Chiesa di Santa Maria di Pistia e Utente:Medici Senza Frontiere/Sandbox: differenze tra le pagine

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[[File:Nicolo tron.JPG|miniatura|Statua di Prato della Valle (Padova) di Nicolò Tron]]
[[Immagine:ChiesaPlestia.jpg|350px|thumb|right|Chiesa di S. Maria di Plestia]]
'''Nicolò Tron''' ([[Padova]], 21 settembre [[1685]] – [[Venezia]], 31 gennaio [[1771]]) è stato un politico, imprenditore e [[agronomo]] italiano.
La '''Chiesa di Santa Maria di Pistia''', detta anche '''di Plestia''' è una chiesa in stile proto-romanico e [[santuario]] di "confine", situata sull'[[Altopiani di Colfiorito|altopiano di Colfiorito]], in prossimità dell'abitato di [[Colfiorito (Foligno)|Colfiorito]]. Dal punto di vista amministrativo, il corpo della chiesa si trova nel territorio del Comune di [[Serravalle di Chienti]], mentre il sagrato è in Comune di [[Foligno]]. La chiesa-santuario si trova esattamente all'incrocio dei confini delle diocesi di [[Diocesi di Foligno|Foligno]], [[Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche|Camerino]] e [[Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Nocera Umbra]] (oggi Diocesi di Assisi-Nocera Umbra), quindi divisa tra esse, ma gestita, per convenzione, dalla Diocesi di Nocera e con diritto d'uso della Diocesi di Foligno per mezzo del parroco di [[Colfiorito]].
 
== Biografia ==
Un tempo chiesa cattedrale e basilica, il cui vescovo Florentius fu presente ai [[Concilio Ecumenico|concili]] del [[499]] e del [[502]], fu in seguito distrutta unitamente alla città di [[Plestia]] (a cui rimanda il nome di Pistia) dall'Imperatore [[Ottone III del Sacro Romano Impero|Ottone III]]. Sorta su di un santuario [[Umbri|umbro]] dedicato alla dea umbra [[Cupra (divinità)|Cupra]] ed in prossimità di un nodo stradale di grande importanza fino a tutto l'[[Alto Medioevo]], fu riedificata intorno all'anno [[1000]], anno a cui risalgono anche la [[cripta]] e l'[[abside]]. La navata subì, invece, vari rifacimenti ed il portico fu aggiunto probabilmente nel [[XVII secolo]].
Nicolò Tron, [[Patriziato (Venezia)|nobile veneziano]], fu ambasciatore giovanissimo della [[Repubblica di Venezia]] presso la corte inglese; di ritorno in Italia, cercò di importare le novità tecnologiche e organizzative viste all'estero fondando il lanificio di Schio, organizzando con criteri moderni le sue tenute agricole e attivandosi in campo politico per favorire e incentivare le imprese venete.
 
=== Ambasciatore a Londra ===
[[Immagine:ChiesaPlestiaCripta.jpg|250px|thumb|right|Cripta della chiesa]]
Nacque in una nobile famiglia veneziana, discendente dall'omonimo doge di Venezia vissuto due secoli prima; frequentò il collegio dei Nobili di Parma e giovanissimo intraprese la carriera politica come Savio agli Ordini, prima carica senatoriale a cui potevano aspirare i giovani patrizi. Nel 1711 sposò Chiara Grimani di Francesco, a detta dei contemporanei una delle più belle dame del tempo, che nel giro di un anno, il 3 ottobre 1712, gli diede alla luce il primogenito Andrea, che a sua volta intraprenderà una brillante carriera politica diventando il cosiddetto "paròn del Senato".
[[Categoria:Basiliche|Pistia]]
 
[[Categoria:Chiese nelle Marche|Maria di Pistia, Chiesa di Santa]]
Nello stesso anno, il 10 dicembre, Nicolò Tron venne nominato ambasciatore presso la regina Anna di Gran Bretagna. Il compito affidatogli era di cercare sostegno presso la corte britannica nelle guerre che la Serenissima stava conducendo contro i turchi. Tron arrivò a Londra un anno e mezzo più tardi, nel giugno 1714; nel frattempo alla regina Anna era succeduto Giorgio I. All'ambiente di corte, però, il Tron sembrava preferire la frequentazione di scienziati e matematici, quali Isaac Newton, che lo nominò fellow alla Royal Society, John Theophilus Desaguliers, matematico e fisico francese fondatore il 14 giugno 1714 della Gran Loggia, ossia della moderna massoneria e imprenditori tra quali Benjamin Berck, celebre fabbricante di panni-lani che gli fece vedere le più moderne tecniche utilizzate in Inghilterra per tali manifatture. Il governo di Venezia non era particolarmente compiaciuto della vita che l'ambasciatore stava conducendo, e dopo avergli mandato qualche missiva di richiamo ai suoi doveri, decise di affiancargli una sorta di luogotenente, un certo cavalier Giacomo Querini, la cui presenza venne accettata e sopportata dal Tron senza particolari problemi.
[[Categoria:Chiese in Umbria|Pistia]]
 
[[Categoria:Provincia di Macerata]]
Alla fine del suo mandato, Giorgio I nominò il Tron cavaliere dell'ordine di San Giorgio, titolo appena costituito dal nuovo monarca, ma non concesse gli appoggi militari che Venezia avrebbe sperato: l'Inghilterra preferiva probabilmente curare i propri interessi commerciali con le potenze orientali, turchi compresi, piuttosto che muovere loro guerra; oppure l'ambasciatore non aveva insistito abbastanza. In compenso, grazie all'amicizia che aveva stretto con l'ambasciatore spagnolo, il Tron ottenne da quest'ultimo un contingente di sei navi.
[[Categoria:Foligno]]
 
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== Note ==
 
== Bibliografia ==