Osso frontale e Pietro Montani: differenze tra le pagine

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{{P|Toni curriculari, l'ultima sezione è [[WP:IR]], visto che è sorretta da fonti autorefenziali.|biografie|aprile 2018}}
{{Infobox osso
{{F|filosofi italiani|arg2=accademici|aprile 2018|Mancano fonti terze}}
|Nome=Osso frontale
{{Bio
|GraySubject=33
|Nome = Pietro
|GrayPage=135
|Cognome = Montani
|Immagine=Eminentiafrontalis.PNG
|Sesso = M
|Didascalia=Superficie esterna dell'osso frontale
|LuogoNascita = Teramo
|Immagine2=Gray135.png
|GiornoMeseNascita =
|Didascalia2=Superficie interna dell'osso frontale
|AnnoNascita = 1946
|Tipo=Piatto
|LuogoMorte =
|Ossa=[[Osso parietale|Parietale]], [[Osso nasale|nasale]], [[Osso mascellare|mascellare]], [[Osso lacrimale|lacrimale]], [[Osso zigomatico|zigomatico]], [[Osso etmoide|etmoide]], [[Osso sfenoide|sfenoide]].
|GiornoMeseMorte =
|Articolazioni= [[Sutura coronale]] ([[Sutura metopica]])
|AnnoMorte =
|Legamenti=
|Epoca = 1900
|Muscoli=[[muscolo temporale|temporale]], [[muscolo obliquo superiore dell'occhio|obliquo superiore dell'occhio]]
|Epoca2 = 2000
|Sviluppo embriologico=[[cresta neurale]]
|Attività = filosofo
|MeshName=Frontal+Bone
|Attività2 = accademico
|MeshYear=
|Nazionalità = italiano
|MeshNumber=A02.835.232.781.375
|PostNazionalità =
|Dorlands=
|DorlandsCh=
|DorlandsID=
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''osso frontale''' (o '''osso coronale''') è un [[osso]] piatto del [[neurocranio]], impari e mediano, a forma di [[conchiglia]]. Contribuisce a formare la [[scatola cranica]], sia nella porzione della [[volta cranica|volta]] (con la squama) sia nella porzione della [[base cranica|base]] (con la porzione orbitale), anteriormente.
 
==AspettoBiografia ==
È professore Ordinario di [[Estetica]] alla [[Sapienza Università di Roma]], è stato Directeur d'Études Associé presso all'[[Ecole des hautes études en sciences sociales|EHESS]] di Parigi e ha insegnato Estetica al [[Centro sperimentale di cinematografia]] di Roma. La sua ricerca si concentra oggi principalmente sui temi di filosofia della tecnica.
Nell'osso frontale si considerano:
* Una ''squama'', porzione verticale posta superiormente e corrispondente alla [[Fronte (anatomia)|fronte]]
* Una ''parte orbitale'', porzione orizzontale posta inferoposteriormente, che costituisce il tetto delle [[cavità orbitarie]] e della [[cavità nasale]]
 
Allievo di [[Emilio Garroni]], per Montani l'estetica non va considerata come filosofia dell'arte, ma come una teoria della sensibilità umana, che ha la peculiarità di essere aperta agli stimoli del mondo esterno<ref>{{Cita web|url=http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/pietro-montani-il-senso/24116/default.aspx|titolo=P. Montani, Il senso, Rai Scuola}}</ref>. La riflessione di Montani si snoda in diversi passaggi e attraverso il confronto con alcuni dei protagonisti della filosofia, della [[linguistica]], della [[semiotica]] e della teoria del cinema del Novecento, avendo sempre come punto di riferimento la filosofia critica di [[Immanuel Kant|Kant]]<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=I percorsi dell'immaginazione. Studi in onore di Pietro Montani.|anno=2016|editore=Pellegrini|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
===Squama===
La ''squama'' ("Squama frontalis") è la parte più ampia del frontale. Collocandosi verticalmente nella parte superiore dell'osso, essa è limitata superiormente e posteriormente dal ''margine parietale'' ed inferiormente dalle ''arcate orbitarie'' (o ''margini sopraorbitari''). Lateralmente, la ''linea temporale'', rivolta in alto e posteriormente, delimita le ''facce temporali''. La squama presenta due facce, esterna ed interna.
 
