Guardie e ladri e Tutti frutti (programma televisivo): differenze tra le pagine

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{{Programma
{{Nota disambigua|il gioco tradizionale|Guardie e ladri (gioco)}}
|titolo italiano =
{{Film
|titolo italianooriginale = GuardieTutti e ladrifrutti
|paese = Germania
|immagine = TotòFabriziGuardieeladri.jpg
|anno prima visione = [[1990]]-[[1993]], [[2016]]-in corso
|didascalia = Una foto promozionale del film con i due protagonisti
|genere = Game show
|titolo originale = Guardie e ladri
|genere 2 = erotico
|paese = [[Italia]]
|stagioni = 4
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]]
|puntate = 151
|anno uscita = [[1951]]
|durata = 45 min
|tipo colore = B/N
|lingua originale = tedesco
|aspect ratio = 1,37:1
|conduttore = {{sp}}
|genere = commedia
*[[Hugo Egon Balder]] (1990-1993)
|genere 2 = drammatico
*[[Jörg Draeger]] e [[Alexander Wipprecht]] (2016-)
|regista = [[Mario Monicelli]], [[Steno]]
|ideatore =
|soggetto = [[Piero Tellini]]
|regista =
|sceneggiatore = [[Vitaliano Brancati]], [[Ennio Flaiano]], [[Ruggero Maccari]], [[Aldo Fabrizi]], [[Steno]], [[Mario Monicelli]]
|autore =
|produttore = [[Dino De Laurentiis]], [[Carlo Ponti]]
|attoriproduttore =
|coreografo =
* [[Totò]]: Ferdinando Esposito
|rete TV = [[RTL Television]] (1990-1993)
* [[Aldo Fabrizi]]: Lorenzo Bottoni
|rete TV 2=[[RTL Nitro]] (2016-)
* [[Pina Piovani]]: Donata Esposito
* [[Carlo Delle Piane]]: Libero Esposito
* [[Ernesto Almirante]]: Carlo Esposito
* [[Alida Cappellini]]: Bice Esposito
* [[Gino Leurini]]: Alfredo Tarantelli
* [[Ave Ninchi]]: Giovanna Bottoni
* [[Rossana Podestà]]: Liliana Bottoni
* [[Paolo Modugno]]: Paolo Bottoni
* [[Aldo Giuffré]]: Amilcare
* [[Mario Castellani]]: il tassista
* [[William Tubbs]]: Mr. Locuzzo
* [[Pietro Carloni]]: il commissario
* Gino Scotti: il vice commissario
* Armando Guarnieri: il barbiere
* [[Luciano Bonanni]]: secondo barbiere
* [[Carlo Mazzarella]]: presentatore al teatro
* [[Giulio Calì]]: un mendicante
* [[Ciro Berardi]]: l'oste
|doppiatori italiani =
|fotografo = [[Mario Bava]]
|montatore = [[Franco Fraticelli]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Alessandro Cicognini]]
|scenografo = [[Flavio Mogherini]]
|costumista =
|truccatore =
|casa distribuzione italiana = [[Lux Film]]
|casa produzione = Ponti-De Laurentiis, Golden Film
|premi (campo da eliminare)=
* [[Nastro d'argento]]: [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Migliore attore]] - [[Totò]]<ref name= "Consegna Nastri D'Argento" />
* [[Festival di Cannes 1952|Festival di Cannes]]: [[Prix du scénario]] - [[Piero Tellini]]<ref name=Cannes>{{cita web|lingua=en|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1952/awardCompetition.html|titolo=Awards 1952|editore=[[Festival di Cannes]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
* Festival di Cannes: [[Palma d'oro]] (in concorso)
* Jussi Awards: Miglior attore straniero - [[Aldo Fabrizi]] (anche per ''[[Vivere in pace]]'' (1947))<ref>{{Cita web|lingua=fi|url=http://www.jussit.fi/?doc=5|titolo=Jussit - 1950 - 1959|editore=Jussit.fi|data=28 luglio 2007|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070728235251/http://www.jussit.fi/?doc=5|dataarchivio=28 luglio 2007}}</ref>
}}
'''''Tutti frutti''''' è un [[programma televisivo]] [[Germania|tedesco]], andato in onda per tre stagioni dal 21 gennaio [[1990]] al 21 febbraio [[1993]] in [[seconda serata]] su [[RTL Television]], con la conduzione di [[Hugo Egon Balder]]. Si tratta della versione locale del [[format televisivo|format]] [[italia]]no ''[[Colpo grosso (programma televisivo)|Colpo grosso]]''.
 
Dopo oltre vent'anni, [[RTL Nitro]] propone una nuova edizione dello spettacolo in onda a partire dal 30 dicembre [[2016]], con la conduzione di [[Jörg Draeger]] e [[Alexander Wipprecht]].<ref name = nuovaed>{{Cita web|url=http://www.rtlnitro.de/cms/eigenformate/tutti-frutti.html|titolo=Scheda di Tutti frutti sul sito dell'emittente|accesso=30 dicembre 2016}}</ref>
'''''Guardie e ladri''''' è un [[film]] del [[1951]] diretto da [[Mario Monicelli]] e [[Steno]]. Fu prodotto da [[Dino De Laurentiis]] e [[Carlo Ponti]] e interpretato da [[Totò]] e [[Aldo Fabrizi]]. Il film, che s'innestava nella corrente [[Neorealismo (cinema)|neorealista]],<ref name= "Mymovies" >{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=11172|titolo=Guardie e ladri|editore=[[MYmovies]]|accesso=18 ottobre 2013}}</ref> è una delle opere più importanti nate dalla collaborazione artistica tra i registi [[Mario Monicelli|Monicelli]] e [[Steno]] nonché uno dei migliori di Totò,<ref name= "Vita Di Totò" >{{cita|Bispuri, 2000|pp. 199-200}}.</ref><ref name= "D'Amico" >«''Oltre ad essere uno dei migliori film del decennio, "Guardie e ladri" è anche una pietra miliare dell'evoluzione del neorealismo in satira sociale sotto il riparo della comicità.''» ({{cita|D'Amico, 2008|p. 84}}.)</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.la-mattina.it/content/toto-luomo-e-lartista|titolo=Totò, l’uomo e l’artista|3=La Mattina|accesso=31 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031113802/http://www.la-mattina.it/content/toto-luomo-e-lartista|dataarchivio=31 ottobre 2014}}</ref> la cui interpretazione è ancora oggi riconosciuta come una delle sue prove attoriali più apprezzate.<ref>{{Cita news|autore=Franco Montini|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/15/cinema-cent-anni-da-toto-tra.html|titolo=CINEMA/Cent'anni da Totò tra Guardie e ladri|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|città=Roma|data=15 febbraio 1998|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>«[[Vittorio De Sica]]: Totò è senz'altro una delle figure italiane più importanti che abbia conosciuto nella mia carriera e nella mia vita. Parlare della sua arte? Basta vedere il successo che ha avuto con i giovani di oggi, i ragazzi di quindici, diciotto anni che non lo conoscevano. Clown come lui ne nasce uno ogni cento anni. Bastano i pochi film buoni che Totò ha fatto, tra i quali per esempio ''Guardie e ladri'' e il piccolo episodio ne ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'' a metterne in risalto tutta la straordinaria bravura, proprio ne ''L'oro di Napoli'' il personaggio di Totò aveva un risvolto drammatico che lui rese benissimo, perché era un attore completo, il più grande a mio parere, che il teatro musicale e il cinema italiano abbia mai avuto.» ({{cita web|editore=antoniodecurtis.com|titolo=Vittorio De Sica e Totò|url=http://www.antoniodecurtis.com/ricordi/vittorio_de_sica.htm|accesso=8 febbraio 2015}})</ref>
 
==La trasmissione==
Il film può essere considerato simbolicamente quello che segna l'addio di Totò al [[Varietà (spettacolo)|varietà]] e alla [[Teatro di rivista|rivista]]. In effetti nella scena finale, da sottofondo proveniente da un'osteria, vi è proprio la musica della rivista dell'epoca; la canzone suonata è ''La fioraia del Pincio'', un motivo che [[Anna Magnani]] cantava nel [[1940]] in ''Quando meno te l'aspetti'', compagnia Grandi Riviste Totò.<ref name= "Totò Maschera Tradita" /><ref name= "Intervista Ferzetti"/>
Si tratta di un [[game show]] attraverso il quale due concorrenti per puntata, un uomo e una donna, si sfidano rispondendo a domande e giocando con la sorte attraverso alcuni giochi tipici dei [[casinò]]. Per vincere il premio in palio, tuttavia, devono necessariamente riuscire a spogliare un gruppo di ragazze presenti in studio, ciascuna rappresentante un diverso stato dell'[[Europa]].
 
La trasmissione è stata originariamente realizzata per [[RTL Television]] in seguito all'acquisizione dei diritti di trasmissione del format originale di [[Italia 7]],<ref>{{Cita news|autore=Ornella Rota|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0753_01_1994_0240_0019_10705613/|titolo="Colpo grosso", specchio d'Italia|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=3|mese=9|anno=1994|pagina=19|accesso=9 dicembre 2016}}</ref> venendo registrato nei medesimi studi della ASA Television di [[Cologno Monzese]] e condividendo con l'edizione italiana l'impostazione generale del varietà, la scenografia e anche le componenti del cast; le ragazze Cin Cin, simbolo del programma, le spogliarelliste e anche le co-conduttrici del format ([[Monique Sluyter]] e [[Tiziana D'Arcangelo]] nella prima e nella seconda stagione, [[Gabriella Lunghi]] nella terza) erano le stesse della versione italiana. Il ruolo del conduttore spettava a [[Hugo Egon Balder]],<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Novazio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0823_01_1992_0061_0009_24963953/|titolo=Germania, il kamasutra in tv|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=2|mese=3|anno=1992|pagina=|accesso=9 dicembre 2016}}</ref> mentre il conduttore della versione originale, [[Umberto Smaila]], supervisionava l'edizione.<ref>{{Cita news|autore=Giuseppe Ballaris|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0860_01_1991_0052_0019_11958762/|titolo="Colpo grosso" vuole l'America|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=8|mese=3|anno=1991|pagina=19|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
La [[sceneggiatura]], ambientata a [[Roma]] durante il [[secondo dopoguerra]], vede come protagonista Ferdinando Esposito, un ladruncolo sfuggito a una guardia e che questi deve ricatturare, pena la perdita del posto. Dopo inseguimenti vari, i due finiscono per divenire amici, scoprendo di avere molti problemi che li accomunano, nonostante la totale discordanza dei ruoli. Distribuito nelle sale italiane nel novembre del [[1951]] e presentato in concorso alla [[Festival di Cannes 1952|5ª edizione del Festival di Cannes]], valse a [[Piero Tellini]] il [[Prix du scénario|premio per la sceneggiatura]] e a Totò il [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Nastro d'argento]].<ref name= "Consegna Nastri D'Argento" >{{YouTube|hkIxpiRgsK4|Consegna dei Nastri d'argento - Istituto Luce Cinecittà|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name=Cannes/><ref>{{cita|Lancia, 1998|p. 229}}.</ref> Inizialmente ebbe noie dalla [[Censura cinematografica|censura]],<ref name= "Mymovies" /> tuttavia fu particolarmente acclamato dalla [[Critica cinematografica|critica]] dell'epoca che lo giudicò un classico dell'allora nascente filone della [[commedia all'italiana]].<ref name= "Roma Esterno Giorno" >{{cita|Giuffrida|pp. 65-66}}.</ref>
 
Sono state proposte tre differenti stagioni del programma, in onda con cadenza settimanale ogni domenica notte, per un totale di circa 140 puntate. L'ultima puntata è stata trasmessa il 21 febbraio [[1993]], "sopravvivendo" così di un anno al format originale italiano, terminato l'anno precedente.
''Guardie e ladri'' è stato in seguito inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei ''[[100 film italiani da salvare]]'', nata con lo scopo di segnalare "100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978".<ref name= "Cento film" >{{cita|Bertarelli, 2004|pp. 223-224}}.</ref><ref>{{Cita web|autore=Massimo Borriello|url=http://www.movieplayer.it/film/articoli/cento-film-e-un-italia-da-non-dimenticare_4261/|titolo=Cento film e un'Italia da non dimenticare|editore=[[Movieplayer.it]]|data=4 marzo 2008|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.retedeglispettatori.it/index.php?section=i-cento-film&id=21-guardie-e-ladri|titolo=Guardie e ladri / i cento film|editore=Rete degli Spettatori|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
Il programma ottenne un notevole successo di pubblico, registrando un ascolto di quattro milioni di telespettatori.<ref>{{Cita|Baroni|p. 105-106}}.</ref>
== Trama ==
{{P|Citazione all'interno della trama fuori luogo, [[WP:IR]], come peraltro discusso in [[Discussioni_progetto:Cinema#Guardie_e_ladri]].||aprile 2018}}
 
