Campania e Elisa Di Lazzaro: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{nd}}
|Nome = Elisa Di Lazzaro
{{Divisione amministrativa
|Immagine =
|Nome = Campania
|Didascalia =
|Panorama = Torre Consiglio Regionale Campania.JPG
|Sesso = F
|Didascalia = Il grattacielo degli uffici della Regione Campania nel centro direzionale di Napoli
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Bandiera = Flag of Campania.svg
|Disciplina = Atletica leggera
|Voce bandiera =
|Specialità = [[Ostacoli (atletica leggera)|Ostacoli alti]]
|Stemma = Regione-Campania-Stemma.svg
|Voce stemmaRecord =
{{Prestazione|[[50 metri ostacoli|50 hs]]|7"39|indoor - 2017}}
|Stato = ITA
{{Prestazione|[[60 metri ostacoli|60 hs]]|8"22 {{Recordicona|N20|dim=small}}|indoor - 2017}}
|Grado amministrativo = 1
{{Prestazione|[[100 metri ostacoli|100 hs]]|13"21|2018}}
|Capoluogo = [[Napoli]]
{{Prestazione|[[Ostacoli (atletica leggera)|200 hs]]|28"98|2015}}
|Amministratore locale = [[Stefano Caldoro]]
{{Prestazione|[[Ostacoli (atletica leggera)|300 hs]]|46"60|2013}}
|Partito = [[Il Popolo della Libertà]]
{{Prestazione|[[Staffetta 4×100 metri|4×100 m]]|46"13|2017}}
|Data elezione = 29/03/2010
{{Prestazione|[[Staffetta 4×200 metri|4×200 m]]|1'36"88|indoor - 2018}}
|Data istituzione =
|Società = {{C.S. Carabinieri|AL}}
|Latitudine gradi = 40
|Squadre =
|Latitudine minuti = 50
{{Carriera sportivo
|Latitudine secondi = 0
|2008-2010|{{Società atletica|PentAtletica Trieste|nome}}|
|Latitudine NS = N
|2011-2012|{{Società atletica|Trieste Trasporti Cral Atl. Gio|nome}}|
|Longitudine gradi = 14
|2013|{{Società atletica|Atl. AVIS Fidenza|nome}}|
|Longitudine minuti = 15
|2014-2017|{{Società atletica|CUS Parma|nome}}|
|Longitudine secondi = 0
|2018-|{{C.S. Carabinieri|AL}}|
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 322<ref>[http://it.db-city.com/Italia/Campania db-city.com]</ref>
|Superficie = 13595
|Abitanti = 6074882
|Note abitanti = Bilancio demografico mensile aggiornato al 30-07-2011 ([http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html DATI ISTAT])
|Aggiornamento abitanti = 30/04/2011
|Sottodivisioni = [[Provincia di Avellino|Avellino]], [[Provincia di Benevento|Benevento]], [[Provincia di Caserta|Caserta]], [[Provincia di Napoli|Napoli]], [[Provincia di Salerno|Salerno]]
|Sottosottodivisioni = [[Elenco dei comuni della Campania|551]]
|Divisioni confinanti = [[Basilicata]], [[Lazio]], [[Molise]], [[Puglia]]
|Fuso orario = +1
|Codice ISO=[[ISO 3166-2:IT|IT-72]]
|Codice statistico = 15
|Nome abitanti = campani
|PIL =
|PIL procapite =
|PIL PPA = 74.415,8 [[Milione|mln]] [[Euro|€]]
|PIL procapite PPA = 16.400 €<ref name="PIL">[http://blog.lalocandina.it/post/2011/04/22/Crolla-il-Pil-pro-capite-in-Italia.aspx id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 Pil pro capite regioni italiane, dati Istat 2009]</ref>
|Immagine localizzazione = Campania in Italy.svg
|Mappa = Map of region of Campania, Italy, with provinces-it.svg
|Didascalia mappa = Mappa della regione con le sue province
|Sito = http://beta.regione.campania.it/it
}}
|TermineCarriera =
{{quote|Quando si ama la Campania, si amano tutti i popoli che l'hanno abitata.|[[Roger Peyrefitte]]}}
|SquadreNazionali =
La '''Campania''' ({{IPA|[kam'panja]}})<ref>[http://venus.unive.it/canipa/pdf/DiPI_3_A-Z.pdf Riepilogo etimologico dei termini italiani].</ref> è una [[Regioni d'Italia|regione]] dell'[[Italia meridionale]] di 6.074.882 abitanti<ref>Bilancio demografico mensile aggiornato al 30-07-2011 ([http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html DATI ISTAT])</ref> con capoluogo [[Napoli]]. È al secondo posto tra le regioni d'Italia per popolazione (dopo la [[Lombardia]]) e al primo per densità.
{{Carriera sportivo
 
|2018-|{{Naz|AL|ITA}}|2
La regione era abitata nell'entroterra già nel [[III millennio a.C.]] da popolazioni [[Sanniti|Sannite]], [[Oschi|Osche]] e [[Volsci|Volsche]]; tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] ed il [[VII secolo a.C.]], genti di civiltà greca giunsero in Campania nell'ambito di un flusso migratorio originato da singole città della [[Grecia antica|Grecia]], fondando le prime colonie sulle coste, come ''Kyme'' ([[Cuma]]), ''Parthenope'', poi ''Neapolis'' ([[Napoli]]) e ''Poseidonia'' ([[Paestum]]), e dando vita alla cosiddetta [[Magna Grecia]]. Successivamente, la regione vede il susseguirsi di diverse culture e dominazioni straniere: dai [[romani]], che la chiamarono ''[[Campania felix]]'', ai [[longobardi]], dagli [[angioini]] agli [[aragonesi]] fino ad arrivare al periodo [[Regno delle due Sicilie|borbonico]] con il quale la regione (e in generale tutto il meridione), diventa uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d'Europa, ospitando quella che all'epoca era la capitale di uno dei regni più ricchi ed importanti del mondo:<ref name=Antica>Vito Salierno, ''Alla riscoperta della Magna Grecia: storia, arte, civiltà, Capone editore 2009</ref> [[Napoli]]. In epoca Borbonica, a [[Napoli]] si concentrano 443 milioni di lire-oro dei 668 milioni di lire-oro di tutti gli Stati italiani messi insieme. Dall'unità d'Italia ad oggi, la regione, così come tutto il sud del paese, ha avuto un forte declino economico e sociale, indicato con la locuzione di [[questione meridionale]].<ref>[http://www.sanvitoinrete.it/2011/03/unita-ditalia-la-questione-meridionale-e-il-regno-delle-due-sicilie/ sanvitoinrete.it]</ref><ref>Vitolo Giovanni, Musi Aurelio, ''Il mezzogiorno prima della questione meridionale'', 2004</ref>
 
Posta nell'[[Italia meridionale]], la Campania è bagnata a ovest e sud-ovest dal [[Mar Tirreno]], confina a nord-ovest con il [[Lazio]], a nord con il [[Molise]], a est con la [[Puglia]] e con la [[Basilicata]].
 
La Campania è la regione italiana con il maggior numero di beni inclusi in un sito [[UNESCO]] (14), ed assieme alla [[Toscana]] e dopo la [[Lombardia]], che però ne condivide uno con il Piemonte e uno con la confinante Svizzera, è la regione con il maggior numero di beni [[Patrimonio dell'umanità]] (6 dei 45 totali). Il capoluogo di regione, [[Napoli]], detiene inoltre il primato di città con il [[centro storico di Napoli|centro storico]] più vasto del vecchio continente<ref>Vitiello Gabriella e Helbert Frank, ''Napoli e Pompei Guida Direct'', Ed. Dumont 2008, ISBN 88-95093-45-3.</ref><ref>[http://www.giuseppeossorio.it/public/wp-content/uploads/2007/04/finanziaria_2007.jpg 1700 ettari illustrati dal Dipartimento di progettazione urbana dell'Università di Napoli]</ref>. Le altre città [[capoluogo di provincia]] sono: [[Avellino]], [[Benevento]], [[Caserta]] e [[Salerno]].
 
==Etimologia==
Il [[toponimo]] Campania non è di certa etimologia. Esso deriverebbe, secondo alcuni, dal termine [[Lingua latina|latino]] ''campus'', che vuol dire [[campagna]], e per commistione linguistica, dal termine [[osco]] ''Kampanom'', con il quale si indicava l'area nei pressi della città di [[Capua]]. Non essendo gli studi al riguardo giunti a conclusioni univoche, altri studiosi sostengono che la derivazione trovi invece coincidenza con il significato di "campagna" come farebbe presupporre la nota espressione "[[Campania felix]]". In questo secondo senso, si sottolinea che il sostantivo latino "campus" ha appunto il significato di "pianura, campagna aperta", che indicherebbe, unitamente al [[clima]] favorevole altrettanto noto, la particolare fertilità ed amenità dell'area.
 
== Stemma ==
{{Infobox
|TitoloEst = [[File:Flag of the Republic of Amalfi.svg|25px]] [[Storia di Amalfi|Repubblica Marinara di Amalfi]]
|StileTabella = font-size:95%;
|StileValore = text-align:left;
|Valore1 = Quella di [[Amalfi]] è una delle prime e più importanti [[repubbliche marinare]] del paese e forse la prima che raggiunse una rilevanza di spicco nel panorama nazionale. Il suo commercio non era vasto come quello di [[Venezia]], ma raggiunse comunque importanti traguardi grazie all'espansione verso il [[mar Mediterraneo]] e quindi l'[[Egitto]] e [[impero bizantino|Bisanzio]], conquistando così tutto il mercato arabo. Amalfi ebbe il pregio anche di costituire il codice marittimo vigente per tutta l'epoca medievale fino al [[XVI secolo]], nonché il più antico codice marittimo italiano: le [[tavole amalfitane]].
 
La decadenza della Repubblica amalfitana si ebbe con l'avvento dei [[normanni]] in Sicilia che spostò il ruolo di polo mercantile al [[porto di Napoli]] e [[Salerno]].
}}
|Palmares =
 
{{Palmarès
Secondo la motivazione ufficiale, lo stemma della Campania è ispirato alle insegne della [[Repubblica di Amalfi|Repubblica marinara di Amalfi]].
|competizione 2 = [[Campionati del Mediterraneo under 23 di atletica leggera|Mediterranei under 23]]
 
|oro 2 = 0
La prima bandiera di Amalfi fu quella della Repubblica marinara omonima, caratterizzata dalla [[croce di Malta]]<ref>La croce è chiamata "Croce di Malta" anche se il primo paese ad utilizzarla è stato Amalfi. Dunque dovrebbe essere chiamata "Croce di Amalfi".</ref> su campo azzurro ([[XII secolo]]). La croce è di origine bizantina, per questo motivo è una croce di tipo greco ovvero a braccia eguali. A differenza di una croce greca classica però, quella della repubblica amalfitana riportava due punte su ogni braccio per un totale di otto, in rappresentanza ognuna di esse di una delle otto beatitudini secondo san Matteo, oppure alcune importanti virtù cristiane, o possono anche rappresentare le 8 nazionalità di provenienza dei Cavalieri di san Giovanni, o ancora gli 8 princìpi che dovevano rispettare gli antichi cavalieri.
|argento 2 = 1
 
|bronzo 2 = 0
Successivamente, nel [[XIII secolo]], fu adottata la bandiera del comune, la quale vedeva un fondo azzurro con una banda obliqua di colore rosso da sinistra verso destra, accanto a quella antica a croce maltese.
|cat =
 
}}
Nel [[1971]], la regione Campania riadattò il primo simbolo utilizzandolo così nella propria bandiera che divenne ufficialmente uno [[scudo sannitico]] argento con banda rossa obliqua da sinistra a destra su campo azzurro (di tonalità diversa rispetto a quello della bandiera amalfitana).
|Aggiornato = 8 agosto 2018
 
}}
==Onorificenze==
{{Bio
Conferita il 11/10/2010:
|Nome = Elisa Maria
{{Onorificenze
|Cognome = Di Lazzaro
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|Sesso = F
|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|LuogoNascita = Trieste
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|GiornoMeseNascita = 5 giugno
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|AnnoNascita = 1998
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.<br />
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ostacolista
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , specialista su 100 metri ostacoli e 60 m hs indoor che viene allenata da Maurizio Pratizzoli<ref name= fidal>[http://www.fidal.it/atleta/Elisa-Maria-Di-Lazzaro/eauRkpuiaWQ%3D Profilo su FIDAL.it]</ref>; nel 2018 ha rappresentato l’[[Italia]] sia ai [[Campionati del mondo di atletica leggera indoor|Mondiali indoor]] di [[Campionati del mondo di atletica leggera indoor 2018|Birmingham]] nei 60 m hs che agli [[Campionati europei di atletica leggera|Europei]] di [[Campionati europei di atletica leggera 2018|Berlino]] nei 100 metri ostacoli e, nella stessa specialità, è stata vicecampionessa ai [[Campionati del Mediterraneo under 23 di atletica leggera|Mediterranei under 23]] di Jesolo; detiene i record nazionali juniores sia nei 60 m hs che sui 100 m hs (entrambi migliorati più volte e strappati ad [[Antonella Bellutti]] che li deteneva da oltre 30 anni)
}}
== Biografia ==
=== Le società di appartenenza e gli inizi con le prime medaglie giovanili nazionali ===
Comincia con l’[[Atletica leggera|atletica]] all’età di 10 anni nel 2008 (categoria Esordienti) con la PentAtletica Trieste, allenata da Stefano Lubiana<ref name= fidal/>, poi nel 2011 passa alla società sportiva concittadina Trieste Trasporti Cral Atl. Gio.
 
Quindi si trasferisce in [[Emilia Romagna]] per motivi familiari e gareggia per l’Atletica AVIS Fidenza nel 2013 (anno a partire dal quale viene allenata da Maurizio Pratizzoli). L’anno seguente viene tesserata dal [[CUS Parma]] e dal 2017 ha il doppio tesseramento con i [[Centro Sportivo Carabinieri|Carabinieri]].
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Campania|Zone altimetriche d'Italia}}
[[File:Altimetria Campania.svg|right|thumb|220px|Altimetria della Campania.]]
 
Elisa Di Lazzaro, in passato anche [[Tennis|tennista]], [[Nuoto|nuotatrice]] e [[Danza|danzatrice]]<ref name= fidal/>, già da cadetta nel [[2012]] ha iniziato a vincere titoli italiani, in occasione della finale nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi svoltisi a Roma nello stadio della Farnesina dove ha vinto gli 80 metri ostacoli. <br />Lo stesso anno è stata due volte quarta (80 m hs e 4x100 m) ai campionati italiani cadette di Jesolo; l’[[2013|anno dopo]] nella stessa rassegna nazionale ed uguale città, vince la medaglia di bronzo sugli 80 m hs (arrivando a soltanto due centesimi dall’argento di Martina Millo, 11”61 a 11”63).
La Campania è prevalentemente collinare (50,8%), il 34,6% di essa è montuosa e il 14,6% pianeggiante.
*Monti principali: [[Matese]], [[monti Trebulani]], [[Monti Picentini]], [[monti Lattari]], [[monte Miletto]], [[Taburno]], [[Avella]], [[Terminio]], [[Cervialto]], [[Polveracchio]], [[Alburno]], [[Cervati]].
**Altopiani e conche: [[Benevento]], [[Apice (Italia)|Apice]], [[Montecalvo Irpino]], [[Ariano Irpino]], [[Montevergine (Mercogliano)|Montevergine]], [[Valle Caudina]], [[Vallo di Diano]], [[Valle Telesina]], [[Valle Vitulanese]], [[Alta Valle del Sele]].
**Vulcani: [[Vesuvio]], [[Campi Flegrei]], [[Vulcano di Roccamonfina|Roccamonfina]], [[monti Lattari]], [[Marsico]], [[Ischia (isola)|Ischia]].
*Fiumi principali: [[Garigliano]], [[Volturno]], [[Sarno]], [[Sele]], [[Tanagro]], [[Calore Irpino]].
*Laghi principali: [[lago di Conza]], [[Riserva naturale Lago Falciano|lago Falciano]], [[lago del Matese]], [[lago d'Averno]] (di origine vulcanica), [[lago Lucrino]], [[lago di Telese]], [[lago Laceno]].
*Pianure: [[Pianura Campana]], [[piana del Sele]].
*Isole: [[Ischia (isola)|Ischia]], [[Capri]], [[Procida]], [[Nisida]], [[Vivara]].
*Coste: [[Costiera domitiana]], [[Campi Flegrei|costiera flegrea]], [[Penisola sorrentina|costiera sorrentina]], [[costiera amalfitana]], [[costiera cilentana]].
 
=== 2014-2015: la semifinale ai Mondiali allievi di Cali ===
I confini amministrativi della regione non sono da sempre gli stessi, ma si sono modificati (anche drasticamente) più volte nel corso della sua storia. Parte del [[Cilento]] per esempio, anticamente faceva parte della [[Lucania]], mentre fino al 1927, i territori della [[provincia di Caserta]] comprendevano anche i circondari di [[circondario di Sora|Sora]] e [[circondario di Gaeta|Gaeta]], oltre che le [[isole Pontine]], prima che per volontà di Mussolini venissero inglobati nei territori dell'odierno [[Lazio]], sciogliendo così la storica ''[[Campania felix]]''.
Durante il biennio da allieva ([[2014]]-[[2015]]) raggiunge risultati di rilievo nei 100 m hs, vincendo prima il bronzo e poi l’argento nelle due edizioni dei campionati italiani under 18; inoltre sempre sui 100 m hs, nel luglio del 2015 partecipa ai [[Campionati del mondo allievi di atletica leggera 2015|Mondiali allievi]] di [[Cali]] ([[Colombia]]) dove esce in semifinale (restando a 32 centesimi dall’ultima atleta ammessa alla finale, la polacca Klaudia Siciarz, 13”50 a 13”82).
 
=== 2016-2017: il titolo assoluto indoor sui 60 metri ostacoli, il quarto posto agli Europei juniores di Grosseto e i due record italiani under 20 ===
[[File:Terra di Lavoro nel '700.jpg|thumb|220px|La Terra di Lavoro nel XVIII secolo]]
Il biennio nella categoria juniores [[2016]]-[[2017]], si rivela essere ricco di medaglie vinte ai vari campionati italiani: argento sui 60 m hs e bronzo con la 4x200 m (‘16); poi non ha gareggiato agli assoluti indoor di Ancona ed ha saltato sia gli italiani juniores di Bressanone che gli assoluti di Rieti per un infortunio al piede<ref name= fidal/>. Quattro medaglie d’oro, per altrettanti titoli, su cinque finali disputate (‘17): 60 m hs e 4x200 m ai nazionali under 20 indoor; agli italiani assoluti al coperto, dopo la vittoria dei 60 metri ostacoli col tempo di 8”25 (davanti alla compagna di squadra Desola Oki, 8”29), ha sfiorato di un soffio lo standard minimo (8”24) per gli [[Campionati europei di atletica leggera indoor 2017|Europei al coperto]] di [[Belgrado]] ([[Serbia]]). Durante la stagione all’aperto si è prima laureata campionessa juniores nei 100 m hs e poi ha preso parte agli [[Campionati europei under 20 di atletica leggera 2017|Europei juniores]] di [[Grosseto]] ([[Italia]]): dopo aver superato le batterie (vincendo la sua) e le semifinali (col quinto tempo delle tre serie), corre la finale giungendo quarta a 10 centesimi dal bronzo della [[Polonia|polacca]] Klaudia Siciarz (13”33 a 13”43).
===Subregioni===
Oggi la regione, al di là della suddivisione amministrativa, include quattro aree storicamente, culturalmente e morfologicamente diverse tra loro. Partendo da nord, le subregioni sono: la [[Terra di Lavoro]], il [[Sannio]], l'[[Irpinia]], ed il [[Cilento]].
 
=== 2018: l’esordio in Nazionale seniores agli Mondiali indoor e l’argento ai Mediterranei under 23 ===
====Terra di Lavoro====
Il [[2018]], al suo primo anno nella categoria promesse, diventa vicecampionessa assoluta al coperto sui 60 m hs, chiudendo dietro alla vincitrice [[Veronica Borsi]] (8”19 a 8”23) e davanti a [[Micol Cattaneo]] (8”27); invece con la staffetta 4x200 m dei [[Centro Sportivo Carabinieri|Carabinieri]] si laurea campionessa assoluta indoor, in seguito alla squalifica del quartetto delle soldatesse dell’[[Centro sportivo olimpico dell'Esercito|Esercito]] (prime al traguardo, ma con un cambio irregolare poiché effettuato fuori zona).
La [[Terra di Lavoro]] è una regione storico-geografica legata intimamente alla Campania, ma suddivisa nel 1927 tra [[Lazio]] (oggi corrispondente al circondario di [[Sora]] e [[Gaeta]]), [[Molise]] (corrispondente al circondario di Piedimonte) e Campania (corrispondente al circondario di [[Caserta]] e [[Nola]]). Le motivazioni che ne portarono allo scioglimento da parte di [[Benito Mussolini|Mussolini]] non sono ben chiare. Tuttavia l'ipotesi ufficiale vuole che la soppressione della provincia intendeva dare a [[Napoli]] il necessario ''respiro territoriale'', non avendo la città stessa un retroterra adeguato al ruolo di "perla del Mediterraneo" che il regime voleva propagandisticamente esaltare<ref name="Terra 26">{{cita libro |cognome=Giordano |coautori=Natale, Caprio |titolo= Op. cit. |url= http://books.google.it/books?id=cgVt3ZtVjk4C&pg=PA26 |datadiaccesso= 17 agosto 2010 |pagine=pag. 26}}</ref><ref>{{cita libro |cognome=Jadecola |nome=Costantino |titolo= Nascita di una provincia |anno=2003 |editore= Le Tre Torri |città=[[Roccasecca]]}} {{NoISBN}}</ref><ref>{{cita libro |cognome=Capobianco |nome=Giuseppe |curatore= Felice Corvese, [[Giuseppe Tescione]] |titolo= Per una storia di Caserta dal medioevo all'età contemporanea |anno=1993 |editore= Edizioni Athena |città=[[Napoli]] |pagine=pp. 230-231 |capitolo= Dal fascismo alla repubblica in Terra di Lavoro}} {{NoISBN}}</ref>.
[[File:Ancient Samnium.png|thumb|220px|Il Sannio secondo l<nowiki>'</nowiki>''Historical Atlas'' di William R. Shepherd (1911)]]
 
Nei giorni seguenti alla fine degli assoluti al coperto di Ancona, in successione le ostacoliste Veronica Borsi prima ed Elisa Di Lazzaro poi (tra loro anche l’[[Salto in alto|altista]] [[Alessia Trost]]) sono rientrate all’interno del meccanismo del cosiddetto “target number” e dunque sono state invitate entrambe dalla [[International Association of Athletics Federations|IAAF]] a prendere parte ai [[Campionati del mondo di atletica leggera indoor 2018|Mondiali indoor]] di [[Birmingham]] ([[Gran Bretagna]]); nella trasferta britannica la Di Lazzaro è stata la più giovane (19 anni, 20 a giugno) atleta italiana presente fra i tredici azzurri in gara, capitanati dal [[Salto triplo|triplista]] [[Fabrizio Donato]] (41 anni). Ha disputato la batteria dei 60 m hs arrivando ultima al traguardo ed uscendo al primo turno (distante dalle ultime ammesse alle semifinali) così come anche la Borsi.
====Sannio====
Il [[Sannio]] è una regione storico-geografica dell'Italia centro-meridionale, abitata dal popolo dei Sanniti (in osco ''Safineis'') tra il VII-VI secolo a.C. e i primi secoli del I millennio d.C.. Il territorio era in massima parte nella zona appenninica, fra l'[[Abruzzo]], il [[Molise]], la Campania, la [[Lucania]] e la [[Puglia]]. Oggi la subregione comprende i monti del Matese ([[Sannio Alifano]] in provincia di Caserta) e gran parte della [[provincia di Benevento]].
 
Durante la stagione all’aperto si è laureata prima vicecampionessa nazionale universitaria nei 100 m hs e poi, sulla stessa specialità, ha vinto il titolo italiano promesse e si è laureata vicecampionessa ai [[Campionati del Mediterraneo under 23 di atletica leggera|Mediterranei under 23]] di Jesolo.
====Irpinia====
L'[[Irpinia]] è una regione storico-geografica che oggi comprende gran parte della [[provincia di Avellino]]. L'[[Irpinia]] confina a nord con il Sannio, ad ovest con l'agro nolano e l'[[Agro nocerino sarnese|agro nocerino-sarnese]], a sud con la [[provincia di Salerno]] e ad est con il [[Vulture]] e la [[Daunia]]. La regione si estende sulla parte centro-orientale della Campania, non ha sbocco al mare e presenta un territorio prevalentemente montuoso. Il territorio, articolato in valli ed alture, presenta un clima rigido d'inverno, con precipitazioni a carattere nevoso, e relativamente mite d'estate.
 
Il 5 luglio realizza in [[Spagna]] a [[Guadalajara (Spagna)|Guadalajara]] il nuovo personale nei 100 metri ostacoli, 13”21 (seconda italiana under 23 di sempre), migliorando il 13”24 corso nel 2017.
====Cilento====
Il [[Cilento]] è una subregione montuosa della Campania che si protende come una penisola tra i golfi di [[Salerno]] e di [[Golfo di Policastro|Policastro]], nella zona meridionale della regione, dichiarata dall'[[UNESCO]] Patrimonio dell'Umanità. Anticamente il [[Cilento]] era parte della [[Lucania]] (insieme con il [[Vallo di Diano]] e il golfo di Policastro). La subregione è un polmone verde e una miniera di ricchezza storica e paesaggistica per il territorio campano. Proprio nel [[Cilento]] infatti vi sono 11 tra le 12 bandiere blu che la regione detiene<ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=101384 Dodici bandiere blu sventolano in Campania Ecco la mappa delle spiagge pulite - Il Mattino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, importanti resti archeologici come i templi di [[Paestum]] ed importanti luoghi culturali ed artistici come la [[Certosa di San Lorenzo (Padula)]]. Infine, quasi tutta l'area cilentana (180.000 ettari), nel [[1991]] è divenuta [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano|parco nazionale]].
 
L’8 agosto disputa la batteria dei 100 m hs agli [[Campionati europei di atletica leggera 2018|Europei]] di [[Berlino]] in [[Germania]], finendo quinta in 13”42 e restando distante dai tempi di ripescaggio per l’accesso alla semifinale.
=== Pianure ===
[[File:Vallo Diano.JPG|thumb|220px|[[Vallo di Diano]] ([[Cilento]])]]
Di tutta la regione, circa solo un quinto è formato dalle pianure. Le principali sono localizzate essenzialmente nel [[provincia di Caserta|casertano]] e lungo la [[costiera cilentana]].
Le pianure più importanti sono: a nord quella del fiume Garigliano e quella del fiume Volturno; quest'ultima confina a sud con il solco del fiume Sarno e costituisce la [[Pianura Campana]] propriamente detta, fertile ed intensamente popolata. Ricordiamo, inoltre, la pianura del fiume Sele a sud, formante la [[piana di Paestum]] e la [[pianura di Salerno]].
 
