ''[[Forbes]]'', con un patrimonio personale stimato in 5,9 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari USA]] Berlusconi è, nel 2012, il sesto [[Lista degli uomini più ricchi d'Italia secondo Forbes|uomo più ricco]] d'[[Italia]] e il [[Lista degli uomini più ricchi del mondo secondo Forbes|169º più ricco del mondo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.forbes.com/profile/silvio-berlusconi/|titolo=Silvio Berlusconi & family|editore=[[Forbes]]|data=marzo 2012|accesso=7 aprile 2012|lingua=en}}</ref>
Il territorio della città non è suddiviso ufficialmente in quartieri. Tuttavia alcune zone sono riconoscibili dagli abitanti e dai visitatori con nomi determinati. La zona del centro storico è ormai considerata un tutt'uno ma nei secoli scorsi, all'interno delle mura, erano molti i toponimi in vigore. Le zone di espansione residenziale prendono invece il nome da frazioni e località oggi inglobate nel tessuto urbano (Quartirolo, Due Ponti, Cibeno) oppure dai nomi delle vie principali all'interno di essi.
 
Centro storico: Borgofortino – Terranova (San Rocco) - Borgogioioso – Passo dei Cappuccini - Contrada San Francesco
Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre [[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi|venti procedimenti giudiziari]], nessuno dei quali al momento si è concluso con una sentenza di condanna [[cosa giudicata|passata in giudicato]].
 
Nord e ovest: Remesina – Cibeno Pile – Osteriola – Pezzana.
== Biografia ==
È il primogenito di una famiglia della piccola [[borghesia]] milanese. Il padre Luigi<ref>Alla memoria di Luigi Berlusconi, due anni dopo la morte, il figlio intitolerà un [[Trofeo Luigi Berlusconi|trofeo calcistico]]</ref> ([[Saronno]], [[1908]] – Milano, [[1989]]) era impiegato alla [[Banca Rasini]], della quale nel [[1957]] divenne procuratore generale; la madre Rosa Bossi detta Rosella (Milano, [[1911]] – [[2008]]) era casalinga, e in precedenza aveva lavorato come segretaria alla [[Pirelli&C|Pirelli]]. Dal loro matrimonio, oltre a Silvio, nacquero Maria Antonietta (Milano, [[1943]] – [[2009]]), ex ballerina,<ref>{{Cita news|autore=Mariella Redaelli|url=http://qn.quotidiano.net/politica/2007/06/14/17935-silvio_cuore_grande_cos.shtml|titolo="Silvio, un cuore grande così"|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore|Quotidiano.net]]|giorno=14|mese=luglio|anno=2007|accesso=1º luglio 2010|urlarchivio=http://archive.is/GJ14L|dataarchivio=28 dicembre 2012|deadurl=no}}</ref> e [[Paolo Berlusconi|Paolo]] (Milano, [[1949]]), anch'egli imprenditore.
 
Sud ed est: Due Ponti – Quartirolo – Nazioni – Bollitora&nbsp;– Morbidina.
[[File:Pigna - palazzo Grazioli 1170066 .JPG|thumb|left|220px|[[Palazzo Grazioli]], residenza romana di Berlusconi]]Cresciuto nel quartiere Isola, in via Volturno, nel [[1954]] conseguì la maturità classica al [[liceo]] [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiano]] Sant'Ambrogio di Milano. Si iscrisse alla facoltà di [[Giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Milano|Università Statale]] dove, nel [[1961]], si laureò con lode, discutendo una tesi in [[diritto commerciale]] con relatore il professor [[Remo Franceschelli]]. La tesi, intitolata ''Il contratto di pubblicità per inserzione'', fu premiata con due milioni di [[lira italiana|lire]] dall'agenzia pubblicitaria [[A. Manzoni & C.|Manzoni]] di Milano.<ref name=societacivile>{{Cita news|url=http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html|titolo=Vita, opere e miracoli di Silvio|pubblicazione=societacivile.it|data=6 marzo 2002|accesso=18 ottobre 2009|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20110722054220/http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html|dataarchivio=22 luglio 2011|deadurl=no}}</ref> Dopo la laurea, non svolse il [[servizio militare]].<ref>Lo scrittore Mario Guarino, ne ''L'orgia del potere: testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi'', Dedalo, Bari, 2005, p. 18, sostiene che fu dispensato per legge in quanto primo figlio</ref><!-- e si mette in affari acquistando un terreno [è quello di via Alciati, vedi sotto. Pequod76]-->
 
== Storia ==
Nel [[1964]] conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio ([[La Spezia]], [[1940]]), che sposò il [[6 marzo]] [[1965]] e dalla quale ebbe in seguito i figli: [[Marina Berlusconi|Maria Elvira]] detta Marina (Milano, [[10 agosto]] [[1966]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fininvest.it/it/holding/consiglio_di_amministrazione/marina_berlusconi|titolo=Marina Berlusconi|editore=Fininvest|accesso=22 settembre 2012|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query?url=http%3A%2F%2Fwww.fininvest.it%2Fit%2Fholding%2Fconsiglio_di_amministrazione%2Fmarina_berlusconi&date=2012-09-22|dataarchivio=22 settembre 2012|deadurl=no}}</ref>) e [[Pier Silvio Berlusconi|Pier Silvio]] (Milano, [[28 aprile]] [[1969]]).<ref>{{Cita web|autore=Claudia Fusani|url=http://www.unita.it/polopoly_fs/1.352739.1321365219!/menu/standard/file/silviostory_1.pdf|titolo=Silvio story|editore=L'Unità|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query?url=http%3A%2F%2Fwww.unita.it%2Fpolopoly_fs%2F1.352739.1321365219%21%2Fmenu%2Fstandard%2Ffile%2Fsilviostory_1.pdf&date=2012-09-22|dataarchivio=22 settembre 2012|deadurl=no}}</ref> Nel [[1980]], al [[Teatro Manzoni (Milano)|Teatro Manzoni]] di Milano conobbe l'attrice [[Veronica Lario]], [[nome d'arte]] di Miriam Bartolini ([[Bologna]], [[1956]]), intraprendendo subito con lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano.<ref name=societacivile/> Nel [[1985]] Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel [[1990]], dopo la nascita dei figli: [[Barbara Berlusconi|Barbara]] ([[1984]]), Eleonora ([[1986]]) e Luigi ([[1988]]). Il [[2 maggio]] [[2009]] Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere la [[separazione personale dei coniugi|separazione]].<ref>{{Cita news|autore=Dario Cresto-Dina |url=http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-2/veronica-divorzio/veronica-divorzio.html|titolo=Veronica, addio a Berlusconi "Ho deciso, chiedo il divorzio"|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=3 maggio 2009|accesso=26 luglio 2009}}</ref> Nel [[dicembre]] [[2012]] la sentenza di separazione non consensuale depositata al tribunale di Milano pone fine al matrimonio con la Lario e fissa a 3 milioni di euro mensili l'[[assegno di mantenimento]] che Berlusconi dovrà versarle<ref>[http://www.corriere.it/cronache/12_dicembre_28/berlusconi-veronica-alimenti-veronica-dovorzio-100mila-euro-giorno_88401aec-50b5-11e2-9c70-def14518d4ca.shtml A Veronica 100.000 euro al giorno]</ref>.
{{vedi anche|Signoria di Carpi}}
[[File:Palazzo dei Pio Carpi.jpg|miniatura|Il [[palazzo dei Pio]]|alt=Il palazzo della famiglia Pio]]
Carpi era un borgo [[Medioevo|medievale]] di origine [[Preistoria|preistorica]] ([[civiltà villanoviana]]) rifondato, probabilmente come roccaforte (''castrum Carpi''), nell'[[Alto Medioevo]]. A partire dal [[XIV secolo]] fu sede della [[Signoria cittadina|signoria]] dei [[Pio di Savoia|Pio]], per passare poi a far parte dei domini [[estensi]] nel [[XVI secolo|Cinquecento]]. Nel [[1779]] fu eretta a [[Diocesi di Carpi|sede diocesana]]. Nel [[seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]] Carpi si è profondamente trasformata, grazie allo sviluppo dell'industria della maglieria.
 
Durante la seconda guerra mondiale, la frazione di [[Fossoli]] fu il sito di un [[Campo di transito di Fossoli|campo di transito]], dal quale numerosi detenuti furono deportati verso i [[Campo di sterminio|campi di sterminio]] e che ora è utilizzato come memoriale e come museo della 2ª guerra mondiale. Il Comune di Carpi ha allestito il [[Museo Monumento al Deportato politico e razziale|Museo del Deportato]] come memoriale della deportazione ed organizza regolarmente numerose manifestazioni in memoria dell'[[olocausto]].
Sempre nel [[2012]], Berlusconi si è fidanzato con Francesca Pascale, showgirl napoletana di 28 anni<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/12/16/news/berlusconi_monologo_a_canale_5_la_d_urso_fa_da_spalla_il_web_si_scatena-48891452/|titolo=Berlusconi, monologo a Canale 5. La D'Urso fa da spalla, il web si scatena|pubblicazione=la Repubblica|data=16 dicembre 2012|accesso=7 gennaio 2013}}</ref> tra le fondatrici del club "Silvio ci manchi" e candidata alle [[Elezioni amministrative italiane del 2009|elezioni provinciali del 2009]]<ref>{{cita news|url=http://video.corriere.it/francesca-pascale-esordi-trash-fidanzata-silvio/bcc09d62-445f-11e2-a26e-c89e7517e938|titolo=Francesca Pascale: dagli esordi trash a fidanzata di Silvio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 dicembre 2012|accesso=7 gennaio 2013}}</ref> (anche se sin dal gennaio 2011 aveva dichiarato di avere una nuova compagna, pur non rivelandone l'identità<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_16/ruby-premier-no-interrogatorio_8c4778b4-2174-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml|titolo=Berlusconi: «Mai pagato le donne. Dopo Veronica ho una relazione stabile»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=16 gennaio 2011|accesso=25 gennaio 2013}}</ref>).
 
Carpi è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]], insignita della [[Medaglia d'Argento al Valor Militare|Medaglia d'argento al valor militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]] e della Medaglia d'oro al valor civile per il sostegno dato dai cittadini alle persone internate al campo di Fossoli per alleviare le pene e consentirne la fuga.
== Attività imprenditoriale ==
=== Edilizia ===
{{P|Si veda la [[Discussione:Silvio_Berlusconi#Paragrafo_.22edilizia.22|relativa discussione]].|Politica|gennaio 2013}}
Dopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all'amico [[Fedele Confalonieri]]<ref>{{Cita news|url=http://www.palazzochigi.it/Presidente/Interventi/testo_int.asp?d=17492|titolo=L'avventura imprenditoriale del fondatore della Ignis, un uomo che aveva fiducia nell'Italia: Borghi, un simbolo del miracolo economico|giorno=8|mese=11|anno=2002|accesso=16/4/2008|autore=Silvio Berlusconi|pubblicazione=Governo italiano}}</ref> e come venditore porta a porta di scope elettriche insieme all'amico [[Guido Possa]],<ref>Nel film ''Sua maestà Silvio Berlusconi'', prodotto da CAPA PRESS T.V. di Parigi (regia di [[Stéphane Bentura]]), [[Guido Possa]], viceministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel governo Berlusconi I, direttore per molti anni della sua segreteria personale, amico fin dai tempi del liceo dai padri Salesiani di Milano, ricorda come il suo primo lavoro sia stato di venditore porta a porta di scope elettriche.</ref> iniziò l'attività di [[agente immobiliare]]<ref name="edilizia">Il sito di [[Forza Italia]] parla di attività di direttore commerciale e, dopo sei mesi, di direttore generale [http://web.archive.org/web/20070928121641/www.forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm].</ref> e, nel [[1961]], fondò la Cantieri Riuniti Milanesi Srl insieme al costruttore Pietro Canali. Il primo acquisto immobiliare fu un terreno in via Alciati a [[Milano]], per 190 milioni di lire, grazie alla [[fideiussione]] del banchiere Carlo Rasini (titolare e cofondatore della [[Banca Rasini]], nella quale lavorava il padre di Silvio).<ref>{{cita web|url=http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html|titolo=Vita, opere e miracoli di Silvio|accesso=1º luglio 2010}}</ref>
 
Nell'opera di soccorso ai perseguitati e agli ebrei si distinse in particolare [[Odoardo Focherini]], il quale pagherà il suo impegno con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Hersbruck<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=218428 Focherini Sig. Odoardo] quirinale.it</ref>. Medaglia d'oro dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane nel 1955, [[giusti tra le nazioni|Giusto tra le nazioni]] a [[Yad Vashem]] nel 1969, Focherini è stato ricordato nel 2006, nel centenario della sua nascita, con importanti manifestazioni con ospiti internazionali<ref>[Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp.129-30.]</ref> e beatificato dalla Chiesa il 15 giugno 2013.
Nel [[1963]] fonda la Edilnord [[Società in accomandita semplice|Sas]], in cui è socio d'opera [[accomandatario]], mentre Carlo Rasini e il commercialista [[Svizzera|svizzero]] [[Carlo Rezzonico (commercialista)|Carlo Rezzonico]] sono [[socio accomandante|soci accomandanti]]. In quest'azienda, Carlo Rezzonico fornisce i capitali attraverso la [[Società finanziaria|finanziaria]] Finanzierungsgesellschaft für Residenzen AG di [[Lugano]].<ref>[http://www.pummarulella.org/storia_silvio.htm]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref><ref name="Finanzierung">{{Citazione necessaria|Le due finanziarie che facevano capo a Carlo Rezzonico erano controllate dalla [[Discount Bank Overseas Limited]], con sede a [[Tel Aviv]] e filiali a [[Lugano]], [[Ginevra]] e [[Milano]].}}</ref> {{Citazione necessaria|Gli anonimi capitali della finanziaria svizzera vengono in parte depositati presso l'International Bank di [[Zurigo]] e pervengono alla Edilnord attraverso la Banca Rasini.}}
 
Il campo di Fossoli fu la prima sede dell'iniziativa di don [[Zeno Saltini]] a favore degli orfani di guerra e dei diseredati che poi portarono alla comunità di [[Nomadelfia]].<ref>[[s:Don Zeno Il sovversivo di Dio|Antonio Saltini, ''Don Zeno, il sovversivo di Dio'']], Il Fiorino, Modena (2003) ISBN 978-88-7549-015-7</ref>
Nel [[1964]], l'azienda di Berlusconi apre un cantiere a [[Brugherio]] per edificare una città modello da 4.000 abitanti. I primi [[condominio|condomini]] sono pronti già nel [[1965]], ma non si vendono con facilità.<ref name="brugherio">Il sito di Forza Italia parla di "terribile crisi del mercato edilizio", pur essendo quello un periodo di pieno boom economico.[http://web.archive.org/web/20070928121641/www.forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm].</ref>
 
Carpi è stata colpita dal [[terremoto dell'Emilia del 2012]], con seri danni in tutto il centro storico, in particolare al patrimonio artistico. Sono state lesionate seriamente numerose chiese tra le quali il Duomo, San Nicolò, San Francesco, la chiesa della Sagra, e poi la curia vescovile ed il [[teatro comunale (Carpi)|teatro comunale]]. I danni alle abitazioni sono invece stati limitati, anche se per qualche settimana alcune vie e piazze del centro di Carpi sono state chiuse alla circolazione per permettere di valutare la vera entità dei danni<ref>{{Cita web|url=http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2012/06/08/news/il-centro-storico-prova-a-riaprire-1.5219762 |titolo=Il centro storico di Carpi prova a riaprire|autore=Serena Arbizzi|sito =gazzettadimodena.gelocal.it|editore=Gruppo Editoriale L'Espresso|data=8 giugno 2012|pagina = |pagine = |cid = |citazione = |accesso =5 ottobre 2015}}</ref>.
Nel [[1968]] nasce la Edilnord Sas di Lidia Borsani e C. (la Borsani è cugina di Berlusconi), generalmente chiamata Edilnord 2, che acquista 712&nbsp;000&nbsp;m² di terreni nel comune di [[Segrate]], dove sorgerà [[Milano Due]], a seguito alla dichiarazione del [[1971]] con cui il consiglio dei Lavori Pubblici dichiara ufficialmente residenziale il suolo ed a seguito della concessione delle licenze edilizie da parte del comune di Segrate. La vicenda con cui ottenne a Roma il cambio di talune rotte aeree dell'aeroporto di Linate - le cui intollerabili onde sonore, superiori a 100 [[decibel]], rendevano arrischiato l'investimento e difficoltosa la vendita degli appartamenti - fu ricostruita da [[Camilla Cederna]] come frutto di un'intensa attività di ''lobbying'' presso i Ministeri competenti.<ref>Camilla Cederna, "[http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/01/12/%C2%ABun-faccino-tondo-e-un-nasetto-da-bambola%C2%BB/ Un faccino tondo e un nasetto da bambola]", ''[[L'Espresso]]'', aprile 1977.</ref>
 
La città è stata visitata da tre [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidenti della Repubblica Italiana]] durante il loro mandato ([[Giovanni Leone]] nel 1973, [[Carlo Azeglio Ciampi]] nel 2003 e [[Sergio Mattarella]] nel 2017) e da sei pontefici, ultimi tra i quali [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] nel 1988, [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] nel 2012 (nella frazione di [[San Marino (Carpi)|San Marino]]) e [[Papa Francesco|Francesco]] nel 2017.
{{Citazione necessaria|Nel [[1972]] viene liquidata la Edilnord e creata la Edilnord Centri Residenziali Sas di Lidia Borsani, quest'ultima socia accomandante, con i finanziamenti della Aktiengesellschaft für Immobilienlagen in Residenzzentren AG di Lugano.}}
[[File:001VillaSMartino.JPG|280px|thumb|Ingresso di "[[Villa San Martino (Arcore)|Villa San Martino]]" ad [[Arcore]]]]
Nel [[1973]] viene fondata la Italcantieri [[Società a responsabilità limitata|Srl]]<!-- [attenzione, non è la [[Italcantieri]]] -->, trasformata poi in [[Società per azioni|SpA]] nel [[1975]], con Silvio Berlusconi quale presidente. {{Citazione necessaria|I capitali sono di due fiduciarie svizzere e precisamente della Cofigen}},<ref name="Cofigen">{{Citazione necessaria|La Cofigen era stata creata qualche settimana prima della Italcantieri ed era controllata per il 50% dalla [[BSI SA|Banca della Svizzera Italiana]] e per il 48% dalla Privat Kredit Bank; quest'ultima era controllata in gran parte dalla Cofi Compagnie de l'Occident pour la Finance et l'Industrie, creazione della stessa Banca della Svizzera Italiana, della Société de Banque Suisse e della [[Cassa Lombarda]] di Milano.}}</ref> {{Citazione necessaria|legata al finanziere [[Tito Tettamanti]] e alla [[BSI SA|Banca della Svizzera Italiana]]}}<ref name="Tettamanti">Tettamanti di fatto controllava la Banca della Svizzera Italiana e {{Citazione necessaria|sembra}} fosse implicato in diversi affari che hanno influenzato l'economia italiana come il caso [[Enimont]] e quello della Merchant Bank di [[Sergio Cragnotti]].{{Citazione necessaria}}</ref> {{Citazione necessaria|e della Eti AG Holding di [[Chiasso]]}}<ref name="Etiholding">{{Citazione necessaria|Di fatto era intestata ad un praticante notaio e ad una casalinga, Stefania Doninelli, moglie di Ercole Doninelli, che è amministratore delegato. La società nasceva da un complesso sistema di [[scatole cinesi]], al cui capo c'era la Interchange Bank, nata con capitali italiani, svizzeri e venezuelani.}}</ref> il cui amministratore delegato è Ercole Doninelli.<ref name="doninelli">Ercole Doninelli era titolare della Fimo di [[Chiasso]], una finanziaria che in seguito si è trovata coinvolta in diverse indagini giudiziarie sul riciclaggio del denaro derivante dal [[narcotraffico]] colombiano e su diversi crack finanziari in [[Italia]], [[Francia]], [[Belgio]] e [[Paesi Bassi]], come riportato da {{Collegamento interrotto|http://italia.indymedia.org/news/2001/08/12869.php}} indymedia.org. Doninelli fu anche amministratore delegato della Eti AG Holding.<!-- [Ripeto, visto che è una ref name Pequod76]--></ref> Nello stesso anno, tramite l'avvocato [[Cesare Previti]], Berlusconi acquista ad [[Arcore]] [[villa San Martino (edificio)|villa San Martino]] e alcuni terreni contigui.<ref name="villa_arcore">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/04_Aprile/29/schedaimisir.shtml|titolo=Chi è Cesare Previti|pubblicazione=[[Corriere della Sera|Corriere.it]]|data=29 aprile 2003|accesso=1º luglio 2010}}: Si tratta di una breve biografia di Cesare Previti. Parla diffusamente della vicenda il libro di Giovanni Ruggeri ''Berlusconi. Gli affari del Presidente'', Kaos Edizioni, Milano, 1994, p. 79-90.</ref> La proprietà gli è venduta per una cifra irrisoria, 500 milioni di lire,<ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/a-proposito-di-case-e-questa/2132187 I lati oscuri dell'acquisto di villa San Martino]</ref> da Annamaria Casati Stampa di [[Soncino]], figlia minorenne ed ereditiera dello scomparso [[Camillo Casati Stampa di Soncino|marchese Camillo]], la quale era in difficoltà finanziarie a causa di debiti con il fisco e aveva Previti per [[Tutore|tutore legale]].<ref name="villa_arcore"/>
 
=== Onorificenze ===
Nel [[1974]] viene costituita a [[Roma]] l'Immobiliare San Martino, amministrata da [[Marcello Dell'Utri]] (amico di Berlusconi fin dagli anni universitari), con il finanziamento di due fiduciarie della [[Banca Nazionale del Lavoro]], la Servizio Italia Fiduciaria Spa e la Società Azionaria Fiduciaria.<ref>[http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html Italcantieri, Immobiliare San Martino, Milano 2 spa]</ref>
La città di Carpi è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia d'oro al merito civile e della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]:{{Onorificenze
|immagine = Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza = Città decorate al merito civile
|motivazione = La popolazione di Carpi, dando testimonianza dei più elevati sentimenti di solidarietà e di fratellanza umana, si adoperò instancabilmente per alleviare le sofferenze, dare conforto e cibo e, talvolta, favorire la fuga dei prigionieri politici e razziali internati nel campo di Fossoli utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager del Reich. Ammirevole esempio di eccezionale abnegazione ed elette virtù civiche. Carpi (MO), 1942-1945
|data = Roma, 9 novembre 2005<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/161454].</ref>
|Luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valore militare<ref name="istitutonastroazzurro.it">[http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html]</ref>
|collegamento_onorificenza = Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione
|motivazione = Roma<ref name="istitutonastroazzurro.it" />
|data =
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref name=ACSFascCom>{{Cita web|http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref>
|data = [[13 marzo]] [[1964]]
}}
=== Nobiltà civica ===
{{F|storia di famiglia|febbraio 2017|}}
 
La città godeva di una propria nobiltà civica, con tanto di libro d'oro della nobiltà custodito ancor'oggi negli archivi comunali. La [[Consulta araldica]] del Regno d'Italia riconobbe la nobiltà civica della città di Carpi e di contesto entrarono a far parte dell'[[Libro d'oro della nobiltà italiana|Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana]] 33 famiglie col titolo di ''Nobile di Carpi''.
Nel [[1977]], a coronamento di questa ampia e riuscita attività edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato [[Cavaliere (onorificenza)|cavaliere del lavoro]] dal [[presidente della Repubblica]] [[Giovanni Leone]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel gennaio [[1978]], viene liquidata la Edilnord per dare vita alla Milano 2 Spa, costituita a Segrate dalla fusione con l'Immobiliare San Martino Spa.
=== Architetture religiose ===
==== Chiese ====
Il duomo della città è la [[basilica di Santa Maria Assunta (Carpi)|basilica di Santa Maria Assunta]], cattedrale [[manierismo|manierista]] dedicata a santa Maria Assunta, iniziato nel Cinquecento e terminato tre secoli più tardi; l'edificio è stato pesantemente danneggiato dal [[terremoto dell'Emilia del 2012]] ed è stato riaperto al culto il 25 marzo 2017<ref>{{Cita news|url=http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2017/03/25/news/l-abbraccio-della-citta-di-carpi-al-duomo-rinato-1.15087628|titolo=L'abbraccio della città di Carpi al Duomo rinato - Cronaca - Gazzetta di Modena|pubblicazione=Gazzetta di Modena|data=25 marzo 2017|accesso=28 marzo 2017}}</ref>.
 