===Nuova edizione===
[[File:Inseguimento Guardie e ladri.png|thumb|left|upright|Una scena dell'inseguimento]]
Nel [[2016]] l'emittente digitale tedesca del gruppo del [[RTL Group|gruppo RTL]] [[RTL Nitro]], rivolta prevalentemente ad un pubblico maschile, ha annunciato l'imminente realizzazione di una nuova edizione del programma a oltre 23 anni dalla trasmissione dell'ultima puntata,<ref>{{Cita news|autore=Petra Schwegler|url=http://www.wuv.de/medien/tutti_frutti_kommt_zurueck_ins_tv|titolo="Tutti Frutti" kommt zurück ins TV
|pubblicazione=wuv.de|giorno=13|mese=10|anno=2016|pagina=|accesso=30 dicembre 2016}}</ref> che ha debuttato in seconda serata il 30 dicembre dello stesso anno, con la conduzione di [[Jörg Draeger]], il pastor Guillermo Maldonado e [[Alexander Wipprecht]].<ref name = nuovaed />
 
Il programma torna in onda senza stravolgimenti del format originale e con sei nuove "ragazze Cin Cin": [[Annetta Negare]] (ciliegia), [[Daria Eppert]] (limone), [[Jennifer Martin]] (kiwi), [[Lea Götz]] (mandarino), [[Victoria Paschold]] (mirtillo) e [[Giuliana Blanquita]] (fragola); alla prima puntata hanno preso parte anche l'ex conduttore [[Hugo Egon Balder]], [[Monique Sluyter]] e due "ragazze Cin Cin" delle edizioni degli [[anni 1990|anni novanta]].<ref name = nuovaed />
Ferdinando Esposito è un piccolo truffatore che cerca di mantenere la famiglia con i suoi espedienti. Con il suo complice Amilcare finge di aver trovato una moneta antica nel [[Foro Romano]] ed imbroglia Mr. Locuzzo, un turista statunitense che, per sfortuna di Esposito, è il presidente di un comitato americano di beneficenza. Durante la distribuzione di alcuni pacchi-dono, presente anche Esposito che vuole approfittare dell'occasione, il truffato lo riconosce e lo denuncia seduta stante intimando al brigadiere sul posto Lorenzo Bottoni, di arrestarlo ma Esposito se la dà a gambe.
[[File:Aldo Fabrizi Guardie e ladri.png|left|upright|thumb|«Te sparo sai»]]
Comincia così un lungo inseguimento da parte del Brigadiere Lorenzo Bottoni, che per la sua mole non riesce a catturare il mingherlino Esposito fino a quando l'inseguitore e l'inseguito sono costretti a fermarsi per la fatica. Il brigadiere intima al fuggitivo di lasciarsi prendere e, al rifiuto di questi, esasperato cerca di avvalersi della sua autorità minacciando il ladruncolo di sparargli con la pistola d'ordinanza:
 
==Note==
{{citazione|Bottoni: Te sparo sai. / Esposito: Non puoi. / B.: E perché? / E.: Puoi sparare solo per legittima difesa, io non offendo. /B.: Va be', allora sparo in aria a scopo intimidatorio. / E.: E va be', io non mi intimido e resto qua.» <ref>Enrico Giacovelli, ''Poi dice che uno si butta a sinistra!'', Gremese Editore, 1994 p.57 </ref>}}
<references />
 
==Bibliografia==
Quando alla fine Esposito, distrutto dalla fatica, si lascia prendere prima cerca di commuovere il brigadiere lamentando vera povertà e false malattie poi lo convince di essere affetto da [[colite]] e di avere bisogno con urgenza del gabinetto. Bottoni non può rifiutare e gli consente di usare il w.c. di un'osteria nelle vicinanze tenendolo però legato ad una mano con la catenella delle manette. Quando il brigadiere, insospettito dalla lunga durata della "seduta", tirerà a sé la catenella scoprirà che questa è stata agganciata allo [[sciacquone]] e che Esposito è fuggito da una finestrella.
* {{cita libro|cognome=Baroni|nome=Joseph|titolo=Dizionario della televisione|anno=2005|editore=[[Raffaello Cortina Editore]]|isbn=88-7078-972-1|cid=Baroni}}
Sospeso dal servizio per le proteste di Mr. Locuzzo, Bottoni rischia di perdere il posto se non riuscirà ad acciuffare il ladro entro tre mesi. Vestito di abiti borghesi e tenuto nascosto l'accaduto alla propria famiglia, si mette alla ricerca di Esposito, trova la sua casa e ne conosce i familiari, cercando di guadagnare la loro fiducia con favori e offerte di viveri. Di Esposito, tuttavia, nessuna traccia. A poco a poco le due famiglie fanno amicizia e tra il giovane cognato del "ladro" e la figlia della "guardia" nasce una simpatia.
 
{{portale|televisione}}
Giunge il giorno del pranzo durante il quale si incontreranno le due famiglie ed è data per certa la presenza di Esposito, ancora ignaro dell'identità del brigadiere. Al momento dell'arresto, che avviene fuori di casa, Esposito lo rimprovera per avere carpito la buona fede dei suoi familiari, mentre Bottoni gli confida il suo dramma. Una sorta di umana complicità nasce tra i due, uniti entrambi da una esistenza grama. Si capovolgono così i ruoli ed è lo stesso Esposito a decidere di farsi condurre in prigione, nonostante il brigadiere ne sia ormai riluttante. Nascondendo la verità alle proprie famiglie, convinte che loro abbiano affari comuni, i due lasciano il pranzo conviviale facendo credere che Esposito parta per un viaggio d'affari e che Bottoni lo accompagni alla stazione. In sua assenza, sarà Bottoni a provvedere anche alla famiglia di Esposito.
 
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1990]]
== Produzione ==
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 2010]]
=== Regia e sceneggiatura ===
{{Citazione|È la storia d'una guardia e della sua famiglia, e d'un ladro e della sua famiglia. La guardia si lascia scappare il ladro e deve ritrovarlo, altrimenti finisce sul lastrico. La sua famiglia lo aiuta e, durante la ricerca, viene a contatto con la famiglia del ladro. Una storia attuale, di sapore critico, risolta sul piano umano.|[[Luigi Zampa]] alla rivista ''[[Cinema (rivista)|Cinema]]''<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=357952|titolo=Rassegna stampa Guardie e ladri|autore=Alberto Anile|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>}}
 
[[File:Guardie e ladri Libero.png|thumb|upright=1.2|Una scena del film, in cui Libero ([[Carlo Delle Piane]]) legge il suo tema descrivente la figura del padre]]
 
Il [[Soggetto (cinema)|soggetto]] iniziale di ''Guardie e ladri'' nacque da [[Piero Tellini]], che fu ispirato da un'idea originaria avuta da [[Federico Fellini]].<ref name= "Vita Di Totò" /><ref name= "Steno e Totò" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/ricordi/steno.htm|titolo=Steno e Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref> In un primo momento lo sceneggiatore propose il film alla [[Anna Magnani|Magnani]], che avrebbe dovuto interpretare la parte della ladra.<ref name= "Maccari" /> Il compito di dirigere la pellicola andò al regista [[Luigi Zampa]], il quale si impegnò subito nella sceneggiatura con [[Vitaliano Brancati|Brancati]] e [[Ennio Flaiano|Flaiano]],<ref name= "Zampa" >{{cita|Giacovelli-Lancia, 1992|p. 57}}.</ref> e all'inizio del [[1949]] annunciò l'uscita del film:<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Guardie e ladri" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/guardie.htm|titolo=Guardie e ladri (1951). I film di Totò al cinema|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Mario Monicelli" >{{Cita web|autore=Lorenzo Mirizzi|url=http://www.antoniodecurtis.org/mario_monicelli-2.htm|titolo=Mario Monicelli L'artigiano del cinematografo|accesso=21 aprile 2013}}</ref> dichiarò il 28 febbraio alla rivista ''[[Cinema (rivista)|Cinema]]'' che aveva intenzione di assegnare il ruolo del brigadiere a [[Peppino De Filippo]] e quello di sua moglie ad Anna Magnani.<ref name= "Zampa" /><ref name= "Guardie e ladri" /> Peppino De Filippo era chiaramente considerato un interprete farsesco ma, per ''Guardie e ladri'', il regista non voleva un personaggio con tali caratteristiche; ambiva invece a una nuova figura distaccata dal farsesco, intendeva pertanto sfruttare le capacità dell'attore per creare un personaggio vero e solo con sfumature satiriche e comiche.<ref name= "Zampa" />
 
Tuttavia per vari motivi la lavorazione non andò avanti, da una parte c'era l'impossibilità di Peppino di dedicarsi al film, poiché impegnato con il teatro,<ref name= "Zampa" /> dall'altra c'era il timore del regista a procedere, condizionato dal fatto che era stato spesso criticato in passato e alcune sue pellicole suscitarono numerose controversie e subirono tagli dalla censura; in particolare ''[[L'onorevole Angelina]]'' (con protagonista la Magnani), dove il regista dovette eliminare alcune battute importanti e tagliare intere scene, per il fatto che nel film appariva [[Nando Bruno]] nel ruolo di co-protagonista nei panni di un agente di Pubblica Sicurezza, e secondo il ragionamento della commissione di censura il pubblico avrebbe identificato in quell'agente, che veniva leggermente ironizzato, tutti gli agenti di polizia, e se avesse riso di lui avrebbe riso dell'intero corpo di polizia "danneggiandone il prestigio".<ref name= "Natalini" >{{cita|Natalini, 2005|p. 79}}.</ref><ref name= "Censura" >{{cita|Fiorello, 2005|p. 86}}.</ref><ref>{{cita|Micciché, 2001|p. 566}}.</ref> Così onde evitare problemi anche con questo suo nuovo progetto ed essendo lui stesso consapevole dei rischi a cui il film sarebbe andato incontro, decise dopo qualche mese, di rinunciarvi:<ref name= "Guardie e ladri" /><ref name= "Mario Monicelli" /> «... Da quel momento - affermò Zampa - è rimasta in me una vera fobia per tutti gli argomenti in cui entrassero agenti o guardie: tanto che dopo aver portato a termine il trattamento di ''Guardie e ladri'', rinunciai... pensando ai limiti di varia natura che, durante la realizzazione del film, mi sarei dovuto imporre.»<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Natalini" /><ref name= "Censura" />
 
Il film passò dunque nelle mani di [[Mario Monicelli]] e [[Steno]], i quali si erano già impegnati precedentemente, con ''[[Totò cerca casa]]'' ([[1949]]), nella sperimentazione di una sorta di "parodia del neorealismo".<ref>{{cita|Maltin, 2007|p. 2051}}.</ref><ref>{{Cita web|autore=[[Morando Morandini]]|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=25382|titolo=Totò cerca casa|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Il titolo del film è particolarmente simbolico, è un puro riferimento all'[[Guardie e ladri (gioco)|omonimo]] e antichissimo gioco da bambini. I due protagonisti si rincorrono per tutta la storia, "tutto il film è un inseguimento, una partita a scacchi - anzi, a nascondino - fra ladro e guardia".<ref name= "Poi dice che uno si butta a sinistra" />
 
=== Cast ===
{{Citazione|Il film riguardava temi e cose molto attuali: il dopoguerra, gli americani che venivano, i ladruncoli che rubavano i pacchi dell'Unrra, tutte cose che riguardavano il momento e la generazione che ci apparteneva. Il soggetto era molto carino, molto preciso, così ci mettemmo a sceneggiare con Brancati e Flaiano e la cosa ebbe già sulla carta un tono e un impegno che si trasferì sulla realizzazione. ''Totò cerca casa'' era stato fatto proprio al risparmio, invece per ''Guardie e ladri'' da parte di Ponti ci fu un impegno maggiore, anche di lancio.|[[Mario Monicelli]]<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" />}}
 