L’8 settembre a Pescara diventa vicecampionessa assoluta nei 100 m hs dietro la vincitrice [[Luminosa Bogliolo]] e precedendo di 3 centesimi [[Giulia Pennella]] (13”43 contro 13”46).
Ad est, nel [[Cilento]], sono diverse le colline ed i rilievi che caratterizzano quella fetta di regione. Tra le principali vi sono il [[Vallo di Diano]], che si distende tra i massicci dell'Alburno e del Cervati attraversato dal fiume Tanagro che in origine era un grande lago pleistocenico, ed il [[Vallo della Lucania]].
 
È presente nella top ten italiana di sempre sia nei 60 metri ostacoli indoor (settima con 8”22<ref>[http://www.fidal.it/upload/files/Statistiche/alltimeindoor/AlltimeINDOOR_310318.pdf Liste italiane assolute indoor all-time - Donne - 60 metri ostacoli], FIDAL.it</ref>) che nei 100 metri ostacoli (decima con 13”21<ref>[http://www.fidal.it/upload/files/Statistiche/alltimeoutdoor/Italiaalltimeal12set2018.pdf Liste italiane all time - Donne - 100 metri ostacoli], FIDAL.it</ref>).
===Rilievi e colline===
[[File:MontiPicentini.JPG|thumb|right|220px|Panorama dei [[Monti Picentini]] dal Monte Sassosano ([[Montella]])]]
Tra i rilievi si possono distinguere la dorsale appenninica centrale, decorrente da nord-ovest a sud-est e comprendente diversi massicci ([[Matese]], [[monti Trebulani]], [[Taburno]], [[Avella]], [[Terminio]], [[Cervialto]], [[Alburno]], [[Cervati]]), [[Tuoro]], seguita verso est da una zona di altopiani e conche ([[Benevento]], [[Apice (Italia)|Apice]], [[Montecalvo Irpino]], [[Ariano Irpino]] ecc.). Nella zona litorale troviamo massicci di origine vulcanica ([[Monte Somma|Somma]]-[[Vesuvio]], [[Campi Flegrei]], [[Vulcano di Roccamonfina|Roccamonfina]]) e di origine sedimentaria ([[Monti Lattari]] e [[Marsico]]).
 
Ha migliorato più volte i precedenti record juniores ultratrentennali di [[Antonella Bellutti]] che deteneva sia nei 60 metri che 100 metri ostacoli: quattro volte l’8”38 (1986) sui 60 m hs<ref>[http://www.fidal.it/atleta/Elisa-Maria-Di-Lazzaro/eauRkpuiaWQ%3D#tab2 Elisa Maria Di Lazzaro - Risultati - 60 hs H 84 - 8.50], FIDAL.it</ref> e tre volte il 13”46 (1985) sui 100 m hs<ref>[http://www.fidal.it/atleta/Elisa-Maria-Di-Lazzaro/eauRkpuiaWQ%3D#tab2 Elisa Maria Di Lazzaro - Risultati - 100 hs H 84 - 8.50], FIDAL.it</ref>.
Persino il capoluogo di regione, pur affacciandosi sul mare, si struttura su diverse colline. Le principali sono quella di [[Posillipo]], quella del [[Vomero]], quella dei [[collina dei Camaldoli|Camaldoli]] e quelli [[Colli Aminei|Aminei]].
 
Nelle liste italiane giovanili, oltre che essere la primatista nazionale juniores nei 100 m hs (13”24), nei 60 m hs indoor (8”22) e nella staffetta 4x200 m indoor di società (1’40”93), è anche presente nella top ten all time di altre categorie<ref>[http://www.fidal.it/content/Graduatorie-all-time-italiane-giovanili-(di-Raul-Leoni)/67444 Graduatorie all time Italiane giovanili (di Raul Leoni)], FIDAL.it</ref>: con 8”23 detiene il secondo miglior tempo promesse indoor sui 60 m hs (dietro [[Giulia Pennella]] prima con 8”13); inoltre con 13”78 è la settima allieva nei 100 m hs ed infine con 8”91 è la nona cadetta indoor nei 60 m hs. <br />Il suo record personale di 13”21 realizzato sui 100 m hs, la colloca al secondo posto delle liste italiane promesse, dietro il 13”08 della primatista [[Carla Tuzzi]].
===Coste e isole===
{{vedi anche|Arcipelago Campano}}
Le coste campane, incluse quelle delle isole del [[golfo di Napoli]], sono tutte bagnate dal [[mar Tirreno]]. Tra i tre capoluoghi di provincia che si affacciano sul mare, quella di [[Caserta]] è l'unico che lo fa interamente in pianura. La città di [[Napoli]] invece, di 225&nbsp;km di costa solo il 31% è basso. Diverso il discorso per [[Salerno]] che si divide a metà con il 47% delle coste basse.
 
Dal 2016 in poi ha sempre chiuso nella top ten stagionale italiana, sia al coperto<ref>[http://www.fidal.it/content/Statistiche/25404 Statistiche - Liste italiane indoor - Donne], FIDAL.it</ref> (60 m hs indoor) prima 2017, seconda 2018 e decima 2016 che all’aperto<ref>[http://www.fidal.it/content/Statistiche/25404 Liste italiane - Donne], FIDAL.it</ref> (100 m hs outdoor) seconda 2018, terza 2017 e sesta 2016.
Tra le coste più importanti e famose, per natura, bellezza e cultura, ci sono quelle della [[penisola sorrentina]] e la [[costiera cilentana|cilentana]]. La [[penisola sorrentina]], è un territorio attraversato all'interno dai [[monti Lattari]] e proteso verso il [[mar Tirreno]]. Amministrativamente è appartenente per metà alla [[provincia di Napoli]] e per l'altra metà a quella di [[Salerno]]. Il versante che si affaccia sul [[golfo di Napoli]] costituisce la costiera sorrentina, quello che si affaccia sul [[golfo di Salerno]], invece, forma la [[costiera amalfitana]].
 
Dal 2014 al 2018<ref>[http://www.fidal.it/atleta/Elisa-Maria-Di-Lazzaro/eauRkpuiaWQ%3D#tab2 Elisa Maria Di Lazzaro - Risultati - 100 hs], FIDAL.it</ref> ogni anno ha migliorato sempre il primato personale dei 100 m hs, passando da 14”57 a 13”21 con un miglioramento di 1”36 in cinque stagioni.
L'[[arcipelago campano]] è composto da tre isole principali: [[Ischia (isola)|Ischia]], [[Capri]] e [[Procida]], famose in tutto il mondo per le loro bellezze naturali e da altre due isole minori, [[Vivara]] (collegata a Procida da un ponte) e [[Nisida]] (collegata al continente).
 
È tra le più giovani ostacoliste italiane titolate agli assoluti indoor sui 60 metri ostacoli, avendo vinto il titolo nel 2017 al suo secondo anno della categoria juniores; anche nell’edizione 2018 degli assoluti indoor è stata la più giovane sul podio con Veronica Borsi (1987) e Micol Cattaneo (‘82).
====Coste====
[[File:Amalfi Coast Italy 5.JPG|220px|thumb|Scorcio da [[Amalfi]]]]
====Costiera amalfitana====
La [[costiera amalfitana]] è uno dei tratti di costa più famosi al mondo, simbolo dell'[[Italia]] all'estero ed uno dei punti d'eccellenza del turismo nazionale. Delimitato ad ovest da [[Positano]] e ad est da [[Vietri sul Mare]] e divenuta, nel [[1997]], [[patrimonio dell'umanità]] [[UNESCO]], la costa prende il nome dalla città che costituisce il cuore della stessa, non solo geograficamente ma anche storicamente: [[Amalfi]]. I comuni che fanno parte della costa sono quindici: [[Amalfi]], [[Atrani]], [[Cetara]], [[Conca dei Marini]], [[Corbara (Italia)|Corbara]], [[Furore (Italia)|Furore]], [[Maiori]], [[Minori]], [[Positano]], [[Praiano]], [[Ravello]], [[Sant'Egidio del Monte Albino]], [[Scala (Italia)|Scala]], [[Tramonti (Italia)|Tramonti]] e [[Vietri sul Mare]].
 
Quando si è laureata campionessa italiana assoluta indoor sui 60 metri ostacoli nel 2017, erano presenti in gara le tre medagliate nell’edizione precedente (oro Giulia Pennella, argento Micol Cattaneo e bronzo Veronica Borsi), che erano anche tre delle quattro ostacoliste vincitrici di nove degli ultimi dieci titoli assegnati (era assente soltanto [[Marzia Caravelli]] passata già da qualche anno ai 400 metri ostacoli).
====Costiera cilentana====
[[File:Sapri (SA) Sea front.JPG|220px|thumb|Vista su [[Sapri]]]]
La [[costiera cilentana]] comprende il tratto di costa che va dal [[golfo di Salerno]] a quello di [[golfo di Policastro|Plicastro]] ed è un tratto di costa molto noto per la sua bellezza naturalistica. Delle dodici bandiere blu regionali, ben dieci appartengono a questa costa. I comuni (o frazioni) che ve ne fanno parte sono: [[Agropoli]], [[Ascea]] (con [[Elea-Velia|Velia]] e [[Marina di Ascea]]), [[Camerota]] (con [[Marina di Camerota]]), [[Capaccio-Paestum]] (con [[Paestum]], [[Laura (Campania)|Laura]], [[Licinella]] e [[Torre Kernot]]), [[Casal Velino]] (con Marina di Casalvelino), [[Castellabate]] (con [[Santa Maria di Castellabate|Santa Maria]], [[San Marco (Castellabate)|San Marco]], [[Licosa]] ed [[Ogliastro Marina]]), [[Centola]] (con [[Palinuro]]), [[Ispani]] (con [[Capitello (Ispani)|Capitello]]), [[Montecorice]] (con [[Agnone Cilento]] e [[Case del Conte]]), [[Pisciotta]] (con [[Caprioli (Pisciotta)|Caprioli]] e Marina di Pisciotta), [[Pollica]] (con [[Acciaroli]] e [[Pioppi (Pollica)|Pioppi]]), [[San Giovanni a Piro]] (con [[Scario]]), [[San Mauro Cilento]] (con Mezzatorre), [[Santa Marina (Italia)|Santa Marina]] (con [[Policastro Bussentino]]), [[Sapri]] e [[Vibonati]] (con [[Villammare]]).
 
Dopo non aver preso parte a tre edizioni di fila dei [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera|campionati italiani assoluti]] ([[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2015|Torino 2015]] era nella lista partecipanti di tre gare (100 m hs, 4x100 e 4x400 m), ma non è stata presente in nessuna; sia a [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2016|Rieti 2016]] che a [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2017|Trieste 2017]], è stata assente), ha poi esordito a [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2018|Pescara 2018]] laureandosi vicecampionessa nei 100 m hs.
[[File:CostieraSorrentina.jpg|thumb|220px|right|Panorama da [[Massa Lubrense]]]]
====Costiera sorrentina====
La [[costiera sorrentina]] è una costiera appartenente alla [[penisola sorrentina]] che si affaccia sul versante che dà al [[golfo di Napoli]]. Data la bellezza paesaggistica, storica, culturale della costa e data la sua rilevanza gastronomica, la stessa è intensamente sfruttata per fini turistici. I comuni che costituiscono la costa sono sei: (da sud verso nord) [[Massa Lubrense]], [[Sorrento]], [[Sant'Agnello]], [[Piano di Sorrento]], [[Meta (Italia)|Meta]] e [[Vico Equense]].
 
In entrambe le rassegne internazionali giovanili a cui ha gareggiato, (Mondiali allievi di Cali 2015 ed Europei juniores di Grosseto 2017), ha trovato la polacca Klaudia Siciarz sulla sua strada: è stata l’ultima qualificata alla finale di Cali (dove la Di Lazzaro è stata semifinalista) ed ha vinto il bronzo a Grosseto (con la Di Lazzaro quarta).
[[File:I Faraglioni.JPG|220px|left|thumb|I [[Faraglioni di Capri|faraglioni]] di [[Capri]]]]
====Isole====
=====Capri=====
L'isola di [[Capri (isola)|Capri]] è un'isola nel [[golfo di Napoli]]. Situata di fronte alla Penisola Sorrentina, è celebre per la sua bellezza sin dai tempi dell'[[Impero romano]].
L'isola è, a differenza delle vicine Ischia e Procida, di origine carsica. Inizialmente era unita alla [[Penisola Sorrentina]], ma successivamente è stata sommersa in parte dal mare e separata quindi dalla terraferma, dove oggi si trova lo [[Bocca Piccola|stretto di Bocca Piccola]]. Capri presenta una struttura morfologica complessa, con cime di media altezza ([[Monte Solaro]] 589&nbsp;m e Monte Tiberio 334&nbsp;m) e vasti altipiani interni, tra cui il principale è quello detto "di [[Anacapri]]".
 
Il suo attuale allenatore è il guru degli ostacoli Santiago Antunez (Cuba). Dal 2018 sí é trasferita a Formia per allenarsi con campioni mondiali ed italiani alla ricerca del salto di qualità.
=====Ischia=====
[[File:Lungomare di Lacco Ameno.jpg|thumb|220px|left|Porticciolo di [[Lacco Ameno]], comune dell'isola d'Ischia]]
L'isola d'[[Ischia (isola)|Ischia]] con i suoi 46 [[km²]] di superficie e i circa 61&nbsp;000 abitanti è la terza isola più popolosa d'[[Italia]]. Dal punto di vista amministrativo si divide in sei comuni: [[Barano d'Ischia]], [[Casamicciola Terme]], [[Forio]], [[Ischia (comune)|Ischia]], [[Lacco Ameno]], [[Serrara Fontana]], anche se è stata presentata una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per poter giungere ad un ''Comune Unico'' dell'Isola d'Ischia, da realizzarsi attraverso un [[referendum]] popolare. Attualmente si è in attesa della sua indizione da parte della Regione Campania, anche se non vi è alcun obbligo in merito. Dal punto di vista strettamente naturale l'isola presenta diverse peculiarità, dovute anche alla sua origine vulcanica, che tra l'altro ha reso possibile lo sviluppo di una fiorente attività economica, legata al [[turismo]] sia esso turismo termale, che turismo balneare. Il [[Monte Epomeo]], è la cima più alta dell'isola d'Ischia con i suoi 789 metri. Per raggiungerlo si può arrivare sino alla località detta Fontana e poi si deve proseguire a piedi sino alla vetta o, come usavano i contadini di un tempo, a dorso di un asino. In prossimità della vetta in tufo verde vi sono i resti di un eremo e la chiesetta dedicata a S. Nicola di Bari. Dalla cima si può ammirare uno scenario di incomparabile bellezza che va da Capri, a [[Ponza]], [[Gaeta]], Napoli, il Vesuvio, i [[Monti Lattari]] e la penisola Sorrentina.
 
In quattro finali di vari campionati italiani, ha conteso la medaglia d’oro alla compagna di allenamenti Desola Oki<ref name= okifidal>[http://www.fidal.it/atleta/Desola-Oki/eq6RkpOjcGQ%3D Profilo di Desola Oki su FIDAL.it]</ref>: ai nazionali allieve di Milano 2015, Oki 13”62 e Di Lazzaro 13”78; agli italiani juniores indoor di Ancona 2017, 8”28 ed Oki 8”42; ai nazionali assoluti indoor di Ancona 2017, Di Lazzaro 8”25 ed Oki 8”29; agli italiani juniores di Firenze 2017, Di Lazzaro 13”25 ed Oki 13”54.
=====Li Galli=====
Il [[Li Galli]] è un arcipelago appartenente al comune di [[Positano]] ubicato pochi chilometri a sud della [[Penisola Sorrentina|penisola sorrentina]] e costituito da tre isole tutte disabitate: [[Gallo Lungo]], [[La Rotonda (isola)|La Rotonda]] e [[Dei Briganti a nord della Rotonda]] (nota come Castelluccio o La Castelluccia).
 
In tre finali di campionati nazionali giovanili, ha conteso la medaglia d’argento alla concittadina e coetanea Martina Millo<ref>[http://www.fidal.it/atleta/Martina-Millo/eauRk5Kfa2g%3D Profilo di Martina Millo su FIDAL.it]</ref>, entrambe nate a [[Trieste]] nel [[1998]]: agli italiani cadette di Jesolo 2013, Millo 11”61 e Di Lazzaro 11”63; ai nazionali allieve di Rieti 2014, Millo 13”82 e Di Lazzaro 13”94; agli italiani allieve di Milano 2015, Di Lazzaro 13”78 e Millo 13”88.
=====Megaride=====
[[File:Napoli 2010-by-RaBoe-45.jpg|thumb|220px|Isolotto di Megaride]]
L'[[isolotto di Megaride]] è una piccola isola di Napoli che fu di fatto il primo nucleo greco insediatosi in città. Lo sbarco avvenne intorno al [[IX secolo a.C.]] costituendo prima la città di Parthenope e solo dopo il [[V secolo a.C.]], spostatosi nella zona interna della città, si costituì la ''Nea Polis''. Domina sull'isolotto il [[Castel dell'Ovo]] (costruito in epoca romana come villa) e nell'area circostante ad esso sorge il [[borgo Marinari]], caratterizzato da casette e ristoranti. L'isolotto di Megaride, infine, secondo una leggenda greca, vedrebbe sepolta al suo interno il corpo della sirena [[Partenope (mitologia)|Parthenope]], lasciatasi morire subito dopo il rifiuto di [[Ulisse]].
 
== Record nazionali ==
=====Nisida=====
=== Juniores ===
[[Nisida]] (dal greco ''Nisida'', piccola isola) è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle [[isole Flegree]], posta a pochissima distanza dalle coste di Capo Posillipo, all'interno del territorio della città di Napoli. Il suo "status" di isola, anticamente pacifico, viene oggi contestato dai cittadini perché è collegata alla terraferma da un ponte di pietra, che a sua volta ha "preso con sé" un altro isolotto.
* 100 metri ostacoli: '''13”24''' ({{Bandiera|ITA}} [[Savona]], 25 maggio 2017)<ref>Andrea Buongiovanni, [http://www.gazzetta.it/Atletica/25-05-2017/atletica-tortu-vola-savona-fa-1015-suo-record-italiano-jr-battuto-4100-200553771012.shtml Atletica, Tortu vola: a Savona fa 10”15. Suo record italiano jr battuto di 4/100], Gazzetta.it, 25 maggio 2017</ref>
* 60 metri ostacoli indoor: '''8”22''' ({{Bandiera|ITA}} [[Ancona]], 4 marzo 2017)<ref>Luca Landoni, [http://www.atleticalive.it/37978/live-da-halle-elisa-di-lazzaro-record-italiano-dei-60hs-di-panfilo-lo-sfiora-video/ Live da Halle: Elisa Di Lazzaro record italiano dei 60hs, Di Panfilo lo sfiora (video)], AtleticaLive.it, 4 marzo 2017</ref>
* Staffetta 4x200 metri indoor (società): '''1’40”93''' ({{Bandiera|ITA}} [[Padova]], 22 febbraio 2015)<br><small>(Martina Manzini, Desola Oki, '''Elisa Maria Di Lazzaro''', Ayomide Folorunso)</small> <ref>[http://www.fidal.it/upload/files/PRIMATI/Albo_Primati_indoor_2018.pdf Primati e migliori prestazioni italiane indoor - Migliori prestazioni italiane indoor - Donne - 4x200m Club], FIDAL.it</ref>
 
=====Procida=== Progressione ==
=== 100 metri ostacoli ===
[[File:Case di Procida.jpg|thumb|220px|La Corricella (Procida)]]
{| class="wikitable" style="font-size:98%;width:480px;text-align:center;"
L'isola di [[Procida]] con i suoi 3,7 [[km²]] è la terza in termini di superficie dell'arcipelago campano. Il suo territorio rientra nel comune omonimo insieme alla piccola [[Vivara]].
!Stagione!!Tempo!!Luogo!!Data!!Rank. Mond.
Procida dista dalla costa solo 3,4&nbsp;km ed è collegata con Vivara mediante un ponte.
|-{{Sfondo|O}}
La sua formazione è dovuta probabilmente all'eruzione di una moltitudine di vulcani appartenenti alla regione dei [[Campi Flegrei]] separati dalle sue coste dal canale di Procida, il suo rilievo principale è in realtà una modesta collina chiamata Terra Murata (91&nbsp;m.s.m.).
|2018
La gran parte del suo litorale è compreso nell'[[area marina protetta Regno di Nettuno]].
|'''13”21'''
 
|align=left |{{Bandiera|ESP}} [[Guadalajara (Spagna)|Guadalajara]]
=====Vivara=====
|5-7-2018
[[File:Vivara vista solchiaro.jpg|thumb|220px|left|Vivara vista da Procida]]
| -
L'isola di [[Vivara]] è una piccola isola del golfo di Napoli situata a poca distanza dalle isole di Procida e Ischia e appartenente al gruppo delle [[isole flegree]].
L'isola misura circa 0.4&nbsp;km² e ha un perimetro di circa 3&nbsp;km con una forma a mezzaluna; il rilievo più elevato misura 110 metri sul livello del mare ed è situato nel centro dell'isola.
Vivara è sottoposta alla giurisdizione amministrativa del Comune di Procida, cui è collegata da un sottile ponte. È attualmente disabitata ed è una riserva naturale statale, parte del parco regionale dei Campi Flegrei. Tutto il suo litorale è inoltre compreso nell'area naturale marina protetta da Regno di Nettuno.
I punti estremi sono la punta di Mezzogiorno a Sud e la punta Capitello a Nord, rivolta verso l'isola di Procida. La punta d'Alaca, ad Ovest, definisce il punto più stretto del canale d'Ischia, mentre tutta la costa orientale, ripida e scoscesa, viene chiamata La Carcara.
 
===Idrografia===
[[File:Lago del matese in autunno.JPG|thumb|right|220px|Lago del Matese]]
====Laghi====
I laghi della Campania sono diversi ma quasi tutti, ad eccezioni di qualcuno, di piccole dimensioni. I più importanti sono sicuramente il [[lago di Conza]] per quanto riguarda l'area dell'[[Provincia di Avellino|Avellino]] ed i laghi di [[Riserva naturale Lago Falciano|lago Falciano]] e [[Lago del Matese|Matese]] per quanto riguarda il [[Provincia di Caserta|casertano]]. Altri laghi importanti sono il [[lago d'Averno]] (di origine vulcanica), il [[lago Lucrino]], il [[lago Fusaro]] e il [[lago Patria]] per quanto riguarda la [[provincia di Napoli]]; il [[lago di Telese]] per quanto riguarda il [[Provincia di Benevento|beneventano]]; il [[Lago Laceno]] invece per la [[Provincia di Avellino]].
 
====Fiumi====
[[File:Sele river.jpg|thumb|left|220px|Il fiume Sele]]
La Campania è solcata da pochi corsi d'acqua, dei quali molti hanno un corso tortuoso, con ripide gole tra i vari massicci della regione. Il fiume [[Volturno]] è quello più importante e più lungo (circa 170&nbsp;km) dell'[[Italia meridionale]]. Le sue acque sono impiegate per la pesca, l'irrigazione, la nautica sportiva e la produzione di energia idroelettrica. La principale località attraversata è la città di [[Capua]], anticamente attrezzata con un porto fluviale che la metteva in comunicazione con il [[Mar Tirreno]] e le altre città della costa.
Il secondo fiume della Campania e del [[Mezzogiorno (Italia)|mezzogiorno]] è il [[Sele]] (lungo 65&nbsp;km). Esso taglia in lungo l'intera area del [[Provincia di Salerno|salernitano]]. I principali affluenti di questo corso d'acqua sono il [[Tanagro]] ed il [[Calore lucano]]. Il primo è lungo circa 100&nbsp;km mentre il secondo è lungo 70&nbsp;km. Se si esclude l'[[Ofanto]], che termina nell'[[Adriatico]], tutti gli altri principali corsi d'acqua della Campania sfociano nel [[Mar Tirreno|Tirreno]].
 
Altri fiumi minori della Campania sono il [[Sarno]], l'[[Alento (Campania)|Alento]], il [[Bussento]], il [[Mingardo]], il [[Picentino (fiume)|Picentino]], il [[Lambro]], il [[Tammar]]o, il [[Calore Irpino]], e il canale dei [[Regi Lagni]].
 
===Aree naturali protette===
{{vedi anche|Aree naturali protette della Campania}}
[[File:Cascata acquabianca.JPG|220px|left|thumb|Cascata [[Acquabianca]], [[Parco regionale Monti Picentini]]]]
 
Le aree naturali protette della Campania occupano un territorio pari al 25% dell'intera superficie regionale e coprono per lo più il piano montano o collinare, salvo in rare eccezioni come nella valle del Sele e del Volturno<ref>http://www.iam.na.cnr.it/settimana/enenv/environment/biodiversity/bioitaly.htm</ref>
 
Di queste aree fanno parte due parchi nazionali: il [[Parco nazionale del Vesuvio]] ed il [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano]], quest'ultimo importante per la sua vastità (infatti è parco di tutta la regione) e per la presenza della celebre ''[[Primula palinuri]]''.
 
Altri importanti parchi sono: il [[parco regionale Monti Picentini]], il [[parco regionale del Partenio]], il [[parco regionale del Matese]], il [[parco regionale del Taburno - Camposauro]], il [[parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano]], il [[parco regionale dei Campi Flegrei]], il [[parco regionale dei Monti Lattari]].
 
Tra le riserve naturali si distinguono: la [[riserva naturale Cratere degli Astroni]], [[riserva naturale Castelvolturno]].
 
Le oasi principali sono invece: l'[[oasi naturale del Monte Polveracchio]], l'[[oasi naturale Bosco Camerine]], l'[[oasi naturale Valle della Caccia]].
 
Tra le aree marine protette abbiamo: l'[[area naturale marina protetta Punta Campanella]], il [[parco sommerso di Gaiola]], il [[parco sommerso di Baia]], tutte in [[provincia di Napoli]].
 
== Clima ==
[[File:Vesuvioatsunset.jpg|thumb|220px|L'alba vista da [[Napoli]]. Nota è la caratteristica che il sole sorge dietro il [[Vesuvio]].]]
La Campania può essere suddivisa in due zone climatiche: la zona a clima mite, influenzata dalla presenza del mare, che comprende la costa del [[Provincia di Caserta|casertano]], il [[Provincia di Napoli|napoletano]] e la costa del [[Provincia di Salerno|salernitano]] (insieme naturalmente all'arcipelago) dove si possono sentire maggiormente i benefici del mare; e la zona a clima più rigido, che comprende le zone interne dove si nota l'aumento della presenza della montagna: infatti in inverno nelle zone montuose si registrano temperature rigide, ed anche nelle valli non mancano gelate e banchi di nebbia, talvolta accompagnate da nevicate che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di altezza. In estate si possono raggiungere temperature alte e vi sono giornate di pieno [[Sole]], tuttavia le caratteristiche orografiche e l'influenza benefica del mare, rendono il caldo maggiormente sopportabile.
 
