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{{Festival
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|nome = Biennale di Dakar
|nome ufficiale = Dak'Art - Biennale de l'art africain contemporain
|immagine =
|didascalia =
|luogo = [[Dakar]], [[Senegal]]
|anni = 1990 letteratura e 1992 arti visive
|frequenza = biennale
|fondatori = Governo senegalese
|date = maggio
|genere = arti visive e interdisciplinare
|organizzazione = segretariato della biennale (governo senegalese)
}}
 
La '''Biennale di Dakar''', ovvero '''Dak'Art - Biennale de l'art africain contemporain''', è un [[Biennale (evento culturale)|evento d'arte contemporanea biennale]] con sede a [[Dakar]], in [[Senegal]]. Attualmente la Biennale di Dakar è dedicata alla promozione dell'[[arte contemporanea africana]].
 
== Breve storia della Biennale di Dakar ==
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
La Biennale di Dakar nasce nel [[1989]] come progetto teorico; la [[Biennale di Dakar 1990|manifestazione nel 1990]] viene dedicata alla [[letteratura]] e l'[[Dak'Art 92|edizione del 1992]] alle [[arti visive]]. Nel [[1993]] la sua struttura viene modificata e la [[Dak'Art 96|Biennale di Dakar del 1996]] diviene una mostra specificatamente dedicata all'[[arte contemporanea africana]]. [[Dak'Art 98|Nel 1998 la manifestazione]] si consolida e durante l'[[Dak'Art 2000|edizione del 2000]] assiste ad un grande cambiamento: viene eletto il nuovo presidente del [[Senegal]] [[Abdoulaye Wade]] pochi mesi prima della data di apertura della Biennale. Per la prima volta sale al potere un nuovo partito politico dopo quarant'anni di monopolio dell'Unione Progressista Senegalese. Gli organizzatori di Dak'Art restano in attesa: nessuno sa quali conseguenze può avere il cambio di governo; non si sa se la manifestazione avrà luogo, se verrà rimandata o addirittura cancellata, se arriveranno i finanziamenti e se si può contare sull'appoggio del neoeletto presidente. La capacità della biennale di sopravvivere al nuovo ordinamento politico dimostra la forza e l'autonomia del segretariato generale ed il grado di consolidamento che la manifestazione ha raggiunto nel corso degli anni. L'[[Dak'Art 02|edizione del 2002]] conta su nuovi finanziamenti e viene curata dai responsabili nominati dal nuovo Ministero della Cultura. L'organico del segretariato generale viene ampliato e si migliora in particolare l'ufficio stampa. L'organizzazione della Biennale cerca di valorizzare le risorse locali, senegalesi e [[africa]]ne: il catalogo viene stampato per la prima volta a Dakar (durante le altre edizioni il catalogo veniva preparato e stampato in [[Francia]]) e un gruppo di artisti senegalesi lavora con uno scenografo [[Belgio|belga]] per realizzare un migliore allestimento della Biennale. L'[[Dak'Art 04|edizione 2004]] assiste alla presenza di un più vasto pubblico internazionale e una maggiore attenzione alle opere. Durante l'[[Dak'Art 06|edizione del 2006]] la biennale subisce una nuova trasformazione: una nuova organizzazione e la nomina di direttore artistico invocato da tanti anni. La mostra dà ampio spazio agli artisti e viene allestita con un più ampio budget, ma due anni dopo [[Dak'Art 2008]] subisce una battuta d'arresto. Per quanto apprezzata, la mostra del 2006 non sembra essere così innovativa rispetto all'investimento che ha comportato e nel 2008 c'è un ripiegamento. Viene nominato all'ultimo momento un commissario generale è la biennale – annunciata con grande ritardo – espone opere di molti artisti che hanno già esposto all'interno di precedenti edizioni. La [[Dak'Art 2010|biennale del 2010]] soffre ancora di più di un ripiegamento su se stessa: la [[Commissione europea]] che ha sostenuto negli anni l'evento non rinnova il suo finanziamento e la manifestazione viene organizzata con un piccolo budget. L'organizzazione a Dakar della terza edizione del [[Festival Mondial des Arts Nègres]] sembra assorbire l'interesse culturale del governo e la biennale ancora una volta si interroga sul suo futuro.
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenut{{GENDER:{{PAGENAME}}|o|a|o/a}} su Wikipedia, <span style="color:white">{{#titleparts:{{BASEPAGENAME}}|1}}</span>!'''</span>
|-
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| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<span style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il sapere libero e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!
 