====Faccia esterna=Pensiero ===
La ''faccia esterna'' o ''esocranica'' della squama frontale è convessa e presenta due tuberosità o ''bozze frontali'', situate circa 3cm al di sopra delle due arcate sopraciliari: tali eminenze, più prominenti nei crani giovani, variano dimensionalmente da individuo ad individuo e, in alcuni casi, possono presentarsi asimmetricamente. La superficie dell'osso cranialmente a tali rilievi è liscia e ricoperta dalla [[galea capitis]] (o ''aponeurosi epicranica'').
 
==== Ermeneutica e filosofia critica ====
Al di sotto delle bozze si trovano le ''arcate sopraciliari'', due prominenze arcuate che si incontrano al centro con un leggero rilievo chiamato ''[[punti craniometrici|glabella]]'' (dal latino ''glăbellus'', ''liscio'', riferito al fatto che questa porzione è comunemente glabra). Esse sono generalmente più ampie nel maschio che non nella femmina, e la loro maggiore o minore prominenza dipende in un certo qual grado dalla dimensione dei [[seni frontali]], cavità pneumatiche (contenenti aria) pari e quasi mai simmetriche, comunicanti con le fosse nasali. Esse sono assenti alla nascita e raggiungono la loro dimensione definitiva dopo la [[pubertà]].
 
Nel 1985 Montani pubblica ''Il debito del linguaggio'', in cui, partendo dal confronto con le teorie strutturaliste, in particolare quelle di [[Roman Jakobson]] e [[Jan Mukařovský|Jan Mukarovsky]], mostra come la questione del significato del testo poetico non possa essere risolta mediante l'individuazione del codice linguistico o semiotico di riferimento, ma rimandi ad una condizione estetica della significazione. Questo tema viene ulteriormente approfondito da Montani in ''Estetica ed ermeneutica''. In questo testo Montani, prendendo le mosse dalla [[Immanuel Kant|filosofia critica kantiana]], propone di ripensare la verità – nel senso [[Martin Heidegger|heideggeriano]] della ''a-letheia'', del dis-velamento dell'essere &nbsp;– come una situazione ermeneutica strettamente legata all'effettiva esperienza del soggetto, seguendo la rilettura della filosofia di Heidegger proposta da [[Hans Georg Gadamer]].
Al di sopra della glabella e lungo tutta la linea mediana, si ha una sutura, detta ''[[sutura metopica]]'' o ''mediofrontale'', generalmente riassorbita o residuale in età adulta.
 
==== Il cinema sovietico ====
Caudalmente a ciascuna arcata sopraciliare si trova un margine incurvato e prominente, detto ''margine sopraorbitario'' o ''arcata orbitaria'', che forma il confine superiore della base della [[cavità orbitaria]], e separa la squama dalla porzione orbitale dell'osso. Il tratto laterale è spigoloso e prominente, conferendo all'[[occhio]] una notevole protezione da traumi; il tratto mediale, invece, è arrotondato.
Le arcate orbitarie sono intaccate al confine tra il terzo mediale e quello intermedio dall'''incisura sopraorbitale'', talvolta costituente un foro completo, per il passaggio dei vasi e [[nervo sopraorbitale|nervo]] omonimi (branca oftalmica del trigemino).
 
La formazione e il pensiero di Montani sono stati segnati dal suo interesse per il cinema e in particolare per due autori sovietici: [[Dziga Vertov]] e [[Sergej Michajlovič Ėjzenštejn]]. Di entrambi ha curato l'edizione italiana degli scritti: nel 1975 veniva pubblicato in italiano per la prima volta ''L'occhio della rivoluzione'' di Dziga Vertov (a cui Montani ha dedicato anche un volume<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=Dziga Vertov|anno=1975|editore=La Nuova Italia|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>) e nel 1981 ''La natura non indifferente'', inaugurando così un lungo lavoro di traduzione e cura delle ''Opere scelte'' di Ėjzenštejn.
Il margine sopraorbitario termina lateralmente con il ''processo zigomatico'', robusto e prominente, che si articola con il processo frontale dell'[[osso zigomatico]]. Da questo processo si diparte, posterosuperiormente, la ''linea temporale'', che si divide in seguito nelle linee temporali [[linea temporale superiore|superiore]] ed [[linea temporale inferiore|inferiore]], che proseguono nel cranio intatto lungo la faccia esocranica del [[osso parietale|parietale]]. L'area al di sotto e dietro alla linea temporale forma la porzione anteriore della [[fossa temporale]] e dà origine alle fibre anteriori del [[muscolo temporale]].
 
