Libertarismo di sinistra e Afrodite (nome): differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|l'accezione [[capitalismo|capitalista]] e [[liberismo|liberista]] del termine|[[Libertarianismo]]}}
{{Prenome|Afrodite|italiano|F}}<ref name=defelice>{{cita|De Felice|p. 21.|DeFelice}}</ref><ref name=lastella>{{cita|La Stella T.|p. 10.|LaStella}}</ref>.
{{F|politica|ottobre 2015|Ci sono poche note, che vengono prontamente compensate dalle interpretazioni personali di chi scrive. La voce dovrebbe parlare del libertarismo, ma parla solo di anarchismo. Atteggiamento poco neutrale nella trattazione dell'argomento (vedi sotto).<br />Mancanza di fonti pressochè totale nei primi paragrafi, in cui si parla sempre di anarchismo, comunque.<br /> Se, come sostiene chi ha scritto questa voce, il libertarismo è in realtà solo anarchismo sotto falso nome, allora perchè mantenere due voci che parlano della stessa identica cosa?}}
{{P|Fonti non neutrali, non consultabili o di dubbia attendibilità, giudizi personali e mancanza di obbiettività. Un esempio (fra tanti)?<br /> A teorici e filosofi di spicco della politica come Bakunin viene cambiato il termine che denota l'ideologia a cui appartengono (invece di "anarchico" c'è "libertario"), perchè, sempre secondo l'autore, sono la stessa cosa (vale anche per Pisacane e Marx, non più "socialisti" ma "libertari").|politica|ottobre 2015}}
[[File:Le libertaire 25.png|thumb|''Le Libertaire'' (Il libertario), prima pagina del numero 25 (1860)]]
 
==Varianti==
'''Libertarismo''', dal [[Lingua francese|francese]] ''libertaire'', è un termine che indica un'ideale e una [[filosofia]]-[[politica]], comprendente scuole di pensiero afferenti ad aree [[Egualitarismo|egualitariste]] di [[Sinistra_(politica)|sinistra]] accomunate dal considerare la libertà come valore fondamentale, anteponendo la difesa della stessa ad ogni autorità o legge.<ref>''1. che si basa sulla libertà come valore fondamentale, ispirato alla difesa della libertà: "idee libertarie, principi libertari" -- 2. chi è fautore di una libertà individuale superiore a ogni autorità o legge: s.m.estens., anarchico.'' AaVv, ''Dizionario della lingua italiana'', dir. T.De Mauro, Paravia 2000, p.1374.</ref> Il libertarismo mira cioè ad una forte limitazione o ad una eliminazione del potere dello [[Stato]] e di tutti quegli enti che limitino o avversino la [[Uguaglianza sociale|giustizia sociale]] e la [[Individualismo|libertà individuale]] e politica, puntando alla loro alla massimizzazione.<ref>{{en}}[http://plato.stanford.edu/entries/libertarianism/ Vallentyne, Peter, "Libertarianism", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Fall 2010 Edition), Edward N. Zalta (ed.)]. In particolare sulle accezioni anglosassoni, includendo comunque quelle ''left''.</ref> Per [[sineddoche]], il tutto per la parte nello specifico, viene a volte utilizzato come sinonimo di [[anarchismo]]<ref>Vocabolario Treccani della lingua italiana</ref><ref>Grande Dizionario della Lingua Italiana UTET</ref> essendo attualmente e fino a documentata prova contraria tutti gli anarchici libertari e non essendoci anarchici non libertari, ma costituendo in realtà un'ideale più ampio, concretizzatosi a partire dalla seconda metà del [[XIX secolo]] nella tradizione di tutta la sinistra libertaria, anarchica in primo luogo, anche alla luce dei fatti di fine XIX secolo esposti a seguire.
*Femminili: Afroditi<ref name=defelice/>
 
===Varianti in altre lingue===
In [[Francia]], in seguito alle leggi approvate in emergenza l'11 e il 15 dicembre [[1893]] e il 28 luglio [[1894]] (''Lois scélérates'', ovvero, tra i provvedimenti, divieto di qualsiasi tipo di propaganda anarchica), che saranno abrogate nel [[1992]], libertario diventò ''tout court'' identificativo di anarchico. Per molti decenni i due termini vennero usati come sinonimi, praticamente intercambiabili, in Francia per le citate (''Loi du 28 juillet 1894'') norme e, ad esempio, durante la [[rivoluzione anarchica spagnola]] del [[1936]] (la [[Federazione anarchica iberica]] aveva la ''Federación Ibérica de Juventudes Libertarias'', come suo movimento giovanile, federazione tuttora esistente), in Italia dai primi del XX secolo<ref>Maurizio Antonioli, Franco Bertolucci e Roberto Giulianelli, ''Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento operaio e libertario italiano e internazionale'', Pisa, Bfs, 2012</ref><ref>Eva Civolani, ''L'anarchismo dopo la Comune: i casi italiano e spagnolo'', F. Angeli, 1981, p41, Dualismo economico e coscienza libertaria </ref>, con le diverse pubblicazioni come le milanesi di metà '900 ''Il Comunista Libertario'' e ''Il Libertario'', le organizzazioni del secondo dopoguerra (dal 1944 i ''Gruppi Libertari dell'Italia Liberata - Alleanza Gruppi Libertari'' si organizzarono per poi confluire nella FAI, federazione anarchica italiana, parte dell'internazionale anarchica), e innumerevoli altri esempi di utilizzo in tale sinonimia.
{{Div col}}
*[[Lingua catalana|Catalano]]: Afrodita
*[[Lingua francese|Francese]]: Aphrodite
*[[Greco antico]]: Ἀφροδίτη (''Aphrodī́tē'')<ref name=defelice/><ref name=behind>{{cita web|lingua=en|url=https://www.behindthename.com/name/aphrodite|titolo=Aphrodite|sito=Behind the Name|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>
*[[Greco moderno]]: Αφροδίτη (''Afroditī'')<ref name=behind/>
*[[Lingua latina|Latino]]: Aphrodite<ref name=defelice/>, Aphrodita<ref name=defelice/>
*[[Lingua russa|Russo]]: Афродита (''Afrodita'')
*[[Lingua spagnola|Spagnolo]]: Afrodita
{{Div col end}}
 
==Origine e diffusione==
In senso meno esteso, libertario è un termine che viene utilizzato anche per definire una pletora di atteggiamenti riguardanti singole libere scelte verso aspetti meno universali e più limitati, più correttamente definibili ''[[Libertà|liberi]]'' (quindi di volta in volta, singolarmente, su temi [[economia|economici]], [[morale|morali]], [[sessualità|sessuali]], [[cultura|culturali]], eccetera).
[[File:William Blake Richmond - Venus and Anchises - Google Art Project.jpg|thumb|upright=2|''[[Venere (divinità)|Venere]] e [[Anchise]]'', di [[William Blake Richmond]]]]
Riprende il nome di [[Afrodite]], la [[religione greca|dea greca]] dell'amore, equivalente alla romana [[Venere (divinità)|Venere]]<ref name=defelice/><ref name=lastella/><ref name=behind/><ref name=llewellyn>{{cita|Sheard|p. 65.|Llewellyn}}</ref>, alla quale fa riferimento anche il [[nome teoforico]] [[Afrodisio]].
 