Altre chiese importanti sono:
==== Aspetti controversi dell'attività edilizia: i finanziamenti di origine ignota ====
* La chiesa di [[Santa Chiara d'Assisi|Santa Chiara]] in corso Fanti che conserva all'interno il corpo della "Beata" [[Camilla Pio di Savoia]], fondatrice nel 1500 dell'annesso [[Monastero di Santa Chiara (Carpi)|monastero delle Clarisse]], tuttora presente. [[File:Carpi - Modena.jpg|miniatura|destra|Il [[duomo di Carpi]]]]
Per avviare la sua attività imprenditoriale nel [[1961]] nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dalla [[Banca Rasini]], indicata da [[Michele Sindona]] e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla [[mafia]] nel nord Italia per il [[riciclaggio di denaro]] sporco e fra i cui clienti si potevano elencare [[Totò Riina]], [[Bernardo Provenzano]] e [[Pippo Calò]].<ref>[http://www.agoravox.it/Berlusconi-e-la-Banca-Rasini La Padania, 11 domande a Berlusconi]</ref> Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 30 milioni di lire, provenienti, secondo quanto da lui affermato, dalla liquidazione anticipata di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini. Il resto venne da una [[fideiussione]] fornita dalla stessa banca.<ref>[[Guzzanti vs Berlusconi]] - Pg 87</ref>
* La chiesa del Ss. Crocifisso (detta del Cristo o dell'Adorazione), unica chiesa di architettura barocca in città.
* La chiesa patronale di San Bernardino da Siena.
* La [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Carpi)|pieve di Santa Maria in Castello]], detta la Sagra, la cui fondazione è di epoca longobarda; fu arricchita da principi locali con affreschi e marmi; la facciata fu realizzata in epoca rinascimentale da [[Baldassarre Peruzzi]] ma nella stessa furono inseriti anche elementi di un'altra chiesa fra i quali alcuni lavori della scuola dell'Antelami; è attigua alla pieve un alto campanile.
* La [[Chiesa di San Nicolò (Carpi)|chiesa di San Nicolò]] con i suoi [[chiostri]], bell'esempio di architettura cinquecentesca.
* La [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola (Carpi)|chiesa di Sant'Ignazio]], attigua al Seminario Vescovile e sede del [[Museo diocesano (Carpi)|Museo diocesano di Carpi]]
* La chiesa di San Francesco d'Assisi, già esistente a partire dal XIII secolo.
[[File:Eglise santa Maria in Castello-Carpi.jpg|miniatura|verticale|La Sagra]]
 
==== Sinagoghe ====
Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla [[Fininvest]] negli anni [[1975]]-[[1978]], dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali ammontavano a 93,9 miliardi di lire dell'epoca)<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/28/troppe-ombre-sul-cavaliere-con-lui-unitalia.html Troppe ombre sul Cavaliere con lui un'Italia peggiore - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal [[pubblico ministero]] [[Antonio Ingroia]], si avvalse della facoltà di non rispondere;<ref>{{Cita news|lingua=|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/novembre/27/Berlusconi_giudici_non_rispondo_Dell_co_0_0211274792.shtml|titolo=Berlusconi ai giudici: non rispondo su Dell'Utri|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=27 novembre 2002|pagina=|accesso=28 maggio 2008}}</ref> così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest.<ref>{{cita libro|autore=[[Elio Veltri]]|coautori=[[Marco Travaglio]]|titolo=L'odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi|datadiaccesso=9 novembre 2008|anno=2001|editore=Editori Riuniti|città=|id=ISBN 88-359-5007-4}}</ref>
È presente una sinagoga in via Rovighi, un tempo zona del ghetto, chiusa al culto agli inizi del Novecento, che sarà adibita a sede della Fondazione Campo di Fossoli. Al suo interno si conservano pregevoli architetture e alcuni arredi.
=== Architetture civili ===
 
La civiltà [[Rinascimento|rinascimentale]] ha lasciato a Carpi [[Piazza dei Martiri (Carpi)|Piazza dei Martiri]], chiusa sul lato occidentale da un unico lungo portico di 53 colonne e dal lato settentrionale dalla [[Basilica di Santa Maria Assunta (Carpi)|cattedrale]].
In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi, dal quotidiano [[la Padania]], sono:
 
Il castello, o [[Castello dei Pio|Palazzo dei Pio]], si affaccia invece sul lato orientale della piazza; è un insieme di edifici di stile medievale (la torre merlata di Passerino Bonaccolsi), rinascimentale (la cilindrica Uccelliera, la lunga facciata, il torrione di Galasso Pio all'estremità sinistra) e seicentesca (di quest'epoca è la pur sobria torre dell'orologio). All'interno è notevole la cappella, con affreschi di [[Bernardino Loschi]] e [[Vincenzo Catena]].<br />
* Il [[26 settembre]] [[1968]], la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato [[Milano 2]]. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro quadro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione sua o della famiglia da cui attingere questa liquidità.<ref name=IndaginePadania>Dal quotidiano ''[[La Padania]]'' del [[19 agosto]] [[1998]].</ref>
Sono inoltre presenti:
* Il [[2 febbraio]] [[1973]], Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il [[18 luglio]] [[1975]] questa piccola impresa diventò una [[Società per azioni|Spa]] con un aumento di capitale fino a 500 milioni di lire. In seguito, questa cifra aumentò fino a due miliardi e la società emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.<ref name=IndaginePadania/>
* Il Castelvecchio, in piazzale Re [[Astolfo (re)|Astolfo]], dedicato al celebre [[Sovrani longobardi|sovrano longobardo]].
* Il [[22 maggio]] [[1974]], la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale a 600 milioni di lire. Il [[22 luglio]] [[1975]], la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.<ref name=IndaginePadania/>
* I [[portico|portici]]: il più noto è il portico del Grano di corso Alberto [[Pio di Savoia|Pio]], terminanti in piazza Garibaldi. In piazza Martiri invece è il Portico Lungo (52 arcate, stile rinascimentale). Notevole anche il portico di San Nicolò, che si prolunga dall'antico convento francescano per buona parte di via Berengario.
* Nel [[1974]], Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.<ref name=IndaginePadania/>
* Le porte e le mura, abbattute all'inizio del XX secolo. Al posto del tracciato delle mura sono stati aperti dei viali di scorrimento e in luogo delle porte dei piazzali. Tra le più celebri si ricordano Barriera Fanti (ora piazzale Dante Alighieri), Porta Modena (piazzale Ramazzini) e Porta Mantova (piazzale Marconi).
* Il [[15 settembre]] [[1977]], la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di [[Milano 2]] più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il [[19 luglio]] [[1978]] a due miliardi.<ref name=IndaginePadania/>
* [[Teatro comunale (Carpi)|Teatro comunale]], neoclassico
* La holding capogruppo [[Fininvest]] nacque in due tappe. Il [[21 marzo]] [[1975]], a [[Roma]], Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'[[11 novembre]] dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'[[8 giugno]] [[1978]] Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il [[30 giugno]] [[1978]] (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il [[7 dicembre]] raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fusero.<ref name=IndaginePadania/>
* Il [[4 maggio]] [[1977]], a [[Roma]], Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.<ref name=IndaginePadania/>
 
Solo da qualche anno è visitabile [http://www.palazzoforesti.it/ Palazzo Foresti] dove sono fra l'altro visibili numerosi quadri dell'Ottocento e Novecento, inclusi anche dipinti di alcuni [[macchiaioli]].
Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della [[Banca Rasini]], questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano [[Roberto Calvi]], [[Licio Gelli]], [[Michele Sindona]] e monsignor [[Paul Marcinkus]], presidente dello [[Istituto per le Opere Religiose|IOR]]), di fatto la banca dello Stato della [[Città del Vaticano]]. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e alcuni collaboratori di giustizia, la Banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).<ref name="riciclaggio">Si veda [[Jean Ziegler|J.Ziegler]], ''La Svizzera lava più bianco'', 1992.</ref>
 
Dopo i lavori iniziati nel [[2005]], il centro storico di Carpi è stato ristrutturato: la maggior parte delle colonne sono state ristuccate mentre corso Alberto Pio e corso Fanti, le vie che rispettivamente congiungono piazza Martiri a piazza Garibaldi (piazzetta), e sempre piazza Martiri al parco comunale sono state completamente rinnovate con un nuovo pavimento di pietra bianca, piante, panchine e lampioni.
Nel [[1999]] Francesco Giuffrida, vicedirettore della [[Banca d'Italia]] a [[Palermo]], durante il processo Dell'Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di [[Palermo]] riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni [[1975]]-[[1984]]) che non era possibile identificare la provenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).<ref>{{Collegamento interrotto|http://www.antimafiaduemila.com/content/view/1238/}}</ref> La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della [[Fininvest]].
 
Nel [[2008]], in coincidenza con il centenario della sconfitta di [[Dorando Pietri]] della [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] alle olimpiadi di [[Londra]] nel [[1908]], è stata inaugurata una statua dedicata all'atleta.
Querelato per diffamazione da [[Mediaset]], nel [[2007]] Giuffrida giunse a un [[transazione (diritto)|accordo transattivo]] con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transazioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo [[Fininvest]]».<ref name=tgcom27072007>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo372760.shtml|autore=autore|titolo=«Mafia, Fininvest: “Teoremi smentiti”|editore=Tgcom.it|data=27 luglio 2007|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>
 
== Società ==
I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque rilasciato una dichiarazione, {{citazione necessaria|riportata dall'[[ANSA]],}} in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il [[18 luglio]]) del fatto che i legali [[Mediaset]] avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute").
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Carpi}}
 
Il comune di Carpi, nel 2008, ha raggiunto per la prima volta i {{formatnum:70000}} abitanti ({{formatnum:71327}} all'aprile 2008 secondo i dati dell'anagrafe cittadina)<ref>"Carpicittà" dell'aprile 2008</ref>, anche grazie all'immigrazione, proveniente in particolare dai paesi dell'est [[Europa]], dal [[Nordafrica]] e dal [[Subcontinente indiano]].
La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo basata su "una parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell'Utri", in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest".<ref name=tgcom27072007 /><ref>''[http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=6912 Il caso Giuffrida: Perché Berlusconi non dice dove ha preso i capitali Fininvest?]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}'', articolo di Marco Travaglio, del 1º agosto 2007, che cita tra le altre cose la nota dell'ANSA degli avvocati difensori di Giuffrida e le dichiarazioni dei giudici e di Paolo Iovenitti.</ref>
 
L'evoluzione demografica ha comportato una intensa espansione edilizia, che ha da poco portato i confini abitati di Carpi (escluse le frazioni) oltre la tangenziale Bruno Losi e la ferrovia.
Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Berlusconi, essendo iscritto alla [[loggia massonica]] [[P2|Propaganda 2]]<ref>Per inquadrare il riferimento temporale, sebbene la loggia sia assurta alla cronaca nel [[1981]] con la scoperta degli elenchi degli associati, nondimeno essa era attiva fin dalla metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] e, tra i mezzi che allora teorizzò per realizzare il cosiddetto ''[[Piano di Rinascita Democratica]]'', vi era anche quello di ottenere il controllo dell'opinione pubblica tramite il dissolvimento della TV di Stato e la crescita delle - allora - televisioni via cavo, e l'infiltrazione nelle redazioni dei maggiori quotidiani nazionali.{{Cita web|url=http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/start.htm|autore=Giovanni Ruggieri e Mario Guarino|titolo=Berlusconi: Inchiesta sul signor TV|editore=|data=|accesso=12 luglio 2011|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20101019024058/http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/start.htm?|dataarchivio=19 ottobre 2010}}</ref> di [[Licio Gelli]]<ref>Il numero di tessera di Berlusconi era 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione [[26 gennaio]] [[1978]].</ref> aveva accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica [[P2]],<ref>La Commissione era fornita di poteri ispettivi analoghi a quelli della magistratura, secondo la lettera della legge istitutiva [[23 settembre]] [[1981]], n. 527.</ref> infatti, affermò, nella relazione di maggioranza firmata da [[Tina Anselmi]], che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".<ref>Nella sezione dedicata ai rapporti finanziari della loggia della relazione della Commissione emerse che «...non vanno peraltro trascurati anche altri interventi con identici fini, anche se di portata minore, che la Loggia [[P2]] pone in essere sia tramite il Banco Ambrosiano, sia tramite altre banche ove alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi, ecc.), trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito creditizio. Molti degli istituti bancari, ai cui vertici risultavano essere persone incluse nelle liste P2, non hanno effettuato in merito opportune indagini, ma l'esistenza di una vasta rete di sostegno creditizio per le operazioni interessanti la loggia risulta provata dalla già citata inchiesta portata a termine dal Collegio sindacale dei Monte dei Paschi di Siena...».[http://www.loggiap2.com/membri_p2.htm Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 capitolo «Il mondo degli affari - Il mondo degli affari e dell'editoria», Camera dei Deputati, 1983, cit. in ''LoggiaP2.com''].</ref>
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel [[Comune (Italia)|comune]] erano {{formatnum:10133}}, ovvero il 14,33% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|titolo=Popolazione straniera residente nel comune di Carpi al 31 dicembre 2015|accesso=23 ottobre 2016}}</ref>:
 
# [[Pakistan]], {{formatnum:2630}}
Il [[1º febbraio]] [[2010]] [[Massimo Ciancimino]] ha raccontato, basandosi su informazioni ricevute direttamente dal [[Vito Ciancimino|padre]] e su appunti dello stesso ritenuti autentici dalla Polizia scientifica, che il generale dei carabinieri Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta, tramite [[Marcello Dell'Utri]] e i costruttori Antonino Buscemi e Franco Bonura aveva investito soldi in [[Milano 2]].<ref>{{cita news|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ciancimino-la-perizia-conferma/2134199|titolo=Ciancimino, la perizia conferma|pubblicazione=L'espresso|autore=Umberto Lucentini}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Redazione online|titolo=Nuove rivelazioni di Ciancimino jr: «Soldi dei boss per fare Milano 2»|url=http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_01/ciancimino-immunita-provenzano_7b366da8-0f1b-11df-a497-00144f02aabe.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=1º febbraio 2010|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/02/01/visualizza_new.html_1679520815.html|titolo=Ciancimino:soldi mio padre in Milano 2|pubblicazione=ANSA}}</ref> Il [[18 settembre]] [[Il Fatto Quotidiano]] ha pubblicato un appunto di Vito Ciancimino con su scritto: "In piena coscienza oggi posso affermare che sia io, che [[Marcello Dell'Utri]] ed anche indirettamente Silvio Berlusconi siamo figli dello stesso sistema ma abbiamo subito trattamenti diversi soltanto ed unicamente per motivi geografici".<ref>''Il Fatto Quotidiano'' del 18 settembre 2010</ref>
# [[Romania]], {{formatnum:1016}}
# [[Cina]], 946
# [[Marocco]], 837
# [[Tunisia]], 780
# [[Moldavia]], 759
# [[Ucraina]], 475
# [[India]], 404
# [[Ghana]], 301
# [[Albania]], 272
 
== Cultura ==
Giovanni Scilabra, ex-direttore generale della Banca Popolare di Palermo, in un'intervista ha affermato che Vito Ciancimino e Marcello Dell'Utri nel 1986 gli chiesero un finanziamento di circa 20 miliardi di lire per Berlusconi.<ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/23/l%E2%80%99onore-dei-soldi/73126/|titolo=L'onore dei soldi|pubblicazione=il Fatto Quotidiano}}</ref>
=== Istruzione ===
 
==== La difesaMusei ====
[[File:Fossoli.jpg|miniatura|L'attuale ingresso del [[Campo di Fossoli|Campo di concentramento di Fossoli]]]]
Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del [[segreto bancario]] vigente in [[Svizzera]].
 
* Musei del Castello dei Pio comprendente le sezioni Museo del palazzo, Museo della città, l'Archivio storico comunale e il Castello dei ragazzi
Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi Berlusconi, divenuto poi collaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali della sua vita imprenditoriale, che servì a finanziare gli inizi della sua attività imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi.
* Polo della [[Fondazione Fossoli]]: comprendente il [[Museo Monumento al Deportato|Museo Monumento al deportato]], l'area dell'[[Campo di Fossoli|ex campo di concentramento di Fossoli]] e la ex-sinagoga di via Rovighi
* [[Museo diocesano (Carpi)|Museo diocesano]] "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" all'interno della Chiesa di Sant'Ignazio.
==== Biblioteche ====
La Biblioteca multimediale ''Arturo Loria'' è stata inaugurata il 10 novembre [[2007]] accanto al Palazzo dei Pio, dove un tempo sorgeva la ''Manifattura di cappelli di paglia'' di Aristide Loria; nasce dalla fusione di tre edifici antestanti, la Biblioteca comunale, la Videoteca e la Fonoteca. Al suo interno vi è un auditorium per conferenze, seminari, esposizioni e riunioni.<ref>[http://www.bibliotecaloria.it/ Biblioteca Multimediale Arturo Loria·<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
==== Scuole ====
Carpi è sede di quattro [[scuola secondaria di secondo grado|scuole secondarie di secondo grado]] statali:
* ''Liceo Scientifico "[[Manfredo Fanti|M. Fanti]]"''.
* ''Istituto Tecnico Industriale "[[Leonardo da Vinci|L. Da Vinci]]"''.
* ''Istituto Professionale di Stato per l'industria e l'Artigianato "[[Giancarlo Vallauri|G. Vallauri]]"''.
* ''Istituto di Istruzione Superiore "[[Antonio Meucci|A. Meucci]]"''.
 
==== Eventi ====
Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo - stando a queste dichiarazioni - si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di "fortuite circostanze", che gli avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.<ref name="difesa">«Berlusconi deve tirar fuori tutta la sua creatività e la sua tenacia. Lavora giorno e notte, sabato e domenica. Inventa nuove formule di pubblicità e di promozione diretta, di commercializzazione...»
* Ogni anno si tiene a Carpi il [[Festival filosofia]], uno dei più importanti convegni a livello internazionale su vari temi filosofici.
Frase una volta presente a [http://www.forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm questo indirizzo]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}, rimossa dopo il 1 aprile 2007 e recuperabile da [http://web.archive.org/web/20060502180445/http://forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm qui].</ref>
* Dal 2016 in giugno si svolge "''Carpi Summer Fest''", rassegna di concerti musicali in Piazza Martiri che ha portato in città artisti quali [[James Blunt]],
[[Gianni Morandi]], [[Anastacia]], [[Franco Battiato]], [[Niccolò Fabi]] e altri.
* Nei giorni intorno al 20 maggio, festa del patrono San Bernardino da Siena, si svolge "Col Patrono Carpi in festa"
* Ogni anno si tiene la Festa del racconto e il premio letterario Arturo Loria
* Dal 2005 si svolge in autunno [[VIE Scena Contemporanea Festival]]
* Ogni anno in estate si tengono numerose sagre religiose e gastronomiche sia nel centro urbano che nelle frazioni. Tra queste le più note sono la sagra di Quartirolo, la Festa dell'Aratura, la sagra di Santa Croce, la sagra dei Ponticelli (San Marino), la sagra della lasagna e del lambrusco.
 
=== TelevisioniMedia ===
Hanno diffusione a Carpi e nei comuni circostanti i settimanali "Voce", "Tempo" (edito da Radio Bruno), "Notizie" (edito dalla Diocesi) e la [[Testata (flauto traverso)|testata]] online [http://www.ilmostardino.it/ Il Mostardino.it].
{{F|televisione|ottobre 2009}}
==== Radio ====
[[File:Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno anni 80.JPG|200px|thumb|right|Silvio Berlusconi e [[Mike Bongiorno]], dal [[1979]] al [[2009]] conduttore sulle televisioni commerciali dell'imprenditore.]]
Carpi è sede di [[Radio Bruno]], emittente radiofonica privata locale. Fondata nel maggio del [[1976]], trasmette su tutto il territorio di [[Emilia-Romagna]] e [[Toscana]], e in alcune province limitrofe di altre regioni ([[provincia di Mantova|Mantova]], [[provincia di Verona|Verona]], [[Provincia di Pesaro e Urbino|Pesaro e Urbino]] e [[Provincia di La Spezia|La Spezia]]).
Dopo l'esperienza in campo edilizio Berlusconi allarga il proprio raggio d'affari anche al settore della [[comunicazione]] e dei [[mass media|media]]. Nel [[1976]], infatti, la sentenza n. 202 della [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]] apre la strada all'esercizio dell'editoria televisiva, fino ad allora appannaggio esclusivo dello [[Stato]], anche ad emittenti locali.
 
'''Web Radio'''
Nel [[1978]], Berlusconi rileva [[Telemilano]] dal fondatore [[Giacomo Properzj]]. Si tratta di una [[televisione via cavo]], operante dall'[[autunno]] del [[1974]] nella zona residenziale di [[Milano 2]]. A tale società due anni dopo viene dato il nome di [[Canale 5]] ed assume la forma di [[Emittente televisiva|rete televisiva]] a livello nazionale, comprendente più emittenti. Sempre nel 1978, Berlusconi fonda [[Fininvest]], una [[holding]] che coordina tutte le varie attività dell'imprenditore.
 
Carpi è anche sede di Web Radio 5.9<ref>{{Cita web|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2016/03/29/news/radio-1.13204937|titolo=Radio 5.9: dalle macerie un’occasione per i giovani - Cronaca - Gazzetta di Mantova|data=29 marzo 2016|accesso=24 giugno 2016}}</ref>, l'emittente emiliana nata a [[Cavezzo]] dopo il terremoto del 2012 e balzata alle cronache nazionali grazie alla serie televisiva [[Radio Emilia 5.9 - La mia vita dopo il terremoto]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Radio Emilia 5.9 in streaming su MTV.it|accesso=24 giugno 2016|url=http://ondemand.mtv.it/serie-tv/radio-emilia-5-9}}</ref> trasmessa su [[MTV (Italia)|MTV]] dal 14 gennaio 2013. L'11 giugno [[2016]] Web Radio 5.9 ha inaugurato la propria sede a Carpi<ref>{{Cita web|url=http://www.temponews.it/news_8734_Web_Radio_59_arriva_a_Carpi.html|titolo=Web Radio 5.9 arriva a Carpi|sito=www.temponews.it|accesso=2018-05-12}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2016/06/14/news/nuova-sede-per-la-radio-della-bassa-web-radio-5-9-si-sposta-a-carpi-1.13661381|titolo=Nuova sede per la radio della Bassa: Web Radio 5.9 si sposta a Carpi - Cronaca - Gazzetta di Mantova|pubblicazione=Gazzetta di Mantova|data=2016-06-14|accesso=2018-05-12}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.modenatoday.it/dalla-rete/inaugurazione-nuova-sede-web-radio-5-9-carpi.html|titolo=Web Radio 5.9 esce dai container, presto una nuova inaugurazione|accesso=24 giugno 2016}}</ref>.
Il canale nel [[1981]] trasmette il ''[[Mundialito]]'', un torneo di [[Calcio (sport)|calcio]] fra nazionali sudamericane ed europee, compresa quella italiana. Per tale evento, nonostante gli iniziali pareri sfavorevoli da parte di ministri del [[governo Forlani]], ottiene dalla [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] l'uso del [[satellite artificiale|satellite]] e la diretta per la trasmissione in [[Lombardia]], mentre nel resto d'[[Italia]] l'evento viene trasmesso in [[differita]].
 
== Economia ==
A partire dal [[1981]], Berlusconi inizia ad utilizzare la propria [[Emittente televisiva|rete]] di emittenti locali come se fosse un'unica emittente nazionale: si registra con un giorno d'anticipo il palinsesto e le [[pubblicità]] e li si trasmette il giorno seguente in contemporanea in tutta [[Italia]].
Il comune ha un'importanza economica per la [[Provincia di Modena|provincia modenese]], infatti a Carpi sono presenti molte industrie tessili e il comune è famoso per essere assieme a [[Biella]], [[Treviso]] e [[Prato]] il motore dell'industria del "[[made in Italy]]" per quanto riguarda l'[[abbigliamento]]. Pioniera dell'industria tessile a Carpi fu l'imprenditrice [[Maria Bigarelli]] (1914 - 1991).<ref>{{Cita web|url=http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/protagonisti/scheda-protagonista?p_p_id=56_INSTANCE_6uZ0&articleId=23733&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=18701&viewMode=normal|titolo=Maria Bigarelli|sito=SAN - Archivi d'impresa|accesso=11 dicembre 2017}}</ref>
Tra le aziende di abbigliamento più note della città vi sono [[Blumarine]], [[Liu Jo]], Gaudì, Denny Rose e Twin-Set.
 
In anni più recenti il settore tessile è entrato in crisi a causa delle merci importate dai paesi dell'[[europa dell'est|est europeo]] e dall'[[Asia]].
Nel [[1982]] il gruppo si allarga con l'acquisto di [[Italia 1]] dall'editore [[Edilio Rusconi]] e di [[Rete 4]] nel [[1984]] dal gruppo editoriale [[Arnoldo Mondadori Editore]] (all'epoca controllato dall'editore Mario Formenton).
 
A Migliarina di Carpi ha sede la [[Goldoni (azienda)|Goldoni spa]] una delle principali aziende di trattori agricoli specializzati al mondo.
Nel [[1984]] i pretori di Torino, Pescara e Roma oscurano le reti Fininvest per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale. L'azione giudiziaria viene fermata dopo pochi giorni dal governo guidato da [[Bettino Craxi]] che con un apposito [[Decreto Berlusconi|decreto legge]] legalizza la situazione della Fininvest.
 
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], Carpi è rinomata soprattutto per i laboratori di intrecciatori di [[vimini]], di giunchi e di lavorazione del truciolo.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=4,6}}</ref>
Il gruppo Fininvest riesce perciò, seppur con strumenti non legali per la legislazione di quegli anni, a spezzare l'allora monopolio televisivo [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Nel [[1990]] fu la [[Legge Mammì]] a stabilizzare le situazione presente rendendo definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Negli anni seguenti il gruppo si diffonde in [[Europa]]: in [[Francia]] fonda, nel [[1986]], [[La Cinq]] (chiusa nel [[1992]]), in [[Germania]], nel [[1987]], [[Tele 5 (Germania)|Tele 5]] (si legge ''Telefünf''; chiuderà nel [[1992]], per poi riaprire nel [[2002]]), in [[Spagna]] [[Telecinco]] (fondata nel [[1990]] e ancora oggi attiva).
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Carpi}}
 
Il comune è attraversato dalla [[ferrovia Verona-Mantova-Modena|ferrovia Mantova-Modena]] ed è servito dalla [[Stazione di Carpi|propria stazione ferroviaria]] ubicata in piazza della Stazione, nella zona nord-est di Carpi.
==== Aspetti controversi delle attività nel campo televisivo ====
La creazione di un gruppo di canali televisivi appariva di fatto in contrasto con la legge in vigore e con le sentenze della [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]] che, sin dal [[1960]] ([[s:Sentenza della Corte costituzionale n.59/1960|n. 59/1960]]), aveva mostrato il suo orientamento in materia. Un tema ripreso anche dal più recente [[s:Sentenza della Corte costituzionale n.148/1981|pronunciamento del 1981]], dove veniva riaffermata la mancanza di costituzionalità nell'ipotesi di permettere ad un soggetto privato il controllo di una televisione nazionale, considerando questa possibilità, visti gli spazi limitati a disposizione, come una lesione al diritto di libertà di manifestazione del proprio pensiero, garantito dall'articolo 21 della [[Costituzione italiana|Costituzione]].
 
=== Mobilità urbana ===
Tre [[Pretore (ordinamenti moderni)|pretori]] da [[Roma]], [[Milano]] e [[Pescara]] intervennero il [[16 ottobre]] [[1984]], disponendo - in base al codice postale dell'epoca - il sequestro nelle regioni di loro competenza del sistema che permetteva la trasmissione simultanea nel Paese dei tre canali televisivi. In conseguenza di ciò e per protesta, le emittenti Fininvest interessate dal provvedimento apposero sul video un messaggio, rinunciando a trasmettere la programmazione canonica.
Il trasporto pubblico urbano del comune di Carpi è gestito dalla [[Società Emiliana Trasporti Autofiloviari|SETA]].
 
Il territorio urbano è servito da 4 linee che circolano dalle 6.30 alle 19.30 circa con frequenza di 30 minuti i giorni feriali e 60 minuti il sabato pomeriggio. Il servizio non è attivo nei giorni festivi.
Dopo quattro giorni, il 20 ottobre 1984, il [[governo]] di [[Bettino Craxi]] intervenne direttamente nella questione aperta dalla [[magistratura italiana|magistratura]], emanando un [[decreto legge]] in grado di rimettere in attività il gruppo. Ma il 28 novembre il [[Parlamento]], invece di convertirlo in legge, lo rifiutò, giudicandolo incostituzionale e permettendo alla magistratura di riprendere l'azione penale contro Fininvest. Craxi varò quindi il 6 dicembre 1984 un nuovo decreto, ponendo al Parlamento la [[questione di fiducia (ordinamento italiano)|questione di fiducia]], che ottenne. La Corte Costituzionale esaminò la legge <!-- n.10/1985 --> solo tre anni dopo<!-- Sentenza n. 826/1988 -->, mantenendola in vigore, ma sottolineandone la dichiarata transitorietà<!--cfr. Massima n. 11990 -->.
 
=== Autostrade ===
L'approvazione del provvedimento fu da alcuni giustificata nella stretta e mai celata amicizia tra [[Bettino Craxi]] e Silvio Berlusconi. Secondo altri, invece, il disegno di modernizzazione del Paese del segretario socialista passava per lo scardinamento del monopolio culturale che - attraverso la RAI - era esercitato dalla Democrazia cristiana sulla programmazione radiotelevisiva nazionale; l'oligopolio a cui si giunse, però, probabilmente non corrispondeva alla ''ratio'' con cui la Corte costituzionale nel 1976 (invocando l'articolo 21 della Costituzione) aveva ammesso ''a latere'' della concessionaria pubblica un sistema plurale di molteplici reti, distribuite sul territorio a livello esclusivamente locale.
Il comune è servito dall'[[autostrada A22 (Italia)|autostrada A22]] [[Modena]]-[[Brennero]] dove dispone di una propria uscita.
 
== Amministrazione ==
Il rapporto con Craxi fu documentato nell'archivio dell'ex-presidente del Consiglio, in cui fu trovata anche una lettera a firma di Berlusconi:
[[File:Carpi-Gonfalone.png|thumb|upright=0.6|Gonfalone civica]]
{{Quote|Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tua credibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimento esplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo di fare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/archivio-craxi/archivio-craxi/archivio-craxi.html Il Psi, il governo, Tangentopoli ecco le carte dell'archivio Craxi - Repubblica.it]</ref>}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1970]]|Bruno Losi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
Nel [[1990]] con la [[legge Mammì]] si tornò a legiferare in materia e fu stabilito che non si poteva essere proprietari di più di tre canali<!--art. 15-->, non introducendo però limiti che compromettessero l'estensione assunta dalle reti di Berlusconi. L'approvazione della legge rinnovò forti polemiche e cinque ministri del [[Governo Andreotti VI|VI Governo Andreotti]] si dimisero per protesta. Berlusconi, essendo state decise anche norme volte a impedire posizioni dominanti contemporaneamente nell'editoria di quotidiani, venne costretto a cedere le proprie quote della società editrice de ''[[Il Giornale]]'', che vendette al fratello Paolo.
 
Nel [[1994]], una nuova sentenza della Corte (la [[s:Sentenza della Corte costituzionale n.420/1994|n. 420]]) dichiarò incostituzionale parte della legge, richiamando la necessità di porre limiti più stretti nella concentrazione di possedimenti in campo mediatico.
 
===== Retequattro e il digitale terrestre =====
{{vedi anche|Lodo Retequattro|Legge Gasparri}}
Berlusconi continua ad operare nel settore televisivo (tramite l'azienda [[Mediaset]]) con concessioni a valenza transitoria. La proprietà di Mediaset da parte di Berlusconi ha suscitato notevoli polemiche a causa del [[conflitto di interessi]].
 
Tale conflitto traspare per esempio nella gestione della concessione di Retequattro. La situazione della rete televisiva è incerta dalla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], quando in seguito all'acquisto della Mondadori da parte di Fininvest iniziò il dibattito sulla concentrazione dei mezzi di informazione. La giurisprudenza si è pronunciata in più occasioni imponendo al canale di migrare dal sistema analogico a quello [[Televisione satellitare|satellitare]]. Le sue frequenze analogiche sarebbero dovute passare a [[Europa 7]], emittente televisiva di proprietà del legittimo vincitore della gara d'appalto [[Francesco Di Stefano]]. Tale situazione ha potuto perdurare ulteriormente, dopo che, grazie alla [[legge Gasparri]], Retequattro ha potuto continuare a trasmettere in chiaro fino al completo passaggio al [[digitale terrestre]] di tutte le emittenti televisive nazionali e locali. Tale sistema, permettendo la trasmissione di un maggior numero di canali, ha consentito il superamento della limitatezza di frequenze e la conseguente polemica sul relativo uso.
 
