Episodi de Il maresciallo Rocca (prima stagione) e Presidenti del Kazakistan: differenze tra le pagine

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{{S|politica|Kazakistan}}
__NOTOC__
== Repubblica Autonoma Socialista Sovietica Kazaka (1920–1925) ==
La '''prima stagione de ''Il maresciallo Rocca''''' è costituita da 8 episodi ed è stata trasmessa in prima visione dal [[16 gennaio]] [[1996]] al [[12 marzo]] [[1996]] su [[Rai 2]]<ref>{{cita web|url=http://www.teche.rai.it/storia/fiction/fiction13.html|titolo=Teche Rai|accesso=03-11-2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091114073439/http://www.teche.rai.it/storia/fiction/fiction13.html|dataarchivio=14 novembre 2009}}</ref>. Questa prima stagione ottenne risultati [[auditel]] eccezionali: dagli 8 milioni di spettatori ottenuti nella prima puntata si arrivò al record di 15 milioni e il 50% di share nell'ultimo episodio del 12 marzo 1996.<ref>[http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/02/28/Spettacolo/ASCOLTI-TV-RECORD-DI-RAIDUE-CON-IL-MARESCIALLO-ROCCA_125300.php]</ref>
{{Vedi anche|Repubblica Autonoma Socialista Sovietica Kazaka}}{{...}}
{| class="wikitable"
 
! nº
== Repubblica Autonoma Socialista Sovietica Kazaka (1925–1936) ==
! Titolo
{{Vedi anche|Repubblica Autonoma Socialista Sovietica Kazaka}}{{...}}
! Prima TV Italia
 
== Repubblica Socialista Sovietica Kazaka (1936–1991) ==
{{Vedi anche|Repubblica Socialista Sovietica Kazaka}}{{...}}
 
== Repubblica del Kazakistan (1991-presente) ==
{{Vedi anche|Kazakistan}}
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! rowspan="2" colspan="2" | Presidente
! rowspan="2" | Partito
! colspan="2" | Mandato
|-
! Inizio
| 1
! Fine
| [[#Una morte annunciata|Una morte annunciata]]
| 16 gennaio 1996
|-
| rowspan="6" |[[File:Nursultan Nazarbayev 27092007.jpg|100px]]
| 2
| rowspan="6" |'''[[Nursultan Nazarbayev]]'''<br /><small>(1940- )</small>
| [[#Senso di colpa|Senso di colpa]]
|[[Partito Comunista del Kazakistan|Partito Comunista]]
| 23 gennaio 1996
|24 aprile 1990
|1º dicembre 1991
|-
|Indipendente
| 3
|1º dicembre 1991
| [[#Morte di una ragazza polacca|Morte di una ragazza polacca]]
|29 aprile 1999
| 30 gennaio 1996
|-
|rowspan="3"|[[Patria (Kazakistan)|Otan]]<br />↓<br />[[Nu̇r Otan]]
| 4
|29 aprile 1999
| [[#Violenza privata|Violenza privata]]
|4 dicembre 2005
| 6 febbraio 1996
|-
|4 dicembre 2005
| 5
|4 aprile 2011
| [[#Morire d'amore|Morire d'amore]]
| 13 febbraio 1996
|-
|4 6aprile 2011
|27 aprile 2015
| [[#L'ostaggio|L'ostaggio]]
| 27 febbraio 1996
|-
|[[Nu̇r Otan]]
| 7
|27 aprile 2015
| [[#L'amica del cuore|L'amica del cuore]]
| 520 marzo 19962019
|-
| rowspan="6" |[[File:Kassym-Jomart Tokayev (cropped).jpg|100px]]
| 8
| rowspan="6" |'''[[Kassym-Jomart Tokayev]]'''<br /><small>(1953- )</small>
| [[#La vendetta|La vendetta]]
|[[Nu̇r Otan]]
| 12 marzo 1996
|20 marzo 2019
|''in carica''
|}
 
