Mauro Ceruti e Black Country: differenze tra le pagine

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{{F|filosofi|giugno 2010}}
[[File:Black Country Flag.svg|thumb|Bandiera ufficiale di Black Country, inaugurata nel luglio 2012.]]
{{Membro delle istituzioni italiane
'''Black Country''' (in [[Lingua italiana|italiano]] ''Territorio Nero'') è un'area vagamente definita della [[conurbazione]] delle [[Midlands Occidentali (regione)|Midlands Occidentali]] [[Inghilterra|inglesi]], formata dalla parte nord ed ovest dell'area di [[Birmingham]] e dalla parte sud ed est dell'area di [[Wolverhampton]]. Dalla fine del XIX secolo, questa zona è diventata una delle aree più industrializzate della nazione.
|nome= Mauro Ceruti
|istituzione=Senato
|immagine=Ceruti2.JPG
|luogo_nascita= Cremona
|data_nascita= 16 luglio 1953
|data_morte=
|titolo=
|professione=
|partito= Partito Democratico
|legislatura=
[[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
|gruppo_parlamentare= Partito Democratico
|coalizione=
|circoscrizione= Lombardia
|incarichi=
* Membro della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali)
* Membro della Commissione parlamentare per l'infanzia
}}
{{Bio
|Nome = Mauro
|Cognome = Ceruti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cremona
|GiornoMeseNascita = 16 luglio
|AnnoNascita = 1953
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
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|Attività = filosofo
|Epoca = 2000
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
Ha introdotto in Italia negli anni '80 la tematica della [[epistemologia della complessità]].
 
Le miniere di carbone di [[South Staffordshire]], la lavorazione del carbone stesso, le fonderie di [[ferro]] e i [[Centro siderurgico|centri siderurgici]] per la produzione di [[acciaio]] (che usano il carbone qui prodotto per le loro [[Fornace|fornaci]]) producono un elevato livello di [[inquinamento]] che ha pochi eguali al mondo.
==Formazione==
Si laurea in [[filosofia della scienza]] con [[Ludovico Geymonat]] nel [[1977]] con una tesi dal titolo ''L’epistemologia genetica di Jean Piaget'', nella quale, attraverso l’analisi dell’opera epistemologica di [[Jean Piaget]], viene posto il problema del ruolo della biologia e delle scienze del vivente, nelle varie articolazioni disciplinari, come decisiva interfaccia fra le scienze fisico-chimiche e le scienze umane, in grado di favorire processi di circolazione concettuale e di traduzione reciproca fra vari e multiformi campi del sapere. Nei suoi studi ha affrontato le questioni del significato filosofico ed epistemologico delle maggiori rivoluzioni scientifiche del ventesimo secolo ([[teoria dei quanti]], [[relatività]], [[teoria dei sistemi]], [[biologia molecolare]]) focalizzando le sue ricerche sui temi del cambiamento stilistico e delle relazioni fra stile e contenuto nella storia delle idee, nonché dello statuto conoscitivo dei risultati innovativi connessi alle rivoluzioni scientifiche. Una sintesi di queste ricerche è contenuta nell’opera ''Disordine e costruzione. Un’interpretazione epistemologica dell’opera di Jean Piaget'' ([[1981]]).
 
