Diocesi di Metz e Ortografia della lingua spagnola: differenze tra le pagine

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{{F|grammatica|dicembre 2008}}
{{diocesi della chiesa cattolica
{{S|grammatica}}
|immagine=Cathédrale Saint-Etienne de Metz.facade ouest.jpg
==Accento prosodico e accentazione grafica delle parole==
|nome=[[Diocesi]] di [[Metz]]
In [[Lingua spagnola|spagnolo]], come in altre [[Lingue romanze|lingue latine]], le parole portano un segno grafico di accento (in spagnolo: ''[[tilde]]'') quando non seguono la regola generale di accentazione. Questo segno grafico coincide con quello che, in [[Lingua italiana|italiano]] e altre lingue, viene chiamato '''accento acuto''' ('''á''', '''é''', '''í''', '''ó''', '''ú'''), anche se ciò non ha nulla a che vedere con la maggiore o minore apertura delle vocali.
|latino=Dioecesis Metensis
|titolo=[[vescovo]]
|titolare=[[Jean-Christophe André Robert Lagleize]]
|emeriti=Pierre René Ferdinand Raffin, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]]
|vicario=
|stato=Francia
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|eretta=[[III secolo]]
|stemma=Blason fr Bishop of Metz.svg
|mappa=Diocesi di Metz.png
|mappacollocazione= Moselle-Position.svg
|mappaprovincia=
|regione=
|battezzati=813.000
|popolazione=1.045.066
|proporzione=77,8
|sacerdotisecolari=325
|sacerdotiregolari=38
|sacerdoti=363
|battezzatipersacerdote=2.239
|diaconi=54
|religiosi=109
|religiose=556
|vicariati=
|parrocchie=649
|superficie=6.226
|cattedrale=[[Cattedrale di Metz|Santo Stefano]]
|indirizzo=15 Place Sainte-Glossinde, B.P. 10690, 57019 Metz CEDEX 1, France
|sito=catholique-metz.cef.fr
|anno=2014
|ch=metz
}}
[[File:Metz - Evêché (1).JPG|thumb|upright=1.3|L'odierno palazzo episcopale di Metz, ospitato nell'antica abbazia ''Sainte-Glossinde'', fondata nel [[VII secolo]].]]
[[File:Marche couvert (3672190363).jpg|thumb|upright=1.3|L'antico palazzo episcopale, iniziato nel [[XVIII secolo]], ma mai ultimato; sequestrato durante la [[Rivoluzione francese|rivoluzione]], venne trasformato in un mercato coperto.]]
[[File:Saint-Avold Basilique Notre-Dame 04.jpg|thumb|upright=1.3|La [[basilica]] ''Notre-Dame-de-Bon-Secours'' a [[Saint-Avold]].]]
 
Vengono qui riportati i casi particolari di accentazione:
La '''diocesi di Metz''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Metensis'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Francia]] [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]]. Nel [[2013]] contava 813.000 battezzati su 1.045.066 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Jean-Christophe André Robert Lagleize]].
 
* Si accentano le '''parole tronche''' (''palabras agudas'') cioè quelle che hanno l'accento sull'ultima [[sillaba]], quando queste terminano per -s, per -n, o per -vocale (es: ''estás'', ''posición'', ''café''). La regola non si deve applicare nelle parole che finiscono per -n o -s se questi due fonemi seguono a un altro consonantico (''baobabs'', ''salvaslips'', ecc.) e neanche nelle parole che finiscono con la lettera y (''caray'').
== Territorio ==
* Si accentano le '''parole piane''' (''palabras llanas o graves'') cioè quelle che hanno l'accento sulla penultima sillaba, quando terminano per consonante che non sia -s,-n (es: ''cónsul'', ''López'', ''carácter''). La regola si deve applicare anche nelle parole che finiscono per più di un fonema consonantico (''fórceps'').
La diocesi comprende il [[dipartimento francese]] della [[Mosella (dipartimento)|Mosella]].
* Le '''parole sdrucciole''' e bisdrucciole (''palabras esdrújulas y sobresdrújulas''), cioè quelle che hanno l'accento sulla terzultima o quartultima sillaba, si accentano sempre (''práctica'', ''próximo'', ''jóvenes'', ''diciéndoselo'').
* Si accentano anche le parole che presentano degli [[iato|iati]] formati da '''vocali forti''' (a, e, o), per esempio ''aéreo'', ''mediterráneo'', e '''vocali deboli''' (i, u), che hanno l'accento sulla vocale debole (es: ''período'', ''Raúl'', ''actúan'', ''filosofía'')
*L'accento si utilizza anche come diacritico nel caso si parli di parole delle quali una si usa normalmente senza accento prosodico nella parola, mentre l'altra sempre si dice accentuata: es. ''sí'' (sì) e ''si'' (se); ''tú'' (tu) e ''tu'' (il tuo / la tua...); ''más'' (più) e ''mas'' (ma), ''cuándo'' (quando? = pronome interrogativo) e ''cuando'' (quando = pronome relativo); ecc.
 
