Ariano nel Polesine e Aeroporto di Istanbul (2018): differenze tra le pagine

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{{infuturo|aeroporti}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Infobox aeroporto
|nomeComune = Ariano nel Polesine
|Struttura =
|linkStemma = Ariano nel Polesine-Stemma.png
|Immagine = 2017 1030 Istanboel int 3JPG.jpg
|siglaRegione = VEN
|Didascalia = Vista aerea dell'aeroporto
|siglaProvincia = RO
|Nomecommerciale = Istanbul New Airport
|latitudineGradi = 44
|Tipologia = Civile
|latitudineMinuti = 57
|Proprietario = DHMİ
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|Gestore = IGA (Istanbul Grand Airport) Havalimanı İşletmesi
|longitudineGradi = 12
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|Nomesuddivisione = [[Regione di Marmara]]
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|Città = [[Istanbul]]
|mappaX = 137
|Posizione = [[Distretto di Arnavutköy|Arnavutköy]]
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|Hub = [[Turkish Airlines]] (futuro)
|altitudine = 2
|superficieBase = 80,92
|Costruzione = [[2018]]
|abitanti = 4.719
|annoClasseICAO = 2008
|Antincendio =
|densita = 58,32
|LatGradi = 41
|frazioni = località Bacucco, località Botteghino, località Crocerone, Crociara, Gorino Veneto, Grillara, località Magazzini, località Monti, Piano, Rivà, San Basilio, località San Bellino, Santa Maria in Punta, località Torre
|LatPrimi = 16
|comuniLimitrofi = [[Berra]] (FE), [[Corbola]], [[Goro]] (FE), [[Mesola]] (FE), [[Papozze]], [[Porto Tolle]], [[Taglio di Po]]
|capLatSecondi = 4501231
|LatNS = N
|prefisso = [[0426]]
|istatLongGradi = 02900228
|fiscaleLongPrimi = A40045
|LongSecondi = 07
|nomeAbitanti = arianesi
|LongEW = E
|patrono = [[San Gaetano]]
|Orientamento1 = 16L/34R
|festivo = [[7 agosto]]
|Lunghezza1_m = 3750
|sito = http://www.comune.arianonelpolesine.ro.it/
|Superficie1 = [[Asfalto]]
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|Ref =
}}
'''Ariano nel Polesine''' è un comune di 4.719 (al 31/12/2008) abitanti della [[provincia di Rovigo]], così suddivisi: Maschi 2318, Femmine 2401, nuclei familiari 1832.
 
[[File:Istanbul_International_Airport_Location_Map_(English).png|thumb|right|Distanza dell'aeroporto dal Centro Città]]
==Amministrazione comunale==
Il '''Nuovo Aeroporto di Istanbul''' {{codici aeroporto|IST|LTFM}}<ref>[https://web.archive.org/web/20181007064155/http://www.hurriyet.com.tr/ekonomi/7-5-milyar-euroluk-iga-29-ekimde-isl-koduyla-aciliyor-40978808]</ref><ref>[http://www.kokpit.aero/yeni-havalimani-icao-iata-kodu]</ref> (in [[Lingua turca|turco]]: ''İstanbul Yeni Havalimanı'') è un [[aeroporto]] internazionale che serve la città di [[Istanbul]], in [[Turchia]], destinato a sostituire progressivamente a partire dal 28 ottobre 2018 l'[[Aeroporto di Istanbul-Atatürk|Aeroporto Atatürk]]. Dal 6 Aprile 2019 il [[codice aeroportuale IATA]] "IST" è stato trasferito al nuovo aeroporto, scambiando il codice provvisorio "ISL" con l'aeroporto Atatürk.
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{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Giovanni Chillemi <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 14/06/2004 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[centrodestra]]
|TelefonoComune= 0426 71133 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= segreteria@comune.arianonelpolesine.ro.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
L'aeroporto è stato inaugurato il 29 ottobre 2018,<ref>{{Cita web|url=http://www.kokpit.aero/dhmi-yeni-havalimani-tasinma|titolo=Kokpit.aero’nun dediği çıktı: İstanbul Yeni Havalimanı için taşınma tarihi açıklandı|data=5 ottobre 2018|sito=www.kokpit.aero|lingua=tr|accesso=6 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.reuters.com/article/us-turkey-airport/new-istanbul-airport-to-only-open-fully-at-end-of-year-paper-idUSKCN1MN0H7|titolo=New Istanbul airport to only open fully at end of year: paper|data=13 ottobre 2018|opera=Reuters|accesso=15 ottobre 2018|lingua=en|pubblicazione=[[Reuters]]}}</ref> data in cui la compagnia aerea [[Turkish Airlines]] ha iniziato voli di linea verso l'[[Aeroporto di Baku-Heydar Aliyev]] in [[Azerbaigian]], l'[[Aeroporto Internazionale Ercan|Aeroporto Ercan]] a [[Cipro del Nord]] e gli aeroporti di [[Aeroporto di Adalia|Adalia]], [[Aeroporto di Esenboğa|Ankara]] e [[Aeroporto di Smirne|Smirne]] in [[Turchia]].
==Storia==
Il nome di Ariano deriva probabilmente da Atria, ora [[Adria]], antica città [[etrusca]] sul mare che ha dato il suo nome anche alle [[lagune]] ed allo stesso [[Mare Adriatico]], (assieme ad [[Atri]]).
Sino al [[X secolo]], Ariano la troviamo con il nome “Adriano” (Hadriani o Radriani); successivamente chiamata inoltre anche Ariano austriaco” o “Ariano sinistro” (Ariano alla sinistra del Po di Goro).
Il nucleo abitato più importante sino all'epoca romana era localizzato sulla via [[Popilia]], iniziata nel 132 a.C. dal console [[Publio Popilio Lenate]], nei pressi dell'attuale località San Basilio.
La Popilia, che congiungeva [[Rimini]] ad Adria, oltre ad essere una delle principali arterie dirette a [[Roma]], era anche una delle vie principali dell’[[Impero|Impero romano]].
Tale via rimase importante anche nel [[medioevo]], in [[Cristianesimo|epoca cristiana]], costituendo una alternativa alla strada [[Romea]], per mezzo della quale i pellegrini cristiani, i [[Romei (pellegrini)|Romei]], raggiungevano Roma.
 
