La persistenza della memoria e Corno (segno diacritico): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: orfanizzo template:Avvisounicode come da discussione
 
Riga 1:
{{Diacritici}}
{{Opera d'arte
Il '''corno''' (Vietnamita '''''dấu móc''''') è un [[segno diacritico]] attaccato alla parte superiore destra delle lettere '''o''' e '''u''' nell'[[alfabeto vietnamita]] per le [[vocali non arrotate]] '''ơ''' e '''ư''', varianti non arrotondate della [[vocale]] rappresentata dalla lettera originaria. In vietnamita è raramente considerato un segno diacritico separato; invece, i caratteri ''ơ'' e ''ư'' sono considerati distinti rispetto a ''o'' e ''u''.
| immagine =
| grandezza immagine=
| titolo=La persistenza della memoria
| artista=[[Salvador Dalí]]
| data = 1931
| opera = dipinto
| tecnica = [[pittura a olio|olio]] su [[pittura su tela|tela]]
| altezza=24
| larghezza=33
| città=New York
| ubicazione=[[The Museum of Modern Art di New York]]
}}
'''''La persistenza della memoria''''' (''La persistencia de la memoria'') è un dipinto a [[olio su tela]] (24×33 cm) del surrealista spagnolo [[Salvador Dalì]], realizzato nel [[1931]] e conservato al [[Museum of Modern Art]] di [[New York]].
 
Le [[Codifica dei caratteri in HTML|codifiche in HTML]] per le lettere con il corno sono:
Opera surrealista per antonomasia, ''La persistenza della memoria'' raffigura una landa deserta dominata dalla presenza di alcuni orologi molli, dalla consistenza quasi fluida, simboli dell'elasticità del tempo.
== Storia del dipinto ==
{{Nota
|larghezza = 275px
|titolo = [[File:VisualEditor - Icon - Picture.svg|link=]] Immagine de ''La persistenza della memoria''
|contenuto = In quanto protetta dal [[diritto d'autore]], ''La persistenza della memoria'' non può essere riprodotta su Wikipedia; ne è tuttavia disponibile un'immagine [http://files.vividscreen.info/soft/906ede7cb0ed2c7fc433faeab04fa276/Salvador-Dali-The-Persistence-of-Memory-Surrealism-2880x1920.jpg qui].
}}
Dalì realizzò ''La persistenza della memoria'' nel 1931 in sole due ore e in circostanze assai particolari.<ref name=a/> L'artista, infatti, afflitto da un'improvvisa emicrania, fu impossibilitato ad accompagnare la moglie Gala al cinema; costretto a casa, l'opera gli venne suggerita dall'«ipermollezza» del formaggio che stava consumando a tavola, che gli suggerì una riflessione di natura filosofica sullo scorrere del tempo.
 
{| border="1" cellspacing="0" cellpadding="3"
È lo stesso Dalì a narrarci la gestazione dell'opera in ''Vita segreta'':<ref>{{cita|Nicosia|p. 43|FN}}.</ref>
|-
{{citazione|E il giorno in cui decisi di dipingere orologi, li dipinsi molli. Accadde una sera che mi sentivo stanco e avevo un leggero mal di testa, il che mi succede alquanto raramente. Volevamo andare al cinema con alcuni amici e invece, all'ultimo momento, io decisi di rimanere a casa. Gala, però, uscì ugualmente mentre io pensavo di andare subito a letto. A completamento della cena avevamo mangiato un camembert molto forte e, dopo che tutti se ne furono andati, io rimasi a lungo seduto a tavola, a meditare sul problema filosofico dell'ipermollezza posto da quel formaggio. Mi alzai, andai nel mio atelier, com'è mia abitudine, accesi la luce per gettare un ultimo sguardo sul dipinto cui stavo lavorando. Il quadro rappresentava una veduta di Port Lligat; gli scogli giacevano in una luce alborea, trasparente, malinconica e, in primo piano, si vedeva un ulivo dai rami tagliati e privi di foglie. Sapevo che l’atmosfera che mi era riuscito di creare in quel dipinto doveva servire come sfondo a un’idea, ma non sapevo ancora minimamente quale sarebbe stata. Stavo già per spegnere la luce, quando d’un tratto, vidi la soluzione. Vidi due orologi molli uno dei quali pendeva miserevolmente dal ramo dell’ulivo. Nonostante il mal di testa fosse ora tanto intenso da tormentarmi, preparai febbrilmente la tavolozza e mi misi al lavoro. Quando, due ore dopo, Gala tornò dal cinema, il quadro, che sarebbe diventato uno dei più famosi, era terminato}}
! colspan="2" | [[Maiuscolo]]
! colspan="2" | [[Minuscolo]]
|-
! Lettera !! HTML !! Lettera !! HTML
|-
| Ơ||&amp;#416; || ơ || &amp;#417;
|-
| Ư||&amp;#431; || ư || &amp;#432;
}|}
 