Anche in merito alla promozione aggressiva del digitale terrestre da parte del secondo governo Berlusconi sono state sollevate accuse analoghe, ed effettivamente Berlusconi non ha mai partecipato a causa del conflitto di interessi alle votazioni su tale materia. Tuttavia, un'inchiesta dell'Antitrust terminata nel 2006 non ha rilevato alcuna violazione della legge sul conflitto di interessi.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/economia/decoder-berlusconi-assolto/decoder-berlusconi-assolto/decoder-berlusconi-assolto.html|titolo=Decoder Tv, Berlusconi assolto. "Nessun confitto d'interessi"|editore=La Repubblica|data=12 maggio 2006}}</ref>
 
=== Editoria e altri media ===
Nel campo editoriale diventa, ed è, il principale editore italiano nel settore libri e periodici; nel [[gennaio]] [[1990]] acquisisce la maggioranza azionaria di [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] (in cui è confluita negli [[anni 1990|anni novanta]] la [[Silvio Berlusconi Editore]], fondata dal magnate milanese negli [[anni 1980|anni ottanta]] e attiva nella stampa periodica, e che comprò ''[[Tv Sorrisi e Canzoni]]'') con una manovra che causerà un contenzioso (vedi [[Lodo Mondadori]]) e la [[Giulio Einaudi Editore]] (comprata dalla prima), e di alcune rilevanti case minori ([[Elemond]], [[Sperling & Kupfer]], [[Grijalbo]], [[Le Monnier]], [[Pianeta scuola]], [[Frassinelli]], [[Electa Napoli]], [[Riccardo Ricciardi editore]], [[Editrice Poseidona]]).
 
Nel campo della distribuzione audiovisiva, Berlusconi è stato socio dal [[1994]] al [[2002]], attraverso Fininvest, di [[Blockbuster]] Italia. Controlla inoltre il gruppo [[Medusa Film]].
 
Nel [[2007]], Berlusconi, tramite Trefinance (una controllata del gruppo [[Fininvest]]), ha finanziato [[OVO s.r.l.]], una media company il cui progetto è realizzare un'enciclopedia video formata da centinaia di brevi clip di carattere enciclopedico (storia, fisica, arte, letteratura, biografie, ecc.); uno dei canali della stessa doveva chiamarsi OVOpedia.
 
Il progetto, sebbene non fosse ancora stato reso pubblico (il lancio era previsto nel primo trimestre del 2009), è stato accusato di [[revisionismo storiografico|revisionismo]], perché sarebbe stato teso a controbattere la storiografia dominante che secondo Berlusconi sarebbe controllata dalla [[sinistra (politica)|sinistra]]; la società è attualmente in liquidazione.<ref>{{Collegamento interrotto|http://www.ilbenecomune.net/2008/ovopedia-la-prima-enciclopedia-storica-in-videoclip-secondo-verso-berlusconiano/}}</ref>
 
=== Grande distribuzione e assicurazioni ===
Berlusconi effettua anche investimenti nel settore delle grandi distribuzioni, acquisendo il gruppo [[Standa]] dalla [[Montedison]] nel [[1988]] e i [[Supermercati Brianzoli]] dalla famiglia Franchini nel [[1991]]. Nel [[1995]] il gruppo Standa vende Euromercato al gruppo [[Promodès]]-[[Supermercati GS|GS]].
 
Nel [[1998]] scorpora e vende il gruppo Standa; la parte "non alimentare" al gruppo [[Coin]] e la parte "alimentare" a [[Gianfelice Franchini]], ex proprietario dei Supermercati Brianzoli. A tal proposito Berlusconi dichiarerà in seguito di esser stato costretto a vendere la Standa successivamente alla sua entrata in [[politica]], affermando che in [[Comune|comuni]] gestiti da giunte di [[centrosinistra]] non gli concedevano le necessarie autorizzazioni per aprire nuovi punti vendita. Secondo i critici di Berlusconi l'acquisizione e la successiva vendita della Standa sarebbe stata determinata dalla volontà di creare una liquidità per il gruppo Fininvest, che attraversava un difficile periodo tra il [[1990]] e il [[1994]] (egli stesso aveva asserito di essere esposto con le banche per una cifra in lire di diverse migliaia di miliardi).<ref>
{{Cita news|autore = Ettore Livini|url = http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/politica/berincassa/berincassa/berincassa.html |titolo = Berlusconi incassa 141 milioni Nel 2005 dividendi raddoppiati |pubblicazione = la Repubblica|data= 23 febbraio 2006|ccesso=19 dicembre 2006}}</ref>
 
Il Gruppo Fininvest, con le partecipazioni nelle società [[Mediolanum (azienda)|Mediolanum]] e [[Programma Italia]], ha una forte presenza anche nel settore delle [[assicurazione|assicurazioni]] e della vendita di prodotti finanziari.
 
=== Sport ===
[[File:Scudetto 1987-1988 Maldini Berlusconi Gullit.jpg|thumb|left|200px|Berlusconi, fra [[Paolo Maldini]] e [[Ruud Gullit]], festeggia la vittoria dello scudetto 1987-88]]
 
Dopo un iniziale interessamento all'acquisto dell'Inter,<ref>[[Gino Bacci]], ''Berlusconi, il premier e il mister'', Eco libri, 2004</ref> che secondo l'opinione di [[Sandro Mazzola]], del [[direttore sportivo]] [[Giancarlo Beltrami]] e dell'avvocato [[Peppino Prisco|Prisco]] si concretizzò nel tentativo di comprare la società prima da [[Ivanoe Fraizzoli|Fraizzoli]] nel [[1978]] e poi da [[Ernesto Pellegrini|Pellegrini]] nel [[1986]],<ref>{{cita web|url=http://www.interfans.org/forum/showthread.php?t=105448|titolo=Se Berlusconi avesse preso l'Inter...|editore=Articolo sulla Gazzetta dello sport riportato da Interfans.org|data=6 aprile 2006|accesso=25-09-2011}}{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref> dal [[20 febbraio]] [[1986]] Silvio Berlusconi è proprietario dell'[[Associazione Calcio Milan]], club [[calcio (sport)|calcistico]] del quale resse la presidenza dal giorno dell'acquisto fino al [[21 dicembre]] [[2004]], quando lasciò la carica a seguito dell'approvazione di una legge disciplinante i conflitti d'interesse. Ha ricoperto di nuovo la carica dal [[15 giugno]] [[2006]] all'aprile [[2008]] quando è stato rieletto alla presidenza del Consiglio dei ministri.
 
Sotto la sua gestione il Milan si è laureato 8 volte [[Campionato italiano di calcio|campione d’Italia]], 5 volte [[UEFA Champions League|campione d’Europa]] e 3 volte [[Coppa Intercontinentale (calcio)|campione del mondo]]; ha vinto inoltre 6 [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppe nazionali]] e 5 [[Supercoppa UEFA|europee]] nonché una [[Coppa Italia (calcio)|Coppa Italia]], per un totale di 28 trofei ufficiali in 26 anni.
 
Nei primi [[anni 1990|anni novanta]], Berlusconi estese l'attività sportiva del Milan, cambiandone il nome in Athletic Club (per mantenere l'acronimo) e trasformandolo in [[società polisportiva]], costituita comprando i titoli sportivi di società lombarde di varie discipline quali [[baseball]], [[rugby]], [[hockey su ghiaccio]], [[pallavolo]], e acquistando per importi mai visti in precedenza i migliori giocatori a disposizione. La polisportiva si sciolse nel [[1994]], dopo la vittoria elettorale, e le squadre in essa accorpate ([[Amatori Rugby Milano|Amatori Milano]] di rugby, [[Volley Gonzaga Milano|Gonzaga Milano]], già Mantova, di pallavolo, [[Hockey Club Devils Milano|Devils Milano]] di hockey e [[Milano Baseball]]) seguirono destini diversi.
 
=== Assetto societario ===
All'atto di entrare in politica, Silvio Berlusconi ha lasciato tutte le cariche sociali che ricopriva nelle sue imprese, rimanendo proprietario.<ref>[http://servizi.forzaitalia.it/multimedia/discesa-in-campo/sb_26011994.flv La discesa in campo 26 gennaio 1994]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/07/Conflitto_interessi_Polo_apre_sulla_co_0_0204072384.shtml Conflitto d'interessi, il Polo «apre» sulla proprietà]</ref>
 
Nel [[2011]] Forbes stima tutto il patrimonio del Cavaliere in 7,8 miliardi di dollari americani, in calo rispetto ai 9 miliardi del 2010.<ref>{{cita web|http://www.businesspeople.it/People/Protagonisti/Ferrero-Paperone-d-Italia-Della-Valle-tra-i-facoltosi-di-Forbes_16878/|Businesspeople.it|10-03-2011}}</ref> Questa stima è fatta tenendo conto che Silvio Berlusconi risulta in possesso del 99,5% delle azioni della società Dolcedrago [[Società per azioni|S.p.A]] (il restante 0,5% è diviso in parti uguali tra i figli [[Marina Berlusconi|Marina]] e [[Piersilvio Berlusconi|Piersilvio]]).<ref name=graficogruppo>{{cita web|http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/infografica/200905articoli/43421girata.asp|titolo=L'impero del Cavaliere|13-05-2009}}</ref> La Dolcedrago possiede e gestisce le principali proprietà immobiliari di Berlusconi, tra cui la [[Villa San Martino (edificio)|Villa San Martino]] ad [[Arcore]], due ville a [[Porto Rotondo]] (le confinanti Villa Certosa e Villa Stephanie), una a [[Macherio]], [[Lesa]], [[Lesmo]] e alle [[Bermuda]]. La Dolcedrago S.p.A controlla anche le quote di maggioranza di altre piccole e medie società immobiliari italiane e detiene il totale controllo della [[Videodue]] [[Società a responsabilità limitata|S.r.l]], società che gestisce i diritti di 106 film.<ref name=graficogruppo/><ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/04/Dolcedrago_controllo_delle_ville_co_8_090504001.shtml|titolo=A Dolcedrago il controllo delle ville|13-05-2009}}</ref>
 
Silvio Berlusconi possiede inoltre il 61% di [[Fininvest]].<ref name=graficogruppo/> La quota restante è nelle mani dei cinque figli (7,65% a testa per Marina e Piersilvio e 7,143% a testa a Barbara, Eleonora e Luigi). Fininvest controlla a sua volta Mediaset (38%), Mondadori (50%), A.C. Milan (100%), Mediolanum (35%) e Teatro Manzoni (100%).
 
Intestati alla persona di Silvio Berlusconi risultano inoltre cinque appartamenti a [[Milano]] (di cui uno in comproprietà), un terreno in [[Antigua e Barbuda]]<!-- c'era scritto "ad Antigua", ma non era chiaro se si trattava dello stato o dell'isola che allo stato appartiene --> e tre imbarcazioni.<ref name=graficogruppo/>
 
== Attività politica ==
=== Gli inizi e il sostegno al Partito Socialista Italiano ===
[[File:Berlusconi 1984.jpg|thumb|200px|Silvio Berlusconi nel [[1984]] insieme a [[Bettino Craxi]], allora a capo del governo italiano]]
Le primissime prese di posizione politiche di Berlusconi in pubblico risalgono al luglio [[1977]], allorché sostenne la necessità che il [[Partito Comunista Italiano]] (che l'anno precedente aveva superato il 34% dei voti) "rimanesse confinato all'opposizione dall'azione di una [[Democrazia Cristiana]] trasformata in modo da recuperare al governo il [[Partito Socialista Italiano]]",<ref name="berlusconicraxi">{{Cita web|url=http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/cap3.2.htm|titolo=Il socialismo berlusconiano|editore=|data=|accesso=5 gennaio 2012|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20081215171827/http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/cap3.2.htm|dataarchivio=15 dicembre 2008}}</ref> alla segreteria del quale era asceso nel luglio del [[1976]] [[Bettino Craxi]]. L'incontro tra i due era stato propiziato a metà anni settanta dall'uomo di fiducia di Craxi, l'architetto milanese [[Silvano Larini]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/18/attesa_del_cassiere_Larini_dira_co_0_92121814844.shtml In attesa del "cassiere" Larini: dirà la verità sul ruolo di Craxi?]</ref> Craxi e il PSI mostreranno per tutti gli anni successivi una significativa apertura verso le TV private, culminata con il varo del cosiddetto "[[decreto Berlusconi]]" del 16 ottobre 1984 e con la sua reiterazione attraverso il "Berlusconi bis" nel successivo 28 novembre.
 
Nel corso degli anni ottanta e fino al [[1992]], Berlusconi sosterrà sui suoi network con molteplici spot elettorali il PSI e l'amico Bettino. Nel 1984, Craxi è padrino di battesimo di [[Barbara Berlusconi]]. Nel 1990, alla celebrazione del matrimonio tra [[Veronica Lario]] e Silvio Berlusconi, Anna Craxi (moglie del leader socialista) e [[Gianni Letta]] sono i testimoni di nozze per la sposa, mentre Craxi e [[Fedele Confalonieri]] lo sono per lo sposo.<ref>{{Cita news|autore=Postiglione Venanzio|titolo="Silvio non rinnega mai gli amici"|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/novembre/24/Silvio_non_rinnega_mai_gli_co_8_9511242321.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=24 novembre 1995|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>[http://www.giannivattimo.it/menu/libro_berl.html Vita di Berlusconi - Cronologia], da giannivattimo.it.</ref> Come ulteriore testimonianza della vicinanza di Berlusconi a Craxi, va ricordata la realizzazione di uno spot televisivo di ben 12 minuti, girato dalla regista [[Sally Hunter]]<ref>{{Cita news|titolo=Berlusconi "testimonial" per Craxi|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/13/Berlusconi_testimonial_per_Craxi_co_0_92031316422.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=13 marzo 1992|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref> e presentato nella primavera del 1992 per essere trasmesso sulle emittenti di Berlusconi nel corso della campagna elettorale, nel quale compare lo stesso Berlusconi vicino ad un pianoforte che, commentando l'esperienza dei governi presieduti da Bettino Craxi (1983-1987), dichiara: «Ma c'è un altro aspetto che mi sembra importante, ed è quello della grande credibilità politica di quel governo. La grande credibilità politica sul piano internazionale, che è - per chi da imprenditore opera sui mercati - qualcosa che è necessario per poter svolgere un'azione positiva in ambienti anche politici sempre molto difficili per noi italiani, e qualche volta addirittura ostili».<ref name="berlusconicraxi"/>
 
Infine, nell'ultimo periodo politico di Craxi ([[1993]]), in occasione dell'ennesima [[autorizzazione a procedere]] avanzata dalla magistratura contro l'ex leader socialista e respinta dalla [[Camera dei deputati|Camera]], Berlusconi espresse pubblicamente la propria solidale soddisfazione.<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1087842 Berlusconi si congratula «lo non abbandono gli amici»]</ref>
 
=== La "discesa in campo" ===
{{vedi anche|Ingresso in politica di Silvio Berlusconi}}
 
Nel novembre [[1993]], in occasione delle elezioni comunali di [[Roma]], intervistato all'uscita dell'[[Euromercato]] di [[Casalecchio di Reno]], auspicò la vittoria di [[Gianfranco Fini]], all'epoca segretario del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]], che correva per la carica di sindaco contro [[Francesco Rutelli]].
 
Nell'inverno del [[1993]], in seguito al vuoto politico che si era formato dopo lo scandalo di [[Tangentopoli]], Berlusconi decide di scendere direttamente in prima persona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza dei club dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidati da [[Giuliano Urbani]] e dalla diretta discesa in campo di funzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia 80, nasce così il nuovo movimento politico [[Forza Italia]], uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempo Berlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestione ai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).
 
L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del [[1957]], secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio [[1994]] la [[Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari|Giunta per le elezioni]] (con la presenza di due terzi dei deputati) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi.<ref>{{Cita news|titolo=Compatibili tv e mandato del Cavaliere|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/21/compatibili_mandato_del_Cavaliere_co_0_9407212114.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=21 luglio 1994|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1278598 GIUNTA ELEZIONI Si', il Cavaliere era eleggibile], [[la Stampa]], 21 luglio 1994.</ref><ref>[http://www.syloslabini.info/online/?p=419 Noi Berlusconi l’Opposizione], [[Paolo Sylos Labini]], tratto da [[l'Unità]], [[24 novembre]] [[2001]].</ref>
La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre [[1996]] dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza, delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza".<ref>{{cita web|url=http://leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/bollet/199610/1017/pdf/16.pdf| titolo=Giunta delle elezioni del 19 ottobre 1996|accesso=22 ottobre 2009|editore=camera.it}}</ref>
 
=== Campagna elettorale ed elezioni del 1994 ===
{{vedi anche|XII Legislatura della Repubblica Italiana}}
Sovvertendo le previsioni espresse dai principali quotidiani nazionali,<ref>{{Cita news|autore=Eugenio Scalfari|url=http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/politica/festaforza/coccode/coccode.html|accesso=5 gennaio 2013|pubblicazione=La Repubblica|data=27 gennaio 1994}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Panebianco Angelo|titolo=Lo strappo del Cavaliere|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/27/strappo_del_Cavaliere_co_0_9401277413.shtml |accesso=6 gennaio 2013|data=27 gennaio 1994|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1199323 La Stampa, SONDAGGIO CIRM Ppi-Segni e pds al 22%]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1201336 IL CASO <MESSAGGIO> AL PAESE Il Cavaliere regista di se stesso Trucchi e seduzioni nel giorno del debutto]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1202829 <FORZA ITALIA> Uno spottino in grigio per il timido Cavaliere]</ref> le [[Elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche]] del [[27 marzo]] [[1994]] si concludono con la vittoria elettorale di [[Forza Italia]] in corsa con la [[Lega Nord]] di [[Umberto Bossi]] nelle regioni settentrionali e l'[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] di [[Gianfranco Fini]] nel resto d'Italia. Negli ultimi mesi di campagna elettorale, alcuni fra i volti più famosi delle reti Fininvest<ref>Tra questi [[Mike Bongiorno]], [[Raimondo Vianello]] e [[Sandra Mondaini]], [[Ambra Angiolini]] e [[Iva Zanicchi]], che in un programma d'intrattenimento della domenica pomeriggio dichiara che la sua mamma voterà per Silvio «perché i ricchi, essendosi già arricchiti, non avrebbero interesse a rubare dalle tasche dei cittadini».</ref> dichiarano in televisione il loro appoggio politico, all'interno dei programmi di intrattenimento da loro condotti, scatenando reazioni che in seguito determineranno l'emanazione delle regole per la cosiddetta ''[[par condicio]]'' elettorale.
 
La [[Governo Berlusconi I|prima esperienza di governo]] di Silvio Berlusconi, avviata il [[10 maggio]] [[1994]], ha però vita dura e breve, e si conclude nel dicembre dello stesso anno, quando la [[Lega Nord]] ritira l'appoggio al Governo e avvia una violenta campagna ai danni dell'ex alleato Berlusconi, esplicitamente accusato di appartenere alla [[mafia]].<ref>[http://www.brianzapopolare.it/sezioni/politica/berlusconi_mafioso_lega_2001feb16.htm Berlusconi mafioso<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il [[22 dicembre]] Berlusconi rassegna le proprie dimissioni al presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]]. Al suo posto viene formato un governo tecnico guidato dal [[ministro del Tesoro]] uscente, [[Lamberto Dini]]. Berlusconi, che aveva chiesto invano le elezioni anticipate, non sosterrà il [[governo Dini|nuovo governo]].
Negli anni successivi, Berlusconi attribuirà la responsabilità della caduta del suo governo all'inaffidabilità di Bossi.<ref>«Non mi siederò mai più ad un tavolo a cui ci sia il signor Bossi e non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché è una persona totalmente inaffidabile.» Da una [http://video.google.com/videoplay?docid=6851543285887127277&pl=true intervista televisiva].</ref> In seguito, anche per il riavvicinamento con la Lega Nord in occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni politiche del 2001]], accuserà la magistratura e Scalfaro, il quale, secondo lo stesso Berlusconi, avrebbe indotto Bossi a ritirare l'appoggio all'esecutivo,<ref>In un'intervista pubblicata il 9 settembre 2003 sul quotidiano ''La voce di Cremona'' Berlusconi dice «nel 1994 il mio governo è caduto perché mi hanno accusato di corruzione e poi io sono stato assolto in appello e in cassazione, dopo sei anni, per non aver commesso il fatto. Eppure hanno fatto cadere il mio governo con quelle accuse. Perché il capo dello Stato di allora ha chiamato Bossi e gli ha detto "guarda che è sicuro che Berlusconi cada e ti porta con lui nel baratro" e Bossi poi me lo ha raccontato.» (Da {{Collegamento interrotto|http://www.welfareitalia.it/contents.php?cid=575}} welfareitalia.it).</ref> compiendo «un [[golpe]]».<ref>«Nel 1994 ci fu un [[golpe]]. Scalfaro disse a Bossi: "Berlusconi è nel baratro, i giudici di Milano lo condanneranno. In quel baratro non finirci anche tu". I giudici di Milano dopo sette anni mi assolsero, ma gli italiani nel frattempo non ci videro più al governo, ma all'opposizione». ({{Cita news|titolo=Berlusconi al cassintegrato: "E' fortunato, ha un sussidio"|url=http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/versoelezioni7/cassintegrato/cassintegrato.html|accesso=5 gennaio 2013|data=28 gennaio 2006|pubblicazione=La Repubblica}})</ref>
 
=== Campagna elettorale 1996 e capo dell'opposizione fino al 2001 ===
{{vedi anche|XIII Legislatura della Repubblica Italiana}}
Le [[Elezioni politiche italiane del 1996|successive elezioni]] sono vinte da [[L'Ulivo]] (con l'appoggio esterno di [[Rifondazione Comunista]]), la coalizione di [[centrosinistra]] capeggiata da [[Romano Prodi]]. Berlusconi guida l'opposizione di centrodestra fino al [[2001]].
 
Durante la legislatura collabora con [[Massimo D'Alema]] alla Bicamerale, che si occupa principalmente di riforme costituzionali e giudiziarie (per approfondimenti si veda la voce sulle [[Riforme giudiziarie del centrosinistra#Legislatura 1996-2001|riforme giudiziarie dell'Ulivo]]).
 
=== Campagna elettorale 2001 e capo del governo fino al 2006 ===
{{vedi anche|XIV Legislatura della Repubblica Italiana}}
[[File:President George W. Bush shakes hands with Italian Prime Minister Silvio Berlusconi.jpg|250px|thumb|left|Silvio Berlusconi nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]] il [[31 ottobre]] [[2005]] insieme con [[George W. Bush]], allora [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]]]
[[File:Bill Clinton, George H. W. Bush, George W. Bush and Silvio Berlusconi.jpg|thumb|250px|right|Tre presidenti degli [[Stati Uniti d'America]] (da sinistra, [[Bill Clinton]], [[George H. W. Bush]] e il figlio [[George W. Bush]]) insieme a Silvio Berlusconi il [[7 aprile]] [[2007]]]]
[[File:Putin Erdogan Berlusconi.JPG|250px|thumb|left|Da sinistra, il capo del governo russo [[Vladimir Putin]], il premier turco [[Recep Tayyip Erdoğan]] e Silvio Berlusconi]]
Le [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni del 2001]] portano alla vittoria la [[Casa delle Libertà]], una coalizione capeggiata da Silvio Berlusconi e comprendente, oltre a [[Forza Italia]], i principali partiti di centrodestra (inclusa la Lega Nord), mentre il centrosinistra si presenta diviso. Durante la campagna elettorale Berlusconi sigla, presso la trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' di [[Bruno Vespa]], il cosiddetto [[Contratto con gli italiani]]: un accordo fra lui ed i suoi potenziali elettori in cui si impegna, in caso di vittoria, a realizzare ingenti sgravi fiscali, il dimezzamento della disoccupazione, l'avviamento di centinaia di opere pubbliche, l'aumento delle pensioni minime e la riduzione del numero di reati; impegnandosi altresì a non ricandidarsi alle successive elezioni nel caso in cui almeno quattro dei cinque punti principali non fossero stati mantenuti.
 
L'[[11 giugno]] Berlusconi viene per la seconda volta nominato presidente del consiglio, dando inizio al [[Governo Berlusconi II]]. Durante il secondo semestre del [[2003]] ricopre la carica di presidente del [[Consiglio dell'Unione Europea]] in quanto capo del Governo italiano.
 
Dopo la pesante sconfitta della Casa delle Libertà alle [[elezioni regionali del 2005]], si apre una rapida crisi di governo: Berlusconi si dimette il [[20 aprile]] e dopo due giorni viene varato il [[Governo Berlusconi III]] che ricalca in gran parte come composizione e azione politica il precedente Governo Berlusconi II.
 
=== Campagna elettorale 2006 ===
{{vedi anche|XV Legislatura della Repubblica Italiana|Elezioni politiche italiane del 2006}}
Il periodo pre-elettorale è infiammato dalla pubblicazione di sondaggi, commissionati prevalentemente dai quotidiani nazionali, che prevedono una vittoria de [[L'Unione]], la coalizione di centrosinistra formatasi a sostegno della ricandidatura di [[Romano Prodi]] alla carica di capo del governo, con circa il 5% di vantaggio rispetto alla [[Casa delle Libertà]]. Solo tre sondaggi elaborati su commissione di Berlusconi da una società statunitense attribuiscono un lieve vantaggio per la Casa delle Libertà.
 
[[File:Silvio Berlusconi to a joint session of Congress.jpg|250px|thumb|right|[[1º marzo]] [[2006]], Silvio Berlusconi parla innanzi al [[Congresso degli Stati Uniti]] riunito in sessione plenaria.]]
A marzo [[2006]], durante la visita ufficiale negli Stati Uniti, è invitato a pronunciare un discorso ai due rami del [[Congresso degli Stati Uniti]] riuniti in seduta comune, come era precedentemente accaduto a [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]], [[Bettino Craxi|Craxi]] e [[Giulio Andreotti|Andreotti]]. Durante l'orazione, il presidente del Consiglio ringrazia gli [[Stati Uniti]] per la liberazione dell'[[Italia]], durante la [[seconda guerra mondiale]]. Nel dicembre 2010 un documento dell'ambasciata americana in Italia, risalente a pochi giorni prima dell'incontro con Bush dell'ottobre 2005 e diffuso da [[WikiLeaks]], ha rivelato che quell'intervento al Congresso era stato esplicitamente chiesto fin dall'autunno da Berlusconi, per fini di campagna elettorale, e che egli avrebbe puntato nella campagna elettorale su una politica estera pro-USA contrapposta a quella europeista di Prodi, soprattutto sulla [[Guerra d'Iraq|questione irakena]].<ref>{{cablegate|autore=Ronald Spogli|titolo=Scenesetter for PM Berlusconi's October 31 meeting with the president|data=26 ottobre 2005|refid=05ROME3585|editore=Ambasciata americana in Italia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/03/news/berlusconi_congresso-9786213/|autore=[[Vittorio Zucconi]]|editore=La Repubblica|titolo=Quel finto applauso chiesto a Bush|data=3 dicembre 2010}}</ref>
 
Silvio Berlusconi e Romano Prodi si incontrano in due dibattiti televisivi molto seguiti, andati in onda su [[Raiuno]]. Berlusconi conclude il secondo dibattito il [[3 aprile]] annunciando, a sorpresa, di voler eliminare l'[[Imposta Comunale sugli Immobili]] (ICI) sulla prima casa.<ref>{{Cita web|url=http://video.corriere.it/media/6a7b8686-c35e-11da-9ad9-0003ba99c667|titolo=Berlusconi: «Noi aboliremo l'Ici sulla prima casa»|editore=Corriere.tv|data=4 aprile 2006|accesso=12 gennaio 2012|formato=video}}</ref> Nei giorni successivi, durante la trasmissione ''[[Radio anch'io]]'' su [[Radio Uno]], promette anche l'eliminazione della [[Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani|tassa sui rifiuti]].<ref>[http://www.radio.rai.it/radio1/radioanchio/view.cfm?Q_EV_ID=171492 Radio anch'io - Trasmissione del [[7 aprile]] [[2006]]]</ref>
 
L'esito delle [[Elezioni politiche italiane del 2006|elezioni del 2006]] è caratterizzato da una forte incertezza perdurata fino al termine dello scrutinio delle schede e si risolve con una leggera prevalenza della coalizione di centrosinistra capeggiata da [[Romano Prodi]], che vince le elezioni.
 