== Pronuncia ==
Sede vescovile è la città di [[Metz]], dove si trova la [[Cattedrale di Metz|cattedrale di Santo Stefano]].
{| class="wikitable"
 
! rowspan="2" |Lettera
Il territorio è suddiviso in 649 parrocchie, raggruppate in 5 zone (Metz, [[Thionville]], [[Saint-Nabor]], [[Château-Salins]]/[[Sarrebourg]] e [[Sarreguemines]]/[[Bitche]]) e 25 arcipreture.
! colspan="2" |Suono
 
== Storia ==
La diocesi di Metz fu probabilmente eretta verso la fine del [[III secolo]]; l'antica tradizione, attestata dai cataloghi episcopali già nell'[[VIII secolo]], riconosce come primo vescovo san [[Clemente di Metz|Clemente]]. Tuttavia i primi vescovi non godono di riscontri storici sicuri, fino ad uno dei due Vittorio, la cui firma si trova nel documento redatto nel [[346]] con il quale, nello pseudo-concilio di [[Colonia (Germania)|Colonia]], un gruppo di vescovi fece sua la decisione del [[concilio di Sardica]] a favore di [[Atanasio di Alessandria|sant'Atanasio]]; e ad Esperio, che prese parte al [[sinodo]] di Clermont nel [[535]].
 
''Divodurum'' era la capitale e il centro amministrativo del popolo celtico dei [[Mediomatrici]] nella [[provincia romana]] della [[Gallia Belgica|Gallia Belgica prima]], come testimoniato dalla ''Notitia Galliarum'' dell'inizio del [[V secolo]].<ref>[[Monumenta Germaniae Historica]], [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000798.html?pageNo=556&sortIndex=010%3A010%3A0009%3A010%3A00%3A00 ''Chronica minora''], I, p. 556.</ref> Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Metz dipendeva dalla [[provincia ecclesiastica]] dell'[[Diocesi di Treviri|arcidiocesi di Treviri]], [[Metropolia|sede metropolitana]] provinciale.
 
L'[[VIII secolo|VIII]] e il [[IX secolo]] furono un periodo di splendore, soprattutto durante gli episcopati di san [[Crodegango di Metz|Crodegango]] e di [[Drogone di Metz|Drogone]], figlio di [[Carlo Magno]], in cui si moltiplicarono le parrocchie urbane e i monasteri sottoposti alle regole di [[Colombano di Bobbio|san Colombano]] e di [[Benedetto da Norcia|san Benedetto]]. Crodegango, legato pontificio per il regno dei [[Franchi]], legò il suo nome soprattutto all'istituzione di una regola canonicale, alla riforma della [[liturgia]] e della musica sacra.
 
A partire dal [[945]] i vescovi di Metz esercitarono il potere temporale sulla città e sul contado di Metz. Dal [[955]] il feudo ecclesiastico fu sottratto all'autorità dei duchi di Lorena e posto sotto la protezione diretta dell'imperatore, che esercitava il diritto di elezione dei nuovi vescovi insieme con il [[capitolo (canonici)|capitolo]].
 
Nel [[XII secolo]] il vescovo Bertram separò l'amministrazione spirituale da quella temporale e concesse alla città di Metz i privilegi di libero comune, ritirandosi a [[Vic-sur-Seille]], in una residenza costruita nel feudo ecclesiastico.
 
