Queen (Queen) e Pietro Montani: differenze tra le pagine

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Il cinema sovietico: eliminato profondamente per evitare tono apologetico
 
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{{P|Toni curriculari, l'ultima sezione è [[WP:IR]], visto che è sorretta da fonti autorefenziali.|biografie|aprile 2018}}
{{Album
{{F|filosofi italiani|arg2=accademici|aprile 2018|Mancano fonti terze}}
|titolo = Queen
{{Bio
|artista = Queen
|Nome = Pietro
|tipo album = Studio
|Cognome = Montani
|giornomese = 13 luglio
|annoSesso = 1973M
|LuogoNascita = Teramo
|postdata = <br />4 settembre [[1973]] <small>([[Stati Uniti d'America|USA]])</small>
|GiornoMeseNascita =
|durata = 38 [[minuto|min]] : 52 [[secondo|s]]
|AnnoNascita = 1946
|numero di dischi = 1
|LuogoMorte =
|numero di tracce = 10
|GiornoMeseMorte =
|genere = Hard rock
|AnnoMorte =
|genere2 = Glam rock
|Epoca = 1900
|genere3 = Album rock
|genere4Epoca2 = Art rock2000
|Attività = filosofo
|genere5 = Arena rock
|Attività2 = accademico
|postgenere = <ref>{{Allmusic|album|r687293|''Queen''|accesso = 12 giugno 2012}}</ref>
|Nazionalità = italiano
|etichetta = [[EMI]] <small>([[Europa]])</small><br />[[Parlophone]] <small>([[Europa]])</small><br />[[Elektra Records|Elektra]] <small>(USA)</small><br />[[Hollywood Records|Hollywood]] <small>(USA)</small>
|PostNazionalità =
|produttore = John Anthony, [[Roy Thomas Baker]], Louie Austin e [[Queen]]
|registrato = [[1971]] - [[1972]] ai [[Trident Studios]] e ai [[De Lane Lea Studios]]
|note =
|numero dischi d'oro =
|numero dischi di platino =
|precedente =
|successivo = [[Queen II]]<br />([[:Categoria:Album del 1974|1974]])
|singolo1 = [[Keep Yourself Alive]]
|data singolo1 = 6 luglio 1973
|singolo2 = [[Liar (Queen)|Liar]]
|data singolo2 = 14 febbraio 1974
}}
{{Quote|''Queen'' ha venduto davvero tanto nel corso di un lungo periodo di tempo e ha coinciso con la nostra irruzione nel mondo dei concerti live. In quel modo noi maturammo molto come gruppo, inoltre avevamo il nostro pubblico già da prima che la stampa si accorgesse di noi. Credo che ci abbia dato un buon inizio perché a quel punto noi eravamo già preparati.|[[Brian May]]}}
'''''Queen''''' è il primo [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] [[Queen|omonimo]], pubblicato originariamente in formato [[Long playing|LP]] nel [[1973]].
 
==Biografia ==
Registrato ai [[Trident Studios]] e ai [[De Lane Lea Studios]] di [[Londra]] tra il [[1971]] e il [[1972]], venne prodotto da [[Roy Thomas Baker]], John Anthony ed i Queen. Il cantante [[Freddie Mercury]] ed il chitarrista [[Brian May]] furono autori della maggior parte delle canzoni del disco; il batterista [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] compose e cantò ''[[Queen (album)#Modern Times Rock 'n' Roll|Modern Times Rock 'n' Roll]]'' mentre il bassista [[John Deacon]] non venne accreditato in alcun brano.
È professore Ordinario di [[Estetica]] alla [[Sapienza Università di Roma]], è stato Directeur d'Études Associé presso all'[[Ecole des hautes études en sciences sociales|EHESS]] di Parigi e ha insegnato Estetica al [[Centro sperimentale di cinematografia]] di Roma. La sua ricerca si concentra oggi principalmente sui temi di filosofia della tecnica.
 
Allievo di [[Emilio Garroni]], per Montani l'estetica non va considerata come filosofia dell'arte, ma come una teoria della sensibilità umana, che ha la peculiarità di essere aperta agli stimoli del mondo esterno<ref>{{Cita web|url=http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/pietro-montani-il-senso/24116/default.aspx|titolo=P. Montani, Il senso, Rai Scuola}}</ref>. La riflessione di Montani si snoda in diversi passaggi e attraverso il confronto con alcuni dei protagonisti della filosofia, della [[linguistica]], della [[semiotica]] e della teoria del cinema del Novecento, avendo sempre come punto di riferimento la filosofia critica di [[Immanuel Kant|Kant]]<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=I percorsi dell'immaginazione. Studi in onore di Pietro Montani.|anno=2016|editore=Pellegrini|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
L'album, caratterizzato da sonorità [[hard rock|hard]] e [[glam rock]], oltre che presentare alcuni elementi del nascente [[heavy metal]], comprende brani che trattano anche di argomenti folkloristici (''[[My Fairy King]]'') e religiosi (''[[Jesus (Queen)|Jesus]]''). La band incluse il commento "No [[sintetizzatori]]" sulla copertina dell'album, per non confondere i loro elaborati multi-tracking, i numerosi effetti con la chitarra e i suoni vocali con questa tipologia di strumento.
 
=== Il discoPensiero ===
=== Genesi dell'album ===
Il gruppo, formato nel [[1970]] e completato da Deacon nel febbraio [[1971]], cominciò a suonare nel circuito universitario e dei club nei dintorni di [[Londra]]. Nel settembre 1971, Terry Yeadon, un amico di May, offrì ai [[Queen]], che avevano organizzato un primo tour in [[Cornovaglia]] nello stesso anno,<ref name=G9>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 9}}</ref> la possibilità di registrare gratuitamente nei nuovi [[De Lane Lea Studios]], per collaudarne le attrezzature.<ref name=G9/> La band ne approfittò, registrando alcuni brani originali, come ''[[Keep Yourself Alive]]'', ''[[Liar (Queen)|Liar]]'' e ''[[Stone Cold Crazy]]''.<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 11}}</ref> Nonostante la qualità di tali registrazioni, inizialmente nessuna casa discografica volle assumerli, ad eccezione della [[Chrysalis Records]]; nel [[1972]], i brani attirarono poi l'attenzione di John Anthony, discografico della Mercury Records, e di [[Roy Thomas Baker]], collaboratore dei [[Trident Studios]], di proprietà di Norman e Barry Sheffield.<ref name=G9/>
 