==Voci correlate==
Il dipinto, inizialmente denominato ''Gli orologi molli'', fu acquistato nel 1932 dal gallerista [[Julien Levy]]; quest'ultimo lo espose nella propria galleria d'arte a [[New York]], assegnandoli il nuovo titolo ''La persistenza della memoria'' e facendo crescere sensibilmente la fortuna critica dell'artista catalano.<ref name=a>{{cita|Brook|p. 29|CB}}.</ref> Nel 1934 l'opera fu acquistata al prezzo di 350 dollari dal [[Museum of Modern Art]], dove è tuttora esposta.<ref>{{cita|Zalman|p. 27|SZ}}.</ref>
*[[Ơ]]
*[[Gancio (segno diacritico)]]
*[[Accento acuto]]
*[[Apostrofo]]
 
[[Categoria:Segni diacritici]]
== Descrizione ==
''La persistenza della memoria'' raffigura un paesaggio costiero della [[costa Brava]], nei pressi di [[Port Lligat]], dominato da un cielo dalle sfumature gialle e celesti. La scena, disabitata e scevra di ogni vegetazione, è inspiegabilmente popolata da diversi oggetti: un parallelepipedo color terra, un ulivo senza foglie (forse senza vita) che sorge su quest'ultimo, un occhio dalle lunghe ciglia addormentato e un plinto blu sullo sfondo, che fa ''pendant'' al mare retrostante.<ref>{{cita|Zalman|p. 28|SZ}}.</ref>
 
L'attenzione dell'osservatore, tuttavia, è catturata dai tre orologi molli, quasi liquefatti, che di fatto sono i protagonisti della scena. Squagliandosi, questi assumono la foggia dei loro sostegni: il primo ha una mosca su di esso<ref>Come ricordato da Micheal R. Taylor, l'orologio sovrastato dalla mosca è stato il protagonista di innumerevoli freddure. L'espressione «time flies», l'equivalente inglese di «il tempo vola», impiega il sostantivo ''time'' (tempo) e il verbo ''to fly'' (volare); ''fly'', tuttavia, è anche l'inglese per mosca. Citato in {{cita|Zalman|p. 28|SZ}}.</ref> e scivola oltre il bordo del volume squadrato collocato in primo piano, il secondo è sospeso sull'unico ramo dell'albero secco appoggiato sul parallelepipedo, e il terzo è avvolto a spirale sulla timida figura embrionale colante sul suolo. Un quarto orologio, l'unico ad essere rimasto allo stato solido, è collocato sempre sul parallelepipedo ed è ricoperto di formiche nere brulicanti; l'artista catalano ha da sempre nutrito una fobia verso questi insetti, sin da quando ancora bambino li vide divorare un coleottero.<ref>{{cita web|url=http://daliparis.com/en/salvador-dali/dalinian-symbols|titolo=Dalinian symbolism|lingua=en|editore=Espace Dalì Paris|citazione=Dalí met ants the first time as a child, watching the decomposed remains of small animals eaten by them. He watched with fascination and repulsion, and continued to use them in his work, as a symbol of decadence and ephemeral}}</ref>
== Interpretazione ==
[[File:Salvador Dalí 1939.jpg|275px|Foto di Salvador Dalì scattata nel 1939, otto anni dopo la realizzazione de ''La persistenza della memoria''|thumb]]
 