Nel [[1224]] Giovanni d'Aspromonte fu il primo vescovo ad essere eletto esclusivamente dal capitolo.
 
Dopo Giorgio di Baden, morto dal [[1484]], furono eletti vescovi francesi fino al [[1871]]. Fino al [[1607]] la cattedra vescovile rimase appannaggio della casa dei [[duchi di Lorena]].
 
Dopo la [[pace di Vestfalia]] del [[1648]], il territorio di Metz entrò a far parte del [[regno di Francia]]. I re ritennero che il [[concordato di Worms]] non era più applicabile per la diocesi di Metz ed in forza del [[concordato di Bologna]] ([[1516]]) iniziarono a nominare i vescovi, che però non furono riconosciuti dalla Santa Sede. Questa situazione di conflittualità fu risolta nel [[1664]] quando [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] ottenne da [[papa Alessandro VII]] il privilegio di nominare i vescovi di Metz, privilegio confermato nel [[1668]].
 
Nel [[1661]], durante l'episcopato di [[Franz Egon von Fürstenberg]] fu istituito il [[seminario]] diocesano; l'attuale edificio fu costruito durante l'episcopato di Claude de Saint Simon nel [[1745]]-[[1748]]; lo stesso vescovo nel [[1736]] assunse il titolo di principe-vescovo.
 
Durante la [[Rivoluzione francese|rivoluzione]], l'ultimo principe-vescovo, il cardinale Louis de Montmorency-Laval (1761-1802) dovette lasciare la propria sede per fuggire in [[Germania]].
 
In seguito al [[Concordato del 1801|concordato]], con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Qui Christi Domini]]'' del 29 novembre [[1801]] la diocesi acquisì una nuova fisionomia, con un territorio costituito dai dipartimenti della Mosella, delle [[Ardenne (dipartimento)|Ardenne]] e di Forêts (corrispondente in larga parte al [[Lussemburgo]]), e contestualmente divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Besançon]]. Il vescovo Pierre-François Bienaymé suddivise amministrativamente la diocesi in 90 parrocchie e 1.251 parrocchie ausiliari.
 
Il progetto di concordato del [[1817]] prevedeva la riduzione del territorio diocesano al solo dipartimento della Mosella, ma questo progetto non andò in porto. Nel [[1821]], con la bolla ''[[De salute animarum]]'', le 130 parrocchie in territorio [[Regno di Prussia|prussiano]] furono cedute alla [[diocesi di Treviri]]. Nel [[1822]] il dipartimento delle Ardenne fu annesso alla restaurata [[arcidiocesi di Reims]]. L'anno successivo il territorio diocesano di Metz fu ulteriormente ridotto con la cessione dell'antico dipartimento di Forêts alla [[diocesi di Namur]]. In seguito a questi cambiamenti territoriali, la diocesi rimase con 30 parrocchie e 418 parrocchie ausiliarie.
 
Nel [[1871]], a seguito della [[guerra franco-prussiana]] del [[1870]], la diocesi entrò a far parte dell'Impero di Germania; rimasero tuttavia invariate, per un tacito accordo tra [[Germania]] e [[Santa Sede]], le disposizioni cultuali del concordato del 1801. Contestualmente la diocesi acquisì i distretti di [[Sarrebourg]] e [[Château-Salins]] che divennero tedeschi ed erano appartenuti alla [[diocesi di Nancy]]; in compenso cedette alla stessa diocesi il distretto di [[Briey]] che era rimasto francese.
 
Il 14 giugno [[1874]] in forza del decreto ''Rem in ecclesiastica'' della [[Congregazione per i Vescovi|Congregazione Concistoriale]] la diocesi divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]]. In seguito il [[Kulturkampf]] determinò la scomparsa di molte delle istituzioni cattoliche di Metz.
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] il territorio della Lorena tornò alla [[Francia]]: a causa di ciò, il vescovo, di origini tedesche, Willibrord Benzler, dovette dare le dimissioni.
 