==== Ermeneutica e filosofia critica ====
=== Registrazione ===
I Queen ebbero così la possibilità di avere a disposizione delle sale di registrazione, tuttavia poterono registrare le proprie canzoni solo durante i ''tempi morti'' degli Studios, solo dopo che l'artista pagante fosse andato via. Il limitato utilizzo delle sale di registrazione si protrasse da giugno a novembre del 1972; in questo periodo la band si concentrò sul terminare un brano alla volta, prima di passare al successivo. Il produttore Roy Thomas Baker chiese loro di registrare nuovamente le canzoni, stavolta con un equipaggiamento migliore. Un giorno il produttore Robin Cable chiese a Freddie Mercury di registrare delle parti vocali per delle versioni di ''[[I Can Hear Music]]'' e ''[[Goin' Back]]'' su cui stava lavorando. Il cantante chiese la collaborazione anche a Brian May e Roger Taylor, non John Deacon, nonostante facesse già parte del gruppo; i pezzi vennero registrati e pubblicati in vinile nel [[1973]] con lo pseudonimo di [[Larry Lurex]].
 
Nel 1985 Montani pubblica ''Il debito del linguaggio'', in cui, partendo dal confronto con le teorie strutturaliste, in particolare quelle di [[Roman Jakobson]] e [[Jan Mukařovský|Jan Mukarovsky]], mostra come la questione del significato del testo poetico non possa essere risolta mediante l'individuazione del codice linguistico o semiotico di riferimento, ma rimandi ad una condizione estetica della significazione. Questo tema viene ulteriormente approfondito da Montani in ''Estetica ed ermeneutica''. In questo testo Montani, prendendo le mosse dalla [[Immanuel Kant|filosofia critica kantiana]], propone di ripensare la verità – nel senso [[Martin Heidegger|heideggeriano]] della ''a-letheia'', del dis-velamento dell'essere &nbsp;– come una situazione ermeneutica strettamente legata all'effettiva esperienza del soggetto, seguendo la rilettura della filosofia di Heidegger proposta da [[Hans Georg Gadamer]].
''Keep Yourself Alive'' fu la prima a venire registrata nuovamente, risultato che però non venne apprezzato dai Queen. La traccia venne registrata ancora una volta, ma, nelle sessioni di mixaggio, nessun mix andava incontro alle loro pretese, finché dopo altri sette o otto tentativi falliti, [[Mike Stone (produttore discografico)|Mike Stone]], che sarebbe poi rimasto il tecnico del suono e a volte il co-produttore dei successivi cinque album dei Queen, ebbe poi l'approvazione dei Queen. Per il brano ''Mad the Swine'', nonostante fosse registrato per l'album di debutto, Baker e i Queen erano in disaccordo per quanto riguarda la qualità del suono delle percussioni; non avendo risolto le divergenze, il brano venne lasciato fuori dall'album. Per quanto riguarda ''The Night Comes Down'' si preferì utilizzare la demo registrata ai De Lane Lea Studios, poiché la sua qualità risultò migliore rispetto allo standard del resto delle canzoni dell'album.
 
==== Il cinema sovietico ====
''[[Stone Cold Crazy]]'', che venne scritta alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] da Mercury, quando era membro dei [[Sour Milk Sea (gruppo musicale)|Sour Milk Sea]], non fece parte dell'album ma venne incluse nel terzo album dei Queen, ''[[Sheer Heart Attack]]'', del [[1974]]. Anche ''[[Queen II#Father to Son|Father to Son]]'' e ''[[Queen II#Ogre Battle|Ogre Battle]]'' erano già state composte, oltre che era eseguita in concerto già dal 1972, ma la band volle avere più tempo per perfezionarla in studio. Altre registrazioni di questo periodo, come due tracce degli Smile (''Silver Salmon'' e ''Polar Bear''), ''Rock And Roll Medley'' (allora eseguito molto spesso nei bis) e ''Hangman'' vennero incise su [[disco in vinile|vinile]] e fanno ora parte di collezioni private.
 
La formazione e il pensiero di Montani sono stati segnati dal suo interesse per il cinema e in particolare per due autori sovietici: [[Dziga Vertov]] e [[Sergej Michajlovič Ėjzenštejn]]. Di entrambi ha curato l'edizione italiana degli scritti: nel 1975 veniva pubblicato in italiano per la prima volta ''L'occhio della rivoluzione'' di Dziga Vertov (a cui Montani ha dedicato anche un volume<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=Dziga Vertov|anno=1975|editore=La Nuova Italia|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>) e nel 1981 ''La natura non indifferente'', inaugurando così un lungo lavoro di traduzione e cura delle ''Opere scelte'' di Ėjzenštejn.
Nonostante l'album fosse già completo e mixato dal novembre 1972, i Trident impiegarono alcuni mesi per cercare un'etichetta discografica disposta a pubblicarlo. Infine lo pubblicarono essi stessi, ma solo dopo otto mesi, nel [[1973]]. Durante questo lasso di tempo i Queen avevano iniziato a scrivere materiale per il loro [[Queen II|album successivo]], ma erano demoralizzati dai ritardi nella pubblicazione del loro primo lavoro. Nello stesso periodo registrarono due sessioni per la [[British Broadcasting Corporation|BBC Radio 1]].
 
==== Verso una teoria dell'immaginazione ====
Al momento di decidere che titolo dare all'album, il gruppo si trovò a scegliere tra varie opzioni: Roger Taylor avrebbe voluto chiamarlo "''Top, Fax, Pix and Info''" ma venne messo in minoranza, invece, dopo qualche discussione, venne scartata anche l'ipotesi di chiamarlo "''Deary Me''", uno dei modi di dire di Roy Thomas Baker, che divenne produttore del gruppo. Alla fine la band decise di chiamarlo semplicemente Queen. La copertina, secondo la prima idea, avrebbe dovuto ritrarre una foto del gruppo, scattata nell'appartamento di Mercury, racchiusa dentro un ovale con toni seppia, in modo tale da assumere un aspetto "vittoriano". Brian May ipotizzò di usare alcune particolari tecniche fotografiche, mettendo della plastica colorata davanti all'obiettivo della macchina fotografica, ottenendo così dei suggestivi effetti di distorsione. I primi risultati non furono soddisfacenti e così, sempre Brian, suggerì di utilizzare una foto che ritraeva Freddie Mercury sul palco con alle spalle due riflettori.
 
