Rabat e Tutti frutti (programma televisivo): differenze tra le pagine

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{{Programma
{{Avvisounicode}}
|titolo italiano =
{{Nota disambigua}}
|titolo originale = Tutti frutti
{{Divisione amministrativa
|Nomepaese = RabatGermania
|anno prima visione = [[1990]]-[[1993]], [[2016]]-in corso
|Nome ufficiale = الرباط<br/>ⴰⵕⴱⴰⵟ
|genere = Game show
|Panorama = Rabat montage.jpg
|genere 2 = erotico
|Didascalia =
|Bandierastagioni = 4
|Stemmapuntate = 151
|Statodurata = MAR45 min
|lingua originale = tedesco
|Grado amministrativo = 3
|conduttore = {{sp}}
|Tipo = città
*[[Hugo Egon Balder]] (1990-1993)
|Divisione amm grado 1 = Rabat-Salé-Zemmour-Zaer
*[[Jörg Draeger]] e [[Alexander Wipprecht]] (2016-)
|Divisione amm grado 2 = Rabat
|ideatore =
|Amministratore locale = Fathallah Oualalou
|regista =
|Partito = [[Unione Socialista delle Forze Popolari|USFP]]
|autore =
|Data elezione = 23/06/2009
|Altitudineproduttore = 11
|Superficiecoreografo = 117
|rete TV = [[RTL Television]] (1990-1993)
|Note superficie =
|rete TV 2=[[RTL Nitro]] (2016-)
|Abitanti = 3890192
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2014
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale = 10000
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Codice statistico =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://mairiederabat.com/
}}
'''''Tutti frutti''''' è un [[programma televisivo]] [[Germania|tedesco]], andato in onda per tre stagioni dal 21 gennaio [[1990]] al 21 febbraio [[1993]] in [[seconda serata]] su [[RTL Television]], con la conduzione di [[Hugo Egon Balder]]. Si tratta della versione locale del [[format televisivo|format]] [[italia]]no ''[[Colpo grosso (programma televisivo)|Colpo grosso]]''.
'''Rabat''' ({{arabo|الرباط|ar-Ribaaṭ}}; in [[Lingua berbera|berbero]] '''ⴰⵕⴱⴰⵟ''', ''Aṛbaṭ'') è la [[capitale (città)|capitale]] amministrativa del [[Marocco]]. La città è situata sulla costa atlantica del paese, sulla sponda sinistra del fiume [[Bou Regreg]], di fronte alla città di [[Salé]]. Conta 1,6 milioni di abitanti (2,3 milioni contando anche i sobborghi).
 
Dopo oltre vent'anni, [[RTL Nitro]] propone una nuova edizione dello spettacolo in onda a partire dal 30 dicembre [[2016]], con la conduzione di [[Jörg Draeger]] e [[Alexander Wipprecht]].<ref name = nuovaed>{{Cita web|url=http://www.rtlnitro.de/cms/eigenformate/tutti-frutti.html|titolo=Scheda di Tutti frutti sul sito dell'emittente|accesso=30 dicembre 2016}}</ref>
== Origine e sviluppo ==
[[File:Pedestrians and Kasbah Walls - Rabat - Morocco.jpg|thumb|left|300px|Panorama di Rabat]]
[[File:Palace gate.jpg|thumb|left|La [[Kasba degli Oudaïa]]]]
Dopo l'insediamento di alcune popolazioni sul suo territorio, il [[1150]] può essere considerato l'anno della fondazione della città da parte del [[califfo]] [[almohade]] [[‛Abd al-Mù’min]], che fece edificare una cittadella (la futura [[Kasba degli Oudaïa]]), una moschea e una residenza. Questo spiega l'origine del nome della città, infatti, con il nome arabo ''Ribāt al-Fath'' (ribāt della Vittoria) viene indicata una sorta di monastero-fortezza (''[[ribāt|ribat]]''), in cui i soldati che si apprestavano a partire in età [[Almoravidi|almoravide]] ed [[Almohadi|almohade]] per la [[Spagna]] musulmana ([[al-Andalus]]), all'epoca sotto minaccia [[Cristianesimo|cristiana]], si radunavano per procedere all'imbarco. Il complemento di specificazione "della Vittoria" (''al-fath'') era semplicemente benaugurante.
 