== Voci correlate ==
==Una morte annunciata==
* [[Kazakistan]]
*Diretto da: [[Giorgio Capitani]]
* [[Primi ministri del Kazakistan]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
* [[Storia del Kazakistan]]
===Trama===
L'episodio si apre con una macchina dei Carabinieri che sfreccia a sirene spiegate. All'interno il maresciallo Giovanni Rocca, con un'aria preoccupata. Si sta recando presso un cantiere edile dove il barista Giuseppe Alfò ([[Nino Castelnuovo]]) minaccia il suicidio. Rocca sembra riuscire a dissuaderlo, ma la sera stessa Alfò viene ritrovato morto soffocato all'interno della sua auto. Il sostituto procuratore Mannino ([[Mattia Sbragia]]) non ha dubbi: è suicidio. Ma Rocca crede che si tratti di omicidio, e infine scoprirà il vero colpevole del delitto: uno strozzino, che nel frattempo ha ucciso anche un amico di Alfò, gettandolo dall'impalcatura dello stesso cantiere dove Alfò voleva suicidarsi. Inoltre, Rocca assicurerà alla giustizia anche i componenti dell'organizzazione criminale di cui lo strozzino faceva parte: un gruppo di professionisti fino ad allora del tutto insospettabili. Durante le indagini, Rocca reincontra una sua vecchia fiamma, Angela ([[Anita Zagaria]]), moglie di Alfò, e una nuova fiamma, Margherita ([[Stefania Sandrelli]]), che ha rilevato la farmacia vicino alla stazione dei Carabinieri. Nell'episodio impariamo a conoscere il maresciallo, che è vedovo, i suoi tre figli: Giacomo ([[Angelo Sorino]]), Daniela ([[Francesca Rinaldi]]) e Roberto ([[Francesco Lodolo]]), l'indispensabile brigadiere Cacciapuoti ([[Sergio Fiorentini]]), il capitano Aloisi ([[Roberto Accornero]]) e i carabinieri della stazione: Banti ([[Paolo Gasparini]]), Russo ([[Massimiliano Virgilii]]), Fait ([[Daniele Petruccioli]]), Castrilli ([[Ruben Rigillo]]) e Antonangeli ([[Maurizio Rapotec]]).
 
==Senso di colpa==
*Diretto da: [[Giorgio Capitani]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Rocca deve trovare un posto per dormire a Serafino ([[Riccardo Cucciolla]]), un vecchietto senza una lira che, alla notifica dello sfratto, ha minacciato di dar fuoco alla casa. Decide di mandarlo a Villa Rosa, casa che ha conosciuto indagando sull'incidente avuto da un'altra ospite. Ma la sera stessa la casa di riposo va a fuoco. Il principale sospettato è proprio Serafino, che muore nell'incendio. Ma per Rocca deve essere stato qualcun altro a incendiare la casa di riposo. Nel frattempo, Rocca deve far capire al figlio più piccolo, Roberto, che non possono tenere Birillo, il cane di Serafino. Alla fine, il maresciallo riesce ad individuare il colpevole dell'incendio: è un elettricista ([[Carlo Valli]]), proprietario di uno sfasciacarrozze, che, d'accordo con la proprietaria della casa di riposo ([[Maria Fiore]]), aveva manomesso l'impianto elettrico in modo che provocasse un incendio: in questo modo i due avrebbero intascato la grossa somma dell'assicurazione.
 
==Morte di una ragazza polacca==
*Diretto da: [[Giorgio Capitani]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Il corpo di una bella ragazza viene scaraventato fuori da un'auto in corsa, fra i campi: è giovanissima, massacrata di botte, senza documenti. Giacomo, il figlio del maresciallo Rocca, l'ha conosciuta in discoteca il sabato precedente, insieme ad un'amica con un vistoso paio di stivali rossi. Così Rocca prima deve allontanare il sospetto che suo figlio possa avere qualcosa a che fare con il delitto, e poi inizia ad indagare nel giro della prostituzione. Scoprirà infine che ad uccidere la ragazza è stata la proprietaria di una fattoria ([[Valeria Fabrizi]]), dove la vittima aveva lavorato, perché quest'ultima minacciava di rivelare lo sfruttamento di immigrati clandestini che la donna nascondeva nella fattoria, costringendoli a lavorare in condizioni disumane.
 