==== Verso una teoria dell'immaginazione ====
Tra i margini sopraorbitari, la squama si proietta verso il basso, ad un livello più caudale di quello dei processi zigomatici; questa porzione è conosciuta come ''parte nasale'' e presenta una discontinuità scabra e irregolare, la ''incisura nasale'', che si articola da entrambi i lati della linea mediana con le [[osso nasale|ossa nasali]] e lateralmente con i processi frontali delle [[osso mascellare|ossa mascellari]] e con l'[[osso lacrimale]]. La porzione mediana della sutura frontonasale prende il nome di [[punti craniometrici|nasion]]. Dal centro dell'incisura, il processo nasale si proietta verso il basso e anteriormente, profondamente alle ossa nasali e ai processi frontali delle mascelle, e supporta il dorso del naso. Il processo nasale termina in basso in una ''spina'' aguzza e, da entrambi i lati di essa è presente una piccola superficie scanalata, che partecipa alla formazione del tetto della fossa nasale corrispondente.
 
Nel testo ''L'immaginazione narrativa'' (Guerini 1999) Montani coniuga l'interesse per il cinema con quello più strettamente filosofico per il tema dell'immaginazione. Montani propone di considerare l'immaginazione nei termini in cui, in ''Tempo e racconto'', [[Paul Ricœur]] parla della narrazione, ovvero come di un processo di “rifigurazione” dell'esperienza del tempo da parte dell'uomo. Per Ricoeur la narrazione ha il potere di far fare al lettore esperienza di un tempo propriamente umano. Montani fa propria la tesi di Ricoeur, applicandola però, all'ambito della narrazione cinematografica. Montani ritiene che il territorio dell'immaginazione in cui lavora il cinema sia quello dell'intreccio tra finzione e testimonianza, tra la costruzione dell'intreccio narrativo e la documentazione del reale. La trasformazione dell'esperienza del tempo avviene, così, ad un livello più profondo e creativo.
La spina forma parte del [[setto nasale]], articolandosi anteriormente con la cresta delle ossa nasali e posteriormente con la lamina perpendicolare dell'[[osso etmoide|etmoide]].
 
==== FacciaTecnica internaed estetica ====
La ''faccia interna'' o ''endocranica'' della squama frontale è concava, e si presenta divisa medialmente dalla parte terminale del ''solco del [[seno sagittale]]'': i margini del solco, rostralmente, si innalzano ed uniscono a formare una cresta denominata appunto ''cresta frontale''. Essa dà attacco alla [[falce cerebrale]] e termina presso l'articolazione con la lamina cribrosa dell'[[osso etmoide|etmoide]] in un foro, detto ''foro cieco''. Questo è un piccolo solco di dimensioni variabili, solitamente occluso in fondo; nel caso questo sia invece aperto, trasmette una vena dal naso al seno sagittale.
 