Dal punto di vista [[precipitazioni|precipitativo]], gran parte della regione risulta esposta ai venti umidi atlantici per la relativa vicinanza della dorsale appenninica alla fascia costiera. Ne conseguono valori piuttosto abbondanti anche lungo le coste (media attorno ai 1.000&nbsp;mm annui, salvo alcuni valori leggermente inferiori lungo il litorale casertano), mentre i valori minimi di pioggia si registrano paradossalmente nel più lontano entroterra al di là dello spartiacque appenninico: quest'ultimo tende a far salire ad ovest fino a 2.000&nbsp;mm i valori pluviometrici di alcune località dell'[[Irpinia]], mentre oltre lo spartiacque ad est (nelle zone confinanti con la Puglia) si scende bruscamente fino a 600–700&nbsp;mm.
 
==Geologia==
{{vedi anche|Vesuvio|Solfatara di Pozzuoli|Bradisismo flegreo|Terremoto dell'Irpinia}}
[[File:Lago d'Averno 3.jpg|thumb|220px|[[Lago d'Averno]] (lago di origine vulcanica dei [[Campi Flegrei]])]]
La Campania è una regione molto variegata nella sua conformazione morfologica. Caratterizzata dalla catena montuosa degli [[Appennini]] e da distese collinari nel suo interno. Le zone pianeggianti sono distribuite principalmente nell'area del [[Provincia di Caserta|casertano]] e nella [[provincia di Salerno]].
 
In Campania sono presenti sei importanti centri vulcanici: il famosissimo [[Vesuvio]] con il [[Monte Somma]], il [[Roccamonfina (vulcano)|Roccamonfina]], al confine tra Lazio e Campania, i [[Campi Flegrei]], il complesso vulcanico dell'isola di [[Ischia (isola)|Ischia]] e [[Monte Epomeo]] con i vulcani di [[Procida]] e [[Vivara]] ed infine i vulcani marini situati sul fondale del [[golfo di Napoli]]. Nel corso della storia, le attività di questi vulcani hanno determinato l'attuale struttura morfologica della regione e dell'intero paese; in particolar modo c'è da sottolineare l'importanza che hanno avuto in tal senso le eruzioni del [[Vesuvio]].
 
Secondo i dati offerti dalla [[Dipartimento della Protezione Civile|protezione civile italiana]], la Campania è una regione a medio-alto rischio sismico<ref>http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione.jpg</ref>. Tra i più distruttivi e gravi eventi che si sono registrati, va ricordato su tutti il [[terremoto dell'Irpinia]] del [[23 novembre]] [[1980]], che con un [[magnitudo momento]] di circa 6,9<ref>[http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/query_eq/external_call.htm?eq_id=3132&eq_group= INGV - DBMI04<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti<ref>http://www.vigilfuoco.it/attivita/interventi/maggiori/pdf/irpinia.pdf</ref>.
 
La regione, in particolare l'area flegrea, infine è caratterizzata anche da diversi eventi di [[bradisismo]].
 
===Vesuvio===
[[File:Sommer, Giorgio (1834-1914) - n. 2501 - Napoli - Eruzione del Vesuvio 26 Aprile 1872.jpg|thumb|220px|right|Eruzione del [[Vesuvio]] del 1872 (foto di [[Giorgio Sommer]])]]
Il [[Vesuvio]] è un vulcano esplosivo attivo (attualmente in stato di quiescenza) situato in Campania nel territorio dell'omonimo parco nazionale. È attualmente alto 1281&nbsp;m.e sorge all'interno di una caldera di 4&nbsp;km di diametro. La caldera rappresenta ciò che resta dell'ex edificio vulcanico ([[Monte Somma]]) dopo la grande eruzione del 79 d.C., eruzione che ha creato la caldera dove poi si è formato il Vesuvio. Si tratta di un vulcano particolarmente interessante per la sua storia e per la frequenza delle sue eruzioni. Fa parte del sistema montuoso Somma-Vesuviano. È situato leggermente all'interno della costa del [[golfo di Napoli]], ad una decina di chilometri ad est del centro di [[Napoli]]. Il Vesuvio costituisce un colpo d'occhio di inconsueta bellezza nel panorama del golfo, specialmente se visto dal mare con la città sullo sfondo. A ridosso del [[Vesuvio]] si sono via via nel tempo sempre più creati centri fittamente urbanizzati. Ciò ha creato un problema in caso di eruzione del vulcano. I suddetti comuni (18 per la precisione), ufficialmente esposti a maggior rischio da eruzione, costituiscono ''zona rossa'' e si estendono per circa 200&nbsp;km².
 
[[File:Jet danhydride sulfureux 2.JPG|thumb|220px|La solfatara di Pozzuoli ([[Campi Flegrei]])]]
===Campi Flegrei===
I [[Campi Flegrei]] sono una vasta area vulcanica situata a nord-ovest della città di [[Napoli]], includendo anche una parte di essa (Fuorigrotta, Soccavo, Posillipo, Pianura ed Agnano) ed includendo le isole di [[Ischia (isola)|Ischia]], [[Procida]] e [[Vivara]]. La parola "flegrei" deriva dal greco ''flègo'' che significa "brucio", "ardo". Da qui si capisce che l'area è caratterizzata dalla forte presenza di vulcani che ne determinano un'enorme rilevanza storica, paesaggistica e territoriale. Di particolare interesse è la [[solfatara di Pozzuoli]], cratere ancora attivo dove si manifestano potenti fumarole che erompono i loro vapori sulfurei ad oltre 160 °C. Da rilevare anche il [[Lago d'Averno]], anch'essa una caldera vulcanica considerata dagli antichi l'entrata all'oltretomba e le numerose sorgenti di acque termali che vi sgorgano. Famosissime le terme di Ischia, di [[Agnano]] e di [[Pozzuoli]].
 
===Terremoto dell'Irpinia===
Il terremoto colpì alle ore 19:34 di domenica [[23 novembre]] [[1980]]: una forte scossa di magnitudo 7,8 sulla [[scala Richter]], della durata di circa 90 secondi con un [[ipocentro]] di circa 30&nbsp;km di profondità colpì un'area che si estendeva dall'[[Irpinia]] al [[Vulture]]. Tra i comuni più duramente colpiti vi furono quelli di [[Sant'Angelo dei Lombardi]], [[Lioni]], [[Torella dei Lombardi]], [[Conza della Campania]], [[Teora]], [[Laviano]], [[Calabritto]], [[Senerchia]] e altri paesi limitrofi.<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Mirella Armiero|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/arte_e_cultura/articoli/2008/10_Ottobre/06/mieli_terremoto.shtml|titolo=Mieli: il sisma irpino aprì crepe anche nella prima Repubblica|pubblicazione=[[Corriere del Mezzogiorno]]|giorno=6|mese=10|anno=2008|accesso=29-5-2009}}</ref> Non mancarono però effetti del sisma anche a tutta l'area centro meridionale della penisola, compreso [[Napoli]].
 
== Storia ==
=== Dalle origini all'impero romano ===
{{Vedi anche|Sannio|Guerre puniche|Magna Grecia|Campania antica|Campania (provincia romana)}}
[[File:Paestum Poseindontempel2.JPG|thumb|left|220px|Tempio di Poseidone ([[Paestum]])]]
[[File:Cuma 7.jpg|thumb|left|220px|Resti dell'acropoli di [[Cumae]]]]
A partire dal [[II millennio a.C.]] circa, la Campania fu abitata da popolazioni molto antiche come gli [[Osci]] o [[Opici]], gli [[Aurunci]], gli [[Ausoni]], i [[Sidicini]] ed i [[Sanniti]]; i quali parlavano la [[lingua osca]], una lingua indioeuropea del gruppo italico. Successivamente, anche la Campania, come altre zone dell'[[Italia meridionale]], fu soggetta a colonizzazione [[Grecia|greca]]. Quando avvennero i primi insediamenti lungo le coste della regione, portando alla nascita di luoghi come ''Pithecusa'' (Ischia), ''Kyme'' ([[Cuma]]), ''Parthenope'' prima e ''Neapolis'' poi ([[Napoli]]), ''Dikaiarcheia'' ([[Pozzuoli]]), ''Poseidonia'' ([[Paestum]]), ''Elea-Velia'' ([[Ascea]]), ''Pixunte'' ([[Policastro Bussentino]]), la Campania divenne uno dei centri culturali più importanti della [[Magna Grecia]] la quale quest'ultima influenzerà nel corso dei secoli la [[antica Roma|società romana]] e la civiltà occidentale stessa<ref>Vito Salierno, Alla riscoperta della Magna Grecia: storia, arte, civiltà, Capone editore 2009</ref>. Si pensi a [[Cuma]] che diffuse in [[Italia]] la cultura greca e l'alfabeto [[calcide]]se, che assimilato e fatto proprio dagli [[Etruschi]] e dai [[Latini]], divenne l'alfabeto della lingua e della letteratura di [[Roma]] e poi di tutto l'occidente.
 
La prima delle colonie greche in Campania e, più in generale, dell'Italia meridionale, fu l'isola di Ischia (già sede di insediamenti punico-cartaginesi a partire dal [[X secolo a.C.]]), dove agli inizi del [[VIII secolo a.C.]] un élite tecnico culturale proveniente da Calcide di Eubea si insediò priva di armi e con il consenso dei Cartaginesi nella baia di Lacco Ameno, loco ben noto ai Cartaginesi, in funzione osservativa delle abilità tecnologiche delle comunità etrusche nel lavorare il ferro dell'Elba. Il primo stanziamento detto dai greci Pithecusa ebbe carattere misti tra la cultura greca e quella cartaginese e precedette temporalmente anche quelli di Naxos e Megara Hiblea nella Sicilia meridionale (in realtà, il geografo [[Strabone]], nonché l'attento studio del mito della [[Partenope (mitologia)|Sirena Partenope]] e degli altri fatti storici riconducibili a quel periodo, hanno fornito buone tesi a proposito di un antecedente insediamento [[Rodi]]o posto nell'[[isolotto di Megaride]], attuale [[Castel dell'Ovo]]. Esso, riconducibile al [[IX secolo a.C.]], costituirebbe il primo nucleo delle futura Napoli). In seguito ai buoni rapporti intessuti da questa avanguardia, tra cui va ricordato il passaggio dell'alfabeto greco agli etruschi, avvenne lo stanziamento di coloni che dapprima interessò l'isola di Ischia e poi si allargò in terraferma ad un'area limitata e di marginale interesse per la preesistente civiltà etrusco-sannita ed in particolare nell'attuale zona della provincia di Napoli.
[[File:Napoli - Via dei Tribunali.jpg|thumb|220px|''[[Decumano maggiore|Plateia maggiore]]'' (Napoli)]]
Dapprima essi si insediarono a Cuma (il punto della terraferma più vicino a Lacco Ameno) e poi si insediarono a Dicearchia (Pozzuoli), Parthenope e poi presso la definitiva Nea Polis (ovvero la Napoli attuale), nella quale fu organizzato il tipico impianto [[Ippodamo|urbanistico ippodameo]] costituito da ''plateiai'' e ''stenopoi'', divenuti poi nell'epoca romana l'area dei [[decumani di Napoli]]. È interessante inoltre notare come tuttora la popolosa provincia di Napoli occupi uno spazio marginale della complessiva superficie regionale. L'insediamento greco avvenne infatti solo lungo le coste, mentre la parte interna era abitata dagli [[etruschi]] che diedero vita ad una lega di dodici città con a capo [[Capua]], [[Nuceria Alfaterna|Nuceria]], [[Nola]], [[Acerra]], [[Suessula]].
[[File:The Amphitheatre of Santa Maria Capua Vetere 006.jpg|thumb|left|220px|[[Anfiteatro campano]] ([[Santa Maria Capua Vetere]]). Probabilmente il primo anfiteatro costruito dai romani<ref>Data l'incerta datazione dell'anfiteatro campano, il primo anfiteatro romano potrebbe essere anche quello [[Anfiteatro romano di Pompei|di Pompei]].</ref>]]
 
Successivamente la regione venne prima invasa dai [[Sanniti]] (intorno al V secolo a.C.) e poi divenne un obiettivo espansionistico di [[Repubblica romana|Roma]]. A seguito delle tre guerre sannitiche (343-290 a.C.), con esito infausto per le popolazioni locali, fu occupata dai Romani, che vi fondarono parecchie colonie (come quella di Puteoli, l'attuale [[Pozzuoli]]). Durante la seconda guerra punica, solo poche città si allearono ai [[Cartagine]]si, mentre la maggior parte della regione restò fedele a Roma. Amministrativamente fece parte della Regio I; ai tempi di Diocleziano acquisì poi autonomia. Durante l'occupazione romana, molti Potenti, costruirono lungo la costa le proprie ville estive. Anche dal punto di vista economico ci fu uno straordinario sviluppo dell'agricoltura e del commercio, la regione era infatti da sempre una delle zone più ricche del mondo classico e romano e ciò gli valse l'appellativo di Campania Felix.
 
A [[Napoli]], infine, nel [[castel dell'Ovo]], con la morte dell'imperatore [[Romolo Augusto]] avvenuta dopo il 511, si decretò definitivamente la caduta dell'[[impero romano d'occidente]].
 
=== Dai longobardi al viceregno spagnolo ===
{{Vedi anche|Ducato di Benevento|Principato di Capua|Principato di Salerno|Ducato di Napoli|Regno di Napoli}}
[[File:Castello normanno ariano.jpg|thumb|left|220px|Castello normanno ([[Ariano Irpino]])]]
Sul finire del V secolo d.C. i [[longobardi]] scesero in [[Italia]] arrivando fino in Campania. Con la fondazione del [[Ducato di Benevento]] e poi con la caduta di Pavia divenne principato e verso il XI secolo divenne possedimento del pontefice (denominato dagli storici ''il balcone del Papa sul Sud Italia''), la Campania perse la sua unità, poiché piccole parti del territorio andarono a [[Bisanzio]] e tutto il resto ai principi Longobardi. Il [[Ducato di Napoli]] cadde in mano bizantina nel [[536]], ma ben presto tale territorio si ribellò alle autorità centrali, divenendo un vero e proprio stato autonomo.
 
Nell'anno [[1030]] i [[normanni]] acquisirono il feudo di [[Aversa]], ceduto da uno degli ultimi duchi di Napoli: un episodio storico che provocò l'ascesa della potente dinastia normanna. Nel giro di un secolo, da quell'avamposto, furono in grado di unificare e sottomettere politicamente buona parte dei territori dell'Italia meridionale. La Campania venne compresa nel [[Regno di Sicilia]], e affidata ai rispettivi sovrani ([[Altavilla]], [[Hohenstaufen]], [[Angioini]] e [[Aragonesi]]).
[[File:Ischia castello Aragonese.JPG|thumb|right|220px|[[Castello Aragonese (Ischia)|Castello Aragonese]] ad [[Ischia (isola)|Ischia]]]]
 
Con i [[Vespri siciliani]], ci fu l'inizio della guerra dei novant'anni. La [[Sicilia]] si divise dal Regno e alla dinastia [[angioini|Angioina]] rimase il [[Sud Italia]] continentale che divenne quindi [[Regno di Napoli]]. Seguì poi la dinastia Aragonese, sotto il cui regno Napoli divenne uno dei più importanti centri del [[Rinascimento]] e dell'[[Umanesimo]]. [[Alfonso V d'Aragona]], riuscì a ricostituire momentaneamente l'unificazione dei due Regni. Napoli sotto questo sovrano divenne una vera e propria capitale del Mediterraneo.
 
Con [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] il Regno di Napoli divenne un viceregno della [[Spagna]], con capitale [[Napoli]]. La politica dei sovrani spagnoli, non di rado fu incentrata su una gravosa pressione fiscale dovuta alle molte guerre del tempo in cui era coinvolta la Spagna; il viceregno napoletano era infatti uno dei principali fornitori di denaro e uomini per la causa spagnola: ciò a volte scatenò rivolte da parte delle classi più povere. Una delle figure rivoluzionarie di quest'epoca fu [[Masaniello]], che condusse un'accesa campagna contro il viceré.
 
===La famiglia dei Borbone ed il Regno delle Due Sicilie===
{{Vedi anche|Regno delle Due Sicilie}}
[[File:Flag of the Kingdom of the Two Sicilies (1738).svg|220px|thumb|Bandiera del Regno delle Due Sicilie]]
Dopo la [[guerra di successione polacca]] e la parentesi austriaca, la Campania passò al regno dei [[Borbone di Napoli]]. Il primo re fu [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], rimasto famoso per avere intrapreso e attuato molte riforme in campo economico e legislativo. La capitale, [[Napoli]], sottolineò i suoi status politici, architettonici, artistici, culturali, ecc. fattori che la ponevano tra le principali capitali europee, alla pari di [[Londra]], [[Vienna]] e [[Parigi]]. Inoltre, durante il suo regno, con lo scopo di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale [[Napoli]] ed al suo reame, fu costruita la [[reggia di Caserta]]. Opera di [[Luigi Vanvitelli]] e terminato nel [[1845]], tutto il complesso fu definito l'ultima grande realizzazione del barocco italiano<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino 1981, voce Vanvitelli, Luigi.</ref>.
 
Dopo la brevissima ma intensa esperienza della Repubblica Partenopea di Napoli, nel [[1799]], [[Napoleone Bonaparte]] nominò Re di Napoli suo cognato [[Gioacchino Murat]] che abolì definitivamente il feudo. Dopo l'età napoleonica il [[Congresso di Vienna]] riaffidò il [[Regno di Napoli]] ai Borbone che lo riuniranno al [[Regno di Sicilia]] dando vita al [[Regno delle Due Sicilie]], con Napoli capitale.
 
Durante il [[Regno delle due Sicilie]], la Campania ed in particolare [[Napoli]], ottennero primati storici in ogni settore, dando vita alle celebri innovazioni borboniche. [[File:Paleis met tuin Caserta.jpg|thumb|left|220px|La [[Reggia di Caserta]]]] In Campania nacque il maggior complesso industriale metalmeccanico d'Italia ([[Officine di Pietrarsa|Pietrarsa]]), la maggior industria navalmeccanica d'Italia (a [[Napoli]] e [[Castellammare di Stabia]] quest'ultimo, con 1.800 operai, era il primo d'Italia per grandezza), la prima nave a vapore dell'Europa continentale (la Ferdinando I, realizzato nel cantiere di Stanislao Filosa al Ponte di Vigliena, presso Napoli, varato il 27 settembre 1818), il primo codice marittimo Italiano (varato da un giurista di [[Procida]]), il primo albergo per i poveri, la prima ferrovia e prima stazione in Italia (1839, la Napoli-Portici), la prima galleria ferroviaria del mondo (nel nolano), il primo teatro lirico d'Europa (il [[Teatro San Carlo|San Carlo]]), il primo osservatorio astronomico (a Capodimonte), il primo osservatorio sismologico al mondo (nel vesuviano), i primi conservatori musicali, le prima università d'Europa laiche (la Federico II) ed il primo statuto socialista del mondo (seterie di [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]])<ref>De Sangro M., ''I Borboni nel regno delle sue Sicilie'', Edizioni Caponi 2003</ref>.
 
=== Dall'Unità d'Italia ai giorni d'oggi ===
{{vedi anche|Unità d'Italia|Brigantaggio|Seconda guerra mondiale|Quattro giornate di Napoli|Questione meridionale}}
[[File:Nicola Napolitano.jpg|thumb|170px|left|1863, un bersagliere del neonato [[regno d'Italia]] esibisce il corpo di [[Nicola Napolitano]], brigante appena fucilato]]
Anche la Campania fu poi coinvolta nelle rivolte liberali e nei moti per l'Unità d'Italia. Nel [[1861]] la regione venne conquistata ed annessa al [[Regno d'Italia]]. A causa delle nuove politiche nazionali post-unitarie in campo economico e della conseguente pessima gestione dei beni pubblici da parte del neonato stato unitario, la regione fu centro di emigrazione e si impoverì notevolmente così come tutto il [[Mezzogiorno (Italia)|meridione d'Italia]].<ref>[http://www.deiricchi.it/index.php?docnum=144 La nascita del Regno d'Italia e l'impoverimento del Sud]</ref><ref>Libro storico: Cafiero Salvatore, ''Questione meridionale e unità nazionale, Ed. Carrocci 1996, ISBN 88-430-0386-0</ref><ref name="Daniele-Malanima">[http://www.paolomalanima.it/default_file/Articles/Daniele_%20Malanima.pdf 10 Daniele - Malanima<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Espressione del mal contento generale post-unitario fu il fenomeno del [[brigantaggio]] che, nato in [[Basilicata]], coinvolse subito tutta la popolazione del meridione d'Italia.
 
[[File:Quattrogiornate2.jpg|thumb|right|170px|Uno «scugnizzo» armato durante le [[quattro giornate di Napoli]]]]
Durante la seconda guerra mondiale la Campania fu teatro di alcune famose operazioni militari, come lo [[Operazione Avalanche|sbarco a Salerno]] e le [[Quattro giornate di Napoli]]. Nel periodo che seguì lo sbarco la città di Salerno ospitò i primi governi dell'Italia post-fascista e la famiglia reale divenendo di fatto capitale d'Italia fino alla liberazione di Roma (metà agosto 1944).
 
Nel dopoguerra la Campania fece parte di quel gruppo di regioni del [[Mezzogiorno d'Italia|Sud Italia]] fonte di emigrazione soprattutto verso il Nord Italia, pur conservando una struttura economica più solida rispetto al resto del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]].
 
Negli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]] si è visto un aumento della [[criminalità organizzata]] (in questo caso la [[Camorra]]) che ha portato molti disagi di tipo sociale alla regione. Ancora oggi la Campania resta una regione italiana con diverse problematiche, prime su tutte la [[criminalità organizzata]].
 
Nel 1994, infine l'intera regione versa in uno stato di emergenza relativo allo smaltimento ordinario dei rifiuti solidi urbani (RSU). Lo stato di emergenza è poi cessato ufficialmente dopo oltre 15 anni, sulla base di un decreto legge approvato dal Governo il [[17 dicembre]] [[2009]] che ha decretato il termine dello stato di emergenza e del commissariamento straordinario.<ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=53668|titolo=Governo.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
== Suddivisione amministrativa ==
Dal punto di vista amministrativo, la Campania è suddivisa in 5 province:
 
{|class="wikitable"
! Pos.
! Provincia
! Comuni
! Abitanti <br/> <small>(1/9/2009)</small>
! Maschi
! Femmine
! Superficie <br/> <small>(km²)</small>
! Densità <br/> <small>(ab./km²)</small>
! % Popolazione <br/> Regionale
|-
|2017
|align="center"|'''1º'''
|13”24
|align="left"|{{IT-NA}}
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Savona]]
|align="center"|92
|25-5-2017
|align="center"|3.078.604
| -
|align="center"|1.488.845
|align="center"|1.589.759
|align="center"|1.171
|align="center"|2.629
|align="center"|52.846
|-
|2016
|align="center"|'''2º'''
|13”67
|align="left"|{{IT-SA}}
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Modena]]
|align="center"|158
|21-5-2016
|align="center"|1.106.681
| -
|align="center"|537.639
|align="center"|569.042
|align="center"|4.918
|align="center"|225
|align="center"|18.997
|-
|2015
|align="center"|'''3º'''
|14”43
|align="left"|{{IT-CE}}
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Modena]]
|align="center"|104
|9-5-2015
|align="center"|907.943
| -
|align="center"|442.190
|align="center"|465.753
|align="center"|2.639
|align="center"|344
|align="center"|15.585
|-
|align="center"|'''4º'''
|align="left"|{{IT-AV}}
|align="center"|119
|align="center"|439.194
|align="center"|214.713
|align="center"|224.481
|align="center"|2.792
|align="center"|157
|align="center"|7.039
|-
|align="center"|'''5º'''
|align="left"|{{IT-BN}}
|align="center"|78
|align="center"|308.373
|align="center"|150.910
|align="center"|157.463
|align="center"|2.071
|align="center"|149
|align="center"|5.533
|-
|2014
|14”57
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Imola]]
|28-6-2014
| -
|}
 
=== 60 metri ostacoli indoor ===
<gallery>
{| class="wikitable" style="font-size:98%;width:480px;text-align:center;"
Immagine:Avellino map.png|Avellino
!Stagione!!Tempo!!Luogo!!Data!!Rank. Mond.
Immagine:Benevento map.png|Benevento
Immagine:Caserta map.png|Caserta
Immagine:Napoli map.png|Napoli
Immagine:Salerno mappa.png|Salerno
</gallery>
{{clear}}
 
 
=== Area metropolitana di Napoli ===
L'[[area metropolitana di Napoli|area metropolitana]] è una delle più popolose d'Europa e la densità abitativa, pari a circa 2.631 ab/km², è la più elevata tra le aree metropolitane italiane e tra le prime del vecchio continente. L'intero territorio metropolitano, è chiamato dagli urbanisti ''Grande Napoli''. L'attuale provincia sarà soppressa entro il 1º gennaio 2014 e sarà sostituita dalla [[Città metropolitana]] di [[Napoli]].<ref>[http://www.palazzochigi.it/GovernoInforma/appoggio/comunicato.pdf Comunicato di Palazzo Chigi, 5 luglio 2012]</ref>
 
== Società ==
=== Demografia ===
Con i suoi circa 6 milioni di abitanti, la Campania è la seconda regione più abitata d'[[Italia]], ed è quella con la densità abitativa più alta (446 ab/km²). Dei 149 comuni italiani più abitati, 20 risultano essere campani. Nonostante ciò gli squilibri della distribuzione degli abitanti sul territorio sono altissimi: le province di [[Provincia di Avellino|Avellino]] e [[Provincia di Benevento|Benevento]] hanno approssimativamente 156 e 139 ab/km²; quella di [[Provincia di Caserta|Caserta]] ne ha più del doppio (333 ab/km²) e addirittura quella di [[Provincia di Napoli|Napoli]] ne ha 2.632 ab/km², ed è la provincia più densamente popolata d'Italia. Dopo [[Napoli]] sono [[Salerno]] e [[Giugliano in Campania|Giugliano]] le città più popolate (l'ultima è la città non capoluogo più popolata d'Italia)
 
La Campania ha il più alto indice di natalità d'Italia e oggi vanta la più alta percentuale di giovani ponendo la regione al primo posto tra quelle più giovani d'[[Italia]]. Nel 2006 (fonte: annuario statistico italiano 2007) i nati sono stati 64.096 (11,1‰), i morti 46.482 (8,0‰) con un incremento naturale di 17.614 unità rispetto al 2005 (3,0%). Le famiglie contano in media 3,8 componenti.
 
La speranza di vita degli abitanti campani risulta essere poco sotto la media nazionale. Sebbene ciò, l'ascesa che si è avuto negli ultimi anni, è stata di pari passo con quella delle altre regioni d'[[Italia]]. Dati ISTAT stimano che per gli uomini la speranza di vita è di 77.9 anni contro i 78.6 del resto del paese, mentre per le donne, la speranza di vita si assesta a 83.6 anni contro gli 84.1 anni della media nazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_rifiuti/report.pdf|titolo=Governo.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
La Campania è la regione italiana con il più basso tasso di [[suicidio|suicidi]] (2,6 per 100.000 abitanti nel 2007 rispetto ad una media nazionale di 5,6)<ref name="CNEL">Fonte: [http://www.cnel.it CNEL], 2007.</ref>.
 