==Violenza privata==
*Diretto da: [[Giorgio Capitani]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Indagando sul ricovero in ospedale di un bambino, probabilmente picchiato dal padre, Rocca finisce per fare irruzione con i suoi uomini nella villa dello spregiudicato finanziere Hans Bitosso ([[Jacques Sernas]]), dove sorprende mezza città che conta, compresa la figlia del sindaco e alcune alte personalità, durante un festino. Lo scandalo è inevitabile: si parla di balletti rosa e le foto scattate da un reporter ([[Gianni Musy]]) finiscono sulle pagine di tutti i giornali. Rocca, entrato nella villa senza mandato, questa volta rischia molto e ha contro tutti. Ma l'omicidio del fotografo riporta le indagini nella giusta direzione. Rocca scoprirà che ad uccidere il fotografo sono stati i sicari di Hans Bitosso, che quest'ultimo aveva inviato per recuperare una foto compromettente. La foto ritraeva infatti lo stesso Bitosso insieme ad un ricercato, che il finanziere nascondeva nella sua villa durante il festino, e che verrà poi catturato da Rocca.
 
==Morire d'amore==
*Diretto da: [[Giorgio Capitani]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Rocca, preso dai problemi di Giacomo, trasferitosi in un'altra casa, e dalla storia con Margherita, non si accorge dei cambiamenti improvvisi che si verificano all'interno della stazione: Antonio Fait ([[Daniele Petruccioli]]) uno degli uomini migliori, mostra segni di intemperanza, a causa della tossicodipendenza della sua ragazza, Claudia ([[Elodie Treccani]]), che coinvolge non solo il giovane carabiniere, ma un vero e proprio giro malavitoso. Di questo giro viene a conoscenza anche Rocca, e con il resto del gruppo fa irruzione in una cartiera abbandonata fuori città, nel tentativo di prendere i trafficanti con le mani nel sacco, ma non c'è traccia di droga. L'operazione è infatti andata a monte a causa della doppia soffiata di Morissi ([[Luigi Montini]]), confidente di Rocca, che ha fornito le stesse informazioni sia ai carabinieri che alla polizia. Per questo motivo, i due gruppi di forze dell'ordine fanno irruzione nella cartiera contemporaneamente, rischiando quasi di spararsi a vicenda. Lo stesso Rocca si trova improvvisamente di fronte a Marco ([[Maurizio Aiello]]), il poliziotto fidanzato di sua figlia Daniela. I malviventi hanno così il tempo di fuggire con il carico di droga. La colpa dell'irruzione viene attribuita a Claudia, che un attimo prima era andata a comprare una dose. Claudia verrà accusata di aver dato la soffiata ai carabinieri, e sarà picchiata a sangue dai suoi pusher, perdendo anche il bambino che aspettava da Antonio. Questi, in preda alla rabbia, ritornerà nella cartiera abbandonata, con l'intento di affrontare gli aggressori, ma verrà brutalmente ucciso. La scoperta del corpo è un colpo duro per tutti. Rocca non dorme, non mangia e fa correre grossi pericoli al suo informatore Morissi. Quando, però, in una macchina affondata nel fiume, vengono trovati i corpi dei due uccisori di Fait, Rocca riesce a catturare il mandante dell'omicidio, cioè lo spacciatore, e il resto del clan, tra cui un avvocato. La puntata si conclude con il trasporto del feretro di Fait alla stazione ferroviaria, da cui ritornerà nel paese natale per le esequie.
 