Per la sua particolare evoluzione storica, a differenza del resto del territorio nazionale, ove vige il regime di separazione fra Stato e Chiesa, nella diocesi di Metz è ancora in vigore il [[concordato del 1801]]. Ciò comporta, per esempio:
* che i vescovi di questa sede vengono nominati dal [[Presidente della Repubblica francese]] e ricevono l'istituzione canonica da parte della [[Santa Sede]]; la data ufficiale di nomina è quella della pubblicazione congiunta nel Giornale Ufficiale della Repubblica Francese e sull'[[Osservatore Romano]];
* che l'insegnamento della religione è obbligatorio nelle scuole primarie e secondarie;
* che i preti della diocesi ricevono dallo Stato lo stipendio paragonabile a quello dei dipendenti pubblici di categoria A.
 
== Cronotassi dei vescovi ==
Il più antico catalogo episcopale di Metz è contenuto nel [[sacramentario]] di [[Drogone di Metz|Drogone]] e fu redatto in versi attorno al [[776]] durante l'episcopato di [[Angilramno di Metz|Angilramo]]. Successivamente, a partire da questo catalogo originario, vennero scritti altri cataloghi che aggiornarono quello primitivo con l'aggiunta delle date di decesso ([[IX secolo]]) e degli anni complessivi di episcopato ([[XI secolo]]).<ref>I cataloghi sono riportati per intero da [[Louis Duchesne]], secondo il quale sono inattendibili, per gravi problemi anacronistici, gli anni di episcopato assegnati ai vescovi, soprattutto del [[V secolo|V]]-[[VII secolo]] (cfr. pp. 51-52).</ref>
[[File:St-Clément, premier évêque de Metz, conduit le « Graouilly » sur les bords de la Seille..jpg|thumb|right|San Clemente, primo vescovo di Metz]]
* ''San'' [[Clemente di Metz|Clemente]] † (fine [[III secolo]])
* ''San'' [[Celeste di Metz|Celeste]] †
* ''San'' Felice I †
* ''San'' Paziente †
* ''San'' Vittore I †
* ''San'' Vittore II † (menzionato nel [[346]])<ref>Il Vittore presente allo pseudo-concilio di Colonia del 346 è uno dei due presenti consecutivamente nei cataloghi episcopali di Metz.</ref>
* ''San'' Simeone †
* Sabbazio †
* ''San'' Rufo †
* ''Sant'''[[Adelfo di Metz|Adelfo]] †
* ''San'' Firmino †
* Leonzio †
* ''Sant'''[[Autore di Metz|Autore]] † (menzionato nel [[451]])<ref>Una tradizione leggendaria, risalente all'[[VIII secolo]], colloca Autore durante l'invasione degli [[Unni]] nel 451; secondo [[Louis Duchesne]] è probabile che questo vescovo abbia assistito ad una delle invasioni barbare del [[V secolo]], ma non necessariamente quella di [[Attila]].</ref>
* ''Sant'''Epilecio †
* ''Sant'''Urbicio †
* ''San'' Bonolo †
* ''San'' Terenzio †
* ''San'' Gosselino †
* ''San'' Romano †
* ''San'' Fronimio †
* ''San'' Grammazio †
* ''Sant'''Agatimbero †
* Esperio † (menzionato nel [[535]])
* ''San'' Villico † (menzionato nel [[550]] circa)
* ''San'' Pietro † (menzionato prima del [[581]])
* Aigulfo o Agiulfo † (menzionato nel [[601]])
* ''Sant'''[[Arnoaldo di Metz|Arnoaldo]] †
* ''San'' Pappolo †
* ''Sant'''[[Arnolfo di Metz|Arnolfo]] † (dopo l'8 ottobre [[614]]<ref>Al concilio di [[Parigi]] celebrato in questo giorno non era presente alcun vescovo di Metz, segno che in quel periodo la sede era ancora [[Sede vacante|vacante]].</ref> - dopo il [[627]] dimesso)
* ''San'' [[Goerico di Metz|Goerico]] † (circa [[627]] - dopo il [[636]])
* ''San'' Godo † (menzionato nel [[645]]/[[650]])
* ''San'' [[Clodolfo di Metz|Clodolfo]] † (menzionato nel [[659]])
* ''Sant'''[[Abbone (Abbo o Albone)]] † (prima del [[667]] - dopo il [[693]] o [[694]])
* ''Sant'''Aptato †
* ''San'' Felice II †