Dopo l'esito del voto, Berlusconi inizialmente contesta il risultato delle votazioni denunciando brogli e chiedendo il riconteggio dei voti. Successivamente giudica l'esito un «sostanziale pareggio», e suggerisce di formare un governo istituzionale di coalizione ispirato alla "[[Große Koalition]]" tedesca, proposta però rifiutata dai partiti del centrosinistra e dalla [[Lega Nord]]. Prodi viene quindi nominato presidente del consiglio sostenuto dalla coalizione di [[centrosinistra]].
 
Le Giunte per le elezioni, attivatesi per il riconteggio delle schede bianche e nulle,<ref>Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: [http://www.senato.it/commissioni/4577/3666/101293/101294/130034/schedasedutacommissione.htm scheda] della seduta del 6 dicembre 2006 ([http://www.senato.it/istituzione/29380/genpagina.htm Regolamento per la verifica dei poteri], si veda art. 12, c.2 e c.3)</ref> nel settembre [[2007]] confermeranno il risultato elettorale.<ref>Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: [http://www.senato.it/commissioni/4577/3666/101293/132948/142830/schedasedutacommissione.htm scheda] della seduta del 18 settembre 2007</ref> Tuttavia Berlusconi non riconoscerà la vittoria dell'avversario.
 
Nel novembre del 2006, annunciando dal palco di un convegno a [[Montecatini Terme]] l'intenzione di "convincere tutte le forze politiche della Casa delle libertà a fondersi in un unico grande partito della libertà", viene colto da improvviso malore e conseguente breve perdita dei sensi.<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/26/berlu.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=27 novembre 2006|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
=== La nascita del Popolo della Libertà e la vittoria del 2008 ===
{{vedi anche|Il Popolo della Libertà}}
[[File:Luiz Inacio Lula da Silva and Silvio Berlusconi 20080709.jpg|left|260 px|thumb|Berlusconi con l'allora presidente brasiliano [[Luiz Inácio Lula da Silva|Lula]] il [[9 luglio]] [[2008]]]]
 
Dal [[16 novembre|16]] al [[18 novembre]] [[2007]] Berlusconi ha organizzato una petizione popolare per richiedere elezioni anticipate, con l'obiettivo di raccogliere almeno 5 milioni di firme. Il risultato comunicato da [[Sandro Bondi]] è stato di 7.027.734,<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1570180192 «FI: raccolte oltre 7 milioni di firme contro il governo»], da ''AdnKronos.com'', [[18 novembre]] [[2007]].</ref> sebbene ci sia chi ha avanzato dubbi sulla cifra e sulla verifica della regolarità delle adesioni via [[Internet]] e via SMS.<ref>{{Cita news||titolo="In sette milioni per mandare via Prodi" ma restano i dubbi sul valore delle firme|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl11/gazebo-berlusconi/gazebo-berlusconi.html|accesso=5 gennaio 2013|data=19 novembre 2007|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> Con questa cifra alla mano, il 18 novembre durante un comizio in piazza San Babila a [[Milano]] Berlusconi ha annunciato lo scioglimento di Forza Italia e la nascita del [[Popolo della Libertà]], un nuovo soggetto politico contro i «parrucconi della politica», che fonderà insieme a [[Gianfranco Fini]].<ref>{{Cita news|autore=Gian Antonio Stella|titolo=La seconda discesa in campo contro i politici «parrucconi»|url=http://www.corriere.it/politica/07_novembre_19/stella_berlusconi_guerra_ai_parrucconi.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=19 novembre 2007|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref> Il giorno successivo, in una conferenza stampa tenuta a [[Roma]] in Piazza di Pietra ha sostenuto che «il [[bipolarismo]] […] nella presente situazione italiana, con la frammentazione dei partiti che esiste, non è qualcosa che può funzionare per il governo del Paese»<ref>[http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=tgcom&data=2007/11/19&id=26387&categoria=servizio/cronaca&from=email Conferenza trasmessa in diretta su [[Rete 4]]]</ref> e ha dichiarato la sua disponibilità a trattare per la realizzazione di un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento alto per evitare il frazionamento dei partiti.
 
[[File:Berlusconi Napolitano Aquila 2009.jpg|thumb|right|220px|Silvio Berlusconi con il [[presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]], in occasione del pranzo offerto ai capi di stato partecipanti al [[G8]] tenutosi a [[L'Aquila]], [[9 luglio]] [[2009]]]]
 
Berlusconi ha affermato che il nuovo partito «intende rovesciare la piramide del potere»<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_2701245.html|accesso=5 gennaio 2013|pubblicazione=La Repubblica}}[http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_2701245.html «PDL: Berlusconi scrive a coordinatori FI, serviva svolta], ''[[la Repubblica|Repubblica.it]]'', [[18 novembre]] [[2007]].</ref> e che la scelta del nome, dei valori, dei programmi, dei rappresentanti e del leader del nuovo soggetto politico spetta ai cittadini e non alle segreterie. Una successiva petizione popolare tenutasi il [[1 dicembre|1º]] e [[2 dicembre]] [[2007]] ha stabilito, con il 63,14% delle preferenze, che il nome di tale formazione politica fosse Il Popolo della Libertà. Tale nome era già stato utilizzato per definire i partecipanti alla manifestazione contro il [[Governo Prodi II|Governo Prodi]] tenutasi il [[2 dicembre]] [[2006]] che aveva visto, secondo gli organizzatori, scendere in piazza 2.200.000 persone.
[[File:3684018560 ca14639e91 o Barack Obama with Silvio Berlusconi ORIGINAL SIZE.jpg|thumb|left|220px|Silvio Berlusconi nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]] il [[17 giugno]] [[2009]] insieme al [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Barack Obama]]]]
 
Durante la [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV Legislatura]] Berlusconi come deputato è stato l'onorevole più assenteista: 4623 assenze su 4693 votazioni parlamentari.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = http://www.ilsole24ore.com/includes2007/speciali/tools/assenteismo-parlamentare/assenteismo-parlamentare.shtml
|titolo = L'assenteismo degli eletti: le classifiche con i dati delle presenze/assenze al voto dei parlamentari
|pubblicazione = [[Il Sole 24 Ore]]
|giorno = 19
|mese = 12
|anno = 2007
|pagina =
|accesso=28 maggio 2008
}}</ref><br />Il [[14 aprile]] [[2008]] la coalizione formata da [[Popolo della Libertà]], [[Lega Nord]] e [[Movimento per l'Autonomia]] a sostegno della candidatura di Silvio Berlusconi a presidente del consiglio ha vinto le elezioni politiche con circa il 47% dei voti e ha ottenuto un'ampia maggioranza<ref>[http://www.corriere.it/Politica/2008/elezioni08/elezioni_dati_8868a4f4-0a1e-11dd-bdc8-00144f486ba6.shtml «Vince il Pdl, la Lega avanza»], da ''Corriere.it'', [[14 aprile]] [[2008]].</ref> in entrambi i rami del [[Parlamento]]. Il successivo [[8 maggio]], con il giuramento nelle mani del presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]], Berlusconi ha inaugurato il suo [[Governo Berlusconi IV|quarto governo]].<ref>{{cita web |url= http://www.quirinale.it/Comunicati/Comunicato.asp?id=35776|titolo= Giuramento del Governo Berlusconi|editore= Presidenza della Repubblica|data=8 maggio 2008|accesso=5 gennaio 2012|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20080510152750/http://www.quirinale.it/Comunicati/Comunicato.asp?id=35776|dataarchivio=10 maggio 2008}}</ref>
 
Il [[29 marzo]] [[2009]] Silvio Berlusconi viene eletto all'unanimità e per alzata di mano presidente del Popolo della Libertà.<ref>[http://it.euronews.net/2009/03/29/berlusconi-eletto-presidente-del-pdl/ Berlusconi eletto Presidente del PdL] it.euronews.net</ref>
 
Il [[3 febbraio]] [[2010]] il premier Silvio Berlusconi è arrivato alla [[Knesset]], il parlamento israeliano, dove ha tenuto un discorso: era la prima volta che un Presidente del Consiglio italiano parlava davanti al Parlamento israeliano.<ref>{{Collegamento interrotto|http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201002articoli/51860girata.asp/}} Berlusconi a Israele: grazie di esistere</ref><ref name=corriereknesset>[http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_03/berlusconi-knesset_363a3bc0-10a2-11df-ab8f-00144f02aabe.shtml/ Berlusconi parla alla Knesset]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref> Nel suo intervento, Berlusconi ha definito «un'infamia» le [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali del 1938]] e ha assicurato che l'Italia guarda al popolo ebraico come a «un fratello maggiore».<ref name=corriereknesset /><ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201002articoli/51860girata.asp/Berlusconi conquista la Knesset. Teheran: adesso basta ingerenze]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
 
=== Le dimissioni da Presidente del Consiglio nel 2011 ===
[[File:EPP Summit March 2012 (49).jpg|miniatura|destra|Silvio Berlusconi al summit del [[Partito Popolare Europeo]] nel marzo 2012.]]
La sera del [[12 novembre]] [[2011]], dopo l'approvazione della legge sulla stabilità, Berlusconi sale al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] per rassegnare le sue dimissioni da presidente del consiglio dei ministri al capo dello stato [[Giorgio Napolitano]]. Dal 16 gli succederà il [[Governo Monti]].
 
=== La nuova candidatura ===
{{in corso}}
Dopo aver presentato formalmente il passaggio di consegne con quest’ultimo atto politico, Berlusconi partecipa come [[deputato]] ad alcune iniziative parlamentari diradando però le sue uscite pubbliche.
 
Nel pomeriggio del [[24 ottobre]] [[2012]] in un [[comunicato stampa]] ufficiale, Berlusconi annuncia di non volersi ricandidare alla [[Presidenza del Consiglio dei Ministri|Presidenza del Consiglio]], dando il benestare alle [[primarie]] per la scelta del candidato [[premier]] del [[centro-destra]] per il [[16 dicembre]].<ref>{{cita web|url=http://notizie.virgilio.it/politica/berlusconi-non-mi-ricandido-a-premier-giovani-devono-fare-gol_174200.html|titolo=Berlusconi lascia: "Tocca ad Alfano e giovani rifare il miracolo"|editore=''[[Virgilio (portale)|Virgilio]]''|data=24 ottobre 2012|accesso=24 ottobre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1065896/berlusconi-le-reazioni-dopo-il-passo-indietromaroninuove-prospettivebersaninoi-apripista.shtml|titolo=Berlusconi, le reazioni dopo il passo indietro Maroni:nuove prospettive, Bersani:noi apripista|editore=''[[TGcom24]]''|data=24 ottobre 2012|accesso=24 ottobre 2012}}</ref>
 
Tuttavia, nelle settimane successive si rincorrono con sempre maggiore insistenza voci che danno Berlusconi pronto a candidarsi nuovamente, suscitando reazioni contrapposte all'interno del mondo politico.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/11/24/news/berlusconi_24_novembre-47325414/|titolo=Berlusconi: "Tornare in campo? Ci penso" Alfano: "Se si candida, inutili primarie"|editore=''[[la Repubblica]]''|data=24 novembre 2012|accesso=8 dicembre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/11/25/news/maroni_alfano_faccia_comunque_le_primarie-47378904/?ref=NRCT-47325414-2|titolo=Caos Pdl, Alfano: "Le primarie si fanno, per ora". Sei candidati 'appesi' alla decisione di Berlusconi|editore=''[[la Repubblica]]''|data=25 novembre 2012|accesso=8 dicembre 2012}}</ref> Il [[6 dicembre]] [[2012]] il segretario del Pdl [[Angelino Alfano]] annuncia la candidatura di Berlusconi alle [[elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]], aggiungendo contestualmente che non si terranno più le primarie del partito.<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1072179/alfano-berlusconi-si-ricandida.shtml|titolo=Alfano: "Berlusconi si candida, primarie inutili" Crisi di governo, il segretario Pdl al Quirinale|editore=''[[TGcom24]]''|data=6 dicembre 2012|accesso=8 dicembre 2012|urlarchivio=http://archive.is/TEPW|dataarchivio=27 dicembre 2012|deadurl=no}}</ref> Due giorni dopo, è lo stesso Berlusconi a confermare la sua decisione di scendere nuovamente in campo.<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1072397/berlusconi-scendo-in-campo-per-vincereitaliani-depressi-da-monti-voto-il-10-marzo.shtml|titolo=Berlusconi: "Scendo in campo per vincere Italiani depressi da Monti. Voto il 10 marzo"|editore=''[[TGcom24]]''|data=8 dicembre 2012|accesso=8 dicembre 2012}}</ref>
 
== Controversie ==
{{vedi anche|Berlusconismo|Antiberlusconismo}}
=== Aspetti controversi dell'attività politica ===
 
==== Appartenenza alla loggia massonica P2 ====
L'iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica [[P2]] avviene il [[26 gennaio]] [[1978]] nella sede di [[via dei Condotti|via Condotti]] a Roma, all'ultimo piano del palazzo che ospita il gioielliere [[Bulgari (azienda)|Bulgari]] insieme a [[Roberto Gervaso]];<ref>{{Cita web|url=http://news.kataweb.it/item/524397/licio-gelli-berlusconi-venne-iniziato-alla-p2-con-il-rito-della-spada |autore=|titolo=Licio Gelli: “Berlusconi venne iniziato alla P2 con il rito della spada”|editore=kataweb|data=11 maggio 2009|accesso=12 gennaio 2012|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20090511170850/http://www.quinews.it/2008/12/05/licio-gelli-berlusconi-venne-iniziato-alla-p2-con-il-rito-della-spada/|dataarchivio=11 maggio 2009}}</ref> la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia. Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2,<ref name=berluscabuferaP2>{{Cita news|autore=Di Vittorio Testa|curatore=|titolo=Bufera su Berlusconi La P2 setta segreta|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/08/bufera-su-berlusconi-la-p2-setta-segreta.html|accesso=5 gennaio 2013|data=8 marzo 2000|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> ma ha ammesso in tribunale di essere stato iscritto.<ref>{{Cita news|titolo=Angius: Silvio, ex piduista ricco|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/10/04/angius-silvio-ex-piduista-ricco.html|accesso=5 gennaio 2013|data=4 ottobre 2000|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>
Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di averlo diffamato celebrato dal tribunale di Verona<ref name=berluscagiudice>{{Cita news|autore=G C|curatore=|titolo=Berlusconi dal giudice per un interrogatorio sull'iscrizione alla P2|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/14/berlusconi-dal-giudice-per-un-interrogatorio-sull.html|accesso=5 gennaio 2013|data=14 febbraio 1990|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>), Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta».<ref>[http://www.caffeeuropa.it/attualita/75lettere-berlusca.html Caffè Europa]</ref>
[[File:Ricevuta di pagamento per l'iscrizione del dott. Silvio Berlusconi alla loggia massonica P2.gif|thumb|300px|right|Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione nel 1978 di Silvio Berlusconi alla [[Loggia P2]].]]
 
Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato nei confronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al termine il magistrato veronese ha prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato.<ref name=berluscagiudice/>
Il sostituto procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il proscioglimento<ref name=berluscagiudice/> e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo davanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuito all’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia».<ref>{{Cita news|autore=Di Antonino Caponnetto|titolo=Quando Berlusconi testimoniò sulla P2|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/21/quando-berlusconi-testimonio-sulla-p2.html |accesso=5 gennaio 2013|data=21 aprile 1998|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>
 
Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi essere stato piduista non è titolo di demerito".<ref name=berluscabuferaP2 />
In altra occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a lui".<ref name="Guarino">[http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/cap3.3.htm Giovanni Ruggeri e Mario Guarino, ''Berlusconi: inchiesta sul signor tv'']{{collegamento interrotto|date=September 2012}}.</ref>
 
Secondo la [[Commissione parlamentare d'inchiesta]] [[Tina Anselmi|Anselmi]] la loggia massonica era "eversiva". Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.<ref>[http://www.esoteria.org/documenti/massoneria/sentenzastrasburgo.htm Sentenza] della [[Corte Europea dei diritti dell'uomo]] di [[Strasburgo]] del 2 agosto 2001 (nel caso Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani c. Italia), dove si fa riferimento alla legge 17/82, "attuazione dell'art. 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e quelle concernenti lo scioglimento dell'associazione denominata Loggia P2".</ref>
 
La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia attraverso il «[[piano di rinascita democratica]]», un elaborato a mezza via tra un manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio di opere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle funzioni vitali del potere".<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/06/quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli.html Da repubblica.it].</ref> Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la costruzione di due poli organizzati in club territoriali e settoriali; tendeva al monopolio dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblica presidenziale e al controllo della magistratura da parte del potere politico.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/06/quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli.html Quegli ex affiliati alla P2 di Gelli - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="ricerca.repubblica.it">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/10/bettazzi-berlusconi-realizza-il-piano-di.html BETTAZZI: ' BERLUSCONI REALIZZA IL PIANO DI RINASCITA DELLA P2' - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="Santi">{{cita news|titolo=Dalla P2 a Forza Italia|autore=Simone Santi|data=21 novembre 2003|url=http://www.controcorrente.info/Dossier/dallaP2pag1.htm|pubblicazione=ControCorrente.info|accesso=2/9/2008}}{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
[[File:Licio Gelli sui quotidiani.jpg|thumb|left|Licio Gelli, "Maestro Venerabile" della loggia massonica P2]]
Secondo il fondatore della P2 [[Licio Gelli]], Berlusconi "ha preso il nostro [[Piano di rinascita democratica|Piano di rinascita]] e lo ha copiato quasi tutto".<ref name="BarbacettoP2">{{cita news|url=http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/massoni/p2.html|autore=Gianni Barbacetto|titolo=La P2 ieri. La sua vittoria oggi|anno=2001|accesso=2/9/2008|pubblicazione=SocietàCivile.it}}</ref> Anche il vescovo di Ivrea [[Luigi Bettazzi]] rimprovera al [[Governo Berlusconi I|primo governo Berlusconi]], al momento della sua caduta ([[1995]]), di essere "l'attuazione fatta e programmata da Berlusconi del Piano di rinascita democratica proposto dalla Loggia P2 già nel 1976".<ref name="ricerca.repubblica.it"/> D'altra parte, l'affermazione di Gelli sembrerebbe sottintendere una certa estraneità di Berlusconi al tentativo che la loggia fece di attuare il suo piano, mentre, al di là delle analogie reali o apparenti, i contatti tra Berlusconi e personaggi legati alla loggia appaiono piuttosto concreti e provati e viaggiano per le vie degli affari, in particolare attraverso il canale internazionale rappresentato dal [[Banco Ambrosiano]]. Nell'organigramma complessivo della P2, incentrato, come detto, sulla segreta penetrazione dei più diversi luoghi del potere (finanza, politica, media), il ruolo dei giornali e della televisione appare decisivo. Lo stesso Gelli ha anche affermato: "Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i mass media".<ref>M. Guarino - F. Raugei, ''Gli anni del disonore'', edizioni Dedalo, 2006, pag. 35.</ref>
 
A partire dal [[1985]], gli archivi di Gelli testimoniano l'intervento della P2 nell'acquisizione da parte di Berlusconi dell'allora più diffuso settimanale popolare italiano,<ref name="Guarino" /> ''[[Tv Sorrisi e Canzoni]]''.<ref name="Teodori">{{cita news|url=http://www.radioradicale.it/exagora/p2-la-controstoria-17-di-fronte-allasse-p2-vaticano-la-banca-ditalia-arretra|titolo=P.2, la controstoria: di fronte all’asse P.2 - Vaticano la Banca d’Italia arretra|autore=[[Massimo Teodori]]|giorno=1°|mese=12|anno=1985|pubblicazione=RadioRadicale.it|accesso=2/9/2008}}</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/14/la-benedizione-di-gelli.html LA BENEDIZIONE DI GELLI - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> La transazione, se vista come una delle tante compiute all'interno della stessa intricata ragnatela di imprese legate al sistema creditizio vaticano, risulta quasi solo un passaggio di consegna per la realizzazione del programma. È il giugno del [[1983]] quando la consociata all'estero Ambrosiano Group Banco Comercial di [[Managua]] cede a Berlusconi il 52% del pacchetto azionario della rivista. A interessarsi dell'affare sono i finanzieri [[Roberto Calvi]] e [[Umberto Ortolani]].
A seguito della presentazione delle conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla P2, la loggia fu sciolta per legge in ragione dei «fini eversivi» che si prefiggeva. Gelli fu condannato e arrestato, benché al riguardo ancora nel [[1988]] Berlusconi dichiarasse al ''Corriere della Sera'' di essere «sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli».<ref>Giovanni Ruggeri, Mario Guarino, ''Berlusconi. Inchiesta sul Signor Tv'', Milano, Kaos, 1994 (1987).</ref>
 
Al momento del suo ingresso ufficiale in politica ([[1993]]), Berlusconi presentò un partito la cui struttura e programma parvero ad alcuni simili a quelle prefigurate nel disegno eversivo della [[P2]]: «Club dove siano rappresentati... operatori imprenditoriali, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori» e solo «pochissimi e selezionati» politici di professione.
 
Il [[25 gennaio]] 2006 la maggioranza parlamentare guidata da Berlusconi, nell'ambito della riforma dei [[reati d'opinione]], approvò una modifica dell'[[s:Codice penale/Libro II/Titolo I#Art. 283 Attentato contro la costituzione dello Stato|articolo 283]] del [[Codice penale italiano|Codice Penale]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/26/Reati_opinione_droga_rush_finale_co_9_060126026.shtml Reati d'opinione e droga, il rush finale del Polo]</ref> sulla base del quale era stata ritenuta illecita la P2, riducendo la reclusione minima da 12 a 5 anni e ritenendo necessari degli atti violenti. Il testo precedente era questo:
: {{quote|Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.|Articolo 283 c.p. prima della novella legislativa del 2006}}
il testo modificato è invece il seguente:
: {{quote|Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni.|Articolo 283 c.p. dopo la novella legislativa del 2006}}<ref>[http://gazzette.comune.jesi.an.it/2006/60/3.htm LEGGE 24 febbraio 2006, n.85]</ref><ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=A83TA Per i reati d'opinione meno carcere e più multe]</ref>
 
==== Conflitto di interessi ====
[[File:Vladimir Putin in Italy 17-18 April 2008-3.jpg|thumb|[[Vladimir Putin]] e Silvio Berlusconi a [[Villa Certosa]] (18 aprile 2008)]]
Un [[conflitto di interessi]] emerge in presenza di proprietari di imprese che vengono ad assumere cariche pubbliche. La contemporanea proprietà di società di assicurazione, di colossi dell'editoria, di imprese turistiche, e così via, acuisce questo problema nella figura di Silvio Berlusconi.
 
Secondo il settimanale [[Regno Unito|britannico]] ''[[The Economist]]'', Berlusconi, nella sua doppia veste di proprietario di [[Mediaset]] e Presidente del Consiglio, nel 2001 deteneva il controllo di circa il 90% del panorama televisivo italiano.<ref name="economistfit">{{Cita web|url=http://www.economist.com/node/593654?story_id=593654|autore=|titolo=Fit to run Italy?|editore=[[The Economist|Economist]]|data=16 aprile 2001|accesso=5 gennaio 2012|lingua=en}}</ref> Questa percentuale include sia le stazioni da lui direttamente controllate, sia quelle su cui il suo controllo può essere esercitato in maniera indiretta attraverso la nomina (o l'influenza sulla nomina) degli organismi dirigenti della televisione pubblica. Questa tesi viene respinta da Berlusconi che nega di controllare la RAI (malgrado l'apparente contenuto di varie intercettazioni, rivelate dalla stampa nel luglio 2011, prefiguri un'azione di concerto, mirante a favorirlo, messa in atto da una parte dei vertici RAI e Mediaset: la cosiddetta struttura riservata "Delta"<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-05/indagine-interna-delta-063957.shtml?uuid=AagefMlD Rai: indagine interna di Lei su «Delta» - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>). Egli sottolinea il fatto che durante il suo governo siano stati nominati presidente della RAI persone facenti riferimento al centrosinistra, in primo luogo [[Lucia Annunziata]]. Attualmente il presidente della RAI è [[Paolo Garimberti]], di centrosinistra, mentre il ruolo di direttore generale è ricoperto da [[Lorenza Lei]].
 
Il vasto controllo sui media esercitato da Berlusconi è stato collegato da molti osservatori italiani e stranieri alla possibilità che i media italiani siano soggetti ad una reale limitazione delle [[libertà di espressione]]. L<nowiki>'</nowiki>''Indagine mondiale sulla libertà di stampa del 2004'' (''Freedom of the Press 2004 Global Survey''), uno studio annuale pubblicato dall'organizzazione americana [[Freedom House]], ha retrocesso l'Italia dal grado di "Libera" (Free) a quello di "Parzialmente libera" (Partly Free)<ref name = "FreedomHouse2004" >[http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2004 ''Map of Press Freedom 2004'', dal sito della ''Freedom House'']</ref> sulla base di due principali ragioni, la concentrazione di potere mediatico nelle mani del Presidente del consiglio Berlusconi e della sua famiglia, e il crescente abuso di potere da parte del governo nel controllo della televisione pubblica RAI.<ref name="FreedomHouse2005statement">''Freedom House Statement on Italy's Press Freedom Rating'' New York, 21 novembre 2005 [http://gabrieleparadisi.splinder.com/post/6366913]</ref> L'indagine dell'anno successivo ha confermato questa situazione con l'aggravante di ulteriori perdite di posizione in classifica.<ref name="FreedomHouse2005">[http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2005 ''Map of Press Freedom 2005'', dal sito della ''Freedom House'']</ref>
 
[[Reporter Senza Frontiere|Reporter senza frontiere]] dichiara inoltre che nel 2004, «Il conflitto d'interessi che coinvolge il primo ministro Silvio Berlusconi e il suo vasto impero mediatico non è ancora risolto e continua a minacciare la pluralità d'informazione».<ref>[http://www.unhcr.org/refworld/publisher,RSF,,ITA,46e6912919,0.html8 Reporters Without Borders Annual Report 2004 - Italy]</ref> Nell'[[aprile]] [[2004]], la [[Federazione Internazionale dei Giornalisti]] si unisce alle critiche, obiettando al passaggio della [[Legge Gasparri]].
 