=== Popolazione e superficie dei capoluoghi e delle province ===
<div style="font-size:100%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| {{prettytable|width=100%}}
|+ Stemma, abitanti ed estensione territoriale dei capoluoghi e delle province della Campania (31/12/2010)
|-
|2018
!Stemma Cap.
|8”23
!Nome
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Ancona]]
!Popolazione
|17-2-2018
!Superficie
| -
!Stemma Prov.
|-{{Sfondo|O}}
!Nome
|2017
!Popolazione
|'''8”22'''
!Superficie
|align=left |{{Bandiera|DEU}} [[Halle (Saale)|Halle]]
|4-3-2017
| -
|-
|2016
| [[File:Avellino-Stemma.png|50px]] || [[Avellino]] || 56.039 || 30,41
|8”50
| [[File:Provincia di Avellino-Stemma.png|50px]] || [[Provincia di Avellino]] [AV] || 429.037 || 2.791
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Ancona]]
|7-2-2016
| -
|-
|2015
| [[File:Benevento-Stemma.png|50px]] || [[Benevento]] || 62.923 || 129,96
|8”79
| [[File:Stemma Provincia di Benevento.png|50px]] || [[Provincia di Benevento]] [BN] || 293.974 || 2.070
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Ancona]]
|-
|15-2-2015
| [[File:Caserta-Stemma.png|50px]] || [[Caserta]] || 78.793 || 53,91
| -
| [[File:Provincia di Caserta-Stemma.png|50px]] || [[Provincia di Caserta]] [CE] || 926.467 || 2.639
|-
| [[File:Napoli-Stemma.png|50px]] || [[Napoli]] || 959.874 || 117,27
| [[File:Logo provincia di Napoli.jpg|50px]] || [[Provincia di Napoli]] [NA] || 3.082.873 || 1.171
|-
| [[File:Salerno-Stemma.png|50px]] || [[Salerno]] || 139.719 || 58,96
| [[File:Provincia di Salerno-Stemma.png|50px]] || [[Provincia di Salerno]] [SA] || 1.129.905 || 4.917,47
|-
|2014
|8”78
|align=left |{{Bandiera|ITA}} [[Modena]]
|2-3-2014
| -
|}
</div>
 
== Palmarès ==
=== Comuni più popolosi ===
{| class=wikitable
Di seguito vengono riportati i comuni con più di '''40&nbsp;000 abitanti''' della regione.
|- bgcolor="cccccc"
<div style="font-size:100%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
!Anno!!Manifestazione!!Sede!!Evento!!Risultato!!Tempo!!Note
{| {{prettytable|width=100%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Pos.
! Stemma
! Città
! Provincia
! Popolazione<br/><small>1/1/2013</small>
! Superficie<br/> (km²)
! Densità</br> (ab/km²)
! Altitudine</br> (m s.l.m.)
|-
| align="center"|'''1º'''2015
|[[Campionati del mondo allievi di atletica leggera 2015|Mondiali allievi]]
| align=center|[[File:CoA Città di Napoli.svg|20px]]
|{{Bandiera|COL}} [[Cali]]
| '''[[Napoli]]'''
|100 m hs
| align=center|{{IT-NA}}
| align="center"|960.574Semifinale
| align="center"|117,2713”82
|align="center"|<ref>[http://www.fidal.it/upload/Azzurri2015.pdf Azzurri 2015 - Allieve - Di Lazzaro Elisa Maria], FIDAL.it</ref>
| align=center|8.191,13
| align=center|17
|-
| align="center"|'''2º'''2017
|[[Campionati europei under 20 di atletica leggera 2017|Europei juniores]]
| align=center|[[File:Salerno-Stemma.png|20px]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Grosseto]]
| '''[[Salerno]]'''
|100 m hs
| align=center|{{IT-SA}}
| align="center"|149.019
| align="center"|58,9613”43
|align="center"|<ref>[http://www.fidal.it/upload/files/Azzurri/Azzurri%202017_def%2021.12.pdf Azzurri 2017 - Juniores Donne - Di Lazzaro Elisa Maria], FIDAL.it</ref>
| align=center|2.527,45
| align=center|4
|-
|rowspan=3 align="center"|'''3º'''2018
|[[Campionati del mondo di atletica leggera indoor 2018|Mondiali indoor]]
| align=center|[[File:Giugliano in Campania-Stemma.png|20px]]
|{{Bandiera|GBR}} [[Birmingham]]
| [[Giugliano in Campania]]
|[[Campionati del mondo di atletica leggera indoor 2018 - 60 metri ostacoli femminili|60 m hs]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align="center"|120.963Batteria
| align="center"|94,198”35
|align="center"|<ref>{{en}} [https://www.iaaf.org/competitions/iaaf-world-indoor-championships/iaaf-world-indoor-championships-6019/results/women/60-metres-hurdles/heats/summary IAAF World Indoor Championships 2018 - 60 metres hurdles women - Heats - Summary], IAAF.org</ref>
| align=center|1.284,25
| align=center|97
|-
|[[Campionati del Mediterraneo under 23 di atletica leggera|Mediterranei under 23]]
| align=center|'''4º'''
|{{Bandiera|ITA}} [[Jesolo]]
| align=center|[[File:Torre del Greco-Stemma.png|20px]]
|100 m hs
| [[Torre del Greco]]
|{{Sfondo|A}} align="center"|{{IT-NAMed|A|Mediterraneo|nome}}
| align="center"|90.19713”22
|align="center"|<ref>Luca Landoni, [https://www.atleticalive.it/jesolo-falocchi-chiesa-oro-di-lazzaro-e-mosetti-doppio-pb-appena-ventoso/ Jesolo: Falocchi-Chiesa oro – Di Lazzaro e Mosetti doppio PB… appena ventoso!], AtleticaLive.it, 9 giugno 2018</ref>
| align=center|30,66
| align=center|2.941,85
| align=center|43
|-
|[[Campionati europei di atletica leggera 2018|Europei]]
| align=center|'''5º'''
|{{Bandiera|DEU}} [[Berlino]]
| align=center|[[File:Pozzuoli-Stemma.png|20px]]
|[[Campionati europei di atletica leggera 2018 - 100 metri ostacoli|100 m hs]]
| [[Pozzuoli]]
| align="center"|{{IT-NA}}Batteria
| align="center"|85.45913”42
|align="center"|<ref>Filippo, [https://www.atleticalive.it/europei-di-berlino-luminosa-bogliolo-conquista-la-semifinale-dei-100hs-cairoli-continua-la-sua-scalata-ma-adesso-arriva-il-difficile/ Europei di Berlino: Luminosa Bogliolo conquista la semifinale dei 100hs – Cairoli continua la sua scalata (ma adesso arriva il difficile)], AtleticaLive.it, 8 agosto 2018</ref>
| align=center|43,21
| align=center|1.977,76
| align=center|28
|-
| align=center|'''6º'''
| align=center|[[File:Casoria-Stemma.png|20px]]
| [[Casoria]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|80.562
| align=center|12,03
| align=center|6.696,76
| align=center|60
|-
| align=center|'''7º'''
| align=center|[[File:Caserta-Stemma.png|20px]]
| '''[[Caserta]]'''
| align=center|{{IT-CE}}
| align=center|79.693
| align=center|53,07
| align=center|1.501,66
| align=center|68
|-
| align=center|'''8º'''
| align=center|[[File:Castellammare di Stabia-Stemma.png|20px]]
| [[Castellammare di Stabia]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|65.506
| align=center|17,71
| align=center|3.698,81
| align=center|6
|-
| align=center|'''9º'''
| align=center|[[File:Afragola-Stemma.png|20px]]
| [[Afragola]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|63.981
| align=center|17,99
| align=center|3.556,48
| align=center|43
|-
| align=center|'''10º'''
| align=center|[[File:Benevento-Stemma.png|20px]]
| '''[[Benevento]]'''
| align=center|{{IT-BN}}
| align=center|62.935
| align=center|129,96
| align=center|590,32
| align=center|135
|-
| align=center|'''11º'''
| align=center|[[File:Marano di Napoli-Stemma.png|20px]]
| [[Marano di Napoli]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|59.472
| align=center|15,45
| align=center|3.849,32
| align=center|151
|-
| align=center|'''12º'''
| align=center|[[File:Acerra-Stemma.png|20px]]
| [[Acerra]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|57.138
| align=center|54,08
| align=center|1.056,55
| align=center|26
|-
| align=center|'''13º'''
| align=center|[[File:Avellino-Stemma.png|20px]]
| '''[[Avellino]]'''
| align=center|{{IT-AV}}
| align=center|56.127
| align=center|30,41
| align=center|1.812,80
| align=center|348
|-
| align=center|'''14º'''
| align=center|[[File:Ercolano-Stemma.png|20px]]
| [[Ercolano]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|54.779
| align=center|19,64
| align=center|2.789,15
| align=center|44
|-
| align=center|'''15º'''
| align=center|[[File:Portici-Stemma.png|20px]]
| [[Portici]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|53.981
| align=center|4,52
| align=center|11.942,70
| align=center|29
|-
| align=center|'''16º'''
| align=center|[[File:Cava de' Tirreni-Stemma.png|20px]]
| [[Cava de' Tirreni]]
| align=center|{{IT-SA}}
| align=center|53.520
| align=center|36,46
| align=center|1.467,91
| align=center|180
|-
| align=center|'''17º'''
| align=center|[[File:Aversa-Stemma.png|20px]]
| [[Aversa]]
| align=center|{{IT-CE}}
| align=center|51.631
| align=center|8,73
| align=center|5.914,20
| align=center|39
|-
| align=center|'''18º'''
| align=center|[[File:Battipaglia-Stemma.png|20px]]
| [[Battipaglia]]
| align=center|{{IT-SA}}
| align=center|51.133
| align=center|56,46
| align=center|905,65
| align=center|72
|-
| align=center|'''19º'''
| align=center|[[File:Scafati-Stemma.png|20px]]
| [[Scafati]]
| align=center|{{IT-SA}}
| align=center|50.794
| align=center|19,69
| align=center|2.579,69
| align=center|12
|-
| align=center|'''20º'''
| align=center|[[File:Casalnuovo di Napoli-Stemma.png|20px]]
| [[Casalnuovo di Napoli]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|50.724
| align=center|7,75
| align=center|6.545,03
| align=center|26
|-
| align=center|'''21º'''
| align=center|[[File:San Giorgio a Cremano-Stemma.png|20px]]
| [[San Giorgio a Cremano]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|47.244
| align=center|4,11
| align=center|11.494,90
| align=center|56
|-
| align=center|'''22º'''
| align=center|[[File:Nocera Inferiore-Stemma.png|20px]]
| [[Nocera Inferiore]]
| align=center|{{IT-SA}}
| align=center|45.707
| align=center|20,78
| align=center|2.199,57
| align=center|43
|-
| align=center|'''23º'''
| align=center|[[File:Torre Annunziata-Stemma.png|20px]]
| [[Torre Annunziata]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|43.699
| align=center|7,33
| align=center|5.961,66
| align=center|9
|-
| align=center|'''24º'''
| align=center|[[File:Marcianise-Stemma.png|20px]]
| [[Marcianise]]
| align=center| {{IT-CE}}
| align=center|40.439
| align=center|30,78
| align=center|1.313,81
| align=center|33
|-
| align=center|'''25º'''
| align=center|[[File:Quarto (Italia)-Stemma.png|20px]]
| [[Quarto (Italia)|Quarto]]
| align=center|{{IT-NA}}
| align=center|40.154
| align=center|14,17
| align=center|2.833,73
| align=center|55
|}
</div>
 
== Campionati nazionali ==
=== Comuni meno popolosi ===
* '''1''' volta [[Campioni italiani assoluti di atletica leggera indoor - 60 metri ostacoli femminili|campionessa assoluta indoor]] nei [[60 metri ostacoli|60 m hs]] (2017)
Di seguito vengono riportati i comuni con meno di '''500 abitanti''' della regione.
* '''1''' volta [[Campioni italiani assoluti di atletica leggera indoor - Staffetta femminile|campionessa assoluta indoor]] nella [[Staffetta 4x200 metri|4x200 m]] (2018)
<div style="font-size:100%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
* '''1''' volta campionessa promesse nei [[100 metri ostacoli|100 m hs]] (2018)
{| {{prettytable|width=100%}}
* '''1''' volta campionessa juniores nei 100 m hs (2017)
! Pos.
* '''1''' volta campionessa juniores indoor nei 60 m hs (2017)
! Stemma
* '''1''' volta campionessa juniores indoor nella 4x200 m (2017)
! Comune
! Provincia
! Popolazione <br/> <small>(1/1/2011)</small>
! Superficie <br/> <small>(km²)</small>
! Densità <br/> <small>(ab/km²)</small>
! Altitudine <br/> <small>([[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]])</small>
|-
|align="center"|'''551º'''
|align=center|[[File:Valle dell'Angelo-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Valle dell'Angelo]]
|align="center"|{{IT-SA}}
|align="center"|374
|align="center"|36
|align="center"|8,49
|align="center"|620
|-
|align="center"|'''550º'''
|align=center|[[File:Serramezzana-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Serramezzana]]
|align="center"|{{IT-SA}}
|align="center"|385
|align="center"|7
|align="center"|49
|align="center"|520
|-
|align="center"|'''549º'''
|align=center|[[File:Petruro Irpino-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Petruro Irpino]]
|align="center"|{{IT-AV}}
|align="center"|399
|align="center"|3,11
|align="center"|115
|align="center"|500
|-
|align="center"|'''548º'''
|align=center|[[File:Cairano-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Cairano]]
|align="center"|{{IT-AV}}
|align="center"|401
|align="center"|13,83
|align="center"|27
|align="center"|770
|-
|align="center"|'''547º'''
|align=center|[[File:Romagnano al Monte-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Romagnano al Monte]]
|align="center"|{{IT-SA}}
|align="center"|429
|align="center"|9
|align="center"|41
|align="center"|650
|-
|align="center"|'''546º'''
|align=center|[[File:Ciorlano-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Ciorlano]]
|align="center"|{{IT-CE}}
|align="center"|463
|align="center"|27,86
|align="center"|16
|align="center"|330
|-
|align="center"|'''545º'''
|align=center|[[File:Montaguto-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Montaguto]]
|align="center"|{{IT-AV}}
|align="center"|478
|align="center"|18,21
|align="center"|26
|align="center"|730
|-
|align="center"|'''544º'''
|align=center|[[File:Campora-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Campora]]
|align="center"|{{IT-SA}}
|align="center"|479
|align="center"|28,97
|align="center"|17
|align="center"|520
|-
|align="center"|'''543º'''
|align=center|[[File:Santomenna-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Santomenna]]
|align="center"|{{IT-SA}}
|align="center"|488
|align="center"|8,80
|align="center"|55
|align="center"|540
|-
|align="center"|'''542º'''
|align=center|[[File:Rocchetta e Croce-Stemma.png|25px]]
|align="center"|[[Rocchetta e Croce]]
|align="center"|{{IT-CE}}
|align="center"|496
|align="center"|12,91
|align="center"|38
|align="center"|459
|}
</div>
 
{{colonne}}
=== Lingue e dialetti ===
;2012
[[File:Neapolitan language.jpg|220px|right]]
* 4ª ai Campionati italiani cadetti e cadette, ([[Jesolo]]), 80 m hs - 12”15<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2012/COD3730/Gara121.htm Campionati italiani individuali e per regioni cadetti e cadette 2012 - 80 hs cadette], FIDAL.it</ref>
{{vedi anche|Lingua napoletana|Dialetti campani}}
* 4ª ai Campionati italiani cadetti e cadette, ([[Jesolo]]), 4x100 m - 48”87<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2012/COD3730/Gara147.htm Campionati italiani individuali e per regioni cadetti e cadette 2012 - 4x100 cadette], FIDAL.it</ref>
In Campania esistono quattro idiomi principali:
*la [[lingua napoletana]], parlata a Napoli, nella sua restante [[Area metropolitana di Napoli|area metropolitana]], e nella maggior parte della Campania con qualche lieve variazione da comune a comune;
*il [[dialetto cilentano]], appartenente ai [[dialetti lucani]], viene parlato nel [[Cilento]];
*il [[dialetto beneventano]] parlato nel [[Sannio]];
*il [[dialetto irpino]] in [[Irpinia]].
 
;2013
==== Minoranze etno-linguistiche ====
* {{Med|B|CI|nome}} ai Campionati italiani cadetti e cadette, ([[Jesolo]]), 80 m hs - 11”63<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2013/COD4324/Gara121.htm Campionati italiani individuali e per regioni cadetti e cadette 2013 - 80 hs cadette], FIDAL.it</ref>
{{vedi anche|Arbëreshë}}
* In finale ai Campionati italiani cadetti e cadette, ([[Jesolo]]), 4x100 m - {{RS|DSQ|F|P}}<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2013/COD4324/Gara147.htm Campionati italiani individuali e per regioni cadetti e cadette 2013 - 4x100 cadette], FIDAL.it</ref>
In Campania è presente anche una comunità della numerosa minoranza [[etnia|etnica]] e [[isola linguistica|linguistica]] albanese d'Italia (detta [[Arbëreshë]]). La comunità è in [[provincia di Avellino]], ed è il comune di [[Greci (Italia)|Greci]] (''Katundi''). Il paese albanese ha nei secoli preservato i connotati etnici, linguistici, religiosi e culturali specifici degli arbëreshë, e ancora oggi mantiene le proprie tipicità etniche che la diversificano dalla cultura circostante. Un tratto molto importante, il principale, è la lingua albanese ([[lingua arbëreshë|arbërisht]]) parlata dall'intera comunità.
 
;2014
===Cittadini stranieri===
* 6ª ai Campionati italiani allievi indoor, ([[Ancona]]), 60 m hs - 8”94<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2014/COD4376/Gara120.htm Campionati italiani individuali allievi allieve indoor 2014 - 60 hs allieve], FIDAL.it</ref>
Al [[31 dicembre]] [[2010]] risultano residenti in Campania 184.268 cittadini stranieri. Le comunità più numerose sono quelle di:
* 10ª ai Campionati italiani allievi indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’46”61<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2014/COD4376/Gara160.htm Campionati italiani individuali allievi allieve indoor 2014 - Staffetta 4x1 giro allieve], FIDAL.it</ref>
*{{UKR}} - 40.391
* {{Med|B|CI|nome}} ai Campionati italiani allievi e allieve, ([[Rieti]]), 100 m hs - 13”94<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2014/COD4411/Gara122.htm Campionati italiani individuali su pista allievi/e 2014 - 100 hs allieve], FIDAL.it</ref>
*{{ROU}} - 35.265
* 7ª ai Campionati italiani allievi e allieve, ([[Rieti]]), 4x400 m - 4’03”39<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2014/COD4411/Gara148.htm Campionati italiani individuali su pista allievi/e 2014 - Staffetta 4x400 allieve], FIDAL.it</ref>
*{{MAR}} - 19.377
*{{POL}} - 12.840
*{{CHN}} - 10.189
*{{ALB}} - 7.655
*{{SRI}} - 6.665
*{{BUL}} - 5.426
 
;2015
===Qualità della vita===
* In semifinale ai Campionati italiani allievi indoor, ([[Ancona]]), 60 m hs - {{RS|DNF|F|S}}<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2015/COD5107/Gara120.htm Campionati italiani individuali allievi allieve indoor 2015 - 60 hs allieve], FIDAL.it</ref>
{{vedi anche|Camorra|Emergenza rifiuti in Campania}}
* 9ª ai Campionati italiani allievi indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’47”27<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2015/COD5107/Gara160.htm Campionati italiani individuali allievi allieve indoor 2015 - Staffetta 4x1 giro allieve], FIDAL.it</ref>
[[File:Raffaele Cutolo.jpg|220px|thumb|[[Raffaele Cutolo]], uno dei più influenti boss nella storia della [[Camorra]]]]
* {{Med|A|CI|nome}} ai Campionati italiani allievi e allieve, ([[Milano]]), 100 m hs - 13”78<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2015/COD5144/Gara122.htm Campionati italiani individuali su pista allievi/e 2015 - 100 hs allieve], FIDAL.it</ref>
La qualità della vita in Campania, secondo studi fatti da ''[[Il Sole 24 ore]]'' nel [[2011]] che hanno tenuto conto della vivibilità del territorio, pongono le province campane tutte agli ultimi quindici posti della classifica, con [[Napoli]] al 105, [[Caserta]] al 104, [[Benevento]] al 97, Salerno al 95 e Avellino al 92.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2011, da "Il Sole 24 Ore"|accesso=23 ottobre 2012}}</ref>
* 6ª ai Campionati italiani allievi e allieve, ([[Milano]]), 4x400 m - 4’01”49<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2015/COD5144/Gara148.htm Campionati italiani individuali su pista allievi/e 2015 - Staffetta 4x400 allieve], FIDAL.it</ref>
{{colonne spezza}}
 
;2016
Nella classifica del benessere, sempre de ''[[Il Sole 24 ore]]'', che tiene conto del [[Benessere interno lordo|Bil]], le cinque province campane risultano tutte al di sotto della media italiana (che si assesta ad un valore pari a 100), con [[Benevento]] che è la più alta in classifica nella regione, al 66º posto (punteggio 94,5), seguita da [[Avellino]] al 69º (punteggio 92,9), [[Salerno]] al 74º (punteggio 88,6) e, molto distaccate, [[Caserta]] al 99º posto (punteggio 51,9) e [[Napoli]] al 101º (punteggio 46,9).<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/pil-benessere-province-tabella.shtml?uuid=d66c9e98-a681-11de-a945-34c340dbd2f3&DocRulesView=Libero&fromSearch|titolo=Tabella Bil da "Il Sole 24 Ore"|accesso=25 ottobre 2012}}</ref>
* {{Med|A|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse indoor, ([[Ancona]]), 60 m hs - 8”50 {{Recordicona|PB|dim=small}}<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2016/COD5560/Gara320.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse indoor 2016 - 60 hs juniores donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|B|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’44”69<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2016/COD5560/Gara360.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse indoor 2016 - Staffetta 4x1 giro juniores donne], FIDAL.it</ref>
 
;2017
Un problema gravissimo che ha interessato l'intera regione è stata l'emergenza rifiuti. Nata nel [[1994]], cessata nel [[2009]] con decreto legge, gli effetti negativi della stessa che ha provocato sull'ambiente e sull'economia si sono ripercossi anche negli anni successivi.
* {{Med|O|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse indoor, ([[Ancona]]), 60 m hs - 8”28<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6024/Gara320.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse indoor 2017 - 60 hs juniores donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|O|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’42”14<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6024/Gara360.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse indoor 2017 - 4x1 giro juniores donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|O|CI|nome}} ai [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera indoor 2017|Campionati italiani assoluti indoor]], ([[Ancona]]), 60 m hs - 8”25<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6030/Gara120.htm Campionati italiani individuali assoluti indoor 2017 - 60 hs donne], FIDAL.it</ref>
* 5ª ai Campionati italiani assoluti indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’39”79<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6030/Gara160.htm Campionati italiani individuali assoluti indoor 2017 - Staffetta 4x1 giro donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|O|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse, ([[Firenze]]), 100 m hs - 13”25<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6065/Gara222.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse 2017 - 100 hs juniores d], FIDAL.it</ref>
;2018
* {{Med|A|CI|nome}} ai [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera indoor 2018|Campionati italiani assoluti indoor]], ([[Ancona]]), 60 m hs - 8”23 {{Recordicona|PS|dim=small}} <ref>[http://www.fidal.it/risultati/2018/COD6588/Gara120.htm Campionati italiani individuali assoluti indoor 2018 - 60 hs donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|O|CI|nome}} ai Campionati italiani assoluti indoor, ([[Ancona]]), 4x200 m - 1’36”88<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2018/COD6588/Gara160.htm Campionati italiani individuali assoluti indoor 2018 - Staffetta 4x1 giro donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|A|CI|nome}} ai Campionati nazionali universitari, ([[Isernia]]), 100 m hs - 13”54<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2018/COD6781/Gara222.htm Campionati italiani universitari 2018 - 100 hs donne], FIDAL.it</ref>
* {{Med|O|CI|nome}} ai Campionati italiani juniores e promesse, ([[Agropoli]]), 100 m hs - 13”25<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2018/COD6627/Gara322.htm Campionati italiani individuali juniores e promesse 2018 - 100 hs promesse d], FIDAL.it</ref>
* {{Med|A|CI|nome}} ai [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2018|Campionati italiani assoluti]], ([[Pescara]]), 100 m hs - 13”43<ref>[http://www.fidal.it/risultati/2018/COD6646/Gara122.htm Campionati italiani individuali assoluti su pista 2018 - 100 hs donne], FIDAL.it</ref>
{{colonne fine}}
 
== Coppe e meeting internazionali ==
La [[raccolta differenziata]] dei rifiuti ha raggiunto nel [[2010]] almeno il 50% per 160 comuni campani. I comuni più virtuosi in questo senso sono quello di [[Roccagloriosa]] (con il 93,6%), [[Atena Lucana]] (93,20%) e [[Chiusano di San Domenico]] (85,11%). Tra i capoluoghi di provincia, invece, la raccolta differenziata raggiunge il 62,9 % ad Avellino, il 61,57% a Salerno, il 47,25% a Caserta, il 18,53% a Napoli e il 16,96% a Benevento.<ref>{{cita web|url=http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=808285&IdDett=27276|titolo=Anci.it|accesso=25 ottobre 2012}}</ref>
;2016
* 6ª nell’Incontro internazionale indoor under 20 Italia-Francia-Germania, ({{Bandiera|ITA}} [[Padova]]), 60 m hs - 8”87+8”81 = 17”68<ref>Raul Leoni, [http://www.atleticaleggera.org/verderio-e-chila-azzurrini-da-record Verderio e Chilà, azzurrini da record], AtleticaLeggera.org, 28 febbraio 2016</ref>
 
;2017
La Campania è la regione italiana con il più basso tasso di [[Suicidio|suicidi]], con 2,6 suicidi per 100.000 abitanti rispetto ad una media nazionale di 5,6<ref name="CNEL"/>.
* {{Med|O|Podio|nome}} nell’Incontro internazionale indoor under 20 Germania-Francia-Italia, ({{Bandiera|DEU}} [[Halle (Saale)|Halle]]), 60 m hs - 8”33+8”22 {{Recordicona|N20|dim=small}} = 16”55<ref>Anna Chiara Spigarolo, [http://www.fidal.it/content/Indoor-azzurrini-oro-ad-Halle-seconde-le-donne/105435 Indoor: azzurrini oro ad Halle, seconde le donne], FIDAL.it, 4 marzo 2017</ref>
 
==Cultura==
[[File:Napoli sotterranea (via dell'Anticaglia).jpg|thumb|180px|Un vicolo napoletano]]
La Campania ed i suoi comuni, nel corso della loro storia, hanno avuto più volte ruoli di primaria importanza in ambito locale e sovraregionale. Le posizioni di primo piano che si sono trovate a ricoprire in diverse epoche hanno fatto sì che nella regione si sviluppasse un importante e radicato connubio tra quella che è la cultura popolare (danze popolari, artigianato, gastronomia, etc) e quella artistica (pittura, architettura, poesia, filosofia etc).
 
Grazie ai suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici, religiosi e grazie all'immenso straordinario patrimonio artistico presente a [[Napoli]], città con il centro storico più vasto d'[[Europa]], la Campania risulta essere una delle regioni a maggior densità di risorse culturali d'Italia.
 