==L'ostaggio==
*Diretto da: [[Lodovico Gasparini]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Alla stazione di Viterbo arriva il carabiniere Michele Falcetti ([[Gabriele Corsi]]), venuto a sostituire Antonio Fait, ucciso poco tempo prima. Nel frattempo Rocca ha dovuto rimandare l'esame per avanzare di grado a causa di una rapina in un supermercato, che ha visto coinvolti Roberto, il figlio più piccolo di Rocca, che viene preso in ostaggio, Banti ([[Paolo Gasparini]]), rimasto gravemente ferito nel conflitto a fuoco con i rapinatori, e le due guardie giurate, rimaste uccise. Si batte a tappeto la zona, vengono attivati i reparti speciali a cavallo e le unità cinofile. Grazie anche a delle soffiate da parte di Morissi e a una segnalazione di Margherita (dopo un acquisto sospetto in farmacia), Rocca riuscirà a ritrovare il figlio e ad arrestare i rapinatori, tra i quali è presente anche la segretaria del direttore del supermercato rapinato ([[Anna Kanakis]]). Quest'ultima era stata fino ad allora creduta il secondo ostaggio dei criminali, ma in realtà era la loro informatrice all'interno del supermercato, avendo segnalato ai suoi complici il momento adatto per compiere la rapina. Quelli avevano poi fatto credere di rapirla come ostaggio per sviare i sospetti. Rocca deve però fare momentaneamente a meno di Cacciapuoti ([[Sergio Fiorentini]]), colto da un infarto durante le perlustrazioni, e salvato in extremis dopo un tempestivo trasporto in ospedale. La puntata si conclude con una piccola festicciola e il congedo del brigadiere Cacciapuoti per ragioni di salute.
 
==L'amica del cuore==
*Diretto da: [[Lodovico Gasparini]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Sandra ([[Gaia Zoppi]]), amica e compagna di scuola di Daniela, scompare misteriosamente. Prima della scomparsa, Daniela la vede litigare con il suo fidanzato Giorgio ([[Ettore Bassi]]). Il ragazzo, interrogato da Rocca, nega di avere a che fare con l'accaduto. E stranamente Daniela è reticente, come se stesse nascondendo un segreto. Sembrano inoltre nascondere qualcosa anche il padre ([[Orso Maria Guerrini]]) e la madre ([[Valeria Ciangottini]]) della ragazza scomparsa, il cui rapporto matrimoniale è ormai da tempo in crisi. Le indagini porteranno Rocca a scoprire che la ragazza si era rivolta ad un'infermiera che praticava aborti clandestini per interrompere una gravidanza non voluta. Alla fine Rocca scoprirà che la ragazza si era rifugiata da un amico chitarrista ([[Michele De Virgilio]]) per fuggire dal padre, legato morbosamente a lei e padre del bambino che la ragazza aspettava. Seppur in congedo Cacciapuoti, sostituito dal Brigadiere Alfano ([[Massimiliano Pazzaglia]]), aiuta comunque privatamente Rocca nelle indagini.
 