Con ''Bioestetica'' si inaugura la fase attuale del pensiero di Montani, dedicata all'approfondimento del rapporto tra tecnica e estetica<ref>{{Cita web|url=http://www.giornaledifilosofia.net/public/scheda.php?id=77|titolo=L'immaginazione estatica. Estetica, tecnica e biopolitica|sito=www.giornaledifilosofia.net|accesso=2 luglio 2016}}</ref>. Attraverso il paradigma della bioestetica Montani propone di leggere i fenomeni di biopotere che caratterizzano la nostra epoca a partire dalla loro natura innanzitutto tecnica ed estetica, cioè a partire dal fatto che la nostra sensibilità viene sempre più orientata ed organizzata tecnicamente. Il biopotere consiste proprio nella capacità di canalizzare la nostra sensibilità<ref>{{Cita web|url=http://www.sintesidialettica.it/bioetica/leggi_articolo.php?AUTH=172&ID=314|titolo=Biopolitica come an-estetizzazione. Il significato estetico della biopolitica|autore=Alessandra Campo|editore=|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref>. Al cinema è assegnato il compito di elaborare una “etica della forma” capace di riestetizzare la sensibilità umana, nell'ambito di una dimensione innanzitutto etica e politica. ''L'immaginazione intermediale'' approfondisce la questione della testimonianza, avendo sempre come pietra di paragone il cinema, ma allargando ora la considerazione ai media digitali e alle forme diffuse di intermedialità rese disponibili dalla rete. Prendendo le mosse dalla spettacolarizzazione della politica emersa in seguito all'attentato delle Torri Gemelle e dal riconoscimento che le immagini digitali si prestano a pratiche di manipolazione potenzialmente illimitate, Montani introduce il concetto di "autenticazione dell'immagine"<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=L'immaginazione intermediale|anno=2010|editore=Laterza|città=|p=|pp=7-9|ISBN=}}</ref>. L'immaginazione intermediale, in quanto "spazio di dialogo"<ref>{{Cita web|url=http://www.micciacorta.it/2011/01/il-naufragio-del-mondo-in-un-mare-di-immagini/|titolo=Il naufragio del mondo in un mare di immagini|autore=Stefano Catucci|editore=|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref> tra i diversi registri e formati dell'audiovisivo – audio e suono, analogico e digitale, finzionale e documentaristico – attiva un processo di “autenticazione”, il cui scopo non è l'accertamento del referente fattuale dell'immagine (il vero, il reale) ma la rigenerazione di un orizzonte di senso condiviso, la capacità di riferimento dell'esperienza e del linguaggio, in un'epoca segnata al contrario da crescenti fenomeni di “indifferenza referenziale”<ref>{{Cita libro|autore=P. Montani|titolo=L'immaginazione intermediale|anno=2010|editore=Laterza|città=|p=|pp=21-24|ISBN=}}</ref> L'intreccio di estetica e tecnica si gioca sempre più sul piano di un'originaria connessione tra il sentire e le forme di esternalizzazione tecnica: Montani fa suo il termine coniato da [[Gilbert Simondon]] di “tecnoestetica” per designare l'insieme di questi fenomeni. La riflessione sulla tecnoestetica porta Montani, in ''Tecnologie della sensibilità'' (Cortina 2014), a a teorizzare l'esistenza di una terza funzione dell'immaginazione: accanto a quella produttiva e riproduttiva, ampiamente attestate dalla tradizione filosofica, vi è una funzione interattiva. L'essere umano si relazione con l'ambiente e, quindi, con gli oggetti interattivamente<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-23/gli-occhiali-immaginare-081508.shtml?uuid=AB7hP9GC|titolo=Gli occhiali per immaginare|autore=Anna Li Vigni|editore=Il Sole 24 Ore|data=|accesso=2 luglio 2016}}</ref>, ovvero facendo un'operazione di sintesi (nell'accezione kantiana del termine) tra le qualità “salienti” rinvenute nell'oggetto e le qualità “sopravvenienti”, che il soggetto non ritrova nell'oggetto, aprendo la strada ad una possibile riprogettazione dell'ambiente stesso. L'immaginazione interattiva diventa il paradigma attraverso cui leggere la nostra epoca, attraversata profondamente da fenomeni dell'interattività digitale e dalla proliferazione di ambienti virtuali.
Sul resto della squama si notano le impronte delle [[circonvoluzione|circonvoluzioni]] cerebrali, numerosi solchi, dovuti alle ramificazioni anteriori delle [[arteria meningea media|arterie meningee medie]] e due ''fosse frontali'', corrispondenti alla bozze esocraniche. Numerose, piccole fossette irregolari possono anche essere notate da entrambi i lati del solco sagittale, lasciate dalle [[granulazioni aracnoidee]] del Pacchioni.
 