Tradizionalmente, il suo nome viene ricondotto al greco αφρος (''aphros'', "schiuma"), termine legato al mito secondo cui la dea sarebbe nata dalla spuma del mare<ref name=lastella/>, ma si tratta di una [[paretimologia]], per quanto antica<ref name=behind/><ref name=llewellyn/><ref name=etimo>{{cita web|lingua=en|url=https://www.etymonline.com/word/Aphrodite|titolo=Aphrodite|sito=Online Etymology Dictionary|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>. La sua reale [[etimologia]] è ignota<ref name=defelice/><ref name=behind/>: dato che Afrodite pare essere una dea di origine orientale, è plausibile che lo sia anche il suo nome, giunto in greco tramite un altro linguaggio, probabilmente il [[lingua fenicia|fenicio]] [[Cipro|cipriota]]<ref name=behind/><ref name=etimo/>: tra le varie ipotesi, è stato ricondotto al fenicio ''[[Astarte|Ashtaroth]]'' (nome di una dea equivalente alla [[mitologia babilonese|babilonese]] [[Ištar]])<ref name=etimo/> e all'[[lingua assira|assiro]] ''Bariritu'' (dall'[[lingua accadica|accadico]] ''barārītu'', "notte", "crepuscolo"), anch'essa una dea correlata ad Ištar<ref name=llewellyn/>.
==Cenni storici e culturali==
[[File:Brassens dédicace.png|thumb|left|upright=0.7|[[Georges Brassens]]]]
[[File:Pietro Gori.jpg|thumb|right|upright=0.7|[[Pietro Gori]]]]
Il termine venne introdotto dallo scrittore e militante comunista anarchico [[Joseph Déjacque]] nel [[1857]]<ref>lettera aperta a P. J. Proudhon, ''De l'Être-Humain mâle et femelle - Lettre à P. J. Proudhon'', pubblicata a New Orleans nel maggio 1857</ref> nel corso di alcune sue corrispondenze pubbliche per indicare una visione collaterale al socialismo di ispirazione anarchica, criticando alcuni aspetti ideologici di Proudhon riguardanti l'egualitarismo di genere (la sopracitata lettera aperta, verteva su aspetti sociali che in termini odierni definiremmo di ''pari opportunità'')<ref>[http://joseph.dejacque.free.fr/ecrits/lettreapjp.htmDe l'être-humain mâle et femelle]</ref>. L'anno successivo il [[neologismo]] entrò nel titolo di una pubblicazione da lui stesso edita a New York. In Italia, un omonimo settimanale anarchico, [[Il Libertario]], venne dato alle stampe nel [[1903]].<br />
Il termine libertario è in diretta contrapposizione al termine [[liberalismo|liberale]]; è ed è stato storicamente, fin dalle sue origini ottocentesche, nell'uso politico, spesso un sinonimo di [[anarchismo]].
{{quote|Che cos'è la proprietà? La proprietà è un furto |Pierre-Joseph Proudhon}}
Le critiche mosse alla matrice primigenia della teoria anarchica, incarnata da Proudhon, quindi non vertevano infatti sui temi strettamente economici, ma l'assenza di una visione libertaria quindi egualitaria di genere porterà a trasferire sui temi di organizzazione del lavoro il dissidio. Nei congressi della Prima Internazionale nasceranno i dibattiti interni proprio sulle politiche di accesso al lavoro femminile, dissidi che sfoceranno nella scissione nel [[Mutualismo (economia)|mutualismo]] da parte dei seguaci proudhoniani (i quali comunque distingueranno sempre tra ''Proprietà'' fondiaria o capitalista e nata dallo sfruttamento del lavoro altrui dalla proprietà creata dal lavoro definita ''Possesso''). La proprietà personale, almeno in teoria non veniva messa in discussione neanche dalle fazioni ''stataliste'' di ispirazione socialista (che distinguevano tra proprietà individuale e proprietà dei mezzi di produzione, questi ultimi sì, da collettivizzare<ref>[socializzazione_(Enciclopedia-Italiana)|socializzazione Enciclopedia italiana Treccani]</ref>)
 
La diffusione del nome in [[Italia]] è di [[Rinascimento|epoca rinascimentale]], ma scarsa, godendo di una certa frequenza solo nel [[città metropolitana di Napoli|napoletano]]<ref name=defelice/>.
Fondamenti del libertarismo sono l'astensione dal voto<ref>Sébastien Faure, Jean Grave, Georges Mathias Paraf-Javal, ''Pour ne pas voter; Électeur écoute Paris: Groupe de propagande par la broch,1919 riedit. 1924</ref> in occasione di consultazioni politiche, e l'affermazione delle libertà civili ed individuali, in un'ottica anti-[[Discriminazione|discriminatoria]] in senso esteso. Nell'esposizione della pratica libertaria<ref>Joseph Déjacque, ''Humanosphere'', ristampa critica, a cura di Jean Grave, Parigi, 1889</ref>, si prospetta l'abolizione dello [[Stato]], della [[proprietà (diritto)|proprietà]] dei mezzi di produzione, dell'autorità [[religione|religiosa]] e della [[famiglia]] istituzionale.<br />
Il termine [[Anarco-comunismo|comunismo libertario]], strettamente collegato, viene utilizzato in lingua italiana a partire dal congresso di Firenze del 1876 dell'[[Associazione internazionale dei lavoratori|AIL]], sezione italiana, mentre [[socialismo libertario]] compare in lingua italiana per la prima volta nel 1897<ref>[[Errico Malatesta]], [[Francesco Saverio Merlino]], ''Anarchismo e democrazia: soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista'',Il Messaggero, 1897</ref>. Posizioni meno radicali sul sovvertimento dello Stato sono espresse da autori contemporanei quali [[Noam Chomsky]], che nella sua attività politica si concentra principalmente su temi di [[economia politica]], [[politica economica]] internazionale, principalmente statunitense e controllo della [[Mezzo di comunicazione di massa|comunicazione di massa]], in un ottica ''[[Alter-globalizzazione|altermondista]]''.
 
