Utente:Brigante mandrogno/Sandbox6 e HMS Terror (I03): differenze tra le pagine
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{{Infobox nave
|Categoria = altro
|Nome = HMS Terror
|Immagine = HMS Terror (I03).jpg
|Dimensioni_immagine =
|Didascalia =
|Bandiera = {{Insegna navale|GBR}}
|Bandiera2 =
|Bandiera3 =
<!-- Sezione descrizione generale -->
|Tipo = [[Monitore]]
|Classe = [[Classe Erebus (monitore)|Erebus]]
|Cantiere = [[Harland and Wolff|Harland & Wolff Ltd.]] ([[Govan]])
|Ordine = 29 luglio 1915
|Impostazione = 26 ottobre 1915
|Varo = 18 maggio 1916
|Completamento = 6 agosto 1916
|Proprietario = [[Royal Navy]]
|Radiazione =
|Destino_finale = Affondato il 24 febbraio 1941 a nord-ovest di [[Derna (Libia)|Derna]]
<!-- Sezione caratteristiche generali -->
|Dislocamento = {{formatnum:7300}} tonnellate
|Stazza_lorda = {{formatnum:8000}}
|Lunghezza = 123,40
|Larghezza = 26,80
|Altezza =
|Pescaggio = 3,40
|Profondità_operativa =
|Ponte_di_volo =
|Propulsione = Caldaie Babcock, 2 motori a vapore a tripla espansione, 2 alberi motore con elica ({{formatnum:6000}} [[Cavallo vapore britannico#Shaft horsepower|shp]])
|Velocità = 12
|Velocità_km = 22,8
|Autonomia =
|Capacità_di_carico =
|Numero_di_cabine =
|Equipaggio = 223/315 (fonti discordanti)
|Passeggeri =
<!-- Sezione equipaggiamento -->
|Sensori =
|Sistemi_difensivi =
* 2 cannoni BL 15 in Mk I da 381 mm
* 8 cannoni BL 4 in Mk IX da 100 mm
* 2 cannoni da 76 mm
|Corazzatura =
* Cintura: 152 mm
* Ponti: 127 mm
* Torre e barbetta: 330 mm
<!-- Sezione note -->
|Motto =
|Soprannome =
|Note = Dati riferiti all'entrata in servizio
|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
}}
Lo '''[[Her Majesty's Ship|HMS]] ''Terror''''' ([[Hull classification symbol|codice e numero d'identificazione]] '''I03''') è stato un [[monitore]] della [[Royal Navy]], appartenente alla [[classe Erebus (monitore)|classe Erebus]] e con armamento principale su due cannoni da 381 mm. Fu varato nel cantiere gestito dalla [[Harland and Wolff|Harland & Wolff Ltd.]] nel maggio 1916, a [[Govan]].
Durante la [[prima guerra mondiale]] operò in seno alla [[Dover Patrol]] e bombardò sia [[Zeebrugge]], sia [[Ostenda]]; rimase gravemente danneggiato alla fine del 1917, ma poté rientrare in servizio. Nel [[periodo interbellico]] fu posto in riserva e solo all'inizio del 1939 fu di nuovo schierato in linea. Nel 1940 passò alla [[Mediterranean Fleet]] e nei primi mesi di [[Battaglia del Mediterraneo|guerra nel bacino]] rimase a [[Malta]]; spostatosi poi ad [[Alessandria d'Egitto]], collaborò con altre unità da guerra per appoggiare l'avanzata della [[Western Desert Force]] nella [[Libia italiana]]. Il 17 febbraio 1941, a [[Bengasi]], rimase danneggiato nel corso di un'incursione aerea e poi a causa dell'urto con mine navali. Attaccato di nuovo al largo di [[Derna (Libia)|Derna]], il vecchio monitore si allagò lentamente e affondò il mattino presto del 24 febbraio.