=== Porzione orbitariaOpere ===
* 1985 ''Il debito del linguaggio: il problema dell'autoriflessività estetica nel segno, nel teesto e nel discorso'', Marsilio, Venezia;
La ''parte orbitaria'' consiste di due sottili lamine triangolari, le ''lamine orbitarie'', che vanno a costituire la volta delle due [[avità orbitaria|cavità orbitarie]] e sono separate l'una dall'altra da una discontinuità mediana, l'''incisura etmoidale''. Esse si distaccano dalle arcate orbitali, portandosi dorsalmente. In tale porzione si possono distinguere una superficie superiore ed una inferiore.
* 1993 ''Fuori campo: studi sul cinema e l'estetica'', Quattroventi, Urbino;
* 1996 ''Estetica ed ermeneutica: senso, contingenza, verità'', Laterza, Roma-Bari;
* 1999 ''L'immaginazione narrativa: il racconto del cinema oltre i confini dello spazio letterario'', Guerini e associati, Milano;
* 2002 ''Arte e verità dall'antichità alla filosofia contemporanea: un'introduzione all'estetica,''con A. Ardovino e D. Guastini, Laterza, Roma-Bari;
* 2004 ''L'estetica contemporanea: il destino delle arti nella tarda modernità'', a cura di P. Montani, Carocci, Roma;
* 2005 ''Lo stato dell'arte: l'esperienza estetica nell'era della tecnica'', a cura di M. Carboni e P. Montani, Laterza, Roma-Bari;
* 2007 ''Bioestetica: senso comune, tecnica e arte nell'età della globalizzazione'', Carocci, Roma;
** ''Bioesthétique'', [trad. francese di J.-C. Cavallin] Vrin, Paris 2014;
* 2010 ''L'immaginazione intermediale: perlustrare, rifigurare, testimoniare il mondo visibile'', Laterza, Roma-Bari;
* 2014 ''Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva'', Cortina, Milano.
 
== Note ==
La ''superficie inferiore'' di ogni lamina orbitaria è liscia e concava e presenta, lateralmente, coperta dal processo zigomatico, una depressione triangolare poco profonda, detta ''fossetta lacrimale'', che ospita la [[ghiandola lacrimale]]. Vicino alla porzione nasale si ha un'altra depressione, la ''fossetta trocleare'', ed occasionalmente una piccola spina trocleare, in cui passa la [[puleggia]] [[tendine]]a del [[muscolo obliquo superiore dell'occhio]], detta appunto troclea.
<references />
 
{{Controllo di autorità}}
La ''superficie superiore'' è convessa e marcata da numerosi rilievi ossei detti ''impronte digitate'', che vanno a colmare i solchi e i giri dei lobi anteriori dell'emisfero telencefalico, e da leggeri solchi per le branche meningee dei vasi etmoidali.
{{Portale|biografie}}
L'''incisura etmoidale'' è quadrilatera ed occupata, nel cranio articolato, dalla lamina cribrosa dell'osso etmoide. I margini di tale incisura presentano numerose emicellette che, completando le emicellette corrispondenti della faccia superiore delle masse laterali dell'etmoide, completano le cellette etmoidali, cavità pneumatiche collegate con le fosse nasali. Due solchi attraversano tali margini trasversalmente, formando canali con l'etmoide, aperti nella parete mediale dell'orbita: il canale anteriore trasmette il [[nervo nasociliare]] e i vasi etmoidali anteriori; il canale posteriore trasmette il [[nervo etmoidale|nervo]] e i vasi etmoidali.
 
Anteriormente all'incisura etmoidale, da entrambi i lati della spina nasale, sono presenti le aperture dei seni frontali.
 
===Margine===
Il margine della squama è spesso, fortemente indentato e assottigliato alle spese della superficie interna cranialmente, dove è appoggiato alle ossa parietali, ed alle spese della superficie interna da entrambi i lati, dove riceve la pressione laterale da tali ossa. Questo margine continua verso il basso con una superficie triangolare, ruvida, che si articola con la grande ala dello sfenoide. I margini posteriori delle lamine orbitali sono sottili e seghettati, e si articolano con le piccole ali dello sfenoide.
 
== Articolazioni ==
L'osso frontale si articola con le ossa parietali tramite la [[sutura coronale]], con la piccola e la grande ala dello [[sfenoide]], l'osso lacrimale e con la lamina papiracea dell'etmoide, al confine con la sua faccia infraorbitale; con il processo frontale dell'osso mascellare e con le ossa nasali immediatamente sotto la glabella e con il processo frontale dell'osso zigomatico.
 
