Psicosi e Ortografia della lingua spagnola: differenze tra le pagine

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{{F|grammatica|dicembre 2008}}
{{disclaimer soccorso}}
{{S|grammatica}}
{{Disclaimer contenuti psicologici}}
==Accento prosodico e accentazione grafica delle parole==
{{Infobox Malattia
In [[Lingua spagnola|spagnolo]], come in altre [[Lingue romanze|lingue latine]], le parole portano un segno grafico di accento (in spagnolo: ''[[tilde]]'') quando non seguono la regola generale di accentazione. Questo segno grafico coincide con quello che, in [[Lingua italiana|italiano]] e altre lingue, viene chiamato '''accento acuto''' ('''á''', '''é''', '''í''', '''ó''', '''ú'''), anche se ciò non ha nulla a che vedere con la maggiore o minore apertura delle vocali.
|Nome= Psicosi
|Immagine=
|Didascalia=
|ICD9=[http://www.icd9data.com/2009/Volume1/290-319/295-299/default.htm 295-299]
|ICD10=[http://apps.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/?gf20.htm+f23 F23]
}}
Il termine '''psicosi''' fu introdotto nel [[1845]] da [[Ernst von Feuchtersleben]] con il significato di "[[malattia mentale]] o [[follia]]". È un grave disturbo psichiatrico, espressione di una grave alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell<nowiki>'</nowiki>''[[esame di realtà]]'' e dunque con la [[negazione (psicologia)|negazione]]<ref>Dai [[Jacques Lacan|lacaniani]] chiamata [[forclusione]]: cf. [[Jean Laplanche]], [[Jean-Bertrand Pontalis]], a cura di [[Luciano Mecacci]] e [[Cyhthia Puca]], ''Enciclopedia della psicoanalisi'', vol. 1, Bari-Roma, Laterza, 8ª ed. 2008. <small>ISBN 9788842042594.</small> {{en}} ''The language of psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. <small>ISBN 0946439494; ISBN 9780946439492.</small> [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&printsec=frontcover&dq=Laplanche+Pontalis#v=onepage&q=Forclusion&f=false Disponibile online], p. 166. In [[lingua tedesca|tedesco]] la differenza è tra ''[[Verneinung]]'' e ''[[Verwerfung]]''.</ref> come [[meccanismo di difesa]], inquadrabile da diversi punti di vista a seconda della lettura psichiatrica di partenza e quindi del modello di riferimento.
 
Vengono qui riportati i casi particolari di accentazione:
==Sintomatologia==
 
* Si accentano le '''parole tronche''' (''palabras agudas'') cioè quelle che hanno l'accento sull'ultima [[sillaba]], quando queste terminano per -s, per -n, o per -vocale (es: ''estás'', ''posición'', ''café''). La regola non si deve applicare nelle parole che finiscono per -n o -s se questi due fonemi seguono a un altro consonantico (''baobabs'', ''salvaslips'', ecc.) e neanche nelle parole che finiscono con la lettera y (''caray'').
I sintomi psicotici sono ascrivibili a disturbi di forma del [[pensiero]], disturbi di contenuto del pensiero e disturbi della sensopercezione.
* Si accentano le '''parole piane''' (''palabras llanas o graves'') cioè quelle che hanno l'accento sulla penultima sillaba, quando terminano per consonante che non sia -s,-n (es: ''cónsul'', ''López'', ''carácter''). La regola si deve applicare anche nelle parole che finiscono per più di un fonema consonantico (''fórceps'').
* Le '''parole sdrucciole''' e bisdrucciole (''palabras esdrújulas y sobresdrújulas''), cioè quelle che hanno l'accento sulla terzultima o quartultima sillaba, si accentano sempre (''práctica'', ''próximo'', ''jóvenes'', ''diciéndoselo'').
* Si accentano anche le parole che presentano degli [[iato|iati]] formati da '''vocali forti''' (a, e, o), per esempio ''aéreo'', ''mediterráneo'', e '''vocali deboli''' (i, u), che hanno l'accento sulla vocale debole (es: ''período'', ''Raúl'', ''actúan'', ''filosofía'')
*L'accento si utilizza anche come diacritico nel caso si parli di parole delle quali una si usa normalmente senza accento prosodico nella parola, mentre l'altra sempre si dice accentuata: es. ''sí'' (sì) e ''si'' (se); ''tú'' (tu) e ''tu'' (il tuo / la tua...); ''más'' (più) e ''mas'' (ma), ''cuándo'' (quando? = pronome interrogativo) e ''cuando'' (quando = pronome relativo); ecc.
 