[[File:TotòGuardieeeladri.jpg|thumb|left|upright=1.4|[[Totò]] fotografato sul set]]
''Guardie e ladri'' fu uno dei primi film ad essere prodotto dalla [[casa di produzione]] "Ponti-De Laurentiis",<ref name= "Corriere Della Sera Totò" /> fondata dai due produttori dopo aver abbandonato la [[Lux Film|Lux]];<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" >{{cita|Anile, 1998|pp. 115-118}}.</ref> sembra che fu proprio [[Carlo Ponti]] ad avere l'idea di far lavorare insieme due attori di grosso calibro come [[Totò]] e [[Aldo Fabrizi]], che in quel periodo godevano di grande popolarità,<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Mario Monicelli" /><ref name= "Monicelli E Totò" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/ricordi/monicelli.htm|titolo=Mario Monicelli e Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Totò Visto Da Monicelli" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/mario_monicelli.htm|titolo=Totò visto da Mario Monicelli|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Monicelli" /> e che oltretutto erano notoriamente amici affezionati, tanto che Fabrizi era l'unico attore che Totò frequentava fuori dalle scene.<ref name= "Steno e Totò" /><ref>{{Cita web|url=http://www.italiamemoria.it/fabrizi.htm|titolo=Le spalle di Totò - Aldo Fabrizi|editore=antoniodecurtis.org|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090208013133/http://www.italiamemoria.it/fabrizi.htm|dataarchivio=8 febbraio 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/spalle.htm#fabrizi|titolo=Le spalle di Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Fabrizi dimostrò subito grande interesse per il progetto,<ref name= "Maccari" >{{cita|Zanier, 2003|pp. 59-63}}.</ref> mentre da parte di Totò restava qualche esitazione,<ref name= "Corriere Della Sera Totò" /> perché il ruolo offertogli era decisamente diverso rispetto ai personaggi che aveva interpretato in precedenza ("personaggi sopra le righe", come li definì Monicelli<ref>{{cita|Monicelli, 1986|p. 42}}.</ref>), e lui stesso non conosceva i suoi limiti ed era insicuro delle sue capacità, c'erano quindi dei dubbi ad entrare in un film totalmente nuovo e apparentemente concepito solo per Fabrizi.<ref name= "Corriere Della Sera Totò" /> Infatti quando Steno e Monicelli gli fecero leggere la sceneggiatura del film l'attore affermò: «È bellissima, ma io cosa c'entro, io non posso farlo, questo è un film per Fabrizi.»<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Steno e Totò" /><ref name= "Totò Caldiron Due" >{{cita|Caldiron, 2001|p. 90}}.</ref> L'attore romano aveva già dimostrato qualità nel raffigurare personaggi a sfondo drammatico,<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /> per [[Totò]] invece il film fu una vera e propria scommessa, anche perché era la prima volta che si misurava con un interprete di pari fama e abilità,<ref name= "Poi dice che uno si butta a sinistra" >{{cita|Giacovelli, 1994|pp. 55-56}}.</ref> c'era comunque da parte sua la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, e fu anche spronato dai due registi, convinti che avrebbe potuto "fare qualcosa di formidabile".<ref name= "Totò Caldiron Due" /> Per evitare eventuali difficoltà sul set derivate dall'antagonismo Totò/Fabrizi ai due furono date delle garanzie, in primis il fatto di non concedere né all'uno né all'altro la priorità nei titoli di testa della pellicola,<ref name= "Corriere Della Sera Totò" /> mettendo nei titoli i loro nomi incrociati, scritti due volte ciascuno, in modo che il nome di Fabrizi apparisse in alto e in basso e quello di Totò contemporaneamente a sinistra e a destra.<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Maccari" />
 
Il ruolo della moglie della guardia, inizialmente pensato per la Magnani, venne affidato ad [[Ave Ninchi]],<ref name="Corriere Della Sera Totò">{{Cita news|autore=[[Tullio Kezich]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/12/Guardie_ladri_cosi_nacque_attore_co_0_031012073.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140322001338/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/12/Guardie_ladri_cosi_nacque_attore_co_0_031012073.shtml|titolo="Guardie e ladri": così nacque l'attore Totò|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=12 ottobre 2003|pagina=35|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=22 marzo 2014}}</ref> che aveva già lavorato in precedenza sia con Fabrizi che con Totò, inoltre serviva un'attrice in grado di reggere la recitazione dei due protagonisti. Il ruolo era complementare e sembrò poco adatto alla Magnani, che avrebbe sicuramente preso troppo spazio tenendo testa ai due attori. Per interpretare invece la moglie del ladro fu scelta [[Pina Piovani]], altra attrice proveniente dal [[teatro di rivista]], la quale aveva già recitato una piccola parte in un precedente film di Steno e Monicelli (''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]''), l'attrice si dimostrò subito all'altezza: possedeva scioltezza ed elasticità, aveva la capacità di adattarsi, di rispondere alla battuta improvvisata. Non ebbe problemi ad armonizzarsi con gli altri attori. Monicelli la ricordò come un'attrice abituata all'artigianato, a fare la parte come va fatta senza "psicologizzare".<ref>{{Cita web|autore=Arturo Curati|url=http://www.comune.corchiano.vt.it/Sotto_Categorie.aspx?ID_CAT=69|titolo=Pina Piovani un'attrice da scoprire|editore=[[Corchiano|comune.corchiano.vt.it]]|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140322001653/http://www.comune.corchiano.vt.it/Sotto_Categorie.aspx?ID_CAT=69|dataarchivio=22 marzo 2014}}</ref>
 
Tra gli interpreti secondari figuravano [[Carlo Delle Piane]], [[Ernesto Almirante]], [[Gino Leurini]], [[Rossana Podestà]], [[Mario Castellani]] e [[Aldo Giuffré]] (quest'ultimo fino ad allora fu sottovalutato dalla critica, ma inaspettatamente apprezzato per questo ruolo<ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/altro-grande-che-critica-sottovalut.html|titolo=Un altro grande che la critica sottovalutò|autore=Maurizio Cabona|pubblicazione=[[il Giornale]]|data=28 giugno 2010|accesso=21 aprile 2013}}</ref>). Oltre a [[Pietro Carloni]], che impersonò il commissario, furono scritturati vari caratteristi per riempire ruoli di contorno, tra cui [[Luciano Bonanni]] (fu il suo esordio cinematografico), [[Giulio Calì]] e, in un ruolo più rilevante, l'[[attore]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[William Tubbs]] (erroneamente accreditato come William Thubbs), che interpretò in modo efficiente il turista americano truffato.<ref>{{cita|Lancia-Melelli, 2006|p. 197}}.</ref>
 
=== Riprese ===
{{Citazione|L'umorismo napoletano e quello romano si integrano perfettamente.|Totò<ref>{{cita|Amorosi-Ferraù, 1996|p. 27 (galleria fotografica)}}.</ref>}}
 
[[File:Mario Monicelli camera.jpg|thumb|upright=1.7|[[Mario Monicelli]]. Nel periodo di lavorazione alternava la regia con [[Steno]], giravano un giorno l'uno e un giorno l'altro, mai insieme sul set<ref name= "Cineteca Bologna" /><ref name= "Cineteca Bologna Due" />]]
 
Le riprese del film iniziarono il 3 febbraio del [[1951]].<ref name= "Guardie e ladri" /> Non ci furono complicazioni particolari, a parte qualche difficoltà con la sequenza dell'inseguimento, perché non era cosa facile convocare Totò sul set il mattino, l'attore era abituato agli orari teatrali e non era mai attivo prima di mezzogiorno, d'altronde soffriva di pressione bassa ed era più notturno che mattiniero,<ref name= "Diana De Curtis" >{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/vi-racconto-mio-nonno-tot.html|titolo=Vi racconto mio nonno Totò|autore=Massimo Bertarelli|pubblicazione=[[il Giornale]]|data=11 aprile 2007|accesso=21 aprile 2013}}</ref> era poi un assertore della teoria che "al mattino non si può far ridere";<ref name= "Steno e Totò" /> girava nel cosiddetto ''orario francese'', dalle 13 alle 21.<ref>{{Cita news|autore=Valerio Cappelli|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/04/papa_due_volti_del_principe_co_9_081004066.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131016060159/http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/04/papa_due_volti_del_principe_co_9_081004066.shtml|titolo=Io, papà e i due volti del principe|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=4 ottobre 2008|pagina=26|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=16 ottobre 2013}}</ref> A ciò andava ad aggiungersi la fatica dei quattro attori, Totò, Fabrizi, Castellani e Tubbs durante la corsa, che per alcune sequenze poteva risultare molto stancante - soprattutto per Fabrizi;<ref name= "Totò Maschera Tradita Due" /><ref name= "Corriere Della Sera Totò" /> motivo per cui vennero sostituiti da controfigure per un paio di scene (come la traversata nel fango).<ref name= "Intervista Ferzetti" >Intervista di Tonino Pinto al critico cinematografico Fabio Ferzetti (presente nei contenuti straordinari del film ''Guardie e ladri'' in DVD, distribuito dalla [[Filmauro]])</ref> La parte della corsa costò quindi tempo e fatica, ai registi e agli attori, difatti Steno dichiarò che impiegarono addirittura quindici giorni.<ref name= "Steno e Totò" /><ref name= "Totò Caldiron Due" /><ref>{{cita|Caldiron, 2002|p. 144}}.</ref>
 
Un piccolo episodio "tragicomico" accadde mentre si giravano alcune sequenze dell'inseguimento all'[[Fontana dell'Acqua Acetosa|Acqua Acetosa]], è capitato che si trovò di passaggio una vettura con a bordo due carabinieri che al grido di Fabrizi «Al ladro! Fermatelo!» saltarono giù ed estrassero le pistole. Si misero a rincorrere Totò che si spaventò e disse: «Fermi, fermi!». L'attore si fermò aspettando l'arrivo dei militi che appena si resero conto della finzione scenica si scusarono con la [[Troupe cinematografica|troupe]], e approfittarono dell'occasione per farsi rilasciare un autografo dai due attori.<ref name= "Totò Maschera Tradita" /><ref name= "Guardie e ladri" /><ref name= "Totò Caldiron" /><ref name= "Il principe Totò" >{{cita|Caldiron, 2002|p. 134}}.</ref> Sempre all'Acqua Acetosa, Totò notò una bambina con problemi di [[deambulazione]] per via di una malformazione delle gambe. Disse al suo amministratore di informarsi se i suoi genitori stessero provvedendo alle cure, ma erano povera gente. Così la fece operare a sue spese e l'intervento andò bene.<ref>{{cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/interviste/magnanti.htm|titolo=Totò nei ricordi di Elda Magnanti|editore=antoniodecurtis.com|accesso=15 luglio 2015}}</ref>
 