Il concetto di "Black Country" è relativamente recente, dato che questa espressione non è stata rilevata prima del 1840<ref>{{cita libro|cognome=Jones|nome=Peter M.|lingua=en |titolo=Industrial Enlightenment: Science, technology and culture in Birmingham and the West Midlands, 1760-1820|anno=2009|editore=Manchester University Press|città=Manchester|capitolo=Birmingham and the West Midlands|citazione=The notion of the Black Country, that is to say, a crude rectangle of territory bounded by Wolverhampton and Walsall to the north and Smethwick, Halesowen and Stourbridge to the south, is also an anachronism, since the expression cannot be traced back beyond the 1840s}}</ref>. Si crede che l'area sia stata così denominata a causa dell'inquinamento industriale che ricopre l'area di fuliggine nera. Esiste anche un aneddoto (di dubbia autenticità) sulla [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]], che ordinava di abbassare le persiane della carrozza del treno reale nella quale viaggiava ogni volta che transitava in quella regione. In realtà, gli storici suggeriscono come possibilità che il soprannome fosse noto prima della [[Rivoluzione Industriale]]: le vene carbonifere affioravano spesso nella superficie della brughiera, e la presenza del carbone a basse profondità contribuì ad annerire il terreno.
==Attività accademiche==
Dal 1981 al [[1986]] è assunto dall’[[Università di Ginevra]], presso la Facoltà di [[Psicologia]] e scienze dell’educazione fondata da Jean Piaget, in qualità di ''assistant'', svolgendo ricerche nel gruppo di lavoro coordinato da Alberto Munari. In questo periodo approfondisce le relazioni che connettono l’opera di Piaget a vari modelli e approcci del contesto scientifico a lui contemporaneo: alla [[termodinamica]] di non equilibrio di [[Ilya Prigogine]], alle ricerche sul concetto e sui processi di auto-organizzazione e [[autopoiesi]], all’embriologia di [[Conrad Waddington]], ai nascenti dibattiti sul significato delle ricerche della biologia molecolare. Il tema chiave di queste convergenze disciplinari è la possibile delineazione di modelli generali del cambiamento, nonché del ruolo della discontinuità in questi modelli. L’approfondimento dei singoli filoni disciplinari gli consente di interrogarsi più estensivamente sul significato profondo e complessivo dei cambiamenti paradigmatici delle scienze alla fine del ventesimo secolo: dalla convergenza di varie discipline emerge la prospettiva di una ''scienza nuova'', caratterizzata da precise assunzioni relativamente alla natura del cambiamento, alla relazione fra soggetto e mondo, al ruolo del tempo, della storia e della narrazione negli approcci scientifici. La nozione di ''complessità'' costituisce un’utile maniera sintetica di rapportarsi con tali assunzioni. Per ricostruire queste novità del contesto scientifico, imposta un programma di ricerca attorno al tema della [[epistemologia della complessità]], parte integrante del quale è stata – a partire dal 1984 - l’organizzazione di convegni internazionali e di seminari, e la pubblicazione del volume ''La sfida della complessità'' (con Gianluca Bocchi, [[1984]]).
 
La zona è conosciuta anche per il suo particolare [[dialetto]], che differisce notevolmente anche in diverse parti della stessa area. Nonostante la vicinanza a Birmingham, buona parte della popolazione di Black Country rifiuta di dichiararsi appartenente a quella zona, dimostrando così l'orgoglio di appartenere ad una regione separata nonché la forte identità dell'area.
Dal 1986 al 1993 è ricercatore associato presso il CETSAP (''Centre d’Etudes Transdisciplinaires, Sociolgie, Anthropologie, Politique'') diretto da [[Edgar Morin]], centro di ricerca associato al [[Centre National de la Recherche Scientifique|CNRS]] e all’''Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales'' di [[Parigi]], presso il quale dirige l’unità di ricerca di filosofia della scienza. In quegli anni approfondisce le problematiche dell'[[epistemologia genetica]] e della [[cibernetica]], pubblicando ''Il vincolo e la possibilità'' (1986) e ''La danza che crea'' (1989). Svolge inoltre ricerche sul ruolo giocato dalle scienze evolutive e dalla [[teoria dell'evoluzione]] di tradizione darwiniana nel più generale mutamento di prospettiva delle valenze cognitive e stilistiche del contesto scientifico, focalizzandosi sulle conseguenze epistemologiche e filosofiche dei modelli di cambiamento e delle relazioni fra continuità e discontinuità conseguenti alla [[teoria degli equilibri punteggiati]] di [[Stephen Jay Gould]] e di [[Niles Eldredge]], ai dibattiti sulle estinzioni di massa e sulle testimonianze paleontologiche, alle nuove forme di collaborazione fra evoluzionismo e genetica, alle relazioni fra approcci storici e approcci nomotetici nelle scienze del vivente. Ne deriva una serie di ricerche compendiate nel volume ''Origini di storie'' (con G. Bocchi, 1993), in cui il tema del cambiamento discontinuo, e i connessi temi dell’evento, della contingenza e della sensibilità alle condizioni iniziali, vengono discussi all’interno di un ampio spettro disciplinare, che connette biologia evolutiva, cosmologia, fisica del caos, antropologia e storia delle idee. Gli interrogativi sul modo in cui dallo studio del radicamento naturale delle società umane possano scaturire nuovi strumenti di comprensione dei fenomeni sociali e culturali della nostra specie lo portano a entrare in contatto con le ricerche condotte in questi stessi anni dal [[Santa Fe Institute]], volte all’individuazione di leggi generali della complessità e di modelli generali sul comportamento dei sistemi complessi.
 