==La trasmissione==
Sarà poi compito del nipote di ‛Abd al-Mù'min, [[Abu Ya'qub Yusuf II|Ya'qub al-Mansūr]], ingrandire e completare la città con le mura.
Si tratta di un [[game show]] attraverso il quale due concorrenti per puntata, un uomo e una donna, si sfidano rispondendo a domande e giocando con la sorte attraverso alcuni giochi tipici dei [[casinò]]. Per vincere il premio in palio, tuttavia, devono necessariamente riuscire a spogliare un gruppo di ragazze presenti in studio, ciascuna rappresentante un diverso stato dell'[[Europa]].
 
La trasmissione è stata originariamente realizzata per [[RTL Television]] in seguito all'acquisizione dei diritti di trasmissione del format originale di [[Italia 7]],<ref>{{Cita news|autore=Ornella Rota|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0753_01_1994_0240_0019_10705613/|titolo="Colpo grosso", specchio d'Italia|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=3|mese=9|anno=1994|pagina=19|accesso=9 dicembre 2016}}</ref> venendo registrato nei medesimi studi della ASA Television di [[Cologno Monzese]] e condividendo con l'edizione italiana l'impostazione generale del varietà, la scenografia e anche le componenti del cast; le ragazze Cin Cin, simbolo del programma, le spogliarelliste e anche le co-conduttrici del format ([[Monique Sluyter]] e [[Tiziana D'Arcangelo]] nella prima e nella seconda stagione, [[Gabriella Lunghi]] nella terza) erano le stesse della versione italiana. Il ruolo del conduttore spettava a [[Hugo Egon Balder]],<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Novazio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0823_01_1992_0061_0009_24963953/|titolo=Germania, il kamasutra in tv|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=2|mese=3|anno=1992|pagina=|accesso=9 dicembre 2016}}</ref> mentre il conduttore della versione originale, [[Umberto Smaila]], supervisionava l'edizione.<ref>{{Cita news|autore=Giuseppe Ballaris|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0860_01_1991_0052_0019_11958762/|titolo="Colpo grosso" vuole l'America|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=8|mese=3|anno=1991|pagina=19|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
Dopo il [[1253]] inizia un periodo di crisi, in concomitanza con l'assegnazione di capitale dello stato a [[Fes]]. Nel [[1609]], in seguito al decreto di espulsione di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], migliaia di [[Moriscos (gruppo religioso)|Moriscos]] trovarono rifugio nella città, dando così una nuova spinta allo sviluppo della città.
 
Sono state proposte tre differenti stagioni del programma, in onda con cadenza settimanale ogni domenica notte, per un totale di circa 140 puntate. L'ultima puntata è stata trasmessa il 21 febbraio [[1993]], "sopravvivendo" così di un anno al format originale italiano, terminato l'anno precedente.
Nel [[1912]], [[Louis Hubert Gonzalve Lyautey|Lyautey]] dichiara Rabat capitale del protettorato del Marocco e sede del residente coloniale. Nel [[1956]], con l'indipendenza del Marocco, la città diventa la capitale ufficiale.
 
Il programma ottenne un notevole successo di pubblico, registrando un ascolto di quattro milioni di telespettatori.<ref>{{Cita|Baroni|p. 105-106}}.</ref>
== Storia ==
[[File:Rabat tour Hassan.jpg|thumb|left|upright|La [[Torre di Hassan|torre Hassan]] a Rabat, alta 44 metri]]
La storia urbana di Rabat, del suo sito, dei suoi monumenti è una storia lunga otto secoli, cioè il tempo intercorso fra la creazione del nucleo iniziale (il già citato Ribat d'[['Abd al-Mu'min]]) e la realizzazione della residenza coloniale del protettorato francese.
 