Nel testo ''L'immaginazione narrativa'' (Guerini 1999) Montani coniuga l'interesse per il cinema con quello più strettamente filosofico per il tema dell'immaginazione. Montani propone di considerare l'immaginazione nei termini in cui, in ''Tempo e racconto'', [[Paul Ricœur]] parla della narrazione, ovvero come di un processo di “rifigurazione” dell'esperienza del tempo da parte dell'uomo. Per Ricoeur la narrazione ha il potere di far fare al lettore esperienza di un tempo propriamente umano. Montani fa propria la tesi di Ricoeur, applicandola però, all'ambito della narrazione cinematografica. Montani ritiene che il territorio dell'immaginazione in cui lavora il cinema sia quello dell'intreccio tra finzione e testimonianza, tra la costruzione dell'intreccio narrativo e la documentazione del reale. La trasformazione dell'esperienza del tempo avviene, così, ad un livello più profondo e creativo.
=== Pubblicazione ===
Il primo singolo di ''Queen'', ''[[Keep Yourself Alive]]'' (il mix di Mike Stone, ora considerato la versione standard), venne pubblicato una settimana prima dell'album<ref name=queenonline/> (nel Regno Unito il 6 e 13 luglio rispettivamente). La traccia venne poi portata da 3:47 a 3:30 per la pubblicazione negli Stati Uniti, avvenuta in ottobre. In tutti i paesi il [[lato B]] conteneva la traccia ''[[Son and Daughter]]''.
 
==== Tecnica ed estetica ====
Il 14 febbraio [[1974]] la Elektra Records pubblicò un singolo di ''[[Liar (Queen)|Liar]]'', pesantemente modificato senza il consenso della band, con ''Doing All Right'' nel lato B.
 
Con ''Bioestetica'' si inaugura la fase attuale del pensiero di Montani, dedicata all'approfondimento del rapporto tra tecnica e estetica<ref>{{Cita web|url=http://www.giornaledifilosofia.net/public/scheda.php?id=77|titolo=L'immaginazione estatica. Estetica, tecnica e biopolitica|sito=www.giornaledifilosofia.net|accesso=2 luglio 2016}}</ref>. Attraverso il paradigma della bioestetica Montani propone di leggere i fenomeni di biopotere che caratterizzano la nostra epoca a partire dalla loro natura innanzitutto tecnica ed estetica, cioè a partire dal fatto che la nostra sensibilità viene sempre più orientata ed organizzata tecnicamente. Il biopotere consiste proprio nella capacità di canalizzare la nostra sensibilità<ref>{{Cita web|url=http://www.sintesidialettica.it/bioetica/leggi_articolo.php?AUTH=172&ID=314|titolo=Biopolitica come an-estetizzazione. Il significato estetico della biopolitica|autore=Alessandra Campo|editore=|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref>. Al cinema è assegnato il compito di elaborare una “etica della forma” capace di riestetizzare la sensibilità umana, nell'ambito di una dimensione innanzitutto etica e politica. ''L'immaginazione intermediale'' approfondisce la questione della testimonianza, avendo sempre come pietra di paragone il cinema, ma allargando ora la considerazione ai media digitali e alle forme diffuse di intermedialità rese disponibili dalla rete. Prendendo le mosse dalla spettacolarizzazione della politica emersa in seguito all'attentato delle Torri Gemelle e dal riconoscimento che le immagini digitali si prestano a pratiche di manipolazione potenzialmente illimitate, Montani introduce il concetto di "autenticazione dell'immagine"<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=L'immaginazione intermediale|anno=2010|editore=Laterza|città=|p=|pp=7-9|ISBN=}}</ref>. L'immaginazione intermediale, in quanto "spazio di dialogo"<ref>{{Cita web|url=http://www.micciacorta.it/2011/01/il-naufragio-del-mondo-in-un-mare-di-immagini/|titolo=Il naufragio del mondo in un mare di immagini|autore=Stefano Catucci|editore=|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref> tra i diversi registri e formati dell'audiovisivo – audio e suono, analogico e digitale, finzionale e documentaristico – attiva un processo di “autenticazione”, il cui scopo non è l'accertamento del referente fattuale dell'immagine (il vero, il reale) ma la rigenerazione di un orizzonte di senso condiviso, la capacità di riferimento dell'esperienza e del linguaggio, in un'epoca segnata al contrario da crescenti fenomeni di “indifferenza referenziale”<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=L'immaginazione intermediale|anno=2010|editore=Laterza|città=|p=|pp=21-24|ISBN=}}</ref> L'intreccio di estetica e tecnica si gioca sempre più sul piano di un'originaria connessione tra il sentire e le forme di esternalizzazione tecnica: Montani fa suo il termine coniato da [[Gilbert Simondon]] di “tecnoestetica” per designare l'insieme di questi fenomeni. La riflessione sulla tecnoestetica porta Montani, in ''Tecnologie della sensibilità'' (Cortina 2014), a a teorizzare l'esistenza di una terza funzione dell'immaginazione: accanto a quella produttiva e riproduttiva, ampiamente attestate dalla tradizione filosofica, vi è una funzione interattiva. L'essere umano si relazione con l'ambiente e, quindi, con gli oggetti interattivamente<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-23/gli-occhiali-immaginare-081508.shtml?uuid=AB7hP9GC|titolo=Gli occhiali per immaginare|autore=Anna Li Vigni|editore=Il Sole 24 Ore|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref>, ovvero facendo un'operazione di sintesi (nell'accezione kantiana del termine) tra le qualità “salienti” rinvenute nell'oggetto e le qualità “sopravvenienti”, che il soggetto non ritrova nell'oggetto, aprendo la strada ad una possibile riprogettazione dell'ambiente stesso. L'immaginazione interattiva diventa il paradigma attraverso cui leggere la nostra epoca, attraversata profondamente da fenomeni dell'interattività digitale e dalla proliferazione di ambienti virtuali.
Nel luglio del [[1975]] la Elektra ripubblicò anche una versione di ''Keep Yourself Alive'', questa volta con il doppio lato B (raro per un singolo [[Disco_in_vinile#Caratteristiche|da 7<nowiki>''</nowiki>]]) di ''[[Lily of the Valley]]'' e ''[[God Save the Queen]]'', entrambe uniche se confrontate con le versioni dell'album.
 