A partire dal 6 aprile 2019, i voli della [[Turkish Airlines]] sono stati spostati nel nuovo aeroporto, mentre quelli delle altre compagnie sono rimasti nell'[[Aeroporto di Istanbul-Atatürk]]. <ref name=guar>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/cities/2019/apr/06/turkish-airlines-switching-to-new-airport-all-in-45-hours|titolo=Turkish Airlines is switching to a new Istanbul airport – all in 45 hours|opera=The Guardian|data=6 aprile 2019|accesso=7 aprile 2019|lingua=Inglese}}</ref> Progressivamente è previsto il trasferimento dei voli di linea di tutte le compagnie aeree e la chiusura al traffico commerciale dell'Aeroporto Atatürk, il quale rimarrà attivo solo per merci, manutenzione / tecnica, aviazione generale, taxi aereo, voli aziendali e aerei statali e diplomatici.<ref>{{Cita web|url=https://www.dailysabah.com/business/2017/02/13/ataturk-airport-to-serve-for-repairs-cargo-after-istanbuls-3rd-airport-opens|titolo=Atatürk airport to serve for repairs, cargo after Istanbul's 3rd airport opens|sito=www.dailysabah.com|lingua=Inglese|accesso=7 aprile 2019}}</ref>
Dalla caduta dell'Impero Romano sino al 23 giugno 1866, con l'inizio della [[Terza Guerra d'Indipendenza]], il Comune è stato terra di confine, soggetto a conquiste e dispute territoriali.
 
===Cronologia=Posizione==
L'aeroporto è situato lungo la costa del [[Mar Nero]], a sudest del [[Lago di Terkos]]; amministrativamente si trova nel distretto di [[Arnavutköy]], nella parte europea di Istanbul.
Ariano era compresa nella ''Regio X Venetia et Histria'' ai tempi dell'Imperatore Ottaviano [[Augusto]].
 
Il periodo che va dall'invasione dei [[Visigoti]] di [[Alarico]] nel [[410]] e degli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico]] nel [[493]], la successiva riconquista [[Impero bizantino|Bizantina]] (535-553), non ha lasciato [[vestigia]] nel nostro territorio.
 
== Descrizione ==
Due secoli di dominio di [[Costantinopoli]] a seguito della sanguinosissima e distruttiva guerra [[Guerra greco-gotica|greco-gota]] <ref>I Bizantini nelle varie campagne impiegarono quasi 1 milione di uomini; per trovare cifre simili occorre andare ai 700.000 della [[Campagna di Russia]] di Napoleone nel 1812. Nel 1266 [[Carlo I d'Angiò]] discese in Italia e occupò Napoli, le regioni del sud e la Sicilia con 30.000 uomini.</ref> coincisero come nella maggior parte d'Italia con un disastroso e lunghissimo declino economico e [[demografia|demografico]] <ref>Fame e malattie uccisero 1/3 della popolazione italiana. Solo dopo centinaia di anni, nel [[Medioevo]], si tornò ad una consistenza numerica equivalente.</ref> in presenza di una dura imposizione fiscale. Il nostro territorio faceva parte di una terra che all'inizio del [[700]] si stava progressivamente riducendo, sotto la spinta dei [[Longobardi]], ad una sottile striscia che congiungeva [[Chioggia]] a [[Comacchio]], dove avevano inizio le aree allora inespugnabili di [[Venezia]] e [[Ravenna]]. I bizantini preferivano i trasporti via mare, dove dominavano incontrastati, al passaggio via terra. Mancano quindi dalle nostre parti opere fisse civili e militari ([[ponti]], [[fortificazioni]], [[chiese]]) riconducibili all'epoca. Nessun intervento dell'autorità fu previsto anche per il governo delle acque in queste zone [[palude|paludose]], infestate dalla [[malaria]] <ref>[[Dante Alighieri]] contrasse la malaria nel 1321, al ritorno di una ambasceria a Venezia per conto dei Da Polenta, Signori di Ravenna. Scelse di passare dalla via Popilia, alternativa alla Romea, per evitare di essere riconosciuto.</ref> e dopo aver subìto anche la [[Peste di Giustiniano|peste]]. E' facile immaginare le piccolissime comunità che allora abitavano queste zone, ridotte a piccoli villaggi di pescatori-agricoltori, alla mercé di qualsiasi evento.
L'aeroporto è stato progettato come il più grande aeroporto del mondo<ref>[http://www.dailysabah.com/money/2015/08/19/limak-to-construct-new-terminal-at-kuwait-international-airport]</ref> <ref>[http://siviaggia.it/notizie/inaugurato-nuovo-aeroporto-istanbul/215726/|titolo= Inaugurato a nord di Istanbul il più grande aeroporto del mondo]</ref> con una pianificazione di 150 milioni di passeggeri annui, ulteriormente ampliabile per gestirne 200 milioni per anno.<ref>[http://haber.stargazete.com/ekonomi/3-havalimaninda-tarih-belli-oldu/haber-721825]</ref><ref>[https://www.yeniasir.com.tr/ekonomi/2018/02/08/ilk-yolcusu-cumhurbaskani-erdogan-olacak]</ref> Si tratta del terzo aeroporto internazionale di [[Istanbul]] dopo l'[[Aeroporto di Istanbul-Atatürk|Aeroporto Atatürk]] (che successivamente al 6 aprile 2019 verrà chiuso;<ref>[https://www.cnnturk.com/turkiye/ucuncu-havalimani-acilinca-ataturk-havalimani-kapatilacak-mi]</ref> e l'[[Aeroporto Internazionale di Istanbul-Sabiha Gökçen|Aeroporto Sabiha Gökçen]].
 