==Geografia==
Una nuova linea di ricerca di filosofia della scienza, che approfondisce a partire dalla metà degli anni novanta, è lo studio dei modelli di cambiamento dell’evoluzione umana, in relazione alla teoria degli equilibri punteggiati, alla visione discontinuista della storia naturale, alle dinamiche ecologiche e ambientali. Una seconda linea di ricerca epistemologica, strettamente interrelata alla prima, è lo studio dell’importanza delle analisi genetiche per la ricostruzione dell’evoluzione e della storia umane, sia dei tempi lunghi della storia delle varie specie ominidi sia dei tempi medi della storia della nostra specie ''[[Homo sapiens]]''.
A partire da ''Solidarietà o barbarie. L’Europa delle diversità contro la pulizia etnica'' (con G. Bocchi, 1994), imposta una serie di seminari e di ricerche di filosofia delle scienze biologiche, evoluzionistiche e storiche sul tema dei confini e sulle identità nazionali e culturali. Nel far ciò approfondisce una concezione evolutiva di tali identità, consonante con la prospettiva epistemologica costruttivistica, e convergente con i presupposti epistemologici, costruttivisti e antiessenzialisti propri della tradizione evoluzionistica darwiniana. In queste ricerche, viene affrontata anche la questione del significato della rivoluzione darwiniana nell’intera storia della tradizione scientifica occidentale. Un ulteriore studio dedicato a tali problematiche è il volume ''Educazione e globalizzazione'' (con G. Bocchi, 2004), che traccia un bilancio epistemologico degli intrecci disciplinari fra storia, geografia, antropologia, scienze evolutive e naturali per comprendere il ruolo della diversità culturale nella storia della specie umana e le radici profonde degli attuali processi di [[globalizzazione]].
 
I confini di Black Country sono abbastanza controversi, dato che alcuni vi includono l'intera area di [[Wolverhampton]] mentre altri ne inseriscono solo una parte. Nella maggioranza dei casi, all'interno di Black Country sono incluse l'area metropolitana di [[Dudley]], [[Sandwell]], [[Walsall]] e la città di Wolverhampton. La città di Dudley è spesso indicata come la capitale (ufficiosa) di Black Country<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/blackcountry/uncovered/what_is.shtml|titolo=What and where is the Black Country?|editore=Bbc.co.uk|accesso=26 febbraio 2010|lingua=en}}</ref>.
Mauro Ceruti è stato professore ordinario di Epistemologia genetica e di Filosofia della Scienza presso le [[Università degli Studi di Palermo]], di [[Università degli Studi di Milano-Bicocca|Milano Bicocca]] e di [[Università degli Studi di Bergamo|Bergamo]], dove attualmente insegna. È Presidente della SILFS - Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze.
Negli anni accademici 1999-2000 e 2000-2001 è stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli studi di Milano Bicocca.
Dall'anno accademico 2001-2002 al 2008 è stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'università di Bergamo.
Dal 2001 al 2008 è stato Direttore del CE.R.CO. (Centro di Ricerca sull’Antropologia e l’Epistemologia della Complessità) che comprende la Scuola di dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità, presso l'Università degli Studi di Bergamo.
 