* ''San'' Sigibaldo † (? - 26 ottobre circa [[741]] deceduto)
* ''San'' [[Crodegango di Metz|Crodegango]] † (30 settembre [[742]] consacrato - 6 marzo [[766]] deceduto)
** ''Sede vacante (766-768)''
* ''Sant'''[[Angilramno di Metz|Angilramo]] † (25 settembre [[768]] - 26 ottobre [[791]] deceduto)
** ''Sede vacante (791-815)''
* ''San'' Gondolfo † (inizio dell'[[816]] - 7 settembre [[822]] deceduto)
* [[Drogone di Metz|Drogone]] † (30 giugno [[823]] consacrato - 8 dicembre [[855]] deceduto)
** ''Sede vacante (855-858)''
* Avvenzio † (7 agosto [[858]] consacrato - 31 agosto [[875]] deceduto)
* Wala † (marzo o aprile [[876]] - 11 aprile [[882]] deceduto)
* Roberto I † (22 aprile [[883]] consacrato - 2 gennaio [[917]] deceduto)
* Vigerico † (gennaio [[917]] - 19 febbraio<ref>Così ''[[Gallia christiana]]''; secondo i cataloghi, morì il 1º marzo.</ref> [[927]] deceduto)
* ''Venerabile'' [[Bennone di Metz|Benno di Einsiedeln]] † ([[927]] - [[929]] dimesso)
* [[Adalberone I di Metz|Adalbéron I]] di Bar † ([[929]] - 25 o 26 aprile [[964]] deceduto)
* Thierry I † (dicembre [[964]] - 7 settembre [[984]] deceduto)
* [[Adalberone II di Metz|Adalbéron II]] dell'Alta Lorena † (16 ottobre [[984]] consacrato - 14 dicembre [[1005]] deceduto)
* Thierry II di Lussemburgo † ([[1006]] - 29 aprile [[1047]] deceduto)
* [[Adalberone III di Lussemburgo|Adalbéron III di Lussemburgo]] † ([[1047]] - 12 novembre [[1072]] deceduto)
* Hermann † ([[1073]] - 4 maggio [[1090]] deceduto)
** Burchard † ([[1090]]) (vescovo eletto)
* Poppon di Borgogna † ([[1090]] - [[1103]] deceduto)
* Adalbéron IV † ([[1103]] - [[1117]] deposto)
* Théoger di San Giorgio † ([[1118]] - 29 aprile [[1120]] deceduto)
* Étienne di Bar † ([[1120]] - 29 dicembre [[1163]] deceduto)
* Thierry III di Bar † ([[1164]] - 8 agosto [[1171]] deceduto)
** Hugues di Clermont † ([[1171]]) (vescovo eletto)
* Frédéric di Pluyvoise † (2 settembre [[1171]] - [[1173]] deposto)
* Thierry IV di Lorena † ([[1173]] - [[1179]] deposto)
* Bertram † (13 aprile [[1180]] - 6 aprile [[1212]] deceduto)
* [[Corrado III di Scharfenberg]] † (prima del 23 gennaio [[1213]] - 24 marzo [[1224]] deceduto)
* Giovanni d'Aspromonte † (17 novembre [[1224]] - 10 dicembre [[1238]] deceduto)
* Jacques di Lorena † (gennaio [[1239]] - 24 ottobre [[1260]] deceduto)
* Philippe di Lorena-Florenges † ([[1261]] - [[1264]] dimesso)
* Guillaume di Traisnel † (12 febbraio [[1264]] - 4 gennaio [[1269]] deceduto)
* Laurent di Leistenberg † ([[1270]] - [[1279]] deceduto)
* Jean delle Fiandre † (7 ottobre [[1279]] - 9 giugno [[1282]] nominato vescovo di [[Diocesi di Liegi|Liegi]])
* Bouchard di Avesnes-Hennegau † (9 giugno [[1282]] - 29 novembre [[1296]] deceduto)
* Gérard di Rehlingen † (24 aprile [[1297]] - 30 giugno [[1302]] deceduto)
* Renaud di Bar † (19 settembre [[1302]] - 4 maggio [[1316]] deceduto)
* [[Enrico de la Tour-du-Pin]] † (4 maggio [[1319]] - dopo il 24 novembre [[1324]] dimesso)
* Louis di Poitiers-Valentinois † (26 agosto [[1325]] - 17 agosto [[1327]] deceduto)
* [[Ademaro di Monteil|Adhémar de Monteil]] † (21 agosto [[1327]] - 12 maggio [[1361]] deceduto)
* Jean III di Vienne † (15 novembre [[1361]] - 13 agosto [[1365]] nominato vescovo di [[Diocesi di Basilea|Basilea]])
* Thierry V Bayer di Boppard † (13 agosto [[1365]] - 18 gennaio [[1383]] deceduto)
* ''Beato'' [[Pietro di Lussemburgo|Pierre di Lussemburgo]] † (10 febbraio [[1384]] - 5 luglio [[1387]] dimesso)
* Raoul di Coucy † (13 agosto [[1387]] - 20 marzo [[1415]] nominato vescovo di [[Diocesi di Noyon|Noyon]])