== Organizzazione ==
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=== Struttura e procedura di selezione degli artisti ===
[[File:Map of Dakar Biennial organization 1996-2006.pdf|thumb|left|Organizzazione della biennale a partire dal 1996.]]
L'organizzazione della Biennale di Dakar si caratterizza a partire dall'edizione del 1996<ref>Le linee guida vendono definite durante una settimana di valutazione della biennale organizzata a giugno 1993, dopo l'edizione del 1992.</ref>. La biennale viene consacrata all'[[arte contemporanea africana]] e, per rendere più professionale l'evento viene istituito il segretariato generale permanente e il comitato scientifico<ref>Le nuove direttive della Biennale di Dakar vengono annunciate a ottobre 1993 dal Ministro della cultura Coura Ba Thiam.</ref>. In base all'organizzazione della biennale, gli artisti con la nazionalità di un paese africano possono candidarsi liberamente per partecipare all'esposizione Internazionale o al salone Internazionale del design africano e della creatività tessile. Il Segretariato Generale diffonde il bando di candidatura l'anno precedente alla nuova edizione della Biennale (la data della successiva Biennale è pubblicata sul catalogo). Il bando viene inviato alle ambasciate senegalesi, alle ambasciate straniere in Senegal, ai centri culturali dell'Africa e alla lista di contatti della biennale. Seguendo le indicazioni del bando, gli artisti possono presentare il loro dossier che è composto da una lettera di candidatura in cui si precisa la scelta dell'esposizione, un curriculum vitae, due fotografie dell'artista, degli articoli o testi critici, 5 fotografie o diapositive a colori delle opere in concorso e una scheda tecnica delle opere. I dossier inviati non vengono restituiti agli artisti, ma vengono inseriti nell'archivio del centro di documentazione del segretariato generale della Biennale di Dakar. Attraverso i dossier di candidatura, un comitato internazionale di selezione e di giuria sceglie le opere che parteciperanno all'esposizione Internazionale e al salone del Design Africano. Successivamente anche il comitato internazionale suggerisce artisti o sollecita candidature. I membri del comitato si riuniscono a Dakar e analizzano in due sedute le opere: nella prima seduta viene fatta una selezione degli artisti; nella seconda seduta, viene scelto il gruppo dei partecipanti definitivo, indicando per ogni autore l'opera o le opere che saranno esposte.
 
=== Programma, esposizioni ed eventi ===
<span style="font-size:105%">
[[File:Map of Dakar Biennial exhibitions.jpg|thumb|right|Programma della Biennale di Dakar]]
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'{{GENDER:{{PAGENAME}}|autore|autrice|autore/autrice}}, devi seguire [[Wikipedia:CONCEDI|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
La Biennale di Dakar è strutturata in un programma ufficiale chiamato ''in'' e in un programma a latere chiamato ''off''.
Durante la storia della biennale il programma ufficiale è strutturato in una serie di diverse esposizioni
* ''Esposizione internazionale'' che presenta artisti contemporanei africani.
* ''Salone del design'', che in alcune edizioni comprende la creatività tessile, anche questo dedicato ad artisti contemporanei africani.
* ''Esposizioni individuali'', omaggi e retrospettive che focalizzano l'attenzione su alcuni protagonisti dell'arte contemporanea. Queste esposizioni sono affidata a dei curatori.
Nel corso del tempo altre iniziative arricchiscono il programma ufficiale:
* MAPA mostra vendita di opere d'arte
* Esposizione di pubblicazioni
* Salone degli artisti senegalesi
* Salone dell'infanzia che presenta i risultati di laboratori e iniziative organizzate con le scuole
* Laboratori
* Visite guidate alle esposizioni
* Programma di concerti ed eventi chiamati ''animazioni''.
 