===Nuova edizione===
È sul picco della scogliera che si estende sull'[[Oceano Atlantico]] che Abd al-Mumin fece costruire un ''ribat'' (la fortezza) per ospitare i soldati sulla via della difesa della [[Spagna islamica]]. A partire dal ribat, Abd al-Mumin e suo nipote [[Abu Ya'qub Yusuf II|Ya'qub al-Mansūr]] (signore di un impero che partiva dalla [[Castiglia]] per arrivare fino a [[Tripoli]]) progettarono una città grandiosa, racchiusa in mura imponenti, dotati di porte monumentali e con una moschea gigantesca, la [[Torre di Hassan|moschea di Hassan]], rimasta incompiuta, ma il cui progetto disegnava uno dei più grandi santuari del mondo musulmano.
Nel [[2016]] l'emittente digitale tedesca del gruppo del [[RTL Group|gruppo RTL]] [[RTL Nitro]], rivolta prevalentemente ad un pubblico maschile, ha annunciato l'imminente realizzazione di una nuova edizione del programma a oltre 23 anni dalla trasmissione dell'ultima puntata,<ref>{{Cita news|autore=Petra Schwegler|url=http://www.wuv.de/medien/tutti_frutti_kommt_zurueck_ins_tv|titolo="Tutti Frutti" kommt zurück ins TV
|pubblicazione=wuv.de|giorno=13|mese=10|anno=2016|pagina=|accesso=30 dicembre 2016}}</ref> che ha debuttato in seconda serata il 30 dicembre dello stesso anno, con la conduzione di [[Jörg Draeger]], il pastor Guillermo Maldonado e [[Alexander Wipprecht]].<ref name = nuovaed />
 
Il programma torna in onda senza stravolgimenti del format originale e con sei nuove "ragazze Cin Cin": [[Annetta Negare]] (ciliegia), [[Daria Eppert]] (limone), [[Jennifer Martin]] (kiwi), [[Lea Götz]] (mandarino), [[Victoria Paschold]] (mirtillo) e [[Giuliana Blanquita]] (fragola); alla prima puntata hanno preso parte anche l'ex conduttore [[Hugo Egon Balder]], [[Monique Sluyter]] e due "ragazze Cin Cin" delle edizioni degli [[anni 1990|anni novanta]].<ref name = nuovaed />
Sono molte le testimonianze della grandezza architettonica e artistica di Rabat: le mura, le porte monumentali, i minareti, i resti della moschea di Hassan. È da ricordare anche il [[mausoleo]] dedicato a [[Mohammed V del Marocco|Mohammed V]], che grazie alle sue decorazioni rimane un'incredibile prova delle capacità artistiche degli artigiani della città.
 
Dalla fine del [[XIII secolo]] fino all'inizio del [[XVII secolo]], l'importanza di Rabat diminuì notevolmente.
 
Dal [[1610]], Rabat ritornò allo sviluppo: numerosi rifugiati musulmani cacciati da [[al-Andalus]] si stabilirono nella [[kasbah]] nella parte nord-ovest della città.
Per qualche decina d'anni, Rabat (ai tempi conosciuta come Salé-le-Neuf) fu sede di una piccola repubblica marinara, la [[Repubblica del Bou Regreg]].
 
==Clima==
{{ClimaAnnuale
|nome=Rabat<ref name="HKO">{{Cita web|url=http://www.hko.gov.hk/wxinfo/climat/world/eng/africa/mor_al/rabat_e.htm |titolo=Climatological Information for Rabat, Morocco|accesso= 1º novembre 2011
|editore=Hong Kong Observatory }}</ref><ref name="weather1">{{Cita web|url=http://www.bbc.co.uk/weather/world/city_guides/results.shtml?tt=TT000420 |titolo=Average Conditions Rabat, Morocco|accesso=17 agosto 2009
|editore=BBC Weather }}</ref>
|tempmax01= 17.2
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}}
 
== Cultura ==
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Rabat, capitale moderna e città storica: un patrimonio condiviso
|nomeInglese = Rabat, modern capital and historic city: a shared heritage
|immagine = Royal Palace, Rabat.jpg
|anno = 2012
|tipologia = Culturale
|criterio = C (ii) (iv)
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = 1401
}}
Il teatro nazionale Mohammed V è una delle più grandi istituzioni culturali di Rabat, ma il suo costo supera le risorse a disposizione degli artisti marocchini; è stata aperta una collaborazione con le agenzie culturali europee al fine di stimolare e offrire una massima scelta di rappresentazioni artistiche, nonostante le difficoltà oggettive di mantenimento del teatro.
 
