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[[File:Nicolo tron.JPG|miniatura|Statua di Prato della Valle (Padova) di Nicolò Tron]]
{{tmp|Sito archeologico}}
'''Nicolò Tron''' ([[Padova]], 21 settembre [[1685]] – [[Venezia]], 31 gennaio [[1771]]) è stato un politico, imprenditore e [[agronomo]] italiano.
{{Città
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== Biografia ==
[[Image:TemploCerroIdolos.jpg|right|thumb|250px|Esterno del Templo Caucalli, Cerro de los Idolos]]
Nicolò Tron, [[Patriziato (Venezia)|nobile veneziano]], fu ambasciatore giovanissimo della [[Repubblica di Venezia]] presso la corte inglese; di ritorno in Italia, cercò di importare le novità tecnologiche e organizzative viste all'estero fondando il lanificio di Schio, organizzando con criteri moderni le sue tenute agricole e attivandosi in campo politico per favorire e incentivare le imprese venete.
 
=== Ambasciatore a Londra ===
'''Malinalco''' è una città situata nella parte sud-occidentale dello [[Messico (stato)|stato del Messico]]. Malinalco si trova a circa 65 chilometri dalla città di [[Toluca]].<ref name="INEGI">{{Cita web |autore=INEGI |url=http://galileo.inegi.gob.mx/website/mexico/viewer.htm?bsqTable=77&bsqField=CVEMUN&bsqStr=15087&TName=MGM&seccionB=mdm |titolo=Mappa digitale del Messico |editore=[[National Institute of Statistics, Geography and Data Processing|Instituto Nacional de Estadística, Geografía e Informática]] }}</ref>. Questa città è famosa per le tradizioni culturali, per le meraviglie naturali ed il [[sito archeologico]]. Il termine "Malinalco" deriva dal [[lingua nahuatl|nahuatl]] ''Malinalli'' (luogo in cui veniva adorato il fiore zacari). Malinalco fu ufficialmente fondata nel [[XII secolo]], prendendo il nome da [[Malinalxochitl]], sorella di [[Huitzilopochtli]], il più importante dio dei [[Mexica]].
Nacque in una nobile famiglia veneziana, discendente dall'omonimo doge di Venezia vissuto due secoli prima; frequentò il collegio dei Nobili di Parma e giovanissimo intraprese la carriera politica come Savio agli Ordini, prima carica senatoriale a cui potevano aspirare i giovani patrizi. Nel 1711 sposò Chiara Grimani di Francesco, a detta dei contemporanei una delle più belle dame del tempo, che nel giro di un anno, il 3 ottobre 1712, gli diede alla luce il primogenito Andrea, che a sua volta intraprenderà una brillante carriera politica diventando il cosiddetto "paròn del Senato".
 
Nello stesso anno, il 10 dicembre, Nicolò Tron venne nominato ambasciatore presso la regina Anna di Gran Bretagna. Il compito affidatogli era di cercare sostegno presso la corte britannica nelle guerre che la Serenissima stava conducendo contro i turchi. Tron arrivò a Londra un anno e mezzo più tardi, nel giugno 1714; nel frattempo alla regina Anna era succeduto Giorgio I. All'ambiente di corte, però, il Tron sembrava preferire la frequentazione di scienziati e matematici, quali Isaac Newton, che lo nominò fellow alla Royal Society, John Theophilus Desaguliers, matematico e fisico francese fondatore il 14 giugno 1714 della Gran Loggia, ossia della moderna massoneria e imprenditori tra quali Benjamin Berck, celebre fabbricante di panni-lani che gli fece vedere le più moderne tecniche utilizzate in Inghilterra per tali manifatture. Il governo di Venezia non era particolarmente compiaciuto della vita che l'ambasciatore stava conducendo, e dopo avergli mandato qualche missiva di richiamo ai suoi doveri, decise di affiancargli una sorta di luogotenente, un certo cavalier Giacomo Querini, la cui presenza venne accettata e sopportata dal Tron senza particolari problemi.
==La città==
 