== Caratteristiche ==
{{vedi anche|classe Erebus (monitore)}}
Il ''Terror'' era la seconda unità della classe Erebus di [[Monitore|monitori]]. Presentava una [[lunghezza fuori tutto]] di 123,40 metri (115,82 [[Lunghezza tra le perpendicolari|tra le perpendicolari]]), una [[Baglio (nautica)|larghezza massima]] di 26,80 metri e un [[pescaggio]] di 3,40 metri appena.<ref name=naval-history.net>{{cita web|url= http://www.naval-history.net/WW1NavyBritishShips-Dittmar3WarshipsB.htm#13|titolo= Royal Navy ships of World War 1|lingua= en|accesso= 6 marzo 2016}}</ref> Il [[dislocamento]] a vuoto era pari a {{formatnum:7300}} tonnellate<ref name=wrecksite.eu>{{cita web|url= http://www.wrecksite.eu/wreck.aspx?98977|titolo= WRECKSITE - TERROR 1916-1941|lingua= en|accesso= 6 marzo 2016}}</ref> e la [[stazza]] lorda arrivava a {{formatnum:8000}} tonnellate.<ref name=naval-history.net/> L'equipaggio contava in totale 223 tra ufficiali, sottufficiali e marinai;<ref name=wrecksite.eu/> una fonte riporta invece che ammontasse a 315 effettivi.<ref name=statemaster.com>{{cita web|url= http://www.statemaster.com/encyclopedia/HMS-Terror-%28I03%29|titolo= StateMaster Encyclopedia: HMS Terror|lingua= en|accesso= 6 marzo 2016}}</ref>
L'armamento principale consisteva in una grossa [[Torretta (cannone)|torre]] dotata di due [[Cannone|cannoni]] [[BL 15 inch Mk I naval gun|BL 15 in Mk I]] da 381 mm lunghi 42 [[Calibro (armi)#Lunghezza riferita al calibro|calibri]] (L/42), in origine studiata e prodotta per la [[nave da battaglia]] leggera {{nave|HMS|Furious|47|6}} come ricambio. Lo [[scafo]] ospitava inoltre due cannoni da 152 mm in impianti singoli, che quasi subito furono rimossi e rimpiazzati da otto [[BL 4 inch Mk IX naval gun|pezzi Mk IX]] da 100 mm in postazioni individuali. Infine erano disponibili due cannoni da 76&bsp;mm in funzione contraerea.<ref name=wrecksite.eu/> La [[corazzatura]] in [[acciaio]] era spessa 152 mm lungo la cintura e le murate della parte centrale della nave, 127 mm per il [[Ponte (nautica)|ponte di coperta]] e quelli interni, 330 mm per la torre principale e l'imponente [[barbetta]] sulla quale si ergeva.<ref name=naval-history.net/>
L'apparato motore era formato da [[Generatore di vapore|caldaie]] Babcock alimentanti due [[Motore a vapore|motori a vapore]] a tripla espansione; a questi erano vincolati due [[Albero (meccanica)|alberi motore]] dotati di un'[[elica]] ciascuno. La potenza erogata, pari a {{formatnum:6000}} [[Cavallo vapore britannico#Shaft horsepower|shp]], consentiva di raggiungere la velocità massima di 12 [[Nodo (unità di misura)|nodi]] (circa 23 km/h).<ref name=wrecksite.eu/>
== Servizio operativo ==
=== Varo e prima guerra mondiale ===
Il monitore ''Terror'' fu ordinato dalla [[Royal Navy]] il 29 luglio 1915. La sua [[chiglia]] fu impostata nel [[cantiere navale]] di [[Govan]], gestito dalla [[Harland and Wolff|Harland & Wolff Ltd.]] basata a [[Belfast]], il 26 ottobre dello stesso anno e il [[Varo (nautica)|varo]] avvenne il 18 maggio 1916; fu completato poco dopo ed entrò in servizio il 6 agosto 1916.<ref name=uboat.net>{{cita web|url= http://uboat.net/allies/warships/ship/5460.html|titolo= HMS Terror (I 03) British Monitor|lingua= en|accesso= 6 marzo 2016}}</ref>