Raccontò Monicelli: «Totò era un vero uomo di [[teatro]], abituato a orari diversi, spazi ristretti. Si sentiva a disagio all'aperto dove si girava. Si stancava e infastidiva per le lunghe pause, sotto il sole o la pioggia, nelle attese che il cinema comporta. In realtà amava il teatro e riteneva che quello fosse il luogo in cui vale la pena esprimersi. Del cinema non gliene importava molto. Aveva un modo distaccato di comportarsi: era come su un palcoscenico d'[[avanspettacolo]], quando le luci si spegnevano tutto finiva lì. Ma, insieme con Aldo Fabrizi, mi diede la prima grande lezione di uomo di spettacolo. Erano due mostri sacri. Fabrizi aveva fatto il regista, aveva lavorato con la Magnani, era un uomo scontroso e irritabile. Sembrava un'impresa impossibile farli lavorare insieme. Tutti erano preoccupati...»<ref name= "La Stampa Monicelli" >{{Cita news|autore=Liliana Madeo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0015/articleid,0836_01_1992_0192_0015_25155271/|titolo=Monicelli - La sera cantavamo con Totò|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=15|data=15 luglio 1992|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
Sebbene come sottolineato da Monicelli, il carattere di Fabrizi non fosse facile, e sebbene ci fossero dubbi e angosce (soprattutto da parte di Ponti<ref name= "Monicelli" />) sul risultato che questi due attori messi insieme avrebbero potuto dare, tra i due comici non ci furono problemi.<ref name= "Steno e Totò" /><ref name= "Monicelli" >{{cita|Monicelli, 1986|pp. 30-34}}.</ref> A testimonianza del regista toscano il loro "fu un rapporto stupendo. Si trattavano con grande civiltà, con molto rispetto reciproco",<ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Faldini, Fofi">{{cita|Faldini-Fofi, 1979|p. 291}}.</ref> si rivelarono molto cooperativi e fra loro c'era una sorta di gara a dimostrare la massima gentilezza e disponibilità sul set,<ref name= "Intervista Ferzetti"/><ref name= "Corriere Della Sera Totò" /><ref name= "La Stampa Monicelli" /><ref>[[Mario Monicelli|Monicelli]]: «''Fabrizi e Totò furono molto collaborativi con me ma anche fra di loro, la lavorazione si svolse con molta piacevolezza e facilità. Facendo quel film ho imparato fra l'altro che è più facile lavorare con due o tre star: ognuno vuole far vedere all'altro che non si comporta come una star e quindi viene puntuale, non pretende nulla più dell'altro, è tutto uno scambio di salamelecchi e cortesie che favoriscono la lavorazione; quando invece la star è una sola si dà un po' di importanza perché sa di rappresentare tutto il film e allora può sollevare qualche piccolo problema.''» ({{cita|Anile, 1998|p. 117}}.)</ref> anche verso i registi - con i quali Totò era già particolarmente affiatato;<ref>[[Enrico Vanzina]]: «''La collaborazione di mio padre con Totò non fu solo professionale. Papà amava Totò. E Totò amava Steno. Si capivano. Si piacevano. Si stimavano. Io ho conosciuto Totò all'Acqua Acetosa mentre papà girava la famosa sequenza di "Guardie e ladri", quando Totò-ladro è inseguito da Fabrizi-guardia. Avevo due anni. Esiste una foto di questo mio primo incontro con Antonio De Curtis che conservo gelosamente sul mio tavolo da lavoro. Quella foto mi ricorda, ogni giorno, che ho avuto la straordinaria fortuna di nascere nel cuore autentico della commedia all'italiana''.» ({{cita|Caldiron, 2002|p. 148}}. - {{cita|Caldiron, 2003|p. 97}}.)</ref> oltre a ciò i due comici non persero occasione per divertirsi durante le riprese, raccontava Steno che per più volte dovettero interrompere alcune scene, perché i due attori scoppiavano improvvisamente a ridere - spesso anche prima del [[ciak]], a volte Monicelli si infastidiva, mentre Steno la prendeva più alla leggera: «Erano duetti di due leoni. Ogni tanto, quando uno si sentiva sopraffatto dall'altro, cavava fuori le sue astuzie di grande attore. Così Totò fregava Fabrizi con una battuta imprevista e Fabrizi fregava Totò mettendosi a ridere e interrompendogli la scena.»<ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Faldini, Fofi" /><ref name= "Aldo Fabrizi e Totò" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/ricordi/fabrizi.htm|titolo=Aldo Fabrizi e Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref> La scena che sembrava infinita era quella dell'osteria, stando a quanto detto dal nipote di Fabrizi in un'intervista e a fonti ormai accertate, i due non riuscivano a portare a termine la sequenza: in più di un'occasione Fabrizi innaffiò il viso di Totò con il [[caffè]] che aveva appena assunto, perché improvvisamente scoppiato a ridere.<ref>Intervista presente nei contenuti straordinari del film ''Guardie e ladri'' in DVD, distribuito dalla [[Filmauro]]</ref><ref name= "Di Russo Peluso" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/archive/cogito_ergo_de_curtis.pdf|titolo=Cogito ergo De Curtis|autore=Ornella Di Russo e Vincenzo Peluso (a cura di)|accesso=21 aprile 2013pp=73-82}}</ref>
 
Sul set Totò approvava sempre le decisioni registiche, non discuteva mai. Solo in principio, durante le riprese, dava dei consigli di natura "surreale, astratta" ai due registi, anche se non veniva molto ascoltato.<ref name= "Monicelli E Totò" /><ref name= "Totò Visto Da Monicelli" /><ref name= "La Stampa Monicelli" /> Ad ogni modo, come di consuetudine, l'attore improvvisava alcune sue scene/battute, e condizionato anche dalla presenza di Fabrizi uscivano fuori gag del tutto impreviste, come raccontato da Carlo Delle Piane, all'epoca quindicenne: «Erano attori eccezionali, con loro non c'era la sicurezza del copione tutto previsto, bisognava stargli dietro, perché le gag non venivano mai uguali, da una ripresa all'altra. Questo, per la mia età, mi divertiva e mi preoccupava. Si provava quello che era scritto, si girava ed era diverso, si ripeteva ed era ancora diverso. Finiva che non capivo niente. Ero dentro, e dovevo istintivamente comportarmi a seconda del momento, non era mai una cosa meccanica.»<ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Faldini, Fofi" /> Per il giovane attore c'erano quindi delle piccole difficoltà, ciononostante Totò era molto disponibile verso di lui: cercava di aiutarlo, di dargli tranquillità; mentre da parte di Aldo Fabrizi c'era, almeno inizialmente, una certa freddezza.<ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Faldini, Fofi" />
 
L'idea di accoppiare Fabrizi e Totò andò quindi a buon fine, e già nel corso delle riprese della pellicola si pensò subito di bissare, si parlò di un ''Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno'', che prevedeva nel cast anche [[Renato Rascel]].<ref name= "Totò Maschera Tradita" >{{cita|Anile, 1998|pp. 119-122}}.</ref><ref name= "Film Non Realizzati" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/nonfilm.htm|titolo=Il cinema di Totò - I film non realizzati|accesso=21 aprile 2013}}</ref> L'idea poi sfumò e il film fu girato da [[Mario Amendola]] e [[Ruggero Maccari]] con altri interpreti. Si pensò anche a un eventuale ''Cani e gatti'' per la regia di Steno, che poi diventò una commedia con [[Titina De Filippo]].<ref name= "Film Non Realizzati" />
 
[[File:Guardie e ladri scena appostamento.png|thumb|left|upright=1.4|Il brigadiere durante il suo primo appostamento nei pressi dell'abitazione di Ferdinando Esposito]]
Le riprese del film vennero interamente effettuate a [[Roma]].<ref>Ricordava [[Mario Monicelli]]: «''La scelta dei luoghi, dei volti, delle ambientazioni rientrava nella nostra visione del cinema: volevamo che tutto fosse realistico. Si prendevano le cose dal vero: la strada, l'osteria, l'autobus. E spesso anche gli attori avevano le facce che incontravi tutti i giorni: facce di gente povera, abituata a vivere con poco, a camminare molto, a stare all'aria aperta. Provate a rivedere l'inseguimento di "Guardie e ladri", girato all'Acqua Acetosa, lungo l'argine del Tevere. Eravamo in aperta campagna... C'era una grande creatività. Ma anche un mercato che tirava. Qualunque cosa facevi, anche una fesseria, andava bene. Bastava mettere della gente che camminava e parlava dentro un'inquadratura. E il pubblico non mancava. All'epoca, del resto, i film erano l'unico svago per il tempo libero...''» ({{Cita news|autore=Luca Villoresi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/08/09/guardie-ladri-povera-gente-ecco-la.rm_028guardie.html|titolo=Guardie, ladri e povera gente ecco la Roma di Monicelli|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|città=Roma|data=9 agosto 2007|accesso=21 aprile 2013}})</ref> La parte iniziale, della truffa al turista, fu chiaramente girata al [[Foro Romano]].<ref name= "Location esatte" >{{Cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=396&Itemid=79|titolo=Le ___location esatte di "Guardie e ladri"|data=24 maggio 2011|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Il luogo dell'origine dell'inseguimento, al [[Teatro Quirino]], è all'incrocio tra Via delle Vergini e Via dell'Umiltà. Il primo stop, durante l'inseguimento in strada, venne girato invece all'incrocio tra [[Via del Tritone]], Via del Traforo e Via Crispi. Quando Totò scende dal taxi è in Via dei Campi Sportivi. La sequenza successiva fu invece girata da tutt'altra parte, ovvero lungo quella che oggi è la Circonvallazione Salaria, dove venne girata gran parte dell'inseguimento.<ref name= "Location esatte" />
 
La casa di Esposito, apparentemente posta in un terreno semi-abbandonato tra fango e terra, si trova vicino alla [[cupola di San Pietro]] (palesemente visibile nel film), infatti l'abitazione non è in Via Roseto (come ci dice la pellicola), ma in Via Gregorio VII, all'angolo con Via dell'Argilla. Oggi la casa è ancora intatta, invece il salone del barbiere e le casupole a sinistra dell'uscita non esistono più.<ref name= "Location esatte" /> La scena in cui Ferdinando intercetta il brigadiere Bottoni sulla porta d'ingresso (nella parte finale del film), non fu girata nell'abitazione in Via Gregorio VII, ma in altra zona, precisamente davanti alla [[Farnesina (zona di Roma)|Farnesina]].<ref name= "Location esatte" /> La sequenza quando il Brigadiere pedina il cognato di Ferdinando fu girata nella strada [[Borgo Sant'Angelo]] e successivamente in Via del Portico d'Ottavia. La scena dell'incontro tra i due giovani (Liliana Bottoni e Alfredo) venne girata in piazza delle Cinque Scole.<ref name= "Location esatte" />
 
=== Fotografia ===
[[File:Mario Bava.jpg|thumb|upright=0.7|Il direttore della fotografia, [[Mario Bava]]]]
La [[Fotografia (cinema)|fotografia]] del film fu curata da [[Mario Bava]], che divenne in seguito un noto e importante regista del [[cinema horror]] italiano. Aveva già lavorato un anno prima con Monicelli e Steno, curando la fotografia di ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'' ([[1950]]), altro film dai tratti comici-drammatici, in cui appariva come protagonista Aldo Fabrizi.
 
Bava era un operatore molto veloce, professionale, disponibile e molto affabile, anche fuori dal set,<ref name= "Mario Bava" >{{cita|Acerbo-Pisoni, 2007|p. 37}}.</ref> i due registi si trovarono molto bene con lui. Rimase in buoni rapporti soprattutto con Monicelli, e fu uno dei pochi collaboratori con cui il regista si intese veramente bene,<ref name= "Mario Bava" /> che lo descrisse come "un uomo simpaticissimo e molto spiritoso... un operatore velocissimo, che non creava mai problemi... sempre molto distaccato e cosciente del tipo di film che faceva come regista."<ref name= "Monicelli" /> Durante le riprese del film era molto importante essere rapidi, soprattutto per le sequenze dell'inseguimento. Fabrizi e Totò, pur essendo molto bendisposti, avevano le loro seccature: il primo era insofferente mentre l'altro aveva guai con la vista e altri problemi di salute. Quindi la regia aveva bisogno di un direttore della luce molto svelto, quasi sbrigativo, che approfittasse di ogni momento della disponibilità dei due attori. Su questo piano Bava fece un ottimo lavoro, si dimostrò molto capace e collaborativo, e fu molto utile e d'aiuto ai due registi.<ref name= "Mario Bava" />
 
L'atmosfera del film muta notevolmente durante la storia, dovuta naturalmente all'ambientazione. Si nota soprattutto nella parte finale, quando il ladro/Totò scopre la vera identità del brigadiere/Fabrizi; Bava riuscì a dare alla scena un'atmosfera particolarmente drammatica, che si denota dallo spazio cupo e dal cambiamento della luce, con le ombre proiettate sulle pareti, un'atmosfera che in qualche modo accoglie entrambi i personaggi.<ref name= "Intervista Ferzetti"/>
 
La pellicola, che arrivò a 2.900 [[Metro|metri]] di lunghezza, venne girata con un [[Aspect ratio (immagine)|aspect ratio]] di 1,37:1 in [[Formati cinematografici|formato]] [[35 millimetri]], con il processo cinematografico Spherical.
 
=== Colonna sonora ===
[[File:Cicognini photo.jpg|thumb|upright=0.7|[[Alessandro Cicognini]], il compositore della colonna sonora del film]]
La [[colonna sonora]] venne composta da [[Alessandro Cicognini]],<ref>{{Cita web|url=http://www.cinekolossal.com/compositori/c_d/cicognini/|titolo=Alessandro Cicognini - Composer|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Cicognini aveva già acquisito notorietà all'epoca per aver composto le colonne sonore di importanti film: tra cui quelle di ''[[4 passi fra le nuvole]]'' ([[1942]]) e ''[[Prima comunione (film)|Prima comunione]]'' ([[1950]]), entrambi diretti da [[Alessandro Blasetti]]. Si era poi già misurato in opere neorealiste, firmando le musiche dei capolavori di [[Vittorio De Sica]], quali ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' ([[1946]]) e ''[[Ladri di biciclette]]'' ([[1948]]).
 