==Ossificazione==
[[Image:Gray136.png|thumb||Osso frontale alla nascita]]
L'[[ossificazione]] del frontale è di tipo membranoso ed origina da due centri primari, uno per ciascuna metà, che appaiono attorno alla metà del secondo mese di vita fetale, al di sopra dell'arcata orbitaria. Da ognuno di questi centri l'ossificazione si estende verso l'alto a formare la metà corrispondente della squama, e indietro a formare la lamina orbitaria. La spina nasale si ossifica a partire da un paio di centri secondari, pari e simmetrici, adiacenti alla linea mediana. Centri simili appaiono nella porzione nasale e nei processi zigomatici.
 
Alla nascita l'osso consiste di due porzioni, separate dalla sutura frontale, che è solitamente obliterata, tranne la sua parte inferiore, entro l'ottavo anno di vita, ma occasionalmente persiste per tutta la durata della vita. Si ritiene generalmente che lo sviluppo dei seni frontali inizi alla fine del primo o all'inizio del secondo anno di vita, ma può anche iniziare alla nascita. I seni sono di dimensioni considerevoli entro il settimo-ottavo anno di vita, ma non raggiungono le loro proporzioni definitive fino al termine della pubertà.
 
==L'osso frontale negli altri animali==
Nella maggior parte dei [[vertebrati]], l'osso frontale è pari, e non singolo in seguito a fusione come si presenta negli umani. È tipicamente localizzato nella porzione superiore della testa, tra gli occhi, ma in molti animali non [[mammiferi]] non forma parte della cavità orbitale. Nei [[rettili]], nei [[pesci ossei]] e negli [[anfibi]] è spesso separato dalle orbite da due o più ossa addizionali, non riscontrabili nei mammiferi. Queste ossa, dette [[osso prefrontale|prefrontali]] e [[osso postfrontale|postfrontali]], formano assieme il margine superiore delle orbite e giacciono da entrambi i lati delle ossa frontali.<ref name=VB>{{cita libro|autore=Alfred Sherwood Romer|coautori=Thomas S. Parsons|anno=1977 |titolo=The Vertebrate Body |editore=Holt-Saunders International |città= Philadelphia|pagine= 226–241|isbn=0-03-910284-X}}</ref>
 
==Ulteriori immagini==
<gallery>
Image:Rotation frontal bone.gif|Posizione dell'osso frontale nel cranio umano (in rosso).
Image:Frontal bone sinuses.jpg|Radiografia che mostra i seni frontali
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Giuseppe Anastasi|coautori= ''et al.''|titolo=Trattato di Anatomia Umana|volume=1|pagine= 93-95|editore=Edi-Ermes|isbn=88-7051-285-1}}
* {{cita libro|autore=Henry Gray|titolo=Anatomy of the human body|anno=1918|ed=20|editore=Lea & Febiger|città=Philadelphia|url=http://education.yahoo.com/reference/gray/subjects/subject/32#p133|isbn=1-58734-102-6}}
* {{cita libro|autore=Susan Standring|titolo=Gray's Anatomy: The Anatomical Basis of Clinical Practice |anno=2004|ed=39|editore=Churchill Livingston|isbn=1-58734-102-6}}
* {{cita libro|autore=Arcangelo Pasqualino|coautori=Gian Luigi Panattoni|titolo=Anatomia Umana. Citologia Istologia Embriologia Anatomia sistematica|anno=2002|editore=UTET Scienze mediche|città=Torino|isbn=978-0-443-07168-3}}
*{{cita libro|autore=Alfred Sherwood Romer|coautori=Thomas S. Parsons|anno=1977|titolo=The Vertebrate Body |editore=Holt-Saunders International |città= Philadelphia|isbn=0-03-910284-X}}
 
== Voci correlate ==
*[[Volta cranica]]
*[[Base cranica]]
*[[Cavità orbitaria]]
*[[Cavità nasale]]
*[[Fossa temporale]]
*[[Seni frontali]]
*[[Sutura metopica]]
 
{{Portale|anatomia|medicina}}
 
[[Categoria:Neurocranio|Frontale]]