Il ''Terror'' fu stanziato a [[Dover]] e integrato alla numerosa "[[Dover Patrol]]", comandata dal [[viceammiraglio]] [[Reginald Bacon]] che lo scelse come sua [[nave ammiraglia]]; da qui condusse varie missioni di bombardamento costiero o di appoggio lungo il profilo litoraneo del [[Belgio]], occupato dall'[[Impero tedesco]]. Il 12 settembre, ad esempio, tirò assieme al gemello {{nave|HMS|Erebus|I02|6}} e altri due monitori nella zona di [[Middelkerke]] e [[Westende]], in risposta alle richieste del generale [[Douglas Haig]] di impegnare il fianco tedesco e supportare così [[battaglia della Somme|l'avanzata sulla Somme]]: fu poi concertato un ingegnoso diversivo che indusse i tedeschi a credere imminente uno sbarco britannico. Il 13 salpò con altri cinque monitori per una missione di bombardamento di [[Zeebrugge]], ma il tempo pessimo impedì il sorvolo dell'obiettivo da parte di aerei e perciò rientrò a [[Dunkerque]]. Poté bombardare la cittadina nel pomeriggio del 15 e ripeté il tiro il 24 settembre, ma di nuovo dovette interrompere l'azione per il mare grosso; sempre le mutevoli condizioni meteorologiche impedirono al ''Terror'' e allo ''Erebus'', nel gennaio 1917, di sorprendere alcuni [[cacciatorpediniere]] tedeschi ancorati appena fuori Zeebrugge. La disponibilità dell'arsenale belga destava preoccupazione nell'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato britannico]] e, perciò, il viceammiraglio Bacon ebbe ordine di tentare un ennesimo bombardamento: egli riunì il ''Terror'' (che rimorchiava il monitore {{nave|HMS|Marshal Soult||6}} con le macchine avariate), lo ''Erebus'' con al traino un altro monitore armato con pezzi da 305 mm e naviglio leggero, quindi si mise a studiare tra il 17 febbraio e il 10 marzo 1917 un accurato piano. Ciononostante frequenti banchi di nebbia e mare agitato costrinsero il ''Terror'' e le altre unità a rinunciare cinque volte al previsto cannoneggiamento, che slittò al 12 maggio: quel giorno le unità presero posizione al largo di Zeebrugge e alle 04:45 aprirono il fuoco. L'azione non conobbe particolari ostacoli ma la rosa di colpi attorno le [[Chiusa (ingegneria)|chiuse]] si rivelò troppo dispersa e le infrastrutture portuali non subirono che danni leggeri.<ref name=naval-history.net2>{{cita web|url= http://www.naval-history.net/WW1Book-Adm_Bacon-Dover_Patrol.html#4|titolo= Admiral Bacon - Dover Patrol|lingua= en|accesso= 8 marzo 2016}}</ref>
[[File:HMS Terror 15 inch guns 1915 IWM SP 1612.jpg|thumb|left|Primo piano dell'imponente torre con i cannoni da 381 mm]]
Rientrato a Dover, il ''Terror'' (con a bordo sempre il viceammiraglio Bacon) salpò alle 23:00 del 4 giugno 1917 assieme al gemello ''Erebus'' per un'altra missione del genere; fece tappa a Dunkerque e il giorno successivo bombardò [[Ostenda]], devastando cinque delle otto officine sulle banchine e facendo saltare in aria un vascello non identificato. Il solo ''Terror'' Ripeté la missione il 22 settembre e centrò con tre granate da 381 mm il [[bacino di carenaggio]], oltre a danneggiare il molo galleggiante; tre giorni dopo tornò al largo della città e per alcune ore sparò singoli proietti sull'arsenale, impedendo ai tedeschi le riparazioni del caso. Il 19 ottobre 1917 il ''Terror'' fu raggiunto da un [[siluro]] e dovette lasciare il teatro d'operazioni per essere rimesso in efficienza.