=== Altri tecnici ===
* [[Direttore di produzione]]: Bruno Todini
* [[Ispettore#Ispettore di produzione|Ispettore di produzione]]: Nicolò Pomilia
* Assistente alla produzione: [[Antonio Brandt|Tony Brandt]]
* [[Aiuto regista]]: Mario Mariani
* Assistente alla regia: Rudy Bauer
* [[Operatore di ripresa|Operatore alla macchina]]: Corrado Bartoloni
* [[Tecnico del suono]]: Gino Fiorelli
* [[Fonico]]: Aldo Calpini
* [[Segretaria di edizione]]: Ines Brusci
 
== Censura ==
[[File:Scicluna sorge.jpg|thumb|left|[[Annibale Scicluna Sorge]], fascista [[Malta|maltese]] che presiedeva la commissione di revisione cinematografica italiana]]
Il film venne iscritto al [[Pubblico Registro Cinematografico]] della [[Società Italiana degli Autori ed Editori|S.I.A.E.]] con il numero 970.<ref name= "Dizionario Cinema Italiano" >{{cita|Chiti-Poppi-Lancia, 1991|p. 182}}.</ref> I timori iniziali avuti da [[Luigi Zampa|Zampa]], riguardanti gli eventuali tagli censori, erano in realtà fondati. Difatti, una volta terminate le riprese, la pellicola ebbe alcuni problemi con la [[Censura cinematografica|censura]] e l'uscita nelle sale fu rimandata verso la fine dell'anno.<ref name= "Guardie e ladri" /> I due registi ebbero uno scontro con [[Annibale Scicluna Sorge]], che presiedeva la commissione, il quale li aveva mirati già dai tempi di ''[[Totò cerca casa]]'', e dava consigli ai produttori sulle scene da girare o da non girare.<ref name= "Monicelli" /> Scicluna Sorge avversò fortemente l'opera, ebbe una reazione assolutamente sfavorevole nei confronti di ''Guardie e ladri'', tanto che urlò: «Ma come! Una guardia, un rappresentante dello stato, messo sullo stesso piano di un ladruncolo!»<ref name= "Monicelli" />
 
Non tollerava, e non era altrettanto tollerabile dal resto della commissione - la quale aveva il compito di salvaguardare il rispetto della morale e del buon costume - che un agente di pubblica sicurezza stringesse legami con un delinquente o con la famiglia dello stesso, che un ladro si facesse mettere in prigione per aiutare una guardia e, soprattutto, il fatto di mostrare un membro della polizia in un atteggiamento non ortodosso; così si scatenò una gran polemica. Nel film si mettevano quasi sullo stesso piano sia la guardia che il ladro, e il fatto di equivalere questi due ruoli completamente opposti sembrava in qualche modo rivoluzionario. Ci furono quindi una sequela di sedute al Ministero dello spettacolo per convincere Scicluna Sorge che l'intento del film non era affatto quello di minare alla società italiana. Ma questa fraternizzazione fra guardia e ladro corrispondeva a una bomba posta sotto le istituzioni, che non si potevano neanche lontanamente toccare. I due registi furono così costretti a modificare e tagliare alcune scene e battute che sembravano particolarmente "sovversive" ma, come dichiarò anche Monicelli, nel film "non c'era niente di censurabile, se non l'idea in sé". Dopo aver comunque accontentato la commissione apportando alcuni tagli e modifiche di poco conto, i registi riuscirono ad avere finalmente via libera.<ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Monicelli" /><ref>{{cita|Delvino|p. 14}}.</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Lietta Tornabuoni]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0033/articleid,0226_01_2005_0119_0033_1744500/|titolo=Monicelli - I 90 anni dell'insolito noto|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=1º maggio 2005|pagina=33|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
Il film, presentato alla Commissione di Revisione Cinematografica presieduta da [[Giulio Andreotti]] il 19 luglio 1951, venne infatti respinto il 2 agosto dello stesso anno; ottenne poi il [[visto censura|visto di censura]] n. 10.313 del 23 ottobre 1951.<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodelcinemaitaliano.it/index.php/scheda.html?codice=DC5791|titolo=Scheda Guardie e ladri (1951)|accesso=18 febbraio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/10313.pdf|titolo=Documento originale del visto censura di Guardie e ladri (1951)|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>
 
== Promozione ==
La distribuzione affidò al [[pittore]], [[caricaturista]] e [[scenografo]] Michele Majorana la realizzazione delle [[Locandina|locandine]] e dei [[Manifesto (stampato)|manifesti]] in vari formati.<ref>Paolo Marinozzi (a cura di), ''Cinema a pennello'', Centro del collezionismo [[Montecosaro]], 2011</ref>
 
Nelle locandine inoltre furono inseriti vari [[Slogan pubblicitario|slogan pubblicitari]], tra i più noti:
 
* ''«La più celebre coppia dello schermo nel più divertente film della stagione»''<ref name= "Guardie e ladri" /><ref name= "Locandine Film" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/locandine.htm|titolo=Le locandine dei film di Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
* ''«Il film che ha dato a Totò il Nastro d'argento e la Palma d'oro al Festival di Cannes»''<ref name= "Guardie e ladri" /><ref name= "Locandine Film" /><ref name= "Cinema da ridere in 201 film" >{{cita|Mingoni, 1999|p. 57}}.</ref>
* (Slogan della locandina spagnola) ''«Por mucho que se las de Vd de triste y preocupado no podrà contener las carcajadas con esta pelicula»''<ref name= "Guardie e ladri" /><ref name= "Guardie e ladri spagnolo" />
 
== Distribuzione ==
{{Citazione|Due dei più rilevanti attori comici del nostro cinema, due grandi beniamini del pubblico, Aldo Fabrizi e Totò saranno fianco a fianco nel film ''Guardie e ladri''...|[[Stampa Sera]], 16 giugno 1951<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1599_02_1951_0142_0004_22418809/|titolo="Guardie e ladri" film comico a due canne|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=16 giugno 1951|pagina=4|accesso=21 aprile 2013}}</ref>}}
 
[[File:Guardie e ladri2.jpg|thumb|Dalla rivista ''[[Cinema (rivista)|Cinema]]'']]
Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 21 dicembre del '[[1951|51]].
 
Fu uno dei pochi lungometraggi italiani ad essere esportato. Venne presentato nei seguenti paesi, con i seguenti titoli:
 
* [[Francia]]: ''Gendarmes et voleurs'', 10 ottobre [[1952]] - 23 ottobre [[1981]] (riedizione)
* [[Portogallo]]: ''Polícia e Ladrão'', 21 novembre [[1952]]
* [[Danimarca]]: ''Betjenten og tyven'', 11 maggio [[1953]]
* [[Regno Unito]]: ''Cops and Robbers'', [[1953]]
* [[Finlandia]]: ''Ikuisen kaupungin varas'', 24 settembre [[1954]]
* [[Germania Ovest]]: ''Räuber und Gendarm'', [[1957]]
* [[Belgio]]: ''Gendarmes et voleurs'' (titolo francese)
* [[Spagna]]: ''Guardias y ladrones''<ref name= "Guardie e ladri spagnolo" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/guardieladrispagnolo.htm|titolo=Totò doppiato in spagnolo nel film Guardie e ladri|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
* [[Argentina]]: ''Policías y ladrones''
* [[Ungheria]]: ''Rendőrök és tolvajok''
* [[Polonia]]: ''Zlodzieje i policjanci''
 
Venne poi presentato anche in [[Egitto]], in [[Uruguay]], in [[Turchia]],<ref name= "Guardie e ladri" /> in [[Russia]] e in [[Cina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/guardieladricinese.htm|titolo=Totò doppiato in cinese nel film Guardie e ladri|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>[[Mario Monicelli]]: «''Il film ebbe un grossissimo successo, persino in Russia e in Cina. Un amico mi disse di aver visto circa dieci anni fa in Cina "Guardie e ladri" doppiato in cinese; lo davano lì come fosse un film recente.''» ({{cita|Monicelli, 1986|p. 34}}.)</ref><ref>[[Carlo Lizzani]]: «''In Cina ebbi occasione di vedere "Guardie e ladri" doppiato in cinese, ed il fatto che mi colpì fu che anche i cinesi capivano e ridevano negli stessi punti del film dove avevano riso gli italiani.''» ({{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/interviste/lizzani.htm|titolo=Totò - Le interviste del tenente Colombo|accesso=21 aprile 2013}})</ref>
 
=== Divieti ===
* [[Argentina]]: 16
* [[Finlandia]]: K-16
* [[Germania Ovest]]: 12
 
== Accoglienza ==
{{Citazione|Monicelli e Steno, registi anche troppo pronti ai facili film comici del più mediocre livello, ci danno qui, con un'opera d'ispirazione popolare e leggermente satirica, un esempio dei migliori risultati a cui, con un minimo d'impegno, potrebbe giungere il cinema comico italiano.|[[l'Unità]], 27 dicembre 1951<ref name= "Millenovecento 51" >{{cita|Gobetti, 1998|p. 57}}.</ref>}}
 
{{Citazione|Il film riesce interessante per l'interpretazione di Fabrizi e Totò.|Segnalazioni cinematografiche<ref name= "Coming Soon" >{{Cita web|url=http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=22620&film=Guardie-e-ladri|titolo=Guardie e ladri - Film 1951|editore=[[Coming Soon Television|Coming Soon]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name="Rivista Del Cinematografo">{{Cita web|url=http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=12096&url_target=http%3A//www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm_2009.jsp%3Fcodice%3D6362%26completa%3Dsi|titolo=Guardie e ladri|editore=[[Rivista del Cinematografo]]|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>}}
[[File:Guardie e ladri Film Totò Fabrizi.jpg|thumb|(Fotografia ''fuori scena'') La parte finale del film, quando i protagonisti si avviano verso la questura]]
 
Alla sua distribuzione in [[Italia]], il film ottenne subito un enorme successo di pubblico e un inaspettato gradimento dalla [[critica cinematografica]]; ''Guardie e ladri'' rappresentò una vera e propria svolta nella carriera di Totò, tanto che per la prima volta un suo film ricevette solo ed esclusivamente giudizi positivi ed elogi, e fu unanimemente considerato come un [[archetipo]] della [[commedia all'italiana]].<ref name= "Mymovies" /><ref name= "Totò Maschera Tradita" /><ref name= "Roma Esterno Giorno" /><ref name= "Poi dice che uno si butta a sinistra" /> Inoltre acquisì una risonanza internazionale: nell'aprile del [[1952]] venne presentato in concorso a [[Festival di Cannes 1952|Cannes]], subentrando all'ultimo momento al posto de ''[[Lo sceicco bianco]]'' di [[Federico Fellini|Fellini]],<ref>{{cita|Kezich, 2002|p. 127}}.</ref> e aggiudicandosi il [[Prix du scénario|premio per la migliore sceneggiatura]], che poi nessuno andò a ritirare.<ref name= "Intervista Ferzetti"/><ref>[[Mario Monicelli|Monicelli]], a proposito del premio a Cannes: «''Ci arrivò la notizia che il film aveva preso questo premio, ci compiacemmo fra noi ma non ci furono cerimonie di nessun genere. Nessuno di noi era a Cannes, a quei tempi poi non s'andava alla ricerca delle Palme, dei premi, non ci pensavamo proprio... noi perlomeno che facevamo i film comici, la commedia.''» ({{cita|Anile, 1998|p. 120}}.)</ref> Nello stesso anno il film partecipò anche al Festival Internazionale del Cinema di [[Punta del Este]], in [[Uruguay]].<ref name= "Totò Maschera Tradita" /><ref name= "Dizionario Cinema Italiano" /><ref>{{cita|Pergolari, 2002|p. 286}}.</ref>
 