Gallerie ufficiali:
* Bab Rouah
* Bab El-Kébir
* Mohamed El-Fassi
 
Lo spazio culturale indipendente [[L'appartement 22]] è dedicato alla creazione contemporanea, marocchina e internazionale. Fondato dal critico d'arte [[Abdellah Karroum]] è diventato prima una residenza per artisti poi, dal [[2004]] una cooperativa.
 
Dal [[2000]] sono stati lanciati grandi progetti culturali quali:
* la biblioteca pubblica
* il museo d'arte contemporanea
* l'Istituto Superiore della Musica e della Danza
* la biblioteca internazionale dell'arte moderna contemporanea
 
== Porte e mura ==
[[File:Rabat city walls.jpg|thumb|upright=0.7|Mura di Rabat]]
Alla fine del [[XII secolo]] fu costruita dagli [[Almohadi]] una imponente cinta a protezione dei lati sud e ovest della città. La cinta era composta da due lunghi muri rettilinei di una lunghezza complessiva di più di 5 chilometri, di uno spessore di più di due metri e di un'altezza media di più di otto metri.
 
In questo modo fu protetta un'area di circa 120 ettari, che comprendeva la piana che domina la [[necropoli]] di [[Chella (Marocco)|Chella]] per garantire la difesa della città inferiore.
[[File:Medina de Rabat 3734114317.jpg|thumb|left|Scorcio della [[Medina (quartiere)|medina]], la città vecchia.]]
La parte ovest era dotata di quattro porte (Bâb el Alou, Bâb el Had, Bâb er-Rouah, la quarta era acclusa all'attuale Palazzo Reale). La parte sud aveva una sola porta: Bâb Zaër.
[[File:Bab Rouah2.jpg|thumb|left|Bab er-Rouah, una delle porte delle mura della città vecchia.]]
Bâb er-Rouah, capolavoro di estetica monumentale in pietra, dispiega, come la porta della kasbah, un decoro a losanghe tutt'attorno all'apertura a forma d'arco inscritto in un rettangolo. Come a [[Bab Agnaou]] a [[Marrakech]], degli archi più grandi riprendono, allargandolo, il motivo ad arco della porta, circondandolo di un'aureola sinuosa dagli angoli acuti, sormontata da un fregio con iscrizioni [[cufico|cufiche]].
 
All'inizio del [[XVII secolo]], i rifugiati musulmani scacciati dall'[[Andalusia]] si trasferirono nella kasbah e in una parte dell'area cinta dagli Almohadi, delimitandola con una nuova muraglia: partendo da Bâb el Had, quest'ultima collega la cinta del [[XII secolo]] alla scogliera che domina il Bou Regreg e al Borj Sidi Makhlouf. Rettilinea e affiancata da torri, la muraglia andalusa che si estendeva per oltre 1400 metri, era in media alta 5 metri e spessa un metro e mezzo. Lungo la muraglia furono costruite tre porte: Bâb et-Then, oggi abbattuta, vicino all'odierno mercato municipale; Bâb el Bouoiiiba e Bâb Chella.
Nella [[Medina]] (città vecchia) vi è anche un [[Mellah]] (quartiere ebraico).
 