* Conrad II Bayer di Boppard † (20 marzo [[1415]] - 20 aprile [[1459]] deceduto)
* Georges di Baden † (2 luglio [[1459]] - 11 ottobre [[1484]] deceduto)
* Enrico di Lorena-Vaudémont † (16 maggio [[1485]] - 26 luglio [[1501]] dimesso)
** Enrico di Lorena-Vaudémont † (26 luglio [[1501]] - 20 ottobre [[1505]] deceduto) (amministratore apostolico)<ref>A causa della minore età di [[Giovanni di Lorena]], a cui aveva ceduto la diocesi, fu nominato amministratore apostolico fino al decesso.</ref>
* [[Giovanni di Lorena|Jean di Lorena]] † (20 ottobre [[1505]] - 10 maggio [[1550]] deceduto)<ref>Il 24 gennaio [[1530]] si era dimesso, lasciando la diocesi al nipote [[Nicola di Lorena]]; ma non avendo questi l'età canonica per essere intronizzato sulla sede di Metz, continuò ad amministrare la diocesi. Quando Nicola optò per il matrimonio, Giovanni continuò a reggere la diocesi fino al decesso.</ref>
* [[Carlo di Lorena (1567-1607)|Charles di Lorena I]] † (10 maggio [[1550]] succeduto - 22 aprile [[1551]] dimesso)
** [[Robert de Lénoncourt]] † (22 aprile [[1551]] - settembre [[1553]] dimesso) (amministratore apostolico)
* François Beaucaire de Péguillon † (16 dicembre [[1555]] - [[1568]] dimesso)
* [[Luigi di Guisa (1527-1578)|Louis di Guisa]] † (2 giugno [[1568]] - 29 marzo [[1578]] deceduto)
* [[Carlo di Guisa (1554-1611)|Charles di Lorena II]] † (18 luglio [[1578]] - 24 novembre [[1607]] deceduto)
* [[Anne de Perusse d'Escars de Giury]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (10 settembre [[1608]] - 19 aprile [[1612]] deceduto)
** Henri di Borbone † ([[1612]] - [[1652]] dimesso) (amministratore apostolico)<ref>I vescovi che seguono furono nominati dal re, ma mai confermati dalla [[Santa Sede]].</ref>
** [[Giulio Mazzarino]] † ([[1653]] - [[1658]] dimesso) (vescovo eletto)
** [[Franz Egon von Fürstenberg]] † ([[1658]] - 30 luglio [[1663]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Strasburgo|Strasburgo]]) (vescovo eletto)
** [[Wilhelm Egon von Fürstenberg]] † ([[1663]] - [[1669]] dimesso) (vescovo eletto)
* Georges d'Aubusson de la Feuillade † (3 giugno [[1669]] - 12 maggio [[1697]] deceduto)
* Henri Charles du Cambout de Coislin † (11 novembre [[1697]] - 28 novembre [[1732]] deceduto)
* Claude de Saint Simon † (15 febbraio [[1734]] - 28 febbraio [[1760]] deceduto)
* Louis-Jean de Montmorency-Laval † (6 aprile [[1761]] - [[1801]] deposto)<ref>Non accettò di dimettersi, come impostogli dalla [[bolla pontificia]] ''[[Qui Christi Domini]]'', si rifugiò in Germania, dove morì nel 1808.</ref>
* Pierre-François Bienaymé † (4 maggio [[1802]] - 9 febbraio [[1806]] deceduto)
* Gaspard-Jean-André Jauffret † (26 agosto [[1806]] - 12 maggio [[1823]] deceduto)
* Jacques-François Besson † (24 novembre [[1823]] - 23 luglio [[1842]] deceduto)
* Paul Dupont des Loges † (27 gennaio [[1843]] - 18 agosto [[1886]] deceduto)
* François Fleck † (18 agosto [[1886]] succeduto - 28 ottobre [[1899]] deceduto)
* Karl Heinrich Johannes Willibrord Benzler, O.S.B. † (21 settembre [[1901]] - 31 luglio [[1919]] dimesso)
* Jean-Baptiste Pelt † (1º agosto [[1919]] - 10 settembre [[1937]] deceduto)
* Joseph-Jean Heintz † (4 marzo [[1938]] - 30 novembre [[1958]] deceduto)
* Paul Joseph Schmitt † (30 novembre [[1958]] succeduto - [[1987]] ritirato)
* Pierre Raffin, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] (4 agosto [[1987]] - 27 settembre [[2013]] ritirato)
* Jean-Christophe André Robert Lagleize, dal 27 settembre [[2013]]
 