==La vendetta==
*Diretto da: [[Lodovico Gasparini]]
*Scritto da: [[Laura Toscano]], [[Franco Marotta]]
===Trama===
Domenico Scala ([[Emilio De Marchi (attore)]]), un pericoloso delinquente, evade dal carcere di massima sicurezza durante un trasferimento, in seguito a un agguato dei suoi complici che costa la vita a quattro carabinieri. Rocca è in pericolo, perché Scala, ritenendolo responsabile del suicidio in carcere del fratello, ha deciso di vendicarsi. Rocca, che si accingeva a festeggiare il fidanzamento con Margherita, deve ora pensare a proteggere i suoi cari. Infatti, mentre la figlia di Rocca, Francesca, sta per tornare a casa per la festa, Scala, per prendersi gioco del maresciallo, gli dà un falso appuntamento in un luogo deserto, dopo avergli fatto credere di avergli rapito la figlia, che invece, come Rocca scopre subito dopo, è normalmente rientrata insieme a Marco. Rocca, allora, temendo per l'incolumità dei suoi figli, li manda da sua sorella per qualche giorno. Di lì a poco, Scala, con la sua banda, rapina una banca già rapinata due anni prima (fatto in seguito al quale era stato arrestato con tutta la banda, proprio da Rocca), e ordisce un piano molto astuto per fare in modo che Rocca venga accusato di complicità nella rapina. A questo scopo riesce persino a far ritrovare in casa di Rocca una parte cospicua del denaro rapinato in banca. Rocca viene allora sospeso dal servizio, ma con l'aiuto di Marco e di Cacciapuoti, riesce a rintracciare il campeggio in cui, all'interno di un camper, si è nascosto Scala insieme al resto della banda. Anche gli uomini di Rocca e il capitano Aloisi raggiungono e circondano il campeggio. Prima di fuggire con la banda, Scala attende però che Anna ([[Imma Piro]]) una donna da cui, anni prima, ha avuto una figlia (e che nel frattempo ha sposato un altro uomo), gli consegni la bambina, che Scala intende portare con sé nella fuga. La donna, cedendo alle minacce di Scala, accompagna la figlia al campeggio. Ma uno degli uomini di Scala, che era uscito per un sopralluogo, si accorge della presenza di Rocca e dei suoi uomini e, imbattutosi nella figlia di Scala, che stava sopraggiungendo con la madre, la prende in ostaggio. Rocca tenta invano di farlo ragionare, ma la bambina si divincola e corre verso Rocca, che la prende in braccio, ma viene ferito alla spalla dal criminale. A questo punto Scala, che dal camper ha assistito alla scena, uccide il complice con un fucile di precisione e, uscito dal camper, si avvicina a Rocca con la pistola in pugno, intenzionato a ucciderlo, nonostante sia ormai circondato da diversi carabinieri che hanno puntato le armi su di lui. Rocca, però, intima ai colleghi di non sparare, per evitare pericoli alla bambina, e chiede la stessa cosa a Scala, almeno finché la bambina non si sia allontanata da lui. La bambina raggiunge allora Scala, il quale, pur sembrando deciso a sparare a Rocca ad ogni costo, dopo attimi di tensione, si convince ad arrendersi quando la sua ex convivente gli chiede di farlo per la bambina. Rocca, ormai scagionato dalle false accuse, e nonostante la ferita alla spalla, può finalmente celebrare la festa di fidanzamento con Margherita.
 
* Curiosità: in una scena dell'episodio, durante una conversazione con Marco e Cacciapuoti, che si svolge in casa di quest'ultimo, Rocca, in risposta a Marco, che, meravigliato della grande memoria di Cacciapuoti, lo ha chiamato "mitico", gli fa presente, in tono scherzoso, che sono tutti i carabinieri ad avere una memoria eccezionale, e aggiunge: "Io, se volessi, mi potrei ricordare a memoria tutte le formazioni delle nazionali di calcio che hanno partecipato ai campionati del mondo del 1936, i nomi degli arbitri, i nomi dei guardalinee e pure i nomi di tutti gli spettatori della curva Nord.". In realtà il 1936 è l'anno delle Olimpiadi di Berlino, mentre i mondiali di calcio ai quali fa probabilmente riferimento Rocca sono quelli che si svolsero nel 1934 a Roma oppure nel 1938 a Parigi, entrambi, tra l'altro, vittoriosi per l'Italia.
 
{{Capi di Stato e di governo degli Stati dell'Asia}}
==Note==
{{Presidenti delle ex Repubbliche sovietiche}}
<references/>
{{Portale|politica}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-64975386-6073-4086-8b02-cc7cf6cbc8ca.html?p=0 Rivedi gratis gli episodi] su [[Rai.tv]]
 
[[Categoria:Presidenti del Kazakistan]]
{{Il maresciallo Rocca}}
{{Portale|televisione}}