=== Descrizione del discoOpere ===
* 1985 ''Il debito del linguaggio: il problema dell'autoriflessività estetica nel segno, nel teesto e nel discorso'', Marsilio, Venezia;
==== Stile musicale ====
* 1993 ''Fuori campo: studi sul cinema e l'estetica'', Quattroventi, Urbino;
Lo stile di ''Queen'' venne influenzato dal [[rock progressivo]] e dall'[[heavy metal]] dell'epoca, rifacendosi a gruppi come [[Led Zeppelin]] e [[Yes]].<ref>{{en}} {{cita news |autore= Gordon Fletcher|titolo= Queen (1st LP)|url = http://www.rollingstone.com/artists/queen/albums/album/199416/review/5942941/queen_1st_lp |pubblicazione= [[Rolling Stone]] n° 149 |data= 6 dicembre [[1973]]|accesso= 21 aprile 2007}}</ref> I testi spaziano attraverso vari argomenti, tra cui la [[religione]] (nella nona traccia ''[[Queen (album)#Jesus|Jesus]]'') e il mito (in ''[[Queen (album)#My Fairy King|My Fairy King]]'').
* 1996 ''Estetica ed ermeneutica: senso, contingenza, verità'', Laterza, Roma-Bari;
 
* 1999 ''L'immaginazione narrativa: il racconto del cinema oltre i confini dello spazio letterario'', Guerini e associati, Milano;
Cinque dei brani di questo album sono stati scritti da [[Freddie Mercury]], quattro da [[Brian May]] (compresa ''[[Queen (album)#Doing All Right|Doing All Right]]'', scritta in collaborazione con [[Tim Staffell]], bassista e cantante degli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]]), mentre uno (''[[Queen (album)#Modern Times Rock 'n' Roll|Modern Times Rock 'n' Roll]]'') è stato composto e interpretato dal batterista [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]].
* 2002 ''Arte e verità dall'antichità alla filosofia contemporanea: un'introduzione all'estetica,''con A. Ardovino e D. Guastini, Laterza, Roma-Bari;
 
* 2004 ''L'estetica contemporanea: il destino delle arti nella tarda modernità'', a cura di P. Montani, Carocci, Roma;
''Queen'' può essere suddiviso in tre differenti periodi di scrittura:
* 2005 ''Lo stato dell'arte: l'esperienza estetica nell'era della tecnica'', a cura di M. Carboni e P. Montani, Laterza, Roma-Bari;
* brani composti prima che la band fosse formata: ''Doing All Right'', proveniente dal repertorio degli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]], la band pre-Queen in cui militavano Brian May e Roger Taylor assieme a Tim Staffell.
* 2007 ''Bioestetica: senso comune, tecnica e arte nell'età della globalizzazione'', Carocci, Roma;
* brani composti dopo la formazione dei Queen, ma prima dell'arrivo di John Deacon nel gruppo: ''Keep Yourself Alive'', ''Great King Rat'', ''My Fairy King'', ''Liar'', ''Modern Times Rock 'n' Roll'', ''Son and Daughter'' e ''Jesus''.
** ''Bioesthétique'', [trad. francese di J.-C. Cavallin] Vrin, Paris 2014;
* brani composti dopo l'arrivo di John Deacon: ''The Night Comes Down''.
* 2010 ''L'immaginazione intermediale: perlustrare, rifigurare, testimoniare il mondo visibile'', Laterza, Roma-Bari;
 
* 2014 ''Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva'', Cortina, Milano.
Nel retro dell'album la band fece includere il commento "No synthesizers" (nessun [[sintetizzatore]]), poiché alcuni ascoltatori avevano erroneamente ritenuto che alcuni effetti vocali e chitarristici fossero dovuti all'uso di strumenti elettronici. Sempre nel retro il bassista [[John Deacon]] viene indicato come "Deacon John". Brian May spiega: {{quote|Eravamo soliti chiamarlo a quel modo, così lo indicammo sulla copertina. John fu d'accordo, ma più tardi ebbe da reclamare e volle essere chiamato John Deacon|lingua=en|Brian May|We used to call him that, so we put it on cover. John agreed, but he had reclamations later and wanted to be called John Deacon.}}
 
== Critica ==
{{Recensioni album
|recensione1 = ''[[Allmusic]]''<ref name=Allmusic>Erlewine, Stephen Thomas. [http://www.allmusic.com/album/queen-r2218690/review Allmusic review]. Retrieved 23 November 2011</ref>
|giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}
|recensione2 = ''[[Q (rivista)|Q]]''<ref name="q">''[[Q (magazine)|Q]]'', November 2004, p.102</ref>
|giudizio2 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione3 = ''[[Rolling Stone]]''<ref name="rs">Fletcher, Gordon (6 December 1973). [http://www.rollingstone.com/music/albumreviews/queen-19731206?print=true Rolling Stone review]</ref>
|giudizio3 = (favorevole)
|recensione4 = ''[[Winnipeg Free Press]]''<ref name="wfp">[http://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_01-05-1974_-_Queen_-_Winnipeg_Free_Press ''Winnipeg Free Press'' review]</ref>
|giudizio4 = (favorevole)
}}
 