== Statistiche ==
La diocesi al termine dell'anno 2013 su una popolazione di 1.045.066 persone contava 813.000 battezzati, corrispondenti al 77,8% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
![[Spagna]]
| 1950 || 660.000 || 705.000 || 93,6 || 1.056 || 860 || 196 || 625 || || 196 || 2.996 || 660
![[America Latina]]
|-
|Aa, Áá
| 1970 || 860.000 || 994.081 || 86,5 || 972 || 777 || 195 || 884 || || 341 || 2.144 || 770
| colspan="2" |A in italiano
|-
|Bb
| 1980 || 912.000 || 1.019.000 || 89,5 || 804 || 655 || 149 || 1.134 || 3 || 273 || 1.614 || 683
| colspan="2" | B in italiano (solo inizio di parola)
[β], suono non esistente in italiano, a metà fra B e V (in mezzo o in fine di parola)
|-
|Cc
| 1990 || 826.000 || 1.027.000 || 80,4 || 616 || 497 || 119 || 1.340 || 18 || 205 || 1.292 || 686
|C dura in italiano (normalmente)
TH in inglese in posizione iniziale (prima di "e" o "i")
|C dura in italiano (normalmente)
S in italiano (prima di "e" o "i")
|-
|ch
| 1999 || 848.000 || 1.047.000 || 81,0 || 507 || 424 || 83 || 1.672 || 43 || 156 || 950 || 649
| colspan="2"| C dolce in italiano, come in "ciliegia"
|-
|Dd
| 2000 || 853.000 || 1.053.000 || 81,0 || 504 || 418 || 86 || 1.692 || 45 || 152 || 920 || 649
| colspan="2" |D in italiano
|-
|Ee, Éé
| 2001 || 829.000 || 1.023.447 || 81,0 || 499 || 418 || 81 || 1.661 || 49 || 146 || 891 || 659
| colspan="2" |E in italiano, sempre chiusa
|-
|Ff
| 2002 || 829.000 || 1.023.447 || 81,0 || 466 || 390 || 76 || 1.778 || 48 || 140 || 849 || 649
| colspan="2" |F in italiano
|-
|Gg
| 2003 || 829.000 || 1.023.447 || 81,0 || 467 || 395 || 72 || 1.775 || 49 || 131 || 826 || 649
| colspan="2" |G dura in italiano (normalmente)
H inglese (aspirata, prima di "e" e "i")
|-
| gue/gui
| 2004 || 829.000 || 1.023.447 || 81,0 || 443 || 381 || 62 || 1.871 || 49 || 116 || 758 || 649
| colspan="2" |GU in italiano (normalmente)
GHE/GHI in italiano (prima di "e" e "i")
|-
|güe/güi
| 2013 || 813.000 || 1.045.066 || 77,8 || 363 || 325 || 38 || 2.239 || 54 || 109 || 556 || 649
| colspan="2" |GUE/GUI in italiano
|-
|Hh
| colspan="2" | è muta
|-
|Ii, Íí
| colspan="2" |I in italiano
|-
|-
|Jj
| colspan="2" |H inglese (aspirata)
|-
|Ll
| colspan="2" |L in italiano
|-
|ll
|GL seguito da "i" in italiano
|G dolce in italiano, J in francese o SC seguito da "e" o "i" in italiano
|-
|Mm
| colspan="2" |M in italiano
|-
|Nn
| colspan="2" |N in italiano
|-
|Ññ
| colspan="2" |GN in italiano, come in "ragno"
|-
|Oo, Óó
| colspan="2" |O in italiano, sempre chiusa
|-
|-
|Pp
| colspan="2" |P in italiano
|-
|ps
| colspan="2" |PS in italiano (normalmente)
S in italiano (a inizio parola)
|-
|pn
| colspan="2" |PN in italiano (normalmente)
N in italiano (a inizio parola)
|-
|Qq
| colspan="2" |Q in italiano
|-
|que/qui
| colspan="2" |CHE/CHI in italiano
|-
|Rr
| colspan="2" |R in italiano
|-
|Ss
| colspan="2" |S in italiano, sempre come in "serpente"
|-
|Tt
| colspan="2" |T in italiano
|-
|Uu, Úú
| colspan="2" |U in italiano
|-
|-
|Vv
| colspan="2" rowspan="2" | [β], come la B spagnola, suono intermedio fra B e V
|-
|Ww
|-content://media/external/file/154890
|Xx
| colspan="2" |CS in italiano (normalmente)
CH dopo "o", "a" e "u" in tedesco (talvolta)
|-
|Yy
|I in italiano
|G dolce in italiano, J in francese o SC seguito da "e" o "i" in italiano (normalmente)
I in italiano (a fine parola)
|-
|Zz
|TH in inglese in posizione iniziale
|S in italiano
|}
 