All'inizio del [[XIX secolo]] fu costruito un nuovo bastione esterno, per una lunghezza totale di 4300 metri. Esso prolungava a sud le mura di cinta almohade, e le superava ad ovest fino all'[[oceano Atlantico]], racchiudendo così un'area di oltre 840 ettari. Questa fortificazione era alta in media 4 metri e spessa circa un metro. Su di essa si aprivano quattro porte: Bâb el Qebibât, Bâb Témara, Bâb Marrakech et Bâb el Msalla. Questo bastione fu distrutto principalmente per facilitare il trasloco dalla città europea durante il protettorato. Dalle quattro porte principali della Medina, partivano le strade che collegavano, in particolare, Rabat a [[Casablanca]] e [[Marrakech]].
 
Lungo le mura di cinta almohade avevano luogo dei mercati settimanali, tra cui quelli di Souq el Had, vicino alla porta omonima. Inoltre, tra le due muraglie, si trovavano a sud l'Aguedal, collegato al palazzo reale, e a nord dei giardini d'[[arancia|arance]] i cui frutti, molto pregiati per la loro qualità, venivano esportati in Europa, come attestano i documenti dell'epoca.
 
== Monumenti ==
[[File:Guardia Mausoleo Mohammed V a Rabat.JPG|thumb|Guardia al mausoleo di Mohammed V]]
* La [[Kasba degli Oudaïa]]
* La [[torre di Hassan]]: rovine della [[moschea]] voluta da Yaʿqūb al-Manṣūr, distrutta durante il [[terremoto]] di [[Lisbona]] del [[1755]]
* La [[necropoli di Chella]]
* Il [[mausoleo di Mohammed V]]
 
== Istruzione ==
* [[Università Mohammed V]]
 
== Trasporti ==
La città è servita dall'[[Aeroporto di Rabat-Salé]] e dalle stazioni di [[stazione di Rabat-Ville|Rabat-Ville]] e di [[Stazione di Rabat-Agdal|Rabat-Agdal]] con destinazioni [[Marrakech]] e [[Fes]]. Una [[Rete tranviaria di Rabat-Salé|linea tranviaria]] la unisce alla vicina [[Salé]].
 
== Gemellaggi ==
* {{Bandiera|Spagna}} [[Madrid]], [[Spagna]]
* {{Bandiera|Siria}} [[Damasco]] - [[Siria]]
* {{Bandiera|Palestina}} [[Betlemme]], [[Palestina]], dal [[1999]]
* {{Bandiera|Italia}} [[Mestre]] - [[Italia]]
 
==Note==
{{<references}} />
 
== Bibliografia ==
 
* AA.VV., ''Villes et tribus du Maroc'', libri III, IV, V & VI dedicati a Rabat e alla sua regione, Parigi, Ernest Leroux, 1918-1920.
* Paul Clammer ''et al.'', ''Marocco'', Torino, EDT/Lonely Planet, 2009. ISBN 978-88-6040-391-9.
 
== Voci correlate ==
* [[al-Andalus]]
* [[Almoravidi]]
* [[Marocco]]
* [[Mobutu Sese Seko]]
* [[Stadio Moulay Abdallah]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=rabat|voy}}
 
==Bibliografia==
== Collegamenti esterni ==
* {{cita libro|cognome=Baroni|nome=Joseph|titolo=Dizionario della televisione|anno=2005|editore=[[Raffaello Cortina Editore]]|isbn=88-7078-972-1|cid=Baroni}}
* {{cita web|http://www.vivamoroc.com|Rabat}}
* {{cita web|http://www.Rabat.ma|Portale della città di Rabat}}
* {{cita web|http://www.guidedumaroc.com|Guida di Rabat}}
* {{cita web|url=http://www.casafree.com/modules/xcgal/thumbnails.php?album=46|titolo=Fotografie di Rabat}}
* {{cita web|http://www.appartement22.com|Appartement 22}}
* {{cita web|http://www.inspiration-productions.com/afrique/francais/accueil_afrique.html|Film documentario sull'arte del Marocco|lingua=fr}}
 
{{portale|televisione}}
{{Città imperiali}}
{{Capitali dell'Africa}}
{{Patrimoni Unesco|Marocco}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Marocco|Nordafrica}}
 
[[Categoria:Rabat|Programmi televisivi degli anni 1990]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 2010]]