Una più vecchia e più precisa definizione ''de facto'' del territorio è data appoggiandosi sulla geologia, ed indica i filoni di carbone grezzo presenti nelle faglie di South Staffordshire (conosciuti localmente con il nome di ''thirty foot seam'', "cicatrice di 30 [[Piede (unità di misura)|piedi]]") come limiti ad est e ad ovest, mentre il limite a nord è identificato dalla faglia di Bentley, che divide il bacino di South Staffordshire dal vicino bacino carbonifero di Cannock Chase. Il confine sud è identificato nei pressi di [[Halesowen]] e [[Stourbridge]], dove l'affioramento del carbone pare formare una sorta di confine. Secondo questa teoria, parte dei territori di Walsall, Wolverhampton e Stourbridge non sono parte di Black Country mentre ne entra a far parte [[West Bromwich]], anche se la ''thirty foot seam'' diventa praticamente piana. Queste limitazioni sono tenute in forte considerazione a livello locale. Al contrario, i non residenti spesso indicano come limite est le autostrade M5 e M6 ma si tratta solo di una approssimazione, dato che [[Smethwick]] si trova più ad est delle strade citate e buona parte di Walsall si trova a nord-est della M6. Da un punto di vista geologico, questa proposta è del tutto errata. La maggior parte delle aree urbane di Black Country si è infatti unita in una singola conurbazione e in maniera completamente inusuale, dato che non ha (come di norma) un solo centro, essendo la fusione nata da una serie di cittadine e villaggi industriali nel XX secolo. I più centri, presenti in passato, sono tuttora ancora identificabili anche se spesso non pienamente riconoscibili, essendo stati inglobati in un'area metropolitana il cui centro si trova da tutt'altra parte.
Principali tematiche presenti negli studi di Ceruti:
 
Black Country è attualmente completamente all'interno delle [[West Midlands (contea)|West Midlands]], ma anticamente venne divisa nelle contee di [[Staffordshire]] e [[Worcestershire]]. L'antica parrocchia (e municipio prima del 1966) di Dudley era una parte distaccata del Worcestershire presente però all'interno del Staffordshire, mentre fino al 1845 buona parte della parrocchia di [[Halesowen]] (includendo [[Oldbury (West Midlands)|Oldbury]] e Warley Salop, ma non [[Cradley]] o Warley Wigorn) era una parte distaccata del [[Shropshire]].
*[[Antropologia]]
*[[Bioetica]]
*[[costruttivismo (filosofia)]]
*[[Epistemologia]]
*[[Epistemologia della complessità]]
*[[Epistemologia genetica]]
*[[Evoluzionismo]]
*[[Globalizzazione]]
*[[Scienze cognitive]]
*[[Scienze della formazione]]
*[[Teoria dei sistemi]]
 
Dal [[1974]], la zona di Black Country è amministrata dalle 4 autorità locali del [[Dudley (borough)|distretto di Dudley]], [[Wolverhampton]], [[Sandwell]] e il [[Walsall (borough)|distretto di Walsall]], mentre in precedenza consisteva in diversi piccoli distretti urbani. Nel [[1966]], il distretto di Dudley inglobò buona parte di Sedgley e Brierley Hill, mentre il distretto di Coseley fu diviso tra Dudley e Wolverhampton: quest'ultimo inglobò invece [[Tettenhall (Wolverhampton)|Tettenhall]], Wednesfield e Bilston. Il distretto di West Bromwich annetté buona parte di Tipton e Wednesbury, mentre ulteriori parti di Tipton e Dudley andarono a formare il nuovo distretto di Warley (che fu formato principalmente da Oldbury, Smethwick e Rowley Regis). Il distretto di Walsall inglobò invece le città di Darlaston e Willenhall. Infine, nel 1974 il distretto di Dudley si espanse ulteriormente incorporando Halesowen e Stourbridge, mentre West Bromwich e Warley si unirono andando a formare Sandwell; il distretto di Walsall incorporò invece Aldridge-Brownhills (che, solitamente, non è indicato come parte di Black Country).
==Incarichi istituzionali==
 
Attualmente, Black Country comprende parte delle città di [[Bilston]], [[Blackheath (West Midlands)|Blackheath]], [[Brierley Hill]], [[Brownhills]], [[Coseley]], [[Cradley]], [[Cradley Heath]], [[Darlaston]], [[Dudley]], [[Gornal]], [[Great Bridge (West Midlands)|Great Bridge]], [[Halesowen]], [[Kingswinford]], [[Lye (West Midlands)|Lye]], [[Netherton (West Midlands)|Netherton]], [[Oldbury (West Midlands)|Oldbury]], [[Old Hill]], [[Quarry Bank]], [[Rowley Regis]], [[Sedgley]], [[Smethwick]], [[Stourbridge]], [[Tipton]], [[Walsall]], [[Warley, West Midlands|Warley]], [[Wednesbury]], [[Wednesfield]], [[West Bromwich]], [[Willenhall]] e [[Wordsley]].
È membro della Commissione Nazionale di [[Bioetica]] della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel [[2006]] è stato nominato, dal Ministro della Pubblica Istruzione [[Giuseppe Fioroni]], Presidente della Commissione incaricata di scrivere le nuove ''Indicazione per il Curricolo per la Scuola dell'Infanzia e per il Primo Ciclo di Istruzione''.
 