Nel 2013, a [[Napoli]] si svolgerà il IV [[Forum Universale delle Culture]], oltre ad aver già ospitato nel 2012 il [[World Urban Forum]].<ref name=cul>{{cita web|url=http://www.napoliforum2013.net|titolo=napoliforum2013|accesso=05 giugno 2011}}</ref> Per la sua complessa storia la città è stata più volte candidata dal governo come probabile sede di istituzioni europee e/o organismi internazionali (è il caso dell'assemblea europarlamentare [[ACP (Paesi)|ACP/UE]]<ref>
[http://www.politichecomunitarie.it/comunicazione/16793/napoli-sede-dellacp-ue-ronchi-pieno-sostegno-dei-nostri-europarlamentari politichecomunitarie.it]</ref>, Banca Euromed<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/11/12/tremonti-banca-euromed-qui.html ricerca.repubblica.it]</ref>, ecc.).
 
===Cultura popolare e tradizioni===
[[File:Napoli. Il sangue è vivo.jpg|thumb|left|220px|Il cardinale [[Crescenzio Sepe]] durante il rito dello scioglimento del sangue di [[san Gennaro]]]]
La cultura popolare campana ha origini ben radicate ponendo la regione stessa ai vertici nazionali tra eventi di cultura popolare e tradizioni locali. Tra le manifestazioni popolari più note presenti in regione, si ricordano quella dello [[San Gennaro|scioglimento del sangue di san Gennaro]], che avviene tre volte l'anno a [[Napoli]] presso il [[duomo di Napoli|duomo]] della città, e la [[Tammurriata|festa della tamorra]] che si svolge una volta l'anno, durante la prima settimana di giugno, in una località della regione non fissa.
 
Tra le tradizioni più radicate in regione, merita citazione la plurisecolare arte presepiale costituita dalle botteghe artigianali di [[via San Gregorio Armeno]], a Napoli, che ogni anno, dal primo di novembre a metà gennaio, attira migliaia di turisti da tutto il mondo.
 
La forte impronta culturale della Campania fa sì che questa si sia diffusa in tutto il mondo, contribuendo alla creazione del "tipico" stereotipo italiano. Non a caso nota è la percezione che il mondo ha dell'[[Italia]] popolare secondo cui quest'ultima è una terra di [[tarantella|tarantelle]] e [[danza popolare|danze popolari]], di [[pizza]] e [[spaghetti]], di [[mandolino]] e [[canzone napoletana|musica]], di bassi e vicoli stretti e bui con i panni stesi, di [[mafia]] e di [[edicole sacre|culti religiosi]]. Tutti questi aspetti, come si può notare, sono tipici della regione campana. Inoltre, importante è ricordare che la [[lingua napoletana]] risulta essere l'idioma italico più esportato e conosciuto nel mondo, divenendo in molti casi vero e proprio accento italiano (si veda il cosiddetto "broccolino", ovvero l'accento italo-americano).<ref>{{cita web|url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=34942|titolo=Napoli.com|accesso=27 giugno 2011}}</ref>
 
===Arte===
;Archeologia
[[File:Piscina Mirabilis 2010-by-RaBoe-17.jpg|thumb|220px|right|[[Piscina Mirabilis]] ([[Bacoli]])]]
 
Data la sua storia trimillenaria, la Campania è una regione ricchissima di siti e risorse archeologiche che vanno dall'età preistorica fino a quella romana. Gli stessi siti sono distribuiti pressoché equamente in tutta la regione, trovando punti di maggior concentrazione nell'area flegrea, vesuviana e cilentana. Tuttavia, nel casertano sono conservati importanti resti archeologici come l'[[anfiteatro campano]] a [[Capua]] che fu il primo anfiteatro romano e secondo per dimensioni dopo il Colosseo di Roma. Per quanto concerne l'arte paleocristiana, questa sarà molto radicata nel territorio ed oggi è soprattutto visibile nelle [[Catacombe di Napoli|Catacombe]] e [[chiese di Napoli|basiliche di Napoli]].
 
Nell'area flegrea si registrano importanti resti come l'[[acquedotto romano del Serino]], l'[[anfiteatro Flavio]] di [[Pozzuoli]], gli scavi archeologici di [[Cuma]] e l'importantissima [[Piscina Mirabilis]] di [[Bacoli]]. Quest'ultima era originariamente una cisterna di acqua potabile romana costruita in età augustea. Si tratta della più grande cisterna nota mai costruita dagli antichi romani, ed aveva la funzione di approvvigionare di acqua le numerose navi che trovavano ormeggio e ricovero nel porto di [[Miseno (Bacoli)|Miseno]].
[[File:Napoli sotterranea (proscenio).jpg|thumb|left|220px|Resti del [[Teatro romano di Neapolis|teatro greco-romano]] ([[Napoli]])]]
[[File:ADIPompeii-27527-4.jpg|thumb|left|220px|Resti di alcune vittime dell'[[eruzione del Vesuvio del 79]] ([[Scavi archeologici di Pompei]])]]
 
A Napoli sono presenti un numero elevatissimo di siti archeologici, per lo più risalenti all'[[epoca greca]]. Si ricordano i principali: la [[Napoli sotterranea]], complesso di cunicoli e cavità di origine greca scavate nel tufo e poste nel sottosuolo della città, riutilizzati poi dai romani come acquedotto e durante la [[seconda guerra mondiale]] come rifugio; gli [[Basilica di San Lorenzo Maggiore#Gli scavi archeologici|scavi di San Lorenzo]]; il [[Cimitero delle Fontanelle]]; le [[catacombe di San Gaudioso]]; le [[Catacombe di San Gennaro]]; i [[decumani di Napoli]], impianto stradale greco costituente ''plateiai'' e ''stenopoi'', ribattezzato poi dai romani come ''decumani'' ([[decumano superiore|superiore]], [[decumano maggiore|maggiore]] e [[Spaccanapoli|inferiore]]) e tanti altri siti ancora.
[[File:Benevento-Arch of Trajan from South.jpg|thumb|220px|[[Arco di Traiano (Benevento)|Arco di Traiano]] ([[Benevento]])]]
[[File:Paestum Temple of Athene.JPG|thumb|left|220px|Tempio di Atene ([[Paestum]])]]
 
Nell'area vesuviana, grazie alle storiche eruzioni del [[Vesuvio|vulcano]] che caratterizza quella zona e grazie ai lavori di recupero dei siti avviati durante il periodo [[Borbone di Napoli|borbonico]] sotto il dominio di [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], sono presenti siti di inestimabile valore ed importanza, che costituiscono oggi il traino di tutta l'attività turistica regionale e nazionale. Pompei, su tutti, presenta scavi archeologici che ricoprono un'area di circa 60 ettari e costituisce il sito più visitato in Italia dopo i musei vaticani. Il valore del sito è stato stimato intorno ai 40 miliardi di euro<ref name="pom"/> ed è il sito archeologico più visitato in [[Italia]] e tra i più nel mondo (nel [[2010]] è stato visitato da 2.319.668 persone<ref>[http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?titolo=dati%20visitatori%202010&idSezione=2218 Dati Visitatori 2010]</ref>). Sempre nell'area [[Vesuvio|vesuviana]], altri siti di primaria importanza sono gli scavi di [[Ercolano]], [[Oplonti]], [[Boscoreale]] e [[Castellammare di Stabia]]. Questi numerosi ritrovamenti archeologici (soprattutto quelli di [[Pompei]] ed [[Ercolano]]) hanno fornito importanti informazioni sull'uso antico della pittura, caso emblematico è il [[rosso pompeiano]], ed hanno determinato inoltre spunti per correnti architettoniche future, questo è il caso del [[neoclassicismo]].
 
Sempre risalente al [[epoca romana|periodo romano]], databile tra il [[114]] e il [[117|117 d.C.]], risulta essere l'[[Arco di Traiano (Benevento)|arco di Traiano]]. L'opera scultorea fu dedicata all'imperatore [[Traiano]] in occasione dell'apertura della [[via Traiana]] e, giuntoci integro, compresi i numerosi rilievi scultorei che ne decorano le superfici, risulta essere l'arco trionfale romano meglio conservato.<ref name=inCampania>{{cita web|url=http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?Menu_ID=200&Sub_ID=204&Info_ID=4350|titolo=inCampania.com|accesso=20 luglio 2011}}</ref> L'arco, alto 15,45&nbsp;m ed a un fornice di 8,60&nbsp;m, presenta dei rilievi scultorei rappresentanti le gesta di [[Traiano]] nelle province conquistate, scene di pace dell'imperatore in Italia e delle benemerenze dell'imperatore nei confronti di [[Benevento]].<ref name=inCampania />
 
Nell'area cilentana, infine, sono presenti i resti greci di [[Paestum]], antica città della [[Magna Grecia]] sacra a [[Poseidone]]. Il sito risulta essere il più importante d'[[Italia]], assieme a quelli ospitati nella [[Valle dei Templi|valle dei templi]] di [[Agrigento]].
 
Altri resti di epoca romana sono presenti nella [[provincia di Benevento]] e di [[provincia di Avellino|Avellino]], mentre a [[Nola]], è conservato uno dei siti archeologici risalenti all'età del bronzo più importanti d'Italia.
Ad [[Eboli]], in provincia di Salerno, invece, sono presenti tre fornaci di epoca romana (III-IV secolo a.C.) e sono tra le meglio conservate d'[[Europa]], se non del mondo.
 
;Architettura
{{vedi anche|Rinascimento napoletano|Barocco napoletano|Neoclassicismo}}
[[File:Facciata del duomo di Salerno.jpg|thumb|right|220px|[[Duomo di Salerno]]]]
[[File:Amalfi Piazza del Duomo Italy 2.JPG|thumb|220px|left|[[Duomo di Amalfi]]]]
[[File:Rocca dei Rettori, a castle in Benevento, southern Italy.jpg|thumb|220px|La [[Rocca dei Rettori]] di ([[Benevento]])]]
Avendo la regione subito influssi longobardi, cassinesi, bizantini, islamici e romanici, il patrimonio architettonico della stessa offre un'elevata varietà di stili, che vanno dal [[architettura romanica|romanico]] al [[gotico italiano|gotico]], dal [[Rinascimento napoletano]] al [[barocco napoletano]] fino al [[neoclassicismo]]. Nonostante il fatto che, per diversi motivi storici, il fulcro principale risulti essere il [[Napoli|capoluogo]] di regione, comunque non mancano altre opere presenti di rilievo su tutto il territorio che rappresentano una delle eccellenze dello stile e dell'arte in [[Italia]]. Si ricorda per esempio il [[Duomo di Casertavecchia]], il [[Duomo di Amalfi]], il [[Duomo di Benevento]] e [[Cattedrale di Salerno|quello di Salerno]], importanti esempi di [[architettura romanica]]<ref>Palmerino Savoia, ''L'episcopato a Benevento di papa Orsini'', Collana di studi storici, tip. La nuovissima, [[Acerra]], [[1973]], p. 140.</ref>, la [[Cattedrale di Avellino]], nonché due pregevoli testimonianze dell'[[architettura longobarda]] in regione, entrambi a [[Benvento]]: la [[Rocca dei Rettori]] ed il [[Complesso monumentale di Santa Sofia]], [[patrimonio dell'umanità]] UNESCO.<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Benevento-chiesa-di-Santa-Sofia-patrimonio-Unesco-Italia-al-top-per-numero-siti_312175926015.html|titolo=Benevento, "chiesa di Santa Sofia" patrimonio Unesco|accesso=19 luglio 2011}}</ref>
 
Tra gli architetti più importanti campani, si annoverano su tutti [[Luigi Vanvitelli]], [[Gian Lorenzo Bernini]] (quest'ultimo però mai direttamente operante in Campania in quanto, per motivi accidentali, ha dovuto sempre rifiutare le commissioni offertegli), [[Francesco Solimena]] e [[Domenico Antonio Vaccaro]].
[[File:Monastero di SantaChiaraNaples.jpg|thumb|left|220px|[[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|Basilica di Santa Chiara]] ([[Napoli]])]]
[[File:Benevento-Facciata Duomo 2.jpg|thumb|left|220px|[[Duomo di Benevento]]]]
 
L'architettura gotica, vede l'avvento in Campania grazie a l'imperatore [[Federico II di Svevia]] e nei secoli successivi alle dinastie [[Angioina]] e [[Corona d'Aragona|Aragonese]] del [[Regno di Napoli]]. Tra le opere di questo periodo si ricordano ancora la [[Chiesa di San Pietro a Majella]], la [[Basilica di San Lorenzo Maggiore]], la [[Chiesa di Sant'Eligio Maggiore]], la [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|Chiesa di San Domenico Maggiore]].
 
[[File:Napoli Castello Nuovo.jpg|thumb|220px|[[Castel Nuovo]] di Napoli]]
Nel periodo rinascimentale, trova essenzialmente maggior spicco l'arco trionfale del [[Maschio Angioino]], con il quale [[Napoli]] dona il proprio contributo artistico a tutto il [[Rinascimento]] italiano. Esso fu eseguito da diversi autori, dalle cui collaborazioni nacquero una sintesi di influssi e modi. I principali furono [[Francesco Laurana]], [[Domenico Gagini]], [[Guillem Sagrera]], e poi altri autori di scuola [[Donatello|donatelliana]]. L'arco rappresenta la conquista del regno da parte del re Alfonso e del successo della dinastia. Altre opere rinascimentali, e più precisamente riconducibili al Rinascimento toscano e veneziano sono il chiostro della [[Certosa di San Martino]], il già citato esterno della [[Chiesa del Gesù Nuovo]] e la [[Chiesa dei Girolamini]].
[[File:Napoli - Alla scoperta di Via Posillipo.jpg|left|thumb|220px|[[Palazzo Donn'Anna]] ([[Napoli]])]]
Dal [[XVI secolo]] si diffuse in quel il [[barocco napoletano]], corrente che si discostava leggermente da quella classica romana. A Napoli, le opere di quest'ultimo periodo rappresentano la stragrande maggioranza.
[[File:Certosa di Padula - la facciata sulla corte esterna (XVI secolo - 1723).jpg|thumb|220px|[[Certosa di San Lorenzo (Padula)|Facciata della Certosa di Padula]]]]
[[File:Chiesa dei Girolamini (Naples).jpg|left|thumb|220px|[[Chiesa dei Girolamini]] ([[Napoli]])]]
Nel resto della regione, assume un importante ruolo la [[Certosa di San Lorenzo (Padula)|Certosa di Padula]], che con una superficie di 50.500&nbsp;m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze e con il più grande chiostro del mondo (circa 12.000&nbsp;m²), contornato da 84 colonne è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità [[UNESCO]]. A [[Napoli]], invece, la figura di maggior rilievo l'assunse [[Cosimo Fanzago]] che lavorò nella [[Certosa di San Martino]] (definita opere barocca per eccellenza), innalzò la chiesa di [[Santa Maria Egiziaca]] a [[Pizzofalcone]], il [[Palazzo Donn'Anna]] e la [[Guglia di San Gennaro]], quest'ultima definita gioiello del barocco napoletano. Altri autori cardine nel proseguimento di questa corrente furono [[Ferdinando Sanfelice]] e [[Domenico Antonio Vaccaro]]. Il primo ha tra le principali opere il [[palazzo dello Spagnolo]], il secondo il [[palazzo dell'Immacolatella]] ed il [[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|chiostro maiolicato di Santa Chiara]]. Proprio riguardo al [[palazzo dello Spagnolo]], si deve ricordare che nel barocco napoletano assumevano fondamentale importanza le scale dei palazzi, le quali si innestavano nei cortili divenendo lo scenografico punto di fuga della visuale d'insieme del palazzo.
 
Anche sotto [[Carlo III di Spagna]], sovrano attento all'arte, la Campania vede il suo fulcro artistico principalmente nel suo capoluogo. Importante fu anche l'affermazione di eccellenti scultori che hanno lasciato direttamente o indirettamente il segno nella città, diventando punto di riferimento anche per quelli che sarebbero stati gli anni a venire. A partire dal [[XVIII secolo]], tra le ultime correnti artistiche ed architettoniche presenti in regione, si diffuse il [[neoclassicismo]], divisibile in due distinte categorie: la prima, legata ancora al tardo barocco, è caratterizzata da interni voluminosi e policromi, mentre la seconda è costituita da una maggiore severità degli spazi, preludendo al neoclassico puro. [[Vanvitelli]] su tutti pone le basi per la nascita del [[neoclassicismo|movimento]], le cui radici sono posate a [[Napoli]].
 
[[File:NapoliSanFrancescoDaPaolaFacciata.jpg|thumb|220px|[[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|Basilica di San Francesco di Paola]] ([[Napoli]])]]
La città diventa così all'avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo della corrente che a sua volta si basa sulla ripresa del gusto antico. Grande influenza nello stile neoclassico ebbero gli scavi di [[Pompei]] che, avviati alla metà del Settecento da [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], ispirarono lo stile di [[Luigi Vanvitelli]], primo vero autore neoclassico. Tra le opere neoclassiche più importanti in Campania si ricordano la [[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|Basilica di San Francesco di Paola]] (definita l'opera neoclassica meglio eseguita), alcuni ambienti della [[Reggia di Caserta]] (proprio del Vanvitelli), la facciata del [[Teatro San Carlo]], la [[Villa Floridiana]] di Napoli e la [[casina Vanvitelliana]] di Bacoli.
 
Di stile rococò e neoclassico, furono eseguite le ville dell'area vesuviana che costituiscono il [[Miglio d'oro]], definite d'oro proprio per la ricchezza storica e paesaggistica delle stesse. Gli architetti che lavorarono al progetto di [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], furono: [[Luigi Vanvitelli]], [[Ferdinando Fuga]], [[Ferdinando Sanfelice]], [[Domenico Antonio Vaccaro]], [[Mario Gioffredo]].
 
Un altro architetto che ha arricchito il patrimonio partenopeo e campano in generale è [[Domenico Fontana]], il quale eresse numerosi edifici imponenti come il [[Palazzo Reale di Napoli]] o il [[Albergo dei Poveri (Napoli)|Real Albergo dei poveri]].
 
;Pittura
{{vedi anche|Pittura napoletana}}
[[File:Caravaggio - Sette opere di Misericordia.jpg|220px|thumb|right|''[[Sette opere di Misericordia]]'' ([[Caravaggio]])]]
Per quanto riguarda la pittura [[Napoli]] giocò un ruolo importante potendo contare sulla scia artistica che il [[Caravaggio]] lasciò in città. Dopo il passaggio del [[Caravaggio|Merisi]], in città nacquero, nel corso del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] importanti autori campani che costituirono il filone del [[caravaggismo]]. Si ricorda su tutti [[Carlo Sellitto]], che fu il primo caravaggista napoletano. La prematura scomparsa di [[Carlo Sellitto|Sellitto]], ricercato dai membri dell'aristocrazia partenopea in quanto definito il miglior ritrattista della città, non fermò lo sviluppo della corrente. In seguito, ci furono infatti: [[Battistello Caracciolo]], l'autore che più fu influenzato dal [[Caravaggio|Merisi]], [[Jusepe de Ribera]], pittore spagnolo ma operante soprattutto a [[Napoli]], e [[Massimo Stanzione]].
 
In parallelo, altri importantissimi artisti del barocco che si formarono in città furono [[Bernardo Cavallino]], [[Micco Spadaro]] e [[Salvator Rosa]].
[[File:Luca Giordano Protector saints of Naples.jpg|thumb|left|220px|''[[Santi patroni di Napoli adorano il crocifisso]]'' ([[Luca Giordano]])]]
 
A cavallo tra il [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]], vi furono poi altri due importantissimi pittori in Campania, uno nativo ed un altro "importato". Il primo fu [[Luca Giordano]], uno dei più prolifici pittori che ci siano mai esistiti avendo all'attivo circa 3000 dipinti effettuati, e l'altro fu [[Mattia Preti]], importantissimo artista che eseguì numerosi dipinti per le più importanti chiese della città. [[Luca Giordano]] superò definitivamente la tradizione del barocco seicentesco inaugurando l'arte del secolo successivo con i suoi vivaci colori, assimilati osservando la pittura veneta e grazie allo studio di autori del cinquecento ([[Raffaello]] e [[Michelangelo]]). Le opere del [[Luca Giordano|Giordano]] sono diffuse in tutto il mondo, dal [[Louvre]] di [[Parigi]], al [[Museo del Prado]] di [[Madrid]], fino agli [[Uffizi]] di [[Firenze]]. Proprio a [[Firenze]], l'autore eseguì una delle sue opere più rilevanti: esse sono il ciclo di affreschi nel [[Palazzo Medici Riccardi]].
 
All'inizio del [[XVIII secolo|settecento]], è l'opera di [[Francesco Solimena]] ad avere maggior risonanza, anche in ambito europeo. I suoi lavori furono eseguiti nelle più importanti chiese del capoluogo campano e soprattutto nella [[Reggia di Caserta]]. Continuatore del [[Francesco Solimena|Solimena]], fu poi il suo allievo [[Francesco De Mura]], del quale si ricordano soprattutto le donazioni postume fatte al [[Pio Monte della Misericordia]], istituto che custodisce alcuni dei dipinti napoletani più importanti del [[XVII secolo|XVI]] e [[XVII secolo]].
[[File:Giacinto Gigante - Marina di Posillipo.jpg|thumb|right|220px|Marina di Posillipo ([[Giacinto Gigante]])]]
[[File:Domenico Morelli - Le tentazioni di Sant'Antonio.jpg|thumb|220px|Le tentazioni di sant'Antonio ([[Domenico Morelli]])]]
 
L'[[XIX secolo|ottocento]] fu un periodo d'avanguardia per la pittura napoletana, abbandonando ogni residuo tardo-barocco o caravveggesco e inserendosi in un più vasto movimento artistico, paesaggistico e romantico, che assume connotati propri con la [[Scuola di Posillipo]] (1820-1850). Seguaci di tale corrente furono un tardo [[Salvator Rosa]] e [[Micco Spadaro]]. Il movimento riprende gli splendidi paesaggi napoletani del golfo, del Vesuvio, di Pompei ed è sostenuto anche da altri esponenti stranieri della scuola che si ritrovano a [[Napoli]] in occasioni di viaggi e durante il percorso del gran tour. Uno di questi fu [[Antonio Pitloo]], che dopo un soggiorno a Parigi, giunge a Napoli per dipingere in splendidi olii ricchi di luce ed effetti cromatici i paesaggi più classici della città partenopea. Altro esponente, simile nel soggetto ma diverso nella tecnica, fu il napoletano [[Giacinto Gigante]], che in tarda età abbraccerà anch'egli la [[scuola di Posillipo]]. I suoi quadri, con un taglio quasi fotografico, riprendono principalmente suggestivi paesaggi come quelli di [[Amalfi]], [[Capri]], [[Caserta]], il [[Vesuvio]].
 
Successivamente alla [[scuola di Posillipo]], nella seconda metà del [[XIX secolo]], si annovera tra i più importanti pittori nazionali e regionali, [[Domenico Morelli]], la cui arte fonde verismo a tardo-romanticismo. L'autore operò essenzialmente nell'[[Accademia di belle arti di Napoli|accademia delle Belle Arti di Napoli]], nella quale fu prima studente, poi insegnante, poi direttore e poi presidente.
 
Alla fine del [[XX secolo]], infine, si annoverano tra i principali pittori quelli del movimento [[Transavanguardia|''transavanguardista'']], dei quali, ben tre dei “magnifici cinque” della Transavanguardia sono campani: [[Mimmo Paladino]], [[Nicola De Maria]] e [[Francesco Clemente]].
 
;Scultura
[[Immagine:Domenico Antonio Vaccaro-Angelo.jpg|thumb|left|220px|''L'[[Angelo custode (Domenico Vaccaro)|Angelo custode]]'' ([[Domenico Antonio Vaccaro]], [[1712]])]]
Tra gli scultori più importanti nativi in Campania vi sono [[Domenico Antonio Vaccaro]], [[Giuseppe Sanmartino]] e [[Vincenzo Gemito]].
 
Il San Martino, in particolare, fu nel [[XVIII secolo]] l'esecutore di una delle più importanti opere scultoree di quel periodo: il [[Cristo Velato]]. L'opera suscitò persino l'invidia di [[Antonio Canova]] che avrebbe voluto addirittura acquistarla. Il complesso che ospita la statua marmorea è la famosa [[Cappella Sansevero]], la quale ospita altre importanti opere all'interno, come la [[pudicizia]] ed il [[disinganno]].
 
Tra gli scultori più importanti in Campania, entrambi del [[barocco napoletano|barocco]], vi furono [[Cosimo Fanzago]] e [[Domenico Antonio Vaccaro]]. Entrambi contribuirono allo sviluppo del [[barocco napoletano]], corrente fatta di ricchissimi intarsi di marmi colorati che ornano strutture ancora permeate di rigore manierista. Il primo vede tra le sue principali opere scultoree i lavori eseguiti all'interno della [[Chiesa del Gesù Nuovo]], la [[fontana del Sebeto]], l'[[obelisco di San Gennaro]] e tante altre ancora. Il secondo invece, lavorò principalmente nelle chiese, progettandole per intero, come avvenne per la [[certosa di San Martino]], o eseguendo decorazioni o sculture interne. Tra le opere principali si ricordano: l'[[Angelo custode (Domenico Vaccaro)|''Angelo custode'']], il [[Chiostri di Santa Chiara|chiostro maiolicato di santa Chiara]] e diverse altre ancora.
[[File:ReggiadiCasertaFountain05.jpg|thumb|220px|right|La fontana di Eolo ([[reggia di Caserta]])]]
 
A cavallo tra il [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]] si annovera tra le principali opere scultoree d'[[Italia]] il gruppo di fontane che caratterizzano il parco della [[Reggia di Caserta]]. Queste furono il frutto di diversi scultori dell'epoca che lavorarono al progetto del [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]], morto prima di concludere l'opera nel [[1773]]. Tra i principali artisti si ricorda [[Gaetano Salomone]], il quale compì molte delle statue che adornano i giardini.
 
Tra i principali scultori del [[XIX secolo]], si ricorda [[Vincenzo Gemito]], le cui opere principali sono, ''Il pescatorello'' ([[Museo Bargello]] di Firenze), ''L'acquaiolo'' ([[Museo michelangiolesco]] di Arezzo), ed ''Il Giocatore di carte'' ([[Museo di Capodimonte]] a Napoli).
 
Altri importanti scultori che hanno eseguito opere per la città di [[Napoli]] furono: [[Donatello]] (per il [[sepolcro del cardinale Rainaldo Brancacci]]), [[Pietro Bernini]] (per diverse opere), [[Michelangelo Naccherino]] (per le fontane cittadine) e [[Antonio Canova]] (che eseguì le statue equestri in [[Piazza del Plebiscito]] ed altre opere in città).
 