== Pronuncia ==
*'''Disturbi di forma del pensiero''': alterazioni del flusso ideativo fino alla fuga delle idee e all'incoerenza, alterazioni dei nessi associativi come la tangenzialità, le risposte di traverso, i salti di palo in frasca;
{| class="wikitable"
*'''Disturbi di contenuto del pensiero''': ideazione prevalente delirante;
! rowspan="2" |Lettera
*'''Disturbi della sensopercezione''': allucinazioni uditive (a carattere imperativo, commentante, denigratorio o teleologico), visive, olfattive, tattili, [[cenestesi]]che, geusiche.
! colspan="2" |Suono
|-
![[Spagna]]
![[America Latina]]
|-
|Aa, Áá
| colspan="2" |A in italiano
|-
|Bb
| colspan="2" | B in italiano (solo inizio di parola)
[β], suono non esistente in italiano, a metà fra B e V (in mezzo o in fine di parola)
|-
|Cc
|C dura in italiano (normalmente)
TH in inglese in posizione iniziale (prima di "e" o "i")
|C dura in italiano (normalmente)
S in italiano (prima di "e" o "i")
|-
|ch
| colspan="2"| C dolce in italiano, come in "ciliegia"
|-
|Dd
| colspan="2" |D in italiano
|-
|Ee, Éé
| colspan="2" |E in italiano, sempre chiusa
|-
|Ff
| colspan="2" |F in italiano
|-
|Gg
| colspan="2" |G dura in italiano (normalmente)
H inglese (aspirata, prima di "e" e "i")
|-
| gue/gui
| colspan="2" |GU in italiano (normalmente)
GHE/GHI in italiano (prima di "e" e "i")
|-
|güe/güi
| colspan="2" |GUE/GUI in italiano
|-
|Hh
| colspan="2" | è muta
|-
|Ii, Íí
| colspan="2" |I in italiano
|-
|-
|Jj
| colspan="2" |H inglese (aspirata)
|-
|Ll
| colspan="2" |L in italiano
|-
|ll
|GL seguito da "i" in italiano
|G dolce in italiano, J in francese o SC seguito da "e" o "i" in italiano
|-
|Mm
| colspan="2" |M in italiano
|-
|Nn
| colspan="2" |N in italiano
|-
|Ññ
| colspan="2" |GN in italiano, come in "ragno"
|-
|Oo, Óó
| colspan="2" |O in italiano, sempre chiusa
|-
|-
|Pp
| colspan="2" |P in italiano
|-
|ps
| colspan="2" |PS in italiano (normalmente)
S in italiano (a inizio parola)
|-
|pn
| colspan="2" |PN in italiano (normalmente)
N in italiano (a inizio parola)
|-
|Qq
| colspan="2" |Q in italiano
|-
|que/qui
| colspan="2" |CHE/CHI in italiano
|-
|Rr
| colspan="2" |R in italiano
|-
|Ss
| colspan="2" |S in italiano, sempre come in "serpente"
|-
|Tt
| colspan="2" |T in italiano
|-
|Uu, Úú
| colspan="2" |U in italiano
|-
|-
|Vv
| colspan="2" rowspan="2" | [β], come la B spagnola, suono intermedio fra B e V
|-
|Ww
|-content://media/external/file/154890
|Xx
| colspan="2" |CS in italiano (normalmente)
CH dopo "o", "a" e "u" in tedesco (talvolta)
|-
|Yy
|I in italiano
|G dolce in italiano, J in francese o SC seguito da "e" o "i" in italiano (normalmente)
I in italiano (a fine parola)
|-
|Zz
|TH in inglese in posizione iniziale
|S in italiano
|}
 
==Bibliografia==
Di queste tre categorie di sintomi il disturbo del contenuto del pensiero ([[delirio]]) è quello caratterizzante tutti i quadri psicotici; infatti nei disturbi dell'umore le allucinazioni possono essere assenti, così come nel disturbo delirante cronico ([[Paranoia]]) non si osservano evidenti disturbi della forma del pensiero.
De Hériz, A.L. (2013) "Ortografía", in F. San Vicente (Dir y Coord.), ''GREIT. Gramática de referencia de español para italófonos.'' Bologna- Salamanca: CLUEB-Ediciones Universidad de Salamanca.
 
==Voci correlate==
Tali sintomi possono presentarsi in diverse condizioni:
* [[Lingua spagnola]]
* in corso di disturbi mentali organici secondari a malattie internistiche o neurologiche ([[Lupus Eritematoso Sistemico]], [[endocrinopatie]], [[uremia]], [[porfiria]], [[Sindrome di Wilson]], [[corea di Huntington]], [[lesioni del lobo temporale]] e parietale, [[epilessia]], abuso di sostanze come [[etanolo|alcol]], [[anfetamina]], [[cocaina]], [[cannabis]] e [[allucinogeni]]);
* [[Sistema vocalico spagnolo]]
* in corso di disturbi cognitivi correlati alla [[demenza]];
* [[Ortografia]]
* in corso di disturbi dell'umore;
* [[Punto interrogativo]]
* in corso di quadri schizofrenici;
* in corso di quadri schizoaffettivi;
* psicosi acute: schizofreniformi, reattive brevi, cicloidi,puerperali, ecc.;
* in corso di disturbi deliranti (di tipo paranoide);
* in corso di [[disturbi di personalità]].
 