==Storia==
Nel 2007 ha partecipato alla fase di fondazione del [[Partito Democratico]], venendo eletto all'Assemblea costituente del partito e assumendo l'incarico di relatore della Commissione incaricata di redigerne il Manifesto dei Valori.
L'industrializzazione della zona di Black Country iniziò prima della Rivoluzione Industriale: si tratta infatti di un'area in cui la metallurgia ricopriva un ruolo importante già dal XVI secolo, grazie alla presenza di miniere di ferro e della già citata faglia carbonifera (la più grande della [[Gran Bretagna]]). Buona parte della popolazione possedeva un appezzamento di terreno proprio in cui praticava l'[[agricoltura]], ma spesso gli abitanti lavoravano allo stesso tempo come fabbri: gli storici dell'economia indicano oggi questo fenomeno con il nome di [[protoindustrializzazione]].
 
[[File:Black Country Museum - geograph.org.uk - 248285.jpg|thumb|Ricostruzione di un centro di raccolta del carbone - Black Country Living Museum]]
Alle [[elezioni politiche italiane del 2008]] Mauro Ceruti è stato eletto al [[Senato della Repubblica]] nelle liste del Partito Democratico.
Nel [[1642]], allo scoppio della [[Guerra civile inglese]], il re [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]] non riuscì a conquistare i due arsenali di Portsmouth e Hull, città legate al Parlamento ma situate all'interno di regioni fedeli al re. Dopo il fallimento di queste operazioni, Carlo si ritrovò privo di [[Spada|spade]], [[Picca|picche]], [[Arma da fuoco|armi da fuoco]] e munizioni: tutto ciò gli venne fornito da Black Country. Da [[Stourbridge]] arrivarono le munizioni, da [[Dudley]] i cannoni: le innumerevoli piccole forge che esistevono a nord di Worcestershire produssero lame per le spade e punte per le picche. Si dice che tra le varie cause dell'odio di Carlo I per Birmingham ci fosse il fatto che il miglior fabbricante di spade del tempo, un uomo chiamato [[Robert Porter]] che viveva e lavorava nel Worcestershire (ma che vendeva le sue lame a Birmingham), si rifiutò di vendere le sue spade a qualsiasi prezzo a ''Carlo, uomo assetato di sangue'' (soprannome che i [[Puritani]] avevano affibbiato al re) e tantomeno ai suoi alleati.
In risposta all'armaiolo, i monarchici arruolarono tra le loro file il colonnello [[Dud Dudley]], che inventò un nuovo metodo di fusione del ferro usando il [[Coke (carbone)|coke]]: lo stesso Dudley proclamò che poteva produrre "ogni sorta di barre di ferro per la produzione di moschetti, carabine e pezzi per opere più grandi" più velocemente ed economicamente di qualsiasi altro metodo, nonché con una qualità maggiore: il suo metodo fu messo al servizio dell'esercito del re<ref>{{en}} John William Willis-Bund. ''The Civil War In Worcestershire, 1642-1646: And the Scotch Invasion Of 1615'', Birmingham: The Midland Educational Company, 1905, pp. 4,5,88</ref><ref>{{en}} Joan Zuckerman, Geoffrey Eley. ''The Birmingham heritage'', Taylor & Francis, 1979. ISBN 978-0-85664-875-5. p. 34</ref>.
 
A partire dal XIX secolo e nei primi anni del 20º, molti villaggi avevano la loro produzione caratteristica, ma l'artigianato più antico andò via via scomparendo: alcune attività si rivelarono meno antiche di questo supposto in un primo periodo. Per esempio, la produzione di catene di Cradley Heath è stata datata come iniziante nel 1820 circa, mentre l'industria di ''holloware'' di [[Lye (West Midlands)|Lye]] è addirittura più recente, quando entrambe parevano risalire al XVII secolo.
== Pubblicazioni ==
 