L'aeroporto è stato inaugurato il 29 ottobre 2018. È stato riferito che il primo atterraggio di prova nell'aeroporto si sarebbe svolto il 26 febbraio 2018; tuttavia il primo sbarco ebbe luogo il 20 giugno 2018. Il collaudo dei sistemi di navigazione e elettronici con l'aereo DHMİ iniziò il 15 maggio 2018.<ref>{{Cita web |url=https://www.trthaber.com/haber/ekonomi/3-havalimaninin-yuzde-90i-tamamlandi-367379.html |titolo=Copia archiviata |accesso=1 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180701140248/https://www.trthaber.com/haber/ekonomi/3-havalimaninin-yuzde-90i-tamamlandi-367379.html |dataarchivio=1 luglio 2018 |urlmorto=no }}</ref>
La fine dell'[[Esarcato d'Italia|esarcato]] bizantino ad opera di [[Astolfo (re)|Astolfo]] nel [[751]] vide il passaggio del nostro territorio ai [[Regno longobardo|Longobardi]], come quasi tutto il nord d'Italia, tranne Venezia.<ref>Rimasero fuori dalla conquista longobarda Sicilia, Sardegna e territori corrispondenti circa a Lazio e Calabria .</ref>
 
L'aeroporto, costruito da cinque compagnie turche, ha una estensione di 77 milioni di metri quadri (53 mila solamente per il duty free che risulta così il più grande del mondo), ha 42 chilometri di nastri bagagli, un parcheggio per 25 mila veicoli, 112 gate, 9 mila telecamere di sorveglianza ed è il frutto di un investimento complessivo di 10,2 miliardi di euro; il governo turco si aspetta incassi per 22,1 miliardi di euro nei primi dieci anni di gestione. Secondo una stima effettuata da un quotidiano turco, nel corso della sua costruzione sono morti 400 operai <ref>La Stampa 29 ottobre 2018, https://www.lastampa.it/2018/10/29/esteri/apre-laeroporto-pi-grande-del-mondo-lavoratori-sono-morti-nel-cantiere-GVhjpDxTiUvPUtpoTOm3FP/pagina.html</ref>.
Gli stessi cessarono la loro dominazione nel [[774]], definitivamente sconfitti dai [[Franchi]] guidati da [[Carlo Magno]].
Il nostro territorio era comunque già passato sotto il [[Stato Pontificio|Patrimonio di San Pietro]]<ref>La nascita dello Stato Pontificio col relativo potere temporale dei Papi fu una iattura per l'Italia, ritardandone per oltre mille anni l'unità territoriale. Vi fu un continuo susseguirsi di guerre, anarchia, repentini rovesciamenti di alleanze; il territorio spesso divenuto campo di battaglia delle potenze straniere. I Longobardi, ormai cristiani e "romanizzati", costituivano già un embrione di stato nazionale.</ref> sin dal [[756]] in seguito alla seconda vittoria di [[Pipino il Breve]] su Astolfo, in ottemperanza alla "[[Promissio Carisiaca]]".<ref>Il [[Papa Zaccaria]] aveva legittimato l'usurpazione di Pipino al trono [[Merovingi|merovingio]] di [[Childerico III]].</ref>I discendenti di Carlo Magno governarono sino al [[887]] il cosiddetto [[Regnum Italiae]].
 
Il Papa non esercitava un effettivo potere dal momento che sin dalla nascita dell'Esarcato i bizantini avevano favorito l'[[autocefalia]] della [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|chiesa ravennate]] e quindi l'indipendenza dal [[papato]] di [[Roma]].
L'autorità era esercitata dai vescovi locali, con l'appoggio dell'aristocrazia dei luoghi, in forza di questi antichi privilegi. Sin dal VII secolo Ariano era parte della [[Diocesi di Adria-Rovigo|diocesi di Adria]]. Negli atti del [[Concilio Lateranense]] del [[649]], indetto da [[papa Martino I]], si trova il primo documento certo in cui si parla della diocesi. Nell'elenco dei vescovi partecipanti è nominato: ''Gallinostius Hadrianensis Episcopus''.
 
La [[Rotta di Ficarolo]] del [[1152]] sconvolse la morfologia del territorio, determinando tra l'altro la separazione di [[Berra]] dal territorio veneto. Venne così accentuata la funzione di linea di confine naturale del Po di [[Goro]].
 