Accompagna l'evento un programma di conferenze chiamato ''Rencontres et échanges''.
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
 
== Le edizioni della Biennale di Dakar ==
<div style="margin:0; padding:0">
* 1990 [[Biennale di Dakar 1990]]. Prima edizione dedicata alla letteratura.
{{Cassetto inizio
* 1992 [[Dak'Art 1992]]. Prima edizione dedicata alle arti visive.
|titolo = Altre informazioni
* 1996 [[Dak'Art 1996]]. Seconda edizione della biennale dedicata alle arti visive e prima edizione dedicata all'arte contemporanea africana.
}}
* 1998 [[Dak'Art 1998]]. Terza edizione.
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
* 2000 [[Dak'Art 2000]]. Quarta edizione.
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
* 2002 [[Dak'Art 2002]]. Quinta edizione.
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
* 2004 [[Dak'Art 2004]]. Sesta edizione con il comitato internazionale composto da [[Meskerem Assegued]], Emma Bedford, Thmas Boutoux, Sara Diamond, Gerald Matt, [[Didier Schaub|Didier Pierre Schaub]], Victor-Emmanuel Cabrita, Ousseynou Wade.
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
* 2006 [[Dak'Art 2006]]. Settima edizione con il titolo ''Entendus, Sous-entendus et Malentendus/Agreements, Allusions and Misunderstandings'' a cura di [[Yacouba Konaté]].
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
* 2008 [[Dak'Art 2008]]. Ottava edizione con il titolo ''Afrique: Miroir?'' a cura di Maguèye Kassé.
{{-}}
* 2010 [[Dak'Art 2010]]. Nona edizione e ventesimo anniversario della Biennale di Dakar a cura di [[Marilyn Martin]], [[Kunlé Filani]], [[Marème Malong Samb]], [[Sylvain Sankalé]] e [[Rachida Triki]].
{{Cassetto fine}}
* 2012 [[Dak'Art 2012]]. Decima edizione e ventesimo anniversario della Biennale di Dakar dedicata alle arti visive, a cura di [[Christine Eyene]], [[Nadira Laggoune]] e [[Riason Naidoo]].
</div>
* 2014 [[Dak'Art 2014]]. Undicesima edizione a cura di [[Elise Atangana]], [[Abdelkader Damani]] e [[Smooth Ugochukwu Nzewi]].<ref>{{cita web|titolo=Dak'Art 2014|url=http://www.dakart.org/2014|accesso=12 maggio 2015|lingua=fr}}</ref>
{{Cassetto inizio
* 2016 [[Dak'Art 2016]]. Dodicesima edizione con il titolo ''La Cité dans le jour bleu/The City in the Blue Daylight'' a cura di [[Simon Njami]].
|titolo = Serve aiuto?
* 2018 [[Dak'Art 2018]]. Tredicesima edizione con il titolo ''L'heure Rouge: Une nouvelle humanité/The Red Hour: A new humanity'', diretta da [[Simon Njami]].
}}
 
