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[[File:Nicolo tron.JPG|miniatura|Statua di Prato della Valle (Padova) di Nicolò Tron]]
{{Cardinale
'''Nicolò Tron''' ([[Padova]], 21 settembre [[1685]] – [[Venezia]], 31 gennaio [[1771]]) è stato un politico, imprenditore e [[agronomo]] italiano.
|nome=Andrea Carlo Ferrari
|immagine= cf.jpg
|larghezza= 150px
|stemma=stemmacf.jpg
|motto=Tu fortitudo mea
|ordinato=
|consacrato=[[1890]], [[Duomo di Guastalla]]
|arcconsacrato=[[21 maggio]] [[1894]], [[Duomo di Milano]]
|patrconsacrato=
|creato=[[18 maggio]] [[1894]] da [[papa Leone XIII]]
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|deceduto=[[2 febbraio]] [[1921]], [[Milano]]
|ch=fer
}}
{{Santo
|nome= Beato Andrea Carlo Ferrari
|immagine= Andrea carlo ferrari.jpg
|didascalia=Ritratto del beato Andrea Carlo Ferrari
|note=Arcivescovo di Milano
|nato= [[Palanzano|Lalatta]], [[13 agosto]] [[1850]]
|morto= [[Milano]], [[2 febbraio]] [[1921]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione=[[10 maggio]] [[1987]] da [[papa Giovanni Paolo II]]
|canonizzazione=
|santuario principale=
|ricorrenza= [[2 febbraio]]
|attributi=
|patrono di=
}}
{{Bio
|Nome = Andrea Carlo
|Cognome = Ferrari
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lalatta di Palanzano
|LuogoNascitaLink = Palanzano
|GiornoMeseNascita = 13 agosto
|AnnoNascita = 1850
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 2 febbraio
|AnnoMorte = 1921
|Attività = arcivescovo cattolico
|Attività2 = cardinale
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =  della [[Chiesa cattolica]]
}}
{{Infobox titolazione nobiliare
|nome = Andrea Carlo Ferrari
|stemma = Berretta cardinalizia.png
|ruolo= [[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
|riferimento = Sua Eminenza
|parlato = Vostra Eminenza
|religioso = Cardinale
|postumo =
|alternativo =
|informale =
|cronologia dei titoli =
}}
[[Vescovo]] di [[Diocesi di Como|Como]], [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]] dal [[1894]] al [[1921]], fu proclamato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1987]].
 
== Biografia ==
Nicolò Tron, [[Patriziato (Venezia)|nobile veneziano]], fu ambasciatore giovanissimo della [[Repubblica di Venezia]] presso la corte inglese; di ritorno in Italia, cercò di importare le novità tecnologiche e organizzative viste all'estero fondando il lanificio di Schio, organizzando con criteri moderni le sue tenute agricole e attivandosi in campo politico per favorire e incentivare le imprese venete.
Andrea Carlo Ferrari nacque a Lalatta, località nel comune di [[Palanzano]] ([[Provincia di Parma|PR]]), da una famiglia di modeste condizioni economiche, figlio di Giuseppe Ferrari e di sua moglie, Maddalena Longarini.
 
=== Ambasciatore a Londra ===
Accolto presso il seminario di [[Parma]], il [[20 dicembre]] [[1873]] venne ordinato sacerdote e rimase a lungo nella [[diocesi di Parma]] come delegato apostolico a [[Mariano]] dal febbraio del [[1874]] e poi come coadiutore dell'arciprete di [[Fornovo di Taro]] dal [[4 luglio]] [[1874]]. Vice curato della chiesa parmense di San Leonardo dal [[1875]], in quello stesso anno divenne vicerettore del seminario di Parma nonché professore di fisica e matematica. Nominato rettore del medesimo istituto nel [[1877]], occupò le cattedre di [[teologia]] dogmatica, storia ecclesiastica e teologia morale dal [[1878]]. Questi anni furono produttivi anche a livello della sua produzione di scritti in quanto nel [[1885]] Ferrari pubblicò l'opera dal titolo "Summula theologiae dogmaticae generalis", un libro che venne ristampato in molte edizioni e che divenne uno dei testi di teologia dogmatica più diffusi alla fine dell'Ottocento. Nel [[1879]] venne promosso [[canonico]] ordinario a Parma.
Nacque in una nobile famiglia veneziana, discendente dall'omonimo doge di Venezia vissuto due secoli prima; frequentò il collegio dei Nobili di Parma e giovanissimo intraprese la carriera politica come Savio agli Ordini, prima carica senatoriale a cui potevano aspirare i giovani patrizi. Nel 1711 sposò Chiara Grimani di Francesco, a detta dei contemporanei una delle più belle dame del tempo, che nel giro di un anno, il 3 ottobre 1712, gli diede alla luce il primogenito Andrea, che a sua volta intraprenderà una brillante carriera politica diventando il cosiddetto "paròn del Senato".
 