Il passaggio di Totò ad un nuovo personaggio, che mostra un volto non più solo comico ma alternato al drammatico, fu particolarmente apprezzato, e il 27 novembre del '[[1952|52]] l'attore venne premiato con il suo primo [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Nastro d'argento]] (il secondo ed ultimo gli fu poi conferito nel [[1967]] per il film ''[[Uccellacci e uccellini]]'', di [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]]), assegnatogli dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici.<ref name= "Consegna Nastri D'Argento" /><ref name= "Vita Di Totò" /><ref>{{cita|Amorosi-Ferraù, 1996|p. 10}}.</ref> L'interpretazione di Totò colpì anche [[Roberto Rossellini]], che decise di cogliere il momento e di volerlo come protagonista nel film ''[[Dov'è la libertà?]]''.<ref name= "Vita Di Totò" /><ref name= "Guardie e ladri, Archivio film Rosebud, Comune di Reggio Emilia" >{{Cita web|url=http://www.municipio.re.it/cinema/catfilm.nsf/PES_PerTitoloRB/D0D2E714C8B9C9F2C12575B1003BF728?opendocument|titolo=Guardie e ladri|editore=Archivio film Rosebud - Comune di Reggio Emilia|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Totò stesso si rivelò molto compiaciuto; difatti manifestò in seguito, in più occasioni, il suo attaccamento alla pellicola, affermandola come il suo film più riuscito e uno dei pochi di cui era pienamente soddisfatto.<ref name= "Intervista Ferzetti"/><ref name= "Diana De Curtis" /><ref>{{cita|Ioni, 1999|p. 314}}.</ref><ref name= "Cinema d'oggi" >{{cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/cinemaoggi.htm|titolo=Cinema d'oggi 1963|accesso=18 ottobre 2013}}</ref>
 
L'unico che forse sembrò non molto convinto della "trasformazione" dell'attore fu proprio Monicelli: Il regista dichiarò apertamente di aver favorito il passaggio di Totò al neorealismo, "limitando le sue caratteristiche di comicità surreale che lo avevano caratterizzato in precedenza", ma di non aver afferrato il vero spirito dell'attore.<ref>«''Monicelli è quell'autore con la A maiuscola che ha tolto la maschera a Totò (Guardie e ladri) per immergerlo (spiazzando tutti) in una realtà vera e persino drammatica, è colui che di questo contesto (lo stesso "pianto" dal neorealismo) ha saputo farne uno sfondo comico ideale del quale ridere e nel quale costruire giocose parodie dell'Italia nostra (seguendo un filo conduttore che dalla commedia dell'arte è proseguito con Ruzante, passando per Goldoni, sino ad arrivare agli sgangherati fannulloni de I soliti ignoti). È l'autore che ha sovvertito tutti i cliché del genere comico, che ha reso sistemica la presenza della morte nella commedia, producendo quel ragionamento e quell'amarezza di fondo mai più rinnegati dagli autori successivi.''» ({{cita|Schembri, 2013}}.)</ref> Era certo consapevole di essere stato, insieme a Steno, l'artefice principale del repentino cambiamento di Totò, di aver tirato fuori da un grande comico un grande attore. Tuttavia rimase dell'idea che forse sarebbe stato meglio lasciar fare il film come voleva Totò, visto che il comico dava alcuni suggerimenti a carattere un po' surreale durante le riprese,<ref name= "Monicelli E Totò" /><ref name= "Totò Visto Da Monicelli" /> quindi il regista pensò che lui e Steno lo avessero in qualche modo contrastato ed "umanizzato".<ref name= "Totò Caldiron" /><ref name= "Il principe Totò" /><ref name= "Guardie e ladri, Archivio film Rosebud, Comune di Reggio Emilia" />
 
=== Incassi ===
L'incasso accertato della pellicola all'epoca fu di [[Lira italiana|₤]] 653.790.000,<ref name= "Incassi E Spettatori Film" >{{cita web|url=http://totowebsite.altervista.org/rarita/curiosita.htm|editore=totowebsite.altervista.org|titolo=Incassi e spettatori dei film di Totò|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Totò Uomini O Caporali Incassi" >{{cita|Amorosi-Ferraù, 1996|pp. 134-139}}.</ref><ref>{{cita|Bispuri, 1997|p. 105}}.</ref> diventò così uno dei film di [[Totò]] di maggiore incasso in assoluto. E, tra tutti i suoi film interpretati da protagonista, ''Guardie e ladri'' si posiziona al quarto posto, preceduto da ''[[Totò a colori]]'' ({{formatnum:775000000}}&nbsp;₤), ''[[Siamo uomini o caporali?]]'' ({{formatnum:730134000}}&nbsp;₤) e ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'' ({{formatnum:678538000}}&nbsp;₤).<ref name= "Incassi E Spettatori Film" /><ref name= "Totò Uomini O Caporali Incassi" /> Gli spettatori nel periodo di proiezione furono 5.820.262, altro record superato solo da ''Totò a colori'' (con 6.387.539 spettatori).<ref name= "Incassi E Spettatori Film" /><ref name= "Totò Uomini O Caporali Incassi" />
 
=== Critica ===
==== Critiche dell'epoca ====
 
Ne ''La Settimana Incom Illustrata'', [[Lamberto Sechi]] valutò positivamente il film, elogiando in particolar modo l'interpretazione di Totò, che "ha dato estrema dignità a un personaggio che poteva invece riuscire tutt'al più degno di commiserazione"... Rammentò il vecchio Totò, il "prodigioso pupazzo meccanico, l'eccezionale mimo", che "per anni ha dovuto sottostare alle leggi del mercato, rispondere alla domanda con prestazioni quantitativamente adeguate, essere sempre e invariabilmente se stesso, quello del primo applauso, ritagliare ogni personaggio sullo stesso modello; cambiarsi, frenarsi...", e che però ora in ''Guardie e ladri'' cambia radicalmente, e "con una recitazione semplice e al tempo stesso piena di fantasia l'attore regge da maestro un personaggio tipico delle cronache italiane, dei banconi di pretura, con gli abiti lisi e la barba di tre giorni." Infine apprezzò la riuscita recitazione di Fabrizi, conforme a quella di Totò, con la sola differenza fondamentale che "Totò è un attore, mentre Fabrizi è un attore romano."<ref name= "Totò Caldiron" >{{cita|Caldiron, 2001|pp. 122-124}}.</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Lamberto Sechi]]|titolo=Guardie e ladri|pubblicazione=La settimana Incom illustrata|data=23 dicembre 1951}}</ref><ref>{{cita|Giraldi, 2007|p. 33}}.</ref>
 
Nel quotidiano ''[[Milano Sera]]'', [[Oreste del Buono]] apprezzò la pellicola, affermando che le sue trovate e la recitazione dei suoi interpreti la rendono divertente, anche se in verità non è un film comico, ma "un film senza etichetta, senza limiti di sorta."<ref name= "Dizionario Cinema Italiano" /><ref>{{Cita news|autore=[[Oreste del Buono]]|titolo=Guardie e ladri|pubblicazione=[[Milano Sera]]|data=22 dicembre 1951}}</ref>
 
Lo scrittore [[Corrado Alvaro]], nel settimanale ''[[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]]'', oltre a gradire la recitazione dei due protagonisti, "in vena come in pochi altri lavori", illustrò un altro lato dell'opera - che il pubblico "carpisce e ride amaro", quello della scenografia e quindi della "difficile atmosfera" della capitale italiana nel dopoguerra, in cui "la società è vista come un profondo regno animale dove gli eventi si svolgono con la cecità del caso", della quale il film offre un buon esempio: "i quartieri romani delle borgate, con le misere casupole fradice di pioggia, le strade senza selciato che si trasformano in pozzanghere, e in alto la sommità dei monumenti lontani e dominanti, le cupole delle basiliche, un paesaggio che non ha nulla da spartire con l'umanità che vi si agita e vive e cerca ragioni di vita, un paesaggio di città astratta che ha finito di vivere nel tempo..." Scrisse che la prima e determinante impressione di questa "durezza di vita" è la scena iniziale nel Foro Romano, che appare "un gruppo di rovine e di colonne ridotte in pietrame, sotto un cielo grigio", dove "non v'è retorica, non v'è grandezza né memoria né storia... C'è un rifiuto dell'estetismo, una noncuranza verso i pretesti del bel quadro e della bella illuminazione..."<ref name= "Totò Caldiron" /><ref>{{Cita news|autore=[[Corrado Alvaro]]|titolo=Guardie e ladri|pubblicazione=[[Il Mondo (rivista)|Il mondo]], IV, I|data=5 gennaio 1952}}</ref>
 
La pellicola ricevette anche dei buoni giudizi da parte della critica francese, in particolare [[Georges Sadoul]] sottolineò il salto di qualità di Totò ad un genere cinematografico maggiore,<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=223453|titolo=Rassegna stampa Guardie e ladri|autore=Georges Sadoul|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref> [[André Bazin]] evidenziò la buona sceneggiatura e l'ottimo lavoro svolto dai due registi, che "hanno saputo dirigere con una discrezione senza cedimenti due attori comici molto talentuosi ma anche molto impegnativi da gestire."<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=francese|autore=[[André Bazin]]|titolo=Gendarmes et voleurs|rivista=Cahiers du Cinéma|numero=13|pagina=16|anno=1952}}</ref><ref name= "Schede Monicelli" >{{Cita web|url=http://www.pesarofilmfest.it/IMG/pdf/Catalogo_schede_Monicelli.pdf|formato=pdf|titolo=Guardie e ladri - Catalogo schede Monicelli|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
==== Critiche successive ====
[[File:Guardieeladrifilm.jpg|thumb|left|Foto ''fuori scena'' del momento della cattura, dopo il lungo e spossante inseguimento]]
 
''Guardie e ladri'' continuò a ricevere critiche e recensioni positive anche anni dopo la sua uscita, e viene considerato tuttora un classico della commedia, "per il gusto del tratteggio sociale e di costume."<ref name= "Cinema da ridere in 201 film" />
 
Molti pareri critici sono stati riportati anche nei libri: [[Masolino D'Amico]] nel suo libro dedicato alla commedia all'italiana ha descritto ''Guardie e ladri'' come una "pietra miliare dell'evoluzione del neorealismo in satira sociale sotto il riparo della comicità."<ref name= "D'Amico" />
 
Enrico Giacovelli nel libro "''Poi dice che uno si butta a sinistra!''" ha etichettato il film come "l'unico vero esempio di commedia neorealista riuscita... il film dell'equilibrio massimo, quasi chapliniano, fra comico e tragico."<ref name= "Mario Monicelli" /><ref name= "Poi dice che uno si butta a sinistra" /> Nel libro "''La commedia all'italiana, la storia, i luoghi, gli autori, gli attori, i film''" ha puntualizzato anche che i duetti di Fabrizi e Totò "restano fra i migliori del cinema italiano."<ref>{{cita|Giacovelli, 1995|p. 238}}.</ref> Commento poi riformulato anche da Roberto Poppi in "''I registi: dal 1930 ai giorni nostri''", ove ha quotato il film un capolavoro,<ref>{{cita|Poppi, 2002|pp. 294-432}}.</ref> scrivendo che il duettare di Fabrizi con Totò "è uno degli insuperati esempi di creazione estemporanea di arte recitativa."<ref>{{cita|Poppi, 2002|p. 164}}.</ref>
 
Ennio Bispuri nei suoi libri "''Vita di Totò''" e "''Totò: principe clown''" ha reputato il film un capolavoro assoluto,<ref name= "Totò principe clown" >{{cita|Bispuri, 1997|pp. 26-29}}.</ref> considerandolo come il migliore tra tutti quelli interpretati da Totò.<ref name= "Vita Di Totò" />
 
[[Mario Luzi]] in "''Sperdute nel buio: 77 critiche cinematografiche''" ha scritto invece: «Totò imbroglione e Fabrizi brigadiere dei carabinieri sulla sua traccia. Peripezie e trovate del genere che chiunque conosca i due comici - e chi non li conosce ormai? Se ne fa un abuso vero e proprio - può agevolmente immaginare. Questo film non sposta di un ette il discorso allarmato che ormai tutti i critici un po' responsabili hanno cominciato a fare a proposito della sconfortante povertà della farsa cinematografica italiana.»<ref>{{cita|Luzi, 1997|p. 133}}.</ref><ref name= "Scheda Guardie e ladri" /><ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=82039|titolo=Rassegna stampa Guardie e ladri|autore=Mario Luzi|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
{{Citazione|Il bene e il male, il lecito e l’illecito si confondono, si incontrano, si confrontano. E tutto è nella poesia degli sguardi, dei dialetti di Fabrizi e Totò.|[[Walter Veltroni]]<ref name= "Scheda Guardie e ladri" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/guardie.htm|titolo=Guardie e ladri 1951 di Steno e Mario Monicelli|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Veltroni" >{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=139111|titolo=Rassegna stampa Guardie e ladri|autore=Walter Veltroni|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>}}
 
Anche [[Walter Veltroni]] ha commentato la pellicola, dichiarandola veramente coraggiosa per quel tempo, ed esponendo la sua importanza nella carriera di Totò, che difatti fu uno dei pochi film per i quali il comico fu celebrato da vivo. Ha poi descritto il talento dell'attore, che era "bravo" a prescindere, indipendentemente dal film interpretato, che fosse di Mattòli o di Pasolini.<ref name= "Scheda Guardie e ladri" /><ref name= "Veltroni" />
 
[[Morando Morandini]] ha ribadito l'interpretazione di Totò, "di buona annata, con numerosi risvolti satirici graffianti", ha considerato ottima la recitazione di Fabrizi e ha puntualizzato il gran merito del successo della pellicola grazie agli "arguti dialoghi" degli sceneggiatori.<ref name= "Coming Soon" /><ref name= "Rivista Del Cinematografo" /> Ha assegnato al film quattro stelle su cinque.<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=11172|titolo=Guardie e ladri|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
Sul sito [[Rotten Tomatoes]] il film detiene il 95% di giudizi positivi da parte del pubblico, con una valutazione media di 3.9 / 5.<ref>{{cita web|url=http://www.rottentomatoes.com/m/guardie-e-ladri/|titolo=Guardie e ladri (Cops and Robbers)|editore=[[Rotten Tomatoes]]|accesso=21 aprile 2013|lingua=en}}</ref> Mentre su [[IMDb]] possiede una media di 7,2 / 10.
 