==Onomastico==
Gli ideali egualitari e anti-autoritari al di là delle ricadute strettamente politiche, hanno lasciato un impronta nella [[cultura]]: filosofia, musica, poesia, letteratura hanno attinto o hanno supportato le istanze libertarie. Dall'ottocentesco poeta e politico [[Pietro Gori]]<ref>Maurizio Antonioli, Franco Bertolucci e Roberto Giulianelli, ''Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento operaio e libertario italiano e internazionale'', Pisa, Bfs, 2012</ref> a [[Georges Brassens]], collaboratore del ''Libertaire'' nel 1946<ref>Brassens Georges, Scarano D, ''Le strade che non portano a Roma. Riflessioni e massime d'un libertario'', Coniglio Editore, 2009.</ref>, Ad Albert Camus<ref>Michel Onfray, ''L<nowiki>'</nowiki>ordine libertario. Vita filosofica di Albert Camus'', Ponte alle Grazie, 2013, ISBN 8862207425</ref>, percorrendo tutto il novecento, con autori più o meno popolari, dal poeta [[Riccardo Mannerini]], ispiratore di alcuni testi di [[Fabrizio De André]] a cantautori contemporanei, interessando aree come la [[pedagogia]] e la [[filosofia]] con personaggi come [[Ivan Illich]], [[Marcello Bernardi]], [[Herbert Marcuse]], [[Noam Chomsky]] e molti altri ancora.
Il nome è [[adespota]], ossia privo di [[santa patrona]]; l'[[onomastico]] si può festeggiare eventualmente il [[1º novembre]], in occasione di [[Ognissanti]].
 
==Persone==
== Il movimento libertario in senso ampio ==
{{persone di nome|Afrodite}}
{{quote
|Gli anarchici li han sempre bastonati e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato: non scampa, fra chi veste da parata, chi veste una risata... |[[Francesco Guccini]] - [[Via_Paolo_Fabbri_43#Canzone_di_notte_n._2|Canzone di notte n°2]]}}
La premessa alla voce non chiarisce ovviamente tutte le sfumature occorse nel corso dell'evoluzione del concetto, e dall'utilizzo in senso politico, culturale e discorsivo del libertarismo inteso in senso estensivo. Nato per ampliare concetti di carattere sociale alla sfera tradizionalmente afferente al privato, il termine ha avuto un periodo di utilizzo sinonimico con anarchia, utilizzo diffusosi inizialmente per aggirare politiche [[persecuzione|persecutorie]] dei governi nei confronti degli anarchici, come documentato nell'introduzione alla voce. L'evoluzione del pensiero anarchico e della società ha successivamente, nei fatti, assorbito ideologicamente i concetti di libertarismo in tutte le sue manifestazioni. Come esempio, la revisione novecentesca di [[Camillo Berneri]] ha ulteriormente ammorbidito i temi di contrasto<ref>Stefano D'Errico, ''Anarchismo e politica nel ventesimo secolo, il "programma minimo" dei libertari del terzo millennio'', 2007, ISBN 9788884835277
ISBN 8884835275</ref> nel confronto positivo con i credenti, e contro il cosiddetto ''ateismo di propaganda''. In senso contemporaneo, ogni manifestazione dell'[[anarchismo]] è intrinsecamente sottintesa libertaria.
 
====Variante Storia =Afroditī===
{{persone di nome|Afroditī}}
{{senza fonte|Gli anarchici di tradizione socialista e collettivista usano il termine ''libertario'' per descrivere se stessi e le loro idee sin dal [[1857]]}}. ''"Le Libertaire, Journal du Mouvement Sociale"'' fu pubblicato a New York dal [[1858]] al [[1861]] dal [[Rivoluzione|rivoluzionario]] [[anarco-comunismo|anarcocomunista]] [[Joseph Déjacque]]<ref>Max Nettlau, ''A Short History of Anarchism'', p. 75</ref>, {{senza fonte|a seguito di alcune sue lettere pubbliche rivolte a Proudhon dove per la prima volta veniva introdotto il termine in stretta contrapposizione a liberale, configurato come coercitivo, almeno sul piano delle libertà dell'individuo}}.
*[[Afroditī Kosma]], cestista greca
 
== Il nome nelle arti ==
===== Francia =====
{{senza fonte|La pubblicazione, tra alterne vicende, fu irregolare, e dopo il rientro in patria a seguito di un'amnistia di Dejacque e la sua morte avvenuta nel [[1864]], la pubblicazione fu rilanciata da [[Sébastien Faure]] e [[Louise Michel]] fino al [[1899]], anno in cui, con la trasformazione in quotidiano del periodico, continuò come allegato illustrato alla pubblicazione. Nel [[1914]], per le sue posizioni antimilitariste e antiinterventiste, la pubblicazione venne interrotta. Riprese, nel periodo tra le due guerre mondiali in veste di quotidiano, e si rifermò nuovamente nel [[1939]] allo scoppio del conflitto. Al termine della [[seconda guerra mondiale]], già dal dicembre [[1944]] riprese la stampa, diventando settimanale dal [[1946]]. In questo periodo collaborarono alla rivista [[Georges Brassens]], [[Léo Ferré]], [[André Breton]], [[Armand Robin]] e [[Albert Camus]]}}. Per problemi legali derivanti al sostegno agli indipendentisti nella guerra d'Algeria e ricostituzione della federazione anarchica, il periodico, prima mensile e poi quotidiano riprende a essere pubblicato col titolo ''Le Monde libertaire'' dal [[1954]]<ref>Maurice Joyeux,'' pubblicazione della federazione anarchica in lingua francese, Volonté anarchiste', n° 25; Histoire du journal de l'organisation des anarchistes: du Libertaire au Monde libertaire'', edizioni Fresnes-Antony, 1984.</ref>.
 
* Afrodite A, è uno dei robot pilotati da [[Sayaka Yumi]] nel [[manga]] e [[anime]] [[Mazinger Z]].
L'uso della definizione ''comunismo libertario'', invece, è da datarsi al novembre del [[1880]], quando venne adottata da un congresso anarchico francese<ref>Ibid., p. 145</ref>.
 
==Note==
{{senza fonte|L'uso del termine ''libertario'' da parte degli anarchici divenne molto popolare dal [[1890]] in poi, dopo che si cominciò ad usarlo in [[Francia]] nel tentativo di ostacolare leggi antianarchiche e per evitare le associazioni negative della parola [[anarchia]] nell'accezione generale. Da allora, specialmente fuori dall'America, il termine è stato associato sempre con le idee ed i movimenti anarchici}}.
 
{{senza fonte|La connotazione data da Dejacque nella sua corrispondenza era un irruente apostrofo in un'accesa discussione in merito a conflitti in materia di genere. Nei successivi approfondimenti, usciti periodicamente su ''Le libertaire'', prese corpo la visione utopistica in cui il libertarismo si sarebbe collocato. La riedizione su ''Umanosphere'' del 1889 elimina molti passaggi sulla realizzazione del libertarismo, le cui esposizione colorita e sanguigna avrebbe attirato l'attenzione degli organi di polizia, molto attivi nel reprimere i rivoluzionari, libertari, socialisti o blanquisti, dopo i fatti relativi alla [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]] del [[1871]]}}.<br />
{{senza fonte|La campagna per l'abolizione definitiva di [[stato]], [[proprietà (diritto)|proprietà]], [[religione]], [[famiglia]] sarebbe stata portata avanti con qualunque mezzo, in pratica con azioni cospirative affini a quelle della carboneria italiana, ma attuata da piccoli gruppi di attivisti, con pratiche che oggi potremmo definire di guerriglia. La prospettiva era comunque considerata a lunghissimo termine; un millennio circa per la società ''Umanospherique'', sorta di [[falansterio]] non gerarchico (''cyclideon''), che probabilmente avrebbe ispirato le successive opere letterarie di [[H. G. Wells]]}}.
 