''[[Rolling Stone]]'' scrisse: "Non c'è dubbio che questo funky, energico quartetto inglese abbia tutti gli strumenti necessari per rivendicare l'abdicato trono heavy-metal degli [[Led Zeppelin|Zep]], oltre che per diventare una forza veramente influente nel mondo del rock. Il loro album di debutto è eccellente".<ref name="rs">Fletcher, Gordon (6 December 1973).[http://www.rollingstone.com/music/albumreviews/queen-19731206?print=true Rolling Stone review]. Archived from [http://rollingstone.com/artists/queen/albums/album/199416/review/5942941/queen the original] on 23 November 2011.</ref> Il ''[[Winnipeg Free Press]]'' fece notare come i Queen prendessero in prestito da altri artisti, paragonandoli favorevolmente ai Led Zeppelin, scrivendo: "Il gruppo riesce a iniettare un tale tocco di energia alla maggior parte di questo [album] che non mi dispiace un po'... Con il suo primo album, i Queen hanno prodotto una guida, insieme ad alta energia che nel tempo potrà essere considerata con la stessa riverenza che [[Led Zeppelin (album)|Led Zep 1]] riceve adesso."<ref name="wfp">[http://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_01-05-1974_-_Queen_-_Winnipeg_Free_Press ''Winnipeg Free Press'' review]. Archived at queenarchives.com</ref> Altre testate lodarono il disco, mettendo soprattutto in risalto la qualità di pezzi quali ''[[Keep Yourself Alive]]'', ''[[Queen (album)#Great King Rat|Great King Rat]]'' e ''[[Queen (album)#Doing All Right|Doing All Right]]''.<ref name="chicago">[http://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_12-07-1973_-_Queen_-_The_Herald%2C_Chicago%2C_IL ''Chicago Herald'' review]. Archived at queenarchives.com</ref> Tuttavia non mancarono nemmeno le critiche negative, e alcune riviste (soprattutto americane) arrivarono a definire ''Queen'' come "banale rock da supermercato".<ref name=G10>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 10}}</ref>
 
Negli anni successivi, ''[[Allmusic]]'' ha assegnato all'album 3 stelle su 5, definendolo come "bizzarro, ma promettente esordio di un classico gruppo rock<ref name="Allmusic"/>, mentre ''[[Q (rivista)|Q]]'' lo ha premiato con il massimo dei voti, citandolo come "un acquisto essenziale."<ref name="q"/> Nel [[1994]], ''Guitarist Magazine'' l'ha classificato come il 19esimo album dalle chitarre più influenti di tutti i tempi.<ref>[http://www.rocklistmusic.co.uk/50.html "The Top 50 Most Influential Guitar Albums Of All Time Ever!"]. ''[[Guitarist (magazine)|Guitarist]]''. December 1994. Archived at rocklistmusic.co.uk</ref>
 
== Tracce ==
;Lato A
{{Tracce
|Titolo1 = [[#Keep Yourself Alive|Keep Yourself Alive]]
|Autore testo e musica1 = [[Brian May]]
|Minuti1 = 3
|Secondi1 = 47
 
|Titolo2 = [[#Doing All Right|Doing All Right]]
|Autore testo e musica2 = Brian May, [[Tim Staffel]]
|Minuti2 = 4
|Secondi2 = 09
 
|Titolo3 = [[#Great King Rat|Great King Rat]]
|Autore testo e musica3 = [[Freddie Mercury]]
|Minuti3 = 5
|Secondi3 = 43
 
|Titolo4 = [[#My Fairy King|My Fairy King]]
|Autore testo e musica4 = Freddie Mercury
|Minuti4 = 4
|Secondi4 = 13
}}
 
;Lato B
{{Tracce
|Titolo5 = [[#Liar|Liar]]
|Autore testo e musica5 = Freddie Mercury
|Minuti5 = 6
|Secondi5 = 25
 
|Titolo6 = [[#The Night Comes Down|The Night Comes Down]]
|Autore testo e musica6 = Brian May
|Minuti6 = 4
|Secondi6 = 23
 
|Titolo7 = [[#Modern Times Rock 'n' Roll|Modern Times Rock 'n' Roll]]
|Autore testo e musica7 = [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]]
|Minuti7 = 1
|Secondi7 = 48
 
|Titolo8 = [[#Son and Daughter|Son and Daughter]]
|Autore testo e musica8 = Brian May
|Minuti8 = 3
|Secondi8 = 23
 
|Titolo9 = [[#Jesus|Jesus]]
|Autore testo e musica9 = Freddie Mercury
|Minuti9 = 3
|Secondi9 = 44
 
|Titolo10 = [[#Seven Seas of Rhye...|Seven Seas of Rhye...]]
|Autore testo e musica10 = Freddie Mercury
|Minuti10 = 1
|Secondi10 = 17
}}
 
;Tracce aggiuntive nella riedizione CD del 1991 della [[Hollywood Records]]
{{Tracce
|Titolo11 = [[#Mad the Swine|Mad the Swine]]
|Autore testo e musica11 = Freddie Mercury
|Minuti11 = 3
|Secondi11 = 24
 
|Titolo12 = [[#Keep Yourself Alive (Long-lost retake)|Keep Yourself Alive]]
|Note12 = Long Lost Retake
|Autore testo e musica12 = Brian May
|Minuti12 = 4
|Secondi12 = 04
 
|Titolo13 = [[#Liar (1991 Remix)|Liar]]
|Note13 = 1991 Remix
|Autore testo e musica13 = Freddie Mercury
|Minuti13 = 6
|Secondi13 = 28
}}
 
;CD2 (presente nella riedizione CD del 2011 della [[Universal Records]])
# ''Keep Yourself Alive (De Lane Lea Demo, December 1971)'' - 3:50
# ''The Night Comes Down (De Lane Lea Demo, December 1971)'' - 4:22
# ''Great King Rat (De Lane Lea Demo, December 1971)'' - 6:07
# ''Jesus (De Lane Lea Demo, December 1971)'' - 5:04
# ''Liar (De Lane Lea Demo, December 1971)'' - 7:52
# ''Mad the Swine (June 1972)'' - 3:22
 
=== Keep Yourself Alive ===
{{Vedi anche|Keep Yourself Alive}}
''Keep Yourself Alive'', scritto da Brian May, è stato il primo singolo dei Queen; non è entrato in classifica né nel Regno Unito né negli Stati Uniti d'America.<ref name=queenonline/> Diversamente da quanto accade normalmente, furono i Queen a scegliere quale dei brani sarebbe stato il loro singolo di lancio, e non la casa discografica.<ref name=queenonline/>
 