<ref name=naval-history.net2/> Il monitore rientrò all'ancoraggio di Dunkerque all'inizio del 1918 e nelle prime ore del 21 marzo contribuì a respingere, assieme a numerosi cacciatorpediniere britannici e unità francesi, la puntata offensiva di tre o quattro cacciatorpediniere tedeschi. Il mese seguente partecipò al [[raid di Zeebrugge]] (22-23 aprile), pianificato dal viceammiraglio [[Roger Keyes]] succeduto nel gennaio 1918 a Bacon; nell'azione il ''Terror'' bombardò dalla distanza le [[Artiglieria costiera|batterie costiere]] tedesche, mentre gruppi di cacciatorpediniere tiravano da sottocosta per coprire sei navi che dovevano affondarsi all'imbocco del porto. I tedeschi furono colti di sorpresa, ma solo due navi ostruirono in parte il canale di accesso. In maggio il viceammiraglio Keyes organizzò un'operazione simile [[Secondo raid di Ostenda|contro Ostenda]]: il ''Terror'' e lo ''Erebus'' furono uniti nella 31ª Divisione assieme a cinque cacciatorpediniere (due francesi), quattro [[lancia (imbarcazione)|lance]] a motore e due barche a motore francesi. I due monitori si fermarono a nord del [[banco Wenduine]] (un affioramento a nord-est di Ostenda) e aprirono il fuoco contro le batterie "Tirpitz", "Hindenburg" e "Jacobinessen"; il fuoco tedesco fu però assai preciso e la nave da blocco ''Vindictive'' fu distrutta ben prima che potesse ostruire l'accesso al porto. Nei mesi seguenti e fino alla [[Armistizio di Compiègne|conclusione del conflitto]] il ''Terror'' non partecipò più ad alcuna azione.<ref>{{cita web|url= http://www.naval-history.net/WW1Book-RN5b.htm#6|titolo= Royal Navy, Naval Operations, Volume 5|lingua= en|accesso= 12 marzo 2016}}</ref>
=== La seconda guerra mondiale e l'affondamento ===
Una volta finita la [[prima guerra mondiale]] il ''Terror'' fu posto nella riserva della [[Royal Navy]]. Durante il [[periodo interbellico]] andò incontro ad alcune modifiche: i pezzi da 100 mm ebbero tutti nuovi affusti che permettevano un alzo maggiore e quindi la possibilità di essere impiegati in funzione contraerea; i cannoni da 76 mm furono invece rimossi e rimpiazzati da due impianti quadrinati di [[Vickers .50|mitragliatrici pesanti Vickers]] da 12,7 mm. Infine furono aggiunti due installazioni binate fornite di cannoni leggeri [[Vickers-Armstrong QF 2 lb|Vickers-Armstrong contraerei]] da 40 mm. Il 3 gennaio 1939 il ''Terror'' tornò in servizio al comando del [[capitano di vascello]] John Henry Haynes.<ref name=wrecksite.eu/>
Trasferito alla [[Mediterranean Fleet]], il ''Terror'' si fermò a [[Malta]] il 4 aprile 1940.<ref name=uboat.net/> Il 10 giugno il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] entrò nella [[seconda guerra mondiale]] e nei giorni seguenti effettuò i primi bombardamenti aerei sull'isola, azioni peraltro fiacche e che il ''Terror'' contribuì a respingere.<ref name=statemaster.com/> Il 10 novembre 1940 il ''Terror'' salpò da [[La Valletta]] di scorta al convoglio ME-3 e giunse alla base di [[Alessandria d'Egitto]];<ref name=uboat.net/> da dicembre operò lungo le coste della [[Libia italiana]] in appoggio alla [[Western Desert Force]], impegnata nell'[[operazione Compass]] e nella successiva penetrazione in profondità nel territorio. Il ''Terror'', inquadrato nel cosiddetto "Inshore Squadron", bombardò le postazioni italiane ([[Tobruch]], [[Bardia]], [[Bengasi]] e altre località) e talvolta trasportò anche grandi quantità di acqua.<ref name=statemaster.com/> Fu localizzato e attaccato più di una volta dai velivoli della [[5ª Squadra aerea]] italiana, ma mai colpito: in totale spese 660 proietti da 381 mm in tiri di appoggio alle operazioni terrestri.<ref name=uboat.net/>