====Siti UNESCO e patrimoni dell'umanità====
[[File:Panorama da Posillipo.JPG|thumb|none|800px|[[Napoli]]]]
[[File:PositanodiGiorno.jpg|thumb|220px|La [[costiera amalfitana]] - vista su [[Positano]]]]
[[File:Benevento-Santa Sofia 2.jpg|220px|thumb|[[Chiesa di Santa Sofia (Benevento)|Complesso di Santa Sofia]] ([[Benevento]])]]
I siti UNESCO [[patrimonio dell'umanità]] presenti in Campania sono sei, collocando la regione al secondo posto in [[Italia]] per numero di luoghi tutelati (assieme alla [[Toscana]] e subito dopo la [[Lombardia]] che ne detiene sette, dei quali però uno condiviso con il Piemonte ed uno con la confinante Svizzera). Da questi sei luoghi campani riconosciuti, se si escludono gli accoppiamenti effettuati dall'ente, {{Citazione necessaria|si può stimare che la Campania è la regione con il più alto numero di siti protetti}}.
 
*[[Benevento]] - [[Complesso monumentale di Santa Sofia]]
*[[Caserta]] - [[San Leucio (Caserta)|Complesso di San Leucio]]
*[[Caserta]] - [[Reggia di Caserta|Reggia e parco]]
*[[Cilento]] - [[Elea-Velia|Area archeologica di Velia]]
*[[Cilento]] - [[Area archeologica di Paestum]]
*[[Cilento]] - [[Certosa di San Lorenzo (Padula)|Certosa di Padula]]
*[[Cilento]] - [[Parco Nazionale del Cilento]]
*[[Cilento]] - [[Vallo di Diano]]
*[[Ercolano]] - [[Scavi archeologici di Ercolano|Area archeologica]]
*[[Napoli]] - [[Centro storico di Napoli|Centro storico]]
*[[Pompei]] - [[Scavi archeologici di Pompei|Area archeologica]]
*[[Provincia di Salerno]] - [[Costiera Amalfitana]]
*[[Torre Annunziata]] - [[Scavi archeologici di Oplonti|Area archeologica di Oplonti]]
*[[Maddaloni|Valle di Maddaloni]] - [[Acquedotto Carolino|Acquedotto di Vanvitelli]]
[[File:CarolingianAcqueduct.jpg|220px|left|thumb|[[Acquedotto Carolino|Acquedotto di Vanvitelli]] ([[Maddaloni]])]]
 
Sono comunque molti i luoghi di particolare rilevanza ma non appartenenti all'''Heritage list''. Tra questi vi fanno parte i ritrovamenti avvenuti in [[Eboli]] di tre fornaci (una piccola, per i manufatti, una media e una grande, per le tegole) del VI secolo a.C.; importanti borghi medievali dell'[[Provincia di Avellino|avellinese]] come [[Gesualdo (Italia)|Gesualdo]] e del [[provincia di Benevento|beneventano]], come [[Sant'Agata de' Goti]]; luoghi memorabili della [[penisola sorrentina|costiera sorrentina]]; l'[[Antiquarium di Boscoreale|antiquarium]] di [[Boscoreale]]; gli [[Scavi archeologici di Stabia|scavi di Stabiae]] a [[Castellammare di Stabia]]; le isole di [[Ischia (isola)|Ischia]], [[Capri]] e [[Procida]] del [[golfo di Napoli]]; la [[Piscina Mirabilis]] e la [[Casina Vanvitelliana|casina vanvitelliana]] a [[Bacoli]]; l'[[Anfiteatro Flavio (Pozzuoli)|anfiteatro Flavio]] e la [[solfatara di Pozzuoli|solfatara]] a [[Pozzuoli]]; gli [[Cuma|scavi archeologici di Cuma]]; il villaggio preistorico dell'età del Bronzo di [[Nola]]; l'[[anfiteatro campano]] a [[Capua]]; e tanti altri ancora.
 
Nel 2010, il [[Vesuvio]] è stato candidato come "bellezza naturale italiana" per partecipare alla votazione che decreterà le sette meraviglie del mondo naturale.<ref name=ves>{{cita web|url=http://www.new7wonders.com/community/en/new7wonders/new7wonders_of_nature/finalists|titolo=nwe7wonders|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
===Poesia e letteratura===
{{Vedi anche|Scuola siciliana|Lingua napoletana}}
[[File:Virgilio.png|thumb|220px|[[Virgilio]]]]
La storia della letteratura in regione ha origini antichissime, dando i natali illustri personaggi come [[Torquato Tasso]], [[Giordano Bruno]] e [[Giambattista Vico]]. Nel corso della storia, [[Napoli]] divenne uno dei centri culturali maggiori d'Europa, al pari di [[Vienna]], [[Parigi]] e [[Londra]] e ciò permise di attrarre in città (ed in tutto il regno in generale) illustri personaggi della letteratura, come: [[Francesco Petrarca]], [[Tommaso d'Aquino]], [[Giovanni Boccaccio]], [[Giacomo Leopardi]], [[Benedetto Croce]] e [[Gabriele D'Annunzio]].
 
Già dall'[[impero romano]] infatti, ci furono i primi importanti letterari che proprio in Campania hanno composto le loro opere. In regione furono ospitati illustri personaggi quali [[Gaio Cilnio Mecenate|Mecenate]], [[Orazio]], [[Virgilio]], il quale, quest'ultimo, proprio a [[Napoli]], città in cui amava risiedere, scrisse le [[Bucoliche]], primo frutto della poesia del poeta latino e considerate la trasformazione in linguaggio poetico dei precetti di vita appresi dalla scuola epicurea del capoluogo campano. Altre opere composte sempre a [[Napoli]] furono le [[Georgiche]] e l'[[Eneide]].
 
Nel periodo medioevale, dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, vi fu l'avvento della [[scuola siciliana]], che porta alla nascita di diversi autori campani (all'epoca la regione faceva parte del [[regno di Sicilia]]), ed importanti scritti teologici come quelli di [[San Tommaso d'Aquino]], il quale, trasferìtosi a Napoli a 14 anni, si dedicò allo studio delle arti all'Università presso il convento di San Domenico Maggiore. Tra i principali esponenti della scuola siciliana, si ricordano [[Pier delle Vigne]] e [[Rinaldo d'Aquino]]. Il [[XIV secolo|trecento]] è il periodo dell'[[umanesimo]], questa corrente partì dall'Italia (i centri maggiori furono Firenze e Napoli) e si diffuse in tutta l'Europa contemporanea. Proprio a [[Napoli]], vi soggiornarono due illustri autori della letteratura toscana: [[Giovanni Boccaccio]] e [[Francesco Petrarca]]. Il primo, in città imparò il greco da [[Leonzio Pilato]] per tradurre l'[[Iliade]] di [[Omero]], e durante il periodo napoletano compose le sue prime opere giovanili: ''Filocolo'' (1336-38), ''Filostrato'' (1335), ''Teseida'' (1339-41), ''Caccia di Diana'' (1334/38) e le ''Rime'' (data incerta). Il secondo invece, si recò presso la regina [[Giovanna d'Angiò]] con l'incarico di ambasciatore del [[papa Clemente VI]] dove continuò a scrivere i libri del ''Rerum memorandarum'' (rimasti poi incompiuti).
[[File:Torquato Tasso.jpg|175px|left|thumb|[[Torquato Tasso]]]]
 
Nel [[XVI secolo|cinquecento]], in Italia ricominciarono a prender piede i dialetti locali, mentre l'italiano venne relegato a funzione di linguaggio di corte. In questo quadro nasce l'opera letteraria più importante del secolo, la ''[[Gerusalemme liberata (poema)|Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]]. L'autore campano iniziò a scrivere l'opera all'età di 15 anni con il titolo di Gierusalemme tra il 1559 ed il 1560 durante il soggiorno a [[Venezia]], ma si fermò a 110 ottave, ben meno dei venti canti della ''Gerusalemme liberata''. Successivamente l'opera fu composta in seguito e completata dieci anni dopo a [[Ferrara]], nel 1575. In questo stesso periodo un altro illustre campano, [[Giordano Bruno]], filosofo, scrittore e frate domenicano, compose importanti opere in tutta l'Europa.
 
Durante l'epoca barocca, a cavallo tra il [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]], va ricordato ancora un altro letterato e scrittore di origini campane, primo a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare, definito il ''Boccaccio napoletano'': [[Giambattista Basile]].
 
[[File:Roberto Saviano.JPG|220px|thumb|[[Roberto Saviano]]]]
Nel [[XVIII secolo|settecento]], vi fu [[Giambattista Vico]]. Altro importante filosofo e giurista campano noto nell'ambiente culturale napoletano e molto interessato alle nuove dottrine filosofiche. Egli ebbe modo di leggere e studiare le opere di Platone, Aristotele, sant'Agostino, Tacito, Dante, Petrarca e Suárez, tenendosi anche aggiornato sul dibattito filosofico di quel tempo che si svolgeva attorno alla "discussione sul cartesianesimo" tra i sostenitori di Cartesio e i suoi critici.
 
L'[[XIX secolo|ottocento]] fu caratterizzato dalla presenza a [[Napoli]] di [[Giacomo Leopardi]], che qui compose poco prima di morire: ''[[La ginestra]]'' e le ''[[Paralipomeni della Batracomiomachia]]''.
 
A cavallo tra l'[[XIX secolo|ottocento]] ed il [[XX secolo|novecento]], si registra la presenza sempre a [[Napoli]] di [[Benedetto Croce]], che visse ed operò in città fino alla morte. Inoltre vi è [[Nicola Abbagnano]] fino alla fine del [[XX secolo]].
 
Nell'epoca moderna, importanti autori campani sono: [[Luciano De Crescenzo]], [[Erri De Luca]] e [[Roberto Saviano]].
 
;Opere dialettali
[[File:Salvatore di Giacomo by Vincenzo Migliaro.jpg|thumb|180px|[[Salvatore Di Giacomo]]]]
Il napoletano possiede una ricchissima tradizione letteraria risalente al [[Regno di Sicilia]]. Con la [[scuola siciliana]] infatti, i testi ed i versi furono trattati sempre come versi in lingua napoletana (''volgare pugliese''). Tra i principali si ricordano le poesie di [[Giacomo da Lentini]], [[Rinaldo d'Aquino]], [[Pier delle Vigne]], [[Giacomino Pugliese]] e [[Guido delle Colonne]].
 
Nella metà del [[XVI secolo]], durante il dominio aragonese, i sovrani incentivarono l'adozione definitiva del toscano come lingua letteraria anche a [[Napoli]]. Iniziarono così anni di crisi della lingua napoletana nella letteratura. Il più celebre poeta napoletano dell'epoca fu [[Giulio Cesare Cortese]]. Egli è molto importante per quella che è la letteratura dialettale e barocca, in quanto, assieme a [[Giambattista Basile]], pone le basi per la dignità letteraria ed artistica della lingua napoletana moderna.
 
Il culmine della letteratura dialettale napoletana si è raggiunto negli ultimi tre secoli, in settori anche diversi tra loro, arrivando in alcuni casi anche a punte di grandissimo livello, come ad esempio nelle opere di [[Salvatore di Giacomo]], [[Raffaele Viviani]], [[Ferdinando Russo]], [[Eduardo Scarpetta]], [[Eduardo de Filippo]], [[Antonio De Curtis]], [[Annibale Ruccello]]. Proprio a cavallo tra l'Ottocento ed il novecento, inoltre, vi fu l'avvento di poeti dialettali compositori di versi che verranno poi musicate diventando le canzoni classiche napoletane. Su tutti si ricordano: [[E.A. Mario]], [[Ernesto Murolo]], [[Libero Bovio]], [[Cesare Andrea Bixio]] ed il già citato [[Salvatore Di Giacomo]].
 
===Musica===
[[File:Neapolitan mandolin 001.jpg|thumb|left|220px|Mandolino]]
La storia della musica campana è una delle più importanti e diffuse nel mondo, diventando punto cardine della cultura barocca nel settore lirico e della [[Composizione musicale|composizione]], e vero e proprio "marchio Italia" con le danze popolari della [[tarantella]] e con la [[musica napoletana|musica classica napoletana]].
 
Ancora oggi, il [[mandolino]], emblema della [[musica napoletana]] è uno dei simboli più famosi dell'Italia nel mondo.
 
Tra i più importanti uomini di musica campani troviamo: [[Enrico Caruso]] (lirica); [[Renato Carosone]], [[Sergio Bruni]], [[Roberto Murolo]], [[Massimo Ranieri]], [[Pino Daniele]], [[Edoardo Bennato]] (musica leggera); [[Riccardo Muti]] (direttore d'orchestra).
 
;Composizione
{{vedi anche|Scuola musicale napoletana|Opera buffa}}
{{Multimedia|larghezza=186
|file=Vesti La Giubba.ogg
|titolo=Vesti la giubba
|descrizione= [[Enrico Caruso]] in un brano tratto da ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'', opera di [[Ruggero Leoncavallo|Leoncavallo]]
}}
 
La storia della composizione campana è riassunta da quella della [[scuola musicale napoletana]] nata nel [[XV secolo]]. Essa si sviluppo' a [[Napoli]] ed ha il primato di aver fatto nascere la cosiddetta [[opera comica]], prodromo della futura [[opera buffa]]. In questo periodo, si riunirono a [[Napoli]] i più insigni musicisti, i cantanti più celebrati, gli strumentisti più virtuosi. I più importanti furono [[Domenico Cimarosa]], [[Giovan Battista Pergolesi]], [[Leonardo Vinci]], [[Alessandro Scarlatti|Alessandro]] e [[Domenico Scarlatti]], [[Francesco Provenzale]], [[Francesco Durante]], [[Pasquale Anfossi]], [[Antonio Sacchini]], [[Tommaso Traetta]], [[Nicola Vaccaj]], [[Leonardo Leo]] e [[Carlo Gesualdo]].
 
La storia di questa scuola ruota attorno a quattro conservatori presenti nel capoluogo campano, oggi accorpati tutti nel [[Conservatorio di San Pietro a Majella]]. Tale istituto ricoprirà un'immensa importanza su tutto il panorama musicale europeo.
 
Tra i compositori più importanti campani e del mondo, si ricorda anche [[Ruggero Leoncavallo]], "rivale artistico" di [[Giacomo Puccini]] e anch'egli diplomato al [[Conservatorio di San Pietro a Majella|conservatorio di Majella]]. Tra le sue numerose opere spicca su tutte i ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'', che ebbe come spinta verso il successo planetario anche il fatto che vi fu la prima registrazione discografica con [[Enrico Caruso]] quale protagonista. Il disco è ricordato come una pietra miliare dell'allora nascente industria discografica, essendo stato il primo ad aver superato il milione di copie vendute.
 
Infine, proprio in Campania (a [[Napoli]]), nacque il primo teatro lirico d'Europa: il [[Teatro San Carlo]].<ref>''Il teatro San Carlo'', Editrice Electa (2004)</ref>
 
;Musica popolare
{{Vedi anche|Tarantella|Tammuriata}}
Quella della ''[[tarantella]]'', diffusa in tutta l'[[Italia meridionale]] già dal [[XVII secolo]] è danza popolare presente in tutta la regione, dalla [[provincia di Caserta]] passando per l'area della [[provincia di Napoli]] fino ad arrivare al [[Cilento]]. Essa prende il nome di ''[[tammurriata]]''.
 
La "tammorra" è un grande [[tamburo]] a cornice dipinta con sonagli di latta, con possibile accessorio addobbo di nastri o pitture policrome e campanelli. Proprio il ritmo binario che viene marcato con questo strumento, è quello che dà il nome alla danza popolare.
 
Altri strumenti utilizzati in questo ballo sono: il "[[Putipù]]" (tamburo a frizione), il "[[Triccheballacche]]" (martelli ritmici lignei intelaiati con sonagli), lo "[[Scetavajasse]]"(bastone dentato con sonagli metallici strofinato da un bastoncino), la "[[scacciapensieri|Tromba degli zingari]]", il [[Flauto dolce]] ed altri ancora.
 
;Musica classica napoletana
{{Vedi anche|Canzone classica napoletana}}
[[File:Enrico Caruso, 1873-1921.png|thumb|right|220px||[[Enrico Caruso]]]]
La [[canzone classica napoletana]], le cui origini risalgono alla metà del [[XIX secolo]], include il repertorio classico partenopeo che va dalla metà dell'Ottocento fino alla metà del novecento. Le canzoni classiche infatti, scritte da autorevoli poeti napoletani come [[E.A. Mario]], [[Ernesto Murolo]], [[Libero Bovio]], [[Cesare Andrea Bixio]] e [[Salvatore Di Giacomo]], non deve essere confusa con le moderne canzoni in dialetto napoletano le quali costituiscono più semplicemente il genere [[neomelodico]]. Quella storica partenopea, ha portato la musica italiana ad essere tra le più apprezzate e conosciute al mondo, diventando un vero e proprio "marchio Italia" all'estero. Ancora oggi queste vengono cantate nelle originali versioni o remixate adattandole ai tempi di moderni. Tra le più conosciute ci sono: ''[[Reginella (canzone)|Reginella]]'' (1917), ''[[Tu vuo' fa' l'americano]]'' (1956), ''[[Era de maggio]]'' (1885), ''[[Core 'ngrato]]'' (1911), ''Marechiaro'' (1885), ''[[Tammurriata nera]]'' (1944), ''[[Anema e core (brano musicale)|Anema e core]]'' (1950), ''[[Dicitencello vuje]]'' (1930), ''[['O sarracino/Caravan petrol|'O sarracino]]'' (1956), ''[['O surdato 'nnammurato]]'' (1915), ''[[Torna a Surriento]]'' (1902) ed infine una delle canzoni più famose di tutti i tempi, '''[[O sole mio]]'' (1898).<ref>Grano A., ''Trattato di sociologia della canzone classica napoletana'', Palladino Editore 2005.</ref>
 
Diversi sono gli esponenti della musica mondiale che hanno eseguito almeno una volta il [[canzone napoletana|repertorio classico napoletano]]. Si ricordano alcuni di essi: [[Enrico Caruso]], [[Luciano Pavarotti]], [[Elvis Presley]], [[Elton John]], [[Domenico Modugno]], [[Claudio Villa]], [[Andrea Bocelli]], [[José Carreras]], [[Placido Domingo]], [[Frank Sinatra]] e tanti altri.
 
===Cinema===
{{vedi anche|Film ambientati a Napoli}}
[[File:Spaghetti.png|thumb|left|220px|[[Totò]] in [[Miseria e nobiltà (film 1954)|Miseria e nobiltà]] (1954)]]
La Campania è da sempre stata utilizzata come scenografia di diversi film. Basti considerare che il capoluogo di regione, grazie a diverse riprese fatte dai [[Auguste e Louis Lumière|fratelli Lumière]] in [[Via Toledo]] e nella [[Riviera di Chiaia]] nel [[1898]], risulta essere una delle più antiche città usate come set cinematografico. Inoltre, sempre a [[Napoli]], famosissima fu la casa produttrice ''Dora Film'' della [[Salerno|salernitana]] [[Elvira Notari]] (prima regista donna italiana) che produsse numerosi film dell'epoca.
 
Solo con l'avvento del fascismo e con l'accentramento di tutte le risorse a [[Roma]] (per volontà di [[Mussolini]]), la città vide allontanarsi molti registi e produttori i quali si dovettero spostare a [[Cinecittà]].
 
Alla Campania, attraverso registi e attori, sono andati sette [[Premi Oscar]]: quattro a [[Vittorio De Sica]], due a [[Sophia Loren]], uno a [[Gabriele Salvatores]].
 
Tra gli altri film ambientati in Campania si ricordano ''La bella mugnaia'', girato nelle province di [[Benevento]]; ''Gomorra'', girato tra [[Napoli]] e [[Caserta]]; ''Miseria e nobiltà'', ''San Giovanni decollato'', ''L'oro di Napoli'', ''Napoli milionaria'', ''La baia di Napoli'', ''Matrimonio all'italiana'', ''Maccheroni'', ''Operazione San Gennaro'', ''Pane amore e...'', ''Pacco doppio pacco e contropaccotto'', ''Il Postino'', ''Io speriamo che me la cavo'', l'ultimo ''Passione'' di [[John Turturro]] e numerosi altri film girati tutti nel [[Napoli|napoletano]]; ed infine, ''Benvenuti al sud'', girato a [[Castellabate]] nel [[Cilento]].
[[File:PaneamoreESofiaeVittorioMambo.JPG|thumb|250px|[[Vittorio De Sica]] e [[Sophia Loren]] nel film [[Pane, amore e...]] (1955)]]
Eventi cinematografici in regione sono Il [[Napoli Film Festival]], in genere a giugno<ref>ma nell'anno 2011 svoltosi a settembre</ref>; il [[Capri film festival]], dal 4 al 7 maggio; il [[Festival del cinema di Salerno]], dal 15 al 20 novembre.
 
Tra gli esponenti cinematografici più importanti della regione troviamo: per la produzione, [[Dino De Laurentiis]]; per la regia [[Ettore Scola]], [[Gabriele Salvatores]], [[Vittorio De Sica]], [[Francesco Rosi]], [[Paolo Sorrentino]] ed [[Eduardo De Filippo]]; come attori meritano citazione, sempre [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], [[Totò]], [[Peppino De Filippo]], [[Titina De Filippo]], [[Sophia Loren]], [[Massimo Troisi]], [[Bud Spencer]], [[Toni Servillo]] e [[Silvio Orlando (attore)|Silvio Orlando]].
 
Lo sfondo di [[Napoli]], infine, è stato utilizzato anche in un episodio del cartone animato [[Tom & Jerry]], nel quale i due protagonisti vivono le loro avventure proprio lungo il golfo della città. I luoghi visibili in tale episodio sono il panorama del golfo da [[Posillipo]], il [[Maschio Angioino]], l'isola di [[Nisida]], la [[Galleria Umberto I]], la [[fontana del Gigante]], e diversi vicoli e scale caratteristiche della città.<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=PAYKHvEOCnw Tom & Jerry - Topo di Napoli - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
===Teatro===
[[File:Teatro romano-Benevento (3).JPG|thumb|left|220px|Teatro romano a [[Benevento]]]]
Da sempre la Campania ha ospitato numerosi teatri, risalenti questi sin dall'[[epoca greca]] e [[epoca romana|romana]]. L'[[anfiteatro campano]], a [[Capua]], fu il primo del mondo romano costruito ed è il secondo per dimensioni dopo il Colosseo di Roma.<ref>[http://www.comune.santa-maria-capua-vetere.ce.it/antica_file/anfiteatro.htm anfiteatro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>Citazione riportata da [[Alberto Perconte Licatese]] in "''Capua antica''", edizione Spartaco, 1997</ref>
 
[[File:Gdp-spettac1-03.jpg|220px|thumb|I fratelli De Filippo. Da sinistra: [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], [[Peppino De Filippo|Peppino]] e [[Titina De Filippo|Titina]]]]
Successivamente, nel [[XVII secolo]] nacque la Commedia dell'Arte ed i personaggi della stessa furono diffusi in tutta Europa. In Campania, fu inventata ufficialmente a [[Napoli]] dall'attore [[Silvio Fiorillo]] quella che è oggi una delle maschere più famose: [[Pulcinella]]. La maschera impersona il servo spesso malinconico che mescola le caratteristiche dello sciocco con una buona dose di saggezza popolare. Al di là della commedia dell'arte il personaggio di [[Pulcinella]] si è sviluppato autonomamente nel teatro dei burattini, di cui è ormai l'emblema. Oggi, la sua maschera rappresenta un vero e proprio modo di comportarsi e di affrontare le cose.
 
La passione per il teatro in Campania, si manifestò anche con la costruzione del primo teatro d'opera lirica d'Europa, ovvero il [[Teatro San Carlo]]. Segno della fiorente cultura del teatro, il San Carlo fu costruito adiacente al [[Palazzo Reale di Napoli]] proprio per dare la possibilità ai sovrani di accedervi senza dover uscire fuori dalla propria dimora. Esso è tutt'oggi uno dei più importanti al mondo.
 
Nel corso del [[XX secolo]], si annoverano tra i principali esponenti teatrali d'[[Italia]]: [[Eduardo Scarpetta]] (il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell'Ottocento e i primi del novecento); [[Raffaele Viviani]] ed [[Eduardo De Filippo]] (fra i massimi esponenti della cultura italiana del novecento).
 
Da ricordare inoltre anche gli altri due fratelli De Filippo, [[Titina De Filippo|Titina]] e [[Peppino De Filippo|Peppino]], eccellenti attori teatrali provenienti anche loro dalla rigida scuola del padre ([[Eduardo Scarpetta]]) e che hanno lavorato spesso nel teatro di [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] come l'altrettanto brava [[Pupella Maggio]].
 
==== Teatri in Campania ====
[[File:RealTeatroSanCarloNaples15.jpg|220px|thumb|[[Teatro San Carlo]] di Napoli]]
*[[Teatro San Carlo]] ([[Napoli]])
*[[Teatro Verdi (Salerno)|Teatro Giuseppe Verdi]] ([[Salerno]])
*[[Teatro comunale Vittorio Emanuele|Teatro Vittorio Emanuele]] ([[Benevento]])
*[[Teatro Don Bosco]] ([[Caserta]])
*[[Teatro Garibaldi (Santa Maria Capua Vetere)|Teatro Giuseppe Garibaldi]] ([[Santa Maria Capua Vetere]])
*[[Teatro comunale Carlo Gesualdo|Teatro Carlo Gesualdo]] ([[Avellino]])
*[[Teatro Augusteo]] ([[Napoli]])
*[[Teatro Bellini]] ([[Napoli]])
*[[Teatro Mercadante]] ([[Napoli]])
*[[Teatro Politeama (Napoli)|Teatro Politeama]] ([[Napoli]])
 
===Università===
{{vedi anche|Scuola medica salernitana|Università degli Studi di Napoli Federico II}}
La Campania possiede importanti università che la pongono tra i vertici della classifica per quello che riguarda gli iscritti e gli studenti fuori sede.
Solo l'area napoletana presenta una forte concentrazione di attività universitarie e di ricerca che si può così descrivere<ref>{{cita web|url=http://www.na.camcom.it/on-line-sa/Home/Studistatisticaeprezzi/StatisticaeStudi/Informazionieconomico-statistiche/ProfiloeconomicodellaprovinciadiNapoli.html|titolo=camcom Napoli.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref>:
*5 Atenei con circa 200 Dipartimenti e Istituti:
** [[Università degli studi di Napoli "Federico II"]] (UNINA)
** [[Seconda Università degli Studi di Napoli]] (SUN)
** [[Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"]] (UNIOR), già Istituto Universitario Orientale
** [[Università degli Studi di Napoli "Parthenope"]] (UNIPARTHENOPE), già Istituto Universitario Navale
** [[Università degli Studi Suor Orsola Benincasa|Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa"]] (UNISOB), già Istituto Universitario, è la più antica università non statale d'Italia<ref>vedi in http://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_degli_Studi_Suor_Orsola_Benincasa</ref>
** [[Accademia di Belle Arti di Napoli]]
** [[Conservatorio S. Pietro a Majella]]
*Numerosi centri di ricerca privati, appartenenti a grandi e medie imprese.
* Un'"Area di Ricerca" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) con 8 Centri di Ricerca e 23 Istituti.
*Il Parco Scientifico e Tecnologico (P.S.T.) dell'area metropolitana di Napoli.
 