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
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! Edizione
!Curatori
!Sede esposizione
internazionale
!Premio Senghor
! Artisti esposizione
internazionale
! Design
! Esposizioni individuali
(omaggi, retrospettive)
! Note
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|[[Dak'Art 1992]]
|
|
|Moustapha Dimé, Zerihun Yetmgeta|| 10 || 9 || ||
|-
|2
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
|[[Dak'Art 1996]]
|
|
|Abdoulaye Konaté|| 42 || 13 || 5 ||
|-
|3
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.png|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
|[[Dak'Art 1998]]
|
|
|Viyé Diba|| 36 || 31 || 5 ||
|-
|4
|[[Dak'Art 2000]]
|
|Museo Théodore Monod (IFAN)
|Fatma Charfi M’Seddi|| 21 || 18 || 7 ||
|-
|5
|[[Dak'Art 2002]]
|
|CICES Centro fieristico
|Ndary Lô|| 44 || 14 || 9 ||
|-
|6
|[[Dak'Art 2004]]
|
|
|Michèle Magema|| 33 || 5 || 18 ||
|-
|7
|[[Dak'Art 2006]]
|[[Yacouba Konaté]]
|Museo Théodore Monod (IFAN)
|Mounir Fatmi|| 87 || 14 || ||
|-
|8
|[[Dak'Art 2008]]
|Maguèye Kassé
|
|Ndary Lô, Mansour Ciss Kanakassy|| 36 || 12 || 2 ||
|-
|9
|[[Dak'Art 2010]]
|[[Marilyn Martin]], [[Kunlé Filani]], [[Marème Malong Samb]], [[Sylvain Sankalé]] e [[Rachida Triki]].
|Museo Théodore Monod (IFAN)
|Mouna Jemal Siala, Svea Josephy|| 26 || || 4 ||
|-
|10
|[[Dak'Art 2012]]
|[[Christine Eyene]], [[Nadira Laggoune]] e [[Riason Naidoo]]
|Museo Théodore Monod
|Younes Baba-Ali
| 42 || || 5 ||
|-
|11
|[[Dak'Art 2014]]
|[[Elise Atangana]], [[Abdelkader Damani]] e [[Smooth Ugochukwu Nzewi]]
|Ex-area industriale - di fronte al CFAO
|Driss Ouadhahi & Olu Amoda
| || || ||
|-
|12
|[[Dak'Art 2016]]
|[[Simon Njami]]
|Ancien Palais De Justice
|Youssef Limoud
|
|
|
|
|-
|13
|[[Dak'Art 2018]]
|[[Simon Njami]]
|Ancien Palais De Justice
|Laeila Adjovi
|75
|
|
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|-
|
|[[Dak'Art 2020]]
|
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| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
|}
Alcuni artisti partecipano a più edizioni della Biennale di Dakar.
Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
=== Numerazione ===
--[[Utente:Ppong|Ppong]] ([[Discussioni utente:Ppong|msg]]) 21:59, 6 gen 2014 (CET)
La Biennale viene inizialmente istituita come Biennale de Dakar des Arts et des Lettres, con l'obiettivo di alternare ogni due anni edizioni consacrate alla letteratura ed edizioni consacrate alle arti visive. La data di nascita di Dak'Art è per questo motivo spesso confusa: nel 2002 si festeggia il decimo compleanno dell'evento, ma in realtà già nel 1990 si svolge la prima edizione dedicata alla letteratura, seguita poi nel 1992 dalla manifestazione focalizzata sull'arte e ancora nel 1996 una nuova trasformazione con la specializzazione della biennale sull'arte contemporanea africana. Prendendo in considerazione esclusivamente le biennali d'arte, la prima edizione è quella del 1992.
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
Bibliografia generale della Biennale di Dakar in ordine cronologico inverso, con le pubblicazioni più recenti in alto.
 