==EpidemiologiaAltri progetti==
{{interprogetto|v_preposizione=sugli|v_etichetta=accenti grafici in castigliano|v=Accenti in spagnolo}}
 
{{Controllo di autorità}}
L'età di insorgenza delle psicosi è variabile ma già nel primo anno di vita vi possono essere comportamenti abnormi.
{{portale|linguistica}}
Le psicosi hanno un'[[incidenza]] tra i 15 e i 54 anni di 1,5-4,2/100.000. Variano per gravità e [[prognosi]] in base alle caratteristiche del [[disturbo]] e in base alle caratteristiche dell'[[ambiente sociale|ambiente]] in cui vive la persona. Gli studi dell'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]], l<nowiki>'</nowiki>''International Pilot Study of Schizophrenia'' e il ''Collaborative Study on Determainants of Outcome of Severe Mental Disorders'',<ref>WHO, 1973; WHO, 1979; Jablensky e coll., 1992; Leff e coll., 1992</ref> condotti su 1400 individui osservati in un tempo superiore ai 20 anni, mostrano che la schizofrenia è ubiquitaria e che i contesti sociali diversi determinano esiti sociali diversi.
 
[[Categoria:Ortografia]]
Non sono risultate aree geografiche con incidenza particolarmente alta per disturbi psicotici. Una prognosi decisamente migliore si è evidenziata per i soggetti appartenenti ai paesi in via di sviluppo. È risultato inoltre che i quadri clinici che si manifestano in maniera acuta presentano una evoluzione migliore di quelli con esordio insidioso e progressivo. Tuttavia la tendenza ad un esito migliore nei paesi in via di sviluppo è comunque stata riscontrata sia per i quadri clinici a esordio acuto, sia per quelli a esordio progressivo.
[[Categoria:Lingua spagnola]]
 
==Eziologia==
 
L'[[eziologia]] del disturbo è, come per molte condizioni in medicina, molteplice e in larga parte ignota.
Da un punto di vista psicobiologico, la sintomatologia psicotica trova una correlazione con alterazioni organiche a vari livelli, da una predisposizione [[genetica]], all'alterato funzionamento di [[neurotrasmettitori]] quali la [[dopamina]], la [[serotonina]], il [[Acido glutammico|glutammato]], il [[GABA]], l'[[NMDA]], i [[peptidi endogeni]] e altri ancora.
 
Dal punto di vista della [[psicologia esistenziale]], [[Karl Jaspers]] parla di esperienze psicotiche quando vengono vissute come incomprensibili per il soggetto per le modalità con le quali scaturiscono dall'attività psichica, facendo declinare le condizioni ontologiche dell'esistenza ([[tempo]], [[spazio (fisica)|spazio]], coesistenza, progettualità).
 
Secondo [[Otto Kernberg]] la psicosi si distingue dalla [[nevrosi]] per la "diffusione dell'identità" e la messa in atto di meccanismi di difesa primitivi (idealizzazione primitiva, svalutazione, scissione, identificazione proiettiva, diniego, onnipotenza) che proteggono l'individuo dalla disintegrazione e dalla fusione di sé con l'oggetto, con regressione di fronte all'interpretazione. Un altro elemento distintivo è quello della perdita della percezione della realtà.Infatti, al contrario della nevrosi, lo psicotico non accetta la realtà che lo circonda,e ne crea una diversa nella sua mente.
 
La [[psicoanalisi]] interpreta le psicosi con una rottura dell'Io con la realtà esterna, dovuta alla pressione dell'Es sull'Io. L'Io cede all'Es per poi recuperare parzialmente la costruzione di una propria realtà attraverso il [[delirio]], recuperando il rapporto oggettuale ([[Freud]]). Secondo [[Melanie Klein]], le psicosi sono legate alla caduta nella posizione schizoparanoide della prima infanzia. Secondo lo psicologo [[Carl Gustav Jung]], nelle psicosi si ha il sopravvento di complessi autonomi inconsci sul complesso dell'Io, che non riesce a mantenere il controllo sulle formazioni inconsce. L'indirizzo sociale della psichiatria esprime anche un'interpretazione legata al contesto che, come si è visto, risulta determinante per l'integrazione di queste persone e la loro riabilitazione.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*[[Anna Freud]]. ''L'io ed i meccanismi di difesa''.
 
==Voci correlate ==
*[[Psicosi maniaco-depressiva]]
*[[Meccanismo di difesa]]
*[[Negazione (psicologia)|Negazione]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{en}} Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis, ''The language of psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. <small>ISBN 0946439494; ISBN 9780946439492.</small> [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&printsec=frontcover&dq=Laplanche+Pontalis#v=snippet&q=Psychosis&f=false ''Psychosis''], anteprima parziale pp. 370-2
*{{en}}[[DSM-IV]]: [http://www.behavenet.com/capsules/disorders/delusionaldis.htm ''Delusional Disorder'']
*[[Merck & Co.|Manuale Merck]]: [http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez15/1931687c.html ''Disturbo delirante'']
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