Nello stesso anno, il 10 dicembre, Nicolò Tron venne nominato ambasciatore presso la regina Anna di Gran Bretagna. Il compito affidatogli era di cercare sostegno presso la corte britannica nelle guerre che la Serenissima stava conducendo contro i turchi. Tron arrivò a Londra un anno e mezzo più tardi, nel giugno 1714; nel frattempo alla regina Anna era succeduto Giorgio I. All'ambiente di corte, però, il Tron sembrava preferire la frequentazione di scienziati e matematici, quali Isaac Newton, che lo nominò fellow alla Royal Society, John Theophilus Desaguliers, matematico e fisico francese fondatore il 14 giugno 1714 della Gran Loggia, ossia della moderna massoneria e imprenditori tra quali Benjamin Berck, celebre fabbricante di panni-lani che gli fece vedere le più moderne tecniche utilizzate in Inghilterra per tali manifatture. Il governo di Venezia non era particolarmente compiaciuto della vita che l'ambasciatore stava conducendo, e dopo avergli mandato qualche missiva di richiamo ai suoi doveri, decise di affiancargli una sorta di luogotenente, un certo cavalier Giacomo Querini, la cui presenza venne accettata e sopportata dal Tron senza particolari problemi.
Nel giugno [[1890]] divenne [[vescovo]] di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]], un anno dopo [[Diocesi di Como|vescovo di Como]]. Dopo tre anni a [[Como]], improvvise gli giunsero nel maggio [[1894]], da parte di [[papa Leone XIII]], la nomina a [[cardinale]] e la promozione alla [[Arcidiocesi di Milano|sede arcivescovile di Milano]], succedendo allo scomparso [[Luigi Nazari di Calabiana]].
 
Alla fine del suo mandato, Giorgio I nominò il Tron cavaliere dell'ordine di San Giorgio, titolo appena costituito dal nuovo monarca, ma non concesse gli appoggi militari che Venezia avrebbe sperato: l'Inghilterra preferiva probabilmente curare i propri interessi commerciali con le potenze orientali, turchi compresi, piuttosto che muovere loro guerra; oppure l'ambasciatore non aveva insistito abbastanza. In compenso, grazie all'amicizia che aveva stretto con l'ambasciatore spagnolo, il Tron ottenne da quest'ultimo un contingente di sei navi.
A Milano la sua missione fu, sulla scia di [[Carlo Borromeo]], di "conservare la fede" attraverso la [[predicazione]] ma soprattutto attraverso la [[catechesi]]. Sotto la sua guida si arrivò, nel [[1896]], alla preparazione del testo unico di [[catechismo]] dell'Episcopato Lombardo-Piemontese che, in sostanza, rappresenta l'ultima tappa del percorso che portò alla pubblicazione del [[Catechismo di Pio X]]. Per quanto riguarda l'educazione cristiana dei giovani, volle l'istituzione presso ogni [[parrocchia]] di un [[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] sia maschile sia femminile, e affrontò il problema dell'[[insegnamento della religione cattolica]] nelle scuole elementari.
 