Mostrandosi assai sensibile all'influsso di [[Sigmund Freud]], che proprio in quegli anni stava sondando gli abissi dell'inconscio, Dalì con ''La persistenza sulla memoria'' riflette sulla relatività del [[tempo]]. Il suo scorrere è cupamente scandito dal moto cadenzato degli [[orologio|orologi]], che pretendono di misurare oggettivamente questa dimensione; eppure, a giudizio di Dalì, questi strumenti tecnici sono messi in crisi dalla memoria umana, un dato né quantificabile né tangibile che è alla base della soggettività del tempo. Questo argomento, tra l'altro, era stato già trattato nelle indagini della fisica relativistica a opera di [[Albert Einstein]], che appena due anni prima l'esecuzione del dipinto scrisse sul ''New York Times'':<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://quoteinvestigator.com/2014/11/24/hot-stove/|editore=Quote Investigator|titolo=Relativity: A Hot Stove and A Pretty Girl|accesso=30 giugno 2016}}</ref>
{{citazione|Quando un uomo siede due ore in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà che siano passate due ore. Questa è la relatività||When you sit with a nice girl for two hours you think it's only a minute, but when you sit on a hot stove for a minute you think it's two hours. That's relativity|lingua=en}}
Come suggerito da Einstein, un arco temporale di due ore può rivelarsi fugace o interminabile a seconda della percezione del tempo avvertita dal singolo soggetto; ciò avviene sia nella veglia ma soprattutto nei sogni, regolati dai meccanismi dell'inconscio. In questo modo, l'immagine degli orologi molli assurge a simbolo della plasticità e della soggettività del tempo, dimensione sfuggente ed enigmatica che non è affatto uguale e oggettiva per tutti.<ref>{{cita web|url=http://www.bitculturali.it/2015/04/mostre-eventi/la-persistenza-della-memoria-di-salvador-dali/|autore=Valentina Carleo|data=16 aprile 2016|titolo=La persistenza della memoria di Salvador Dalì|editore=BitCulturali}}</ref>
 
La discontinuità e l'ambiguità del tempo si ritrovano anche nell'elemento faunistico presente ne ''La persistenza della memoria''. La mosca adagiata sul primo orologio «suggerisce che l'oggetto della memoria è una qualche specie di carogna, che si imputridisce nella stessa maniera in cui si liquefa»;<ref>{{cita|''La Biblioteca è una bella storia''|Quarto incontro|AAVV}}.</ref> analogamente, le formiche che brulicano sull'orologio arancio simboleggiano l'annullamento dell'oggettività del tempo, un elemento che - essendo inafferrabile - non può essere imprigionato in un oggetto fisico.
 
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=La Biblioteca è una bella storia: Parole, spazi, idee per stare insieme|autore=AA. VV.|editore=Feltrinelli Editore|ISBN=9788858822784|cid=AAVV}}
*{{cita libro|autore=Sandra Zalman|editore=Ashgate Publishing|titolo=Consuming Surrealism in American Culture: Dissident Modernism|anno=2015|ISBN=1472461754|cid=SZ|lingua=en}}
*{{cita libro|titolo=Dalì|autore=Carolina Brook|cid=CB|anno=2000|editore=Giunti Editore|ISBN=8809016076|opera=Dossier d'art}}
*{{cita libro|autore=Fiorella Nicosia|editore=Giunti Editore|titolo=Dalì|ISBN=8809025466|anno=2002|cid=FN|opera=Vita d'artista}}
{{Portale|pittura}}
 
[[Categoria:Dipinti di Salvador Dalí|Persistenza]]
[[Categoria:Dipinti nel MoMA|Persistenza]]
[[Categoria:Dipinti a soggetto simbolico|Persistenza]]