Ariano, assieme a gran parte del territorio che divenne poi il [[Comune]] <ref>Comune nell'accezione medioevale del termine; città fortificata che comandava nei territori circostanti, divenuta poi [[Signoria]].</ref> di Ferrara, fu consegnato nel [[1194]] da [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]] agli [[Estensi]]. Gli stessi nel [[1163]] aiutarono il padre di Enrico, [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico Barbarossa]], durante la sua terza discesa in Italia, dividendo anche i possedimenti pontifici alimentando le divisioni tra [[guelfi]] e [[ghibellini]].
 
Nel [[1208]] invece [[Azzo VI d'Este]] fu legittimato da [[Papa Innocenzo III]] a governare anche questi territori, come ricompensa per l'adesione alla lega promossa dal [[Papa|Pontefice]] contro [[Ottone IV del Sacro Romano Impero|Ottone IV]].
 
Nel [[1328]] il Principe [[Bertoldo d’Este]] (m. 1343)<ref>Fonte:http://www.prolocoeste.it/Pagine/Italiano/Medioevo3_i.asp</ref>.
, [[Marca anconitana|Marchese di Ancona]] e Signore del Castello e distretto di Ariano concesse uno [[Statuto]]; (in quell'anno [[Obizzo III d'Este]] era [[Marchese]] di [[Ferrara]]).
 
Nel [[1471]] vi fu il passaggio del [[Marchese|Marchesato]] al [[Ducato di Ferrara]], compresi i territori facenti parte della [[Transpadana Ferrarese]], col benestare di Papa [[Paolo II]].
 
Con la pace di [[Bagnolo]] del [[7 agosto]] [[1484]] [[Ercole I d'Este]] riebbe Ariano assieme a Adria, Corbola, [[Melara]], [[Castelnuovo]], [[Ficarolo]] e [[Castelguglielmo]], perduti con la [[Guerra di Ferrara (1482-1484)|guerra del sale]] contro Venezia; ma perdendo tutti gli altri territori a nord-est del Po (il 'Polesine di Rovigo' ed il 'Basso Polesine'). <ref>Fonte:http://www.storiaviva.it/arruolamento_compagnia_di_san_pietro/guerra_del_sale_1482_1484_375.htm</ref>.
 
Nel [[1509]] durante la [[Guerra della Lega di Cambrai|Guerra della Lega Santa]] le truppe della Serenissima passarono anche nei nostri territori durante le operazioni militari per combattere il Duca [[Alfonso I d'Este]] alleato dei francesi. Le vicende relative ai successivi ribaltamenti di alleanze fecero si che le truppe pontificie (e alleati) presidiassero queste zone sino al [[1530]], quando ritornarono in possesso a Alfonso I d'Este solo grazie a [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]].
 
Il confine fu più volte messo in discussione; il [[Duca]] [[Alfonso II d'Este|Alfonso II]] d'[[Estensi|Este]] combatté contro Venezia anche nel [[1585]] e [[1586]].
 
Nel [[XVI secolo]] la [[Serenissima]], all'apice della sua potenza, occupò stabilmente solo parte del territorio; i maggiori centri abitati del Comune rimasero sotto il controllo di Ferrara. Due grandi fabbricati, originariamente adibiti anche a magazzini dagli Estensi, attorniano tutt'ora la piazza al centro del capoluogo.
 
Il [[27 ottobre]] [[1597]], alla morte di Alfonso II d'Este, che non aveva lasciato eredi diretti, Papa [[Clemente VIII]] annette l'intero [[Ducato di Ferrara]] allo [[Stato Pontificio]] in quanto il territorio stesso era [[feudo]] pontificio; non accettando la successione da Alfonso al cugino [[Cesare d'Este]], anche se la stessa precedentemente era stata riconosciuta dall'Imperatore [[Rodolfo II del Sacro Romano Impero|Rodolfo II]].
 
Nel [[1598]], nonostante Ariano avesse optato per Venezia, rimase soggetta all'Autorità dello Stato Pontificio.
 
Il [[15 aprile]] [[1749]] venne stipulato un trattato tra Papa [[Benedetto XIV]] e il [[Doge]] [[Pietro Grimani]] e nel 1751 fu completata l’opera di demarcazione del confine dell’Isola di Ariano con la posa di grandi pilastri formati da mattonelle in cotto, uno dei quali è ancora visibile, restaurato, in località Rivà, in prossimità della congiunzione tra lo [[Canale artificiale|scolo]] Veneto e lo scolo Brenta.
 
E' stato confine tra la Serenissima [[Repubblica di Venezia]] e lo Stato Pontificio sino all'invasione di [[Napoleone]] Bonaparte nel [[1796]] e conseguente incorporazione nella [[Repubblica Cispadana]].
Il 9 luglio [[1797]] si trovò a far parte della [[Repubblica Cisalpina]] in seguito alla fusione della Repubblica Cispadana con la [[Repubblica Transpadana]] in ottemperanza ad un altro editto napoleonico. Dal [[26 gennaio]] [[1802]] nella [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]] e dal [[18 marzo]] [[1805]] fino all'aprile 1814 nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]].
 
Amministrativamente era incorporato nel [[Dipartimento del Basso Po]], con capoluogo [[Ferrara]], e dal [[22 dicembre]] [[1807]] nel [[Dipartimento dell'Adriatico]] con capoluogo [[Venezia]].
 
Sconfitto Napoleone i territori della Serenissima furono ceduti all'[[Impero Austro-Ungarico]]. Dal [[1814]] il paese visse sotto il dominio austriaco, nel [[Regno Lombardo-Veneto]], capoluogo del [[distretto di Ariano]].
 