<br />
L'impegno del cardinal Ferrari si distinse nelle [[visita pastorale|visite pastorali]] in tutte le oltre 800 parrocchie dell'arcidiocesi, in cui si mostrò particolarmente attento a cogliere le istanze sociali di quel periodo particolarmente difficile per i ceti "umili" della popolazione lombarda. <ref> Durante i fatti del 1898 era ad [[Asso (Italia)|Asso]] e la sua assenza dalla città fu criticata da alcuni ambienti che sostennero che aveva lasciato senza difesa ''il suo popolo''</ref>
 
Prestò, poi, sul piano pastorale una particolare attenzione ai problemi del laicato e del suo ruolo all'interno della Chiesa. In un'epoca in cui ciò era estremamente innovativo suscitò molte diffidenze negli ambienti curiali, che formularono un'esplicita accusa di [[Modernismo teologico|modernismo]]. Per cinque anni non fu ricevuto da [[papa Pio X]] (ma i due ebbero un parziale riavvicinamento alla fine del pontificato). Solo la nomina del nuovo papa, [[Benedetto XV]], e il clima di emergenza fatto sorgere dallo scoppio del conflitto mondiale tolse il cardinal Ferrari dall'isolamento all'interno della Chiesa, in cui il gruppo di cardinali a lui avverso l'avevano confinato.[[File:tombacf.jpg|thumb|230px|right|Tomba del card. Ferrari nel [[Duomo di Milano]]]]
 
Nel [[1912]] promosse la fondazione di un nuovo quotidiano che sostituisse ''[[L'Unione]]''. Il nuovo organo d'informazione si chiamò ''[[L'Italia]]''.<br/>
Fondò inoltre l'«Opera cardinal Ferrari», che si distinse per attività a favore di tutti i ceti della popolazione.
 
Il card. Ferrari venne onorato del cavalierato di gran croce dell'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]].
Colpito da un [[tumore]] alla gola, morì nel [[1921]].
 
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II|Concilio]] dove emerse quanto il cardinal Ferrari avesse anticipato i temi della riforma della Chiesa.
 
Il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[10 maggio]] [[1987]].
 
== Conclavi ==
Partecipò ai [[conclave|conclavi]] del [[1903]] e del [[1914]], che elessero papi rispettivamente il cardinale [[Giuseppe Sarto]] ([[papa Pio X]]) e il cardinale [[Giacomo della Chiesa]] ([[papa Benedetto XV]]).
 
== Genealogia episcopale ==
{{vedi anche|Genealogia episcopale}}
[[File:Cardinale.jpg|thumb|right|250px|Ultima foto scattata al cardinale nel 1920]]
*Cardinale [[Scipione Rebiba]]
*Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
*Cardinale [[Girolamo Bernerio]], O.P.
*Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
*Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
*Cardinale [[Luigi Caetani]]
*Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
*Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
*Cardinale [[Papa Benedetto XIII|Pietro Francesco (Vincenzo Maria) Orsini de Gravina]], O.P. (futuro Papa Benedetto XIII)
*Cardinale [[Papa Benedetto XIV|Prospero Lorenzo Lambertini]] (futuro Papa Benedetto XIV)
*Cardinale [[Papa Clemente XIII|Carlo della Torre Rezzonico]] (futuro Papa Clemente XIII)
*Cardinale [[Marcantonio Colonna (cardinale del XVIII secolo)|Marcantonio Colonna]]
*Cardinale [[Hyacinthe Sigismond Gerdil]]
*Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
*Cardinale [[Carlo Odescalchi]], S.J.
*Cardinale [[Costantino Patrizi Naro]]
*Cardinale [[Lucido Maria Parocchi]]
*'''Beato cardinale Andrea Carlo Ferrari'''
 
