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[[File:Nicolo tron.JPG|miniatura|Statua di Prato della Valle (Padova) di Nicolò Tron]]
La '''Scuola Reale Elisabettiana''' (o '''Realschule''') venne creata nella seconda metà del [[XIX secolo]] a [[Rovereto]], quando la città faceva parte dell'[[Impero austro-ungarico]] e il nome le fu dato in onore di [[Elisabetta di Baviera]]. Fu un istituto superiore ad indirizzo di arti applicate che si veniva ad accostare al [[Liceo Antonio Rosmini|Ginnasio]], già presente, e all'inizio fu ospitato nello stesso edificio di questo, il [[Palazzo Piomarta]].
'''Nicolò Tron''' ([[Padova]], 21 settembre [[1685]] – [[Venezia]], 31 gennaio [[1771]]) è stato un politico, imprenditore e [[agronomo]] italiano.
[[File:Palazzo Piomarta 10.jpg|thumb|[[Palazzo Piomarta]], prima sede della Realschule di [[Rovereto]]]]
 
==Storia Biografia ==
Nicolò Tron, [[Patriziato (Venezia)|nobile veneziano]], fu ambasciatore giovanissimo della [[Repubblica di Venezia]] presso la corte inglese; di ritorno in Italia, cercò di importare le novità tecnologiche e organizzative viste all'estero fondando il lanificio di Schio, organizzando con criteri moderni le sue tenute agricole e attivandosi in campo politico per favorire e incentivare le imprese venete.
La Scuola Reale venne aperta nel [[1855]] dopo una lunga pressione nei confronti dell'autorità di [[Vienna]] da parte della municipalità roveretana.
 
=== Ambasciatore a Londra ===
Occorre ricordare che dal [[1849]], in tutta l'area sotto controllo asburgico, era entrata in vigore un'importante riforma scolastica, l'''Entwurf der Organisation der Gymnasien und Realschulen in Oesterreich''<ref>{{Cita web|url =https://archive.org/details/entwurfderorgan00untegoog |titolo =Entwurf der Organisation der Gymnasien und Realschulen in Oesterreich|sito =archive.org |editore =Austria Ministerium für Cultus und Unterricht |data =1849 |lingua =en |accesso =7 settembre 2016}}</ref> e questa nuova istituzione scolastica era in linea con le nuove modalità di insegnamento. Quindi i tempi erano maturi perché le autorità centrali rispondessero positivamente alle richieste dei ceti commerciali ed industriali roveretani.<ref>{{Cita|Museo.civico.Rovereto|p.30}}</ref>
Nacque in una nobile famiglia veneziana, discendente dall'omonimo doge di Venezia vissuto due secoli prima; frequentò il collegio dei Nobili di Parma e giovanissimo intraprese la carriera politica come Savio agli Ordini, prima carica senatoriale a cui potevano aspirare i giovani patrizi. Nel 1711 sposò Chiara Grimani di Francesco, a detta dei contemporanei una delle più belle dame del tempo, che nel giro di un anno, il 3 ottobre 1712, gli diede alla luce il primogenito Andrea, che a sua volta intraprenderà una brillante carriera politica diventando il cosiddetto "paròn del Senato".
 