==NoteBibliografia==
De Hériz, A.L. (2013) "Ortografía", in F. San Vicente (Dir y Coord.), ''GREIT. Gramática de referencia de español para italófonos.'' Bologna- Salamanca: CLUEB-Ediciones Universidad de Salamanca.
<references/>
 
== Fonti ==
* [[Annuario pontificio]] del 2014 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{fr}} [https://web.archive.org/web/20060514034356/http://catholique-metz.cef.fr/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/metz0.htm Scheda della diocesi] su ''Giga Catholic''
* {{catholic encyclopedia|Metz}}
*{{la}} [[Denis de Sainte-Marthe]], [http://books.google.it/books?id=xmzk97HmsOEC&hl=fr&pg=PA2&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false ''Gallia christiana''], vol. XIII, Parigi 1785, coll. 677-957
*{{fr}} Louis Duchesne, [http://archive.org/stream/fastespiscopau03duch#page/44/mode/2up ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule''], vol. III, Parigi 1915, pp.&nbsp;44–58
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;292–293
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], pp.&nbsp;337–338; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;190; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;242; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;240; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/266/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;266; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/287/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;287
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=9Jd6UdDs2aoC&pg=PA245 Bolla ''Qui Christi Domini''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XI, Romae 1845, pp.&nbsp;245–249
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/piiixpontificis01ixgoog#page/n725/mode/1up Decreto ''Rem in ecclesiastica''], in ''Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars prima'', Vol. VI, Romae 1874, p.&nbsp;327
 
==Voci correlate==
* [[Cattedrale diLingua Metzspagnola]]
* [[Sistema vocalico spagnolo]]
* [[Ortografia]]
* [[Punto interrogativo]]
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Metz]]