===== Italia =====
{{senza fonte|In Italia il movimento libertario ha prodromi nel 1857, anteriori al successivo arrivo di [[Bakunin]] nel paese, nel 1864. Il localismo del movimento si instaura nell'ambito dei moti risorgimentali, dove [[Carlo Pisacane (patriota)|Carlo Pisacane]] anticipa l'avventura [[Giuseppe Garibaldi|garibaldina]] tentando con insuccesso una sollevazione popolare poi soffocata nel sangue dall'esercito borbonico}}. Solo con la pubblicazione postuma dei ''Saggi''<ref>''Saggi storici-politici-militari sull'Italia'' Di [[Carlo Pisacane (patriota)|Carlo Pisacane]] Pubblicato da Stab. tip. nazionale, 1858. Originale disponibile [[Università della California|University of California]] e ivi digitalizzato</ref>, avvenuta in [[Francia]], le sue idee libertarie si diffusero e furono rese note. {{senza fonte|Si conobbero le dispute con [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e l'adesione alle idee [[Pierre-Joseph Proudhon|proudhoniane]], nonché le letture e meditazioni su [[Charles Fourier|Fourier]]. L'approccio sociale verrà considerato affine alla visione iniziale di Bakunin (periodo slavo)}}.
 
{{senza fonte|Pisacane rivendicava, nei suoi scritti, che fosse garantito ad ogni individuo il corrispettivo del suo lavoro ma ogni altro possesso venisse "''dalle leggi fulminato come il furto''". Queste affermazioni lo portarono oltre l'ottica di [[Pierre-Joseph Proudhon|Proudhon]], in una visione [[Collettivismo|collettivista]] in cui i mezzi di produzione migrano a proprietà comune; terre fabbriche e loro prodotti condivisi e divisi equamente tra tutta la popolazione. Il suo libertarismo si estese alle forme di governo, escludendo che la società potesse esser governata da chichessia, e che essa "''costituita nei suoi reali e necessari rapporti esclude ogni forma di governo''"}}.
 
Pisacane non ebbe seguiti movimentisti diretti, ma la [[fratellanza fiorentina]]<ref>[http://www.giuseppescaliati.it/A.htm Il movimento anarchico italiano]</ref> e la successiva fratellanza internazionale, frequentate pochi anni dopo la loro fondazione, da [[Bakunin]] furono strutture politiche ad indirizzo libertario composte, in gran parte, da compagni del Pisacane.
 
{{senza fonte|Nel [[1868]] si costituirono i nuclei iniziali del'[[associazione internazionale dei lavoratori]], inviando [[Saverio Friscia]] come delegato italiano a [[Bruxelles]]. Esponenti libertari di spicco del periodo furono [[Carlo Cafiero]], [[Errico Malatesta]], [[Pietro Gori]], [[Luigi Fabbri]]}}.
 
I contrasti interni tra [[Karl Marx]] e [[Bakunin]] {{senza fonte|strettamente legati ai concetti libertari}} nell'organizzazione dei lavoratori<ref>Eva Civolani, ''L'anarchismo dopo la Comune: i casi italiano e spagnolo'', F. Angeli, 1981, p41 e seg, Dualismo economico e coscienza libertaria</ref> portarono nel [[1872]] alla scissione<ref>Lawrence & Wishart ''The General Council of the First International'' 1870–1871. ,Progress Publishers, London / Moscow o.J.</ref> {{senza fonte|tra ala libertaria e ala [[Marxismo|marxista]], quest'ultima maggioritaria, in contrasto ai rapporti di forza del precedente congresso di basilea del [[1869]], dove Il 63% dei delegati si trovano sulle cosiddette testi collettiviste "anti-autoritarie"}}.
{{senza fonte|In Italia al contrario l'ala libertaria assunse posizione dominante, e molti dei moti insurrezionali dell'ultimo quarto di secolo}} (Bologna 1874, Puglia e Campania 1877<ref>Manlio Cancogni ''Gli Angeli neri'' ed Mursia</ref><ref>Bojano A., ''Briganti e senatori'', Alfredo Guida Editore, 1997.</ref>) {{senza fonte|furono ispirati da tali principi}}. {{senza fonte|Il fallimento di molte di queste iniziative e la conseguente repressione condusse molti di loro all'[[esilio]], ottenendo [[Diritto di asilo|asilo politico]] principalmente in [[Svizzera]] ed in [[America latina]]}}.
 
{{senza fonte|Nell'insurrezione a [[Bologna]] del 1874, [[Andrea Costa]] venne arrestato subito (si convertirà in seguito alla causa del socialismo parlamentare, e contribuirà alla fondazione dell'[[Avanti!]]), e Malatesta in seguito a [[Pesaro]] mentre si avviava in Svizzera.
Entro [[1876]] tutti gli organizzatori si ritrovarono comunque liberi, per diffuse simpatia delle giurie, in sfida esplicita al re Vittorio Emanuele. Il contesto alimentò la rinascita della stampa libertaria, (il nuovo risveglio [[Livorno]] e Il martello a [[Fabriano]]). La svolta italiana, a livello ideologico si compì nell'allontanamento dal [[collettivismo]] di Bakunin e la svolta verso il comunismo libertario (da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni, nella misura consentita dalle disponibilità)}}.
 
Degna di rilievo la rivolta di [[San Lupo (Italia)|San Lupo]], [[1877]], presso [[Benevento]] e nel [[Matese]], dove a [[Letino]] in una situazione oggi definibile trasversale, i libertari ricevettero la benedizione del parroco Don Fortini che definendo i malatestiani ''"veri apostoli mandati da Dio"''<ref>{{cita libro|cognome=Woodcock |nome=George |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=L'anarchia: storia delle idee e dei movimenti libertari |dataoriginale= |annooriginale=1966|editore=Feltrinelli Editore |città=Milano |capitolo=L'anarchia in Italia}}''</ref> stabilì uno storico precedente. {{senza fonte|Gli insorti, principalmente contadini, ricevettero allo stesso modo la solidarietà dei parroci dei villaggi vicini, come padre Tamburini a [[Gallo Matese|Gallo]], prima di venir circondati e catturati da forze regolari di [[cavalleria]], [[fanteria]] e [[bersaglieri]]. Giurie localmente ostili alla [[casa Savoia]] impedirono condanne in massa, ma le rivolte popolari ebbero fino a fine secolo una battuta d'arresto. Una serie di azioni repressive dello stato e una serie successiva di azioni violente e di attentati individuali attribuite globalmente agli anarchici, ma di varia estrazione, (basti pensare all'attentato di [[Giovanni Passannante]] contro il re [[Umberto I]]) contribuì ulteriormente ad estinguere il movimento libertario come fenomeno diffuso per il successivo decennio}}.
 