La sola Federico II, prima università laica d'Europa<ref name="CenniStorici">{{cita web|url=http://www.unina.it/ateneo/cenni/index.jsp|titolo=Cenni storici dal sito ufficiale|accesso=05 giugno 2011}}</ref><ref name="NKamp">[[Norbert Kamp]], [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Federiciana/VOL01/FEDERICIANA_VOL01_000205.xml {{Maiuscoletto|Federico II di Svevia}}], in ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], (on line)</ref>, conta quasi 100.000 iscritti.<ref>{{cita web|url=http://www.unina.it/ateneo/cifre/index.jsp|titolo=unina.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref> ed è una delle più importanti d'[[Italia]].<ref>{{en}} [http://www.excellenceranking.org/eusid/EUSID CHE ExcellenceRanking 2010] ''[[Die Zeit]]''</ref>
 
Altro polo universitario importante è presente a [[Fisciano]] che dal 1988 ha visto nascere un campus universitario che ospita l'[[Università degli Studi di Salerno]] (prima e più importante istituzione medica d'[[Europa]] nel [[Medioevo]] ([[XI secolo]]); come tale è considerata da molti come l'antesignana delle moderne [[università]]<ref>The subversion of Australian universities, edited by John Biggs and Richard Davis, 2002, pag.20 [http://www.uow.edu.au/arts/sts/bmartin/dissent/documents/sau/sau02.pdf]</ref><ref>[http://www.britannica.com/eb/article-35656/history-of-medicine Enciclopedia Britannica]</ref><ref>[http://www.scuolamedicasalernitana.it/articoli/la_scuola_medica.htm Sul sito ufficiale della scuola medica]</ref><ref>[http://www.scuolamedicasalernitana.it/articoli/importanza_della_scuola.htm L'importanza della scuola]</ref><ref>[http://www.drviscardo.it/scuola_salernitana.htm Antica scuola salernitana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>). Esso concentra al suo interno strutture e servizi per l'orientamento, la didattica, lo studio e il tempo libero. È un complesso molto ampio e tuttora in espansione. Attualmente conta circa 60.000 iscritti.<ref>http://www.miur.it/ustat/Statistiche/IU_home.asp</ref>
Per quel che riguarda le province di Caserta e Benevento, la prima ha numerose facoltà della SUN mentre la seconda ha l'università del Sannio
 
===Personalità originarie della Campania===
{{vedi anche|Nativi della Campania}}
 
==Politica==
{{vedi anche|Presidenti della Campania}}
 
Il presidente della Regione Campania in carica è [[Stefano Caldoro]], eletto il 27 aprile 2010.
Fa parte della lista [[Popolo della Libertà|PdL]]
 
===Comunità montane===
{{Div col|cols=2}}
Le [[Comunità montana|comunità montane]] presenti in Campania sono 20:
*[[Comunità montana Alburni]] (SA)
*[[Comunità montana Alento-Monte Stella]] (SA)
*[[Comunità montana Alta Irpinia]] (AV)
*[[Comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo]] (SA)
*[[Comunità montana Calore Salernitano]] (SA)
*[[Comunità montana del Fortore]] (BN)
*[[Comunità montana Gelbison e Cervati]] (SA)
*[[Comunità montana Irno - Solofrana]] (AV-SA)
*[[Comunità montana del Matese]] (BN-CE)
*[[Comunità montana Monte Maggiore]] (CE)
*[[Comunità montana Monte Santa Croce]] (CE)
*[[Comunità montana Monti Lattari]] (NA-SA)
*[[Comunità montana Monti Picentini]] (SA)
*[[Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro]] (AV)
*[[Comunità montana del Taburno]] (BN)
*[[Comunità montana Tanagro - Alto e Medio Sele]] (SA)
*[[Comunità montana Terminio Cervialto]] (AV)
*[[Comunità montana Titerno e Alto Tammaro]] (BN)
*[[Comunità montana dell'Ufita]] (AV)
*[[Comunità montana Vallo di Diano]] (SA)
{{Div col end}}
 
== Economia ==
È al settimo posto tra le regioni italiane con [[PIL]] totale più elevato (95.087,0 €), al primo se si considera solo il [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]. Il [[reddito]] in regione è uguale al 66,2 % della media continentale, il dato più basso nel sud Italia<ref>[http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=525912 La Campania è la regione più povera d'Italia]</ref>.
 
Nel rapporto di ''Unioncamere'' del [[2007]], la [[Provincia di Avellino]] risultava essere la più ricca della Campania, 80º in [[Italia]], con un [[Pil]] per abitante, al di sopra della media regionale, che ammonta a quasi 19 mila euro, mentre la più povera era [[Caserta]], al 97º posto nella graduatoria nazionale, con un PIL di 11.036 euro pro capite<ref>http://www.ecostiera.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1170&Itemid=52&idvis=1</ref>.
 
In complesso la Campania appare una regione dalle enormi potenzialità economiche, così come altre regioni del sud Italia, potenzialità purtroppo frenate dalla pessima amministrazione del territorio e dalla presenza, in alcune aree, asfissiante della [[criminalità organizzata]]. L'economia campana infatti, un tempo molto florida, è stata soggetta ad un costante degrado negli ultimi decenni, periodo in cui si è affermata sui territori potenzialmente più ricchi la presenza devastatrice della [[Camorra]], presenza questa che determina la frenata di qualsivoglia crescita economica e la progressiva scomparsa delle attività economiche già presenti sul territorio.<ref>[http://www.censis.it/10?resource_50=4721&relational_resource_51=4721&relational_resource_385=4721&relational_resource_52=4721&relational_resource_381=4721&relational_resource_382=4721&relational_resource_383=4721&relational_resource_384=4721 Senza la mafia il Sud raggiunge il Nord, CENSIS]</ref>
 
Oggi la Campania fa parte dell'[[Fondi strutturali|obiettivo convergenza]] dell'[[Unione Europea]] il quale intende promuovere uno sviluppo economico locale, per portare la regione dentro i "criteri economici" comunitari. Assieme alla Campania fanno parte dell'obiettivo anche tutte le restanti regioni del [[sud Italia]] (inclusa la [[Sardegna]]) con eccezione per il [[Molise]], l'[[Abruzzo]] e la [[Basilicata]], quest'ultima facente parte dell'[[Fondi strutturali|obiettivo ''phasing out'']]<ref>[http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/pesca/pdf/PO-genn-2009.pdf untitled<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Dati economici ===
Di seguito la tabella che riporta il [[Prodotto interno lordo|PIL]] ed il PIL pro-capite<ref name="istat">[http://www.istat.it/dati/dataset/20091111_00/ Dati Istat - Tavole regionali]</ref>, prodotto nella Campania dal [[2000]] al [[2009]]:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| {{prettytable|width=80%}}
! || [[2000]] || [[2001]] || [[2002]] || [[2003]] || [[2004]] || [[2005]] || [[2006]] || [[2007]] || [[2008]] || [[2009]]
|-
| align=left |'''Prodotto Interno Lordo'''<br />(Milioni di Euro)|| 75.355,0 || 80.100,0 || 84.349,4 || 86.288,4 || 89.691,0 || 91.211,0 || 94.353,0 || 98.086,3 || 98.114,4 || 95.087,0
|-
| align=left | '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 13.190,8 || 14.040,8 || 14.764,0 || 15.025,8 || 15.531,7 || 15.753,2 || 16.294,2 || 16.909,1 || 16.886,0 || 16.322,3
|-
|}</div>
 
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]]<ref name="istat" />, prodotto nella Campania ai prezzi correnti di mercato nel [[2006]], espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| {{prettytable|width=80%}}
|-
| align=left | '''Macro-attività economica''' || '''PIL prodotto''' || '''% settore su PIL regionale''' || '''% settore su PIL italiano'''
|-
| align=left |Agricoltura, silvicoltura, pesca|| € 2.283,1 || 2,42% || 1,84%
|-
| align=left |Industria in senso stretto|| € 9.606,0 || 10,18% || 18,30%
|-
| align=left |Costruzioni|| € 5.874,6 || 6,23% || 5,41%
|-
| align=left |Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni|| € 20.486,2 || 21,71% || 20,54%
|-
| align=left |Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali|| € 20.290,7 || 21,51% || 24,17%
|-
| align=left |Altre attività di servizi'''|| € 24.158,3 || 25,6% || 18,97%
|-
| align=left |Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni|| € 11.654,2 || 12,35%% || 10,76%
|-
| align=left |'''PIL Campania ai prezzi di mercato'''|| '''€ 94.353,0''' || ||
|-
|}</div>
 
===Settore primario===
[[File:Castagna di Montella - riccio.jpg|thumb|220px|left|La "[[Castagna di Montella]]", una delle cinque [[IGP]] campane]]
Cinque i prodotti agricoli cui è riconosciuto il [[IGP|marchio IGP]]: il [[Carciofo di Paestum]], le [[Mela annurca|mele annurche]], la [[Castagna di Montella]], la [[Nocciola di Giffoni]] e il [[Limone Costa d'Amalfi]].
 
La Campania è tra le regioni che più partecipa alla formazione del reddito agricolo nazionale ed è tra le regioni italiane con più prodotti agroalimentari riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali<ref>[http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/Tipici/prodotti_tradizionali.htm Prodotti Tradizionali della Campania<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. L'alta fertilità del territorio sussiste per la cospicua presenza di terreni vulcanici e la stessa è pressoché distribuita equamente in tutta la regione.
[[File:Drying Spaghetti in Gragnano.jpg|thumb|right|220px|La pasta di [[Gragnano]]]]
[[File:Rapini.jpg|thumb|right|220px|Un fascio di friarielli]]
[[File:Amalfi - limoni e peperoncini - "lemons and red dried pepppers".jpg|thumb|220px|I limoni di [[Amalfi]]]]
 
Le principali produzioni riguardano le patate, melanzane, fagioli ed i pomodori (di primaria importanza quelli [[Pomodoro di San Marzano dell'agro sarnese-nocerino|San Marzano]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dell'[[Agro Nocerino Sarnese]] e quelli [[Pomodorino vesuviano|''piennolo'']] [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dell'area [[Parco nazionale del Vesuvio|vesuviana]]). Di particolare rilevanza è inoltre la produzione di grano per la pasta, la cui produzione di quest'ultima è molto più diffusa nell'entroterra campano, soprattutto nel [[provincia di Benevento|beneventano]]. Nel napoletano, la produzione della pasta risale almeno al [[XVI secolo]], quando a [[Gragnano]]<ref>Vedi anche l'[http://tasteofsorrento.sorrentoinfo.com/articoli/pasta_di_gragnano.asp articolo] dal sito [http://tasteofsorrento.sorrentoinfo.com taste of Sorrento]. URL consultato il 19-05-2008.</ref> si trovavano le condizioni ideali per essiccarla e conservarla. Oggi infatti la pasta di [[Gragnano]] è una delle più apprezzate e diffuse paste d'Italia anche in ambito internazionale, attribuendo alla città l'appellativo di ''città della pasta''.
 
Nella [[frutticoltura]] vanno annoverati inoltre gli agrumi, le albicocche (in particolare [[Albicocca vesuviana|quella vesuviana]] [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]]), le pesche, le [[Mela annurca|mele annurche]], i fichi, ed infine la produzione di olivo (con i quali si producono quattro oli extravergine [[Denominazione di origine protetta|DOP]]; il Cilento, il Colline Salernitane, l'Irpinia - Colline dell'Ufita ed il Penisola Sorrentina) e della vite. In buona parte della regione infatti sono presenti coltivazioni vitivinicole che danno origine a vini di eccellente qualità (es. [[Taurasi]], [[Greco di Tufo]], [[Fiano di Avellino]] ed il [[Lacryma Christi]]). Di particolare rilevanza è anche la produzione di nocciole nel [[Provincia di Salerno|salernitano]], attraverso la quale è possibile la produzione di torroni, infatti, in Campania vi è la produzione più vasta di nocciole<ref>{{cita web|url=url=http://www.coldiretti.it/rapporto_nomisma/CAPITOLO%205%20definititvo.doc|titolo=rapporto coldiretti|accesso=05 giugno 2011}}</ref>.
 
Tra i prodotti vegetali si ricordano inoltre i [[Friarielli]] e la [[Ciliegia del monte]], entrambi [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]] ed entrambi del [[Parco nazionale del Vesuvio|vesuviano]].
[[File:Mozzarella Büffel.jpg|thumb|220px|left|Una bufala di [[Paestum]]]]
 
Per quel che riguarda la produzione dei derivati dall'[[allevamento]] (latticini e formaggi), spicca tra i prodotti italiani più famosi al mondo la [[mozzarella di bufala campana]], riconosciuta dal marchio [[Denominazione di origine protetta|DOP]] il [[12 giugno]] [[1996]] per effetto del reg. Ce 1107/96, la cui produzione spetta alle province di [[Caserta]] e [[Salerno]] su tutte, non mancando anche alcune aree del [[provincia di Napoli|napoletano]]. Seguono poi altri importanti prodotti regionali, come il [[Provolone del Monaco]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]], la [[burrata di bufala]] [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]], la [[ricotta di bufala campana]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]], il [[Fior di latte]] [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]] e tanti altri ancora.
 
Nella produzione di salumi, tra i più conosciuti (tutti [[Prodotto agroalimentare tradizionale|PAT]]) vi è il [[salame Napoli]], il [[salame di Mugnano]], e la [[soppressata cilentana e del Vallo di Diano]].
 
La pesca in Campania è un altrettanto importante settore dell'economia regionale e nazionale che s'occupa più di 2500 addetti. Nonostante lo sviluppo delle infrastrutture legate alla pesca con creazioni di porti e pescherecci, il settore non è intensamente sfruttato. Ciò accade un po' per le acque sempre meno adatte alla pesca ed un po' per la mancata dotazione di moderne attrezzature. Proprio al riguardo, negli ultimi anni si è intensificato il processo di modernizzazione di tutto il comparto, adeguandolo agli standard produttivi europei.<ref>{{cita web|url=http://www.regione.campania.it/portal;jsessionid=04FBFACC4D04977F1D40483E9E7B8017.tomcat1/media-type/html/user/anon/page/DettaglioCS.psml?ibName=ComunicatiStampa&itemId=1635&theVectString=-1,-1|titolo=regione Campania.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref> Tra i principali prodotti marini pescati vi sono le [[Mytilus galloprovincialis|cozze]] e [[vongole]] del golfo di Napoli, [[cernie]] e [[pesci azzurri]] come [[alici]]. I bacini più pescosi della regione sono quelli di [[Pozzuoli]] e delle isole del [[golfo di Napoli]].
 
===Settore secondario===
[[File:Ex Italsider.jpg|thumb|220px|L'area dell'ex Italsider di Bagnoli, ora dismessa ed in fase di bonifica del territorio]]
Tradizionalmente la Campania è la regione più industrializzata dell'Italia meridionale ed in particolare il territorio del napoletano è stato fino agli inizi del Novecento una delle aree più industrializzate d'Italia, preceduto solamente dalle province del cosiddetto "triangolo industriale" ([[Milano]], [[Torino]], [[Genova]])<ref>[http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/pubsto/quastoeco/quadsto_04 aspetti provinciali della crescita industriale nell’Italia postunitaria]</ref>. Negli ultimi decenni il divario rispetto alle altre regioni non è più notevole come un tempo, dato che regioni meridionali come la [[Puglia]] e l'[[Abruzzo]] sono notevolmente cresciute economicamente, mentre la Campania ha subito paradossalmente un costante processo di deindustrializzazione. Simbolo di questo fenomeno è il processo di bonifica dell'area in cui operavano l'ex Italsider ed Eternit promosso dalla regione con il progetto [[Bagnoli Futura]]<ref>[http://www.bagnolifutura.it/ bagnolifutura<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
[[File:Cantieri navali Castellammare di Stabia 1.jpg|thumb|left|220px|I cantieri navali di Castellammare di Stabia]]
La Campania già in epoca pre-romana era considerata regione ricca ed illustre per la felice posizione geografica, la fertilità dei terreni e la bontà delle sue manifatture (la cosiddetta [[Campania felix]]), e già dai primi decenni dell'Ottocento l'economia campana cominciò a trasformarsi in senso moderno. All'epoca erano infatti presenti in regione veri e propri poli industriali, come il polo tessile delle Valli dell'[[Irno]] e del [[Sarno]] nel salernitano, gli stabilimenti meccanici di [[Officine di Pietrarsa|Pietrarsa]] e di Napoli, gli arsenali di [[Torre Annunziata]] e di [[Pagani]], i cantieri navali di [[Castellammare di Stabia]], le cartiere della Valle del [[Liri]], ecc. (sorvolando sul gran numero di attività economiche importanti presenti nella sola città di Napoli).
 
Colpita duramente dal processo di unificazione italiana del 1860, l'economia campana era ancora tra le più importanti d'Italia nella prima metà del Novecento. La Campania perse gradualmente questo ruolo di regione economicamente egemone del sud nella seconda metà del Novecento, quando anche il divario con le principali regioni settentrionali cominciò ad allargarsi sensibilmente.<ref name="Divario nord-sud">[http://www.paolomalanima.it/default_file/Articles/Daniele_%20Malanima.pdf Daniele - Malanima]</ref>
 
Oggigiorno le provincie di [[Provincia di Napoli|Napoli]], [[Provincia di Salerno|Salerno]] e [[Caserta]] sono da questo punto di vista le zone più ricche. Le zone industriali della [[pianura campana]], grazie al grande numero di fabbriche, formano oggi una delle zone più industrializzate dell'intera regione Campania e del Mezzogiorno.
 
Molta importanza detiene il settore [[Industria alimentare|alimentare]] (conservazione di prodotti agricoli, pastifici), legati a una fiorente [[agricoltura]].
 
Importante è anche il settore [[Industria meccanica|meccanico]], in cui spiccano l'[[Alfa Romeo]] a [[Pomigliano d'Arco]], [[Firema]] a Caserta, la [[Fabbrica Motori Avellino|FMA]] di [[Avellino]] e i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali di Castellamare di Stabia]] e di [[Napoli]]. Senza dimenticare l'industria aerospaziale che ha uno dei suoi poli più importanti in Campania con l'[[Alenia Aeronautica]]. Altre aziende importanti hanno sede ad [[Arzano]] come la [[SEDA]], la [[Kiton]] e la [[Starlet]].
 
[[File:La maschera di Pulcinella 2.jpg|thumb|220px|right|Statuetta di Pulcinella a [[via San Gregorio Armeno]]]]
A [[Solofra]], comune della [[provincia di Avellino]] è concentrato uno dei più importanti poli europei per quanto riguarda le industrie del cuoio e della concia delle pelli; presenti nella zona anche numerose industrie chimiche come la [[BASF]]. La logistica trova uno dei suoi poli di eccellenza a livello europeo nell'Interporto-CIS di [[Nola]].
 
L'attività legata all'[[artigianato]], ancora, riguarda i [[Merletto|merletti]], la lavorazione della creta e delle [[Ceramica|ceramiche]] (celebri quelle di [[Porcellana di Capodimonte|Capodimonte]], di [[Vietri sul Mare]], di [[Cerreto Sannita]] e di [[San Lorenzello]]), della pregiata seta di [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]] a Caserta, dei [[Presepe napoletano]] di [[via San Gregorio Armeno]]. A [[Marcianise]], zona Caserta Sud, è presente uno dei più importanti poli industriali dell'oreficeria italiana.
 
Infine, va ricordato il forte sviluppo negli ultimi anni di grossi poli commerciali che hanno costituito un punto cruciale dello sviluppo di determinate aree. Su tutti si ricordano il centro commerciale di [[Afragola]] ed il centro commerciale Campania (a [[Marcianise]]), quest'ultimo, esteso 200&nbsp;000&nbsp;m², è il più grande centro commerciale d'Italia.
 
=== Settore terziario ===
==== Trasporti e mobilità ====
L'efficienza dei servizi di trasporto nella regione è altalenante. Ad aree fortemente interconnesse e comunicate si alternano aree difficilmente accessibili. Nota negativa che esprime questo divario infrastrutturale è l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la quale non viene ultimata ormai da oltre 20 anni. Fino all'area metropolitana di Napoli, i luoghi sono collegati con efficienti sistemi di trasporto creando appunto quella che è l'area metropolitana più vasta d'Italia dopo la lombarda. Secondo l'istituto [[SVIMEZ]], comprenderebbe oltre all'intera provincia partenopea, 36 comuni in [[provincia di Caserta]], 10 comuni in [[provincia di Avellino]] e 35 comuni in [[provincia di Salerno]] per un totale di 173 comuni <small>([http://users.libero.it/domenico.smarrazzo/am-napoli-svimez.PDF Area metropolitana di Napoli - SVIMEZ])</small>, di cui i più popolosi sono, oltre a [[Napoli]], le città di [[Salerno]], [[Giugliano in Campania]], [[Torre del Greco]], [[Pozzuoli]], [[Casoria]], [[Castellammare di Stabia]], [[Caserta]].<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=W-1fIdYU0iwC&pg=PA175&lpg=PA175&dq=area+metropolitana+di+Napoli+Salerno&source=bl&ots=-SN4-uzrfM&sig=gKezQuNmYxsqMJhBF9gcrdCzMng&hl=it&ei=S8zQSvaQI4aSsAbZxrWsCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=9&ved=0CCUQ6AEwCA#v=onepage&q=area%20metropolitana%20di%20Napoli%20Salerno&f=false|titolo=Indizi di una metropolizzazione della regione|accesso=05 giugno 2011}}</ref> In questo contesto prende sempre più impotesi di una riorganizzazione giuridico-amministrativa del territorio
che porta alla fondazione della ''Grande Napoli'', intesa proprio con il nuovo tessuto metropolitano formatosi.
 
===== Trasporto su strada =====
La Campania presenta una fitta rete di collegamenti interni, anche se però non efficientemente omogenei.
 
====== Autostrade ======
{| class="wikitable sortable" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" align="right" style="margin:0.5em" width="40%"
|+ Rete autostradale campana
|-
!Numero
!Autostrada
|-
||[[File:Autostrada A1 Italia.svg|30px]] || [[Autostrada A1 (Italia)|Milano-Napoli]]
|-
||[[File:Autostrada A3 Italia.svg|30px]] || [[Autostrada A3 (Italia)|Salerno-Reggio Calabria]]
|-
||[[File:Autostrada A16 Italia.svg|30px]] || [[Autostrada A16 (Italia)|Napoli-Bari]]
|-
||[[File:Autostrada A30 Italia.svg|30px]] || [[Autostrada A30 (Italia)|Caserta-Salerno]]
|-
||[[File:Autostrada A56 Italia.svg|30px]] || [[Autostrada A56 (Italia)|Casoria-Pozzuoli]]
|-
||[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 2.svg|50px]] || [[Raccordo autostradale 2|A3-Avellino]]
|-
||[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|50px]] || [[Raccordo autostradale 9|A16-Benevento]]
|}
 
A [[Napoli]] parte l'[[autostrada del Sole]] (la A1) verso nord, la [[Autostrada A3 (Italia)|A3]] verso sud e la [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] verso l'Adriatico (definita l'autostrada dei Due Mari). La tangenziale di [[Napoli]], chiamata anche A56 Casoria-Pozzuoli, percorre lungo la parte esterna della città e attraversa quasi tutti i quartieri con esclusione del centro storico. Tra le [[provincia di Napoli|province di Napoli]] e [[Provincia di Caserta|Caserta]], inoltre, è presente l'[[Strada statale 162 della Valle Caudina#Asse mediano|Asse mediano]] e l'[[Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro#Strada statale 7 bis var Asse di supporto Nola - Villa Literno|Asse di supporto]] che tagliano orizzontalmente l'interno collegando zone di più difficile accesso. Le città di [[Benevento]] e [[Avellino]], invece, sono collegate all'autostrada dei Due Mari con due raccordi. [[Benevento]], inoltre, è collegata all'A1 tramite la Telesina. [[Caserta]] e [[Salerno]] sono collegate tra loro tramite l'A30.
 
{{clear}}
====== Strade Statali ======
{{MultiCol}}
*[[Strada statale 7 Via Appia]];
*[[Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro]];
*[[Strada statale 7 quater Via Domitiana]];
*[[Strada statale 18 Tirrena Inferiore]];
*[[Strada statale 87 Sannitica]];
*[[Strada statale 88 dei Due Principati]];
*[[Strada statale 90 delle Puglie]];
*[[Strada statale 91 della Valle del Sele]];
*[[Strada statale 91 bis Irpina]];
*[[Strada statale 95 di Brienza]];
*[[Strada statale 103 di Val d'Agri]];
*[[Strada statale 104 di Sapri]];
*[[Strada statale 145 Sorrentina]];
*[[Strada statale 158 della Valle del Volturno]];
*[[Strada statale 162 della Valle Caudina]];
*[[Strada statale 163 Amalfitana]];
*[[Strada statale 164 delle Croci di Acerno]];
*[[Strada statale 165 di Mater Domini]];
*[[Strada statale 212 della Val Fortore]];
*[[Strada statale 264 del Basso Volturno]];
*[[Strada statale 265 dei Ponti della Valle]];
*[[Strada statale 267 del Cilento]];
*[[Strada statale 268 del Vesuvio]];
*[[Strada statale 269 del Faito]];
*[[Strada statale 270 dell'Ischia Verde]];
{{ColBreak}}
*[[Strada statale 276 dell'Alto Agri]];
*[[Strada statale 303 del Formicoso]];
*[[Strada statale 366 di Agerola]];
*[[Strada statale 368 del Lago Laceno]];
*[[Strada statale 369 Appulo Fortorina]];
*[[Strada statale 371 della Valle del Sabato]];
*[[Strada statale 372 Telesina]], arteria del beneventano che verrà ampliata;
*[[Strada statale 373 di Ravello]];
*[[Strada statale 374 di Summonte e di Montevergine]];
*[[Strada statale 381 del Passo delle Crocelle e di Valle Cupa]];
*[[Strada statale 401 dell'Alto Ofanto e del Vulture]];
*[[Strada statale 414 di Montecalvo Irpino]];
*[[Strada statale 425 di Sant'Angelo dei Lombardi]];
*[[Strada statale 426 di Polla]];
*[[Strada statale 428 di Villamaina]];
*[[Strada statale 430 della Valle del Garigliano]];
*[[Strada statale 447 di Palinuro]];
*[[Strada statale 517 Bussentina]], grazie alla quale il basso [[Cilento]] è facilmente raggiungibile dall' A3;
*[[Strada statale 562 del Golfo di Policastro]];
*[[Strada statale 574 del Monte Terminio]];
*[[Strada statale 598 di Fondo Valle d'Agri]];
*[[Strada statale 686 di Quarto]];
*[[Strada statale 691 Fondo Valle Sele]];
*[[Strada statale 700 della Reggia di Caserta]].
{{EndMultiCol}}
 
===== Trasporto su ferro =====
[[File:StazionePiscinola26.jpg|thumb|220px|[[Linea Napoli-Giugliano-Aversa|Linea arcobaleno]] (Napoli-Aversa)]]
{{vedi anche|Metropolitana di Napoli|Circumvesuviana|SEPSA|MetroCampania NordEst|Rete ferroviaria della Campania}}
Il trasporto su ferro risulta ben diffuso in tutto il territorio regionale, riuscendo a collegare i principali centri urbani in ogni provincia campana.
Oggi nella città di Napoli sono presenti 7 linee metropolitane e 4 funicolari. La metropolitana di Napoli è stata più volte citata come modello positivo per l'approccio innovativo delle stazioni del [[Linea 1 (metropolitana di Napoli)|''metrò dell'arte'']].<ref>{{cita web|url=http://www.ingegneri.info/la-metropolitana-di-napoli-vince-l-oscar-dei-trasporti_news_x_319.html|titolo=premio alla metropolitana di Napoli|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
Lo sviluppo del sistema ferroviario nel corso degli anni si è ulteriormente allargato portando la città di [[Napoli]] a stretti contatti con la sua provincia attraverso le reti ferroviarie di [[Circumvesuviana]], [[Ferrovia Cumana|Cumana]] e [[Ferrovia Circumflegrea|Circumflegrea]], inoltre nel [[2005]] è entrata in funzione una moderna linea metropolitana regionale che collega Napoli con la [[provincia di Caserta]] (la [[Linea Napoli-Giugliano-Aversa|Linea arcobaleno]]).
Il [[Sistema metropolitano regionale campano|sistema metropolitano regionale]], nato nel [[2000]], ha incrementato e rafforzato il servizio di trasporto integrato esteso all'intera regione, gestito dal [[Consorzio Unico Campania]].
 