Lo stesso Berlusconi, per rispondere alle critiche su un suo conflitto di interessi, pochi giorni prima delle [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni politiche del 2001]], in un'intervista al ''[[The Sunday Times|Sunday Times]]'' annunciò di aver contattato tre esperti stranieri («un americano, un britannico e un tedesco»"), di cui però non fece i nomi, che lo consigliassero nel trovare una soluzione alla questione.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/06/berlusconi-contro-alema-dovra-andare-lavorare.html Berlusconi contro D'Alema Dovrà andare a lavorare]</ref> Pochi giorni dopo ribadì al TG5 la sua decisione, specificando che: «In cento giorni farò quel che la sinistra non ha fatto in sei anni e mezzo: approverò un disegno di legge che regolamenterà i rapporti tra il Presidente del Consiglio e il gruppo che ha fondato da imprenditore», a cui fecero eco le parole del presidente di AN [[Gianfranco Fini]] e di altri politici della CdL, i quali nei giorni seguenti confermarono più volte che, in caso di vittoria alle elezioni, l'intenzione del governo era quella di presentare entro i primi 100 giorni un [[Progetto di legge|disegno di legge]] per risolvere la questione tramite un [[blind trust]]. Non vennero mai resi noti i nomi dei tre esperti stranieri che si sarebbero dovuti occupare della questione, ma venne presentato un disegno di legge, poi approvato, che regolamentava il conflitto d'interesse.<ref>{{cita web|url=http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?thold=-1&mode=flat&order=0&sid=11172|titolo=Ma perché non gli crede nessuno?|editore=[http://www.ilbarbieredellasera.com/ Il Barbiere della Sera]|autore=Gian Antonio Stella|accesso=12 dicembre 2010}}</ref>
 
Il centrosinistra al governo dal [[1996]] al [[2001]], non era intervenuto invece sul tema del conflitto d'interessi. Il [[28 febbraio]] [[2002]] [[Luciano Violante]], allora capogruppo DS alla Camera, dichiarò in Aula che il PDS aveva dato nel 1994 la «garanzia piena» a Berlusconi e Gianni Letta «che non sarebbero state toccate le televisioni» con il cambio di governo. Ricordò inoltre di quando la sua parte politica aveva votato per dichiarare «eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni» e il fatto che durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset fosse aumentato di 25 volte.<ref>[http://legxiv.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed106/s120.htm#Violante%20Luciano%2075%2015 Resoconto stenografico dell'Assemblea. Seduta n. 106 del 28/2/2002]</ref>
 
Il 13 luglio 2004 il Parlamento Italiano varava la Legge n. 215, recante "Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi", cosiddetta ''[[legge Frattini]]''. Tale legge riceveva in seguito le dure critiche della Commissione di Venezia del [[Consiglio d'Europa]].<ref>Commissione di Venezia, [http://www.venice.coe.int/docs/2005/CDL(2005)051-ita.asp ''Considerazioni della Dott.ssa Sabrina Bono (Presidenza del Consiglio dei Ministri) sulla compatibilità della legge “Frattini” con gli standard del Consiglio d'Europa in materia di libertà di espressione e pluralismo dei media''], 13 giugno 2005</ref>
 
A tutt'oggi il conflitto di interessi non è stato ancora risolto da nessun governo.<ref>[http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dibattiti/conflitto/pace.html]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
 
==== Accuse di approvazione di leggi ''ad personam'' ====
{{P|il paragrafo non è neutrale, e inoltre finisce includendo di tutto (vedi Tremonti bis). "Provvedimento legislativo creato di fatto ''ad hoc'' a scopi prettamente personali" e "[leggi] che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi" non coincidono automaticamente|politica|settembre 2010}}
Con la locuzione [[legge ad personam|legge ''ad personam'']] si intende un provvedimento legislativo creato di fatto ''ad hoc'' a scopi prettamente personali e non ''erga omnes''.<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=989MN Passano le leggi ad personam]</ref>
 
Durante i governi presieduti da Berlusconi, succedutisi dal 1994 in poi, il Parlamento ha varato alcuni provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questi fossero stati emanati appositamente per favorire la posizione dello stesso Berlusconi, per difenderlo dai processi in cui era coinvolto direttamente o indirettamente o per difendere e/o rafforzare il proprio patrimonio.
 
Per gli avvocati e amici di Silvio Berlusconi, almeno i provvedimenti in materia giudiziaria, «servono a dare maggiori garanzie ai cittadini. Perché a nessun altro succeda quello che è accaduto a Silvio Berlusconi» (Niccolò Ghedini),<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/24/patto_per_giustizia__co_0_031124054.shtml «Un patto per la giustizia»]</ref> o comunque «per proteggersi. Se non fai la legge ''ad personam'' vai dentro» ovvero «sono la risposta a una guerra ''ad personam'' contro di lui» (Fedele Confalonieri).<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=9666681 La democrazia ha dei freni che a Silvio danno fastidio]</ref><ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201007articoli/56872girata.asp Confalonieri, "Non si voterà presto"]</ref> Quanto ai presunti benefici per le imprese di famiglia, Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e figlia di Silvio, ha fatto notare come «se le leggi (...) sono sacrosante, che cosa si vorrebbe, che le nostre aziende non le utilizzassero solo perché fanno capo alla famiglia Berlusconi? Questo sì che è il vero conflitto di interesse, quello all'incontrario».<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/10/conflitto_interessi_della_Mondadori_Basta_co_8_100910031.shtml «Il conflitto d'interessi della Mondadori? Basta con l'eroismo a tassametro»]</ref>
 
Durante la campagna elettorale del 2006, lo stesso Berlusconi ha dichiarato che «una legge ''ad personam'' è quella che risulta essere giusta solo per un singolo individuo e sbagliata per il resto della popolazione», pertanto, a suo dire, «non c'è una sola legge di questo tipo approvata dal mio governo».<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=A8Y5S Berlusconi: tre punte ma sono sempre io il capitano del polo]</ref>
 
Secondo due inchieste de ''[[la Repubblica]]''<ref>{{Cita news|autore=Carmelo Lopapa|curatore=|titolo=Dal decreto salvaladri al lodo Alfano diciotto leggi ad personam in 15 anni|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/12/dal-decreto-salvaladri-al-lodo-alfano-diciotto.html |accesso=5 gennaio 2013|data=12 novembre 2009|pubblicazione=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Per Silvio Berlusconi 18 salvacondotti in 15 anni|url=http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-18/inchiesta-davanzo/inchiesta-davanzo.html|accesso=5 gennaio 2013|data=23 novembre 2009|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> al 24 novembre 2009 le leggi «che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società» sarebbero state 19.<ref>{{Cita news|titolo=Ecco le leggi che hanno aiutato Berlusconi|url=http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-18/scheda-leggi/scheda-leggi.html|accesso=5 gennaio 2013|data=23 novembre 2009|pubblicazione=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Giuseppe D' Avanzo|curatore=|titolo=La diciannovesima legge|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/24/la-diciannovesima-legge.html|accesso=5 gennaio 2013|data=24 novembre 2009|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> Fra le leggi contestate, alcune avrebbero fornito a Berlusconi immediati benefici su procedimenti penali in corso contro di lui, altre gli avrebbero garantito vantaggi economici. Tra le prime rientrano le seguenti:
# Legge sulle [[rogatoria|rogatorie]] internazionali <small>(Legge n. 367/2001<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/01367l.htm Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra Italia e Svizzera che completa la Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959 e ne agevola l'applicazione, fatto a Roma il 10 settembre 1998, nonché conseguenti modifiche al codice penale ed al codice di procedura penale]</ref>)</small>: limita l'utilizzabilità delle prove acquisite. Con questa legge i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da [[Cesare Previti]] e Renato Squillante, al centro del processo Sme-Ariosto 1, sono stati coperti.
# Riforma del diritto societario <small>(D. Lgs. n. 61/2002<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/02061dl.htm "Disciplina degli illeciti penali e amministrativi riguardanti le società commerciali, a norma dell'articolo 11 della legge 3 ottobre 2001, n. 366"]</ref>)</small>: depenalizzazione del falso in bilancio che ha consentito a Berlusconi di essere assolto nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto 2" perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato".
# Legge Cirami sul legittimo sospetto <small>(Legge n. 248/2002<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/02248l.htm "Modifica degli articoli 45, 47, 48 e 49 del codice di procedura penale"]</ref>)</small>: introduzione del "legittimo sospetto" sull'imparzialità del giudice che permette la ricusazione e il trasferimento del processo ad un altro giudice.
# [[Lodo Schifani]] <small>(Legge n. 140/2003<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03140l.htm "Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato"]</ref>)</small>: introduzione del divieto di sottomissione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica. La legge è dichiarata incostituzionale il [[13 gennaio]] 2004<ref>[http://www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/schedaDec.asp?Comando=RIC&bVar=true&TrmD=140&TrmDF=&TrmDD=&TrmM=&iPagEl=1&iPag=2 Sentenza 24/2004]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref></small>. Fu riapprovato con qualche modifica nel 2008 (vedi punto 8).
# Segreto di Stato sull'area denominata “Villa La Certosa” di Punta della Volpe (Olbia)<small> (decreto del Ministro dell'Interno 6 maggio 2004 prot. n. 1004/100&nbsp;– 1158)</small>: l'apposizione del segreto di Stato sulla villa di Berlusconi impedì le ispezioni disposte dal Tribunale di Tempio Pausania nell'ambito di un'indagine penale per violazione delle normative in materia edilizia ed ambientale.<ref>[http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/cronache/giurisprudenza_costituzionale/villa_certosa/index.html Villa Certosa e segreto di Stato: inammissibile, per intervenuta cessazione della materia del contendere, il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
# [[Legge Pecorella]] <small>(Legge n. 46/2006<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/06046l.htm "Modifiche al codice di procedura penale, in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento"]</ref>)</small>, proposta dal parlamentare [[Gaetano Pecorella]], avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento<small> (DL n. 3600)</small>, bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla [[Corte Costituzionale]]<ref>[http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/politica/pecorella-uno/pecorella-uno/pecorella-uno.html Consulta, bocciata la legge Pecorella sì all'appello anche contro gli assolti]</ref>
# Legge ex-Cirielli <small>(Legge n. 251/2005<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/05251l.htm "Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione"]</ref>)</small>: riduzione della [[prescrizione]], che ha consentito l'estinzione dei processi "Lodo Mondadori", "Lentini", "Diritti tv Mediaset" per decorrere dei tempi processuali.
# [[Lodo Alfano]] <small>(Legge n. 124/2008<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/08124l.htm "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato "]</ref>)</small>, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato [[David Mills]] in cui Berlusconi era coimputato. Dichiarato incostituzionale il [[7 ottobre]] [[2009]].<ref>{{Cita web|url=http://www.avvocaturastato.it/files/file/262_2009CorteCostituzionale.pdf|titolo=Sentenza numero 262 anno 2009|data=19 ottobre 2009|autore=[[Corte costituzionale]]|editore=Avvocatura dello Stato|accesso=25 gennaio 2013}}</ref>
# Legittimo impedimento<ref>{{Cita legge italiana|tipo = legge|anno = 2010|mese = 04|giorno = 08|numero = 51|data=2010-04-09|titolo=Impedimento a comparire in udienza.}}</ref>: per 18 mesi il Presidente del Consiglio è legittimamente impedito a comparire in aula di tribunale se impegnato in attività di governo.
Tra le leggi che avrebbero dato vantaggi economici vengono citate le seguenti:
# Tremonti bis <small>(Legge n. 383/2001, art. 13<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/01383l.htm "Primi interventi per il rilancio dell'economia"]</ref>)</small>: abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni, che in precedenza l'Ulivo aveva abolita per patrimoni fino a 350 milioni di lire.
# Finanziaria 2003 <small>(Legge n. 289/2002, art. 9<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/02289l.htm "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)"]</ref>)</small>: introduzione di un condono fiscale, di cui hanno beneficiato anche le imprese del gruppo Mediaset.
# Decreto salva-calcio <small>(Legge n. 27/2003, art. 3<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03027l.htm "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282, recante disposizioni urgenti in materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di procedure di contabilità"]</ref>)</small>: concessione alle società sportive della possibilità di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali. La norma ha trovato applicazione anche all'[[Associazione Calcio Milan|A.C. Milan]].
# [[Lodo Retequattro]] <small>(Decreto-legge n. 352/2003<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/decreti/03352d.htm "Disposizioni urgenti concernenti modalità di definitiva cessazione del regime transitorio della legge 31 luglio 1997, n. 249"]</ref>)</small>: ha permesso a [[Rete 4]] di continuare a trasmettere in analogico.
# Finanziaria 2004 <small>(Legge n. 350/2003, art. 4, comma 153<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03350l.htm "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)"]</ref>)</small> e Finanziaria 2005 <small>(Legge n. 311/2004, art. 1, comma 246<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04311l.htm "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005)"]</ref>)</small>: introduzione di un incentivo statale all'acquisto di un decoder. A beneficiare prevalentemente dell'incentivo è stata la società Solari.com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo Mhp, controllata al 51% da Paolo e Alessia Berlusconi.
# [[Legge Gasparri]] <small>(Legge n. 112/2004<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04112l.htm "Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana Spa, nonché delega al Governo per l'emanazione del testo unico della radiotelevisione"]</ref>)</small>: introduzione del sistema integrato delle comunicazioni (SIC) e riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Nel 2004 il presidente di Mediaset, [[Fedele Confalonieri]], ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo di Silvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.<ref>[http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/economia/patriberlu/patriberlu/patriberlu.html Effetto governo per Berlusconi patrimonio familiare triplicato]</ref>
# Estensione del condono edilizio alle zone protette <small>(Legge n. 308/2004, art. 1 commi 36-39<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04308l.htm "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione"]</ref>)</small>: ammissione delle zone protette tra le aree condonabili, comprese quelle della villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi.
# Testo unico della previdenza complementare <small>(Decreto Legislativo n. 252/2005<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/05252dl.htm "Disciplina delle forme pensionistiche complementari"]</ref>)</small>: introduzione di una serie di norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.
# Decreto anticrisi <small>(Decreto-legge n. 185/2008, art. 31<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/decreti/08185d.htm "Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale"]</ref>)</small>: abolizione dell'[[IVA]] agevolata del 10% sulla [[pay tv]] via satellite (dominata da [[Sky Italia]]) che ritorna così all'aliquota standard del 20%. Tale operazione di allineamento delle imposte era stata richiesta dalla [[Commissione europea]] in seguito ad un reclamo presentato alla commissione stessa.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/12/sky-ue-iva-procedura.shtml?uuid=c3fb7298-c135-11dd-b2c0-736ae4b7529a&DocRulesView=Libero&fromSearch Articolo sul ''Sole24Ore'']</ref> L'iniziativa legislativa ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di [[Antonio di Pietro]])<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/11/berlusconi-mediaset-iva-sky.shtml?uuid=f9a4f822-bee4-11dd-a7e6-159b8087b4f8&DocRulesView=Libero Fonte Ilsole24ore.com]</ref> diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un modo per penalizzare [[Sky Italia]], principale concorrente privato di [[Mediaset]].
# Acquisto delle proprie azioni <small>(Legge n. 33/2009, art. 7, commi 3-quater e 3-sexies<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09033l.htm "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi"]</ref>)</small>: viene aumentata la soglia di capitale (dal 3% al 5%) che gli azionisti con una partecipazione superiore al 30% possono acquisire senza essere soggetti all'obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto totalitaria; e viene incrementato (dal 10% al 20%) il limite massimo previsto dall'art. 2357 cc. nei confronti delle società per azioni in materia di acquisto di azioni proprie con l'intento di prevedere strumenti di difesa delle società rispetto a possibili manovre speculative (OPA).<ref>Cfr. [http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0/c2bb71b30d943ab0c12575ac003acb6d/$FILE/15-09.pdf Provvedimento n. 19776 dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
# Scudo fiscale <small>(Legge n. 102/2009, art. 13-bis<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09102l.htm "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali"]</ref>)</small>: permette, pagando un'imposta ''una tantum'' del 5%, di rimpatriare o regolarizzare le attività finanziarie e patrimoniali frutto di [[evasione fiscale]] detenute all'estero.
# Liti pendenti col fisco <small>(Legge n. 73/2010<ref>[http://www.normattiva.it/dispatcher?service=213&datagu=2010-05-25&annoatto=2010&numeroatto=73&task=ricercaatti&elementiperpagina=50&redaz=010G0099&aggatto=si&&afterrif=yes&newsearch=1&fromurn=yes&paginadamostrare=1&tmstp=1285752608095 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei cosiddetti «caroselli» e «cartiere», di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori"]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>)</small>: la Mondadori ha utilizzato il provvedimento per chiudere un contenzioso col fisco pendente dal 1991 pagando 8 milioni e 653&nbsp;000 euro al posto dei 173 milioni pretesi dall'erario.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/agosto/12/Mondadori_pace_col_Fisco_Legge_co_9_100812031.shtml Mondadori, pace col Fisco «Legge ad personam»]</ref>
 
Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione [[Sardegna]] al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di [[Marina Berlusconi]]).<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/15/Sardegna_governo_contro_legge_salvacoste_co_9_050115055.shtml Sardegna, il governo contro la legge salvacoste]</ref>
 
=== Aspetti controversi delle modificazioni indotte nella società civile ===
Il regista e drammaturgo [[Dario Fo]], lo scrittore [[Umberto Eco]], il regista [[Nanni Moretti]] e il comico [[Beppe Grillo]] hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni circa le conseguenze che i valori veicolati dai media di Berlusconi potrebbero avere, secondo la loro opinione, alla lunga sulla stessa società civile, indirizzandone gusti e tendenze allo scopo di favorire la sua parte politica.<ref>{{Cita news|titolo=Nanni torna girotondino|url=http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne8523.phtml|pubblicazione=LiberoNews.it|giorno=15 agosto 2008|accesso=25 agosto 2008}}{{Cita news|autore=Deborah Solomon|titolo=Populismo e controllo totale dei media: rischio-Berlusconi anche in altri Paesi|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/inte-eco/inte-eco/inte-eco.html|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=27 novembre 2007|accesso=25 agoto 2008}}</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/spettacoli_e_cultura/bicefalo/chatforame/chatforame.html Repubblica.it/spettacoli_e_cultura: Dario Fo e Franca Rame in chat Ecco il testo integrale<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/vaffa-day-25aprile/v-day-25-aprile/v-day-25-aprile.html Torino, 40mila in piazza con Grillo Il comico attacca Silvio Berlusconi - Politica - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> A questo proposito, [[Dario Franceschini]], leader del [[Partito Democratico]], è arrivato a dire: {{quote|Alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese ha il dovere di dare il buon esempio, di trasmettere valori positivi.<ref>[http://www.agi.it/politica/notizie/200905271932-pol-rt11333-franceschini_fareste_educare_i_vostri_figli_da_berlusconi Agi News: FRANCESCHINI: EDUCHERESTE VOSTRI FIGLI DA BERLUSCONI?]</ref>|[[Dario Franceschini]]}}
 
Secondo questa linea di pensiero, la comparsa sulla scena politica di Berlusconi avrebbe causato profonde mutazioni di costume nel tessuto civile del Paese e tra le sue diverse componenti sociali. Essi sostengono che sarebbe improprio, in un sistema democratico, esercitare al contempo azione di governo e di controllo su fonti di informazione a causa dell'influenza che i mass media ([[televisione|tv]], [[Radio (mass media)|radio]], [[stampa]], [[Internet]]) possono esercitare sulla società.<ref>{{Cita news|titolo=Il ritorno dell’''One Man Show''|pubblicazione=Der Standard|autore=Gregor Auenhammer|url=http://italiadallestero.info/archives/363|data=29 giugno 2008|accesso=25/8/2008}}</ref> L'opposizione ha chiesto invano a Berlusconi di rinunciare alla proprietà dei mass media giudicando anomala una simile concentrazione in mano al capo di una coalizione politica.<ref>[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=40&ID_articolo=114&ID_sezione=55&sezione= L'opposizione anomala - LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/13/verderami.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=13 aprile 2006|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
La tesi di tale denuncia è che in Italia ci sarebbe uno sbilanciamento mediatico, possibile veicolo di orientamento dell'opinione pubblica attraverso metodi di propaganda più o meno nascosta, e che guidare una coalizione politica e al contempo un gruppo mediatico editoriale risulta contrario ai principi di equilibrio stabiliti dalla [[Costituzione italiana]]; tali principi trovano concreta tutela anche per mezzo dell'art. 10 DPR 30 marzo 1957 n.361, ove si prevede la «ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica».<ref>[http://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/raccoltenormative/25%20-%20elezioni/L.%20277%20-%201993/DPR%20361-57.pdf D.P.R. 361 del 30 marzo 1957]</ref>
 
=== I rapporti con Dell'Utri e Mangano ===
[[Immagine:Marcello Dell'Utri 1.jpg|thumb|[[Marcello Dell'Utri]]]]
[[Immagine:Vittorio Mangano.jpg|thumb|[[Vittorio Mangano]]]]
Nella prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]] la criminalità organizzata di stanza a Milano organizzava numerosi sequestri di persona a scopo di estorsione. In questo contesto, nel [[luglio]] [[1974]], tramite l'avvocato [[palermo|palermitano]] [[Marcello Dell'Utri]] (all'epoca collaboratore di Berlusconi), [[Vittorio Mangano]] fu «chiamato a svolgere la funzione di "garanzia e protezione", a tutela della sicurezza del suo datore di lavoro e dei suoi più stretti familiari, in un momento in cui si era deciso il trasferimento di Berlusconi nella tenuta di Arcore, appena acquistata».<ref name="sentenza-dell'utri-I grado">{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=|pagina=53}}</ref>
 
Secondo i magistrati, dunque, Berlusconi «temeva che i suoi familiari fossero oggetto di sequestri di persona», e perciò Dell'Utri si adoperò «per l’assunzione di Vittorio Mangano presso la villa di Arcore (...) quale “responsabile” (o “fattore” o “soprastante” che dir si voglia) e non come mero “stalliere”, pur conoscendo lo spessore delinquenziale dello stesso Mangano sin dai tempi di Palermo (ed, anzi, proprio per tale sua “qualità”), ottenendo l'avallo compiaciuto di Stefano Bontate e Teresi Girolamo, all'epoca due degli “uomini d’onore” più importanti di “cosa nostra” a Palermo».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=|pagina=812}}</ref>
Inoltre «è certo che ad Arcore rimase, per tutto il [[1975]], la famiglia del Mangano [composta da moglie e figlie], il quale conservò ivi la sua residenza anagrafica ancora fino al mese di ottobre del [[1976]]. Risulta ancora che, in data [[1º dicembre]] 1975, Mangano, tratto nuovamente in arresto perché trovato in possesso di un coltello di genere vietato, dichiarò di essere residente ad Arcore e il [[6 dicembre]] 1975, al momento in cui uscì dal carcere, elesse domicilio in via San Martino n. 42, dove è ubicata la villa di Arcore». Al riguardo la Corte fa riferimento anche a un'intervista a Dell'Utri pubblicata sul ''[[Corriere della Sera]]'' del [[21 marzo]] 1994.<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - I grado|accesso=13 luglio 2010|pagina=171|data=|anno=|mese=|urlarchivio=|dataarchivio=|id=}}</ref><ref>{{Cita news|lingua = |autore = Enrico Parodi|url = http://archiviostorico.corriere.it/1994/marzo/21/Dell_Utri_mio_come_caso_co_0_94032115908.shtml |titolo =Dell'Utri: il mio è come il caso Tortora |pubblicazione = Corriere della Sera|data = 21 marzo 1994|pagina = 2|pagine = |accesso=13 luglio 2010|cid = }}</ref>
 
Dal processo contro Dell'Utri non sono emersi elementi che «consentono di datare con certezza» l'allontanamento di Mangano da Arcore,<ref name="sentenza-dell'utri-I grado" /> e tuttavia «è certo che l’allontanamento avvenne in modo indolore per decisione (autonoma o suggerita da Marcello Dell’Utri) presa da Silvio Berlusconi, il quale continuò ad ospitare presso la propria villa la famiglia del Mangano e non risulta che abbia in alcun modo indirizzato i sospetti degli investigatori sul suo “fattore”, conservando ancora a distanza di molti anni le grate parole del Mangano»; al contrario di Dell'Utri che «non ha mai interrotto i suoi rapporti con il Mangano, pur essendo ben consapevole, alla luce delle sue stesse ammissioni, della caratura criminale del personaggio».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri
|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=|pagina=172}}</ref>
Il [[26 maggio]] [[1975]] una bomba esplose nella villa di Berlusconi in via Rovani a [[Milano]], allora in restauro, «provocando ingenti danni con lo sfondamento dei muri perimetrali e il crollo del pianerottolo del primo piano».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=172-173}}</ref>
Secondo quanto testimoniato da [[Fedele Confalonieri]], subito dopo l'allontanamento di Mangano da Arcore, Berlusconi aveva ricevuto delle lettere con minacce: «Proprio a causa di quelle minacce - dichiarò Confalonieri -, Berlusconi prese la sua famiglia e la portò prima in [[Svizzera]]; io mi ricordo che andammo anche a accompagnarlo con Marcello Dell'Utri a [[Nyon]], che è vicino a [[Ginevra]]. Credo che poi stettero lì un paio di settimane o tre settimane e poi andarono nel sud della [[Spagna]], a [[Marbella]] e stettero lì qualche mese».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=
|pagine=|pagina=181}}</ref>
 
Nelle indagini dell'epoca gli autori dell'attentato restarono ignoti; «è risultato, invece, dal contenuto di conversazioni telefoniche intercettate circa 11 anni dopo, in occasione di un secondo attentato commesso in data [[28 novembre]] [[1986]] ancora ai danni della stessa villa di via Rovani, che da parte di Silvio Berlusconi e di Marcello Dell’Utri non vi fossero dubbi in merito alla riconducibilità dell’attentato del 1975 proprio alla persona del Mangano».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri
|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=|pagina=173}}</ref> Il secondo attentato creò danni unicamente alla cancellata esterna. Berlusconi, intercettato, commentò l'esplosione al telefono con Dell'Utri definendola scherzosamente una cosa «fatta con molto rispetto, quasi con affetto (...) perché mi ha incrinato soltanto la parte inferiore della cancellata», aggiungendo che «secondo me, è come una rich... un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata: lui ha messo la bomba!».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=175-176}}</ref>
 
La conversazione prosegue, anche con Confalonieri, con riferimenti all'attentato del 1975 e alla persona di Mangano ritenuto appena scarcerato.<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/261914 Processo Dell'Utri (4/5/2004)]</ref>
L'intercettazione del 1986 per la magistratura dimostra «adeguatamente come nessuno dei tre interlocutori nutrisse alcun dubbio nel ricondurre alla persona di Mangano Vittorio la responsabilità dell’attentato commesso ai danni della villa di via Rovani undici anni prima (...). Malgrado non si nutrissero dubbi in merito al responsabile, nessuna utile indicazione all’epoca dei fatti era stata offerta agli investigatori ma, al contrario, si era deciso addirittura di non denunciare direttamente l’attentato».<ref>
{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=180}}</ref> L'attentato, invece, non è attribuibile a Mangano, che all'epoca del fatto era detenuto.<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=
|pagine=|pagina=489}}</ref> Esso è ascrivibile altresì (come risulta dalle dichiarazioni di Antonino Galliano) alla mafia catanese, «evento che [[Totò Riina]] aveva voluto furbescamente sfruttare per le ulteriori intimidazioni telefoniche all’imprenditore ordinate a [[Mimmo Ganci]] e da costui effettuate poco tempo dopo da [[Catania]]. Una volta raccordatosi con il suo sodale [[Nitto Santapaola|Santapaola]] di Catania, il capo di “cosa nostra” aveva, come si suol dire, “preso in mano la situazione” relativa a Berlusconi e Dell'Utri, che, come si è visto (per concorde dichiarazione di Ganci, Anzelmo e Galliano), sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, ma anche per potere “agganciare” politicamente l'on.le [[Bettino Craxi]]».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|pagine=492-493|pagina=812}}</ref> Un rapporto della Criminalpol di Milano (rapporto n.0500/CAS/Criminalpol del [[13 aprile]] [[1981]]) notava che «l'aver accertato attraverso la citata intercettazione telefonica (del [[14 febbraio]] [[1980]] su l’utenza telefonica dell’Hotel ''Duca di York'' di Milano in uso a Mangano, ndr<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=
|pagine=50, 201,220-221}}</ref>) il contatto tra Mangano Vittorio, di cui è bene ricordare sempre la sua particolare pericolosità criminale, e Dell'Utri Marcello ne consegue necessariamente che anche la Inim spa e la Raca spa (società per le quali il Dell'Utri svolge la propria attività), operanti in Milano, sono società commerciali gestite anch'esse dalla mafia e di cui la mafia si serve per riciclare il denaro sporco, provento di illeciti».
Secondo la Corte, Dell'Utri «“rappresentava” presso i mafiosi gli interessi del gruppo [Fininvest, ndr], per conto di Silvio Berlusconi. «Era un manager dotato di altissima autonomia e di capacità decisionali, non un qualunque sottoposto al quale non restava altro che eseguire le decisioni del proprietario dell’azienda, in ipotesi impostegli.
 