Il 23 giugno 1866 ebbe inizio la Terza guerra di indipendenza e l'abbandono definitivo del territorio da parte delle truppe austriache incalzate da quelle [[Regio Esercito|sabaude]] del Generale [[Enrico Cialdini|Cialdini]], comandante dell'armata schierata a sud del Po, che aveva iniziato le operazioni militari con l'attraversamento del [[Po di Goro]]. Fu cosi' il primo [[Comune]] del Veneto ad essere liberato ed annesso col successivo [[Plebiscito]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Lo stesso giorno il [[Sindaco]] Vito Violati Tescari sventolò la bandiera [[Bandiera italiana|tricolore]] sulla piazza principale. Le vicende successive alla sconfitta di [[Battaglia di Custoza (1866)|Custoza]] fecero si che le truppe italiane si ritirassero e rioccupassero i territori solo l'11 luglio, lasciando "terra di nessuno"" il nostro territorio durante quel breve periodo.<ref>Fonte:http://www.adsic.it/2006/10/05/custoza-la-battaglia/</ref>
La [[bandiera]] [[tricolore]] del [[municipio]] fu esposta come cimelio del [[Risorgimento]] alla XLIII Esposizione di [[Torino]] del [[1884]], trasferito a [[Museo del Risorgimento di Milano|Milano]] l'anno successivo.
 
Nel [[1866]], quando Ariano fu unita alla madre patria, per distinguerla dalle altre Ariano ([[Ariano Irpino]] in [[Campania]], [[Mesola|Ariano]] in [[provincia di Ferrara]]), si pensò di chiedere al competente organo di Governo che accanto al nome venisse aggiunto “Nel [[Polesine]]”.
Tale provvedimento venne assunto il [[13 marzo]] [[1867]]; il 7 luglio dello stesso anno la richiesta venne accolta e pubblicata sulla [[Gazzetta Ufficiale]].
 
===Eroi di guerra===
- Joâo Turolla, [[sottotenente]] [[artiglieria]] [[alpino|alpina]], medaglia d'oro al v.m. Nato ad Ariano nel Polesine il 26/7/1915, caduto sul fronte greco/albanese, Eleutero, il 9 novembre 1940;
 
- Enzo Gibin, [[partigiano]], medaglia d'oro al v.m. Nato ad Ariano nel Polesine l'1/1/1926, ucciso a [[Borgomanero]] (NO) il 23 febbraio 1945; anche se l'episodio è ricordato come l'eccidio di [[Cressa]];<ref>Fonte:http://www.resistenzanovarese.it/cressa.php</ref>
 
- Enos Fusetti, sottotenente [[fanteria]], medaglia d'argento al v.m. Nato ad Ariano nel Polesine il 27/11/1917, caduto sul fronte greco, quota 1540 Mali Scindeli, il 14 febbraio 1941;
 
===Persone famose===
Padre Antonio Clemente (Albino Vicentini al [[Secolarismo|secolo]]) è stato un [[frate]] [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|cappuccino]] e [[predicatore]]. Tra tanti incarichi ricoperti ha anche presieduto il [[Capitolo (canonici)|capitolo]] provinciale Veneto. Era nato nella frazione di S.Maria in Punta il 22 gennaio 1904 e morto a Padova il 28 marzo 1986. E' sepolto nel cimitero di Santa Maria in Punta. La piazza antistante alla locale [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] [[Arte romanica|romanica]] è intitolata a suo nome. <ref>Fonte:Il Gazzettino 24/3/2009-Cronaca di Rovigo, pag.XIII</ref>
 
==Geografia==
Il Comune dà il nome anche all'[[Isola di Ariano]], un territorio compreso tra i rami del [[Po]] di Goro, del Po di Venezia e del Po di Gnocca, facente parte del [[Delta del Po]]. Esso comprende i Comuni di Ariano nel Polesine, [[Corbola]] e [[Taglio di Po]].
Il confine sud si estende per tutta la lunghezza del Po di Goro, il quale è anche confine tra le Regioni [[Veneto]] ed [[Emilia-Romagna]].
Il Comune ha una curiosa conformazione geografica. Si estende in lunghezza dalla frazione di S.Maria in Punta sino alla località Bacucco, sul mare Adriatico, per una quarantina di Km; mentre dalla frazione di Rivà sino al mare, circa 20 Km, il territorio è largo solo qualche centinaio di metri. In località Ca'Vendramin il territorio comunale si riduce in pratica al solo argine, in quanto è presente una circoscritta [[enclave]] del Comune di Taglio di Po, sede del [[Museo Regionale Veneto della Bonifica|Museo Regionale della Bonifica]], ricavato all'interno di una grande [[idrovora]] dismessa, già appartenente al [[Consorzio di bonifica]] Delta Po.
 
E' il Comune [[Lista di comuni alle estremità delle province italiane|più a sud]] della Regione Veneto.
 
Fa parte del [[Parco regionale del Delta del Po (VE)|Parco Regionale Veneto del Delta del Po]] e del [[Parco interregionale Delta del Po]], anche se quest'ultimo non è ancora pienamente operativo.
 
Il Comune è compreso nella zona climatica [[Classificazione climatica dei comuni italiani|E]].
 