=== Doing All Right ===
''Doing All Right'', scritto da [[Brian May]] e [[Tim Staffell]] e conosciuto anche come ''Doin' All Right'' e ''Doin' Alright'',<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://qliverecordings.tripod.com/early/eqrecordings.html |titolo = Immagini delle prime incisioni dei Queen. Nella foto (a fondo pagina) di un vinile inciso presso i Trident Studios compare il titolo ''Doin' Alright'' (novembre 1972) |accesso = 5 luglio 2007 |editore = qliverecordings.tripod.com}}</ref> era originariamente un brano del gruppo britannico [[Smile (gruppo musicale)|Smile]],<ref>{{en}} {{cita web |url = http://qliverecordings.tripod.com/early/smile.html |titolo = Early Queen Recordings - Registrazioni in studio degli Smile (giugno 1969) |accesso = 5 luglio 2007 |editore = qliverecordings.tripod.com}}</ref> che più tardi sarebbe divenuto famoso col nome di Queen. È la seconda traccia sull'album di debutto di questi ultimi, pubblicata poi anche come [[b-side]] di ''[[Liar (Queen)|Liar]]'' soltanto negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Nuova Zelanda]].
 
Nel corso della sua durata la traccia cambia tempo molte volte, dalla più leggera [[musica pop]] fino a contenere persino una sezione che può essere definita solo come musica [[heavy metal]].
 
Questo è uno dei pochi brani dei Queen che vede Brian May al pianoforte, ed è anche il primo ad essere suonato ''live'' al pianoforte da Freddie Mercury. Per questo brano May suonò anche la sua vecchia [[chitarra acustica]] ''Hairfred'', una cosa che fece anche per ''[[Queen II#White Queen (As It Began)|White Queen (As It Began)]]'' e ''Jealousy''.
 
La band suonò ''Doing All Right'' per la prima volta nel [[1970]]. Ai tempi degli Smile, il brano era cantato da Tim Staffell e Mercury provò ad interpretarlo alla sua stessa maniera.
 
Nella versione dall'album ''[[Queen at the Beeb]]'', Roger Taylor canta nell'ultima strofa come voce principale.
 
=== Great King Rat ===
''Great King Rat'', scritto da Freddie Mercury, è un esempio dell'originario ''sound'' dei Queen, caratterizzato da composizioni lunghe e violente, lunghi [[Assolo (musica)|assolo]] di [[chitarra elettrica|chitarra]] e improvvisi cambi di [[tempo (musica)|tempo]].
 
Nella parte intermedia del testo sono presenti alcuni versi che potrebbero essere interpretati come anti-religiosi:
{{quote|Ora ascoltatemi gente, scacciate il bene e tenetevi il male<br />Non credete a tutto quello che leggete nella Bibbia<br />Voi peccatori mettetevi in riga e i santi lasciateli ben dietro<br />Molto presto diventerete suoi discepoli|Freddie Mercury, ''Great King Rat''<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 36}}</ref>|Now listen all you people, Put out the good and keep the bad<br />Don't believe all you read in the bible<br />You sinners get in line,<br />Saints you leave far behind<br />Very soon you're gonna be his disciple|lingua=en}}
Nell'album ''[[Queen at the Beeb]]'' è presente una versione [[concerto (evento musicale)|live]] del brano, registrata negli studi della [[BBC]] il 3 dicembre del [[1973]].
 
=== My Fairy King ===
''My Fairy King'', scritta da Freddie Mercury, tratta di ''Rhye'', un luogo [[immaginazione|immaginario]] creato da Mercury stesso e citato in altri brani successivi dei Queen, come ''[[Seven Seas of Rhye]]'' e ''[[Sheer Heart Attack#Lily of the Valley|Lily of the Valley]]''.
 
''My Fairy King'' è il primo brano dell'album in cui Mercury suona il [[pianoforte]], mentre una parte di piano - eseguita però da May - è già presente in ''Doing All Right''. May rimase impressionato dall'esecuzione di Mercury, che da questo momento avrebbe suonato tutte le parti di piano dei Queen, tranne alcune eccezioni.
<!-- Before writing this song Mercury was known as Freddie Bulsara, and this song is said to have inspired him to change his surname. Its lyrics contain a verse with the words "''Mother Mercury, look what they've done to me.''" Brian May has said that after the line was written, Freddie claimed he was singing about his mother. Subsequently, Freddie Bulsara took the stage name Freddie Mercury. This was another attempt to separate his stage persona (extroverted monster, as Mercury himself once described it) from his personal persona (introverted, kind man). Due to the connections with Mercury's name, this song is somewhat a favorite amongst fans.--> <!--Questa è da verificare: [http://queenonline.com/q_history/history.php?history=2&section=2 qui] non concordano...-->
 
''My Fairy King'' contiene numerose sovrapposizioni di voci ed armonie vocali, di cui Mercury era appassionato. Anche Roger Taylor mostra le sue doti vocali, raggiungendo le più alte [[nota musicale|note]] della sua carriera. La tecnica della sovrapposizione vocale sarebbe stata utilizzata anche più avanti in molti brani dei Queen, tra i quali la celeberrima ''[[Bohemian Rhapsody]]''.
 
Da notare che Mercury prese in prestito alcuni versi da una poesia di [[Robert Browning]], ''The Pied Piper of Hamelin''. Il tema della canzone presenta inoltre numerose analogie con il poema "My Faerie Queene" di [[Edmund Spenser]].
 
=== Liar ===
{{Vedi anche|Liar (Queen)}}
''Liar'' è un brano scritto da Freddie Mercury nel [[1970]], quando si chiamava ancora Freddie Bulsara, ma durante il suo sviluppo ha visto l'apporto di tutto il resto del gruppo. È la quinta traccia dell'album, ed in alcuni paesi il secondo singolo tratto da ''Queen''.
 