{{senza fonte|I principali esponenti italiani, in esilio, condussero intensa attività di propaganda, editoriale e di sperimentazione sociale (notevole fu in questo contesto la colonia Cecilia in [[Brasile]] alla fine degli anni ottanta) dall'estero, principalmente in Europa, Nord e Sud America}}.
 
{{senza fonte|L'ultimo decennio del secolo vide in sequenza, tumulti nel [[1890]] per disordini spontanei che portarono in seguito alla scissione di [[Genova]] tra socialisti e libertari; l'uscita definitiva dal movimento libertario della [[Seconda Internazionale]] nel [[1896]], a [[Londra]]; una serie di tumulti e sommosse nel [[1898]] in sud Italia, estesisi poi a [[Milano]] e [[Firenze]], con conseguenti scontri e repressioni di piazza. Tali proteste e la feroce repressione dello Stato, nota principalmente per le azioni sulla folla delle unità al comando del generale [[Fiorenzo Bava Beccaris|Bava Beccaris]] nell'ambito dei [[Protesta dello stomaco|moti di Milano]], ebbero per epilogo l'uccisione di [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] da parte di [[Gaetano Bresci]] nel 1900}}.
<!--======XX secolo ======
L'uccisione di re Umberto chiude un ciclo.-->
===== Spagna =====
{{...}}
===== Russia e Unione Sovietica =====
{{...}}
===== Stati Uniti d'America =====
Il termine venne, come dettagliato nell'introduzione, introdotto da Joseph Déjacque a [[New Orleans]] nel maggio 1857 nel corso di alcune corrispondenze pubbliche e l'anno successivo nel giornale da lui edito a New York. Venne utilizzato, sempre in ambito anarchico<ref>Anarchist Voices: An Oral History of Anarchism in America" Paul Avrich Princeton University Press, 1995</ref>, nella prima e seconda metà del millenovecento, dove [[Clara Solomon]] figlia di [[Samuel Freedman]], seguace di [[Peter Kropotkin]] e [[Rudolf Rocker]] prima a Londra e poi nella ''Jewish Anarchist Federation'' a New York, insieme al marito Sidney furono membri dell'organizzazione libertaria [[Vanguard Group]], dove Clara svolgeva lavori organizzativi e Sidney scriveva per il giornale del gruppo sotto lo pseudonimo di ''"S. Morrison."''. Nel 1941, come Clara Fredricks and S. Morrison, editarono un periodico chiamato ''Libertarian Views'', noto per le critiche al pacifismo "tout court" ed in appoggio ad azioni armate contro il nazifascismo.
Esempi successivi li ritroviamo sempre negli USA, dove nel luglio [[1954]], su princìpi [[Anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]], viene fondata la "Lega Libertaria", attiva fino al [[1965]].
 
== Il libertarismo inteso in senso ristretto - le scuole di pensiero ==
In campo strettamente economico, a differenza del [[liberismo di destra]] e del [[libertarianismo]], i teorici accomunati da principi libertari credono che né sostenere né mischiare il [[lavoro]] con le [[Risorsa naturale|risorse naturali]] possa essere sufficiente a generare pieni diritti di [[Proprietà (diritto)|proprietà privata]], affermando che tali risorse dovrebbero essere condivise in una maniera [[Egualitarismo|egualitaria]] da tutti quanti, sia "selvatiche" che [[Proprietà collettiva|possedute collettivamente]]. I libertari in questo senso ristretto, che sostengono la proprietà privata, lo fanno a condizione che la ricompensa sia offerta alla comunità locale. Il libertarismo, quello inerente gli aspetti economici, mira cioè comunque ad una forte limitazione o ad una eliminazione del potere dello [[Stato]] in questi ambiti.<ref>{{en}}[http://plato.stanford.edu/entries/libertarianism/ Vallentyne, Peter, "Libertarianism", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Fall 2010 Edition), Edward N. Zalta (ed.)]. In particolare sulle accezioni anglosassoni, includendo comunque quelle ''left''.</ref>.
 
In senso ristretto possiamo quindi individuare alla fine del [[XVIII secolo]] alcuni filosofi come [[Thomas Paine]], uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d'America; [[Thomas Spence]], teorico della [[proprietà collettiva]]; [[Herbert Spencer]] con i suoi primi scritti politici e [[Henry George]], fondatore del [[georgismo]], come precursori di un movimento [[Filosofia politica|filosofico politico]] tendenzialmente egalitario sulla proprietà delle risorse. Rispetto ai libertariani classici e quelli di destra, i libertari economici differiscono con la tradizione riguardo all'appropriazione originale dei beni (cioè il principio che definisce le condizioni in cui la titolarità della proprietà viene per la prima volta attribuita a qualcuno), dal momento che sostengono il diritto universale di ogni persona a possedere una parte uguale di risorse naturali. Questo principio di giustizia consente ad alcuni libertari di giustificare la distribuzione di un [[reddito di base]] incondizionato per tutti, come compensazione per l'irregolare appropriazione privata delle risorse naturali. Non collettivizzazione delle risorse o dei mezzi di produzione, quindi, ma redistribuzione dei benefici derivanti dal loro utilizzo.
 
Intendendo quindi il libertarismo in questo senso, possiamo individuare alcune scuole di pensiero correlate e a tratti sovrapposte tra di loro:
 
*''[[Socialismo libertario]]'': riferito ad una branca del [[Socialismo|movimento socialista]] <ref>Bookchin, Murray and Biehl, Janet (1997). ''The Murray Bookchin Reader''. Cassell: p. 170. ISBN 0-304-33873-7</ref>.
*''[[Geolibertarismo]]'': una sintesi derivata dal [[georgismo]].
*''Scuola di [[Hillel Steiner|Steiner]]-[[Peter Vallentyne|Vallentyne]]'', i cui fautori si ispirano al [[Liberalismo|liberalismo classico]] e alle premesse del [[Liberismo|mercato liberale]]<ref>Kymlicka, Will (2005). "libertarianism, left-". In Honderich, Ted. ''The Oxford Companion to Philosophy''. New York City: Oxford University Press. p. 516. ISBN 978-0199264797.</ref>.
<!-- *Una variante del libertarismo che sottolinea il potenziale socialmente trasformativo del [[principio di non aggressione]] e [[Anticapitalismo|anticapitalista]], teorizzando la liberazione dei mercati<ref>Chartier, Gary. Johnson, Charles W. (2011). ''Markets Not Capitalism: Individualist Anarchism Against Bosses, Inequality, Corporate Power, and Structural Poverty''. Minor Compositions. pp. 1-11. ISBN 978-1570272424</ref>.
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===Scuole di pensiero===
[[File:Henry George2.jpg|thumb|right|upright=0.8|[[Henry George]], fondatore del georgismo]]
====Georgismo====
Il georgismo, fondato da [[Henry George]] durante l'[[XIX secolo|Ottocento]], reclina maggiormente verso la filosofia economica, afferma la proprietà comune di ciò che proviene dalla terra e dalla natura (la [[Rendita (economia)|rendita]]) per ogni essere umano, sebbene coloro che producono un bene abbiano automaticamente diritto a possederlo privatamente.
 