La primavera è fresca e piovosa e l'autunno nebbioso o piovoso. Durante l'estate il clima è caldo afoso, interrotto occasionalmente da forti temporali e acquazzoni. Tutti i valori sono mitigati dalla relativa vicinanza al mare; infatti nella notte [[Ondata di freddo del gennaio 1985|tra il 12 e il 13 gennaio 1985]] la temperatura più bassa registrata fu di -14 gradi centigradi, quando a meno di 70 Km, a [[Molinella]], vi fu il record a -29°. Non risultano dati ufficiali precedenti, anche se è probabile che il record sia stato raggiunto durante l'[[Ondata di freddo del gennaio/febbraio 1929|ondata di freddo del gennaio e febbraio 1929]], un periodo insolitamente lungo che portò il fiume Po a gelare, consentendo il passaggio sul ghiaccio a persone e [[Carro (trasporto)|carri]], come testimoniato da foto d'epoca. <ref>Fonte:Quotidiano Nazionale 7/2/2009-Cronaca di Rovigo, pag.1</ref>
 
Il Comune fa parte del [[Distretto]] RO 2 di [[Protezione Civile]] e [[Anti Incendio Boschivo]], istituito con Deliberazione G.R.V. 3936 del 12/12/2006, ai sensi del D.G.R. 506 del 18/2/2005.
 
==Economia, commercio e mercati==
Il massimo dell'espansione demografica coincise anche con la grande [[Alluvione nel Polesine|alluvione del Po]] nel [[1951]]. Il territorio dell'Isola di Ariano non ne fu coinvolto direttamente, ma il [[boom economico]] dell'Italia di quegli anni coinvolse il nostro territorio nella grande migrazione interna verso le città del [[Triangolo industriale]] [[Milano]], [[Torino]], [[Genova]].
In quel periodo, grazie all'opera dell'[[Ente Delta Padano]], si realizzarono le nuove bonifiche, con frazionamento di parte del [[latifondo]] e venne introdotta al suo posto la piccola proprietà contadina a riscatto. Battute di arresto si ebbero in occasione delle alluvioni che coinvolsero il territorio dovute alla rottura dell'argine sul Po di Goro: il 20 giugno 1957 in località Ca'Vendramin ed il 2 novembre 1960 in località Rivà. Allora fu costruito ed è rimasto un ulteriore argine in terra, alto circa 2 metri, che si estende dalla località San Basilio sino a Taglio di Po.
 
L'economia, fino agli [[anni 1970|anni settanta]] principalmente basata sull'[[agricoltura]], è ora prevalentemente fondata su piccole [[imprese]] [[Artigiano|artigiane]] e di [[Settore terziario|servizi]], imprese del settore [[Industria alimentare|conserviero]] e della [[Distribuzione commerciale|commercializzazione]] di prodotti della [[Pesca commerciale|pesca]]. La popolazione dedita all'agricoltura è in netto calo, anche se la superficie coltivata è molto estesa. Si assiste ad una progressiva concentrazione delle imprese agricole in mano a grandi aziende con relativa diminuzione dei [[coltivatori diretti]].
 
Il mercato settimanale si svolge ogni lunedì nel capoluogo.
Conseguentemente i negozi non alimentari osservano la mezza giornata di chiusura il martedì' pomeriggio.
I negozi alimentari chiudono il mercoledì pomeriggio.
I negozi di ferramenta possono optare tra il martedì pomeriggio ed il sabato pomeriggio.
 
Il Comune, facendo parte del Parco del Delta del Po, è stato riconosciuto "a prevalente economia turistica" dalla [[Regione Veneto]] con Legge Regionale 25/2/2005 n° 7, art. 7. In base a tale normativa, a seguito di richiesta rinnovata di anno in anno dall'Amministrazione Comunale, i negozi hanno la facoltà di deroga dalla chiusura infrasettimanale e festiva.
 
Il Comune è stato inserito nel progetto del Governo in collaborazione con [[Telecom Italia]] denominato "anti digital divide" tendente a portare il collegamento [[ADSL]] a [[banda larga]] in 5.000 piccoli Comuni d'Italia, utilizzando un sistema basato sull'installazione di ripetitori di onde radio a bassa frequenza. Dal 2007 tale tecnologia (il download non supera i 640 kbit/sec) è stata attivata e resa disponibile. <ref>Fonte:http://www.antidigitaldivide.org/print.php?sid=558</ref>
<ref>Fonte:http://punto-informatico.it/2367861/Telefonia/News/telecom-italia-non-anti-digital-divide.aspx</ref>
<ref>Fonte:http://www.webnews.it/news/leggi/4592/telecom-solo-pezze-contro-il-digital-divide/</ref>
<ref>Fonte:http://www.i-dome.com/flash-news/pagina.phtml?_id_articolo=12732-Telecom-Italia-e-i-progetti-Anti-Digital-Divide.html</ref>
<ref>Fonte:http://www.wholesale-telecomitalia.it/cgi-bin/wholesale.dll/wholesale/TI_WS_GuestLogin.jsp</ref>
 
==Gemellaggi==
In ottemperanza al Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazioni n° 10 del 28/3/2002 e n° 22 del 11/6/2005, la Giunta Municipale, con provvedimento 29/12/2005 n° 256, ha deliberato il gemellaggio con:
* [[Immagine:Flag of France.svg|20px]] '''[[Pont-Sainte-Marie]]''', un comune [[Francia|francese]] di 4.936 abitanti situato nel dipartimento dell' [[Immagine:Blason_département_fr_Aube.svg|20px]] [[Aube]], nella regione della [[Immagine:Champagne-Ardenne_flag.svg|20px]] [[Champagne-Ardenne]].
 
==Parrocchie e Oratori==
Il territorio fa parte della [[Diocesi di Adria-Rovigo]], sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea del [[patriarcato di Venezia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Triveneto|Triveneto]].
 