''Liar'' ricicla un ''[[riff]]'' da un brano pre-Queen di Mercury, ''Lover''. Chris Chesney, chitarrista della precedente band in cui militava Mercury, i Sour Milk Sea, rivelò durante una sessione ''Q&A'' (in [[lingua inglese|inglese]] ''Questions and Answers'', domande e risposte) sul sito ufficiale dei Queen che
{{Quote
|Brian [May] rubò un riff (fu forse per ''Liar''?) e in una intervista video mi chiese scusa in una maniera piuttosto impacciata (ma molto onesta).
|Chris Chesney<ref>{{en}} {{cita web |url=http://queenforum.parlophone.co.uk/viewtopic.php?p=1099477&highlight=#1099477 |titolo=Chris Chesney on the Couch - Answers are here now! |editore=queenonline.com |accesso= 12 dicembre 2007}}</ref>
|Brian [May] did nick a riff (was it for ''Liar''?) and on a video shoot rather sheepishly (but very honestly) apologized to me.
|lingua=en
}}
 
=== The Night Comes Down ===
Brian May scrisse questo brano nel [[1970]], poco dopo lo scioglimento degli Smile e la formazione dei Queen. Venne registrato per la prima volta ai De Lane Lea Studios nel settembre del [[1971]].
 
Nel [[1972]] Roy Thomas Baker e i proprietari/[[management|manager]] dello studio, Norman e Barry Sheffield, insisterono sulla registrazione ''ex novo'' dei cinque demo dei De Lane Lea. Venne così registrata una nuova versione di ''The Night Comes Down'', ma alla fine fu quella precedente ad essere considerata migliore e inserita poi nell'album di debutto. Ad oggi la versione inutilizzata prodotta da Roy Thomas Baker non è ancora stata pubblicata e non è presente in alcun ''[[bootleg]]''.
 
Nelle registrazioni pirata dei demo originali dei De Lane Lea la differenza di qualità di ''The Night Comes Down'' è evidente rispetto all'LP del 1973 e molto più rispetto all'ultima serie di registrazioni digitali dell'album, pubblicate dalla Parlophone e dall'Hollywood Records. Comunque nel demo è presente lo stesso mix delle cassette demo, con modifiche minime (la qualità dei bootleg rende difficile stabilire se i miglioramenti siano dovuti ad una registrazione più appropriata o al mixing addizionale).
 
Nel [[1998]] i Queen hanno pubblicato ''[[Queen: The eYe]]'',<ref>{{en}} {{cita web|url=http://www.queenarchives.com/viewtopic.php?t=72&sid=1b57b5f266345362573289e7c1dad147 |titolo=Queen Press Releases - Queen: The Eye PC Game |accesso=6 maggio 2007 |editore=queenarchives.com }}</ref> un gioco per [[Personal computer|PC]] composto da cinque dischi con tracce audio eseguibili su comuni [[lettore CD|lettori CD]]. Tra le tracce utilizzate nel gioco è presente una versione di ''The Night Comes Down'' della durata di 1 min : 30 sec.
 
''The Night Comes Down'' rispecchia i temi caratteristici che sarebbero poi diventati un "marchio di fabbrica" nei lavori di Brian May: l'avanzare dell'età, la nostalgia per l'infanzia e le difficoltà nella vita da adulto. Altri brani di May dalla stessa tematica di ''The Night Comes Down'' sono, tra gli altri, ''[[Queen II#Some Day One Day|Some Day One Day]]'', ''[[Long Away]]'', ''[[News of the World (Queen)|All Dead, All Dead]]'', ''Leaving Home Ain't Easy'' e ''[[Too Much Love Will Kill You]]''.
 
Nel testo della canzone è presente anche un riferimento ambiguo a ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band|Lucy in the Sky with Diamonds]]'': "Lucy was high and so was I; Dazzling, holding the world inside". May è per sua stessa ammissione un fan dei [[The Beatles|Beatles]] e in numerose interviste ha dichiarato l'influenza avuta dalla band britannica.
 
=== Modern Times Rock 'n' Roll ===
''Modern Times Rock 'n' Roll'' è un brano scritto e cantato dal batterista [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]].
 
Venne reinterpretato [[Concerto (evento musicale)|dal vivo]] in due occasioni per la [[BBC]]. La prima di queste versioni, il 3 dicembre [[1973]], è molto simile all'originale e fu trasmessa durante lo show di [[John Peel]] e successivamente inclusa nell'album del [[1989]] ''[[Queen at the Beeb]]''. La seconda invece, trasmessa dal Bob Harris Show, è dell'aprile [[1974]]. Questa versione, che non ha avuto successo al di fuori delle registrazioni ''[[bootleg]]'', ha uno stile molto differente dall'originale: è più lenta ed include parti vocali extra di Freddie Mercury. Questo brano venne eseguito in molte delle prime apparizioni dal vivo dei Queen, ma in tali occasioni era cantato da Freddie Mercury. È l'origine del punk per Nile Rodgers, genere musicale che verrà poi "ufficializzato" dai Sex Pistols nel 1977.
 
=== Son and Daughter ===
{{vedi anche|Son and Daughter}}
''Son and Daughter'' - molto indicativo del primo sound dei Queen, influenzato dal rock e dall'heavy metal - è un brano scritto dal chitarrista Brian May nel 1972 ed ha fatto stabilmente parte della scaletta live dei Queen fino al [[1975]]. È stato pubblicato nel [[1973]] come [[lato B]] del [[singolo discografico|singolo]] ''[[Keep Yourself Alive]]'' ed in una versione [[concerto (evento musicale)|live]], registrata negli studi della [[BBC]] il 3 dicembre [[1973]], nell'album ''[[Queen at the Beeb]]''.
 
=== Jesus ===
Questo brano venne ideato da Mercury, con probabile intento canzonatorio, mentre stava osservando un gruppo di fedeli uscire da una chiesa{{citazione necessaria}} mentre era seduto in un bar.
 
Il testo riporta parte della storia di [[Gesù]], un fatto reso più interessante dalla fede [[Zoroastrismo|zoroastriana]] di Mercury. Il brano è basato su un accompagnamento ritmico di due soli [[accordo (musica)|accordi]] durante i versi, seguito da una lunga parte strumentale, che si protrae quasi fino alla fine della traccia.
 
A causa, tra le altre cose, degli effetti creati dalla [[Red Special]] (la chitarra di Brian May), molti dei fan della prima ora consideravano i Queen una band di [[rock psichedelico]].
 