Nello stesso anno, il 10 dicembre, Nicolò Tron venne nominato ambasciatore presso la regina Anna di Gran Bretagna. Il compito affidatogli era di cercare sostegno presso la corte britannica nelle guerre che la Serenissima stava conducendo contro i turchi. Tron arrivò a Londra un anno e mezzo più tardi, nel giugno 1714; nel frattempo alla regina Anna era succeduto Giorgio I. All'ambiente di corte, però, il Tron sembrava preferire la frequentazione di scienziati e matematici, quali Isaac Newton, che lo nominò fellow alla Royal Society, John Theophilus Desaguliers, matematico e fisico francese fondatore il 14 giugno 1714 della Gran Loggia, ossia della moderna massoneria e imprenditori tra quali Benjamin Berck, celebre fabbricante di panni-lani che gli fece vedere le più moderne tecniche utilizzate in Inghilterra per tali manifatture. Il governo di Venezia non era particolarmente compiaciuto della vita che l'ambasciatore stava conducendo, e dopo avergli mandato qualche missiva di richiamo ai suoi doveri, decise di affiancargli una sorta di luogotenente, un certo cavalier Giacomo Querini, la cui presenza venne accettata e sopportata dal Tron senza particolari problemi.
==Alunni ed insegnanti dell'istituto==
Fra gli alunni che frequentarono l'istituto si ricordano [[Luciano Baldessari]], [[Roberto Iras Baldessari]], [[Carlo Cainelli]], [[Giovanni Battista Caproni]], [[Fortunato Depero]], [[Tullio Garbari]], [[Fausto Melotti]], [[Oddone Tomasi]] e [[Giorgio Wenter Marini]].
 
Alla fine del suo mandato, Giorgio I nominò il Tron cavaliere dell'ordine di San Giorgio, titolo appena costituito dal nuovo monarca, ma non concesse gli appoggi militari che Venezia avrebbe sperato: l'Inghilterra preferiva probabilmente curare i propri interessi commerciali con le potenze orientali, turchi compresi, piuttosto che muovere loro guerra; oppure l'ambasciatore non aveva insistito abbastanza. In compenso, grazie all'amicizia che aveva stretto con l'ambasciatore spagnolo, il Tron ottenne da quest'ultimo un contingente di sei navi.
Tra gli insegnanti in particolare [[Luigi Comel]] e [[Luigi Ratini]].<ref>{{Cita|Lia de Finis}}</ref>
 
<br />
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia Note ==
* {{cita libro|titolo=La scuola reale elisabettiana: docenti e allievi nel contesto del primo Novecento|autore=a cura di Lia de Finis|editore= Fondazione Cassa di Risparmio di Trento |città=Trento|anno=2008|cid=Lia de Finis|citazione =|sbn= IT\ICCU\LIA\0957283}}
* {{cita libro|titolo=Le età del museo : storia, uomini, collezioni del Museo civico di Rovereto|autore=a cura di Fabrizio Rasera|altri = Scritti di Claudia Beretta, Francesco Festi, Franco Finotti, Christoph Gasser, Barbara Maurina, Paola Pizzamano, Filippo Prosser, Italo Prosser e Umberto Tecchiati|città=Rovereto|anno= 2004|editore=Osiride - Museo civico di Rovereto|cid =Museo.civico.Rovereto|citazione = |isbn=88-7498-028-0}}
 
==Voci correlateBibliografia ==
* [[Palazzo Piomarta]]
* [[Museo civico di Rovereto]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Scuola Reale Elisabettiana}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Cita web|url =http://www.museoaltogarda.it/it/mostre/archivio/exhibits/exhibit/la_scuola_reale_elisabettina_di_rovereto|titolo =La Scuola Reale Elisabettina di Rovereto|sito =La Scuola Reale Elisabettina di Rovereto |editore =[[MAG Museo Alto Garda]]|citazione = Il 27 marzo ... è stata inaugurata la mostra «La Scuola Reale Elisabettiana di Rovereto»|data =2009|accesso =7 settembre 2016}}
* {{Cita web|url =http://www.fgfontana.eu/index.php/la-storia.html|titolo = La storia|sito = fgfontana.eu |editore = ITET Fontana |citazione = Inaugurata il 19 novembre 1855 in onore dell’imperatrice Elisabetta, può essere considerata cronologicamente il primo Istituto Tecnico della Regione e uno dei primissimi d'Italia|data =|accesso =7 settembre 2016}}
 
{{Rovereto}}
[[Categoria:Scuole in Trentino-Alto Adige]]
[[Categoria:Rovereto]]