Prima della [[Rivoluzione Industriale]], carbone e calcare erano lavorati solo in quantità modeste e solo per il fabbisogno locale, ma durante la Rivoluzione Industriale, con l'apertura di nuovi canali (come il Canale di Birmingham, il Canale di Stourbridge e il Canale di Dudley), aumentarono le possibilità di sfruttamento dei giacimenti dell'area. Migliorie nell'uso del coke per la produzione del ferro (fino a quel momento limitata dalla produzione di carbone fossile) permisero un rapido aumento della produzione. Già nell'[[epoca vittoriana]] Black Country era una delle zone più industrializzate d'Inghilterra, e diventò nota per l'alta percentuale di inquinamento dovuta alla produzione di carbone e ferro e a tutte le conseguenti fabbriche che lavoravano i due minerali. Lo sviluppo portò all'espansione della rete ferroviaria locale che collegò direttamente anche le miniere. Al giorno d'oggi, la linea ferroviaria da Stourbridge a Walsall che attraversava [[Dudley Port]] e [[Wednesbury]] fu chiusa negli anni '60, mentre la linea da Birmingham a Wolverhampton (che passa anche per [[Tipton]]) è ancora oggi un'importante linea di trasporto.
*''Disordine e costruzione. Un’interpretazione epistemologica dell’opera di Jean Piaget'' (con G. Bocchi), Feltrinelli, Milano, 1981.
*''Modi di pensare postdarwiniani. Saggio sul pluralismo evolutivo'' (con G. Bocchi), Dedalo, Bari 1984.
*''La sfida della complessità'' (con G. Bocchi), Feltrinelli, Milano, 1985; nuova edizione: Bruno Mondadori, Milano, 2007.
*''Il vincolo e la possibilità'', Feltrinelli, Milano, 1986, Prefazione di [[Heinz von Foerster]].(Altre edizioni: - ''Constraints and possibilities'', Gordon and Breach, New York; - ''Hombre. Conocimiento y pedagogìa'', Trillas, Mexico city; - ''O Vìnculo e a Possibilidade'', Instituto Piaget, Lisbona).
*''Physis. Abitare la terra'' (con E. Laszlo), Feltrinelli, Milano, 1988.
*''La danza che crea. Evoluzione e cognizione nell'epistemologia genetica'', Feltrinelli, Milano, 1989, Prefazione di [[Francisco Varela]]. (Altre edizioni: - ''A Dan&#231;a que Cria'', Instituto Piaget, Lisbona).
*''Che cos’è la conoscenza'', Laterza, Roma-Bari, 1990 (a cura di, con L. Preta).
*''Evoluzione e cognizione'', Lubrina, Bergamo, 1992.
*''Origini di storie'' (con G. Bocchi), Feltrinelli, Milano, 1993. Prefazione di Jerome Bruner. (Altre edizioni: - ''El Sentido de la Historia'', Editorial Débate, Madrid; - ''The Narrative Universe'', Hampton Press, New Jersey. - ''Origens e Historias'', Instituto Piaget, Lisbona).
*''L'Europa nell'era planetaria'' (con G. Bocchi e [[Edgar Morin|E. Morin]]), Sperling & Kupfer, Milano, 1992 (Altre edizioni: - ''Os problemas do fim de século'', Editorial Notìcias, Lisbona; - ''Einen neuen anfang wagen'', Junius, Hamburg; - ''Un nouveau commencement'', Seuil, Paris; - edizione turca, AFA, in stampa).
*''Il caso e la libertà'' (a cura di, con P. Fabbri, G. Giorello, L. Preta), Laterza, Roma-Bari, 1994 .
*''Solidarietà o barbarie. L'Europa delle diversità contro la pulizia etnica'' (con G. Bocchi), Raffaello Cortina Editore, Milano, 1994, Prefazione di Edgar Morin. (Altre edizioni: - S''olidarity or Barbarism'', Peter Lang, S. Francisco; - edizione portoghese, Instituto Piaget, Lisbona).
*''Evoluzione senza fondamenti'', Laterza, Roma-Bari, 1995.
*''Epistemologia e psicoterapia'' (a cura di, con G. Lo Verso), Raffaello Cortina Editore, Milano, 1998.
*''Pensare la diversità'', (con [[Matilde Callari Galli]] e Telmo Pievani), [[Meltemi Editore]], Roma 1998
*''Le radici prime dell’Europa. Gli intrecci genetici, linguistici, storici'', Bruno Mondadori Editore, Milano, 2001.
*''Le origini della scrittura. Genealogie di un’invenzione'', Bruno Mondadori Editore, Milano, 2002.
*''Educazione e globalizzazione'' (con G. Bocchi), Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004.
*''Le due paci. Cristianesimo e morte di Dio nel mondo globalizzato'' (con [[Giuseppe Fornari|G. Fornari]]), Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005
 