<div class="references-small">
;2020
*{{en}}Ugochukwu-Smooth C. Nzewi & Thomas Fillitz (a cura di), ''Dak’Art: The Biennial of Dakar and the Making of Contemporary African Art'' (London: Bloomsbury Academic, 2020[forthcoming]).
;2019
*{{en}}Pan-African Festivals and Visual Culture: from the Dakar Festival of 1966 to Dak’Art 2016, volume dedicato "World Art", special issue, 2019.
;2018
*{{en}}Ugochukwu-Smooth C. Nzewi, ''Dak’Art: Global Black Cultural Politics in the Twentieth-Century'' in "Nka: Journal of Contemporary African Art" [Global Black Consciousness, special issue, edited by Margo N. Crawford and Salah Hassan], No. 42-43 (November 2018), pp. 96-109.
*{{en}}Thomas Fillitz, ''Concepts of "Art World" and the Particularity of the Biennale of Dakar'' in ''An anthropology of contemporary art: Practices, Markets, and Collectors'', a cura di Thomas Fillitz & Paul van der Grijp, Bloomsbury Publishing, 2018.
;2017
*{{en}}Joanna Grabski, ''Art World City: The Creative Economy of Artists and Urban Life in Dakar'', Indiana University Press, 2017.
*{{en}}Thomas Fillitz, ''The Biennial of Dakar: Scales of Art Worlds-Networks'' in ''Ethnographies of Conferences and Trade Fairs: Shaping Industries, Creating Professionals'', ed. Hege Høyer Leivestad, Anette Nyqvist, Springer, 2017, pp. 107-124.
;2016
*{{en}}Thomas Fillitz, ''The Biennial of Dakar and South-South Circulations'' in Artl@s Bulletin 5, no. 2 (2016): Article 6.
;2015
*Yacouba Konaté, '0'Dak’Art: The Making of Pan-Africanism and the Contemporary'' in Art in Translation, vol. 5, issue 4, 2015.
;2014
*{{en}}Ugochukwu-Smooth C. Nzewi, ''Dak'Art: The Biennale of Contemporary African Art'' Grove Art Online. New York: Oxford University Press, 2014.
*{{en}}Joseph Underwood, ''[https://s3.amazonaws.com/academia.edu.documents/38766166/ProQuest_Underwood_MA_Thesis.pdf?AWSAccessKeyId=AKIAIWOWYYGZ2Y53UL3A&Expires=1553966770&Signature=1Jbfm7lZn%2FrEMpRe0CORdJgcO%2FE%3D&response-content-disposition=inline%3B%20filename%3DExpectations_of_the_President_as_Patron.pdf Expectations of the President as Patron and “Protector of the Arts”: Culture as Identity in Postcolonial Senegal]'', Tesi di master, Stony Brook University, 2014.
;2013
*{{en}}Kinsey Katchka, ''Creative Diffusion: Africa at the Intersection of the Biennale Network'' in ''A Companion to Modern African Art'', ed. Gitti Salami & Monica Blackmun Visonà, Wiley-Blackwell, 2013.
;2012
*{{en}}Ugochukwu-Smooth C. Nzewi, “Curating Africa, Curating the Contemporary: The Pan-African Model of Dak’Art Biennial,” SAVVY: Journal of contemporary African Art, [special edition on Curating: Expectations and Challenges] No. 4 (November 2012).
*{{en}}Thomas Fillitz, ''[https://issuu.com/zavodmaska/docs/maska_2011_147-148_web The Mega-Event and the World Culture of Biennials: Dak’Art, the Biennale of Dakar]'' in ''The Event as a Privileged Medium in the Contemporary Art World'', Maska 147-148. Pp. 114-121. [Megadogodek in Globalna Kultura Bienalov; Dak’Art, Dakarski Bienale, in: Dogodek kot Priviegirani Meddij na Podrocju Sodobne Likovne Umetnosti, Maska 147- 148. Pp. 106-113.], 2012
;2011
*{{fr}}Iolanda Pensa, ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:La_Biennale_de_Dakar_comme_projet_de_coopération_et_de_développement.pdf La Biennale de Dakar comme projet de coopération et de développement]'', tesi di dottorato in Anthropologie sociale et ethnologie e in Governo e progettazione del territorio, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales in co-tutela con il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, direttori di ricerca [[Jean-Loup Amselle]] in co-tutela con Rossella Salerno; giuria Jean-Loup Amselle, [[Elio Grazioli]], Rossella Salerno, Tobias Wendl, Parigi, 27/06/2011. CC BY-SA.
;2010
*{{lingue|fr|en}}''Dak'Art 2010: 9ème Biennale de l'art africain contemporain'' (cat. expo.), Dakar, 2010.
;2009
*{{fr}}[[Youma Fall]], ''La Biennale de Dakar: Impact sociale et culturel'', Université Erfurt, Dicembre 1, 2009.