== Edizioni home video ==
=== Filmauro ===
Nel [[2002]] la [[FilmAuro]] distribuì la VHS di ''Guardie e ladri'',<ref>{{Cita album|titolo=Guardie e ladri|tipo=VHS|anno=2002|distributore=FilmAuro|catalogo=801602402934}}</ref> e in seguito, nel [[2005]], il DVD singolo restaurato.<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/shop/?id=11172|titolo=Guardie e ladri DVD|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Nel DVD il formato video è 1,33:1 anamorfico, l'audio è [[Dolby Digital]] 5.1 (in italiano) con sottotitoli in italiano per non udenti. Il disco, con menu animati, è stato strutturato in 16 capitoli, e contiene alcuni contenuti speciali: Trailer originale del film,<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/trailer/?id=11172|titolo=Trailer Guardie e ladri|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref> filmografia di Totò-Fabrizi (inclusi film [[antologia|antologici]]) e le interviste al critico cinematografico Fabio Ferzetti, al nipote di Aldo Fabrizi e al produttore [[Dino De Laurentiis]]. Nel [[2006]] il film è stato poi nuovamente distribuito in DVD, nel cofanetto "Totò - Il principe della risata", contenente anche ''[[Totò a colori]]'' e ''[[Capriccio all'italiana]]''.
 
=== Fabbri Editori - Corriere della Sera ===
La [[Fratelli Fabbri Editori]] produsse e distribuì in VHS la serie "Il Grande Cinema di Totò", che includeva anche ''Guardie e ladri'', che successivamente non venne inserito nell'edizione della collana in DVD. Il ''[[Corriere della Sera]]'' realizzò nel [[2002]] la collana "Il meglio di Totò", in cui per quindici uscite un film di Totò veniva abbinato al quotidiano; la VHS di ''Guardie e ladri'' venne distribuita nella seconda uscita. Nel [[2008]] il quotidiano, in collaborazione con Fabbri Editori, realizzò la raccolta in DVD "Il Grande Cinema di Totò - Collezione Oro",<ref name="Collezione Oro">{{Cita web|url=http://www.corriere.it/iniziative/toto/|titolo=Il Grande Cinema di Totò - Collezione Oro|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130916200244/http://www.corriere.it/iniziative/toto/|dataarchivio=16 settembre 2013}}</ref><ref name="Collezione Oro Due">{{Cita news|autore=[[Paolo Mereghetti]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/27/Toto_mito_sempre_che_non_co_9_080927032.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150524134846/http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/27/Toto_mito_sempre_che_non_co_9_080927032.shtml|titolo=Totò, mito di sempre che non finisce mai di essere d'attualità|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=27 settembre 2008|pagina=29|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=24 maggio 2015}}</ref> nella quale vennero distribuite alcune delle pellicole migliori del principe della risata: ogni disco della collana venne corredato da un libretto di 16 pagine a cura di [[Paolo Mereghetti]] e [[Goffredo Fofi]], con contributi inediti, un apparato fotografico, scritti dell'epoca e una scheda sul film. Il disco di ''Guardie e ladri'', contenente anche una testimonianza inedita di Monicelli nell'apposito libretto, uscì in testa a tutti, il 27 settembre.<ref name= "Collezione Oro" /><ref name= "Collezione Oro Due" />
 