Le Parrocchie del Comune sono:
* Parrocchia "[[Madonna della Neve|Santa Maria della Neve]]"" del capoluogo;
* Parrocchia "San Rocco" di Rivà, ora denominata dei "S.S. Gaetano e Rocco", dopo l'incorporazione della Parrocchia di Gorino Veneto;
* Parrocchia "[[Agostino d'Ippona|S.Agostino]]" di Grillara;
* Parrocchia "[[Giovanni apostolo ed evangelista|S.Giovanni Evangelista]]" di Piano;
* Parrocchia "[[Natività della Beata Vergine Maria]]" di Santa Maria in Punta;
* Parrocchia "San Basilio" di San Basilio, ora incorporata nella Parrocchia di Grillara;
* Parrocchia "San Gaetano" di Gorino, ora incorporata nella Parrocchia di Rivà dal 26 giugno 1986;
 
==Sagre frazionali==
 
* Festa del compatrono e sagra di Ariano capoluogo, 7 agosto "[[San Gaetano di Thiene]]";
* Santa Maria in Punta: 13 giugno "[[Sant'Antonio da Padova]]";
* San Basilio: 14 giugno "[[Basilio Magno|San Basilio Vescovo]]", (la tradizione è rimasta anche se il [[Concilio Ecumenico Vaticano II]], concluso nel 1965 sotto il Pontificato di [[Paolo VI]], ha spostato la memoria liturgica del santo al 2 gennaio);
* Rivà: 16 agosto "[[San Rocco|San Rocco de la Croix]]";
* Grillara: 28 agosto "[[S. Agostino]]";
* Crociara: 8 settembre "[[Natività della Beata Vergine Maria]]";
* San Bellino: 26 novembre "[[Bellino di Padova|San Bellino di Padova]]"
* Piano: durante le vacanze natalizie ha luogo un concerto nella Chiesa Parrocchiale con cori popolari;
 
(la celebrazione patronale della Parrocchia di Ariano, Santa Maria della Neve, 5 agosto, è compresa nella sagra paesana)
 
==Infrastrutture==
La [[Strada Statale 309 Romea]], attraversa il Comune di Ariano nel Polesine tra le frazioni di Rivà e Piano. Il capoluogo è attraversato dalla ex [[Elenco strade statali italiane|Strada Statale 495 (di Codigoro)]] (Adria-[[Codigoro]]) in direzione nord/sud.
Quest'ultima, nel tratto veneto, è ora in gestione a [[Veneto Strade]] con la denominazione di Strada Regionale 495 Adria-Ariano nel Polesine.
 
===Trasporto pubblico===
Il sistema del [[trasporto pubblico]] del capoluogo e delle frazioni principali è servito da linee extraurbane di autobus gestite dalla [[Sogin - Sita|SITA]] che collega direttamente a nord con il capoluogo [[Rovigo]] con capolinea a [[Padova]]; con le principali località sulla direttiva nord-sud verso verso la [[provincia di Ferrara]] con capolinea a [[Ferrara]] e verso gli altri Comuni contigui;
 
É poi possibile contattare, dalle 5.30 alle 23.30, il servizio [[taxi|radiotaxi]] di Adria e Rovigo. Un taxi fa servizio anche nel capoluogo.
 
===Ferrovie===
Ariano nel Polesine era capolinea della parte operativa, inaugurata il 21 aprile 1933, della tratta ferroviaria [[Ferrovia Adria-Ariano Polesine|Adria-Codigoro]] (la tratta Ariano-Codigoro era ancora a livello di progetto), sino ai bombardamenti del ponte ferroviario sul Po di Venezia il [[14 luglio]] [[1944]].<ref>Fonte:http://www.biografiadiunabomba.it/bombardamenti_seconda.php</ref> <ref>Fonte:http://www.italia-liberazione.it/ita/newslocale.php?rete=1</ref> Da allora la linea è stata dismessa.
 
Le prime carrozze a carrelli, trainate dalla locomotiva a vapore, erano state appositamente realizzate e denominate "modello Ariano".
 
===Aeroporti===
Facilmente raggiungibili da Ariano nel Polesine sono gli aeroporti di [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna]] (km 102), [[Aeroporto di Venezia-Tessera|Venezia]] (km 87) e [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona]] (km 140).
 
===Attracchi fluviali===
Sul Po di Goro sono stati realizzati diversi [[Molo|attracchi]] fluviali, con fondi pubblici, ai quali si accede da rampe collegate ai [[Terrapieno|terrapieni]] arginali. Sono formati da [[Pontile|pontili]] galleggianti ancorati a palificazioni interrate. Sono presenti in località Santa Maria, Ariano nel Polesine, San Basilio, Rivà, Bacucco. Vengono utilizzati per la [[navigazione]] da [[diporto]].
 
==Sport==
Gli sport più praticati sono il [[Calcio (sport)|calcio]] (per i maschi) e la [[pallavolo]]. E' da anni presente anche una piccola società [[pugilato|pugilistica]].
 
La pallavolo femminile raggiunge la serie B1 nel campionato 2003/2004.
La pallavolo maschile raggiunge la serie B2 nel campionato 2008/2009.
 
L'Arianese Calcio gioca nel Campionato "Eccellenza" nel 2003/2004.
 
Nel locale palazzetto dello sport sono stati disputati i seguenti incontri di [[boxe]]:
* 29/10/2004 - titolo intercontinentale maschile, categoria pesi mediomassimi, versione E.U.
* 18/09/2007 - titolo mondiale femminile, categoria pesi gallo, versione W.B.C.
 