Il 17 febbraio 1941 il ''Terror'' si ormeggiò a Bengasi, dove era giunto scortato dai cacciatorpediniere australiani {{nave|HMAS|Stuart|D00|6}} e {{nave|HMAS|Vendetta|D69|6}} e, nei giorni seguenti, collaborò con le scarse difese antiaeree. Il 22 febbraio la rada fu attaccata da alcuni velivoli tedeschi; tre [[Bombardiere|bombardieri]] bimotori [[Junkers Ju 88]], appartenenti al III/LG. 1 (''dritte Gruppe des erstes Lehrgeschwaders'', in italiano "3º Gruppo del 1º Stormo d'addestramento") e decollati da [[Catania]], piazzarono tra le 06:35 e le 06:55 tre ordigni molto vicini allo [[scafo]], che si fessurò e iniziò a imbarcare acqua. Il ''Terror'' ebbe dunque ordine di spostarsi subito a Tobruk, dotata di contraerea più numerosa: riuscì a salpare verso sera accompagnato dal [[dragamine]] ''Fareham'' e dalla [[corvetta]] ''Salvia'', ma urtò due mine magnetiche all'ingresso del porto. Nonostante i danni e l'allagamento di alcuni locali macchine, poté proseguire con i propri mezzi. Alle 12:20 del 23 febbraio il piccolo convoglio fu avvistato da uno Ju 88 in ricognizione, il cui messaggio fu ricevuto dal comando del 1º Stormo d'addestramento alle 15:30: furono subito fatti decollare cinque Ju 88 armati con bombe da 500 e 250 chili, che ritrovarono le navi alle 18:30, circa 90 [[Miglio nautico|miglia]] a ovest di Tobruk. Il ''Terror'' non fu colpito direttamente, ma detonazioni vicine (un ordigno a babordo, due a destra) squarciarono il vecchio scafo in altri punti e deformarono la prua; l'allagamento si fece grave e le macchine smisero di funzionare. Il capitano Haynes fece dunque abbandonare la nave entro le 22:00 e le due unità di scorta presero a rimorchio il monitore. Nonostante gli sforzi, lo sbandamento peggiorò nella notte e i cavi di traino dovettero essere tagliati: il ''Terror'' affondò alle 04:20 del 24 febbraio a una quindicina di miglia a nord-ovest da [[Derna (Libia)|Derna]] ({{coord|32|59|N|22|32|E}}).<ref name=uboat.net/>
Il ''Terror'' fu la nave di maggiore dislocamento colata a picco dagli Junkers Ju-88 nel [[Mar Mediterraneo]] e la sua perdita indebolì sensibilmente lo Inshore Squadron.<ref name=uboat.net/>
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Erebus class monitor}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.wrecksite.eu/wreck.aspx?98977|WRECKSITE - TERROR 1916-1941|lingua= en}}
* {{cita web|http://uboat.net/allies/warships/ship/5460.html|HMS Terror (I 03) British Monitor|lingua= en}}
* {{cita web|http://www.statemaster.com/encyclopedia/HMS-Terror-%28I03%29|StateMaster Encyclopedia: HMS Terror|lingua= en}}
* {{cita web|http://www.naval-history.net/WW1NavyBritishShips-Dittmar3WarshipsB.htm#13|Royal Navy ships of World War 1|lingua= en}}
{{portale|guerra|marina}}
[[Categoria:Monitori della Royal Navy|Terror]]
[[Categoria:Imbarcazioni militari della seconda guerra mondiale|Terror]]
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