===== Trasporto navale =====
[[File:Porto di Napoli 2005 0131.jpg|thumb|220px|[[Porto di Napoli]]]]
{{vedi anche|Porto di Napoli|Porto di Salerno}}
Il [[porto di Napoli]] e il [[porto di Salerno]] sono tra i più attivi in Italia per movimento merci e passeggeri. Mentre il porto del capoluogo campano detiene il primato in [[Italia]] di scalo passeggeri, secondo al mondo per solo dopo quello di [[Hong Kong]], il porto di [[Salerno]] invece, sta diventando sempre di più uno dei più attivi nel [[Mar Tirreno|Tirreno]] specializzandosi nella ricezione merci.
 
Vi sono poi altri porti turistici in regione, come il [[Marina d'Arechi]] a [[Salerno]], o i piccoli porti turistici di [[Sorrento]], [[Amalfi]], [[Positano]] e quelli delle isole del [[golfo di Napoli|golfo]].
 
===== Trasporto aereo =====
====== Aeroporto di Napoli-Capodichino======
{{vedi anche|Aeroporto di Napoli-Capodichino}}
L'aeroporto di [[Napoli]] [[Capodichino]], registrando nel 2008 5,643 milioni di passeggeri in transito, risulta essere il sesto d'[[Italia]] per numero di passeggeri dopo [[Fiumicino]], i due scali milanesi, [[Venezia]] e dopo quello di [[Catania]].<ref>[http://www.aeroportodinapoli.com/ Aeroporto di Napoli Airport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Possiede due terminali, uno per i voli nazionali ed internazionali, l'altro per i voli charter.
 
Capodichino, distante circa 7&nbsp;km da [[Napoli]], è uno degli aeroporti più vicini ad un centro abitato nel mondo. L'aeroporto è oggi gestito da una società privata. Esso, infatti, è il primo in [[Italia]] ad essere stato privatizzato.
 
Di seguito una tabella che illustra l'andamento del traffico passeggeri dal [[2000]] al [[2012]]:<ref>{{cita web|url=http://www.assaeroporti.it/defy.asp|titolo=Assaeroporti.it|accesso=08 gennaio 2012}}</ref>
 
{| border="1" cellspacing="0"
! style="background:#efefef;"| Anno || ! style="background:#efefef;"|Passeggeri || ! style="background:#efefef;"| +/-
|-
| 2012 || align="right"| 6.196.304 || align="left"| {{increase}} 3,7%
|-
| 2011 || align="right"| 6.080.824 || align="left"| {{increase}} 6,2%
|-
| 2010 || align="right"| 5.784.114 || align="left"| {{increase}} 5,0%
|-
| 2009 || align="right"| 5.522.161 || align="left"| {{decrease}} 5,0%
|-
| 2008 || align="right"| 5.803.000 || align="left"| {{decrease}} 2,3%
|-
| 2007 || align="right"| 5.975.838 || align="left"| {{increase}} 13,3%
|-
| 2006 || align="right"| 5.295.969 || align="left"| {{increase}} 11,1%
|-
| 2005 || align="right"| 4.788.695 || align="left"| {{decrease}} 0,9%
|-
| 2004 || align="right"| 4.832.388 || align="left"| {{increase}} 1,0%
|-
| 2003 || align="right"| 4.787.163 || align="left"| {{increase}} 11,0%
|-
| 2002 || align="right"| 4.332.874 || align="left"| {{increase}} 3,2%
|-
| 2001 || align="right"| 4.203.001 || align="left"| {{decrease}} 3,2%
|-
| 2000 || align="right"| 4.336.508 || align="left"| {{increase}} 13,0%
|}
 
====== Aeroporto di Salerno-Pontecagnano======
{{vedi anche|Aeroporto di Salerno-Pontecagnano}}
L'aeroporto di Salerno-Pontecagnano, denominato "Costa d'Amalfi", è situato tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, a 12&nbsp;km da Salerno (17 dal centro cittadino).
 
====== Aeroporto di Caserta-Grazzanise======
{{vedi anche|Aeroporto di Caserta-Grazzanise}}
L'aeroporto "Carlo Romagnoli" di Caserta-Grazzanise è un aeroporto militare aperto al traffico civile autorizzato dal 25 novembre 2004. Consta di una sola pista in conglomerato bituminoso e di una pista di rullaggio parallela a questa.
 
====== Altri aeroporti ======
I principali scali aeroportuali della Campania sono:
{{div col}}
*[[Avellino|Aeroporto di Avellino-Mercogliano]] (Militare)
*[[Aeroporto di Benevento-Olivola]] (Civile e Militare)
*[[Aeroporto di Capua|Aeroporto di Capua-Formis]] (Militare)
*[[Aeroporto di Caserta-Grazzanise]] (Civile e Militare)
*[[Limatola|Aeroporto di Limatola-Giardoni]] (Militare)
*[[Aeroporto di Napoli-Capodichino]] (Civile e Militare)
*[[Pozzuoli|Aeroporto di Pozzuoli-Cuma]] (Militare)
*[[Aeroporto di Salerno-Pontecagnano]] (Civile e Militare)
{{div col end}}
 
==== Turismo ====
[[File:Via Stabbiana Pompeii.jpg|thumb|right|220px|Via Stabiana ([[scavi di Pompei]])]]
[[File:Vesuvius from plane.jpg|thumb|right|220px|Il [[Vesuvio]]]]
[[File:SpiaggiaNerano.jpg|thumb|220px|Spiaggia di [[Nerano]] ([[Massa Lubrense]]): una delle dodici bandiere blu regionali]]
Il [[turismo]] è sostenuto dall'abbondante presenza di bellezze artistiche e naturalistiche che attirano ogni anno milioni di persone. Proprio in questo settore la regione trova il suo punto di forza, infatti, secondo studi del 2011 fatti dall'[[Eurostat]], la Campania è tra le top 20 delle regioni più visitate d'[[Europa]] e quinta in Italia dopo [[Toscana]], [[Lazio]], [[Lombardia]] e [[Veneto]].<ref>{{cita web|url=http://www.qds.it/index.php?sez=articolo&skip_interstitial=true&id=6823|titolo=dati Eurostat|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
Voce a parte merita [[Pompei]], il cui [[Scavi di Pompei|sito archeologico]] è stato incluso tra le sette meraviglie d'Italia<ref name=pom>{{cita web|url=http://www.lanazione.it/firenze/cultura/2010/08/13/370173-sette_bellezze_italiane.shtml|titolo=lanazione.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref> ed è il più visitato in [[Italia]] e tra i più nel mondo.
 
Dati turistici su altri siti presenti in Campania evidenziano importati primati che la regione detiene in ambito nazionale e mondiale. Tra questi su tutti spiccano i dati relativi a [[Capri]], che è l'isola minore più visitata in Italia e tra le più ambite del mondo<ref>{{cita web|url=http://www.capri-welcome.net/|titolo=turismo di Capri|accesso=05 giugno 2011}}</ref>; la [[costiera amalfitana]], che è tra i siti più visitati in Italia<ref>{{cita web|url=http://www.costiera-amalfitana.com/|titolo=CostieraAmalfitana.it|accesso=05 giugno 2011}}</ref>; ed infine il [[Vesuvio]], vulcano più visitato e conosciuto al mondo.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.sommavesuviana.na.it/parco.htm|titolo=comune sommavesuviana|accesso= 05 giugno 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mondo-viaggio.com/risorse-di-viaggio/guide-viaggio/vulcano-in-islanda-i-vulcani-del-mondo/|titolo=mondoviaggio.com|accesso=05 giugno 2011}}</ref>
 
Altre mete ambite a livello nazionale e mondiale che registrano un fiorente turismo sono la città di [[Napoli]], [[Ischia (isola)|Ischia]] e la [[Penisola sorrentina|costiera sorrentina]]. È da registrare, inoltre, il crescente afflusso turistico verso il [[Cilento]] ([[Paestum]] e [[Certosa di Padula]] su tutte)<ref>{{cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2011/2-maggio-2011/certosa-padula-boom-visite-190551140830.shtml|titolo=corrieredelmezzogiorno|accesso=05 giugno 2011}}</ref>. Stabile invece, risulta essere il turismo della città di [[Caserta]] e [[Salerno]], mentre ancora poco conosciuto è quello dell'[[Irpinia]] e del [[Sannio]].
 
Per quel che riguarda il turismo balneare, la Campania è al [[2012]] la regione con più bandiere blu tra le meridionali<ref>{{cita web|url=http://it.notizie.yahoo.com/bandiere-blu-2012-italia.html|titolo=Fondazione per l'educazione ambientale|accesso=15 maggio 2012}}</ref> ed i siti premiati sono dei tredici complessivi, dieci appartenenti alla [[provincia di Salerno]] e tre a quella di [[Napoli]]. Tra i luoghi di mare che registrano elevato apprezzamento da parte dei turisti vi sono le tre isole del [[golfo di Napoli]] ([[Procida]], Ischia e [[Capri]]), la [[Penisola sorrentina|costiera sorrentina]], [[Costiera amalfitana|amalfitana]] e quella [[Costiera cilentana|cilentana]]. Negativo invece il turismo balneare lungo la costa casertana in quanto, con i suoi 66% di costiera inquinata, risulta essere la meno agibile d'[[Italia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ecodicaserta.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5187:caserta-ha-il-mare-piu-inquinato-ditalia-il-66-per-cento-delle-coste-dramma-anticipato-dalleco&catid=31:generale&Itemid=63|titolo=ecodicaserta|accesso=31.05.2011}}</ref>
 
Il turismo che attira la regione è diversificato potendo rispondere ad ogni tipo di scelta da parte del visitatore, dal turismo storico-artistico al turismo religioso a quello balneare fino ad arrivare al turismo naturalistico ed enogastronomico con la rivalutazione delle aree interne del [[Sannio]] e dell'[[Irpinia]].
 
Negli ultimi anni la regione ha avuto un'importante crescita turistica, dopo alcuni anni di calo dovuti all'emergenza rifiuti regionale.<ref>{{cita web|url=http://www.incampania.com/focus.cfm?Info_ID=1863|titolo=Campania.com|accesso=05 giugno 2011}}
</ref> All'estate [[2012]], la regione è stata di fatto l'unica in [[Italia]] ad avere dati positivi ed in crescita riguardanti il flusso turistico.<ref>{{cita web|url=http://www.ilmondo.it/attualita/2012-09-06/turismo-regione-campania-significativi-dati-federalberghi_86846.shtml|titolo=Articolo su ilmondo.it|accesso=16 settembre 2012}}</ref>
 
Nel [[2007]] il [[Vesuvio]], l'unico vulcano attivo dell'[[europa continentale]], è stato finalista<ref>{{cita web|url=http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=169798&sez=NAPOLI|titolo=Vesuvio escluso dalle 7 meraviglie|accesso=13 novembre 2011}}</ref> nella selezione per la nomina delle [[nuove sette meraviglie del mondo naturali]], per poi essere squalificato<ref>{{cita web|url=http://www.new7wonders.com/community/en/new7wonders/new7wonders_of_nature/finalists|titolo=new7wonders.com|accesso=97 agosto 2011}}</ref>.
 
== Gastronomia ==
{{vedi anche|Prodotti agroalimentari tradizionali campani|Cucina campana|cucina napoletana}}
La cucina campana è una delle più apprezzate al mondo potendo esportare numerosi prodotti riconosciuti in ambito nazionale ed europeo. Essa presenta tuttavia delle differenze tra le preparazioni culinarie delle singole province.
 
La sua cucina, facente parte della [[dieta mediterranea]] è stata protetta dall'[[UNESCO]] come patrimonio immateriale dell'umanità.<ref>www.unesco.it</ref>
[[File:Eq it-na pizza-margherita sep2005 sml.jpg|thumb|right|220px|La [[pizza napoletana]] (Margherita)]]
 
;Pizza
Simbolo regionale (e nazionale) della cucina è senza dubbio la [[pizza napoletana|pizza]], riconosciuta dall'[[Unione Europea]] con il marchio [[Specialità tradizionale garantita|STG]].<ref>{{cita web|http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2010:034:0007:0016:IT:PDF|Registrazione di una denominazione nel registro delle specialità tradizionali garantite per la Pizza Napoletana (STG)|5-10-2010}}</ref> La sua preparazione, il suo impasto, la sua cottura, i suoi prodotti e la sua presentazione in piatto sono stati dettagliatamente descritti in articoli ponendo paletti a tentativi di imitazione del prodotto.<ref>{{cita web|url=http://www.pizza.it/node/79162|titolo=pizza.it|accesso=10 novembre 2011}}</ref> Le sue varianti storiche sono essenzialmente due: la [[pizza marinara]]'', con [[pomodoro]], [[aglio]], [[origano]] e [[olio extravergine di oliva]]; e la [[pizza Margherita]], con [[pomodoro]], [[mozzarella]] [[Specialità tradizionale garantita|STG]] a listelli, [[mozzarella di bufala campana]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]] a cubetti o [[Fior di latte]], [[basilico]] e [[olio extravergine di oliva]].
 
Nel [[2011]], la pizza napoletana è stata presentata dall'Italia come candidata al riconoscimento [[UNESCO]] come Patrimonio immateriale dell'umanità.<ref>{{cita web|url=http://www.prodottitipicicampania.it/pizza-napoletana/|titolo=Pizza napoletana patrimonio immateriale UNESCO|accesso=10 novembre 2011}}</ref>
 
;Altri piatti
[[File:Pasta Vongole 01 (RaBoe).jpg|thumb|right|220px|[[Spaghetti alle vongole|Spaghetti alle vongole veraci]]]]
Altro simbolo della cucina italiana sono gli [[spaghetti]], con i quali [[Napoli]] rivaleggia con la [[Cina]] per la loro invenzione. La pasta in origine veniva cotta lungo la strada in grossi pentoloni sempre pieni d'acqua bollente e cosparsi con abbondante parmigiano, consumati con le mani.
 
Alcuni piatti tipici della cucina campana sono: il [[cardone]] (piatto tipico della provincia di Benevento), la [[pasta con fagioli]] tipico della provincia di Benevento, dell'alta provincia di Caserta e del napoletano, la [[parmigiana di melanzane]] (piatto campano), l'[[impepata di cozze]] (Napoli), la [[Caprese (gastronomia)|caprese]] (Napoli), la [[minestra maritata]] (Benevento), [[Octopus vulgaris|polpi]] 'alla luciana' (Napoli), [[spaghetti allo scoglio]] (Napoli), pasta e [[Phaseolus vulgaris|faglioli]] con le cozze (Napoli), i [[pacchero|paccheri]] al [[Ragù napoletano|ragù]] (Napoli), le [[Solanum melongena|melanzane]] al [[cioccolato]] (Salerno), gli [[spaghetti alle vongole]] (Napoli), la [[maccaronara]] ([[Castelvetere sul Calore]] - Avellino), i crusìcchi (Salerno), il mugnatiello (Benevento).
 
Tra gli impasti di dolci si ricordano i più importanti: la [[pastiera]], il [[babà]], la [[capresina]], la [[sfogliatella]], gli [[struffoli]] e le [[zeppole di San Giuseppe]] (tutti dolci tipici di Napoli).
 
=== Vini ===
{{vedi anche|Vini della Campania}}
 
==Sport==
Lo [[sport]] in Campania è rappresentato da varie discipline, sia individuali che di squadra. La cultura regionale è concentrata essenzialmente nel [[calcio (sport)|calcio]], però, sono anche altri gli sport che vedono la regione esprimersi ad alti livelli. Sono il caso del [[basket]], della [[boxe]] e degli sport acquatici come [[pallanuoto]], [[vela (sport)|vela]] e [[canoa/kayak|canoa]].
 
===Calcio===
[[File:Napolitano_e_Cannavaro.jpg|thumb|220px|left|L'ultimo pallone d'oro italiano [[Fabio Cannavaro]] insieme al Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]]]]
[[File:Maradona 1985.jpg|thumb|right|220px|[[Diego Armando Maradona]], al Napoli tra il 1984 e il 1991.]]
Per quel che riguarda il calcio, la regione da sempre ha vantato diversi club nelle serie professionistiche. Storicamente le principali compagini campane sono [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], [[Unione Sportiva Avellino|Avellino]] e [[Salernitana]], le uniche ad aver militato nella categoria nazionale maggiore ([[Serie A]]) a girone unico almeno una volta, e a detenere il maggior numero di campionati conclusi tra la prima e seconda serie nazionale. A queste tre va aggiunto anche il [[Savoia Calcio|Savoia]], che nei primi anni dalla fondazione fu in grado di competere con le grandi del Nord, e in particolare nella stagione [[Prima Divisione 1923-1924|1923-1924]] divenne vice-campione d'Italia.
 
La Campania, per la stagione 2012-2013, conta una squadra in [[Serie A]] (Napoli, detentore della [[Coppa Italia]]) e una in [[Serie B]] ([[Juve Stabia]]), nonché diverse altre in [[Lega Pro]], lega che gestisce i campionati della prima e seconda divisione immediatamente successivi alla [[Serie B]]. Tra le squadre campane militanti in [[Lega Pro Prima Divisione]] ci sono la [[Associazione Sportiva Giovanile Nocerina|Nocerina]] (appena retrocessa dalla [[Serie B]]), la [[Paganese Calcio 1926|Paganese]] (appena promossa dalla [[Lega Pro Seconda Divisione]]), l'[[Associazione Sportiva Avellino 1912|Avellino]], il [[Benevento Calcio|Benevento]] e il [[Sorrento Calcio|Sorrento]], mentre tra quelle militanti in [[Lega Pro Seconda Divisione]] ci sono l'[[Unione Sportiva Arzanese|Arzanese]], la [[Salernitana]] e l'[[San Felice Aversa Normanna|Aversa Normanna]]. Infine, le principali formazioni che militano in [[Serie D]] sono il [[Football Club Neapolis Mugnano|Neapolis Mugnano]] e l'[[Associazione Sportiva Calcio Ebolitana 1925|Ebolitana]] (entrambe retrocesse dalla [[Lega Pro Seconda Divisione]]).
 
La cultura calcistica in regione è molto forte, ponendo la Campania tra le principali regioni italiane dalle quali fioriscono giocatori di fama internazionale. Su tutti si ricorda l'ultimo [[pallone d'oro]] italiano (2006), il capitano e giocatore con più presenze in nazionale: [[Fabio Cannavaro]]. Altri importanti giocatori attualmente in attività sono: [[Antonio Di Natale]], [[Fabio Quagliarella]], [[Marco Borriello]], [[Domenico Criscito]], [[Raffaele Palladino]], [[Simone Barone]], [[Cristian Molinaro]], [[Ignazio Abate]], [[Antonio Nocerino]], [[Ciro Immobile]], [[Lorenzo Insigne]] e [[Paolo Cannavaro]], fratello del più celebre Fabio nonché attuale capitano del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]; mentre tra quelli recentemente ritirati si ricordano [[Vincenzo Montella]] e [[Ciro Ferrara]], oggi allenatori in Serie A.
 
===Altri sport===
[[File:PalaMaggiò 2008.JPG|thumb|220px|Pala Maggiò, stadio della Juve Caserta Basket.]]
[[File:OlimpiaMIScandoneAV-FinalEight2010.jpg|thumb|220px|Palasport Del Mauro, stadio dello Scandone Avellino Basket.]]
Altro sport di un certo spessore in regione è il basket, il quale vede la sua massima espressione nelle squadre di [[Juvecaserta Basket|Caserta]] (vincitore di uno scudetto e di una coppa Italia) e di [[Felice Scandone Basket Avellino|Avellino]] (vincitore di una coppa Italia), entrambi militanti nella massima serie nazionale.
 
Va inoltre ricordato anche il [[Società Sportiva Basket Napoli|Napoli]] (vincitore di una coppa Italia) che però ha avuto un brutto calo nel [[2008]] quando fu declassato in serie C a causa di scandali finanziari.<ref>[http://195.56.77.208/news/?id=101847 Il Consiglio Federale revoca l'ammissione di Napoli e Capo d'Orlando alla Serie A]</ref><ref>[http://varesebasket.sport-blog.it/?p=442 Napoli e Capo d'Orlando escluse dall'A1]</ref>
 
Su scala regionale riscuote importante successo anche il [[pugilato]], che vede i suoi massimi espressori in [[Clemente Russo]] e [[Domenico Valentino]], entrambi di [[Marcianise]]; la [[pallanuoto]], che ha nella squadra di Napoli (il [[Circolo Nautico Posillipo|Posillipo]]) la più titolata della regione e, vantando nel proprio palmarès sei titoli europei e dodici nazionali (di cui undici scudetti), la seconda squadra più blasonata della nazione.
 
Infine, si ricordano altri esponenti dello sport nativi in Campania come [[Mascalzone Latino]] (per la vela), i [[Fratelli Abbagnale]] con [[Giuseppe di Capua]] per la canoa e [[Massimiliano Rosolino]] per il nuoto.
 
=== Principali impianti sportivi ===
<!-- SE LA STRUTTURA NON È TRA LE PRIME 10 DELLA CAMPANIA, NON INSERIRLA, SARÀ RIMOSSA COMUNQUE DA QUESTO ELENCO. PER FAVORE NON RIMUOVERE L'AVVISO, GRAZIE. -->
{|
|width="10"|&nbsp;
|valign="top"|
{| class="wikitable"
|-
! Città
! Stadi di calcio
|-
| [[Napoli]]
| [[Stadio San Paolo]]
|-
| [[Salerno]]
| [[Stadio Arechi]]
|-
| [[Avellino]]
| [[Stadio Partenio]]
|-
| [[Benevento]]
| [[Stadio Ciro Vigorito]]
|-
| [[Eboli]]
| [[Stadio José Guimarães Dirceu]]
|-
| [[Torre Annunziata]]
| [[Stadio Alfredo Giraud]]
|-
| [[Napoli]]
| [[Stadio Arturo Collana]]
|-
| [[Castellammare di Stabia]]
| [[Stadio Romeo Menti (Castellammare di Stabia)|Stadio Romeo Menti]]
|-
| [[Caserta]]
| [[Stadio Alberto Pinto]]
|-
| [[Salerno]]
| [[Stadio Donato Vestuti]]
|}
|width="30"|&nbsp;
|valign="top"|
{| class="wikitable"
|-
! Città
! Altri impianti
|-
| [[Napoli]]
| [[Ippodromo di Agnano]]
|-
| [[Caserta]]
| [[PalaMaggiò]]
|-
| [[Eboli]]
| [[PalaSele]]
|-
| [[Napoli]]
| [[PalaBarbuto]]
|-
| [[Avellino]]
| [[Palasport Giacomo Del Mauro]]
|-
| [[Napoli]]
| [[Piscina Felice Scandone]]
|-
| [[Benevento]]
| [[Stadio Pacevecchia]]
|-
| [[Pozzuoli]]
| [[PalaButanGas]]
|}
|}
 
== Grattacieli della Campania ==
[[File:Centro Direzionale in Naples.jpg|670px|thumb|right|Il centro direzionale di Napoli]]
{| border="0" style="border: 1px solid #999; background-color:#FFFFFF"
|- align="center" bgcolor="#0b4a9e"
! <span style="color:#FFFFFF">Grattacielo</span> || <span style="color:#FFFFFF">Altezza</span> || <span style="color:#FFFFFF">Città</span>
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torre Telecom Italia (Napoli)|Torre Telecom Italia]] ||129 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri ENEL|Torre ENEL I]] ||122 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri ENEL|Torre ENEL II]] ||122 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri Saverio e Francesco|Torre Francesco]]||118 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri Saverio e Francesco|Torre Saverio]] ||118 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torre del Consiglio Regionale Campania]] ||115 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri del Tribunale di Napoli]] A e B||109 metri ||Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Edificio Eni-Italgas ||88 metri ||Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Giunta Regione Campania ||88 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Holiday Inn Hotel ||83 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Edificio E3 ||75 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri del Banco di Napoli|Banco di Napoli I]] ||70 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Torri del Banco di Napoli|Banco di Napoli II]] ||70 metri || Napoli
|- bgcolor="#EFEFEF"
|}
 
== Note ==
{{<references|3}}/>
 
== Bibliografia ==
* De Sangro M., ''I Borboni nel regno delle sue Sicilie'', Edizioni Caponi 2003
* Vitiello G. e Helbert F., ''Napoli e Pompei Guida Direct'', Ed. Dumont 2008,
* G. Capobianco, ''Dal fascismo alla repubblica in Terra di Lavoro in Felice Corvese'', Edizioni Athena, 1993
* Sardella, ''Arte e storia di Napoli'', Bonechi Editore 2006
* De Majo, ''Storia del Regno di Napoli'', Newton Compton Editori 1999
* Bartolommeo Capasso, Napoli greco-romana, Napoli, 1905
* G. De Petra, Le origini di Napoli, Napoli, 1905
* {{en}} Roy M. Peterson, ''The cults of Campania'', [[Roma]], [[1919]]
 
== Voci correlate ==
* [[Elenco dei Presidenti della Campania]]
* [[Campania antica]]
* [[Nativi della Campania]]
* [[Crisi dei rifiuti in Campania]]
* [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]
* [[Italia Meridionale]]
* [[Mar Tirreno]]
* [[Aree naturali protette della Campania]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=sulla|n|n_preposizione=sulla|commons=Category:Campania|commons_preposizione=sulla|wikt|s=Categoria:Canti della Campania|s_oggetto=alcuni canti|s_preposizione=della}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.regione.campania.it Sito della regione Campania]
* [http://atletica.me/atleta/Elisa-Maria-Di-Lazzaro/23236 ''Elisa Maria Di Lazzaro''] su ''atletica.me''
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Campania}}
* [http://www.turismoincampania.eu Sito turistico della regione Campania]
 
{{Regioni}}
{{Portale|Campania|Italia}}
 
[[Categoria:Campania| ]]
 
{{Portale|atletica leggera|biografie}}
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[[kk:Кампания (Италия)]]
[[ko:캄파니아 주]]
[[kw:Kampani]]
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[[lv:Kampānija]]
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