==Evoluzione demografica==
{{Demografia/Ariano nel Polesine}}
 
==Voci correlate==
* [[Polesine]]
* [[Delta del Po]]
* [[Valle Padusa]]
* [[Ente Delta Padano]]
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto}}
 
* Gustavo Cristi. ''Storia del Comune di Ariano Polesine'' - [[Padova]], [[1934]]; ristampa Ariano nel Polesine [[2008]].
* Aldo Tumiatti. ''Lotte contadine nell'Isola di Ariano'' - Rovigo, 1984;
* Ottorino Turolla. ''Statuta Terrae Adriani'' - Taglio di Po, 1986
* Ottorino Turolla. ''San Basilio tra storia e leggenda'' - Taglio di Po, 1986.
* Ottorino Turolla. ''A t’ t’i to tuti ti, a t’ t’i to! : vocabolario della parlata arianese con riferimenti ad altri dialetti padani come contributo ad un vocabolario polesano'' - Taglio di Po, 1988 - 1993.
* Balsamo William. ''I santamarianti : storia di una comunità'' - Rovigo, 1990.
* G. Romanato. ''Chiesa e società nel Polesine di fine Ottocento. Giacomo Sichirollo (1839-1991)'' - Associazione Culturale Minelliana - Rovigo, 1991.
* M. Zunica. ''Civiltà del lavoro industriale in Polesine 1870-1940'' - Associazione Culturale Minelliana - Rovigo, 1991.
* Erminio Girardi. ''Dizionario dialettale dei vocaboli bassopolesani'' - Associazione Culturale Minelliana - Rovigo, 1991.
* Ottorino Turolla. ''L'isola di Ariano e la sua Terra'' - Taglio di Po, 1992
* Aldo Tumiatti. ''La questione del passo nell'ex frontiera austro-pontificia di Goro-Gorino (1854-1862)'' - Taglio di Po, 1992.
* Erminio Girardi. ''Stare al dito. Proverbi e detti, modi di dire, frasi di uso comune del dialetto bassopolesano nel delta del Po'' - Associazione Culturale Minelliana - Rovigo, 1994.
* Balsamo William. ''Regole per il buon governo delle comunità di Corbola e di Ariano nella prima metà del Settecento'' - Associazione Culturale Minelliana - Rovigo, 1996.
* Aldo Tumiatti. ''Il distretto di Ariano tra il 1848 e il Primo Novecento'' - Taglio di Po, 1996.
* autori vari. ''Il Veneto paese per paese'', Casa Editrice Bonechi, Firenze - 1997
* Tino Sega e le insegnanti della Scuola Elementare "De Amicis" 2° Circolo di Adria. ''La parola di Vèci'' - Adria, 1997.
* Umberto Carzoli. ''Ariano nel Polesine e la sua storia'' - Taglio di Po, 1998.
* autori vari. ''Chiese e Oratori di Ariano nel Polesine'' - Taglio di Po, 2004.
* Aldo Tumiatti. ''Il Taglio di Porto Viro. Aspetti politico-diplomatici e territoriali di un intervento idraulico nel delta del Po (1598-1648)'' - Taglio di Po, 2005.
* Tino Sega. ''Poesie, tradizioni e ricordi del Polesine"'' - Corbola, 2005.
* autori vari. ''Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po'' - Lugo (RA), 2006.
* autori vari. ''Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po'' - Rovigo, 2007.
* Tino Sega. ''Il Mondo Contadino - "Poesie, leggende e racconti del Polesine"'' - Corbola, 2007.
* Armando Parenti. ''Una voce nel coro canta il Ballo della [[Befana|Vecia]]'' - Ariano nel Polesine, 2008.
* Aldo Tumiatti. ''Comunità e Parrocchia di Ariano dal taglio di Porto Viro alla rotta di Corbola (1600-1705)'' - Taglio di Po, 2008.
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.deltadelpo.it/headlines.asp?posizione=318
* http://www.unpliveneto.it/Home/
* http://www.comuni-italiani.it/029/002/
* http://www.camperlife.it/
* http://ariano-nel-polesine.alice.it/bloglocal
* http://www.deltadelpo.net/ariano/ariano.htm
* http://rovigo.dal-satellite.it/Ariano-nel-Polesine.html
* http://www.parcodeltapo.org/vivereildelta/territorio/ariano.polesine.html
* http://www.parchideltapo.it/taglio.del.po/11.html
* http://www.pescapolesine.it/
* http://www.polesine.com/pagine/polesine/
* http://www.deanetwork.net/europa/italia/veneto/rovigo/informazioni_utili/default.asp
* http://doge.regioneveneto.net/Provincia_di_Rovigo/Localita/Ariano_nel_Polesine/
* http://www2.regione.veneto.it/cultura/archivi/arceccl/index.html
* http://www.metropolis.it/comuni/Schedanuova.asp?ID=29002
* http://www.comuni.it/pbase/?IDcom=483
* http://rete.comuni-italiani.it/blog/geo/029002
* http://www.informagiovani-italia.com/comuni/comune-ariano-nel-polesine-cap-45012.html
* http://italia.indettaglio.it/ita/veneto/arianonelpolesine.html
 
* {{Collegamenti esterni}}
{{Parco regionale del Delta del Po (VE)}}
* http://www.igairport.com/
{{Provincia di Rovigo}}
* https://web.archive.org/web/20180328153325/http://www.igairport.com/docs/default-source/csed_iga_ana_dokumanlar/b%C3%B6l%C3%BCm-3-planlanan-proje-ve-proje-tan%C4%B1m%C4%B1.pdf
 
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