Alcune [[Àncora|ancore]] e catene della famosa nave passeggeri ''[[RMS Titanic]]'' furono prodotte a Black Country, e più precisamente nell'area di [[Netherton, West Midlands|Netherton]]. Furono infatti prodotte 3 ancore e le necessarie catene, per un totale di circa 100 tonnellate: la sola ancora centrale pesava 12 tonnellate e fu trasportata da Netherton fino al cantiere navale da 20 cavalli da tiro.
Mauro Ceruti è stato inoltre direttore delle riviste scientifiche:
Un altro motivo di notorietà fu la citazione in un romanzo di [[Charles Dickens]], ''[[La bottega dell'antiquario]]'', scritto nel [[1841]], che descrive come le ciminiere della zona "sputino fuori il loro fumo malefico, oscurando la luce, e ammorbando l'aria melanconica"<ref>Testo originale: "Poured out their plague of smoke, obscured the light, and made foul the melancholy air".</ref>. Nel [[1862]], il console americano con sede a Birmingham [[Elihu Burritt]] descrisse la regione come "nera di giorno e rossa di notte", riferendosi al fumo e alla fuliggine generati dalle fabbriche e al bagliore delle fornaci nella notte.
 
Si racconta che [[John Ronald Reuel Tolkien|J. R. R. Tolkien]] creò l'oscura regione di [[Mordor]] basandosi sull'industrializzata Black Country nel suo romanzo ''[[Il Signore degli Anelli]]''. Inoltre, in [[Sindarin]], ''Mor-Dor'' significa ''Terra Oscura'' (o ''Terra Nera''), e talvolta all'interno del romanzo stesso vi si riferisce ad essa come ''Black Country''.
*''La Casa di Dedalo'' (Casa Editrice Maccari, Parma);
*''Oikos'' (Pierluigi Lubrina Editore, Bergamo);
*''Pluriverso'' (Rcs, Milano).
 
==Black Country oggi==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.mauroceruti.it Sito ufficiale]
*[http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00025204.htm Pagina nel sito del Senato]
*[http://www.pubblica.istruzione.it/news/2007/indicazioni_curricolo.shtml Ministero della Pubblica Istruzione, Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo]
*[http://www.governo.it/bioetica/ Presidenza del Consiglio dei ministri, Comitato Nazionale di Bioetica]
 
L'industria pesante, un tempo preponderante a Black Country, è ormai largamente scomparsa. Il XX secolo ha visto un declino nello sfruttamento del carbone: l'industria legata al carbone cessò alla fine del [[1968]] con la chiusura della miniera di Baggeridge, vicino a [[Sedgley]]. Le successive normative ambientali hanno avuto come conseguenza il miglioramento delle condizioni, anche se l'area mantenne un'alta percentuale di inquinamento: negli anni '60 e '70 nacque lo slogan ''Keep the Black Country white!'' ("Mantieni bianca Black Country"). Le conseguenze maggiori sull'economia arrivano alla fine degli anni '70 e nei primi anni '80, quando la disoccupazione salì a causa della chiusura di alcune grandi industrie storicamente presenti nella zona, come la Round Oak Steel Works a [[Brierley Hill]] e la Patent Shaft Steel Plant a [[Wednesbury]].
{{Portale|biografie|filosofia|politica}}
La disoccupazione aumentò in questo periodo anche a causa della battaglia contro l'inflazione voluta dal primo ministro [[Margaret Thatcher]], così come il processo di modernizzazione dell'industria britannica: l'area di Black Country venne però designata come "Enterprise Zone" e in pochi anni le attività furono riorganizzate. L'impianto di Round Oak e i terreni circostanti furono trasformati nel Merry Hill Shopping Center e nel complesso commerciale di Waterfront, mentre il sito di Patent Shaft fu trasformato in una proprietà industriale. Nel 1978 fu inaugurato a Dudley il ''Black Country Living Museum'', dove è stata ricreato lo stile di vita dei primi anni del XX secolo: oggi è un'importante attrazione turistica e si estende per 105.000 m².
 