George inoltre si batteva per l'[[imposta sul valore fondiario]], dal momento che questa può generare da sola abbastanza reddito da ridurre o eliminare le altre tasse, oppure aumentare il [[reddito di base]] di ogni cittadino. Tra l'altro l'imposta in questione diminuisce il pericolo di [[disuguaglianza economica]], in quanto verrebbe pagata principalmente dai ricchi. A cavallo del [[XX secolo|Novecento]] le idee di George ispirarono numerosi istituti d'economia, partiti politici e comunità a costituirsi basandosi su di esse.
 
Il [[geolibertarismo]], che deriva dal georgismo, è una filosofia abbastanza recente e si propone più che altro di conciliare i principi libertariani classici con le teorie economiche di George, lasciandole invariate.
 
====Scuola di Steiner-Vallentyne====
[[File:JohnLocke.png|thumb|right|upright=0.8|[[John Locke]], padre del [[liberalismo]]]]
Studiosi libertari contemporanei come [[Hillel Steiner]]<ref>Steiner, Hillel (1994). ''An Essay on Rights''. Oxford: Blackwell.</ref>, [[Peter Vallentyne]]<ref>(2000). ''Left Libertarianism and Its Critics: The Contemporary Debate''. In Vallentyne, Peter; and Steiner, Hillel. London: Palgrave.</ref>, [[Philippe Van Parijs]]<ref>Van Parijs, Philippe (2009). ''Marxism Recycled''. Cambridge: Cambridge University Press.</ref>, [[Michael Otsuka]]<ref>Otsuka, Michael (2005). ''Libertarianism without Inequality''. New York: Oxford University Press.</ref> e [[David Ellerman]]<ref>Ellerman, David (1992). ''Property and Contract in Economics: The Case for Economic Democracy''. Cambridge MA: Blackwell.</ref><ref>Ellerman, David (1990). ''The Democratic Worker-Owned Firm''. London: Unwin Hyman.</ref> tracciano l'egalitarismo economico nel concetto liberale di autonomia dell'individuo e appropriazione della terra, fuso con georgismo e [[fisiocrazia]] riguardo alla proprietà terriera e alle risorse naturali, assumendo come punti di vista quelli di [[John Locke|Locke]] e George<ref>Vallentyne, Peter (20 July 2010). "[http://plato.stanford.edu/entries/libertarianism/ Libertarianism]." ''Stanford Encyclopedia of Philosophy''. Stanford University.</ref><ref>Vallentyne, Peter (2007). "Libertarianism and the State." ''Liberalism: Old and New''. In Paul, Ellen Frankel; Miller, Jr., Fred; e Paul, Jeffrey. Cambridge: Cambridge University Press. p. 199</ref>.
[[File:Philippe Van Parijs 070416.jpg|thumb|left|Van Parijs]]
L'appropriazione di beni è legittima solo se tutti possiedono la stessa quantità o se la proprietà privata viene [[Tassa|tassata]] per compensare le necessità di coloro che sono esclusi dalle risorse<ref>Rothbard, Murray N. (1982). ''The Ethics of Liberty''. Atlantic Heights, NJ: Humanities.</ref><ref>Gaus, Gerald F. e Kukathas, Chandran (2004). ''Handbook of Political Theory''. Sage Publications Inc. p. 128.</ref>.
 
La scuola di Steiner–Vallentyne pone l'accento anche sulla sua interpretazione dell'originale appropriazione dei beni teorizzata dal professor [[Robert Nozick]]<ref>Nozick, Robert (1974). ''Anarchy, State, and Utopia''. New York: Basic.</ref>. Essa concepisce la "selvaticità" della terra come bene comune e offerto a tutti coloro che abitano in una delimitata zona. Siccome (secondo loro) non c'è nessuna distribuzione predeterminata del terreno, non ci sono ragioni per cui si dovrebbe pensare che alcuni individui debbano possedere più degli altri, arrivando quindi a considerare le risorse una proprietà collettiva. Tuttavia la scuola di Steiner–Vallentyne rinnega la possibilità che il lavoro "mischiato" possa determinare cambiamenti decisionali sulla proprietà dei beni. Il vero problema in questa scuola di pensiero è causato dalla discordanza di idee tra i suoi stessi membri, dal momento che ognuno di loro predilige modi diversi di utilizzare la proprietà: alcuni fanno affidamento sulla richiesta e il consenso da parte della comunità, altri invece preferirebbero appropriarsi della terra in cambio di una rendita, oppure pagare le tasse sui profitti ricavati dalle risorse appropriate, o infine consentire il comune utilizzo/consumo dei prodotti in questione.
 
====Socialismo libertario====
Il [[socialismo libertario]] ha come obbiettivo la creazione di una società priva di [[burocrazia]], non gerarchica, in cui non c'è proprietà privata sui [[mezzi di produzione]].
[[File:Chomsky.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Noam Chomsky]], celebre socialista libertario]]
Coloro che ne fanno parte credono di poter convertire tali mezzi in [[beni pubblici]], conservando però il rispetto della proprietà personale<ref>Berkman, Alexander (1929). ''Now and After: What Is Communist Anarchism?''.</ref>. Essi promuovono l'associazione libera degli individui invece che un governo, e si oppongono alle relazioni sociali implicite del [[capitalismo]] come il [[lavoro subordinato]]<ref>Chomsky, Noam (2003). ''For Reasons of State''. India: Penguin Books. p. 376.</ref>.
 
Secondo loro si può raggiungere l'uguaglianza e la libertà tra i membri della società solo abolendo le autorità costituite che controllano i mezzi di produzione e si aggregano in una [[Élite (sociologia)|élite]] per il controllo delle classi inferiori<ref>Mendes, Silva (1896). ''Socialismo Libertário ou Anarchismo''.</ref>. Questa scuola trova il suo senso nella [[democrazia diretta]] e in mezzi esterni come il [[municipalismo libertario]], le assemblee cittadine, le riunioni dei lavoratori e i [[Sindacato|sindacati]]<ref>Rocker, Rudolf (2004). ''Anarcho-Syndicalism: Theory and Practice''. AK Press. p. 65. ISBN 978-1-902593-92-0.</ref>.
 
Tra le filosofie politiche che presentano vari tratti del socialismo libertario si possono identificare alcune correnti anarchiche ([[anarco-comunismo]], [[anarco-collettivismo]], [[anarco-sindacalismo]]<ref>Sims, Franwa (2006). ''The Anacostia Diaries As It Is''. Lulu Press. p. 160.</ref> e [[mutualismo]]<ref>[http://www.mutualist.org/id32.html A Mutualist FAQ: A.4. Are Mutualists Socialists?]. Mutualist.org.</ref>) e ideologie di ispirazione [[Marxismo libertario|marxiste libertarie]] come [[Rosa Luxemburg|luxemburgismo]]<ref>Murray Bookchin, ''Ghost of Anarcho-Syndicalism''; Robert Graham, ''The General Idea of Proudhon's Revolution''.</ref> e [[concilismo]], infine certe categorie di [[socialismo utopistico]]<ref>Bromley, Kent (1906). "Preface." ''The Conquest of Bread''.</ref>, mentre l'[[anarco-individualismo]] costituisce un area molto variegata ([[Individualismo|individualista]]) e a parte, spesso non assimilabile alla tradizione politica [[socialismo|socialista]].
 