== Ordinazioni vescovili ==
* [[Giovanni Gamberoni]] (futuro arcivescovo di [[Vercelli]])
* [[Eugenio Tosi]] (futuro cardinale e arcivescovo di Milano)
* [[Carlo Dalmazio Minoretti]] (futuro cardinale e arcivescovo di [[Genova]])
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Equestrian order of the Holy Sepulcher of Jerusalem BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|collegamento_onorificenza=Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Benedetto Galbiati, ''Il cardinale di Milano'', Milano, Vita e Pensiero, 1919 (Treviglio, Soc. Azione Giovanile).
* Giacomo Pastori, ''Il cardinal Ferrari'', Milano, Modernissima, 1919.
* ''L'Opera Cardinal Ferrari'', Treviglio, Azione giovanile, 1921.
* Cesare Mansueti, ''Il cardinale Ferrari e la guerra europea attraverso documenti inediti'', Clusone, Giudici, 1927.
* Maria Giovanna Dore, ''Il cardinal Ferrari'', Firenze, La cardinal Ferrari, 1929.
* Angelo Novelli, ''Un vescovo. Il Cardinal Andrea C. Ferrari, arcivescovo di Milano'', Milano, Casa Edit. S. Lega Eucaristica, 1929 (R. Ghirlanda).
* Cesare Mansueti, ''Come ho visto il cardinal Ferrari'', Milano, Como, Casa Edit. Quaderni di Poesia di E. Cavalleri, 1933.
* Maria Dolorinda Capozzi, ''Il cardinale Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano'', Milano, Tip. ODC, 1965.
* Giovanni Colombo, ''Una vita per il popolo'', Milano, Associazione Cardinal Ferrari, ?1966??.
* Carlo Snider, ''L'episcopato del cardinale Andrea C. Ferrari'', Vicenza, Neri Pozza.
* ''Il cardinale Andrea Carlo Ferrari. Testimonianze e documenti'', Milano, Fondazione La Casa del Cardinale, 1981.
* Pietro Bonardi e Andrea Maggiali (a cura di), ''Un figlio di Parma per la Chiesa di Milano'', Parma, Novastampa, 1987.
* Giovanni Battista Penco, ''Il cardinal Andrea Ferrari arcivescovo di Milano'', Milano, Istituto propaganda libraria, 1987.
* Giovanni Rossi, ''Il cardinal Ferrari'', Assisi, Cittadella Editrice, 1987.
* Comitato diocesano Beato cardinal Andrea C. Ferrari (a cura di), ''Il beato cardinal Ferrari nel Duomo che lo ebbe canonico-teologo'', Presezzo (BG), Lito-Press, 1995.
 
== Voci correlate ==
* [[Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Andrea Carlo Ferrari}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[File:BISHOP card ferrari milan.jpg|thumb|200px|left|Particolare del corpo]]
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/andrea-carlo-ferrari/|Ferrari, Andrea Carlo|opera=Enciclopedia - Treccani|accesso=24 luglio 2012}}
* {{cita web|autore=David M. Cheney|http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bfer.html|Bl. Andrea Carlo Cardinal Ferrari|lingua=en|opera=catholic-hierarchy.org|accesso=24 luglio 2012}}
* {{santiebeati|39400}}
* [http://www.operacardinalferrari.it/ Opera cardinal Ferrari (sito ufficiale)]
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Guastalla|Vescovo di Guastalla]]
|periodo = [[1890]] - [[1891]]
|precedente = [[Prospero Curti]]
|successivo = [[Pietro Respighi]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Como|Vescovo di Como]]
|periodo = [[1891]] - [[1894]]
|precedente = [[Luigi Nicora]]
|successivo = [[Teodoro Valfrè di Bonzo]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
 
{{box successione|
tipologia = cardinale|
precedente=[[Carlo Laurenzi]]|
successivo=[[Michael von Faulhaber]]|
carica=[[Cardinale#Ordini di cardinali|Cardinale presbitero]] di [[Sant'Anastasia (titolo cardinalizio)|Sant'Anastasia]]|
periodo= [[1894]] - [[1921]]|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
|periodo = [[21 maggio]] [[1894]] - [[2 febbraio]] [[1921]]
|precedente = [[Luigi Nazari di Calabiana]]
|successivo = [[Pio XI|Achille Ratti]]
|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
 
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Milano]]
[[Categoria:Beati italiani|Andrea Carlo Ferrari]]
[[Categoria:Cardinali nominati da Leone XIII]]
[[Categoria:Vescovi di Como]]
[[Categoria:Fondatori di quotidiani]]
[[Categoria:Nati in provincia di Parma]]
 
[[de:Andrea Carlo Ferrari]]
[[en:Andrea Carlo Ferrari]]
[[fr:Andrea Carlo Ferrari]]
[[la:Andreas Carolus Ferrari]]
[[nl:Andrea Carlo Ferrari]]
[[no:Andrea Carlo Ferrari]]
[[pl:Andrea Ferrari]]
[[ru:Феррари, Андреа Карло]]
[[sl:Andrea Carlo Ferrari]]