== Citazioni e riferimenti ==
=== Citazioni di altre opere ===
[[File:Guardie e ladri sequenza finale.png|thumb|upright=1.4|La sequenza finale]]
* La scenetta in cui [[Totò]] "pesca" dalla salumeria era già stata usata nel suo primo film ''[[Fermo con le mani!]]'' ([[1937]]), dove pesca dal bancone del pescivendolo. Scena ripresa successivamente anche in ''[[Totò a Parigi]]'', del [[1958]].<ref>{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/fermo.htm|titolo=Fermo con le mani|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
* La scena della locanda ricorda quella di ''[[Totò e Carolina]]'' ([[1955]]), di [[Mario Monicelli]]. Con la sola differenza che Totò interpreta la guardia anziché il ladro.<ref name= "Di Russo Peluso" />
* ''[[I tartassati]]'' (il terzo film girato in coppia dai due attori, del [[1959]]) di [[Steno]], può essere considerato in senso figurato un seguito di ''Guardie e ladri'' "in versione medio-borghese",<ref>{{cita|Bispuri, 2000|p. 236}}.</ref><ref>{{cita|Giacovelli, 1994|p. 115}}.</ref> difatti i due attori si ritrovano negli stessi ruoli di "ladro" e "guardia". Inoltre le scene finali di entrambi i film sono molto simili fra loro, con i due protagonisti che danno le spalle alla telecamera e si allontanano mentre cresce la musica.
* La sequenza in cui Fabrizi, al termine dell'inseguimento, consiglia a Totò una cura per il fegato, è stata in seguito esplicitamente citata nel film ''[[L'armata Brancaleone]]'' (di [[Mario Monicelli|Monicelli]]), nella scena in cui Teofilatto ([[Gian Maria Volonté]]) dialoga con Brancaleone ([[Vittorio Gassman]]) alla fine del duello.<ref name= "Di Russo Peluso" />
* La scena dell'inseguimento di Totò e della sua fuga nel bar è stata citata in una parte del film ''[[A spasso nel tempo - L'avventura continua]]'' ([[1997]]) con Christian De Sica che, imitando suo padre [[Vittorio De Sica|Vittorio]] nel film ''[[Pane, amore e...]]'', fa il maresciallo mentre Boldi, che imita Totò, fa il delinquente.<ref>{{Cita web|autore=Marco Bertolino, Ettore Ridola|url=http://books.google.it/books?id=-FNmerQepfgC|titolo=Massimo Boldi & Christian De Sica|editore=[[Gremese Editore]]|anno=2005|pagine=44|isbn=978-88-8440-358-2|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
=== Opere ispirate al film ===
* Il film ''[[La legge è legge]]'' ([[1958]]) è in qualche modo una "riedizione corretta, più moderna e più leggera" di ''Guardie e ladri'', dove Totò si ritrova nuovamente nella parte del ladruncolo. Commedia giudicata come una "timida rimasticatura in salsa francese di ''Guardie e ladri''" e "una sorta di ''Guardie e ladri'' con complicazioni burocratiche."<ref name= "Totò principe clown" /><ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=357974|titolo=Rassegna stampa La legge è legge|autore=Alberto Anile|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=20086&film=La-legge-e-legge|titolo=La legge è legge - Film 1957|editore=[[Coming Soon Television|Coming Soon]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
* Il film per la televisione ''[[Un Natale con i Fiocchi]]'' ([[2012]]) è ispirato a ''Guardie e ladri''.<ref>{{Cita news|autore=Laura Martellini|data=18 dicembre 2012|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/18/Gassmann_Natale_stile_guardie_ladri_co_0_20121218_df6df3da-48df-11e2-93a9-096d33c66311.shtml|titolo=Gassmann e il Natale stile guardie e ladri|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|pagina=55|città=Roma|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Maria Volpe|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/24/Ladro_Poliziotto_Commedia_per_Tutti_co_0_20121224_70666a12-4d94-11e2-b903-bc1ca419d9d4.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150911221700/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/24/Ladro_Poliziotto_Commedia_per_Tutti_co_0_20121224_70666a12-4d94-11e2-b903-bc1ca419d9d4.shtml|titolo=Gassmann e il Natale stile guardie e ladri|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|pagina=55|città=Roma|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=11 settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Maria Volpe|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/24/Ladro_Poliziotto_Commedia_per_Tutti_co_0_20121224_70666a12-4d94-11e2-b903-bc1ca419d9d4.shtml|titolo=Il Ladro e il Poliziotto la Commedia per Tutti|editore=[[Corriere della Sera]]|data=24 dicembre 2012|pagina=33|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
=== Parodie ===
* Nel [[1969]] è uscita una sorta di farsa [[parodia]] della pellicola, con protagonisti [[Franco e Ciccio]], intitolata, appunto, ''[[Franco e Ciccio... ladro e guardia]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=9614|titolo=Franco e Ciccio... ladro e guardia|editore=[[MYmovies]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
== Remake ==
Nel [[1997]] il [[cinema russo]] ha realizzato un [[remake]] del film, dal titolo omonimo (''Полицейские и воры'' in russo), "una rivisitazione della pellicola italiana in chiave anti-americana".<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/29/Per_Guardie_ladri_remake_russo_co_0_9801291677.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150202184933/http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/29/Per_Guardie_ladri_remake_russo_co_0_9801291677.shtml|titolo=Per "Guardie e ladri" remake russo anti Usa|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=29 gennaio 1998|pagina=35|accesso=21 aprile 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=2 febbraio 2015}}</ref><ref name= "Remake russo" >{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0030/articleid,0532_01_1998_0028_0032_7069563/|titolo=I russi imitano Totò e Fabrizi|pubblicazione=[[La Stampa]]|città=Mosca|pagina=30|data=29 gennaio 1998|accesso=21 aprile 2013}}</ref> La prima proiezione è avvenuta nel cinema Pushkin di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Il film, ambientato nella [[Oblast' di Nižnij Novgorod|regione di Novgorod]] nel profondo nord della [[Russia]],<ref name= "Remake russo" /> è stato prodotto dalla Etalon Film, girato negli studi della [[Mosfil'm]], diretto dal regista Nikolai Dostal ed interpretato da Gennady Khazanov e Vyacheslav Nevinny, nei rispettivi ruoli di ladro e guardia. Ricevette due nomination ai premi Nika nel [[1998]], uno per il miglior attore protagonista (Vyacheslav Nevinny) e uno per il miglior attore non protagonista (Vladimir Zeldin, che interpretava il padre del ladro). Incassò in [[Russia]] l'equivalente somma di 35.000 [[dollari]].<ref>{{Cita web|lingua=ru|url=http://www.kinopoisk.ru/film/40926/box/|titolo=Incassi per Полицейские и воры|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
== Retrospettive ==
''Guardie e ladri'' è stato riproposto più volte in varie situazioni: nel [[1972]], in occasione del quinto anniversario della morte di Totò, il film venne proiettato al [[Palazzo Chiablese]] insieme ad altre tre pellicole dell'attore.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0008/articleid,0143_01_1972_0107_0010_5149584/|titolo=Totò al museo del cinema|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=8|data=7 maggio 1972|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Nel [[2010]] è stato presentato nella sezione retrospettiva "La situazione comica (1937-1988)" della [[67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].<ref>{{cita web|url=http://www.movieplayer.it/film/guardie-e-ladri_17356/curiosita/#|titolo=Guardie e ladri|editore=[[Movieplayer.it]]|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://multisalampx.it/ec-classic/film-retrospettiva-mostra-cinema-venezia-2010-scatenato-guardie-ladri|titolo=Film dalla retrospettiva della Mostra del Cinema di Venezia 2010 - Lo Scatenato e Guardie e ladri|editore=MPX - Multisala Pio X|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Nel gennaio [[2011]] la [[Cineteca di Bologna]] rese omaggio a Monicelli, proiettando nel cinema Lumière sette dei suoi lavori, tra cui ''Guardie e ladri''.<ref name= "Cineteca Bologna" >{{Cita web|url=http://www.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_2341/from_2011-01-06/h_1745|titolo=Programmazione - Cineteca di Bologna|editore=[[Cineteca di Bologna]]|data=6 gennaio 2011|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref name= "Cineteca Bologna Due" >{{Cita news|url=http://www.sentieriselvaggi.it/204/40104/La_Cineteca_di_Bologna_ricorda_Monicelli.htm|titolo=La Cineteca di Bologna ricorda Monicelli|pubblicazione=[[Sentieri selvaggi (rivista)|Sentieri selvaggi]]|data=1º gennaio 2011|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/12/30/news/lumire_il_2011_si_apre_con_monicelli-10707142/|titolo=Lumiére, il 2011 si apre con Monicelli|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|città=Bologna|data=30 dicembre 2010|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Il film venne inoltre presentato nelle varie retrospettive dedicate al regista: organizzate dal Circolo del Cinema di [[Adria]],<ref>{{Cita web|formato=pdf|url=http://www.circolocinemadria.org/pdf/tfile_pdf6.pdf|titolo=Circolo del Cinema di Adria|editore=Comune di Adria|accesso=21 aprile 2013}}</ref> dal [[Museo Nazionale del Cinema]] di [[Torino]]<ref>{{Cita web|url=http://www.notenews.it/index.php/tempo-libero/item/763-omaggio-mario-monicelli-programma-completo|titolo=La verità in commedia. Omaggio a Mario Monicelli|editore=Notenews|città=Torino|data=31 agosto 2012|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://it.tv.yahoo.com/notizie/cinema-torino-omaggio-monicelli-con-toto-cerca-casa-101500106.html|titolo=Cinema: a Torino omaggio a Monicelli con 'Toto' cerca casa' e 'Guardie e ladri'|editore=Yahoo! TV|data=11 settembre 2012|accesso=21 aprile 2013}}</ref> e dalla casa delle Culture di [[Cosenza]].<ref>{{Cita web|url=http://www.newz.it/2011/04/11/cosenza-domani-guardie-e-ladri-alla-retrospettiva-su-mario-monicelli/93775/|titolo=Cosenza. Domani "Guardie e ladri" alla retrospettiva su Mario Monicelli|città=Cosenza|data=11 aprile 2011|accesso=21 aprile 2013}}</ref> Fu proiettato anche nel cinema Orokmozgò di [[Budapest]].<ref>{{cita web|url=http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?mod=news&id=8031|titolo=Budapest: una retrospettiva su Monicelli|editore=Cinema del Silenzio.it|data=6 dicembre 2007|accesso=21 aprile 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vivacinema.it/articolo/mario-monicelli-in-una-retrospettiva-a-budapest/1178/|titolo=Mario Monicelli in una retrospettiva a Budapest|editore=Viva Cinema|data=6 dicembre 2007|accesso=21 aprile 2013}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Mario Monicelli]]|curatore=Lorenzo Codelli|altri=[[Tullio Pinelli]]|anno=1986|titolo=L'arte della commedia|editore=[[Edizioni Dedalo]]|pagine=210|isbn=978-88-220-4520-1|cid=Monicelli, 1986}}
* {{cita libro|autore=Roberto Poppi|anno=2002|titolo=I registi: dal 1930 ai giorni nostri|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=456|isbn=88-8440-171-2|cid=Poppi, 2002}}
* {{Cita libro|autore=[[Roberto Chiti (critico)|Roberto Chiti]], [[Enrico Lancia]], [[Roberto Poppi]]|altri=prefazione di [[Giovanni Grazzini]]|titolo=Dizionario del cinema italiano. I film dal 1945 al 1959 vol. 2|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=430|anno=1991|isbn=978-88-7605-548-5|cid=Chiti-Poppi-Lancia, 1991}}
* {{Cita libro|autore=Enrico Lancia, Fabio Melelli|titolo=Dizionario del cinema italiano. Attori stranieri del nostro cinema|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=283|anno=2006|isbn=88-8440-425-8|cid=Lancia-Melelli, 2006}}
* {{Cita libro|autore=Enrico Lancia|titolo=I premi del cinema|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=448|anno=1998|isbn=88-7742-221-1|cid=Lancia, 1998}}
* {{cita libro|autore=Enrico Giacovelli, Enrico Lancia|anno=1992|titolo=Peppino De Filippo|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=191|isbn=88-7605-634-3|cid=Giacovelli-Lancia, 1992}}
* {{cita libro|autore=Enrico Giacovelli|anno=1995|titolo=La commedia all'italiana, la storia, i luoghi, gli autori, gli attori, i film|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=288|ed=2|isbn=978-88-7605-873-8|cid=Giacovelli, 1995}}
* {{Cita libro|autore=Enrico Giacovelli|altri=[[Giovanni Grazzini]]|titolo=Poi dice che uno si butta a sinistra!|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=310|anno=1994|isbn=978-88-7605-838-7|cid=Giacovelli, 1994}}
* {{Cita libro|autore=Ennio Bispuri|titolo=Totò: principe clown. Tutti i film di Totò|editore=[[Guida Editori]]|pagine=331|anno=1997|isbn=88-7188-157-5|cid=Bispuri, 1997}}
* {{cita libro|autore=Ennio Bispuri|anno=2000|titolo=Vita di Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=271|isbn=978-88-8440-002-4|cid=Bispuri, 2000}}
* {{cita libro|autore=Orio Caldiron|anno=2001|titolo=Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=303|isbn=88-7742-413-3|cid=Caldiron, 2001}}
* {{Cita libro|autore=Orio Caldiron|titolo=Il principe Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=159|anno=2002|isbn=88-8440-216-6|cid=Caldiron, 2002}}
* {{Cita libro|autore=Orio Caldiron|titolo=Totò a colori di Steno: il film, il personaggio, il mito|editore=Edizioni Interculturali S.r.l.|pagine=228|anno=2003|isbn=88-88375-54-6|cid=Caldiron, 2003}}
* {{Cita libro|autore=Alberto Anile|titolo=I film di Totò (1946-1967): la maschera tradita|editore=Le Mani|pagine=485|anno=1998|isbn={{NoISBN}}|cid=Anile, 1998}}
* {{cita libro|curatore=[[Franca Faldini]], [[Goffredo Fofi]]|anno=1979|titolo=L'Avventurosa storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti, 1935-1959|editore=[[Feltrinelli]]|pagine=430|isbn={{NoISBN}}|cid=Faldini-Fofi, 1979}}
* {{Cita libro|autore=Paola Mingoni|titolo=Cinema da ridere in 201 film|editore=[[Giunti Editore]]|pagine=144|anno=1999|isbn=88-440-1243-X|cid=Mingoni, 1999}}
* {{cita libro|autore=[[Masolino D'Amico]]|anno=2008|titolo=La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975|editore=[[Il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]]|pagine=302|isbn=978-88-565-0026-4|cid=D'Amico, 2008}}
* {{cita libro|autore=Sebastiano A. Giuffrida|anno=|titolo=Roma, esterno giorno - Aldo Fabrizi, attore, sceneggiatore, regista, produttore, ...|editore=Brufo Editori|pagine=142|isbn={{NoISBN}}|cid=Giuffrida}}
* {{Cita libro|autore=Andrea Pergolari|titolo=Verso la commedia: momenti del cinema di Steno, Salce, Festa Campanile|editore=Firenze libri|pagine=358|anno=2002|isbn=88-7256-117-5|cid=Pergolari, 2002}}
* {{Cita libro|autore=Gian Maria Zanier|titolo=Ruggero Maccari: commedia italiana e teatro di rivista|editore=Falsopiano|pagine=318|anno=2003|isbn=88-87011-63-X|cid=Zanier, 2003}}
* {{Cita libro|autore=Fabrizio Natalini|titolo=Ennio Flaiano: una vita nel cinema|editore=Artemide Editore|pagine=301|anno=2005|isbn=978-88-7575-017-6|cid=Natalini, 2005}}
* {{Cita libro|autore=Gabriele Acerbo, Roberto Pisoni|titolo=Kill baby kill!: il cinema di Mario Bava|editore=Un mondo a parte|pagine=311|anno=2007|isbn=978-88-89481-13-4|cid=Acerbo-Pisoni, 2007}}
* {{Cita libro|autore=Lillo Fiorello|titolo=Cinema, regole e censura|editore=Arte tipografica|pagine=138|anno=2005|isbn=88-89776-12-9|cid=Fiorello, 2005}}
* {{Cita libro|autore=Massimo Giraldi|titolo=I film di Steno|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=157|anno=2007|isbn=978-88-8440-461-9|cid=Giraldi, 2007}}
* {{Cita libro|autore=Ivana Delvino|titolo=I film di Mario Monicelli|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=159|anno=|isbn=978-88-8440-477-0|cid=Delvino}}
* {{Cita libro|autore=[[Lino Micciché]]|titolo=Storia del cinema italiano: 1949|editore=Edizioni di Bianco & Nero|pagine=734|anno=2001|isbn=88-317-8209-6|cid=Micciché, 2001}}
* {{Cita libro|autore=[[Massimo Bertarelli]]|titolo=Il cinema italiano in 100 film: i 100 film da salvare|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=251|anno=2004|isbn=88-8440-340-5|cid=Bertarelli, 2004}}
* {{cita libro|autore=[[Mario Luzi]]|anno=1997|titolo=Sperdute nel buio: 77 critiche cinematografiche|editore=[[Rosellina Archinto Editore|Archinto Editore]]|pagine=181|isbn=88-7768-181-0|cid=Luzi, 1997}}
* {{cita libro|autore=[[Leonard Maltin]]|altri=Matteo Dell'Orto|anno=2007|titolo=Guida ai film 2008|editore=[[Dalai Editore]]|pagine=2355|isbn=978-88-6018-162-6|cid=Maltin, 2007}}
* {{cita libro|autore=[[Tullio Kezich]]|anno=2002|titolo=Federico Fellini, la vita e i film|editore=[[Feltrinelli]]|pagine=417|isbn=88-07-49020-X|cid=Kezich, 2002}}
* {{cita libro|autore=Costanzo Ioni|curatore=Ruggero Guarini|anno=1999|titolo=Tuttototò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=319|isbn=88-7742-327-7|cid=Ioni, 1999}}
* {{cita libro|autore=Norman Gobetti|anno=1998|titolo=Millenovecento 51|editore=[[Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza|ANCR]]|pagine=260|id=[[OCLC]] {{Cita web |url=http://www.worldcat.org/oclc/43424747|titolo=43424747}}|cid=Gobetti, 1998}}
* {{cita libro|autore=[[Pascal Schembri]]|anno=2013|titolo=Mario Monicelli: la morte e la commedia|editore=[[Curcio editore]]|isbn={{NoISBN}}|cid=Schembri, 2013}}
* {{cita libro|curatore=Matilde Amorosi, Alessandro Ferraù|altri=[[Liliana De Curtis]]|anno=1996|titolo=Totò. Siamo uomini o caporali? Diario semiserio di Antonio de Curtis|editore=[[Newton & Compton]] (collana "I nuovi best seller Newton")|pagine=141|isbn=88-8183-306-9|cid=Amorosi-Ferraù, 1996}}
 
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== Collegamenti esterni ==
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* {{Cita web |url=http://www.antoniodecurtis.com/guardie.htm |titolo=Guardie e ladri |sito=Antoniodecurtis.com}}
* {{Cita web |url=http://www.antoniodecurtis.org/guardie.htm |titolo=Guardie e ladri |sito=Antoniodecurtis.org}}
* {{ANICA|DC5791}}
* {{Cita web |url=http://trovacinema.repubblica.it/film/guardie-e-ladri/123864 |titolo=Guardie e ladri |sito=TrovaCinema}}
* {{FilmTv.it|film|3303}}
* {{Cita web |url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=396&Itemid=79 |titolo=Guardie e ladri |sito=il Davinotti}}
 
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{{Totò}}
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