*{{en}}Hélène Tissières, ''Dak'Art, Biennial of Contemporary African Art: Conjunction of Styles and Concepts'' in Toyin Falola, Fallou Ngom, ''Facts, Fiction, and African Creative Imaginations'', Routledge, 2009.
*{{fr}}[[Yacouba Konaté]], ''[http://www.editions-harmattan.fr/index.asp?navig=catalogue&obj=livre&no=29214 La biennale de Dakar: pour une esthétique de la création contemporaine africaine : tête à tête avec Adorno]'', L'Harmattan, 2009.
*{{en}}Fiona Mauchan, ''The African Biennale: Envisioning 'Authentic' African Contemporaneity'', Department of Visual Art, Faculty of Arts and Social Science, Dr. Lize van Robbroeck, Stellenbosch University, 2009.
;2008
*{{en}}Kinsey Katchka, Politique Culturelle: Tradition, modernité et arts contemporains au Sénégal, 1960-2000, Présence Francophone. Arts visuels et communication au Sénégal 70: 49-71, 2008.
*{{fr}}Ndiouga Benga, ''[https://web.archive.org/web/20120630070939/http://scholar.google.com/ Mise en scène de la culture et espace public au Sénégal, 1960-2000]'', Université Cheikh Anta Diop, Dakar, 2008.
*{{fr}}Cédric Vincent, ''"[http://www.africultures.com/php/index.php?nav=article&no=7592 Le grand défi de Dak'art, c'est l'élargissement de son public" - entretien de Cédric Vincent avec Rémi Sagna]'' in "[[Africultures]]", dossier ''Festivals et biennales d'Afrique: machine ou utopie?, 2008''.
;2007
*{{en}}[[Yacouba Konaté]], ''Dak'art: Centralization Effects of a Peripheral Biennale'' presentato al Curating the Other – Curator as Tourist, Dartington College of Arts, Dartington, UK, Aprile 21, 2007.
;2006
*{{fr}}Daniel Sotiaux, ''Questions à Rémi Sagna su Dak'Art'' in "Africa e Mediterraneo", dossier Sulla storia dell'arte africana contemporanea, (dir.) Iolanda Pensa et Sandra Federici, n. 55, 01/2006, p.&nbsp;35-38.
*{{fr}}Daniel Sotiaux, ''Dak'art Chronologie'' in "Africa e Mediterraneo", dossier Sulla storia dell'arte africana contemporanea, (dir.) Iolanda Pensa et Sandra Federici, n. 55, 01/2006, p.&nbsp;39-42.
*{{fr}}Rémi Sagna e [[N'Goné Fall]], ''Dak'art. Témoignages'' in "Africa e Mediterraneo", dossier Sulla storia dell'arte africana contemporanea, (dir.) Iolanda Pensa et Sandra Federici, n. 55, 01/2006, p.&nbsp;43-49.
;2004
*{{en}}Elizabeth Harney, ''In Senghor's Shadow: Art, Politics, and the Avant-Garde in Senegal, 1960–1995'', Duke University Press, Durham & London, 2004.
;2003
*{{it}}Iolanda Pensa, ''[[s:La Biennale di Dakar|La Biennale di Dakar]]'', tesi di laurea, relatore Luciano Caramel e correlatore Francesco Tedeschi, Università Cattolica di Milano, Laurea in lettere e filosofia, 2003 (CC-BY-SA).
*{{en}}[[Rasheed Araeen]], ''DAK'ART - 1992-2002'' in "[[Third Text]]", 17, n°. 1 (2003), p.&nbsp;93.
;2001
*{{en}}Kinsey Katchka, ''Putting Art in Place: Exhibiting community and cultural policy in 20th century urban Senegal'', PhD, Anthropology and African Studies, Indiana University–Bloomington, 2001.
;1998
*{{en}}Tracy D. Snipe, ''Arts and Politics in Senegal 1960-1996'', Africa World Press, Trenton (NJ) / Asmara, 1998.
*{{fr}}Mongo Beti, ''L'ETRANGE BIENNALE DE DAKAR... LETTRE OUVERTE A MONSIEUR LE MINISTRE DE LA CULTURE ET DE LA COMMUNICATION DU SENEGAL'' in "Peuples Noires Peuples Africains", n°. 63, 1988, p.&nbsp;310-314.
</div>
 
== Voci correlate ==
* [[Arte contemporanea africana]]
* [[Arte senegalese]]
* [[Biennali africane]]
* [[Biennale di Venezia]]
* [[Biennale di Johannesburg]]
* [[Festival Mondial des Arts Nègres]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Dakar Biennale}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.dakart.org|Il sito ufficiale della Biennale di Dakar dakart.org}}
 
{{Biennale di Dakar}}
{{Biennale}}
{{Portale|Arte|Musei}}
 
[[Categoria:Antropologia dell'arte]]
[[Categoria:Arte africana]]
[[Categoria:Arte del Senegal]]
[[Categoria:Biennale di Dakar| ]]
[[Categoria:Dakar]]
[[Categoria:Esposizioni artistiche]]