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==== Varianti afferenti a filosofie anarcocapitaliste e agoriste ====
[[File:Pierre-Joseph Proudhon.jpg|thumb|left|upright=0.7|Proudhon]]
[[File:MurrayBW.jpg|thumb|right|upright=0.7|Rothbard]]
Una scuola contemporanea associata a studiosi come [[Kevin Carson]]<ref>Carson, Kevin A. (2008). ''Organization Theory: A Libertarian Perspective''. Charleston, SC: BookSurge.</ref><ref>Carson, Kevin A. (2010). ''The Homebrew Industrial Revolution: A Low-Overhead Manifesto''. Charleston, SC: BookSurge.</ref>, [[Roderick T. Long]]<ref>Long, Roderick T. (2000). ''Reason and Value: Aristotle versus Rand''. Washington, DC: Objectivist Center</ref><ref>Long, Roderick T. (2008). "[http://en.liberalis.pl/2008/01/04/interview-with-roderick-long/ An Interview With Roderick Long]".</ref>, [[Charles Johnson (economista)|Charles Johnson]]<ref>Johnson, Charles W. (2008). "[http://radgeek.com/gt/2010/03/02/liberty-equality-solidarity-toward-a-dialectical-anarchism/ Liberty, Equality, Solidarity: Toward a Dialectical Anarchism]." ''Anarchism/Minarchism: Is a Government Part of a Free Country?'' In Long, Roderick T. e Machan, Tibor Aldershot: Ashgate pp. 155-88.</ref>, [[Brad Spangler]]<ref>Spangler, Brad (2006). "Market Anarchism as Stigmergic Socialism".</ref>, [[Samuel Edward Konkin III]]<ref>Konkin III, Samuel Edward. ''[http://agorism.info/docs/NewLibertarianManifesto.pdf The New Libertarian Manifesto]''.</ref>, [[Sheldon Richman]]<ref>Richman, Sheldon (23 June 2010). "Why Left-Libertarian?" ''The Freeman''. Foundation for Economic Education.</ref><ref>Richman, Sheldon (2009). "Workers of the World Unite for a Free Market." Foundation for Economic Education.</ref>, [[Chris Matthew Sciabarra]]<ref>Sciabarra, Chris Matthew (2000). ''Total Freedom: Toward a Dialectical Libertarianism''. University Park, PA: Pennsylvania State University Press.</ref> e [[Gary Chartier]]<ref>Chartier, Gary (2009). ''Economic Justice and Natural Law''. Cambridge: Cambridge University Press.</ref>, i quali si concentrano sul valore dei mercati radicalmente liberi (''mercati liberati''), distinti dall'accezione comune che indica un carico di privilegi statisti e capitalistici<ref>Gillis, William (2011). "The Freed Market." In Chartier, Gary e Johnson, Charles. ''Markets Not Capitalism''. Brooklyn, NY: Minor Compositions/Autonomedia. pp. 19–20.</ref>.
 
Questi affermano con decisione l'inviolabilità dei classici principi liberali di proprietà privata e libero mercato, arrivando però tramite un ragionamento logico ad identificare queste idee come anticorporativiste, antigerarchiche, per il diritto al lavoro e per l'antimperialismo nella politica estera. Tale frangia libertaria è orientata verso il [[Mutualismo (economia)|mutualismo]] e l'[[anarco-individualismo]] di [[Pierre-Joseph Proudhon]], o anche verso una posizione di sinistra ispirandosi però a [[Murray Rothbard]], teorico dell'[[anarco-capitalismo]] e quindi inserito in una visione economica di matrice [[Liberismo|liberale]].
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I [[Radicali Italiani]], un partito di ispirazione [[liberalismo sociale|socioliberale]], elenca fra le sue ispirazioni, oltre all'[[antiproibizionismo]] e al [[socialismo liberale]], anche una tipologia di libertarismo, un ''anarchismo di mercato di sinistra'' ma con venature di anarcocapitalismo, seppur distante da Rothbard.<ref>[http://www.radicali.it/20110403/meriti-del-libertarismo-che-sinistra-dovrebbe-capire Domenico Letizia, ''I meriti del libertarismo che la sinistra dovrebbe capire'']</ref> Tuttavia, nel [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] questa ideologia è molto sfumata, fino ad essere assorbita dalle idee più in voga<ref>[http://www.movimentolibertario.com/2012/03/marco-pannella-e-i-radicali-italiani/ ''Marco Pannella e i radicali italiani''], Movimento Libertario</ref>, mentre venne posta in rilievo nell'effimero gruppo dei [[Riformatori Liberali]], scissione dei radicali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=De Felice|nome=Emidio|wkautore=Emidio De Felice|titolo=Nomi d'Italia|editore=Arnoldo Mondadori Editore|volume=1|città=Milano|anno=1978|cid=DeFelice}}
* [[Carlo Pisacane (patriota)|Carlo Pisacane]], ''Saggi storici-politici-militari sull'Italia'', Pubblicato da Stab. tip. nazionale, 1858, Originale disponibile [[Università della California|University of California]], ed ivi digitalizzato.
*{{cita libro|cognome=La Stella T.|nome=Enzo|titolo=Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona|editore=Zanichelli|isbn=978-88-08-06345-8|città=Roma|anno=2009|cid=LaStella}}
* [[Henry Arvon]], ''L'Anarchisme'', Parigi, 1951.
*{{cita libro|cognome=Sheard|nome=K. M.|titolo=Llewellyn's Complete Book of Names|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=FVyHTUQnnBgC&q=aphrodite#v=snippet&q=aphrodite&f=false|anno=2011|editore=Llewellyn Publications|isbn=0-7387-2368-1|cid=Llewellyn}}
* [[Vittorio Emiliani]], ''Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi'', ed. Longo Angelo, 1995, ISBN 9788880630401.
* [[Daniel Guérin]], ''Per un marxismo Libertario'', Massari, 2009, ISBN 9788845702549, ISBN 8845702545
* [[Max Nettlau]], ''A Short History of Anarchism''.
* [[George Woodcock]], ''L'Anarchia. Storia delle idee e dei movimenti libertari'', Milano, Feltrinelli, 1966 ried. 1980.
* [[George Woodcock]], ''Anarchism and Anarchists'', Kingston, Ontario, Quarry Press, 1992.
* [[Daniel Guérin]], ''Per un marxismo Libertario'', Massari, 2009, ISBN 9788845702549, ISBN 8845702545
* [[Max Nettlau]], ''A Short History of Anarchism''.
* [[Peter Vallentyne]], [[Hillel Steiner]] & [[Michael Otsuka]] (2005). Why Left-Libertarianism is not Incoherent, Indeterminate, or Irrelevant. ''Philosophy & Public Affairs, 33'': 201–15. [http://www.homepages.ucl.ac.uk/~uctymio/leftlibP&PA.pdf Testo in PDF]
* Vallentyne, Peter; Steiner, Hillel (2000). ''Left-Libertarianism and Its Critics''. Basingstoke: Palgrave. ISBN 978-0-312-23699-1.
* Vallentyne, Peter; Steiner, Hillel (2000). ''The Origins of Left-Libertarianism''. Basingstoke: Palgrave. ISBN 978-0-312-23591-8.
* Vallentyne, Peter (2000). Left-Libertarianism: A Primer. In ''Left Libertarianism and Its Critics: The Contemporary Debate'', Peter Vallentyne e Hillel Steiner (Eds.). Palgrave Publishers Ltd. 1–20.
* David Boaz, ''Libertarismo. Silloge'', Macerata, Liberilibri, 2010.
*Maurizio Antonioli, Franco Bertolucci e Roberto Giulianelli, ''Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento operaio e libertario italiano e internazionale'', Pisa, Bfs, 2012
*Michel Onfray, ''L'ordine libertario. Vita filosofica di Albert Camus'', Ponte alle Grazie, 2013, ISBN 8862207425
*Stefano D'Errico, ''Anarchismo e politica nel ventesimo secolo, il "programma minimo" dei libertari del terzo millennio'', 2007, ISBN 9788884835277 ISBN 8884835275
 