«È significativo che egli, anziché astenersi dal trattare con la mafia (come la sua autonomia decisionale dal proprietario ed il suo livello culturale avrebbero potuto consentirgli, sempre nell’indimostrata ipotesi che fosse stato lo stesso Berlusconi a chiederglielo), ha scelto, nella piena consapevolezza di tutte le possibili conseguenze, di mediare tra gli interessi di “cosa nostra” e gli interessi imprenditoriali di Berlusconi (un industriale, come si è visto, disposto a pagare pur di stare tranquillo). «Dunque, Marcello Dell’Utri ha non solo oggettivamente consentito a “cosa nostra” di percepire un vantaggio, ma questo risultato si è potuto raggiungere grazie e solo grazie a lui».<ref>{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=|url=http://old.magistraturademocratica.it/platform/2005/07/19/la-motivazione-integrale-della-sentenza-di-condanna-del-senatore-dellutri|titolo=La motivazione integrale della sentenza di condanna del senatore Dell'Utri - Tribunale di Palermo|accesso=13 luglio 2010|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=
|pagina=521}}</ref>
Il boss mafioso Mangano, nuovamente in carcere dal [[1995]] in regime di 41 bis, morì nel [[luglio]] [[2000]], pochi giorni dopo essere stato condannato all'[[ergastolo]] per duplice [[omicidio]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/24/morto_Mangano_stalliere_Berlusconi_co_0_000724431.shtml È morto Mangano, ex stalliere di Berlusconi]</ref> Dell'Utri commentò nell'[[aprile]] [[2008]] che Mangano era «un eroe, a suo modo» perché «sarebbe uscito dal carcere con lauti premi se avesse accusato me e il presidente Berlusconi»,<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=HQ5CH «Mangano stalliere eroe»]</ref> e dello stesso avviso si è il giorno dopo detto Berlusconi.<ref>[http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/21-marco/21-marco.html Lotta dura senza paura]</ref><ref>[http://www.radio.rai.it/radio2/28minuti/archivio_2008/audio/28minuti2008_04_09.ram Radiodue, ''28minuti'' del 9/4/2008 su ''Politica, giovani e... polemiche'']</ref>
 
La procura di [[Palermo]] ha indagato su Silvio Berlusconi e su Marcello Dell'Utri dal [[2 gennaio]] [[1996]] per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro. Nel [[1997]] la posizione di Berlusconi è stata archiviata al termine delle indagini preliminari, che erano state prorogate per la massima durata prevista dalla legge, mentre Dell'Utri è stato rinviato a giudizio.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/01/Archiviazione_per_Berlusconi_gip_inchiesta_co_0_9704013021.shtml Archiviazione per Berlusconi Il gip: inchiesta incompleta]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/20/Mafia_Marcello_Dell_Utri_sara_co_0_97052011151.shtml Mafia, Marcello Dell'Utri sarà processato]</ref> Nel [[2004]] Marcello Dell'Utri è stato condannato in primo grado a [[Palermo]] a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa,<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/12/verdetto_Palermo_anni_Dell_Utri_co_9_041212028.shtml Il verdetto di Palermo: 9 anni a Dell'Utri]</ref> pena ridotta in appello a 7 anni, avendo la Corte ritenuto che il fatto non sussiste limitatamente al periodo successivo al [[1992]].<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/06/29/news/dell_utri_il_testo_della_sentenza-5250076/ Dell'Utri, il dispositivo della sentenza]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/30/Dell_Utri_condannato_Forza_Italia_co_8_100630012.shtml Dell'Utri condannato Forza Italia resta fuori]</ref> Il 9 marzo 2012 la quinta sezione penale della [[Corte Suprema di Cassazione|Corte di Cassazione]] ha annullato con rinvio la sentenza d'appello, accogliendo così il ricorso della difesa avverso alla condanna a sette anni.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/03/09/news/utri_processo-31246446/?ref=HREA-1|titolo=Cassazione annulla appello, "Da rifare il processo Dell'Utri"|pubblicazione=[[La Repubblica]]|data=9 marzo 2012|accesso=9 marzo 2012}}</ref>
 
Al processo di [[Marcello Dell'Utri]] per concorso esterno in associazione mafiosa, la Cassazione ritiene pienamente confermato l'incontro tra Berlusconi, Dell'Utri e i capimafia [[Francesco Di Carlo]], [[Stefano Bontate]] e [[Mimmo Teresi]], testimoniato dallo stesso Di Carlo, attualmente collaboratore di giustizia, e di cui ha parlato anche Galliano, un altro collaboratore. L'incontro sarebbe avvenuto nel 1974 in foro Bonaparte a Milano, dove venne presa la “contestuale decisione di far seguire l’arrivo di Vittorio Mangano presso l’abitazione di Berlusconi in esecuzione dell’accordo” per la protezione ad Arcore. La Corte parla “senza possibilità di valide alternative di un accordo di natura protettiva e collaborativa raggiunto da Berlusconi con la mafia per il tramite di Dell’Utri che, di quella assunzione, è stato l’artefice grazie anche all’impegno specifico profuso da Cinà”.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/24/marcello-dellutri-mediatore-berlusconi-mafia/206848/|titolo=Dell’Utri come Andreotti: "Mediò tra la mafia e Berlusconi, ma c’è la prova solo fino al 1977"|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=24 aprile 2012|accesso=30 maggio 2012}}</ref>
 
=== I rapporti con il mondo dell'informazione ===
==== Dichiarazione contro Biagi, Santoro e Luttazzi ====
{{vedi anche|Editto bulgaro}}
[[File:Berlusconi-Biagi.jpg|thumb|220px|Berlusconi e Biagi nel [[1986]]]]
Il [[18 aprile]] [[2002]], durante la visita di Stato a [[Sofia]] in [[Bulgaria]] Berlusconi, da circa un anno presidente del consiglio rende un'assai discussa dichiarazione (soprannominata dai suoi oppositori il "[[diktat bulgaro]]" o l'"editto di Sofia"):
{{quote|L'uso che [[Enzo Biagi|Biagi]], come si chiama quell'altro...? [[Michele Santoro|Santoro]], ma l'altro... [[Daniele Luttazzi|Luttazzi]], hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga.}}
 
I tre non vennero più chiamati a condurre programmi in RAI: di fatto la nuova dirigenza RAI insediatasi all'epoca del governo Berlusconi e da esso spronata a prendere provvedimenti, espulse Biagi, Santoro e Luttazzi da tutte le programmazioni televisive.
La situazione perdurò fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie che li hanno visti vincenti sulla dirigenza RAI, Biagi e Santoro hanno ripreso a condurre programmi giornalistici.
 
==== Dissapori con la TV pubblica ====
Berlusconi ha sempre avuto rapporti contrastati con la [[RAI|televisione pubblica]], da lui spesso accusata di essere, se non totalmente schierata a sinistra, per gran parte controllata dai partiti dell'opposizione (soprattutto [[Raitre]], definita da Berlusconi «una macchina da guerra contro il Presidente del Consiglio»). Questa visione è ovviamente ribaltata secondo il punto di vista dei suoi oppositori che lo accusano di averla pesantemente occupata nel periodo in cui è stato capo del governo.
 
È del [[12 marzo]] [[2006]] (durante la campagna elettorale per le [[elezioni politiche del 2006|elezioni politiche]]) la polemica, in occasione del programma di [[Raitre]], ''[[In ½ h|In mezz'ora]]'', tra Berlusconi che accusava la conduttrice [[Lucia Annunziata]] di muoversi sulla base di posizioni di pregiudizio nei suoi confronti e di aperta partigianeria in appoggio della sinistra, e la giornalista stessa che gli rimproverava l'incapacità di trattare con i giornalisti. Silvio Berlusconi lasciò lo studio dopo 17 minuti.<ref>[http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,In1-2h%5E1881,00.html il video]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref>
<!-- Il [[24 gennaio]] [[2011]], nel periodo in cui vengono pubblicati altri particolari sulle feste fatte ad [[Villa San Martino (Arcore)|Arcore]] scaturiti dalle intercettazioni, Berlusconi telefona alla trasmissione [[L'Infedele]] di [[Gad Lerner]] accusandolo di «una conduzione spregevole, turpe, ripugnante» <ref name=autogenerato1>http://www.corriere.it/politica/11_gennaio_25/ruby-berlusconi-contro-Lerner_99354be6-2813-11e0-9fb9-00144f02aabc.shtml</ref> definendo anche la «trasmissione disgustosa»;<ref name=autogenerato2>http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-chiama-lerner-postribolo-televisivo-poi-attacca/60575?video</ref> già all'inizio dell'attacco di Berlusconi Lerner si vede offeso dalle insinuazioni del cavaliere e ribatte così: «Ha già insultato abbastanza, perché non va dai giudici invece di insultare?».<ref name=autogenerato1 /> Il conduttore si offende oltremodo quando Berlusconi definisce le ospiti in trasmissione «''cosiddette'' signore presenti» e dopo avergli dato del ''cafone'' il premier conclude la telefonata invitando l'onorevole del [[pdl]] [[Iva Zanicchi]] ad andare via dallo studio e sostenendo che [[L'Infedele]] è «un incredibile postribolo televisivo».<ref name=autogenerato2 /> -->
 
==== Il caso Saccà ====
Nel [[2007]] la [[Procura della Repubblica|procura]] di Napoli apre un'inchiesta su Berlusconi (allora leader dell'opposizione) sospettato di aver corrotto [[Agostino Saccà]], direttore di [[Rai Fiction]]. Tra gli atti dell'inchiesta c'è un'intercettazione telefonica tra i due imputati che viene pubblicata in tutti i media quando l'indagine è ancora in corso.<ref>{{cita web|autore= Giuseppe D'Avanzo|url= http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/berlusconi-indagato/berlusconi-regime/berlusconi-regime.html|titolo= Inchiesta Berlusconi "Saccà va sospeso" - L'ex premier: "Solleva il morale del Capo"|accesso=29 marzo 2008|editore= la Repubblica|data= 13 dicembre 2007}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|titolo=Berlusconi indagato per corruzione|url=http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_12/berlusconi_indagato_corruzione_sacca_a47dd26e-a884-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=12 dicembre 2007|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
Nella telefonata si ascolta Saccà esprimere una posizione di appassionato appoggio politico a Berlusconi e di critica per il comportamento degli alleati. Berlusconi sollecita Saccà a mandare in onda una trasmissione voluta da Umberto Bossi e Saccà si lamenta del fatto che ci sono persone che hanno diffuso voci su questo accordo provocandogli problemi. Berlusconi poi chiede a Saccà di dare una sistemazione in una ''[[fiction]]'' ad una ragazza spiegando in modo molto esplicito che questo servirebbe per uno scambio di favori con un senatore della maggioranza che lo aiuterebbe a far cadere il governo. Saccà saluta esortando Berlusconi a impadronirsi della maggioranza quanto prima possibile.<ref>{{cita web|autore= |url= http://espresso.repubblica.it/multimedia/1471644|titolo= L'audio dell'intercettazione della conversazione tra Agostino Saccà e Silvio Berlusconi|accesso=29 marzo 2008|editore= L'espresso|data= 20 dicembre 2007}}</ref>
 
Berlusconi ha sostenuto in sua difesa: «Lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certe situazioni in Rai si lavora soltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra.[...]In Rai non c'è nessuno che non sia stato raccomandato».<ref>{{cita web|autore= |url= http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_20/berlusconi_rai_sinistra_4933f5e8-aefe-11dc-8fe5-0003ba99c53b.shtml|titolo= Berlusconi: «In Rai tutti raccomandati»|accesso=29 marzo 2008|editore= Corriere della Sera|data= 20 dicembre 2007}}</ref>
 
L'indagine napoletana è giunta a gennaio alla richiesta di rinvio a giudizio ma, prima che si aprisse il processo, nel luglio [[2008]] gli avvocati di Berlusconi chiesero ed ottennero dal [[giudice per le indagini preliminari|GIP]] lo spostamento dell'indagine a Roma per incompetenza territoriale.<ref>{{Cita news|autore= Sarzanini Fiorenza|url= http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/05/mossa_del_premier_portare_inchiesta_co_9_080705028.shtml|titolo= La mossa del premier: portare l'inchiesta da Napoli a Roma|accesso=17 settembre 2010|pubblicazione = Corriere della Sera|data = 5 luglio 2008|pagina = 2}}</ref> Nel [[2008]] i [[pubblico ministero|pm]] romani nuovi titolari dell'inchiesta hanno chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e la distruzione delle intercettazioni argomentando che «Non c'è alcuna certezza del "do ut des". Lo stretto legame tra l'onorevole Berlusconi e Saccà, che emerge con evidenza dall'attività investigativa, era tale da consentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio».<ref>{{Cita news|autore= Haver Flavio|url= http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/26/Distruggere_nastri_archiviare_chiude_caso_co_9_090226090.shtml|titolo= «Distruggere i nastri e archiviare». Si chiude il caso Berlusconi-Saccà|accesso=17 settembre 2010|pubblicazione = Corriere della Sera|data = 26 febbraio 2009|pagina = 11}}</ref>
 
=== Scandali legati a presunti illeciti di natura sessuale ===
==== Il caso Carfagna ====
[[File:Mara Carfagna.jpg|thumb|right|200px|[[Mara Carfagna]], ex showgirl, successivamente ministro delle Pari Opportunità]]
Nel [[Governo Berlusconi IV|quarto governo Berlusconi]], l'onorevole [[Mara Carfagna]], ex [[showgirl]], è stata scelta per ricoprire il ruolo di [[ministro delle Pari Opportunità]].
 
Secondo numerose indiscrezioni, alcune intercettazioni telefoniche effettuate nell'ambito di un'inchiesta per corruzione a carico di Berlusconi avrebbero prodotto materiale non penalmente rilevante riguardante presunti favori sessuali ottenuti dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]] Berlusconi in cambio dell'incarico da ministro.<ref>{{Cita news|lingua = es|autore = Julio Algañaraz|url = http://www.clarin.com/diario/2008/07/05/elmundo/i-01708762.htm|titolo = Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra|pubblicazione = El Clarin|data = 5 luglio 2008|accesso=22 dicembre 2008}}</ref>
 
Oltre alla stampa estera, dell'esistenza delle intercettazioni parlò [[Sabina Guzzanti]] durante una manifestazione politica<ref>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/politica/08_luglio_08/manifestazione_navona_di_pietro_grillo_32d649d8-4cf4-11dd-b408-00144f02aabc.shtml|titolo = Il 'No Cav Day' non risparmia nessuno Attacchi a Quirinale, Carfagna, Papa|pubblicazione = Corriere della sera|data= 8 luglio 2008 |accesso=22 dicembre 2008}}
</ref> e successivamente il deputato PDL [[Paolo Guzzanti]] sul suo [[blog]], ritenendo esistessero «proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista».<ref>{{Cita web|autore = Paolo Guzzanti|url = http://www.paologuzzanti.it/?p=856
|titolo = Non parliamo della signorina Mara Carfagna, calendarista dalle pari opportunita', ma...
|accesso=22 dicembre 2008 |data=2 novembre 2008}}</ref> Le dichiarazioni sortirono una citazione in sede civile per Sabina Guzzanti.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=«La Carfagna mi ha chiesto un milione»|url=http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_09/guzzanti_navona_dbf5d522-9611-11dd-86ba-00144f02aabc.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=9 ottobre 2008|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
==== Il caso Noemi ====
Il [[28 aprile]] [[2009]], la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, in un'e-mail all'[[ANSA]] espresse il suo sdegno riguardo alla possibile scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica, per le vicine [[Elezioni europee 2009|elezioni europee]].<ref>{{Cita news|autore = Paola Di Carlo|url = http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/29/Veronica_campo_sulle_veline_candidate_co_8_090429010.shtml|titolo = Veronica in campo sulle «veline» candidate: scelta che mi fa soffrire|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 29 aprile 2009|pagina = 15|accesso=1º novembre 2010}}</ref>
[[File:Noémie Laetizia, 66ème Festival de Venise (Mostra).jpg|thumb|left|200 px|[[Noemi Letizia]] al [[Festival di Venezia]] nel [[2009]].]]
[[File:Veronica Lario.svg|thumb|right|200 px|[[Veronica Lario]]]]
Il [[2 maggio]] seguente, dopo aver saputo che Berlusconi si era recato alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia<ref>{{Cita news|autore=Dario Cresto-dina|titolo=Veronica, addio a Berlusconi Ho deciso, chiedo il divorzio|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/03/veronica-addio-berlusconi-ho-deciso-chiedo-il.html Veronica, addio a Berlusconi Ho deciso, chiedo il divorzio|accesso=5 gennaio 2013|data=3 maggio 2009|pubblicazione=La Repubblica}}.</ref><ref>[http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2238546.html Politica under 18]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref> (una ragazza di [[Portici]]), ha poi affidato ad un [[avvocato]] l'incarico di presentare richiesta di separazione dal marito.<ref>[http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE54200E20090503 Divorzio tra Veronica e Berlusconi. Il premier: addolorato], ''Reuters''</ref> La Lario, a questo punto, ha fatto menzione di una supposta abitudine del marito di frequentare minorenni: «Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni», «...figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica», «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile».<ref>{{Cita news|titolo=Veronica, addio a Berlusconi "Ho deciso, chiedo il divorzio"|url=http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-2/veronica-divorzio/veronica-divorzio.html|accesso=5 gennaio 2013|data=3 maggio 2009|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>
 
Il 14 maggio il quotidiano ''[[La Repubblica]]'' pubblica un articolo in cui mostra le molte contraddizioni e discordanze della versione di Berlusconi concernente le sue frequentazioni con Noemi Letizia con le dichiarazioni degli altri protagonisti della vicenda, chiedendo al Presidente del Consiglio di rispondere a dieci domande,<ref>{{cita web
|url= http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/|titolo= Dieci domande a Berlusconi|editore= la Repubblica|accesso=24 maggio 2009}}</ref> poi riformulate. Berlusconi non ritiene opportuno rispondere a queste domande, e il 28 agosto dà mandato al suo avvocato, [[Niccolò Ghedini]], di intentare una causa civile di risarcimento contro il quotidiano per il danno di immagine causatogli (lo stesso avviene contestualmente anche nei confronti de [[L'Unità]]). Successivamente Berlusconi ha parzialmente risposto alle 10 domande di Repubblica sul libro di [[Bruno Vespa]] ''Donne di Cuori''.<ref>{{cita web
|url= http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-31/berlusconi-domande/berlusconi-domande.html|titolo= Berlusconi risponde alle domande|editore= la Repubblica|accesso=10 maggio 2010}}</ref>
 
Il 28 maggio Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli di non aver mai avuto relazioni "piccanti" con minorenni, e che se stesse mentendo si dimetterebbe immediatamente.<ref>[http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=tuttiivideo&vxClipId=2524_bf1b3f46-4b79-11de-a6f4-00144f02aabc&vxBitrate=300 Video della conferenza, da ''Il Corriere'']</ref><ref>[http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6382925.ece Timesonline.co.uk]</ref>
La questione è stata ampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidiani britannici ''[[The Times]]'',<ref>[http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6211287.ece Da timesonline.co.uk].</ref> ''[[Financial Times]]''<ref>[http://www.ft.com/cms/s/0/9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0.html?nclick_check=1 Ft.com]</ref> e dalla [[BBC]]).<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/8084694.stm Bbc.co.uk]</ref>
 
==== Scatti di Porto Rotondo ====
L'attenzione dei giornali è stata in seguito attirata da numerose foto che il fotografo Antonello Zappadu aveva scattato in diverse occasioni: alcune documentano una vacanza del maggio 2008 nella residenza estiva di Berlusconi a [[Porto Rotondo]] e vi appare l'allora primo ministro della Repubblica Ceca [[Mirek Topolanek]] in veste adamitica: durante la festa si vedono giovani ragazze in bikini o in topless.<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_maggio_30/berlusconi_garante_foto_784e933c-4cdd-11de-82fb-00144f02aabc.shtml Corriere.it]</ref> Il 5 giugno 2009 il quotidiano spagnolo ''El País'' pubblica 5 delle 700 foto della festa.<ref>[http://www.elpais.com/articulo/internacional/The/pictures/vetoed/by/Berlusconi/elpepuint/20090605elpepuint_3/Tes Elpais.com]</ref> La Procura di Roma, su segnalazione di Berlusconi, ha sequestrato il materiale fotografico per violazione della privacy.
 
==== Il caso D'Addario ====
Nel luglio 2009 il giornale ''[[L'Espresso]]'' pubblica sul suo sito le registrazioni audio degli incontri tra Silvio Berlusconi e la [[Accompagnatore|escort]] Patrizia D'Addario (da lei stessa effettuate).<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/intercettazioni/2104809//0|titolo=Silvio e Patrizia, tutte le registrazioni|editore=''L'Espresso''|data=20-07-2011}}</ref> Tali registrazioni risalgono all'ottobre 2008 e sono state depositate dalla stessa D'Addario presso la Procura di Bari, che le ha ascoltate e pubblicate in quanto rilevanti - insieme ad altre intercettazioni - per far luce sulla natura dei rapporti tra Berlusconi e l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini indagato per corruzione e associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta su tangenti e affari a danno della sanità pugliese.<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/17-giugno-2009/inchiesta-bari-fratelli-tarantini-spuntano-feste-palazzo-grazioli-1601473934032.shtml] corrieredelmezzogiorno.corriere.it</ref>
 
Poco dopo il Premier dichiarò: "Non sono un santo, spero lo capiscano anche quelli di Repubblica".<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Berlusconi : «Non sono un santo»|url=http://www.corriere.it/politica/09_luglio_22/berlusconi_non_sono_un_santo_6731ad64-76ae-11de-829e-00144f02aabc.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=22 luglio 2009|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
Al di là dell'interesse di natura scandalistica, le vicende riguardanti i presunti rapporti extraconiugali di Berlusconi con escort e giovani ragazze dello spettacolo hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica e di parte del mondo politico, in quanto paiono essere in più punti intrecciate con la promessa di candidature politiche nelle liste del Pdl e affiliate ([[La Puglia prima di tutto]]) in occasione delle elezioni europee e delle [[elezioni amministrative|amministrative]] del giugno 2009.<ref>{{Cita news|autore=Fiorenza Sarzanini|titolo=«Incontri e candidatura Ecco la mia verità»|url=http://www.corriere.it/politica/09_giugno_17/sarzanini_patrizia_daddario_220cce4c-5b03-11de-8305-00144f02aabc.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=17 giugno 2009|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>[http://www.affaritaliani.it/politica/inchiesta_bari_montereale_liste_interecettazioni_sicurezza_berlusconi230609.html Bari/ Anche Barbara in lista. Spuntano le frasi "hard" - Affaritaliani.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==== Il caso Ruby ====
{{vedi anche|Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi#Il_caso_Ruby{{!}}Il caso Ruby}}
A novembre 2010 scoppia il cosiddetto "caso Ruby". La vicenda ruota attorno all'allora minorenne marocchina Karima El Mahroug detta Ruby Rubacuori, fermata per furto nel maggio 2010 a Milano. Accertata la minore età della ragazza, il magistrato dispose l'affidamento secondo le normali procedure. Tuttavia, dopo che Berlusconi ebbe telefonato in questura sostenendo che la giovane fosse la nipote dell'allora presidente egiziano [[Hosni Mubarak]] (fatto poi dimostratosi falso), la ragazza venne affidata al consigliere regionale [[Popolo delle Libertà|PDL]] Nicole Minetti. Ruby dichiarò di essere stata più volte ospite di Berlusconi presso la sua residenza di Arcore ricevendo in tali occasioni denaro. Ritenendo che quel denaro sarebbe stato il compenso per prestazioni sessuali, a gennaio 2011 la [[procura della Repubblica]] di Milano ha contestato a Berlusconi i reati di [[concussione]] e [[Prostituzione minorile (diritto italiano)|prostituzione minorile]]. La vicenda ha avuto un grande clamore anche sui media internazionali e ha acceso il dibattito all'interno dell'[[opinione pubblica]] italiana.
 
=== Dichiarazioni e comportamenti controversi ===
{{C|considerando che il 90% di quello che fa/dice Berlusconi è "controverso" controllare che la sezione non diventi un calderone con dentro di tutto. Per es. perché accennare ad una riforma costituzionale è controverso?|politica|gennaio 2013}}
<!--Ricorda: Wikipedia non è una collezione indiscriminata di informazioni. Valuta ogni evento in prospettiva storica e non inserire recentismi.-->
 
In Italia e all'estero grande risalto mediatico hanno ricevuto alcune sue dichiarazioni, battute di spirito e comportamenti irrituali che gli hanno dato una fama di ''[[gaffe]]ur'', contribuendo nel contempo a caratterizzare la sua immagine pubblica.<ref>{{cita news|autore=Francesco Verderami|url=http://www.corriere.it/politica/09_aprile_04/verderami_berlusconi_gesti_pop_amico_tra_amici_e6d3b1ca-20c8-11de-94b6-00144f02aabc.shtml|titolo=Il premier e quei gesti pop: «Sembra un amico tra amici»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 aprile 2009|accesso=24 aprile 2009}}</ref> Secondo [[Peter Weber]] questi episodi avrebbero contribuito a far riemergere vecchi pregiudizi nei confronti della politica estera italiana condotta con «ambizione e leggerezza».<ref>[[Peter Weber]], ''Ambizione e leggerezza. La politica estera di Berlusconi,'' in: Il Ponte, a.LX n.4, Firenze, aprile 2004, pp. 60–65.</ref>
 
Nel settembre [[2001]], in seguito agli [[attentati dell'11 settembre 2001|attentati terroristici]] sferrati da [[al-Qa'ida]] agli [[Stati Uniti]], dichiarò: «Noi [occidentali] dobbiamo essere consapevoli della superiorità della [[civiltà occidentale|nostra civiltà]], il nostro è un sistema che ha garantito il benessere, il rispetto dei diritti umani e, a differenza dei paesi [[islam]]ici, il rispetto dei diritti religiosi e politici. Un sistema che ha come valore la comprensione delle diversità e la tolleranza». L'affermazione suscitò le proteste di diverse nazioni islamiche e della [[Lega araba]].<ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=13709|titolo=Berlusconi e la "superiorità dell'Occidente", dure le critiche|pubblicazione=RaiNews24|data=27 settembre 2001|accesso=24 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=13738|titolo=Attacco agli USA. L'autogol di Berlusconi: la 'superiorità dell'Occidente' diventa caso diplomatico e politico|pubblicazione=RaiNews24|data=27 settembre 2001|accesso=24 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/settembre/28/Occidente_Islam_accuse_Berlusconi_co_0_01092811052.shtml|titolo=Occidente e Islam, accuse a Berlusconi|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 2001|accesso=24 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Paola Di Caro|url=
http://archiviostorico.corriere.it/2001/settembre/28/Islam_Occidente_Berlusconi_non_torna_co_0_01092811105.shtml|titolo=Islam e Occidente, Berlusconi non torna indietro|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 2001|accesso=24 aprile 2009}}</ref>
 