=== Seven Seas of Rhye... ===
{{vedi anche|Seven Seas of Rhye}}
''Seven Seas Of Rhye...'', strumentale, è un assaggio allo stato embrionale di quella che sarebbe poi divenuta una ''hit'' del secondo album dei Queen, ''[[Queen II]]''.
 
I puntini di sospensione ("...") al termine del titolo di questa traccia indicano che in realtà si tratta solo dell'introduzione della canzone, e non della canzone stessa, ma questo è stato omesso dalla tracklist su cassetta e CD.
 
La [[Queen (album)#Seven Seas of Rhye...|traccia finale]] dell'album è una breve versione strumentale - una sorta di [[demo]] - di ''[[Seven Seas of Rhye]]''. La versione definitiva di questo brano venne invece inserito nell'album successivo, ''[[Queen II]]''.
 
=== Mad the Swine ===
''Mad the Swine'' è un brano composto da Freddie Mercury; è caratterizzato da frequenti cambi di ritmo e di registri vocali, con un [[Canto (musica)#Falsetto|falsetto]] che ricorda quello utilizzato poi in ''[[The March of the Black Queen]]''.
 
Venne registrato tra il 1972 e il 1973 per essere inserito nell'album ''Queen'', tra le due tracce ''Great King Rat'' e ''My Fairy King''. Il finale di batteria di ''Great King Rat'' avrebbe dovuto fondersi con l'introduzione di ''Mad the Swine''.
Per una disputa non risolta sulla qualità del suono delle percussioni il brano non fece poi parte di questo album né dei successivi; venne invece pubblicato come ''[[b-side]]'' del singolo ''[[Headlong]]'' pubblicato nel Regno Unito e incluso come [[bonus track]] nella riedizione di ''Queen'' del [[1991]] della [[Hollywood Records]]. In questa versione, il primo verso recita "Been here before", mentre l'originale era "'''I've''' been here before".
 
=== Keep Yourself Alive (Long-lost retake) ===
{{vedi anche|Keep Yourself Alive}}
Versione lunga di ''Keep Yourself Alive'', inserita come bonus track nella riedizione di ''Queen'' del [[1991]] della [[Hollywood Records]].
 
=== Liar (1991 Remix) ===
{{vedi anche|Liar (Queen)}}
''Liar (1991 Remix)'' è una bonus track inclusa nella riedizione di ''Queen'' del [[1991]] della [[Hollywood Records]]. Il [[remix]] è opera di John Luongo e Gary Hellman.
 
== Formazione ==
* [[Freddie Mercury]] - [[Canto (musica)|voce]], [[pianoforte]]
* [[Brian May]] - [[Chitarra elettrica|chitarre elettriche]] ed [[Chitarra acustica|acustiche]], [[Coro (musica)|cori]]; pianoforte in ''Doing All Right''
* [[John Deacon]] - [[Basso elettrico|basso]]
* [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[percussioni]], cori; [[campanaccio]], [[woodblock]] in ''Liar''; voce in ''Modern Times Rock 'n' Roll''
 
=== Collaboratori ===
* John Anthony - [[produttore discografico|produttore]]; [[canto (musica)|cori]] in ''Modern Times Rock 'n' Roll''<ref name=queenonline>{{en}} {{cita web|url=http://www.queenonline.com/en/the-band/discography/queen/|titolo =Discography: Queen|accesso= 5 maggio 2007|editore=QueenOnline.com}}</ref>
* [[Roy Thomas Baker]] - produttore, [[fonico]]
* [[Mike Stone]] - fonico
* Ted Sharpe - fonico
 
== Posizioni in classifica ==
{| class="wikitable sortable"
!Classifica (1973)
!Posizione
|-
|align="left"|[[UK Albums Chart]]<ref>[http://www.chartstats.com/release.php?release=37683 ''Queen'' charts at Chartstats]</ref>
|align="center"|24
|-
|align="left"|[[Billboard 200]]<ref>[http://www.allmusic.com/artist/queen-p5205/charts-awards/billboard-albums ''Queen'' charts at Allmusic]</ref>
|align="center"|83
|-
|}
 
== Note ==
{{<references|2}} />
{{Controllo di autorità}}
 
{{Portale|biografie}}
== Bibliografia ==
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Jacky Gunn|coautori=Jim Jenkins|anno=1992|titolo=Queen: As It Began|città=Londra|editore=Sidgwick & Jackson|id=ISBN 978-0-330-33259-0|cid=Gunn, 1992}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Mark Hodkinson|anno=2004|titolo=Queen: The Early Years|città=Londra|editore=Music Sales Limited|id=ISBN 978-0-7119-6012-1|cid=Hodkinson, 2004}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Peter Hogan|anno=1994|titolo=The Complete Guide to the Music of Queen|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-3526-6|cid=Hogan, 1994}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Michael Mick|anno=1992|titolo=Queen, In Their Own Words|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-3014-8|cid=Mick, 1992}}
* {{cita libro|autore=Michele Primi|coautori=Max Felsani, Mauro Saita|anno=2006|titolo=Queen|editore=Giunti Editore|id=ISBN 978-88-09-04719-8|cid=Felsani, Primi, 2006}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Georg Purvis|anno=2006|titolo=Queen: Complete Works|città=Richmond|editore=Reynolds & Hearn|id=ISBN 978-1-905287-33-8|cid=Purvis, 2006}}
* {{cita libro|autore=Beppe Riva|coautori=|anno=2005|titolo=We Will Rock You|città=Milano|editore=Arcana|id=ISBN 88-7966-398-4|cid=Riva, 2005}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} {{cita web|url=http://www.queenonline.com/history/64/|titolo=Queen - Queen|accesso=12 dicembre 2007|editore=queenonline.com}}
* {{en}} {{cita web|url=http://www.queenpicturehall.com/albums/q01q.shtml|titolo=Le copertine con cui ''Queen'' è stato pubblicato nelle diverse nazioni|accesso=29 aprile 2007|editore=QueenPictureHall.com}}
 
{{Portale|Queen|rock progressivo}}
 
[[Categoria:Album di debutto]]