== Voci correlate ==
{{Div col}}
=== Idee e concetti di base ===
* [[Anarchismo]]
* [[Anarchismo cristiano]]
* [[Anarco-comunismo]]
* [[Anarco femminismo]]
* [[Anarco-pacifismo]]
* [[Anarchia]]
* [[Anarchici]]
* [[Anarchismo verde]]
* [[Anarcho punk]]
* [[Antiproibizionismo]]
* [[Anarco-sindacalismo]]
* [[Anticapitalismo]]
* [[Comunalismo]]
* [[Contratto sociale]]
* [[Ecologia sociale]]
* [[Fallimento del mercato]]
* [[Imposta sul valore fondiario]]
* [[Liberismo]]
* [[Municipalismo libertario]]
* [[Mutualismo (economia)]]
* [[Possibilismo libertario]]
* [[Radicalismo]]
 
=== Movimenti politici libertari ===
* [[Federazione Anarchica Italiana]]
* [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]
* [[Socialismo libertario]]
* [[Unione Sindacale Italiana]]
 
=== Autori libertari di tradizione [[Socialismo|socialista]] ===
* [[Camillo Berneri]]
* [[Carlo Cafiero]]
* [[Joseph Dejacque]]
* [[Sébastien Faure]]
* [[James Giullaume]]
* [[Emma Goldman]]
* [[William Godwin]]
* [[Pëtr Alekseevič Kropotkin]]
* [[Michail Bakunin]]
* [[Errico Malatesta]]
* [[Francesco Saverio Merlino]]
* [[Noam Chomsky]]
* [[Murray Bookchin]]
* [[Hakim Bey]]
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== Collegamenti esterni ==
{{Div col}}
=== Movimenti politici libertari propugnatori dell'anarchismo libertario ===
* [[Federazione Anarchica Italiana]] [http://www.federazioneanarchica.org/ Sito]
* [[Unione Sindacale Italiana]] [http://www.usiait.it/ Sito]
* [[Federazione dei Comunisti Anarchici]] [http://www.fdca.it/ Sito]
* [[Socialismo Libertario]] [http://www.socialismolibertario.it/ Sito]
* [[Ecologia Sociale]] [http://www.ecologiasociale.org/ Sito]
* [http://bakunin.bravehost.com Bakunin]
 
=== Siti anarchici e libertari di tradizione socialista ===
* [http://acrataz.oziosi.org/ AcrataZ - Sito Web e portale per l'anarchismo]
* [http://afaq.revolt.org/ Una FAQ Anarchica]
* [http://www.anarca-bolo.ch/ Anarca-bolo Comunità anarchiche]
* [http://www.anarkismo.net/ Anarkismo.net - notiziario comunista anarchico internazionale e multilingue]
* [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/ A Rivista Anarchica]
* [http://www.anarchaos.org Anarchaos]
* [http://www.ateneolibertario.net Ateneo Libertario], Spazio anarchico di [[Napoli]]
* [http://www.centrostudilibertari.it/bollettino.htm Centro Studi Libertari - Bollettino dell'Archivio Pinelli]
* [http://www.ecn.org/contropotere/ Contropotere]
* [http://www.ecn.org/uenne/ Umanità Nova - Settimanale Anarchico]
* [http://www.fdca.it/ Federazione dei Comunisti Anarchici]
* [http://www.federazioneanarchica.org/ F.A.I. - Federazione Anarchica Italiana]
* [http://www.germinalonline.org/ Germinal - Giornale Anarchico e Libertario di [[Trieste]], [[Friuli]], [[Veneto]] e...]
* [http://www.libertaria.it/ Libertaria, il piacere dell'utopia], rivistra trimestrale
* [http://libertaria.netsons.org/forum/ Cultura Libertaria] Forum anarchico
* [http://www.fdca.it/stampa/altlibert.htm Alternativa Libertaria mensile telematico]
 
=== Altri ===
*{{en}}[http://www.amconmag.com/blog/libertarian-left/ Libertarian Left]
*{{en}}[http://all-left.net/ Alliance of the Libertarian Left]
*{{en}}[http://www.socialsciences.manchester.ac.uk/disciplines/politics/about/staff/steiner/ Pagina della facoltà di Hillel Steiner] all'[[Università di Manchester]]
*{{en}}[http://leftlibertarian.org/ LeftLibertarian.org] (anticorporativista)
*{{en}}[http://www.mutualist.org/ Mutualist.org] (libero mercato anticapitalista)
*{{en}}[http://klinechair.missouri.edu/Web%20Admin/Vita_Revised.htm#Articles Articoli di Peter Vallentyne in rete]
*{{en}}[http://bigflameuk.wordpress.com/2009/06/04/left-libertarianism/ Serie di letture sul libertarismo degli anni sessanta]
*{{en}}[http://flag.blackened.net/liberty/libertarians.html Prominent Anarchists and Left-Libertarians]
*{{en}}[http://www.spunk.org/library/otherpol/critique/index.html Spunk Library: critiche libertarie all'anarcocapitalismo e al libertarianismo di destra]
{{Div col end}}
 
==Voci correlate==
{{Portale|Anarchia|Economia|Politica}}
*[[Venere (nome)]]
{{Ideologie politiche}}
{{Portale|Economia|Politica}}
 
{{portale|antroponimi}}
[[Categoria:Filosofia politica]]
[[Categoria:Libertarismo|Prenomi di origine ignota]]
[[Categoria:StoriaNomi deldi pensiero economicodivinità]]