Black Country ha anche il suo [[tartan]], disegnato da Philip Tibbetts, di Halesowen<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/england/west_midlands/7825313.stm|titolo=Black Country gets its own tartan|editore=Bbc.co.uk|data=12 gennaio 2009|accesso=27 febbraio 2010|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.scottish-tartans-world-register.com/tartan.aspx?record=3284|titolo=Scottish Tartan World Register|editore=ScottishTartanWorldRegister.com| accesso=27 febbraio 2010|lingua=en}}</ref>. Il tartan è nero, rosso, bianco e giallo, indicanti il carbone, i raggi del sole, l'industria del ferro e la bandiera del [[Regno di Mercia]]: il particolare, il rosso è stato indicato da Tibbetts come rappresentazione della diceria "nera di giorno e rossa di notte" citata precedentemente.
[[Categoria:Senatori della XVI Legislatura della Repubblica Italiana]]
 
[[Categoria:Politici del Partito Democratico]]
==Il dialetto di Black Country==
 
Il dialetto tradizionale di Black Country ha conservato molti tratti arcaici dell'[[Inglese moderno|Early Modern English]] e anche del [[Medio inglese|Middle English]]<ref>{{cita web|url=http://education.guardian.co.uk/higher/news/story/0,9830,883310,00.html|titolo=Wolverhampton researches Black Country dialect|editore=Guardian.co.uk|data=27 gennaio 2003|accesso=27 febbraio 2010|lingua=en}}</ref>, e può essere abbastanza disorientante per chi non è del posto. Anche se è meno parlato oggi che in passato, è comune sentire alcune parole in dialetto in un discorso tra due abitanti del posto.
Variazioni dello stesso dialetto (anche se oggi in maniera molto minore) si verificano tra le diverse città e villaggi della zona: anche se non facilmente distinguibili dai forestieri, è facile per un abitante di Black Country riconoscere le differenze tra gli accenti che caratterizzano le differenze nel dialetto.
 
Il dialetto non è riconosciuto dalle istituzioni e rimane perciò esclusivamente un linguaggio orale: nel 1997 un cartello stradale scritto in dialetto comparve durante la costruzione di un'isola di traffico nella zona. Il cartello diceva, una volta tradotto: "If you're daft enough to come down here on your way home, your tea will be spoilt!" (''Se siete stati abbastanza sciocchi da passare da qui nella strada verso casa, il vostro [[tè]] si rovinerà!'')<ref>{{cita web|url=http://www.submitresponse.co.uk/archives/the_black_country.php|titolo=The Black Country|editore=Submitresponse.co.uk|data=27 gennaio 2003|accesso=27 febbraio 2010|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060924100504/http://www.submitresponse.co.uk/archives/the_black_country.php|dataarchivio=24 settembre 2006}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.meldrum.co.uk/mhp/charivari_9705.html|titolo=A collection of weird news stories from around the world |editore=Meldrum.co.uk |accesso=27 febbraio 2010|lingua=en}}</ref>. I lavori furono poi completati nel [[1998]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{en}} Raybould, T.J. (1973). ''The Economic Emergence of the Black Country: A Study of the Dudley Estate''. Newton Abbot: David & Charles. ISBN 0-7153-5995-9.
* {{en}} Rowlands, M. B. (1975). ''Masters and Men in the West Midlands metalware trades before the industrial revolution'', Manchester: Manchester University Press.
* {{en}} Gale, W. K. V. (1966). ''The Black Country Iron Industry: a technical history'', London: The Iron and Steel Institute.
* {{en}} Higgs, L. (2004) ''A Description of Grammatical Features and Their Variation in the Black Country Dialect'', Schwabe Verlag Basel.
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.blackcountryslang.co.uk/|Il dialetto di Black Country|lingua=en}}
* {{cita web|http://encyclopedia.jrank.org/BER_BLA/BLACK_COUNTRY_THE.html|Articolo dell'Enciclopedia Britannica del 1911 su Black Country|lingua=en}}
* {{cita web|https://www.bbc.co.uk/blackcountry/|Pagina della BBC dedicata a Black Country|lingua=en}}
* {{en}} [http://bcconnections.tribalpages.com/ Black Country Connections] - Progetto che punta a costruire un albero genealogico della popolazione di Black Country.
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Regno Unito}}
 
[[Categoria:Midlands Occidentali]]