Nel [[2003]], particolarmente controversa fu la polemica che al [[Parlamento europeo]] – in occasione del suo esordio come [[presidente del Consiglio dell'Unione europea|presidente del Consiglio dell'UE]] – lo vide opposto all'eurodeputato socialista tedesco [[Martin Schulz]], che lo criticò per i suoi problemi giudiziari, per il suo rapporto con l'informazione, e che lo accusò di avere un conflitto d'interessi. Berlusconi replicò all'intervento dell'eurodeputato dicendo: «Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta facendo un film sui [[lager|campi di concentramento nazisti]]. La suggerirò per il ruolo di [[kapò]], lei sarebbe perfetto». Alle critiche da parte di alcuni europarlamentari, Berlusconi rispose rivolgendo un «turisti della democrazia» all'ala sinistra del Parlamento che lo contestava. Il presidente [[Pat Cox]] lo invitò a scusarsi, ma Berlusconi replicò: «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente e personalmente, era solo una battuta ironica e non la ritiro». Accettò poi di scusarsi con il popolo tedesco, ma non con Schulz e l'Europarlamento. La controversia coinvolse anche il cancelliere [[Gerhard Schröder|Schröder]], che convocò l'ambasciatore italiano a [[Berlino]] spingendo il governo italiano a fare lo stesso con quello tedesco a [[Roma]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/litigio/litigio.html|titolo=Il duello verbale Schulz-Berlusconi|pubblicazione=La Repubblica|data=2 luglio 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Claudio Lindner|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/03/Scontro_all_esordio_europeo_Berlusconi_co_0_030703022.shtml|titolo=Scontro all'esordio europeo di Berlusconi|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=3|mese=7|anno=2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
Successivamente Berlusconi dichiarò che in Italia «girano da anni storielle sull'[[Olocausto]]» perché «gli italiani sanno scherzare su tragedie come quella nel tentativo di superarle», provocando le proteste della [[Ebreo|comunità ebraica]] di Roma e dell'[[ANED]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/scuse/scuse.html|titolo=Berlusconi: "Chiedo scusa al popolo tedesco"|pubblicazione=La Repubblica|data=2 luglio 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/ebrei/ebrei.html |titolo=Gli ebrei contro il Presidente del Consiglio "Un'offesa agli italiani"|pubblicazione=La Repubblica|data=2 luglio 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/03/Italia_storielle_sull_Olocausto_Offesa_co_0_030703004.shtml|titolo=«In Italia storielle sull'Olocausto». Offesa la comunità ebraica di Roma|pubblicazione=Corriere della Sera|data=3 luglio 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref> Qualche mese dopo, gli procurò altre critiche dalla comunità israelita, unite a quelle di alcuni familiari delle vittime dello [[squadrismo]] fascista, l'intervista concessa al periodico britannico ''The Spectator'' in cui disse che [[Mussolini]], a differenza di [[Saddam Hussein]], non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbe limitato a mandare «la gente a fare vacanza al [[confino]]».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/berlugiudici/spectator/spectator.html|titolo=Berlusconi si corregge. "Mai difeso Mussolini"|pubblicazione=La Repubblica|data=11 settembre 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Marco Galluzzo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/12/Mussolini_non_Saddam_non_ucciso_co_0_030912002.shtml|titolo=«Mussolini non è Saddam, non ha ucciso nessuno»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 settembre 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref> Della stessa intervista fu contestato anche il giudizio espresso sui giudici, definiti «mentalmente disturbati», che spinse il presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]] ad intervenire in difesa della magistratura.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/09_Settembre/04/belrusconi.shtml|titolo=Berlusconi: «I giudici matti». Replica di Ciampi|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 settembre 2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=40836|titolo=Giustizia. Riesplode violenta la polemica. Berlusconi attacca i giudici Ciampi li difende|pubblicazione=RaiNews24|giorno=5|mese=9|anno=2003|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
[[File:Kotipizza Berlusconi.JPG|thumb|left|Kotipizza ''Pizza Berlusconi''.]]
Ripercussioni sul piano diplomatico ci furono anche in altre occasioni. Nel [[2005]], quando irritò il governo [[Finlandia|finlandese]] dicendo di aver «rispolverato tutte le arti da playboy» con [[Tarja Halonen]], capo di Stato della nazione finnica, per fare in modo che ritirasse la candidatura di [[Helsinki]] a sede dell'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare]] in favore di [[Parma]], non essendoci per lui «alcuna possibilità di confronto tra il [[culatello di Zibello|culatello di Parma]] e la [[renna]] affumicata».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/06_Giugno/21/berlu.shtml|titolo=«Ho fatto il playboy per far vincere Parma»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=22 giugno 2005|accesso=23 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/politica/berluparma/convfinl/convfinl.html|titolo=Helsinki convoca ambasciatore italiano dopo le dichiarazioni di Berlusconi|pubblicazione=La Repubblica|data=22 giugno 2005|accesso=23 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Mario Porqueddu|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/06/finlandia.shtml|titolo=Finlandia, la tentazione di boicottare l’Italia|pubblicazione=Il Corriere della Sera|giorno=6|mese=7|anno=2005|accesso=23 aprile 2009}}</ref> In seguito a quell'episodio la catena di pizzerie [[Kotipizza]] chiamò "Pizza Berlusconi" la sua pizza alla renna affumicata.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_11/finlandia_pizza_renna_berlusconi_464cdb58-37be-11dd-a7f3-00144f02aabc.shtml|titolo=«Pizza alla renna, Berlusconi 'testimonial'»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=11 giugno 2008|accesso=3 ottobre 2010}}</ref> La pizza vinse il primo premio dell<nowiki>'</nowiki>''America's Plate International'' nel marzo 2008.<ref>{{Cita web|url=http://www.kotipizza.fi/Suomeksi/Menu/Pizzat |titolo=Menu of Kotipizza pizza chain, note the Berlusconi pizza |editore=Kotipizza.fi |data= |accesso=2 marzo 2010}}{{collegamento interrotto|date=September 2012}}</ref><ref>[http://www.care2.com/news/go/671026]{{Dead link|date=May 2009}}</ref><br />Nel [[2006]] contrariò il governo cinese dichiarando durante un comizio elettorale: «Leggetevi [[il libro nero del comunismo]] e scoprirete che nella [[Cina]] di [[Mao Zedong|Mao]] i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/03_Marzo/28/cina.shtml|titolo=«Bambini bolliti», la Cina protesta|pubblicazione=Corriere della Sera|data=29 marzo 2006|accesso=23 aprile 2009}}</ref>
Nel febbraio [[2009]], Berlusconi affermò in un comizio: «Di me hanno detto di tutto i signori della sinistra, [...] che sono come quel dittatore [[Argentina|argentino]] che faceva fuori i suoi oppositori [[voli della morte|portandoli in aereo]] con un pallone, poi apriva lo sportello e diceva: C'è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare. Fa ridere ma è drammatico». Il Ministero degli esteri argentino convocò l'ambasciatore italiano Stefano Ronca per esprimere «la profonda preoccupazione» per le frasi dette sui cosiddetti ''[[voli della morte]]'',<ref>{{cita news|autore=Lorenzo Fuccaro|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/19/premier_desaparecidos_caso_Buenos_Aires_co_9_090219007.shtml|titolo=Il premier e i desaparecidos. Un caso a Buenos Aires|pubblicazione=Corriere della Sera|data=19 febbraio 2009|accesso=24 aprile 2009}}</ref> per il governo italiano si trattò di uno stravolgimento delle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, un «finto caso».<ref>{{cita news|url=http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?cat=esteri&id_video=22687|titolo=L'Argentina protesta per la battuta di Berlusconi sui Desaparecidos|pubblicazione=La7|data=19 febbraio 2009|accesso=2 gennaio 2010}}</ref>
 
Sempre nel [[2009]], secondo indiscrezioni di un [[Tabloid#Periodici scandalistici|tabloid]] inglese, durante un vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles per discutere le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenaghen, alla presenza di leader quali [[Gordon Brown]], [[Brian Cowen]], [[Angela Merkel]] e [[Nicolas Sarkozy]], Berlusconi avrebbe scarabocchiato disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli", passando i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli, creando ilarità e imbarazzo fra i presenti.<ref>{{cita news|autore=Enrico Franceschini|url=http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/berlusconi-varie-3/berlusconi-disegni/berlusconi-disegni.html|titolo=Berlusconi, imbarazzo a Bruxelles. Al vertice disegna mutande da donna|pubblicazione=la Repubblica|data=13 dicembre 2009|accesso=2 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita news|autore=Simon Walters|url=http://www.dailymail.co.uk/news/worldnews/article-1235414/Berlusconis-new-international-bloomer-sends-EU-leaders-womens-underwear-doodles.html|titolo=Berlusconi's new bloomer as he sends EU leaders doodles of women's knickers at summit|pubblicazione=Mail Online|data=12 dicembre 2009|accesso=3 gennaio 2010}}</ref>
 
Hanno suscitato clamore anche alcuni comportamenti scherzosi tenuti in presenza di ministri e governanti stranieri. Nel [[2002]] fece discutere la foto di gruppo dei [[Ministero degli Esteri|ministri degli Esteri]] riuniti a [[Cáceres (Spagna)|Cáceres]], in cui Berlusconi, titolare [[ad interim]] della Farnesina, fu immortalato mentre faceva il [[gesto delle corna]] alle spalle del suo omologo [[Spagna|spagnolo]] per divertire un gruppo di [[boy-scout]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/gesto/gesto/gesto.html|titolo=Berlusconi fa le corna nella foto del vertice Ue|pubblicazione=La Repubblica|giorno=8|mese=2|anno=2002|accesso=25 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/02/10/le-corna-fanno-il-giro-europa.html|titolo=Le corna fanno il giro d'Europa|pubblicazione=La Repubblica|data=10 febbraio 2002|accesso=25 aprile 2009}}</ref> Nel [[2008]], durante una conferenza stampa con il presidente [[Russia|russo]] uscente [[Vladimir Putin]], dopo che una giornalista pose a quest'ultimo una domanda sgradita circa una sua presunta relazione extra-coniugale, Berlusconi mimò un mitra che le sparava. Il gesto fu criticato dalla [[Federazione Nazionale Stampa Italiana]] a causa dei numerosi casi di giornalisti assassinati in Russia. La cronista coinvolta successivamente puntualizzò: «Ho visto il gesto del vostro presidente e so che scherza sempre. So che il gesto non avrà alcuna conseguenza».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/gesto/gesto/gesto.html|titolo=Putin, è vero che divorzia? E Berlusconi fa il gesto del mitra|pubblicazione=La Repubblica|data=18 aprile 2008|accesso=25 aprile 2009}}</ref>
 
Lo stesso anno, in seguito all'elezione dell'[[afro-americano]] [[Barack Obama]] alla [[Presidente degli Stati Uniti|presidenza degli Stati Uniti]], Berlusconi, durante una conferenza stampa congiunta con il nuovo presidente russo [[Dmitrij Medvedev]] al [[Cremlino]], affermò: «Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d'accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato». La frase suscitò polemiche poiché il termine "abbronzato" (in [[lingua inglese|inglese]] ''tanned'' o ''suntanned'') è stato talvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore. In seguito Berlusconi affermò che la sua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì «imbecilli» chi aveva criticato la dichiarazione. I media internazionali diedero ampio risalto alla vicenda.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_06/berlusconi_obama_abbronzato_141c1e10-ac16-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano|titolo=Berlusconi: «Obama? Bello e abbronzato»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=6 novembre 2008|accesso=26 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=87987|titolo=Berlusconi: "Obama è bello e abbronzato". La gaffe rimbalza sui media internazionali|pubblicazione=RaiNews24|data=6 novembre 2008|accesso=26 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/gaffe-berlusconi/1.html|titolo=Berlusconi, la frase su Obama "abbronzato" fa il giro del mondo|pubblicazione=La Repubblica|accesso=26 aprile 2009}}</ref> Il 27 settembre 2009 tornò sull'argomento dicendo: «Vi porto i saluti di uno che si chiama... uno abbronzato... Ah, Barack Obama. Voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_settembre_27/berlusconi_chiusura_festa_207717d8-ab83-11de-a868-00144f02aabc.shtml|titolo=Berlusconi: «Saremo qui per sempre»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=27 settembre 2009|accesso=25 gennaio 2013}}</ref>
 
L'anno successivo, durante la riunione del [[G20 (paesi industrializzati)|G20]] a [[Londra]], dopo la foto di rito Berlusconi chiamò il presidente statunitense a voce alta attirando l'attenzione della regina [[Elisabetta II]] che, giratasi per capire da dove e da chi provenisse il richiamo, apparentemente irritata esclamò: «Che cos'è? Ma perché deve urlare?» (''What is it? Why does he have to shout?'').<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_02/berlusconi_regina_foto_603b8cca-1f86-11de-956a-00144f02aabc.shtml|titolo=E la regina rimprovera Silvio «Perché deve urlare così?»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=2 aprile 2009|accesso=26 aprile 2009}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6027841.ece|titolo='Why does he have to shout?' - video shows exasperated Queen ticking off Silvio Berlusconi|pubblicazione=Times Online|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26 aprile 2009}}</ref> L'episodio ricevé ampia eco mediatica da parte della stampa internazionale.<ref>{{cita news|autore=Elysa Fazzino|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/berlusconi-regina-urla.shtml?uuid=395c8012-2041-11de-8728-be8857ca1711&DocRulesView=Libero|titolo=Il rimbrotto della Regina a Berlusconi sui giornali stranieri|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26 aprile 2009}}</ref> Il giorno successivo [[Buckingham Palace]] intervenne puntualizzando che la sovrana non era affatto infastidita dall'irritualità del capo di governo italiano.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_03/regina_smentita_berlusconi_b28fca22-205d-11de-9058-00144f02aabc.shtml|titolo=«Berlusconi? La regina non si è offesa»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26 aprile 2009}}</ref>
[[File:Bush and Berlusconi share toast (2008-10-13).jpg|miniatura|destra|Silvio Berlusconi e George W. Bush nel 2008.]]
In Italia hanno sollevato polemiche alcune sue esternazioni rivolte agli avversari politici ed alla magistratura. Nel [[2006]], in prossimità delle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche]] che lo avrebbero contrapposto al candidato del [[centro-sinistra]] [[Romano Prodi]], durante un discorso alla [[Confcommercio]] affermò: «Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi». Definì inoltre la magistratura «il cancro del paese».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-3/berlusconi-confcommercio/berlusconi-confcommercio.html|titolo=Berlusconi: "Voto alla sinistra? Non ci sono tutti questi coglioni|pubblicazione=La Repubblica|giorno=4|mese=4|anno=2006|accesso=26 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/04/coglioni.shtml|titolo=Berlusconi:«Non credo tanti coglioni....»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=6|mese=4|anno=2006|accesso=26 aprile 2009}}</ref> Due anni dopo, alla [[Confesercenti]], ribadì lo stesso concetto definendo «i giudici e i P.M. ideologizzati» una «metastasi della nostra democrazia». L'[[Associazione Nazionale Magistrati|ANM]] protestò per la dichiarazione temendo una delegittimazione dell'intera categoria.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_giugno_25/berlusconi_confesercenti_a63176fa-429f-11dd-94ab-00144f02aabc.shtml?fr=correlati|titolo=Berlusconi: «I giudici sono un cancro». E la Confesercenti fischia il premier|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 giugno 2008|accesso=26 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/giustizia-3/confesercenti-fischi/confesercenti-fischi.html|titolo=Confesercenti, fischi a Berlusconi. "Giudici politicizzati, una metastasi|pubblicazione=La Repubblica|data=28 giugno 2008|accesso=26 aprile 2009}}</ref>
 
Nel [[2009]], fu protagonista di uno scontro istituzionale con il presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano|Napolitano]], che rifiutò di firmare il [[decreto legge]] approvato dal Consiglio dei ministri che avrebbe vietato l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale di [[Eluana Englaro]].<ref>{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/02/lettera-napolitano-berlusconi.shtml?uuid=d4ce6c70-f465-11dd-abee-65a3c57bba01|titolo=Caso Englaro: la lettera di Napolitano a Berlusconi|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|giorno=6|mese=2|anno=2009|accesso=23 maggio 2009}}</ref> Berlusconi, contrariato dalla mancata firma, dichiarò: «si vogliono attribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmai spettano al governo», quindi sollecitò una riforma
della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], da lui ritenuta necessaria «perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l'influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla [[Costituzione sovietica del 1936|Costituzione russa]] come a un modello da cui prendere molte indicazioni».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_07/berlusconi_costituzione_bd1e8990-f53f-11dd-a70d-00144f02aabc.shtml|titolo=Berlusconi: «Costituzione ideologizzata»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=7 febbraio 2009|accesso=27 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-2/eluana-chigi-quirinale/eluana-chigi-quirinale.html|titolo=Berlusconi attacca la Costituzione "È filosovietica, va cambiata"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=7|mese=2|anno=2009|accesso=27 aprile 2009}}</ref> La dichiarazione fu accolta da diverse polemiche a cui Berlusconi replicò: «Ho giurato sulla Costituzione. La rispetto. È la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla», poi aggiunse: «La Costituzione però non è un [[Moloch (divinità)|Moloch]]: può evolvere con i tempi», ma ribadì: «Che i valori costituzionali abbiano guardato alla Carta dell'[[Unione Sovietica]] è una realtà storica».<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/09/ho-giurato-sulla-carta-del-48.html|titolo=«Ho giurato sulla Carta del '48 la rispetto ma si può cambiare»|pubblicazione=La Repubblica|giorno=9|mese=2|anno=2009|accesso=27 aprile 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_12/berlusconi_costituzione_9a614938-f8dc-11dd-bd31-00144f02aabc.shtml|titolo=«Non ho mai attaccato la Costituzione»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 febbraio 2009|accesso=27 aprile 2009}}</ref>
 
Hanno suscitato generale sorpresa, in Italia come all'estero, le affermazioni di Berlusconi in una conversazione del [[13 luglio]] [[2011]], in cui definiva l'Italia un "paese di [[merda]]".<ref>{{cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/1-settembre-2011/me-ne-vado-questo-paese-mlo-sfogo-berlusconi-lavitola-1901414961723.shtml|titolo=«Me ne vado da questo paese di m...»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=1º settembre 2011|accesso=4 settembre 2011}}</ref>
 
Stando ad un articolo de ''[[Il Fatto Quotidiano]]'' del [[10 settembre]] 2011 nel parlamento italiano girava voce di un'intercettazione in cui Berlusconi avrebbe etichettato [[Angela Merkel]] con l'epiteto di «culona inchiavabile».<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/10/cucu-la-merkel-e-%E2%80%9Cinchiavabile%E2%80%9D/156545/|titolo=Cucù, la Merkel è “inchiavabile” |editore=''Il Fatto Quotidiano''|data=10-10-2011}}</ref> L'intercettazione in oggetto non è mai stata pubblicata, ma parte della stampa tedesca, tra cui il ''Financial Times Deutschland'' e il ''Der Spiegel'', ha dato ampio risalto alla notizia<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2011/09/19/visualizza_new.html_701974610.html|titolo=Stampa tedesca: 'Berlusconi ossessionato dal sesso'|editore=''ANSA''|data=19-10-2011}}</ref> e si sarebbe rischiato il richiamo dell'ambasciatore a Roma.<ref>{{cita web
|url= http://www.unita.it/mondo/insulti-a-merkel-berlino-br-voleva-richiamare-l-ambasciatore-1.333891
|titolo= Insulti a Merkel, Berlino voleva richiamare l'ambasciatore
|editore= l'Unità
|data= 20 settembre 2011
|accesso= 11-10-2011
}}</ref>
 
In occasione della [[Giornata della Memoria]], il [[27 gennaio]] 2013 Berlusconi dichiarò che «per tanti versi [[Mussolini]] aveva fatto bene ma il fatto delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] è stata la peggiore colpa», suscitando ampie critiche da parte delle comunità ebraiche, dell'[[Anpi]] e di molti esponenti politici. Andrebbe tuttavia tenuto presente che le suddette affermazioni su Mussolini, ritenute - in particolare dalla seconda delle istituzioni citate- "parole gravi e pericolose", debbono tuttavia leggersi nel contesto di una campagna elettorale - quella del 2013 - caratterizzata a livello mediatico da toni particolarmente accesi, peraltro non nuovi nel panorama politico generale della Seconda Repubblica. .<ref>[http://www.lastampa.it/2013/01/27/italia/speciali/elezioni-politiche-2013/monti-al-memoriale-della-shoah-rischio-dell-antisemitismo-e-presente-jefY5r6dQqp1vzd7JxIXeO/pagina.html La Stampa: Giornata della Memoria 2013]</ref><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-28/anpi-parole-gravi-pericolose-144428.shtml Il Sole 24 ore: Anpi - parole gravi e pericolose]</ref>
 
== Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi ==
{{vedi anche|Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi}}
Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna, per via di assoluzioni (tre: una con formula ampia, due per insufficienza di prove), declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati contestati.
 
Alcuni di questi [[Processo (diritto)|procedimenti]] sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato [[assoluzione (diritto)|assolto]]. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, [[sentenza|sentenze]] di condanna per reati quali [[corruzione]] giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e [[falso in bilancio]].
In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta [[amnistia]], al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della [[prescrizione]] oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di [[falso in bilancio]]. Dette norme, approvate in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] dalla maggioranza di centro-destra mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pene prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata sentenza definitiva.
 
Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%; border:0; padding:2px; text-align:center;"
|-
! Tipo di sentenza
!
! Procedimento
|-
| rowspan="2" style="text-align:center;"| Sentenze di non doversi procedere passate in giudicato.
| align=center | Reati estinti per [[prescrizione]]
| style="text-align:justify" |
* [[Lodo Mondadori]], corruzione giudiziaria (attenuanti generiche)<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/lodo/prescritto/prescritto.html|titolo=Mondadori, Berlusconi prescritto a giudizio Previti e gli altri|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=25 giugno 2001|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
* Bilanci Fininvest 1988-1992, falso in bilancio e appropriazione indebita relativi ai bilanci Fininvest dal 1988 al 1992<ref>{{Cita news|autore=Luigi Ferrarella|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/26/Caso_Sme_verso_sentenza_co_9_041026046.shtml|titolo=Caso Sme verso la sentenza|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 ottobre 2004|pagina=16|accesso=9 ottobre 2011}}</ref>
* All Iberian 1, 23 miliardi di lire di finanziamenti illeciti al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] di Bettino Craxi<ref>{{Cita news|autore=Luca Fazzo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/27/all-iberian-prescrizione.html|titolo=All Iberian, è prescrizione|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=7 ottobre 2011|pagina=4|accesso=7 ottobre 2011}}</ref>
* Consolidato Fininvest, falso in bilancio<ref>{{Cita news|autore=Paolo Biondaini|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/febbraio/14/Fondi_neri_Fininvest_reati_prescritti_co_0_0302142533.shtml|titolo=Fondi neri Fininvest: reati prescritti, processo inutile|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=14 febbraio 2003|pagina=15|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
* Caso Lentini, falso in bilancio<ref>{{Cita news|autore=Pier Francesco Fedrizzi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/11/06/caso-lentini-prosciolti-berlusconi-galliani.html|titolo=Caso Lentini, prosciolti Berlusconi e Galliani|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=6 novembre 2002|pagina=9|accesso=9 ottobre 2011}}</ref>
* Tangenti a [[David Mills]], corruzione giudiziaria<ref>{{Cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_9/processo-mills-scaduti-termini-ricorso-berlusconi-prosciolto-201933565174.shtml|titolo=Processo Mills, scaduti i termini per il ricorso. Berlusconi prosciolto per prescrizione|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 luglio 2012}}</ref>
|-
| align=center | Reati estinti per intervenuta [[amnistia]]
| style="text-align:justify" |
* Falsa testimonianza [[P2]] (amnistia applicata in fase dibattimentale)<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/11/falsa-testimonianza-amnistiato-berlusconi.html|titolo=Falsa testimonianza, amnistiato Berlusconi|pubblicazione=[[la Repubblica]]|pagina=14|data=11 novembre 1990|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
* Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992)<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{cita news|autore=Paolo Biondani|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/29/Berlusconi_nuova_assoluzione_appello_co_0_9910291994.shtml|titolo=Berlusconi, nuova assoluzione in appello|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=29 ottobre 1999|pagina=7|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
|-
| rowspan="2" style="text-align:center;"| Sentenze di assoluzione passate in giudicato
| align=center | Assoluzioni per intervenuta modifica della legge (il fatto non costituisce più reato)
| style="text-align:justify" |
* All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla riforma degli illeciti penali ed amministrativi delle società commerciali decisa col Dlgs 61/2002 emanato dal governo Berlusconi II)<ref>{{Cita news|autore=Luca Fazio|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/09/27/quel-reato-non-esiste-piu-all-iberian.html|titolo=Quel reato non esiste più All Iberian, Berlusconi assolto|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=27 settembre 2005|pagina=2|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
* Sme-Ariosto (falso in bilancio) (stralciato in base alla riforma degli illeciti penali ed amministrativi delle società commerciali decisa col Dlgs 61/2002 emanato dal governo Berlusconi II)<ref>{{cita news|url= http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prescrizione-sme/prescrizione-sme/prescrizione-sme.html|titolo= Processo Sme, Berlusconi assolto "Il falso in bilancio non è più reato"|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=30 gennaio 2008|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
|-
| align=center | Altre assoluzioni
| style="text-align:justify" |
* Sme-Ariosto (capo A), corruzione in atti giudiziari per due versamenti a [[Renato Squillante]] (assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste)<ref name="assoluzione sme" />
* Sme-Ariosto (capo B), corruzione giudiziaria.<ref name="assoluzione sme">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_26/berlusconi_cassazione_assolto.shtml|titolo=Sme, la Cassazione assolve Berlusconi|pubblicazione=[[Corriere della sera]]|data=26 ottobre 2007|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
* Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, anche grazie alla falsa testimonianza dell'avvocato David Mills,<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_21/mills-cassazione-berlusconi_4f436bc4-4d32-11df-b5d6-00144f02aabe.shtml|titolo=Cassazione: «Mills fu reticente e favorì Berlusconi nei processi»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=21 aprile 2011|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>)<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/macherio/assolto/assolto.html|titolo=Tangenti alle Fiamme Gialle. Assolto Silvio Berlusconi|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=19 ottobre 2001|accesso=7 ottobre 2011}}</ref>
* Telecinco (in Spagna), violazione della legge antitrust, frode fiscale e reati vari (quali riciclaggio di denaro)<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/18/Berlusconi_assolto_per_caso_Telecinco_co_8_081018014.shtml|titolo=Berlusconi assolto per il caso Telecinco|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=18 ottobre 2008|pagina=25|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
* Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essere stato al corrente dei fatti contestati)<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/11/Patrimonio_ingente_Berlusconi_non_sapeva_co_0_0007114393.shtml|titolo=Patrimonio ingente, Berlusconi non sapeva|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=11 luglio 2000|accesso=7 ottobre 2011}}</ref>
* Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio<ref name="archiviostorico.corriere.it"/>
* Mediatrade, appropriazione indebita e frode fiscale, Berlusconi insieme ad un socio occulto, l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato illegalmente di fondi della società<ref>{{Cita news|autore=Luigi Ferrarella|url=http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_09/frode_diritti_tv_550d8b3c-4398-11df-9c20-00144f02aabe.shtml|titolo=Frode sui diritti tv, per Berlusconi richiesta di rinvio a giudizio|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 aprile 2010|accesso= 9 ottobre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_18/mediatrade-assolto-berlusconi-processo-figlio-piersilvio-e-confalonieri_784877e0-f979-11e0-bc4b-5084eabf7820.shtml|titolo=Caso Mediatrade, prosciolto Berlusconi|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=18 ottobre 2011|accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;"| Procedimenti archiviati
| style="text-align:justify" |
* {{Citazione necessaria|Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove)}}
* Traffico di droga<ref>{{cita libro|nome=Peter|cognome=Gomez|coautori=Marco Travaglio|anno=2006|mese=marzo|url=http://books.google.it/books?id=1XhfKxBFEOsC&printsec=frontcover&source=gbs_atb#v=onepage&q&f=false|titolo=Le mille balle blu|editore=Rizzoli|id=ISBN 88-17-00943-1|pagine=pag. 9}}</ref>
* {{Citazione necessaria|Tangenti fiscali Pay-tv}}
* Stragi 1992-1993 (concorso in strage)<ref>{{Cita web|autore=Tribunale di Caltanissetta|url=http://www.societacivile.it/memoria/articoli_memoria/archiviazione.pdf|titolo=Decreto di archiviazione (N. 1370/98 R.G.N.R.) (N. 908/99 R.G.I.P.)|formato=PDF|data=3 maggio 2002|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
* Caso Saccà, corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/berlusconi-sacca/berlusconi-sacca/berlusconi-sacca.html?ref=search|titolo=Raifiction, archiviato il caso Berlusconi-Saccà|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=20 aprile 2009|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
* Concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio (insieme a [[Marcello Dell'Utri]])<ref>{{Cita news|autore=Francesco Viviano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/04/01/mafia-il-giudice-archivia-inchiesta-su.html|titolo=Mafia, il giudice archivia l'inchiesta su Berlusconi|data=1 aprile 1997|pagina=12|pubblicazione=[[la Repubblica]]|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
* Abuso d'ufficio, abuso nell'uso dei voli di Stato
* Diffamazione aggravata dall'uso del mezzo televisivo<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/22/Berlusconi_diffamo_Coop_non_processato_co_8_070322001.shtml|titolo=Berlusconi diffamò le Coop, ma non va processato|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=22 marzo 2007|pagina=27|accesso=9 ottobre 2011}}</ref>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;"| Sentenze non passate in giudicato
| style="text-align:justify" |
* Compravendita di diritti televisivi, frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti tv di Mediaset;<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/26/berlusconi.shtml|titolo=Chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=27 aprile 2005|accesso=8 ottobre 2011}}</ref> condannato in primo grado a 4 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.<ref name=rep-26-10-12>{{Cita news |autore= |url=http://www.repubblica.it/politica/2012/10/26/news/mediaset_berlusconi_condannato-45374682/ |titolo=Processo Mediaset, Berlusconi condannato 4 anni di reclusione per frode fiscale |pubblicazione=[[la Repubblica]] |giorno=26 |mese=ottobre |anno=2012 |accesso=26 ottobre 2012|urlarchivio=http://www.webcitation.org/6Bi4MMDXU|dataarchivio=26 ottobre 2012|deadurl=no}}</ref>
* Inchiesta Mediatrade di Roma, evasione fiscale e reati tributari compiuti negli anni 2004, 2005.<ref>{{Cita news|autore=Sacchettoni Ilaria|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/luglio/01/Mediatrade_Berlusconi_rischia_processo_co_9_110701006.shtml|titolo=Mediatrade, Berlusconi rischia il processo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=1 luglio 2011|pagina=11|accesso=11 ottobre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_27/dirittitv-assolto-berlusconi_00599406-c04f-11e1-9409-cd08fce6f4b9.shtml|titolo=Diritti tv, Berlusconi prescritto e assolto|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=27 giugno 2012|access=27 giugno 2012}}</ref> È stato presentato un ricorso alla Cassazione da parte del PM di cui si attende l'esito.<ref>{{Cita news|url=http://www.tmnews.it/web/sezioni/cronaca/PN_20121015_00260.shtml|pubblicazione=[[TM News]]||titolo=Mediatrade/ Pm Roma in Cassazione contro assoluzione Berlusconi|data=15 ottobre 2012|accesso=28 ottobre 2012|urlarchivio=http://archive.is/8PHo|dataarchivio=28 ottobre 2012|deadurl=no}}</ref>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;"| Procedimenti in corso
| style="text-align:justify" |
* Caso Ruby, concussione e prostituzione minorile<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/02/15/news/ruby_berlusconi_rinviato_a_giudizio-12482899/?ref=HREA-1|titolo=Il gip: "C'è la prova, processate Berlusconi". Giudizio immediato, prima udienza il 6 aprile|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=15 febbraio 2011|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
* Caso Trani, abuso d'ufficio<ref>{{Cita web|autore=Maria Elena Vincenzi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/20/pressioni-contro-santoro-indagato-berlusconi.html|titolo=Pressioni contro Santoro, indagato Berlusconi|data=20 luglio 2011|pagina=4|accesso=11 ottobre 2011}}</ref>
|}
 
 
Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.
 
*Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che {{cn|tutti}} i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sarebbero cominciati dopo la sua [[discesa in campo]], ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti.<ref>[http://www.loccidentale.it/node/109702 Il Cav. faccia un passo avanti, solo così sconfiggerà i ribaltonisti (politici e togati)]</ref> Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite "[[Teorema|teoremi]]") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a [[Magistratura democratica]]), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.<ref name="VespaLaScossa">Silvio Berlusconi intervistato da [[Bruno Vespa]] nel libro ''La scossa'' (Bruno Vespa, [[2001]], [[Arnoldo Mondadori Editore]], ISBN)</ref><ref name="togherosse">Dichiarazioni del [[21 luglio]] [[1994]], [[5 aprile]] [[1995]], [[16 gennaio]] [[1996]], [[8 agosto]] [[1998]], [[17 marzo]] [[1999]] riportate sul libro ''Le mille balle blu'', pp. 73, 77-79, 87 (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2006, [[Rizzoli]], ISBN).</ref>
* I critici di Berlusconi sostengono invece che i processi siano iniziati prima della [[discesa in campo]] (e precisamente nel 1983), asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette [[legge ad personam|leggi ''ad personam'']] varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato.<ref name="accuse_ad_personam">
* [http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prescrizione-sme/prescrizione-sme/prescrizione-sme.html Articolo di Repubblica sul processo Sme]
* [http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_30/sme_assolto_berlusconi_7c7a3ac2-cf13-11dc-8e3f-0003ba99c667.shtml Dichiarazioni] di [[Giovanni Russo Spena]] (dal Corriere della Sera)
* [http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71399 Accuse] de ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' sul processo Mills
</ref> A questo proposito [[Fedele Confalonieri]] dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al [[fallimento (diritto)|fallimento]].<ref name="PrevitiSuScecaInCampo">[[Fedele Confalonieri]] intervistato su ''[[la Repubblica]]'' del [[25 giugno]] [[2000]], p.11: «La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel Lodo Mondadori».</ref> I critici inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subito alcuna condanna definitiva, svariate pronunce di proscioglimento non ne dichiarano l'assoluzione, ma la sopravvenuta prescrizione del processo: affermano quindi che, se avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione.<ref name="accuse_prescrizione">
*{{Cita news|titolo=Mediaset, prescritto falso in bilancio per Berlusconi e Confalonieri|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale.html |accesso=5 gennaio 2013|data=19 novembre 2007|pubblicazione=La Repubblica}}
*[http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71399 Accuse] de ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' sul processo Mills
</ref> {{cn|Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.}}<ref>"Art. 62 bis Codice penale - Attenuanti generiche: Il giudice, indipendentemente dalle circostanze prevedute nell'art. 62, può prendere in considerazione altre circostanze diverse, qualora le ritenga tali da giustificare una diminuzione della pena. Esse sono considerate, in ogni caso, ai fini della applicazione di questo capo, come una sola circostanza, la quale può anche concorrere con una o più delle circostanze indicate nel predetto articolo 62". La concessione delle attenuanti generiche è dunque rimessa alla valutazione discrezionale del giudice.</ref>
 
Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di [[Brescia]], per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:
{{quote|Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo"|Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, [[15 maggio]] [[2001]].}}
 
== Le aggressioni ==
* Il [[31 dicembre]] [[2004]], in [[piazza Navona]] a [[Roma]], Silvio Berlusconi venne colpito con il treppiede di una macchina fotografica da Roberto Dal Bosco, un giovane [[muratore]] di [[Marmirolo]].<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/aggrebe/aggrebe/aggrebe.html|titolo=Un giovane turista aggredisce Berlusconi a piazza Navona|pubblicazione=[[La Repubblica]] |data=31 dicembre 2004|accesso=14 dicembre 2009}}</ref> Dopo essere stato diciannove ore in arresto, Dal Bosco fu scarcerato e inviò le sue scuse al primo ministro italiano che decise di non sporgere denuncia. Il comitato ''"L'altrainformazione"'' e il senatore [[Mario Luzi]] ipotizzarono, in seguito, una possibile strumentalizzazione di Silvio Berlusconi dell'aggressione subita.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/aggrebe/fattapace/fattapace.html|titolo=Dal Bosco scrive a Berlusconi e il premier gli telefona|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=04|mese=01|anno=2005|accesso=29 dicembre 2009}}</ref>
* Il [[13 dicembre]] [[2009]], dopo un comizio in [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] a [[Milano]], Silvio Berlusconi venne colpito al volto con una riproduzione in miniatura del [[Duomo di Milano|duomo]], lanciata da distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia, riportando diverse ferite al volto, nonché la frattura del setto nasale e di due denti dell'arcata superiore.<ref>{{Cita news|autore=Alessandro Sala |url=http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_13/berlusconi-colpito-al-viso-da-manifestante_0cd154c4-e80e-11de-8657-00144f02aabc.shtml|titolo=Premier colpito al viso dopo il comizio «Sto bene, sto bene». Ma resta in ospedale|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=13 dicembre 2009|pagina=|accesso=14 dicembre 2009}}</ref> Tartaglia, nato nel [[1967]], incensurato e precedentemente in cura per problemi psichici, fu subito arrestato<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_13/tartaglia-aggressore-berlusconi_f2d9378c-e815-11de-8657-00144f02aabc.shtml|titolo=Arrestato l'aggressore: si chiama Massimo Tartaglia|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=13 dicembre 2009|pagina=|accesso=14 dicembre 2009}}</ref> e dal [[1 febbraio]] [[2010]] è agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/02/01/news/aggressione_a_premier_tartaglia_esce_dal_carcere_agli_arresti_domicliari_in_comunit-2155444/|titolo=Il gip decide su Tartaglia "Domiciliari in una comunità"|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=01|mese=02|anno=2010|pagina=|accesso=4 febbraio 2010}}</ref> Il [[29 giugno]] [[2010]] è stato assolto perché incapace di intendere e di volere.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/06/29/news/tartaglia_inizia_il_processo_socialmente_pericoloso-5242634/|titolo=Aggressione a Berlusconi, assolto Tartaglia. Si chiude subito il processo di Milano|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=29|mese=06|anno=2010|pagina=|accesso=29 giugno 2010}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
* Il [[23 settembre]] [[2003]], a New York, gli è stato consegnato il premio "Statista dell'anno" dalla ''[[Anti-Defamation League]]'', l'organizzazione ebraica che combatte l'antisemitismo nel mondo.<ref>La motivazione è stato per «il coraggio mostrato nell'appoggio a Israele, alla guerra degli Stati Uniti in Iraq e agli sforzi contro il terrorismo»; in occasione di tale riconoscimento alcuni docenti americani, fra cui i tre [[Premio Nobel|premi Nobel]] per l'economia [[Franco Modigliani]], [[Paul Samuelson]] e [[Robert Solow]], hanno contestato Berlusconi per le affermazioni fatte sulla dittatura di Mussolini ([http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/berlugiudici2/trenobel/trenobel.html Tre Nobel contro Berlusconi] ''Repubblica.it'', [[23 settembre]] [[2003]])</ref>
* Il [[2 marzo]] [[2006]], negli [[Stati Uniti d'America]], durante l'annuale celebrazione del "saluto alla Libertà", la Intrepid Foundation, ente privato statunitense, lo ha insignito del premio Libertà Intrepid 2006 per «la coraggiosa leadership contro il terrorismo».
* Il [[27 settembre]] [[2006]] gli viene riconosciuto il premio "Madonnina d'oro" offerto dalla Comunità Incontro di Don Gelmini per il contributo personale dato alla ricostruzione di una scuola in [[Thailandia]], dopo lo [[Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004|tsunami]], e per l’ampliamento di un ospedale in [[Bolivia]].<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/09/22/Politica/PREMI-TERNI-BERLUSCONI-RITIRERA-MADONNINA-DORO-DI-DON-GELMINI_171304.php Archivio Adnkronos]</ref>
{{Onorificenze
|immagine=Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza=[[Laurea honoris causa]] in [[ingegneria gestionale]] dall'[[Università della Calabria]]
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[27 novembre]] [[1991]]<ref>{{Cita web |url=http://www.unical.it/portale/didattica/guida/guida0708/parte_generale/guida_generale.pdf|titolo=Guida degli studenti 2007-2008|editore=[[Università della Calabria]]|accesso=21 aprile 2008}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1977]]|Onorio Campedelli|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine=OrdineLavoro.png
|nome_onorificenza=Cavaliere del lavoro
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito del lavoro
|motivazione=Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti, decise di dar vita ad una attività indipendente nel settore dell'industria edile fondando la Società "Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A.". Nel 1963 ha costituito la Società "Edilnord" che ha realizzato, tra l'altro, in provincia di Milano, un centro per quattromila abitanti, il primo in Lombardia dotato di centro commerciale, centro sportivo, campi di giuoco, scuole materne ed elementari. Dal 1969 al 1975, in applicazione di una nuova concezione urbanistica, Silvio Berlusconi ha realizzato la costruzione di "Milano 2", una città per diecimila abitanti contigua a Milano, dotata di tutte le più moderne attrezzature pubbliche e sociali, la prima unità urbana in Italia con tre circuiti differenziali per auto, ciclisti e pedoni. È Presidente e Direttore Generale della Edilnord progetti S.p.A. e Presidente della Fininvest S.p.A.
|luogo=[[1977]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=632 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1977]]|[[1987]]|Werter Cigarini|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce di merito con Placca d'Oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
|collegamento_onorificenza=Ordine Costantiniano di San Giorgio (Napoli)
|motivazione=
|fonte=[http://www.realcasadiborbone.it/ita/oggi/marzo_2003.htm articolo sull'investitura dal sito della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie]{{collegamento interrotto|date=September 2012}}
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1987]]|[[1989]]|Claudio Bergianti|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Ordine del Re Abd al-Aziz.png
|nome_onorificenza=Membro di I Classe dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Re Abd al-Aziz
|motivazione=
|luogo=[[Jeddah]], [[22 novembre]] [[2009]]<ref>{{Cita web |url=http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/187567/|titolo=Italia-Arabia &mdash; A Berlusconi la più alta onorificenza reale saudita|editore=www.ilcittadinomb.it|accesso=4 gennaio 2011}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1989]]|[[1994]]|Claudio Bergianti|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=StaraPlaninaRibbon.gif
|nome_onorificenza=Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stara Planina (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stara Planina
|motivazione=
|luogo=[[2009]]
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[1999]]|Demos Malavasi|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=LVA Order of the Three Stars - Grand Officer BAR.png
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine delle Tre Stelle
|motivazione=
|luogo=[[2005]]
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Demos Malavasi|[[Democratici di Sinistra|DS]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=MLT National Order of Merit BAR.svg
|nome_onorificenza=Compagno d'Onore Onorario dell'Ordine Nazionale al Merito (Malta)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale al Merito (Malta)
|motivazione=
|luogo=[[20 gennaio]] [[2004]]
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Enrico Campedelli|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=NOR Royal Norwegian Order of Merit - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese al Merito (Norvegia)
|collegamento_onorificenza=Ordine Reale Norvegese al Merito
|motivazione=
|luogo=[[2001]]
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2009]]|[[2014]]|Enrico Campedelli|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Zaslugi RP kl1 BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica di Polonia
|motivazione=
|luogo=[[2002]]
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|in carica|Alberto Bellelli|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
{{Onorificenze
|immagine=Star of Romania Ribbon.PNG
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania (Romania)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella di Romania
|motivazione=
|luogo=[[2002]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=VA Ordine Piano BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Piano (Santa Sede)
|collegamento_onorificenza=Ordine Piano
|motivazione=
|luogo=[[2005]]
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
== Berlusconi nella cultura popolare ==
{{vedi anche|Silvio Berlusconi nella cultura popolare}}
La figura di Silvio Berlusconi è stata rivisitata molto spesso nella cultura popolare da cineasti, cantanti, fumettisti e letterati.
 
Il [[Giro d'Italia]] ha fatto tappa a Carpi due volte.
== Note ==
* Il 28 maggio [[1998]] la 12ª tappa del [[Giro d'Italia 1998]] si è conclusa con la vittoria del [[Francia|francese]] [[Laurent Roux]].
{{References|3}}
* Il 22 maggio [[2008]] la 12ª tappa del [[Giro d'Italia 2008]] si è conclusa con la vittoria in volata di [[Daniele Bennati]].
 
Ogni anno, la terza [[domenica]] di ottobre, a Carpi è allestito il traguardo della ''[[Maratona d'Italia]] – Memorial [[Enzo Ferrari]]''.
 
La squadra calcistica cittadina è il [[Carpi Football Club 1909]], che nella stagione 2015-16 ha militato in [[Serie A]]<ref>[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_b/2015/04/28-406604/Il+Carpi+%C3%A8+in+serie+A!+Promozione+storica Il Carpi è in serie A! Promozione storica.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150706233103/http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_b/2015/04/28-406604/Il+Carpi+%C3%A8+in+serie+A!+Promozione+storica |data=6 luglio 2015 }}</ref>; {{Citazione necessaria|le altre squadre della città sono l'[[Associazione Calcistica Virtus Cibeno]], in [[prima categoria]], l'[[Unione Sportiva Carpine]], militante in [[terza categoria]], la Polisportiva San Marino, militante in terza categoria, la Union Cabassi Carpi militante in [[seconda categoria]] e l'Associazione Sportiva Dilettantistica United Carpi, militante in seconda categoria.}}
 
L'[[Handball Carpi]], la squadra di [[pallamano]], milita in [[Serie A - 1ª Divisione Nazionale|Serie A]].
 
L'[[Universal Volley Femminile Carpi]] è stata una società pallavolistica femminile di Modena fondata a Carpi.
 
L'Universal Pallavolo Carpi, è una società di pallavolo maschile, che disputa il campionato di serie B1.
== Bibliografia ==
{{vedi anche|Bibliografia su Silvio Berlusconi}}
 
Il Rugby Carpi partecipa al campionato di rugby federale, serie C2.
== Documentari ==
 
{{vedi anche|Silvio Berlusconi nella cultura popolare}}
Il baseball Carpi A.S.D. partecipa al campionato di baseball federale, serie C1
*''[["Sua maestà" Silvio Berlusconi]]'' di [[Stéphane Bentura]]
 
*''[[Citizen Berlusconi|Citizen Berlusconi - The Prime Minister and the Press]]'' di [[Andrea Cairola]] e [[Susan Gray]], [[Public Broadcasting Service|PBS]] ([[2003]])
== Curiosità ==
*''[[Viva Zapatero!]]'' di [[Sabina Guzzanti]] ([[2005]])
{{Curiosità}}
*''[[Quando c'era Silvio|Quando c'era Silvio - Storia del periodo berlusconiano]]'' di [[Beppe Cremagnani]], [[Enrico Deaglio]] e [[Ruben Oliva]] ([[2006]])
* Un'antica leggenda racconta che la torre medievale detta dell'Uccellino nel castello di Carpi sia stata abitata nei secoli passati da una bellissima dama, moglie di uno dei signori [[Pio di Savoia|Pio]] che governava la città. Un giorno il marito, accecato dalla rabbia e dalla gelosia, in uno scatto d'ira, uccise la giovane donna trascinandola per i capelli e spingendola giù dalla finestra più alta della torre. Dicono che il fantasma della [[dama bianca (spirito)|dama bianca]], in cerca di vendetta, si aggiri ancora oggi, dopo tanti secoli, nei luoghi della sua esistenza terrena, mostrandosi di tanto in tanto di notte ai discendenti della famiglia [[Pio di Savoia|Pio]] per presagire disgrazie e sventure.
*''[[Uccidete la democrazia!|Uccidete la democrazia! Memorandum sulle elezioni di aprile]]'' di [[Beppe Cremagnani]], [[Enrico Deaglio]] e [[Ruben H. Oliva]] ([[2006]])
* Una leggenda<ref>[http://www.carpi.it/leggenda-re-astolfo.cfm CARPI.IT - La Leggenda di re Astolfo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> narra che Astolfo, re dei Longobardi, fosse solito andare a caccia con il suo fedele falcone tra foreste intricate e umide paludi. Un giorno lanciò il suo falco all'inseguimento di una preda, ma dopo poco l'animale scomparve nel fitto bosco. Lo cercò disperatamente in ogni luogo, ma senza successo. Decise, allora, di fare un voto: se lo avesse ritrovato avrebbe fondato una città e una chiesa dedicata alla Madonna. Finalmente dopo numerose ricerche lo vide appollaiato sul ramo di un enorme albero di [[Carpinus|carpino]]. Fu allora che il re decise che avrebbe chiamato la città Carpi, dal nome dell'albero e lì avrebbe costruito la pieve di Santa Maria in Arce, conosciuta come La Sagra.
*''[[Berlusconi, Affaire Mondadori]]'' di [[Mosco Boucault]] ([[2006]])
* Carpi dà il nome anche ad un [[rifugio alpino]] delle [[Dolomiti]] situato nel gruppo dei [[Cadini di Misurina]], nel Comune di [[Auronzo di Cadore]]. Il [[Rifugio Città di Carpi]] fortemente voluto dalla Sezione cittadina del [[Club Alpino Italiano]], è stato inaugurato nel [[1970]].
*''[[Videocracy - Basta apparire]]'' di [[Erik Gandini]] ([[2009]])
* La maschera di Carnevale carpigiana si chiama [[Mostardino]] che trae il suo nome dalla tipica produzione della [[mostarda fina]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://terredargine.it/cgi/jump.cgi?t=_terre&ID=75407 Unione delle Terre d'argine] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Da questa maschera prende anche il nome la testata online Il Mostardino.it, che ha sede nella città di Carpi.
*''[[Draquila - L'Italia che trema]]'' di [[Sabina Guzzanti]] ([[2010]])
 
*''[[Silvio Forever]]'' di [[Roberto Faenza]] e Filippo Macelloni ([[2011]])
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[AntiberlusconismoDiocesi di Carpi]]
* [[BerlusconesOasi La Francesa]]
* [[Carpi Football Club 1909]]
* [[Berlusconismo]]
* [[CasaRifugio delleCittà Libertàdi Carpi]]
* [[DecretoStazione Berlusconidi Carpi]]
* [[EdittoMaratona bulgarod'Italia]]
* [[ForzaSignoria Italiadi Carpi]]
* [[Governo Berlusconi I]]
* [[Governo Berlusconi II]]
* [[Governo Berlusconi III]]
* [[Governo Berlusconi IV]]
* [[Il Popolo della Libertà]]
* [[No Berlusconi Day]]
* [[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi]]
* [[Veronica Lario]]
* [[Associazione Calcio Milan]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Autore:Silvio Berlusconi|q|commons|n=Categoria:Silvio Berlusconi}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{Openpolis|id=204}}
{{Box successione| carica=Deputato del [[Circoscrizione Lazio 1|Collegio Uninominale Roma Centro]]|precedente = nuova legge elettorale|successivo=[[Walter Veltroni]]|periodo=[[1994]] - [[1996]]}}
{{Box successione
|carica = [[Presidente del Consiglio dell'Unione europea]]
|immagine= Flag of Europe.svg
|periodo = luglio - dicembre [[2003]]
|precedente = [[Costas Simitis]]
|successivo = [[Bertie Ahern]]
}}
{{EuroparlamentareItaliano
|periodo = [[1999]] - [[giugno|giu]] [[2001]]
|gruppo = [[Partito Popolare Europeo - Democratici Europei|PPE-DE]]
|lista = [[Forza Italia]]
|partito = [[Forza Italia]]
|circoscrizione = -
|preferenze = -
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = [[10 maggio]] [[1994]] - [[17 gennaio]] [[1995]]
|precedente = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|successivo = [[Lamberto Dini]]
|periodo2 = [[11 giugno]] [[2001]] - [[23 aprile]] [[2005]]
|precedente2 = [[Giuliano Amato]]
|successivo2 = Silvio Berlusconi
|periodo3 = [[23 aprile]] [[2005]] - [[17 maggio]] [[2006]]
|precedente3 = Silvio Berlusconi
|successivo3 = [[Romano Prodi]]
|periodo4 = [[8 maggio]] [[2008]] - [[16 novembre]] [[2011]]
|precedente4 = [[Romano Prodi]]
|successivo4 = [[Mario Monti]]
|periodo5 =
|precedente5 =
|successivo5 =
|periodo6 =
|precedente6 =
|successivo6 =
|periodo7 =
|precedente7 =
|successivo7 =
|periodo8 =
|precedente8 =
|successivo8 =
|periodo9 =
|precedente9 =
|successivo9 =
|periodo10 =
|precedente10 =
|successivo10 =
}}
{{Presidenti del Consiglio}}
{{Box successione
|carica = [[Elenco dei Ministri degli Esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana]]
|immagine= Italy-Emblem.svg
|periodo = dal [[6 gennaio]] al [[14 novembre]] [[2002]] (''ad interim'')
|precedente = [[Renato Ruggiero]]
|successivo = [[Franco Frattini]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Elenco dei Ministri dell'Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana|Ministro dell'Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana]]
|immagine= Italy-Emblem.svg
|periodo = dal [[3 luglio]] al [[16 luglio]] [[2004]] (''ad interim'')
|precedente = [[Giulio Tremonti]]
|successivo = [[Domenico Siniscalco]]
|periodo2 = dall'[[8 maggio]] al [[17 maggio]] [[2006]] (''ad interim'')
|precedente2 = [[Giulio Tremonti]]
|successivo2 = [[Tommaso Padoa Schioppa]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Elenco dei Ministri della Sanità della Repubblica Italiana|Ministro della Salute della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = dall'[[11 marzo]] al [[17 maggio]] [[2006]] (''ad interim'')
|precedente = [[Francesco Storace]]
|successivo = [[Livia Turco]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministero dello Sviluppo Economico|Ministro dello Sviluppo Economico]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = [[5 maggio]] [[2010]] – [[4 ottobre]] [[2010]] (''ad interim'')
|precedente = [[Claudio Scajola]]
|successivo = [[Paolo Romani]]
}}
{{Silvio Berlusconi}}
{{mediaset}}
{{portale|biografie|calcio|politica|televisione}}
 
{{Stati italiani nel 1492}}
[[Categoria:Silvio Berlusconi| ]]
{{Comuni della provincia di Modena}}
[[Categoria:Deputati della XII Legislatura della Repubblica Italiana]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Deputati della XIII Legislatura della Repubblica Italiana]]
{{Portale|Emilia}}
[[Categoria:Deputati della XIV Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XV Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XVI Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Europarlamentari italiani della V Legislatura]]
[[Categoria:Appartenenti alla P2]]
[[Categoria:Ordine al merito del Lavoro]]
[[Categoria:Personalità legate ad Arcore]]
 
[[Categoria:Carpi| ]]
[[als:Silvio Berlusconi]]
[[Categoria:Città di fondazione in Italia]]
[[an:Silvio Berlusconi]]
[[ar:سيلفيو برلسكوني]]
[[ast:Silvio Berlusconi]]
[[az:Silvio Berluskoni]]
[[bcl:Silvio Berlusconi]]
[[be:Сільвіа Берлусконі]]
[[be-x-old:Сыльвіё Бэрлюсконі]]
[[bg:Силвио Берлускони]]
[[bn:সিলভিও বেরলুসকোনি]]
[[br:Silvio Berlusconi]]
[[bs:Silvio Berlusconi]]
[[ca:Silvio Berlusconi]]
[[ceb:Silvio Berlusconi]]
[[ckb:سیلڤیۆ بەرلسکۆنی]]
[[co:Silvio Berlusconi]]
[[cs:Silvio Berlusconi]]
[[cy:Silvio Berlusconi]]
[[da:Silvio Berlusconi]]
[[de:Silvio Berlusconi]]
[[el:Σίλβιο Μπερλουσκόνι]]
[[eml:Silvio Berlusconi]]
[[en:Silvio Berlusconi]]
[[eo:Silvio Berlusconi]]
[[es:Silvio Berlusconi]]
[[et:Silvio Berlusconi]]
[[eu:Silvio Berlusconi]]
[[ext:Silvio Berlusconi]]
[[fa:سیلویو برلوسکونی]]
[[fi:Silvio Berlusconi]]
[[fiu-vro:Berlusconi Silvio]]
[[fo:Silvio Berlusconi]]
[[fr:Silvio Berlusconi]]
[[ga:Silvio Berlusconi]]
[[gl:Silvio Berlusconi]]
[[he:סילביו ברלוסקוני]]
[[hi:सिल्विओ बर्लुस्कोनी]]
[[hr:Silvio Berlusconi]]
[[hu:Silvio Berlusconi]]
[[hy:Սիլվիո Բերլուսկոնի]]
[[id:Silvio Berlusconi]]
[[ie:Silvio Berlusconi]]
[[io:Silvio Berlusconi]]
[[is:Silvio Berlusconi]]
[[ja:シルヴィオ・ベルルスコーニ]]
[[jv:Silvio Berlusconi]]
[[ka:სილვიო ბერლუსკონი]]
[[kn:ಸಿಲ್ವಿಯೊ ಬೆರ್ಲುಸ್ಕೋನಿ]]
[[ko:실비오 베를루스코니]]
[[ku:Silvio Berlusconi]]
[[ky:Сильвио Берлускони]]
[[la:Silvius Berlusconi]]
[[lad:Silvio Berlusconi]]
[[lb:Silvio Berlusconi]]
[[lmo:Silvio Berlusconi]]
[[lt:Silvio Berlusconi]]
[[lv:Silvio Berluskoni]]
[[mk:Силвио Берлускони]]
[[ml:സിൽവിയോ ബെർലുസ്കോണി]]
[[mn:Силвио Берлускони]]
[[mr:सिल्व्हियो बेर्लुस्कोनी]]
[[ms:Silvio Berlusconi]]
[[mt:Silvio Berlusconi]]
[[my:ဆယ်လ်ဗီယို ဘာလူစကိုနီ]]
[[mzn:سیلویو برلوسکونی]]
[[nap:Silvio Berlusconi]]
[[nds:Silvio Berlusconi]]
[[nl:Silvio Berlusconi]]
[[nn:Silvio Berlusconi]]
[[no:Silvio Berlusconi]]
[[nov:Silvio Berlusconi]]
[[oc:Silvio Berlusconi]]
[[os:Берлускони, Сильвио]]
[[pl:Silvio Berlusconi]]
[[pt:Silvio Berlusconi]]
[[rm:Silvio Berlusconi]]
[[ro:Silvio Berlusconi]]
[[roa-tara:Silvie Berlusconi]]
[[ru:Берлускони, Сильвио]]
[[sa:सिल्विओ बर्लुस्कोनी]]
[[sc:Silvio Berlusconi]]
[[scn:Silviu Berlusconi]]
[[sh:Silvio Berlusconi]]
[[simple:Silvio Berlusconi]]
[[sk:Silvio Berlusconi]]
[[sl:Silvio Berlusconi]]
[[sq:Silvio Berlusconi]]
[[sr:Силвио Берлускони]]
[[sv:Silvio Berlusconi]]
[[ta:சில்வியோ பெர்லுஸ்கோனி]]
[[th:ซิลวีโอ แบร์ลุสโกนี]]
[[tl:Silvio Berlusconi]]
[[tr:Silvio Berlusconi]]
[[uk:Сільвіо Берлусконі]]
[[vec:Silvio Berlusconi]]
[[vi:Silvio Berlusconi]]
[[war:Silvio Berlusconi]]
[[yo:Silvio Berlusconi]]
[[zh:西尔维奥·贝卢斯科尼]]
[[zh-min-nan:Silvio Berlusconi]]
[[zh-yue:貝斯剛尼]]
[[zu:Silvio Berlusconi]]