Alla fine del suo mandato, Giorgio I nominò il Tron cavaliere dell'ordine di San Giorgio, titolo appena costituito dal nuovo monarca, ma non concesse gli appoggi militari che Venezia avrebbe sperato: l'Inghilterra preferiva probabilmente curare i propri interessi commerciali con le potenze orientali, turchi compresi, piuttosto che muovere loro guerra; oppure l'ambasciatore non aveva insistito abbastanza. In compenso, grazie all'amicizia che aveva stretto con l'ambasciatore spagnolo, il Tron ottenne da quest'ultimo un contingente di sei navi.
Sia in età precolombiana che in tempi moderni, Malinalco si trova sulla strada principale che collega l'antica [[Tenochtitlan]] (oggi [[Città del Messico]]), principale centro [[Mexica]], ad [[Acapulco]].<ref name="edomex">{{Cita web |autore=Estado de Mexico |url=http://turismo.edomex.gob.mx/esp/esp/index.html#sectur= |titolo=Estado de Mexico, Malinalco |editore=Secretary of Tourism of the State of Mexico}}</ref> Le sue origini non sono ben documentate, ma la sua reputazione di luogo magico di streghe e maghi è vecchia di secoli. La città fu conquistata da [[Axayacatl]] nel 1476, che vi costruì un santuario ed un forte per i militari. Questo complesso, oggi noto come [[Cerro de los Idolos]], è unico nelle [[Americhe]].<ref name="MexDesMex"> {{Cita pubblicazione |cognome=Quintanar Hinojosa |nome=Beatriz |anno=2007 |mese=agosto|titolo=Malinalco: El paraiso misterioso |rivista=Guía México Desconocido: Estado de Mexico|volume=136 |pagine=22-31 |id=ISSN 1870-9400 |url=http://www.mexicodesconocido.com.mx }}</ref> I beni dei tributi venivano trasportati lungo questa strada sulle spalle dei tamemes (portatori) delle popolazioni soggiogate ai Mexica fino a [[Tenochtitlán]].<ref name="edomex"/>
 
<br />
===Attrazioni===
 
== Note ==
La principale attrazione storica della città è il sito archeologico situato sulla cima del [[Cerro de los Idolos]], ad ovest della città. Il sito venne costruito attorno al 1502 dall'imperatore [[Mexica]] [[Axayacatl]]. In questo luogo si trovano una coppia di edifici. [[Cuauhtinchan]] o ''Casa dei guerrieri tigre e giaguaro'' è il nome del tempio principale. Questo tempio è scavato nella roccia della montagna, e ne esistono solo cinque esemplari al mondo. In questo luogo venivano addestrati i [[Guerriero giaguaro|guerrieri giaguaro]] e [[Guerriero tigre|tigre]].
 
== Bibliografia ==
Il museo del dr. Luis Mario Schneider, dell'[[UNAM]], contiene una mostra etnobotanica. Molti artefatti recuperati dai siti archeologici sono raggruppati per scoperta.<ref name="edomex"/>
 
 
Il monastero del Divino Salvador de Malinalco è stato un importante centro religioso preispanico, e lo è ancora oggi. Nel 1533 i seguaci del [[Dulce Nombre de Jesús]] fondarono la casa di Malinalco. Nel 1540, in seguito ad un congresso tenuto a San Agustin de México, si decise che il monastero andava costruito a Malinalco a causa della sua importanza preispanica. La costruzione avvenne nel 1543, e da qui partì l'evangelizzazione dell'intera regione. Il convento contiene un grande [[atrio (architettura)|atrio]] ed un tempio rettangolare dietro al quale si trova un giardino. Si può ammirare una cappella aperta sulla facciata del convento, usata a volte come "porteria". Nel periodo coloniale gli [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]] rifondarono il monastero chiamandolo Divine Savior (Divino Salvador), cercando di preservare molti dei [[glifo|glifi]] in pietra presenti sulle mura dell'originale edificio azteco.<ref name="edomex"/><ref name="MexDesMex"/>
 
La specialità culinaria di Malinalco è la [[trota]].<ref name="MexDesMex"/>
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
* José García Payón, (1947) ''Los monumentos arqueológicos de Malinalco''. Revista Mexicana de Estudios Antropológicas 8(1):5-63
* José Hernández Rivero, (2004) ''Ideología y práctica militar mexica: el cuauhcalli de Malinalco''. Città del Messico
* Xavier Noguez, (2006) ''El templo monolítico de Malinalco, Estado de México''. Arqueología Mexicana 78:68-73
*Michael E. Smith (2008) ''Aztec City-State Capitals''. University Press of Florida, Gainesville
*Richard F. Townsend (1982) ''Malinalco and the Lords of Tenochtitlan. In The Art and Iconography of Late Post-Classic Central Mexico'', edito da Elizabeth H. Boone, pp. 111–140. Dumbarton Oaks, Washington
 
== Altri progetti ==
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{{Portale|Conquista spagnola delle Americhe}}
 
[[Categoria:Città dello stato del Messico]]
[[Categoria:Siti archeologici aztechi]]
 
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